Date post: | 05-Jul-2015 |
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Negli ultimi decenni dell’Ottocento si verificò la seconda rivoluzione industriale, durante la quale avvennero una serie di nuove invenzioni in campo sia scientifico che tecnologico.
La II rivoluzione industriale portò all’invenzione dell’elettricità, come fonte di luce ed energia, e alla scoperta del petrolio per l’illuminazione ma anche per il riscaldamento.
Inoltre, in questo periodo, nacque praticamente dal nulla una nuova industria, quella chimica.
Questa nuova industria portò alla realizzazione delle prime materie plastiche e all’invenzione dei primi medicinali, come ad esempio, il vaccino contro la rabbia, il primo antibiotico e l’aspirina.
• Nel 1869, il fisico
italiano
Antonio Pacinotti
realizzò
la dinamo, un
generatore di energia
elettrica a corrente
continua.
• Nel 1878, l’americano
Thomas Alva Edison
inventò la lampadina
elettrica
• L’invenzione di maggior successo fu il telegrafo, inventato dall’americano Samuel Morse.
• Nel 1871, Antonio Meucci
brevettò il primo telefono,
poi perfezionato da
Alexander Bell
Alexander Bell
L’estrazione del petrolio e il suo utilizzo come combustibile per il riscaldamento e l’illuminazione portarono alla nascita di nuove compagnie petrolifere.
Nel 1870 nacque negli Stati Uniti la Standard Oil Company.
In Europa sorsero la Shell e la Royal Dutch.
Nel 1885 i tedeschi Daimler e Benz inventarono il motore a scoppio, che permise la costruzione delle prime automobili.
Si sviluppò molto rapidamente anche l’industria chimica, che permise di creare:
• Fertilizzanti per l’agricoltura
• Coloranti all’anilina
• Alcuni medicinali • Nel 1886 Louis Pasteur inventò il vaccino contro la rabbia
• Nel 1899 fu messa in commercio l’aspirina
• Nel 1909 entrò in commercio il primo antibiotico.
La conservazione dei cibi raggiunse traguardi insperati attraverso la refrigerazione.
A Milano nel 1872
nacque la Pirelli
e, in tutt’Italia,
sorsero le
prime industrie
alimentari:
la Cirio, la Rossi
e la Branca. Pirelli
Nel 1884 iniziarono a produrre le acciaierie Terni.
In Italia, i progressi più significativi furono nell’industria siderurgica, meccanica, chimica e elettrica.
• INDUSTRIA SIDERURGICA
L’industria siderurgica divenne più efficiente da quando altiforni e carbon coke entrarono in funzione e ciò permise di trasformare in ghisa e acciaio il ferro proveniente dall’isola d’Elba.
• INDUSTRIA MECCANICA
Ebbe uno sviluppo più
lento, ad eccezione di
quella automobilistica,
rappresentata soprattutto
dalla Fiat, nata nel 1899.
• INDUSTRIA CHIMICA
I primi passi dell’industria chimica furono nel campo dei fertilizzanti, ma l’Italia, fino alla prima guerra mondiale, dovette importare i medicinali dalla Germania.
• INDUSTRIA ELETTRICA
L’industria elettrica abbondonò l’uso del vapore e si diresse verso gli impianti idroelettrici.
Nacquero quindi grandi imprese, fra cui la Edison.
La II Rivoluzione Industriale portò tre diverse conseguenze:
1) La ripresa del colonialismo
2) La nascita della classe operaia
3) La nascita del socialismo
1) La ripresa del colonialismo
La ripresa del colonialismo fu causata dalla necessità delle nuove aziende di assicurarsi un continuo rifornimento di materie prime e di carbone.
L’ INGHILTERRA conquistò, in Asia:
• Singapore
• Hong Kong
• India
• Penisola Malacca
in Africa:
• La parte meridionale dell’Africa, chiamata
«Unione Sudafricana»
• I territori dell’Egitto, del Sudan e del Kenya
• La Nigeria, il Ghana e la Sierra Leone.
LA FRANCIA conquistò, in Asia:
• I territori dell’odierno Vietnam, istituendo l’ «Unione Indocinese»
in Africa:
• Gran parte dei territori dell’Africa nord-occidentale istituendo l’ «Africa Occidentale Francese»
• Una piccola parte centrale, l’ «Africa Equatoriale Francese»
• Il Gabon e il Madagascar
LA GERMANIA conquistò, in Africa:
• Una piccola parte meridionale, chiamata «Unione Sud-Occidentale Tedesca»
• Una piccola parte centro-orientale, chiamata «Africa Orientale Tedesca»
• I territori del Togo e del Camerun
nell’Oceano Pacifico:
• Parte della Nuove Guinea
• L’arcipelago delle Bismark, le isole Marianne e le isole Caroline
Possedimenti in Asia nel 1914
2) La nascita della classe operaia
La giornata lavorativa per uomini, donne e bambini andava dalle 12 alle 16 ore al giorno.
Gli operai non erano assicurati da parte dello Stato e avevano paura di un incidente sul lavoro, di una malattia e della disoccupazione.
nasce la coscienza di classe
consapevolezza di avere interessi
comuni da difendere e di appartenere
ad un’unica classe sociale, quella
operaia.
A causa della sensibilizzazione pubblica sulle pessime condizioni di vita e di lavoro degli operai, il governo inglese emanò le prime leggi a favore del proletariato industriale.
• Nel 1831: legge che vieta il lavoro notturno nell’industria tessile agli operai di età inferiore ai 18 anni e l’assunzione di bambini al di sotto dei 9 anni di età.
• Nel 1844: legge che fissa la giornata lavorativa dei bambini a 6 ore e mezzo e quella delle donne a 12 ore.
Bambini al lavoro in un industria tessile inglese.
Così nascono le prime organizzazioni sindacali.
Organismo creato per:
. contrastare lo sfruttamento
degli operai
. opporsi ai licenziamenti
. denunciare l’insufficienza dei
salari
. migliorare le condizioni
sanitarie e abitative
All’inizio queste organizzazioni dovettero agire in silenzio perché i datori di lavoro non assumevano o licenziavano coloro che vi avevano aderito, in seguito, dopo dure lotte, i sindacati inglesi riuscirono ad ottenere il diritto di associazione e di sciopero, anche se entro determinati limiti e in determinate forme stabilite dalla legge.
3) La nascita del socialismo
La nascita del socialismo fu causata dalla sensibilizzazione pubblica sulle pessime condizioni di vita e di lavoro degli operai.
Alcuni intellettuali, colpiti da queste ingiustizie sociali, delinearono una società libera dallo sfruttamento. Questi intellettuali furono i padri fondatori del socialismo.
I maggiori rappresentanti del socialismo furono:
• Saint-Simon
sostiene:
1. l’eliminazione della proprietà privata dei mezzi di produzione
2. il passaggio allo Stato di tutta la ricchezza nazionale
3. la distribuzione del lavoro secondo le
capacità di ciascuno
• Fourier teorizzò la costruzione dei
falansteri, opifici in cui
collaboravano gruppi di lavoratori,
i «falangi».
• Proudhon propugnò la rivoluzione
anarchica, che sarebbe dovuta
scaturire da proletariato, ceti
medi produttivi e contadini
Saint-Simon
Proudhon
Fourier
Nel 1848 Karl Marx e Friederich Engels, scrissero e pubblicarono il Manifesto del partito comunista, nel quale erano sintetizzati i principi fondamentali del comunismo, che si credeva potesse realizzare una
società fondata sull’uguaglianza sociale, economica e giuridica degli uomini.
MarxEngels
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Civiltà senza frontiere 2B
Elio Bonifazi-Francesca Chiara
Ed.Bulgarini