Il cablaggio diffuso della fibra ottica:il ruolo dei Distributori e opportunità
Mattia Sica
AEIT Sezione Trentino – Alto Adige
Trento, 15 settembre 2017
Il Governo italiano ha approvato il "Piano nazionale della Banda ultra larga e il Piano di crescita
digitale 2014-2020", con l'obiettivo di colmare il significativo ritardo digitale dell'Italia sul fronte
infrastrutturale e nei servizi digitali, in coerenza con l'Agenda Digitale Europea, che fissa gli obiettivi per
la crescita digitale degli Stati dell'Unione Europea, da raggiungere entro il 2020.
Contestualmente all'avvio di tale progetto, il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva europea
n. 2014/61/UE mediante l'approvazione del decreto legislativo n. 33/2016 (entrato in vigore il
primo luglio 2016), che prevede la condivisione delle infrastrutture fisiche esistenti delle Utility (reti di
distribuzione di energia elettrica, di illuminazione pubblica, di distribuzione gas, di fognatura, di
teleriscaldamento) per facilitare l'installazione di reti di comunicazione elettronica in banda ultra larga e
contenere i costi di installazione.
Il successivo DM 11/5/2016 ha esteso tali finalità prefigurando la creazione di un catasto di tutte le
infrastrutture e reti che insistono sul sopra e sottosuolo - Sistema SINFI - , al fine di semplificare e
coordinare gli interventi di posa e manutenzione delle reti.
Utilitalia ha svolto incontri con Open Fiber e TIM per la messa punto di due distinti modelli di
collaborazione (MoU) per la gestione condivisa delle fasi di una potenziale collaborazione nel couso delle
reti infrastrutturali delle Utility.
Il 7 settembre us è stato firmato il Primo Accordo con Telecom Italia
Protocolli con Società di telecomunicazione
Gli obiettivi del MoU sono i seguenti:
a) messa a disposizione di cavi in fibra ottica delle Società aderenti a Utilitalia;
b) messa a disposizione delle infrastrutture fisiche esistenti delle Società aderenti a Utilitalia in applicazione e
nel rispetto del D.lgs. 33/2016;
c) progettazione condivisa di nuove infrastrutture per la posa congiunta di tubazioni o cavi in fibra ottica.
Per l’attuazione del MoU, è prevista l’attivazione di un Tavolo bilaterale, con la possibilità di coinvolgere altri
esponenti delle Parti in funzione dei temi trattati, che svolge le seguenti funzioni:
• diffusione delle best practice che saranno definite/individuate a livello locale;
• predisposizione di linee guida per l’utilizzo delle infrastrutture fisiche in coerenza con il Dlgs.33 del 2016;
• eventuale risoluzione in via conciliativa di controversie che dovessero coinvolgere la TELCO e le Associate di
Utilitalia per ragioni riferibili all’esecuzione del MOU;
• monitoraggio e supporto delle forme di collaborazione previste dall’accordo.
L’accordo prevede, a supporto dell’attività delle Associate, uno Schema condiviso di:
• Procedura di Coordinamento tra Gestori e Operatori TLC per il couso delle Infrastrutture esistenti;
• Accordo per l’accesso alle Infrastrutture fisiche per la posa di reti di TLC ad alta velocità ai sensi del
D.Lgs. n. 33/2016;
mentre la Federazione ha predisposto un Elenco di prestazioni tecniche che le Associate potranno svolgere per le
TELCO a fronte di corrispettivi predeterminati e comunicati alle Aziende di tlc.
Protocolli con Società di telecomunicazione (2)
NUOVO SCENARIO CHE S I E ’ AFFERMATO NELL’ULTIMO DECENNIO
Il contesto del settore elettrico
Ciclo economico Mix di generazione Penetrazione ICT
Evoluzione del mercato
della generazioneRuolo delle infrastrutture
di rete
Crescita del volume delle
transazioni
C A M B I A M E N T O R A D I C A L E
S F I D E P E R L A R E G O L A Z I O N E
Revisione dei ruoli dei
produttori e partecipazione
ai mercati
Interventi per adeguare le
reti e abilitare nuovi servizi
per mercato e consumatori
Partecipazione responsabile
del cliente e focus sulla
cyber security
Supporto per connettività e
intelligenza distribuita sulle reti
Abilitazione sinergie tra settori
con gestione integrata piattaforme
Ruolo reti per uso efficiente
FER e risorse flessibilità
Supporto elettrificazione
consumi in aree urbane
DSO facilitatore di mercato per abilitare
tecnologie utili ai consumatoriSuperare i vincoli amministrativi
per sviluppi di rete
Visione comune per le
smart city
Infrastrutture energetiche
Interventi per adeguare le reti e abilitare nuovi servizi per mercato e consumatori
Sostegno investimenti
Piattaforme condivise
Stabilità sistema
Reale sviluppo di
reti TLC avanzate
Driver tecnici e politici spingono per una evoluzione delle reti di distribuzione
Il contesto tecnologico identificabile nelle Smart Grid appare essere il substrato solido eefficiente rispondente alle esigenze di:
• Integrare una crescente produzione non programmabile;
• Corrispondere alla crescente domanda in quantità e qualità di energia dei clienti finali– elettrificazione dei consumi, più estesa partecipazione dei clienti al mercato;
• Efficientare l’esercizio della rete;
• Ottimizzare la pianificazione e gestione degli asset.
Tecnologie di comunicazione flessibili ed affidabili costituiranno fattori abilitanti per unaancora più spinta automazione dei processi di esercizio, controllo e monitoraggio della rete didistribuzione.
La disponibilità di fibra ottica – e di altre tecnologie di comunicazione – può consentire ai DSO una gestione più efficiente delle reti.
Gli sviluppi delle reti di distribuzione
La rete di comunicazione per la distribuzione elettrica
L'uso di tecnologie eterogenee e non dedicate - PLC, WiFi, RF, fibra ottica - applicate alleesigenze del Gestore di rete ha rappresentato una scelta complessa, anche se in alcuni casiefficace.
Servizi critici come quello elettrico richiedono, tuttavia, un sistema di comunicazione conrequisiti prestazionali elevati – affidabilità (always on), capacità di trasporto adeguata,bassissima latenza (anche nell’ordine di 100 ms per un ciclo di trasferimento del messaggiodal punto sulla rete al Centro e poi, in caso di attuazione di un comando, dal Centro allarete).
Una rete di comunicazione dedicata può assicurare l'esercizio delle funzioni tipiche di unDistributore:• monitoraggio e raccolta dati da sensori di linea - attività che genera elevati volumi di
dati ma meno critica per gli aspetti della affidabilità e latenza;• controllo e regolazione dei parametri di rete - attività che presenta complessità in
ragione della bidirezionalità dei segnali ma tollera una latenza relativa;• protezione della rete - attività particolarmente critica per il minimo ritardo tollerabile e
l'affidabilità dei segnali.
28.535 41.788
174.395
150.048
44.294
483
3.592
19.283
-
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
20.000
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Po
ten
za c
um
ula
ta
Nu
me
ro im
pia
nti
x a
nn
o
Il Fotovoltaico sulle reti di distribuzione in Italia
Numero impianti x anno Potenza cumulata
Lo sviluppo della Generazione Distribuita - il Fotovoltaico
Il 97,4% degli impianti FV sono connessi alla MT e BT – il 93,8% della potenza degli impianti è connesso alla reti di distribuzione.
La crescente integrazione delle FER nelle reti di distribuzione impone al DSO un attentocontrollo del livello della tensione e delle isole indesiderate.La possibilità di telecontrollare in tempo reale i parametri di rete e il SPI dell'impianto diproduzione assicura un efficace gestione delle immissioni - nel caso specifico, realizzando unsistema di comunicazione dedicato capace di gestire l'impianto di produzione superando ilimiti tecnici del DDI.
I mercati energetici stanno evidenziando il crescente coinvolgimento dei clienti finali nei processi di gestione efficiente dell'energia.
La maggiore sensibilità dei clienti verso tematiche ambientali e di risparmio energetico, laopportunità/necessità dei Gestori di rete di ottimizzare i profili di carico inducono verso larealizzazione di una infrastruttura di comunicazione che possa assicurare la partecipazioneattiva dell'utenza alla gestione dei consumi energetici e una interazione con i Distributori
Scenari di aggregazione della domanda e di partecipazione ai servizi del Mercato elettrico sipossono realizzare efficacemente con sistemi di comunicazione diretti tra i siti di consumo – ogli apparati che «sovraintendono» i siti - e il DSO.
Lo sviluppo della domanda attiva
Il percorso di miglioramento della qualità del servizio elettrico appare non completamente concluso.
Margini ulteriori (per l’indicatore SAIDI e SAIFI) possono essere recuperati e le aspettative delmercato e del Regolatore vanno in questa direzione.
L’esercizio di interruttori lungo linea di distribuzione in grado di selezionare il tronco guasto eintervenire in prossimità del guasto, riduce il tratto interessato da un default e diconseguenza il numero di utenti coinvolti.
Anche il bilanciamento dei carichi sulle linee di bassa tensione può costituire un ulteriorecampo di intervento nel percorso di sviluppo della rete. Sovracarichi determinano maggioriperdite – se non l’intervento delle protezioni di rete – e l’effetto può essere acuito dallapresenza della GD lungo le linee.
Un efficiente scambio di segnali e comandi tra gli apparati di campo – interruttori e ripartitori- e il sistema di telecontrollo del DSO, sostenuto da reti di comunicazione dedicate, consentedi migliorare sia la gestione tecnica che il bilancio economico del Gestore.
L’efficienza delle reti di distribuzione
Il sistema di riconoscimento economico delle attività del Distributore è in corso di rapidaevoluzione con una contrazione del «budget» tariffario a copertura dei Capex e Opex.
Si stanno affermando modelli che imporranno ai Gestori una forte verifica preventiva degliinvestimenti e una selezione degli interventi.
Assumono rilievo strategico i processi di ottimizzazione degli asset esistenti, l’estensione della loro vita utile, il contenimento dei costi operativi.
Lo sviluppo di modelli predittivi, alimentati da informazioni di dettaglio provenienti dalla retee dai Centri operativi, sostenuti da adeguati sistemi di trasmissione di segnali e dati, possonocontenere il numero degli interventi tecnici in campo per far fronte a disservizi, efficientare inmaniera proattiva la gestione delle infrastrutture di rete e ridurre/programmare i disagi aiclienti.
La gestione degli asset di rete
Il contesto descritto finora evidenzia un grado di dipendenza delle reti elettriche dalle tecnologieICT (Information and Communication Technology) senza precedenti.
La crescita del numero dei dispositivi connessi alle reti TLC, la confluenza di diverse tecnologie e laloro integrazione (nel Cloud Computing o Big Data) comporta inevitabilmente questioni diinteroperabilità, di sicurezza e di affidabilità dei sistemi ICT.
In un contesto maggiormente digitalizzato, strutturato e globalizzato, la cyber security diventa unmust per i Distributori elettrici, Gestori di una infrastruttura critica che fornisce un servizio pubblicoessenziale per la collettività.
La cultura della cyber security deve fare leva sulle intersezioni tra diverse tecnologie, sulla verificareperiodica dell’adeguatezza e dell’appropriatezza delle misure di protezione per assicurare ilripristino tempestivo delle reti e dei sistemi, sulla individuazione di modelli di cooperazione efficacitra i vari stakeholder.
L’attenzione alla cyber security deve essere presente fin dalle fasi di progettazione delle architetture dei sistemi di supervisione e controllo delle reti.
La gestione della cyber security
Domande?
Grazie per l’attenzione!