Date post: | 24-Jun-2015 |
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Pagina 1www.unimonitor.it
Identità inquiete tra formazione e mercato. XIV Rapporto Unimonitor (a.a. 2010-11)
Direzione scientifica: Mario Direzione scientifica: Mario MorcelliniMorcellini, Barbara Mazza, Barbara Mazza
Responsabile scientifico: Laura BocciResponsabile scientifico: Laura Bocci
Gruppo di lavoro:Gruppo di lavoro:
Manuela Manuela BartolottaBartolotta
Nunzia Nunzia BifulcoBifulco
Lorena LicenjiLorena Licenji
Germana MarcelliGermana Marcelli
Corrado PeperoniCorrado Peperoni
Alle prese con il lavoro:
razionali, idealisti, sognatori
di Laura Bocci e Germana Marcelli
Pagina 2www.unimonitor.it
1. Presentazione dell’indagine
I laureati magistrali e il mercato del lavoro
� Attività annuale di monitoraggio di Unimonitor.com
� Indagine nata dalla necessità di continuare a monitorare l’inserimento dei laureati di II livello a seguito di una prima indagine pilota condotta nel 2008 sui primi laureati tra il 2006 e inizio 2007 e dell’esperienza dello scorso anno
Obiettivi
�Analizzare la condizione occupazionale dei laureati di II livello in Comunicazione ad almeno un anno dalla laurea
�Comprendere le modalità e l’ambito di inserimento dei laureati di II livello di SdC
Piano di rilevazione
Strumento di indagine
� Intervista telefonica con questionario suddiviso in due parti
� Prima parte: domande a risposta chiusa
� Seconda parte: traccia strutturata a risposta libera
Periodo di riferimento
�Aprile 2011
Intervistatori
� 5 dottorandi del primo anno e 2 studentesse di un corso magistrale
Universo di riferimento
� 368 laureati di II livello nel 2009 nei 5 corsi di laurea di SdC
� Il collettivo è stato stratificato rispetto a genere e corso di laurea
Intervista
Aspetti indagati
�Per coloro che attualmente lavorano: il tipo di attività in cui sono impegnati nella routine lavorativa e le precedenti esperienze lavorative
�Per coloro che non lavorano: l’aver avuto precedenti esperienze di lavoro e, se si, di che tipo
�Per tutti: le difficoltà riscontrate nella ricerca del lavoro e l’atteggiamento maturato nei confronti del rispettivo percorso di studi universitari
E’ articolata in 3 sezioni:
� Sezione 1: Notizie sull’attuale lavoro
� Sezione 2: Precedenti esperienze lavorative
� Sezione 3: Approfondimento
Traccia di intervista
Lavoratori Non lavoratori
Sezione 1
Analisi delle attività che svolgono X
Modalità ricerca lavoro X
Il grado di soddisfazione X
Reddito X
Sezione 2
Precedenti esperienze lavorative X X
Sezione 3: Approfondimento
Analisi dell’attività quotidiana X
Le conoscenze e le competenze acquisite X
Le difficoltà incontrate nella ricerca del lavoro X X
Valutazione del percorso formativo X X
Pregi e limiti della formazione in comunicazione e proposte di miglioramento
X X
Il lavoro ideale X
Analisi testuale
Analisi quantitativa
dei dati
Stratificazione dell’universo di riferimento
Le proporzioni dei laureati per corso di laurea e per genere sono state rispettate nel gruppo degli intervistati
Il tasso di copertura è del 24.5% e i mancati contatti del 35.7% (50 su un totale di 140 contatti: di questi ultimi 90 sono andati a buon fine)
Genere Laureati nel 2009 Intervistati Tasso di copertura (%)
Uomo 107 27 25.2
Donna 261 63 24.1
Totale 368 90 24.5
Corso di laurea Laureati nel 2009 Intervistati Tasso di copertura (%)
Comunicazione d'impresa 165 43 26.1
Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo 112 25 22.3
Comunicazione sociale e istituzionale 31 6 19.4
Teoria della comunicazione e ricerca applicata 17 5 29.4
Innovazione e sviluppo (interfacoltà) 43 11 25.6
Totale 368 90 24.5
La condizione occupazionale ad almeno un anno dalla laurea
� Il tasso di disoccupazione calcolato adottando la definizione didisoccupato utilizzata dall’Istat nella rilevazione continua delle Forze Lavoro migliora attestandosi a 25.3% per i laureati nei corsi di laurea interni a SdC
� Tuttavia, anche in questo caso, si evidenzia un aumento di 5 punti percentuali rispetto ai risultati di un anno fa (20.3% ad aprile 2010)
Condizioneoccupazionale
Neolaureati in Corsiinterni a SdC
CorsoInterfacoltà
Totale Neolaureati
v.a.Percentuale
sul totale v.a. v.a.Percentuale
sul totale
Lavora 54 68.3 10 64 71.1
Non lavora 25 31.7 1 26 28.9
di cui Stage 5 1 6
Totale 79 100.0 11 90 100.0
Totale collettivo: 64 lavoratori
Comunicatori a lavoro Il settore…
…e la qualifica
Non sembra esserci un sostanziale scollamento tra percorsi formativi e mercato del lavoro anche se le qualifiche dei dottori sono trasversali rispetto alla loro formazione
Industria, Commercio, Servizi (13; 20%)
Ricerca, Formazione (8; 13%)
Selezione/RU (2; 3%)
Editoria, Uffici stampa (7; 11%)
PR, PA (5; 8%)
Com. pubblica, istituzionale, sociale
(5; 8%)
Vendite, Pubblicità, Marketing (15; 23%)
Com. aziendale (9; 14%)
11
1
1
3
4
5
5
6
12
16
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
Lavoro no comunicazione
Addetto selezione/RU
Media assistant
Web editor
Consulente
Addetto stampa, addetto URP
Ricercatore, Docente
Giornalista,redattore w eb, redattore stampa
Account/planner, Project manager
Addetto marketing e comunicazione, P.R organizzazione eventi,
Valori assoluti
Atipico:� 49.8% nel 2010� 51.6% nel 2011
Tipologia contrattuale ad almeno un anno dalla laurea
Neolaureati 2008
(indagine 2010)
Neolaureati 2009
(indagine 2011)
v.a. % v.a. %
Tempo indeterminato 11 15.5 11 17.2
Attività in proprio 4 5.6 1 1.6
Tempo determinato 19 26.8 16 25.0
Formazione/inserimento 5 7.0 3 4.7
Contratto a progetto 29 40.8 23 35.9
Consulenza 2 2.8 3 6.2
Occasionale - - 4 4.7
Senza contratto 1 1.4 3 4.7
Totale 71 100.0 64 100.0
� La metà dei lavoratori a tempo indeterminato:
� lavorava già prima della laurea
� non svolge un lavoro concernente la comunicazione
� Circa la metà dei contratti a progetto ha una durata compresa tra i 6 e i 12 mesi
La crisi fa sentire i suoi effetti in modo particolare sulle tipologie dei rapporti contrattuali
Un lavoro che soddisfa di meno…
Totale collettivo: 64 lavoratori
Per la prima volta si registra
insoddisfazione
Tra i soddisfatti oltre la metà cerca
un altro lavoro principalmente nello
stesso settore (21 su un totale di 28
persone in cerca)
4
8
40
12
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Valo
ri a
sso
luti
Per niente Poco Abbastanza Pienamente
Si ma in un altro
settore (10; 16%)
Si nello stesso
settore (27; 42%)
No (27; 42%)
…alla ricerca di un altro lavoro
2. Chi sono i non lavoratori
Segni particolari: nessuno
�Non possiedono caratteristiche particolari che li differenzino dai Lavoratori e che possano costituire motivo o giustificazione perchésiano privi di un’ Occupazione
�Non c’è discrepanza tra tipologia del titolo di laurea conseguito e le loro aspirazioni
�A loro avviso il titolo di studio conseguito non gli permette di ricoprire una posizione specifica e questo costituisce una difficoltà:
� da parte loro → nell’individuare offerte di lavoro pertinenti
� da parte dei futuri datori → per comprenderne le potenzialità
�La maggior parte dei soggetti dichiara di aver acquisito le competenze più utili e di conseguenza maggiormente spendibili durante esperienze all’estero (Erasmus o di natura personale)
Buona la prima?� Delusi (8 neolaureati)
� non hanno trovato utilità nel percorso che hanno condotto
� non si sono sentiti seguiti e ritengono che le esperienze lavorative che si possono fare con la laurea in SdC si riuscirebbero tranquillamente a fare anche con il diploma
� iper-critici e non trovano alcun pregio
�Idealisti (7 neolaureati)
� continuano a credere fermamente nella scelta fatta in quanto hanno vissuto il loro percorso in maniera interattiva e stimolante e sono stati guidati da una forte passione per ciò che hanno imparato
� difendono con le unghie e con i denti la propria Facoltà dagli attacchi esterni e credono fermamente che la propria formazione sia completa e fornisca tutti gli strumenti per mettersi in gioco
� Razionali (5 neolaureati)
� se dovessero compiere nuovamente una scelta sarebbero molto ponderati:
�se dovessero seguire ancora le loro inclinazioni sceglierebbero di nuovo SdC
�se dovessero scegliere pensando alle future prospettive di lavoro, sceglierebbero Economia
Gli Stagiaire
� Sono inseriti nell’ambito del marketing e organizzazione di eventi, della comunicazione aziendale, della formazione del personale ma anche in un’agenzia di produzione televisiva con qualifiche specializzanti quali account, copywriter, redattore stampa e addetto alle risorse umane
� Hanno trovato lo stage attraverso il placement universitario o corsi di formazione/master
� Nella metà dei casi la durata è inferiore ai 6 mesi e nell’altra è di 12 mesi
� Sono soddisfatti di quello che stanno facendo tanto che la metà di loro non cerca un altro lavoro anche se non riesce a mantenersi da solo avendo appena un rimborso spese che non supera i 5 mila euro
� Quasi tutti hanno avuto altre esperienze lavorative, principalmente nell’ambito della comunicazione, che hanno avuto durata inferiore ai 6 mesi e che non sempre si sono rilevate utili
Nei panni del neolaureato:
fronteggiare il mercato del lavoro
di Manuela Bartolotta e Corrado Peperoni
Pagina 17
.. la comunicazione è tutto, se non c’è quella non c’è anima; è quella
che poi riempie il mercato.. il business, i soldi sono quello che girano
però, per farli girare, c’è bisogno di una voce: la voce la diamo noi che
siamo comunicatori.
I pregi di SdC
.. ci sono stati alcuni professori che devo ringraziare, perché secondo
me hanno insegnato a pensare; era un corso che ti dava un quadro
teorico meraviglioso di quali erano i problemi del mondo, come
affrontarli.. ti formava ad un pensiero critico.
La specialistica aveva un taglio più pratico e questo è stato positivo
nell’impatto con quelle acquisizioni che poi sono spendibili nel
mercato del lavoro
Le proposte per SdC
� Creare un ponte tra Università e mondo del lavoro con una maggiore offerta di stages
� Integrare il percorso formativo con seminari, tirocini, laboratori per l’acquisizione di
competenze tecniche
� Ridurre il numero degli esami in favore di una
specializzazione della formazione
� Introdurre il numero chiuso
Si iscriverebbero di nuovo?
Poco più della metà degli intervistati si
iscriverebbe di nuovo alla Facoltà di Scienze
della Comunicazione. Il bilancio è positivo
soprattutto in relazione allo stato occupazionale
dei neolaureati.
La passione e la soddisfazione per il
percorso di studi sembrano essere i fattori
motivazionali più trainanti.
Aspetti del corso di laurea in SdCspendibili sul mercato del lavoro
Lavora
Niente
di
utile...
Totale
intervistati
sì 8 69
no 3 20
Corso di Laurea
Niente
di
utile...
Totale
intervistati
Comunicazione d’impresa 5 43
Innovazione e sviluppo 2 11
Editoria, comunicazione multimediale e
giornalismo3 25
Comunicazione sociale e istituzionale 1 5
Teoria della comunicazione e ricerca applicata 0 5
Totale collettivo: 89 intervistati
Titolo di studio sufficiente per trovare lavoro?
No, 41
Sì, 26
Non so/
Dipende, 2
Totale collettivo: 89 intervistati
Quale la reputazione della laurea in SdC?
Negativa; 81
Positiva; 2
Non so/
Dipende; 6
Totale collettivo: 89 intervistati
I laureati in SdC nel mercato del lavoro: una competizione sofferta
Corso di Laurea
Occorrenze
lemma
'Economia'
Totale
intervistati
Comunicazione d’impresa 38 43
Innovazione e sviluppo 3 11
Editoria, comunicazione multimediale e
giornalismo14 25
Comunicazione sociale e istituzionale 7 5
Teoria della comunicazione e ricerca applicata 1 5
Totale collettivo: 89 intervistati
SdC sconta la scarsa conoscenza, all’esterno, del percorso formativo offerto ai propri studenti. La sfida, che non può non essere colta, è quella di comunicare meglio se stessa, ciò che evidentemente, e paradossalmente, finora non è riuscito...solo comunicando ci si fa conoscere, solo facendosi conoscere si ha la possibilità di non essere oggetto di PREgiudizi
Conclusioni
SdC vive una sofferta competizione con i laureati in Economia, una sorta di rincorsa nei confronti degli stessi, evidente nel grande interesse accordato, ad esempio, ai corsi di marketing. Da un lato ci si dichiara discriminati nei confronti dei dottori in Economia, dall’altro ci si indirizza su aree disciplinari in cui è piùprobabile trovarsi coinvolti in quello che si ritiene uno scontro impari...attraverso un percorso formativo più specializzato, e con un link più diretto con il mondo delle imprese, si deve passare da un percorso di rincorsa ad un percorso di distinzione