+ All Categories
Home > Documents > Identikit dei giovani pugliesi - lions108ab.org · hanno idee, bisogni, punti di vista, conoscenze,...

Identikit dei giovani pugliesi - lions108ab.org · hanno idee, bisogni, punti di vista, conoscenze,...

Date post: 25-Feb-2019
Category:
Upload: vunhi
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
19
Identikit dei giovani pugliesi Rapporto provvisorio Maria Mancarella
Transcript

Identikit dei giovani pugliesi

Rapporto provvisorio

Maria Mancarella

2

Prefazione

Il Progetto “ I giovani e il cambiamento. Indagine sui valori e gli atteggiamenti dei giovani

pugliesi”, promossa dal Distretto Lions 108 AB in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, scaturisce dalla responsabilità che i Lions avvertono nei confronti delle generazioni future in una fase, come quella che stiamo vivendo, nella quale i principi fondamentali del vivere civile sembrano essere troppo spesso oscurati da modelli fasulli ed effimeri. La crisi attuale, infatti, non è solo crisi economico-finanziaria, ma di valori, di modelli e di relazioni sociali. Stiamo assistendo ad un cambiamento che muove su larga scala e che riguarda i rapporti di potere, gli stili di comunicazione, i valori sociali di riferimento (da quelli religiosi a quelli relativi alla morale sessuale), i ruoli e le relazioni tra uomini e donne, tra giovani ed anziani, tra la necessità di farsi avanti dei giovani e la tentazione di fare tabula rasa della tradizione e del passato. Abbiamo la percezione di vivere in una “società disorientata” secondo la definizione del pedagista W.Brezinka, nella quale i valori considerati da sempre fondativi del vivere civile sono sostituiti con una pluralità eterogenea di riferimenti. Le prime vittime di tale disorientamento sono le giovani generazioni, caratterizzate spesso da una profonda insicurezza della persona e dalla mancanza di stabilità e di certezza circa le cose “che contano”, che indirizzano la vita di ognuno e le danno senso. Le famiglie, gli insegnanti, gli operatori sociali, le associazioni di service, fanno spesso fatica a rapportarsi con l’universo giovanile, di cui si parla molto, ma talora sulla base di luoghi comuni e di atteggiamenti paternalistici che danno luogo ad interventi del tutto inefficaci. Il fenomeno delle dipendenze (alcol, droga, ludopatie, uso eccessivo di internet), di bullismo e di violenza (da quella negli stadi a quella nel rapporto tra i sessi), di posizioni razziste e di rigetto nei confronti degli immigrati o di sostegno di posizioni talebane e di rifiuto del mondo occidentale sono tutti segnali di una condizione giovanile il cui disagio ha radici profonde. D’altra parte occorre essere consapevoli che i giovani non sono soggetti passivi . Essi hanno idee, bisogni, punti di vista, conoscenze, modi di percepire la realtà e rapporti con gli altri che occorre sapere interrogare e ascoltare. Il Progetto “ I giovani e il cambiamento”, promosso dai Lions di Puglia, va in tale direzione. La ricerca, condotta attraverso la somministrazione on-line di un questionario, elaborato dagli esperti dell’Università, coordinati dalla prof.ssa Maria Mancarella, docente di Sociologia e di Metodologie e tecniche della ricerca sociale e dalla Officer Distrettuale prof.ssa Maria Rosaria Manieri, ha avuto un riscontro straordinario per numero di Istituti scolastici di Istruzione Superiore che hanno partecipato e per l’altissimo numero di studenti, dai 14 ai 17 anni, rappresentativo per sesso, età e appartenenza territoriale. I risultati che qui presentiamo ci consegnano una fotografia dei giovani pugliesi. Essi possono offrire un utile contributo alle famiglie, alle scuole, alle associazioni di service, come i Lions Clubs, e in genere alle agenzie educative e alle istituzioni pubbliche. E’ stato un lavoro complesso che ha coinvolto una molteplicità di soggetti: l’Università che ha assicurato la necessaria serietà scientifica, i tanti dirigenti scolastici e docenti che hanno accolto con interesse il progetto e reso possibile l’attuazione, l’organizzazione dei Lions Clubs che per la sua articolazione sul territorio e le risorse umane che possiede ha garantito l’estensione e la rappresentatività della ricerca sull’intero territorio del Distretto. A tutti un grazie di cuore.

3

Il Governatore del Distretto LIONS 108 AB Giovanni Ostuni

La ricerca

La ricerca di cui presentiamo i primi risultati è stata realizzata tra gli studenti delle Scuole Medie Superiori della Regione Puglia, anche grazie alla concreta e sollecita collaborazione dei dirigenti e di tantissimi/e insegnanti ai/alle quali va il nostro ringraziamento. La raccolta è partita nel mese di novembre 2014 e si è chiusa a fine gennaio 2015. Sono stati raccolti 7065 questionari non tutti utilizzabili; sono stati eliminati dal campione i questionari che avevano un numero molto alto di risposte mancanti, in particolare quelli che si fermavano alle domande iniziali di carattere strutturale. I questionari validi sono pertanto 6398, un numero altissimo che è andato al di là di ogni nostra ottimistica previsione. Tutti i questionari validi contengono, tuttavia, un numero variabile di mancate risposte, evento comunemente presente; il totale su cui sono state effettuate le elaborazione è pertanto variabile poiché dal totale di riferimento sono state molte volte escluse le risposte mancanti insieme a quelle, non poche, che alcuni studenti hanno dato in modo del tutto estemporaneo e creativo, per divertimento e gusto della trasgressione. Il questionario è ampio e affronta alcune delle aree tematiche più sensibili quando si parla di giovani: il sistema di valori e norme, la vita in famiglia e le relazioni famigliari, la gestione del tempo libero, l’uso dei new media, le relazioni affettive di coppia e i ruoli di genere, il lavoro e le prospettive per il futuro. In questo breve report, visti anche il poco tempo a disposizione del gruppo di lavoro che ha gestito la grande mole di dati raccolti, presentiamo sommariamente alcuni dei risultati, riservandoci di completare la elaborazione e l’analisi dell’intero corpo di informazioni raccolte e di pubblicarle in un volume. Abbiamo scelto di presentare i dati attraverso la lente della distinzione di genere che riteniamo utile e interessante; sarà altrettanto interessante e proficuo estendere tale analisi ad altre variabili, quale l’età, la condizione sociale della famiglia, il tipo di scuola frequentato. I dati raccolti non possono essere trasformati automaticamente in conclusioni, quanto piuttosto generare degli spunti per una comprensione più ricca e articolata della realtà giovanile. Sono risorse che ci spingono verso uno sforzo interpretativo che, nel mentre conduce a una riflessione, apre nuovi interrogativi e nuovi spazi di approfondimento. Ritengo doveroso, a conclusione di questa premessa, ringraziare tutte le scuole, i/le dirigenti, gli/le insegnanti, i/le tantissimi/e studenti/esse che hanno consentito di realizzare, in così breve tempo e a costo zero, una indagine di ampio respiro e di sicuro interesse per molti. Vorrei, infine, ringraziare il dott. Panunzio che ha curato la raccolta online dei questionari e ha preparato il file immissione dati, la dott.ssa Paola Medici che ha affrontato il lungo e certosino lavoro di pulizia della matrice dati, le dott.sse Sabrina Favale, Rossana Aprile, Carla Izzi, il dott. Marco Arnesano il cui contributo competente ed efficiente ha reso possibile la presentazione di questo report.

I ragazzi del nostro campione

Il campione su cui ragioniamo, comunque, è talmente numeroso da contenere entro limiti accettabili le possibilità di distorsione dei dati dovute al suo essere autoselezionato, privo cioè di quelle caratteristiche che ne definiscono la rappresentatività statistica.

4

Prima di avviarci a commentare alcune delle tante informazioni raccolte, occorre ricordare che, nonostante la numerosità, i ragazzi del nostro campione rappresentano quella parte di giovani che continuano la carriera scolastica dopo il conseguimento della licenza media, che i dati Istat calcolano per la Regione Puglia intorno al 90%. Le caratteristiche

Come è facilmente evidenziabile il nostro campione è equamente distribuito sia per età che per genere. I questionari che analizziamo, 6381, sono stati, infatti, compilati da 3251 ragazze e 3130 ragazzi, di età che varia dai 13 ai 21 anni (le risposte mancanti o di fantasia sono 597), il 48% ha un’età dai 13 ai 16 anni e il 52% dai 17 ai 21.

Per quanto concerne il tipo di scuola frequentata, i licei da una parte (44,7%) e gli istituti tecnici e professionali (55,3%) dall’altra sono rappresentati in conformità alla popolazione scolastica complessiva. La provenienza geografica vede, invece, una maggiore presenza di giovani che studiano a Lecce e provincia (49%), seguiti da quelli di Bari (29%), Foggia (10%) e Taranto (9%), meno rilevante la rappresentatività delle provincie di Brindisi e BAT. Più della metà dei nostri studenti ha genitori giovani, tra i 40 e i 50 anni (nel 55% dei casi per quanto riguarda il padre, nel 62% nel caso della madre), molti dei quali con un buon livello di istruzione (il 50% dei padri e il 53% delle madri hanno un titolo di studio pari o superiore a quello dei figli) e, se consideriamo che più della metà dei nostri studenti ha dichiarato di voler con certezza proseguire gli studi (più le donne che gli uomini con una distanza notevole, 62% vs 43%), possiamo sicuramente affermare che la tendenza alla mobilità sociale, nella nostra regione, non si è ancora completamente interrotta. Analizzando la struttura occupazionale dei genitori emerge una forte persistenza di elementi culturali tradizionali. Il 78% dei padri svolge un lavoro stabile, sia autonomo che dipendente, distribuiti tra impiegati, insegnanti, tecnici specializzati (45%), artigiani, commercianti, operai (27%) e liberi professionisti, imprenditori e dirigenti (28%). Le madri occupate sono invece solo il 44% (quasi la metà è casalinga): in maggioranza impiegate, insegnanti, tecniche (54%) mentre solo il 20% svolge un lavoro altamente qualificato.

5

I valori

La propensione alla chiusura verso il privato, definita da molti come uno dei tratti

caratteristici delle nuove generazioni, quella che De Lillo (2002) aveva chiamato

«l’irresistibile ascesa della socialità ristretta», costruita attorno a famiglia, amore,

amicizia, sembra essere la modalità che contraddistingue la generazione di giovani

pugliesi anche nella post-modernità.

Tra i valori giudicati importanti da più del 70% dei giovani (con indicazioni diverse per

ragazze e ragazzi), troviamo: salute, famiglia, lavoro e libertà.

La salute, in particolare, è l’item maggiormente condiviso, in linea con il motto secondo cui

“quando c’è la salute c’è tutto”; adesione che può apparire, tuttavia, di facciata e

stereotipata se tiene conto che dalle risposte ad altre domande del questionario, si

evidenzia la presenza di comportamenti spesso contrari al loro benessere e alla tutela

dell’integrità del loro corpo.

Quello che emerge è un quadro valoriale fondato su bisogni di sicurezza personale,

sociale ed economica simbolicamente rappresentata da valori come lavoro, libertà e

famiglia che mantiene, soprattutto per le ragazze, un appeal ancora molto forte, come

oasi di libera espressione e sostegno al quale appoggiarsi, come fonte di certezze.

Tra quelli definibili come valori di massa, troviamo, infatti, la libertà e il lavoro, valori

preminentemente collettivi che, tuttavia, sembrano essere vissuti come prerequisiti

necessari all’individuo per poter condurre liberamente la propria esistenza. Conferma

questa ipotesi la scarsa attenzione rivolta all’attività politica, strumento principe per

l’affermazione e la tutela concrete di questi requisiti collettivi, che si colloca all’estremo

opposto della graduatoria delle cose importanti della vita (più per le ragazze che per i

ragazzi). E’ interessante,inoltre, notare come solo il 20% dei ragazzi e il 19% delle ragazze

dichiarino di occuparsi di politica o di averne l’intenzione mentre la maggior parte di loro

esprime atteggiamenti di disinteresse se non di distanza o rifiuto

L’amore, le amicizie, il divertimento, il benessere economico, il fare carriera,

rimangono valori maggioritari (le percentuali oscillano tra il 50% e il 70%) che rimandano

a scelte individuali e private.

Tutto ciò che ha a che fare con l’impegno e la sfera pubblica (la democrazia, il rispetto

delle regole, l’impegno sociale, interessi culturali) ha rilevanza contenuta e sono stati scelti

da un gruppo minoritario (tra il 23% e il 40%).

Un discorso a parte può essere fatto per la solidarietà che, pur indicata da circa il 50%

degli studenti come un valore molto importante, si trova ben al di sotto della metà della

graduatoria e potrebbe essere vissuta soprattutto dalle ragazze, che la scelgono in misura

maggiore rispetto ai loro coetanei maschi, come un’esigenza o garanzia del rispetto da

parte degli altri nei loro confronti.

6

Ivalori

9,30%

18,50%

21,50%

23,70%

25,60%

31,40%

33,90%

35,10%

39,70%

48,10%

50,40%

50,40%

51,50%

53,60%

56,30%

58,40%

59,00%

59,10%

61,40%

64,70%

65,20%

66,00%

74,50%

78,20%

80,50%

84,70%

L’attivitàpolitica

Ilprestigiosociale

Lareligione

Labellezza isica

Lapatria

L’impegnosociale

Losport

Gliinteressiculturali

Ilguadagnaremolto

Lademocrazia

Ilrispettodelleregole

Lasolidarietà

Ilbenessereeconomico

Lasicurezzael’ordine

Iltempolibero

Ilfarecarriera

Ildivertimento

Lapace

L’istruzione

L’amore

L’autorealizzazione

Leamicizie

Illavoro

Lalibertà

Lafamiglia

Lasalute

Perleragazzesonomoltoimportanti

Femmine

15,90%

20,40%

27,10%

31,40%

32,00%

32,10%

36,90%

39,60%

41,20%

41,60%

46,20%

46,60%

49,60%

51,60%

57,00%

57,20%

58,70%

58,70%

61,60%

63,90%

67,10%

67,60%

71,90%

72,60%

77,10%

79,20%

L’attivitàpolitica

LareligioneIlprestigiosocialeL’impegnosociale

Labellezza isicaGliinteressiculturali

LapatriaLademocraziaLasolidarietà

IlrispettodelleregoleL’istruzione

Lasicurezzael’ordineLapace

IlguadagnaremoltoL’autorealizzazione

L’amore

IlbenessereLosport

IltempoliberoIlfarecarriera

Leamicizie

IldivertimentoLalibertà

IllavoroLafamiglia

Lasalute

Periragazzièmoltoimportante

Maschi

3,70%

13,70%

16,50%

16,80%

7,00%

12,70%

17,10%

1,00%

10,10%

17,70%

19,80%

9,80%

13,30%

19,00%

MICONSIDEROPOLITICAMENTEIMPEGNATO

MITENGOALCORRENTEDELLAPOLITICAMASENZAPARTECIPARVI

MITENGOALCORRENTEDELLAPOLITICAEVORREIDAREUN

NONLASEGUO,NONMIINTERESSA

PENSOCHESIDEBBALASCIARELAPOLITICAAPERSONECHEHANNOPIÚ

LAPOLITICAMIDISGUSTA

PREFERISCONONRISPONDERE

Atteggiamentoneiconfrontidellapolitica

F M

Si fa e non si fa

Prima di analizzare i comportamenti che i ragazzi e le ragazze valutano come positivi o negativi e nei confronti dei quali si dichiarano contrari o in accordo, va evidenziata la diversità con cui, in generale, uomini e donne reagiscono di fronte a domande di questo tipo. Mentre le ragazze polarizzano fortemente i loro atteggiamenti e tendono ad esprimersi in modo netto, tralasciando le opzioni intermedie, i ragazzi prendono posizioni meno determinate, scegliendo modalità di risposta meno decise ed esplicite (abbastanza o poco). Questo ci aiuta a comprendere come il gruppo di comportamenti ritenuti maggiormente sbagliati da tutti (guidare in stato di ebrezza, partecipare a risse tra tifoserie, danneggiare beni pubblici, il suicidio) siano indicati da più del 70% delle ragazze e non superino il 65% tra i ragazzi. Come si vede dal grafico che segue, il senso delle regole e della loro cogenza sembra essere più chiaro e esplicito nelle ragazze che rifiutano nettamente, con percentuali che non lasciano dubbi, molti dei comportamenti che hanno a che vedere con la morale sociale: danneggiare i beni pubblici (72% vs 57%) o fare furtarelli (66% vs 47%), non pagare il biglietto sui mezzi pubblici (35% vs 26%). I ragazzi invece mostrano più tolleranza nei confronti di questi comportamenti tanto che alcuni di loro considerano giusto evadere le tasse (17%M vs 6,5%F) o scendere a compromessi (11%M vs 4%F)

7

8,00%

10,30%

14,10%

20,00%

20,50%

24,50%

34,80%

35,90%

39,70%

46,50%

46,80%

50,20%

54,90%

57,50%

65,80%

69,60%

71,10%

72,10%

75,90%

79,80%

Farsisempreifattipropri

Omosessualità

Matrimonimisti

Divorzio

Vendicarsi

Marinarelascuola

Nonpagareilbigliettosuimezzi

Eutanasia

Eccederenelbere

Scendereacompromessiperavere

Aborto

Usodidrogheleggere

Evadereletasse

Usarelemanierefortiperfarvalere

Farefurtarelli

Tradireilpartner

Suicidio

Danneggiareibenipubblici

Parteciparearissefratifoserie

Guidareinstatodiebrezza

Leragazzesonomoltocontrariea

Femmine

8,00%

15,90%

22,20%

23,30%

26,00%

27,10%

27,80%

29,80%

33,10%

33,50%

35,60%

36,20%

39,30%

41,20%

45,70%

46,40%

47,20%

57,10%

61,10%

64,90%

Farsisempreifattipropri

Vendicarsi

Marinarelascuola

Divorzio

Nonpagareilbigliettosuimezzi

Scendereacompromessiper

Matrimonimisti

Eccederenelbere

Eutanasia

Usarelemanierefortiperfar

Omosessualità

Aborto

Usodidrogheleggere

Evadereletasse

Parteciparearissefratifoserie

Tradireilpartner

Farefurtarelli

Danneggiareibenipubblici

Suicidio

Guidareinstatodiebrezza

Iragazzisonomoltocontraria

Maschi

1,40%

1,80%

1,90%

2,00%

2,50%

3,40%

3,60%

5,00%

6,20%

6,50%

6,50%

8,10%

8,80%

11,10%

11,50%

14,90%

15,90%

36,20%

36,20%

37,40%

Danneggiareibenipubblici

Farefurtarelli

Tradireilpartner

Guidareinstatodiebrezza

Parteciparearissefratifoserie

Suicidio

Scendereacompromessiper

Usarelemanierefortiperfar

Aborto

Evadereletasse

Eccederenelbere

Eutanasia

Usodidrogheleggere

Nonpagareilbigliettosuimezzi

Marinarelascuola

Divorzio

Vendicarsi

Omosessualità

Matrimonimisti

Farsisempreifattipropri

Perleragazzeègiusto

F

5,90%

7,80%

7,90%

9,40%

9,90%

11,20%

11,30%

11,40%

13,30%

13,90%

15,70%

16,30%

16,40%

16,80%

19,40%

19,70%

21,70%

22,30%

24,30%

36,00%

Danneggiareibenipubblici

Farefurtarelli

Guidareinstatodiebrezza

Suicidio

Tradireilpartner

Aborto

Usarelemanierefortiperfar

Scendereacompromessiper

Eccederenelbere

Eutanasia

Omosessualità

Parteciparearissefra

Divorzio

Evadereletasse

Usodidrogheleggere

Marinarelascuola

Nonpagareilbigliettosui

Matrimonimisti

Vendicarsi

Farsisempreifattipropri

Periragazziègiusto

Maschi

In cima alle cose che è giusto fare e a ciò che assolutamente non si fa, per tutti, compare “farsi sempre i fatti propri” atteggiamento sicuramente positivo ma che potremmo interpretare come frutto di individualismo e chiusura nel privato soprattutto se teniamo conto che democrazia e impegno sociale sono agli ultimi posti nella classifica dei valori da loro maggiormente condivisi.

8

La famiglia

Vediamo ora un po’ più da vicino cos’è la famiglia per questi ragazzi, come la vivono e perché continuano a considerarla un valore imprescindibile. All’affermazione “la famiglia è un luogo di libertà, dove crescere ed esprimere se stessi” più della metà esprimono un accordo totale. Per i giovani pugliesi la famiglia è il luogo sicuro dove ciascuno può manifestare il proprio pensiero e aprirsi agli altri; non tanto un rifugio dal mondo (i molto d’accordo si attestano intorno al 33%) o il regno della conflittualità (i molto d’accordo in questo caso non superano il 15%) quanto lo spazio affettivo e relazionale dentro cui sviluppare la propria personalità in autonomia e libertà.

La famiglia è il luogo dove crescere, esprimere sestessiemanifestareilpropriopensiero

2,80%

6,40%

31,50%

54,00%

1,50%

6,30%

27,40%

60,60%

2,20%

6,30%

29,50%

57,20%

Perniente

Poco

abbastanza

molto

Infamigliasicresceecisiesprimeliberamente

total Femmina Maschio

I dati della nostra indagine ci dicono, poi, che le regole che i genitori cercano di far rispettare con maggiore impegno sono diverse se a doverle seguire è una ragazza o un ragazzo La famiglia è anche il luogo in cui si trasmettono e si apprendono le regole, nella famiglia d’origine si sperimentano e si interiorizzano ruoli sociali e modelli culturali. E’ interessante, perciò, evidenziare come questo importante compito sia svolto in modo diverso e produca modelli differenti di comportamento in relazione al genere. A parere dei loro figli, i genitori insegnano ad entrambe a essere educati/e e cortesi/e, a sapersi comportare bene, a sapersi arrangiare, a fa valere le proprie idee; insegnano, soprattutto alle figlie, a pensare con la propria testa, a collaborare con gli altri, mentre ai figli ad obbedire all’autorità. A fronte di un’equa distribuzione per genere dell’importanza di rispettare i genitori,

ai ragazzi è chiesto di più di rispettare gli impegni presi e rendere conto di come è speso il denaro ricevuto, rendere conto dell’uso del tempo libero;

le ragazze devono, invece, rendere conto delle persone che frequentano, prestare aiuto nelle faccende domestiche, mantenere la propria stanza

9

ordinata, rendere conto per il comportamento in pubblico. Le punizioni sono al contrario molto simili e si attestano su modalità fondate sul

ragionamento, sulla convinzione, sul portare il proprio figlio o figlia a riconoscere l’errore e

ad evitarlo.

86,60

49,30

61,60

22,10

19,80

10,80

6,805,60

12,003,80 2,10 2,90

84,90

51,2053,20

24,50

15,30

24,00

8,00 8,9014,40

2,30

0,802,100,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

Rispett

odeig

enitori

Rispett

odegli

orari

Rispett

odegli

impegnip

resi

Rendereconto

delle

pers

onechesi

frequenta

no

Rendereconto

dic

omesp

endoild

enaro

Prest

area

iuto

nelle

facc

endedom

estic

he

Parteci

parea

mom

entidii

ncontrofa

mili

are

Mante

nerela

pro

priast

anzaord

inata

Rendereconto

peri

lcom

portam

entoin

pubblic

o

Rendereco

ntod

ell'uso

delt

empoli

bero

Nonciso

noregole

Altro

IgenitorieleregoleTotale3risposte

5321=100

Maschio

Femmina

Le figure di riferimento

I genitori, senza grandi differenze tra padre e madre, rimangono la figura di riferimento più importanti per i ragazzi: la madre per le ragazze, il padre per i ragazzi, se pur con intensità differenti. Particolarmente interessante è la scarsa distanza presente tra i due genitori: la madre è indicata come una persona su cui contare e un esempio da seguire da quasi il 90% dei ragazzi, il padre da circa l’80%. Rimane quella piccola frangia (7% F, 5% M) che considerano il padre persona poco affidabile cui non si vorrebbe mai somigliare.

I figli ricambiano aiutando i loro genitori ad essere più moderni e più comunicativi. Gli insegnanti, invece, perdono terreno: a fronte del 48% di ragazze che li considerano importanti, ad avere la stessa opinione di loro sono invece solo il 32% dei ragazzi che sono al contrario particolarmente critici nei loro confronti ed esprimono (20%M, 17% F) una valutazione decisamente negativa nei loro confronti.

10

Quantosonoimportantiigenitori

49,20%

53,70%51,40% 50,70%

43,20%

34,40% 32,80%33,60%29,20%

35,40%

3,90% 3,00% 3,40%4,80%

6,60%

1,10% 1,20% 1,10% 1,70% 2,40%

1,20% 1,50%

1,40%

2,90%3,90%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

M F Tot M F

Madre------------------------------Padre

moltissimo,unesempiodaseguire

molto,unapersonasucuicontare

abbastanza,èunapersonanonmoltoimportante

poco,èunapersonasucuinonpossocontare

pernulla,nonvorreimaiesserecomelei/lui

Importanzainsegnanti

0,00%

5,00%

10,00%

15,00%

20,00%

25,00%

30,00%

35,00%

40,00%

abbastanza,éunapersonanon

moltoimportante

moltissimo,unesempioda

seguire

molto,unapersonasucui

contare

pernulla,nonvorreimai

esserecomelei/lui

poco,éunapersonasucui

nonpossocontare

31,40%

11,90%

26,90%

11,00%8,90%

37,60%

10,20%

27,50%

6,90% 10,00%

Importanzadegliinsegnanti

Maschio

Femmina

11

Tempo libero

Anche tra i giovani, come per la popolazione nel suo complesso, ragazzi e ragazzi hanno sistemi di preferenze diversi che li portano a utilizzare il loro tempo libero in modo fortemente differenziato. I ragazzi, nell’ordine, praticano sport, escono con gli amici, giocano al computer, si occupano dei loro hobby o fanno musica, guardano la TV, lavorano. Molte di queste attività si svolgono spesso fuori casa. Le ragazze studiano, chiacchierano con le amiche/i al telefono o al computer, leggono: tutte attività che tendenzialmente si svolgono a casa. I ragazzi leggono pochissimo, le ragazze lavorano raramente. Ciò che tutti amano fare più di ogni altra è ascoltare musica (38% M, 48% F), mentre vanno raramente al cinema o in chiesa/parrocchia. Sono pochi quelli che non fanno nulla.

Cosafannocostantementeiragazzineltempolibero

12

Fumo, alcol e droga sono i comportamenti trasgressivi più frequenti ma anche più temuti dai genitori e dagli adulti in genere, ad essi ormai da tempo si è aggiunto il gioco, in particolare il gioco d’azzardo. Fumano regolarmente il 24% dei ragazzi e il 22% delle ragazze; Consumano abitualmente alcolici il 15% dei ragazzi e il 12% delle ragazze, cui va aggiunto un 40% che ha dichiarato di farlo raramente; Ha fatto o fa uso di sostanze stupefacenti il 12% sia dei ragazzi che delle ragazze. Giocano abitualmente o saltuariamente il 12% dei ragazzi e il 10% delle ragazze.

Le motivazioni Le motivazioni per questo tipo di comportamenti nascono dal desiderio di provare emozioni e sensazioni nuove, dalla curiosità, dalla voglia di aumentare il divertimento in compagnia, dal conformismo e dalla paura di essere emarginati e isolati, dalla vogli di disinibirsi ed essere più liberi sessualmente, dalla noia, dalla solitudine. Particolarmente interessanti sono, in particolare, le motivazioni che vengono indicate come spiegazione del perché un ragazzo beve alcolici.

17,00% 15,10% 16,10%

69,60%72,50% 71,00%

M F T

Giocainvecedistudiare?

SI NO

13

Partecipazione a gruppi e associazioni La rete associativa di tipo formale in cui sono inseriti gli studenti è piuttosto ristretta e poco frequentata: tranne che per la presenza in associazioni sportive o palestre che raggiunge il 32% di frequenza costante da parte dei ragazzi (a fronte del solo 15% delle ragazze), tutte le altre associazioni prese in considerazione (Organizzazioni di tutela ambientale o di difesa dei diritti umani, Organizzazioni di soccorso umanitario, Associazioni culturali o di volontariato, gruppi parrocchiali, Scout, Organizzazioni studentesche, gruppi musicali, centri sociali) sono frequentate con regolarità da un numero molto basso sia di ragazzi che di ragazze, che invece affermano di frequentarle un po’ tutte in modo saltuario e sporadico. I luoghi pubblici, in genere, non sono particolarmente frequentati neppure nelle ore notturne. I luoghi di divertimento in cui abitualmente si incontrano sono spazi privati

14

e chiusi: la casa di amici, la pizzeria, le feste private, i pub; in discoteca, al cinema, ai concerti, ai rave vanno solo pochissimi ragazzi. I giovani e internet

La tecnologia è il regno dei giovani: lo sappiamo ormai da tempo. Nessuna meraviglia dunque se i dati che abbiamo raccolto ci parlano di un mondo di ragazzi e ragazze costantemente connessi in rete attraverso cellulari e computer in tutte le loro forme e dimensioni. Più dell’80% dei ragazzi e delle ragazze possiede un cellulare con funzioni multimediali e più dell’80% ha a sua personale disposizione un Pc. Il 90% circa di coloro che hanno la possibilità di collegarsi ad internet lo fanno con regolarità ma non tutti per periodi lunghi. Risulta chiaro come la perenne connessione, l'essere “always on”, stia diventando una condizione strutturale e trasversale per studenti di genere, scuola ed estrazione sociale differenti.

20,10%

33,60%32,30%

22,20%

33,00% 32,50%

MENODI1ORA DA1A2ORE PIÚDI2ORE

TEMPOTRASCORSOALGIORNOSUINTERNET5539=100

M F

15

Motiviutilizzodiinternet

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

Studio

/ricerche

Blog/fo

rum

Socialn

etwork

Downlo

ad(vid

eo,music

a,gio

chi,

Navigarep

ercuriosità

,lavoro

Nonso

Contenuti

pornograic

i

Acquisti

online

39,60%

7,30%

54,30%

54,70%

24,10%

0,00% 1,00% 0,00%

40,10%

6,40%

58,70%

52,30%

21,10%

0,10% 0,90%

0,10%

Maschio Femmina

25,20%

48,90%42,30%

8,70%

36,10%

72,10%

63,50% 52,60%

69,10%

34,20%

13,80%

59,10%

22,80%

53,50%

46,20%

9,50%

37,80%

74,20%

65,70%

58,40%

73,10%

36,40%

13,20%

62,50%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

GIOCARE

TELEFONAREAGLIA

MIC

I/CO

MPAGNID

I

TELEFONAREAIG

ENITORI

VIDEOCH

IAM

ARE

TELEFONAREAL/ALLAR

AGAZZO/A

NAVIGARES

UINTERNET

ASCOLTAREMUSIC

A/REGISTRARE/

FARELEF

OTO

MANDARE/RIC

EVERESM

S

MAND

ARE/RICEVEREM

MS

BOLG/FORUM

SOCIALN

ETWORK

UTILIZZAILCELLULARESPESSOPER6381=100

M

F

16

Emerge un utilizzo molto intenso e trasversale ai diversi contesti degli strumenti sociali della rete (soprattutto social network, con in testa Facebook), fatto di comunicazione circolare all’interno del gruppo familiare e amicale, di ascolto della musica, di scambio di foto, sms e mms, di navigazione in forma esplorativa sulla rete. I ragazzi utilizzano Internet in maniera articolata: fanno ricerche, scaricano file multimediali e video, ascoltano web radio, usano i motori di ricerca per una vastità per informarsi su ciò che accade nel mondo, ma soprattutto per tenersi aggiornati su ciò che può essere argomento di confronto con i coetanei e poi per fare ricerche scolastiche o risolvere problemi di tutti i giorni. Lo strumento di comunicazione più utilizzato è l’istant messaging, l’sms, per l’immediatezza del contatto e dello scambio, per tenersi in contatto in maniera diretta e rapida con il gruppo di amici. L’utilizzo di Internet per i giovani è spesso strumentale a un prolungamento del tempo di relazione, oltre la presenza fisica, e solo parzialmente di ampliamento della cerchia di amici; più spesso diventa, quindi, mezzo di consolidamento della socialità.

Dopo la scuola?

Concludiamo questa breve riflessione con un accenno alle prospettive di vita dopo la fine della scuola. Le ragazze e i ragazzi che non pensano di iscriversi all’Università sono in netta minoranza anche se, ancora una volta, le differenze di genere sono particolarmente sensibili: tra coloro che escludono il proseguimento degli studi il 33% sono uomini e il 18% donne. Come abbiamo già accennato circa la metà degli studenti (il 62% delle ragazze e il 43 dei ragazzi), è invece certo di proseguire, a questi possiamo aggiungere un 20% di indecisi, che speriamo risolvano i loro dubbi in senso positivo. Quale Facoltà? Di fronte a questa domanda, le scelte seguono percorsi diversi, sostanzialmente guidati da un approccio alla scelte che riguardano il futuro ancora di tipo tradizionale. I ragazzi aspirano a frequentare la Facoltà scientifica per eccellenza, Ingegneria (32%) le ragazze Medicina (21%). Seguono per i ragazzi: Medicina (17%), Economia (11%), Matematica, Fisica (9%); per le ragazze: Lingue (14%), Scienze giuridiche e Psicologia (8%), Scienze infermieristiche (7%), Scienze sociali (5%).

17

Per fare cosa?

18

Il lavoro

I giovani pugliesi hanno le idee molto chiare su cosa serva oggi per trovare lavoro e, in questo caso, la differenza di genere è del tutto marginale. Per cercare lavoro oggi serve, nell’ordine

1. Essere competente 2. Sapersi presentare 3. Essere tenaci 4. Avere fortuna 5. Sapersi accontentare 6. L'aiuto di persone influenti 7. Avere un bell'aspetto fisico

Alla domanda cosa conta di più per loro nel lavoro le risposte, invece, sono interessanti e la differenza di genere torna ad essere un categoria interpretativa utile.

19

Se si considerano le dimensioni interne al lavoro, è possibile osservare che per i giovani mantengono particolare rilevanza la gratificazione economica e la sicurezza del posto di lavoro, a scapito della possibilità di acquisire nuove competenze e di poter allargare i propri orizzonti culturali viaggiando. Le ragazze pensano un po’ di più dei loro coetanei maschi anche l’orario di lavoro e alla flessibilità, messa dai ragazzi all’ultimo posto, probabilmente come dimensione utile per conciliare il lavoro con la futura famiglia.


Recommended