IMPIANTI TOP-CLASSIN
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NI Dalla musica allo sport passando per il wellness grazie all’automazione domestica
Il valore di un combattente è determinato anche dal
valore del suo avversario. In modo analogo, l’abilità di
un installatore dipende pure, almeno in una certa mi-
sura, dall’intelligenza e dall’apertura di vedute del com-
mittente. L’impianto cui questo servizio è un esempio di
cosa può accadere quando tra cliente e installatore si in-
staura non una relazione conflittuale, in cui ciascuno ten-
ta di imporre la propria volontà, bensì un rapporto di ri-
spetto, collaborazione e reciproca libertà. La realizzazione
è opera della Fidelity Hi-Fi & Home Automation di Miche-
le Kerschbaumer e soci, un nome non nuovo per queste
pagine. Il committente è un affermato professionista di
Bolzano animato da una spiccata passione per la musi-
ca. Musica, si badi, non soltanto ascoltata ma praticata at-
tivamente, dal momento che il nostro è anche un valen-
te strumentista classico e jazz. Si sono insomma incon-
trate due personalità artistiche, perché anche l’installa-
zione, fatta a certi livelli, può diventare una forma d’arte.
“Rare volte – ha dichiarato Kerschbaumer – mi è capitato
di vivere un rapporto professionale così proficuo. Ciascu-
no ha potuto dare il meglio di sé”.
IDEE CHIAREÈ sufficiente un’occhiata alle foto per rendersi conto degli
effetti di tale sodalizio: l’impianto è splendido, ispirato a
concetti minimalisti eppure allo stesso tempo articolato e
ricco di geniali soluzioni tecniche. Il fatto che il rapporto
committente/installatore sia stato libero non vuol dire che
il cliente non avesse le idee chiare sugli obiettivi da rag-
giungere. Queste le richieste che il facoltoso tributarista
altoatesino ha posto sul tavolo delle trattative: sala home
cinema senza compromessi, multiroom audio/video su
16 zone, gestione automatizzata delle luci e dei servo-
meccanismi, controllo luci nella zona wellness, musica in
piscina (anche sott’acqua!), massima semplicità d’uso.
Considerate le premesse, la scelta delle elettroniche ca-
deva quasi inevitabilmente sulle rigorosissime Linn, un
lettore CD/DVD Unidisk 1.1, un pre/decoder 5103 e quat-
tro amplificatori Chakra C-5100 a cinque canali. Lanciato
sul mercato nel 2003, l’Unidisk 1.1 legge ogni formato
digitale, SACD incluso. Il costruttore lo definisce a true con-vergence player, un apparecchio in grado di soddisfare le
esigenze di chiunque, dall’audiofilo all’appassionato di
film d’azione. L’Unidisk 1.1 dista anni luce dal lettore DVD
dozzinale, dotato com’è di una meccanica di lettura in me-
tallo e dell’innovativo sistema di trascinamento Silver Di-
sk Engine. Sul pannello posteriore abbondano i connet-
tori professionali, come gli XLR bilanciati delle uscite au-
dio e i BNC del video progressive. L’uscita digitale è colle-
gata al System Controller 5103, un componente dalla fa-
cilità d’uso fenomenale se paragonata alla quantità di fun-
zioni che è in grado di svolgere: preamplificazione, con-
versione A/D e D/A, signal processing, video switching,
generazione di grafiche on-screen, decodifica, multiroom
via Knekt. Oltre alle canoniche decodifiche Dolby e DTS il
5103 offre il Limbik, un formato Linn atto a migliorare la
riproduzione dei programmi musicali.
MULTIAMPLIFICAZIONE A 20 CANALIIl Linn 5103, un controller da poco uscito di produzione
ma sempre attualissimo, pilota i già menzionati Chakra
C-5100 dotati di schede crossover Aktiv, per un totale di
20 (venti!) canali in multiamplificazione. I Chakra sfrutta-
Bach in PISCINA
Dopo il nuoto sincronizzato il nuoto
sonorizzato: il committente dell’impianto
qui in esame ama a tal punto la musica
da non potervi rinunciare nemmeno
quando nuota in piscina. La soluzione:
altoparlanti subacquei. Ma non solo
MUSICA IN PISCINA Lo sport preferito dal proprietario
di casa è il nuoto. Per ascoltare
musica anche quando è
impegnato nelle lunghe routine di
vasche, il consulente altoatesino
ha chiesto e ottenuto
l’installazione di due diffusori
subacquei: se ne intravede uno
sotto il pelo dell’acqua.
IN DETTAGLIO
di Marco Gallonifoto di Dream Photo (BZ)
Informazioni:Fidelity GroupVia Francescani, 439100 BolzanoTel. 0471/983029www.fidelity-group.itPersona di riferimento:Sig.ri Michele Kerschbaumere Marco Coletti
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LE FUNZIONALITÀ RICHIESTEALL'INSTALLATORELe richieste del proprietario sonostate tutt’altro che semplici ebanali: sala home theater di livello‘no-compromise’, sistemamultiroom audio/video esteso atutta l’abitazione, gestioneautomatizzata delle luci e deiservomeccanismi, controllo lucinella zona wellness, estensionedella musica in piscina (anchesott’acqua!). Il tutto, inoltre,doveva essere caratterizzato dallamassima semplicità d’uso.
REALIZZAZIONE:Costo complessivo: 130.000 euroProgettazione - 30 oreRealizzazione - 15 giorni(alle tempistiche vanno aggiunte26 ore per la taratura e la messa apunto del sistema)
IL SISTEMA IN PILLOLE
La sala cinema. Il sipario chiuso mette in risalto i
diffusori del fronte anteriore, due Linn Akurate 242
per i canali sinistro-destro e un Akurate 225 per i
dialoghi. Le pareti sono trattate con cartongesso e
pannelli fonoassorbenti da 30 mm.
Nella foto sotto, l’ambiente fotografato con il sipario
aperto lascia intravedere lo schermo Adeo Plano 16:9.
IMPIANTI TOP-CLASSDalla musica allo sport passando per il wellness grazie all’automazione domestica
A COLLOQUIO CON I PROGETTISTI
Abbiamo posto alcune domandeal progettista MicheleKerschbaumer. Le sue risposte
aiutano a capire qualcosa in più sullafilosofia di progetto e sulle soluzionitecniche adottate.
HC - In che modo avete utilizzato i venticanali degli amplificatori Chakra? Puòdirci qualcosa in più sullamultiamplificazione attuata mediante leschede Aktiv?Michele Kerschbaumer - Gli Akurate
242 e il diffusore centrale 225 sono
penta-amplificati per mezzo delle
schede Aktiv, mentre i posteriori
Akurate 212 sono bi-amplificati. Ogni
trasduttore ha così il suo controllo di
livello indipendente, ciò che gli
consente di lavorare al massimo delle
possibilità. In particolare, i woofer dei
242 e del 225 sorprendono per
controllo e velocità. Il subwoofer
Sizmik 12.45 è potente e preciso,
l’ideale per i film d’azione. Devo però
confessare che le operazioni di
taratura e messa a punto sono state
piuttosto impegnative, e ogni volta che
riascoltiamo l’impianto troviamo
qualcosa da migliorare. Ma ne vale la
pena: si tratta di una configurazione
sofisticata che porta lustro e prestigio
alla nostra azienda e, direi, all’intero
settore dell’installazione.
HC - In che modo e con quali strumentiavete effettuato i rilevamenti in ambienteper il trattamento acustico della salacinema?M.K. - Il mio socio Marco Coletti, che è
un tecnico specializzato iscritto negli
elenchi della provincia di Bolzano, ha
fatto ricorso al classico colpo di pistola.
La detonazione è stata processata con
un integratore Brüel & Kjaer 2260 e
con un calibratore 4231 (sempre
Brüel & Kjaer) per mezzo dei quali
Marco ha calcolato i tempi di ritardo e
riverberazione. Poi ha convertito tutto
in 3D per mezzo del software Ram 7 e
ha stabilito gli interventi acustici da
effettuare.
HC - Che processore avete utilizzato pereliminare le differenze temporali tra idiffusori a bordo piscina e quelli aimmersione? E in che modo lo aveteusato? È lecito immaginare che abbiateritardato i diffusori subacquei, visto chein acqua il suono si propaga piùvelocemente che in aria. Se è così, aquanto ammonta il ritardo?M.K. - Per mezzo di un equalizzatore
parametrico/limiter/delay Allen &
Heath iDR-8 abbiamo ritardato il
segnale destinato ai diffusori immersi
nella piscina. Il suono viaggia infatti a
circa 344 metri al secondo in aria
libera e a 1.500 metri/secondo in
acqua. Ritardando la propagazione
nell’acqua siamo riusciti a uniformare i
tempi di arrivo.
HC - Che schermo avete utilizzato in salacinema?M.K. - Un Adeo Plano 16:9 con luce
netta di 2,40 x 1,35 metri.
HC - Quanto tempo hanno richiesto ilavori?M.K. - Le nostre due squadre di
installatori hanno impiegato circa due
settimane per portare a termine
l’opera. Approfitto dell’occasione per
ringraziare i ragazzi che, guidati dal
capo tecnico Massimo Pompermaier,
hanno curato alla perfezione i dettagli
e rispettato i tempi di lavorazione.
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Particolare del fronte posteriore e
dell’armadio che ospita le
elettroniche. Come diffusori
surround sono utilizzati due Linn
Akurate 212 a 4 vie. Anche le
elettroniche sono quasi tutte Linn:
un lettore Unidisk 1.1, un
pre/decoder/controller 5103 e
quattro amplificatori Chakra
C-5100 a 5 canali.
no l’omonima tecnologia ad alta efficienza che consente
di collocare in un telaio piccolo e leggero (7 kg) cinque
canali da 100 Watt RMS. La catena di amplificazione è
Linn fino all’ultimo anello, costituito dagli splendidi diffu-
sori Akurate: una coppia di 242 per i canali L e R anterio-
ri, un 225 per i dialoghi, due 212 per il fronte posteriore
più un subwoofer Sizmik 12.45 da 500 Watt RMS con
controllo digitale del segnale. Più che sulla quantità, Ker-
schbaumer ha puntato sulla qualità del suono e sulla coe-
renza d’insieme. Con i loro 87dB, gli Akurate non sono
diffusori efficientissimi, né i Chakra sviluppano potenze
da centrale nucleare. Ma è ragionevole supporre che quan-
to ad accuratezza e a capacità di restituire le più sottili sfu-
mature il sistema abbia pochi rivali. Tutti i diffusori del fron-
te anteriore sono a cinque vie, mentre i posteriori, caso
forse più unico che raro per bookshelf di così contenute
dimensioni, sono a quattro vie. La scelta del sistema mo-
nomarca assicura un’omogeneità di voce che i set ibridi
raramente hanno. Le parole di Kerschbaumer tradiscono
una più che giustificata soddisfazione: “Il risultato finale
è emozionante. Il suono è chiaro, definito, vigoroso”. Fan-
no ancora parte della sezione audio un ricevitore DAB Har-
man/Kardon e un server Marantz DH-9500 nel quale è
immagazzinata l’intera collezione musicale del padrone
di casa. Il DH-9500 può servire fino a quattro zone con-
temporaneamente, in ciascuna delle quali è possibile
ascoltare un brano diverso. Non da meno è la sezione vi-
deo: l’uscita DVI dell’Unidisk 1.1 è collegata direttamen-
te al proiettore Runco CL-810, così da mantenere intatte
le caratteristiche originali del segnale.
RICEVITORE HUMAX HDTVLa sala HT è stata acusticamente trattata dopo attento stu-
dio delle caratteristiche di riverbero. Le pareti sono rive-
stite con pannelli fonoassorbenti Quash FR-2000 da 30
mm e cartongesso Knauf. Sotto i rivestimenti corrono le
AUTOMAZIONI Una delle pulsantiere che richiamano
i 4 scenari luci e i movimenti dei
servomeccanismi (sipario, proiettore,
etc.). La gestione luci della zona
wellness, invece, è affidata a un
impianto di automazione domestica
Zumtobel (sotto).
IN DETTAGLIO
In sala da pranzo (sopra)
campeggia un Loewe Spheros
Masterpiece da 37” (LCD)
montato su base rotante. Tra i
componenti di maggior spicco c’è
il ricevitore digitale Humax per
Premiere ad Alta Definizione,
capace di una qualità d’immagine
elevatissima.
Il diffusore centrale Akurate 225.
In primo piano si riconosce l’unità
medio alti 3K Array a emissione
puntiforme, uno dei punti di forza
dei diffusori Linn. Come
trasduttori bassi sono utilizzati
due woofer da 6,5” con struttura a
sandwich.
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IMPIANTI TOP-CLASSDalla musica allo sport passando per il wellness grazie all’automazione domestica
canaline in cui passano i numerosi cavi di potenza desti-
nati ai diffusori. Ma sarebbe un errore pensare alla realiz-
zazione di Fidelity come all’impianto per nostalgici del-
l’audio che a malincuore concedono qualcosa al video e
alla TV. Un componente di cui Kerschbaumer va partico-
larmente fiero è il ricevitore digitale Humax per la TV ad
Alta Definizione. “Quattro canali – dichiara l’installatore di
Bolzano – sono già disponibili con risoluzione di 1080i.
Inutile dire che l’immagine è perfetta sia dal punto di vi-
sta del colore che della profondità e del dettaglio. Auspi-
co che l’HDTV entri al più presto e in modo prepotente nel
mercato”. Le immagini sono visualizzate da LCD Loewe
disseminati nelle varie stanze, mentre in sala da pranzo
campeggia uno Spheros Masterpiece da 37” con base ro-
tante (Loewe anch’esso). Anche l’interfaccia grafica del
server DH-9500 compare sui monitor LCD, dai quali è per-
tanto possibile selezionare il brano secondo l’artista o il
genere preferito. L’intero impianto è gestito da un teleco-
mando Marantz RC-9500 con LCD a colori. L’RC-9500
non si limita al controllo delle apparecchiature audio/vi-
deo ma agisce altresì sui servomeccanismi e sulle cen-
traline luci Lutron Graphic Eye della sala cinema. I tecnici
della Fidelity hanno predisposto quattro scenari organiz-
zati secondo macro. L’impianto luci, che abbraccia anche
la zona wellness, è realizzato con prodotti Zumtobel, un’a-
zienda tedesca leader nell’illuminotecnica professionale.
IL MANAGER DEL SUONO
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Particolare dello studio e della
zona letto. In alto a destra si
riconosce uno dei monitor LCD
Loewe disseminati per la casa.
Incassati nel soffitto si notano i
faretti dell’impianto luci
Zumtobel, controllati mediante
centraline Lutron Graphic Eye.
Per compensare i differenti
tempi di arrivo tra i suoni a
bordo piscina e quelli diffusi
dai due speaker subacquei, i
tecnici di Fidelity hanno fatto
ricorso al sofisticato
processore Allen & Heath
iDR-8. Tecnicamente
parlando, si tratta di un
mixer a matrice 16 x 16 in
grado di svolgere una
quantità di funzioni: delay
(ritardo) in ingresso e
uscita, equalizzazione
parametrica a 4 e 8 bande,
mixing microfonico
automatico, limiter,
compensazione del rumore
ambientale, crossfading e
altro. L’iDR-8 è dotato di
componenti e
configurazioni di
prim’ordine, come i
preamplificatori d’ingresso
Allen & Heath, i convertitori
a 24 bit e i DSP ad
architettura fissa. Il parco
connettori comprende
numerosi connettori XLR
bilanciati, porte RS-485/PL-
Anet e in/out Midi; per
mezzo di una card opzionale
è possibile il collegamento
Internet Wi-Fi. L’iDR-8 è
diffusamente utilizzato
come sistema per il sound
management: lo troviamo -
solo per citare qualche
esempio - nel Museo di
Storia Naturale di Londra,
nel Parlamento Europeo di
Strasburgo, nella chiesa
evangelica Lighthouse di
Singapore, negli studi BBC e
nella sede centrale della
Lockheed Martin.
L’Allen & Heath iDR-8 è unmixer a matrice 16 x 16 ingrado di svolgere unaquantità di funzioni: delay iningresso e uscita,equalizzazione parametrica a4 e 8 bande, mixingmicrofonico automatico,limiter, compensazione delrumore ambientale,crossfading.
Quanto al multiroom la scelta è caduta su Octopus, un si-
stema in grado di soddisfare pienamente le richieste di
facilità d’uso avanzate dal padrone di casa. Piccoli tastie-
rini a muro sparsi nelle stanze permettono di impostare
le funzioni più semplici, come l’on/off di zona, la selezio-
ne della sorgente o il controllo di volume.
MUSICA SOTT’ACQUAIl tocco finale è costituito dalla zona wellness. Il padrone
di casa ama la vita all’aria aperta e lo sport, in particolare
il nuoto. I tecnici della Fidelity sono riusciti a conciliare in
modo mirabile le molteplici passioni del committente. Il
tentacolare Opus non si limita a sonorizzare il bordo pi-
scina: si spinge sott’acqua, per dar modo al professioni-
sta di Bolzano di ascoltare musica anche durante la quo-
tidiana routine di vasche. La sonorizzazione subacquea è
ottenuta mediante due diffusori a immersione pilotati da
un Opus DZM-100 in classe D da 100 W/ch. Per com-
pensare le differenti velocità di propagazione del suono
nell’aria e nell’acqua, l’emissione dei diffusori a immer-
sione è ritardata mediante un processore digitale. La ta-
ratura finale ha visto Marco Coletti, socio di Kerschbau-
mer, immerso per intero nella piscina. Il livello di pres-
sione sonora in acqua è impressionante, ha dichiarato Co-
letti a lavori conclusi.
Gli ospiti che non amano il nuoto non devono per questo
rinunciare alla musica, diffusa da quattro speaker Rock
collocati in giardino. Per aumentare la suggestione am-
bientale sono utilizzati tubi al neon e fibre ottiche Zumto-
bel controllati attraverso un monitor LCD programmabi-
le. I lavori sono stati portati a termine in collaborazione
con lo studio di architettura Zoeggeler, senza il quale – di-
chiara con lodevole umiltà Kerschbaumer – i risultati non
avrebbero raggiunto simili livelli.
MULTIROOMLe funzioni base del sistema
Octopus, come l’on/off di zona, la
selezione della sorgente e il controllo
del volume, sono gestite attraverso
pulsantiere come questa. Per le
funzioni più complesse, invece, è
utilizzato un telecomando universale
Opus LRC-300.
IN DETTAGLIO
La casa del committente è situata
in una delle zone più esclusive di
Bolzano: dal terrazzo si contempla
uno splendido panorama. Gli
ospiti in giardino non devono
rinunciare alla musica, diffusa da
speaker Rock: se ne riconosce uno
in basso a sinistra.
Un po’ come quegli chef creativi che accostano senza timore pietanze egusti diversi – il dolce con il salato, il pesce con la carne – Michele Ker-schbaumer ha utilizzato componenti alquanto eterogenei, vedi per esem-pio le elettroniche Linn, regine dell’hi-end, e il processore Allen & HeathiDR-8 di chiara provenienza audio pro
l VIDEOPROIETTORE RUNCO CL-810
l SCHERMO ADEO PLANO 16:9 DA 2,40 x 1,35
METRI
l TVC 37” LOEWE SPHEROS MASTERPIECE
l MONITOR LCD LOEWE
l LETTORE CD/DVD/SACD LINN UNIDISK 1.1
l TUNER DAB HARMAN/KARDON
l SERVER MARANTZ DH-9500
l RICEVITORE DIGITALE AD ALTA DEFINIZIONE
HUMAX
l PRE/DECODER LINN 5103
l PROCESSORE ALLEN & HEATH IDR-8
(EQUALIZZATORE PARAMETRICO/ DELAY/LIMITER)
l AMPLIFICATORI LINN CHAKRA C-5100
l DIFFUSORI ANTERIORI LINN AKURATE 242
l DIFFUSORE CENTRALE LINN AKURATE 225
l DIFFUSORI POSTERIORI LINN AKURATE 212
l SUBWOOFER LINN SIZMIK 12.45
l DIFFUSORI ROCK DA GIARDINO (x 4)
l DIFFUSORI SUBACQUEI (1 CP.)
l CENTRALINA LUCI LUTRON GRAPHIK EYE
l LUCI ZUMTOBEL
l SISTEMA MULTIROOM OCTOPUS CON
TASTIERINI DI ZONA E TELECOMANDO
UNIVERSALE LRC-300
l PANNELLI FONOASSORBENTI DA 30 MM QUASH
FR-2000
l CARTONGESSO KNAUF
I COMPONENTI CHE FORMANO IL SISTEMA
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