OBIETTIVI:
• riattivare i processi di democrazia diretta e di partecipazione , consegnando ai cittadini l’opportunità di proporre, progettare e decidere alcuni servizi e progetti da
La sperimentazione del Bilancio Partecipativo a Bergamo si è declinata in questi due anni in
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
proporre, progettare e decidere alcuni servizi e progetti da destinare al proprio quartiere e quindi alla propria città;
• stimolare la discussione tra i cittadini, condividere spazi di confronto e di conoscenza favorendo l’inclusione della cittadinanza nelle scelte concrete della propria quotidianità;
• arrivare ad apportare servizi, iniziative e progetti in ambito socio-educativo, culturale e ricreativo nel quartiere.
METODOLOGIA3 FASI
• EMERSIONE DEL BISOGNO: – Far conoscere il progetto sul territorio– Mappare la zona– Indagare i bisogni– Coinvolgere i residenti– Coinvolgere i residenti
• TAVOLI DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA:� un gruppo di lavoro costituito dai cittadini portavoce
delle istanze, i referenti della circoscrizione ed i responsabili degli assessorati competenti.
• ASSEMBLEA CONCLUSIVA: Scelta dei progetti elaborati dai cittadini nei Tavoli di Progettazione Partecipata
La prima sperimentazione conclusaVIA QUARENGHI
Oggetto : Scelta della destinazione d’uso e progettazione partecipativa di una porzione di un edificio acquistato dall’ amministrazioneun edificio acquistato dall’ amministrazione
Via Quarenghi : problematiche di convivenza tra italiani e stranieri, degrado urbanistico e percezione di insicurezza.
I RISULTATI
Realizzazione al piano terra di un polo teatrale peril quartiere.
Inoltre:• Ristrutturazione dell’intero palazzo • Ristrutturazione dell’intero palazzo • Realizzazione di 40 appartamenti destinati all’affitto
a canone agevolato• Attivazione di un corso di lingua e cultura italiana• Rifacimento del manto stradale e dell’illuminazione• L’avvio di un piano di riqualificazione urbana
complessivo
Cittadini coinvolti nel processo
• Abitanti (over 16) 1263• Interviste 100• Prima assemblea di quartiere 194• Schede di presentazione della 358 • Schede di presentazione della 358
proposta consegnate• assemblea conclusiva 302• Votanti 270
La sperimentazione in corso
A SAN TOMASO E COLOGNOLA
LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA
DELL’EDIFICIO DELL’EX GRES
OGGETTO DELLA SPERIMENTAZIONE
Scelta della destinazione d’uso e progettazione partecipativa di una porzione di un ex edificio industriale di proprietà comunale denominato “ex Gres”.
CHI PARTECIPA?
I residenti dei quartieri di Colognola e San Tomaso, indipendentemente dalla nazionalità, che abbiano compiuto 16 anni d’età
PRIMA FASEDA MAGGIO A NOVEMBRE 2007
EMERSIONE DEL BISOGNO
• MAGGIO- LUGLIO 2007: - mappatura; - incontro con le realtà organizzate (14 giugno 2007);- incontro con le realtà organizzate (14 giugno 2007);- incontro con il Consiglio circoscrizionale (18 giugno 2007); - banchetti informativi per i cittadini dei quartieri.
• GIUGNO – SETTEMBRE 2007: prima raccolta dei bisogni della cittadinanza in merito alla destinazione d’uso dell’Ex Gres attraverso la discussione collettiva con gruppi di cittadini(focus groups)
FOCUS GROUPSDalla discussione tra i cittadini sono emersi due temigenerali e trasversali ai bisogni specifici:
• Esigenza di spazi• Esigenza di andare incontro alle necessità di entrambi i
quartieri, di considerarli un unico territorio
Queste due esigenze sono state espresse in bisogni specifici :• Integrazione delle persone migranti • Integrazione delle persone disabili• Aggregazione e formazione per giovani • Aggregazione per i bambini 0-6 anni• Incontro e confronto tra cittadini e con l’Amministrazione• Salute• Promozione culturale e artistica
VERSO LA SECONDA FASE
• 13 OTTOBRE: Assemblea dei quartieri per illustrare il progetto e aprire un confronto pubblico rispetto ai bisogni ed alle proposte della cittadinanza (103 registrazioni e 22 interventi di cittadini).
• 24 OTTOBRE- 24 NOVEMBRE: Distribuzione dei moduli cartacei per la presentazione delle proposteda parte dei singoli cittadini.
Raccolta dei bisogni e delle proposte elaborate (402 moduli) e prima valutazione da parte degli assessorati competenti.
SECONDA FASEDA DICEMBRE 2007 A MARZO 2008
TAVOLO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA (TPP)
• GRUPPI DI BISOGNO: I cittadini che hanno avanzato proposte riguardanti lo stesso bisogno, hanno nominato un portavoceche ha il compito di rappresentarli all’interno del TPP.
• Il TPP è costituito dai portavoce di tutti i bisogni emersi , dai responsabili degli assessorati competenti, dalla Circoscrizione e dall’Ufficio Partecipazione.
• Gli incontri sono coordinati da un facilitatore che ha il compito di moderare la discussione ed il confronto tra i partecipanti al TPP.
OBIETTIVI DEL TPP
• Elaborare ipotesi organiche e condivise di utilizzo degli spazi;
• Discutere del progetto concreto e • Discutere del progetto concreto e realizzabile;
• Ipotizzare le modalità di gestione dello spazio da parte dei cittadini
TERZA FASEMAGGIO 2008
ASSEMBLEA CONCLUSIVA
L’Amministrazione indirà un’assemblea dei due quartieri, in cui i cittadini illustreranno il progetto elaborato negli incontri del Tavolo di Progettazione Partecipata. Sarà un’occasione di festa per i due quartieri, nella quale i protagonisti saranno i cittadini.
Risultati
I cittadini stanno delineando una idea di un luogo polifunzionale che risponda a diversi bisogni:
salute, integrazione, promozione culturale e artistica, aggregazione e formazione.
Il diretto protagonismo dei cittadini del quartiere non solo nella progettazione ma, una volta realizzato, nella gestione.
AGGIORNAMENTI E TRASPARENZA
Durante l’intero percorso i cittadini saranno costantemente aggiornati attraverso il sito internet, materiale cartaceo, la mailing list e il servizio sms.internet, materiale cartaceo, la mailing list e il servizio sms.
Dopo la conclusione del processo sono previsti aggiornamenti relativi allo stato di realizzazione dei lavori.
NUOVI SVILUPPIIl prossimo obiettivo:
Passaggio del Bilancio Partecipativo da processo sperimentale
a prassi amministrativa stabile
attraverso l’inserimento in via ordinaria di meccanismi e percorsi partecipativi nei 3 ambiti fondamentali della politiche degli enti locali:– la definizione del Bilancio Comunale,– il Piano delle Opere Pubbliche, – le politiche urbanistiche.