WORKSHOPWORKSHOP:: “Il“Il trattamentotrattamento naturalenaturale delledelle acqueacque refluereflue enologicheenologiche ee didi insediamentiinsediamenti
agroagro--industrialiindustriali ””
I sistemi di fitodepurazione per il trattamento ed i l riuso delle acque reflue dei piccoli e medi insediamenti
Progetto VIENERGYProgetto co-finanziato dall’Unione Europea
Fondo Europeo di Sviluppo RegionaleUNIONE EUROPEA
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Noto (SR), 20 giugno 2014Noto (SR), 20 giugno 2014
Azienda Agricola Azienda Agricola MarabinoMarabino -- C.daC.da BimmiscaBimmisca --AgliastroAgliastro
acque reflue dei piccoli e medi insediamenti Giuseppe Luigi CIRELLI
CSEI Catania – Università di [email protected]
Con il patrocinio di:Con il patrocinio di:
Regione Siciliana
Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello
Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
Dipartimento Regionale dell’Agricoltura
Consiglio della Federazione Regionale degli Ordini
dei Dottori Agronomi e Forestali della Sicilia
Ministero della Giustizia
Ordine dei Tecnologi Alimentari di Sicilia e Sardegna
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania
Ordine dei Chimici della provincia di Ragusa
Ordine dei Chimici della provincia di Siracusa
AIAT Sicilia
Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio
della Regione Sicilia
AIAPP Sezione Sicilia
Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio
Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)
•Riduzione dei consumi idrici
•Reti di fognatura separate (contrattamento delle acque di primapioggia)
• Separazione alla fonte dellasostanza organica di originefecale (acque nere e acquefecale (acque nere e acquegrigie)
•Riuso acqua e recupero disostanze fertilizzanti
- Soluzioni flessibili e adattabili adiverse situazioni economiche esociali
- Tecnologie a basso costo e abasso impatto ambientale
Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)
Da un modello di depurazione centralizzato depurazione centralizzato ad un modello modello
decentralizzato e diffusodecentralizzato e diffuso sul territorio 3
TRATTARE E “RIUSARE”
LE ACQUE REFLUE IL PIU’ VICINO POSSIBILE AL PUNTO DI ORIGINE
Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)
POSSIBILE AL PUNTO DI ORIGINE
Impianti decentralizzati
“Privilegiare i piccoli impianti ai grandi impianti”
Piccoli e medi impianti insediamenti civili ed agroPiccoli e medi impianti insediamenti civili ed agro--industrialiindustriali
� Notevole variabilità del carico idraulico (volume di acque reflue) edel carico organico (kg BOD5/giorno) giornaliero e stagion ale
� Assenza di operatori qualificati
� Smaltimento dei fanghi di depurazione
� Rischio di lunghi periodi di fuori esercizio per guasti dell eapparecchiature elettromeccaniche
Esigenza di tecnologie a basso costo e a basso impa tto ambientale
Le soluzioni impiantistiche «intensive» adottate non sono idonee:
� Modesta elasticità di esercizio
� Elevati consumi energetici (emissione di CO2)
� Produzione di fanghi con costi di smaltimento elevati (fino a 100-130 euro/m 3)
RAGUSASigilli a 2 villaggituristici, 19/01/2013
Il provvedimento - dicono i carabinieri -
Una storia che ........... si ripete !!!
Il provvedimento - dicono i carabinieri -colpisce strutture turistiche tra le più grandi in Italia per estensione e valore, stimato attorno ai 30 milioni di euro complessivi e con un volume d'affari tra i più importanti nel settore.
http://www.gazzettadelsud.it/news//31134/Sigilli-a-2- villaggi--turistici.html
REDAZIONE BARLETTAVIVAGiovedì 10 Ottobre 2013 ore 12.59
…….., i militari del Nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Bari e del Comando Gruppo Guardia di finanza di Barletta hanno sottoposto a sequestro probatorio l'impianto di depurazione della città di Andria
……………………ai fini dell'accertamento degli agenti di contaminazione chimica e batteriologica lungo l'intero percorso delle acque reflue le quali, in uscita dal depuratore, sono convogliate nel canale dal quale poi vengono scaricate (quale corpo recettore finale) nel mare scaricate (quale corpo recettore finale) nel mare Adriatico, nei pressi della città di Barletta .…………consentito di accertare l'attuale e persistente stato di degrado degli impianti che, a causa di gravissime condizioni manutentive e precarietà nella conduzione, risultano funzionanti in pessime condizioni ed inidonei all'espletamento dei cicli di depurazione. Pertanto i reflui, frammisti a fango, sono sversati, unitamente ad acque non depurate .
http://www.barlettaviva.it/notizie/sequestrato-depuratore-di-andria-ciappetta-camaggio-sotto-l-occhio-della-procura/
Su GOOGLE
inserendo DEPURATORE SOTTO SEQUESTRO = Circa 59.300 risultati
INTERESSE APPLICATIVO DEI INTERESSE APPLICATIVO DEI SISTEMI NATURALISISTEMI NATURALI
�� Relativa facilità di realizzazione anche da imprese localiRelativa facilità di realizzazione anche da imprese locali
�� Assenza (quasi sempre) di apparecchiature elettroAssenza (quasi sempre) di apparecchiature elettro--meccaniche meccaniche
�� Produzione di fanghi molto modesta Produzione di fanghi molto modesta
�� Semplicità ed economicità di gestione e manutenzioneSemplicità ed economicità di gestione e manutenzione
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�� Affidabilità nel rendimento ed elevata efficienza nella rimozione Affidabilità nel rendimento ed elevata efficienza nella rimozione di alcuni inquinanti di alcuni inquinanti
�� Ottima capacità “buffer” per assorbire punte di carico idraulico Ottima capacità “buffer” per assorbire punte di carico idraulico ed organicoed organico
�� Buon inserimento ambientaleBuon inserimento ambientale
�� Possibilità di recupero di aree marginaliPossibilità di recupero di aree marginali
Superfici occorrenti e consumi di energia di alcuni sistemi di depurazione
Superficie (m2/AE)
Consumi energetici [kWh/(AE anno)]
TRATTAMENTI PRELIMINARI 0,005÷0,01 0÷1,8 Fossa settica a monte di un trattamento secondario 0,1÷0,3 0 Fossa settica come trattamento a sé stante 0,8÷1,2 0 Fossa Imhoff a monte di un trattamento secondario 0,08÷0,1 0 Fossa Imhoff come trattamento a sé stante 0,2÷0,6 0 DEPURAZIONE CON SISTEMI NATURALI Subirrigazione in terreni drenanti 5÷12 0÷1,101 Subdispersione a goccia 4÷10 5,5÷11,0 Subdispersione drenata 7÷15 0÷1,101 Filtrazione lenta intermittente senza ricircolo 2÷4 0÷1,102 Filtrazione lenta intermittente con ricircolo 1÷2 3÷7 Fitodepurazione verticale (secondario) Fitodepurazione verticale (terziario)
2÷3 0,7÷1
0÷1,102
0÷1,102 Fitodepurazione subsuperficiale orizzontale (secondario) Fitodepurazione subsuperficiale orizzontale (terziario)
4÷5 0,7÷1
0 0
Superficie occupate e consumi di energia di alcuni sistemi di depurazione
Fitodepurazione subsuperficiale orizzontale (terziario) 0,7÷1 0 Fitodepurazione superficiale (secondario) Fitodepurazione superficiale (terziario)
2÷3 0,5÷1
0 0
Evapotraspirazione 15÷50 0 Stagno facoltativo (secondario) Stagno facoltativo (terziario)
5÷60 2÷6
0÷1,103 0
Stagno aerobico (affinamento) 2÷4 0 Stagno anaerobico 0,2÷0,4 0 Stagno aerato aerobico-anaerobico Stagno aerato aerobico
0,6÷0,8 0,5÷0,7
20-40 30÷60
DEPURAZIONE CON SISTEMI IMPIANTISTICI Filtro percolatore classico a basso carico 0,22÷0,40 0÷1,82
Dischi biologici 0,20÷0,35 0,35÷0,7 Filtro biologico aerato (BAF) 0,15÷0,20 55÷80 Percolatore sommerso aerato (SAF) 0,16÷0,22 55÷80 MBBR 0,16÷0,20 35÷70 Fanghi attivi ad aeraz. prol. (a flusso continuo e SBR) 0,22÷0,30 55÷80 Fanghi attivi MBR 0,18÷0,25 70÷120 Trattamento chimico 0,13÷0,16 1÷1,8 Filtrazione rapida 0,001÷0,002 1,3÷2
SITUAZIONESITUAZIONE ININ ITALIAITALIA
IlIl DD..LgsLgs.. 152152//9999 --allegatoallegato 55 (aggiornato(aggiornato concon DD..LgsLgs 152152//20062006))prescriveprescrive ::
“Per“Per tuttitutti gligli insediamentiinsediamenti concon popolazionepopolazione equivalenteequivalente tratra 5050 ee 20002000AEAE sisi ritieneritiene auspicabileauspicabile ilil ricorsoricorso aa tecnologietecnologie didi depurazionedepurazionenaturalenaturale qualiquali ilil lagunaggiolagunaggio oo lala fitodepurazionefitodepurazione…………””
inoltreinoltreinoltreinoltre
““……..TaliTali trattamentitrattamenti sisi prestano,prestano, perper gligli insediamentiinsediamenti didi maggiorimaggioridimensionedimensione concon popolazionepopolazione equivalenteequivalente compresacompresa tratra ii 20002000 ee ii2500025000 AE,AE, ancheanche aa soluzionisoluzioni integrateintegrate concon impiantiimpianti aa fanghifanghi attiviattivi oo aabiomassabiomassa adesa,adesa, aa vallevalle deldel trattamento,trattamento, concon funzionefunzione didiaffinamentoaffinamento ..””
D.M. 185/2003 “Normativa sul riutilizzo delle acque reflue” Requisiti di qualità delle acque reflue recuperate destinate ai vari usi
ALCUNI PARAMETRI CHIMICO-FISICI
Parametro Unità di misura Valore limite tab.A
Commento
PH 6-9,5 valore guida
SAR 10
Materiali grossolani Assenti
Solidi sospesi totali mg/l 10
BOD5 mg O 2/l 20
COD mg O 2/l 100
Fosforo totale mg P/l 2 riuso irriguo: 10
Azoto totale mg N/l 15 riuso irriguo: 35
Azoto ammoniacale mg NH 4/l 2 valore guida
Conducibilità elettrica dS/m 3 valore guida; valore li mite: 4
Parametro Unità di misura Valore limite tab. A Valore limite lagunaggio
e fitodepurazione
Escherichia coli UFC/100 ml 10 (80% dei campioni)
100 (valore puntuale max)
50 (80% dei campioni)
200 (valore puntuale max)
Salmonella Assente (100% dei campioni)
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
Negli impianti di fitodepurazione o “aree umideartificiali” (“constructed wetlands”), vengono riprodotti,in un ambiente controllato, i processi depurazionenaturale caratteristici delle zone umide e ottenutiprevalentemente dall’azione combinata di: suolo,vegetazione e microrganismi
FITODEPURAZIONE
SubstratoSubstrato
VegetazioneVegetazione
MicrorganismiMicrorganismi
•Abiotica•Biotica
Fitodepurazione
Fitodepurazione effluenteeffluenteRefluo
Trattamenti di depurazione delle acque
reflue
Fitodepurazione
preliminari Primari Secondari Terziari disinfezione
Schema sistema di trattamento e smaltimento
Dispersione nel terreno quale sistema di trattamento e nel contempo di smaltimento finale.
trattamento preliminaree primario(fossa settica, fossa Imhoffsistema individuale aerazioneprolungata)
dispersionenel terreno
assorbimento in falda
Sistema di subirrigazione nel terreno con trincee drenanti per insediamenti isolati.
fossa settica
trincea di subdispersione
Acque grigie – Acque nere
70% Acque Grigie 30% Acque Nere
Scarichi idrici domestici
Dott. Mirco Milani – Esperienze nell’uso dei sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue
Le acque grigie contengono la parte minore e più biodegradabile del carico organico
complessivo, pochissimo azoto e un basso livello di carica patogena.
Sono facilmente depurabili e immediatamente disponibili per essere riutilizzate per molti
usi, quali l’irrigazione, le cassette dei WC, l’antincendio, il lavaggio pavimentazioni.
Classificazione dei sistemi di fitodepurazione in funzione del funzionamento idraulico
Sistema a flusso superficiale (FWS)
Flusso superficiale
Sistema a flusso sommerso verticale (SFS-v)
Sistema a flusso sommerso orizzontale (SFS-h)
Sistema a flusso superficiale (FWS)
Flusso subsuperficiale
Classificazione dei sistemi di fitodepurazione: macrofite
galleggianti radicate sommerseradicate emergenti
Giacinto d’acqua(Eichornia crassipes)
Papiro(Cyperus papyrus)
Peste d’acqua maggiore
(Hydrocharitaceae)
Che cos’è una pianta da aree umide?
Macrofite caratteristiche
• Macrofite: piante vascolari i cui tessuti sono facilmente visibili
Costituente Meccanismi di Rimozione (in ordine di rilevanza)
Solidi Sospesi• Sedimentazione / Filtrazione• Degradazione
BOD• Degradazione microbica (aerobica ed anaerobica)• Sedimentazione (accumulo di materiale organico/fango sulla superficie del sedimento)
Meccanismi di rimozione nei sistemi di fitodepurazion e
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Azoto• Trasformazione in ammoniaca, seguita da nitrificazione e denitrificazione microbica• Assunzione diretta da parte delle piante o delle alghe• Volatilizzazione dell’ammoniaca
Fosforo emicroinquinanti persistenti
• Adsorbimento da parte del medium (reazioni di adsorbimento-precipitazione con Al, Fe, Ca e minerali argillosi presenti nel suolo)• Assunzione diretta da parte delle piante o delle alghe
Patogeni
• Sedimentazione / Filtrazione• Decadimento spontaneo, predazione• Radiazione UV• Escrezione di antibiotici dalle radici delle macrofite (???)
Sistema a flusso superficiale (FWS)
� Bacini di forma allungata e bassa profondità
� Utilizzati prevalentemente come trattamento terziario
� Prestazioni significativamente variabili con le stagioni (pocoapplicabile in climi rigidi)
� Problemi di impatto ambientale
� Superficie occupata (oltre 3-4 m2/AE per un trattamento terziario)
� Pochi esempi di applicazione in Europa e in Italia� Pochi esempi di applicazione in Europa e in Italia
Superficie complessiva bacini
8.400 m2
� impianti di fitodepurazione “in cascata” su terrazzamenti
�
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Francia
Purdue’s Kampen campo da Golf, West Lafayette, Indiana
3 impianti di
fitodepurazione a
flusso superficiale
raccolgono le acque
reflue di un centro
urbano e di un resort urbano e di un resort
per poi riutilizzarle
per l’irrigazione del
campo da golf
(Fonte: Zachary Reicher, Vickie Poole, Ron Turco, Amanda Lopez and Jon Harbor, Purdue University Nov 2000)
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Sistemi a flusso subSistemi a flusso sub--superficiale orizzontale (Hsuperficiale orizzontale (H--SSF)SSF)
• Semplicità ed economia gestionale
• Presenta modeste perdite di carico
• Assenza di acqua libera (sviluppo di insetti modesto)
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• bacini impermeabilizzati di forma rettangolare allungata e altezza intorno a 60 cm
• riempimento in materiale ghiaioso o misto ghiaioso-sabbioso
• il liquame viene fatto fluire orizzontalmente in continuo attraverso il terreno in cui sono radicate le macrofite (prevalentemente Phragmites sp.)
• funzionamento in condizioni di terreno saturo, ma con il livello idrico non affiorante
• trattamento secondario a servizio di piccole o piccolissime comunità ( si consiglia di realizzare una sedimentazione primaria a monte !!!)
• Superficie occupata ≈ 4-5 m2/AE (trattamenti secondari) e 1-2 m2/AE (trattamenti terziari)
• Molto efficace nella rimozione di sostanza organica e SST, meno per la rimozione dei nutrienti
• Interessanti prestazioni nella riduzione della carica batterica
• Molto utilizzato in Europa, numerose applicazioni anche in Italia
Tipologia di piante generalmente utilizzate: macrofite
radicate emergenti
Papiro(Cyperus papyrus)
Cannuccia di palude(Phragmites australis)
Mazza di tamburo(Typha latifolia)
Borgo Verde - Preganziol (Treviso)
� a.e.: 240
� Area superficiale sistemi H-SSF: 232 m2
� Quantitativo di acque grigie trattate,
disponibili per il riutilizzo: 14,5
m3/giorno (circa 5.300 m3/anno)
� si è stimato un periodo di circa 9 anni
come tempo di ammortamento dei costi
di realizzazione e dei costi di
manutenzione annui.
Dott. Mirco Milani – Esperienze nell’uso dei sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue
(fonte IRIDRA)
Singola abitazione - Catania
� a.e.: 4
� Area superficiale sistema H-SSF: 5 m2
� Quantitativo di acque grigie trattate,
disponibili per il riutilizzo: 0,4 m3/giorno
� Vegetazione: Cyperus papyrus, Canna indica
0,80
0,60
pietrame30-50 mm
pietrisco8-10 mm
dispersore con tubazione in PVC forato
fossa Imhoff
dispersore con tubo in PVC forato
sezione longitudinale sezione trasversaleDott. Mirco Milani – Esperienze nell’uso dei sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue
Carpaneto Piacentino (PC) – Reflui caseari
Impianto a servizio del caseificio “Santa Vittoria” (capacità lavorativa 20.000
t/anno latte) per il trattamento di reflui prodotti nella produzione di Parmigiano
Reggiano (10,5 m3/giorno) e Grana Padano (70 m3/giorno)
� 4 letti H-SSF (2+2 in parallelo) + 1 letto V-SSF
� Area superficiale sistemi H-SSF: 2.700 m2
� Area superficiale sistema V-SSF: 750 m2
Fattoria della Piana (RC) – Reflui zootecnici - caseari
� a.e.: 1.500
� Portata trattata: 100 m3/giorno
� Area superficiale sistemi H-SSF: 2.280 m2
Sistemi a flusso subSistemi a flusso sub--superficiale verticale (Vsuperficiale verticale (V--SSF)SSF)
• Sviluppati come alternativa al flusso orizzontale, allo scopo di migliorare l’aerazione del terreno, favorendo i processi aerobici
• Presentano rendimenti migliori rispetto al flusso orizzontale (riduzione fino al 50% delle superfici a parità di rendimento)
• Sono in grado di nitrificare efficacemente, e spesso utilizzato a questo scopo in
FITODEPURAZIONEFITODEPURAZIONE
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• bacini impermeabilizzati di forma rettangolare e altezza variabile da 40 a oltre 80 cm
• riempimento in materiale ghiaioso e sabbioso, a volte con stratificazioni a granulometria variabile
• il liquame viene fatto fluire verticalmente attraverso il terreno in cui sono radicate le macrofite (prevalentemente Phragmites)
• funzionamento con cicli di riempimento-svuotamento in modo da migliorare al massimo l’aerazione del terreno
• usati efficacemente come trattamento secondario o terziario
spesso utilizzato a questo scopo in accoppiamento ai sistemi orizzontali
• Perdite di carico maggiori dei sistemi orizzontali
• Distribuzione omogenea del liquame su tutta la superficie costituisce un problema idraulico non banale
• Necessaria una regolazione idraulica dell’uscita
• Le applicazioni sono ancora poche a causa delle difficoltà sopra evidenziate
Sistema a flusso subsuperficiale verticale - VSSF
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Impianto a flusso subImpianto a flusso sub--superficiale verticale WRc di Medmenham. Messa a dimora delle superficiale verticale WRc di Medmenham. Messa a dimora delle macrofite (Cooper et al., 1996)macrofite (Cooper et al., 1996)
Sistema a flusso subsuperficiale verticale - VSSF
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Impianto a flusso subImpianto a flusso sub--superficiale verticale WRc di Medmenham a regime (luglio 1994) superficiale verticale WRc di Medmenham a regime (luglio 1994) (Cooper et al., 1996)(Cooper et al., 1996)
La fitodepurazione per la riqualificazione e recupero del paesaggio e dell’ambiente
� I sistemi di fitodepurazione, oltre che tutelare emigliorare la qualità delle acque, rivestono l’importanteruolo ambientale di rinaturalizzazione, determinante nelcostituire habitat ideali per la fauna acquatica el’avifauna, accrescendo la biodiversità ed incrementandole specie presenti.
Beijing, China
� superficie di circa 8 ha, di cui 2 ha di specchio liquido
� più di 300 specie di piante
� Photo: Beijing Tsinghua Urban Planning & Design Institute
Wakodahatchee Wetlands (Palm Beach, Florida)
� 56 acri per il trattamento terziario di acque reflue (ricarica degli acquiferi)
� Più di 140 diverse specie di uccelli
� tra gli animali: tartarughe, rane, lontre, alligatori, iguane…
Airone verde
(Photo:Gloria Hopkins)
Galinnella viola
(Photo:Gloria Hopkins)
Wakodahatcee Wetlands - Palm Beach County, Florida
Nel 1996 circa 20 ettari di vasche di infiltrazione sono state convertite in sistemi FWS
Dopo 3 anni si contavano già 174 specie di uccelli di cui 13 strettamente dipendenti dalla wetland.
(fonte Hans Brix)
Oregon Garden, (vicino Silverston)
� trattamento terziario acque reflue
� portata: circa 3 m3 al giorno
� superficie: 7 ha
� Numerose specie spontanee
SOLUZIONI IMPIANTISTICHE
Le combinazioni impiantistiche maggiormente utilizzate sono
H-SSF + V-SSF: lo stadio a flusso sommerso orizzontalerimuove gran parte dei solidi sospesi e del carico organicomentre lo stadio a flusso verticale effettua una rilevanteossidazione e un’efficace nitrificazione. In alcuni casi vieneprevisto un ricircolo dell’effluente in testa all’impianto permigliorare le percentuali di rimozione dei nitrati tramite i
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migliorare le percentuali di rimozione dei nitrati tramite iprocessi di denitrificazione che si verificano nel H-SSF;
V-SSF + H-SSF: lo stadio a flusso sommerso orizzontaleassolve alla funzione di denitrificazione dell’effluente inuscita dal sistema verticale;
H-SSF + V-SSF + FWS: lo stadio a flusso libero finale oltre acompletare la rimozione delle sostanze azotate, affinaulteriormente l’abbattimento della carica microbiologica.
Fitodepurazione a scarico zero
Il sistema di smaltimento diFitodepurazione a scarico zerodetti anche adevapotraspirazionetotale sono progettati per non avere uno scarico in uscita (eccettoun eventuale scarico di troppopieno in caso di piogge molto abbondanti) e quindi sono da utilizzare in situazioni in cuil’impossibilità di connettersi alla rete fognaria e l’assenza di corpi idrici superficiali.
tali sistemi richiedono superfici, che dipendono dalle condizioni meteorologiche e dal fabbisognoidrico per abitante, ma che in ogni caso sono molte estese.
Qout = Qin + P - ET - I 00
Qin = ET -P
Massimo Carico idraulico
� Equazione di continuità:
Qout= 0
Area necessaria per 1 A.E.: circa 40-50 m2 (600 mm/anno)
Considerazioni finali
I sistemi di fitodepurazione:
� valida alternativa ai sistemi convenzionali, quando non visiano problemi di disponibilità di spazio
� elevata efficienza nella rimozione di diversi inquinanti;
� elasticità di esercizio con carichi organici ed idraulici� elasticità di esercizio con carichi organici ed idrauliciestremamente variabili;
� raggiungimento di obiettivi depurativi difficilmente“sostenibili” con i sistemi convenzionali (nel caso dei piccolie medi insediamenti)
� ruolo strategico per il recupero di terreni marginali, areedegradate,..... e per il l’incremento della biodiversità
LE 3 DOMANDE sulla fitodepurazione
� CATTIVI ODORI?SI!!! ………se sono stati progettati male, realizzati male, ogestiti male.In alcuni periodi (primavera) in particolare nei FWS, èpossibile l’emissione, limitata e circorscritta, di cattiviodori
� ZANZARE?� ZANZARE?POSSIBILE!!! ………in particolare i FWS,……..come un prato irrigato con ristagno d’acqua,
�QUANTO COSTANO?IN ALCUNI CASI PIU’ DI UN IMPIANTOCONVENZIONALE!!! ………MA……GRANDE ECONOMIADI GESTIONE E MANUTENZIONE E AFFIDABILITA’’DI ESERCIZIO,
ProfProf.. SalvatoreSalvatore BarbagalloBarbagalloProfProf.. SalvatoreSalvatore BarbagalloBarbagallo
ProfProf.. GiuseppeGiuseppe LuigiLuigi CirelliCirelli
ProfProf.. AttilioAttilio ToscanoToscano
ProfProf.. AntonioAntonio BarberaBarbera
DottDott.. MircoMirco MilaniMilani
IngIng.. AlessiaAlessia MarzoMarzo
[email protected]@unict.it