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Date post: 01-Aug-2020
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APRILE 2014 N. 1 / 2014 / 23° NUM. PUB. Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo IL MELOGRANO I. R.
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APRILE 2014N. 1 / 2014 / 23° NUM. PUB.

Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo

IL MELOGRANO

I. R.

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IN QUESTO NUMEROUna novità importante nel percorso FAMILY e strumenti di conciliazione 3

Risorse umanePlenaria del personale Un incontro importante per conoscere obiettivi e programmi della nostra Azienda 4

Memory lab PovoUn progetto per tener viva e diffondere la memoria collettiva del sobborgo 5

ProgettoRiqualificazione ambientale RSA 6

L’animazione in RSA: dal fare all’essere 8

Le nostre impressioni a conclusione della visita all’APSP “Abelardo Collini” di Pinzolo 9

Per riflettereDal dolore alla Resurrezione 12

Le nostre attivitàDalla RSA “M. Grazioli” di Povo 13

Dal 19 al 28 marzo mostra fotografica “Emozioni in natura” 14

72 ore senza compromessi,una sfida da cogliere al volo 15

Le nostre attivitàDal Centro Diurno e Centro Servizi di Povo 16

Pillole di storiaAccadeva a Povo giusto 100 anni fa 18

DivertimentoTanto per ridere…Concorso a premi 21

Inserto in centro rivistaAzienda Pubblica di Servizi alla Persona “M. Grazioli” -Standard di qualità (estract)

Inserto al Periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo

APRILE 2014ANNO VII / N. 23° / N. 1/2014

COMITATO DI REDAZIONE

Direttore: Paolo Giacomoni

Coordinamento:Antonio Bernabè

In redazione:Antonio Bernabè - Erica Ciresa - Renzo Dori - Gerolamo Iob - Roberto Maestri - Renata Ricci -Manuela Trentini

Foto:Servizio Animazione - Fonti varie

Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a dar vita a questo numero de“Il Melograno” supplemento al periodico trimestrale TuttaPovo

Stampa:Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN)

In copertina:Il Fersina alla Cascata di Ponte Alto

Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altroche legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.

IL MELOGRANO

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Una novità importante nel percorso FAMILY e strumenti di conciliazione

Sul fronte della conciliazione tempo famiglia e tempolavoro si sta proseguendo nella ricerca di nuovi esempre più efficaci strumenti e iniziative atti a garan-

tire/offrire ai dipendenti della nostra Azienda possibilitàconcrete. Come ormai sarà noto a tutti, con l’acquisizionedel marchio Family audit, la nostra Azienda si è assunta vo-lontariamente l’impegno di attuare al proprio interno poli-tiche di conciliazione. Per rendere ancora più efficaci e ar-ricchire le proposte a favore di tale processo di conciliazionerecentemente, su nostra iniziativa, si è avviata una speri-mentazione attraverso la costituzione di un tavolo di con-fronto per verificare la possibilità di realizzare un “mini” di-stretto famiglia fra le aziende presenti sul territorio dellaCircoscrizione.

Attraverso una serie di incontri con la cooperativa so-ciale Kaleidoscopio, la Fondazione Bruno Kessler - FBK (set-tore ricerca universitaria), la Famiglia Cooperativa di Povo(tutte certificate Family audit) si sta dando corpo alla forma-lizzazione di un “Accordo volontario di area per favorire losviluppo del distretto famiglia nel comune di Trento, circo-scrizione di Povo”. Attraverso la sottoscrizione di tale ac-cordo le singole aziende condividono l’obiettivo di “realiz-zare un percorso di certificazione territoriale familiare, alfine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema deiservizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territo-riale, nonché sostenere lo sviluppo locale” sperimentandonuovi modelli di collaborazione. L’impegno è quello di riu-scire ad attivare, nel territorio della circoscrizione di Povo(con possibile futuro allargamento a quella di Villazzano e Argentario), un laboratorio sulle politiche familiari per sperimentare e implementare modelli gestionali, modelli or-ganizzativi e sistemi di partnership innovativi che pongano

al centro la concilia-zione famiglia e lavorodei singoli dipendentidelle Aziende sotto-scrittrici dell’accordo.

Questo progetto èstato condiviso oltre

che con il Comune di Trento anche con la Provincia Auto-noma di Trento attraverso l’Agenzia provinciale per la fa-miglia. Ogni azienda che aderisce all’accordo si impegna amettere a disposizione dei propri dipendenti e a quelli del-le altre aziende una serie di attività e servizi creando unasinergia “virtuosa” e una offerta significativa di propostespecifiche in base alle esigenze manifestate dalle famiglie. Il gruppo di lavoro che ha raccolto e poi vagliato le singoleproposte formulate dalle aziende sottoporrà, a tutti i loro di-pendenti, un questionario contenente l’elenco di tutte leproposte di servizi di conciliazione attivabili, per verificarequali sono quelli più attesi e raccogliere eventuali proposte-suggerimenti.

Ultimata questa fase di “consultazione” verrà dato avvioufficialmente al percorso qui delineato e all’attivazione diquei servizi attesi e che meglio rispondono alle tematichedella conciliazione. La creazione all’interno del nostro ter-ritorio del distretto famiglia porterà sicuramente delle rica-dute positive nei confronti delle famiglie dei dipendenti ditutte le aziende aderenti. Sarà così possibile fare un passet-tino ulteriore verso la valorizzazione e il sostegno delle di-verse funzioni che la famiglia assolve nella società.

Il PresidenteRenzo Dori

IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 3IL MELOGRANO

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Plenaria del personale Un incontro importante per conoscere obiettivi e programmi della nostra Azienda

Risorse umane

Anche quest’anno, come è ormai consuetudine con-solidata, nel corso del mese di marzo si è tenutol’incontro con tutto il personale durante il quale

sono stati illustrati obiettivi e programmi che impegne-ranno la nostra azienda nel corso del 2014.

Nell’introduzione il Presidente Dori Renzo, richiamandoalcuni spunti della mission aziendale, ha annunciato al per-sonale presente che anche il 2014 ci vedrà impegnati nellaprosecuzione del percorso di qualità dei servizi di RSA legatoal marchio Qualità & Benessere. Sarà inoltre attivato il di-stretto famiglia con le altre realtà territoriali presenti nel sob-borgo di Povo certificate Family audit (Famiglia Cooperativa,Fondazione Bruno Kessler e Cooperativa sociale Kaleidosco-pio) consentendo così di aumentare l’offerta di servizi e pro-poste di conciliazione tempo famiglia e tempo lavoro. Saràinoltre attivato un gruppo di lavoro per la stesura di una cartaetica aziendale e per il nucleo Alzheimer si darà avvio allacertificazione del metodo Gentle Care adottato. Un altro pro-getto che si realizzerà nel corso di quest’anno sarà quello dellacreazione, in collaborazione con le realtà associative del ter-ritorio, di una mnemoteca titolata “Memory lab Povo” chevalorizzerà le “memorie” degli anziani presenti all’internodell’azienda e quelle del sobborgo. Su questo tema RobertoMaestri ha ricordato il lavoro svolto con il “Progetto di Me-morie Narrate”. La responsabile della qualità, dott.ssa TonioloMichela, ha ricordato i risultati ottenuti attraverso l’applica-zione del marchio Qualità & Benessere e le modalità di valu-tazione dei vari item. Ha fatto seguito il Direttore Generale,Maria Rosa Dossi , che ha illustrato le aree di miglioramentoche interesseranno i vari servizi nel corso d’anno. Per la RSAsi lavorerà in particolare sul progetto limitazione delle con-tenzioni, sulla Kinestetica e mobilizzazione, sulla concilia-zione tra cura e qualità della vita, sul consenso informato,sulla valutazione e lotta al dolore; verranno inoltre affrontatii temi legati alla flessibilità e la gestione dei tempi e orari nelleprocedure assistenziali, al miglioramento del confort residen-ziale e della relazione con l’ospite; verrà proseguito il progettodell’OSS tutor e la diversificazione degli interventi per quantoriguarda i disturbi psichiatrici e la stimolazione cognitiva. Per

il Centro Diurno si intende consolidare il lavoro in team e glistrumenti di comunicazione interna, nonché lo sviluppo delprogetto di stimolazione cognitiva e il rafforzamento dellacollaborazione con i volontari e le risorse del territorio. Per ilCentro Servizi gli obiettivi riguardano l’introduzione di ele-menti di maggiore flessibilità di accesso alle iniziative delCentro, arricchire le proposte di attività di laboratorio, raffor-zare il raccordo con il Polo Sociale studiando interventi atti aridurre l’isolamento a domicilio di anziani con ridotta auto-nomia e migliorare la pubblicizzazione degli eventi e attivitàin modo da raggiungere più persone possibili. Per gli alloggiprotetti l’obiettivo sarà quello di mantenere l’attuale sistemadi protezione promuovendo lo stile di vita autonomo del re-sidente, nonché garantire l’attuale buono standard dei ser-vizi erogati con un’attenzione al contenimento dei costi. Peri servizi rivolti alla cittadinanza quale Punto Prelievi ePunto Riabilitativo si dovrà procedere a migliorare alcuniprocessi di raccordo con l’Azienda Sanitaria Provinciale, at-tuare politiche di marketing più incisive e contenere i costi.

Nella parte conclusiva il Direttore ha delineato ai pre-senti il contesto nel quale ci si troverà a operare ricordandocon preoccupazione la progressiva diminuzione del finan-ziamento pubblico in presenza di un aumento delle richie-ste di assistenza di alta qualità e complessità e le condizionilavorative più gravose per tutti gli operatori in presenza diretribuzioni modeste. Non sono certo mancati i suggeri-menti sul come affrontare questo quadro di oggettive diffi-coltà e fra i tanti, qui ne ricordiamo due particolarmente im-portanti: attraverso la ricerca di una pluralità delle fonti difinanziamento (pubblico e privato) e la realizzazione di inve-stimenti in ricerca e innovazione e l’altro attraverso il poten-ziamento e sviluppo delle competenze dei collaboratori e l’at-tuazione di progetti di conciliazione fra vita lavorativa e vitafamiliare. In chiusura dell’incontro ha indicato/suggeritoun’idea guida per il nostro lavoro, “l’attenzione attiva” nelprocesso assistenziale che consiste nell’avere un atteggia-mento “attentivo” nei confronti dei bisogni della persona.

La serata si è conclusa con un piccolo rinfresco offerto inmodo eccellente dalla cucina.

IL MELOGRANO4 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

di Renzo Dori

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Povo non si contraddistinguesoltanto per la presenza di isti-tuzioni a valenza internazio-

nale – quali ad esempio l’Università ela Fondazione Bruno Kessler – ma è do-tato altresì di un ricco e variegato tes-suto associativo. Ciascuna associazionepersegue finalità diverse, che spazianodal campo sportivo a quello culturale,da quello ambientale alla promozionedel tempo libero, e molti altri ancora.

Ogni associazione organizza eventi,produce documenti, lascia testimo-nianze, tracce, come fossero “impronte”che diventano, prima di quanto sicreda, memoria collettiva. Se poi l’as -sociazione ha alle spalle decenni di at-tività, allora le “tracce” diventano cosìnumerose che si corre il rischio dismarrirle, di perderne l’origine.

Per non disperdere e possibilmenteincrementare la memoria collettivadel nostro territorio si è proposto direalizzare a Povo un laboratorio-archi-vio chiamato “Memory lab Povo”.

Un “luogo della memoria” anchecome entità fisica dove vengono rac-colti i documenti e le testimonianze,luogo al quale potrà liberamente acce-dere tutta la collettività e in partico-lare le nuove generazioni.

I soggetti protagonisti del progettosono:

l’Azienda Pubblica di Servizi allaPersona “Margherita Grazioli”; la Cir-coscrizione di Povo; la Biblioteca delComune di Trento per il tramite strut-tura periferica del sobborgo; il Club Interassociativo “Tuttapovo”; le asso-ciazioni di Povo; la Fondazione MuseoStorico del Trentino.

Potranno inoltre diventare prota-gonisti del progetto anche persone sin-

gole che abbiano interesse per la storialocale.

Il progetto si articola su due successivipassaggi

La prima fase, ad oggi in buonaparte già realizzata, è stata la costi -tuzione di un “Comitato promotore”con compiti di avvio del processo dipromulgazione-promozione e coinvol-gimento del tessuto sociale e ammi -nistrativo del sobborgo. La sua compo -sizione inizialmente si è limitata airappresentanti “più motivati”, ma nellafase successiva il progetto è indistinta-mente aperto a tutti coloro che ne di-chiarino la condivisione e la disponi-bilità a portarlo avanti.

In questa prima fase hanno dato il loro contributo i rappresentantidell’APSP “M. Grazioli”, della Biblio-teca comunale, di “Tuttapovo”, della Filodrammatica, della SAT, di Avis. Il coordinamento del “Comitato pro-motore” è stato affidato al Club Interas-sociativo “Tuttapovo”.

La seconda fase del progetto saràquella che individua una sede fisicacon funzione di deposito/laboratorioove far confluire tutta la documenta-zione, mentre il gruppo di lavoro si at-tiverà per avviare la raccolta sistema-tica e la catalogazione di documenti,foto, filmati, interviste e quant’altrorappresenti un momento significativo,oppure offra uno spaccato, ancorchéframmentario, della vita della comu-nità di Povo.

La supervisione della cataloga-zione e dell’archiviazione dei mate-riali della ricerca sarà gestita dalla Bi-blioteca comunale di Trento e dallaFondazione Museo Storico del Tren-tino.

Tutta la documentazione fornitada associazioni, enti esingoli cittadi-ni verrà fotocopiata/scannerizzata inmodo da restituire l’originale al pro-prietario.

Progetto a regimeA progetto consolidato, sarà neces-

sario promuovere una forte azione di“socializzazione” di questo patrimonioutilizzando tutti gli strumenti disponi-bili quali:

� elaborazione di piccole pubblica-zioni sui singoli aspetti della sto-ria associativa, di esperienze divita, di eventi significativi per lacollettività;

� produzione con il supporto dellaFondazione Museo Storico delTrentino di filmati;

� utilizzazione del canale TV “History lab” della FondazioneMuseo Storico del Trentino;

� creazione di un nuovo sito inter-net o una pagina apposita all’in-terno del sito di “Tuttapovo” ovepoter consultare il materiale rac-colto, un’agenda delle proposte diappuntamenti, approfondimentie iniziative, uno spazio di con-fronto di idee e suggerimenti;

� mostre e incontri-dibattito;

� proposte di percorsi storico-edu-cativi nelle scuole.

Nella speranza di trovare nel sob-borgo di Povo la sensibilità dimostrataanche in passato, invitiamo coloro chevolessero partecipare al progetto acontattare la REDAZIONE di “Tutta-povo”, oppure il signor Renzo Doripresso l’APSP “M. Grazioli” di Povo.

IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 5

Memory lab PovoUn progetto per tener viva e diffondere la memoria collettiva del sobborgodi Antonio Bernabè

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IL MELOGRANO6 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

Riqualificazioneambientale RSA

Progetto

Nel corso del mese di mar zo sisono completati gli inter-venti di riqualificazione am-

bientale dei locali interni della RSA.Avviati ancora lo scorso anno attra-verso la personalizzazione delle saleda pranzo con la riproduzione pitto-rica dei fiori che caratterizzano i sin-goli nuclei ad opera della pittrice Fabrizia Rigo Righi (Vice presidentedell’APSP “M. Grazioli”), sono poi pro-seguiti con l’apposizione sulle paretidei vari ambienti (soggiorni, sale dapranzo, hall, corridoi, saletta colloqui,palestra, infermerie, sala musicotera-pia, ecc.) di pannelli con riproduzioni

di fotografie di paesaggi, animali, fiori,baite, cascate, chiesette alpine e capi-telli, laghi, castelli, ecc. Particolar-mente apprezzate le gigantografie cheabbelliscono le hall dei tre piani e inmodo specifico quella posta nella zonad’ingresso che riproduce la piazza diPovo del lontano luglio 1901.

La raccolta delle immagini ha ri-chiesto per quelle storiche una ricercaapposita alla quale ha collaborato An-tonio Bernabè, profondo conoscitoredella storia locale, mentre tutte le altresono state frutto di una donazione delfotografo naturalista Mattia Dori e diRenzo Dori.

Percorrere i corridoi e sostare negliambienti che costituiscono i vari nu-clei di residenza risulta certamentepiù piacevole perché è come muoversiall’interno di una mostra d’immaginipermanente ricca di colori e sugge-stioni.

Tutto il progetto di riqualificazionedegli ambienti è stato finanziato dallaCassa Rurale di Trento e le riprodu-zioni fotografiche su pannelli PVC emessa in opera è stata curata dalladitta specializzata Zirkotech di Scu-relle (Valsugana).

In queste pagine ne riproduciamouna piccola gallery.

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 7

STAMPA... LASCIA IL SEGNO, OVUNQUE

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IL MELOGRANO8 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

L’animazione in RSA: dal fare all’essere

Imutamenti sociali di questi ultimi anni, quali la pre-senza di un’assistenza domiciliare capillare affidata abadanti e/o care giver e i miglioramenti in campo me-

dico-farmacologico, hanno determinato un significativocambiamento rispetto a un passato, anche recente, della ti-pologia di utenza che accede ai servizi di assistenza socio-sanitaria offerti dalle RSA, nel senso che chi accede a taliservizi lo fa quando raggiunge un livello di compromissioneimportante. In conseguenza di ciò tutta l’organizzazione le-gata alle pratiche assistenziali in questo tipo di strutture siè dovuta necessariamente riadattare ai bisogni maggior-mente aggravati delle persone di cui si fa carico.

Oltre agli operatori medico-sanitari anche le figure professionali che si occupano della parte riguardante la socialità e la sfera relazionale hanno dovuto quindi ripen-sare e ripensarsi calandosi nella nuova realtà in cui si tro-vano a operare; di conseguenza, un servizio come quellodell’Animazione ha dovuto modificare la propria operati-vità spostando la sua attenzione sempre più dalle attivitàludico-ricreative ad attività che privilegiano l’aspetto cogni -tivo/relazionale. Ciò non significa che la relazione primafosse relegata su un piano secondario, dal momento che essaha sempre costituito l’ossatura di questo servizio; vero èanche però che, nel tempo, si è andata modificando la mo-dalità di dialogo che gli operatori hanno dovuto mettere inatto con i residenti.

Si è passati in poco tempo da un approccio che privile-giava il colloquio, a un linguaggio che deve prestare mag-giore attenzione agli aspetti non verbali: tono e volume dellavoce, il contatto, lo sguardo, la presenza anche silenziosa maattenta; in quello che si potrebbe definire un incontro trasoggetti che comunicano e si riconoscono in quanto personeal di là del ruolo e del legame pregresso.

Rapportarsi con una persona fortemente debilitata ocompromessa sul piano cognitivo, quando non addiritturain fase terminale, comporta uno sforzo non indifferente daparte dell’operatore che offre un supporto non strettamentelegato alla terapia in senso sanitario ma che ugualmente si“prende cura” della persona che ha accanto. Porsi in ascoltodi una persona con un livello di comunicazione limitatocomporta una maggiore attenzione agli aspetti che esulano

dalla normale modalità di relazione fatta di logica e con-gruenza di linguaggio. In questi casi la sfera emozionale delsoggetto risulta predominante e sarà su questo terreno chel’operatore di animazione e con lui tutte le figure che ruo-tano attorno a questo tipo di residente dovranno misurarsiper offrire un’assistenza efficace.

Nello specifico dunque, l’animazione dovrà spostare ilproprio “fare” sul piano dell’“essere”, attraverso strumentiche vadano a toccare la sfera emotiva del residente. Alcuniesempi sono costituiti dall’utilizzo della musica, linguaggioche trova molto spazio nelle nostre pratiche quotidiane, in-fatti, è dimostrato che la stimolazione sonora e specifica-mente il canto, permettono di far riemergere memorie so-pite anche in soggetti fortemente compromessi i qualitendono, a volte, a seguire partecipando allo stimolo quandoquesto richiama propri vissuti; la stimolazione cognitiva,dove l’operatore, per mezzo di alcuni semplici stimoli visiviquali figure, immagini o parole, cerca di attivare il livellopercettivo e cognitivo della persona; la narrazione autobio-

di Roberto Maestri

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 9

grafica, come strumento di recupero della memoria e valo-rizzazione dei vissuti, che vadano a rafforzare quegli ele-menti di autostima necessari al mantenimento psicofisicodell’anziano e possano costituire occasione di confronto in-tergenerazionale, tramite scuole e realtà associative del ter-ritorio che attraverso le narrazioni possono entrare in con-tatto non soltanto con il passato ma anche con il presenteancora attivo dei nostri residenti.

L’utilizzo di pratiche che coinvolgono gli aspetti emozio-nali diventano in questo modo “gli attrezzi” con i quali l’ope-ratore di animazione si trova ad operare mettendosi in

gioco in prima persona e riuscendo spesso, in questo modo,a trovare la chiave di accesso verso un mondo altrimentichiuso all’esterno.

Altre modalità di relazione sono comunque in atto marimane comunque centrale la capacità e disponibilità daparte degli operatori di porsi su un piano diverso da quellodella comunicazione lineare.Un cambiamento di mentalitàoperativa che consenta a entrambi i soggetti, l’operatore eil residente, di stabilire un contatto concreto pronto a tra-sformarsi in cammino comune, dove è possibile sperimen-tare e reinventare un percorso tutto da scoprire.

L’équipe che si occupa del marchio Qualità & Benesseredella nostra RSA formata da

operatori, infermieri, educatori, fisiote-rapista, coordinatore infermieristico eresponsabile della qualità si è recente-mente recata presso la RSA di Pinzoloper uno scambio di esperienze. In par-ticolare ci incuriosivano le loro realiz-zazioni relative al comfort ambientale(giardino d’inverno), la gestione in nu-cleo dedicato delle persone affette dademenza di Alzheimer, la qualità delservizio Ristorazione, i risultati di li-bertà e protezione ottenuti per i resi-denti. Tutti questi ambiti sono per noioggetto di miglioramento e di percorsiintrapresi. Quindi quale miglior sti-molo per una verifica sul campo?

Nell’esprimere innanzitutto unsen tito apprezzamento per la squisitaospitalità ricevuta diamo voce alle im-

pressioni e testimonianze dei parteci-panti.

Chiara F. (OSS)C’è da dire innanzitutto che quel

giorno lo spettacolo che ci ha offerto lanatura era fantastico! La neve cadutaabbondante il giorno precedente e ilsole di quella mattina ci hanno rega la -to uno scenario unico. La struttura èposta nel paese, ben inserita nel conte-sto globale di Pinzolo. All’entrata, spaziampi, luminosi, ben curati, con coloricaldi, ambienti tranquilli. Ufficio delDirettore a piano terra, vicino all’en-trata, con ampie vetrate che lascia -no vedere l’interno dell’ufficio stesso.Come dire: si sa quando ci sei! Lui per-sona affabile, simpatica, conosce tutti iresidenti per nome e tutti lo salutano.Il personale appare sereno e soddi-sfatto, lavora tranquillamente. Non ho

notato situazioni particolarmente cri-tiche riguardanti i residenti, ma sere-nità e tranquillità. Anche nel NucleoAlzheimer ho trovato un ambiente se-reno, spazi ampi e luminosi, residenti“impegnati” in qualche attività, seguitidal personale sorridente con molta se-renità. Alle pareti, ho visto pochi qua-dri/lavoretti ma significativi e ben in-seriti nel contesto. Sala da pranzospaziosa, non eccessivamente rumo-rosa, nemmeno durante la distribu-zione del pasto. Non posso dire since-ramente che mi sia piaciuto il sistemadi distribuzione, con il personale cheusciva dalla cucina con i piatti inmano percorrendo ampie distanze…nel caso qualche residente si muo-vesse con la carrozzina o anche si al-zasse dalla sedia, l’operatore con duepiatti in mano di pietanze calde… puoirovesciarglieli addosso… Il pasto è

Le nostre impressioni a conclusione della visita all’APSP “Abelardo Collini” di Pinzolo

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IL MELOGRANO10 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

stato buono, l’ambiente luminoso,vista all’esterno mozzafiato… La distri-buzione dei farmaci prevede la man-canza dei blister (con i farmaci pronti )e quindi un lavoro molto laborioso,però ho visto che si può essere velocianche in questo modo, soprattutto sesi è in due. Le stanze dei residenti sonocurate, ambiente pulito, semplice l’ar-redamento, con spazi dedicati alle pro-prie cose: foto, lavoretti, libri, bambole,cuscini… Non ho sentito “odori” parti-colari... Il “giardino d’inverno”… unico,rilassante, un fiore all’occhiello vera-mente da far invidia… abbiamo fattouna foto proprio lì… È stata un’espe-rienza positiva… naturalmente non di-menticando il detto: “L’erba del vicinoè sempre la più verde!”.

Donatella (Infermiera)È stata una bella esperienza, un

percorso conoscitivo importante e pre-zioso, stimolante dal punto di vista pro-fessionale. Ho visto e apprezzato unarealtà innovativa, un modello organiz-zativo personalizzato che segue e ri-spetta le esigenze dei residenti, dovetutto è molto flessibile in quanto deter-minato dalla volontà e disponibilitàdell’ospite. Porto a casa la voglia e l’en-tusiasmo di condividere tutto ciò con icolleghi per creare nuovi stimoli e dareuna risposta sempre più mirata e diqualità a tutte quelle attività che deter-minano la qualità della vita sia per i re-sidenti che per noi operatori.

Franca B. (OSS)La struttura più che una casa di ri-

poso sembra un albergo. Studiata inmodo tale da arrivare al benesserequotidiano sia per gli ospiti che per gli

operatori: colori caldi, riduzione dei ru-mori, assenza di odori sgradevoli, spazifisici adeguati. Stupendo il giardinod’inverno e la stufa a olle in una salettadove gli ospiti possono ricevere le lorovisite. Personale motivato, ben for-mato e consapevole del proprio stru-mento interiore in modo da prestareun’ottima assistenza individualizzata.

Carla C. (OSS)Ciò che mi ha colpito di più della

visita sicuramente il fatto che sonoriusciti a eliminare quasi completa-mente le contenzioni utilizzando ap-punto la strategia di portarli al bagnoregolarmente. La bellezza della strut-tura, con i suoi arredamenti e quel ma-gnifico atrio. Il momento del pranzo ele tavole perfettamente apparecchiate,e l’impiattamento fatto direttamentedalla cucina in base alle diete persona-lizzate. I profumi gradevoli, e l’aria dirilassamento che si respirava. Che diredi questa esperienza: sicuramente hoportato via qualcosa di positivo che hogià portato nel mio lavoro e nell’assi-stenza con alcuni ospiti. Con una resi-dente, sia io che i miei colleghi, la por-tiamo in bagno regolarmente… al suoprossimo PAI, mi auguro di poter ri-proporre la rimozione della cintura incarrozzina.

Laura L. (OSS)Entrando nella struttura la prima

cosa che ho notato sono stati gli spazi,ampi e ariosi, luminosi con pulizia impeccabile, la totale assenza di odori,la cura nei minimi particolari. Dagli arredi tipici della zona alla stupendaserra dove i residenti possono trascor-rere il tempo godendo del giardino e del panorama. Si percepisce un climasereno e disteso con ritmi che seguonole esigenze dei residenti. Le sale dapranzo sembrano quelle di un albergocome pure il servizio. Nella nostrastruttura potremmo personalizzare dipiù gli ambienti dalle stanze alle saleda pranzo.

Elisa C. (Infermiera)Credo sia stata un’occasione di con-

fronto costruttivo, che ci ha messo sìdi fronte a quante cose belle faccianogli altri, ma anche a quelle che già fac-ciamo anche noi, e che spesso sottova-lutiamo perché date ormai per rag-

giunte e scontate, quando in realtànon lo sono affatto. Continuo ad essereconvinta che la differenza di utenzagioca un ruolo cruciale nella percepita“semplicità” del soddisfare certi biso-gni, così come sono determinanti certivincoli strutturali, puramente archi-tettonici e di arredi, intendo, piuttostoche di normative (vedi le norme antin-cendio), vincolanti al punto da ren-dere diffi coltosi anche solo alcuni ten-tativi di modifica. Ciò che dimostranoquesti incontri è che c’è la volontà dimigliorarsi, e la nostra trasferta in unagiornata non proprio comoda per glispostamenti ne è una testimonianza.

Non ci accontentiamo dei risultatiraggiunti, ma abbiamo la voglia di pro-vare ad andare ancora oltre, e questevisite esterne fungono anche da sti-molo, consapevoli del fatto che se suqualche fattore abbiamo punteggi mi-gliorabili, possiamo lavorare per farlo,anche grazie agli spunti di altre strut-ture, che hanno provato diverse stra-tegie prima di focalizzarsi su quelle piùefficaci ed efficienti, dalle quali si puòpartire. Questi sono momenti più for-mativi di un qualunque altro tipo dicorso sulla gestione o sulla qualità, poiché sposta tutto su un piano moltopiù pratico, accessibile, e immediato. Ti danno la possibilità di confrontarticon tuoi stessi colleghi che lavorano inquello che, sulla carta, è il tuo stessoidentico settore, ma che nel dibattito avolte sembra quasi più innovativo efresco, per minimi accorgimenti o col-laborazioni particolari che semplice-mente non si erano pensate, o si eranoprogrammate diversamente per i piùdisparati motivi Si esce da una gior-nata del genere con i dati per potersidire “questo lo facciamo già moltobene” e più importante “in questo pos-siamo migliorare”, una consapevolezzache è tutt’altro che scontata, e di frontea risultati positivi e reali si perdeanche quell’aura di banalità e di astrat-tismo che a volte quel “possiamo faredi più”, ha. Ho la certezza che siamo giàa livelli piuttosto alti di assistenza, edella sua qualità. Con la consapevo-lezza che il mondo dell’anziano è unmondo in divenire, l’unica certezzache abbiamo è che non siamo arrivati,ma di sicuro non siamo fermi, anchenoi ci stiamo muovendo per tentare difare sempre meglio e ancora meglio.

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 11

Chiara N. (FT)È difficile aggiungere qualcosa a

tutte le belle osservazioni che avetefatto e che condivido pienamente.L’impressione più forte per me è statoil rispetto per la persona residente che parte dall’andare incontro alle sueesigenze di base (come essere accom-pagnati in bagno, l’essere facilitatinelle piccole autonomie, il poter man-giare in un bell’ambiente sereno etranquillo) per proseguire con la valo-rizzazione della creatività personale edell’autodeterminazione, il coinvolgi-mento personale e/o del parente nellescelte operative che lo riguardano, ilpoter avere spazi adeguati, conforte-voli e armoniosi per mantenere e fa -vorire relazioni significative. Certa-mente un cambiamento così profondosi può fare solo in certe condizioni or-ganizzative e gestionali; penso peròche cambiamenti più piccoli si pos-sono operare anche se c’è buona vo-lontà e condivisione degli obiettivi fratutto il personale anche nei singoli re-parti. Qua da noi quando vorrei cam-biare la situazione del pranzo di resi-denti con buone capacità cognitive omigliorare la possibilità di scegliere inmodo più opportuno il compagno distanza; tante volte noi abbiamo cer-cato soluzioni a questi problemi, maspesso non ci siamo riusciti… ancheper gli spazi che abbiamo a disposi-zione… comunque continuiamo a cer-care assieme il meglio!

Emanuela T. (EP)Premettendo che la struttura è mol -

to accogliente con spazi ampi e curati,che l’arredo in legno scalda l’atmosferae fa sembrare tutto più simile a un al-bergo che a una RSA, che il giardinod’inverno è uno spazio invidiabile, pre-ferisco non fare un paragone con la nostra struttura che per numeri (di residenti, operatori, turn over), tipolo-gia di residenti e possibilità strutturali è molto diversa, ma cogliere alcuniaspetti che sono garanzia di maggiorequalità nella vita dei residenti. Daquando lavoro in RSA una delle coseche mi ha sempre messa in difficoltà èquella di rispondere negativamentealla richiesta di alcuni residenti ri-spetto al bisogno di andare in bagno,per cui sono stata molto positivamentecolpita dalla possibilità offerta dai sol-

levatori a soffitto di rispondere all’esi-genza di coloro che, pur continenti,hanno l’impossibilità motoria di fare lospostamento sul wc. Mi è piaciuto ilprofumo di pane che ci ha accolto alnucleo Alzheimer, le sale da pranzocon poco rumore di sottofondo, il fattoche ci fosse qualcuno che faceva atti-vità (midollino) in spazi non necessa-riamente studiati per questo (giardinod’inverno) e con il coinvolgimento difamiliari e bambini. Mi è piaciuta lapresenza della direzione a stretto con-tatto con i residenti. Ritengo che unpunto di forza di quella RSA sia statal’attenzione alla formazione e alla su-pervisione lunga, continua e per tutti,mirata allo stesso obiettivo che ha por-tato risultati concreti. Credo che nellanostra realtà stiamo ottenendo dei ri-sultati grazie al coinvolgimento dimolti sulla riduzione delle contenzionie forse la visita a Pinzolo ha dato unostimolo in più per procedere in questadirezione.

Fiorella (Infermiera)Il silenzio, la tranquillità… mi ha

colpito aver visto pochi familiari o as-sistenze private… La sala da pranzo eraben preparata: bello uscire come al ristorante con le pietanze già impiat-tate, senza fretta la fine del pasto si pro-lunga con chiacchiere a tavola. La modalità di fare il PAI: l’équipe decide l’obiettivo prioritario in quel momentoche ingloba i vari aspetti di salute e re-lazione del residente, semplificando difatto lo rende più realizzabile. Anche la condivisione dei PAI con i familiarigià in sede di discussione e con una ele-vata partecipazione dei familiari esenza difficoltà da parte del personale.Ancora mi ha colpito il rapporto infor-

male e cordiale che traspare tra Diret-tore, collaboratori e personale… E la do-tazione di un armadio dei farmaci conspazio riservato alla gestione dei far-maci personali.

Lucia R. (Coordinatrice Inf.)Giardino d’inverno da cui ci si può

godere la montagna circostante e l’am-biente molto tranquillo.Far valutazione sulla gestione tera-peutica con una visione olistica sul residente quindi calibrando benel’aspet tativa dell’effetto terapeuticocon l’opportunità di somministrare laterapia tenendo bassi i rischi collegati.

Michela T. (RQ)L’esperienza ha confermato la fidu-

cia che ripongo nelle occasioni di ben-chmarking come occasioni di con-fronto e di crescita; apprezzo l’effetto di“autostima” del proprio vissuto profes-sionale prodotto nelle persone e nonper ultimo l’effetto sul clima di gruppodell’uscita insieme. Pinzolo mi piaceperché dimostra la realizzazione di unaricetta vincente frutto di un mix di in-gredienti organizzativi che non sonoperò introvabili… Chiarezza e condivi-sione di obiettivi, ispirazione a lettera-tura valida ed esperti preparati, forma-zione e supervisione psicologica deigruppi di lavoro a supporto dei cambia-menti organizzativi, scelta appropriatadei supporti tecnologici, apertura escambio come approccio organizza-tivo, il tutto condito con ottimismo e un pizzico di rischio… unendo unbuon supporto di risorse ben gestite,ecco il risultato che ha anche l’effettocoreografico dovuto al buon gusto dichi ha immaginato la struttura comel’apprezziamo oggi.

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IL MELOGRANO12 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

Dicono alcuni stu diosiche Marco ter mi nòil suo Vangelo con il

grido di Gesù: «Dio mio, Diomio perché mi hai abbando-nato». Il racconto riguar-dante Cristo risorto, vennemolto dopo. Non è che perMarco la Resurrezione nonfosse molto importante. Maè che per lui quel grido diGesù era già qualcosa di stra-

ordinario, così da contenere la Resurrezione. Quanto Gesùprova sulla croce gli permette di chiamare e di affidarsi aDio. E questo chiamare e fidarsi di Dio è già Resurrezione; ègià fare parte della Vita Nuova e del Bene.

Ora sappiamo che l’adesione al Bene, cioè a Dio, ci portaa condividere tutto quello che siamo e abbiamo, come Gesùha preso su di sé la nostra disperazione fino alla Croce. Main quel terribile e difficile momento ha prevalso in Lui l’ab-bandonarsi al Padre. E questo abbandonarsi lo ha portatofuori dalla disperazione, lo ha portato alla Resurrezione.Ecco, accade anche a noi tutti di disperarci, può accaderespecialmente a noi anziani a causa dei tanti limiti in cui cifa piombare la nostra stessa età. Ma se noi siamo capaci disuperare, almeno un po’, la visione di noi stessi e ci facciamoportatori gli uni degli altri e ci affidiamo gli uni agli altri enon vediamo più solo quel disagio che per noi è tutto, lanostra vita prende un colore diverso, un colore più serenoe possiamo anche vincere la nostra tristezza, la nostradisperazione. Quando la disperazione degli altri, il doloredegli altri, come pure anche la gioia, il bene degli altri, entrain noi, tutto cambia aspetto. Quando ognuno di noi è prontoa rinunciare al proprio modo di cercare serenità e felicità esi fa carico dei pesi altrui, allora, solo allora, le cose cam-biano e scatta nel cuore di ciascuno quell’umiltà e quelcoraggio che fa crescere la fiducia in chi ci circonda e quindianche in Dio. E questa fiducia è già in parte Resurrezione.

Noi cristiani abbiamo una stupenda missione affidatacida Gesù come segno-prova della sua fiducia verso di noi:“annunciare e vivere la Resurrezione” affinché tutta l’uma-

nità riscopra la gioia della vita nella fraternità e nella pace.Ma come potremo realizzare questa stupenda avventura seci ribelliamo alla nostra sofferenza e non ci facciamo caricodella dispe razione altrui? Chiaro, dobbiamo combattere lamalattia con tutto quanto ci è possibile, ma nel nostro sof-frire è confortante sapere e credere che Dio ha fiducia in noiperché non ci chiudiamo nelle lamentazioni, ma con il Suoaiuto ci rende operatori di Bene in mezzo agli altri. Vedete:Dio non ci libera normalmente dal dolore e certamente nonci preserva dalla morte, ma ci dà molto, molto di più. È laforza di risorgere. Il dolore è nel tempo, la Resurrezione èper sempre.

Che il Cristo risorto sia luce di Vita Nuova per tutti efonte di fiducia e speranza per ognuno di noi.

Buona Pasqua!

Dal dolore allaResurrezione

Per riflettere

di don Gerolamo Iob

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

Nella tarda primavera del 2013 è stato pubblicato il Bilancio So-ciale relativo agli anni 2011 e 2012: estensione e compimentodella Carta dei Servizi offre una rendicontazione della relazioneintercorrente tra visione sociale, politica ed economica e gli ef-fetti dell’azione amministrativa della Apsp. In esso quindi si può trovare una esaustiva presentazione circale attività, le prestazioni e i risultati raggiunti affiancati agli esiti

delle verifiche di qualità dei servizi e della soddisfazione espressadagli utenti durante l’anno (copia consultabile dal sito).

Qui di seguito presentiamo come di consueto i risultati relativiall’anno 2013 degli Standard di qualità previsti nella Carta deiServizi e il resoconto delle verifiche svolte e della qualità per-cepita dagli utenti, residenti e familiari.

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Margherita Grazioli”La qualità e la soddisfazione per i nostri servizi nel 2013: l’Azienda ne fa un resoconto

INSERTO / Il Melograno / I

Le forme di ascolto e partecipazione degliutenti e familiari

Per Ascolto del Cliente si intende il complesso di strumenti uti-lizzati dall’Azienda per raccogliere le opinioni, le proposte, le ri-chieste, le segnalazioni da parte dell’utenza. Essi sono principal-mente i seguenti: • i Focus Group (in seguito FG) sono gruppi di ascolto in cui al-

cune persone (8-10) sono invitate ad approfondire argomentirelativi alla qualità dei servizi offerti; la registrazione del ri-scontro avviene a cura della Responsabile Qualità. Questa ti-pologia è offerta a residenti, utenti e familiari.

• Gli incontri di “Vita in Struttura”, dedicati ai Residenti di RSA,sono convocati sistematicamente da personale sociale con loscopo di favorire le interazioni ma ne registra le proposte, le ri-chieste, i vissuti e le segnalazioni ritenute significative ai finidell’Ascolto del Cliente.

• Il Panel dedicato alla Ristorazione è uno strumento di verificadella qualità del risultato raggiunto nella Ristorazione residen-ziale; si convoca una commissione mista di familiari, residentie personale che pranza con i residenti e poi esprime la propriaopinione in una scheda di valutazione. È uno strumento che dà

notevoli riscontri di efficacia oltre dimostrarsi un’occasioneparticolarmente gradita di coinvolgimento del familiare.

• Incontri con l’équipe di nucleo e il Direttore. Nella prima-vera e poi nell’autunno del 2013 sono stati proposti con uncerto successo incontri dei residenti e familiari con l’équipeoperante nel nucleo di residenza e la presenza del DirettoreGenerale della Apsp.

• Incontri di condivisione sono dedicati a familiari o utentiin sede di pianificazione o verifica di un servizio.

• La raccolta dei moduli di Monitoraggio consente di verificarein modo sistematico i giudizi di qualità presso gli utenti diun servizio (es. pasti).

• Il Punto d’Ascolto è uno spazio offerto agli utenti delle re-sidenze protette come momento organizzato (presenza di unincaricato) per esporre le proprie istanze.

• La possibilità in 4 punti nell’Azienda di compilare il Modulo Re-clami e Suggerimenti ottenendo risposta scritta entro 30 giorni.

• Questionario di gradimento del servizio per ogni utente delPunto Prelievi e del Punto Riabilitativo; quest’anno la novitàintrodotta è che è stato somministrato un questionario ai fa-miliari partecipanti agli incontri con l’équipe per favorirel’esposizione della loro percezione in modo esaustivo.

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

II / INSERTO / Il Melograno

Come si può riscontrare nei dati riportati in Tabella, nel corso del2013 sono stati rispettati gli impegni relativi all’ascolto del clientecon queste eccezioni: 1 incontro in meno per gli utenti di CentroDiurno di solito dedicato ai nuovi ingressi non attivato per l’esiguitàdei casi. Gli 8 incontri previsti con il Direttore e l’équipe del piano

sono stati ripetuti nell’autunno divenendo così 16. Questi incontrihanno consentito ai familiari un’informazione diretta e specificae alla Dirigenza una raccolta accurata della percezione dei Resi-denti e loro congiunti. In dettaglio la seguente Tabella espone gliincontri dedicati ai familiari della RSA e gli argomenti trattati.

Data Nucleo/ piano Referenti per Apsp Argomenti affrontati3/4/2013 Melograno

Direttore Generale e personale delle varie professioni dell’équipe del nucleo

Verifica delle ricadute della rotazione del personale sul clima di nucleo; Il clima delle relazioni: tra personale, residenti e familiariLa possibilità di personalizzazione; I compagni di stanzaIl Modello organizzativo per nucleo; I tempi dedicati all’assistenzaAttività riabilitativa di gruppo, quotidiana e specificaResidenti con disturbi del comportamento nei nuclei base e nel nucleo demenzeLe informazioni per i familiari (équipe e medico), la tempestività della presa in caricoLe attività di animazione, la musicoterapia e il contributo del personale di Intervento 19La cura degli oggetti dei ResidentiLa presenza e il ruolo dei familiari e delle Assistenze private in vari momenti della giornataL’elezione dei Rappresentanti dei FamiliariLa Ristorazione, Bar, bevande e giornali; il Guardaroba, le Pulizie ambientali

10/4/2013 Primula17/4/2013 Rosa e Genziana8/5/2013 Mimosa 15/5/2013 Mughetto22/5/2013 Girasole29/5/2013 Ciclamino5/6/2013 Tulipano2/10/2013 Melograno16/10/2013 Tulipano23/10/2013 Mimosa

30/10/2013 Rosa e Genziana6/11/2013 Mughetto13/11/2013 Girasole20/11/2013 Ciclamino27/11/2013 Primula

In occasione degli incontri autunnali nei nuclei è stato distribuitoun Questionario dedicato ai familiari. Raccolti compilati 75 que-stionari corrispondenti al 40.5% dei residenti attivi al momentodella distribuzione. Di seguito sono riportati in breve sintesi gliesiti del questionario per ciascun argomento indagato.

Strumenti di partecipazione: Colloqui d’inserimento, Colloquipost-PAI e Incontri di nucleo sono i 3 strumenti di partecipazionee informazione ritenuti importanti e che danno soddisfazione aifamiliari coinvolti. Poco conosciuti e meno apprezzati le assem-blee annuali, i Focus group e la rivista aziendale.

Ambito Tipologia Numero previsto Numero effettuato nel 2013 Frequenza

RSA

FG Residenti 3 6 AnnualeIncontri “ La vita in struttura” 15 11 Annuale

FG Familiari 1 1 familiari N. Girasole AnnualeIncontri di condivisione familiari pazienti NAMIR

Incontri con il Direttore/Équipe di nucleo e familiari68

916 Annuale

Questionario per Familiari / 1 AnnualePanel: Residenti, familiari e personale 2 2 Annuale

Monitoraggio “Come avete mangiato oggi” 9 9 1 per ogni residenza Quotidiano

Centro Diurno

Monitoraggio “Come avete mangiato oggi” 1 1 QuotidianoFG utenti 3 2 Annuale

Incontro di verifica sul servizio con i familiari 1 1 Annuale

Alloggi protetti

Monitoraggio “Come avete mangiato oggi” * per chi usufruisce del pasto 1 1 Quotidiano

Punto d’Ascolto 1 11 ora Settimanale

FG Residenti 1 1 Annuale

Centro Servizi

Incontro di presentazione del piano delle attività 1 1Riunione degli iscritti Annuale

Incontro di verifica sulla qualità percepita 0 1Riunione degli iscritti Annuale

Tabella riepilogativa delle iniziative

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

INSERTO / Il Melograno / III

L’ambiente di vita: pulito, caldo e sicuro sono le caratteristichepiù apprezzate; elemento di criticità su cui riflettere è la perce-zione di limitata privacy e per alcuni casi anche l’esiguità dellospazio privato e la ridotta luminosità.La Ristorazione: cortesia e sicurezza sono le caratteristiche piùapprezzate; il cibo ben preparato e organizzato contribuisce allaqualità percepita della Ristorazione; elementi di criticità sono ilgusto e la varietà. Si rileva un’area significativamente ampia di“non risposto” (50% sul totale) verosimilmente compatibile conla non conoscenza diretta del servizio o il non utilizzo (residentecon nutrizione artificiale).L’assistenza nelle attività di vita quotidiana: gentilezza, fiduciae competenza sono le caratteristiche apprezzate dell’assistenzanel quotidiano riassunta anche nel concetto di “buona assi-stenza”. Elementi di miglioramento sono la tempestività, l’accu-ratezza e la precisione.La relazione nel quotidiano: la relazione nel quotidiano è ca-ratterizzata da ascolto e gentilezza che unite a fiducia, conside-razione e competenza restituiscono un quadro di generale sod-disfazione.

Il Servizio Sanitario (comprensivo di servizio infermieristico,medico e fisioterapico): l’assistenza sanitaria è caratterizzata dafiducia, sicurezza, riservatezza e disponibilità. Accuratezza e tem-pestività gli elementi di miglioramento cui puntare.Le Attività di animazione: l’ampia area di “non risposto” (50% sultotale) fa propendere per un poco utilizzo o conoscenza del servizio.È riconosciuta comunque la caratteristica della gentilezza, mentrela numerosità delle proposte è l’elemento di criticità percepito;questo è in controtendenza rispetto alle rilevazioni dai residentiche percepiscono molte e variate le proposte di animazione.L’insieme articolato delle iniziative di Ascolto del cliente haconsentito di registrare gli aspetti peculiari della qualità per-cepita dei servizi erogati ed è stato possibile intraprendereazioni di miglioramento oltre che assecondare nuove propostenate dagli utenti/residenti; come ad esempio: • modifiche nel menù, • proposte di animazione (es. film, documentari e ascolto

musicale),• posticipo dell’orario di coricamento serale durante il pe-

riodo estivo.

Panel Media Valutazione complessiva Min Max Partecipanti

14-mag-2013 8,3 8 9 Familiari Residenti e Utenti Personale (RSA e CD)

14-nov-2013 8,8 7 10 Familiari Residenti e Commissari Esterni di Audit del Marchio Q&B

Oltre alla media di giudizio complessivo sono state raccolte molte segnalazioni significative di particolare dettaglio

Il Monitoraggio dei pasti attivo quotidianamente (pranzo e cenain RSA, solo pranzo in CD) nel corso dell’anno ha dato un esitoparagonabile agli anni precedenti in cui si misura una qualità

del risultato superiore al 70%. Gli aspetti di criticità segnalatisono tempestivamente presi in carico direttamente dal Cuocoresponsabile della Cucina che introduce modifiche o apporta i

La Qualità dei servizi: verifica nel corso del 2013 RSA

Gli esiti dell’ascolto dei residenti di RSA sono stati i seguenti:Soddisfazione buona per la qualità delle relazioni, per il rispettodella privacy nelle pratiche assistenziali quotidiane, ritenutaampia la gamma di iniziative di incontro con il territorio, e in par-ticolare sono apprezzate le iniziative che vedono coinvolti i ragazzie bambini del sobborgo. Per gli aspetti alberghieri sono ritenute di elevata qualità le pu-lizie ambientali degli spazi privati e comuni e in generale il com-fort degli ambienti (luce, temperatura, microclima e odori).Buona complessivamente la qualità della Ristorazione (Standard

3.2 - vedi oltre le verifiche di qualità del servizio specifiche -Standard 3.4 - Standard 3.5 - Standard 3.6).Servizi Alberghieri: (Standard 3.1 - 3.2)Ristorazione: per quanto riguarda il Servizio Ristorazione, che ètrasversale ai servizi gestiti da Apsp, sono stati analizzati tutti i ri-scontri di qualità del risultato e della qualità percepita come segue:3 FG riservati a utenti di Centro Diurno e 3 residenti di R.S.A. e1 per le Residenze Protette.7 FG con esito: Giudizio BUONO.Raccolte numerose e puntuali segnalazioni dai residenti in RSAnei numerosi incontri di “Vita in struttura” e negli incontri di nu-cleo.È stata ospitata per 2 pranzi una commissione mista che havalutato il pranzo (Panel) con i seguenti risultati:

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

IV / INSERTO / Il Melograno

correttivi opportuni. I due menù, estivo e invernale, attivi su 5settimane sono revisionati annualmente sulla base degli esitidella qualità percepita dai residenti, utenti e familiari.Pulizie AmbientaliComplessivamente la qualità riscontrata raggiunge il livello diqualità attesa: effettuate le 4 Verifiche di qualità del risultatopreviste; sono stati considerati con particolare riguardo gliaspetti di igiene degli ambienti abitati dai residenti; queste ve-rifiche hanno dato esito soddisfacente.Raccolta piena soddisfazione nei 3 incontri con Residenti (FG)

e negli incontri con i familiari. Nessun aspetto di migliora-mento suggerito. Guardaroba: costante la garanzia della tempestività della presain carico dei capi personali dal momento dell’ingresso (infattiin giornata sono personalizzati con etichetta e riposti nell’ar-madio). Gestione del guardaroba di ogni singolo residente con presa incarico tempestiva ed efficace ai fini di segnalare alla famigliaeventuali necessità di integrare la dotazione personale.Servizi Assistenziali e di cura della persona.

N° IngressiN° Colloqui di preparazioneall’ingresso

N° Casi conapplicazione delprotocollo operativostesura PAI ingresso

N° Casi coneffettuazione dellavisita medica entro il primo giorno di ingresso

N° Casi convalutazionefisioterapica entro 2 giorni lavoratividall’ingresso

N° Casi rivalutati inéquipe e stesura delPAI dopo valutazionedell’inserimento

71 71 71 71 692 entro il 3°gg

62 9 deceduti prima

10 10 10 10 6 Non previsto*sollievo: posti di accoglienza temporanea di sollievo alla famiglia (60gg/anno max 40 consecutivi)

Per il totale dei nuovi residenti entrati nel corso dell’anno sonostati fatti i colloqui di accoglimento; la raccolta dati con i fa-miliari è curata dal coordinatore che con l’educatore applicanoun protocollo operativo per garantire qualità al processo di in-serimento; la qualità si esprime inoltre con la tempestività dellapresa in carico medica entro il primo giorno e fisioterapica nei2 giorni successivi all’ingresso che integrando la dimensioneassistenziale vanno a comporre il Piano Assistenziale Individua-

lizzato che accompagna l’utente per tutta la fase di inserimento.Questa fase si conclude con la verifica e riformulazione delpiano dopo circa un mese. Quest’ultimo costituisce la base peril confronto con i familiari che è proposto poi a frequenza se-mestrale attraverso un colloquio con alcuni membri dell’équipe.Merita specificare che la presa in carico riabilitativa non è pre-vista nei posti letto sollievo ma è stata comunque effettuata in6 casi su 10.

Presa in carico in ingresso (Standard 1 e 2 della Carta dei Servizi)

Condivisione dell’Assistenza (Standard 3.3 della Carta dei Servizi)

Nel corso del 2013 sono stati convocati i residenti e i familiari2 volte (1° e 2° semestre) per la condivisione del Piano Assi-stenziale individualizzato proposta dall’équipe con il risultatoche con per il 46% dei residenti/familiari è avvenuto almeno 1colloquio con l’équipe assistenziale. Dopo alcuni anni di crescita della partecipazione, il grafico suc-cessivo mostra una diminuzione della presenza dei familiari aicolloqui che sono un prezioso momento di confronto e condivi-sione degli indirizzi e degli aspetti concreti dell’assistenza airesidenti. Questo dato può essere falsato in difetto da problemi

di registrazione, per questo è già stata semplificata la modalitàdi registrazione nel 2014. In ogni caso la partecipazione del fa-miliare alla gestione del proprio congiunto è all’attenzione del-l’équipe per tentare strategie e promuovere il coinvolgimento.

Con 0colloqui

54%

Colloqui post PAI 2013

Con 1colloquio

31%

Con 2colloqui

15%

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

INSERTO / Il Melograno / V

Qualità della vita residenziale (Standard 3.2 -Standard 3.4 - Standard 3.5 - Standard 3.6)

L’Ambiente di vita, le Relazioni che in esso si generano e si curano(familiari, personale, volontari e altri residenti), le relazioni conl’esterno (la comunità che entra in struttura e i residenti che fre-quentano il territorio) e le Attività proposte ai e dai Residenti nelcorso dell’anno sono questi tutti ambiti valutati dal Marchio Qualità& Benessere cui la RSA ha aderito dal 2009. I fattori di qualità resi-denziale esplorati sono molti e ognuno consente di approfondireaspetti importanti della Vita in struttura (il rispetto, l’umanizzazione,la salute, la libertà, l’affettività, l’operosità, la socialità, l’interiorità,la vivibilità, l’autorealizzazione, il gusto e il comfort). Il giudizio diautovalutazione raggiunto e confermato anche nel 2013 da una com-missione esterna (Audit) ci consente di individuare gli aspetti di qua-lità da promuovere per i residenti della nostra RSA che confluisconopoi nei piani di miglioramento promossi annualmente dalla Dirigenza.Nel 2013 è stato conferito il riconoscimento di Best Performer nellaSocialità che ha raggiunto un livello di qualità molto elevato (9 su

10) e ci consente quindi di ospitare strutture che volessero cono-scere la nostra Buona pratica in questo ambito. Nella medesima logica di miglioramento stiamo presidiando gliaspetti di qualità necessari a mantenere i requisiti di Accreditamentoistituzionale della PAT che è stato rinnovato per altri 3 anni nelloscorso gennaio 2014.Per concludere l’ambito residenziale ecco un grafico di riepilogodelle attività di animazione e sociali effettuate nel 2013.

Alcuni ambiti di miglioramento

Nel corso del 2013 il personale di un gruppo trasversale alle pro-fessioni ha lavorato sulla necessità di conciliare il bisogno di pro-tezione e contestualmente di libertà per i residenti; il frutto delgruppo di miglioramento sostenuto dalla formazione è stato:• un’analisi approfondita della situazione in essere quindi una sintesi

di aspetti da modificare e presidiare per migliorare le performance;• risultato già ottenuti in termini di:

� revisione sistematica (almeno ogni 6 mesi) di tutte le protezioniin uso

� sospensione di contenzioni con introduzione di alternative chegarantiscono il mantenimento di una certa libertà senza esporreeccessivamente a rischi.

Il percorso di miglioramento relativo alla conciliazione tra libertà eprotezione nell’assistenza prosegue nel 2014 con l’obiettivo finaledi aumentare il livello di libertà riducendo le misure di contenzionee introducendo forme alternative di protezione.Per quanto riguarda i cruciali ambiti assistenziali di: accoglimentodel nuovo residente, personalizzazione dell’assistenza nel quotidiano

e accompagnamento nelle cure di fine vita, essi sono processi su-pervisionati da un gruppo di lavoro interno con un approccio di au-tovalutazione delle azioni compiute rispetto alle procedure assisten-ziali scritte al fine di promuovere reali ricadute operative.Di particolare rilievo l’investimento compiuto dall’Azienda in ambitoetico: il neonato Comitato Etico Aziendale per la pratica clinica halavorato con regolari sedute (4) in cui ha affrontato la prima stesuradi parere sul tema emergente della razionalizzazione delle risorsein relazione al diritto alla cura. Altresì sono state individuate a fine2013 le modalità per la presentazione dei casi al comitato.

Servizi di cura della persona

Igiene straordinaria garantita con bagno assistito (minimo 2 max 4frequenza media di 3,2 mese) e prestazioni di parrucchiera e callista(8,4 prestazioni/anno) sono erogate garantendo la risposta alle ri-

chieste e bisogni dei residenti. A queste prestazioni standard si ag-giungono le prestazioni eseguite su richiesta.Nel 2013 non è stato possibile integrare questo servizio con il pro-getto “Io e te per un sorriso” che vedeva attivi per alcuni mesi glistudenti della scuola per parrucchieri/estetisti di Trento a causa del

Distribuzione Attività animazione rispetto ai residentiSTIMOLAZIONECOGNITIVA/REMINISCENZA

STIMOLAZIONESENSORIALE/EMOZIONALE

coinvolti2013

ATTIVITÀLUDICO/RICREATIVE/SPIRITUALI

PARTECIPAZIONEATTIVA/RELAZIONE CON LA COMUNITÀ

ATTIVITÀOCCUPAZIONALI/MANUALI

ATTIVITÀ INDIVIDUALI

Protezioni2013

14% 19%

6%

18%

12%

22%

9%

Revisione69%

Sospesa3%

Attiva28%

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

VI / INSERTO / Il Melograno

venir meno di risorse che consentivano alla scuola di proseguirequesta esperienza. LLa qualificazione del personale dedicato all’Assistenza e alle curesanitarie (qualifica e aggiornamento ECM e non). L’Apsp in quantoprovider per la formazione prosegue nella programmazione ed ef-fettuazione di eventi formativi a sostegno e rinforzo dei piani di mi-

glioramento aziendale; su argomenti attinenti gli sviluppi e il cam-biamento organizzativo da un lato e il costante aggiornamento spe-cifico sia del personale soggetto a ECM che non.Gli obiettivi di miglioramento e le aree di formazione promosse inlinea con essi individuati dal Direttore generale e approvati dal Con-siglio di Amministrazione sono stati nel 2013:

Metodo Gentle Care e gestione della demenza

• Formazione a supporto della gestione della demenza sia dal punto di vista comportamentale che sanitario• Approfondimenti rivolti agli operatori impegnati nell’assistenza ai malati di Alzheimer• Approfondimento di tecniche di animazione e l’uso del metodo narrativo in struttura • Gruppo di lavoro per “La sessualità nell’anziano istituzionalizzato” • La musicoterapia in Rsa• La riflessologia plantare - 3° livello

Implementazione del ruolo dell’OSS Tutor

• Aggiornamenti informatici per l’utilizzo della cartella Socio Sanitaria CBA • Formazione sul Campo (FsC) per la sperimentazione della figura dell’OSS tutor

Riduzione delle contenzioni • Utilizzo delle procedure relative all’area della prevenzione e gestione cadute e regolamentazione della contenzione• FsC per la definizione di protocolli per la riduzione della contenzione

Cure di fine vita e approccio bioetico

• Formazione residenziale relativa alla gestione delle cure e accompagnamento al morente • Attività del Comitato Etico aziendale • Formazione a tutto il personale in merito all’approccio bioetico e le relative novità normative

Residenze Protette

Servizi alberghieri

La protezione assistenziale è stata costante attraverso la visitaserale dell’operatore ai residenti e il sistema di chiamata24/24ore dal domicilio verso l’operatore. Sono stati attivati per irichiedenti i pasti preparati dalla cucina dell’Azienda (2 in mediaal giorno su 22 residenti).

Ascolto dei Residenti: il Punto d’Ascolto è stato attivato per 1 ora e ½ tutti i lunedì ed è stato utilizzato secondo necessitàdai vari residenti; inoltre è possibile contattare direttamente ireferenti per i vari problemi (Educatore, Ufficio residenti).

Nel 2013 è stato dedicato 1 FG ai residenti degli alloggi per laverifica della soddisfazione circa i servizi gestiti da Asps. La par-tecipazione attiva e vivace di 11 su 22 residenti ci consente diritenere attendibile tale riscontro e i presenti hanno presentatoun aspetto di criticità negli interventi di pulizia straordinaria afronte del quale è stato attivato un percorso di verifica e miglio-ramento per adeguare gli interventi di pulizie straordinarie men-sili alle aspettative dei residenti. Buona la soddisfazione per iservizi offerti dall’Apsp, si segnala la percezione molto positivadel sistema di protezione erogata attraverso la visita serale delpersonale definito assiduo, gentile e premuroso; apprezzato inparticolare sia l’aspetto di contatto che di compagnia che avvienedurante le visite.

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

INSERTO / Il Melograno / VII

Presa in carico dell’utente: (Standard 1.1 - 1.2 - 1.3 Carta dei Servizi)

Tempestività della presa in carico: 9 gli utenti nuovi inseriti nel2013, 7 inserimenti sono avvenuti con una media di 4 giorni la-vorativi di attesa (Min. 3 Max 8); 2 utenti hanno scelto di posti-cipare l’inserimento dopo i 7 giorni. Positivo il riscontro della soddisfazione circa la presa in caricoe la tempestività attraverso focus group con gli utenti entrati nelperiodo precedente (1 FG il 21/06 per l’anno 2013): Servizi Alberghieri: (Standard 2.1 Qualità del pasto - 2.2 Qualitàdelle pulizie ambientali - 2.6 Qualità delle attività di cura dellapersona - 2.7 Qualità del trasporto).Ristorazione: Monitoraggio quotidiano attraverso il modulo“Come avete mangiato oggi?” (vedi sezione analoga RSA). In con-siderazione del fatto che al Centro pranzano quotidianamenteuna media di 25 utenti e 2 residenti delle adiacenti ResidenzeProtette anche quest’anno è stata ospitata una commissionemista composta da un familiare, un utente e membro del perso-nale di altri servizi dell’Apsp. L’esperienza è stata positiva e ap-prezzata anche come occasione per il familiare di partecipare aun momento conviviale.Riscontro positivo circa la qualità percepita della ristorazione ri-levata attraverso 2 focus group con gli utenti. Pulizie ambientali:effettuato monitoraggio della regolarità delle prestazioni a curadella Responsabile e tenuto costante raccordo con Referente dicantiere della ditta appaltatrice.

Riguardo al Trasporto si sono evidenziati alcuni aspetti di criticitàche hanno consentito di procedere concordando con l’appaltatoredel servizio alcuni interventi correttivi riportando il servizio al li-vello di qualità atteso.Cura della persona: 15 utenti usufruiscono del bagno assistitoe 19 su 50 hanno usufruito delle prestazioni di cura ed estetica(parrucchiera/barbieria ed estetica del piede).Partecipazione degli utenti e familiari: l’86% degli utenti hapartecipato alla verifica congiunta del proprio piano di frequenzadel Centro con l’Assistente sociale e il Responsabile del CentroDiurno; Per il restante 14% dei casi per cui non è stata effettuatatale verifica si tratta di utenti con situazioni molto stabili e peri quali non sono insorte necessità di modifica dei piani stessi, inun’ottica di ottimizzazione delle risorse non sono state effettuatele verifiche congiunte. Il progressivo adeguamento degli inter-venti ai bisogni sanitari degli utenti comporta una revisione e ot-timizzazione delle pratiche tuttora in corso di definizione.Questo grafico riassume l’attività proposta agli utenti nel 2013.

Centro Diurno

Aspetti di qualità del Centro

Presenza quotidiana di personale qualificato: 4 OSS a tempo pienoe 2 OSS a orario ridotto - 1 educatore professionale - 1 istruttorepropone due turni di attività motoria da 50’ al giorno) 1 ReferenteTecnico Operativo.Laboratori attivati: • Laboratorio creativo materiale di riciclo• Laboratori per la riproduzione di un campanile in collina• Laboratorio Das• Laboratorio di cucina• Laboratorio di maglia• Laboratori addobbi

• Laboratorio orto• Laboratorio creazione portatovaglioli e portachiavi in stoffa• Laboratorio confezionamento scatole ricordo• Laboratorio “Diario di bordo”Va specificato come i progetti e i laboratori proposti seguono sempreuna ciclicità temporale legata alle stagioni e alle festività, questacaratteristica ricade anche sull’utilizzo degli spazi, infatti se in au-tunno-inverno si prediligono gli spazi interni in primavera estate per-mane lo sforzo di utilizzare maggiormente gli esterni che includonol’adiacente parco pubblico agevolmente collegato. Gli anziani frequentanti il centro diurno durante l’arco dell’annohanno potuto godere di 19 uscite sia per partecipare a progetti conaltre realtà quali nido, scuole, associazioni, altre Apsp e Centri Ser-

Interventi 2013� ATTIVITÀ MOTORIA

� STIMOLAZIONE COGNITIVA

� STIMOLAZIONESENSORIALE/EMOZIONALE

� INTRATTENIMENTO SOCIALE E RELAZIONI CON LA COMUNITÀ

� ATTIVITÀ LUDICO/RICREATIVE

� ATTIVITÀ OCCUPAZIONALI/MANUALI

� RELAZIONI INDIVIDUALI

� SPIRITUALITÀ

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Articolo Rivista “Il Melograno” / 2014

VIII/ INSERTO / Il Melograno

Avviso ai lettoriPer ragioni di spazio il report dei dati di monitoraggio della qualità relativi

all’anno 2013 per l’attività del volontariato, il punto prelievi e il punto riabilitativo rivolti alla cittadinanza sarà pubblicato

nel prossimo numero del Melograno.

Tel. 0461.810688 - mail: [email protected] - sito: www.apspgrazioli.it

vizi, sia per uscite relativi con caratteristiche più di piacere comel’uscita al lago o ai mercatini di Natale. Nel 2013 l’équipe ha sceltodi diminuire le uscite di un’intera giornata, questo poiché vi è un

notevole sforzo organizzativo con la chiusura del centro e non ul-time vengono le considerazioni circa la fatica dell’uscita per glianziani più fragili.

Anche nel 2013 il Centro Servizi ai 229 iscritti ha offerto la con-sueta varietà di proposte suddivise TRA ATTIVITÀ MOTORIA (conl’attivazione di 56 corsi di ginnastica in acqua e in palestra) - AT-TIVITÀ CULTURALI (Allenamente - Le visite alle mostre d’arte -L’incontro con l’Opera) - LABORATORI (maglia) e ATTIVITÀ RICREA-TIVE E DI ANIMAZIONE: i pomeriggi danzanti con una media di 41partecipanti; feste a tema, incontro con il teatro, film, musica,documentari, giochi vari, merende particolari tutti realizzati conla significativa e rinnovata presenza di volontari che apportanoal centro un contributo superiore alle 270 ore annue. Anche nel

2013 molti i progetti realizzati con gli attori della comunità localee la collaborazione con il polo sociale.32 sono le associazioni del territorio che hanno utilizzato gli spazidel Centro Servizi per un totale di 1370 ore. Spazi a disposizionedi Circoli anziani, dell’UTETD, dell’ANFFAS, dell’Associazione Par-kinson, di Associazioni sportive e culturali e del sociale.

Michela TonioloResponsabile Qualità

Centro Servizi

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Dalla RSA “M. Grazioli” di Povo

Iprimi tre mesi dell’anno ci han -no offerto un ricco calendariodi appuntamenti e di attività.

In questa pagina alcuni flash deibei momenti che abbiamo vissutoassieme.

Ma dobbiamo ricordare anche:• il Coro Bindesi (11 gennaio)• il Coro Montecalisio (26 gennaio)

• il Coro giovanile Montesover (15 febbraio)

• il gruppo Cantare suonando (22 febbraio)

• la festa di carnevale con le mascherine dei bambini di Villamontagna (4 marzo)

• la festa della donna con la CoraleS. Elena di Cadine

Le nostre attività

IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 13

6 gennaio: Befana con gli Alpini di Povo

In programmazione abbiamoancora:• 5 aprile ore 16 - sala “G. Bertotti”:

il Coro Torrefranca di Mattarello• 26 aprile ore 16 - sala “G. Bertotti”:

il Coro A.N.A. Trento.

11 febbraio: S. Messa per la giornata dell’ammalato accompagnatadal Coro parrocchiale di Povo

23 febbraio: il coro dei bambini della Parrocchia di Povo 15 marzo: concerto del Coro “Piccole Colonne”

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Dal 19 al 28 marzomostra fotografica“Emozioni in natura”

“Emozioni in natura” è il titolodella mostra fotograficainaugurata mercoledì 19

marzo 2014 nella sala Gino Bertottidella nostra APSP e riguarda imma-gini molto suggestive, di natura, mon-tagna e animali. Gli autori, Valeria Ti-relli e Stefano Cuccolini, hanno volutocondividere con noi la loro passioneper queste visioni che appartengono aun patrimonio comune di amore perl’ambiente che ci circonda. I due foto-grafi, ciascuno seguendo le propriepassioni, la fotografia di animali nelloro habitat naturale e la fotografia dipaesaggio, hanno voluto mettere in ri-salto gli aspetti che loro stessi amanodi più.

«Fotografo per pura passione e divertimento» dice Valeria Tirelli ,«incontri emozionanti e inconsuetihanno segnato il mio interesse per la

fotografia di animali. Da allora nonsono più riuscita a farne a meno. La fo-tografia di animali è uno dei generi per

me più affascinanti ed emozionanti,da praticare nel pieno rispetto dellanatura e dei soggetti fotografati, evi-tando al massimo il rischio di recaredanno o fastidio all’animale ripreso.Personalmente preferisco immorta-larli nel loro ambiente naturale, tuttociò non è semplice e soprattutto ri-chiede tanta pazienza. Nascondersi apochi metri da un animale con sensipiù acuti dei nostri vuol dire non poterfare il minimo movimento o rumoreanche per lungo tempo, ma il privile-gio di poter condividere così rari mo-menti di vita con lui vale questo sacri-ficio».

Per Stefano Cuccolini, l’altro autoredelle fotografie, «La fotografia di pae-saggio è allontanarsi dalla quotidianitàper assaporare quella libertà che siprova dall’essere completamente im-merso nella natura; è continua ricercadi quelle condizioni di luce che si avvi-cinano il più possibile a quello che finoa quel momento erano solo nell’imma-ginazione. Spesso uno splendido pae-saggio diviene un comune ricordo diviaggio se non si pone la dovuta atten-zione alla ricerca delle condizioni at-mosferiche e quindi di luce che pos-sano esaltare al massimo i colori e latridimensionalità».

La mostra è visitabile tutti i giornidalle 9.00 alle 17.30 presso gli spazidella RSA e rimarrà aperta fino al 28marzo.

IL MELOGRANO14 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 15

72 ore senza compromessi,una sfida da cogliere al volo

Spendere il proprio tempo per il bene comune è sem-pre un atto meritevole; quando questo operare si rivolge in favore di chi è in difficoltà, ciò aggiunge

valore al fare. L’iniziativa “72 ore senza compromessi” pro-posta dalla Caritas Diocesana di Trento, offre questa oppor-tunità a giovani over 16 che vogliano sperimentarsi in atti-vità pratiche a favore di chi è più svantaggiato. Le 72 oresono il tempo che i giovani dovranno impegnare, senza so-luzione di continuità, per realizzare progetti di carattere sociale, ambientale, civico o educativo loro assegnati sul lascorta delle caratteristiche delle strutture nelle quali saranno ospitati e saranno di tipo progettuale, pratico, rela-zionale, organizzativo, di animazione. I gruppi di giovani,composti da 5 a 10 partecipanti per struttura, dovranno co -abitare e convivere nelle situazioni più diverse: comunitàalloggio, case di riposo, associazioni, istituzioni sociali, par-rocchie, comuni...

La nostra APSP, avendo aderito al progetto propostodalla Caritas Diocesana di Trento, ospiterà nella propriastruttura un gruppo di giovani inseriti nel progetto che svol-geranno attività relazionali legate all’iniziativa che si svol-gerà dal 23 al 26 aprile 2014.

Nel prossimo numero de “Il Melograno” daremo contodei risultati di questa iniziativa.

Per informazioni e iscrizioni è possibile visitare ilsito www.72h.it o rivolgersi pres so la CaritasDiocesana Trento, tel. 0461/891350 oppure diret-tamente alla referente del progetto Laura Ciaghi:[email protected]

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IL MELOGRANO16 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

Le nostre attività

La primaveraMi viene in mente la canzone “È primavera svegliatevi bambine, messer d’april fa il ruba cuor”; la cantavamo conle mie amiche ai ragazzi, per attirare la loro attenzione.Alla funzione di maggio si approfittava per fare un giretto con le amiche e per vedere i ragazzi.Mio papà in questo periodo andava a vangare e io dovevo badare ai miei fratelli più piccoli e fare dei “mestieri” incasa: noi non potevamo dire niente: solo ubbidire.Io avevo 6 mucche da portare al pascolo da solo. Due mucche le usavamo prima per arare (col “piof”) per poi fare isolchi per le patate (le “piovette”) si seminava patate, rape, rapanelli neri e bianchi che poi si vendevano. Granoturcoe mais per fare “el beveron” per le bestie e le galline. Poi c’erano “da sfoiar” pannocchie (“panoce”). Ci si trovavanell’aia o nella stalla, poi si appendevano a mucchi perché si seccassero e poi, dopo un po’ di tempo, si sgranavanocon una specie di “grattarola”.Quest’anno la primavera mi fa pensare all’inverno perché il tempo è brutto e fa freddo.Mi piace vedere i narcisi, le primule e le viole nei giardini. La primavera è piacevole per le giornate più lunghe, epoi si vede la gente nei giardini che prepara i vasi dei fiori oppure prepara l’orto.È bello perché la sera possiamo fare delle passeggiate in quanto la temperatura è piacevole (né troppo calda nétroppo fredda) oppure stiamo in terrazza a fare due “ciacere” in compagnia, è l’unica stagione che possiamo go-dere al meglio rispetto all’inverno e l’autunno, si ha più voglia di fare delle pulizie (tinteggiatura, riordinoarmadi, ecc.) perché il fisico e il corpo reagisce meglio. Ci si sente più forti e meno pigri, si fa un giro in città e sivede molta gente.È bello, si può mangiare all’aperto in compagnia, fare la polenta sul fuoco, la si gusta di più. Ti svegli al mattinocon gli uccellini, il pomeriggio i bambini cominciano a giocare nel giardino sotto casa oppure nei “spiazi”, è pia-cevole vederli.Si può andare in montagna a mangiare il pasto al sacco e cercare funghi.La primavera ti tira su il morale, anche se hai qualche pensiero esci all’aria aperta e ti dimentichi del mondo(di tutto). La primavera rigenera il corpo, peccato che questi giorni di pioggia li abbiamo persi.

Gli anziani del Centro Diurno

Dal Centro Diurno e Centro Servizi di Povo I

brevi pensieri qui riportati sono emersi durante i “Gruppi Ascolto” che sonostati progettati e proposti durante l’arco dell’anno 2013. Avendo avuto unbuon riscontro da parte degli anziani che hanno gradito e raccontato di sé,

si è deciso di adottarla come modalità anche per quest’anno.

Quando le persone si incontrano…Nel periodo dicembre - gennaio un piccolo gruppo distudenti dell’Istituto Psicopedagogico e Anziani di Povosi sono incontrati per cinque martedì presso il CentroServizi di Povo, per un progetto di narrazione. Un pic -

colo grande progetto dove giovani e anziani si sonoconfrontati su diversi argomenti che li hanno coinvolti eappassionati. Gli anziani si sono raccontati con moltagenerosità, e le sei studentesse della classe secondahanno ascoltato, preso appunti, e si sono messe in giococon le loro riflessioni, pensieri e sorrisi. Le tematiche affrontate insieme: la nascita e la vita dabambini; avventure con la natura; fidanzamento, l’amore.

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 17

L’esperienza si è rivelata ricca e significativa per tutte lepersone coinvolte: infatti gli studenti hanno potutoconoscere un metodo di lavoro che riguarda la raccoltadi storie di vita mentre gli anziani si sono raccontatiaprendosi con molta sincerità sulla loro vita. Il tema chepiù ha appassionato tutti è stato quello dell’amore, che hastimolato gli anziani a raccontarsi, raccogliendo lo stimolo

dato dalla freschezza della vita dei giovani che è piena disogni ed è in avanti. Nell’ultimo appuntamento ognistudentessa si è confrontata a tu per tu con un anziano. Qui di seguito riportiamo solo qualche poesia e pensierodai diari personali e le frasi raccolte dalle studentesse, ilmateriale raccolto è molto di più e potrà trovare spazionel prossimo numero.

Per esempio, ma...

L’anima mia trabocca d’amored’amore a tutti i livellid’amore per i vecchi, per i giovani,per i bimbi belli e anche per quelli brutti, veramenteper tutti.Per il sole, per la luna, per i brillanti del cielo di notte:non amo le botte,per i fiori, per il vento, per la pioggia,per le alte vette innevate, in eterno immacolate,per il torrente che scende scrosciante sul fiancodelle rocce fino al mare.Per gli animali, per quelli docili, per quelli aggressivi,allo zoo naturalmente,

certa che non li avrò mai ai calcagni:non amo i ragni, ma in fondo, in fondoamo ogni cosa, è veroamo il mondo intero.

Dal diario di Carla:

A ItaloAmore, Amore, Amore!Amore grandeAmore infinitoAmore finito!!Amore passato!Amore presente!Amore di ieriAmore nei miei pensieri!Amore, Amore, Amore.

(Giugno 1973)

Dagli appunti di Roberta (studentessa)Maria racconta che l’uomo che l’ha conquistata faceva

l’imbianchino. Il suo nome era Remigio. Era solo con le

due sorelle. Sarebbe dovuto venire a imbianchare nella

casa della sua padrona dove faceva le pulizie. Maria quel

giorno non sarebbe dovuta andare: ma chi avrebbe fatto

le pulizie poi?

Il giorno dopo che Remigio aveva finito di imbianchare

chiamò a casa della padrona di Maria per poterle parlare

con la scusa di interessarsi su com’era riuscito il lavoro.

Approfittando di tale occasione Remigio chiede a Maria

di uscire la quale accetta. Da qui è iniziato tutto.

Alla fin fine aveva ragione la padrona di Maria: la tacava

boton con tuti.

Alcune frasi proposte dalle studentesse dopo una ricercain internet:L’amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il

coraggio di coglierlo sull’orlo di un precipizio. (Stendhal)

Fare un viaggio e non innamorarsi profondamente

equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non

hai tentato, non hai mai vissuto. (Bill Parrish, dal film

“Vi presento Joe Black”)

L’amore non vuole avere, vuole solo amare.

(Herman Hesse)

Quando vuoi davvero l’amore, lo troverai che ti aspetta.

(Oscar Wilde)

Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita,

sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita.

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IL MELOGRANO18 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

Accadeva a Povogiusto 100 anni fa

Pillole di storia

di Antonio Bernabè

Scrivi “1914” e il pensiero corre aibagliori della Grande guerra, aidisastri, agli sconvolgimenti, ai

morti che in quattro anni il primo con-flitto mondiale ha portato via a mezzomondo.

Eppure non è esattamente così: lagente comune, infatti, ha vissuto laprima metà dell’anno come sempre,occupandosi dei lavori in campagna,delle proprie faccende familiari, deipiccoli lavori artigiani. Nulla di straor-dinario o di drammatico emerge dallacronaca tratta dai giornali locali. (Alcune citazioni di seguito riportatesono tratte dal quotidiano “Il Tren-tino”)

A Povo l’anno si apre in fiamme,ma sono fiamme dell’incendio in casaSaracini. Il 2 gennaio del 1914 il gior-nale scrive: «Ieri verso le 3,45 una co-lonna di fumo si alzava su verso Povo.Era in fiamme il grande caseggiato che sitrova nel possesso di villa Saracini e cheserve d’abitazione ai coloni di quella te-nuta campestre. Sul luogo corsero ipompieri del luogo e dei dintorni. Diffi-cile fu lo spegnimento a causa dellamancanza d’acqua. Salve furono le per-sone, gli animali e i mobili, ma la casaandò tutta in cenere. La casa era com-posta da pianterreno, primo piano e sot-totetto».

A stretto giro… di giornale… arriva-rono i ringraziamenti del conte ParideSaracini Belfort, I.R. giudice distret-tuale a Merano, che riconoscente tri-butava le più vive e sentite grazie atutte quelle egregie persone che conslancio e zelo ammirevole hanno con-corso all’estinzione dell’incendio.

Un nota di merito la stampa ri-serva anche alla famiglia Thun, e pre-cisamente alla contessa Maria ThunConsolati, alle figlie Bianca, Leopol-dina e Giulia che in occasione delle fe-stività natalizie avevano regalato aibambini dell’asilo fagottini di vestiti,giocattoli e focacce.

La normalità di quei giorni emergeanche dalla notizia delle marachellecombinate dagli immancabili “scolariindisciplinati”. Quale piacere proibitodevono aver provato quei ragazzi nelprendere a sassate l’illuminazionepubblica, appena arrivata in paese!

«Per riparare i guasti prodotti allaconduttura elettrica sulla facciata dimattina del fabbricato scolastico, si de-libera di convocare in questo ufficio co-munale sia gli scolari che i rispettivipadri, per un corrispondente monitorio(una bella ramanzina) e in pari tempoperché rifondano 6 corone a risarci-mento del danno prodotto».

Anche le scuole non erano rimasteindenni da simili danneggiamenti epertanto «…si prende atto che vannoammoniti i ragazzi della frazione di Salé

per i guasti prodotti alle lampadine del-l’illuminazione pubblica e si deliberache, in onta al chiesto perdono, prima ditutto, vista la gravità della cosa, verràinflitta in solido ai nominati e ai lororappresentanti legali, una multa di 6 co-rone, a parziale risarcimento del dannoprodotto all’erario comunale, valutato inuna cifra non inferiore a 20 corone».

Il giorno di Sant’Antonio abate (17gennaio) veniva inaugurata la restau-rata chiesetta di Celva. Scrive “Il Tren-tino”: «Nella piccola frazione di Celva viera un’antica cappella privata dedicataa S. Antonio. Apparteneva prima ai De-fant, poi ai Giupponi e infine passò a pri-vati, ma quei di Celva hanno detto che lacappella non deve essere né di uno nédell’altro, la cappella dev’essere nostra.

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 19

Così essi la hanno comperata, restau-rata, abbellita e hanno eretto il campa-nile. Oggi era il giorno dell’inaugura-zione di tutto questo e la benedizionedella prima e nuova campana. Alla be-nedizione della campana funsero da pa-drini i signori Giuseppe e Maria Dalla-Porta. Particolare menzione meritano idue contadini Angelo Broll e DomenicoBonvecchio di Celva che raggranella-rono quasi per intero l’importo necessa-rio a pagare il tutto».

A pr oposito di chiesette, il Consi-glio comunale di Povo approva la spesanecessaria a riparare i danni provocatida un fulmine caduto sulla chiesa diSant’Agata sull’omonimo dosso, deli-berando anche di proteggere il tettodell’edificio sacro con «un giro di filo diferro puntato onde i ragazzi non pos-sano, come al presente, salirvi e danneg-giarla».

Siamo ancora lontani dall’avventodel turismo di massa, ma anche allorauna bella nevicata invogliava al diver-timento. E dunque il 21 gennaio il gior-nale scrive: «Pareva che oggi mezzaTrento, armata di tutti gli ordigni delpattinaggio, si fosse riversata a Povo.Bene sta fino a che si manovra e ci si di-verte sui prati e nei boschi, ma non cosìquando si scelgono come piste le stradecomunali, dove di giorno e di notte de-vono transitare i poveri mortali che cor-rono pericolo di rompersi le coste.Giro all’onorevole Capocomune l’osser-vazione e le lamentele dei censiti».

Anche don Tomaso Dellafior avevafatto installare nel 1914 la luce elet-trica nella canonica e poiché l’edificioera di proprietà comunale, il nostroComune ne aveva coperto le spese«fino alla rosetta delle lampadine». E gliuffici comunali erano stati autorizzatiad acquistare una cassaforte da collo-care in ufficio, cassaforte che era co-stata 300 corone.

A corto di risorse finanziarie, gliamministratori comunali erano sem-pre alla ricerca di interventi mirati alrisparmio e al coinvolgimento dei pri-vati.

Trovano, ad esempio, convenienteper il Comune dare in appalto la ma-nutenzione della strada che da PonteAlto porta a Oltrecastello (quella chepassa dietro il Doss Sant’Agata). La ma-nutenzione della parte alta di queltronco era stata affidata, per tre anni e

per la spesa di 370 corone annue, adAndrea Marchi e Giuseppe Frizzera,mentre quella del tronco inferiore erastata appaltata a Giovanni Gasperi,dietro corresponsione di 180 coroneannue.

Il Capitanato distrettuale di Trentonon aveva approvato i lavori che l’im-presa Luigi Cagol, per conto del Co-mune, aveva fatto al ponte sul rio Saléa Borino; aveva anzi ordinato di rimet-tere il manufatto nella situazione pre-cedente all’intervento. Per ovviare aquestioni con l’impresa e ottemperareall’ingiunzione arrivata da Trento, ilConsiglio comunale decideva di accor-dare all’impresa un ulteriore importodi 100 corone.

Il parroco don Tomaso Dellafioraveva chiesto che i muri del cimiterovenissero risistemati in previsionedella visita che il Principe Vescovoavrebbe fatto alla parrocchia il 20 set-tembre prossimo. Siccome lungo imuri cimiteriali c’erano le tombe sin-gole vendute ai privati, il Comunechiedeva che costoro contribuisseroalle spese che tale lavoro comportavae pregava il parroco di farsi tramiteper arrivare a un’intesa con i privati.

Sappiamo che nel 1913 era statainaugurata la cosiddetta “Casa sociale”,

edificio che accoglieva le sedi della Fa-miglia Cooperativa, della Cassa ruralee dell’Unione contadini.

Nel giugno del 1914 alla Dieta di Innsbruck (sede del governo provin-ciale), presente il Capitano provincialebarone Kathrein e quasi tutti i depu-tati, vengono presentate alcune propo-ste d’urgenza. Il deputato BaldassarreMons. Delugan dei Popolari trentinirelaziona in merito a una domandadell’Unione contadini di Povo nei se-guenti termini: «L’Unione contadini diPovo, consorzio registrato a garanzia li-mitata, composto esclusivamente dapiccoli e poveri possidenti, dovette in-contrare un debito di 12.000 corone perla costruzione di una “Casa sociale” alloscopo di deposito di scorte agrarie non-ché per altri molteplici bisogni della so-cietà. Per estinguere almeno una partedel debito incontrato essa prega l’eccelsaDieta perché le venga concessa unalarga sovvenzione». (Non risulta che lapetizione abbia avuto seguito - n.d.r.)

Sul quotidiano “Il Trentino” com-pare questo corsivo, a metà strada frala cronaca e il costume del tempo: «Giàda parecchi mesi girano qui a Povo gliagenti della Compagnia “Singer” e,manco a dirlo, fanno affaroni. Gli stessihanno smerciato non poche macchine di nuovissimo modello mediante le quali

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IL MELOGRANO20 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

– possedendo le necessarie cognizioni –si può effettuare qualsiasi lavoro anchein ricamo. Ma gli acquirenti della mac-chine non sanno adattarvi gli accessori.Gli agenti della “Singer” avevano fattopromessa che un tempo non lontano sa-rebbero stati organizzati appositi corsidi addestramento, ma ancora ad ogginulla è stato fatto. Perciò chi scrive l’ar-ticolo si rivolge al rappresentante dellaCompagnia “Singer” chiedendo: aquando un corso gratuito di ricamo conle macchine “Singer” qui a Povo?».

La manifestazione internazionaleaustriaca “Giro delle Alpi” dal 1910 eper molti decenni è stata il rally alpinopiù significativo del suo tempo. Il trac-ciato si snodava in particolare attra-verso la zona alpina situata fra Au-stria, Slovenia e Italia.

Anche nel giugno del 1914 era incorso la “Alpenfahrt”, (“Giro della Alpi”)organizzato dall’Automobile Club au-striaco attraverso le valli alpine. Il 14giugno avevano preso il via da Vienna75 autovetture, ed erano previste ottotappe per un totale di 3.000 chilome-tri. Si raccomandava alla popolazionedei centri toccati dalla manifestazionedi esporre le bandiere e di prepararefesteggiamenti.

Il giornale “Der Tiroler” del 19 giu-gno 1914 titola: Il “Giro delle Alpi” fatappa a Ponte Alto.

«Si era detto che i partecipanti al“Giro delle Alpi” non avrebbero fattotappa a Trento o nelle vicinanze. All’ul-timo momento, però, una disposizio -ne arrivata da Bolzano cambiò il pro-gramma e stabilì una tappa a PonteAlto, dove fu pure fissato il controllo.

La prima automobile che giunse aPonte Alto fu la n. 5. Era un’auto in-gle se marca Rolls-Royce montata da Mr. James Radley. Essa arrivò pochi mi-nuti dopo le 12. E dopo di quella arriva-rono a poca distanza di tempo altre 37automobili. Tutti discesero ed entrati neigiardini dell’albergo del signor MassimoFontanari fecero una succulenta cola-zione e visitarono la grande cascata, di-chiarandosi entusiasti del bello orridodell’abisso. Parecchi aggiunsero chemetteva conto davvero fare sì lungo gi -ro come quello che avevano fatto loroper vedere quella bellezza naturale diprim’ordine. Né si saziavano di ammi-rare né finivano di lodare.

Il segnale di partenza interruppe leesclamazioni. Alle 13,25 in punto partì laprima automobile cui tennero dietro – adistanza di un minuto una dall’altra –tutti i rimanenti che avevano fatto tappaa Ponte Alto. Seguirono ben presto anchegli altri che s’erano attardati per via.

Le automobili provenivano da Dob-biaco, Passo Falzarego, Paneveggio,Passo Rolle, San Martino di Castrozza,Primiero, Passo Brocon, Tesino e Valsu-gana. Partite da Ponte Alto le vettureentrarono in città da Via Venezia per poiproseguire in Alto Adige verso Bolzano.

Al loro passaggio si potevano vederemolte guardie ma pochi spettatori. Lacittadinanza, poiché non c’era tappa aTrento, era relativamente indifferente.

Fra le automobili dell’Alpenfahrtnotammo quattro Puch, tre Fiat dellaCasa e due di privati, sette Austro-Daimler, cinque Audi, due Hansa, ecc.Fra i concorrenti che furono ospiti aPonte Alto del signor Massimo Fonta-nari si trovarono il principe Elia diParma che guidava una Austro-Daim-ler, il conte Eugenio Lamberg e un conteThun di Boemia».

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IL MELOGRANO N. 1 / APRILE 2014 / Il Melograno / 21

Tanto per ridere...... e divertirsi un po’

Divertimento

Ricchi premi riservati agli ospiti della RSA e del Centro Diurno che sapranno indicare la risposta esatta ad almeno uno dei due indovinelli.

Ritorna il

GRANDECONCORSO A PREMI

Indovinello n. 1

Chi pur senza parlare,

senza minacciare,

senza armi…fa tremare?

Indovinello n. 2Qual è quella cosache si gratta senzaavere il prurito?

Le soluzioni vanno consegnate agli operatori di anima-zione con indicato il nome dell’anziano; seguirà la pre-miazione con nome e foto del vincitore nel prossimo

numero de “Il Melograno”!

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IL MELOGRANO

Ecco i vincitori del concorsoindovina indovinelli n° 22

Divertimento

Giovanna Contiero (RSA Nucleo Genziana)

Maria Stella Zaffino (del Centro Diurno)

all’indovinello n. 1“Qual è l’animale che restòfuori dall’arca di Noè?”Hanno risposto esattamente: “Il pesce”

Maria Endrizzi (del Centro Diurno)

Congratulazioni e un applauso a tutti quelli che hanno indovinato

e un incoraggiamento per quelli che non hanno azzeccato la risposta!

FORZA CONTINUIAMO COSÌpartecipare è facile!

all’indovinello n. 2

“Qual è il colmo per un benzinaio?”

Hanno risposto esattamente: “la moglie super”

22 / Il Melograno / N. 1 / APRILE 2014

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Buona Pasqua

La Redazione, la Direzionee il Consiglio di Amministrazione

AUGURANOa Ospiti, Familiari, Dipendenti

e a tutti i lettori de “Il Melograno”

Buona Pasqua

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