IL LINGUAGGIO
BAROCCO
L’arte del 600
Assetto geopolitico dell’Italia seicentesca
Secondo la tradizione italiana il termine “Barocco” deriva da “baroco”,
termine che la filosofia scolastica indicava come una particolare forma di
sillogismo (tipo di ragionamento deduttivo), tale per cui era possibile
confondere il vero con il falso.
Nella tradizione francese, invece, il termine “baroque” derivava dallo
spagnolo “barrueco”, un tipo di perla dalla forma irregolare.
In entrambi i casi è presente il concetto di innaturalità, di mancanza di
proporzioni, di capriccio della natura o del pensiero.
Termine e concetto di arte barocca
Dalla seconda metà del 700, il termine venne usato in senso
dispregiativo, nei confronti delle arti visive e dell’architettura del XVII
secolo.
Una visione meno negativa del barocco venne propugnata dalla storiografia
tedesca.
In Italia il giudizio negativo pesò a lungo, consolidato dalla interpretazione
crociana, che ravvisava in questo periodo un momento di crisi, di
involuzione morale e culturale.
Con Heinrich Wolfflin emerse una
complessità più ricca e meglio delineata, a
partire dalle caratteristiche antitetiche ai
canoni del Rinascimento e dell’arte
classica.
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Per approfondire …
Heinrich Wölfflin
(Winterthur, 21 giugno 1864 – Zurigo, 19 luglio
1945) storico dell'arte svizzero.
La caratteristica del lavoro di Wölfflin fu la
classificazione dei principi pittorici che
influenzarono lo sviluppo dell'analisi formale
nella storia dell'arte del XX secolo.
Lineare Pittorico
Rappresentazione in piano Rappresentazione in profondità
Forma chiusa Forma aperta
Molteplicità Unità
Chiarezza assoluta Chiarezza relativa
“Solo nel secondo dopoguerra la questione fu affrontata in termini
nuovi.
Sia chiarendo la compresenza e l’intreccio, nell’arte del seicento,
tra classicismo, realismo di origine caravaggesca e barocco,
sia studiando la specificità delle forme artistiche e della cultura barocca
in rapporto alla complessa situazione politico - religiosa del XVII
secolo.”(1)
(1) Atlante delle opere d’arte. AA.VV. Electa B. Mondadori 1998
op. cit. pag.166
La tecnica dell’artista come quella dell’artigiano e dell’operaio non è fine a
sé stessa, qualsiasi cosa si faccia, si fa ad
majorem dei gloriam.
L’opera degli uomini accresce la gloria ed il prestigio di Dio sulla terra.
Il “Barocco” divenne presto uno stile che passò
dalla sfera dell’arte a quella del costume e della vita sociale.
Stile - Tecnica - Poetica
La poetica del barocco sviluppò e rivalutò la concezione classica
dell’arte come mimèsi (imitazione)
con lo scopo di
impressionare
commuovere
persuadere
verso nulla di preciso però.
Stile - Tecnica - Poetica
Né la verità di fede, né la bontà di una concezione politica si possono
dimostrare od imporre con un dipinto o un edificio.
L’artista si interessò della natura e della storia solo in quanto il pensiero
della natura e della storia gli permise di oltrepassare i limiti del reale, di
estendere l’esperienza al possibile.
L’arte è il prodotto
dell’immaginazione e il suo fine
è di insegnare ad esercitare
l’immaginazione.
Fondamento della concezione artistica del ‘600 è la “Poetica” di Aristotele,
testo base di riferimento.
L’arte rappresenta il verosimile o il possibile; l’arte come agire sollecitato e
diretto dall’immaginazione è il processo ideale della traduzione del possibile in
reale.
E’ quindi un modello di comportamento, il suo fine è di persuadere ad agire
secondo il proprio modello, che è poi quello dell’agire secondo la vera natura
umana.
Arte = tecnica di persuasione.
L’affermazione trova sostegno concettuale
nella
“Rettorica” di Aristotele
e nel
“De oratore” di Cicerone.
Vi sono vari modi di persuadere:
presentando la prova
dimostrando con argomenti
trascinando con l’enfasi del discorso.
Nell’arte del ‘600 l’acuta evidenziazione immaginaria, si accompagna
quasi sempre alla figurazione immaginaria.
Guido Reni
"Il ratto d'Europa"
1630 -1640
olio su tela 174 x 124 cm.
Collezione Mahon Londra
Si rappresentano cieli aperti e si
precisa allo stesso tempo, con
estrema acutezza, la qualità del
tessuto della veste.
La fattura artistica è sempre rapida, sicura, piena di estro, accompagnata
sempre da un ampio, eloquente gestire.
Si delineano diverse tendenze che corrispondono ad altrettanti modi di
essere e comunicare.
Non si tratta di realizzare forme
che abbiano un valore assoluto
ma di agire sull’animo della
gente.
Si ammette che vi siano vari
modi di esprimersi e
persuadere, pertanto …
Si determineranno distinzioni in generi artistici ai quali corrisponderanno
altrettante categorie di specialisti.
I generi :
ritratto
natura morta
paesaggi
scene di vita quotidiana o di costume
verranno trattati da artisti e pittori specializzati nei dipinti di prospettive, di rovine
(ruinisti), di fiori, di pesci, di strumenti musicali, battaglie.
Stile – Tecnica - Poetica - Generi artistici
In architettura si demarcherà una precisa distinzione fra tipi di edifici religiosi,
pubblici e privati, in rapporto alle diverse funzioni e alle richieste di una clientela,
sempre più differenziata per cultura, gusti e $.
Cattedrale di Noto
Sicilia
Ermitage
San Pietroburgo
Non di rado specialisti diversi intervengono sulla medesima opera.
L’arte è concepita come una grande impresa sociale alla quale ciascuno
collabora secondo le proprie specifiche competenze.
Fenomeno caratteristico del barocco è lo scambio rapido e frequente
delle esperienze attraverso i viaggi che gli artisti compiono e quindi la
circolazione delle opere.
La diffusione delle riproduzioni delle opere si realizza per mezzo dell’incisione.
Per approfondire …
Alcuni tipi di bulino
Con il termine bulino si definiscono sia un sottile scalpello con punta
in acciaio, per particolari incisioni, sia la tecnica di incisione, eseguita
su una lastra calcografica con tale strumento.
TECNICA DELL’INCISIONE COL BULINO
Serie di bulini
Cenni storici
Le prime manifestazioni artistiche incisorie
risalirono ad un periodo prossimo ai primi
del Quattrocento nelle botteghe degli orafi
fiammingo-renani, visto che è noto un
documento di copia a penna di una Passione
eseguita col bulino nel 1441.
Tra gli autori delle stampe a bulino
olandesi si distinsero il cosiddetto Maestro
del Calvario ed il Maestro della Morte di Maria,
autore di una Scena di battaglia.
Mentre francesi furono il Maestro di Balaam ed il Maestro del Giardino
d'Amore ed infine una terza corrente fondamentale fu quella germanica che
produsse opere di raffinata qualità artistica, ben rappresentata dal Maestro
delle Carte da Gioco che operò a Costanza verso la metà del XV secolo
caratterizzandosi con tratti sottili e armoniosi, e dal Maestro E.S. che diede il
la al sentimento pittorico nell'incisione a bulino.
Il maestro per eccellenza però fu Martin Schongauer (1430-1491), nato in una
famiglia di orefici, che dettò le regole della disciplina con le tavole intitolate
Morte della Vergine, Salita al Calvario e il Blasone.
Schongauer si mise in luce per la coerenza dell'insieme e per il modellato
ricco di tagli e controtagli.
Morte della Vergine 1470-1474
Stampa smarginata
Tecnica a bulino
7x26.1 cm
Musei Civici
Pavia
Salita al calvario 1475 ante 1481
Stampa smarginata
Tecnica a bulino
43.6x29.0 cm
Pinacoteca Repossi
Brescia
Schongauer si mise in luce per la coerenza dell'insieme e per il modellato
ricco di tagli e controtagli, in Italia la prima incisione a bulino risale al 1461.
Tra i primi artisti del bulino si annoverarono il Pollaiolo e il Mantegna.
Del Mantegna si conoscono ben sette tavole, tra cui una Madonna e due
Baccanali considerate tra le più alte espressioni del Rinascimento.
Ad Albrecht Durer spettò il compito di esprimere al megliole possibilità
offerte da questa tecnica, compiendo una sintesi delle tendenze nordiche e
italiche.
INCISORI E ARTISTI DEL BULINO
Charles-Alphonse-Paul Bellay
Agostino Carracci
Trento Cionini
Correggio
Albrecht Dürer
Giuseppe Longhi
Andrea Mantegna
Raffaello Morghen
Giovan Battista Piranesi
Marcantonio Raimondi
Cristofano Robetta
Tiepolo
Agostino Veneziano
Paolo Veronese
Albrecht Dürer
Norimberga, 21 maggio 1471
Norimberga, 6 aprile 1528 ‘Melencolia I”
1513-1515
‘Rinoceronte”
1515
Nel Cinquecento i ritmi e le regole dell'arte del bulino furono
dettati dalla scuola di Fontainebleau e da quella dei Manieristi
fiorentini.
Se nel Seicento il bulino venne accostato all'acquaforte ed il
classicismo all'accademismo dominante, nel Settecento si lanciò
la moda delle stampine galanti e del virtuosismo.
Dall'Ottocento il bulino subì la diffusione della litografia, e divenne
arte di rari cultori, tra i quali si segnalarono Luigi Calamatta e
Pieter Dupont.
Xilografia
Nel XVIII secolo l'uso dei bulini venne introdotto
nell'incisione xilografica, tale innovazione si deve a
Thomas Bewick che rinnovò l'arte dell'incisione su
legno utilizzando la tavola da
incidere nel senso perpendicolare
alla sua vena, cioè di testa.
Fino ad allora le incisioni si
effettuavano su tavole di legno
lavorando parallelamente alle fibre,
utilizzando le sgorbie e, per i dettagli,
dei coltellini molto affilati.
Ancora oggi
le due tecniche sono distinte in
incisione di testa e incisione di filo.
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Incisione con tecnica xilografica
per Gottfried „Götz“ von Berlichingen
De humani corporis fabrica, xilografia
164. Edizione del 1543
Il secolo XVII si apre con una svolta antimanierista, sancita con forza
da Caravaggio con i dipinti per S. Luigi dei Francesi a Roma, e
Annibale Carracci con la volta della Galleria di Palazzo Farnese a
Roma.
La rivoluzione naturalistica di Caravaggio, tesa a riprodurre la realtà e il
vero in tutta la sua forza e crudezza, si diffuse in Spagna, nei Paesi
Bassi, in Francia e nell’Italia meridionale.
Geografia e cronologia
Annibale Carracci
Bologna
3 novembre 1560
Roma
15 luglio 1609
Michelangelo Merisi detto
Caravaggio
Caravaggio
29 Settembre 1571
Port'Ercole (NA)
18 agosto del 1610
Una delle più precoci manifestazioni dell’arte barocca si ebbe con Pieter
Paul Rubens (1) che soggiornò a lungo in Italia agli inizi del 600.
La piena maturazione e diffusione del linguaggio ebbe luogo solo fra il terzo
e quarto decennio, con
lo scultore Gian Lorenzo Bernini (2)
l’architetto Francesco Borromini (3)
il pittore e architetto Pietro da Cortona (4)
artefici della fase più vitale del barocco.
(1) (3) (2) (4)
La nuova poetica barocca fece dell’illusione, della finzione e del mirabile
artifizio, i mezzi per proporre l’arte come una seconda realtà.
Per la Chiesa controriformata il linguaggio emotivo,
dell’illusione spettacolare, della finzione,
era quanto di meglio ci potesse essere per raggiungere il vastissimo
pubblico di fedeli che andavano
sollecitati ad atti di fede.
Persuasione e fascinazione furono gli elementi essenziali della nuova vicenda artistica.
L’arte, una seconda realtà
La fusione delle arti
La nuova ed inedita fusione delle diverse forme e tecniche artistiche
daranno luogo a uno spettacolo di grande coinvolgimento e
suggestione.
Architettura, scultura e pittura saranno così intensamente e
reciprocamente contaminate da risultare difficile qualsiasi tentativo di
definizione.
La creazione dello spazio
L’arte barocca realizza una nuova concezione di spazio, che sarà:
infinito
privo di centro o di un punto di vista unificante
nel quale si diramano ed intrecciano prospettive e traiettorie molteplici.
L’architetto non colloca l’opera in uno spazio preesistente, ma in un certo
senso lo crea, coinvolgendo lo spettatore.
Sebastiano Ricci
Susanna davanti a Daniele
1726
Traiettoria «a»
Traiettoria «b»
Tipica espressione dell’urbanistica seicentesca furono la creazione di
piazze circolari dominate da un monumento, che faceva da fondale a
viali lunghi e diritti.
Teatralità ed ostentazione
La fontana monumentale, che univa acqua, architettura e scultura ben si
prestava alla fusione delle arti, in una grande manifestazione di spettacolo, e
grandiosità scenografica, con il ricorso continuo a metafore, all’iperbole, per
ottenere nello spettatore effetti di commozione, persuasione, meraviglia.
La teatralità barocca si espresse anche attraverso la costruzione di
scenografie effimere, destinate alle feste, alla ricorrenze celebrative, in
una costante ambiguità tra finto e vero.
La grande decorazione
La decorazione divenne campo di sperimentazione delle più audaci ricerche
stilistiche e formali.
“Anche nella grande decorazione l’artista barocco, facendo uso dello
scorcio e della prospettiva illusionistica, toglieva alla prospettiva la
funzione ordinativa e limitante che aveva nel quattrocento, per suggerire
invece spazi infiniti.” (1)
(1) Atlante delle opere d’arte.
AA.VV. Electa B. Mondadori 1998
ibid. pag.169
Annibale Carracci
Cristo morto 1583
Esempio di prospettiva illusionistica «… suggerire invece spazi infiniti.» Andrea Pozzo
La Gloria di Sant’Ignazio
Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Roma
Note bibliografiche Adorno Piero Mastrangelo Adriana Dell'arte e degli artisti - Dalla preistoria all'eta' gotica vol.1 D'anna Ed. - ISBN 9788881047413 Adorno Piero Mastrangelo Adriana Dell'arte e degli artisti - Il Rinascimento vol. 2 D'anna Ed. - ISBN 9788881047420 Adorno Piero Mastrangelo Adriana Dell'arte e degli artisti – Dal Seicento all’Ottocento vol. 3 D'anna Ed. - ISBN 9788881047437 Carlo Bertelli La storia dell’arte Dalle origini all’età carolingia Vol.1 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Pearson – ISBN 9788842446644 Carlo Bertelli La storia dell’arte Dal Romanico al Gotico Internazionale Vol.2 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Pearson – ISBN 9788842446651 Carlo Bertelli La storia dell’arte Dal Rinascimento all’età della Controriforma Vol.3 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Pearson – ISBN 9788842446668 Carlo Bertelli La storia dell’arte Dal Barocco all'Art nouveau Vol 4 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Pearson – ISBN 9788842446675 Carlo Bertelli La storia dell’arte Novecento e oltre Vol.5 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Pearson – ISBN 9788842446811
Antonio Monestiroli La metopa e il triglifo. Laterza 2002 ISBN 88-420-6652-4 Manlio Brusatin Storia dei colori. PBE 442 1983 ISBN 88-06-05627-I Hans Belting La fine della Storia dell'arte o la libertà dell'arte Einaudi 168 1990 ISBN88-06-11715-7 John Ruskin La natura del gotico. Jaca Book 72 1990 ISBN 88-16-40072-2 Jurgis Baltrusaitis Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica. Adelphi 45 - 1993 ISBN 88-459-0963-8 Karl Rosenkranz Estetica del brutto. (Il) Mulino 9 1984 ISBN 88-15-00539-0 Edgard Wind Misteri pagani del rinascimento Adelphi 2 1999 ISBN 88-459-0139-4 www.wikipedia.org www.settemuse.it www.treccani.it Ricerca immagini Google Altra bibliografia o sitografia non direttamente specificata o citata per difficoltà ad accedere alle fonti