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I N D I C E D E G L I A R G O M E N T I · Prof.ssa MORONI M. Laura Orientamento in entrata/itinere...

Date post: 17-Feb-2019
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I N D I C E D E G L I A R G O M E N T I

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO Pag.

Fasi – Soggetti – Azioni dell’attività Didattica 3 LA GESTIONE E L’ORGANIZZAZIONE

Ruoli e incarichi 5 Elenco Coordinatori e verbalizzanti CdC 7 Responsabili dei Laboratori 8

ATTIVITA’ DIDATTICHE Accoglienza – Integrazione 9 Orientamento- Continuità 11 Collegamento Scuola- Lavoro 14 Verifica e Valutazione 15 Attività di Sostegno e Recupero 23 Rapporti Scuola Famiglia 28 Patto educativo di corresponsabilità 29

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA 31 Progetti Pluridisciplinari 32 Attività integrative 32 Insegnamenti integrativi facoltativi 33 Materia alternativa all’insegnamento della religione cattolica 33

SISTEMA QUALITÀ 34 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 35 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI 36 SERVIZI SCOLASTICI - ORARI DI APERTURA 37

Pag. ALLEGATI 38 Regolamento d'Istituto 39 Regolamento disciplinare 44 Regolamento: Le Assemblee Studentesche 48

Elenco delle abbreviazioni: ITG Istituto Tecnico Geometri C.A.T. Costruzioni Ambiente Territorio ISA Istituto Statale d’Arte L.A. Liceo Artistico DS Dirigente Scolastico DSGA Direttore Servizi Generali Amministrativi CdC Consiglio di Classe CD Collegio Docenti CI Consiglio d’Istituto FS Docente Funzione strumentale ATA Ausiliario Tecnico Amministrativo

3

FASI - SOGGETTI - AZIONI DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

FASI SOGGETTI AZIONI RISORSE UMANE

ATTIVITA’

DIDATTICA

ORDINARIA

- Collegio Docenti

-

- Definizione finalità e obiettivi educativi e didattici

- Definizione criteri e modalità della valutazione

- Definizione Piano Offerta Formativa

- Attribuzione incarichi

- Dirigente Scolastico - Docenti

- Riunione per materie

- Definizione obiettivi e contenuti delle discipline

- Docenti delle varie discipline

- Coordinatori

- Riunione ambiti dipartimentali

- Definizione obiettivi e contenuti guida delle sezioni

-

- Docenti delle aree dipartimentali

- Coord.ri di sezione -

- Consiglio di classe

- Definizione obiettivi specifici e contenuti relativi alle classi

- Programmazione e gestione progetti multidisciplinari

- Definizione modalità valutazione

- Programmazione e gestione recupero

- Integrazione disabili - Definizione metodi e mezzi

- Docenti del consiglio di classe

- Coordinatori - Rappresentanti

alunni e genitori - Dirigente Scolastico

PROGETTI

PLURI

DISCIPLINARI

- Riunione ambiti disciplinari

- Consiglio di classe

- Individuazione temi, problematiche, progetti di enti connessi con la specificità professionale di indirizzo

- Definizione obiettivi, contenuti, metodi, mezzi, risorse, tempi, valutazione dei singoli progetti

- Docenti d’indirizzo - Docenti C. di C. - Coord.ri dei

progetti - Rappr.ti alunni e

genitori

ACCOGLIENZA E

ORIENTAMENTO

- Collegio Docenti

- Consiglio di classe

- Definizione Accoglienza - Definizione Orientamento (in

entrata, in itinere e in uscita)

- Dirigente Scolastico - Docenti referenti - Coord.ri progetti - Rappr.ti alunni e

genitori - Docenti FS

INTEGRAZIONE DISABILI E GESTIONE

PROBLEMATICHE SOCIO

AFFETTIVE E DIDATTICHE

- Collegio Docenti

- Consiglio di classe

- Individuazione di problematiche emergenti e proposizioni di soluzioni

- Integrazione delle programmazioni individualizzate con quelle curricolari

- Dirigente Scolastico - Docenti CdC - Docenti di sostegno - Docenti FS

CONTINUITÀ

- Collegio Docenti

- Riunioni per ambiti disciplinari

- Individuazione elementi di discontinuità e proposizione di soluzioni

- Dirigente Scolastico - Docenti - Docenti FS

4

FASI SOGGETTI AZIONI RISORSE UMANE

ATTIVITÀ

EXTRACURRICO-

LARI

- Consigli di classe

- Collegio Docenti

- Consiglio di Istituto

- Esperienze scuola-lavoro - Partecipazione a convegni - Progetti europei - Progetti in rete con altre

istituzioni scolast. e/o enti locali

- Corsi integrativi facoltativi - Realizzazione di prodotti per

concorsi e mostre - Allestimento mostre - Attività sportiva

- Dirigente Scolastico - Docenti FS - DSGA - Docenti interni - Esperti esterni - Rappresentanti

alunni, genitori - Personale ATA

RICERCA,

SVILUPPO E

AGGIORNAMENT

O

- Collegio

Docenti - Consiglio

d’Istituto

- Aggiornamento relativo all’area didattico-professionale, tecnologica e legislativa

- Acquisizione di libri, di strumenti multimediali, informatici, etc.

- Dirigente Scolastico - Docenti - Rappresentanti

alunni e genitori - Personale ATA - DSGA - Docenti FS

ATTIVAZIONE

RAPPORTI

STRUTTURATI

CON ISTITUZIONI

PUBBLICHE E

PRIVATE

- Consiglio di classe

- Collegio Docenti

- Consiglio di Istituto

- Scambio di esperienze e progetti

- Attività in rete - Visite guidate ad

imprese,aziende,istituzioni - Stage e tirocini - Convenzioni - per incarichi e/o

collaborazioni

- Dirigente Scolastico - Docenti FS - Docenti interni - DSGA - Esperti esterni - Rappresentanti

alunni, genitori - Personale ATA

DEFINIZIONE DEI

CRITERI E

CONTROLLO

DELL’EFFICACIA

DELL’AZIONE

FORMATIVA

- Collegio Docenti

- Consiglio d’Istituto

- Commissione Qualità

- Monitoraggio delle attività relative al POF

- Verifica del successo formativo

- Controllo della qualità (questionari per studenti, famiglie, docenti e personale ATA)

- Individuazione azioni correttive

- Dirigente Scolastico - Docenti FS - Coordinatori

Consigli di classe - Referenti progetti,

corsi e attività - Responsabile

Qualità

5

LA GESTIONE E L’ORGANIZZAZIONE

Ruoli e incarichi delle varie funzioni scolastiche

Ruoli Incarichi Funzioni Dirigente Scolastico

Prof.ssa Matilde Cuccuini Dirigenza scolastica

DSGA

Dott. Sandro Carlini Direttore dei servizi generali e amministrativi

Collaboratori DS

Prof. MORETTI ERCOLE (Vicario) Prof.ssa PROIETTI M. RITA Coordinamento: Prof.ssa LUCIANI FABRIZIO (ITG) Prof.ssa CALABRINI LORETTA (ISA)

orario lezioni – IDEI – codocenze –help –sostituzioni docenti–assenze e ritardi studenti- viaggi scolastici - rapporti doc. e territorio – rapporti genitori e studenti – orari doc.sostegno e operatori scol.ci – orari attivita’ POF – stage - orario ricevimento genitori – delega ad impartire sanzioni ai fumatori in luoghi pubblici – orientamento-formazione

Funzioni Strumentali

Prof.ssa MORONI M. Laura Orientamento in entrata/itinere ISA/LA

Prof. SANTI Claudio Orientamento in entrata ITG/CAT

Prof. GIOMBINI Marco Orientamento in uscita ISA/LA - Tirocini/Alternanza

Prof. FABBRETTI Roberto Orientamento in uscita ITG/CAT- Tirocini/Alternanza

Prof. LUCIANI Fabrizio Prof.ssa SANTARELLI Susanna

Sostegno al successo formativo degli studenti ISA/LA – ITG/CAT (tutoring degli studenti, passaggi, sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali, alunni stranieri, disagio, legalità, sicurezza)

Prof.ssa CALABRINI Loretta

Sostegno al lavoro dei docenti ISA/LA – ITG/CAT (formazione /aggior-namento, innovazione didattica, autovalutazione d’istituto/monitoraggi, tutoring/accoglienza nuovi docenti)

Prof. ZAVOLI Massimo Biblioteca, nuove comunicazioni, documentazione, archivio sez. ISA / LA

Prof. COPPOLI Franco Prof.ssa GHIDINI Laura Prof.ssa PACETTI Beatrice

Biblioteca, nuove comunicazioni, documentazione, archivio sez. ITG / CAT

Commissione orientamento

ITG/CAT: Proff. BRACA, CAPORALI, CAVALLARI, GHIDINI, POMPEI Coordinamento prof. Santi ISA/LA: Proff. ASTOLFI, DIAMANTI, GIULI, PEPEGNA , VALERI, VERDONE Coordinamento prof.ssa Moroni

Programmazione. Pianificazione, attivazione iniziative in merito all’orientamento

Commissione area sostegno al successo

Proff CRESCENTINI, MACCHIARULOCoordinamento proff, Luciani e

tutoring degli studenti, passaggi, sostegno agli alunni con bisogni

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Ruoli Incarichi Funzioni formativo degli studenti

Santarelli educativi speciali, alunni stranieri, disagio, legalità, sicurezza

Commissione area sostegno al lavoro dei docenti

Proff. PECELLI, SANTARELLI, VARRIALE, ZAVOLI Coordinamento prof.ssa Calabrini

formazione/aggiornamento, innovazione didattica, autovalutazione d’istituto/monitoraggi; sistema Qualità

Commissione tecnica

DS, DSGA Proff. GRANAROLI (ITG) e FERRACCI (ISA), AA Casadidio

Raccolta proposte di acquisti Valutazione e collaudo attrezzature

Commissione elettorale

prof. SANTI per la sez.ITG prof. BONIFAZI per la sez.ISA. AA CASADIDIO

Coordinamento operazioni elettorali degli organi collegiali

Commissione “Cinquantennale ISA”

Proff. ASTOLFI, GIOMBINI, GIULI, MONTARIELLO, MORONI, PARRABBI, VALERI Coordinatore: prof. STEFANINI

Programmazione, pianificazione e attuazione eventi relativi al 50° dell’Istituto Statale d’Arte Metelli

Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione

Prof. ARGENTI VINCENZO (IISAG)

Elaborare misure preventive e protettive e sistemi di controllo Informazione e formazione dei lavoratori Elaborare procedure di sicurezza

Comitato di valutazione del servizio

Proff. ASTOLFI, PROIETTI, GUIDUCCI,SANTARELLI Membri supplenti: proff. Cavallari, Varriale

Valutazione servizio docenti

Gruppo di lavoro H

Coordinamento prof LUCIANICoordinatori di classe: ITG/CAT Prof. SANTI C. 1A Prof.ssa PECELLI L. 1C LA/ISA Prof.ssa BARGELLINI M. 1A Prof. VARRIALE B. 1B Prof.ssa CATALANO F. 1C Prof.ssa CICOLETTI M.R. 2A Prof.ssa GENUINI F. 2B Prof.ssa PICCIONI E. 2C Prof. MONTARIELLO E. 3C Prof.ssa PROIETI R. 4C Prof.ssa MORONI M.L. 5B Docenti Sostegno: Prof.ssa CHIERUZZI TAMARA Prof.ssa D’ALESSANDRO CARMELA Prof.ssa FAGIOLO STEFANIA Prof.ssa LIBERATI LAILA Prof.ssa MARI LAURA Prof.ssa SCARPANTI AMBRA Prof.ssa TIQUINO ROSA

Coordinamento iniziative educative di integrazione e verifica attuazione ed efficacia dei Piani Educativi Individualizzati

INCARICO Docente

Sito Web area ISA/LA + Area comune + Aggiornamento POF ISA/LA Prof. ZAVOLI

Sito Web area ITG/CAT + Agg.to POF ITG/CAT + consulenza nuove tecnologie Prof. FABBRETTI

Referente Qualità Prof.ssa CALABRINI

Referente Educazione alla salute e all’ambiente Prof.ssa CATALANO

Referente Viaggi d’istruzione e visite guidate ISA/LA Prof. ASTOLFI

Referente Viaggi d’istruzione e visite guidate ITG/CAT Prof. MORETTI

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Elenco COORDINATORI/VERBALIZZANTI dei Consigli di classe

Sezione ITG/CAT

Sezione ISA/LA

CLASSE

COORDINATORE

VERBALIZZANTE

1A LA BARGELLINI MONICA MASSARELLI GIOVANNA

1B LA VARRIALE BENITO MESSINA M. CONCETTA

1C LA CATALANO FRANCESCA DEL PRETE M. ROSARIA

2A LA CICOLETTI M. ROSARIA CRISTOFANELLI PAOLA

2B LA GENUINI FRANCESCA VALERI ALESSIO

2C LA PICCIONI EMANUELA TROIANI M. GABRIELLA

3A AA/ BC Michelangelo SANTARELLI SUSANNA ASTOLFI ROBERTO

3B FT Michelangelo BONIFAZI PAOLO CRUCIANI MASSIMO

3C Ordinario (L/M) MONTARIELLO ENNIO PEPEGNA RITA

4A AA/DI Michelangelo MARINOZZI M. CRISTINA ZAVOLI MASSIMO

4B BC/FT Michelangelo GIULI CECILIA CIAVATTINI MORENO

4 C Ordinario (Metalli) PROIETTI RAFFAELA PORDENONI GIULIANO

5 A DI Michelangelo MACCHIARULO M. GRAZIA BARGELLINI MONICA

5 B BC/FT. Michelangelo MORONI M. LAURA GIOMBINI MARCO

5C Ordinario (L/M) STEFANINI PAOLO ARBORIO BRUNELLO

Il coordinatore del Consiglio di Classe

CLASSE

COORDINATORE VERBALIZZANTE

1A SANTI CLAUDIO PASSAGRILLI MICHELA

1B VITOLO STEFANIA CINGOLANI MAURO

1C PECELLI LAURA MARCONI GIORGIO

2A ROSADINI M. DALILA CRESTA MAURILIO

2B FABBRETTI ROBERTO CAROLLO ANNA STELLA

2C CAPORALI CLAUDIO GUIDUCCI SANDRO

3A SERVI MIRELLA PALUZZI MARCO

3B GHIDINI LAURA BRACA ELISABETTA

3C POMPEI BRUNO COPPOLI FRANCO

4A PACETTI BEATRICE ROSSINI ARNALDO

4B CAVALLARI MARCO LUPPI GIUSEPPE

5A GRANAROLI FABRIZIO LONGHI GIUSEPPE

5B CRESCENTINI M. ANTONIETTA ARGENTI VINCENZO

CLASSE

COORDINATORE VERBALIZZANTE

1A SANTI CLAUDIO PASSAGRILLI MICHELA

1B VITOLO STEFANIA CINGOLANI MAURO

1C PECELLI LAURA MARCONI GIORGIO

2A ROSADINI M. DALILA CRESTA MAURILIO

2B FABBRETTI ROBERTO CAROLLO ANNA STELLA

2C CAPORALI CLAUDIO GUIDUCCI SANDRO

3A SERVI MIRELLA PALUZZI MARCO

3B GHIDINI LAURA BRACA ELISABETTA

3C POMPEI BRUNO COPPOLI FRANCO

4A PACETTI BEATRICE ROSSINI ARNALDO

4B CAVALLARI MARCO LUPPI GIUSEPPE

5A GRANAROLI FABRIZIO LONGHI GIUSEPPE

5B CRESCENTINI M. ANTONIETTA ARGENTI VINCENZO

CLASSE

COORDINATORE VERBALIZZANTE

1° CAT SANTI CLAUDIO PASSAGRILLI MICHELA

1B CAT VITOLO STEFANIA CINGOLANI MAURO

1C CAT PECELLI LAURA MARCONI GIORGIO

2A CAT ROSADINI M. DALILA CRESTA MAURILIO

2B CAT FABBRETTI ROBERTO CAROLLO ANNA STELLA

2C CAT CAPORALI CLAUDIO GUIDUCCI SANDRO

3A SERVI MIRELLA PALUZZI MARCO

3B GHIDINI LAURA BRACA ELISABETTA

3C POMPEI BRUNO COPPOLI FRANCO

4A PACETTI BEATRICE ROSSINI ARNALDO

4B CAVALLARI MARCO LUPPI GIUSEPPE

5A GRANAROLI FABRIZIO LONGHI GIUSEPPE

5B CRESCENTINI M. ANTONIETTA ARGENTI VINCENZO

8

nominato dal Dirigente Scolastico, si occupa del regolare svolgimento del consiglio, attraverso appropriate iniziative ed interventi come: Presiede il Consiglio di Classe su Delega del Dirigente Scolastico, coordinandone i lavori sulla base delle

indicazioni generali contenute nel P.O.F., delle indicazioni particolari impartite dal D.S., delle richieste e proposte formulate da docenti e genitori di classe e dai referenti dei progetti, ne redige i verbali, presiede le assemblee dei genitori;

Coordina e promuove l’organizzazione didattica e di valutazione con la predisposizione, per le classi quinte, della relazione del Consiglio di Classe;

Coordina e promuove le attività culturali in accordo con gli altri docenti, d’intesa con i referenti di Istituto e sentita la componente genitori;

Chiede la convocazione di Consigli in via straordinaria e per particolari situazioni; Segnala tutte le note disciplinari ed i fatti suscettibili di provvedimenti; Raccoglie sistematicamente informazioni (andamento scolastico e disciplinare, problemi di relazione e/o

socializzazione, assenze e ritardi) e ne cura la comunicazione; Informa il D.S., ed i genitori, su assenze ripetute degli alunni, controlla che le assenze siano giustificate

nei tempi opportuni, propone la convocazione con lettera ufficiale dei genitori in occasione di fatti o comportamenti problematici anche su richiesta dei colleghi;

Prende gli opportuni contatti, in tutti i casi di disagio scolastico e socio-affettivo, con i colleghi della classe, il D.S., i docenti referenti e i genitori al fine di individuare strategie e modalità di intervento e porre in atto iniziative volte, ove possibile, alla risoluzione dei problemi emersi;

Segue l’evoluzione della crescita degli studenti con particolari e gravi difficoltà di apprendimento, formulando proposte di intervento;

Propone strategie atte a promuovere, nel gruppo di classe e nel gruppo dei docenti, spirito collaborativi e interesse per i progetti formativi della scuola;

Distribuisce e successivamente raccoglie le comunicazioni scuola/famiglia; Raccoglie ed ordina il materiale relativo alle attività di progettazione delle U.A. e/o programmazione

didattica e/o modulare dei vari docenti del Consiglio di Classe, consegnandolo ai collaboratori del D.S. Al termine delle lezioni, presenta apposita relazione sull’attività svolta.

Responsabili di Laboratorio

Laboratorio

Sede Docente Responsabile/ Sub-consegnatario

Laboratorio Legno/Modellistica ISA ZAVOLI Massimo

Laboratorio Metalli ISA VERDONE Pasquale

Laboratorio Informatica, aula 9 ISA FERRACCI Gabriele

Laboratorio Informatica, aula 4 ISA FERRACCI Gabriele

Laboratorio Grafica / F.T. ISA VALERI Alessio

Laboratorio Informatica 1 ITG ARGENTI Vincenzo

Laboratorio Informatica 2 ITG ARGENTI Vincenzo

Laboratorio Materiali ITG GRANAROLI Fabrizio

Laboratorio Chimica ITG CAROLLO Anna Stella

Laboratorio Fisica ITG GUIDUCCI Sandro

Laboratorio Topografia ITG ARGENTI Vincenzo

Laboratorio Linguistico ITG GENUINI Francesca

Palestra ITG ITG MORETTI Ercole

Palestra ISA ISA PROIETTI M. Rita

9

ATTIVITA' DIDATTICHE

1. ACCOGLIENZA – INTEGRAZIONE

ACCOGLIENZA

a) – Alla Prima Classe

La fase di raccordo dalla scuola media inferiore alla scuola media superiore assume un ruolo importante nell’esperienza scolastica di ogni studente. Per promuovere il successo formativo e contenere il disagio e l' insuccesso scolastico che si possono creare nel passaggio da un grado di scolarità all’altro, la Scuola attiva degli interventi che promuovano l’integrazione e la continuità: ovvero attività di accoglienza che all’inizio dell’anno scolastico favoriscano l’inserimento degli alunni delle prime classi nell’ambiente e la conoscenza del nuovo corso di studi. Importante è, in questi primi giorni di scuola, privilegiare il colloquio con gli studenti per far emergere i loro interessi e per conoscere le loro precedenti esperienze scolastiche così da poter elaborare un intervento educativo-didattico mirato. L’attività si articola nei seguenti momenti: saluto del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore rivolto ad alunni e genitori incontro con i docenti delle materie professionalizzanti e presentazione degli indirizzi incontro con gli studenti diplomati dell’anno scolastico precedente proiezione di un video riguardante le attività scolastiche più significative visita guidata ai locali della scuola compilazione di un questionario inerente l’efficienza nello studio illustrazione del Regolamento interno e dello Statuto delle studentesse e degli studenti

b) – Alla Terza Classe

I Consigli di classe delle terze ed in primo luogo i docenti dell’area di indirizzo nei primi giorni di scuola dovranno illustrare i contenuti e le finalità del triennio e favorire un clima di coinvolgimento degli alunni alla vita della classe. In particolare si dovranno facilitare i rapporti interpersonali, rafforzare la motivazione allo studio e responsabilizzare gli studenti verso gli impegni scolastici futuri. Compito prioritario di tutto il corpo docente sarà soprattutto quello di incoraggiare gli alunni più deboli e fragili, rendendoli consapevoli delle loro effettive capacità e potenzialità. Tutto ciò avverrà attraverso colloqui, discussioni in classe, visite ai laboratori , incontri con esperti. Si sottolinea, infine, la necessità di prendere in esame la continuità orizzontale tra indirizzi per promuovere un processo di omogeneizzazione dei criteri di valutazione e degli obiettivi per una più efficace e mirata attività didattica.

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INTEGRAZIONE La Scuola affronta le problematiche dell’integrazione per promuovere una “didattica

inclusiva” che operi per l’ inserimento e la socializzazione, favorendo così il successo formativo degli studenti, e realizza appieno la propria funzione impegnandosi, con una particolare attenzione, al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. Le finalità della nostra scuola si orientano a partire dalla persona che apprende, nella realizzazione della sua identità e delle sue aspirazioni, nel formare le proprie capacità e rendere minime le fragilità nelle varie fasi della formazione. Lo studente è pertanto al centro dell’azione educativa; la classe è il luogo di promozione delle sue relazioni con i coetanei. L’ambiente didattico così strutturato, coinvolge gli studenti stessi nel creare le condizioni che favoriscono “lo star bene” a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia degli alunni a un progetto educativo condiviso, dove tutte le componenti della scuola, nel rispetto dei singoli ruoli e competenze, saranno coinvolte nelle varie fasi di attuazione del processo formativo. Le professionalità presenti, i docenti e il personale scolastico, hanno sempre dimostrato versatilità e sensibilità, evidenziando provata capacità nel porre attenzione a strategie educative, didattiche e comportamentali che tengano conto della singolarità e complessità di ogni alunno.

Inoltre l’Istituto si connota di una specificità per la quale, accanto alle discipline culturali di base, sono presenti materie tecniche ed artistiche caratterizzate da una didattica laboratoriale che, per loro natura, facilita i rapporti interpersonali, stimola la motivazione e favorisce l’apprendimento. Tutti gli studenti, senza distinzione, ognuno secondo le proprie capacità, oltre alla didattica frontale della classe, usufruiscono pertanto delle attività di laboratorio. Data l’ampia diversificazione dell’offerta formativa, nonché la possibilità di usufruire di molteplici laboratori, la scuola è sempre stata frequentata, negli anni, da alunni con disabilità che hanno trovato una propria realizzazione nello sperimentare i percorsi didattici proposti, nel vivere relazioni sociali significative e nell’acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro. In relazione a ciò i Consigli di Classe programmano interventi mirati con Percorsi Educativi Individualizzati e assistiti del processo formativo degli studenti con “bisogni educativi speciali” e al contempo attività che favoriscono la crescita dei legami cooperativi del gruppo classe. I piani di studio individualizzati sono attivati sugli stessi percorsi ed ore di lezione della classe di appartenenza, in modo da favorire quelle dinamiche relazionali, sia tra docente e discenti, che nel gruppo classe, che pone le basi per l’integrazione della diversità. Le attività sono svolte talvolta costituendo piccoli gruppi, in classe o nei laboratori delle discipline di indirizzo ( working team, cooperative learning, tutoring …), a volte nelle aule di informatica. Possono inoltre essere praticate eventuali attività integrative curriculari ed extracurriculari, temporalmente definite, quali partecipazioni a mostre, attività sportive, tirocini ecc.

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ATTIVITA' DIDATTICHE

2. ORIENTAMENTO - CONTINUITA’ ORIENTAMENTO

L'Orientamento va visto come percorso di formazione e si sviluppa su tre piani correlati fra loro: -piano psicologico: deve mirare alla conoscenza di sé per acquisire e migliorare le personali capacità decisionali -piano del sapere: deve utilizzare tutte le discipline come strumenti e vettori dell'orientamento -piano dell' informazione: deve arrivare dalle scuole allo studente una informazione corretta e qualificata.

Le attività programmate con tali finalità sono: Orientamento in entrata Destinatari: alunni ed alunne delle terze medie e loro genitori. Finalità:

1. favorire una continuità tra la scuola di base e il primo anno del biennio della scuola superiore 2. Informare e rendere consapevoli gli studenti della scuola secondaria di primo grado sulle

caratteristiche didattiche (contenutistiche e metodologiche) di entrambi gli istituti, con lo scopo di orientarsi nella scelta della scuola secondaria superiore

3. Realizzare brevi percorsi formativi per studenti della scuola secondaria di primo grado in modo da far sperimentare le modalità didattiche delle rispettive scuole, coinvolgendo nelle iniziative le famiglie e le scuole di provenienza.

4. Progettare e organizzare attività di interesse pubblico tese a far conoscere all’esterno la specificità della formazione rispettivamente tecnica e artistico-liceale, facendo comprendere nel contempo le potenzialità di tipo organizzativo e didattico di entrambi gli istituti.

Attività: Agli alunni delle scuole medie inferiori sono rivolte iniziative che hanno la finalità di informare e di illustrare la proposta formativa ed educativa dell’Istituto: depliant, video, sito Internet, sportello informativo per studenti e genitori con orario settimanale pomeridiano, pubblicazioni su stampa locale. Orientamento in itinere L’attività è rivolta, in primo luogo, agli allievi delle prime classi, come prescrive la normativa sull’innalzamento dell’obbligo scolastico, anche nella prospettiva dell’inserimento nel mondo del lavoro o nel caso del passaggio ad altro indirizzo di studi. A tal fine, si terranno contatti con centri di formazione professionale riconosciuti e con altri Istituti scolastici. Finalità:

1. Prevenire la dispersione scolastica favorendo le occasioni per recuperare la motivazione per il corso scelto anche attraverso esperienze formative (mostre, concorsi, stage ecc.)

2. Recuperare e/o rafforzare motivazione e interesse per il corso scelto 3. Sostenere e accompagnare gli studenti che mostrano difficoltà ad interagire nella scuola e,

qualora necessario, aiutarli ad orientarsi verso altri corsi o altre scuole più corrispondenti ai propri interessi e propensioni.

Attività - Incontri con alunni e ex alunni dell'Istituto; - Incontri con esperti esterni - Lezioni dimostrative

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- Questionario di autovalutazione - Giornata dell'orientamento in itinere - Stage presso aziende, enti pubblici, studi professionali, botteghe artigiane presenti nel territorio

per gli studenti delle classi III e IV. Sede ISA /L.A. Destinatari: alunni ed alunne delle classi prime e seconde e loro genitori del Liceo Artistico. Obiettivo: favorire una scelta consapevole dell'indirizzo di studio. La presentazione degli indirizzi di studio della scuola è trattata nei primi due anni di studio, in modo particolare dal "Laboratorio Artistico" . La disciplina è infatti organizzata in moduli tenuti dai docenti dei vari indirizzi del triennio in modo da orientare gli studenti al corso da scegliere a partire dal terzo anno, moduli che illustreranno i vari indirizzi della scuola con la presentazione di particolari attività di rilevanza professionale (progetti o prodotti realizzati). Inoltre, la scuola organizza incontri volti a far emergere le attitudini e le competenze dei ragazzi per favorire una scelta consapevole (test orientativi, incontri personalizzati e incontri con le famiglie). Si realizzano anche percorsi di ri-orientamento “in itinere” in tutte le classi per verificare la coerenza tra l’indirizzo scelto e le attitudini individuali.

Orientamento in uscita

Destinatari: alunni ed alunne classi quarte e quinte.

Finalità - Coinvolgere gli studenti degli ultimi due anni di corso in attività che li aiutino a riflettere sul

proprio percorso formativo e ad operare per tempo e in maniera consapevole la scelta sul proseguimento o meno degli studi;

- Favorire una continuità tra la scuola, l'università e il mondo del lavoro. Obiettivi - Permettere un’adeguata riflessione sul proprio percorso formativo; - Riflettere sui propri interessi; - Far emergere e valorizzare le attitudini personali: - Vagliare le competenze raggiunte; - Acquisire la capacità di reperire informazioni ed autorientarsi; - Adeguare la propria preparazione al tipo di scelta futura effettuata; - Operare una scelta motivata del percorso formativo sia in ambito lavorativo che nel proseguire gli

studi Attività Si organizzano incontri con personale qualificato (sia del mondo universitario, sia di quello professionale e produttivo), prendendo in considerazione tutte le iniziative intraprese dal M.I.U.R., dalla Provincia, dalla Camera di Commercio per l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura di Terni e da altri Enti ed instaurando relazioni fattive con l'Università ed il mondo del lavoro. In particolare, si organizzano incontri con esperti dei centri per l’impiego, dei centri di formazione professionale, di associazione di categoria, del mondo dell’imprenditoria e degli studi professionali. Si effettua una visita guidata attraverso Internet sui siti delle diverse sedi universitarie. Si consegna la Guida all’Università e altro materiale, anche informatico che perverrà alla scuola. Tutte le attività sono programmate in sede di Consiglio di Classe: - giornate di orientamento informativo organizzate sia presso la sede scolastica che presso le

università - attività di orientamento formativo scaturite da progetti realizzati in collaborazione con le

Università

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- partecipazione singola o di gruppo ad attività di approfondimento e a stage organizzate da enti ed istituzioni

- uso di Internet per il reperimento delle informazioni utili all’auto-orientamento - attività specifiche rivolte agli studenti che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro ed incontri con

i rappresentanti delle professioni. Ogni consiglio di classe, in base al curricolo e alle schede di orientamento raccolte potrà formulare delle proposte di istituzioni con le quali stilare protocolli d’intesa o semplici collaborazioni. Si ritiene comunque preferibile scegliere le sedi universitarie più vicine al nostro territorio. Tutti i docenti del consiglio di classe possono essere coinvolti nelle attività di orientamento secondo le proprie competenze o il proprio orario di servizio. Tutti faranno comunque riferimento ad un docente d’indirizzo individuato dal consiglio di classe. CONTINUITÀ Alla luce della obbligatorietà del primo e secondo anno di scuola media superiore, risulta quanto mai necessario e opportuno garantire il principio della continuità tra i due ordini di scuola, nel tentativo di limitare gli insuccessi scolastici. Per perseguire tale scopo si adotteranno strumenti operativi individuati dai singoli docenti nelle riunioni disciplinari. In particolare nelle prime classi verranno utilizzati i seguenti materiali:

- questionario sull’efficienza nello studio; - test d'ingresso per l'area linguistico-espressiva; - test d'ingresso per l'area tecnico-scientifica; - adozione di strategie (modulo sulle tecniche di studio) per raggiungere gli obiettivi della

continuità. Tali strumenti si considerano delle valide risorse fruibili da tutti gli indirizzi di entrambe le sezioni. Esse potranno essere utilizzati all’inizio dell’anno scolastico e dovranno coinvolgere l’intero consiglio di classe, in particolare verrà proposto il modulo sulle tecniche di studio che è volto a potenziare gli obiettivi didattici trasversali. I vari test d’ingresso saranno seguiti da interventi di recupero, sostegno e/o approfondimento. Ad una attenta analisi della realtà scolastica si può notare come il principio della continuità non riguardi solo la fase di passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore, ma interessi anche il passaggio dal biennio al triennio, momento in cui si verifica un alto tasso di abbandono scolastico; anche in questo contesto, per contrastare l’insuccesso scolastico si attiveranno opportuni interventi di sostegno e consolidamento.

14

ATTIVITA' DIDATTICHE

3. COLLEGAMENTO SCUOLA-LAVORO

La nostra scuola, oltre a fornire una preparazione utile al proseguimento degli studi, intende orientare i propri studenti al mondo del lavoro, proponendo corsi e attività, organizzati in modo integrato con Enti, pubblici e privati, Associazioni di categoria e singole aziende, di volta in volta selezionati in base alle specifiche competenze previste dall’indirizzo di studio prescelto. La conoscenza di tali opportunità costituisce la premessa di una scelta consapevole e cosciente dei nostri studenti, in linea con le vocazioni e le possibilità occupazionali del nostro territorio.

A tal fine, sono state attivate alcune Convenzioni con enti e istituzioni (Collegio dei Geometri, Ordine degli Architetti della Provincia di Terni, Confindustria, Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, Associazione per disabili Marco Polo, Cenacolo Aurelio De Felice di Torre Orsina) e Collaborazioni periodiche con alcuni soggetti particolarmente utili e, nello stesso tempo, interessati alla formazione professionale dei nostri ragazzi (Comune di Terni, Provincia di Terni, Centri di Formazione Professionale della Provincia di Terni, Centro per l’impiego, Camera di Commercio per l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura, Scuola Edile, Confcommercio – Iter, Confartigianato - Ass. fra gli Artigiani della Provincia di Terni, Ecipa Umbria – C.N.A. Perugia, Associazione Artigiani – Cnipa, Università degli Studi di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio, WWF)

La scuola promuove negli alunni l’acquisizione di competenze informatiche - ovvero conoscenze di carattere trasversale utili sia al proseguimento degli studi che all’avvio al mondo del lavoro - sia nello svolgimento delle attività curricolari, come previsto dai programmi ministeriali, sia attraverso corsi extracurricolari, finalizzati all’acquisizione e al potenziamento di competenze relative anche agli specifici ambiti tecnico-professionali (corsi di informatica di base per il conseguimento dell’ECDL ovvero patente europea di informatica, corsi di AutoCad bi e tridimensionale, Fotoritocco, 3D etc.)

La scuola promuove, inoltre, negli alunni l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro, attivando nell’arco del triennio di tutti gli indirizzi di studio, almeno un progetto pluridisciplinare di potenziamento delle competenze professionali relative alle discipline caratterizzanti il corso di studio e un Progetto Alternanza Scuola – Lavoro. Quest’ultimo mira ad integrare la scuola con il mondo del lavoro, potenziando la programmazione didattica curricolare attraverso una fase orientativa (momenti di incontro con singoli professionisti e visite a sedi di lavoro) e una fase attiva (momenti di situazioni lavorative concrete). L’attività in situazione di lavoro verrà svolta nel periodo estivo sotto forma di stage che gli studenti scelgono liberamente di effettuare, attraverso apposite convenzioni con liberi professionisti, ditte ed enti preventivamente selezionate dalla scuola in base a criteri di affidabilità e rispondenza alla mission dell’istituto. Tale attività è certificata dai soggetti esterni e concorre alla definizione del credito formativo dello studente.

L’IISAG promuove e partecipa ogni anno a progetti, concorsi e mostre in collaborazione con gli Enti pubblici e privati locali e nazionali, mettendo in campo le professionalità esistenti nei vari indirizzi di studio.

Tali attività, e in particolare i progetti pluridisciplinari (realizzati in modo particolare tra le discipline dell’area di indirizzo), sviluppando temi e metodologie afferenti alle specificità dei vari

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indirizzi di studio, conducono alla realizzazione di prodotti che facilitano il rapporto con il territorio e avviano in modo concreto al mondo del lavoro.

ATTIVITA' DIDATTICHE

4. VERIFICA E VALUTAZIONE

Verifica: strumenti e tempi In tema di strumenti di verifica, lasciando ai singoli Docenti la scelta specifica, vengono definite le seguenti modalità: a) Verifica di partenza: effettuata all'inizio dell' a.s. consiste in questionari chiusi o aperti, prove

scritte non strutturate o strutturate, colloqui ecc. b) Verifica formativa: effettuata preferibilmente, al termine delle singole unità didattiche,

consiste in: Interrogazioni brevi orali Questionari oggettivi di profitto, sia aperti sia chiusi Prove scritte non strutturate Prove scritte strutturate

c) Verifica sommativa intermedia e finale: consiste in interrogazioni orali approfondite, aventi per oggetto argomenti complessi e comprendenti, ove opportuno, tematiche interdisciplinari; prove scritte, grafiche e pratiche in classe a carattere riepilogativo di unità didattiche e di blocchi tematici, per accertare il raggiungimento, da parte degli alunni, degli obiettivi minimi di conoscenza prefissati, ma anche, i livelli di approfondimento.

La verifica scritta dovrà tenere conto delle seguenti esigenze e criteri: Nella stessa settimana non potranno essere programmati, di norma, più di cinque compiti in classe e comunque non più di due compiti in classe al giorno. L'effettuazione delle prove sarà annunciata di norma con almeno 8 giorni di anticipo, mediante annotazione, sul Registro di Classe; I compiti in classe dovranno essere corretti, classificati e sottoposti alla presa d'atto da parte degli alunni entro 15 giorni dall'effettuazione e comunque prima dell'effettuazione della prova scritta successiva; Il voto assegnato agli alunni dovrà essere comunicato in maniera esplicita subito dopo ogni prova scritta e orale.

Valutazione Per quanto riguarda la valutazione si propone quanto approvato dal Collegio dei Docenti. I punti proposti e condivisi sono i seguenti: a) Ridurre al minimo indispensabile la valutazione diagnostica semplice (interrogazioni orali

tradizionali e prove di compito in classe, volte alla pura e semplice misurazione del profitto). Il numero minimo di verifiche sommative periodiche deve essere di:

- almeno due/tre verifiche per discipline con un voto (orale, scritto, grafico, pratico) - almeno due/tre verifiche per tipologia, per discipline con due voti

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- almeno una/due verifiche per tipologia, per discipline con tre voti.

b) Potenziare la valutazione diagnostica formativa (volta a valutare l'iter di apprendimento). Gli strumenti, scelti liberamente dai Docenti, devono comunque garantire: chiarezza dei quesiti; oggettività di proposta.

c) Puntualizzare la valutazione sommativa, sia intermedia sia finale, destinata a: verificare il raggiungimento, da parte degli alunni, degli obiettivi minimi di conoscenza

fissati nelle riunioni disciplinari ed in quelle dei singoli Consigli di Classe; verificare le procedure, l’efficacia e gli obiettivi di insegnamento (verificare gli obiettivi); concretizzare le operazioni di scrutinio e di valutazione intermedia in un giudizio semplice,

ma esplicito per quanto riguarda il livello di educazione, di partecipazione e di preparazione raggiunto dall'alunno.

d) Elaborare griglie di valutazione coerenti con i criteri generali e omogenee per tipologia di verifica e ordine di classe, compatibilmente con la specificità di ogni situazione didattica e la relativa programmazione dei CdC.

Validità dell’anno scolastico L’art. 14 c.7 del DPR 122/09 sulla valutazione recita: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” In riferimento alla norma sopra richiamata ed alla CM 95 del 24/10/2011, il Collegio dei Docenti nella seduta del 24/10/2011 ha deliberato i seguenti criteri di deroga al limite previsto per la validità dell’anno scolastico:

assenze documentate con certificato medico e continuative per motivi di salute di durata non inferiore a 7 gg: gravi patologie, ricoveri ospedalieri e simili;

assenze documentate e continuative per gravi motivi di famiglia di durata non inferiore a 10 gg: trasferimenti anche temporanei, rientri inderogabili al paese di origine, lutti, alunni nomadi, giostrai, gravi motivi di salute (attestati da certificato medico) di un familiare entro il secondo grado;

ingresso posticipato e uscita anticipata per motivi di trasporto autorizzati dal Dirigente (sulla base degli orari ufficiali dei mezzi pubblici);

assenze previste dalle famiglie e comunicate al Dirigente connesse con l’espletamento continuativo di altre attività: formative, lavorative, legate alla pratica sportiva agonistica;

Assenze per donazione di sangue;

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Assenze per terapie programmate.

Valutazione del comportamento Assumendo come finalità interdisciplinare, quale fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica, la formazione di un’etica della responsabilità, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà, allo scopo quindi di facilitare la valutazione del comportamento, si adotta la seguente griglia:

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Fermo restando quanto previsto dall’art. 14 c.7 del DPR 122/09 e dalla delibera del CD del 24/10/2011 sulla validità dell’anno scolastico, ai fini della valutazione del comportamento nel computo delle assenze non vengono considerate quelle giustificate con certificato medico. Il CdC in sede di scrutinio si atterrà ai suddetti criteri; valuterà tuttavia di volta in volta la possibilità di lievi scostamenti dalla corrispondenza voto/descrittori sopra riportata, dandone ampia motivazione a verbale.

VOTI INDICATORI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Pre

sen

za c

on

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ua

le d

ei

pa

ram

etr

i

10/10

un comportamento molto partecipe e costruttivo all’interno della classe e/o dell’istituto, non limitato ad una sola correttezza formale e un atteggiamento propositivo e collaborativo e un comportamento molto corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto e coerente con le finalità educative dell’istituzione. Partecipa attivamente agli interventi educativi programmati e consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno, frequenza assidua (fino a 5 assenze al quadrimestre e/o 10 in tutto l’a.s.)

9/10

un comportamento corretto all’interno della classe e/o dell’istituto e un atteggiamento propositivo e collaborativo e un comportamento corretto, responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto e coerente con le finalità educative dell’istituzione e consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno, frequenza regolare (fino a 10 assenze al quadrimestre e/o 20 in tutto l’a.s.)

8/10

un comportamento generalmente corretto e rispettoso delle regole dell’istituto e nel rapporto con i compagni, con i docenti e/o con il personale che opera nella scuola, un atteggiamento abbastanza positivo e coerente con le finalità educative dell’istituzione e una non sempre precisa consapevolezza del suo dovere (es: distrazioni che comportano qualche richiamo durante le lezioni) ed un impegno non sempre costante, frequenza non sempre regolare (fino a 15 assenze al quadrimestre e/o 30 in tutto l’a.s.) con ritardi ed uscite anticipate non sempre motivati

7/10

un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre corretto nel rapporto con i compagni, con i docenti e/o con il personale che opera nella scuola (es: distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con provvedimenti disciplinari personali e di classe) o superficiale consapevolezza del proprio dovere, frequenza irregolare (fino a 20 assenze al quadrimestre e/o 40 in tutto l’a.s.), numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati

6/10

un comportamento irrispettoso e non corretto nei confronti dei compagni, dei docenti e/o del personale che opera nella scuola (es: distrazioni che comportano assidui richiami durante le lezioni, atti di disturbo, episodi sanzionati con provvedimenti disciplinari personali) o inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere, frequenza saltuaria con numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati, frequenza saltuaria (> 20 assenze al quadrimestre e/o > 40 in tutto l’a.s.)e numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati

5/10

un comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che evidenziano grave o totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, dei docenti e/o del personale che opera nella scuola. Episodi di gravità tale da essere sanzionati dal Consiglio di Classe (sospensione fino a 15 gg.) o dal Consiglio d’Istituto (sospensione oltre 15 gg.)

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CRITERI di valutazione dei crediti

a) - Credito scolastico: le valutazioni per il credito scolastico per le classi del triennio terranno conto dei seguenti elementi: Media dei voti risultante in sede di scrutinio finale; Andamento anni scolastici precedenti;

Frequenza alle lezioni anno scolastico in corso; Interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo;

Interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari integrative.

All'alunno ammesso all’anno successivo in sede di scrutinio integrativo, a seguito del superamento delle carenze fatte registrare al termine dell’a.s., viene attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione. b) - Credito formativo: Concorrono al credito alcune esperienze formative che ogni alunno può avere maturato al di fuori della scuola, ad esempio corsi di lingua, esperienze lavorative, soggiorni in scuole o campus all'estero, attività sportive, artistiche, impegno sociale, purché debitamente certificate. Saranno altresì considerate formative tutte quelle esperienze che siano coerenti con il corso di studi ed opportunamente documentate.

CRITERI della valutazione finale In sede di scrutinio finale, ogni alunno sarà valutato sulla base del livello di preparazione conseguito nelle varie discipline del corso di studi frequentato, in riferimento agli obiettivi didattici e ai criteri di valutazione prefissati. Nel deliberare l’ammissione o meno alla classe successiva, il voto di scrutinio terrà conto del profilo complessivo dello studente, alla cui formulazione contribuiscono i seguenti elementi: la frequenza la partecipazione alla vita scolastica l’impegno e la serietà nei confronti dell’attività educativa e didattica il comportamento la progressione nell’apprendimento in riferimento ai livelli di partenza il metodo di studio il livello della classe la situazione personale

CRITERI di ammissione / non ammissione

Il Collegio Docenti, nel rispetto della normativa vigente e dei criteri generali sulla valutazione, ha deliberato i seguenti criteri di ammissione /non ammissione all’anno successivo e agli Esami di Stato e di Maestro d’Arte:

a) Lo studente sarà ammesso direttamente all’anno successivo/all’esame di stato o di maestro d’arte se il Consiglio di Classe in sede di scrutinio lo valuterà sufficiente in tutte le discipline e nel comportamento.

b) Lo studente avrà la sospensione del giudizio se il Consiglio di Classe gli riconoscerà un massimo di tre insufficienze di cui una non grave e la sufficienza nel comportamento.

c) Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di insufficienza nella valutazione del comportamento indipendentemente dalla valutazione riportata nelle singole discipline oppure in presenza di un numero di insufficienze superiori o diverso rispetto a quello indicato al punto b) (ad esempio 3 insufficienze gravi).

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d) Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di assenze pari o superiori ad un quarto dell’orario annuale, a meno che non rientri nelle deroghe fissate dal Collegio Docenti, indipendentemente dalle valutazioni conseguite.

CRITERI di valutazione del profitto

Il Decreto Ministeriale del 22/08/2007 che ha istituito l’obbligo di istruzione a 16 anni, ha fornito indicazioni importanti per i Piani dell’Offerta Formativa delle scuole superiori, per la programmazione didattica dei singoli insegnanti e dei consigli di classe. La chiave di volta è data dalle 8 competenze chiave di cittadinanza definite dall’Unione Europea, quello che tutti devono sapere acquisire e sapere al termine dell’obbligo scolastico, a 16 anni di età: Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Comunicare Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando

le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali su cui devono ruotare le attività didattiche:

asse dei linguaggi : prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

asse matematico : riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.

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asse scientifico-tecnologico : riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.

asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Conoscenze, Abilità e Competenze sono pertanto gli indicatori a cui fare riferimento per la formulazione dei criteri di valutazione del profitto:

Criteri di valutazione per tutte le classi ISA/LICEO ARTISTICO –ITG/ ISTITUTO TECNICO CAT

Voti

1. CONOSCENZE indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

2. ABILITA’ indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

3.COMPETENZE

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1/3 Pochissime o nessuna Quasi nulle Nulle Del tutto insufficienti

4 Frammentarie Limitate Inadeguate

5

Superficiali Parziali Incerte

6 Essenziali Semplici Coerenti Semplici

7 Complete Complete Coerenti Adeguate

8 Complete ed approfondite Complete, coerenti ed

approfondite Sicure

9/10 Complete, approfondite, ampliate e personalizzate

Critiche, originali, personali Eccellenti

Descrizione dei livelli di valutazione

SCARSO (1/3) Lo studente ha pochissime conoscenze o nessuna; manca di capacità di analisi e sintesi, non riesce ad organizzare le poche conoscenze neanche se opportunamente guidato. Non riesce ad applicare neanche le poche conoscenze di cui è in possesso.

INSUFFICIENTE (4) Lo studente ha conoscenze frammentarie; sa effettuare analisi solo parziali; ha difficoltà di sintesi e solo se opportunamente guidato riesce ad organizzare qualche conoscenza. Esegue solo compiti piuttosto semplici e commette errori nell’applicazione delle procedure.

MEDIOCRE (5) Lo studente ha conoscenze superficiali. Sa effettuare analisi e sintesi parziali; tuttavia opportunamente guidato riesce ad organizzare le conoscenze. Esegue compiti semplici ma commette qualche errore; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite.

SUFFICIENTE (6) Lo studente ha conoscenze essenziali; sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi e sintesi con una certa coerenza. Esegue semplici compiti applicando le conoscenze acquisite negli usuali contesti.

BUONO (7)

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Lo studente ha conoscenze complete; sa cogliere e stabilire relazioni nelle problematiche note, effettua analisi e sintesi complete e coerenti. Esegue compiti di una certa complessità, applicando con coerenza le giuste procedure.

OTTIMO (8) Lo studente ha conoscenze complete e approfondite; sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche ; effettua analisi e sintesi complete, coerenti, approfondite. Esegue compiti complessi; sa applicare contenuti e procedure anche in contesti non usuali con padronanza.

ECCELLENTE (9/10) Lo studente ha conoscenze complete, approfondite, ampliate e personalizzate. Sa cogliere e stabilire relazioni anche in problematiche complesse, esprimendo valutazioni critiche, originali e personali. Esegue compiti complessi; sa applicare con la massima precisione contenuti e procedure in qualsiasi nuovo contesto.

Certificazione delle competenze A decorrere dall’as 2010-2011, i consigli di classe debbono valutare le competenze di base di ogni studente che abbia assolto l’obbligo di istruzione. Al termine del primo biennio della scuola secondaria superiore, il loro conseguimento sarà documentato attraverso la compilazione di un modello ministeriale di certificazione con attribuzione del livello raggiunto, da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti. Tale modello di certificazione è strutturato in relazione agli assi culturali con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui il Regolamento n.139 del 22/08/2007:

Asse dei linguaggi

lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua straniera utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico

osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

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sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Nel caso del Liceo Artistico si intende allegare una ulteriore declinazione da valutare in rapporto alla specificità artistica e in riferimento al paragrafo Altri linguaggi, con la seguente competenza:

“Utilizzare materiali, tecniche e strumenti fondamentali della produzione artistica nelle forme essenziali di espressione e rappresentazione”

ATTIVITA' DIDATTICHE

5. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

“Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente” (O.M. 92/07 art. 2 c. 1). Nelle attività di recupero rientrano perciò gli interventi di sostegno che hanno lo scopo principale di prevenire l’insuccesso scolastico. Essi sono finalizzati alla progressiva riduzione delle attività di recupero delle carenze e si concentrano sulle discipline e sulle aree disciplinari per le quali si registra un più elevato numero di valutazioni insufficienti. Le attività di recupero, realizzate per studenti che riportino voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti. Due sono perciò gli obiettivi prioritari da perseguire:

1. l’attenzione dei docenti a una didattica che contenga sistematicamente e curricularmente attività di sostegno e recupero;

2. la responsabilizzazione degli studenti nell’impegno, nella frequenza costante, nell’attenzione in classe e nel lavoro a casa.

Da tali premesse discende una considerazione nodale: La responsabilità degli studenti nel loro ruolo di parte attiva nel processo di insegnamento/apprendimento, l’attenzione degli insegnanti ad una didattica motivante, innovativa e rigorosa, devono rendere le azioni di recupero extracurricolari “residuali” ed attuate solo in “casi limite”.

PIANO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Il seguente piano delle attività di sostegno e recupero è in conformità con quanto previsto dall’ O.M. citata e prevede diverse fasi:

a) Un’attività di sostegno delle fasce più deboli da svolgersi nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico in orario curriculare con particolare attenzione al recupero o all’acquisizione di un metodo di studio autonomo e di una più consapevole motivazione all’apprendere. L’intervento mirato in classe, attività di recupero tra pari, di cooperative learning ed uno

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studio individuale guidato saranno le tipologie privilegiate per questo tipo di attività. In questa prima fase si potrà attivare lo sportello.

b) Dopo lo scrutinio del primo periodo (trimestre) l’attività di recupero sarà realizzata dapprima con le tipologie di recupero curriculare citate al punto a) nel corso di una o due settimane di “pausa didattica”; subito dopo tale periodo, laddove permangano carenze, saranno attivati corsi di recupero pomeridiani.

c) Dopo la valutazione intermedia di marzo/aprile l’attività di recupero avverrà con intervento mirato in classe, attività di recupero tra pari, di cooperative learning e con lo studio individuale guidato; potrà essere attivato lo sportello per il recupero di carenze circoscritte e secondo le disponibilità di bilancio.

d) Dopo lo scrutinio del secondo periodo (pentamestre) nei casi in cui il Consiglio di classe deliberi la sospensione del giudizio per carenze in alcune discipline, il recupero potrà avvenire con la frequenza di appositi corsi organizzati dall’Istituto durante il periodo estivo o attraverso lo studio individuale in base alle indicazioni dei docenti titolari degli insegnamenti in cui si registrano le carenze.

Il docente propone, motivandola, la tipologia di recupero più idonea in ogni fase ma è il consiglio di classe che delibera in merito (ad eccezione della prima fase). - Lo “Sportello” – Si tratta di interventi specifici che possono essere richiesti agli insegnanti in orario extracurriculare, nel corso dell’intero anno scolastico per il recupero di carenze circoscritte. Questa forma di sostegno è flessibile e più breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore e nei limiti delle disponibilità di bilancio. - Corsi di recupero - Sono organizzati al termine del trimestre e nel periodo estivo per recuperare le carenze risultanti dagli scrutini nelle discipline, con le modalità e i tempi individuati nel presente piano. I contenuti e gli obiettivi dei corsi di recupero in ciascuna disciplina saranno il più possibile omogenei per classi parallele: è compito dei Dipartimenti individuare i contenuti e gli obiettivi fondamentali delle discipline per ciascun anno che dovranno essere acquisiti/raggiunti dagli studenti al fine di ottenere la sufficienza o con l’ausilio dei corsi di recupero o attraverso lo studio individuale. Per i corsi estivi la verifica dei risultati sarà effettuata dal 1 settembre 2012 prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal docente della classe (anche se non ha tenuto i corsi) affiancato da due docenti della medesima classe e il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, deciderà se lo studente può essere ammesso alla frequenza dell’anno successivo; per quelli del primo trimestre sarà effettuata alla loro conclusione sempre a cura del docente della classe. - Le famiglie degli alunni per i quali negli scrutini intermedi e/o in quelli finali venga rilevata una valutazione insufficiente in una o più discipline verranno tempestivamente avvisate tramite comunicazione scritta dell’attivazione delle attività volte al recupero delle situazioni deficitarie. Esse potranno optare per la frequenza o meno dei corsi di recupero da parte dei loro figli dandone comunicazione scritta alla scuola; l’accettazione della frequenza comporta l’obbligo per lo studente di seguire il corso. In entrambi i casi l’alunno dovrà sostenere la prova di verifica con il docente del Consiglio di Classe titolare dell’insegnamento.

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DETTAGLIO DEL PIANO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO

PERIODO SOGGETTO

METODO-LOGIA

DESCRIZIONE

Primi tre mesi

I singoli docenti

A. Intervento mirato in classe e studio individuale guidato

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente . E’ utile anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Recupero tra pari

Si utilizza questa metodologia per stimolare maggiormente la partecipazione e la responsabilizzazione degli studenti nel percorso di recupero. Predisposizione di lavori da far svolgere a piccoli gruppi coordinati da un alunno competente tutor.

C. Cooperative learning

Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento .

D. Sportello

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte attivato su richiesta di 3 o 4 studenti aventi le stesse necessità. Può essere utile anche in vista di verifiche sommative.

PERIODO SOGGETTO METODO-

LOGIA DESCRIZIONE / CRITERI

A. “Pausa didattica” di una/due settimane

I docenti, nel loro orario di servizio, svolgono assistenza allo studio individuale, organizzano gruppi di lavoro coordinati. Verifica al termine della pausa didattica. Gli studenti con un profitto buono o ottimo (eccellenze) potranno fungere da tutor nei gruppi (con riconoscimento di crediti) e potranno partecipare ad attività di approfondimento nei laboratori, stage o attività culturali.

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Dopo lo scrutinio del trimestre

Il Consiglio di Classe

B. Corsi di recupero pomeridiani

- L’attivazione dei corsi è esclusa per materie solo orali non professionali per le cui carenze potranno essere attivate le altre tipologie di recupero. - Numero di ore variabile in rapporto al monte ore totale di ciascuna disciplina e alla tipologia di prove: tra 8 e 12 ore. - Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 10/12 con possibili deroghe in casi eccezionali. - ciascun allievo potrà seguire non più di due corsi - Utilizzo di altra modalità di recupero, individuata dal docente e deliberata dal Consiglio di classe, per gli allievi che fanno registrare carenze anche in altre discipline oltre quelle per le quali seguono i corsi. - Corsi di recupero tenuti da docenti interni (in mancanza, da docenti esterni inseriti nelle graduatorie d’Istituto) che hanno dichiarato la propria disponibilità. - Al termine del corso di recupero, il docente di classe (anche se non ha tenuto il corso) svolgerà la prova di verifica documentabile; tale prova di verifica è proposta dal relativo dipartimento. - Informazione alle famiglie sulle carenze riscontrate, sulle modalità di recupero stabilite dai C.C. e sull’esito dei risultati delle verifiche.

C. Studio individuale

Studio individuale guidato su precise indicazione dell’insegnante, monitorato per segmenti dal docente.

PERIODO SOGGETTOMETODO-

LOGIA DESCRIZIONE

Dopo la valutazio-ne interme-dia (CdC marzo / aprile)

Il Consiglio di Classe

A. Intervento mirato in classe e studio individuale guidato

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente . E’ utile anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Recupero tra pari

Si utilizza questa metodologia per stimolare maggiormente la partecipazione e la responsabilizzazione degli studenti nel percorso di recupero. Predisposizione di lavori da far svolgere a piccoli gruppi coordinati da un alunno competente tutor.

C. Cooperative learning

Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento .

D. Sportello

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte attivato su richiesta di 3 o 4 studenti aventi le stesse necessità. Può essere utile anche in vista di verifiche sommative.

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PERIODO SOGGETTOMETODO-

LOGIA DESCRIZIONE / CRITERI

Dopo lo Scrutinio finale

Il Consiglio di Classe

A. Corsi di recupero

- L’attivazione dei corsi è esclusa per materie solo orali non professionali per le cui carenze è sufficiente lo studio individuale su precise indicazioni del docente. - Numero di ore variabile in proporzione al monte ore totale di ciascuna disciplina, alla tipologia di prove e al n. degli studenti: tra 8 e 12. - Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 12 con possibili deroghe in casi eccezionali. - Svolgimento attività di recupero entro la prima decade di luglio. - Prove di verifica e scrutinio integrativo dal 1/09/2012 prima dell’inizio delle lezioni del nuovo anno. - Contenuti delle verifiche concordati in sede di dipartimento, trasversali alle classi parallele e finalizzati ad accertare i saperi minimi fissati in fase di programmazione. - Tipologia di verifica scritta, orale o pratica secondo quanto previsto dall’ordinamento. - Durante le prove i docenti delle materie oggetto di verifica sono affiancati da almeno due docenti del Consiglio di Classe Valutazione degli esiti deliberata dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio. - ciascun allievo potrà seguire non più di tre corsi - Corsi attivati nei limiti di disponibilità di bilancio - Corsi tenuti da docenti interni che danno la disponibilità (in mancanza, da esterni nominati dalle graduatorie d’istituto)

B. Studio autonomo su precise indicazioni del docente

Il Consiglio di Classe delibera questa modalità di recupero tenuto conto della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi programmati (Art. 4 c.2) . Questa tipologia di recupero è adottata principalmente per discipline solo orali non professionali o per discipline con carenze lievi. Prove di verifica: modalità e tempi come per corsi di recupero.

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ATTIVITA' DIDATTICHE

6. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

La scuola favorisce ed attiva la comunicazione, l’incontro ed il confronto con tutti i genitori degli alunni per ottenere i migliori risultati nel processo di apprendimento e di formazione civica e culturale, pertanto, allo scopo di realizzare la massima collaborazione, predispone e organizza: Colloqui antimeridiani con i genitori – Ciascun docente destina un’ora al mattino, due

volte al mese, da dedicare al ricevimento dei genitori (l’orario di ricevimento dei docenti viene comunicato tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico e pubblicato sul sito della scuola)

Colloqui generali - I docenti in orario pomeridiano, due volte l’anno, a metà del trimestre e

del pentamestre, per la durata di tre ore, ricevono i genitori (la data del colloquio generale viene comunica tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico)

Assemblee di classe e di istituto dei genitori, su richiesta degli stessi e/o dei docenti Schede di valutazione del rendimento scolastico di ogni alunno firmate dal docente

coordinatore di classe, consegnate alle famiglie. Per il presente anno scolastico il collegio docenti ha deliberato la suddivisione in trimestre (che si conclude con l’anno solare) e pentamestre (da gennaio a giugno), pertanto la scheda sarà compilata soltanto nella fase intermedia del secondo periodo

Sportello d’ascolto per tutte le componenti scolastiche, in collaborazione con l’ ASL 4 Terni

con la presenza di uno psicologo; il ricevimento avviene su prenotazione Comunicazioni scritte e/o telefoniche relative alle assenze, ai ritardi e alle uscite

anticipate degli alunni Comunicazioni scritte relative ai corsi di recupero e a tutte le attività integrative

extracurricolari Comunicazione di Eventi, quali mostre, conferenze, premiazioni, presentazione di

concorsi, stage, consegna di attestati ecc. ai quali è fortemente gradita la presenza dei genitori Comunicazione del POF alle famiglie tramite sito Internet Patto educativo di corresponsabilità stipulato dalla scuola, dai genitori e dagli studenti,

che insieme si impegnano a concorrere al processo di formazione ed educazione. A seguire il testo del Patto.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi dell’art. 5 bis D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)

- VISTI l’art. 3 e l’ art. 5 bis del DPR 235/2007; - PRESO ATTO che: 1) LA COMUNITA’ SCOLASTICA nel suo insieme concorre alla formazione e all’educazione dell’alunno; 2) LA SCUOLA non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma è anche una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi e organismi che necessitano di complessi interventi di gestione e ottimizzazione e di rispetto dei regolamenti; - PREMESSO CHE:

Le carte fondamentali d’istituto (Regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, programmazioni di dipartimento, di classe e di disciplina) sono pubbliche e a disposizione di chiunque vi abbia interesse.

Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione e il presente documento

1) assume l’impegno a: a) osservare le disposizioni contenute nel patto di corresponsabilità e nelle carte sopra richiamate; b) sollecitarne l’osservanza da parte dello studente. 2) è consapevole che: c) le infrazioni disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; d) nell’eventualità di danneggiamenti a cose o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); e) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione.

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

Il genitore, l’alunno e il dirigente scolastico stipulano il seguente

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ I docenti si impegnano a:

informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di maturazione e apprendimento degli studenti;

informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e modalità di attuazione; comunicare a studenti e genitori, con chiarezza, i risultati delle verifiche scritte e orali; effettuare un congruo numero di verifiche scritte, orali e grafico-pratiche per periodo; correggere e consegnare i compiti in classe, di norma, entro 15 giorni, comunque, prima della prova

successiva; realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; favorire capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze considerandoli come un valore

aggiunto; contrastare l’insuccesso scolastico degli alunni, organizzando attività di recupero e sostegno.

Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

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conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto; frequentare regolarmente le lezioni, osservando puntualmente gli orari del tempo scuola; mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei

propri compagni; spegnere a scuola i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici, in quanto ne è severamente

proibito l’uso all’interno dell’edificio scolastico (C.M. del 15 marzo 2007); utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, avendone cura e senza arrecare

danni; partecipare al lavoro scolastico, sia esso individuale o di gruppo; svolgere regolarmente il lavoro assegnato, chiedendo aiuto ove necessario; favorire la comunicazione tra scuola e famiglia; sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.

I genitori si impegnano a:

conoscere l'offerta formativa della scuola; collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e critiche costruttive, a riunioni,

assemblee, consigli e colloqui; sollecitare la puntualità nel rispetto degli orari di entrata e di uscita, dei tempi e delle modalità di

lavoro; controllare sistematicamente il libretto delle giustificazioni e verificare la frequenza alle lezioni; giustificare tempestivamente l’assenza dalle lezioni e prendere visione di tutte le eventuali note o

comunicazioni della scuola; adoperarsi affinché i propri figli assolvano al dovere di dedicarsi assiduamente agli impegni di

studio; sollecitare il proprio figlio ad un atteggiamento ed un linguaggio sempre corretto e rispettoso; sollecitare il proprio figlio al rispetto dell’ambiente scolastico avendo cura delle strutture, degli

strumenti didattici a sua disposizione, indossando un abbigliamento consono e rispettando il divieto assoluto in istituto dell’uso di cellulari ed auricolari;

mantenere contatti con i propri rappresentanti del consiglio di classe; intervenire anche sul piano economico per il risarcimento degli eventuali danni alla struttura e agli

strumenti arrecati dal proprio figlio individualmente o in gruppi (riparazione del danno previsto dall’art. 4 c. 5 del DPR 235/07).

Il personale non docente si impegna a: conoscere l'offerta formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; segnalare a docenti e DS eventuali problemi o anomalie; favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti nella scuola.

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

garantire e favorire l'attuazione dell'offerta formativa ponendo studenti, genitori, docenti e non docenti nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

Il genitore L’alunno Il Dirigente Scolastico _____________________ _________________ (Prof.ssa Matilde CUCCUINI)

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE

La programmazione d’Istituto, dei Consigli di classe e dei singoli docenti tiene conto delle

finalità generali, educative e didattiche presenti nel POF.

Tutte le programmazioni si atterranno ai seguenti principi: analiticità trasparenza semplicità argomentativa e lessicale concretezza organizzativa e didattica

La programmazione individuale viene redatta secondo il seguente percorso:

analisi della situazione iniziale (prerequisiti) obiettivi educativi e didattici in termini di conoscenze, abilità e competenze (o capacità) contenuti disciplinari essenziali ed omogenei, in coerenza con i vari indirizzi metodi e strategie tempi di attuazione criteri e metodi di verifica e valutazione risorse umane e finanziarie necessarie

L'attività didattica potrà articolarsi attraverso:

lezioni frontali lezioni-dibattito problem solving ricerca-approfondimento lavoro di gruppo progetti pluridisciplinari progetti mirati alla prevenzione del disagio, al recupero per gli alunni in difficoltà di

apprendimento, alla socializzazione del gruppo-classe.

Tutte le attività di programmazione sono ispirate ai seguenti criteri generali: la progettazione delle attività a livello di Istituto, di Consiglio di classe e di singolo

insegnante avviene entro il mese di ottobre. le diverse attività devono avere uno sviluppo temporale che eviti sovraccarichi nella fase

finale il numero dei progetti sia di carattere disciplinare che pluridisciplinare deve essere limitato,

al fine di ottimizzare il tempo-scuola effettivo. tutte le strumentazioni multimediali, informatiche, bibliografiche, scientifiche e tecniche a

disposizione devono essere valorizzate ed opportunamente utilizzate. i progetti devono prevedere la produzione di materiali documentativi: elaborati grafici o

testuali, monografie, opere, manufatti, relazioni ecc. la didattica, in particolare per i progetti e le attività integrative, è sottoposta a monitoraggio

nel corso e alla fine dell'anno scolastico per valutarne gli effetti in termini di: trasparenza, ottimizzazione, effettiva ricaduta educativa e didattica.

i consigli di classe devono applicare i criteri di cui sopra, scegliendo opportuni percorsi disciplinari e/o pluridisciplinari, sia curricolari che extracurriculari.

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Con la programmazione annuale d’Istituto vengono definiti: 1. progetti pluridisciplinari 2. attività integrative 3. insegnamenti integrativi facoltativi

1. Progetti Pluridisciplinari

Il Consiglio di classe può elaborare un progetto curricolare che coinvolga più discipline, nella forma di lavori di ricerca e di approfondimento, realizzazione di manufatti, prodotti multimediali, rilievi architettonici, indagini storiche che simulano situazioni pratiche e professionali. Per ogni progetto è prevista la figura di un coordinatore ed una programmazione specifica che indichi anche il monte ore di ciascuna disciplina volto alla realizzazione del progetto stesso.

Obiettivi: attivare esperienze che hanno funzione di orientamento; aprire al rapporto con la realtà territoriale; avvicinare a problemi concreti e sviluppare l’interesse e l’autonomia; favorire l’applicazione di metodi di insegnamento/apprendimento alternativi; puntualizzare e rafforzare gli obiettivi d’indirizzo; favorire la connessione tra i saperi e le competenze; sviluppare la capacità di lavorare in equipe e favorire l’integrazione degli alunni

diversamente abili.

Ogni progetto può prevedere: la compresenza in classe degli insegnanti coinvolti, usando, quando possibile, le ore a

disposizione; l'articolazione flessibile del gruppo classe e dell’orario delle lezioni; il coinvolgimento di più classi.

La realizzazione dei progetti pluridisciplinari si avvale delle nuove tecnologie didattiche, dei laboratori e di tutti gli strumenti didattici offerti dalla scuola (biblioteca, aule speciali…) e dal territorio. Essa si può avvalere della collaborazione di professionalità esterne alla scuola e può prevedere esperienze di scuola-lavoro, stage, tirocinio, anche in orario extracurricolare. Il progetto pluridisciplinare è relativo ad un' area tematica o ad un ambito disciplinare e comunque tale da coinvolgere il maggior numero possibile di discipline.

2. Attivita’ Integrative

Le attività integrative sono rivolte a tutta la classe; possono essere curriculari, ovvero svolte durante le normali ore di lezione, e/o extracurriculari, ovvero al di fuori del normale orario di lezione. Esse, oltre ad arricchire e ulteriormente specializzare l’offerta formativa, coerentemente con le finalità espresse nel POF, hanno lo scopo di dare maggiore efficacia all’attività didattica ordinaria.

La loro programmazione è a carattere individuale, trasversale o d’Istituto e si deve connotare per analiticità, trasparenza, chiarezza organizzativa e concretezza didattica. Tali attività devono ispirarsi ai seguenti criteri:

- articolazione temporale in modo da evitare dannose concentrazioni di lavoro in determinati periodi;

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- programmazione di norma entro i primi due mesi di scuola; - utilizzazione degli strumenti didattici offerti dalla scuola (aula di informatica, laboratori,

biblioteca, aula audiovisivi ecc.); - collaborazioni e collegamenti in rete con partner esterni.

Tra le attività integrative, programmate di anno in anno in base alle esigenze degli studenti e alle risorse professionali interne, si evidenziano:

- Stages presso aziende, cantieri, enti locali e territoriali; - Attività di orientamento: Incontri con esperti, rappresentanti di Enti, dell’Università e del

mondo produttivo; - Concorsi a livello nazionale, regionale e provinciale; - Convegni (sia di carattere culturale che tecnico professionale); - Conferenze sui linguaggi dell’arte contemporanea; - Viaggi d’istruzione e visite guidate; - Corsi che mirano all’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito dei vari indirizzi.

La Scuola partecipa inoltre con alunni o classi a:

- progetti in rete con altre Istituzioni scolastiche anche in prospettiva europea (Comenius); - progetti promossi da Enti Istituzionali; - progetti speciali d’intesa con enti territoriali; - spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche;

3. Insegnamenti integrativi facoltativi

La Scuola organizza ogni anno Corsi integrativi facoltativi per ampliare l’offerta formativa ed approfondire tematiche inerenti il corso di studi.

Questi vengono effettuati in orario extracurricolare, tenendo conto delle esigenze degli studenti. Ogni corso è pianificato attraverso un programma, delle verifiche e una valutazione finale. Al termine delle lezioni vengono rilasciati ai partecipanti i relativi attestati che danno diritto al credito scolastico.

MATERIA ALTERNATIVA ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Il Collegio dei Docenti, in data 29/04/2010 ed il Consiglio di Istituto, in data 29/06/2010, hanno

deliberato il progetto per l'inserimento della materia alternativa "Etica, diritti umani e intercultura"

per gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica. Ciò al fine di offrire a questi alunni un insegnamento alternativo invece di uscire dalla scuola o di

restare nei locali della stessa per "libera attività di studio con o senza l'assistenza di un docente". Il progetto è strutturato su tutti e cinque gli anni e lascia la possibilità di curvare gli argomenti a

seconda del docente assegnato. La disciplina suindicata mira a completare l’offerta formativa del nostro Istituto, secondo i principi

della laicità dello Stato e dell’insegnamento stabiliti dalla Costituzione, favorendo la libertà di ciascuno di aderire a qualsiasi religione o convinzione non religiosa, senza alcun tipo di discriminazione e perciò tutelando tutti i soggetti.

Essa intende valorizzare la presenza e l’apporto culturale delle diverse convinzioni filosofiche presenti nella nostra società e approfondire nel contempo la conoscenza del pensiero umano, riguardo in particolare all’etica ed ai diritti umani, secondo quanto indicato dalla C.M. 131/1986.

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SISTEMA QUALITA’

Dall’anno scolastico 2002-2003, l’IISAG ha conseguito e rinnovato la

Certificazione di Qualità secondo le norme UNI-EN-ISO 9001

L’IISAG, al fine di garantire la Qualità dei servizi erogati e di conseguire la soddisfazione degli Utenti, adotta, in coerenza con la propria mission, una

Politica per la Qualità i cui aspetti principali sono: il miglioramento continuo del livello qualitativo dei servizi realizzati e della soddisfazione degli

Utenti; il mantenimento e, tendenzialmente, il miglioramento del Sistema di gestione per la qualità

descritto nel Manuale della Qualità; l’attenzione alle innovazioni metodologiche e di processo, al fine di realizzare i cambiamenti

necessari ad un’azione continua di miglioramento; l’aggiornamento professionale del personale dell’Istituto, per raggiungere i risultati

programmati e per mantenere nonché possibilmente, superare i livelli di qualità raggiunti;

l’assimilazione delle esperienze accumulate dall’Istituto, anche attraverso l’analisi delle stesse, per migliorare la qualità dei servizi offerti e realizzati.

La certificazione acquisita consente di:

- applicare e diffondere il principio del miglioramento continuo della qualità del servizio; - diffondere la cultura della norma e della condivisione; - pianificare e controllare le procedure di tutte le fasi operative ed attività; - sviluppare e potenziare l’autostima in tutti i soggetti presenti nell’istituzione scolastica; - accreditare in modo più qualificato e oggettivamente valutabile l’immagine della scuola presso

l’utenza, il territorio e tutti gli enti e soggetti che vi insistono; - accedere a progetti europei oltre che a quelli ministeriali con procedure semplificate; - stipulare accordi con enti pubblici e privati ed altri soggetti esterni di rilievo per attività e progetti

da sviluppare in comune.

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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

L’autovalutazione di istituto è una ispezione sistematica, periodica e formalizzata da parte degli operatori scolastici del funzionamento della scuola. Si opera cioè una valutazione del servizio concepito come un insieme di fattori educativi ed organizzativi finalizzata ad una azione di miglioramento del sistema. Si espleta attraverso una serie di monitoraggi, misurazioni e analisi.

Monitoraggi e misurazioni L’autovalutazione prevede un insieme strutturato di monitoraggi e misurazioni, al fine di

creare la base informativa necessaria per realizzare processi di miglioramento del servizio, finalizzati a conseguire gli obiettivi di qualità definiti dalla Direzione.

A tale scopo ogni anno vengono elaborate dal Collegio dei Docenti, con il supporto di gruppi di lavoro interni e di Funzioni Strumentali, diverse tipologie di misurazioni e questionari, sulla base dei diversi aspetti del processo formativo che l’Istituto intende monitorare e con l’indicazione di una serie di obiettivi da raggiungere, a seconda del tipo di utente destinatario: alunni, genitori, docenti e personale ATA.

I questionari vengono somministrati con frequenza almeno annuale e ad essi si affiancano monitoraggi e misurazioni di dati rilevati attraverso altre analisi e fonti.

Almeno annualmente, si esaminano i dati statistici commentati sui risultati ottenuti dalle diverse rilevazioni, tali risultati possono essere oggetto di esame con rappresentanti dell’utenza.

Analisi dei dati L’ I I S A G ha individuato l’esigenza di raccogliere dati in merito a: - soddisfazione e bisogni degli Utenti (alunni, genitori, docenti e personale ATA); - conformità ai requisiti dei servizi erogati; - caratteristiche e andamenti dei processi e dei servizi. Almeno annualmente, si esaminano i dati statistici commentati sui risultati ottenuti dalle

diverse rilevazioni, tali risultati possono essere oggetto di esame con rappresentanti dell’utenza.

I dati raccolti nell’ambito delle attività di verifica, controllo e monitoraggio sono analizzati e infine utilizzati ai fini dell’adozione di azioni di miglioramento sui servizi, sui processi e sul sistema di gestione per la qualità.

Miglioramento continuo Il miglioramento continuo costituisce parte importante della politica per la Qualità

dell’Istituto; a tale politica è data costante attenzione da parte della Direzione, che su di essa coinvolge tutte le risorse umane della Scuola, attraverso idonei processi di gestione e comunicazione.

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI

La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di consolidamento e potenziamento del sistema.

Poiché i requisiti di competenza sono pertanto fondamentali per qualsiasi soggetto coinvolto nell’operatività del servizio, allo scopo di perseguire un costante miglioramento, la scuola fornisce strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio.

All’istituzione scolastica singola, in rete o consorziata, compete infatti la programmazione delle iniziative di formazione, ferma restando la possibilità dell’autoaggiornamento.

Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando le esigenze individuali e collegiali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA.

Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale e periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati, può programmare attività formative progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con l’Università, con le associazioni professionali qualificate, con gli Istituti di Ricerca e con gli Enti accreditati.

La formazione del personale può avere per oggetto:

- aspetti organizzativi, gestionali e tecnico-operativi:

come: Sicurezza e prevenzione; Uso della LIM; Software didattico; Sistema di gestione della Qualità

- aspetti di potenziamento e innovazione delle competenze professionali

come: Riordino scuola secondaria 2° grado; Metodologie didattiche innovative; Lingua inglese; Didattica della matematica; Orientamento; Didattica compensativa (recupero e sostegno)

Sulla base del programma di formazione e del budget disponibile, si realizzano quindi le attività di formazione pianificate, a cura dei docenti referenti e del responsabile della Funzione Strumentale interessata.

Le iniziative svolte sono, inoltre, oggetto di una valutazione complessiva che viene effettuata attraverso relazioni e monitoraggio finali, mediante i quali si verificano e si analizzano i risultati in termini di efficienza, efficacia e grado di soddisfazione.

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SERVIZI SCOLASTICI - ORARI DI APERTURA

Entrambi gli istituti scolastici sono aperti tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 14.00; nel pomeriggio, l’ITG è aperto il martedì, dalle ore 15.30 alle 17.30, nel pomeriggio, l’ISA è aperto il martedì e il venerdì dalle ore 14,00 alle 17,00. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico, su appuntamento, dal lunedì al venerdì tra le ore 8.30 e le ore 12.00. La segreteria “Uffici Amministrativi” e l’ Ufficio Relazioni Pubbliche (U.R.P.) sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.30 ed il pomeriggio del martedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 La segreteria “Ufficio Didattica” è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.30 ed il pomeriggio del martedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. All’ingresso dell’Istituto, nella portineria, operatori incaricati forniscono le principali informazioni e indirizzano l’utenza negli uffici di pertinenza.

REGOLAMENTO E RUOLO DEL PERSONALE ATA

(Personale ausiliario, tecnico, amministrativo)

Il regolamento ATA è coerente con le finalità del piano dell'offerta formativa. L'organizzazione funzionale dei compiti del personale ATA (amministrativo, tecnico ed ausiliario) si rivela fondamentale al fini della realizzazione dei progetti didattici e di una gestione ottimale di tutte le risorse: finanziarie, umane, materiali. Il regolamento da espletare e gli obiettivi fondamentali da perseguire da parte del personale, ATA sono i seguenti: fornire all'utenza un servizio efficiente; fornire agli Enti interlocutori quanto richiesto con precisione e puntualità; garantire la massima disponibilità per consentire ad altri Enti (quando deliberato dagli organi collegiali

della Scuola) l'utilizzo degli spazi scolastici liberi nelle ore pomeridiane; consentire all'utenza l'accesso agli uffici tutti i giorni lavorativi in orario anti-meridiano e due volte la

settimana in orario pomeridiano; dare la disponibilità per il funzionamento dei C.I.C., dei progetti relativi a "Scuola aperta", per

l’Orientamento scolastico e per tutte le attività operative connesse agli insegnamenti integrativi facoltativi e al recupero extra-curricolare.

IL PERSONALE A.T.A.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Favetta Antonella, Gualfetti Maria, Salvati Maria Rita, Desideri Grazia, Casadidio Franco

ASSISTENTI TECNICI Pucci Luigi, Spera Palmiro

ADDETTO PROTOCOLLO E U.R.P. Favetta Antonella

COLLABORATORI SCOLASTICI

Babbini Maria Rita, Ceccarelli Giuliana, Cicchetti Maria Luisa,Desantis Antonella, Giovannelli Liliana, Lattanzi Alessandra, Ligorio Maria, Massaro Lucio, Talevi Eleonora.

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Allegati

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

REGOLAMENTO: LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

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REGOLAMENTO D'ISTITUTO

(IN CORSO DI REVISIONE)

ART. 1 - "INGRESSO A SCUOLA"

Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, al primo suono della campanella e si recano nelle proprie aule.

ART. 2 - "INIZIO DELLE LEZIONI"

Le lezioni hanno inizio al secondo suono della campanella.

ART. 3 - "RITARDI" Le entrate in ritardo entro 10 minuti dall’inizio della lezione (ritardo breve)saranno autorizzate direttamente dal docente della prima ora; esse verranno comunque annotate sul registro di classe, dovranno essere giustificate l’indomani e saranno computate ai fini della valutazione del comportamento. Ritardi superiori ai 10’ (ritardo) saranno invece autorizzati dal DS o dai suoi collaboratori, saranno computati ai fini della valutazione del comportamento e considerati come un’ora in meno ai fini della validità dell’anno scolastico; gli alunni con ritardo superiore a 10’ entreranno direttamente alla seconda ora per evitare l’interruzione continua della prima ora e non potranno entrare nei locali scolastici; al massimo è consentito sostare nell’atrio della sede ITG e sulle scale della sede ISA (prima della porta a vetri) in presenza del collaboratore scolastico addetto all’ingresso. L’ingresso può essere consentito entro la prima ora solo se il docente della classe lo consente oppure in presenza di una certificazione o documentazione oggettiva (ritardo mezzo di trasporto, certificazione medica …). L’alunno in ritardo dovrà richiedere il permesso al personale in servizio all’ingresso che lo sottoporrà alla firma del Dirigente o dei suoi Collaboratori e lo consegnerà infine all’alunno perché possa esibirlo al docente di classe. Ogni ritardo deve essere comunque giustificato secondo le medesime modalità delle assenze. Non sono ammesse entrate in ritardo dopo l’inizio della seconda ora, se non in casi eccezionali giustificati con certificazione o documentazione oggettiva (ritardo mezzo di trasporto, certificazione medica …).

ART. 4 - " RECIDIVA NEI RITARDI - AVVISO ALLE FAMIGLIE"

Dopo ritardi la cui causa non sia ritenuta giustificabile si provvederà all'immediata comunicazione del fatto alle famiglie. Analogamente si provvederà a contattare le famiglie in caso di numerosi ritardi sebbene giustificati formalmente.

ART. 5 - "PERMANENZA NELLA SCUOLA"

Gli studenti devono mantenere fra loro e verso il personale docente, non docente e ausiliario, un comportamento rispettoso. E' compito dei docenti segnalare al Dirigente Scolastico, con tempestività tutte le infrazioni disciplinari che vanno oltre quelle sanabili con la sola ammonizione verbale. Le note disciplinari devono essere immediatamente comunicate alla Presidenza.

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Agli studenti è consentito di uscire dalla classe durante le ore di lezione solo in via eccezionale con l'autorizzazione del docente e per il tempo strettamente necessario a: 1) usufruire dei bagni; 2) accedere ai locali di Presidenza e di Segreteria in tempi e con modalità previsti dalle regole di funzionamento degli uffici. L'uscita dalla classe dovrà essere di norma concessa a non più di un alunno alla volta. Non è consentito agli alunni di sostare nei corridoi durante l'ora di lezione, né al cambio dell'ora. L’uso dell’ascensore è libero per docenti, personale ed alunni con difficoltà di deambulazione ; normalmente è vietato per gli studenti. Sono interdetti al fumo tutti i locali dell’Istituto. Ai contravventori saranno applicate le ammende previste dalla legge a cura del Dirigente e dei suoi Collaboratori e le sanzioni previste dal Regolamento disciplinare. E’ fatto assoluto divieto di tenere accesi i cellulari a scuola. In caso di necessità di comunicazione lo studente ne fa espressa richiesta al docente. L’alunno sorpreso ad usare il cellulare sarà ammonito; il docente gli requisirà il telefonino che potrà essere restituito a fine mattinata dal docente medesimo o dal Dirigente /o suoi collaboratori. Qualora lo studente venisse sorpreso a fare riprese non autorizzate con il telefonino, oltre a subire la sanzione prevista nel Regolamento d’istituto, dovrà consegnare il cellulare al Dirigente o ai suoi collaboratori che lo restituiranno solo al genitore.

ART. 6 - "TRASFERIMENTO DELLE CLASSI"

Negli spostamenti da e per le aule speciali (palestra, laboratori, biblioteca, aula da disegno…) gli studenti devono essere accompagnati dai rispettivi docenti. Gli studenti che si sottraggono alla sorveglianza dei docenti saranno opportunamente sanzionati.

ART. 7 - "RICREAZIONE" Durante l’intervallo della durata di 10’ (ore 10,50/11,00) gli alunni sono sotto la responsabilità dei docenti della terza ora che effettueranno la più stretta vigilanza con l’ausilio dei collaboratori scolastici, affinché non vengano arrecati danni a cose o a persone e venga sempre mantenuto un comportamento corretto e rispettoso delle norme di sicurezza. Gli studenti non sono autorizzati a recarsi sul piazzale antistante l’ITG o in altri luoghi pertinenti alle due sedi per effettuare l’intervallo se non accompagnati dall’insegnante della terza ora di lezione. Il servizio colazioni, autorizzato dal Consiglio d’istituto, prevede la distribuzione di un sacchetto con le colazioni, prenotate per ciascuna classe entro e non oltre le ore 9,00, ad ogni piano 5’ prima dell’inizio della pausa; uno studente per classe potrà recarsi a prelevarlo. Un alunno per ciascuna delle classi del piano seminterrato si recherà al primo piano per il ritiro delle colazioni della propria classe.

ART. 8 - "USCITA ANTICIPATA" Le uscite anticipate saranno consentite solo all’ultima ora di lezione della giornata; qualora necessitasse un’ uscita ancor più anticipata la medesima dovrà essere debitamente documentata. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere avanzata al Dirigente o ai suoi Collaboratori entro la prima ora, a meno di cause improvvise e non prevedibili; si precisa quanto segue: - Gli alunni minorenni potranno essere autorizzati ad uscire anticipatamente solo se prelevati da un genitore o da una persona da lui delegata per iscritto, munito di documento di riconoscimento; - Le uscite anticipate (per minorenni e maggiorenni) saranno autorizzate dal Dirigente o dai suoi Collaboratori; - Anche le uscite anticipate saranno computate ai fini della valutazione della valutazione del comportamento e della validità dell’anno scolastico.

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Infine, l'uscita anticipata degli alunni di un'intera classe sarà consentita soltanto nel caso in cui la scuola non sia in grado di garantire la vigilanza e se preventivamente comunicata alle famiglie tramite gli alunni mediante annotazione sul registro di classe o lettera circolare, con espresso obbligo per gli stessi di darne compiuta notizia alle famiglie. Lo stesso dicasi per ogni uscita anticipata collettiva dovuta a particolari motivi quali, ad esempio, assemblea studentesca, assemblea sindacale degli insegnanti ecc ...

ART. 9 - " ENTRATE E USCITE FUORI ORARIO DI CARATTERE PERMANENTE " Le entrate e le uscite fuori orario di carattere permanente saranno eccezionalmente autorizzate dal Dirigente previa valutazione di richiesta scritta tramite apposito modulo da parte di studenti maggiorenni e/o dei genitori di studenti minorenni entro e non oltre il 30 settembre; per gli orari dei mezzi pubblici faranno fede quelli ufficialmente comunicati dalle relative società di trasporto. Non saranno tuttavia autorizzate entrate o uscite permanenti che comportino una riduzione del monte ore annuo tale da compromettere la durata legale dell’ anno scolastico.

ART. 10 - "GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE" I docenti della prima ora di lezione sono delegati a giustificare le assenze e ad annotare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione; di norma questa, esibita esclusivamente sull’apposito libretto relativo all’anno in corso e firmata solo dalla persona che ha ritirato il libretto stesso e depositato la firma (genitore o chi ne fa le veci o alunno maggiorenne), deve essere presentata il giorno del rientro a scuola, massimo il giorno successivo. In caso di ulteriore ritardo, il coordinatore avrà cura di avvisare la famiglia tramite fonogramma; se dopo tre giorni l’alunno non ha ancora giustificato, non potrà essere ammesso in classe previa comunicazione con fonogramma alla famiglia da effettuarsi a cura dei Collaboratori del Dirigente o del Dirigente medesimo, se l’alunno è minorenne. Gli studenti maggiorenni possono ritirare e firmare personalmente il libretto delle giustificazioni e quindi giustificare direttamente le assenze ed i ritardi, richiedere uscite anticipate con le stesse modalità e regole valide per gli altri alunni.

ART. 11 - "ASSENZE LUNGHE" Per assenze superiori a 5 giorni si dovrà richiedere il certificato medico, oltre alla giustificazione sul libretto, nei casi in cui l’assenza sia dovuta a motivi di salute; se invece essa è dovuta ad altri motivi, questi dovranno essere giustificati dal genitore direttamente al Dirigente o ai suoi collaboratori, personalmente o per iscritto. Il certificato medico dovrà essere depositato in segreteria didattica (sede ITG) o in vicepresidenza (sede ISA) per essere custodito nel fascicolo dell’alunno, non lasciato in classe. Si ricorda che ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno i ¾ dell’orario annuale delle lezioni e che il computo viene effettuato sulle ore e non sui giorni .

ART. 12 - "ASSENZE COLLETTIVE ARBITRARIE"

Sono considerate assenze collettive arbitrarie quelle effettuate dalla metà più uno degli studenti della classe senza accettabile motivazione. Tali assenze saranno oggetto a campione di comunicazione diretta alle famiglie.

ART. 13 - "COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE" Gli alunni dovranno prestare la massima attenzione alle comunicazioni effettuate dal Dirigente Scolastico (o dai suoi Collaboratori); quando richiesto, dovranno trascriverle sul diario e farle firmare dai rispettivi genitori ed esibire la comunicazione firmata al docente della prima ora del giorno indicato. Gli alunni che non esibiscano le autorizzazioni firmate per uscite anticipate o per visite guidate sul territorio o per variazioni di orario, non fruiranno di dette opportunità e saranno associati ad altre classi presenti in Istituto sino al termine delle lezioni.

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La scuola informa le famiglie nei casi in cui il prolungarsi o la tipologia delle assenze è di pregiudizio all'andamento scolastico.

ART. 14 - "CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI"

Il patrimonio della scuola è un bene comune, pertanto la conservazione delle aule e delle relative dotazioni è affidata alla cura degli studenti i quali sono chiamati a rispondere di eventuali ammanchi o danneggiamenti. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili, il risarcimento sarà effettuato in solido da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata, allo scopo di restituirne la piena disponibilità a tutta la Comunità Scolastica.

ART. 15 - "ORARIO DELLE LEZIONI"

All'inizio dell'anno scolastico il Dirigente Scolastico comunica l'orario di lezione dei docenti.

ART. 16 - "USO DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA"

All'inizio dell'anno scolastico i docenti hanno l'obbligo di stabilire e comunicare agli studenti un orario per l'uso delle aule speciali e laboratori al fine di un corretto ed effettivo utilizzo delle medesime. Gli insegnanti che si avvicendano nelle diverse aule speciali hanno l'obbligo di segnalare l'uso delle strutture, apponendo la propria firma nell'apposito registro di presenza, con l'indicazione della classe e delle ore nelle quali sono adoperate le differenti attrezzature e di garantire il rispetto dell'apposito regolamento d'uso. L'uso della biblioteca è consentito agli alunni previa autorizzazione degli insegnanti e nel rispetto dell' orario di apertura. Coloro che ricevono in prestito dalla biblioteca libri o riviste sono responsabili della loro conservazione e restituzione.

ART. 17 - "INIZIO DELLE LEZIONI" L'insegnante della prima ora si reca in classe al primo suono delle campanella. Effettuato l'appello dovrà comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico, al vicario o ai collaboratori della Presidenza eventuali anomalie nella frequenza degli studenti.

ART. 18 - "AMMISSIONE DEGLI ALUNNI RITARDATARI" .

L'insegnante della seconda ora, o eccezionalmente delle ore successive, annota sul registro di classe l'ingresso autorizzato degli alunni ritardatari.

ART. 19 - " AVVICENDAMENTO DEGLI INSEGNANTI"

Il cambio dell'ora deve avvenire in tempi brevi e con sollecitudine, per evitare che la classe rimanga senza sorveglianza. Durante il cambio dell’ora gli alunni devono rimanere in classe; eventuale necessità di uscita dovrà essere richiesta al docente dell’ora successiva.

ART. 20 - "VIGILANZA"

I docenti hanno il compito di vigilare sul comportamento degli studenti durante il proprio orario di insegnamento e di servizio. I docenti vigilano sugli alunni durante la ricreazione.

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ART. 21 - "COLLOQUI CON I GENITORI "

Annualmente saranno comunicate alle famiglie le modalità di collegamento tra le stesse e la Scuola e di ricevimento dei genitori degli alunni da parte degli insegnanti.

ART. 22 - "BREVE ALLONTANAMENTO DALLA CLASSE"

L'insegnante che per qualsiasi serio motivo è costretto a lasciare la classe momentaneamente, deve chiedere Ai collaboratori scolastici del proprio piano di sorvegliare gli studenti.

DIRITTI DEGLI STUDENTI

ART. 23 - "DIRITTO DI INFORMAZIONE "

Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. La scuola predisporrà conseguentemente ogni opportuna forma di pubblicità in favore degli alunni, delle loro famiglie e della potenziale utenza in generale, relativamente alle varie offerte formative già in essere o da attivarsi nell'ambito della normale attività didattica secondo quanto deliberato dai competenti Organo Collegiali. All'inizio dell'anno scolastico ad ogni nuovo alunno verrà consegnato, con atto che sarà sottoscritto dal genitore esercente la potestà, per presa visione, ricevuta e accettazione, una copia del presente regolamento d'Istituto che disciplina la vita all'interno dell'Istituzione Scolastica e della polizza assicurativa stipulata a favore degli alunni.

ART. 24 - " VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE"

L'alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di autovalutazione 'che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. L'alunno riceverà pertanto con cadenza periodica, stabilita annualmente dal Collegio dei Docenti, una scheda di valutazione sintetica predisposta dal Consiglio di Classe e da ogni singolo docente con il quale saranno esplicitati obiettivi raggiunti e carenze manifestate nelle verifiche effettuate.

ART. 25 - "DIRITTO DI PARTECIPAZIONE CONSULTIVA AI PROCESSI DECISIONALI"

Gli studenti possono essere chiamati ad esprimere il loro parere consultivo, in merito a decisioni tali da influire in modo rilevante sull'organizzazione della Scuola. In tale situazione, la Scuola potrà richiedere la partecipazione in forma consultiva anche dei genitori per acquisirne il parere riguardo alle problematiche di cui al primo comma.

DOVERI DEGLI STUDENTI

ART. 26 - "PRINCIPI GENERALI"

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della Scuola e dei loro compagni di classe lo stesso rispetto anche formale, che chiedono per se stessi.

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Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui alla normativa vigente recepita nel presente regolamento. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dalla normativa vigente e dal presente regolamento. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola e da non contravvenire alle indicazioni relative alla sicurezza fornite dalla scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 15/12/2008 MODIFICATO CON DELIBERA DEL CI DEL 20/11/2009

PREMESSA

Il presente regolamento, ai senti dell’art. 4, comma 1, del D.P.R. 24/06/1998 n. 249 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” e modificato con decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21/11/2007 individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche dell’Istituto di Istruzione Superiore Artistica e per Geometri di Terni, le relative sanzioni, gli Organi competenti ad emanarle e il relativo procedimento secondo i criteri previsti dall’art. 5 del decreto citato. Obiettivi del presente regolamento di disciplina sono:

1) garantire il corretto svolgimento dell’attività didattica e il diritto allo studio; 2) garantire la pari dignità, la civile convivenza, il rispetto reciproco; 3) tutelare l’integrità e la sicurezza delle persone, il patrimonio scolastico.

Il presente regolamento si fonda sul principio della responsabilità personale e sul principio della progressività delle sanzioni in caso di recidiva.

CAPO I. NORME COMPORTAMENTALI

Art. 1 – La disciplina è espressione di maturità e di comportamento civile ed è affidata prevalentemente al senso di autocontrollo degli allievi. Art. 2 – Al cambio dell’ora, in attesa dell’arrivo dei docenti, gli allievi rimangono all’interno delle aule, senza fare rumore o disordine. Art. 3 – All’arrivo del professore gli studenti devono farsi trovare in aula; in caso contrario devono giustificare la loro assenza che viene valutata di volta in volta dal docente il quale, se lo ritiene opportuno, lo comunica alla Presidenza. Art. 4 – Durante i trasferimenti in e dalla palestra, laboratori, aule speciali, sale adibite a riunioni, le classi, accompagnate dai professori cui sono affidate, non devono arrecare disturbo alle altre. Art. 5 – Durante le ore di lezione gli studenti non devono abbandonare l’aula se non eccezionalmente, uno alla volta e per il tempo strettamente necessario e, in ogni caso, previo consenso del professore di classe. Art. 6 – Durante l’intervallo gli alunni devono comportarsi in modo da non arrecare danno a persone o cose; essi sono tenuti a mantenere un comportamento corretto nei confronti del personale adibito alla sorveglianza e nei confronti dei propri compagni. (Resta la responsabilità del docente dell’ora di lezione che include i “dieci minuti di socializzazione”). Art. 7 – Nessun allievo può rimanere all’interno dell’edificio scolastico in orario extrascolastico senza la presenza del Dirigente o di persona maggiorenne da lui delegata, che esercita l’obbligo della vigilanza: personale della scuola.

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Art. 8 – Gli alunni collaborano al mantenimento di un ambiente pulito ed accogliente; in particolare sono responsabili della cura dell’aula ricevuta in consegna ad inizio anno scolastico. Art. 9 – Gli alunni, in classe, nei laboratori e nelle aule speciali, dovranno tenere spento e riposto in cartella il cellulare (il telefonino), il palmare, mp3, i-pod. Art. 10 – Gli alunni nel laboratorio dovranno occupare la postazione assegnata loro dal docente con controllo all’inizio e al termine della lezione del buon funzionamento degli strumenti affidati.

CAPO II

Art. 1 – Sanzioni

Le sanzioni che il regolamento prevede sono le seguenti: 1) richiamo verbale; 2) ammonizione scritta; 3) l’allontanamento temporaneo dall’aula; 4) l’allontanamento temporaneo dalla Comunità scolastica.

Art. 2 – Richiamo verbale

1) Il richiamo verbale è irrogato: - per ripetuto mancato assolvimento degli impegni di studio; - per turbativa allo svolgimento delle lezioni; - per la frequenza non regolare e senza valide motivazioni delle lezioni. 2) Hanno competenza ad infliggere il richiamo: - il docente della disciplina con annotazioni sul registro personale e di classe; - il coordinatore di classe, con segnalazione alla famiglia.

Art. 3 – Ammonizione scritta

La sanzione dell’ammonizione scritta è inflitta dal singolo docente di classe nei seguenti casi:

1) Recidiva dei comportamenti di cui all’art. precedente; 2) Reiterata turbativa allo svolgimento delle lezioni;

La sanzione dell’ammonizione scritta è inflitta dal D.S. nei seguenti casi: 1) mancato rispetto delle disposizioni organizzative della scuola; 2) mancato rispetto delle indicazioni di sicurezza nei locali della scuola; 3) mancato rispetto dei divieti previsti dal Regolamento di Istituto; 4) comportamenti, non dolosi e senza colpa grave, che comportino danni alla scuola o al suo

patrimonio. In tali casi, per il principio della riparazione del danno, è dovuto il risarcimento del danno provocato.

Della irrogazione della sanzione della ammonizione scritta viene data comunicazione alle famiglie tramite fonogramma o “cartolina scolastica”.

Art. 4 – Allontanamento temporaneo dalla lezione

Il provvedimento dell’allontanamento temporaneo dalle lezioni è adottato dal docente in servizio nella classe qualora il livello di turbativa impedisca lo svolgimento delle lezioni o per motivi precauzionali, quando si tema il degenerare di situazioni a rischio tra studenti. Lo studente allontanato dovrà essere immediatamente inviato all’Ufficio di Presidenza che valuterà se lo studente debba essere riammesso in classe, e disporrà, qualora ne ricorrano gli estremi, gli atti per la irrogazione della sanzione disciplinare prevista: la sanzione dell’allontanamento dalle lezioni per un giorno.

Art. 5 – Allontanamento temporaneo dalla Comunità Scolastica

1) Recidiva del comportamento di cui all’art. 3 comma 2 e art. 4; 2) La sanzione dell’allontanamento temporaneo dalle lezioni è inflitta dal Consiglio di classe,

per un massimo di 15 giorni feriali e viene irrogata per: a) comportamenti che offendano la morale, la dignità, le libertà individuali, la coscienza ed il credo di ogni appartenente alla

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comunità scolastica; b) per danneggiamento colposo di persone, beni e attrezzature scolastiche; c) per fatti gravi o recidivanti di turbativa scolastica; d) uso improprio di cellulari e di altri strumenti digitali che comportino la videoripresa di immagini di altri soggetti senza il preventivo consenso scritto degli stessi.

3) L’allontanamento dalle lezioni per periodi superiori a 15 giorni feriali, stabilito dal Consiglio di classe, viene irrogato per recidiva a comportamenti precedenti, per comportamenti gravemente offensivi della comunità scolastica e dei suoi componenti o in recidiva dei precedenti, per minacce, oltraggio, furto, per danneggiamento doloso delle attrezzature scolastiche e delle attrezzature di sicurezza ed altri reati penalmente perseguibili. Viene adottato dal Consiglio di Istituto. L’allontanamento dello studente dalla Comunità scolastica è commisurato alla gravità del reato e al persistere della situazione di pericolo. Nei casi di danneggiamento alle strutture scolastiche, se la famiglia avrà immediatamente provveduto al risarcimento o al ripristino funzionale dei beni danneggiati potrà essere inflitta la sanzione di grado inferiore.

4) Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.

Art. 6 – Trasferimento in corso d’anno

Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

Art. 6bis – Iter procedurale per l’irrogazione delle sanzioni

Fase istruttoria - testimoniale: condotta dal DS o da un suo delegato alla presenza di un altro adulto (docente o ATA) regolarmente verbalizzata, serve a ricostruire i fatti sulla base della dichiarazione dell’interessato (o interessati) e di eventuali testimoni.

Contestazione di addebiti: in forma scritta viene consegnata al destinatario o destinatari e fatta pervenire in copia ai genitori, se trattasi di minorenni.

Contraddittorio orale o controdeduzioni scritte: sono possibili nei tempi indicati nella contestazione di addebiti ( entro 4 gg ) ; il contraddittorio è condotto dal Dirigente o un suo delegato.

Fase sanzionatoria: il consiglio di classe nella sua composizione allargata, prende atto delle fasi procedimentali e adotta la delibera sanzionatoria se di sua competenza , altrimenti la demanda al Consiglio d’Istituto. Qualora la sanzione debba essere inflitta agli studenti rappresentanti di classe, questi debbono astenersi dal partecipare alla deliberazione che li riguarda. In tal caso il DS può nominare un altro studente con funzioni di uditore , che non partecipa alla deliberazione.

Il procedimento è avviato dal Dirigente scolastico su proposta di chi ha contestato la violazione o del Coordinatore della classe. La decisione è adottata dalla maggioranza dei votanti. In caso di presenza di più proposte, quella che raccoglierà il maggior numero dei voti sarà adottata dal Consiglio. Per quanto riguarda il regolamento d’istituto si fa riferimento, fino a nuova stesura, alla Carta dei servizi ed ai regolamenti già esistenti. Per quanto riguarda il Patto educativo di corresponsabilità si mantiene in adozione quello già esistente con l’impegno di modificarlo se possibile in corso d’anno e renderlo più concreto ed esplicito.

Art. 7 – Diritto dello studente ad esporre le proprie ragioni

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Nessun provvedimento disciplinare può essere adottato nei confronti di uno studente, se prima non sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni in forma verbale o mediante produzione di

memoria scritta. Art. 8 – Diritto a ricorrere

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dello studente sanzionato o da chiunque vi abbia interesse, al Comitato di Garanzia interno alla scuola e disciplinato dal presente regolamento, entro 15 giorni dalla comunicazione della sua irrogazione. Il Comitato di Garanzia, composto da: uno studente, un docente, e un genitore designato all’interno delle componenti del Consiglio di Istituto, è presieduto dal Dirigente Scolastico, membro di diritto. L’organo di garanzia è competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti intercorrenti che sorgano in relazione al presente regolamento. E’ ammesso, per il suddetto motivo, ulteriore ricorso all’organo di garanzia regionale istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. Il Comitato di Garanzia si riunisce entro 10 giorni dalla presentazione, per deliberare sul ricorso presentato. Le delibere sono valide se partecipa alla riunione la maggioranza assoluta dei membri. Il Comitato di Garanzia decide, su richiesta di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento disciplinare. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Dirigente Scolastico, per assenza dal servizio, può essere sostituito dal Vicario o da altro collaboratore dello stesso.

Art. 9 – Attività a favore della comunità scolastica

1) In alternativa alla sanzione dell’ammonimento scritto è possibile concordare, in sostituzione della sanzione e prima della sua irrogazione, lo svolgimento di una attività a favore della comunità scolastica. Tale attività può essere proposta dallo stesso studente ed è concordata con il Dirigente Scolastico per le sanzioni di sua competenza e con il docente coordinatore di classe per le sanzioni inflitte dal consiglio di classe.

2) In alternativa alle sanzioni degli Artt. 4 e 5 (riguardanti l’allontanamento dalla scuola fino a 15 gg.), è possibile concordare, in sostituzione della sanzione e prima della sua irrogazione, lo svolgimento di una attività a favore della comunità scolastica. Tale attività è proposta dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del consiglio di classe. Per un certo periodo – variabile a seconda delle “colpe” e delle sanzioni -, gli studenti frequenteranno le lezioni ma, in tempi non coincidenti con quelli della normale attività didattica, svolgeranno lavori utili alla collettività studentesca quali ad esempio:

- pulizia degli arredi scolastici ed ambienti interni; - pulizia dei muri delle aule e dei corridoi della struttura scolastica; - dei cortili esterni alla scuola – dei bagni; - Aiuto agli alunni diversamente abili. L’attività alternativa, previa richiesta dello studente se maggiorenne o dei genitori per i minorenni, è comunque concordata, a seconda dei casi, con il Dirigente Scolastico.

Art. 10 – Ravvedimento operoso

L’allievo cui sia stata inflitta la sanzione dell’ammonimento scritto o della sanzione dell’allontanamento dalle lezioni di cui al comma dell’Art. 4, e che per almeno 3 mesi dalla sua irrogazione abbia tenuto un comportamento ravveduto ed operoso, può chiedere al Consiglio di classe l’annullamento dell’ammonizione scritta, o, nel caso dell’allontanamento dalle lezioni comma 1 Art. 5, l’annullamento degli effetti della sanzione stessa. Sulla richiesta delibera il Consiglio di classe in via definitiva.

Art. 11 – Rapporti con lo studente e la famiglia nel periodo di allontanamento

Nei periodi di allontanamento dalle lezioni la scuola provvederà, d’accordo con lo studente e la famiglia, nei modi concordati, a tenere un rapporto atto a preparare il rientro nella comunità scolastica.

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Art. 12 – Mancanze durante le sessioni di esame

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla Commissione e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 13 – Allontanamento superiore a 15 giorni

Delle sanzioni comportanti l’allontanamento dalle lezioni per più di 15 giorni deve essere fatta menzione nella pagella scolastica.

Art. 14 – Sanzioni definitive

Delle sanzioni definitive e non seguite da ravvedimento operoso sarà tenuto conto nella valutazione relativa al raggiungimento degli obiettivi formativi.

REGOLAMENTO: LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 29/10/2010

1. DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli articoli 12,13,14,15 del D.P.R. n. 297/94. Qualora venga richiesta la partecipazione di esperti, ai sensi del 6° comma art. 13 del D.P.R. n. 297/94, la relativa domanda deve essere presentata al Consiglio di Istituto per la prescritta autorizzazione. 1.2. Gli studenti e i propri genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste nei successivi articoli. Il Dirigente Scolastico garantisce il rispetto dei diritti degli studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la capacità di esercizio della partecipazione e dei diritti democratici. 2. LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE 2.1. Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. 2.2. Le assemblee possono essere di Classe o di Istituto. 2.3 E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di una di classe al mese. 2.4. Le assemblee non possono aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni. 2.5. L’assemblea di Istituto è consentita nel limite delle ore di lezione di una giornata, mentre l’assemblea di classe si svolge entro il limite di due ore di lezione. 2.6 Le assemblee d’istituto (rif. 2.5), in numero non superiore a quattro, possono prevedere la presenza di esperti che dovrà essere preventivamente autorizzata dal C.I. (comma 7, art. 13 D.Lgs. 297/94); esse avranno per oggetto attività di approfondimento culturale, sociale, artistico. La richiesta deve essere formulata con largo anticipo per acquisire in tempo utile la delibera del C.I., deve recare un dettagliato ordine del giorno con gli argomenti oggetto di discussione e i tempi di svolgimento. 2.7 A richiesta degli studenti, le ore dell’assemblea (rif. 2.5) possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca e lavori di gruppo. In tal caso le attività , i gruppi e gli studenti indicati come responsabili dei gruppi stessi, dovranno essere descritti nella relativa richiesta (v. punto 3.1 successivo); dovranno altresì essere precisati i tempi e gli spazi necessari per le attività previste. 2.8 Le assemblee d’istituto possono non coprire l’intero arco della mattinata, in tal caso avranno inizio alle ore 11.00 e nelle prime tre ore le lezioni si svolgeranno regolarmente. Tali assemblee dovranno durare un tempo congruo allo svolgimento degli argomenti all’ordine del giorno; al termine dell’assemblea che dovrà essere indicato nella richiesta, gli studenti saranno liberi di tornare alle proprie abitazioni se avranno esibito regolarmente firmata dai genitori la relativa autorizzazione (v. punto 3.1 ultimo comma). Saranno autorizzate non più di tre assemblee di

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questo genere in quanto, in tal caso, le ore dedicate all’assemblea incidono sulla durata dell’anno scolastico. 2.9 Le assemblee di Istituto, durante l’anno scolastico, non possono essere tenute sempre nello stesso giorno della settimana. Le assemblee di classe non possono essere tenute nelle stesse ore d’ insegnamento . 2.10. L’Istituzione scolastica, per ragioni di buon andamento del servizio, di tutela del patrimonio e di sicurezza, ha l’onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica della presenza degli studenti e di quanti permangano all’interno dell’istituzione scolastica (docenti che intendono partecipare all’assemblea o che siano delegati dal Dirigente alla sorveglianza). Pertanto in occasione delle assemblee che si svolgono con le modalità di cui ai punti 2.6 e 2.7, l’insegnante della prima ora di lezione farà regolarmente l’appello in classe e successivamente, all’ora indicata nella richiesta dell’assemblea, consentirà agli alunni di raggiungere il luogo in cui è previsto lo svolgimento della stessa. 2.11. Il dirigente delegherà di volta in volta alcuni docenti, a seconda della durata e delle modalità di svolgimento dell’assemblea, alla vigilanza sul corretto andamento dei lavori e sul rispetto di quanto previsto nell’ordine del giorno. 2.12. Non è consentita alcuna attività didattica ordinaria durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca di Istituto. 2.13. Alle assemblee di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o ad un suo delegato, tutti gli insegnanti che lo desiderino. 3. FUNZIONAMENTO DELL’ ASSEMBLEA D’ISTITUTO 3.1. L’assemblea di Istituto è convocata, su richiesta inoltrata al Dirigente Scolastico e depositata presso l’ufficio protocollo almeno 5 giorni prima della data di convocazione, dai rappresentanti di Istituto o dal 10% degli studenti o dalla maggioranza del Comitato studentesco, se costituito, utilizzando l’apposito modulo disponibile presso l’ufficio dei Collaboratori del DS. Nella richiesta dovrà essere indicato il nome del Presidente e del vice Presidente dell’Assemblea e un dettagliato ordine del giorno (v. punti 2.6, 2.7 e 2.8). Dell’assemblea verrà data comunicazione alle famiglie da esibire, debitamente firmata da un genitore o dall’alunno maggiorenne, all’insegnante della prima ora del giorno dell’assemblea stessa . 3.2. Il Presidente dell’assemblea, coadiuvato dal vice presidente e dal comitato studentesco, è responsabile del regolare svolgimento dell’assemblea; essi dovranno effettuare il controllo delle presenze all’inizio della mattinata come risultano dai registri di classe e verificarle al termine dell’assemblea, segnalando ai docenti delegati alla vigilanza o al Dirigente, laddove si verificasse, l’eventuale abbandono dei locali scolastici da parte di qualche alunno. In caso di necessità il Presidente può chiedere l’intervento del Dirigente scolastico o dei suoi delegati. Il Presidente, il vicepresidente e gli studenti del comitato studentesco si faranno carico altresì di lasciare i locali utilizzati in condizioni idonee al successivo utilizzo, ovvero sgomberi da rifiuti e puliti. Eventuali danni arrecati agli ambienti saranno rilevati dal Presidente e dovranno essere risarciti dai partecipanti. 3.3. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. 3.4. Dell’assemblea va redatto apposito verbale da consegnare al D.S. o ai suoi Collaboratori entro tre giorni dallo svolgimento dell’assemblea. 3.5 Modalità di fruizione delle assemblee d’istituto:

l’assemblea sarà separata per sezione (ISA e ITG), non essendovi un locale idoneo a contenere tutti gli studenti.

gli studenti ISA che sono nella sede ITG partecipano all’assemblea dell’ISA e si recano direttamente presso la sede ISA all’inizio della mattinata dove li accoglierà il docente della prima ora, sia che si tratti di un’assemblea dell’intera mattinata sia che si tratti di un’assemblea che inizia alle 11.00. Le classi ISA che in giornata di assemblea hanno il rientro, lo effettuano regolarmente ritornando a scuola all’orario prestabilito. 3.6 Le assemblee che iniziano alle 11.00 si svolgeranno nelle rispettive palestre. Le assemblee che coprono l’intera mattinata potranno prevedere, in casi eccezionali e per il tempo strettamente necessario all’attività prevista, l’uso dell’Auditorium, preventivamente richiesto al DSGA, con la sorveglianza dei docenti delegati; per il tempo restante, potranno utilizzare alcune aule per i lavori di gruppo o la palestra sempre preventivamente indicate nella richiesta.

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4. FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE DI CLASSE 4.1 L’assemblea di classe è convocata su richiesta dei rappresentanti di classe, inoltrata al Dirigente Scolastico tramite gli uffici di vicepresidenza almeno 5 giorni prima rispetto alla data di convocazione e redatta sull’apposito modulo. 4.2 Il Dirigente Scolastico ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste ove sussistano, anche su parere dei docenti, interferenze di ordine didattico. 4.3 Il DS o i suoi Collaboratori, accertata la regolarità della richiesta, autorizzano l’assemblea annotando tale autorizzazione sul registro di classe. 4.3. Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’assemblea di classe è delegato alla sorveglianza e, quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può richiedere l’intervento del Dirigente per la sospensione dell’assemblea. Può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. 4.4 Al termine dell’assemblea i rappresentanti di classe redigono il verbale della seduta sull’apposito modulo e lo consegnano ai Collaboratori del Dirigente. 5. IL COMITATO STUDENTESCO 5.1. Il Comitato studentesco d’Istituto garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. I rappresentanti degli studenti dei Consigli di classe, d’Istituto e della Consulta possono riunirsi nel Comitato Studentesco , previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, una volta al mese preferibilmente al termine della mattinata (quarta e quinta ora in quanto non tutte le classi hanno la sesta ora). 5.2. Nella prima riunione di ogni anno scolastico il Comitato Studentesco elegge, al suo interno, un Presidente ed un Vicepresidente e predispone il regolamento dell’assemblea studentesca di istituto che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto. 5.3 I rappresentanti delle classi ISA frequentanti presso l’ITG, dovranno essere accompagnati da un docente in servizio, individuato a cura del Collaboratore del Dirigente prof.ssa Proietti, presso la sede ISA all’inizio della riunione.


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