Date post: | 02-May-2015 |
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I temi della sicurezza e dell’ambiente
eil D.Lgs.231/01
Aspetti gestionali Criticità
Opportunità
Ing. Bruno Giuseppe Soracco Anno 2012/2013
IL DECRETO 231/01 E LA SUA EVOLUZIONE
IL MODELLO NELLA GESTIONE DELLA
SICUREZZA
E AMBIENTE
STRUMENTI DI SUPPORTO AL MODELLO 231
ORGANISMO DI VIGILANZA
MODELLO ESIMENTE
IL DECRETO 231/01 E LA SUA EVOLUZIONE
231/01: Disciplina
Il D. Lgs. Disciplina la
responsabilità amministrativa delle
imprese per fatti dipendenti da reati
commessi nell’interesse
dell’impresa stessa
Questa responsabilità
diretta si aggiunge, senza sostituirsi,
a quella delle persone fisiche che hanno commesso il
fatto
I FASE - Inizialmente circoscritta…•ai reati ed illeciti nei rapporti tra pubblico e privato,•all’indebita percezione di finanziamenti, •alla corruzione.
II FASE - Estesa a…•reati societari e finanziari, •falso in bilancio…
231/01: i principali reati
III FASE - Con il D. Lgs 123/07, l’Art 25 septies introduce nel 231:
•reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime… commessi in violazione ..delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro……..
231/01: i principali reati (2)
IV FASE - Il D.Lgs.121/011, entrato in vigore il 16/8/11, tratta all’art.2 della modifica dell’habitat ed inoltre inserisce nel 231/07:
•L’art.25 dieces : «Induzione a non rendere dichiarazioni mendaci»
•L’art.25 undecies: i reati ambientali specificatamente per i settori:dei rifiuti,degli scarichi industriali liquidi e gassosi ,in materia di bonifiche
231/01: i principali reati (3)
Concludendo:
•le imprese saranno punibili anche in via amministrativa per i reati ambientali dal 18/8/2011,•per i reati a carattere permanente (gestione discarica non autorizzata, omessa bonifica di sito contaminato...) dall’inizio del reato se la sua permanenza si è protratta oltre il 15/8/011.
231/01: i principali reati (4)
• L’importo di una quota va da un minimo di 258 euro ad un massimo di 1549 euro in funzione della gravità del reato e delle capacità economiche dell’azienda.
• Ci sono poi le condizioni per ridurre a metà la sanzione (l’azienda non ha ricavato vantaggi ecc..) da 1/3 alla metà se è stato risarcito il danno o l’azienda ha reso operativo un modello di gestione adeguato. Nel caso concorrano le due situazioni descritte la riduzione passa dalla metà ai 2/3.
E’ prevista una sanzione pecuniaria per quote da 100 a 1000
231/01: gli aspetti sanzionatori
Le sanzioni interdittive
•Interdizione dall’esercizio dell’attività•Sospensione o revoca delle autorizzazioni•Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione•Esclusione da agevolazioni, finanziamenti•Divieto di pubblicizzare beni o servizi
Confisca
Pubblicazione della sentenza
231/01: gli aspetti sanzionatori (2)
L’art. 5 fissa i criteri:
1)L’ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:
a) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso;
231/01: la responsabilità amm.tiva
b) Da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a).
Pertanto la persona fisica che, nell’ambito delle proprie competenze societarie, agisce nell’interesse o a vantaggio dell’ente opera come organo e non come soggetto distinto rispetto all’ente….
2) L’ente non risponde se:•Non ha tratto vantaggio dalla commissione del reato• le persone indicate nel comma 1 hanno agito nell’interesse proprio o di terzi
231/01: la responsabilità amm.tiva (2)
L’ Art. 6 e l’Art 7 prevedono una forma di esonero dalle responsabilità se l’ente dimostra:
•Di aver adottato ed efficacemente attuato..’’ modelli di organizzazione, gestione e controllo, idonei a prevenire la realizzazione dei reati considerati’’.
È previsto altresì un ‘’Organismo di Controllo ’’ (O. d. V.) con il compito di vigilare sul funzionamento, osservanza e aggiornamento del modello.
231/01: la responsabilità amm.tiva (3)
La responsabilità amministrativa difetto di organizzazione
• Individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati
• Prevedere specifici protocolli e procedure utili a prevenire la commissione dei reati
• Individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie per prevenire la commissione dei reati
• Prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento, osservanza e aggiornamento del modello (O.d.V.)
• Disporre di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto di quanto indicato dal modello
231/01: il modello di riferimento
Il modello deve rispondere
alle seguenti esigenze
• Una analisi della attività aziendale
• Un organigramma adatto alla struttura societaria con relativo statuto, organigramma funzionale, deleghe e mansioni
• La mappatura dei rischi
• Processi affidabili e formazione adeguata
• L’individuazione delle soluzioni e delle forme di monitoraggio e controllo
• La tracciabilità dei dati e delle operazioni
• Un codice etico e un sistema disciplinare applicato
• Un organismo di vigilanza
• Relazioni di consuntivazione ed aggiornamento
PLAN
DO
CECK
ACT
231/01: il modello di riferimento (2)
Il modello deve
contenere
IL MODELLO NELLA GESTIONE DELLA
SICUREZZA E AMBIENTE
I Processi: principi generali
Una delle tante definizioni di processo:
«Sequenza di attività logicamente correlate che, attraverso l’impiego di risorse umane economiche e strumentali, raggiungono l’obiettivo prefissato»
Cit. *******
VINCOLI
INPUT OUTPUT
RISORSE
I Processi: meccanismo di gestione
trasformazione
• Le ISO 9001/08 • Le ISO 14001/ 04 Regolamenti volontari• Le OHSAS 18001/07
• Le SA 8000/2001
Sistema di gestione integrato (SGI) B.S. PAS 99
I Processi: sviluppo e integrazione
Politica
PianificazioneControlli delle
attività e Azioni correttive
Riesame direzione
Atività
act
check
do
Miglioramento continuo
plan
I Processi: sistema di gestione integrato
QUALITA’
SICUREZZA
AMBIENTE
CODICE ETICO
I Processi: Regolamento ISO 14001/06
1) Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni […] deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti […]b) alle attività di valutazione dei rischi […]
….
Attuazione dei processi: Il modello di gestione della sicurezza in azienda: Art. 30 D.Lgs.81/08
2) Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1.
3) Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, […]un'articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo[…]
4) Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull'attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate […]
Attuazione dei processi: Il modello di gestione della sicurezza in azienda: Art. 30 D.Lgs.81/08 (2)
5) In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)
5)-bis. La commissione consultiva [..] elabora procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese.[..](comma introdotto dall'articolo 20 del d.lgs. n. 106 del 2009)INAIL - LINEE DI INDIRIZZO SGSL – MPI Per l’implementazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro nelle Micro e Piccole Imprese
6) L'adozione del modello [..] nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell’articolo 11..
Attuazione dei processi: Il modello di gestione della sicurezza in azienda: Art. 30 D.Lgs.81/08 (3)
…concludendo:
L’art.30 pone le basi per escludere la responsabilità dell’azienda se:
•Esiste un modello di gestione…(OHSAS 18001 o linee di indirizzo SGSL-MPI, INAIL .)•Il modello esimente è applicato, ciò comporta anche l’effettività delle deleghe e l’obbligo di vigilanza del Datore di lavoro è attuato efficacemente.
Attuazione dei processi: Il modello di gestione della sicurezza in azienda: Art. 30 D.Lgs.81/08 (3)
• valutazione dei rischi,• doc valutazione rischi,• deleghe e sub deleghe,• S.G.S.S.L.• vigilanza e controllo,• aggiornamento continuo.
Assetto organizzativo
Norma giuridica
« Complesso della struttura di uomini
e mezzi organizzata»
Definizione ruoli organizzativi
Attuazione dei processi: Il modello di gestione della sicurezza in azienda: Art. 30 D.Lgs.81/08 (4)
L’attività di una azienda dà origine ad aspetti
ambientali…
...gli aspetti ed impatti ambientali sono
oggetto di autorizzazione da
parte degli Enti preposti ….
…che creano impatti ambientali
sul territorio…
L’autorizzazione è a tempo ed evolve con
l’attività
Attuazione dei processi: Il modello di gestione dell’ambiente in azienda
Attività…aspetti ambientali
Territorio……..impatti ambientali
Reg. europei Leggi nazionali
Province
Leggi Regionali
Autorizzazione ambientale
ISPRA e Agenzie
RegionaliReg. Comunali
AZIENDA
Attuazione dei processi: Il modello di gestione dell’ambiente in azienda (2)
Attuazione dei processi e le autorizzazioni ambientali
E’ un documento che in base ai processi aziendali ed ai conseguenti aspetti ed impatti ambientali e alla normativa di riferimento…
RIPORTA
•I criteri di autocontrollo dell’azienda….•Tutto ciò che sarà oggetto di controllo da parte dell’ente preposto (processi, aspetti, impatti…..•Modalità e frequenze di controlli e autocontrolli
Attuazione dei processi e le autorizzazioni ambientali (2)
Attuazione dei processi e le autorizzazioni ambientali (3)
In conclusione:
L’autorizzazione ambientale rappresenta il documento di interfaccia tra la parte pubblica e privata e al pari del D.V.R. per la sicurezza, costituisce l’elemento di riferimento attorno al quale è costruito, opera e si aggiorna il sistema di gestione ambientale in azienda …pertanto…
Attuazione dei processi e le autorizzazioni ambientali (4)
D.V.R.S.G.S.
A.I.A.S.G.A.
Attuazione dei processi e la valutazione dei rischi
SOCIETA’ DI PERSONE
La responsabilità incombe su ciascun socio
SOCIETA’ DI CAPITALI
Deve essere individuato il soggetto che per statuto,
regolamento o per delega di funzioni è tenuto all’adempimento
Attuazione dei processi, i soggetti responsabili e le deleghe di funzioni
• Conferita da soggetto dotato dei poteri/obblighi da delegare
• Rilasciata in forma scritta e data certa
• Contenente in forma esplicita i compiti delegati
• Attribuzione al delegato dei poteri gestori
• Accettazione da parte del delegato
• Conferita a soggetto idoneo, preparato ed in grado di adempiere
• Senza ingerenze da parte del delegante
Attuazione dei processi, i soggetti responsabili e le deleghe di funzioni (2)
In particolare…
•Mentre per il tema della sicurezza la delega trova sua piena applicazione con l’entrata in vigore del D.Lgs.81/08…•Nel T.U.A. D.Lgs.152/06 non viene esplicitato niente…
Si conferma pertanto che la delega non costituisce uno strumento organizzativo che deresponsabilizza la società ma un centro di imputazione di obblighi e pertanto occorre mantenere un controllo sul soggetto delegato e sulle persone a lui sottoposte.
Attuazione dei processi, i soggetti responsabili e le deleghe di funzioni (3)
GLI STRUMENTI DI SUPPORTO AL MODELLO 231
informazione
Sistemi informativi
Ambiente e sicurezza
Elementi di Criticità?
Strumenti a supporto del modello 231
Strumenti a supporto del modello 231 (2)
Sistemi informatici
Aggiornamento modello
Formazione e
aggiornamento
professionale
Elementi di Criticità?
L’ORGANISMO DI VIGILANZA
Organismo di vigilanza
• Disamina sulla reale adeguatezza del modello applicato a prevenire i reati
(plan)• Vigila sull’effettività del modello nella sua attuazione,
(do)• Verifica nel tempo della sua validità
(check) • Supporto all’aggiornamento del modello se necessario
(act)
L’Organismo di vigilanza: le attività
Alta direzione
Controllo interno
Controllo di gestione
Internal auditing
Responsabile SGA, SGS, SGI
Società di revisione
Collegio sindacale
L’Organismo di vigilanza: relazioni
Il C.I. garantisce il rispetto di…
…e in fase di redazione del bilancio contribuisce
Leggi e regolamenti Norme statutarieNorme fiscali assistenziali e previdenziali
Alla prevenzione e valutazione dei rischi di
impresa
L’Organismo di vigilanza e il controllo interno
Collegio sindacale Società di revisione
Controllo Interno…
‘’Coloro che sono proposti al…’’
L’Organismo di vigilanza, il C.S e C.R ante 231
Art.150 d.lgs.58/98
Elemento indispensabile:
la messa a processo del
flusso dei dati e delle
informazioni
L’Organismo di vigilanza: oggi
L’Organismo di vigilanza e l’esimente
IL MODELLO ESIMENTE
PLAN
DO
CHECK
Il modello esimente: organizzazione su due livelli
ACT
Il primo livello è costituito dalla struttura operativa
possibilmente organizzata secondo i criteri di cui alle
ISO9001, ISO14001, e OHSAS 18001.
Il secondo livello è strutturato per gestire obiettivi di
conformità finalizzati ad assicurare che l’ente abbia adottato il
modello e lo applichi adempiendo a tutti gli obblighi giuridici.
Il modello esimente: organizzazione su due livelli (2)
Il modello esimente è un sistema composto, il quale:
Soddisfa i requisiti dei decreti:
Conclusioni
231/01 123/07 121/011
Accresce:
Conclusioni (2)
I livelli di protezione
degli assets aziendali Il presidio
dell’ambiente della sicurezza
e della salute
L’affidabilità dei dati
contabili e
gestionali
La reputazione
e l’immagine dell’azienda
Il governo delle
operazioni di business
Crea:
Conclusioni (3)
«IL SISTEMA DI AZIENDA»
Se il modello esiste
Conclusioni (4)
Se il modello non esiste
Non deve costituire un puro adempimento, ma un sistema da
perfezionare ed aggiornare nel tempo
È per scelta consapevole dopo opportuna valutazione e comparazione
dei rischi e dei costi (modello sì modello no )
E’ stata sottovalutata l’importanza del problema ed allora occorre fare una
giusta riflessione….
GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE
Ing. Bruno Giuseppe Soracco