Date post: | 05-Dec-2014 |
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Terzo Rapporto sull’innovazione
Luca Valli
CISE - Direttore
della provincia di Forlì-Cesena
Obiettivo e strumenti
Monitorare il sistema economico locale rispetto al tema
dell’Innovazione
Ciò viene perseguito attraverso:
• EIS 2010 (European Innovation Scoreboard)
• IUS 2011 (Innovation Union Scoreboard – naturale evoluzione di EIS)
• Osservatorio Innovazione Unioncamere Emilia Romagna
• SIMET
Strumenti – EIS/IUS
• EIS nasce su iniziativa della Commissione Europea nel 2000
nell’ambito della strategia di Lisbona
• IUS è la naturale evoluzione di EIS dal 2011
• EIS/IUS prevedono il monitoraggio degli stati membri UE27 e
delle principali potenze industriali
• EIS/IUS includono un ventaglio di circa 30 indicatori che
misurano gli aspetti più rilevanti per la descrizione analitica
dell’innovazione e per effettuare un benchmark tra i Paesi UE27
Strumenti – Osservatorio Innovazione
• Permette la contestualizzazione territoriale dell’andamento di
indicatori che rappresentano alcune dimensioni dell’Innovazione
• Attivato nel 2006 da Unioncamere Emilia Romagna
• Raccoglie annualmente centinaia di interviste presso le imprese
della regione (1841 indagini raccolte durante la rilevazione condotta
fra luglio 2010 e aprile 2011, di cui 303 della provincia di Forlì-
Cesena)
• Base di dati utilizzata dalle Camere di Commercio di Ferrara,
Piacenza, Reggio-Emilia e Ravenna, per la pubblicazione di
Rapporti provinciali sull’innovazione
Strumenti – Osservatorio Innovazione
Le caratteristiche del campione:
• Dimensioni:
– netta prevalenza della piccola e della micro impresa (92% dei rispondenti, con
una leggera maggioranza di micro imprese nel campione provinciale 60% rispetto
a quello regionale 54%);
• Settore economico di attività:
– prevalenza di imprese manifatturiere,
– peso consistente di imprese di commercio e servizi, con il 21,5% a livello
provinciale contro appena il 4% registrato a livello regionale (a causa della
maggiore rispondenza attraverso la compilazione dell’indagine permanente
online).
Complessivamente il campione può essere considerato rappresentativo dell’universo.
Strumenti – SIMET
• Sistema di Data warehouse attivato nel 2004 dalla Camera di
Commercio di Forlì-Cesena
• Integra un insieme di banche dati relative ad un sistema di
fenomeni eterogenei relativi ad economia e territorio
• Permette analisi e comparazione mediante indicatori sintetici
nati dalla lettura combinata delle singole banche dati
Strumenti – SIMET, le fonti dati
Fonte: Camera di Commercio
Demografia Online: Bilancio demografico, popolazione per fasce
d’età, aspetti sociali e movimento migratorio dei 30 comuni della
provincia di Forlì-Cesena (serie storica 1995-2010)
Stockview: Struttura e dinamica imprenditoriale, dimensione media
aziendale, consistenza addetti, profilo imprenditori dei comuni
della Emilia-Romagna e delle regioni italiane(2000-2010)
Fonte: Unioncamere
Rapporto Excelsior: personale dipendente partecipante a corsi di
formazione nelle province della Emilia-Romagna (2002-2009)
Osservatorio Brevetti Unioncamere: Numero di brevetti europei
pubblicati dall'EPO(European Patent Office) – elaborazione su dati
EPO (1999-2009)
Fonte: ISTAT
Demografia in cifre: Bilancio demografico(2002-2010),
popolazione per fasce d’età, aspetti sociali e popolazione straniera
residente in Emilia-Romagna e delle regioni italiane (2002-2009)
Coeweb: Valore delle importazioni ed esportazioni delle province
italiane verso le nazioni estere (2000-2010)
Serie storica del PIL per le regione italiane (2000-2009)
Investimenti in Ricerca&Sviluppo nel settore pubblico e privato
delle regioni italiane (2000-2008)
Forza lavoro per le province dell’Emilia-Romagna (2008-2010)
Fonte: Miur
Numero di laureati (2002-2008) e dottorati (2003-2007) delle
province italiane per corso di laurea
Diplomati nelle province dell'Emilia-Romagna (2004-2006)
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico - UIBM
Dati sulla proprietà intellettuale: invenzioni, disegni, modelli di
utilità, marchi (1997-2010)
Fonte: Ecocerved
MUDA: Pressione ambientale in termini di rifiuti urbani e speciali
prodotti e quantità di rifiuti gestiti dagli impianti nei comuni della
provincia di Forlì-Cesena (2002-2008)
Fonte: Banca d'Italia
Crediti erogati da banche e altre istituzioni finanziarie per provincia
italiana (1998-2008)
Bilancia tecnologica dei pagamenti per regione italiana (2005-2009)
Commercio internazionale di servizi per provincia dell’Emilia-
Romagna (2005-2009)
Fonte: Tagliacarne
Serie storica provinciale del Prodotto Interno Lordo (2004-2009)
Popolazione per massimo titolo di studio conseguito -
elaborazione su dati ISTAT (2008-2009)
Fonte: AIFI
Venture Capital per la regione Emilia-Romagna (2007-2010)
Fonte: Thompson Reuters
Copubblicazioni pubblico-privato (2002-2009)
Innovazione in termini di Sviluppo
• Progresso tecnico, capitale economico e capitale umano
concorrono allo sviluppo economico, apportando benefici al
processo di innovazione all’interno di un Paese o di un sistema
• Lo sviluppo umano, concetto più ampio del precedente, è
rappresentato dal continuo miglioramento delle condizioni che
permettono alla popolazione di vivere una vita lunga, in buona
salute e creativa
Dimensioni dell’Innovazione
Il III Report sull’innovazione della provincia di Forlì-Cesena prende
in considerazione le seguenti dimensioni dell’innovazione:
• Economico imprenditoriale
• Scientifico-tecnologica
• Sociale
• Territoriale-ambientale
Andamenti ultimo triennio
Fatturato: quasi il 60%, sia delle imprese di Forlì-Cesena, sia di tutto
il campione regionale, dichiara di aver subito una flessione del
fatturato e fra queste, più della metà una forte diminuzione (ovvero
superiore al 10%).
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
FORLÌ-CESENA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
EMILIA-ROMAGNA
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Andamenti ultimo triennio
Investimenti: quasi il 60% delle imprese di Forlì-Cesena (e il 47% di
quelle emiliano-romagnole) è riuscita in questi ultimi tre anni a
mantenere stabile il livello dei propri investimenti e quasi un quarto
(24%) li ha invece accresciuti.
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
EMILIA-ROMAGNA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
FORLÌ-CESENA
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Andamenti ultimo triennio
Occupazione: il dato provinciale, in linea con quello regionale,
presenta una contrazione limitata a circa un quarto delle imprese
coinvolte nell’indagine (dunque flessione inferiore a quella rilevata per
il fatturato).
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
EMILIA-ROMAGNA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
FORLÌ-CESENA
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Andamenti ultimo triennio
Esportazioni: forte flessione soprattutto per le imprese di Forlì-
Cesena, per la quali si conta un 20% in forte diminuzione contro un
14% a livello regionale.
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
EMILIA-ROMAGNA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fatturato
Investimenti
Occupazione
Esportazione
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
FORLÌ-CESENA
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Il 58% delle imprese regionali nell’ultimo triennio
non ha introdotto alcun tipo innovazione!
La percentuale sale ulteriormente (59,7%) per il livello
provinciale.
Innovazione introdotta nell’ultimo triennio
70,8%20,9%8,3%Marketing
80,0%17,8%2,2%Organizzativa
58,8%17,6%23,6%Processo radicale
71,7%15,2%13,1%Processo incrementale
56,5%34,8%8,7%Prodotto radicale
76,9%17,3%5,8%Prodotto incrementale
Innovazione sviluppata
internamente
Innovazione sviluppata in
cooperazione con altra
azienda o istituzione
Innovazione sviluppata
esternamente
Modalità di sviluppo dell’innovazione nelle imprese di Forlì-Cesena:
Tipologia di innovazione introdotta nell’ultimo
triennio
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
L’innovazione più “pregiata” prevalentemente sviluppata
internamente
Portata dell’innovazione introdotta
61,6%12,8%25,6%
Forlì-Cesena
69,3%9,4%21,3%
Emilia-Romagna
Nuova per
l'azienda
Nuova per il
settore
Nuova per il
mercato
•L’innovazione meno pregiata (“nuova solo per l’azienda”) è la
più diffusa.
•Nelle forme più “pregiate” la provincia di Forlì – Cesena
supera la media regionale.
e incidenza sul fatturato
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Portata dell’innovazione introdotta
I prodotti/servizi innovativi introdotti nell’ultimo
triennio hanno inciso per cerca il 13% a livello
regionale e circa il 17% a livello provinciale sul
fatturato (2009) delle imprese del campione di
riferimento.
e incidenza sul fatturato
Indice di apertura (misura l’estensione geografica del business)
� Sia le imprese di FC che quelle dell’ER mostrano una più spiccata apertura
in termini di clienti che non in termini di fornitori.
13,3%19,0%5,0%6,4%Significativo
35,0%38,9%35,7%43,3%Marginale
51,7%42,1%59,3%50,3%Nullo
FCERFCER
A valle (clienti)A monte (fornitori)
� Imprese provinciali con una apertura a valle (e anche a monte) minore rispetto alla media regionale.
� Al crescere delle dimensioni aziendali aumenta il grado di penetrazione in mercati sempre più ampi.
� Settore economico: sia a livello provinciale che regionale sono le imprese della meccanica a mostrare maggior apertura (oltre 36% con apertura significativa).
� Minor apertura a valle da parte delle imprese manifatturiere tradizionali.
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Indice di apertura a valle in relazione con
� La quota delle imprese regionali,
che non hanno introdotto alcuna
innovazione, si riduce drasticamente
al crescere delle dimensioni delle
stesse e all’aumentare del grado di
specializzazione e di dotazione
tecnologica.
le imprese che non innovano
�Significativa la relazione, lineare e
monotonica, rispetto al grado di
apertura verso i clienti/mercati: per le
imprese con apertura a valle nulla
la percentuale di quelle che non ha
introdotto alcuna innovazione
nell’ultimo triennio è superiore al
67%.36,1%Apertura significativa
49,1%Apertura marginale
67,4%Apertura nulla
Indice di apertura a valle (clienti)
62,6%Manifatturiere a bassa tecnologia
57,9%Manifatturiere a media tecnologia
50,3%Manifatturiere a medio/alta tecnologia
42,7%Manifatturiere ad alta tecnologia
Classificazione Ocse
8,7%Grande
32,2%Media
60,4%Piccola
Dimensione
ER
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Obiettivi dell’innovazione
…………
-1,5%3,9%2,4%Aumentare la flessibilità
produttiva
-0,6%3,1%2,5%Adeguarsi alla concorrenza
0,0%5,8%5,8%Estendere o sostituire la gamma
dei prodotti
1,0%5,4%6,4%Migliorare l'impiego delle risorse
-2,4%9,6%7,2%Migliorare la qualità del prodotto
-0,5%8,8%8,3%Migliorare il risultato economico
0,5%8,0%8,5%Aumentare la quota di mercato
2,2%7,4%9,6%Migliorare il servizio al cliente
0,2%9,6%9,8%Penetrare in nuovi mercati
-1,1%14,4%13,3%Aumentare la produttività
1,7%14,7%16,4%Diminuire i costi
∆ FC–ERERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Quali potrebbero
essere, per la
vostra azienda,
i principali obiettivi
dell’innovazione?
Al primo posto
l’innovazione “meno
pregiata”
Investimenti in strumenti per l’innovazione
-0,8%1,1%0,3%Acquisto nuove tecnologie
-0,9%2,0%1,1%Sviluppo nuovo software interno
0,0%1,1%1,1%Assunzione/formazione personale nuovi processi/prodotti/servizi
0,0%1,3%1,3%Assunzione/formazione personale R&S
0,2%2,3%2,5%Acquisto nuovo hardware informatico
0,1%2,6%2,7%Acquisto servizi informatici
0,3%2,5%2,8%Sviluppo nuovi macchinari in collaborazione
-0,3%3,2%2,9%Acquisto nuovo software
0,4%2,7%3,1%Marketing nuovi prodotti/servizi
2,5%8,2%10,7%Sviluppo/design nuovi prodotti esterno
7,0%9,0%16,0%Sviluppo nuovi macchinari interno
-3,8%23,6%19,8%Sviluppo/design nuovi prodotti interno
-4,7%40,4%35,7%Acquisto nuovi macchinari/attrezzature
∆
Fc-ErERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Fattori abilitanti l’innovazione
2,0%9,6%11,6%Altro
-0,8%5,3%4,5%Collaborazione con ricerca o università non locali
-3,6%10,9%7,3%Collaborazione con ricerca o università locali
-7,7%17,7%10,0%Imitazione processi/prodotti da altre imprese
1,2%14,9%16,1%Collaborazione istituzioni
-5,6%29,5%23,9%Collaborazione altre imprese
2,1%30,6%32,7%Fiere, convegni, stampa specializzata
-11,9%61,5%49,6%Collaborazione fornitori
-2,6%52,6%50,0%Conoscenze apportate dal personale
-6,6%66,8%60,2%R&S intra-muros
0,5%60,2%60,7%Investimenti/finanziamenti
-6,3%67,9%61,6%Collaborazione clienti
M+AM+A
∆
FC - ER
ERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Ostacoli all’innovazione
0,5%9,4%9,9%Difficoltà nel relazionarsi con centri di ricerca/Università
1,8%10,5%12,3%Attività di ricerca non coincidente con i bisogni dell'impresa
2,6%13,1%15,7%Mancanza di informazioni su ricerca
-16, 0%36,0%20,0%Difficoltà di reperire finanziamenti
3,7%17,0%20,7%Difficoltà di reperimento partner
-0,2%21,1%20,9%Mancanza di stimoli interni
-1,1%27,7%26,6%Difficoltà di riorganizzazione del processo produttivo
2,8%24,9%27,7%Difficoltà di riorganizzazione aziendale
0,7%39,9%40,6%Difficoltà strategiche di mercato
6,0%37,8%43,8%Difficoltà di reperire personale qualificato
-0,3%47,9%47,6%Rischio percepito elevato
-0,1%78,6%78,5%Eccessiva pressione fiscale
M+AM+A
∆
FC - ER
ERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Benefici/effetti dell’innovazione
0,2%0,6%0,8%Migliore conciliazione lavoro-famiglia
0,5%0,8%1,3%Migliori rapporti bilaterali e/o clima aziendale
0,0%1,7%1,7%Riduzione tempi di lavorazione
0,0%2,1%2,1%Migliore prestazione ambientale
-2,8%8,3%5,5%Conquista di nuovi mercati
-2,0%7,9%5,9%Risparmio energetico
-5,0%14,3%9,3%Migliore risultato economico
1,7%10,1%11,8%Migliore efficienza utilizzo materiali/materie prime
-1,0%14,5%13,5%Conquista quote di mercato
4,5%9,0%13,5%Migliore efficienza utilizzo personale
4,6%11,4%16,0%Migliore organizzazione aziendale
-2,0%18,5%16,5%Migliore qualità prodotti/servizi
∆
FC - ERERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Spesa in R&S in relazione al PIL
n.d.0,66%**0,48%**Emilia-Romagna
0,55%*0,53%*0,54%*Italia
0,67%*0,64%*0,65%*Europa
200820072006
Fonte: *Eurostat, **ISTAT
Spesa R&S in percentuale del PIL:
settore privato
0,84%**0,81%**0,74%**Emilia-Romagna
0,60%*0,61%*0,55%*Italia
1,21%*1,19%*1,18%*Europa
200820072006
Fonte: *Eurostat, **ISTAT
settore pubblico
totale
Ambiti di miglioramento per beneficio attesoin termini di competitività
-1,8%5,60%3,80%Medicina
-2,4%11,50%9,10%Bioingegneria
-1,8%15,50%13,70%Salute/Wellness
2,0%12,70%14,70%Nanotecnologie
2,9%21,00%23,90%Logistica
-1,2%25,40%24,20%Telecomunicazioni
-2,2%29,30%27,10%Impatto ambientale
-3,8%32,90%29,10%Ingegnerizzazione dei processi produttivi/automazione/robotica
-4,5%41,50%37,00%Energia
-2,1%45,70%43,60%Informatica
1,9%58,10%60,00%Materiali
M+AM+A
∆
Fc-Er
ERFC
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Forme di tutela adottate
Fonte: Elaborazione dati Osservatorio Innovazione
2010-2011 e ISTAT
20Creative commons
183Prodotti ad elevato grado di complessità
818Copyright
2728Brevetti europei e/o internazionali
3046Accordi di segretezza
5382Brevetti italiani
3692Licenze acquistate e/o in uso
5597Marchi registrati
ERFC
Strategie e/o forme di tutela adottate dalle imprese
sul totale della popolazione (per milione)
Forme di tutela adottate
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Benefici ottenuti dalle forme di tutela adottate
20,5%15,1%Altro
0,2%0,0%Introiti da vendite di brevetti
0,2%0,0%Introiti da vendite di licenze
14,6%12,9%Riconoscimenti economici derivanti dai meccanismi di protezione
16,8%15,1%Assenza di prodotti similari sul mercato
47,7%57,0%Nessuno
ERFC
Basso tasso di assorbimento di risorse laureate
Nella provincia di Forlì-Cesena prevalgono, con il
63,5%, le imprese aventi un numero di dipendenti
laureati inferiore all’1% (dato regionale pari al
70,3%)
Sensibilità alla sostenibilità ambientale:
Fonte: Elaborazione su dati contenuti nel Piano Energetico Ambientale Provincia di Forlì-
Cesena 2008
• nel 2005 il consumo regionale medio pro-capite di energia primaria* è stato di 3,44
tep (tonnellate equivalenti di petrolio) contro i 2,71 tep delle regioni del nord-est, mentre il
consumo medio di energia primaria della provincia di Forlì-Cesena è stato di 2,90
tep/abitante
*L’energia primaria è definibile come il potenziale energetico presentato dai vettori e fonti energetiche non rinnovabili nella loro forma naturale, ovvero quando non hanno ancora subito alcuna conversione o processo di trasformazione.
bassi consumi di energia
2,90374.6781,08Forlì-Cesena
3,444.187.55714,4Emilia Romagna
3,3758.751.711197,7Italia
Consumi pro-
capite
(tep/ab.)
N. abitantiConsumi di energia
primaria
(Mtep)
Fonte: Elaborazione su dati Terna ed ISTAT
5,07 [€/kWh]5,15 [€/kWh]6,50 [€/kWh]
ItaliaEmilia-RomagnaForlì-Cesena
Efficienza in termini di PIL rispetto al consumo di energia elettrica (2009)
• le imprese del territorio
producono un PIL più alto per
kWh consumato, il che è indice
di maggiore efficienza
nell’utilizzo di energia elettrica
efficienza energeticaSensibilità alla sostenibilità ambientale:
29,7%21,4%Energia termica da fonti rinnovabili
32,3%27,6%Qualità dei propri rifiuti
35,4%30,8%Riduzione consumi energia termica
40,9%32,2%Valutazione qualità dei sistemi energetici
32,7%34,9%Energia elettrica da fonti rinnovabili
49,1%43,9%Aumento efficienza energetica
59,8%58,9%Riduzione consumi energia elettrica
M+AM+A
ERFC
• e riconoscono l’importanza di
ridurre i consumi di energia e
aumentare perciò l’efficienza
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
bassa previsione di investimentiSensibilità alla sostenibilità ambientale:
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
100%100%Totale
16,3%17,6%Poco
46,2%50,8%Per niente
7,6%4,2%Molto
30,0%27,3%Abbastanza
ERFC
Investimenti futuri in razionalizzazione/risparmio
energetico dei processi produttivi (2010)
Innovazione e sviluppo economico: partire dagli obiettivi più che più che dai modelli di innovazione da applicare
… “è necessario favorire l’accesso delle imprese ai centri di ricerca” …… “occorre finalizzare i risultati della ricerca universitaria nell’impresa” …
… “servono adeguati strumenti per facilitare il trasferimento tecnologico nelle imprese” …… “occorre una maggiore propensione delle imprese a brevettare” …
… “dobbiamo favorire lo sfruttamento di brevetti non ancora utilizzati” …… “serve mettere in rete le competenze” …
Queste affermazioni, per il sistema imprenditoriale, appaiono ormai come luoghi
comuni che non ci aiutano nel compiere uno scatto decisivo in materia di
innovazione.
Non esiste una “ricetta” univoca per generare più innovazione, ma l’innovazione è un
fenomeno complesso che attraversa le diverse sfere della tecnologia, dell’ambiente, del
sociale, dell’antropologia, della cultura, dell’arte, della creatività, ecc.. (in sintesi di tutte le
diverse componenti della realtà).
Considerazioni finali
Il fine ultimo dell’innovazione, seppure non sempre direttamente
perseguibile ed ottenibile, è il contributo che questa può dare
all’innalzamento del livello di qualità della vita.
Per quanto fattori abilitanti essenziali del processo innovativo, gli
approcci elencati non sembrano in grado di “spingere” l’innovazione;
essa pare invece essere più sovente “trainata” dalle aspettative di
innalzamento della qualità della vita, dal vincolo della competitività ed in
generale da BISOGNI irrisolti del nostro tempo.
Le imprese questo, sembrano averlo capito.
Considerazioni finali
A questo scopo è necessario l’impegno della componente imprenditoriale
assieme a quello delle relative parti interessate, che le imprese non
possono fare a meno di ascoltare e di porre al centro del processo di
innovazione, per perseguire il miglioramento in maniera coesa, condivisa
e di maggior prospettiva futura.
Considerazioni finali
Terzo Rapporto sull’innovazione
Luca Valli
CISE - Direttore
della provincia di Forlì-Cesena
Grazie per l’attenzione