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I.I.S.S. “G.Cigna” – Mondovì - itismondo.it · LABORATORIO PASTICCERIA N° UTILIZZATORE...

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I.I.S.S. “G.Cigna” – Mondovì CLASSE 3ª AET A.S.2004/05
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I.I.S.S. “G.Cigna” – Mondovì

CLASSE 3ª AET A.S.2004/05

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Consistenza e tipologia dell’impianto elettrico

L’impianto realizzato è relativo ad ambiente lavorativo, nello specifico si tratta di un bar-gelateria L’impianto è alimentato a 400 V – 50 Hz e dimensionato per una potenza impegnata massima di 69 kW, la potenza contrattuale stabilita, ottenuta tenendo conto dei coefficienti di contemporaneità nell’ utilizzo delle apparecchiature, è 30 kW.

Norme tecniche di riferimento per gli impianti e i componenti

La norma principale da rispettare, e a cui fare riferimento, nel complesso dell’impianto è la NORMA CEI 64/8 (di seguito ne viene riportato il contenuto).

Impianti elettrici, utilizzatori e tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

COSA DICE LA NORMA…: ART. 1 Il regolamento di attuazione conferma che per gli impianti elettrici la legge considera tutti i tipi di immobili sia civili che industriali e si riferisce agli impianti elettrici di alta e di bassa tensione posti all’interno di edifici e comprende inoltre anche gli impianti elettrici esterni qualora detti impianti siano collegati agli impianti elettrici posti all’interno. NOTE SULL’ARTICOLO 1 Il regolamento di attuazione chiarisce che l’impianto elettrico, oggetto della legge, non considera gli equipaggiamenti elettrici di macchinari, di apparecchi elettrici utilizzatori, perché già oggetto della sopra citata legge n° 626/96 e quindi in sintesi, l’impianto elettrico utilizzatore termina alle prese a spina secondo anche la definizione data a riguardo della norma CEI 64/8. ART. 6 Per gli impianti elettrici, il regolamento di attuazione prevede l’obbligo del progetto, redatto da professionisti iscritti nei relativi albi, per i casi nei quali gli impianti elettrici siano di concezione più complessa e dove quindi si ritenga opportuno aiutare l’installatore nel processo di ideazione dell’obbligo, e precisamente:

• Per gli impianti elettrici di edifici residenziali, solo per utenze di potenza più rilevante (superiore a 6 KW per le utenze condominiali comuni o di superficie superiore a 400 m2 per tutte le altre);

• Per tutti gli impianti industriali di bassa tensione o alta tensione, tranne che per quelli in bassa tensione di superficie più limitata, inferiore a 200 m2, e quindi di tipo più semplice;

• Per tutti gli impianti elettrici di ambienti particolari, quali quelli per uso medico con pericoli di esplosione e di incendio; il Regolamento individua tali ambienti in quanto oggetto di normative CEI particolari [(e precisamente: CEI 64-8/7 Sezione 710; CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) e CEI EN 60079-14 (CEI 31-33); CEI 64-8/7,Sezione 751 rispettivamente)].

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NOTE SULL’ARTICOLO 6 Il Regolamento di attuazione prevede che il progetto debba contenere tutti gli elementi utili alla caratterizzazione e alla realizzazione successiva dell’impianto e considera comunque redatti secondo la buona tecnica professionale i progetti elaborati secondo le relative Guide CEI: come riportato in precedenza, al riguardo di CEI a pubblicato la Guida CEI 0-2. ART. 9 Al termine dei lavori l’installatore deve rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto della regola d’arte. Tale dichiarazione va fatta secondo il modello, di seguito riportato, pubblicato con Decreto del Ministero dell’Industria del 20 Febbraio 1992, sulla base di proposte formulate anche dal CEI. Con tale dichiarazione l’installatore attesta di aver realizzato l’impianto in modo conforme alla regola dell’arte, avendo, in particolare:

• Rispettato il progetto, se l’impianto è oltre i limiti indicati; • Seguito la norma CEI vigente; • Installato componenti e materiali costruiti pure a regola d’arte; • Controllato l’impianto tenuto, ai fini della sicurezza e funzionalità.

Tale dichiarazione deve essere inviata alla C.C.I.I.A.A competente (Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura), nonché utilizzata dal Sindaco per il rilascio del certificato di abitabilità o di agibilità. NOTE SULL’ARTICOLO 9 La dichiarazione di conformità deve essere anche rilasciata sugli impianti realizzati all’interno di una azienda dai propri uffici tecnici interni anche quando l’azienda non è una impresa installatrice. Sulla compilazione della dichiarazione di conformità il CEI ha pubblicato, come riportato in precedenza, la Guida CEI 0-3.

Descrizione dell’ambiente L’ambiente lavorativo è diviso in due piani:

- piano interrato, nel quale sono presenti i vari laboratori utili all’attività e i due magazzini; - piano terra, dove vi è la sala clienti (bar).

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Dimensioni reali dei locali

Piano interrato

Lab. Pasticceria mq 49,00 Magazzino 1 mq 16,75 Lab. Gelati mq 20,75 Corridoio mq 14,00 Spogliatoio mq 4,70 Servizi igienici mq 4,16 + 4,14 Magazzino 2 mq 15,00 ______________

TOT.: mq 128,5

Piano terra

Sala bar-pasticceria mq 145,00 Cucinetta privata mq 14,60 Servizi igienici mq 6,84 _________ TOT.:mq 166,44

Elenco degli utilizzatori • Potenza [kW] • Tensione [V]

BAR

N° UTILIZZATORE POTENZA TENSIONE 1 Frullatore 0,40 230 1 Tritaghiaccio 0,05 230 1 Fabbricatore ghiaccio 0,12 230 1 Lavastoviglie 2,00 230 1 Macchina caffè 3,00 230 1 Freezer gelati 1,50 230 1 Freezer semifreddi 0,75 230 2 Frigoriferi 0,10 230 3 Luci alogene 0,05 230

18 Neon 2x11 0,02 230 22 Faretti 0,02 12

TOTALE 8,97

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LABORATORIO GELATI

N° UTILIZZATORE POTENZA TENSIONE 1 Frigorifero 0,70 230 1 Freezer 0,80 230 1 Neon 2x58 0,16 230 1 Mantecatore 2,20 230 1 Lavastoviglie 4,00 400 1 Affettatrice 0,50 400 2 Pastorizzatore 4,50 400

TOTALE 17,32

MAGAZZINI N° UTILIZZATORE POTENZA TENSIONE 1 Neon 2x58 0,12 230

TOTALE 0,12

BAGNO + SPOGLIATOIO N° UTILIZZATORE POTENZA TENSIONE 1 Lavatrice 2,00 230 3 Neon 2x58 0,12 230

TOTALE 2,36

LABORATORIO PASTICCERIA N° UTILIZZATORE POTENZA TENSIONE 1 Abbattitore 1,1 230 1 Cappa 0,27 230 1 Impastatrice a spirale 10l 0,6 230 2 Ventole 0,62 230 2 Frigorifero 0,3 230 2 Planetaria da banco 0,65 230 2 Neon 2x58 0,1 230 1 Impastatrice a tuffante 45l 2,2 400 1 Forno 24 400 1 Sfogliatrice 1 400 1 Affilatrice 1 400 1 Planetaria 20l 0,9 400 2 Temperatrice 2,5 400

TOTALE 39,45

TOTALE CONSUMO 68,22

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Distribuzione elettrica È innanzitutto doveroso precisare che il contratto ENEL del committente è di 30 kW. Il quadro di potenza interessato (contatore) si trova nel vano condominiale distante circa 3 metri dal quadro elettrico generale (ved. Tavole). L’impianto da noi progettato sarà sottotraccia, i cavi elettrici saranno dimensionati nel rispetto delle norme CEI e specificati nella tavola 2. Nel piano interrato vengono utilizzate prese interbloccate per utilizzatori “impegnativi “ affiancate da prese di tipo civile per apparecchiature di basso consumo. Per quanto riguarda l’illuminazione, sarà garantita da plafoniere stagne : tipo LINDA FILIPPI o equivalenti. La distribuzione di potenza del piano terra, esteticamente curato in quanto sala-bar, sarà particolarmente accentuata nel bar; mentre nella sala garantiremo alcune prese di uso civile, di tipo prestigioso (BTICINO,VIMAR,ecc.). Particolare cura dovrà essere posta nella distribuzione dei corpi illuminanti, lasciata alla committenza. Nel progetto vi sono garantiti i punti luce necessari in modo da permettere qualunque soluzione illuminatoria prevedibile (istallazione di faretti, tesate, lampadari, motivi di luce al neon, ecc...). Dovrà essere garantita l’illuminazione d’emergenza in tutti i locali. Saranno inoltre dislocate alcune luci esterne al fine di evidenziare il percorso d’ingresso. La posizione delle lampade è indicata nelle tavole.

Misure di protezione Le protezioni contro le sovracorrenti delle condutture, è assicurata da interruttori automatici secondo lo schema allegato. - Misure di protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti sopra citati verrà effettuata mediante la tecnica della” interruzione automatica dell’alimentazione”, ottenuta dal coordinamento tra l’impianto di terra e le protezioni differenziali da predisporre nel quadro elettrico generale. È stata attuata la protezione per l’interruzione automatica dell’alimentazione mediante messa a terra delle masse e interruttore differenziale I=30mA. L’ impianto condominiale contiene l’impianto di terra del bar interessato, esso dovrà essere testato e collaudato dall’ installatore nella fase operativa dei lavori. Si dovrà garantire una terminazione dell’impianto di dispersione esistente in prossimità del quadro, tramite l’impiego di un connettore equi-potenziale installato come punto di riferimento per le future misure delle resistenze di terra. Si ricorda che:

RT<=50/Id Dove 50 è la tensione massima di contatto e Id è la corrente di dispersione dell’interruttore automatico magnetotermico differenziale utile alla protezione delle linee

Manutenzione La legge prescrive che l’impianto elettrico va regolarmente mantenuto efficiente nel tempo. A tal proposito si dovranno controllare le seguenti cose:

- funzionamento dell’interruttore differenziale ( ogni sei mesi premere il bottone del test) - funzionamento delle luci d’emergenza ( ogni due anni sostituire le pile) - sostituire all’occorrenza prese e tappi delle scatole di derivazione

si consiglia in oltre un controllo completo biennale dell’impianto effettuato da un installatore abilitato (preferibilmente lo stesso che effettuerà i lavori oggetto del presente progetto.

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Area di progetto classe 3°AET

A/S: 2004/05 – disciplina :TDP

Progetto di adeguamento di impianto

elettrico Bar pasticceria in Chiusa Pesio

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Diario di bordo I.I.S.S. G.Cigna Coordinamento: Prof. Bongiovanni D.

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AREA DI PROGETTO – classe 3 AET

Titolo del progetto: Progetto di adeguamento dell’impianto elettrico di un bar-cremeria. Obiettivi del progetto: Il progetto, scaturito da una problematica reale, prevede un’ipotesi di adeguamento di impianto elettrico dei locali destinati all’attività produttiva della famiglia di uno studente. L’attività considerata è un locale adibito a Bar Cremeria, nel Comune di Chiusa Pesio. La committenza formale è il Consiglio di Classe, il committente reale è lo studente, che con la collaborazione del genitore, ha fornito le piante dei locali (in formato cartaceo), la distribuzione degli utilizzatori, e tutte le informazioni utili per la formulazione delle ipotesi di adeguamento. Il progetto ha lo scopo di far vivere agli studenti una reale esperienza lavorativa, consistente nell’elaborazione di un progetto completo, uniformato alle richieste della legge 46/90 e a tutti i parametri voluti dalle norme CEI di riferimento. Il costante riferimento alle norme CEI, la valutazione delle esigenze del committente, la proposta di soluzioni concrete, scaturite anche dalla reperibilità sul mercato della componentistica necessaria, offre una panoramica completa di problematiche tecniche estremamente interessante dal punto di vista didattico e professionale. Non secondaria la valenza fornita dalla necessità di impiegare strumenti multimediali e software per la realizzazione del progetto.

Obiettivi generali:

• Sollecitare l’alunno ad affrontare nuovi problemi con spirito di autonomia e creatività; • Promuovere nell’alunno atteggiamenti che favoriscano la socializzazione, il confronto delle

idee, la tolleranza verso la critica esterna e l’insuccesso; • Favorire il confronto tra la realtà scolastica e quella del lavoro; • Abituare lo studente ad utilizzare i cataloghi commerciali e a fare scelte su una rosa di

proposte simili.

Obiettivi specifici:

• Prendere visione delle norme CEI di riferimento; • Capacità di orientarsi nella ricerca della documentazione tecnica e commerciale di

apparecchiature e sistemi offerti dal mercato dell’impiantistica civile; • Analizzare, progettare e realizzare soluzioni circuitali concrete, tenendo conto delle

specifiche di progetto; • Acquisire la capacità di effettuare delle offerte concrete sull’impiantistica, con valutazione

cosciente sull’aspetto tecnico ed economico.

Attività svolte: Dopo un’introduzione generale dell’argomento da parte del docente sulle specifiche di progetto e sulle problematiche connesse, si sono analizzate le risorse tecnologiche disponibili e/o reperibili.

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Si è effettuata una ricerca dettagliata (guidata per gruppi di studenti), volta a valutare le varie proposte delle case costruttrici. Il riferimento particolarmente seguito è stata la Ditta bTicino con la quale il nostro Istituto ha da tempo attivato una collaborazione che si traduce nell’invio di cataloghi aggiornati e nella prassi di fare viaggi di istruzione in visita ai vari stabilimenti. (Erba e Varese). Giornali, riviste, cataloghi e siti internet sono stati lo strumento fondamentale per lo sviluppo del progetto. La classe è stata suddivisa in 6 gruppi di 3-4 persone; I gruppi si sono suddivisi il compito di focalizzare la ricerca delle seguenti soluzioni:

��Stesura della relazione tecnica ��Ricerca normativa; ��Ricerca di documentazione, supporto organizzativo trasversale; ��Gruppo di disegnatori Autocad specializzati nel disegno delle piante dei locali e degli

utilizzatori; ��Gruppo di disegnatori Autocad specializzati nel disegno degli schemi unifilari dei quadri

elettrici.

Prodotto realizzato:

• Relazione tecnica di progetto; • Disegni in ambiente autocad delle piante in scala dei locali (Tav. 1); • Schemi unifilari dei quadri elettrici (Tav. 2); • Giornale di bordo; • Implementazione di files da inserire nel sito internet della scuola.

Docente coinvolto: Bongiovanni Dario Matteo Disciplina: T.D.P. Mondovì, maggio 2005


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