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ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI
2
IL D.LGS. 118/2011 (OTTAVO DECRETO) EMANATO
IN ATTUAZIONE DEGLI ARTT.1 E 2 DELLA L.42/2009
E RECANTE «DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI
SCHEMI DI BILANCIO DELLE REGIONI, DEGLI ENTI
LOCALI E DEI LORO ORGANISMI», SI PONE LA
FINALITA’ DI RENDERE I BILANCI DEGLI ENTI
TERRITORIALI, IVI COMPRESI I CONTI DEL
SETTORE SANITARIO, OMOGENEI E
CONFRONTABILI TRA LORO, ANCHE AI FINI DEL
CONSOLIDAMENTO CON I BILANCI DELLE
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.
D.LGS. N.91 DEL 31/05/2011
http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/
Segue�
Gli schemi di bilancio sperimentali sono stati
approvati secondo le modalità previste
dall’articolo 9 del DPCM* (all. 7 – 8 - 11):
� Bilancio di previsione finanziario annuale e
pluriennale;
� Rendiconto della gestione sperimentale;
� Bilancio consolidato con i propri enti ed
organismi strumentali sperimentali.
3
* DPCM 28 dicembre 2011 «modalità della sperimentazione»
Il 3 aprile 2014, in Conferenza Unificata, è stata
sancita l’Intesa concernente il decreto legislativo
correttivo e integrativo del D.Lgs. 118/2011,
riguardante le disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli
schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali
e dei loro organismi, approvato in via preliminare
dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio u.s.
4
Segue�
Tale decreto completa, per gli enti territoriali, il grande
processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici
iniziato nel 2009 e diretto a rendere i bilanci delle
amministrazioni pubbliche: omogenei, confrontabili e
aggregabili.
Il decreto è il frutto dei risultati della sperimentazione
che ha interessato, a partire dal 1° gennaio 2012 circa
100 enti (4 regioni, 12 province, 49 comuni, 20 enti
strumentali). La sperimentazione, nel 2014, è stata
estesa ad ulteriori 300 enti.
5
Segue�
6
DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO
2011, N.118 COORDINATO CON LO
SCHEMA DEL DECRETO LEGISLATIVO
CORRETTIVO E INTEGRATIVO
APPROVATO IN VIA PRELIMINARE DAL
CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 31
GENNAIO 2014 E CON GLI
EMENDAMENTI ACCOLTI DALL’INTESA
SANCITA IL 3 APRILE 2014
ARTICOLO 4 – PIANO DEI CONTI INTEGRATO
� Al fine di consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti
pubblici, nonché il miglioramento della raccordabilità dei conti delle
pubbliche amministrazioni con il Sistema Europeo dei conti
nazionali nell’ambito delle rappresentazioni contabili, le
amministrazioni adottano il piano dei conti integrato di cui
all’allegato 6*.
� Il piano dei conti integrato, ispirato a comuni criteri di
contabilizzazione, è costituto dall’elenco delle articolazioni delle
unità elementari del bilancio finanziario gestionale e dei conti
economico-patrimoniali, definito in modo da evidenziare,
attraverso i principi contabili applicati, le modalità di raccordo dei
dati finanziari ed economico-patrimoniali, nonché consentire la
rilevazione unitaria dei fatti gestionali.7
*http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/Verso-l-armonizzazione/
Segue�
� Il piano dei conti di ciascun comparto di enti può essere
articolato in considerazione alla specificità dell’attività svolta,
fermo restando la riconducibilità delle predette voci alle
aggregazioni del piano dei conti integrato comune.
� Il livello del piano dei conti integrato comune rappresenta la
struttura di riferimento per la predisposizione dei documenti
contabili e di finanza pubblica delle amministrazioni
pubbliche. Ai fini del raccordo con i capitoli e gli articoli il
livello minimo di articolazione del piano dei conti è costituito
almeno dal quarto livello, ai fini della gestione il livello minimo
di articolazione del piano dei conti è costituito dal quinto
livello.
8
9
1 Attivo1.1 Crediti verso soci e partecipanti
1.1.1 Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti
1.1.1.01 Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti
1.1.1.01.01 Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti
1.1.1.01.01.01 Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti
1.1.1.01.01.01.001 Crediti v erso i soci per v ersamenti ancora dov uti A A
1.1.2 Crediti verso Amm inistrazioni per versamenti di fondo di dotazione ancora dovuto
1.1.2.01 Crediti verso Amm inistrazioni per versamenti di fondo di dotazione ancora dovuto
1.1.2.01.01 Crediti verso Amm inistrazioni per versamenti di fondo di dotazione ancora dovuto
1.1.2.01.01.01 Crediti verso Amministrazioni per versamenti di fondo di dotazione ancora dovuto
1.1.2.01.01.01.001 Crediti v erso Amministrazioni per v ersamenti di f ondo di dotazione ancora dov uto A A
1.2 Immobilizzazioni
1.2.1 Im mobilizzazioni immateriali
1.2.1.01 Costi di impianto e di ampliamento
1.2.1.01.01 Costi di impianto e di ampliamento
1.2.1.01.01.01 Costi di impianto e di ampliam ento
1.2.1.01.01.01.001 Costi di impianto e di ampliamento A B I 1
1.2.1.02 Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
1.2.1.02.01 Costi di ricerca e sviluppo
1.2.1.02.01.01 Costi di ricerca e sviluppo
1.2.1.02.01.01.001 Costi di ricerca e sv iluppo A B I 2
1.2.1.02.02 Costi di pubblicità
1.2.1.02.02.01 Costi di pubblicità
1.2.1.02.02.01.001 Costi di pubblicità A B I 2
1.2.1.03 Diritti di brevetto, utilizzazione di opere dell'ingegno e softw are
1.2.1.03.01 Brevetti
1.2.1.03.01.01 Brevetti
1.2.1.03.01.01.001 Brev etti A B I 3
1.2.1.03.02 Brevetti in leasing finanziario
1.2.1.03.02.01 Brevetti acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario
1.2.1.03.02.01.001 Brev etti acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario A B I 3
1.2.1.03.03 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore
1.2.1.03.03.01 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore
1.2.1.03.03.01.001 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore A B I 3
1.2.1.03.04 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore in leasing finanziario
1.2.1.03.04.01 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario
1.2.1.03.04.01.001 Opere dell'ingegno e Diritti d'autore acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario A B I 3
1.2.1.03.05 Sviluppo softw are e manutenzione evolutiva
1.2.1.03.05.01 Sviluppo software e manutenzione evolutiva
1.2.1.03.05.01.001 Sv iluppo sof tw are e manutenzione ev olutiv a A B I 3
1.2.1.03.06 Softw are acquistato in leasing finanziario
1.2.1.03.06.01 Software acquisito mediante operazioni di leasing finanziario
1.2.1.03.06.01.001 Sof tw are acquisito mediante operazioni di leasing f inanziario A B I 3
1.2.1.04 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
1.2.1.04.01 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
1.2.1.04.01.01 Concessioni, licenze, m archi e diritti simili
1.2.1.04.01.01.001 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili A B I 4
1.2.1.05 Avviamento
1.2.1.05.01 Avviamento
1.2.1.05.01.01 Avviamento
1.2.1.05.01.01.001 Av v iamento A B I 5
Raccordo con Stato PatrimonialePiano dei conti patrimoniale
Allegato C/3Allegato n. 6/3 al D.Lgs 118/2011
ARTICOLO 5 – DEFINIZIONE DELLA
TRANSAZIONE ELEMENTARE
� Ogni atto gestionale genera una transazione elementare.
� A ciascuna transazione elementare è attribuita una codifica
che deve consentire di tracciare le operazioni contabili e di
movimentare il piano dei conti integrato.
� Le amministrazioni organizzano il proprio sistema informativo-
contabile in modo da consentire l’accertamento, la riscossione
o il versamento di entrate e l’impegno, la liquidazione,
l’ordinazione e il pagamento di spese, in assenza di una
codifica completa che ne permetta l’identificazione.
10
ARTICOLO 6 – STRUTTURA DELLA CODIFICA
DELLA TRANSAZIONE ELEMENTARE
� La struttura della codifica della transazione elementare è
definita dall’allegato 7*.
� La codifica della transazione elementare è aggiornata con
decreto del Ministero dell’economia delle finanze –
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, di
concerto con il Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli
affari interni e territoriali e la Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento per gli affari regionali, su proposta
della Commissione per l’armonizzazione contabile degli enti
territoriali con validità dall’esercizio successivo alla data di
pubblicazione.11
*http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/Verso-l-armonizzazione/
ARTICOLO 7 – MODALITA’ DI CODIFICAZIONE
DELLE TRANSAZIONI ELEMENTARI
� Al fine di garantire l’omogeneità dei bilanci pubblici, le
amministrazioni codificano le transazioni elementari
uniformandosi alle istruzioni degli appositi glossari*. E’
vietata:
� L’adozione del criterio della prevalenza, salvi i casi in cui è
espressamente previsto;
� L’imputazione provvisoria di operazioni alle partire di giro/servizi c/terzi;
� Assumere impegni sui fondi di riserva e sugli altri accantonamenti
stanziati in bilancio.
� I residui oggetti di riaccertamento, non imputabili ad una sola
tipologia di entrata, o ad un programma di spesa, possono
essere codificati adottando il criterio della prevalenza.12
*http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/Glossari/
LE FASI DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA
Gli artt. 150 del Tuel e 9 del D.lgs.118/2011
enunciano i principi in materia di
ordinamento finanziario e contabile,
attraverso i quali vengono sviluppate le fasi
di programmazione, gestione e
rendicontazione.
15
PROGRAMMAZIONE
E’ l’attività volta a definire i programmi che sono strumentali al
raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella precedente fase di
pianificazione e iniziativa politica.
Nella fase di programmazione si individua un sistema completo
di obiettivi specifici, selezionando, per ciascun obiettivo, i
programmi che si ritengono efficaci, andando ad identificare tra
di essi quelli più efficienti.
Viene sostanzialmente messa a punto la strategia globale
dell’ente, ed è, di norma, rapportata al medio periodo (3-5 anni).
16
LA GESTIONE
La gestione del bilancio è la fase in cui,
sulla base dei documenti di
programmazione, si acquisiscono le
entrate e si impegnano le spese.
17
LA RENDICONTAZIONE
E’ la fase in cui vengono dimostrati i risultati della
gestione, evidenziando, attraverso il processo di
acquisizione e di impiego delle risorse (c.d.
gestione di bilancio), il percorso compiuto rispetto
alle linee programmatiche stabilite dal Consiglio
comunale in sede di bilancio di previsione.
Lo strumento essenziale in questa fase è il
rendiconto di gestione.
18
La contabilità finanziaria – avente carattere autorizzatorio –
ha la funzione di rilevare e di consentire il controllo degli
equilibri tra le entrate e le spese (c.d. equilibrio finanziario).
Il principio del pareggio di bilancio ha dignità costituzionale,
in quanto la nostra Carta fondamentale, all’articolo 81,
prevede che «Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il
rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L’esercizio
provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per
legge e per periodi non superiori complessivamente a
quattro mesi. Con la legge di approvazione del bilancio non
si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese. Ogni altra
legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i
mezzi per farvi fronte».
20
Segue�
Ha introdotto nell’ordinamento un principio di
carattere generale, secondo il quale tutte le
amministrazioni pubbliche devono assicurare
l’equilibrio tra entrate e spese del bilancio e la
sostenibilità del debito, nell’osservanza delle
regole dell'Unione europea in materia economico-
finanziaria.22
Segue�
ARTICOLO 10 – BILANCI DI PREVISIONE
FINANZIARI
Il bilancio annuale di previsione e i relativi allegati
rientrano – con il documento unico di programmazione*,
il bilancio pluriennale e il piano esecutivo di gestione –
tra gli strumenti di previsione indicati, per gli enti locali
* Relazione previsionale e programmatica23
Si tratta del documento nel quale vengono riportate tutte
le previsioni di entrata e di spesa riferite all’esercizio
successivo.
A differenza del bilancio civilistico (evidenzia le
componenti attive e passive della situazione patrimoniale
al termine dell’esercizio), il bilancio degli enti locali si
presenta come un bilancio finanziario di previsione,
mentre i risultati conseguiti alla chiusura della gestione
sono riportati in un documento chiamato rendiconto.
Con il bilancio e i suoi allegati sono individuate tutte le
attività che l’ente prevede di svolgere, nonché le
competenze degli organi di governo e quelle dei
responsabili gestionali.24
Segue�
Il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale, ha
carattere autorizzatorio e viene aggiornato annualmente in
sede di approvazione.
A seguito degli eventi intervenuti successivamente
all’approvazione del bilancio, la giunta, nelle more delle
variazioni di bilancio, può limitare la natura autorizzatoria degli
stanziamenti di bilancio.
Gli impegni di spesa sono assunti nei limiti dei rispettivi
stanziamenti di competenza del bilancio di previsione, con
imputazione agli esercizi in cui le obbligazioni passive sono
esigibili.
25
Segue�
Alle variazioni al bilancio di previsione, sono allegati i
prospetti di cui all’allegato 8 da trasmettere al tesoriere
26
Allegato n. 8/1
al D.Lgs 118/2011
in aumento in diminuzione
xx xxxxxxxx
Programma xxx xxxxxxxx
Titolo xx residui presunti 0,00 0,00
previsione di competenza 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00
xx xxxxxxxx residui presunti 0,00
previsione di competenza 0,00
previsione di cassa 0,00
xx xxxxxxxx residui presunti 0,00 0,00
previsione di competenza 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00
residui presunti 0,00 0,00
previsione di competenza 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00
residui presunti 0,00 0,00
previsione di competenza 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00
data: …./…../……. n. protocollo ……….
TOTALE MISSIONE
TOTALE VARIAZIONI IN USCITA
Allegato E/1
Allegato delibera di variazione del bilancio riportante i dati d'interesse del Tesoriere
PREVISIONI
AGGIORNATE ALLA
DELIBERA IN OGGETTO
- ESERCIZIO xxxx
DENOMINAZIONE
Rif. delibera del …. Organo … .del … .……n. ……....
SPESE
PREVISIONI
AGGIORNATE ALLA
PRECEDENTE
VARIAZIONE - DELIBERA
N. …. - ESERCIZIO xxxx
TOTALE GENERALE DELLE USCITE
VARIAZIONI
MISSIONE
MISSIONE, PROGRAMMA, TITOLO
Totale Programma
Segue�
Il conto del tesoriere è predisposto secondo lo schema di cui all’allegato
n.17
27
Segue�
10101 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10102 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10103RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10104 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10301 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10302 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
10000 Totale TITOLO 1 RS 0,00 RR 0,00
CP 0,00 RC 0,00
CS 0,00 TR 0,00
Allegato P
Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi
Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali
Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Allegato n.17/1 al D.Lgs 118/2011
RENDICONTO DEL TESORIERE
TITOLO, TIPOLOGIA DENOMINAZIONE
RESIDUI ATTIVI AL
1/1/20..(RS)
RISCOSSIONI IN
C/RESIDUI (RR)
PREVISIONI DEFINITIVE DI
COMPETENZA (CP)
RISCOSSIONI IN
C/COMPETENZA (RC)
PREVISIONI DEFINITIVE DI
CASSA (CS)TOTALE RISCOSSIONI (TR)
TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati
Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità
Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali
(solo per le Regioni)
LE VARIAZIONI DI BILANCIO
Nel corso della gestione e, in seguito alla natura autorizzatoria
del bilancio di previsione, gli stanziamenti originariamente
previsti, possono subire variazioni.
Le variazioni di bilancio possono, quindi, essere considerate
come aggiornamenti delle previsioni di entrata e di spesa del
bilancio.
Prudenzialmente, sia le riduzioni d’entrata che l’incremento di
spesa in corso d’esercizio, devono trovare l’idonea copertura
con l’indicazione dei mezzi necessari a provvedervi attraverso
una variazione di bilancio o un prelevamento dal fondo di
riserva.
28
Al fine di ottemperare alle esigenze di equilibrio di bilancio, le
variazioni di bilancio sono di competenza dell’organo
consiliare e, previo parere dell’organo di revisione, devono
essere deliberate entro il 30 novembre di ciascun anno.
Nei casi d’urgenza, esse possono essere effettuate dalla
Giunta, ma devono essere ratificate entro 60 giorni
dall’organo consiliare, in caso di mancata ratifica, le variazioni
adottate decadono.
Con il termine «assestamento generale» si intende la
deliberazione consiliare di variazione di bilancio, che
comporta la verifica generale di tutte le previsioni di entrata e
di spesa, compreso il fondo di riserva, al fine di garantire il
mantenimento degli equilibri di bilancio.29
Segue�
Il sistema contabile degli enti locali è un sistema di
programmazione coordinato ed integrato alle variazioni di
bilancio (annuale e pluriennale), che non si esauriscono in meri
effetti contabili (ad es. storni, aumenti e diminuzioni di risorse
finanziarie), ma si sostanziano in modifiche di obiettivi,
retribuzione di dotazioni strumentali e di risorse umane, che
coinvolgono il Piano Esecutivo di Gestione e la Relazione
Previsionale e Programmatica.
Le variazioni al P.E.G. sono di competenza dell’organo
esecutivo e possono essere adottate entro il 15/12 di ciascun
anno.
Una particolare forma di variazione è costituita dai prelievi dal
fondo di riserva, di competenza dell’organo esecutivo, che può
deliberare i prelevamenti entro il 31/12 di ciascun anno.30
Segue�
La giunta esamina l’ipotesi di bilancio annuale e pluriennale e lo
schema della relazione previsionale e programmatica, procede
alla concertazione con i vari assessorati e approva lo schema di
bilancio da sottoporre all’organo di revisione.
Lo schema del bilancio è così suddiviso:
� Schema del bilancio annuale;
� Schema del bilancio pluriennale;
� Schema del documento unico di programmazione.
Acquisito il parere del revisore, tutti i documenti sono inviati ai
consiglieri per l’eventuale proposta di emendamenti.
31
Segue�
ALLEGATI AL BILANCIO
� Lo schema di bilancio di previsione annuale, di relazione previsionale
e programmatica e di bilancio pluriennale approvato dalla giunta
comunale;
� Il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui
si riferisce il bilancio di previsione;
� Le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle unioni di comuni,
aziende speciali, consorzi, istituzioni, società di capitali costituite per
l’esercizio di servizi pubblici, relativamente al penultimo esercizio
antecedente quello cui il bilancio si riferisce;
� Il programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale dei lavori
pubblici di cui all’articolo 128 del DLgs. 163/2006;
� Il programma triennale del fabbisogno del personale;
� Il prospetto contenente le previsioni annuali e pluriennali di
competenza mista degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità
interno.32
� Nota degli oneri stimati derivanti da contratti relativi a strumenti
finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una
componente derivata;
� La delibera della giunta comunale di destinazione della parte
vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del codice della strada;
� La delibera, da adottarsi annualmente prima dell’approvazione del
bilancio con la quale i comuni verificano la quantità e qualità delle
aree e fabbricati da destinarsi a residenza, attività produttive e
terziario e determinazione del prezzo di cessione per ciascun tipo di
area o fabbricato;
33
Segue�
� La delibera di conferma o di variazione in diminuzione
dell’addizionale comunale IRPEF;
� Le deliberazioni con le quali sono determinati, per l’esercizio
successivo, le tariffe, le aliquote di imposta e le eventuali maggiori
detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i
servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di
copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi;
� La tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di
deficitarietà.
34
Segue�
� Il prospetto esplicativo del presunto risultato di
amministrazione;
� Il prospetto concernente la composizione, per missioni e
programmi, del fondo pluriennale vincolato per ciascuno degli
esercizi considerati nel bilancio di previsione;
� Il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di
dubbia esigibilità per ciascuno degli esercizi considerati nel
bilancio di previsione;
� Il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di
indebitamento;
36
� Per i soli enti locali, il prospetto delle spese previste per
l’utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi
comunitari e internazionali, per ciascuno degli anni
considerati nel bilancio di previsione;
� Per i soli enti locali, il prospetto delle spese previste per lo
svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ciascuno
degli anni considerati nel bilancio di previsione;
� La nota integrativa redatta secondo le modalità previste dal c.
5 dell’articolo 11;
� La relazione del collegio dei revisori dei conti.
37
Segue�
Il bilancio pluriennale è il documento, allegato al bilancio di
previsione, nel quale vengono riportate tutte le previsioni di
entrata e spesa riferite a un periodo non inferiore a tre anni e
comunque pari a quello della regione di appartenenza.
Gli stanziamenti del bilancio pluriennale coincidono, per il primo
anno, con quelli del bilancio annuale, e vengono annualmente
aggiornati in sede di approvazione del bilancio di previsione.
Valgono i medesimi principi per la predisposizione del bilancio
annuale, fatta eccezione, ovviamente, per il principio della
annualità.
38
BILANCIO PLURIENNALE
Come per il bilancio annuale, gli stanziamenti hanno carattere
autorizzatorio: gli stanziamenti di spesa costituiscono limite
inderogabile per l’assunzione di impegni; gli stanziamenti di
entrata rappresentano le somme che si ritiene di poter accertare
in ogni esercizio del bilancio pluriennale, nel rispetto dei principi
di:
� Veridicità;
� Attendibilità;
� Congruità;
� Coerenza.
39
BILANCIO PLURIENNALE
GLI SCHEMI DI BILANCIO
L’articolo 11 del D.Lgs. 118/2011 prevede
che, a decorrere dal 1° gennaio 2015*, le
amministrazioni pubbliche territoriali e i loro
enti strumentali in contabilità finanziaria
adottano comuni schemi di bilancio,
oggetto di sperimentazione in attuazione
dell’articolo 36 del citato decreto.
40* Termine prorogato dall’articolo 9 del D.L. 102/2013
CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE
SPESE
IL D.LGS. 118/2011, all’articolo 11,
ha innovato la classificazione delle
entrate e delle spese, introducendo
una serie di modifiche sperimentali,
in conseguenza delle quali la
struttura del bilancio può essere
rappresentata come segue:42
SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE
ALLEGATO N.9SCHEMA RENDICONTO GESTIONE
ALLEGATO N. 10
SCHEMA BILANCIO
CONSOLIDATO
ALLEGATO N. 11
45
Segue�
ALLEGATO N. 9
Schema del bilancio di previsione finanziario,
costituito dalle previsioni delle entrate e delle
spese, di competenza e di cassa del primo
esercizio, dalle previsioni delle entrate e delle
spese di competenza degli esercizi successivi,
dai relativi riepiloghi e dai prospetti riguardanti il
quadro generale riassuntivo e gli equilibri.
46
47
al D.Lgs 118/2011
Fondo pluriennale vincolato per spese
correnti (1)
previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00
Fondo pluriennale vincolato per spese
in conto capitale (1)
previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00
Utilizzo avanzo di Amministrazione previsioni di competenza 0,00
- di cui avanzo vincolato utilizzato
anticipatamente (2)
previsioni di competenza 0,00
Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di
riferimento previsioni di cassa 0,00
Allegato F
PREVISIONI DELL'ANNO
N+1
PREVISIONI DELL'ANNO
N+2
TITOLO
TIPOLOGIADENOMINAZIONE
Allegato n.9 - Bilancio di previsione
BILANCIO DI PREVISIONE
ENTRATE
RESIDUI PRESUNTI AL
TERMINE DELL'ESERCIZIO
PRECEDENTE QUELLO CUI SI
RIFERISCE IL BILANCIO
PREVISIONI DEFINITIVE
DELL'ANNO PRECEDENTE
QUELLO CUI SI RIFERISCE
IL BILANCIO (3) PREVISIONI
ANNO….
Segue�
48
ALLEGATO N. 10
Schema del rendiconto della gestione, che
comprende il conto del bilancio, i relativi
riepiloghi, i prospetti riguardanti il quadro
generale riassuntivo e la verifica degli equilibri,
lo stato patrimoniale e il conto economico.
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FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (1)
CP0,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO
CAPITALE (1) CP
0,00
UTILIZZO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (2) CP 0,00
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
10101 Tipologia 101: Imposte tasse e proventi assimilati RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
10102 Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità
(solo per le Regioni) RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
10103Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie
speciali (solo per le Regioni) RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
10104 Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
10301Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni
Centrali RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
10302Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia
autonoma RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00
CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00
CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00
RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZI
PRECEDENTI (EP = RS -RR+R)
PREVISIONI DEFINITIVE DI
COMPETENZA (CP)
RISCOSSIONI IN
C/COMPETENZA (RC)ACCERTAMENTI (A)
(4) RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZIO
DI COMPETENZA (EC=A-RC))
PREVISIONI DEFINITIVE DI
CASSA (CS)
TOTALE RISCOSSIONI
(TR=RR+RC)
Allegato G
al D.Lgs 118/2011
Allegato n.10 - Rendiconto della gestione
CONTO DEL BILANCIO - GESTIONE DELLE ENTRATE
TITOLO, TIPOLOGIA DENOMINAZIONE
RESIDUI ATTIVI AL 1/1/20..
(RS)
RISCOSSIONI IN
C/RESIDUI (RR)
RIACCERTAMENTI RESIDUI
( R)(3)
MAGGIORI O MINORI
ENTRATE DI
CASSA =TR-CS (5)
TOTALE RESIDUI ATTIVI DA
RIPORTARE (TR=EP+EC))
MAGGIORI O MINORI
ENTRATE DI
COMPETENZA =A-CP (5)
TITOLO 1:
Segue�
51
al D.Lgs 118/2011
riferimento riferimento
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO art.2425 cc DM 26/4/95
A) COMPONENTI POSITIVI DELLA GESTIONE
1 Proventi da tributi
2 Proventi da fondi perequativi
3 Proventi da trasferimenti e contributi
a Proventi da trasferimenti correnti A5c
b Quota annuale di contributi agli investimenti E20c
c Contributi agli investimenti
4 Ricavi delle vendite e prestazioni e proventi da servizi pubblici A1 A1a
a Proventi derivanti dalla gestione dei beni
b Ricavi della vendita di beni
c Ricavi e proventi dalla prestazione di servizi
5 Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, etc. (+/-) A2 A2
6 Variazione dei lavori in corso su ordinazione A3 A3
7 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni A4 A4
8 Altri ricavi e proventi diversi A5 A5 a e b
totale componenti positivi della gestione A)
B) COMPONENTI NEGATIVI DELLA GESTIONE
9 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo B6 B6
10 Prestazioni di servizi B7 B7
11 Utilizzo beni di terzi B8 B8
12 Trasferimenti e contributi
a Trasferimenti correnti
b Contributi agli investimenti ad altre Amministrazioni pubb.
c Contributi agli investimenti ad altri soggetti
13 Personale B9 B9
14 Ammortamenti e svalutazioni B10 B10
a Ammortamenti di immobilizzazioni Immateriali B10a B10a
b Ammortamenti di immobilizzazioni materiali B10b B10b
c Altre svalutazioni delle immobilizzazioni B10c B10c
d Svalutazione dei crediti B10d B10d
15 Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo (+/-) B11 B11
16 Accantonamenti per rischi B12 B12
17 Altri accantonamenti B13 B13
18 Oneri diversi di gestione B14 B14
totale componenti negativi della gestione B)
DIFFERENZA FRA COMP. POSITIVI E NEGATIVI DELLA GESTIONE
( A-B)
Allegato n. 11
Allegato H
SCHEMA DI BILANCIO CONSOLIDATO
Anno Anno - 1
Segue�