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I L G I O R N A L ET T O C E N T R O D I A L I SI U L I V ... · parole:“In caso di incidente......

Date post: 21-Aug-2020
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1 ANNO ll N°6 BIMESTRALE Novembre/dicembre IL GIORNALETTO CENTRO DIALISI ULIVELLA
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ANNO ll  N°6 

BIMESTRALE 

Novembre/dicembre 

IL GIORNALETTO

CENTRO DIALISI

ULIVELLA

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Editoriale CHI BEN COMINCIA di Alberto Pieralli ................................................ pag. 2

Pensieri & Parole AUGURI di Irene Bandor ............................................................ pag. 3 DUE ANNI di Marco Magheri ............................................................ pag. 3 STORIE PER NATALE di Jessica Sanchez .................................... pag. 3

Notizie dal Mondo Selezioni di cronaca in arrivo dal globo a cura di Marco Alinari ............................................................ pag. 4

Guida per un Week End a... BOLOGNA di Elisa ....................................................................... pag. 5

Con le mani in pasta! Come divertirsi con piccole attività casalinghe Idee divertenti per le vostre Feste di Sabrina La Mastra ............. pag. 7

Curiosando qua e là Informazioni rare, a volte preziose, sempre interessanti IL CORBEZZOLO DI VILLA ULIVELLA di Marco Magheri ....................................................................... pag. 8 DNA di Franco Ricca ........................................................................................................... pag. 9 AGATA di Dino Paesani ............................................................................................... pag. 9 IL SIGNORE DEI MIRACOLI di Sysy Villanueva ................................................................................... pag. 11

Pensieri a mente libera Una rubrica dove esprimersi e condividere le proprie idee LA SCUOLA di Marco Magheri ........................................ pag. 12 L’ECONOMIA di Franco Ricca ........................................ pag. 12 PARCHEGGIO di Marco Alinari ......................................... pag. 13 PAURA DELL’INFLUENZA “A” di Franco Ricca ............................ pag. 14 DIALISI di Mario Rossi ................................................................ pag. 15

Speciale Natale 2009 IL NATALE di ∆∆ ................................................................ pag. 16

CHI BEN COMINCIA

Il 2009 sta per chiudersi e come ogni anno, fra uno scambio di auguri ed un panettone, sorge spontanea la riflessione su ciò che questo anno ha rappresentato. Tempo di bilanci e progetti, di promesse e buoni pro‐positi. D’altro canto ‐ come ci viene spiegato dall’articolo speciale sul Natale a pag. 16 ‐ il Natale ha insito in sé la spinta a rinnovarsi, a cambiare, in qualche modo a rigenerarsi. E quale immagine potrebbe meglio rappresentare questo “movimento interiore” se non la nascita di un bambino? Ammetto che l’immagine della  grotta,  del  bue  e  l’asinello,  sia  decisamente  anacronistica,  però  se  sorvoliamo  l’aspetto  più buonistico/pietistico del Natale possiamo cogliere quest’occasione per cercare, almeno in parte, di speri‐mentare questo scatto che il Natale ci propone. Questo numero del nostro giornaletto è veramente ricco di contenuti, di idee e di novità. Almeno 12 persone hanno partecipato alla stesura degli articoli e chissà quante altre hanno, direttamente o indirettamente, collaborato alla realizzazione di questo numero rega‐lando  spunti  o,  quanto meno,  elargendo  supporto morale! Questi  presupposti  ci  fanno  ben  sperare  e guardare al futuro con rinnovato entusiasmo! Se questo anno si conclude con tanta operosità e con tanta energia non possiamo che sperare di affrontare  il 2010 con rinnovata volontà di accrescere questo stru‐mento di relazione e corresponsabilità che il nostro giornalino rappresenta. Quindi, grazie a chi lavora per fare tutto ciò, a chi ci da la possibilità di mettersi all’opera, ma soprattutto, tantissimi auguri a tutti! 

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Indice di questo numero

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E’  tempo  di  auguri  e  di  complimenti.  Nessuno  a‐vrebbe puntato  sul  successo di questo giornaletto: lo  dobbiamo  alla  tenacia  di  Irene,  alla  costanza  di Franco,  alla  straordinaria  competenza  e  qualità  di Dino,  alla  capacità  di  Alberto,  alla  rara  bellezza  di Jessica e a tutti quelli che hanno collaborato e letto questa  rivista  (senza  lettori anche  il più agguerrito giornale sarebbe un  flop); ma  tutto questo  lo dob‐biamo  in particolar modo all’impegno e alla passio‐ne  di Marco  Alinari,  perché  senza  la  passione  che coinvolga  fino alla  totalità dell’anima, nessun altro avrebbe reso possibile questa avventura. Per questo sono  rimasto  stupito  e  profondamente  addolorato dall’annunciato  ritiro  del  nostro  redattore  capo. Sembrerebbe un esercizio di retorica elencare ades‐

so tutte le qualità umane, professionali e organizza‐tive  di Marco  e    non  lo  faremo;  come,  non  cono‐scendone  le  cause,  non  sapremo  se  sarà  possibile chiedergli  di  rinunciare  a  questa,  che  supponiamo sofferta e meditata, decisione. Per questo lo IMPLO‐RIAMO,  in modo  che  possa  rivedere  la  sua  scelta lasciandoci la speranza di vederlo continuare in que‐sto  viaggio,  per  mantenere  guida  e  qualità  nelle scelte  del  nostro  Giornaletto  e,  naturalmente,  gli offriamo caffè, dolce, spumante e giro di danze.  A sua discrezione. E’ vero che “a nessuno è concesso di  restare a  lungo  ciò  che  è”, ma noi  “cercheremo rifugio  presso  il  Signore  dell’alba,  per  sfuggire  dai mali del creato e dall’invidia dell’invidioso che  invi‐dia” (Corano 113, Sura dell’Alba).

Pensieri & parole

DUE ANNI di Marco M.

STORIE PER NATALE di Jessica S.

La nostra cara Jessica ci augura buon Natale proponendoci la lettura di due piccoli racconti densi di signifi‐cato tratti da “A volte basta un raggio di sole” di Bruno Ferrero.  

Una giovane donna tornava a casa  in automobile dopo aver fatto  le spese di Natale, guidava con molta attenzione perché l'auto che stava usando era nuova fiammante, ritirata il giorno prima dal concessiona‐rio e comprata con i risparmi soprattutto del marito che aveva fatto parecchie rinunce per poter acquista‐re quel modello. Ad un incrocio particolarmente affollato, la donna ebbe un attimo di indecisione e con il parafango andò ad urtare il paraurti di un'altra macchina. La giovane donna scoppiò in lacrime, Come a‐vrebbe potuto spiegare  il danno al marito?  Il conducente dell'altra auto  fu comprensivo, ma spiegò che dovevano scambiarsi il numero di patente e i dati del libretto. La donna cercò i documenti in una grande busta di plastica marrone. Cadde fuori un pezzo di carta, in una decisa calligrafia maschile vi erano queste parole:“In caso di incidente... ricorda, tesoro, io amo te, non la macchina!”  

Un papà e il suo bambino camminavano sotto i portici di una via cittadina su cui si affacciavano negozi e grandi magazzini. Il papà portava una borsa di plastica piena di pacchetti e sbuffò, rivolto al bambino:“Ti ho preso la tuta rosa, ti ho preso il robot trasformabile, ti ho preso la bustina dei calciatori... Che cosa devo prenderti ancora?” “Prendimi la mano” rispose il bambino.  

Lo dovremmo ricordare tutti, sempre. Le persone contano, non le cose. Dovremmo ritrovare il tempo per ascoltare, guardarsi negli occhi, piangere insieme, incoraggiarsi, ridere, passeggiare... 

Facendo una riflessione, l'anno che si chiuderà ha portato per noi molti cambiamenti fra i quali il pensio‐

namento del nostro Caposala Enzo Giannoni e l'ingresso di nuovi infermieri molto abili ad integrarsi in un 

Team sempre più affiatato. Con queste poche righe vorrei augurare un Buon Natale al ''MIO" gruppo infer‐

mieristico, congratulandomi con loro per l'impegno nello svolgere il proprio lavoro, per la motivazione e 

la voglia di andare sempre avanti valorizzando questa bellissima professione. Un augurio molto speciale 

per tutti gli assistiti e i loro familiari che ogni giorno riescono a sopportarci, colmandoci di elogi e attenzio‐

ni, confermando così l'importanza di un clima familiare e sereno vero protagonista di questo Nuovo An‐

no che sta per iniziare. Natale rende l'aria intorno a noi serena, allegra, felice. Io sono circondata da perso‐

ne che rendono così la mia vita 365 giorni all'anno e Voi siete ognuna di queste!!! 

Grazie per l'amore che mi offrite e infiniti AUGURI a tutti Voi    Con affetto IRENEBANDOR 

AUGURI di Irene B

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Questo è il sito ufficiale dell'associazione per la ricerca  sull'Epidermolisi  Bollosa  e  la  tua  porta d'accesso all'unica organizzazione nazionale no profit  impegnata  a  promuovere  la  ricerca  di una terapia e a fornire informazioni e sostegno ai malati e alle famiglie . 

L'Epidermolisi  Bollosa (EB) è una rara e deva‐stante malattia geneti‐ca della pelle che causa continue  lesioni  cuta‐nee  caratterizzate  da distacco  dell'epidermi‐de  (parte  superficiale della  pelle)  dal  derma (parte  profonda  della pelle). Questo distacco produce  infezioni  con‐tinue,  dolore,  perdita di  liquidi,  squilibri  nei parametri  ematici,  e‐stese cicatrici e  spesso culmina  nello  sviluppo di tumori cutanei  

Da Fondazione Just Italia 200.000 euro a favore della ricerca per i Bambini Farfalla. 

Notizie dal Mondo Selezioni di cronaca in arrivo dal globo

A cura di Marco Alinari

GB, A 2 ANNI RISCHIA LA VITA TUTTE LE VOLTE CHE PIANGE A soli due anni corre un pericolo mortale, più legato ai suoi stati d'animo di quanto non possa ancora capi‐re. Tianna Lewis McHugh rischia  infatti di avere una crisi epilettica e di morire ogni volta che piange, a causa di una patologia rara, nota come "reflex anoxic seizure" (convulsioni anossiche riflesse)  in  lei pre‐sente in una forma più grave del normale. I genitori, Ceri Lewis e Andy McHugh, hanno raccontato al Daily Mail che da quando hanno scoperto  il male di cui soffre Tianna fanno di  tutto affinché  la bambina non pianga, per paura di un attacco  fatale, ma non è  facile  reggere ancora. Alla bambina è stata diagnosticata questa malattia quando aveva solo 18 mesi, ed è sopravvissuta a 10 crisi,  la più seria delle quali è durata un paio d'ore. La madre Ceri, che lavora come receptionist in un ho‐tel  in Galles, ha raccontato della forte paura, sfociata  in panico, che provò quando sua figlia ebbe  la prima crisi. "Tianna diventò pallidissima, le sue labbra erano blu e ribaltò gli occhi ‐ ha detto la  giovane mamma, 23  anni,  al Daily Mail  ‐  smise di  respirare, sembrava morta. Pensavo che  fosse morta e  io  iniziai a urlare". "E' orrendo vederla avere le crisi ‐ racconta Andy, 30 anni, il pa‐dre ‐ quando  inizia a piangere, di solito  le gettiamo un po' d'ac‐qua  in faccia. Può condurre una vita normale, è una bambina  i‐perattiva, parla molto ed è molto sviluppata per la sua età. Ma stiamo sempre molto attenti affinchè non si faccia male, perché un pianto potrebbe costarle la vita da un momento all'altro". Per molti bambini ma‐

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Salve mi chiamo Elisa, e da qui in avanti terrò perio‐dicamente questa piccola rubrica “Guida per Week end”,un  vademecum  per  poter  fare  tanti  piccoli  e piacevoli  finesettimana  nei  nostri  dintorni,  nel  no‐stro bellissimo paese, ricco di Storia e Cultura che e’ L’ Italia. Stavolta vi voglio raccontare di un week end recente in una città non molto lontano da qui: Bologna. Che ho avuto modo di visitare insieme ad altri miei ami‐ci.   Bologna viene chiamata di  solito “La Grassa,  la Rossa e  La Dotta”;la Grassa ovviamente per  la  sua superba cucina, la Rossa per il colore rosso dei mat‐toni predominante nei tetti,e la Dotta per la sua uni‐versità più antica d’Europa  ( datata 1088 d.C.). Pri‐ma tappa d’obbligo ad uno dei simboli di Bologna le due Torri  in Piazza di Porta Ravegnana:La Torre Ga‐risenda e’  la più piccola  ,alta  solo 47 metri perché durante  i suoi  lavori,  le  fondamenta cedettero e  fu abbandonata, e  iniziata  la Torre degli Asinelli, chia‐mata così dalla famiglia che la costruì, alta 97 metri, con  i suoi 498 scalini e’  il punto di osservazione più alto della città. La salita costa 3 euro a persona, e’ faticosa, ma la vista ripaga!!! Seconda tappa il Palaz‐zo  dell’Archiginnasio  che  si  trova  proprio  dietro  la Basilica di San Petronio, ( entrata gratuita) sede del‐la  prima Università  di  Bologna  dal  XVI  secolo  fino all’arrivo di Napoleone che la spostò a Palazzo Pog‐gi.  Sino  ad  allora  infatti,  gli  studenti  si  ritrovavano nelle  case  dei  professori  stessi.  Purtroppo  questo palazzo durante  la  seconda guerra mondiale  fu  se‐riamente  danneggiato,  in  particolare  l’  ala  dove  si trovava “Il Teatro Anatomico” fu rasa ala suolo, e si e’ dovuto ricostruirlo fin nei minimi dettagli, perché questa aula era molto  importante, fatta di  legno, vi si svolgevano  le  lezioni di anatomia agli studenti di medicina ed e’ molto bello da vedere. Fattasi  l’ora di  pranzo  ci  siamo  avviati  presso  il  “Tamburini” un‘antica Salsamenteria Bolognese, un esercizio sto‐rico dove e’ possibile  comprare  salumi, pasta  fatta in  casa e  tutti  i prodotti  tipici del  territorio, da un paio di anni hanno aperto anche un  self  service, e non vi dico  le  tagliatelle e  i  tortellini al  ragù  come 

sono!!!Tanto che noi li abbiamo anche portati a ca‐sa  (38 € al kilo). Nel pomeriggio ci siamo avviati  in Piazza Maggiore, cuore di Bologna dove si può am‐mirare la Fontana del Nettuno secondo simbolo del‐la città. Siamo entrati poi nella Basilica di San Petro‐nio,  santo  patrono  della  città,  edificata  per  volere dei  cittadini,  non  e’  stata mai  terminata  per man‐canza di  fondi. La  leggenda dice, che era un sogno dei  bolognesi  di  creare  una  Basilica  più  grande  di quella di San Pietro a Roma, ma il Papa informato di questo progetto avviò i lavori del palazzo dell’ Archi‐ginnasio così vicini alla Basilica tanto da bloccarne l’ espansione.  Ancora  oggi  e’  possibile  vedere  come  sembra  tagliata  ai  lati. All’interno  c’è  la meridiana più  lunga al mondo  (67 metri) costruita da Cassini, indica ancora oggi quasi  con  la  stessa precisione  il solstizio d’estate e il solstizio d’inverno. Dopo siamo andati  alla  Basilica  di  Santo  Stefano  detta  “Santa 

Guida per un Week end a... Bologna! di Elisa 

Per la prima volta il nostro giornalino ha una reporter esterna, Elisa, che ci aiuterà con idee per viaggiare nei nostri Week‐End liberi e scoprire così il nostro bel Paese. Ringraziamo la nostra Irene che ha fatto co‐noscere la nostra realtà a questa volenterosa ragazza ed ovviamente ringraziamo Elisa per la sua dedizio‐ne e l’esperienze che con noi condivide! Buona lettura e se ci vien voglia di partire... Facciamolooo!  

Le torri degli Asinelli 

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