ing. Domenico ing. Domenico MannelliMannelli
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I fattori di rischio nel cantiereI fattori di rischio nel cantiereLa valutazione dei rischi
La check list etica
I FATTORI DI RISCHIO DI IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO DELLE COSTRUZIONINEL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI
RUMORE RUMORE VIBRAZIONI CLIMA E MICROCLIMA ILLUMINAZIONE POLVERI AMIANTO AMIANTO FIBRE DI VETRO PRODOTTI CHIMICI PRODOTTI BITUMINOSI MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. FATTORI DI RISCHIO DI TIPO BIOLOGICO (BATTERI, VIRUS,
INSETTI
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CONDIZIONI DI LAVORO E FATTORI DIRISCHIO IN EDILIZIA
Da Gobbato 2002
Luogo di lavoro variabile da una costruzione all’altra Lavoro all’aperto in tutte le stagioni Le caratteristiche del terreno comportano variazione Le caratteristiche del terreno comportano variazione
dei metodi di lavoro, delle attrezzature e dei macchinari
Depositi di materiali, energia elettrica ecc sono provvisori
La natura del lavoro non è ripetitiva La natura del lavoro non è ripetitiva La composizione della forza lavoro varia continuamente
CONDIZIONI DI MERCATO LAVORO IN CONDIZIONI DI MERCATO, LAVORO IN APPALTO E SICUREZZA
MODIFICATO da Gobbato 2002
l’impiego di terzisti consente di ridurre il costo orario ma aumenta il numero di ore lavorate e il rischio infortunistico
aumento della velocita’ di esecuzione del lavoro ma aumento dello straordinario e del rischiod lifi t dd t t manodopera meno qualificata e meno addestrata con aumento del “fattore umano” dell’infortunio
CONDIZIONI DI LAVORO E FATTORI DIRISCHIO IN EDILIZIA
Da Gobbato 2002
I fattori di rischio + importanti sono la caduta dall’alto, la caduta in piano, l’uso pdi macchine semoventi, esposizione a polveri, gas di scarico, ecc.
FATTORI DI RISCHIO INFORTUNISTICIFATTORI DI RISCHIO INFORTUNISTICI
M hiMacchineScaviDemolizioniImpianto elettrico di terraImpianto elettrico di cantiereScale e passerellePonteggiTettiBotole
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MAPPA DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO (metodologia CEE)RISCHIO (metodologia CEE)
INDIVIDUAZIONE INIZIALE DEI PERICOLI POTENZIALI
rischi ben notied adeguatamente è necessaria una valutazioneed adeguatamente
controllabilicon misure già note
dettagliata
raccolta delle informazioni: ambientali, mansioni, sostanze utilizzate,esposti, esperienze precedenti p , p p
individuazione dei pericoli oggetto di p ggapprofondimento
individuazione dei lavoratori esposti
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rischi ben notid d
individuazione dei lavoratori esposti
l d h
ed adeguatamente controllabili
con misure già note
valutazione dei rischi(probabilità di danno/gravità del danno)
le adeguate misure di prevenzione da adottarsi
non sono note
le adeguate misure di prevenzione da adottarsi
sono note
ricerca di misure di prevenzione integrative o alternative per l’abbassamento ricerca di misure di prevenzione integrative o alternative per l abbassamento ed il controllo del rischio
(misure tecniche, organizzative, sanitarie, formazione ed informazione
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rischi ben notied adeguatamente
controllabili is ià tcon misure già note
registrazione della valutazione e pianificazione temporale del programmadi attuazione delle misure di prevenzione individuate
programmazione del monitoraggio della valutazione del rischio e di revisione delle
misure di prevenzione e protezione adottatemisure di prevenzione e protezione adottate
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VALUTAZIONE DEI RISCHI
L V l t i d i Ri hi i ti i l t i i hi d La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori richiede come ultima analisi quella della situazione in cui gli addetti alle varie posizioni di lavoro vengono a trovarsi.
La Valutazione dei Rischi deve essere:correlata con le scelte fatte per le attrezzature, per le
sostanze per la sistemazione dei luoghi di lavoro;sostanze, per la sistemazione dei luoghi di lavoro;finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure e
provvedimenti da attuare.Pertanto la Valutazione dei Rischi è legata sia al tipo di fase
lavorativa in cantiere, sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro strutture ed impianti utilizzati quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi.
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METODOLOGIA E CRITERI METODOLOGIA E CRITERI A) Individuazione di tutti i possibili PERICOLI esistenti negli
bi ti i l hi i i li dd tti l C ti d ambienti e nei luoghi in cui operano gli addetti al Cantiere ed in particolare:
Studio del Cantiere di lavoro (requisiti degli ambienti di lavoro, ( q g m ,vie di accesso, sicurezza delle attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi)
Identificazione delle attività eseguite in Cantiere (per valutare Identificazione delle attività eseguite in Cantiere (per valutare i rischi derivanti dalle singole fasi)
Conoscenza delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se queste comportano altri rischi, ivi compresi i rischi determinati da interferenze tra due o più lavorazioni singole)p g )
Nella fase A il lavoro svolto è suddiviso, ove possibile, in singole f i i di id ti i ibili i li h i i il fasi e sono individuati i possibili pericoli che minacciano il lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni2009 11/23
METODOLOGIA E CRITERI METODOLOGIA E CRITERI
B) Valutazione dei RISCHI relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedentepericolo individuato nella fase precedente
.
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METODOLOGIA E CRITERI METODOLOGIA E CRITERI
1) i di id i d ll ibili 1) individuazione delle possibili conseguenze, considerando ciò che potrebbe ragionevolmente accadere e scelta di quella più appropriata tra le accadere, e scelta di quella più appropriata tra le quattro seguenti possibili MAGNITUDO del danno e precisamentep
MAGNITUDO (M) VALORE DEFINIZIONE
LIEVE 1 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica rapidamente reversibile che non richiede alcun trattamento
MODESTA 2 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile e che può richiedere un trattamento di primo soccorsop p
GRAVE 3 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili o di invalidità parziale e che richiede trattamenti medici
GRAVISSIMA 4 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di invalidità totale
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METODOLOGIA E CRITERI METODOLOGIA E CRITERI
2) valutazione della PROBABILITA’ della s i di id t ll d t f s conseguenza individuata nella precedente fase ,
scegliendo quella più attinente tra le seguenti quattro possibili:quattro possibili:
PROBABILITA’ (P) VALORE DEFINIZIONE
L’evento potrebbe in teoria accadere ma probabilmente non accadrà mai Non IMPROBABILE 1 L evento potrebbe in teoria accadere, ma probabilmente non accadrà mai. Non si ha notizia di infortuni in circostanze simili.
POSSIBILE 2 L’evento potrebbe accadere, ma solo in rare circostanze ed in concomitanza con altre condizioni sfavorevoli
L’ bb ff d h PROBABILE 3 L’evento potrebbe effettivamente accadere, anche se non automaticamente. Statisticamente si sono verificati infortuni in analoghe circostanze di lavoro.
M.PROBABILE 4 L’evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati infortuni in cantieri o in cantieri similari per analoghe condizioni di lavoro.
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p g
METODOLOGIA E CRITERI METODOLOGIA E CRITERI
Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA’ e MAGNITUDO)Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA e MAGNITUDO) viene ricavata l’Entità del RISCHIO
MATRICE DI VALUTAZIONEGRAVISSIMA
GN
ITU
DO 4 2 3 4 4
GRAVE 3 2 3 4 4MODESTA 2 1 2 3 3
MAG
MODESTA 2 1 2 3 3LIEVE 1 1 1 2 2
1 2 3 4PROBABILITA’
4
3
MPR
OBA
BILE
POSS
IBIL
E
PRO
BABI
LE
M.P
RO
BABI
LE
2
1 I M
1 2 3 4M BASSO BASSO MEDIO ALTO
00 42 3
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M.BASSO BASSO MEDIO ALTO
CURVE ISORISCHIOCURVE ISORISCHIOIn funzione dell’ entità del RISCHIO, valutato mediante l’utilizzo della matrice,e dei singoli valori della Probabilità e della Magnitudo (necessari g gper la corretta individuazione delle misure di prevenzione e protezione, come indicato nella figura seguente), devono essere previste le azioni necessarie.
Curve Iso-Rischio ed azioni di prevenzione e protezione
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ESEMPIOESEMPIO
FFaseStrutture in elevato in cls armato - pilastri in
l st calcestruzzo
Rischio aggiuntivo Probabilità Magnitudocaduta di materiali dall'alto possibile gravecedimento localizzato di strutture improbabile modestagetti possibile modestaschizzi possibile modestainalazioni polveri possibile modestainalazioni polveri possibile modestaproiezione di schegge e frammenti improbabile modestapunture, tagli, abrasioni, ferite probabile gravissimarumore probabile graveallergeni improbabile lieveurti colpi impatti improbabile gravissimaurti, colpi, impatti improbabile gravissimaelettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) improbabile gravissimaincendio improbabile graveinvestimento improbabile grave
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Principi gerarchici della prevenzione dei rischi
1 li i i d i i hi1. eliminazione dei rischi;2. sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è
i l s l è pericoloso o lo è meno;3. combattere i rischi alla fonte;4 li di ti ll tti i di t i 4. applicare provvedimenti collettivi di protezione
piuttosto che individuali; 5 adeguarsi al progresso tecnico ed ai cambiamenti 5. adeguarsi al progresso tecnico ed ai cambiamenti
nel campo dell’informazione;6 cercare di garantire un miglioramento del livello di 6. cercare di garantire un miglioramento del livello di
protezione.
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RISCHIO ELETTRICORISCHIO ELETTRICO
Installazione elettrica Installazione elettrica in cantiereCondizioni di rischio:Condizioni di rischio:••Rapide variazioni delle •Rapide variazioni delle
aree operative•Utenti diversi e Utenti diversi e
generalmente conscarsa conoscenza scarsa conoscenza dell’impianto
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RISCHIO ELETTRICO
Impianti di cantiere particolarmente rischiosi a causa di:causa di:
Precarietà e temporaneitàCondizioni ambientali pesantiCondizioni ambientali pesantiFattori che incidono maggiormente ad aggravare le
situazioni di rischio:situazioni di rischio:DurataDimensioneDimensioneCondizione climaticheRischio di urti Rischio di urti Presenza di acqua
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CANTIERI CONSIDERATI SOTTO “IL MINIMO ETICO”
A tit l lifi ti i i di l it i i h A titolo esemplificativo si indicano alcune situazioni che, comunque, vanno sempre giudicate nella situazione reale di cantiere e utilizzando tutta la professionalità acquisita in anni di esperienza: L l d A. Lavori in quota sopra i tre metri in totale assenza di opere provvisionali o con estese carenze di protezioni , non sanabili nell’immediatezza con interventi facilmente praticabili
B. Lavori di scavo superiore al metro e mezzo, in trincea, o a fronte aperto ma con postazioni di lavoro a piè di scavo, senza alcun tipo di prevenzione (mancanza di studi geotecnici che i di hi hi t l t t di ll di indichino chiaramente la tenuta di quello scavo e assenza di puntellature, armature o simili) e con estensione tale da non permettere una facile ed immediata messa in sicurezza
f “ ” ( d ) l C. Lavori su superfici “non portanti” (ad es. eternit) senza alcun tipo di protezione collettiva od individuale e non facilmente ed immediatamente sanabili.
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L h k li i l iLa check list regione lazio
La check list regione Basilicata
CANTIERE ETICO SECONDO INAIL
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