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I quaderni dell’ F E B B R A I O 2 0 1 0 AriaCompressa · Trafilerie di Malavedo”. ... fino a...

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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa FEBBRAIO 2010 AriaCompressa I quaderni dell’ Dossier Metallurgia Applicazioni Quel filo che fa miracoli Aziende Sotto il segno dei separatori Gestione Ruolo strategico dell’installatore Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. - d.l. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) Art.1 Comma 1 - dcb Milano EMME.CI. sas - Anno XV - n. 2 FEBBRAIO 2010 - Euro 4,50
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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa

F E B B R A I O 2 0 1 0

AriaCompressaI quaderni dell’

DossierMetallurgia

ApplicazioniQuel filo

che fa miracoli

AziendeSotto il segnodei separatori

GestioneRuolo strategicodell’installatore

Poste Italiane SpASped. Abb. Post. - d.l. 353/2003(Conv. in L. 27/02/2004 n°46)Art.1 Comma 1 - dcb Milano

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“Un documento notarile, risalente al 1873, atte-sta l’esistenza dell’azienda fin dai tempi più

remoti. Quando la ditta Laminatoio di Malavedo, conannessa trafileria, fondata da Giorgio Enrico Falk, tra-sferisce gli impianti a Sesto S.Giovanni (Mi), un di-pendente della stessa Alberto Gianola, mio nonno,decide di rilevare la proprietà della trafileria assieme alfiglio Daniele, mio padre. Nascono così, nel 1930, leTrafilerie di Malavedo”. Così ci racconta le origini del-l’azienda Alberto Gianola, nipote del fondatore, checonduce attualmente l’azienda con i tre figli Pietro,Lucia e Daniele.

La materia primaLa materia prima della trafileria è la vergella, che vie-ne acquistata direttamente dalle ferriere. La vergel-la, del diametro di 5,50 mm, passata nelle macchineper la trafila, viene ridotta di spessore in funzionedelle necessità dei clienti, fino a 0,50 mm. Il filo diferro così ottenuto può essere successivamente ri-cotto per renderlo più morbido e poi ritrafilato perportarlo alla dimensione voluta.

“La Trafilerie di Malavedo - ci dice Gianola - lavora evende filo di ferro crudo, cotto bianco, trafilato dalcotto, ramato, zincato, fosfatato e decapato per se-menze, viterie, minuterie metalliche e lavorazionispeciali. In pratica, dal filo vengono ricavati moltiprodotti: dai ribattini alle catene industriali, dai na-stri trasportatori ai punti metallici, alle funi”.Fino al 2007, dalla derivazione di un corso d’acquache passava sul suo territorio, l’azienda producevaenergia elettrica in quantità tale da coprire quasi il10% del suo fabbisogno. In quell’anno, ha dovuto ri-nunciare a tale attività storica per la complessitàdella burocrazia degli enti preposti alle autorizza-zioni e per i relativi costi che ne avevano compro-messo la convenienza.

UNA STORICA TRAFILERIA LECCHESE DOVE DI CASA È L’ECCELLENZA

Quel FILOche fa miracoliViteria, minuterie metalliche, filo per lavorazioni speciali. E’ quantoproduce la Trafilerie di Malavedo, in provincia di Lecco, da cuisi ricaveranno, poi, molti prodotti: ribattini, catene industriali, nastritrasportatori, punti metallici e funi, tanto per citarne alcuni. Duegli impianti pneumatici: uno per i servizi dedicati alla produzione,con due compressori a cascata e alternativamente di riservauno all’altro; il secondo per la produzione di azoto.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • febbraio 201016

MET

ALLU

RGIA

Benigno Melzi d’Eril

Dossier APPLICAZIONI

La materia prima: la vergella.

L’aria compressaAnche qui, senza aria compressa l’azienda si fer-ma. Oltre ad alimentare la movimentazione e gliautomatismi, l’aria compressa ha diverse altrefunzioni nell’ambito delle lavorazioni. “Una di uncerto rilievo - precisa Gianola - è l’asciugaggio delfilo dopo i trattamenti a bagno, come la ramatu-ra, prima di essere avvolto. Un'altra riguarda laproduzione dell’azoto, che deve essere immessonella caldaia durante la cottura del filo perl’eliminazione del fumo che lo farebbe annerire.L’aria compressa viene usata anche per la puliziadelle bobine, dei rotoli degli aspi, terminata la la-vorazione, e per spruzzare il prodotto con olioquando il cliente lo richiede per una protezionedalla ruggine”. Due gli impianti per la produzione dell’aria com-pressa di cui l’azienda è dotata: uno per i servizi de-dicati alla produzione, con due compressori che en-trano in funzione a cascata e che sono alternativa-mente, uno di riserva all’altro; il secondo, per la pro-duzione dell’azoto. L’azienda è sempre stata assi-stita dalla Dell’Oro di Valmadrera, che non ha fat-to mai mancare l’aria necessaria al funzionamen-to di questa che è una delle produzioni più impor-tanti del Lecchese. Concludendo l’incontro a Malavedo, in provincia diLecco, lungo la strada che porta in Valsassina, Al-berto Gianola, orgoglioso della sua azienda più checentenaria e tuttora all’avanguardia per qualità eorganizzazione, ci anticipa di aver provveduto al-l’acquisto di un capannone unico a Garlate, con un“trasloco” da realizzare appena il mercato darà se-gni certi di ripresa. “Finalmente - ci dice - potrò ave-re tutta l’azienda su uno stesso piano. E sa cosa ledico? A Garlate c’è gia un compressore d’aria!”.

17febbraio 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

MET

ALLU

RGIA

Dossier APPLICAZIONI

L’azienda è stata, inoltre, segnalata dall’Api, associa-zione delle piccole e medie imprese, all’UniversitàBocconi fra le migliori del Lecchese. E l’ateneo mila-nese, dopo una analisi approfondita, le ha attribuitoun riconoscimento per l’organizzazione aziendale eper l’efficienza produttiva, ovvero la velocità di rispo-sta dall’ordine alla consegna. L’eccellenza dell’azien-da è determinata non solo dalla grande flessibilitàche riesce a esprimere e da un ben attrezzato e ra-zionale magazzino, anche di semilavorati, ma è frut-to anche della intercambiabilità del personale allaguida delle macchine di ogni lavorazione.

Le lavorazioni“La prima lavorazione è la trafilatura - prosegueAlberto Gianola -. Il diametro del filo viene ridottoa freddo attraverso il passaggio nella filiera. Que-sta richiede un raffreddamento ad acqua, perché ilfilo non grippi. Oltre al processo di raffreddamen-to, viene usata della polvere di stearato per rende-re fluido il passaggio del filo attraverso l’ugello co-nico riduttore. Qualora, poi, per le caratteristicherichieste dal cliente, si renda necessaria una ricot-tura, il filo viene posto in una caldaia e, quindi, inappositi forni in atmosfera controllata per la ricot-tura in bianco a 650/750 °C per 8 ore. Il filo cottoviene lasciato raffreddare in una fossa speciale per24/36 ore; è opportuno ricordare che il prodottodeve raffreddare lentamente allo scopo di evitarela tempera del metallo. Raggiunta una tempera-tura di 70/80 °C, il filo viene tolto dalla fossa e ri-trafilato per raggiungere la flessibilità richiesta e,successivamente, viene riavvolto in rotoli, aspi, roc-chetti, bobine, rosettato. Siamo in grado anche diprovvedere alla produzione in barre del filo dellelunghezze richieste dal cliente. La gamma dei dia-metri del filo va da 0,50 a 13,00 mm, con tolleranzecentesimali. Internamente, provvediamo anche al-la ramatura del filo ”.

A sinistra, una filiera per la trafila.Al centro, una caldaia per la cottura del filo nel forno.A destra, la centrale di produzione dell’azoto.

In questa ultima parte della nostraanalisi degli attori coinvolti nel proces-

so energetico legato ai compressori in-dustriali, ci occupiamo del ruolo degliinstallatori e del cliente finale all’internodi un possibile quadro normativo.Tra i due, gli installatori hanno nelle lo-ro mani l’effettiva gestione del sistemae sono le persone che fanno da tramitetra il produttore e il cliente finale. At-traverso loro, infatti, viene selezionata,installata e gestita la maggior partedella potenza utilizzata dai sistemi dicompressione e proprio loro possonorappresentare un grande serbatoio dipotenziale risparmio energetico, sup-portando il cliente nella selezione delprodotto e delle condizioni di lavoropiù indicate in funzione delle neces-sità dell’impianto.

Formazione insufficienteAd oggi, la formazione degli installato-ri è praticamente autodidatta e co-

struita sull’esperienza accumulata incampo. Solo in alcuni casi, possono es-sere formati direttamente dai costrut-tori di compressori, affiancando, così,alle esperienze di campo, anche alcunenozioni teoriche di base.Il limite di questo tipo di formazioneconsiste nel fatto che, nel primo caso, èsicuramente di livello medio-basso,mentre nel secondo è, come dire,orientata.Analizzando brevemente le azioni chel’installatore realizza durante lo svolgi-mento della sua attività, e mettendolain relazione a un possibile percorsoformativo obbligatorio, possiamo me-glio comprenderne l’importanza e ilpeso specifico sulla gestione dell’ener-gia e del suo corretto utilizzo.

Selezione del compressoreL’azione iniziale, che è strategica dalpunto di vista della gestione energeti-ca, è il supporto al cliente nella selezio-

ne del compressore e dei relativi acces-sori, necessari a soddisfare le richiestedello stabilimento.E’ in questo momento che la neces-sità di disporre di dati certificati sulleprestazioni dei compressori è strate-gica, per poter selezionare il prodottoappartenente a una categoria chepossa soddisfare le richieste con il mi-nimo impatto energetico ed ecologi-co possibile.La disponibilità di dati certificati è par-te di competenza dei costruttori, ma laloro corretta interpretazione, al fine diuna utilizzazione ottimale, è di compe-tenza degli installatori.Nello svolgimento di questa attivitàiniziale, la formazione teorica è asso-lutamente necessaria, al fine di poterdeterminare esattamente le neces-sità del cliente eseguendo rilevazionisul campo, trasformando i valori rile-vati in valori standard per poterli con-frontare con i dati certificati dei com-pressori (che riportano valori stan-dard).E’ noto che, difficilmente, i compressorilavorano in campo in condizioni ugualialle condizioni standard. Essi lavoranoin condizioni che vengono definite at-tuali (Standard flow, Actual flow, Stan-dard power, Actual power), per cui iconsumi misurati in campo devonosempre essere riportati alle condizionistandard per poterli confrontare con idati caratteristici dei compressori.Viceversa, nel caso sia esattamentenoto un consumo, i dati standard deicompressori devono essere attualiz-zati alle condizioni che troveranno incampo.Grazie alla formazione certificata degliinstallatori e alla disponibilità di datiprestazionali certificati sarà possibile,per l’installatore, realizzare un pro-spetto energetico, redatto anch’esso informa standardizzata, dell’installazio-ne da utilizzare per il monitoraggio del

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MACCHINE ECO-COMPATIBILI: ANALISI, PROPOSTE E SOLUZIONI/3°

Ruolo strategicodell’INSTALLATORE

Supporto al cliente nella selezione del compressoree dei relativi accessori per soddisfare le richieste

specifiche. Installazione e gestione del sistema. Questii due aspetti primari del ruolo strategico dell’installatore,

soggetto che fa da tramite tra produttore e clientefinale. Da qui la necessità di corsi di formazione mirati

su aspetti energetici ed ecologici della materia,sicurezza delle installazioni al primo impianto

e durante la vita in servizio.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • febbraio 2010

Danilo Viganò

Gestione

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sistema nel corso degli anni e perl’accesso a forme di finanziamento mi-rate a contenere e ottimizzare il consu-mo energetico.

Installazione e gestioneLa seconda azione di competenza de-gli installatori consiste, appunto, nel-la installazione e nella gestione delsistema.Anche in questo caso, la formazione èindispensabile per la selezione deicomponenti accessori più indicati asoddisfare le esigenze di qualità dell’a-ria, senza introdurre perdite di caricoeccessive che penalizzerebbero il profi-lo energetico, portando il sistema a la-vorare a una pressione più elevata delnecessario.Spesso, gli accessori non vengono con-siderati importanti ai fini energetici edecologici, ma contribuiscono in mododeterminante a stabilire il valore del-l’energia consumata. Basti pensareche, dimensionando in modo errato - oinstallando componenti per i qualinon è possibile avere i dati di perdita dicarico - un insieme essiccatore filtri dilinea, si può arrivare a introdurre unaperdita di carico di circa 0.8-1 bar, checorrisponde a un dispendio di energiadi circa il 15%.Anche il locale compressori ha una suavalenza ai fini energetici, in quanto de-ve consentire al compressore di lavora-re in condizioni ideali prossime allecondizioni ambientali, in modo da nonindurre perdite di rendimento. Adesempio, una installazione in un localenon sufficientemente aerato costrin-gerà il compressore ad aspirare aria auna temperatura più alta, riducendo-ne la capacità.In queste condizioni, il compressoresarà costretto a lavorare per un tempopiù lungo, generando uno spreco dienergia consistente, una usura mag-giore e una aumentata necessità di

Gestione

servizio (impatto ecologico). La nostraproposta normativa, in corso di scrit-tura, prevede per gli installatori la fre-quenza obbligatoria di un corso di for-mazione che porti al conseguimentodi un patentino per l’installazione e laconduzione dei sistemi di aria com-pressa con potenza superiore ai 3 kW.La formazione, oltre che degli aspettienergetici ed ecologici della materia,si occuperà anche di quelli legati allasicurezza delle installazioni al primoimpianto e durante la vita in servizio.

Consulente del cliente finaleIl terzo attore della catena energeticalegata ai sistemi di produzione ariacompressa è il cliente finale.La maggior parte dei clienti finali è, adoggi, obbligata a rivolgersi agli instal-latori per la selezione e la gestione diun sistema di generazione di aria com-pressa. Normalmente, il cliente finale non hala possibilità di giudicare e valutare of-ferte diverse dal punto di vista energe-tico, perché mancano i dati necessariper effettuare una comparazione ener-getica e l’approccio culturale al rispar-mio energetico non è ancora del tuttomaturo in tutte le realtà, per cui man-ca lo stimolo all’approfondimento. Ilcliente si limita a confrontare diverseofferte sulla base del prezzo finale del-l’impianto, senza poter valutare auto-nomamente, ad esempio, che un ri-sparmio iniziale di 1.000 euro su unimpianto può voler dire spenderne4.000 in più nel corso della vita in ser-vizio dell’impianto stesso, sotto formadi maggiore energia consumata emaggiori costi di manutenzione.Questo succede perché non sono di-sponibili dati certificati sulle prestazio-ni dei compressori, non sempre gli in-stallatori sono in grado di analizzare ilprofilo energetico dell’installazione e,sulla base di questo, procedere con

l’illustrazione delle possibili soluzioni.L’obbligo della realizzazione, da partedell’installatore, del profilo energeticoin forma standard e la disponibilità deidati certificati permetterebbero alcliente finale di eseguire in proprio, se-renamente, tutte le valutazioni del ca-so, con una “visione” un poco più am-pia rispetto all’analisi del solo costodell’investimento iniziale, che, seppurimportante, rappresenta solamente il20% del costo totale del sistema du-rante la sua vita in servizio.Da ciò si può dedurre che, oggi, ungrande numero di clienti finali nonimmagina nemmeno quali potenzia-lità di risparmio abbia a disposizioneattraverso l’adeguamento dell’im-pianto o il passaggio a sistemi più ef-ficienti.

Vantaggi trasversaliDa quest’ultima delle analisi fatte,emerge la necessità di una regolamen-tazione che permetta di gestire i siste-mi di generazione e distribuzioned’aria compressa, il cui effetto porteràbenefici: - ai costruttori, che potranno vedere

correttamente applicati ed esaltatitutti gli sforzi di ricerca tecnologicavolti a migliorare il prodotto;

- agli installatori, che, a loro volta, po-tranno confrontarsi tra di loro sullabase di argomentazioni tecniche dalvalore pressoché assoluto e, al tem-po stesso, comprensibile, facendodella professionalità e preparazionelo strumento per potersi garantire illavoro;

- al cliente finale, che, finalmente, avràla possibilità di avere un quadrochiaro dei costi e del valore del pro-prio impianto;

- all’intera società, perché potrà affida-re una importante fetta del consu-mo energetico in mani esperte.

(3 - fine)

febbraio 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

INNOVATIVE INSTRUMENTSSvetrina

A dispersionetermica

Grazie all’ accordo con K-Tek, Innovative Instru-ments (innovativeinstruments.com) ha inseri-

to nella gamma di strumenti distribuiti i flussosta-ti a dispersione termica serie TX, per segnalare ilflusso di liquidi, gas e solidi a piccole particelle. La se-rie TX, nelle varie versioni, può essere utilizzata anchecome livellostato, qualora sia richiesta una soluzio-ne statica (assenza di parti in movimento).

Tecnologia efficaceLa tecnologia della dispersione termica, utilizzata nel-le applicazioni industriali da molti anni, consistenell’uso di due sensori termici: uno di riferimento emisura, alla temperatura del fluido in cui è immer-so; e il secondo alimentato a temperatura costan-te, creando, così, un differenziale termico tra i due. Quando TX è usato come flussostato, si aumenta ildifferenziale termico tra i due sensori, in modo damantenerlo in caso di basso flusso o di sua assen-za; quando il flusso attraverso i due sensori au-menta, provoca un effetto di raffreddamento, la ri-duzione del differenziale termico tra i sensori indi-ca un aumento di portata e il flussostato lo segna-la. Quando il flusso cessa, il differenziale termicoaumenta e lo strumento ritorna nelle condizioniiniziali. Se usato come livellostato, lo strumentosfrutta la conducibilità termica del fluido, che assorbeil calore del sensore alimentato, riducendo il diffe-renziale termico e fornendo così un allarme di altolivello. Quando il fluido abbandona i sensori, il dif-ferenziale termico aumenta e lo strumento si ripri-stina o fornisce un allarme di basso livello.

Problema superatoInizialmente, uno dei problemi di questa tecnologiaconsisteva nei tempi di risposta; K-Tek, grazie alla con-tinua ricerca e sviluppo dei propri prodotti, ha ri-dotto il tempo di intervento della serie TX da 1,5 a 0,5secondi, permettendo, così, l’utilizzo di questi stru-menti anche nelle applicazioni più critiche.La serie TX può operare con temperature di proces-so da -196 fino a +482 °C e con pressioni da vuoto fi-no a 689 bar. L’elettronica, contenuta in custodia adoppio comparto, può essere remotata fino a 600metri dal sensore; la custodia è disponibile con cer-tificato Atex, per installazione in aree pericolose.

TESEOSvetrina

Giunti, nuovagenerazione

Inuovi giunti Teseo (teseoair.com) rappresentanoil risultato di una vera e propria sfida raccolta dal-

l’Ufficio tecnico e dal reparto R&D, sfida alla qua-le oggi molte aziende europee non possono sot-trarsi: ridurre i costi e realizzare un prodotto este-ticamente più bello e più veloce da montare.

Per tutti i mercati La difficoltà principale, nella progettazione e realiz-zazione dei nuovi giunti “L” e “T”, è stata quella di ri-spettare i “paletti” fissati in termini di costi e fun-zionalità con il raggiungimento di elevate pressio-ni di collaudo. Queste si rendono indispensabili perla vendita del sistema in tutti i mercati, incluso, adesempio, quello canadese, che impone condizioni trale più severe per i sistemi in pressione. Dal modellosi è passati ai prototipi, testati in vari materiali e, unavolta superata anche questa fase, si è giunti alla in-dustrializzazione.

Montaggio rapidoI nuovi giunti a “L” e a “T” garantiscono un tempo dimontaggio più rapido del 60% rispetto alla soluzioneprecedente, in virtù della riduzione del numero di vi-ti (solo 3, ad esempio, per il gomito di AP40) e del nuo-vo design delle staffe di bloccaggio, che consente diunire due profili in pochissimi minuti.

Costo ridottoGrazie all’industrializzazione e all’ottimizzazionedegli stampi di pressofusione, i costi di produzione

sono stati razionalizzati, rendendopossibile offrire i nuovi giunti a uncosto di vendita inferiore rispetto aimodelli pre-esistenti, con una ridu-zione di quasi il 20% per AP40. Nellestaffe di bloccaggio sono stati intro-dotti, per la prima volta su un acces-sorio della linea AP, dei denti ad angoloalternato che aumentano la presa edeliminano lo slittamento, anche nel-

le condizioni di lavoro più estreme.

Belli e sicuriLa forma ancora più ergonomica è studiata per ren-dere il montaggio più facile e sicuro, anche in con-

Vetrina

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • febbraio 201036

I nuovigiunti Teseo.

La nuova serie TXdi flussostatia dispersione

termica di InnovativeInstruments.

dizioni ostili come quelle tipiche dei cantieri. Graziealle linee arrotondate delle staffe di bloccaggio, so-no stati migliorati la presa e il serraggio delle viti contesta a incasso, soprattutto nell’impiego in am-bienti stretti e disagevoli per l’installatore. Ulterio-re elemento non trascurabile nei nuovi giunti, coe-rentemente con la “filosofia” di Teseo, è l’estetica, mo-derna e piacevole. I nuovi giunti “L” e “T” sono in commercio dalle pri-me settimane del 2010 per il diametro AP40 e nel cor-so dell’anno per AP50.

ROBUSCHISvetrina

Soffiatoriinossidabili...

L’ultima novità di Robuschi (robuschi.com), tra le con-tinue proposte di soluzioni sempre innovative e dal-

le applicazioni più diversificate, è l’ampliamento del-la gamma dei propri soffiatori per uso industriale conla serie Rbs in acciaio inox, materiale che consente diutilizzarli in particolari applicazioni.

Materiale anticorrosioneLa serie Rbs è, infatti, pensata per i processi di ter-moevaporazione a ricompressione meccanica del va-pore: l’acciaio inox, nonostante gli agenti utilizzatiper la pulitura delle parti e la presenza continua digocce d’acqua o, addirittura, di liquidi corrosivi, ga-rantisce una naturale protezione anticorrosione del-la meccanica del soffiatore impiegato. Il processo dievaporizzazione a ricompressione meccanica, uti-lizzato in vari settori industriali - chimico, petrol-chimico, farmaceutico, alimentare, cartario, recu-pero solventi, industria della birra -, si configuraquale nuovo ed efficiente sistema per le applica-zioni anche nel settore della depurazione, poiché ga-rantisce maggiore rispetto per l’ambiente. La ter-moevaporazione a ricompressione meccanica del va-pore, in particolare, assicura, infatti, un notevole ri-sparmio energetico, perché riesce a riutilizzarel’energia conseguita dall’evaporazione, senza la-sciarla disperdere. L’utilizzo del compressore Rbs perla ricompressione, poi, dal punto di vista termodi-namico, è la metodologia più efficiente per evapo-rare acqua. L’Rbs comprime il vapore meccanica-mente per essere poi impiegato a pressione più ele-vata nell’evaporatore. L’energia fornita al compres-sore diventa energia addizionale per il vapore, con-sentendo il recupero del suo calore latente.

Caratteristiche e applicazioniQueste le principali caratteristiche dell’Rbs: resi-stenza alla corrosione, corpo & rotori in Aisi 316,portate da 340 a 9800 m3/h, pressione fino a 1000mbar in pressione e fino a 500 mbar in vuoto e pre-disposizione per il lavaggio delle tenute.Vari anche i vantaggi della compressione meccani-ca del vapore conseguita tramite l’Rbs: vengono as-sicurati bassi consumi energetici, un elevato coeffi-ciente prestazionale, un tempo di permanenza ri-dotto del prodotto da evaporare, semplicità di ge-stione del processo e di manutenzione e, non ulti-mi, bassi costi di gestione. Numerose le applicazionidel nuovo prodotto Robuschi. Nell’industria, è adat-to per la concentrazione di soluzioni zuccherine adalto contenuto di parte solida, lavaggi per il recuperodi zucchero, produzione di succhi di frutta, concen-trazione di gelatina, concentrati di verdura, di brododi pollo, di lievito di birra, evaporazione di solventi daprodotti farmaceutici, cristallizzazione di sale inor-ganico, produzione di siero di latte, concentrazionedi salamoia, concentrazione di soluzioni chimiche,dissalazione, tanto per fare qualche esempio.

In fatto di depurazionePer quanto riguarda, invece, la depurazione, il nuo-vo prodotto è adatto per i processi di: rimozione diacqua dai saponi, rimozione di solventi da oli vege-tali, rimozione di acqua da oli industriali, concen-trazione di acqua di lavaggio da impianti di verni-ciatura ad acqua, rimozione di acqua dai coloranti inprocessi di asciugatura/essiccatura, concentrazionefinale di prodotti di scarico derivanti da distillerie ebirrerie, concentrazione di caolino nei processi diasciugatura/essiccatura, recupero di solventi di sca-rico nei processi di pulizia , riciclo di acqua da impiantidi lavaggio auto, rimozione di inchiostro nei pro-cessi di stampa, depurazione negli impianti di trat-tamento di superfici elettrochimiche (incisioni, Cr, Zne altri).

V e t r i n a

37febbraio 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

La nuova serieRobuschi Rbsdei soffiatori

per uso industriale.

Si è svolta a Erba (Co), il 29 e 30 gen-naio, la seconda edizione di “A.A.A.

Fornitore Offresi”, Salone della subfor-nitura metalmeccanica. Tra gli esposi-tori, anche Animac e il socio certificatoVincit. In tale occasione, Vincit - vale adire i titolari Alessandro e Marco, coa-diuvati dal padre - e Animac hanno or-ganizzato un convegno in cui chi scrivequeste note, in qualità di presidentedell’Associazione, ha presentato unarelazione dedicata allo stato dell’artein tema di normativa, con ampi pas-saggi sulla parte inerente la sicurezzasul lavoro e l’ottimizzazione delle risor-se energetiche negli impianti di ariacompressa.

Oltre 300 espositoriAccolta in una struttura articolata e fles-sibile, ben radicata in un territorio ricco

ANIMAC PROTAGONISTA NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI LARIOFIERE

Un SERVIZIOproprio coi fiocchi

Normativa relativa a impianti e apparecchiature riguardantil’aria compressa, come approntare l’intera documentazionerichiesta dalle norme vigenti per essere in regola, sicurezzasul lavoro e risparmio energetico in ambito pneumatico. Questialcuni dei temi trattati in una relazione Animac presentatadurante “A.A.A. Fornitore Offresi”, Salone della subforniturametalmeccanica tenutosi in gennaio nella struttura fieristicadi Erba (Co). Nel riquadro, la “scaletta” dell’intervento.

Ing. Massimo Rivaltapresidente Animac

come un “luogo di incontri”, vero e pro-prio laboratorio per reti d’imprese, in unadeclinazione semplice ed efficace. E’ il ri-sultato di sinergie forti all’interno delterritorio e, anche grazie alla sua formulanuova, ha favorito la partecipazione diimprese di piccole e piccolissime dimen-sioni accanto a quelle più strutturate. Va-ria la provenienza dei partecipanti, a con-ferma di una fieranon solo di prossimità:48% degli espositori proveniente dallaprovincia di Lecco, ma il restante 52% daaltre province lombarde, quali Como(15,90%), Monza e Brianza (8,83%), Ber-gamo (8,10%), Milano (7%), oltre a Vare-se, Brescia, Mantova, Sondrio e Cremonae alcuni espositori da altre regioni.

Accorciare la filieraL’intuizione e l’obiettivo all’origine dell’e-vento sono più che espliciti: accorciare la

di potenzialità e fervido di iniziative, La-rioFiere è uno spazio polivalente, affer-mato polo fieristico e luogo ideale di in-contro per le aziende e per il grandepubblico, vetrina qualificata per la pre-sentazione e la commercializzazione deiprodotti: 14.500 i metriquadri espositivi,in 3 distinti padiglioni collegati da unagalleria centrale. Quanto ai “numeri”, ol-tre 300 gli espositori alla rassegna erbe-se, nata da un’intuizione del Distrettometalmeccanico e sostenuta fortemen-te dalla Camera di commercio di Lecco,con il contributo di Unioncamere, Pro-vincia di Lecco, Regione Lombardia e dal-le associazioni di categoria Api, Conf-commercio, Confartiginato, Cna, Confin-dustria e Compagnia delle opere.La manifestazione, oltre ad essere un’in-teressante vetrina per i partecipanti - vi-sitatori da tutto il Nord Italia -, si propone

ANIM

AC

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • febbraio 201034

filiera della subfornitura, generando unamaggior capacità competitiva, grazie aflessibilità, tempi rapidi di risposta almercato e creazione di un circolo virtuo-so di trasferimento tecnologico. Insom-ma, tornare al territorio quale rispostaalla globalizzazione. La fiera, poi, agevolail passaggio dal tradizionale rapportocliente-fornitore a una partnership affi-dabile, in cui entrambi gli attori possonoessere vincenti. Un radicale cambiamen-to di prospettiva, che ha coinvolto in pri-mo luogo le associazioni imprenditorialiche hanno collaborato, superando così iltradizionale corporativismo.Un risultato che è stato possibile rag-giungere grazie all’azione del Distrettometalmeccanico e con il contributo diUnioncamere, Provincia di Lecco, Regio-ne Lombardia, Cnr e Politecnico di Mila-no-polo regionale di Lecco, che insiemehanno voluto sostenere la sfida dellacrescita in un momento caratterizzatoda grande incertezza.

L’intervento AnimacL’intervento del presidente Animac - au-tore di queste annotazioni sulla “duegiorni” di Erba - ha posto l’attenzione sul-la Ped, mai abbastanza conosciuta, sulDM 329/04, la cui applicazione trova an-cora forte incomprensione e inosservan-za da parte degli addetti ai lavori, passan-do, quindi, attraverso i riferimenti delnuovo Testo Unico sulla Sicurezza, il Dlgs81/08, con particolare attenzione alle re-lative sanzioni in ambito civile e penale.Data la particolare occasione, dopo unabreve presentazione dell’Associazione,importanti accenni sono stati riferiti adargomenti di più ampio respiro, qualil’ottimizzazione delle risorse energetichenegli impianti di aria compressa, nonchél’individuazione delle problematiche ine-renti il risparmio energetico e le attivitàper la loro risoluzione. Importanti richiami anche alle certifica-zioni di conformità e alla modulistica dainviare a Ispesl, Asl e Vigili del Fuoco (ove ri-

chiesta per le attività collegate al Cpi - Cer-tificato di Prevenzione Incendi). E, per fini-re, un esempio reale di come approntarel’intera documentazione richiesta dalla vi-gente normativa (DM 329/04 e Ped).

Tre “prime” da ricordareTre le “prime” assolute della manife-stazione: • Animac per la prima volta a un conve-

gno con un proprio stand (si ringraziail Socio Certificato Vincit srl perl’organizzazione e la collaborazione);

• Animac e l’Editore de “I Quaderni dell’A-ria Compressa” per la prima volta uffi-cialmente insieme a una esposizione (siringrazia il dr. Benigno Melzi d’Eril per il“Bigino dell’Aria Compressa” e tutto ilmateriale messo a disposizione);

• Animac per la prima volta partecipa a

ANIM

AC

• La “scaletta” dell’intervento1. Presentazione Animac- Scopi- Opportunità- Progetti (soci qualificati, rete periferica,

formazione…)- Vigili del Fuoco e certificazioni2. Ottimizzazione degli impiantiad aria compressa- Potenziale risparmio energetico dall’analisi dell’aria compressa- Sistemi computerizzati per la rilevazione,

l’analisi e l’ottimizzazione dei consumi3. Aggiornamento normativo- Ped - Pressure Equipment Directive- DM 329/04 - Recipienti in pressione a) obblighi dell’utilizzatore b) installazione di nuove attrezzature e insiemi c) acquisto

d) nuovi impianti e) impianto sanzionatorio- DM 81/08 - Sicurezza (Testo e sintesi ragionata)- DM 37/08 - Certificazione di conformità - Dpr 24 luglio 1996 n. 459 - Direttiva MacchineUlteriori informazioni si possono trovaresul sito “www.ariacompressa.it” alla sezio-ne “normative”.

• Punti di consapevolezza- Il continuo cambiamento normativo e del

contesto attuale necessita di una strut-tura di riferimento, aggiornamento e for-mazione che contribuisca alla crescitaprofessionale di chi deve poi trasmettereil sapere e la conoscenza consapevol-mente al cliente finale.

Per poterlo fare, occorre scambiarci leinformazioni e cominciare a veleggiareverso un’unica direzione.

- Animac vi propone la possibilità di realiz-zare tale obiettivo coordinando dei corsidi formazione.

- I corsi di formazione saranno la chiave delsuccesso per raggiungere il cliente finalee aprire con esso un dialogo costruttivo,proficuo, concreto e produttivo.

- Animac organizza, aggiorna…

COSA ABBIAMO DETTO

Al serviziodel settore M. R.

35febbraio 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

un convegno sulla subfornitura con unintervento aperto a tutti su argomentidi natura tecnica e normativa.

Un doveroso grazieA questo punto, riteniamo doverosi i rin-graziamenti direttamente anche allepersone che hanno pienamente collabo-rato e che ricordiamo con simpatia: Ser-gio Vitali, Alessandro Leidi e Marco Leidi.Nel riquadro che correda questo articolo,riprendiamo la “scaletta” dell’interventofatto da chi scrive queste annotazioni, ri-badendo di essere a disposizione degliassociati (ma anche di quanti ancoranon lo sono) per eventuali chiarimenti inmerito, e i “Punti di Consapevolezza” chehanno consentito di individuare il cor-retto approccio per la formazione el’informazione sulla normativa vigente.


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