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Il 3° Circolo Didattico “San Nicolò Politi” di Adrano, in quanto erogatore di un servizioscolastico pubblico, uniforma i propri comportamenti alle leggi vigenti, ispirate dagli articoli 2, 3,33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.Alla base del contratto formativo la scuola ha posto i “principi fondamentali” della nostraCostituzione, l’art. 2 sui diritti inviolabili dell’uomo e i doveri di solidarietà e l’art. 3 sulla paridignità e uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione,opinione politica, condizione personale e sociale, sono alla base del contratto.In tale spirito la nostra scuola assume notevole tensione morale e democratica, ponendosi comeun impianto, rilevante, sociale, pedagogico, tecnico, professionale, diretto ad un arricchimentodella personalità, non solo senza emarginazioni, ma anche con l’impegno del recupero dacondizioni di difficoltà derivanti da disagi ambientali e fisici.Il 3° Circolo Didattico “San Nicolò Politi” di Adrano nel riconoscere come istituzione i principisanciti dalla Costituzione e gli interventi legislativi in materia, presenta il seguente progettoeducativo e didattico: il POF.
IL POF E’ il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale eprogettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazionecurricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che lesingole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.(DPR 275\99, art.3)
IL POF E’il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità,offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenzadell’Istituto.
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IL POF E’ il mezzo attraverso cui si armonizzano gli interventi educativi,didattici e organizzativi della scuola stessa, sulla base dellaCostituzione Italiana e degli Indirizzi Ministeriali.
Il piano dell’Offerta formativa
Illustra la struttura,l’organizzazione dellascuola e le attività chevi si svolgono
Presenta tutti iprogetti, le attività etutti i servizi offertidall’istituto
Descrive le azioni di continuità,orientamento,sostegno erecupero corrispondenti alleesigenze degli alunni
Il piano dell’Offerta formativa
vuole
Garantireun’organizzazione piùfunzionale
Estendere il campodell’Offerta Formativa
Elevare la qualità delservizio
permettere il confrontocon l’utenza, per
verificare quelli chesono i reali bisogni di
alunni e genitori
fornire le necessarieinformazioni alle famiglie,
agli enti locali o ad altrisoggetti coi quali la scuola
opera
Aprire la scuola alterritorio
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Deliberatodal Collegio dei docenti
Adottatodal Consiglio di Circolo
E’ stato approvato il24/10/2013
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INDICE
Premessa pag.21 Mission e Vision pag. 72 Presentazione del territorio pag. 102.1 Cenni storici pag.102.2 Contesto Socio-economico pag. 112.3 Risorse del territorio pag.112.4 Utenza scolastica pag.123 Presentazione della scuola pag. 133.1Risorse professionali pag.143.2Orari di ricevimento uffici pag.173.3Risorse strutturali pag.173.4Orario di funzionamento pag.194.Finalità educative pag.204.1Scelte educative e metodologiche pag.205 Scuola dell’Infanzia pag.215.1Obiettivi del processo formativo pag.215.2 Interazione e organizzazione delle attività pag.215.3Organizzazione sezioni pag.225.4Giornata scolastica pag.225.5Obiettivi campi di esperienza pag.245.6Programmazione pag.245.7Progetti curriculari ed extra-curriculari pag.245.8La valutazione pag.256.Curriculo verticale pag.277.Scuola primaria pag.287.1Obiettivi formativi pag.287.2Traguardi per lo sviluppo delle competenze pag.297.3Attività curriculari pag.327.4Ampliamento offerta formativa pag.347.5Progetti curriculari pag.347.6Progetti extra-curriculari pag.347.7Progetti con enti esterni pag.357.8Progetto accoglienza pag.357.9Progetto scuola sicura pag.367.10Piano degli interventi per l’Integrazione pag.3777.11Progetto pari opportunità pag.417.12Viaggi e visite d’istruzione pag.438.Gestione del circolo pag.448.1Organigramma e funzionigramma pag.448.2Documenti che regolano l’organizzazione pag.498.3Formazione delle classi pag.498.4L’accoglienza e il raccordo pag.508.5I rapporti con le famiglie pag.518.6Organizzazione del servizio pag.518.7Tutela della sicurezza pag.52
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8.8Iscrizioni pag.529.Valutazione pag.549.1Il sistema di gestione qualità pag.549.2La valutazione del servizio pag.549.3Valutazione degli apprendimenti pag.559.4Strumenti di valutazione pag.569.5Successo e insuccesso scolastico pag.57
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La Vision indica la meta che in tempi lunghi la nostra Organizzazione Scolasticavuole raggiungere. Ha lo scopo di:
Chiarire la direzione cui deve muovere il cambiamento a lungo termine dellanostra istituzione scolastica.
Fornire alle Persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta, purnella consapevolezza che i percorsi possono essere complessi e difficili.
Contribuire a coordinare efficacemente le azioni di tutti i soggetti coinvolti neiprocessi di educazione, istruzione e formazione della persona umana.
La mission riassume in forma breve, ma significativa, ciò che l’Istituto vuole essereper i propri alunni, le finalità istituzionali della scuola e cosa intende fare peradempiervi.
“Ciò che differenzia gli esseri umani dallecose inerti è che per vivere l’uomo deve
cambiare. Mentre i materiali devonoconservarsi,tutelarsi e ogni cambiamento è
un rischio per la loro integrità, l’uomorischia di non vivere , di vegetare se non
cambia.” (J.Dewey)
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VISION
Centro di formazione culturale: creare occasioni ed opportunità di crescitapersonale continua a vari livelli: Docenti, ATA, Genitori, Alunni, Enti-Associazioni.
Realizzare un percorso Formativo Innovativo Metodologico - Didattico in cui gliAlunni siano soggetti di Diritti alla Cura, all’Educazione, alla Vita di Relazione.
MISSION
Esperienze e Innovazione
Accogliere, formare, orientare, valorizzare esperienze ed innovazione.
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Come?
1. Predisporre azioni per favorire l’Accoglienza di Alunni, famiglie e delpersonale in un’ottica di collaborazione e di appartenenza.
2. Creare spazi ed occasioni di formazione per alunni, genitori, educatori,personale della scuola per un’educazione-formazione permanenti
3. Predisporre/realizzare azioni che favoriscano la Continuità educativa el’Orientamento fin dalle prime classi della scuola Primaria.
4. Attivare azioni per valorizzare le eccellenze e supportare gli alunni indifficoltà di apprendimento limitando la dispersione scolastica efavorendo l’integrazione.
5. Realizzare azioni per incentivare la riflessione su una didattica chemigliori le proposte operative dell’Istituto.
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2.1 Cenni StoriciIl 3° Circolo Didattico di Adrano ha sede nel quartiere "Cappellone" in via Dei Diritti delFanciullo, 45.La scuola è composta da 3 edifici in cui sono ubicate le aule di scuola primaria e dell'infanzia, unoin cui è ubicata la palestra e uno in cui si trovano i locali della segreteria. Gli edifici sonocircondati da ampi spazi con aiuole.All'atto della costruzione dell'edificio scolastico la zona circostante era scarsamente popolata.Ma ben presto si è avuto un notevole incremento di abitazioni e popolazione, che ha portato unsensibile aumento della popolazione scolastica.Nell'anno scolastico 1995/96 da plesso di un Circolo didattico che comprendeva ben tre plessiscolastici la nostra scuola diventa 3° Circolo didattico, successivamente viene intitolato“S. Nicolò Politi”, dall’anno scolastico 2012/2013 assume la denominazione di 3° CircoloDidattico Adrano (CT).Con il “Programma di sviluppo delle Tecnologie Didattiche 1997-2000”, la scuola partecipava aun progetto che prevedeva lo sviluppo modulare ed integrato di una rete locale all’internodell’Istituto”. Il progetto aveva due scopi: da un lato la possibilità di introdurre strumenti dididattica multimediale nelle lezioni curricolari di tutte le discipline, dall’altro di consentire unaelevata diffusione ed organizzazione delle informazioni a vantaggio di tutte le figure dell’Istituto.La partecipazione a successivi progetti nell’ambito del PON ha portato alla realizzazione di unaseconda aula multimediale, di un laboratorio di scienze e di un laboratorio di musica. La scuolavisto il numero della popolazione scolastica,superiore alla disponibilità logistica dei locali haavuto assegnato il plesso di S. Lucia per diversi anni, dove sono state ubicate 7 classi di prima eseconda classe. Dal 2012-2013 il numero della popolazione scolastica è stato ridimensionato perdare attuazione al Decreto Assessoriale del 06/03/2012 “Razionalizzazione e dimensionamentodella rete scolastica della Sicilia”, pertanto i locali del plesso di S. Lucia sono stati ceduti al1° Circolo didattico di Adrano e tutte le classi in esso dislocati si trovano presso la sede delnostro Circolo, dove sono stati momentaneamente occupati tutti i locali disponibili.Anche quest’anno la nostra scuola partecipa ai progetti PON FSE “Fondi Strutturali Europei,”2007/2013, "Competenze per lo sviluppo" pertanto, da gennaio 2014 saranno attivate 10 azioni C1di potenziamento della lingua inglese per gli alunni delle classi quarte e delle classi quinte dellascuola primaria; saranno attivate due azioni B1 per il sostegno al lavoro dei docenti con laformazione di 1 corso di formazione -”Corso sulle metodologie didattiche e le competenzedisciplinari” relative alle competenze di matematica; L’Azione D1”Accrescere la diffusione,l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola “ prevede l’attivazione del corso D1“Corso sulle tecnologie didattiche (corso base). Entrambi i corsi mirano all’innalzamento dellecompetenze dei docenti. Inoltre la scuola ha partecipato al bando PON FESR "Ambienti perl'apprendimento", col progetto “Laboratori ed agenda digitale” .Tale progetto vuole introdurresetting tecnologici innovativi costituiti dai dispositivi mobili (tablet), che integrando altri strumenticome la LIM e il PC, creano ambienti poliedrici che alternano contesti in presenza a contesti online per sviluppare strategie di apprendimento incentrate sull’alunno e sulle capacità di cercare,elaborare e sintetizzare informazioni. Col budget di spesa assegnato alla scuola si acquisteranno:10 Lavagne interattive comprensive di proiettori, computer fissi e cassette di sicurezza, 67 tabletper alunni con armadi di sicurezza, software per tablet. Si attiverà un corso di formazione per 20docenti di 6/8 ore per l’utilizzo delle nuove tecnologie.
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2.2. Contesto socio-economico
Adrano è un centro che gode di una favorevole posizione topografica e geografica e di unaimportante tradizione storica e culturale, testimoniata da vari reperti esistenti nel territorio. Larealtà socio-economica adranita è quanto mai varia. Sono prevalenti le attività connesseall'agricoltura, al commercio ortofrutticolo, all'artigianato e, in misura minore, alla pastorizia.Sono presenti attività commerciali e terziarie.Va rilevata, nel nostro territorio, la presenza di piccole imprese private a conduzione familiare.Adrano attende ancora una soddisfacente soluzione ad alcuni problemi di ordine sociale,economico ed igienico che si ripercuotono negativamente sullo sviluppo sociale ed affettivo delbambino.Il fenomeno della disoccupazione è molto diffuso; è presente quello del lavoro minorile.Il fenomeno migratorio,con il prolungarsi della crisi economica, è causa di disgregazionefamiliare e di disadattamento. Non mancano episodi di violenza e di delinquenza che si esplicitanoin atteggiamenti e posizioni culturali che denotano poca sensibilità ai principi della legalità.
2.3 Risorse del territorio
Dall'indagine conoscitiva svolta è emersa la mancanza di adeguate strutture per il tempo libero alivello pubblico, mentre a livello privato ne esistono varie, quali palestre, scuole di danza,associazioni varie. Ci sembra comunque doveroso sottolineare che la fruizione delle struttureprivate può avvenire soltanto dietro pagamento e che, dunque, per i bambini appartenenti a cetisociali meno abbienti, gli unici spazi per occupare il tempo extrascolastico restano ancora lastrada e la televisione.Le parrocchie svolgono anch'esse un importante ruolo, contribuendo a togliere buona parte deiragazzi a negative influenze ambientali attraverso l'istituzione di oratori. Si rileva, infine, lapresenza di centri educativi ricreativi estivi, realizzati grazie ad iniziative di volontariato confinanziamenti del Comune per quanto riguarda il materiale di facile consumo e alcune attività.Nel territorio funzionano i fondamentali servizi pubblici: Uffici Comunali, Tribunale A.S.L.( Ufficiamministrativi, Guardia Medica, Lunga degenza, Consultorio, Igiene mentale, Ufficio di igiene eProfilassi, Servizio per il recupero dei tossicodipendenti), Casa per indigenti, Commissariato diP.S., Stazione dei Carabinieri, Distaccamento Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Comando deiVigili Urbani, associazioni di volontariato ( Misericordie d’Italia, A.P.C.A.,..), associazionisportive, sindacali, culturali, chiese cattoliche e sedi di altre confessioni religiose, IstitutoSangiorgio Gualtieri e Sacro Cuore in cui operano delle suore.In Adrano, funzionano asili nido a gestione privata; 3 Circoli didattici, 1 Scuola Secondaria diprimo grado, 2 Istituti Comprensivi, 1 Liceo ad indirizzo Classico e Scientifico, 1 Istituto TecnicoCommerciale, Turistico e per Geometri, 1 Istituto Agrario, tutti a gestione Statale; 1 Istituto adindirizzo linguistico, psicopedagogico, sportivo, artistico, magistrale e della comunicazione e unIstituto medico-psico-pedagogico e di riabilitazione, a gestione privata. Vanto del comune diAdrano è il Castello Normanno.
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Esiste una ben fornita e frequentata Biblioteca comunale, dotata anche di attrezzaturemultimediali, una tensostruttura per le attività sportive, un teatro.A livello comunale esiste un servizio sociale, che collabora con i vari circoli didattici per larisoluzione di casi problematici. Per i casi particolarmente gravi, il centro di servizi sociali siinteressa anche ad assegnare personale del comune per assistenza socio-sanitaria.Tale centro segue pure dei bambini appartenenti a famiglie già segnalate presso il Comune congravi problemi socio-economici.Il Comune offre, inoltre la consulenza di uno psicologo per interventi sugli alunni e per unasensibilizzazione formativa al ruolo di genitori.Esiste, presso l'Azienda Sanitaria 3, l'équipe multidisciplinare che comprende i paesi di Adrano,Biancavilla, S. Maria di Licodia, che ha sede presso il centro di recupero di Biancavilla, a cui lascuola si rivolge per segnalare i bambini sospetti portatori di handicap.Si evidenzia che i servizi offerti dal Comune di Adrano e dall’ASL sono insufficienti per risolvere iproblemi del Circolo.Negli ultimi anni si sono affermate diverse Associazioni libere che si aprono al territorio e chearruolano al loro interno ragazzi e ragazze impegnati in diversi settori artistici e non, come ilteatro, la musica, l’impegno sociale.
2.4 L’UTENZA SCOLASTICALa popolazione scolastica del 3° Circolo è varia.Sono presenti alunni appartenenti a famiglie di diverse estrazione sociali, con stimoli culturalieterogenei. Un numero consistente di famiglie assumono corresponsabilità educativa e partecipanoattivamente all’opera educativa della scuola.Molte famiglie delegano alla scuola, quasi totalmente, la funzione educativa.Si rileva la presenza di bambini con notevole svantaggio socio - culturale, appartenenti a famigliein cui sono presenti gravi problemi (disoccupazione, delinquenza, ecc.), con conseguentedisinteresse all'adempimento dell'obbligo scolastico, nonché alla frequenza e alla partecipazionealla vita scolastica.
Dove siamo
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La sede
Scuola dell’infanzia Scuola primaria
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I nostri alunni e la nostra ScuolaGli alunni Classi
316 13 Settore Infanzia531 23 Settore Primaria
Totale 847 36Alunni in situazione di handicap 16 scuola primaria ;
2 scuola dell’infanzia.
3° Circolo Didattico Statale“S. NICOLO’ POLITI”
VIA DEI DIRITTI DEL FANCIULLO, 45 ADRANO (CT)
Fax: 095/7695676 Telefono: 095/7695676
www.terzocircoloadrano.it Codice meccanografico istituto
[email protected] CTEE0900
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
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3.1 Risorse Professionali
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Giuseppa Centamore
PERSONALE DOCENTE 17 unità Scuola dell’Infanzia45 unità Scuola Primaria
PERSONALE ATA 1 Direttore dei Serviziamministrativi
4 unità Assistenti amministrativi
13 unità Collaboratori scolastici
Dettaglio Personale ATADSGA Carace Maria CatenaAssistenti Amministrativi Chisari Giovanna
Faro AntoniaPagliaro FrancescoSalanitro Pietra
Collaboratori Scolastici Botta FrancescoCoco SalvatoreDi Primo OrazioLiotta AlfioLucifora PietroMarzullo CarmelaMicalizzi GiuseppeMiano Barbaro GiuseppePassanisi MaurizioSaitta VincenzoStrano FrancescoTomasello RosarioZito Giuseppe
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Docenti scuola primariaScuola comune:
1. AMOROSO NICOLO’2. BERTO GIUSEPPA3. BUA ALFIA4. CALO’ SILVIA5. CARUSO MARIA CATENA6. CARUSO ROSARIA7. CHIANTELLO ANTONELLA8. CHIANTELLO GIUSEPPINA9. CINARDI CONCETTA10. COCO MARIA ILLUMINATA11. DI FEDE MARIA GIUSEPPA12. DI GUARDIA GAETANA13. DIOLOSA’ CARMELA14. FICHERA GRAZIA15. FICHERA SERAFINA16. GAROFALO MARIA GIOVANNA17. GAROFALO SALVATORE18. LEANZA MARIA CONCETTA19. LIOTTA GIUSEPPA20. LIOTTA MARIA CONCETTA21. LO FARO MARIA22. MARCELLINO CONCETTA23. MARCELLINO PIETRA24. MAROCCO ANNA RITA25. MAZZAGLIA MARIA RITA26. PELLEGRITI MARIA ANTONIA27. PETRELLI PIETRA28. POLIZZI MARIELLA29. PULITO FELICE30. RONSISVALLE MARIA LETIZIA31. SAITTA ANGELA32. SAITTA MARIA33. TERIACA ANNA MARIA34. TROVATO MARIA
Lingua inglese:1. BERTOLO VINCENZA2. LA DELFA ROSAURA3. MILIO PATRIZIA
Sostegno:1. CAPORLINGUA LUCIA2. DI COSIMO CONCETTA3. LANAIA MARIA GRAZIA4. LONGHITANO MARIA RITA
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5. PAGANA ANGELA
Religione cattolica:1. AMATO ROSA2. CINARDI GRAZIA3. LICARI MARIA
Comunali (ex Patronato):1. GAROFALO CONCETTA2. VALASTRO SANTA
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIAScuola comune:
1. AGOSTA MARIA AGATA2. BADALATI MARIA RITA3. BARCELLA PIERA AMBROGINA4. D’ASERO ANGELA5. DI PASQUALE ELINA6. GRECO LINA7. LEANZA GIOVANNA CHIARA8. MESSINA MARGHERITA9. MIANO GRAZIELLA10. MONTALTO CONCETTA11. RICCA DOMENICA12. RICCERI CLAUDIA13. RUBINO MARIA TERESA14. SCUDERI VALENTINA15. TOMASELLI CONCETTA16. TOMASELLI ROSA
Sostegno:1. TOSCANO SERAFINA
Religione cattolica:1. TOMASELLO ARIANNA
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3.2 ORARIO DI RICEVIMENTO UFFICI:
Servizi amministrativi
L’Ufficio della Direzione è composto da 4 Assistenti Amministrativi e da un Direttore SGA
L’orario di funzionamento e di apertura al pubblico dell’ufficio è il seguente:
UFFICIO DI SEGRETERIA
Direttore Amministrativo: Sig.ra Carace Maria Catena
giorni orario di funzionamento apertura al pubblico
Lunedì - Mercoledì - Venerdì 8.00 - 14.00 11.30 – 13.00
Martedì - Giovedì 8.00 - 14.00
15.00- 18.00
Martedì - Giovedì
16.00 – 17.00
UFFICIO DI PRESIDENZA
Dirigente Scolastico Giuseppa Centamore
Orario di ricevimento lunedì –mercoledì- venerdì, mattina ore ufficio
3.3
Il circolo possiede oltre alle aule normali, anche aule speciali e vari locali accessori. La dotazionedi attrezzature, strumentazioni e sussidi didattici è la seguente:
Una palestra attrezzata. Un laboratorio scientifico e un laboratorio musicale adibiti momentaneamente ad aule Quattro LIM Biblioteca infanzia e primaria L’istituto ha tre laboratori informatici dotati di postazioni multimediali, scanner, stampanti,
accessori di registrazione sonora, programmi per trattare le immagini, i suoni, i filmati Spazi attrezzati per il servizio mensa.
LE RISORSE STRUTTURALI
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Aula informatica Aula con lavagna interattiva
Palestra Sala mensa
Biblioteca infanzia
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3.4 Orario di funzionamento
Scuola dell’Infanzia
Scuoladell’Infanzia
orario ridotto
orarionormale
mattina uscita
8,10 /9.00 13.00/13.10
mattina pranzo uscita
8.10/9.00 12.00/13.00 Lunedì e mercoledì
15.30-15.35
Martedì,giovedì,venerdì
16.30-16.35
Scuola Primaria
Scuola primaria giorni orarioClassi a 27 ore settimanali martedi – mercoledì - giovedi - venerdi 8.10 - 13.40
lunedì 8.10 - 13.10
Classi a 40 ore settimanali lunedi– mercoledì
martedì-giovedì-venerdì
8.10 - 15.35
8.10 - 16.35
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La scuola pone l’alunno al centro dell’azione educativa, ne promuove la crescita cognitiva,affettiva e sociale e si impegna a raggiungere i traguardi delle competenze delle Nuove IndicazioniNazionali.La scuola dell’Infanzia avvia gli alunni alla conquista della: maturazione dell’identità conquista dell’autonomia sviluppo delle competenze vivere la prima esperienza di cittadinanza
La scuola Primaria sviluppa in modo armonico, progressivo e unitario il processo dialfabetizzazione culturale di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
La nostra scuola si propone di
Fornire una solida preparazione di base: alla scuola spetta il compito di dare agli alunni ifondamentali saperi di base e gli strumenti di analisi e di elaborazione che mettano glistudenti in grado di orientarsi.
Favorire l’integrazione delle differenze: sia etnico- culturali che socio-economiche o dialtro tipo come quelle dei portatori di handicap.
Rispettare la molteplicità delle intelligenze: riconoscere l’individualità e la specificità diogni alunno, la sua storia personale, le attitudini, le capacità, le modalità diapprendimento.
Prevenire il disagio: la scuola si preoccupa di instaurare un clima accogliente e disteso e dicercare una soluzione positiva, mettendo in atto ogni strategia possibile, nei casi in cui simanifestino comportamenti a rischio, intolleranza alle regole, segnali di malessere.
Orientare alla crescita e alle scelte future Valorizzare la creatività e la capacità di confrontarsi con gli altri rispettando i diritti dei
bambini Educare all’acquisizione di un metodo di studio individuale ed esalta la metodologia del
lavoro di gruppo
4.1 Le scelte educative e metodologiche
Le metodologie didattiche terranno conto del seguente quadro di riferimento: Costruire rapporti sereni tra allievi, tra allievi ed insegnanti, tra scuola e famiglie Favorire l’autonomia degli alunni attraverso la valorizzazione dei successi personali Favorire la partecipazione responsabile alla vita di gruppo Sviluppare la capacità critica e di scelta Valorizzare le abilità di ciascuno Proporre attività e stimoli diversificati
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5.1 OBIETTIVI DEL PROCESSO FORMATIVO
La scuola dell’infanzia si pone lo scopo di far trovare ai bambini un ambiente ospitale e familiareche favorisca lo sviluppo armonico della loro personalità. L’ azione educativa si propone, pertanto,di accogliere e rispettare “i veri bisogni” formativi del bambino come soggetto attivo, impegnato inun processo di interazione con i propri compagni, gli adulti, l’ambiente e la cultura.I principi ispiratori desumono dalle Nuove Indicazioni che attraverso la definizione dei campi diesperienza: il sé e l’altro; il corpo in movimento; linguaggi, creatività, espressione; i discorsi ele parole; la conoscenza del mondo, suggeriscono di organizzare una scuola che sia “un ambienteeducativo intenzionalmente e professionalmente strutturato”, che valorizza le specifichecaratteristiche relazionali e didatticheLe Nuove Indicazioni affidano alla scuola ed alle insegnanti la scelta della via da seguire, quindi,indicano le finalità educative:maturazione dell’identitàconquista dell’autonomiasviluppo delle competenzevivere la prima esperienza di cittadinanzaIl tutto è inteso come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche,intellettive nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzionedella realtà. Tutto ciò partendo dalla storia personale di ciascun bambino, dalle sue capacità, dalledinamiche affettive ed emotive, derivanti dal contesto familiare e sociale in cui vive.Si ritiene molto importante stimolare il desiderio di sapere, di conoscere, di esplorare, di ricercare.Infine si cerca di accrescere nei bambini una “vivacità intellettuale” che permetta loro disviluppare le capacità di relazionare, elaborare e produrre cultura.
5.2 INTERAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
La scuola dell’infanzia si qualifica oltre che per i valori di funzionamento, anche per lo stile,nell'interazione con i bambini e nell'organizzazione delle attività.Nella scuola dell’infanzia sono indispensabili:-rispettare e considerare il bambino come soggetto attivo, protagonista della propria crescita e nonun semplice esecutore di sequenze previste e prestabilite;-svolgere attività individualizzate che a dare una risposta alle esigenze del singolo secondo lemodalità specifiche dell'apprendimento;- esperienze a livello di gruppo che consentono al bambino di superare l'egocentrismo affettivo,logico, sociale e morale.La scuola dell’infanzia non deve chiudersi in sé stessa, ma essere istituzione aperta, disponibile acogliere, in termini educativi, quanto l'esterno offre per una continua formazione permanentequindi si ritiene necessaria la massima disponibilità e collaborazione all'organizzazione in modoidoneo e proficuo delle attività didattiche .Gli incontri periodici con le famiglie servono adapprofondire e raggiungere e a verificare le attività svolte. Tutto ciò con una programmazione chediventi occasione di crescita e di maturazione con il coinvolgimento e la condivisione di tutte lepersone operanti nella scuola, compreso il personale ausiliario, parte integrante della comunitàeducativa.
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5.3 ORGANIZZAZIONE SEZIONILa scuola dell’infanzia è organizzata secondo lo schema di sezioni omogenee ed eterogenee; lasezione è punto di riferimento primario perché offre al bambino elementi di familiarità percettiva equindi sicurezza affettiva; individua i suoi compagni; sperimenta i primi schemi relazionali
allargati, che includono sia il gruppo dei pari che gli adulti significativi (gli insegnanti).Il modello organizzativo dell'intersezione attuato in alcune sezioni nella nostra scuola permetteattività differenziate, specifiche, puntualmente calibrate sulle capacità di apprendimento e dell'età.
5.4 GIORNATA SCOLASTICA SEZIONI : ORARIO ANTIMERIDIANO
TEMPI ATTIVITA’ SPAZI VALENZA EDUCATIVA
8.10/9.00 Ingresso
gioco libero
Aula Relazionale
9.00/9.10 Attività di routine
(calendario,presenze,grafico deltempo)
Aula Comunicativa
Relazionale (acquisizionedi regole comunitarie)
Logico - simbolica
9.15/9.40 Socializzazione Salone
1° piano
Relazionale
9.45/10.30 Attività strutturata Aula Sviluppo abilità ecompetenze
10.30/ 11.00 Merenda Aula Alimentare - nutrizionale
11.00/12.00 Attività guidata Aula Sviluppo abilità ecompetenze
12.00/13.00 Gioco libero e strutturato,attività dilaboratorio,riordino materiale
Aula
Salone
Cortile
Cognitiva
Creativa
Relazionale
Affettiva
13.00/13.10 Uscita Aula Espressiva
Abilità motoria
Autonomia
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GIORNATA SCOLASTICA SEZIONI IN ORARIO NORMALE
TEMPI A TTIVITA’ SPAZI VALENZA EDUCATIVA
8.10/9.00 Ingresso
gioco libero
Aula Relazionale
9.00/9.10 Attività di routine
(calendario,presenze,graficodel tempo)
Aula Comunicativa
Relazionale (acquisizione diregole comunitarie)
Logico - simbolica
9.15/9.40 Socializzazione Salone
1° piano
Relazionale
9.45/11.00 Attività strutturata Aula Sviluppo abilità e competenze
11.00/ 11.45 Gioco libero e guidato Aula
Salone
Cortile
Relazionale
Abilità motorie
11.45/12.00 Riordino materiale epreparazione al pranzo
Aula
Bagno
Abilità manuali e motorie
Autonomia
12.00/13.00 Pranzo Sala mensa Socio- relazionale
Alimentare- nutrizionale
13.00/15.40 Gioco libero e strutturato,attività di laboratorio,
riordino materiale
Aula
Salone
Cognitiva
Creativa
Relazionale
Affettiva
16.00/16.35 Uscita Aula Espressiva
Abilità motorie
Autonomia
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5.5 OBIETTIVI IN FUNZIONE DEI CAMPI DI ESPERIENZA
Alla fine dei tre anni di frequenza, in base al patrimonio di conoscenze con cui il bambino è entratonella scuola e all’opera educativa, se non ha difficoltà di apprendimento, la nostra scuoladell’infanzia si propone di far raggiungere al bambino i seguenti traguardi:- conoscere il proprio corpo e controllare le proprie forze istintive;- essere curioso e sentire il bisogno di esplorare il mondo circostante, dimostrando atteggiamenti diinteresse per ogni fenomeno ed avvenimento;- essere autonomo e dimostrare sicurezza nel fare e nello stabilire relazioni positive e rapporti dicollaborazione, aiuto scambievole e rispetto per gli altri;- sviluppare il senso religioso e percepire l’esistenza di un Dio Creatore dell’Universo e Padre ditutti: essere stimolato ad osservare le bellezze del creato e i fenomeni naturali, verso i qualidimostrare interesse e curiosità;- acquisire tutte le competenze reali che un bambino può raggiungere e quindi possedere iprerequisiti per accedere alla scuola primaria, quali: prelettura, prescrittura, competenza logica,capacità d’ascolto, autocontrollo, competenze spazio- temporali.
5.6 PROGRAMMAZIONE
La programmazione curricolare viene elaborata in ottica collegiale, prestando attenzioneall'apprendimento e ai suoi ritmi, nel rispetto dei vari campi d'esperienza, suddividendo gli obiettivie le attività nei gruppi di sezione e di intersezione.La scuola dell’infanzia ritiene importante il rapporto di coerenza educativa con la scuola primariain base a precisi criteri operativi ed accordi che consentono ad entrambe le scuole di essere insintonia e di mantenere una continuità in termini di collaborazione, pur tenendo conto del processoeducativo del bambino.Per attuare la continuità e per fare entrare il bambino nel mondo delle competenze, e cioè deiprerequisiti che deve raggiungere per accedere alla scuola primaria, si stabilisce un rapportocontinuativo con la stessa. In accordo con le insegnanti, riteniamo indispensabili alcune iniziative:
-confronto con le insegnanti delle prime classi della primaria;-scambio di informazioni;
-attuazione del Progetto “Accoglienza”.
5.7 PROGETTI CURRICULARI
IL PROGETTO ACCOGLIENZA
esso ha come obiettivo primario far vivere l’ambiente
scolastico come luogo positivo ed accogliente dove instaurare
le prime relazioni comunicative con l’adulto (insegnante) ed i
compagni.
Il progetto è articolato in vari interventi:
- il primo colloquio con i genitori per conoscere il bambino;
- le sue cose e i suoi giochi che l’aspettano a scuola ogni
mattina per una continuità fra scuola e famiglia;
- la responsabilizzazione dei “grandi” in un lavoro di
tutoraggio con i “piccoli” per un avvio più rassicurante alle
relazioni;
- i giochi con i nomi dei compagni per conoscerli e comunicare
con loro.
25
IL PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE
IL PROGETTO LETTURA
IL PROGETTO AMBIENTE
IL PROGETTO TEATRO
IL PROGETTO SALUTE
5.8 PROGETTI EXTRA-CURRICULARI
IL PROGETTO INGLESE” Hello Children”
si propone di avviare i bambini a
diventare utenti sempre più sicuri e
consapevoli del sistema stradale.
intende promuovere un approccio nuovo
con il libro, come un gioco, per
intraprendere il percorso fantastico della
creatività personale e dell’invenzione.
si propone di avviare l’alunno ad una
corretta educazione e al rispetto
dell’ambiente in tutte le sue
manifestazioni.
si propone di suscitare negli
alunni l’interesse verso un codice
linguistico diverso.
si propone di far partecipare gli alunni
all’elaborazione, alla presentazione e alla
realizzazione di un progetto comune.
(recital)
-si propone di curare in autonomina lapropria persona
-prendere coscienza dei bisogni elementari delproprio corpo
26
LE VISITE CULTURALI durante il corso dell’anno i docenti effettuano delle uscite didattiche
stabilite in sede di programmazione curricolare.
L’ATTIVITA’ DI SOSTEGNO PER ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP sono gestite dalle
insegnanti di sostegno che operano in stretta collaborazione con le insegnanti di sezione per
perseguire un’autentica integrazione,attraverso un lavoro che tenga conto dei bisogni del singolo
bambino in difficoltà e del contesto dei bisogni formativi del gruppo-sezione.
5.9 VALUTAZIONE
La valutazione dei livelli di sviluppo prevede:
- un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui il bambino accede alla
scuola dell’infanzia;
- dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed
individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;
- dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell'attività educativa e
didattica e del significato globale dell'esperienza scolastica.
Al termine del triennio viene compilata la scheda di passaggio di informazioni per la scuola
primaria.
27
6.
È l’insieme delle attività didattiche progettate , realizzate e valutate nell’ambito dell’esperienzaformativa degli allievi. Il curriculo d’Istituto è il “ cuore didattico”del Piano dell’OffertaFormativa di cui costituisce la descrizione in forma essenziale dell’applicazione di quanto previstodalle Indicazioni Nazionali.Nella scuola dell'infanzia ciò si effettua attraverso i campi di esperienza, che sono luoghi del faree dell'agire del bambino, orientati dall'azione consapevole degli insegnanti: introducono ai sistemisimbolico-culturali e permettono al bambino di orientarsi nella molteplicità e nella diversità deglistimoli e delle attività.Nella scuola Primaria il curriculo definisce: finalità· traguardi di sviluppo delle competenze (sono piste da percorrere per garantire uno
sviluppo integrale della persona e posti al termine della scuola dell’infanzia, della scuolaprimaria, della scuola secondaria di I grado);
obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici per lo sviluppo delle competenze previstedalle indicazioni, definiti al termine del terzo e quinto anno della scuola primaria).
Essi rappresentano riferimenti ineludibili per gli insegnanti, costituiscono criteri per lavalutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi. In questaprospettiva il nostro circolo ha costruito il curricolo verticale attraverso l’individuazione dellecompetenze e degli indicatori essenziali del percorso di apprendimento disciplinare nell’arco ditutto il primo ciclo dell’istruzione.E’ pertanto necessario stabilire quali siano gli indicatori per la valutazione da sottoporre a verificaal termine di ogni classe. Il Curricolo verticale delle discipline della scuola primaria e quello deicampi di esperienza della scuola dell’infanzia sono parte integrante del POF.
28
7.
Cosi come sancito dalle Indicazioni nazionali, la scuola deve partire dalla centralità della personanella definizione e realizzazione delle strategie educative. L’alunno è al centro dell’azioneeducativa in tutti i suoi aspetti: affettivi, cognitivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali,religiosi pertanto i docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisognifondamentali e i desideri dei bambini. “La finalità della scuola del primo ciclo è l’acquisizionedelle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nellaprospettiva del pieno sviluppo della persona”.
7.1 Gli obiettivi formativiConoscenza di sé Consapevolezza della propria identità Controllo del proprio comportamento Valutazione delle sollecitazioni esterne
Relazione con gli altri Interazione positiva con i coetanei e gli adulti Disponibilità all’ascolto e al dialogo
Orientamento Consapevolezza delle proprie capacità ed esperienze Maturazione di scelte future adeguate Capacità organizzative
Strumenti culturali Equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona Utilizzo di diversi codici comunicativi Orientamento nelle diverse realtà storiche e geografiche Padronanza dei concetti fondamentali della matematica
Conoscenza di fenomeni scientifici Lettura della realtà in chiave tecnologica
Convivenza civile Consapevolezza dei diritti e dei doveri della singola persona in relazione alla comunità
sociale e civile Conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano e di quelli comunitari e internazionali Consapevolezza dei rischi connessi a comportamenti disordinati Capacità di riconoscere codici e regolamenti per la salvaguardia della propria ed altrui
sicurezza e per il rispetto dell’ambiente
29
7.2 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Rappresentano dei riferimenti inderogabili in quanto indicano piste culturali e didattiche da percorrere eaiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.
Italiano
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggisemplici chiari e pertinenti formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, distudio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie dilettura funzionali agli scopi.
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scrittiinformazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazioneacquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personalie/o collettive registrando opinioni proprie o altrui
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o silegge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse sceltedeterminate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
Lingua Inglese
Ascolta e comprende istruzioni,espressioni e testi di vario tipo Legge testi su argomenti noti Esprime in modo comprensibile informazioni legate alla sfera personale Scrive semplici messaggi o fa semplici descrizioni Conosce elementi culturali diversi dal proprio
Storia
Colloca nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del passato individuando i nessi tra glieventi storici e le caratteristiche geografiche di un territorio.
Ricava informazioni da documenti di diversa natura. Conosce i principali aspetti di civiltà dell’antichità. Elabora rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni
tra gli elementi caratterizzanti. Utilizza carte geo - storiche per contestualizzare informazioni e dati storici. Elabora in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti affrontati. Coglie testimonianze e figure significative della storia locale.
Geografia
Utilizza carte geografiche di tipo diverso per raccogliere informazioni su un territorio. Riconosce e rappresenta graficamente le principali tipologie di paesaggio e di fascia
climatica. Conosce gli elementi fisici e antropici delle regioni italiane.
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Individua i legami tra l’ambiente, le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo. Utilizza in modo appropriato i termini del linguaggio disciplinare
Matematica
Conosce e opera con i numeri naturali e decimali (multipli, divisori e numeri primi) Padroneggia la piena strumentalità delle quattro operazioni con numeri interi e decimali Comprende il significato dei numeri interi relativi e li rappresenta sulla retta Fa previsioni e controlla la correttezza del risultato di operazioni eseguite anche con la
calcolatrice Costruisce e disegnare le principali figure geometriche individuando gli elementi
significativi ( lati, angoli, altezza...) Riconosce ed effettua traslazioni, simmetrie, rotazioni Costruisce modelli in scala Calcola perimetri e aree nei poligoni regolari e non Misura figure Solide Padroneggia i sistemi di misura convenzionale Attua equivalenze tra un’unità di misura e un’altra Analizza il testo di un problema, individua le informazioni necessarie e quelle mancanti o
superflue per la sua risoluzione Organizza un percorso di soluzione e lo esplicita attraverso parole, schemi o diagrammi Dimostra la validità di un'ipotesi formulata attraverso verifiche Classifica e rappresenta i dati con tabelle e diagrammi di vario tipo Osserva e descrive un grafico usando moda, mediana e media aritmetica Riconosce eventi certi, possibili, impossibili, equiprobabili, più probabili, meno probabili
Scienze Sa utilizzare strumenti adeguati per la misurazione Sa raccogliere dati e individuare tempi, spazi e modalità di un esperimento Sa distinguere e analizzare le percezioni legate all'uso dei cinque sensi Sa riconoscere la morfologia e le funzioni degli organi di senso Conosce l'importanza dell'equilibrio biologico all'interno degli ecosistemi
Tecnologia
Individua le caratteristiche, le funzioni e il funzionamento di una semplice macchina Conosce le parti di un oggetto, lo sa ricostruire e rappresentare Sceglie materiali adeguati per progettare e realizza semplici artefatti Comprende l'uso e il funzionamento di dispositivi automatici di uso comune Interpreta segnali e istruzioni e renderli operativi Individua la risposta tecnologica che l'uomo ha prodotto a fronte dei suoi bisogni Usa software di videografica e videoscrittura per creare progetti Sa ricercare notizie in enciclopedie multimediali e Internet
Musica
Ascolta brani musicali di culture, tempi e luoghi diversi Riconosce e classifica gli elementi basilari del linguaggio musicale in brani di vario genere
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Crea e/o esegue collettivamente e individualmente brani vocali curando l’intonazione,l’espressività e l’interpretazione
Sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce Applica strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani,
pervenendo alla comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e rapportandole al contesto di cui sono
espressione
Arte e immagine
Utilizza gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggereimmagini statiche e messaggi in movimento.
Legge gli aspetti formali di opere d’arte Produce e rielabora in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e
strumenti diversificati Conosce e apprezza i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio
Educazione Fisica
Controlla gli equilibri posturali e dinamici, per una gestualità, anche sportiva, più efficace Si muove in situazioni complesse e nel gioco con gesti coordinati ed efficaci Utilizza abilità di lancio, ricezione, mira, destrezza fine per risolvere situazioni motorie
complesse e di gioco Sa esprimere emozioni, stati d’animo e sentimenti con la mimica, la postura e il movimento. Sa eseguire semplici composizioni e/o progressioni motorie, utilizzando un’ampia gamma di
codici espressivi. Sa organizzare (creare, riordinare, modificare) le regole di un gioco confrontandosi con gli
altri e accettandone le scelte. Coopera nel gruppo, sa confrontarsi lealmente, anche in competizione, con i compagni. Svolge un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco-sport individuali e di squadra. Assume comportamenti igienici e salutistici Rispetta regole esecutive funzionali alla sicurezza nei vari ambienti di vita Sa organizzarsi nello spazio e nel tempo in situazioni motorie complesse e di gioco Riconosce il rapporto tra alimentazione e benessere fisico.
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7.3 LE ATTIVITA’ CURRICULARILe discipline non sono separate l’una dall’altra ma insieme costituiscono l’unitarietà tipica deiprocessi di apprendimento, ogni persona infatti,a scuola come nella vita, impara attingendoliberamente dalla sua esperienza ,dalle conoscenze, dalle discipline,elaborandole con un’attivitàautonoma e continua.
RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA
Classi a 27 oreMATERIE/ Classe 1° 2° 3° 4° 5°
Italiano 7 7 6 6 6
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Educazione fisica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 2 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3 3
Religione 2 2 2 2 2
Totale oresettimanali
27 27 27 27 27
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Classi a 40 ore
MATERIE/ Classe 1° 2° 3° 4° 5°
Italiano 7 7 6 6 6
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Educazione fisica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 2 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3 3
Religione 2 2 2 2 2
Laboratori 3 3 3 3 3
Mensa 10 10 10 10 10
Totale oresettimanali
40 40 40 40 40
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7.4 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per dare risposta ai bisogni individuali e sociali degli alunni e contribuire allo sviluppo armonicodella persona, la scuola, progetta e realizza iniziative culturali formative- orientative in orariocurricolare ( curricolo locale) e laboratori didattici facoltativi per gruppi di interesse , da svolgerein orario pomeridiano in attività extra-curriculari.
I progetti del P.O.F.si riferiscono a quattro aree fondamentali:1. Area della valorizzazione delle eccellenze2. Area del successo formativo e del recupero3. Area artistico - musicale4. Area del ben-essere
7.5 PROGETTI CURRICULARII Laboratori curriculari riguardano l’educazione alla Cittadinanza e Costituzione:
Pari opportunità ,Continuità,Accoglienza Educazione Ambientale Educazione alla legalità Educazione Alimentare Educazione alla sicurezza Educazione alla salute prevenzione Orientamento,Educazione Stradale Attività sportive,musicali,espressive
7.5 PROGETTI EXTRA-CURRICULARICompatibilmente con la disponibilità delle risorse necessarie, è prevista nel corrente annoscolastico, la realizzazione extracurriculare dei seguenti progetti di ampliamento dell’offertaformativa.I laboratori facoltativi attualmente attivati sono:
Scuola dell'InfanziaProgetto coro – “Un coro per la scuola” -Progetto “Hello children”
Scuola PrimariaProgetto coro – “Un coro per la scuola” rivolto a tutti gli alunni del circoloProgetto “Esprimiamoci con il corpo”- rivolto agli alunni diversamente abili insieme ad unpiccolo gruppo di alunni delle classi di appartenenza dei suddetti.Progetto “Impariamo giocando” rivolto agli alunni di classi 2°Progetto“Una bella differenza !” rivolto agli alunni di classi 3°Progetto“Navigo in biblioteca” - rivolto agli alunni di Classi 3°
Le attività dell’ampliamento dell’offerta formativa. sono facoltative, a richiesta dei genitori.
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7.7 Progetti con enti esterni
Si attiveranno, inoltre, progetti con la partecipazione di enti esterni, che offrono la loro operagratuitamente garantendo professionalità e serietà.Qui di seguito sono elencati i progetti approvati per l’anno scolastico 2013-2014
1. Progetto “Bravo a scuola,bravo a calcio “ con la Polisportiva di Adernò, L’esperto MarcoAlberio affiancherà gli insegnanti durante le ore di ed. fisica per lo svolgimento di esercizimotori mirati allo sviluppo degli schemi di base della motricità, dello sviluppo delle capacitàpercettive e della coordinazione dinamica.
2. Prevenzione e salute orale per gli alunni di scuola primaria, con gli specialisti Dott.Leanza e Dott. Lo Giudice., medici odontoiatri che prevedono incontri con alunni e genitori.
3. Prevenzione e salute orale per gli alunni della scuola dell’infanzia con lo specialistaodontoiatra dott. Santangelo
4. Progetto Pedagogico per gli alunni con DSA, disturbi specifici dell’ apprendimento, conla Dott.ssa La Mela, che prevede seminari con docenti e genitori , screening per tutti glialunni e la realizzazione di laboratori pomeridiani per l’attuazione di strategie di intervento
5. Progetto per la corretta Alimentazione con l’intervento della dottoressa Santangelo.6. I giochi di matematica per gli alunni delle classi terze,quarte e quinte7. Le Olimpiadi di grammatica per gli alunni delle classi quinte
Tra i progetti curriculari rivestono particolare importanza: Progetto Accoglienza Progetto Sicurezza Progetto Integrazione Progetto Pari opportunità
7.8 PROGETTO ACCOGLIENZA
Gli alunni vanno considerati non come soggetti passivi, ma persone che hanno una loro storia,capaci di agire, reagire ed interagire; pertanto assume un’importanza rilevante la dimensionerelazionale che permetterà apprendimento e sviluppo cognitivo nell’interezza della persona.Saranno ricercate strategie e modalità operative volte a favorire le forme della continuità,offrendo, da subito, agli allievi l’opportunità di esprimere “se stessi” e la propria potenzialità in unclima psicologico positivo, evitando al contrario, di creare situazioni che possano far insorgeredisagi e ansia.Per favorire un approccio piacevole e sereno, nei primi giorni dell'anno scolastico i docenti sidedicano alla realizzazione del progetto accoglienza che consiste nell'attuazione di specificheattività atte a favorire lo star bene insieme e che viene realizzato durante il mese di settembre perraggiungere le seguenti finalità:
far percepire agli alunni che l'ambiente della scuola è accogliente e sereno; dare ad ogni bambino la possibilità di vivere relazioni positive con i compagni;
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inserire l'alunno al centro di un grande progetto dove egli possa sentirsi protagonista nellaconquista della sua identità personale, culturale e sociale.
Viene data attenzione : alla costruzione del sé corporeo; alla maturazione delle capacità senso-percettive e della discriminazione degli stimoli pervenuti dalla realtà circostante; allo sviluppo delle capacità logiche, della creatività e della comunicazione; allo sviluppo delle abilità di lettura, scrittura e matematiche; alla promozione di comportamenti relazionali costruttivi e al riconoscimento delle regole.
Con tale progetto si vogliono raggiungere le competenze sotto elencate: Riuscire ad esprimere i propri e gli altrui vissuti Partecipare attivamente e con entusiasmo allo svolgimento di attività e giochi Consolidare rapporti positivi con i compagni Acquisire capacità di riflessione e di giudizio
Il progetto non si ferma al mese di settembre ma dura tutto il periodo scolastico perché èimportante accogliere e far stare bene gli alunni durante tutto il loro corso di studi, sostenerli,motivarli e aiutarli nel loro percorso educativo.
7.9 Progetto Scuola SicuraCol progetto Scuola sicura si vogliono raggiungere queste finalità:
1. Acquisire una migliore conoscenza del territorio e dei rischi presenti in esso, al fine dipredisporre strumenti e automatismi da attivare in situazioni di emergenza, favorendol’assunzione di comportamenti corretti, ispirati alla solidarietà, alla collaborazione, allacoscienza civile.
2. Acquisire la capacità di muoversi correttamente nello spazio.3. Riconoscere i rischi naturali, tipici del nostro territorio, e quelli che potenzialmente
incontriamo a scuola e nella vita di tutti i giorni.4. Ricercare informazioni corrette e individuare modi di comportamento per fronteggiare
possibili situazioni di emergenza, per operare scelte finalizzate alla salvaguardia dellapropria ed altrui incolumità.
GLI ITINERARI DIDATTICI SONO I SEGUENTI:
1. Conoscenza e uso conveniente degli indicatori topologici.2. Osservazione degli spazi degli ambienti di vita.3. Conoscenza dell’ubicazione, l’uso e la funzione degli ambienti scolastici con l’utilizzo di
carte e rappresentazioni.4. Esecuzione, descrizione e rappresentazione di percorsi.5. Individuazione, nelle piante topografiche, dell’ubicazione della scuola, della propria casa,
dei luoghi più frequentati.6. Conoscenza dei simboli di pericolo e di emergenza.7. Capacità di individuare le situazioni di pericolo presenti a casa, per strada e nell’ambiente
scolastico.8. Comprensione degli effetti della corrente elettrica e del calore.9. Ricerca delle zone a rischio e dei “presidi di sicurezza”.
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10. Acquisizione di comportamenti responsabili di collaborazione, aiuto e solidarietà.11. Capacità di comprendere che è diritto-dovere dell’uomo conservare e difendere la propria
salute e la propria e altrui integrità psico-fisica.12. Esercitazioni relative al piano di evacuazione.13. Identificazione delle procedure e dei compiti assegnati
7.10 PIANO DEGLI INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
L’intervento educativo mirato al recupero e all’integrazione di soggetti in situazione di handicap,di svantaggio e con differenze culturali – linguistiche, ha come presupposto considerare eaccogliere la diversità come risorsa comune al fine di promuovere la peculiarità di ciascunbambino. Da un’ attenta analisi delle varie situazioni presenti nel nostro istituto , emerge cheall’interno della nostra scuola sono presenti diverse problematiche :
alunni con situazioni di svantaggio socio-culturale ; alunni stranieri ; alunni diversamente abili ; alunni con D.S.A ( non certificati )
Gli insegnanti del circolo hanno stilato il Piano annuale per l’inclusione per l’a.s.2013-2014,prendendo in considerazione:
o Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo.o percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti.o strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.o Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola.o Ruolo della famiglia e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative.o Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi.o Valorizzazione delle risorse esistenti.o Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
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SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE
La scuola accoglie un numero considerevole di bambini in condizioni di svantaggio dovute asituazioni familiari e socio-economiche precarie . Da ciò derivano , da parte dell’alunno ,difficoltà ad adottare comportamenti pertinenti al contesto educativo e il rischio di insuccessoscolastico .La scuola si propone di utilizzare un modello organizzativo e didattico flessibile convarie strategie metodologiche e intende offrire servizi adeguati ai bisogni di chi si trova insituazione di disagio o/ e svantaggio .
ALUNNI STRANIERI
Per l’integrazione degli alunni stranieri la scuola si propone di creare un clima di accoglienza taledi facilitare l’apprendimento linguistico e favorire fra gli adulti e i bambini la diffusione di valoridi tolleranza e solidarietà .
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Le norme interamente recepite dalla scuola garantiscono agli alunni diversamente abili :
Pari opportunità formative l’integrazione attraverso molteplici e mirate azioni educative . Soggetti coinvolti
Per favorire l’integrazione è necessario il coinvolgimento di :
La singola classe / sezione L’intero Circolo Le famiglie Il servizio sanitario Gli Enti Locali
DISPERSIONE SCOLASTICA
La scuola è ubicata nel Comune di Adrano che si alloca come area a rischio , pertanto sipropongono obiettivi e attività per portare avanti azioni di contrasto e contenimento del fenomenodella dispersione scolastica e di sostegno del successo formativo degli studenti, in una più ampiaprospettiva nella quale la formazione sia intesa come risorsa permanente per la crescitadell’alunno e per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo. Per suddetto motivo la partedell’Osservatorio Integrato d’Area in materia di Prevenzione e Recupero del Disagio Minorile edella dispersione scolastica del territorio del Comune di Adrano e si avvale anche dell’interventodi due docenti ex Patronato Scolastico.
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DISTUBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Basandosi sulla Legge 8 ottobre 2010, n.170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici diapprendimento in ambito scolastico” la scuola pone in evidenza le difficoltà che presentano talialunni e mette in atto le linee guida del Decreto 5669 del 12 luglio 2011 pubblicate in allegato. Glialunni vengono seguiti sin dalla Scuola dell’Infanzia per individuare eventuali fenomeni didislessia (difficoltà nell’imparare a leggere), disgrafia (difficoltà nella realizzazione grafica),disortografia (difficoltà nei processi linguistici di transcodifica), discalculia (difficoltà negliautomatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri) quali disturbi specifici di apprendimento,per ribadire la principale finalità dell’istituzione scolastica il DIRITTO ALLO STUDIO.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La normativa di riferimento che regola l’inserimento degli alunni in condizione di disabilità nellascuola dell’obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli artt. 3, 34, 38 della Costituzione, ècostituita principalmente dalla Legge n° 517/77, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n° 250/1985 edalla L.Q. 104/92.
Per la nostra scuola l’azione educativa ha come finalità quella di favorire lo sviluppo dellapersonalità umana; pertanto, l’obiettivo dell’apprendimento non può mai essere disatteso osostituito da pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale delprocesso di integrazione.
Ciò vale per il bambino normodotato, ma a maggior ragione, per il bambino diversamente abileche, più di ogni altro, ha diritto ad una scuola in cui siano assicurate le condizioni culturali epsicologiche, per una crescita globale e armoniosa.
La vera integrazione è un processo aperto di adattamento reciproco correlato con ilriconoscimento e l’assunzione delle identità.Si garantiscono opportunità didattico-educative attraverso:
Continuità
Metodologia laboratoriale
Programmazione individualizzata
Interventi di recupero
Obiettivi formativi :
l’autonomia , la socializzazione , l’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie , percettive ,cognitive ,
comunicative ed espressive , la conquista di strumenti operativi basilari : linguistici ,logico-matematici e
antropologici .
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l’apprendimento e/o consolidamento della lingua italiana nei soggetti stranieri , chenon abbiano ancora acquisito competenze linguistiche sufficienti a garantirel’effettivo inserimento nelle classi .
RisorseVerranno utilizzate tutte le risorse strutturali (spazi e locali ), umane ( con le loro competenze ),
strumentali ( laboratori,aula multimediale ) presenti nella scuola per creare situazioni favorevolialla socializzazione, all’apprendimento e all’integrazione del bambino disabile .Materiali e Mezzi :Verranno utilizzati materiali strutturati e sussidi didattici come supporto alle diverse esigenze diapprendimento .
Metodologia :I docenti utilizzeranno tecniche specifiche con l’uso di rinforzi ( modellaggio ) , l’apprendimentoattraverso l’imitazione ( modellamento ), il raggiungimento di soluzioni attraverso tappesuccessive, tecniche di analisi del compito in sottobiettivi , di generalizzazione delle abilità ,tecniche di aiuto progressivamente attenuato e di tutoring .
Le modalità di lavoro prevedono attività di apprendimento :
In classe : i docenti curriculari lavorano in compresenza con i docenti di sostegno perfavorire l’azione di recupero e verifica della programmazione .
In gruppo : per favorire la relazione , la comunicazione , la collaborazione . Individualizzata : attraverso interventi finalizzati all’acquisizione di strumentalità di base e
allo sviluppo dell’autonomia .
Verifiche e criteri di valutazione :
La verifica iniziale e in itinere sulle attività didattiche potrà avere le seguenti caratteristiche :
Uguale a quella della classe , qualora l’alunno/a si sia attenuto /a alla programmazionedella classe e raggiunge le competenze fornite in relazione. In questo caso le verifichesaranno uguali e valutate con gli indicatori comuni della classe .
In linea con quella della classe con contenuti e obiettivi semplificati , qualora l’alunno/asegua una programmazione individualizzata.
Differenziata , qualora l’alunno abbia seguito una programmazione differenziata sia neicontenuti che negli obiettivi . Le verifiche saranno effettuate attraverso test , osservazioni eschede esplicative sulle quali si riporteranno le informazioni inerenti il raggiungimento diun dato obiettivo . La valutazione sarà la sintesi del percorso di apprendimento dell’alunnodisabile e si effettuerà con indicatori diversi da quelli della classe .
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7.11 Progetto Pari opportunità
Inserire un progetto pari opportunità nel POF della nostra scuola obbliga a riflettere in primaistanza sulle norme che regolano la convivenza civile, i principi che ispirano la nostra Costituzionee i valori irrinunciabili che permeano i Diritti Universali dell’uomo e in particolare la ConvenzioneONU sui diritti dei bambini.“Libertà,uguaglianza,rispetto e dignità”. In queste poche parole sipossono riassumere i diritti cui aspira ogni uomo, indipendentemente dall’appartenenza a razza,sesso, religione, estrazione sociale. Fatte queste premesse c’è da considerare quanto questoprogetto sia strettamente collegato a quello della legalità, della interculturalità, della salute, delben-essere psico-fisico e della continuità verticale e orizzontale. Sono e saranno tante le iniziativeche si potranno sviluppare e realizzare nell’ambito del progetto pari opportunità. E’ ovvio che perrestringere il campo d’intervento i primi obiettivi del progetto saranno quelli di
- prevenire,- rimuovere disagi che gli alunni possono vivere nell’ambiente familiare,- sollecitare o meglio educare le nuove generazioni a riconoscere il valore della diversità, in
primo luogo di genere, per scoprirla come risorsa e non come ostacolo allo sviluppo dellapropria personalità.
Una buona educazione è prevenzione per la conflittualità di coppia e per le violenze cui sonocostrette a subire le donne in tutti gli ambiti della vita domestica, sociale e lavorativa.IL progetto quindi si rivolge a docenti, alunni e genitori della nostra scuola ma , per una rete disolidarietà che è alla base di esso , si può estendere a famiglie che necessitano di sostegni eorientamenti.
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
1. PARI OPPORTUNITÀ DI GENERE ( per alunni e alunne)
-Eliminazione degli stereotipi di genere
-Contrastare la formazione degli stereotipi di genere fin dalla primissima età
-Rimuovere i condizionamenti culturali che definiscono il ruolo “ uomo” “ donna”
2. PARI OPPORTUNITA’ SOCIO CULTURALI
-Aiutare i bambini in difficoltà scolastiche con progetti-recupero, per evitare che le disuguaglianzesi trasformino in differenze
-Sviluppare negli educatori una maggiore sensibilizzazione e attenzione alle problematichefamiliari che vivono alcuni alunni
-Assicurarsi che gli alunni vivano in ambienti familiari di sano benessere pisco-fisico
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-Attenzionare i disagi e le difficoltà in cui versano le famiglie, i problemi relazionali che vivono ibambini figli di coppie separate
-Individuare famiglie che vivono situazioni conflittuali
-Orientare le donne e i minori che vivono in ambienti a rischio a cercare sostegno presso i servizisociali o presso associazioni che operano nel territorio
3. PER LE FAMIGLIE
-Stimolare nelle famiglie la partecipazione ad incontri di formazione che siano guida permanentead una sana genitorialità.
-Aiutare alunni e famiglie in difficoltà
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7.12
Le visite d’istruzione programmate sono parte integrante di percorsi educativo-didattici volti afavorire la conoscenza del territorio e delle caratteristiche peculiari di paesaggi diversi; hannoinoltre lo scopo di promuovere atteggiamenti di rispetto e di salvaguardia delle bellezze naturali earchitettoniche presenti nel territorio.
CLASSI DESTINAZIONESCUOLA DELL’INFANZIA -Azienda Vinicola “Girgenti” Belpasso
-Catania Visita Benedettini
- Visite nel territorio
CLASSI PRIME -Casa delle farfalle Viagrande-Visite nel territorio
CLASSI SECONDE -Oleificio-Catania-Visite nel territorio
CLASSI TERZE -Sede del Comune di Adrano-Visite nel territorio-Pineta Adrano-Visita a Enna e al lago di Pergusa
CLASSI QUARTE -Catania: palazzo dei Minoriti-Isola ecologica Adrano-Grotte aspicuddu-Palermo 2gg-Agrigento 1 g
CLASSI QUINTE -Visite nel territorio:castello,mura Dionigiane,Ponte deiSaraceni-Oasi del Simeto-Pineta ComunaleIndustrie Alimentari-Catania –Uffici della provincia-Ragusa-Palermo 2gg --Roma 5gg
VIAGGI E GITE D’ISTRUZIONE
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88.1. ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA
Docenti Funzioni strumentali al POF• le aree di lavoro utili alla funzionalità del POF saranno dettagliate dopo che le insegnanti incaricate avranno
presentato il proprio piano di lavoro• le funzioni possono anche essere limitate ad un settore scolastico, ma i materiali devono essere
a disposizione dell’intero Istituto• le aree di lavoro sono assegnate a docenti forniti di competenze relazionali e di competenze
specifiche in rapporto all’area• va definito in sede di contrattazione d’istituto il carico di lavoro degli assegnatari di funzione ancheal fine di quantificare il compenso accessorio• una funzione può essere attribuita anche a più docenti con conseguente ripartizione del compensoaccessorio
AREA 1 SCUOLA DELL’INFANZIA:
Gestione del POF
SCUOLA PRIMARIA:
Gestione del POF
TOMASELLI ROSA BERTO GIUSEPPA
AREA 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI.MULTIMEDIALITA’ E ARCHIVIO DIDATTICO
SOSTEGNO AGLI ALUNNI:
LO FARO MARIA -DI GUARDIA GAETANA COCO MARIA ILLUMINATA
AREA 3HANDICAP,PREVENZIONE E DISAGIO, CONTINUITA’:
DI COSIMO CONCETTAAREA 4
REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVID’INTESA CON ENTI E ISTITUZIONI ESTERNIALLE SCUOLE. SCUOLA PRIMARIA:
RAPPORTI ENTI ESTERNI SCUOLADELL’INFANZIA:
AMOROSO NICOLO’ BADALATI MARIA RITA
Staff di direzioneCollaboratore vicario (Area organizzativa ) M.Letizia Ronsisvalle
Direttore dei SS.GG.AA. (Area amministrativa) M.Catena Carace
Responsabile/Coordinatore Scuola Primaria Berto Giuseppa
Responsabile/Coordinatore Scuola Infanzia Tomaselli Rosa
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Si precisano alcuni compiti riferiti agli incarichi
RESPONSABILE SCUOLA DELL’INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA
• coordina le attività della scuola dell’infanzia e scuola primaria• rappresenta il Dirigente scolastico a livello di ordine scolastico.• diffonde le comunicazioni scritte e verbali fra i docenti• segnala al DS le problematiche specifiche del proprio ordine di scuola• predispone le sostituzioni in caso di assenze• segnala alla direzione guasti, disfunzioni, inadempienze, ecc.• partecipa alle riunioni di staff ( probabile cadenza quindicinale)• segnala al DS l’esecuzione degli avvenuti lavori di manutenzione• affigge all’albo le comunicazioni e i documenti trasmessi dalla direzione• diffonde agli alunni le sole comunicazioni autorizzate• organizza la visione libri di testo in occasione delle adozioni• prende accordi con i colleghi sulle posizioni da assumere ufficialmente con le famiglie e segnala al
DS le significative posizioni di disaccordo• gestisce l’assemblea nel rispetto dell’ordine del giorno e delle competenze dell’organo• segnala tempestivamente al DS eventuali problematiche fatte emergere dai rappresentanti deigenitori in sede di riunione• consegna in direzione eventuali documenti, lettere, comunicazioni
COORDINATORE CONSIGLIO DI INTERCLASSE/INTERSEZIONE
Presiede le riunioni del consiglio se delegato dal Dirigente, ne coordina il funzionamentoed è responsabile della tenuta del registro dei verbali e di tutta la documentazione allegata;
coordina i lavori per l’elaborazione della programmazione annuale della classe riferisce periodicamente al Dirigente scolastico sull’andamento didattico–disciplinare delle
classi; mantiene continui contatti con i colleghi; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni
straordinarie del consiglio; formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a
iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciprocitra docenti, genitori ed alunni.
coordina la partecipazione degli studenti ai progetti approvati dal Consiglio di classe.
SEGRETARIO CONSIGLIO INTERCLASSE/INTERSEZIONE
• Stende il verbale della riunione entro al massimo 5 giorni dall’incontro e lo consegna al capod’istituto per la presa visione. Il verbale deve contenere la sintesi degli argomenti trattati e delledecisioni prese. Dovranno essere riportati i singoli interventi solo su preventiva richiesta degliinteressati.
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REFERENTE PROGETTO
• stende, in collaborazione con i colleghi, i contenuti del Progetto, che deve essere in sintonia con lelinee guida del POF• prende contatti con gli eventuali esperti e/o Enti da coinvolgere• coordina eventuali manifestazioni pubbliche connesse al Progetto• coordina l’eventuale coinvolgimento dei genitori• propone al Responsabile amministrativo l’acquisto di materiali o sussidi necessari, in base ai fondidisponibili• richiede l’uso dei locali• presenta ed illustra agli OO.CC. i contenuti del Progetto nonché l’andamento dello stesso anche perla verifica finale• cura i rapporti con la Direzione e le FF.SS. e coordina ogni altra opera necessaria al buon andamentodel Progetto
RESPONSABILE DEI SUSSIDI E BIBLIOTECA ALUNNI – LABORATORI
• Sistema e cataloga materiale nuovo pervenuto• Gestisce/distribuisce i sussidi nelle classi• Gestisce eventuali scambi di sussidi inventariabili con nota scritta ed accordi con il D.S.G.A. di
materiale da riparare• Sistema accuratamente a fine anno il materiale inventariato negli appositi armadi• Stabilisce, pubblicizza e fa rispettare le modalità di accesso al materiale da parte dei colleghi
TUTOR DOCENTE NEOASSUNTO• presentazione al neodocente dei documenti programmatori dell’istituzione scolastica• calendarizzazione, in accordo con il docente in anno di prova, di incontri nei quali affrontare
le problematiche incontrate: stesura programmazione• tenuta dei registri – compilazione schede – rapporti con le famiglie• gestione casi o situazioni problematiche• supporto alla stesura della relazione del docente in anno di prova
ADDETTI ALLA SICUREZZA ED AI SERVIZI DI EMERGENZAGli incaricati cureranno:• l’eventuale integrazione dei Piani di evacuazione• coordineranno le prove di evacuazione, stendendo la relazione• parteciperanno ad iniziative di formazione per gli adempimenti previsti dal T.U. 81/2008• predisporranno i numeri telefonici di emergenza• cureranno la manutenzione dei presidi medici e delle attrezzature antincendio,
controllandone la validità, la scadenza e la loro sostituzione• si attiveranno direttamente, in caso di emergenza, per assicurare, in attesa dell’intervento dei vigili
del fuoco e degli operatori sanitari, un primo intervento antincendio o le cure di primo soccorso
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REFERENZE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE SAITTA ANGELA
EDUCAZIONE STRADALE AMOROSO NICOLO’
SICUREZZA AMOROSO NICOLO’
AMBIENTALE BERTO GIUSEPPA
BIBLIOTECA SCUOLA INFANZIA RUBINO MARIA TERESA
PARI OPPORTUNITA’ MARCELLINO CONCETTA
DSA/ALUNNI BES AMOROSO NICOLO’
GRUPPO H DI COSIMO CONCETTA
LEGALITA’ COCO M. ILLUMINATA
BIBLIOTECA SCUOLA INFANZIA RUBINO MARIA TERESA
BIBLIOTECA PRIMARIA LO FARO MARIA- MARCELLINO CONCETTA
COORDINATORI D’INTERCLASSE /INTERSEZIONE
CLASSI PRIME MAZZAGLIA M. RITA segretaria LIOTTA MARIA CONCETTA
CLASSI SECONDE DI GUARDIA GAETANA PELLEGRITI ANTONELLA
CLASSI TERZE SAITTA ANGELA BERTO GIUSEPPA
CLASSI QUARTE CALO’ SILVIA PETRELLI PIETRA
CLASSI QUINTE AMOROSO NICOLO’ FICHERA GRAZIA
SCUOLA DELL’INFANZIA TOMASELLI ROSA BADALATI MARIA RITA
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI TITOLARIAMOROSO NICOLÒ – CAPORLINGUA M. LUCIA
RUBINO M. TERESA - D’ASERO ANGELA
MEMBRI SUPPLENTICALO’ SILVIA- MONTALTO CONCETTA
COMMISSIONI
QUADRI ORARIO COCO MARIA ILLUMINATA, RONSISVALLE MARIA LETIZIA,, DICOSIMO CONCETTA
POF E PROGETTI BERTO GIUSEPPA – DI GUARDIA GAETANA - LO FARO MARIA -
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PETRELLI PIETRA – MAROCCO ANNA RITA – TOMASELLI ROSA –BADALATI M.RITA .
CONTINUITA’ BARCELLA PIERA AMBROGINA – MONTALTO CONCETTA – POLIZZIMARIELLA – DIOLOSA’ CARMELA – FICHERA GRAZIA – PULITOFELICE.
VALUTAZIONE EMIGLIORAMENTO
AMOROSO NICOLO’- CAPORLINGUA M. LUCIA- RUBINO M. TERESA-D’ASERO ANGELA-
MEMBRI SUPPLENTI: CALO’ SILVIA- MONTALTO CONCETTA
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE CIRALDO SALVATORE
VICEPRESIDENTE COSTA MARIO
SEGRETARIO DOCENTI A TURNO
DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. GIUSEPPA CENTAMORE
COMPONENTE DOCENTI AMOROSO NICOLÒ,RONSISVALLE MARIALETIZIA,TOMASELLI ROSA,BADALATI MARIARITA,BERTO GIUSEPPA,CALO’ SILVIA, LOFARO MARIA, AMATO ROSA
COMPONENTE GENITORI CIRALDO SALVATORE,COSTAMARIO,SANGRIGOLI ANTONIO,BONANNOCORRADO,SCIACCA PAOLO, BUA LAURA,CARINI NICOLA,CORSARO MARIA ELISA
COMPONENTE ATA CARACE MARIA CATENA,MARZULLO CARM
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GIUNTA ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO
PRESIDENTE: PROF. GIUSEPPA CENTAMORE
SEGRETARIO: CARACE MARIA CATENA
COMP. DOCENTI: RONSISVALLE MARIA LETIZIA
COMP. ATA MARZULLO CARMELA
COMP. GENITORI BUA LAURA- CORSARO MARIA ELISA
8.2 I documenti che regolano l’organizzazione e la qualità del servizio; accesso alle informazioni
Tutta l’attività della scuola, dai progetti educativi, ai rapporti con i genitori, al funzionamentoamministrativo, si regolano in base alla normativa vigente e ad una serie di documenti interni ditipo regolativo e programmatico:
Cornice generale
Il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) è lo strumento di pianificazione dell’attività nel corsodell’anno scolastico corrente. Indica i progetti educativi, l’organizzazione adottata in ogniplesso scolastico, gli orari di funzionamento dei servizi educativi ed amministrativi, le attivitàextrascolastiche, le collaborazioni in rete con altri soggetti.La Carta dei Servizi descrive le caratteristiche dei servizi offerti all’utenza, le modalità peracquisire informazioni, accedere alla documentazione, presentare osservazioni e reclami.Il Regolamento del circolo definisce delle regole di funzionamento con lo scopo di facilitare lerelazioni e la vita sociale all’interno di ogni componente e nella relazione tra componenti(alunni, genitori, personale scolastico). Per tale motivo vengono regolamentate tutte le materienelle quali si ravvisi l’utilità della presenza di regole (ad es. i rapporti tra insegnanti e genitori,le assenze degli alunni, il funzionamento degli organi collegiali ecc.)
8.3 La formazione delle classiLa formazione classi/sezioni
Come indicato nel Regolamento “Formazione Classi” i criteri per la formazione devono tenerconto di: equilibrato rapporto tra maschi e femmine e per fascia di età equilibrato rapporto alunni diversi per capacità e livello di maturazione alunni diversi per caratteristiche di relazione e comportamento equilibrato rapporto tra alunni interni e di altre scuole equilibrato rapporto tra alunni di sezioni diverse equilibrato rapporto numerico equilibrato inserimento di diverse nazionalità equilibrato inserimento di alunni diversamente abili
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Dal Regolamento:Scuola dell’Infanzia sezioni numericamente omogenee; equilibrata distribuzione dei bambini, tenendo conto del sesso e dei trimestri di nascita,
nonché del livello socio – culturale delle famiglie; per i fratelli, soddisfacimento delle scelte dei genitori in merito alla compresenza dei figli
nella stessa sezione o in sezioni diverse; eventuali difficoltà psicofisiche dei bambini; eventuali richieste scritte dei genitori, motivate e giustificate.
Scuola Primaria classi omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno, classi numericamente omogenee, a esclusione delle classi con presenza di portatori di
handicap, per le quali si effettua una opportuna riduzione numerica; le classi con inserimento di alunni in situazione di handicap non dovranno superare le venti
unità e nel caso di più alunni in situazione di handicap se ne deve assicurare unadistribuzione omogenea nelle diverse sezioni;
per gli alunni in situazione di handicap è necessaria una discussione preventiva in sede almodulo classe per la collocazione degli stessi nella sezione;
equilibrata distribuzione dei bambini, tenendo conto del sesso, del trimestre di nascita e dellivello socio culturale delle famiglie,
i fratelli vengono assegnati a sezioni diverse della stessa classe , salvo motivata richiestascritta dei genitori;
eventuali difficoltà psicofisiche dei bambini, segnalate dalla scuola materna, dall’ASL odalla famiglia;
avvenuta frequenza o meno della scuola dell’infanzia; ogni alunno dovrà avere nel gruppo classe altri compagni della sezione della scuola
dell’infanzia di provenienza; rilevazioni e valutazioni dei docenti della scuola dell’infanzia; eventuali richieste scritte dei genitori, motivate e giustificate.
Dopo un periodo di accoglienza e di inserimento, durante il quale gli alunni avranno la possibilitàdi manifestare attitudini, conoscenze e caratteristiche personali, dopo un primo periodo di
osservazione, e comunque entro un mese dall’inizio delle lezioni, i docenti confermeranno lacomposizione delle classi oppure formuleranno al Dirigente Scolastico una nuova composizione.
8.4 L’accoglienza e il raccordo
Sia alla scuola Primaria che alla Secondaria si svolgono attività per favorire il passaggio deibambini dalla scuola dell’Infanzia alla Primaria (1) e poi alla Secondaria (2)
(1) Durante l’ultimo anno della scuola d’Infanzia i bambini sono invitati alla Primaria permomenti di festa e per lo svolgimento di attività ludico-espressive
(2) La scuola Secondaria incontra gli alunni della Primaria per far loro conoscere la vitascolastica e la struttura, facendoli assistere alle lezioni, visitare i laboratori, parlare con icompagni più grandi
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(1,2) Accanto alle attività per gli alunni sono previsti momenti di raccordo tra gli insegnantidei tre diversi ordini di scuola
8.5 I rapporti con le famiglie
Il principio che la famiglia sia l’ambiente naturale, all’interno del quale si realizza la prima
educazione dei figli, fonda, giustifica e sorregge, tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola
– famiglia. La scuola, nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici, ricerca la cooperazione ed
il sostegno dei genitori per il conseguimento di comuni obiettivi. Tale rapporto non si esaurisce
nello scambio di informazioni inerenti il bambino, le sue esperienze e le sue abitudini, ma esige la
ricerca di una linea educativa comune, la condivisione dei valori sui quali si intende costruire un
progetto significativo. L’impegno della scuola viene, quindi, ad articolarsi nelle seguenti
prospettive secondo le seguenti modalità:
Assembleedi classe o sezione
Colloqui individualiricevimento generale
Scuola dell’infanzia
Una all’inizio ed una nellaseconda parte dell’annoscolastico Due volte l’anno
Scuola primariaUna all’inizio dell’annoscolasticoUna aggiuntiva solo in caso dinecessità
Quattro volte l’anno
8.6 Organizzazione del servizio
SCUOLA DELL’INFANZIA
sezioni n. laboratori Sala mensa
orario ridotto 11 2 /
orario normale. 2 2 1
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Orario di funzionamento Scuola dell’Infanzia
scuole ingresso 1° uscita mensa 2° uscitaorario ridotto 8.10 – 9.00 13.10 / /
orario normale 8.10 – 9.00 / 12.00 Lunedì,mercoledì15.35
Martedì,giovedì,venerdì
16.30
SCUOLA PRIMARIA
classi laboratorioespressivo
biblioteca laboratorioinformatica
aula inglese aulaaudiovisivi
23 1 1 2 1 1
L’orario settimanale Scuola Primaria è il seguente:
giorni orarioClassi a 27 ore lunedì,martedì,mercoledì,giovedì,
venerdì.8.10 – 13.40
Classi a 40 ore Lunedì e mercoledìmartedì,giovedì,venerdì.
8,10 - 15.358,10 -16.30
8.7 Tutela della sicurezza e prevenzione infortuni
E’ stato regolarmente redatto il piano di rilevazione dei rischi che comprende tutti gli edificiscolastici e i loro annessi. Ogni scuola ha un proprio piano di evacuazione ed una cartellonisticaadeguata. Il personale ha effettuato i previsti corsi di formazione (pronto soccorso e antincendio).
Ogni anno vengono effettuate due prove di evacuazione dagli edifici. Il responsabile dei servizi diprevenzione e sicurezza per le scuole del circolo è l’ins. Amoroso Nicolò. Il rappresentante deilavoratori è il sig. Liotta Alfio.
La documentazione è visionabile presso la Direzione Didattica, Adrano,via dei diritti del fanciullo 45.
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SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
rspp Amoroso NicolòAspp 1°edificio MAROCCO ANNA RITA
Aspp 2°edificiopiano terra PULITO FELICE
Aspp 2°edificio 1° piano CALÒ SILVIA
Aspp 3°edificio piano terra sc.infanzia RUBINO MARIA TERESA
Aspp 3°edificio piano terra sc.primaria FICHERA GRAZIA
Aspp 3°edificio 1° piano sc. infanzia BARCELLA PIERA AMBROGINA
8.8 Iscrizioni
Le iscrizioni degli alunni alla prima classe della scuola primaria in ottemperanza alla leggen. 135/2012 si svolgeranno in modalità on line attraverso una procedura informatica sul portaleMIURR. La nostra istituzione offre un servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazioneinformatica. Resta esclusa da tale procedura informatizzata la scuola dell’infanzia la cui pratica diiscrizione verrà espletata direttamente in presenza dei genitori, ,negli orari di ufficio.
9
54
9
9.1Il Sistema di Gestione Qualità
L'Istituzione scolastica si pone l'obiettivo di sviluppare e migliorare un Sistema di Gestione della
Qualità in grado di garantire un controllo e un miglioramento continuo delle attività formative, in
vista del raggiungimento della piena soddisfazione degli utenti.
Si utilizzeranno strumenti che permettono di monitorare costantemente il livello di soddisfazione
degli alunni, dei genitori, dei docenti, del personale.
Tali strumenti permettono di avere dati indispensabili per individuare gli aspetti su cui intervenire
nell'ottica della ricerca di un miglioramento continuo.
Si mirerà a migliorare l'organizzazione valorizzando i processi di comunicazione interna ed esterna
per un'efficace diffusione dell'informazione, in modo che sia ridotta al minimo la possibilità di
fornire servizi difformi dalle aspettative. Si misureranno i processi interni attraverso un sistema di
indicatori della qualità con precisi obiettivi (indicatori di processo).
9.2 La valutazione del servizio
La valutazione del servizio si effettuerà attraverso uno strumento di riflessione sulle politiche
formative e sulle scelte organizzative, sulle azioni e sui risultati ottenuti tenendo presenti le risorse,
le dotazioni a disposizione, l'ambiente dove si opera. Lo scopo sarà quello di condurre una ricerca
esplorativa per individuare aspetti, modalità, metodi, attività che caratterizzano la vita
dell'Istituzione scolastica e improntano lo sviluppo, la realizzazione, la regolazione del processo
formativo.
La valutazione riguarderà:
- contesto: interazione tra scuola e ambiente esterno
- leadership: clima all'interno e all'esterno dell'Istituzione scolastica ; condizioni organizzative e
gestionali.
- gestione del personale: utilizzazione del personale in relazione alle finalità; coesione e
collegialità del personale
- input: strumenti e risorse
- processi didattici: processo insegnamento - apprendimento, integrazione esperienz educative,
valorizzazione degli alunni.
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Qualità dei servizio relativo all’attività didattica
Fattori di qualità:
Programmazione dell’attività didattica per classi e discipline.
Finalità, obiettivi, attività interdisciplinari, metodi e tecniche di interventi
Criteri di valutazione comuni
Valutazioni quadrimestrali dei consigli di classe sui risultati conseguiti e
previsti dal P.O.F.
Attività di aggiornamento e formazione degli insegnanti.
Promozioni di attività culturali: conferenze, cineforum, teatro, ecc,
Stabilità e continuità del corpo docente.
Organizzazione di corsi didattici integrativi.
Qualità del servizio dell’attività amministrativa
Fattori di qualità:
Celerità delle procedure;
Trasparenza;
Informatizzazione dei servizi di segreteria;
Funzionalità degli orari di apertura degli uffici a contatto con il pubblico.
Qualità delle condizioni ambientali
Fattori di qualità:
Stato dell'edificio: condizioni strutturali igieniche e di mantenimento;
Rispetto delle norme di sicurezza
Presenza e funzionamento di biblioteca, laboratori, palestra e attrezzature
Patrimonio di libri, audiovisivi, strumenti tecnici, ecc.
9.3 Valutazione degli apprendimenti
Si mirerà al miglioramento dei livelli di successo scolastico, al miglioramento dell'offerta
formativa attraverso l'innovazione didattica (sperimentazione e autonomia) e del comportamento
con l'attuazione di una metodologia rigorosa sia nell'ambito della programmazione che in quello
della verifica e valutazione. Agli insegnanti compete, nel rispetto del DPR,regolamento della
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valutazione, la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta
dei relativi strumenti ,nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti
dalle indicazioni.
9.4 Gli strumenti di valutazione sono:
1) PROVE DI VERIFICA :
a) Strutturate: vero –falso; completamento; corrispondenza; scelta multipla;b) Semi-strutturate: domande strutturate; riassunto, situazioni-problema;c) Non strutturate: interrogazione orale; produzione di elaborati.
2) OSSERVAZIONE :
a) Sistematica: griglie di osservazione,b) Esperienziali: annotazioni.
3) INDAGINE:a) Questionarib) Colloqui
Si mirerà all'efficacia ed efficienza dell'organizzazione e dei processi individuando i processi
primari per gli utenti e assicurando la qualità di ciascuno di essi. L'attuazione di un sistema di
Gestione della Qualità diventerà un'interessante occasione di monitoraggio e potenziamento
dell'efficacia e dell'efficienza dell'attività scolastica e creerà la possibilità di introdurre una
metodologia efficace, di miglioramento continuo.
9.5 Il progetto “Successo e Insuccesso scolastico”
L'insuccesso scolastico provoca nell'alunno una sfiducia nelle proprie capacità, un blocco delprocesso di costruzione del sé.L'alunno che si trova a vivere esperienze di insuccesso tende ad organizzare la rappresentazione disé intorno a caratteristiche di tipo negativo, reagendo a questa situazione con stati di malessere,che in qualche caso possono manifestarsi in forme patologiche. e che può anche tradursi in formecroniche e altamente rischiose di passività e di rinuncia aprioristica ad agire.Il primo obiettivo che la Scuola si pone è quello di rendersi conto delle cause che stanno alla basedelle difficoltà; se esse sono basate su motivazioni interne o esterne per individuare il rimedioadatto a riportare le situazioni di difficoltà a situazioni di normalità.
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Essa farà sì che ciascun alunno riesca a dispiegare pienamente il proprio potenziale diapprendimento attuando:
- circuiti comunicativo-relazionali ricchi e vari;- curricoli formativi non rigidi e uniformi;
- organizzazione didattica flessibile;- approccio alle discipline non prevalentemente contenutistico- strategie individualizzate di insegnamento;- attenzione al soggetto più che al compito;- prevalenza di un apprendimento di significato e non di significante;- integrazione socio-affettivo-culturale in un clima di accoglienza- arricchimento della motivazione per un apprendimento significativo e gratificante.
Si pianificherà l'apprendimento – insegnamento al fine di far conseguire il successo scolastico aglialunni e si organizzeranno le risorse per il conseguimento degli obiettivi. In relazione al territoriosi promuoveranno interventi dei servizi psico-pedagogico-sociali e si pianificheranno gli interventinella linea della continuità scolastica.
Valutazione del servizioLa valutazione del servizio scolastico viene effettuata con le seguenti modalità:
1. I progetti educativi vengono valutati dal collegio docente sulla base degli strumenti diverifica predisposti
2. Gli aspetti organizzativi e la gestione complessiva del servizio vengono valutati sulla basedi questionari rivolti periodicamente all’utenza.