L’eredità della “Grande guerra”
• Perché “Grande”
• I trattati di pace
• La Società delle Nazioni
Perché “Grande”
... determinò
• crollo civile e morale dell’Europa
• fine della centralità politica
ed economica dell’Europa
• intervento dello Stato nell’economia
• sviluppo capitalismo monopolistico
• innovazione tecnologica
• generalizzazione produzione
di massa
La Grande guerra,
in quanto fu...
grande
carneficina
guerra totale
mobilitazione
di massa • maturazione coscienza collettiva
• disagio sociale
perciò le crisi
economiche esasperarono i
conflitti sociali
Instabilità
politica
• Risentimenti
nazionalistici
• Tensioni
interne e
internazionali
I trattati di pace
Fine di quattro imperi:
• Russia
• Austria
• Turchia
• Germania
• diktat alla Germania
• “vittoria mutilata”
per l’Italia
• stati con forti
minoranze etniche
• Austria ridotta
a piccolo stato
I trattati di pace:
• Versailles: Germania
• St. Germain: Austria
• Trianon: Ungheria
• Neuilly: Bulgaria
• Sèvres: Turchia
ridisegnarono la carta
dell’Europa
e del Medio Oriente
Le delegazioni
Sono presenti 32 paesi, ma
il potere di decisione spetta
ai “quattro grandi”:
– Francia: George Clemenceau
(presidente)
– Inghilterra: David Lloyd
George (primo ministro)
– USA: T. Woodrow Wilson (presidente)
– Italia: Vittorio E. Orlando (capo del governo)
• I paesi sconfitti non hanno diritto di rappresentanza alle trattative
• devono limitarsi a sottoscrivere gli accordi imposti dai vincitori
I 14 punti di Wilson
I primi cinque definiscono i principi generali
1. Convenzioni di pace palesi, senza accordi internazionali segreti
2. Libertà di navigazione sui mari fuori dalle acque territoriali
3. Soppressione di tutte le barriere economiche e condizioni commerciali
eguali tra gli Stati
4. Armamenti nazionali ridotti all’estremo limite compatibile con la sicurezza
del Paese
5. Sistemazione delle rivendicazioni coloniali salvaguardando gli interessi
delle popolazioni colonizzate e dei governi coloniali
Il trattato di Versailles
con la Germania - 28 giugno 1919
• Clausole non territoriali
– riduzione dell’esercito a 100.000 uomini e della flotta a funzioni di difesa costiera
– fascia smilitarizzata sul confine Sud-occidentale
– perdita di tutte le colonie (e divieto di nuovi acquisti)
– cessione in gran parte di: flotta commerciale, bestiame, carbone (per 10 anni)
– danni di guerra per 132 miliardi di marchi-oro
Punto 8 di Wilson
Tutto il territorio francese dovrà
essere liberato e le regioni invase
dovranno essere restaurate. Il torto
fatto alla Francia dalla Prussia nel
1871 per quanto riguarda l’Alsazia-
Lorena e che ha turbato la pace del
mondo per quasi cinquant’anni,
dovrà essere riparato affinché la
pace possa ancora una volta
essere garantita nell’interesse di
tutti.
Il trattato di Versailles: le clausole territoriali
Schleswig del
Nord alla
Danimarca Posnania, Alta Slesia e
«corridoio di Danzica»
alla Polonia
Occupazione militare per 15 anni della regione del Reno
Bacino carbonifero della
Saar alla Francia per 15
anni
Alsazia e Lorena alla Francia
Trattato di Saint Germain:
Austria 10 settembre 1919
Punto 10 di Wilson
Ai popoli dell’Austria-
Ungheria, il cui posto
desideriamo vedere
tutelato e garantito fra
le Nazioni, si dovrà
dare più largamente
occasione per uno
sviluppo autonomo.
• Scissione dall’Ungheria
• Divieto di unione con
Germania
• Perde 7/8 del territorio, a
favore di…
• Italia: Trentino, Sud
Tirolo, Trieste e Istria
• Nuovi stati: Polonia,
Cecoslovacchia
• Iugoslavia
Trattato del Trianon
4 giugno 1920: Ungheria
Perdita di 3/5
della
popolazione e
territori a
vantaggio di: – Cecoslovacchia
– Romania
– Iugoslavia
Trattato di Neuilly 27 novembre 1919 - Bulgaria
• Perdita di territori a vantaggio di:
– Grecia (Tracia)
– Romania
– Iugoslavia (Macedonia)
1912-13
Le
minoranze
nei nuovi
stati
Cecoslovacchia
• 14.500.000 abitanti
– 7.000.000 cechi
– 3.000.000 slovacchi
• Minoranze
– tedeschi 3.200.000
– magiari 690.000
– ruteni 550.000
– polacchi 30.000
Romania
• 15.700.000 abitanti
• Minoranze:
– magiari 1.310.000
– tedeschi 720.000
– ucraini 450.000
– bulgari 360.000
– russi 310.000
– serbi 60.000
Iugoslavia
• 14.000.000 abitanti
Maggioranza: slavi (serbi
croati e sloveni)
• Minoranze:
– magiari 470.000
– tedeschi 500.000
– albanesi 440.000
– turchi 150.000
– rumeni 230.000
Punto 11 di Wilson
La Romania, la Serbia, il Montenegro dovranno essere
sgombrati e i territori occupati dovranno essere restituiti.
Alla Serbia dovrà accordarsi un libero e sicuro accesso al
mare. Le relazioni tra i vari stati balcanici dovranno
essere fissate amichevolmente secondo i consigli delle
Potenze e in base a linee di nazionalità stabilite
storicamente. Saranno fornite a questi stati balcanici
garanzie di indipendenza politica ed economica e per
l’integrità dei loro territori.
Trattato di Sèvres
Turchia - 10 agosto 1920
• Riduzione del territorio alla penisola dell’Anatolia
• perdita della sovranità sugli stretti (Bosforo e Dardanelli)
• mandato britannico su: Iraq e Palestina
• mandato francese su: Siria e Libano
• nuovi Stati (controllo britannico):
– Transgiordania
– Arabia
– Yemen
• territorio di Smirne, Tracia e Adrianopoli alla Grecia
Punto 12 di Wilson
Una sicura sovranità sarà garantita
alle parti turche dell’impero
ottomano attuale; ma le altre
nazionalità che si trovano in
questo momento sotto la
dominazione turca, dovranno aver
garantita una indubbia sicurezza di
esistenza e il modo di svilupparsi
senza ostacoli autonomamente. I
Dardanelli dovranno essere aperti
permanentemente e costituire un
passaggio libero per navi e per il
commercio di tutti sulla base di
garanzie internazionali.
La nascita della Turchia contemporanea
• Vinta la guerra con la Grecia il trattato di Losanna (1923) stabilì gli attuali confini
• La guerra causò l’esodo di un milione di greci che dai tempi antichi abitavano le coste dell’Anatolia
I confini della Turchia furono tracciati in modo che fosse abitata solo da popolazioni turche. Ciò causò:
– una insurrezione nazionalista
– una guerra contro la Grecia
La sistemazione del Medio Oriente
Nei domini mediorientali
dell’impero ottomano sono
tracciati cinque nuovi stati: Iraq,
Siria, Libano, Palestina e
Transgiordania.
Mandato
francese
Mandato
inglese
L’Italia e la vittoria
“mutilata”
• il patto di Londra non fu
pienamente rispettato, a
causa di
– impostazione data da
Wilson con i 14 punti;
– costituzione della
Iugoslavia
• la protesta di Orlando
escluse l’Italia dalla
trattazione sui
compensi coloniali
• Furono riconosciuti
– Trentino, Tirolo e Istria;
– Rodi e il Dodecaneso
– protettorato in Albania
• Ma…
l’Italia non
ottenne
• la Dalmazia
• la città di Fiume fu
riconosciuta alla
Iugoslavia
Punto 9 di Wilson
La sistemazione delle frontiere dell’Italia dovrà essere effettuata secondo le
linee di nazionalità chiaramente riconoscibili.
Punto 6 di Wilson:
Sgombero di tutti i territori russi e soluzione di tutte le questioni concernenti la Russia che assicuri la migliore e più libera cooperazione delle altre Nazioni per dare alla Russia il modo di determinare, senza essere ostacolata né turbata, l’indipendenza del proprio sviluppo politico e della propria politica nazionale, per assicurarle una sincera accoglienza nella Società delle Libere Nazioni con istituzioni di sua scelta, e più che una accoglienza, ogni aiuto di cui abbia bisogno e che desideri.
Il trattamento fatto alla Russia dalle Nazioni sue sorelle durante i mesi a venire, sarà la pietra di paragone della loro buona volontà e della loro comprensione dei suoi bisogni, astrazione fatta dai loro interessi e dalla loro intelligenza e simpatia disinteressata.
“il cordone sanitario”
… rafforzamento degli stati confinanti
in funzione antibolscevica
La Società delle Nazioni
• sede a Ginevra
• attiva dal 1920 al 1946, anno
in cui venne istituita l’ONU
• vi appartennero in totale 63
Stati, di cui solo 31 per
l'intero periodo di attività
• il congresso USA non ratificò
l’adesione
Punto 14 di Wilson Un’associazione generale delle Nazioni dovrà essere formata in base a convenzioni speciali, allo scopo di fornire mutue garanzie di indipendenza politica e di integrità territoriale ai grandi come ai piccoli Stati
Wilson e la Società delle
Nazioni
– «Ecco il ramoscello
d’ulivo. Subito al
lavoro!»
– «Sarei ben lieta di far
felice l’intero mondo,
ma mi sembra un po’
pesante.»
caricatura apparsa sul
giornale inglese “Punch” nel
marzo 1919