IBM Tivoli Workload
Scheduler
Note sul rilascio
Versione 8.2 (Rilascio di manutenzione aprile 2004)
SC13-3363-01
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IBM Tivoli Workload
Scheduler
Note sul rilascio
Versione 8.2 (Rilascio di manutenzione aprile 2004)
SC13-3363-01
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Nota
Prima di utilizzare questo prodotto e le relative informazioni, consultare la sezione “Informazioni particolari” a pagina 25.
Edizione aggiornata (aprile 2004)
Questa edizione si riferisce alla versione 8, rilascio 2, livello di modifica 0 di IBM Tivoli Workload Scheduler
(numero programma 5698-WSH) ed a tutti i successivi rilasci e modifiche se non diversamente indicato nelle nuove
edizioni.
© Copyright International Business Machines Corporation 1999, 2004. Tutti i diritti riservati.
Indice
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . v
Rilascio di manutenzione . . . . . . . . . . v
Come contattare l’assistenza software IBM . . . . v
Convenzioni utilizzate in questo manuale . . . . v
Convenzioni tipografiche . . . . . . . . . v
Variabili e percorsi specifici del sistema operativo vi
Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . vi
Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler vi
Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload
Scheduler per z/OS . . . . . . . . . . vii
Softcopy Collection Kit per IBM Tivoli Workload
Scheduler per z/OS . . . . . . . . . . vii
Pubblicazioni correlate . . . . . . . . . viii
Accesso alle pubblicazioni in linea . . . . . viii
Richiesta di pubblicazioni . . . . . . . . viii
Feedback sulle pubblicazioni . . . . . . . . ix
Capitolo 1. Informazioni su questo
rilascio . . . . . . . . . . . . . . . 1
Nuove funzioni . . . . . . . . . . . . . 1
Processo di installazione con procedura guidata . 1
Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare 1
Autenticazione sicura e codifica . . . . . . . 2
Operare fra i firewall . . . . . . . . . . 2
Meccanismo di sicurezza centralizzato . . . . . 2
Integrazione con Data Warehousing . . . . . 3
Mappatura dei codici di ritorno dei lavori . . . 3
Funzione di traccia automatica estesa . . . . . 3
Supporto fuso orario migliorato . . . . . . . 3
Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni
temporali . . . . . . . . . . . . . . 4
Gestione dello stato degli eventi . . . . . . . 4
Note sull’interoperabilità . . . . . . . . . . 4
Ambiente end-to-end . . . . . . . . . . 5
Note sulla compatibilità . . . . . . . . . . 5
Capitolo 2. Note sull’installazione e
sull’aggiornamento . . . . . . . . . . 7
Requisiti di sistema . . . . . . . . . . . . 7
Requisiti di IBM Tivoli Workload Scheduler . . . 7
Requisiti software . . . . . . . . . . . . . 8
Metodi di installazione e sistemi operativi
supportati . . . . . . . . . . . . . . 10
Requisiti software del programma di installazione 11
Note sull’installazione . . . . . . . . . . . 12
I CD di installazione . . . . . . . . . . 12
Installazione mediante lo script twsinst . . . . 13
Note sull’aggiornamento . . . . . . . . . . 13
Ambiente end-to-end . . . . . . . . . . 13
Capitolo 3. Limitazioni del prodotto,
problemi e soluzioni temporanee . . . 15
Limitazioni software . . . . . . . . . . . 15
Problemi software e soluzioni temporanee . . . . 16
Difetti corretti . . . . . . . . . . . . . 20
Capitolo 4. Note
sull’internazionalizzazione . . . . . . 23
Abilitazione del supporto delle lingue . . . . . 23
Limitazioni software, problemi e soluzioni
temporanee . . . . . . . . . . . . . . 23
Informazioni particolari . . . . . . . . 25
Open Source: Test . . . . . . . . . . . . 26
Open Source: OpenSSL . . . . . . . . . . 27
LICENZE . . . . . . . . . . . . . . 27
Licenza di OpenSSL . . . . . . . . . . 27
Licenza SSLeay Originale . . . . . . . . . 28
Open Source: libreria SNMP . . . . . . . . . 29
Open Source: Libreria Fusco orario . . . . . . 30
Toolkit di Tivoli Internationalization Services . . . 30
Marchi . . . . . . . . . . . . . . . . 30
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 iii
iv IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Prefazione
Questo manuale Note sul rilascio fornisce importanti informazioni su IBM Tivoli
Workload Scheduler, Versione 8.2. Queste note sono le informazioni più recenti sul
prodotto ed hanno la precedenza sul resto della documentazione. Leggere
attentamente queste note prima di installare o utilizzare il prodotto.
Rilascio di manutenzione
Questo è un aggiornamento di manutenzione delle corrispondenti note sul rilascio
di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 8.2, SC13–3363–00. Contiene un
aggiornamento per l’APAR IY50766 ed aggiorna l’elenco dei problemi aperti dopo i
rilasci di manutenzione del prodotto mediante fixpack.
In tutto il manuale le sezioni modificate o nuove sono contrassegnate da barre di
revisione. Se la versione del prodotto di cui si dispone non è stata corretta con una
particolare APAR, per le corrispondenti informazioni fare riferimento alla versione
originale delle note sul rilascio.
Come contattare l’assistenza software IBM
Se si hanno problemi con qualsiasi prodotto Tivoli, contattare il supporto software
IBM. Consultare la pubblicazione IBM Software Support Guide sul seguente sito
Web:
http://techsupport.services.ibm.com/guides/handbook.html
Il manuale fornisce informazioni su come contattare il supporto software IBM, in
base alla gravità del problema, e le seguenti informazioni:
v Registrazione e validità
v Numeri di telefono ed indirizzi e-mail, a seconda della nazione in cui ci si trova
v Informazioni di cui si deve disporre prima di contattare il supporto software
IBM
Convenzioni utilizzate in questo manuale
Questo manuale utilizza diverse convenzioni per termini ed azioni speciali,
comandi dipendenti dal sistema operativo e percorsi.
Convenzioni tipografiche
Questo manuale utilizza le seguenti convenzioni tipografiche nello stile IBM:
Grassetto I comandi (tranne quelli a lettere maiuscole) vengono visualizzati
in grassetto.
Corsivo Le variabili ed i valori che deve fornire l’utente vengono
visualizzati in corsivo. Anche le parole e le frasi enfatizzate
vengono visualizzate in corsivo.
Monospace Gli esempi di codici, l’output, il testo da immettere ed i messaggi
di sistema vengono visualizzati in monospace.
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 v
Variabili e percorsi specifici del sistema operativo
Questo manuale utilizza la convenzione UNIX per specificare le variabili
d’ambiente e per la notazione della directory.
Quando si utilizza la riga comandi Windows, sostituire $variable con %variable%
per le variabili d’ambiente e sostituire ogni barra (/) con una barra retroversa (\)
nei percorsi delle directory.
Nota: Se si utilizza la shell bash in un sistema Windows, è possibile utilizzare le
convenzioni UNIX.
Pubblicazioni
Questa sezione elenca le pubblicazioni della libreria IBM Tivoli Workload
Scheduler. Inoltre descrive come accedere alle pubblicazioni Tivoli in linea, come
ordinarle e come inviare dei commenti ad esse relativi.
Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler
I seguenti manuali sono disponibili nella libreria IBM Tivoli Workload Scheduler:
v IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione,
SC13-3149
Descrive la pianificazione e l’installazione di IBM Tivoli Workload Scheduler.
v IBM Tivoli Workload Scheduler Manuale di riferimento, SC13-3150
Illustra la riga comandi di IBM Tivoli Workload Scheduler, spiegando il
funzionamento degli agent estesi e di rete ed integrando IBM Tivoli Workload
Scheduler con NetView e con IBM Tivoli Business Systems Manager.
v IBM Tivoli Workload Scheduler Troubleshooting and Error Messages, SC32-1275
Interpreta i messaggi di errore di IBM Tivoli Workload Scheduler e fornisce fonti
di informazione utili per la risoluzione dei problemi in IBM Tivoli Workload
Scheduler.
v IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console Release Notes, SC32-1258
Fornisce informazioni sull’utilizzo di IBM Tivoli Workload Scheduler da una
GUI comune, a prescindere dalla piattaforma.
v IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console - Guida per l’utente, SC13-3151
Fornisce informazioni sull’utilizzo di IBM Tivoli Workload Scheduler da una
GUI comune, a prescindere dalla piattaforma.
v IBM Tivoli Workload Scheduler for Applications User’s Guide, SC32-1278
Descrive l’installazione, l’utilizzo e la risoluzione dei problemi degli agent estesi
(XA) di IBM Tivoli Workload Scheduler.
v IBM Tivoli Workload Scheduler for Applications Release Notes, SC32-1279
Fornisce le informazioni più recenti relative agli agent estesi di IBM Tivoli
Workload Scheduler.
v IBM Tivoli Workload Scheduler AS/400 Limited Fault-tolerant Agent User’s Guide,
SC32-1280
Descrive l’installazione, la configurazione e l’utilizzo degli agent fault-tolerant
(FTA) di IBM Tivoli Workload Scheduler su AS/400.
v IBM Tivoli Workload Scheduler Plus Module User’s Guide, SC32-1276
Spiega la configurazione e l’utilizzo del modulo IBM Tivoli Workload Scheduler
Plus.
vi IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS
Nella libreria IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS sono disponibili le
pubblicazioni riportate di seguito:
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Customization and Tuning , SC32-1265
Descrive come personalizzare IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Diagnosis Guide and Reference, SC32-1261
Fornisce informazioni per consentire la diagnosi e la correzione di problemi
durante l’uso del prodotto.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS General Information, SC32-1256
Descrive i vantaggio della suite IBM Tivoli Workload Scheduler completa.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Getting Started, SC32-1262
Descrive i concetti e la terminologia di IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS
e fornisce le istruzioni sull’utilizzo del prodotto.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Installation Guide, SC32-1264
Spiega come installare IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Licensed Program Specifications, GI11-4208
Fornisce informazioni su IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Managing the Workload, SC32-1263
Spiega come organizzare e pianificare il carico di lavoro e come controllare e
monitorare il piano corrente.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Memo to Users, GI11-4209
Fornisce un riepilogo delle modifiche contenute nel rilascio corrente del
prodotto.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Messages and Codes, SC32-1267
Descrive i messaggi ed i codici.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Program Directory, GI11-4203
Fornito con il mastro di installazione di IBM Tivoli Workload Scheduler per
z/OS, descrive tutti i materiali di installazione e fornisce istruzioni
sull’installazione per il livello di rilascio del prodotto o il numero di funzione.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Programming Interfaces, SC32-1266
Fornisce informazioni sulla scrittura di applicazioni.
v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Quick Reference, SC32-1268
Fornisce un riferimento rapido per il funzionamento del prodotto.
Softcopy Collection Kit per IBM Tivoli Workload Scheduler per
z/OS
Tutte le pubblicazioni contenute nella libreria, escluse quelle su licenza, sono
disponibili in formato elettronico nei seguenti collection kit:
v IBM Online Library Omnibus Edition OS/390 Collection Kit, SK2T-6700.
v IBM Online Library z/OS Software Products Collection Kit, SK2T-4270.
È possibile leggere i manuali in formato elettronico sui CD-ROM utilizzando i
seguenti programmi IBM concessi su licenza:
v Softcopy Reader
v BookManager READ/2
v BookManager READ/DOS
v BookManager READ/6000
Prefazione vii
Tutti i programmi BookManager richiedono un personal computer fornito di unità
disco CD-ROM (in grado di leggere i dischi formattati nello standard ISO 9660), un
adattatore ed un cavo corrispondente. Per ulteriori informazioni sull’hardware e
sul software, fare riferimento alla documentazione relativa al prodotto
BookManager specifico utilizzato.
Gli aggiornamenti ai manuali tra i rilasci vengono forniti solo in formato
elettronico.
Pubblicazioni correlate
Il manuale Tivoli Software Glossary include le definizioni di molti termini tecnici
relativi al software Tivoli. Tivoli Software Glossary è disponibile, solo in inglese, sul
seguente sito:
http://publib.boulder.ibm.com/tividd/glossary/termsmst04.htm
Accesso alle pubblicazioni in linea
Il CD della documentazione contiene le pubblicazioni disponibili nella libreria del
prodotto. Il formato delle pubblicazioni è PDF, HTML o entrambi. Per accedere alle
pubblicazioni mediante un browser Web, aprire il file infocenter.html. Il file si
trova nella directory delle pubblicazioni appropriata sul CD del prodotto.
IBM invia le pubblicazioni relative a questo e altri prodotti Tivoli, non appena sono
disponibili e in qualsiasi momento vengono aggiornate, al sito Web del centro
informazioni sul software Tivoli. Il centro informazioni sul software Tivoli è al
seguente Web:
http://publib.boulder.ibm.com/tividd/td/tdprodlist.html
Fare clic sul collegamento IBM Tivoli Workload Scheduler per accedere alla libreria
del prodotto.
Nota: Se si stampano i documenti PDF su carta diversa dal formato lettera,
selezionare la casella di controllo Riduci alle dimensioni del foglio nella
finestra Adobe Acrobat Print. Questa opzione è disponibile facendo clic su
File → Stampa. Riduci alla dimensione del foglio garantisce una corretta
stampa della pagina di dimensione lettera sulla carta utilizzata.
Richiesta di pubblicazioni
E’ possibile richiedere molte pubblicazioni Tivoli in linea nel seguente sito web:
http://www.elink.ibmlink.ibm.com/public/applications/publications/cgibin/pbi.cgi
E’ possibile inoltre effettuare l’ordine telefonicamente chiamando uno dei seguenti
numeri:
v Negli Stati Uniti: 800-879-2755
v In Canada: 800-426-4968
In altri paesi, per un elenco di numeri telefonici, consultare il seguente sito web:
http://www.ibm.com/software/tivoli/order-lit/
viii IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Feedback sulle pubblicazioni
Se si desidera inviare dei commenti o dei suggerimenti relativi ai prodotti e alla
documentazione Tivoli, compilare il modulo di feedback cliente sul seguente sito
Web:
http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support
Prefazione ix
x IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio
Questo capitolo descrive questo rilascio di IBM Tivoli Workload Scheduler,
Versione 8.2. Contiene le seguenti sezioni:
v Nuove funzioni
v “Note sull’interoperabilità” a pagina 4
v “Note sulla compatibilità” a pagina 5
Nuove funzioni
IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 8.2 contiene i seguenti miglioramenti:
v Processo di installazione con procedura guidata
v Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare
v Autenticazione sicura e codifica
v Possibilità di lavorare fra i firewall
v Meccanismo di sicurezza centralizzato
v Data Warehousing
v Mappatura dei codici di ritorno dei lavori
v Funzione di traccia automatica estesa
v Supporto fuso orario migliorato
v Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni temporali scadute per lavori e
flussi di lavoro
v Gestione dello stato degli eventi
Processo di installazione con procedura guidata
E’ fornita una guida InstallShield per semplificare l’esecuzione delle seguenti
procedure di installazione:
v Installare una nuova istanza di IBM Tivoli Workload Scheduler
v Aggiornare IBM Tivoli Workload Scheduler da versioni precedenti
v Aggiungere una nuova funzione all’installazione esistente di IBM Tivoli
Workload Scheduler
v Promuovere un’installazione esistente
v Disinstallare IBM Tivoli Workload Scheduler
La procedura guidata è disponibile solo per piattaforme di Livello 1. Consultare
Tabella 3 a pagina 10 per le piattaforme Livello 1 e Livello 2 supportate. Per
ulteriori informazioni su questo metodo di installazione, consultare il manuale IBM
Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.
Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare
Sulle piattaforme di Livello 1 è possibile selezionare il tipo di agent da installare e
vengono installati solo i formati binari relativi a quell’agent. Ad esempio, è
possibile selezionare di installare un agent standard, un agent fault-tolerant, un
gestore dominio master o un master di backup. Consultare la panoramica
sull’installazione nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla
pianificazione e all’installazione
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 1
Autenticazione sicura e codifica
La sicurezza viene migliorata per le connessioni fra domini protetti e non protetti
applicando il meccanismo di autenticazione e di codifica basato sul protocollo
Secure Sockets Layer (SSL). SSL utilizza i certificati digitali per autenticare
l’identità di una workstation.
L’amministratore IBM Tivoli Workload Scheduler deve pianificare il tipo di
autenticazione da utilizzare nella rete:
v Utilizzare un certificato per l’intera rete IBM Tivoli Workload Scheduler.
v Utilizzare un certificato separato per ogni dominio.
v Utilizzare un certificato separato per ogni workstation.
Il supporto SSL viene installato automaticamente con IBM Tivoli Workload
Scheduler, versione 8.2. Per attivare il supporto SSL, l’amministratore deve eseguire
le seguenti operazioni:
v Configurare una chiave privata, un certificato e un elenco CA (Certificate
Authority) sicuro.
v Impostare le opzioni locali SSL.
v Aggiungere gli attributi SSL alla definizione della workstation nel database.
Per ulteriori informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -
Guida alla pianificazione e all’installazione.
Operare fra i firewall
Nelle versioni precedenti di IBM Tivoli Workload Scheduler, l’esecuzione di
comandi per avviare o arrestare una workstation o il richiamo dell’elenco standard
di lavori richiede l’apertura di una connessione TCP/IP diretta fra l’originator ed i
nodi di destinazione. In un ambiente di firewall questo costringe gli utenti a
interrompere il firewall per aprire un percorso di comunicazione diretta fra il
master e ciascun agent fault-tolerant della rete.
La Versione 8.2 presenta un nuovo attributo configurabile, behindfirewall, nella
definizione della workstation nel database. E’ possibile impostare questo attributo
su ON per indicare che esiste un firewall fra quella particolare workstation ed il
master di IBM Tivoli Workload Scheduler, e che il collegamento fra il gestore
dominio e la workstation (che può essere un altro gestore dominio) è l’unico
consentito fra i rispettivi domini.
Inoltre, per tutte le workstation che hanno questo attributo impostato su ON, i
comandi di avvio o di arresto della workstation o di richiamo dell’elenco standard
dei lavori verranno trasmessi mediante la gerarchia del dominio, invece di aprire
una connessione diretta fra il master (o gestore dominio) e la workstation. Per
ulteriori informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida
alla pianificazione e all’installazione.
Meccanismo di sicurezza centralizzato
Una nuova opzione globale rende possibile modificare il modello di sicurezza nella
rete di IBM Tivoli Workload Scheduler. Se si utilizza questa opzione, i file di
sicurezza per gli agent fault-tolerant della rete potranno essere creati o modificati
solo sul master. L’amministratore di IBM Tivoli Workload Scheduler si occuperà
della creazione, dell’aggiornamento e della distribuzione dei file di sicurezza per
tutti gli agent in cui è richiesto un accesso utente. L’impostazione di questa
2 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
opzione globale innesca un meccanismo di sicurezza per identificare e considerare
sicura la rete IBM Tivoli Workload Scheduler che corrisponde a quel master.
E’ possibile continuare ad usare il modello di sicurezza tradizionale, se lo si
desidera, utilizzando l’impostazione predefinita dell’opzione globale. Per ulteriori
informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla
pianificazione e all’installazione.
Integrazione con Data Warehousing
Poiché l’ambiente contiene molti prodotti e servizi che gestiscono e controllano
l’impresa IT, generare report, memorizzare ed analizzare i dati diviene un’attività
complessa. Tivoli Enterprise Data Warehouse consente la raccolta dei dati in un
unico punto, un data warehouse centrale, e fornisce la possibilità di costruire una
vista end-to-end dell’impresa e di visualizzarne i componenti indipendenti da
specifiche applicazioni.
IBM Tivoli Workload Scheduler fornisce un pacchetto di abilitazione a Tivoli
Enterprise Data Warehouse per consolidare i dati di pianificazione nel database
Tivoli Enterprise Data Warehouse. Individuare la documentazione del pacchetto di
abilitazione warehouse sul IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 2 di
installazione, nel percorso
tedw_apps_etl/aws/pkg/v820/doc/TivoliWorkloadScheduler8.2_for_TEDW.doc.
Mappatura dei codici di ritorno dei lavori
Prima IBM Tivoli Workload Scheduler considerava l’esecuzione di un lavoro
riuscita se terminava con un codice di ritorno zero, e interrotta se terminava con
un codice di ritorno diverso da zero. Ora è possibile definire un’espressione logica
per rappresentare quali codici di ritorno devono essere considerati un esito
positivo. La possibilità di definire il lavoro come riuscito o non riuscito consente
una maggiore flessibilità nel controllo del flusso di esecuzione del lavoro in base al
risultato dell’esecuzione del lavoro. Per ulteriori informazioni consultare il manuale
IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida di riferimento.
Funzione di traccia automatica estesa
Si tratta di un meccanismo di traccia incorporato che registra tutte le attività
eseguite dai processi di IBM Tivoli Workload Scheduler. In caso di
malfunzionamento del prodotto o di comportamento non previsto, questa funzione
può essere estremamente efficace nell’individuare la causa del problema.
In caso di problemi, viene richiesto di creare un’istantanea del file di traccia
tramite l’immissione di alcuni semplici comandi. L’istantanea del file di traccia
viene quindi ispezionata dal team di supporto Tivoli, che utilizza le informazioni
registrate come base efficace per l’individuazione del problema.
La funzione di traccia automatica, disponibile già con la versione 8.1, ora è stata
estesa all’esecuzione su ulteriori piattaforme. Per ulteriori informazioni su questa
funzione consultare IBM Tivoli Workload Scheduler Risoluzione dei problemi e messaggi
di errore.
Supporto fuso orario migliorato
Questa versione aumenta la precisione dei fusi orari supportati. Infatti tiene in
considerazione che zone che appartengono allo stesso fuso orario, potrebbero
Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio 3
comunque seguire diverse modalità per l’ora legale. Consultare l’appendice relativa
ai fusi orari presente nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla
pianificazione e all’installazione.
Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni temporali
I lavori ed i flussi di lavoro sono limitati dall’ora di inizio e dall’ora di limite
specificate per loro e dalle eventuali dipendenze dal completamento di altri lavori
o flussi di lavoro. Una scadenza specifica l’orario entro il quale deve terminare un
lavoro o un flusso di lavoro. Per facilitare la rilevazione dello stato dei lavori e dei
flussi di lavoro sono stati implementati i seguenti miglioramenti:
v Lo stato dei lavori e dei flussi di lavoro che hanno raggiunto l’ora limite ma non
sono ancora iniziati o non hanno terminato l’esecuzione vengono visualizzati
dalla GUI della pianificazione lavori e vengono registrati dei messaggi nel log
dei messaggi.
v Un messaggio viene inviato quando dei lavori o dei flussi di lavoro hanno
raggiunto l’ora di inizio specificata ma non possono iniziare a causa di
dipendenze in sospeso con altri lavori o flussi di lavoro.
v Utilizzando la Job Scheduling Console o l’interfaccia della riga comandi, è
possibile filtrare i lavori ed i flussi di lavoro mediante delle query con le
seguenti informazioni:
– Lavori o flussi di lavoro i cui orari di inizio sono stati raggiunti ma la cui
esecuzione non è ancora iniziata
– Lavori o flussi di lavoro i cui orari limite sono stati raggiunti ma la cui
esecuzione non è ancora iniziata
– Lavori o flussi di lavoro i cui orari limite sono stati raggiunti ma la cui
esecuzione non è ancora terminatav Le nuove opzioni consentono di avviare i lavori o i flussi di lavoro i cui orari
limite sono stati raggiunti ma non sono ancora iniziati. In questi casi, vengono
inviate delle notifiche tramite un messaggio al log batchman e al log della
console; viene inoltre inviato un evento a Tivoli Enterprise Console ed a IBM
Tivoli Business Systems Manager.
Per ulteriori informazioni consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -
Guida di riferimento.
Gestione dello stato degli eventi
In questo rilascio sono stati implementati dei nuovi eventi e delle nuove regole di
Tivoli Enterprise Console, correlati alle nuove opzioni di restrizione temporale dei
lavori e dei flussi di lavoro. E’ possibile definire quali lavori devono essere
considerati lavori chiave e per i quali devono essere inviati degli eventi a Tivoli
Enterprise Console con le informazioni relative non solo allo stato finale, ma anche
agli stati lavoro intermedi di tutti i lavori chiave. E’ possibile anche personalizzare
le regole di Tivoli Enterprise Console in modo da inoltrare automaticamente i
lavori quando vengono ricevuti degli eventi specifici. Per informazioni sulla
creazione e la personalizzazione di nuove regole di Tivoli Enterprize Console
consultare la pubblicazione IBM Tivoli Workload Scheduler Plus Module User’s Guide.
Note sull’interoperabilità
Questa sezione contiene informazioni sulla interoperabilità di IBM Tivoli Workload
Scheduler. Il termine interoperabilità viene definito come la possibilità per le
diverse versioni di IBM Tivoli Workload Scheduler di poter comunicare fra di loro.
4 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Gli agent fault-tolerant (FTA) e gli agent estesi (XA) di IBM Tivoli Workload
Scheduler, Versione 8.2 possono coesistere con i gestori dominio master di IBM
Tivoli Workload Scheduler, Versione 7.0 e 8.1. Gli agent standard di IBM Tivoli
Workload Scheduler, Versione 7.0 e 8.1 possono coesistere con i gestori dominio
master di IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2. Vedere il difetto 160731
nella sezione “Problemi software e soluzioni temporanee” a pagina 16 relativo ad
un problema di interoperatività noto.
La Versione 8.1 di Applications Extensions non rileva l’istanza del motore IBM
Tivoli Workload Scheduler versione 8.2. Esiste un problema di interoperabilità fra
la versione 8.1 di Applications Extension ed il motore IBM Tivoli Workload
Scheduler, Versione 8.2. La versione 8.1 di Applications Extension non è in grado
di rilevare un’installazione del motore IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione
8.2. E’ necessario installare la versione 8.2 di Applications Extension per poter
comunicare con il motore della versione 8.2.
Ambiente end-to-end
In un ambiente end-to-end esistono le medesime condizioni di interoperabilità. Gli
agent fault-tolerant e gli agent estesi di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione
8.2 possono coesistere con IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS, Versione 8.1,
gli agent standard di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 7.0 e 8.1 possono
coesistere con IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS, Versione 8.2.
Note sulla compatibilità
Questa sezione contiene informazioni sulla compatibilità di IBM Tivoli Workload
Scheduler. Il termine compatibilità viene definito come la possibilità per le diverse
versioni di IBM Tivoli Workload Scheduler di poter comunicare con le diverse
versioni di un prodotto base.
IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2 è compatibile con i seguenti rilasci di
Tivoli Management Framework:
v Tivoli Management Framework, Versioni 3.7.1 e 3.7.B (per Linux)
v Tivoli Management Framework, Versione 4.1
IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2 è compatibile con i seguenti prodotti:
v Tivoli Enterprise Console, Versione 3.7.1, 3.8, tramite Tivoli Plus Module
v IBM Tivoli Business Systems Manager, Versione 2.1.1
v NetView Versione 7.x per piattaforme distribuite
v Tivoli Enterprise Data Warehouse Versione 1.1
v Tivoli Distributed Monitoring Versione 3.7, tramite Tivoli Plus Module
Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio 5
6 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento
Questo capitolo contiene informazioni sull’installazione e sull’aggiornamento per
IBM Tivoli Workload Scheduler. I metodi di installazione e di aggiornamento sono
descritti nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e
all’installazione. Gli argomenti di questo capitolo includono:
v “Requisiti di sistema”
v “Requisiti software” a pagina 8
v “Note sull’installazione” a pagina 12
v “Note sull’aggiornamento” a pagina 13
Requisiti di sistema
Questa sezione descrive i requisiti hardware per IBM Tivoli Workload Scheduler ed
include informazioni quali il tipo di macchina e lo spazio su disco.
IBM Tivoli Workload Scheduler è composto dai seguenti componenti e funzioni
facoltative:
v Motore, configurato come master (MDM), master di backup (BKM), agent
fault-tolerant (FTA) o agent standard (SA)
v Tivoli Management Framework (TMF)
v Connettore (TWSConn)
v Modulo Tivoli Plus (TWSPlus)
v Pacchetti delle lingue (LP)
v Java Virtual Machine (JVM)
v File dell’accordo di licenza (LA)
Requisiti di IBM Tivoli Workload Scheduler
La tabella che segue riassume i requisiti minimi di spazio su disco per i formati
binari relativi ai componenti ed alle funzioni di IBM Tivoli Workload Scheduler
sulle piattaforme supportate Livello 1.
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 7
Per un elenco di piattaforme Livello 1, consultare Tabella 3 a pagina 10.
Tabella 1. Requisiti di spazio su disco, in megabyte, per i componenti e le funzioni di IBM
Tivoli Workload Scheduler
Componente/Funzione
AIX Solaris HP-UX Linux
Intel
Linux
OS/390
Windows
MDM 101 79 76 146 75 31
BKM 101 79 76 146 75 31
FTA 66 51 51 48 46 25
SA 62 48 48 40 43 23
TMF 150 150 150 150 150 150
TWSConn 20 20 20 20 20 10
TWSPlus 5 5 5 5 5 5
JVM* 20 20 30 20 20 20
LA* 1 1 1 1 1 1
LP 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5
*I componenti JVM e LA sono validi solo per installazioni che utilizzano i metodi
procedura guidata ISMP ed installazione non presidiata.
Nota: Questa tabella non include lo spazio richiesto per utilizzare IBM Tivoli
Workload Scheduler. E’ necessario considerare l’ulteriore spazio richiesto per
i file log, i file temporanei posizionati sull’unità fissa locale, il numero di
lavori gestiti da IBM Tivoli Workload Scheduler ed il periodo di tempo
scelto per la conservazione dei file log.
La tabella che segue riassume i requisiti minimi di spazio su disco per i formati
binari relativi all’installazione dell’agent fault-tolerant IBM Tivoli Workload
Scheduler (inclusi i pacchetti delle lingue) sulle piattaforme supportate Livello 2.
Per un elenco di piattaforme Livello 2, consultare Tabella 3 a pagina 10.
Tabella 2. Requisiti di spazio su disco per agent fault-tolerant su Livello 2
Piattaforma Livello 2 Spazio su disco (MB)
Compaq Tru64 90
SGI Irix 61
IBM Sequent Dynix 65
SuSE Linux Enterprise Server per iSeries e pSeries 50
Requisiti software
Questa sezione descrive i requisiti software per IBM Tivoli Workload Scheduler ed
include le informazioni quali i sistemi operativi supportati e le patch richieste.
La seguente tabella identifica le versioni supportate per ognuna delle piattaforme
elencate note al momento della pubblicazione ed elenca anche quali componenti
sono supportati dai diversi sistemi operativi.
8 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Piattaforma Master FTA
Connettore e
Job Scheduling
Services
Job
Scheduling
Console
IBM AIX
Versione 4.3.3, 5.1, 5.2
X X X X
HP-UX Pa-Risc
Versione 11.0, 11i
X X X X
Sun Solaris
Versione 7, 8, 9
X X X X
Microsoft Windows NT®
Versione 4.0 with SP6a
X X X X
Microsoft Windows 2000
Professional, con SP3
X X
Microsoft Windows 2000
Server, Advanced Server, con
SP3
X X X X
Microsoft Windows XP
Professional con SP1
X X
Microsoft Windows Terminal
Server
X
Red Hat Linux (Intel)
Versione 7.2, 7.3
X X X X
Red Hat Linux per S/390
(kernel 2.4.9, 31 bit)Versione 7
X X X
SuSE Linux Enterprise Server
per zSeries (kernel 2.4, 64 bit)Versione 7
X
SuSE Linux Enterprise Server
per S/390 e zSeries (kernel 2.4,
31 bit)Versione 7
X X X
SuSE Linux Enterprise Server
per x86
Versione 8
X X X X
SuSE Linux Enterprise Server
per iSeries e pSeries
(kernel 2.4, 31 bit) Versione 7
X
IBM OS/400
Versione 5.1, 5.2
X
IBM Sequent Dynix
Versione 4.5.1, 4.6.1
X
Compaq Tru64 Versione 5.1
(versioni OSF precedenti)
X
SGI Irix
Versione 6.5.x
X
Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 9
Piattaforma Master FTA
Connettore e
Job Scheduling
Services
Job
Scheduling
Console
Note:
1. Gli agent fault-tolerant possono essere definiti come gestori dominio su sistemi
operativi in cui è supportato il gestore dominio master. Ad esempio, un master non è
supportato su Microsoft Windows XP Pro e quindi un agent fault-tolerant non può
essere definito come gestore dominio su questo sistema operativo.
2. Per ulteriori informazioni sulle piattaforme supportate ed i requisiti di Job Scheduling
Console, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console
Release Notes.
Metodi di installazione e sistemi operativi supportati
Il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione
fa riferimento alle piattaforme supportate Livello 1 e Livello 2. Il metodo di
installazione selezionato dipende dalla piattaforma su cui si sta installando il
prodotto. La seguente tabella identifica le piattaforme supportate Livello 1 e Livello
2 ed i metodi di installazione supportati da ciascuna piattaforma.
Tabella 3. Metodi di installazione e sistemi operativi supportati
Livello piattaforma Sistema operativo Metodo di installazione
Livello 1 Red Hat Linux per Intel
Red Hat Linux per S/390
Sun Solaris
HP-UX
AIX
Windows NT
Windows 2000 Professional,
Server, Advanced Server
Windows XP Professional
ISMP ed installazione non
presidiata
Sun Solaris
HP-UX
AIX
script twsinst
Red Hat Linux per Intel
Red Hat Linux per S/390
Sun Solaris
HP-UX
AIX
Windows NT
Windows 2000 Professional,
Server, Advanced Server
Windows XP Pro
Distribuzione software
10 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Tabella 3. Metodi di installazione e sistemi operativi supportati (Continua)
Livello piattaforma Sistema operativo Metodo di installazione
Livello 2 Compaq Tru64
SGI Irix
IBM Sequent Dynix
SuSE Linux Enterprise Server
per iSeries e pSeries
customize.sh
Requisiti software del programma di installazione
Per utilizzare i programmi di installazione sul computer, il sistema operativo deve
essere in grado di eseguire Java Runtime Environment (JRE) Versione 1.3.1. Alcune
piattaforme richiedono dei livelli di manutenzione per supportare JRE 1.3.1.
Consultare la seguente tabella per le patch richieste da ciascun sistema operativo.
Per le piattaforme supportate non incluse in questa tabella, non sono richieste
patch addizionali.
Tabella 4. Patch richieste per eseguire JRE 1.3.1
Sistema operativo Patch richiesta per eseguire JRE 1.3.1
IBM AIX Versione 4.3.3 AIX 4330–10 Livello di manutenzione raccomandato.
IBM AIX Versione 5.1 AIX 5100–02 Livello di manutenzione raccomandato. Ciò
richiede che l’APAR IY19375 venga precedentemente
applicata e resa effettiva.
Se si sta utilizzando una delle locale CKJ non UTF8
supportate, è richiesto uno dei seguenti set di file
(disponibili sul CD base di AIX 5.1):
v X11.fnt.ucs.ttf (per ja_JP o Ja_JP)
v X11.fnt.ucs.ttf_CN (per zh_CN o Zh_CN)
v X11.fnt.ucs.ttf_KR (per ko_KR)
v X11.fnt.ucs.ttf_TW (per zh_TW o Zh_TW)
Per utenti giapponesi: se si utilizza il metodo di input
giapponese, è possibile applicare le seguenti PTF per
evitare alcuni dei problemi correlati al metodo input.
v jkit.Wnn6.base 2.2.0.2 (PTF U479697 o APAR IY22917)
(Wnn6 solo utente)
v X11.motif.lib 5.1.0.15 (PTF U479604 o APAR IY22933)
(AIX 5.1 solo utente)
Solaris Operating
Environment Versioni 7, 8, 9
Cluster di patch datati gennaio 2002 o successivi.
Hewlett Packard PA-RISC
Versioni 11.0, 11i
Le patch al sistema operativo devono essere installate
prima di installare il prodotto. Per determinare quali patch
sono state installate sul computer, collegarsi come root ed
eseguire:
/usr/sbin/swlist -l prodotto
Per supportare JRE 1.3.1.05 si deve disporre di:
v Per HP-UX 11.0, Quality Pack QPK1100
v Per HP-UX 11i, Quality Pack GOLDQPK11i
Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 11
Note sull’installazione
Questa sezione descrive le informazioni correlate alla procedura di installazione.
Per informazioni dettagliate sulla procedura di installazione, consultare il manuale
IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.
I CD di installazione
Per avviare il processo di installazione sono richiesti i seguenti CD:
IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 1 di installazione
Include le immagini per AIX, SOLARIS, HP-UX e WINDOWS
IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 2 di installazione
Include le immagini per LINUX e le piattaforme Livello 2.
Per piattaforme Windows, il file SETUP.exe si trova nella cartella Windows sul
IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 1 di installazione.
Sulle piattaforme UNIX, esistono due diversi file SETUP.bin. Il primo si trova nella
directory root del CD di installazione ed il secondo si trova nella cartella del
sistema operativo UNIX su cui si sta installando:
Utilizzo del file SETUP.bin nella directory root
E’ possibile utilizzare questo programma di setup per eseguire tutti i tipi di
installazione. Il programma copia alcune immagini sul file system locale per
consentire lo smontaggio dei CD. Deve essere eseguito come illustrato di seguito
ed è richiesta una procedura di pulizia al termine dell’installazione. Questo
programma di setup richiede approssimativamente la seguente quantità di spazio
su disco nella directory temporanea:
v 100 MB per installare la Job Scheduling Console.
v 200 MB per installare IBM Tivoli Workload Scheduler.
Prima di installare, accertarsi di disporre di questo spazio su disco, oltre allo
spazio minimo richiesto per memorizzare i file del prodotto.
Per avviare l’installazione, eseguire il seguente comando dalla riga comandi:
./SETUP.bin [-is:tempdir <directory_temporanea>]
dove,
./SETUP.bin
Senza il parametro facoltativo specificato, alcuni file e directory di
installazione vengono copiati nella directory temporanea configurata sul
computer locale. Al termine del processo di installazione, cancellare
manualmente i seguenti file e directory copiati nella directory temporanea:
v SETUP.jar
v TWS_size.txt
v media.inf
v Tivoli_TWS_LP.SPB
v directory RESPONSE_FILE
v directory TWS_CONN
v directory TWSPLUS
v la directory denominata come il sistema operativo
12 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
-is:tempdir <directory_temporary>
Questo parametro è facoltativo. E’ possibile specificare una directory di
lavoro temporanea diversa da quella impostata sul computer locale
sostituendo la variabile <temporary_directory>. Assicurarsi di eliminare la
<directory_temporanea> specificata, al termine del processo di installazione.
Utilizzo di SETUP.bin nelle cartelle del sistema operativo UNIX
In alternativa, è possibile eseguire l’installazione utilizzando questo setup, se sono
state copiate localmente le immagini dell’installazione o se si stanno installando da
un server di file e non da un CD di installazione.
Installazione mediante lo script twsinst
Quando si esegue lo script twsinst per installare IBM Tivoli Workload Scheduler, i
messaggi di output vengono registrati nel file log /tmp/twsinst.NNNN.log, dove
NNNN è il numero di processo twsinst. Questo file log può essere utile per
l’individuazione dei problemi. Per informazioni dettagliate su come installare il
prodotto utilizzando lo script twsinst, consultare il manuale IBM Tivoli Workload
Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.
Note sull’aggiornamento
Questa sezione descrive ulteriori informazioni relative alla procedura di
aggiornamento. Per informazioni dettagliate sulla procedura di aggiornamento,
consultare IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.
E’ possibile aggiornare un gestore dominio master, un gestore dominio, un agent
fault-tolerant ed un agent standard da IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 7.0
e 8.1 alla versione corrente 8.2. IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2
supporta la compatibilità con le versioni precedenti ed è quindi possibile
aggiornare la rete gradualmente, in momenti diversi e senza un ordine particolare.
E’ possibile aggiornare dall’alto verso il basso (cioè aggiornare prima il master, poi
i gestori domini e quindi gli agent fault-tolerant), ma anche dal basso verso l’alto
(iniziando quindi con gli agent fault-tolerant e in sequenza gli altri lasciando il
master per ultimo). Tuttavia, se si aggiorna prima il master, alcune nuove funzioni
della versione 8.2, (supporto firewall, sicurezza centralizzata) non saranno
operative fino a che non verrà aggiornata tutta la rete.
Nota: Verificare che la workstation su cui si sta eseguendo l’aggiornamento abbia
installato l’ultimo livello di patch.Vedere il difetto 160731 nella sezione “Problemi software e soluzioni temporanee” a
pagina 16 relativo ad un problema di interoperatività noto.
Ambiente end-to-end
Il percorso di aggiornamento documentato nel manuale IBM Tivoli Workload
Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione è valido anche per un ambiente
end-to-end, a patto che OPCMASTER sia il master della rete.
Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 13
14 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni
temporanee
Questo capitolo contiene le limitazioni del prodotto, i problemi e le soluzioni
temporanee per IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2. Contiene le seguenti
sezioni:
v “Limitazioni software”
v “Problemi software e soluzioni temporanee” a pagina 16
v “Difetti corretti” a pagina 20
Limitazioni software
Di seguito sono riportate le limitazioni software presenti in IBM Tivoli Workload
Scheduler, Versione 8.2:
v Un’istallazione Completa, Personalizzata o Aggiungi funzione che include
l’installazione di Tivoli Management Framework e dei pacchetti agiuntivi delle
lingue, richiede le immagini di installazione prima del server Tivoli Management
Framework e poi del supporto linguistico di Tivoli Management Framework, che
si trovano su CD diversi. Se si installa il server Tivoli Management Framework
dal CD (e non dal server di file o da immagini copiate localmente sul computer),
è necessario installare anche le lingue dal CD e non da altre fonti.
v Sulle piattaforme supportate Windows, per una nuova installazione, se si
specifica un utente esistente, la verifica della password non viene eseguita
durante il processo di installazione, quindi, se viene specificata una password
non valida, l’installazione viene erroneamente considerata riuscita ma il prodotto
non funziona in modo appropriato. Per correggere il problema, impostare la
password corretta per i servizi Tivoli Workload Scheduler (per TWSuser) e Tivoli
Netman (per TWSuser) nella finestra Servizi.
v Esiste un problema noto con i nomi di aziende che contengono degli spazi, delle
virgolette o entrambi. I metodi di installazione sensibili a questi caratteri sono il
programma di installazione ISMP e lo script twsinst.
programma di installazione ISMP
Una nuova installazione o un aggiornamento avranno esito negativo se
il nome dell’azienda contiene degli spazi ED è racchiusa fra virgolette.
Per un aggiornamento, se l’installazione corrente di IBM Tivoli Workload
Scheduler, versione 7.0 o 8.1 specifica un nome di azienda che contiene
degli spazi ED è racchiusa fra virgolette (″) nel file globalopts, ad
esempio, "Mia azienda", la procedura di aggiornamento avrà esito
negativo. Prima di eseguire la procedura di aggiornamento, modificare il
file globalopts nel percorso TWShome/mozart/globalopts, rimuovendo le
virgolette. Gli spazi sono consentiti.
script twsinst
Se l’installazione corrente di IBM Tivoli Workload Scheduler, versione 7.0
or 8.1 specifica un nome di azienda che contiene degli spazi nel file
globalopts, la procedura di aggiornamento o la promozione di una CPU
esistente avranno esito negativo. Prima di eseguire un aggiornamento o
una promozione di una CPU esistente, verificare che il nome
dell’azienda non contenga caratteri di spaziatura. Si può verificare
l’esistenza dei caratteri di spaziatura e rimuoverli dal nome dell’azienda
modificando la voce relativa nel file TWShome/mozart/globalopts.
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 15
v Sulle piattaforme supportate Windows, quando si specifica il TWSuser, se si
indica un utente di dominio, specificare il nome come nome_dominio\nome_utente.
Se si specifica un utente locale che ha lo stesso nome di un utente di dominio,
specificare il nome come nome_sistema\nome_utente. In questo caso, l’utente
locale deve essere già definito sulla workstation Windows, prima di eseguire
l’installazione. Se non è già definito, l’installazione non è in grado di crearlo.
v Sulle piattaforme supportate Windows, due installazioni non possono coesistere
sulla stessa workstation se hanno lo stesso nome TWSuser, dove uno è un
account utente locale e l’altro è un account utente di dominio.
v A causa di un problema ISMP noto, segnalato con ID FSPI5KZDGW, la
disinstallazione di Tivoli Workload Scheduler tramite ISMP su Windows 2003
non viene portata a termine. Come soluzione temporanea finché non viene
risolto il problema, è possibile installare JRE 1.41_05 sul computer ed eseguire il
file uninstall.jar direttamente dalla directory _uninst.
Problemi software e soluzioni temporanee
Quello che segue è un elenco dei problemi software e delle soluzioni temporanee
di IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2.
v APAR IX82140: impossibile installare IBM Tivoli Workload Scheduler nelle
directory con nomi che contengono degli spazi.
v Difetto 89937: Jnextday mostra degli errori quando non sono installate istanze
del connettore ma è installato il Tivoli Framework. Jnextday viene comunque
eseguito con esito positivo.
v Difetto 90218: si potrebbe ricevere il seguente messaggio fuorviante, se si esegue
un comando MAKESEC mentre un altro utente utilizza CLI COMPOSER:
MAKESEC:AWS11140308I Errore di ridenominazione di
MAKESEC:c:\win32app\maestro/../unison/Security.temp in
MAKESEC:c:\win32app\maestro/../unison/Security: il file esiste
Lo stesso messaggio può essere inviato anche se si esegue un comando
MAKESEC quando il connettore è in esecuzione. Per evitare di ricevere questo
messaggio, chiudere tutte le istanze di connettore utilizzando WMAEUTIL.
Consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida di riferimento,
Versione 8.2.
v Difetto 91096: si riceve il seguente messaggio quando si utilizza il lavoro
visualizzazione conman se il database non è presente sul FTA:
WS22020072 Nessuna voce qualificata.
v Difetto 92861: un flusso di lavoro con lavori autodoc deve visualizzare il tipo di
attività corretto a meno che non manchi la cpu e deve disporre delle
informazioni sul tipo di attività in base alle informazioni di autodoc. Al
momento, se si rimuove un lavoro autodoc dal database di lavori, viene
visualizzato come tipo di attività sconosciuto. Inoltre, se due flussi di lavoro
contengono lo stesso lavoro autodoc, come comando in uno e come script
nell’altro, la Job Scheduling Console visualizza un tipo di attività non corretto
almeno per uno di loro. Se si salva il flusso di lavoro con il tipo di attività non
corretto, il comando diverrà script o vice versa.
v Difetto 93759: si potrebbero ricevere delle informazioni non corrette sullo stato
quando si immette il comando stop per tutti i FTA di un’istanza di dominio. Il
MDM viene arrestato prima dei FTA. Quindi, il MDM visualizza le informazioni
disponibili al momento dell’arresto, a prescindere delle modifiche nello stato dei
FTA.
v Difetto 94279: durante l’ora legale (01:59:59–03:00:00), le piattaforme UNIX e
Windows agiscono in maniera diversa. Ad esempio:
16 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
– sulle piattaforme supportate Windows: conman submit job at=02xx viene
impostato su 01xx
– su HP-UX: conman submit job at=02xx viene impostato su 03xxv Difetto 94701: se il composer non è in grado di richiamare le informazioni sulla
password utente di maestro da UNIX, esegue un core dump invece di inviare un
messaggio di errore. Questo si verifica a causa di problemi di configurazione
DNS/NIS.
v Difetto 112282: quando non esistono file Symphony sul motore, il connettore
viene visualizzato come non attivo (croce nera) sulla Job Scheduling Console ed
invia il seguente messaggio di errore:
GJS087E: motore selezionato non disponibile
Spiegazione: impossibile inizializzare il controllo dei piani del connettore TWS
v Difetto 114905: aggiunta di una nuova definizione lavoro nell’interfaccia riga
comandi utilizzando i comandi COMPOSER NEW o COMPOSER ADD MYFILE
(dove MYFILE è il file in cui viene definito il nuovo lavoro). Se il nome del
nuovo lavoro esiste già, la definizione lavoro viene sostituita senza richiesta di
conferma.
v Difetto 117187: non è possibile inviare in sequenza due flussi di lavoro con lo
stesso alias. Anche non viene emesso un messaggio di errore, l’invio del secondo
lavoro non riesce. Viene visualizzato un messaggio di errore solo se si inoltra il
secondo lavoro dopo che il piano è stato aggiornato.
v Difetto 118505: sulle piattaforme supportate Windows, se si avviano dei
programmi Visual Basic che terminano con errore, IBM Tivoli Workload
Scheduler non mostra lo stato ABEND. E’ necessario aggiungere un controllo
errorlevel alla fine del file jobmanrc.cmd, come quello di seguito riportato:
call %ARGS%
REM Aggiunta controllo errorlevel per gestire gli abend correttamente
if errorlevel 1 exit
:out
IBM Tivoli Workload Scheduler eseguirà un abend del lavoro per qualsiasi cosa
esca diversa da zero.
v Difetto 119489: il seguente esempio di una nuova definizione di flusso di lavoro
mostra un problema noto che si verifica durante la specifica della workstation
per un lavoro nella parola chiave follows:
SCHEDULE MASTER#SCHED1
on workdays
:
CPU1#JOB1
CPU2#JOB2 follows CPU1#JOB1
end
Per salvare questa definizione, è necessario scrivere
CPU2#JOB2 follows JOB1
e non
CPU2#JOB2 follows CPU1#JOB1
v Difetto 122169: sulle piattaforme supportate Windows, se si specifica un nome di
directory di installazione che contiene degli spazi, il processo di installazione
non verrà portato a termine. E’ richiesta la rimozione manuale dell’installazione
non riuscita dal registro.
v Difetto 122315: questo difetto riguarda le reti Tivoli Workload Scheduler 8.1 in
cui sono in esecuzione entrambi i livelli di funzione 1.1 e 1.2 della Job
Scheduling Console. Se non si modifica un flusso di lavoro nel database dalla
Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 17
the Job Scheduling Console 1.2 (che utilizza la nuova funzione ciclo di
esecuzione), non sarà più possibile aprire quel flusso di lavoro dalla Job
Scheduling Console 1.1.
v Difetto 124441: su Tivoli Plus Module Versioni 7.0 e 8.1, la risorsa monitorata
’Host Status’ non viene individuata nella raccolta dei monitor centrali TWS.
v Il comando CONMAN KILL JOBSELECT non funziona se il lavoro viene definito
su un agent esteso. Il lavoro mostra lo stato ABEND ma il processo associato
non viene interrotto.
v Difetto 124817: su UNIX, se il comando StartUp è stato immesso dall’utente root
e viene successivamente richiamato dall’utente maestro, potrebbe essere emesso
un messaggio simile a quello seguente:
Le autorizzazioni di accesso file non consentono l’azione specificata.
/usr/tws1/maestro/trace/init_trace[22]:/usr/tws1/maestro/trace/ffdc:
0403-005 Impossibile creare il file specificato.
Questo non ha conseguenze sull’avvio del sistema. Per evitare di ricevere questo
messaggio, immettere il comando StartUp come utente maestro.
v Difetto 152313: il comando CONSOLE non funziona su Windows NT/2000. Il
comando CONSOLE non funziona su Windows 2000 e Windows NT.
v Difetto 153530: quando si eseguono operazioni IBM Tivoli Workload Scheduler,
vengono scritti dei file temporanei nella directory temporanea impostata sul
computer locale.
SOLUZIONE TEMPORANEA: verificare che le operazioni TWSuser in
esecuzione dispongano dell’accesso in lettura/scrittura per questa directory.
v Difetto 155385: Applications Extensions Versione 8.1 non rilevano un’istanza IBM
Tivoli Workload Scheduler versione 8.2. Esiste un problema di interoperabilità
fra le estensioni applicazioni versione 8.1 su un motore IBM Tivoli Workload
Scheduler, Versione 8.2. L’estensione applicazione Versione 8.1 non riesce a
rilevare un’installazione di motore IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2.
E’ necessario installare l’estensione applicazione versione 8.2 per poter
comunicare con il motore versione 8.2.
v Difetto 156829: i lavori inoltrati scompaiono dal piano. Quando si invia un
grosso numero di lavori, i lavori inoltrati potrebbero richiedere del tempo prima
di essere visualizzati nel piano.
v Difetto 157536: il file dei componenti non si trova in /usr/unison/path. Se Tivoli
Workload Scheduler, Versione 8.1 è stato installato utilizzando la variabile
UNISON_COMPONENT_FILE e l’installazione non è stata eseguita nel percorso
di installazione predefinito, il programma di installazione di IBM Tivoli
Workload Scheduler versione 8.2 non rileva il prodotto installato.
SOLUZIONE TEMPORANEA: copiare il file dei componenti nella cartella
/usr/unison. Il processo di aggiornamento ha avuto esito positivo ma il file dei
componenti non è aggiornato, di conseguenza, se successivamente si esegue il
programma di installazione, rileva l’istanza di IBM Tivoli Workload Scheduler
versione 8.1 invece dell’istanza IBM Tivoli Workload Scheduler versione 8.2.
v Difetto 157942: problema durante l’esecuzione del collegamento dell’agent
fault-tolerant dal master. I comandi link o unlink, e start e stop, immessi da un
gestore dominio master o da un gestore dominio verso un agent fault-tolerant
connesso ad un gestore dominio secondario non sono supportati.
v Difetto 159230: si è verificato un errore TOS con gli agent fault-tolerant di
Windows 2000 e NT. Nel caso in cui un errore TOS venga registrato nel log
dell’agent fault-tolerant, effettuare le seguenti operazioni:
1. Arrestare l’agent fault-tolerant.
18 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
2. Aprire il file $user_maestro/TWSCCLog.properties in un editor di testo.
3. Modificare la voce twsHnd.logFile.className=ccg_multiproc_filehandler in
twsHnd.logFile.className=ccg_filehandler.
Questa impostazione disabilita l’accesso contemporaneo al file log.
Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 02.
v Difetto 159342: inserimento riga non corretto nel messaggio che contiene ″\n″.
Dei ritorno cursore vengono inseriti nell’errore bei file log ogni volta che viene
rilevato un ″\n″ provocando il troncamento dei nomi di directory. Ad esempio″
\network″ diventa ″etwork″.
v Difetto 159757: switchmgr non ha effetto se il backup non è stato avviato in un
ambiente TWS. Per eseguire il comando switchmgr, avviare il processo netman
per il gestore dominio di backup in un ambiente configurato come segue:
PATH=$PATH:TWSHOME DIR:TWSHOME DIR/bin
Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.
v Difetto 159782: messaggi di errore non corretti quando le azioni non sono
consentite su un lavoro. Ad esempio, se l’utente tenta di eseguire un’operazione
non autorizzata su di un oggetto, viene visualizzato il messaggio di errore
sbagliato. Se l’utente tenta di aggiungere un lavoro al database, viene
visualizzato un messaggio di errore anche se è autorizzato ad eseguire
l’operazione, ma l’operazione viene eseguita correttamente.
Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.
v Difetto 159791: accesso in visualizzazione a prompt, parametri, risorse nel file
della sicurezza. Le impostazioni definite nel file della sicurezza per l’accesso in
visualizzazione a prompt, parametri e risorse non impediscono le operazioni di
livello superiore sugli oggetti specificati. Ad esempio, quando un utente tenta di
creare dei prompt, dei parametri o delle risorse, l’operazione viene eseguita
anche se l’accesso alla visualizzazione non è garantito. Viene visualizzato un
messaggio di errore sbagliato quando si tenta di creare un prompt, ma il prompt
viene creato.
Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.
v Difetto 159849: utilizzando NetView si riceve un messaggio di errore per
comandi tws. Con NetView, si verifica un errore quando si utilizza la riga
comandi.
v Difetto 159954: campi nome utente e password durante la migrazione con il
programma di installazione ISMP. Quando si esegue un aggiornamento su
sistemi operativi Windows con il programma di installazione, i campi nome
utente e password per l’utente IBM Tivoli Workload Scheduler per il quale si sta
aggiornando il prodotto sono modificabili, mentre invece dovrebbero essere in
sola lettura.
v Difetto 160126: informazioni fuorvianti durante l’esecuzione di conman su un
agent standard. Quando si esegue conman su un agent standard, le informazioni
su Batchman restituiscono un errore, poiché questo servizio non è installato sugli
agent standard.
v Difetto 160128: tempo trascorso visualizzato con valori negativi. Quando si
esegue
conman ss
i risultati visualizzati nella colonna Tempo trascorso potrebbero essere errati.
Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 19
Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.
v Difetto 160136: promozione di un motore installato in una directory diversa da
″$HOME dir″. Quando si promuove un agent, è necessario specificare la
directory di installazione, se l’agent non è stato installato nella directory
predefinita.
v Difetto 160688: il valore predefinito adapter.working.dir nel file TBSM
adapter.config deve essere personalizzabile. Il valore predefinito of
adapter.working.dir è un punto (.). In questo caso, il clagent non può essere
avviato e viene emesso il seguente messaggio:
CLAGENT:* AWSBJB008E Errore adattatore : impossibile creare un trasporto
SOLUZIONE TEMPORANEA: modificare il valore predefinito
adapter.working.dir in un persorso assoluto o relativo al quale TWSuser ha
accesso in scrittura.
v Difetto 160731: FTA (7.0->8.2, Win2k) non riesce a collegarsi a MDM (7.0, AIX).
Quando si aggiorna un agent fault-tolerant versione 7.0 su piattaforme Windows
alla versione 8.2, l’agent fault-tolerant aggiornato non riesce a collegarsi al
gestore dominio master della versione 7.0 su AIX. Il problema è dovuto ad un
difetto del gestore dominio master della versione 7.0 che è stato corretto con
l’APAR IY44864. L’APAR IY44864 è un prerequisito, prima di eseguire una
migrazione dal basso verso l’alto per Tivoli Workload Scheduler 7.0.
v Digfetto 160764: impossibile smontare il CD-ROM su UNIX. Dopo aver installato
dal CD di installazione mediante lo script twsinst, non è possibile smontare il
CD.
SOLUZIONE TEMPORANEA: terminare il processo netman che si avvia
automaticamente dopo l’installazione e smontare il CD. In alternativa, copiare il
contenuto del CD su una directory temporanea ed eseguire l’installazione.
v Difetto 160781: il valore del parametro THIS_CPU nel blocco del pacchetto
software non deve contenere spazi, tuttavia il valore predefinito è erroneamente
THIS CPU, che include uno spazio.
v Difetto 160860: un problema sconosciuto documentato dalla Tivoli Enterprise
Console, APAR IY34596, l’adattatore Tivoli Enterprise Console potrebbe
interrompersi su piattaforme Windows quando riceve un evento da IBM Tivoli
Workload Scheduler. Consultare il supporto Tivoli Enterprise Console per
ricevere il fixpack che include IY34596.
v Difetto 160930: Batchman si chiude se si elencano più di 43 eventi. Batchman si
chiude se si elencano più di 43 eventi nel parametro EVENTS nel file
BmEvents.conf.
v Il seguente problema di compatibilità si può verificare quando un FTA con la
versione 8.1 ha accesso diretto al database di un master con versione 7.0. Se si
aggiornano gli oggetti del database da FTA utilizzando le nuove funzioni della
versione 8.1, il master non sarà in grado di applicare quegli aggiornamenti.
Difetti corretti
In questo rilascio sono stati integrati tutte le APAR ed i difetti riportati nel Fixpack
5, numero PTF: U485968, oltre al seguente elenco di APAR e difetti:
v IY32436 (difetto 153045) Lo stato dei lavori in esecuzione su jnextday non viene
aggiornato correttamente. Questo comporta la perdita dei lavori su jnextday.
v IY35182 I Follows su una pianificazione al livello pianificazione non si
conservano dopo jnextday.
v IY36118 I FTA non si collegano al master dopo jnextday, a causa di un
danneggiamento nel file sinfonia compresso dal master.
20 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
v IY36608 JOBMON smette di rispondere su TWS 8.1.
v IY37705 CPU LIMIT=0 non onorato su xa.
v IY38726 Impossibile esaminare joblog su dynix fta tramite jsc o riga comandi
dopo aver aapplicato 8-1-TWS-0006.
v IY38717 Bacthman abend su master poiché jobtable supera 32000.
v IY38732 Su Linux errore connettore TWS nell’inoltrare un lavoro con parametri.
v IY38795 Batchman si chiude quando supera la barriera dei 65535 record.
v IY38683 Alcuni caratteri sono danneggiati quando si visualizzano i file stdlist del
lavoro.
v IY39396 Conman sj restituisce un output danneggiato dopo un efix per IY38795.
v IY39399 Conman switchmgr non funziona su win2k quando quando vengono
utilizzati i server mailman.
v IY41986 Le prestazioni di TWS ne risentono quando esistono più di 65535 lavori.
v IY42018 Il comando KILL può danneggiare una cosa messaggi.
v IY44102 Stageman tenta di utilizzare un numero di record (32768) nel file
Symphony
v IY34857 (difetto 155158) Pianificazione annullata continua se si utilizzano
database non espansi e contrassegnati come da continuare.
v Difetto 155375 Coredump del composer durante il tentativo di visualizzare o
cancellare una pianificazione.
v Difetto 94789 I lavori di ripristino che si eseguono su una workstation diversa da
quella del lavoro originale non vengono avviati se la workstation del lavoro di
ripristino non è un FTA in stato completo.
Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 21
22 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Capitolo 4. Note sull’internazionalizzazione
Questo capitolo descrive i requisiti specifici, le note, le limitazioni, i problemi, i
difetti e le correzioni per le versioni internazionali di IBM Tivoli Workload
Scheduler, Versione 8.2.
Abilitazione del supporto delle lingue
Per informazioni su come abilitare il supporto delle lingue, consultare la
pubblicazione IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e
all’installazione.
Limitazioni software, problemi e soluzioni temporanee
Questa sezione descrive le limitazioni software, i problemi e le risoluzioni
temporanee per le versioni internazionali di IBM Tivoli Workload Scheduler,
Versione 8.2.
v Difetto 93843: la limitazione della lunghezza del nome/prompt in giapponese è
più corta di quella inglese. Nei messaggi e nella guida, la lunghezza massima
del nome/prompt viene descritta di 16 caratteri ASCII ma in giapponese la
lunghezza massima è di soli 5 caratteri. Quelli che seguono sono i limiti di
lunghezza dei nomi per l’inglese e per il set di caratteri double-byte (DBCS):
Oggetto pianificazione
Limite inglese
(caratteri ascii)
Limite DBCS
(caratteri DBCS)
nome cpu 16 5
nome dominio 16 5
nome cpuclass 16 5
nome pianificazione 16 5
nome lavoro 40 13
nome param 8 2
nome prompt 8 2
dimensione prompt 200 66
nome risorsa 8 2
nome calendario 8 2
nome file JCL 4095 1365
nomebase file 28 9
equazione file 120 40
v Difetto 123119: il programma di installazione si interrompe se si specifica un
nome directory che contiene caratteri non ANSI.
v Difetto 123602: nella versione giapponese su Linux, non tutti gli oggetti di fatto
definiti vengono elencati dal composer.
v Difetto 123608: non è possibile inoltrare un file lavoro con nome file giapponese
con il comando CONMAN SBF. Il nome file giapponese problematico include il
© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 23
codice 0x5c come secondo byte. Se si specifica che il nome file deve includere il
codice 0x5c come parametro del comando CONMAN SBF, conman restituisce il
seguente errore:
AWS22020071 Nessuna voce qualificata
Gli altri nomi giapponesi che non includono il codice 0x5c non presentano
problemi.
v Difetto 123653: sulle piattaforme supportate Windows, non è possibile creare un
calendario con un nome in giapponese con il comando MAKECAL.
v Difetto 124195: su entrambe le piattaforme Windows e UNIX, i messaggi di eco
includono del giapponese danneggiato quando la CLI emessa include del
giapponese come parametro. Questo è solo un problema di aspetto, i comandi
vengono inviati correttamente e visualizzati correttamente sulla Job Scheduling
Console.
v Difetto 159660: DIVT: ISMP: alcuni caratteri giapponesi non vengono visualizzati
correttamente su HP-UX. Su HP-UX, alcuni caratteri giapponesi nel programma
di installazione vengono danneggiati.
v Su UNIX, è necessario impostare la variabile LANG nel file .profile (per ksh) o
nel file applicabile per le altre shell.
v E’ necessario impostare la variabile LANG in jobmanrc per batchman per
utilizzare la configurazione nei cataloghi della lingua. Per impostazione
predefinita, se il formato della data viene modificato e LANG non è impostato, il
catalogo è C ed i report tornano al formato mm/gg/aa predefinito.
v Per le lingue double-byte sulle piattaforme supportate Windows, è necessario
utilizzare Blocco note come editor. Specificare editor nel campo Variabile della
casella di dialogo Proprietà di sistema e specificare notepad nel campo Valore.
v Per le lingue dell’Europa occidentale, è necessario impostare la code page e
modificare il carattere in Lucida prima di eseguire la CLI di Tivoli Workload
Scheduler. Il comando è chcp 1252. Questo è documentato nelle note sul rilascio
di Tivoli Framework come un problema noto di Microsoft Windows.
v Per visualizzare i caratteri estesi in qualsiasi editor o finestra DOS è necessario
impostare la variabile di ambiente TWS_TISDIR. E’ possibile utilizzare il
percorso TWShome.
v E’ necessario impostare MAESTRO_OUTPUT_STYLE=LONG per visualizzare
tutto il set di caratteri esteso nella CLI. Ad esempio, se il nome del flusso di
lavoro è composto da tre caratteri cinesi, il totale è di nove byte. Il campo flusso
di lavoro nel comando conman SHOWJOB è di otto caratteri ed il terzo carattere
appare danneggiato.
v Tutte le informazioni vengono memorizzate e passate come UTF8. Per le lingue
asiatiche, ogni carattere è lungo tre byte. I caratteri e accentata, a accentata, ecc.
nelle lingue europee sono lunghi due byte. Tenerlo presente quando si
pianificano i nomi oggetto.
v Sulle piattaforme Windows e UNIX è necessario impostare la variabile di
ambiente TWS_TISDIR manualmente prima di eseguire un comando. Per
informazioni dettagliate consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -
Guida alla pianificazione e all’installazione.
24 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Informazioni particolari
Queste informazioni sono state sviluppate per prodotti e servizi offerti negli Stati
Uniti. IBM potrebbe non offrire i prodotti, i servizi o le funzioni descritte in questo
documento in altri paesi. Rivolgersi al rappresentante IBM locale per informazioni
sui prodotti e i servizi disponibili nel proprio paese. Qualsiasi riferimento ad un
prodotto, programma o servizio IBM non implica o intende dichiarare che solo
quel prodotto, programma o servizio IBM può essere utilizzato. In sostituzione a
quelli forniti dall’IBM, possono essere usati prodotti, programmi o servizi
funzionalmente equivalenti che non comportino violazione dei diritti di proprietà
intellettuale o di altri diritti dell’IBM. E’ responsabilità dell’utente valutare e
verificare la possibilità di utilizzare programmi e/o prodotti, fatta eccezione per
quelli espressamente indicati dall’IBM.
IBM può avere applicazioni di brevetti o brevetti in corso relativi all’argomento
descritto in questo documento. La fornitura di questa pubblicazione non implica la
concessione di alcuna licenza su di essi. Per richieste di informazioni sulle licenze,
scrivere alla:
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D-7030 Boeblingen
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al dipartimento della proprietà intellettuale IBM del proprio paese o inviare le
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Licensing
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Alcuni stati non consentono la rinuncia a garanzie esplicite o implicite in
determinate transazioni, pertanto la presente dichiarazione potrebbe non essere a
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Le informazioni incluse in questo documento vengono modificate su base
periodica; tali modifiche verranno incorporate nelle nuove edizioni della
pubblicazione. L’IBM si riserva il diritto di apportare miglioramenti e/o modifiche
al prodotto o al programma descritto nel manuale in qualsiasi momento e senza
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materiali disponibili sui siti Web non fanno parte di questo prodotto e l’utilizzo di
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materiale disponibile concesso in licenza sono forniti da IBM in base alle clausole
dell’Accordo per Clienti IBM (IBM Customer Agreement), dell’IBM IPLA (IBM
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nelle operazioni aziendali. Per meglio illustrarli, tali esempi contengono nomi di
persone, società, marchi e prodotti. Tutti i nomi contenuti nel manuale sono fittizi e
ogni riferimento a nomi ed indirizzi reali è puramente casuale.
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26 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
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California, Berkeley e da altri soggetti che hanno prestato il loro contributo.
4. Nè il nome dell’Università nè i nomi di chi ha prestato il suo contributo
devono essere utilizzati allo scopo di sostenere o promuovere prodotti derivati
dal presente software senza previa specifica autorizzazione scritta.
QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO DAI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE E DA CHI HA PRESTATO IL SUO CONTRIBUTO NELLO
STATO IN CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O
IMPLICITE, INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI
COMMERCIABILITA’ E DI IDONEITA’ PER UNO SCOPO SPECIFICO. IN
NESSUN CASO I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE O ALTRI
SOGGETTI CHE HANNO PRESTATO IL LORO CONTRIBUTO SARANNO
RESPONSABILI PER EVENTUALI DANNI DIRETTI, INDIRETTI, ACCIDENTALI,
SPECIALI, ESEMPLARI O PER OGNI ALTRO DANNO CONSEGUENTE,
(COMPRESI, MA NON LIMITATI A, RIFORNIMENTI DI BENI O SERVIZI
SOSTITUTIVI; MANCATO FUNZIONAMENTO O PERDITA DEI DATI O
PROFITTI; INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀ) PER QUALSIASI CAUSA E
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RESPONSABILITÀ O ILLECITO (COMPRESI GRAVI INADEMPIMENTI), FATTI
SALVI I LIMITI INDEROGABILI DI LEGGE, CHE POTREBBERO VERIFICARSI
QUANDO SI UTILIZZA QUESTO SOFTWARE; ANCHE SE SI ERA STATI MESSI
A CONOSCENZA DELLA POSSIBILITÀ DEL VERIFICARSI DI TALI DANNI.
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Questo prodotto include software sviluppato dal progetto OpenSSL Project per
l’utilizzo nel toolkit OpenSSL. (http://www.openssl.org/)
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Il toolkit OpenSSL è soggetto ad una duplice licenza, ovvero le condizioni della
licenza OpenSSL e quelle della licenza originale SSLeay vengono applicate al
toolkit. Vedere di seguito i reali testi di licenza. In realtà entrambe sono licenze
Open Source in stile BSD. Nel caso di articoli di licenza relativi ad OpenSSL
contattare [email protected].
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comprende software sviluppato da The OpenSSL Project per essere utilizzato
nell’OpenSSL Toolkit. (http://www.openssl.org/)″.
4. I nomi ″OpenSSL Toolkit″ e ″OpenSSL Project″ non devono essere utilizzati allo
scopo di sostenere o promuovere prodotti derivati dal presente software senza
Informazioni particolari 27
previa autorizzazione scritta. Per informazioni su come ottenere tale
autorizzazione, contattare l’indirizzo [email protected].
5. I prodotti derivati dal presente software non possono essere chiamati
″OpenSSL″ nè ″OpenSSL″ può apparire nei loro nomi senza previo consenso
scritto da parte di OpenSSL Project.
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avviso: ″Questo prodotto comprende software sviluppato dall’OpenSSL Project
per l’utilizzo nell’OpenSSL Toolkit (http://www.openssl.org)″
QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO DALL’OpenSSL PROJECT NELLO STATO
IN CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O
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RIFORNIMENTI DI BENI O SERVIZI SOSTITUTIVI; MANCATO UTILIZZO O
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Il presente prodotto comprende software di crittografia scritto da Eric Young
([email protected]). Il presente prodotto comprende software progettato da Tim
Hudson ([email protected]).
Licenza SSLeay Originale
Copyright (C) 1995-1998 Eric Young ([email protected]) Tutti i diritti riservati.
Questo pacchetto è un implementazione SSL scritto da Eric Young
([email protected]). L’implementazione è stata sviluppata in conformità con SSL
di Netscape.
Questa libreria è gratuita per usi sia commerciali sia non commerciali purché siano
rispettate le seguenti disposizioni. Le seguenti disposizioni si applicano a tutto il
codice presente in questa distribuzione, sia codice RC4, RSA, lhash, DES, ecc.,; non
solo il codice SSL. La documentazione SSL inclusa in questa distribuzione è
soggetta agli stessi termini del copyright ad eccezione del fatto che il detentore è
Tim Hudson ([email protected]).
Il diritto d’autore resta di Eric Young, ed in quanto tale le informazioni relative alle
leggi sul diritto d’autore nel codice non devono essere rimosse. Se il presente
pacchetto viene utilizzato in un prodotto, Eric Young sarà considerato come autore
delle parti della libreria utilizzate. Ciò può avvenire sia sotto forma di messaggio
all’avvio del programma o nella documentazione (in linea o testuale) fornita con il
pacchetto.
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28 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
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routine provenienti dalla libreria in uso non sono correlate alla crittografia.
4. Se si include codice specifico a Windows (o da esso derivato) dalla directory
apps (codice applicativo) è necessario includere la dichiarazione: ″Questo
prodotto include software sviluppato da Tim Hudson ([email protected])″
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LORO CONTRIBUTO SARANNO RESPONSABILI PER EVENTUALI DANNI
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FUNZIONAMENTO O PERDITA DEI DATI O PROFITTI; INTERRUZIONE
DELL’ATTIVITÀ) PER QUALSIASI CAUSA E IPOTESI DI RESPONSABILITÀ SIA
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corrispettivo è qui garantita, a condizione che le suddette indicazioni sulla tutela
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supporto della documentazione e che il nome CMU non sia utilizzato nella
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Informazioni particolari 29
DI DATI O PROFITTI, SIA PER EFFETTO DEL CONTRATTO, PER NEGLIGENZA
O ALTRO ILLECITO, DERIVANTE DA O IN CONNESSIONE CON L’UTILIZZO O
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dell’Università della California.
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Berkeley. Il nome dell’Università non deve essere utilizzato allo scopo di sostenere
o promuovere prodotti derivati dal presente software senza previa specifica
autorizzazione scritta. QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO NELLO STATO IN
CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O IMPLICITE,
INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI
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Toolkit di Tivoli Internationalization Services
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di alcun canone, a condizione che le suddette informazioni relative al diritto
d’autore appaiano in tutte le copie e che le informazioni sul diritto d’autore e
queste informazioni relative all’autorizzazione appaiano nella documentazione di
supporto e che il nome Alfalfa non sia utilizzato nella pubblicità relativa alla
distribuzione del software senza uno specifico e preventivo consenso scritto.
ALPHALPHA RINUNCIA A TUTTE LE GARANZIE RELATIVE A QUESTO
SOFTWARE, INCLUSE TUTTE LE GARANZIE IMPLICITE DI
COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ, IN NESSUN CASO ALPHALPHA SARÀ
RESPONSABILE PER QUALSIASI DANNO DIRETTO, INDIRETTO O
CONSEQUENZIALE O PER QUALSIASI ALTRO DANNO DERIVANTE SIA DAL
MANCATO UTILIZZO, DALLA PERDITA DI DATI O PROFITTI, SIA PER
EFFETTO DEL CONTRATTO, PER NEGLIGENZA O ALTRO ILLECITO,
DERIVANTE DA O IN CONNESSIONE CON L’UTILIZZO O LE PRESTAZIONI
DEL PRESENTE SOFTWARE.
Marchi
IBM, Tivoli, il logo Tivoli, Tivoli Enterprise, Tivoli Enterprise Console, AIX,
AS/400, OS/400, BookManager, Dynix, OS/390, pSeries, iSeries, NetView, Sequent
e z/OS sono marchi della International Business Machines Corporation o della
Tivoli Systems Inc. negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.
Intel è un marchio della Intel Corporation.
30 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
Microsoft, Windows, Windows NT ed il logo Windows sono marchi della Microsoft
Corporation negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.
UNIX è un marchio della The Open Group negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.
Java e tutti i marchi e i logo Java sono marchi di Sun Microsystems, Inc. negli
Stati Uniti e in altri paesi.
Nomi di altri prodotti, società e servizi menzionati in questo documento possono
essere marchi di altre società.
Informazioni particolari 31
32 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio
���
Numero programma: 5698-WSH
Printed in Denmark by IBM Danmark A/S
SC13-3363-01