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I monumenti di Ravenna tra archeologia e storia del diritto

Date post: 18-Jan-2016
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I monumenti di Ravenna tra archeologia e storia del diritto. L’ “Ultima Cena” raffigurata in S. Apollinare Nuovo su di uno stibadium , un raro divano semirotondo per banchetto di età tardoromana. (VI sec. d.C.). Stibadium in un mosaico della Villa del Tellaro IV/V sec. d.C. Costanza. - PowerPoint PPT Presentation
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I monumenti di Ravenna a archeologia e storia del diri L’ “Ultima Cena” raffigurata in S. Apollinare Nuovo su di uno stibadium, un raro divano semirotondo per banchetto
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Page 1: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

I monumenti di Ravenna tra archeologia e storia del diritto

L’ “Ultima Cena”

raffigurata in S. Apollinare

Nuovosu di uno

stibadium, un raro divano semirotondo

per banchettodi età

tardoromana.(VI sec. d.C.)

Page 2: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Stibadium in un mosaico della Villa del TellaroIV/V sec. d.C.

Page 3: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Costanza. Tomba del banchetto.(metà del IV sec. d.C.)

Villa di Piazza Armerina.Piccola caccia.(320/330 d.C.)

Il pranzo

di Didone

nel codice

vaticano

Vergilius

Romanus (fine

V sec. d.C.)

Page 4: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Cenatio estiva con stibadium all’apertonella villa tardo romana di Faragola

(Ausculum, Ascoli Satriano in Puglia). V sec. d.C.

Page 5: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Proposta ricostruttiva

dello stibadium di Faragola

nella ristrutturazione

del V sec. d.Cdella villa.

L’attore Michele Placido,

l’archeologo Giuliano Volpe ed il latinista

Giovanni Cipriani sullo stibadium di

Faragola.

Page 6: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Dalla mensa dello stibadium di Faragola

scaturiva dell’acqua,che alimentava il

basso bacino antistante.

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Sidonio Apollinare, Epistula I, 10- 14 (Arles, a. 461): Postridie jussit Augustus (Maioranus) ut epulo suo circensibus ludis interessemus. Primus jacebat cornu sinistro consul ordinarius Severinus, vir inter ingentes principum motus atque inaequalem reipublicae statum gratiae semper aequalis. Juxta eum Magnus, olim ex praefecto, nuper ex consule, par honoribus persona geminatis: recumbente post se Camillo filio fratris, qui duabus dignitatibus et ipse decursis, pariter ornaverat proconsulatum patris, patrui consulatum. Paeonius hinc propter, atque hinc Athenius, homo litium temporumque varietatibus exercitatus. Hunc sequebatur Gratianensis omni ab infamia vir sequestrandus, qui Severinum sicut honore post ibat, ita favore praecesserat. Ultimus ego jacebam, qua purpurati laevum latus in dextro margine porrigebatur. Edulium multa parte finita, Caesaris ad consulem sermo dirigitur, isque succinctus; inde devolvitur ad consularem…retrorsumque conversus, tamquam aquam manibus poscerem, tantumque remoratus, quantum stibadii circulum celerantia ministeria percurrunt, cubitum toro reddidi...

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Gli scettri di Massenzio (Clementina Panella, estate 2005)

Medaglione aureo con il ritratto di Massenzio (306-312)

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Globo in vetro verde scuro e petali in oricalco (lega di rame e zinco).

Cannula in oricalco

Globi in vetro verde dorato

Scettro con asta conica e globo in calcedonio

azzurro

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Ravenna. Presbiterio di S. Vitale (538/545 d.C.).

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Globi simbolo

del gubernator mundi e la ceramica associata.

Diametro cm. 9

Diametro cm. 7

Diametro cm. 7

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Ravenna. S. Vitale.

Cristo porge la corona

del martirio a S. Vitale.

Prima metà del VI sec. d.C.

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Brescia. Dittico dei Lampadii.

396 d.C.

Parigi. Dittico

del console MagnoV sec. d.C.

Scettro conimpugnatura

conica, ritenutosimbolo

dell’imperium

Brescia. Dittico consolare di Boezio (487 d.C.)

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Sesterzio di Adriano con adlocutio

Londra. Bracciolo dal tesoro

dell’Esquilino. Seconda metà

del IV sec. d.C.

Scettro, simbolo forse della tribunicia potestas.

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Apoteosi di Antonino e Faustina161 d.C.

Scettro, ritenuto simbolo di iurisdictio.

Firenze. Dittico

dell’imperatrice Ariadne.

Fine V/inizi VI sec. d.C.

L’Arcangelo Michele, rappresentante della giustizia nel giudizio universale. Dittico di Areobindo. 506 d.C.

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Ravenna. Schienale della cattedra di Massimiano. Vergine in trono con il Bambino e l’Arcangelo Michele. Metà del VI sec. d.C.

Dittico ClementinoLiverpool Museum. 513 d.C.

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Ravenna. S. Apollinare Nuovo. Cristo in trono è, ad eccezione del volto, un rifacimento ottocentesco del restauratore

romano Felice Kibel, che ha implicato la sostituzione dello scettro al libro, che, secondo le fonti, egli teneva tra le mani.

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Aste portastendardoa sei lame

(vexilla)

Roma nella Notitia Dignitatum

“…hasta summa armoru

m et imperii est…”

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Ravenna. Cappella di S. Andrea.

Gigli. Inizi VI sec. d.C.Ravenna. Mausoleo di Galla.

Margherite. V sec. d.C.

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Monza. Dittico di Stilicone. V sec. d.C.

Lancia o punta di labaro.

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Icona della Madonna Zoodochos Pege, “Sorgente di Vita”; detta anche Balilklitissa dal quartiere Balilkli (dei pesci) di Costantinopoli. Secondo la tradizione, Leone I (457-474) avrebbe indicato ad un cieco una polla d'acqua, che avrebbe miracolosamente ridato a costui la vista.

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Le lanceae uncatae,

menzionate in Sidonio

Apollinare, Ep. IV, 20, 3: “…

lanceis uncatis

securibusque…”

Aosta. Dittico di Probo. 406 d.C.

Pila uncata a tre lame con

cannulein oricalco

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Page 28: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

L’ ˜toimas…a toà trÒnounella cupola dell’ottagonale

Battistero degli Ariani. Inizi del VI sec. d.C.

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L’ottagono di Castel del Monte1240/1242

Opus tassellatum nelle pareti del

Duomo di Monreale

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Ravenna. S. Apollinare Nuovo. Processione dei martiri. Inizi VI d.C.

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Gioiello goto in oro e smalti di Aelia Eudoxia,

figlia del generale Bauto, sposa di Arcadio e madre

di Teodosio II.

Barletta (Puglia). Chiesa del S. Sepolcro e “Colosso”.

Aureo di Aelia Eudoxia.Madre di Teodosio II con il diadema del “Colosso”.

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Ravenna. Mausoleo di Galla

Placidia.

Il Giudizio ultimo, e non S. Lorenzo, secondo W. Seston.

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Tommaso da Pavia narra che Federico nel 1231:“...parlamentum iussit congregari Ravenne, ... Verum huius tempore parlamenti aliquid accidit, quod non exstimo omittendum. Nam ad hoc parlamentum cum principibus Alamanie miles quidam Ricardus nomine curialis advenit, qui temporibus Karoli Magni scutifer Oliverii Dacie ducis fuit, qui fuit unus de 12 palatinis... Fridericus igitur imperator hunc militem coram principibus requisivit, si tempore aliquo Ravenne cum Karolo fuerat et si in ipsa posset aliqua secreta ostendere, ... Tunc ille ait: Cum Karolo … fui in hac civitate et si mecum circa civitatem volueritis equitare, certa vobis ostendam inditia, per que me verum dicere cognoscetis. Equitavit igitur imperator ad quoddam monasterium prope urbem dixitque Ricardus ad eum: In hoc monasterio est quedam capella pulcerrima, quam hedificari fecit Galla Placidia, opere mosaico decorata, in qua de alabastro sunt tria sepulcra, in quorum uno imperatoris Theodosii corpus est positum, iuxta quem ensis eius cum vexillo tale preferente insigne est positus. In alio est corpus uxoris cum suarum duarum corporibus filiarum. Sed in tercio corpus est Helisei prophete... Itaque iuxta dicta Ricardi capellam imperator invenit, sed propter antiquitatem et excrescentias fluviorum sic terris opertam, ut introitus per ostium non pateret in eam. Terram igitur iussit effodi et usque ad pavimentum capelle optime excavari, quibus sic per omnia actis capellam intravit, ubi ut Ricardus dixerat tres archas invenit. Cumque archa Theodosii fuisset aperta,

•agosto/settembre 1231 Liber Augustalis a Melfi

•dicembre/gennaio 1231/1232 Dieta e scavi a Ravenna

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cum vexillo et spata inventum est corpus eius, et quia in archa una veritas erat inventa, noluit imperator archas alias aperiri... Iterum Ricardus ille iam dictus eius quod dicebat alium signum dedit. Dicebat enim, quod in Karoli comitato erat miles quidam discretionis sensu permodicus, sed stature longitudine eximius, ita quod vix inveniri posset aliquod vestimentum corpori suo aptum, capiti pileum, calcaria pedibus et manui cirotheca, nisi ad eius fierent de novo mensuram. Contigit autem semel, quod imperator Karolus subito de Ravenna discederet, … vir iste longissimus accipere pre festinantia sua calcaria est oblitus et ideo tarde Karolum est secutus. Et quia sine calcaribus equitabat, omnium derisui expositus erat, quia segui alios non valebat eo quod calcaria sua in quadam fenestra huius claustri reliquerat, que sic alta erat, quod nullus alius preter ipsum manum illuc mittere poterat. At illi, qui cum imperatore erant, investigantes ibi fenestras in eo latere quo dicebat, derelicta calcaria repererunt propter antiquitatem rubiginosa, quamvis fuerint deaurata, tanteque magnitudinis erant, ut admirationi fierent universis, tanquam quoddam novum et insolitum mirarentur. Itaque habemus in hiis fidem Theodosii quam sequamur, qui monasterium istud exstruxerat seque ibi sepeliri mandaverat, habemus et sanctitatem Helisei eximiam, quam affectibus veneremur, habemus longevitatem Ricardi cum longitudine corporis, quam miremur. Et in hiis omnibus divinam nobis est attendere maiestatem, quam in omnibus et ex omnibus collaudemus, que facit magna et inscrutabilia, quorum non est numerus.

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Treviri. Placchetta d’avorio, raffigurante, secondo alcuni studiosi, la zona del Palazzo

imperiale di Ravenna.

MEROBAUDE, Carmen 1, 11, 5‑7: ... ipse micans tecti medium cum coniuge princeps lucida seu sommi possidet astra poli, terrarum veneranda salus: pro praeside nostro / amissas subito flet novus exsul opes.

Palazzo di Teodorico.

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Page 37: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

“Buon compleanno, Eraclio!”

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Gesta Senatus Romani de Theodosiano publicando (25/XII/438)

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• 395 muore Teodosio I, il Grande395/407 Arcadio (Oriente) 395/423 Onorio (Occidente) Galla

Placidia 401 nasce Teodosio II 410 rapita da Alarico

402- 450 Teodosio II Augusto 414 sposata da Ataulfo

419 Galla sposa Costanzo2 luglio 419- 455 Valentiniano III

8 febbraio 421 Onorio proclama Augusto Costanzo III2 settembre 421 muore Costanzo III

419 Apparizione della croce sul Golgota421-422 Guerra e pace con i Persiani

423 Galla si reca in Oriente424 Valentiniano proclamato Cesare a Tessalonica

maggio 425 cattura e morte dell’usurpatore Giovanni ad Aquileia

23 ottobre 425 Valentiniano proclamato Augusto a Romaottobre 437 Valentiniano sposa Licinia Eudossia

15 febbraio 438 pubblicazione del Codice Teodosiano in Oriente

maggio 438 partenza di Valentiniano e la sposa da Tessalonica• Accordi presunti tra Galla e Teodosio II nel 423/424 a

Costantinopoli: 1-Nomina ad Augusto del fanciullo Valentiniano. 2-

Risoluzione dei contrasti militari in Illirico. 3- Sperimentazione di riforme legislative relative a iura e a leges. 4- Accettazione del progetto di uno o più codici. 5-

Fidanzamento con Eudossia. 6- Promessa di matrimonio al compimento del diciottesimo anno.

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Barletta (Puglia). Chiesa del S. Sepolcro e “Colosso”.

Aureo (Victoria Augustorum )del 425 d.C. celebrante l'incoronazione ad Augusto di Valentiniano III, affiancato da Teodosio II

mentre con il labaro cruciforme trafigge una serpe, incarnazione dell‘Eresia e del Male. La manus di Dio, calando dalle nubi, gli pone in

capo il diadema, conquistato con l'aiuto dell'Augusto più anziano.

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Firenze. Museo archeologico. Il piatto d'argento del magister militum e console Flavius Ardarbur Aspar (434 d.C.) Parigi, Biblioteca Nazionale. Dittico

eburneo di Felice, il comes et magister officiorum insignito della potestà

consolare nel 428 d.C., inviato da Teodosio II alla corte di Valentiniano III e

dell'imperatrice Galla Placidia, per controllarne discretamente l'operato

Page 42: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Dittico consolare eburneo di Monza.

Croce di

Desiderioa

Brescia

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Mausoleo dei Teodosii e di

Onorio in Vaticano

Page 44: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Pieter Coecke (1525). Mausoleo dei Teodosii (S. Andrea) e di

Onorio (S. Petronilla) in Vaticano, ove il 4 febbraio 1544 fu rinvenuto un corpo femminile rivestito da oltre trenta chili d’oro: l’Augusta

Maria.

Page 45: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Cammeo Rotschild commemorativo delle nozze nel 398 d.C. di Onorio e di Maria.

Sigillo – bracciale di Maria.

Dittico di

Stilicone, con Serena

ed Eucherio, fratello di Maria.

Page 46: I monumenti di Ravenna  tra archeologia e storia del diritto

Treviri. Placchetta di

avorio con la

raffigurazione della processione

nel 439 d.C. per l’arrivo delle

reliquie di S. Stefano

dalla Terrasanta, portate

dall’imperatrice Aelia Eudoxia

Athenaide, moglie di Teodosio II.

Aelia Eudoxia.Madre di Teodosio II

Aelia Eudoxia Athenaide.Moglie di Teodosio II

Licinia Eudoxia. Figlia di Teodosio II e moglie di Valentiniano III


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