Cattedra di Economia degli Intermediari Finanziari
I mercati finanziari
La definizione di mercato
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I mercati sono i luoghi fisici e/o telematici dove è possibile acquistare o vendere strumenti
finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, quote di fondi, etc…)
Condizioni necessarie affinché sussista un mercato sono:
Rapporti economici di scambio, che si evolvono e sofisticano nel tempo e
Disciplina giuridica che consenta di organizzare e regolare tali rapporti.
Una prima distinzione è fra:
1. Mercati primari: dove si acquistano titoli al momento dell’emissione;
2. Mercati secondari- rappresentati dai mercati finanziari: dove si acquistano titoli da chi li
ha già sottoscritti.
I mercati finanziari non sono più luoghi fisici ma piattaforme informatiche dove si «incrociano» le proposte di acquisto e di vendita di strumenti finanziari immessi nel sistema telematicamente.
I criteri di classificazione dei mercati finanziari
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1)Natura degli strumenti negoziati Mercati creditizi Mercati mobiliari
2)Scadenza degli strumenti negoziati Mercati monetari Mercati dei capitali
3)Taglio delle transazioni Mercati al dettaglio Mercati all’ingrosso
4)Modalità di negoziazione Mercato del broker Mercato del dealer
5)Dimensione geografica degli scambi
Mercati domestici Mercati internazionali
6)Esistenza di una specifica regolamentazione
Mercati regolamentati Mercati OTC
1)Natura degli strumenti negoziati
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Mercati creditizi Mercati mobiliari Gli strumenti finanziari(SF) ivi negoziati
sono caratterizzati per l’essere
personalizzati e privi dei requisiti della
negoziabilità e stanziabilità .
Ad esempio: mutuo
N.B: cartolarizzazioni
Gli strumenti finanziari (SF) ivi negoziati si
caratterizzano per l’essere «mobili»,
affinché uno SF possa essere così definito
è necessario che possegga le seguenti
caratteristiche:
• Negoziabilità
• Quotabilità
• Bancabilità
• Stanziabilità
Ad esempio: azioni, obbligazioni
2)Scadenza degli strumenti negoziati
3)Taglio delle transazioni
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Mercati monetari Mercati dei capitali Sono negoziati strumenti finanziari aventi
una scadenza inferiore ai 12 mesi
Sono negoziati strumenti finanziari aventi
una scadenza superiore ai 12 mesi
Mercati al dettaglio Mercati all’ingrosso Il controvalore delle transazioni che si
concludono sul mercato è «normale»
Ad esempio: MOT
Il controvalore delle transazioni che si
concludono sul mercato è «rilevante»
Ad esempio: MTS
4)Modalità di negoziazione
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Mercati order driven Mercati quote driven La formazione del prezzo di equilibrio è
legata ad un meccanismo d’asta, fondato
sui flussi di ordini in acquisto e in
vendita che si producono sul mercato.
Il prezzo si muove al rialzo (al ribasso) a
seconda del prevalere della domanda (o
dell’offerta).
I flussi di ordini vengono incrociati in
funzione di priorità di prezzo o di tempo
In tali mercati è necessaria la presenza di
intermediari dealer , che prendono
posizioni in proprio in acquisto e/o vendita
e che hanno la funzione di concludere
immediatamente le transazioni desiderate a
prezzi correnti.
5)Dimensione geografica degli scambi
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Mercati domestici Mercati internazionali
Mercati strettamente correlati
all’economia del paese in cui sono stati
istituiti.
N.B: Anche i mercati domestici possono
avere una forte connotazione
internazionale, imputabile alla presenza di
intermediari, emittenti esteri o di
investitori residenti in paesi diversi da
quello in cui il mercato è stato istituito.
Mercati in cui la correlazione
all’economia del paese in cui sono stati
istituiti è nulla.
Ne sono un esempio i vari euromercati di
strumenti finanziari e divise.
6)Esistenza di una specifica regolamentazione
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Mercati regolamentati Mercati OTC (Over the counter)
Presenza di una regolamentazione specifica,
concernente:
• Meccanismi di pricing e regolamento;
• Modalità di accesso di emittenti ed
intermediari;
• I requisiti informativi e di trasparenza dei
soggetti operanti.
Caratteristiche di un mercato regolamentato
sono l’uniformità dei comportamenti e la
standardizzazione dei titoli oggetto di
scambio.
I mercati OTC si caratterizzano per la
presenza di almeno uno dei seguenti
elementi:
• La mancanza di un luogo fisico in cui gli
operatori realizzano gli scambi;
• La mancanza di prezzi ufficiali;
• La mancanza di contratti standardizzati.
Organizzazione di un mercato
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Conferimento dell’ordine
• Trasmissione delle istruzioni da un agente economico ad un operatore abilitato ad effettuare le transazioni.
• Il conferimento dell’ordine avviene nel rispetto di regole di forma specifiche
Esecuzione dell’ordine
• Immissione dell’ordine nel sistema di contrattazione • Oppure gli ordini immessi concorrono alla formazione del prezzo
secondo le procedure adottate dal mercato
Compensazione
(clearing)
• Accertamento delle posizioni dei partecipanti al mercato
Liquidazione (seattlment)
• Realizzazione del contratto (consegna dei titoli da parte del venditore e del denaro da parte del compratore)
Organizzazione ed efficienza di un mercato
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• Efficienza informativa: i prezzi degli strumenti finanziari riflettono pienamente e
rapidamente l’informativa disponibile. È possibile individuare tre diversi gradi di
efficienza informativa:
Efficienza in forma debole
Efficienza in forma semi-forte
Efficienza in forma forte
• Efficienza allocativa: è strettamente interconnessa all’efficienza informativa e si configura
nella capacità del mercato di allocare le risorse fornite dalle unità in surplus ad unità in
deficit che hanno meno probabilità di causare un evento cagionevole
• Efficienza operativa:
Efficienza tecnica: minimizzazione dei costi di transazione
Efficienza funzionale: la struttura e l’organizzazione del mercato deve essere tale da
massimizzare l’incontro tra domanda ed offerta
La perfomance operativa di un mercato
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La performance operativa di un mercato può essere studiate analizzando congiuntamente tre
parametri:
1. Spessore: capacità del mercato di realizzare ordini di acquisto e di vendita su un
determinato strumento finanziario ad un prezzo prossimo a quello corrente
2. Ampiezza: un mercato è ampio quando gli ordini sui diversi livelli di prezzo sono di
importo rilevante
3. Elasticità: capacità del mercato di rispondere a shock della domanda e dell’offerta tramite
l’immissione di nuovi ordini. L’elasticità dipende dalla tempestività con cui il meracato
reagisce ai segnali contenuti nelle variazioni di prezzo
Un mercato poco elastico è definito sottile quando in ogni momento vi sono pochi acquirenti e
pochi venditori e la frequenza delle transazioni è scarsa
Evoluzione normativa in materia di mercati
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• Decreto Eurosim (d.lg 1996/415): privatizzazione dei mercati regolamentati
• Direttiva Mifid 1:
Abolizione dell’obbligo di concentrazione Frammentazione del mercato
Introduzione di obblighi di trasparenza pre e post negoziazione
Introduzione dell’obbligo di best excecution
• Direttiva Mifid 2 e Regolamento Mifir:
OTF (organised tading facilities)
Nuova definizione di IS (internalizzatore sistematico)
Recepimento del decreto Eurosim in Italia
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Il decreto Eurosim ha impattato esclusivamente sui mercati regolamentati, in Italia il mercato
regolamentato per antonomasia è Borsa Italiana Spa.
Borsa Italiana nacque come un organismo pubblico ed unico, legittimato a svolgere l’attività
con un’unica figura di intermediario ovvero l’agente di cambio.
Il decreto Eurosim ha impattato su tre aspetti:
1. Gestione ed organizzazione del mercato regolamentato: ha carattere di impresa ed è
esercitato da una Spa anche senza scopo di lucro, autorizzata dalla Consob;
2. Regolamento della società di gestione del mercato: le società di gestione del mercato per
poter ottenere l’autorizzazione dalla Consob è necessario che redigano un regolamento,
anch’esso approvato dalla Consob;
3. Attività di vigilanza: sia sui mercati che sulla società di gestione del mercato in capo alla
Consob, che ha l’obiettivo di garantire la trasparenza e l’ordinato svolgimento delle
negoziazioni e la tutela degli investitori
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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Fonte normativa TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Definizione normativa di mercato regolamentato
Non presente Sistema multilaterale che consente o facilita l’incontro al suo interno e in base a regole non discrezionali di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, ammessi alla negoziazione conformemente alle regole del mercato in modo da dar luogo a contratti. È gestito da una società di gestione, è autorizzato e funziona regolarmente
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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Fonte normativa TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Società di gestione del mercato
Art. 61 TUF: L’attività di organizzazione e gestione dei mercati di strumenti finanziari ha carattere di impresa ed è esercitata da società per azioni (società di gestione), anche senza scopo di lucro
Art.61 TUF è rimasto invariato
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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Fonte normativa
TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Requisiti richiesti alla società di gestione
La Consob determina con regolamento: a. Il capitale minimo della società
di gestione b. Le attività connesse e
strumentali a quelle di organizzazione e gestione dei mercati che possono essere svolte dalla società di gestione
c. Il ministro delle economie e delle finanze, sentita la Consob determina i requisiti di onorabilità e professionalità dei soggetti che svolgono attività di direzione, amministrazione e controllo
La Consob determina con regolamento: a. Le risorse finanziarie della
società di gestione b. Le attività connesse e
strumentali a quelle di organizzazione e gestione dei mercati che possono essere svolte dalla società di gestione
c. Il ministro delle economie e delle finanze, sentita la Consob determina i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza dei soggetti che svolgono attività di direzione, amministrazione e controllo
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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F.N. TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Regolamento del mercato
Il regolamento del mercato è deliberato dall’assemblea ordinaria della società di gestione Contenuto minimo del regolamento: 1. Condizioni e modalità di ammissione,
esclusione, sospensione degli operatori 2. Condizioni e modalità di ammissione,
esclusione, sospensione degli strumenti finanziari
3. Condizioni e modalità di svolgimento delle negoziazioni
4. Eventuali obblighi degli operatori e degli emittenti
5. Modalità di accertamento, pubblicazione e diffusione dei prezzi
6. Tipi di contratti ammessi alle negoziazioni 7. Criteri per la determinazione dei quantitativi
minimi negoziabili
Il regolamento del mercato è deliberato dall’assemblea ordinaria o dal consiglio di sorveglianza della società di gestione Contenuto minimo del regolamento: Da comma 1. a 7. nessuna variazione ma con la Mifid 1 è introdotto il comma 8: 8. Condizioni e modalità per la
compensazione e la liquidazione delle operazioni concluse sui mercati
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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F.N. TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Compiti della società si gestione
La società di gestione deve provvedere: 1. Alla predisposizione di strutture materiali 2. Alla fornitura di servizi di mercato 3. Alla determinazione dei corrispettivii
dovuti per l’utilizzo delle strutture e la fruizione di servizi erogati dalla società emittente
4. A comunicare alla Consob le violazioni del regolamento di mercato
5. All’adozione di tutti i presidi necessari per il buon funzionamento del mercato e alla verifica del rispetto del regolamento del mercato
6. Alla diffusione al pubblico delle informazioni e dei documenti previsti dai regolamenti Consob
7. Agli altri compiti ad essa aventualmente affidati
I compiti della società di gestione del mercato restano invariati, l’unico cambiamento concerne il comma 5. che è mutato nella seguente dicitura: 5. All’adozione di tutti i presidi necessari
per il buon funzionamento del mercato e predispone e mantiene dispositivi e procedure efficaci per il controllo del rispetto del regolamento del mercato
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Mercati regolamentati pre e post Mifid 1
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F.N. TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Vigilanza sulla società di gestione
La vigilanza delle società di gestione del mercato è in capo alla Consob, che provvede ad iscriverle presso un apposito albo
L’articolo è rimato invariato
Mercati non regolamentati pre e post Mifid 1
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F.N. TUF pre Mifid 1 TUF post Mifid 1
TUF Mercati Non regolamentati
Sono stabiliti i seguenti principi: a. La Consob ha il potere di
richiedere ad organizzatori, emittenti ed operatori dati, notizie e documenti sugli scambi
b. La Consob al fine di tutelare gli investitori può stabilire modalità, termini e condizioni dell’informazione al pubblico riguardante gli scambi
c. La Consob sempre al fine della tutela degli investitori può sospendere o vietare gli scambi quando ciò sia necessario pe evitare gravi pregiudizi alla tutela degli investitori
Sistema multilaterale di negoziazione È un servizio di investimento dunque è indirettamente soggetto ad un regime di autorizzazione preventiva per l’esercizio del servizio di investimento. Un MTF è Sistema multilaterale che consente o facilita l’incontro al suo interno e in base a regole non discrezionali di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti in modo da dar luogo a contratti. È gestito da una società di gestione, è autorizzato e funziona regolarmente.
Internalizzatore sistematico Si intende il soggetto che in modo organizzato, frequente e sistematico, negozia per conto proprio eseguendo gli ordini al di fuori di un MR o di un MTF
Differenze ed analogie tra un MR e un MTF
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Analogie Differenze
• Multilateralità dei sistemi
• Disciplina dei modelli contrattuali utilizzati
negli scambi
• Presenza di esigenze di investimento
• La neutralità del gestore delle piattaforme
nell’esecuzione degli scambi dei clienti
• Obblighi informativi e regole di condotta
• Autorizzazione da parte dell’autorità di
vigilanza
• MTF è un servizio di investimento ai
sensi all’art.1 comma 5 del TUF
• MTF può essere gestito da una SIM, una
banca e da una società di gestione
mentre un MR può essere gestito solo da
una società di gestione
• L’autorizzazione per un MR è un
elemento costitutivo
• Nei MR deve essere rispettata la
disciplina dei prospetti informativi
sull’OPA e sul market abuse mentre nel
MTF no, a meno che gli strumenti non
siano negoziati anche in un MR
Mercati non regolamentati pre e post Mifid e MiFiR F.N. TUF post Mifid 2 e MiFiR
TUF Mercati Non regolamentati
Sistema multilaterale di negoziazione È un servizio di investimento dunque è indirettamente soggetto ad un regime di autorizzazione preventiva per l’esercizio del servizio di investimento. Un MTF è Sistema multilaterale che consente o facilita l’incontro al suo interno e in base a regole non discrezionali di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti in modo da dar luogo a contratti. È gestito da una società di gestione, è autorizzato e funziona regolarmente. (la definizione non è mutata) Internalizzatore sistematico Si intende l’impresa di investimento che in modo organizzato, frequente, sistematico e sostanziale, negozia per conto proprio eseguendo gli ordini al di fuori di un MR o di un MTF o di un sistema organizzato di negoziazione senza gestire un sistema multilaterale Sistema organizzato di negoziazione (OTF) Qualsiasi sistema diverso da un MR e da un MTF gestito da un’impresa di investimento o una società di gestione del mercato, che consente l’interazione di interessi multipli di acquisto e vendita in modo da dar luogo a contratti secondo regole discrezionali
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I Mercati in Italia
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Vi sono tre principali società di gestione dei mercati in Italia: 1. Borsa Italiana SpA (del London Stock Exchange Group) 2. MTS SpA (di Borsa Italiana SpA) 3. EuroTLX SIM SpA: gestisce una Multilateral Trading Facility (dal 2013 è per il
70% di Borsa Italiana) dove si scambiano titoli di stato, obbligazioni, ABS e altri titoli di debito.
Questi mercati sono in continua evoluzione. (Ad esempio: AIM Italia)
Borsa Italiana: mercati regolamentati e multilateral
trading facility (MTF )
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Mercato azionario:
MTA (mercato telematico azionario: azioni, obbligazioni convertibili, diritti di opzione-warrant)
MIV (mercato per veicoli di investimento: fondi di Private Equity,
quote di fondi chiusi, azioni di Real Estate Investment Companies) AIM Italia (Mercato Alternativo del Capitale): MTF dedicato a
imprese medio-piccole con alto potenziale di crescita. TAH (Trading After Hours): MTF per lo scambio “fuori orario” delle
azioni più liquide del MTA.
Borsa Italiana: mercati regolamentati e multilateral
trading facility (MTF )
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Mercato obbligazionario:
MOT
ExtraMOT: MTF per corporate bond italiane o non, già quotate in un altro mercato regolato dell’UE.
ExtraMOT PRO: segmento di ExtraMOT dedicato a obbligazioni, cambiali finanziarie, titoli di enti locali e project bond emesse da PMI Italiane. Mercato con quotazione poco costosa e con pochi requisiti informativi, riservato a investitori professionali.
Borsa Italiana: mercati regolamentati e multilateral
trading facility (MTF )
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Mercato dei derivati IDEM (mercato italiano degli strumenti derivati): IDEM equity (future e opzioni su singole azioni e indici) . IDEX (mercato italiano dei derivati energetici) AGREX (mercato italiano dei derivati agricoli)
SeDeX: mercato per i Certificates e per i Covered Warrants (simili alle opzioni ma lotti adeguati anche per il retail).
ETF ETFplus: mercato per ETFs (Exchange traded funds), ma anche ETCs
(Exchange traded commodities) e ETNs (Exchange traded notes). ETCs e ETNs sono derivati cartolarizzati legati solitamente ad un indice (ETCs commodities e ETNs altri indici che non siano sulle merci).
MTS
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E’ il mercato all’ingrosso (lotti minimi molto elevati) dei Titoli di Stato Italiani.
Funziona con la formula del market making, ossia con la presenza di intermediari
che quotano su base continuativa i titoli e forniscono un segnale di prezzo a tutti gli
altri.
Vi sono comunque vari comparti nei quali vengono scambiati anche titoli di Stato
di altri Paesi, titoli corporate e titoli emessi da organismi internazionali partecipati
da Stati.
Il mercato è infatti articolato in vari comparti tra cui: MTS Cash, MTS Repo
(pronti contro termine), MTS BondVision, MTS Swaps…