Periodico di informazione e cultura dell’abitare in cooPerativa
ABITARE numero
45
Congresso regionale di legaCoop: le Chiavi del futuro
la Cooperativa di vittorio presenta il 2° BilanCio soCiale
la fondazione MonaCo Consegna le Borse di studio agli studenti Migliori
l’uni-C.a.p.i. CoMpleta l’edifiCio nell’area ex legrand
I N C O O P E R A T I V A
Pubblicazione QuadrimeStrale anno Xv - numero 45 - PoSte italiane SPedizione in abbonamento PoStale 70% - d.r.t. - d.c.b. - torino nr. 1/2015
EDIT
OR
IALE
Scrivo queste righe per abitare in cooperativa, pochi giorni dopo
l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica.
Un’elezione che ha portato alla testa dello Stato un uomo
politico serio e apprezzato, una vittima di mafia, come hanno
già sottolineato in tanti, che parla dell’Italia migliore. Un’elezione
che ha cambiato i rapporti tra maggioranza e opposizione e le
cui conseguenze, sulle riforme di cui il nostro Paese ha bisogno,
vedremo nelle prossime settimane. Non è l’unico cambiamento
avvenuto in questi mesi.
Ce n’è uno che riguarda il mondo cooperativo e che spinge
a riflessioni che mi piacerebbe condividere. A dicembre
un’indagine giudiziaria ha scoperto il coinvolgimento di alcune
cooperative romane in uno scandalo di corruzione e malaffare,
con l’operazione Mondo di Mezzo. Per noi cooperatori, che
crediamo fermamente nei valori di solidarietà e mutualità,
questo scandalo è una ferita dolorosa e profonda. Ma è anche
uno stimolo a continuare a lavorare bene e seriamente. Sento
di poter fare mie le parole del presidente di Legacoop Mauro
Lusetti: “Il discrimine è tra onesti e disonesti e non tra grandi e
piccole cooperative, tra cooperative sociali o società pubbliche”.
Lusetti ha ricordato una frase di Ivano Barberini, che dovremmo
sempre tenere presente: “Eleggete i migliori, ma controllateli
come se fossero i peggiori”. E’ una frase che ci ricorda che
le cooperative devono contare sulla partecipazione dei
loro soci, che devono essere guidata dai più meritevoli, che
devono essere trasparenti nella loro azioni. In quella frase c’è
tutto quello che bisogna fare per continuare a lavorare con
correttezza e coerenza e con, consentitemelo, esemplarità, per
la costruzione della società più giusta a cui aspiriamo. Non è
sufficiente dire “noi non siamo così”, “noi siamo onesti”, bisogna
lavorare per isolare i delinquenti, per tornare a coinvolgere i
soci, profondamente cambiati in questi anni post-ideologici,
per rendere più trasparenti i nostri bilanci e la selezione dei
dirigenti, per valorizzare i nostri valori di mutualità e solidarietà.
Non è un ritorno al passato, è una sfida per il futuro.
Al presentare questo numero di abitare in cooperativa mi sento
molto confortato, perché ci sono storie e numeri che parlano
della serietà del nostro lavoro.
Il recente Congresso Regionale di Legacoop ha ricordato che
in Piemonte Legacoop, Confcooperative e AGCI hanno un
fatturato di 14,5 miliardi di euro, contano su un milione di soci,
danno lavoro a 65mila persone, rappresentano l’8% del PIL
regionale. Le cooperative costituiscono una realtà economica
il discrimine è tra gli onesti e i disonesti
che contribuisce alla ricchezza della nostra regione e che dà
risposte concrete alla crisi economica, utilizzando le sinergie
che, per le loro caratteristiche, sono in grado di sviluppare. Tutto
questo è stato ottenuto con lo sforzo e l’impegno quotidiani
dei nostri soci e dei nostri dirigenti; i rapporti instaurati con
le realtà territoriali sono stati conquistati grazie alla serietà e
alla puntualità di fronte agli impegni presi. Il discrimine è tra
persone oneste e disoneste ed è inutile dire che i cooperatori
sono persone oneste. Dal 1° gennaio 2017 Legacoop,
Confcooperative e AGCI confluiranno nell’ACI, l’Associazione
delle Cooperative Italiane, a cui si sta lavorando in questi
mesi, per parlare con un’unica voce agli interlocutori politici e
sociali e per avere gli strumenti adeguati per affrontare le sfide
del futuro. Tra questi ultimi, un ruolo fondamentale avranno
la capacità di innovazione, di fare rete, viste le minori risorse
messe a disposizione dal settore pubblico, di intercettare i
bisogni dei ceti sociali impoveriti dalla crisi.
La Cooperativa Di Vittorio dà prova di trasparenza presentando
il suo Bilancio Sociale, in cui troverete i suoi meccanismi di
funzionamento e di controllo, i progetti realizzati, i rapporti
stabiliti con le Amministrazioni Pubbliche e con i Finanziatori.
L’Edificatrice Uno presenta il suo ultimo intervento, a Lumellogno
(NO): il cantiere che ha riaperto era stato chiuso dalla
precedente proprietà a causa della crisi economica; d’intesa
con il Comune la cooperativa lo ha comprato e riaperto,
dimostrando anche come la serietà del lavoro ben fatto renda
poi interlocutori credibili sul territorio e protagonisti delle scelte
che vengono fatte.
Ad Alessandria, la Cooperativa Uni-C.A.P.I. ha iniziato le
consegne degli alloggi di uno dei suoi interventi più complessi
e appassionanti: un edificio a basso consumo energetico
costruito in un area ex industriale, restituita così alla città.
Buona lettura.
Pasquale Cifani
Presidente legacoop abitanti Piemonte
3 Editoriale
4 L’11° Congresso Regionale di Legacoop
6 Congresso Nazionale: l’ACI al servizio delle cooperative
7 Incontro con l’Assessore Ferrari: Un tavolo di lavoro per la casa
8 La Cooperativa Di Vittorio presenta il 2° Bilancio Sociale
10 La Fondazione Monaco consegna le borse di studio
11 L’ultimo tassello dell’Edificatrice Uno a Lumellogno (NO)
12 La prima volta della Di Vittorio ad Alba
14 L’Uni-C.A.P.I. completa l’edificio nell’area ex Legrand
15 News
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Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto Zepparomeo bevilacqua, Giulio blanc, rinalda borra,Giuseppe calandra, rosanna capella, mario cravetta, oronzo de Padova, Generoso de Serio, maurizio fantucci, Giuseppe fortino, erica Gamba, Pietro Ghio, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, euplio iula, adriana maletta, ettore matinata, Guido matinata, alma memic , Graziella mercuri, alessandra monaco, diego Querio, massimo rizzo, claudio ronca, francesca Sassi, Giuseppe totaro, alessandra trotta, renzo vanzo.
redazione: presso legacoop abitanti Piemonte via Perrone, 3 - torino - tel. 011 5185149
anno 17 - n° 45 Pubblic. quadrim. febbraio 2015 reg. trib. di torino n. 5302 del 27/08/1999
direttore responsabile: laura cardia
capo redattore: Generoso de Serio
redazione: Pasquale cifani, irene fortino, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, ettore matinata, massimo rizzo, francesca Sassi, roberto zeppa.
Proprietà: legacoop abitanti Piemonte
Grafica: Jabé srl - torino
Stampa: marcograf - venaria (to)
tiratura: 10.000 copie
ABITAREI N C O O P E R A T I V A
PRoVinCia di ToRino
Cooperativa 13 febbraio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to) Tel 0121 374995 • e.mail: [email protected] Presidente Giulio blanc
Cooperativa Clara via roma, 7 caselle (to) Tel 011 9913671 • e.mail: [email protected] Presidente renzo vanzo
Cooperativa Coop Casa Chivasso via torino, 86 chivasso (to) Tel 011 91727801 • e.mail: [email protected] Presidente romeo bevilacqua
Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino Tel 011 5648666 • e.mail: [email protected] Presidente massimo rizzo
Cooperativa La Popolare via rubattera, 10 bussoleno (to) Tel 0122 49279 • e.mail: [email protected] Presidente Pacifico trabucchi
Cooperativa Musetta via Perrone, 3 torino Tel 011 4055179 • e.mail: [email protected] Presidente Giuseppe fortino
Cooperativa Primo Maggio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to) Tel 0121 374276 • e.mail: [email protected] Presidente francesca Sassi
Cooperativa San Pancrazio via Perrone, 3 torino Tel 011 5654444 • e.mail: [email protected] Presidente Pasquale cifani
Cooperativa Unità operaia alto Canavese viale dei mille, 13 cuorgnè (to) Tel 0124 650498 • e.mail: [email protected] Presidente domenico iannello
PRoVinCia di aLeSSandRia
Cooperativa Uni C.a.P.i. via urbano rattazzi, 11 alessandria Tel 0131 43141• e.mail: [email protected] Presidente roberto zeppa
PRoVinCia di CUneo
Cooperativa Coefers via mondovì, 2 cuneo Tel 0171 696362 • e.mail: [email protected] Presidente Salvatore di brigida
Cooperativa Flavia via fossano, 6 cuneo Tel 0171 695070 • e.mail: [email protected] Presidente Pietro Ghio
Cooperativa Marilena corso Giolitti, 2 cuneo Tel 0171 699070 • e.mail: [email protected] Presidente rinalda borra
Cooperativa La Lavoratori via Ghione, 5 Savigliano (cn) Tel 0172 21604 • e.mail: [email protected] Presidente Guido matinata
Cooperativa La Quercia via Ghione, 5 Savigliano (cn) Tel 0172 22668 • e.mail: [email protected] Presidente francesco matinata
PRoVinCia di noVaRa
Cooperativa edificatrice Uno via XXiii marzo, 21 novara Tel 0321 399326 • e.mail: [email protected] Presidente francesco iaquinta
Cooperativa edilcooper via XXiii marzo, 21 novara Tel 0321 399326 • e.mail: [email protected] Presidente francesco iaquinta
PRoVinCia di VeRbania
Cooperativa edificatrice Tre via olanda, 35/b Pallanza (vb) Tel 0323 53435 • e.mail: [email protected] Presidente Giuseppe calandra
Cooperativa Pallanza via olanda, 35/b Pallanza (vb) Tel 0323 404628 • e.mail: [email protected] Presidente Giuseppe calandra
il 22 novembre 2014 si è svolto a torino l’11° congresso
regionale di legacoop Piemonte, alla presenza di
numerose autorità, tra cui il Presidente della regione
Piemonte Sergio chiamparino, l’assessore al bilancio
del comune di torino Gianguido Passoni, il Presidente
di legacoop mauro lusetti.
la lunga crisi economica, i suoi effetti sulla società e
la risposta delle cooperative alle difficoltà sono state
al centro del dibattito. ma non solo. i delegati hanno
discusso anche dell’alleanza delle cooperative italiane,
che dovrà unire legacoop, confcooperative e aGci in
un solo soggetto, in grado di proporsi con una sola
voce agli interlocutori: il processo di unificazione dovrà
concludersi entro il 1° gennaio 2017.
la lunga crisi economica ha numeri impressionanti:
secondo una ricerca della camera di commercio
di torino e del centro luigi einaudi, dal 2007 il Pil
piemontese è crollato del 10%, con una perdita di
circa 95mila posti di lavoro e di 12,2 miliardi di euro
di redditi, tra il 2008 e il 2013. ed è una crisi che
si rispecchia anche nella minore disponibilità delle
risorse pubbliche, come hanno ricordato sia Sergio
chiamparino (“con 5 miliardi di debiti la regione o
prende la strada del risanamento o lascia le chiavi al
commissario”) che Gianguido Passoni (“avremo tra
i 20 e i 40 milioni in meno a causa della legge di
stabilità che sarà discussa a breve”)
nella relazione del Presidente di legacoop Piemonte e
dell’alleanza delle cooperative in Piemonte Giancarlo
Gonella non sono mancati spunti di riflessione e
suggerimenti sul percorso che le cooperative devono
affrontare per superare la crisi: la necessità di lavorare
in rete, di investire nell’innovazione e nella ricerca, di
riconoscere il merito nella selezione dei dirigenti, di
affrontare i rapporti intergenerazionali, trasmettendo
il valore e il patrimonio cooperativo alle nuove
generazioni.
la crisi ha anche mostrato le differenze di reazione
e di obiettivi tra le imprese e le cooperative: “le
nostre associate hanno retto meglio di altre forme di
impresa a questa tempesta. Hanno perso sì redditività
e utilizzato largamente i patrimoni accantonati negli
scorsi anni, ma sono riuscite a preservare i posti di
lavoro. missione fondante di ogni cooperativa che,
per statuto punta proprio a tutelare il lavoro prima
dei profitti. Qualcuno non ce l’ha fatta, ma i casi sono
circoscritti. Questo principio di tutela del lavoro, oltre a
rendere la forma cooperativa sostanzialmente diversa
dalle società di capitale, ne conferma l’utilità sociale:
mette insieme capacità imprenditoriali e solidarietà per
produrre coesione sociale e benessere delle persone”.
a proposito di questa capacità di salvaguardare il
lavoro, durante il congresso ferdinando tavella
ha portato l’esempio della neonata cooperativa
cartiera Pirinoli di roccavione, di cui è presidente: è
stata fondata dai lavoratori della stessa cartiera per
scongiurarne la chiusura. e il presidente di legacoop
mauro lusetti ha ricordato come in italia siano stati
salvati ben 1000 posti di lavoro e 30 imprese, grazie
alla nascita di cooperative di lavoratori, che hanno
acquisito le proprie aziende in crisi.
anche il presidente di nova coop ernesto dalle rive
ha voluto sottolineare come le cooperative abbiano
una marcia in più, perché “i nostri valori riescono
sempre a motivarci nei momenti difficili”
una delle chiavi del futuro del movimento
cooperativo è l’alleanza delle cooperative italiane
(aci). in Piemonte il nuovo soggetto ha una solida
base: 2mila imprese, 14,5 miliardi di euro di fatturato
complessivo, più di un milione di soci e più di 65mila
occupati, per un apporto dell’8% al Pil regionale.
legacoop, confcooperative e aGci sono impegnate
nel dialogo che porterà alla nascita dell’aci: si
discute del modello organizzativo di riferimento,
delle rappresentanze territoriali, della necessità di reti
significative nelle economie di scala, di uso del web e
di sinergie possibili. Sono ragioni per le quali Giancarlo
Gonella, pur avvertendo delle difficoltà e dei problemi,
mantiene un certo ottimismo, guardando al futuro.
tra i settori più colpiti dalla crisi economica c’è quello
dell’edilizia, falciato dalla paralisi nei finanziamenti
e negli investimenti, dal crollo dell’occupazione, dal
fallimento di numerose imprese. il Presidente di
legacoop Piemonte abitanti Pasquale cifani ha voluto
ricordare come questa crisi abbia anche una natura
strutturale, con profondi cambi per la società e per
il mercato. con l’aumento delle incertezze e della
precarietà economica, sono sempre più necessarie
L’EVE
NTO L’11° Congresso regionaLe di LegaCoop
Nel dibattito del Congresso, la lunga crisi economica e gli obiettivi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane
L’alleanza delle Cooperative, chiave del futuro
4 5
I delegati durante il Congresso
Il Presidente di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonella durante il suo discorso
‘ ,Le cooperative hanno perso redditività e utilizzato i patrimoni accantonati negli scorsi anni, ma sono riuscite a preservare i posti di lavoro, che è la loro missione fondante
Il presidente Pasquale Cifani parla all’Assemblea del Congresso
politiche attente agli affitti calmierati e all’housing
sociale. e sono necessarie politiche fiscali più attente
alle nuove realtà che stanno emergendo. il livello
di tassazione è aumentato in modo esponenziale,
mettendo a dura prova i bilanci delle cooperative e,
soprattutto, delle famiglie dei soci; le incertezze su
quest’argomento hanno creato grandi difficoltà alle
cooperative a società divisa, già duramente provate
dalla contrazione dei finanziamenti e dei mutui. ma
cifani mantiene un certo ottimismo, guardando al
futuro: “in Piemonte la legge ha creato un circolo
virtuoso, che ha permesso lo sviluppo di imprese capaci
di stare sul mercato anche in assenza di programmi
di incentivazione specifici. le nostre cooperative sono
diventate il primo interlocutore per le politiche di
housing sociale” ha spiegato. e non ha mancato di
chiedere “nuove politiche e nuovi strumenti”, per dare
risposte adeguate ai ceti sociali.
G. de Serio
il congresso nazionale di legacoop, tenutosi a roma dal 16 al
18 dicembre 2014, ha concentrato la propria attenzione sull’aci,
l’alleanza delle cooperative italiane che dovrà diventare operativa
il 1° gennaio 2017. “non sarà soltanto una razionalizzazione delle
strutture esistenti. e neanche una semplice sommatoria di ciò che
già c’è. abbiamo condiviso l’idea che la nuova associazione dovrà
essere uno strumento innovativo al servizio delle cooperative
per contribuire alla realizzazione di un progetto di cambiamento
della nostra società” ha detto il Presidente di legacoop e
dell’aci mauro lusetti. l’aci è un progetto di cambiamento, “per
continuare ad essere un fattore di trasformazione della società
attraverso la creazione di lavoro e per continuare a rappresentare
una concreta opportunità per le ambizioni di crescita sociale di
migliaia di persone.”
lusetti, reduce da “un lungo viaggio in italia” ha mandato un
messaggio positivo sul ruolo delle cooperative, anche nel
rinnovamento del Paese: “dai congressi emerge la conferma
che l’economia cooperativa ha tenuto in termini di valori della
produzione. Ha attraversato questo lungo periodo salvaguardando,
laddove ce ne erano le condizioni, l’occupazione, la solidarietà, i
diritti. Ha avviato percorsi di innovazione e rafforzamento di quella
parte del proprio tessuto imprenditoriale che ha dimostrato di
saper reggere alla crisi”. e ancora: “le cooperatrici e i cooperatori
sentendosi un pezzo del Paese che non accetta un destino di
stagnazione, che non delocalizza, sono in grado di reagire, di
ricercare nuove soluzioni e di organizzarsi per realizzarle”.
il rinnovamento necessario, ha sottolineato lusetti “è misurabile
in questa stessa assemblea dove i nuovi delegati sono oltre il
70% rispetto a quelli del 38° congresso”.
il dibattito non è voluto sfuggire allo scandalo mafia capitale,
che ha coinvolto alcune cooperative romane. “e’ una vicenda
che ci ha ferito profondamente, perché sappiamo di essere altro.
Potremmo dire che sono episodi isolati, ma non lo facciamo,
ribadendo con forza, però, che il discrimine è tra onesti e disonesti
e non tra grandi e piccole cooperative, tra cooperative sociali
o società pubbliche” ha affermato lusetti. tra i provvedimenti
adottati da legacoop , “senza aspettare l’esito degli accertamenti
giudiziari”, “l’espulsione di chi con il proprio comportamento
ha tradito la fiducia dei suoi soci e di tutti i cooperatori”, la
restituzione dei “contributi associativi frutto delle attività illecite:
non vogliamo soldi provenienti da corruzione”, la costituzione
parte civile, “perché siamo parte offesa, tutti noi, contro di loro”.
Per le cooperative, ha assicurato lusetti, la difesa della legalità
è prioritaria: “Se non eleviamo il livello di impegno su questo
argomento il nostro movimento non ha futuro. rimarranno
singole imprese ma scomparirà la grande spinta ideale e la forza
organizzata per costruire insieme una società in armonia con i
bisogni delle persone”. 6 7
L’EVE
NTO iL Congresso nazionaLe, a roma
La nuova associazione sarà uno strumento innovativo, per contribuire ai progetti di cambiamento
L’aCi al servizio delle cooperative
Il presidente Mauro Lusetti parla all’assemblea
“non posso che essere contento, l’asses-
sore ferrari si è mosso lungo le linee che
auspicavamo”; Pasquale cifani è soddi-
sfatto, al termine dell’incontro che i rap-
presentanti delle cooperative a proprietà
indivisa piemontesi hanno avuto con
l’assessore alle Politiche della casa della
regione Piemonte augusto ferrari, nella
sede della fondazione antonino monaco,
il 23 febbraio 2015. con cifani c’erano an-
che claudio lovera ed edoardo bertaglia,
presidenti di federabitazione Piemonte e
aGci, accompagnati da Giancarlo Gonella,
presidente di legacoop Piemonte e dell’a-
ci piemontese, e da numerosi presidenti
di cooperative d’abitazione della regione.
erano anche presenti i funzionari del ser-
vizio edilizia residenziale Pubblica della
regione Piemonte Giuseppina franzo e
laura autigna.
i presidenti delle cooperative hanno illu-
strato all’assessore ferrari il quadro dram-
matico in cui si muovono. “oggi la realtà
dell’abitare deve fare i conti con l’impove-
rimento della nostra società. la sfida che
ci aspetta è quella relativa al contenimen-
to dei costi delle utenze e delle spese, il
rischio è che molti soci non riescono ad
arrivare a fine mese. noi, in questi ulti-
mi anni, abbiamo fatto qualcosa di più,
oltre la consegna degli alloggi, ispirati dai
nostri valori, abbiamo inventato il fondo
di Solidarietà, con cui si aiutano i soci in
difficoltà a pagare le utenze e le spese. in
quattro anni la di vittorio ha fornito aiuti
ai soci per 600mila euro” ha detto il presi-
dente di legacoop abitanti Piemonte Pa-
squale cifani. e claudio lovera ha insistito
su come il sostegno all’edilizia “significhi
anche occupazione e ripartenza”.
l’assessore ferrari, dal canto suo, è ricorso
alla metafora di Scilla e cariddi, per spie-
gare gli equilibrismi del settore pubblico:
“da una parte c’è la gestione delle risorse
pubbliche sempre più condizionata dai
vincoli europei, dall’altra c’è una società
in forte cambiamento, con profonde e ur-
genti domande sociali, a cui bisogna dare
risposte flessibili, data la velocità delle tra-
sformazioni in atto”. cosa fare, dunque?
ferrari non ha voluto “creare illusioni né
aspettative. non ci sono i soldi per piani
come quello dei 10.000 alloggi entro il
2012. le misure che possiamo prende-
re vanno inserite in un quadro coerente
e omogeneo, in grado di individuare e
sostenere chi rischia di essere escluso. in
Piemonte i costi dell’abitare sono una del-
le prime voci causa dell’impoverimento
delle famiglie. noi dobbiamo mettere in
circolo le risorse in grado di dare risposte
strutturali. Se la politica fa questa scelta,
si possono trovare le risposte tecniche,
per questo si può preparare un tavolo di
lavoro, sin dai prossimi giorni, in grado
di mettere insieme gli attori e individua-
re le politiche adatte alle nuove richieste.
Potremmo avviare un processo che per-
metta di riscrivere le regole dell’edilizia
sociale, con un quadro normativo capace
di rispondere in modo flessibile ai bisogno
complessi che la società presenta”.
L’IN
CO
NTR
O La proposta deLL’assessore Ferrari
Cifani: Bisogna abbattere i costi dell’abitare. Ferrari: Troviamo insieme le risposte tecniche alle scelte politiche
un tavolo di lavoro per scrivere le nuove politiche della casa
Al tavolo dell’incontro, da sin Claudio Lovera, Augusto Ferrari, Pasquale Cifani, Edoardo Bertaglia L’Assessore alle Politiche per la Casa della Regione Piemonte Augusto Ferrari
L’EVE
NTO
Le attività degli ultimi tre anni, la crisi e un sondaggio tra i soci che rivela soddisfazioni, aspettative e istanze
8 9
Un bilancio trasparente al servizio dei Soci
i cambiamenti in corso nel nostro Paese si leggono
anche nei numeri sull’evoluzione della base associativa
della di vittorio, forniti dal bilancio Sociale. la base
operaia si assottiglia sempre di più: negli ultimi anni
i soci assegnatari che lavorano come operai sono
passati dal 42,1% del 2010 al 36,8% del 2012,
sono aumentati gli impiegati e tecnici, è rimasto
sostanzialmente invariato il numero dei pensionati. il
reddito medio dei soci assegnatari non è cambiato di
molto, passando da 18.864 euro a 19.251 euro. c’è
anche un dato storico, in questa fotografia di tre anni:
le donne assegnatarie hanno superato per la prima
volta gli uomini: nel 2012 sono state il 58,1% contro il
41,9% degli uomini.
“con il nuovo bilancio sociale la nostra cooperativa”
spiega il presidente massimo rizzo “intende rinnovare
l’impegno nell’attività di rendicontazione sociale delle
proprie attività. la parola bilancio propone l’idea dei
freddi numeri, che pochi addetti ai lavori riescono a
tradurre in elementi concreti dell’attività di un impresa;
noi sentiamo il bisogno di raccontare in modo più
chiaro ciò che quotidianamente facciamo. Quindi,
in continuità con l’edizione precedente, abbiamo
costruito il bilancio coinvolgendo i soci, i dipendenti, i
fornitori e tutti i principali portatori di interesse, perché
la nostra cooperativa si confronta ogni giorno con
ognuno di essi e ad essi, con il bilancio sociale, vuole
offrire un messaggio di trasparenza”.
il bilancio è incentrato su un’indagine sulla
soddisfazione dei soci, che, nel 2013, ha coinvolto
quasi 2000 famiglie. a ognuna è stato chiesto di
valutare la qualità della propria abitazione, il palazzo
e il quartiere in cui risiede, allo stesso tempo si è
voluto conoscere le ragioni che hanno spinto individui
iL ii BiLanCio soCiaLe deLLa di Vittorio
Sulla copertina del bilancio Sociale della cooperativa Giuseppe di
vittorio, ci sono di nuovo loro, le gemelline carlotta e vittoria, come
tre anni fa. Sono cresciute, sono cambiate, portano una speranza
al futuro. in questi tre anni è cambiata anche la cooperativa di
vittorio, come racconta il bilancio Sociale. un nuovo presidente,
massimo rizzo, che prende il posto di un dirigente storico come
euplio iula; una dirigenza più attenta alla parità di genere, con
l’ingresso delle donne nel cda, a portare le istanze femminili
anche nella gestione quotidiana della cooperativa.
l’azione degli ultimi anni è stata fortemente condizionata dalla
crisi economica. “l’evoluzione dei ceti sociali in un contesto di
crescente insicurezza e di generale impoverimento di ampie
fasce della popolazione si traduce nella dilagante difficoltà delle
famiglie a offrire garanzie necessarie ad accendere mutui per cui
c’è sempre maggiore necessità di abitazioni a canoni calmierati.
Servono nuove politiche, nuovi strumenti che possono però
nascere da una chiara e più profonda comprensione dei fenomeni
in atto” spiega il presidente di legacoop abitanti Piemonte
Pasquale cifani.
e famiglie a diventare soci, scommettendo sulla
cooperativa come risposta alla propria domanda
di un alloggio. il risultato del sondaggio è piuttosto
soddisfacente.
ci sono capitoli interessanti sui rapporti che la
cooperativa di vittorio ha stabilito nel tempo con
la Pubblica amministrazione, con i fornitori e con i
finanziatori, illustrando le caratteristiche di ognuna di
queste voci. da alcuni anni la di vittorio lavora accanto
alla caritas e all’arcidiocesi di torino in progetti di
solidarietà: le origini storiche sono profondamente
diverse, ma di vittorio, caritas e arcidiocesi condividono
l’interesse per nuovi “percorsi di solidarietà” e la lotta
alle “forme di esclusione sociale, povertà e disagio
sociale”. un’altra alleanza importante è quella stabilita
con l’opera barolo, che riguarda uno dei fenomeni più
importanti della società in cambiamento, l’Housing
Sociale, la possibilità, cioè, di avere un alloggio
temporaneo per le persone in difficoltà, che vengono
accompagnate in un nuovo percorso, per la loro
reintegrazione nella società.
il bilancio ospita anche una sezione che riporta in
modo puntuale tutte le consegne dei nuovi alloggi
avvenute nel triennio di riferimento con un intervista
ad una nuova famiglia socia ed al Sindaco in cui è
ubicato l’intervento edilizio, il tutto correlato dalle foto
della festa della consegna chiavi e dalle caratteristiche
tecniche ed architettoniche della casa.
il bilancio Sociale è stato presentato il 9 dicembre
2014 a torino, alla presenza di Giancarlo Gonella,
presidente di legacoop Piemonte. “la cooperativa di
vittorio dimostra che non basta la volontà di essere utili,
bisogna avere le capacità imprenditoriali per esserlo. in
Piemonte il nostro movimento ha espresso numerose
realtà che hanno saputo affrontare la crisi tutelando il lavoro e proponendo,
di fatto, un modello più attento alle questioni sociali. Per questo mi
sento ottimista, pur davanti ai numeri drammatici della crisi che stiamo
attraversando” ha affermato. un messaggio di speranza trasmesso anche
dal bilancio Sociale, dall’attenzione verso i più deboli che testimonia e dal
sorriso di carlotta e vittoria, in copertina.
impiegati e tecnici
operai /mansioni esecutive
lavoratori autonomi /artigiani / commercianti
pensionati
non occupati
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1983 1992 2001 2009 2010 2011 2012
11,7
5,10,0
83,2
0,08,03,3
1,3
20,0
67,3
7,7
19,8
0,0
24,2
48,4
9,0
11,8
13,2
29,2
36,8
7,6
14,5
11,0
24,8
42,1
6,2
12,9
8,0
31,1
41,8
8,6
15,0
5,5
34,1
36,8
Posizione professionale dei soci assegnatari
9
Sono 22 i ragazzi che nell’anno Scola-
stico e accademico 2012-2013 hanno
potuto continuare i propri studi anche
grazie alle borse di studio della fonda-
zione antonino monaco. Sono i figli dei
soci delle cooperative di vittorio e San
Pancrazio che non avrebbero le risorse
economiche per continuare a studiare e
che però hanno i meriti per continuare
a farlo.
le borse di studio sono di 1000 euro per
gli studenti delle scuole medie e di 1500
euro per gli studenti delle scuole supe-
riori e dell’università. agli universitari è
richiesto di essere in regola con gli esami
e con voti di almeno 24/30, agli studen-
ti delle scuole medie di aver ottenuto la
licenza con una votazione di 8/10 e ai
diplomati della scuola superiore di aver
terminato il ciclo di studi con un punteg-
gio di 80/100. la consegna degli assegni
è avvenuta il 9 dicembre 2014, dopo la
presentazione del bilancio Sociale della
cooperativa di vittorio (vedi pagina 8).
“Sono due eventi che trasmettono un
messaggio di speranza e che testimo-
niano i nostri valori: l’impegno, il rigore e
la trasparenza nella gestione di una coo-
perativa e, anche la fiducia nei giovani e
la premiazione del merito nel cammino
della vita” ha detto Pasquale cifani “Sono
eventi che parlano di noi, di quello che
siamo, della società che vogliamo con-
tribuire a costruire: nessuna persona
deve rimanere indietro perché non ha
le risorse economiche per andare avanti,
nessuna persona meritevole deve essere
schiacciata dalle sue origini sociali”.
le borse di studio del 2014 hanno dato
una soddisfazione ulteriore: eugenio
Scarpa, uno dei giovani universitari pre-
miati, si è laureato in ingegneria dell’in-
formazione proprio il giorno in cui gli è
stata consegnata l’ultima borsa di studio.
e’ il primo laureato degli studenti che
hanno usufruito delle borse di studio
della fondazione antonino monaco: tut-
ti i ragazzi che si sono diplomati e che
hanno deciso di continuare i propri studi
all’università, hanno contato sul contri-
buto delle borse di studio, purché in re-
gola con le caratteristiche richieste. Sono
le borse di studio di continuità, su cui la
fondazione ha puntato, sin dal 2010,
anno dei prmi riconoscimenti. “i ragazzi
hanno scelto tutti facoltà non facili, medi-
cina, matematica, ingegneria, economia,
fisica. e’ una scelta che mi ha sempre
impressionato: non hanno puntato su
facoltà ‘popolari’, non hanno paura delle
difficoltà, credono nel loro futuro, merita-
no una chance e siamo lieti di aver con-
tribuito a dargliela”.
Gli studenti che hanno ricevuto la bor-
sa di studio di continuità sono: eleonora
biasco, Giada cerbone, Kristian coucou-
rde, Giulia fontanazza, Silvia frontino,
rossella francesca Garofalo, igor lau-
disio, denise maffione, eugenio Scarpa,
dario zaia. Per l’anno scolastico 2012-
2013 hanno ottenuto la borsa di studio
per la licenza media cristian barbati, Giu-
lia incorvaia, alice Pilotto, chara bellini,
Sonia Potente; per il diploma di Scuola
media Superiore le borse di studio sono
andate ad anna leonie amato, davide
Giancotti, fabio Palazzo, Giorgia Piobbici,
luca Soprano.
LA C
ERIM
ON
IA 22 studenti premiati
Alla quarta edizione, le borse di studio premiano il loro primo laureato. In Ingegneria dell’Informazione
la Famiglia Monaco ed Elide Tisi con la premiata Anna Leonie Amato
la fondazione monaco consegna le borse di Studio
il neo-laureato Eugenio Scarpa con la Famiglia Monaco e Massimo Rizzo
10 11
Questa è una storia che testimonia come
la serietà, lo sforzo e la coerenza ripaghino
sempre e come la reputazione sia il bene
più prezioso che si possa avere.
a lumellogno, una frazione di novara, c’era
da tempo un cantiere per la costruzione
di una palazzina di sei alloggi, paralizzato
a causa della crisi economica; era un
luogo abbandonato, che, come tutti i
luoghi abbandonati, generava una certa
insicurezza negli abitanti del quartiere e
rischiava di diventare un problema. Qualche
mese fa, il comune di novara ha chiesto
la collaborazione anche della cooperativa
edificatrice uno, che a lumellogno ha
costruito e assegnato oltre 70 alloggi, per
trovare una soluzione al problema. “con
l’amministrazione comunale abbiamo
da sempre un dialogo proficuo, siamo
ormai riconosciuti come un interlocutore
sicuro, un punto di riferimento affidabile
per le problematiche dell’abitare. il fatto
che il comune abbia sollecitato anche
la nostra partecipazione alla risoluzione
del problema, è stato motivo d’orgoglio,
ma ha dato anche misura della nostra
responsabilità nei confronti della città” ha
commentato il presidente della cooperativa
novarese francesco iaquinta “noi abbiamo
sempre scommesso su questa zona, anche
quando nessuno credeva nella possibilità
di far nascere un nuovo quartiere, dando
vita così alle attività del contesto. da oltre
un decennio lavoriamo con impegno e
costanza allo sviluppo e alla riqualificazione
di questo territorio. Per questo nei mesi
scorsi abbiamo compiuto enormi sforzi,
per poter acquisire il cantiere e riprendere
i lavori”.
il progetto è illustrato dall’architetto
maurizio fantucci, responsabile tecnico
dell’edificatrice uno: “l’edificio è composto
da sei alloggi di diverse tipologie, disposti
su tre piani; viene completato seguendo il
progetto originale, ma sviluppando gli aspetti
tecnici nella realizzazione in coerenza con
i canoni, adottati da tempo dall’edificatrice
uno; cito come esempio il rivestimento
delle pareti perimetrali con cappotto e
serramenti in Pvc ad alta tenuta termica”.
l’intervento viene realizzato dalla
cooperativa “in totale autofinanziamento”
sottolinea il presidente iaquinta e “darà una
casa in locazione permanente a sei famiglie,
in un piacevole villaggio e con una buona
qualità della vita all’interno degli alloggi”.
con la costruzione di questa palazzina
si completerà il tessuto urbano e si
porrà l’ultimo tassello mancante della
lottizzazione del PeeP ‘lumellogno 2’, alla
cui realizzazione l’edificatrice uno ha dato
un consistente contributo. 11
NEW
S D
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OVA
RA iL progetto è autoFinanziato
D’intesa con il Comune, la cooperativa ha rilevato un cantiere abbandonato, per costruire sei alloggi.
L’ultimo tassello dell’edificatrice uno a lumellogno
10
Il nuovo cantiere dell’Edificatrice Uno a Lumellogno (NO)
Le tipologie degli alloggi che saranno costruiti
Storicamente attiva a torino e nel torinese, la cooperativa
Giuseppe di vittorio esordisce ad alba (cn), con un bel
progetto di housing sociale. e’ un intervento realizzato con
il finanziamento del fondo abitare Sostenibile Piemonte,
nato per iniziativa della cassa depositi e Prestiti, con
l’adesione delle principali fondazioni di origine bancaria
del Piemonte: la compagnia di San Paolo, la fondazione
crc, le fondazioni cassa di risparmio di alessandria, di
asti, di biella, di cuneo, di fossano, di Saluzzo, di torino
e di vercelli.
operativo dal 2011, il fondo ha lo scopo di promuovere,
valorizzare e realizzare progetti di edilizia privata sociale
localizzati sul territorio piemontese. i progetti vengono
realizzati in aree o edifici ceduti al fondo sia da enti
Pubblici che da altri soggetti a titolo gratuito, a condizioni
agevolate della proprietà o dei diritti di superficie.
l’obiettivo principale è la ristrutturazione di edifici già
esistenti: i costi sono contenuti attraverso la selezione
competitiva dei costruttori, l’attenzione all’efficienza
energetica e all’uso dei materiali eco-compatibili e il
coinvolgimento della comunità locale di riferimento. in
questo modo vengono offerti appartamenti a canoni di
locazione sostenibile a famiglie, giovani coppie, anziani,
studenti o immigrati che, pur dotati di un reddito, non
sono in grado di avere un accesso all’edilizia pubblica.
“i cambiamenti in corso nella nostra società stanno
impoverendo numerose fasce di popolazione e stanno
rendendo loro sempre più difficile l’accesso al credito. lo
abbiamo sottolineato molte volte in questi anni, chiedendo
politiche specifiche per il settore edilizio e per la difesa della
casa come diritto” spiega Pasquale cifani, presidente di
legacoop Piemonte abitanti “in queste condizioni, e vista
l’assenza di quest’emergenza nel dibattito politico, riteniamo
che l’ingresso di fondi immobiliari, che si concentrano
sulla realizzazione di interventi di housing sociale, sia
un’innovazione importante. Per noi operatori, impegnati
nella costruzione e assegnazione di case ai ceti in difficoltà,
è una concreta opportunità di rilanciare il settore edilizio, tra
i più danneggiati dalla crisi economica”.
nel 2011, legacoop abitanti e il fondo Polaris investment
italia sgr hanno firmato un protocollo per la realizzazione
di edilizia sociale nei prossimi anni. e, attraverso il fondo,
la cooperativa di vittorio ha stipulato un contratto per la
realizzazione di 38 alloggi a canone sostenibile ad alba.
l’edificio, a 6 piani fuori terra, con autorimessa interrata, sarà
realizzato in edilizia tradizionale e avrà appartamenti di varia
metratura e di diverse tipologie. ci saranno bilocali e trilocali,
tutti dotati di ampie terrazze; gli appartamenti più piccoli
avranno un angolo cottura, quelli più grandi una cucina
indipendente dal soggiorno.
diversi gli accorgimenti e le tecnologie adottate per
garantire il massimo isolamento termico e il risparmio
energetico. le pareti esterne saranno a cassa vuota, con
interposto isolamento termico di maggior spessore e finitura
esterna con laterizi a doppio colore. il riscaldamento sarà
centralizzato con contabilizzazione individuale e ci sarà
anche una predisposizione per gli impianti di climatizzazione
individuali; sulle coperture ci sarà un impianto fotovoltaico
per garantire i servizi delle parti comuni. Gli alloggi al piano
terreno avranno un giardino privato e quelli all’ultimo
piano avranno un ampio attico a disposizione. l’ascensore
arriverà anche al piano interrato, i serramenti saranno ad
alta prestazione energetica e il portoncino d’ingresso sarà
blindato. l’edificio conterà insomma sulle tecnologie più
moderne e all’avanguardia, per garantire ai suoi abitanti tutti
i comfort.
“la locazione che offriamo è di 13 anni, scaduti i quali, il
socio ha una prelazione sull’acquisto. il valore dell’alloggio
viene calcolato con una rivalutazione parametrata sull’indice
iStat” spiega il presidente della cooperativa di vittorio
massimo rizzo “in alternativa, se il socio non esercita la
sua opzione, la cooperativa ha la possibilità di acquistare
direttamente l’alloggio, che entra così nel suo patrimonio
edilizio, arricchendolo”.
il cantiere del nuovo edificio lavora a pieno ritmo: la consegna
dell’immobile ultimato è prevista per giugno 2015.
IL P
ROg
ETTO Con iL Finanziamento deL Fasp
La Cooperativa torinese realizzerà 38 alloggi di housing sociale, con il finanziamento della FASP
la prima volta della di Vittorio ad alba
12 13
Planimetria
Le tipologie degli alloggi che saranno costruiti
Altri edifici già presenti nel quartiere
14
la cooperativa uni-c.a.P.i. ha iniziato l’assegnazione
degli alloggi realizzati ad alessandria, nell’area ex
legrand, in via Parini, con il finanziamento del
programma casa “10.000 alloggi entro il 2012” della
regione Piemonte. l’edificio è formato da 56 alloggi,
20 bilocali e i restanti con quattro locali e i doppi
bagni.
Progettato dallo Studio bocchio&vescovo e dalla
d.l. dell’ingegner Giuseppe lombard, l’edificio ha
l’attestato di certificazione energetica in classe a,
cioè nella fascia più alta del risparmio energetico. tra
le sue caratteristiche principali ci sono gli impianti
di riscaldamento a pavimento e la ventilazione
meccanizzata all’interno dei singoli appartamenti, i
pannelli solari per la produzione dell’acqua calda e la
predisposizione del condizionamento per ogni singolo
alloggio. Grazie a questi accorgimenti costruttivi, i soci
assegnatari avranno consistenti risparmi nelle loro
bollette del riscaldamento.
e oltre alle tecnologie più moderne per il risparmio
energetico, l’edificio offre anche tecnologie
all’avanguardia per la sicurezza dei suoi abitanti: un
impianto di video sorveglianza controlla gli accessi ai
box delle auto, alle cantine, ai passi carrai e al cancello
pedonali, oltre che i piani pilotis. “e’ uno dei nostri
progetti più importanti, costruito su un’area industriale
dismessa che abbiamo acquistato con le nostre
risorse finanziarie. adesso è un’area completamente
urbanizzata e i nostri soci assegnatari vivranno in un
edificio che si caratterizza per un’attenta gestione
energetica e un basso impatto ambientale, con
conseguente riduzione dei costi di manutenzione” ha
detto il presidente dell’uni-c.a.P.i. roberto zeppa ad
abitare in cooperativa.
mentre il processo di assegnazione degli alloggi
si completa, l’uni-c.a.P.i. ha confermato i propri
vertici nell’ultima assemblea generale dei soci. Per il
prossimo triennio sono stati confermati i consiglieri
del cda Gabriele del Sorbo, luigi eugenio bovone,
fiammetta cattaneo, claudia marchesi, claudia
maranzana, claudio ronca, alessandra trotta, enrico
zeppa e roberto zeppa, che, a loro volta, hanno
confermato roberto zeppa alla presidenza e claudio
ronca alla vicepresidenza.
NEW
S D
A AL
ESSA
ND
RIA neLL’area ex Legrand, ad aLessandria
Iniziata la consegna degli alloggi. L’edificio, in classe A, garantisce il risparmio energetico ai soci
l’uni-c.a.P.i. termina il suoprogetto più importante
L’edificio costruito nell’area ex Legrand
daLL’oLanda a ToRino, in viSita alla cooPerativa di vittorio nei Paesi bassi il 60% delle nuove costruzioni è stato realizzato dalle organizzazioni degli
alloggi sociali; ben 2,4 milioni di famiglie vivono in appartamenti di edilizia sociale. Sono
numeri ben distanti da quelli italiani, dove solo il 4% degli alloggi appartiene all’edilizia
sociale. “Gli scambi internazionali sono indubbiamente molto utili. ogni viaggio che
abbiamo compiuto in questi ultimi anni ci ha permesso di confrontarci con le esperienze
fatte in altri Paesi consentendoci così di perfezionare il nostro lavoro” commenta
l’architetto egidio Giannico, direttore di coopcasa Piemonte “così come è molto
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SneWS neWS neWS neWS
15
come coinvolgere i più giovani nelle proprie attività e come informare un pubblico sempre più
social sui propri obiettivi? la cooperativa di vittorio ha scelto di essere presente sulle reti sociali,
in particolare su twitter., che è più immediato nel suo uso e nelle sue capacità di comunicazio-
ne. da alcuni mesi ha un profilo da cui ‘cinguetta’ le novità che la riguardano. Se avete già un
account, cercate @divittoriocoop e cliccate su Segui; in questo modo riceverete tutti i tweets
della cooperativa torinese. “l’idea è poter comunicare in modo diretto e tempestivo tutto ciò
che riguarda il nostro mondo. Per noi è uno stimolo per il futuro e una vera e propria sfida, per
raggiungere e coinvolgere sia i nostri soci che i cittadini potenzialmente interessati alle nostre
attività” ha spiegato il presidente della cooperativa massimo rizzo. attualmente il profilo conta
su quasi 290 followers, puntualmente informati sui bandi della cooperativa e sulle novità riguar-
danti l’edilizia e le politiche della casa.
la cooPerativa di vittorio aRRiVa SU TWiTTeR
importante per noi che altri operatori del settore vengano
in Piemonte, a conoscere il nostro lavoro”. ad ottobre una
delegazione dell’aedeS, l’associazione olandese delle
organizzazioni dell’edilizia Sociale, ha visitato torino, per
conoscere da vicino le trasformazioni della città, di cui le
cooperative sono state protagoniste. “li abbiamo portati a
conoscere i nostri interventi più significativi (in particolare
quelli della cooperativa di vittorio), ed il confronto ci ha
resi consapevoli di quanto le politiche abitative italiane
siano ancora lontane dagli standard europei, ce ne fosse
stato ulteriore bisogno. i nostri ospiti sono rimasti molto
impressionati dal nostro lavoro in Spina 3 e il panorama
dalla torre monaco, nell’ex villaggio dei Giornalisti di corso
mortara li ha sedotti”. la visita si è conclusa con un invito
a ricambiare la visita in olanda, per conoscere da vicino le
esperienze dell’aedeS.
@DivittorioCoop
Alcuni momenti della visita della delegazione dell’AEDES a Torino
0315
AstiVia Padre Pio n° 4
il signor Guido Mussa ha 75 anni ed è
socio della Cooperativa Uni-C.A.P.I. e abita
con la moglie Isa in via Padre Pio 4 ad
Asti, in un alloggio assegnatogli nel giugno
dell’anno 2000.
“Ho visto nascere l’edificio dove abito,
andavo spesso in cantiere a osservare la sua
costruzione, scambiando di tanto in tanto
qualche parola con gli operai” racconta. E’
sempre presente alle assemblee di bilancio
che si tengono annualmente. Nel tempo
libero è sempre disponibile ad assolvere i
compiti di autogestione necessari al buon
mantenimento dello stabile, in particolare è
impegnato nella cura dell’area verde, essendo
esempio del comportamento richiesto dallo
stile cooperativo: la collaborazione con gli
altri per vivere insieme in armonia.