Il ‘900, il secolo della
violenzaProgetto di storia contemporanea. Anno scolastico 2013/2014.
Tema n° 2: La guerra contro i civili
Introduzione: la traccia
La traccia e le sue richieste
«Guerra contro i civili»
Analisi di un episodio
Difficoltà
Approccio al tema
Realizzazione
Definizione del concetto
Scelta dell’episodio e analisi storica
Esposizione
Grande sfida
Premessa storica: il ‘900
Periodizzazione di Eric Hobsbawm («Il secolo breve», Rizzoli, 1995)
‘900 come «secolo breve»
Periodizzazione del ‘900
‘900 come il secolo della violenza contro i civili
Caratteristiche di questa violenza
Contraddizione tra barbarie e modernizzazione (‘900 è il secolo della «sorpresa»,
vd Zygmunt Bauman ne «I campi: Oriente, Occidente, Modernità»)
Legame tra violenza e stato moderno, altra contraddizione
In una prima fase per costruzione del potere
In una seconda fase per controllo di nuovi attori
La violenza e le sue forme
Tre tipologie di violenza
Spostamenti di popolazione
Nascita del termine e definizione (vd Antonio Ferrara «Esodi, deportazioni e stermini»)
Tipologie
Comun denominatore è la violenza
Pulizia etnica
Nascita del termine e definizione (vd Norman Naimark, «La politica dell’odio»)
2 significati
Legame tra Deportazione, Pulizia etnica e Genocidio
Vittime di guerra
Bombardamenti
Vittime di attacchi terroristici
Numero delle vittime civili nel ‘900 secondo Hobsbawm
Tre episodi di violenza
Importanza dell’episodio
Scelta dell’episodio in base a proprie conoscenze, sensibilità ed esigenze
Tre casi simbolo:
Deportazione di ebrei dal ghetto di Roma (2° Guerra Mondiale)
16 ottobre 2013: 70 anni da quell’avvenimento
Mostra al Vittoriano a Roma
Caso di Deportazione/Genocidio
Assedio di Sarajevo (Guerra di Jugoslavia)
Uno dei miei primi ricordi «storici»
Vittime civili durante i bombardamenti
Attacco alla scuola di Beslan (Guerra di Cecenia/Terrorismo)
Ricordo molto recente
Vittime di terrorismo
Coinvolgimento delle vittime più innocenti, i bambini
Scelta di esposizione
Primo caso: rastrellamento degli ebrei
dal ghetto di Roma - Introduzione
16 settembre 1943: giorno del rastrellamento
2° fase del genocidio ebraico in Italia (dopo 8 settembre 1943)
Definizione di Olocausto (da Enciclopedia dell’Olocausto)
Olocausto come genocidio (vd definizione precedente)
Burocratizzazione: Olocausto come metafora storica del ‘900 (vd Bauman)
Nuove categorie lessicali: genocidio e lager
Definizione di lager (Claudio Vercelli in «Tanti olocausti»)
Primo caso: rastrellamento degli ebrei dal
ghetto di Roma – Contestualizzazione
Basi dell’antisemitismo
Biologiche
Politiche-economice
Tappe dell’Olocausto
I fase: isolamento degli ebrei
II fase: emigrazione forzata verso la Palestina
III fase: attacchi statali (Leggi di Norimberga)
IV fase: attacchi fisici (dopo Notte dei Cristalli)
V fase: deportazione sistematica ed eliminazione fisica (dopo inizio della guerra), ovvero la Soluzione Finale
In Italia peggioramento condizioni degli ebrei dopo 8 settembre
Primo caso: rastrellamento degli ebrei
dal ghetto di Roma – 16 ottobre 1943
Consistenza della comunità ebraica nel settembre ‘43
Roma occupata dai tedeschi e ordine tedesco al generale Kappler
Richiesta dell’oro per scampare alla deportazione
16 ottobre: giorno del rastrellamento
18 ottobre: partenze verso i campi tedeschi
Numeri: 1259 rastrellati, 237 rilasciati perché non ebrei, 1022 deportati, 16
tornati
Totale deportazione romana: 2091 persone (1067 uomini, 743 donne, 281
bambini)
Tornano: 73 uomini, 28 donne, nessun bambino
Primo caso: rastrellamento degli ebrei
dal ghetto di Roma – Testimonianza
Intervista a Enzo Camerino, uno dei 17 sopravvissuti del rastrellamento
Secondo caso: assedio di Sarajevo
(1992-1996) – Introduzione
Scelta di questo episodio di violenza
Caso di PULIZIA ETNICA e VITTIME DI BOMBARDAMENTI
Situazione della Jugoslavia prima delle guerre
Presenza di diverse etnie (serbi, croati, albanesi, bosniaci musulmani, sloveni, macedoni, ecc…)
Tentativo di Tito di creare struttura federale decentralizzata con un sistema politico altamente centralizzato (dittatura monopartitica)
Anni ‘80
1980-1987: stabilità
1987-1989: ripresa delle ostilità e delle divisioni interne
Crisi economica
Ostilità tra etnie
Salita di Milosevic e Tudman
Cartina dell’ex JugoslaviaLe quattro repubbliche federali coinvolte nelle Guerre di Jugoslavia: Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia
Secondo caso: assedio di Sarajevo
(1992-1996) – Contestualizzazione
Guerre di Jugoslavia (1991-1995)
Guerra di Slovenia (guerra dei 10 giorni)
Guerra di Croazia (1991-1995)
Guerra tra serbi (esercito jugoslavo) e croati
Primi episodi di pulizia etnica
Guerra di Bosnia-Erzegovina (1992-1995)
Vera e propria PULIZIA ETNICA contro i bosniaci musulmani
2 episodi di violenza: Srebrenica (luglio 1995) e Assedio di Sarajevo
Accordi di Dayton
Guerra ancora in atto: Kosovo (1998-1999)
Secondo caso: assedio di Sarajevo
(1992-1996) – Fatti e bilancio
43 mesi di assedio (5 aprile 1992-29 febbraio 1996)
Stime: 12000 morti, 50000 feriti (85% dei civili)
Fasi
Inizio assedio
Fase dell’isolamento
Fase degli attacchi e dei bombardamenti
Ultimatum dell’ONU e intervento della NATO
Fine assedio
Conseguenze
Città distrutta
Diminuzione drastica della popolazione
Profughi lasciano la città
Pulizia etnica riconosciuta solo nel 2005
Secondo caso: assedio di Sarajevo
(1992-1996) – immagini dell’attacco
Scena tratta dal film «Venuto al mondo» - Attacco a Sarajevo
Terzo caso: L’attacco terroristico alla
scuola di Beslan - Introduzione
Caso molto recente: 1 settembre 2004
Si inserisce all’interno della seconda guerra cecena (1999-2009)
Caso più estremo di violenza sui civili: si colpisce una scuola
Esempio di vittime del terrorismo (vd diapositive precedenti)
Situazione della Cecenia precedente alle guerre degli anni ‘90
‘800: espansione Russia; Cecenia annessa all’impero
Inizio ‘900 – Seconda guerra mondiale: repressione della resistenza cecena
1944 – Anni ‘50: deportazione e rientro difficile
Anni ‘80 – ’90: lotte indipendentiste in Cecenia
Collocazione geografica della Cecenia
Terzo caso: L’attacco terroristico alla
scuola di Beslan - Contestualizzazione
Prima guerra cecena (1994-1996)
Episodi di violenza sui civili
Conseguenze e numero delle vittime
Seconda guerra cecena (1999-2009)
2004/2005: attacchi terroristici violenti
«cecenizzazione» del conflitto
Conseguenze della guerra
Censura
Perdite civili
Disastri ambientali/mine terrestri
Impatti sulla popolazione cecena
Impatti sulla popolazione russa
Russia condannata
Oggi situazione di stallo
Terzo caso: L’attacco terroristico alla
scuola di Beslan – I fatti
1 settembre 2004: gruppo di terroristi ceceni e fondamentalisti islamici occupa l’edificio scolastico di Beslan
4 settembre 2004: intervento delle forze speciali russe
Bilancio: 334 morti (186 bambini) e 700 feriti
Responsabilità e rivendicazioni:
Terrorismo ceceno
Terrorismo islamico
Conseguenze:
Opinione pubblica ostile alle operazioni effettuare dalla Russia
2007: parenti delle vittime denunciano la Russia per non essere stata in grado di gestire l’attento
Terzo caso: L’attacco terroristico alla
scuola di Beslan – Testimonianze
Guerra in Cecenia ebbe enorme coinvolgimento di vittime civili, sia da
parte cecena che da parte russa nei vari attacchi terroristici
Esempio di come le vittime di guerra prescindono dall’appartenenza
territoriale: violenza usata anche da «attori illegittimi»
Chi paga gli scontri tra poteri sono i civili
Musica di G. Allevi, «Le foglie di Beslan»
Lettura del primo capitolo del romanzo di Milana Terloeva, «Ho danzato
sulle rovine»
Conclusioni – Suggerimenti per la
traccia
Scelta dell’episodio per riflettere sul tema generale
Contestualizzare l’episodio per «storicizzare» la violenza
Difficoltà nel tenere da parte sensibilità umanitaria
Difficoltà nell’uso delle fonti orali
Come esporre?
Riflettere sulle violenze del passato?
«Ho scritto foglie di Beslan per non dimenticare. E’ stato come regalare un mazzo di fiori musicali, in ricordo diquegli sguardi innocenti, di quelle increduli vittime dell’odio e della violenza, che non hanno mai unagiustificazione. La musica ha il grande pregio di saper dire senza parlare, arriva al cuore degli uomini senzaintermediari e Foglie di Beslan è la mia risposta senza parole, una risposta di speranza perché tutto ciò nonaccada mai più.»
G. Allevi
Bibliografia SAGGI
Z. Bauman, I campi: Oriente, Occidente, Modernità, in M. Flores (a cura di) Nazismo, Fascismo, Comunismo. Totalitarismi a confronto, Bruno Mondadori, Milano, 1998
M. Buttino, A. Rognoni (a cura di ), Cecenia. Una guerra e una pacificazione violenta, Torino, Zamorani, 2008
F. Fasce, E. Vezzosi (a cura di ), Una storia di violenza? Riflessioni su una categoria controversa, in «Contemporanea», anno IX, n°3, luglio 2006
A. Ferrara, Esodi, deportazioni, e stermini. La «guerra-rivoluzione» europea (1912-1939) in «Contemporanea», anno IX, n°3, luglio 2006
E. Hobsbawm, Il Secolo breve. 1914-1991, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 2007
N. Naimark, La politica dell’odio. La pulizia etnica nell’Europa contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2002
C. Vercelli, Tanti olocausti. La deportazione e l'internamento nei campi nazisti, Firenze, Giuntina, 2005
ROMANZI
M . Mazzantini, Venuto al mondo, Milano, Mondadori, 2008
M. Terloeva, Ho danzato sulle rovine, Milano, Corbaccio, 2008
FILMOGRAFIA
Venuto al mondo, Italia, 2012, regia di Sergio Castellitto, interpreti: Penelope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Haskovich, Saadet Aksoy, Pietro Castellitto
Intervista a Enzo Camerino, telegiornale LA7 condotto da Enrico Mentana
MUSICA
Foglie di Beslan, musica di Giovanni Allevi, 2005
SITOGRAFIA
http://www.ushmm.org/it (Enciclopedia dell’Olocausto)
www.storia900bivc.it (Sito Istituto)
Grazie per l’attenzione
Elisa Malvestito – [email protected]
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel
Biellese, nel Vercellese e in Valsesia – www.storia900bivc.it