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Il cappoto

Date post: 26-Jun-2015
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LE NUOVE NORMATIVE RECENTEMENTE INTRODOTTE IN ITALIA PERMETTERANNO ALLA TECNOLOGIA DELL’ISOLAMENTO A CAPPOTTO DI DIFFONDERSI NEL NOSTRO PAESE COME NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI
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F ACCIA TE M&T gennai o· april e 2007 17 ● ● ● RECUPERO E MANUTENZIONE I L CAPPO TT O S AL V AE N E RGIA LE NUOVE NORMA TIVE RECENTEMENTE I NTRODOTTE I N IT ALIA PERMETTERANNO ALLA TECNOLOGIA DELL ISOLAMENT O A CAPPOTT O DI DI FFONDERSI NEL NOSTRO P AESE COME NEGLI AL TRI P AESI EUROPEI
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Page 1: Il cappoto

FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007 17 ! ! !

RECUPERO E MANUTENZIONE

IL CAPPOTTOSALVAENERGIALE NUOVE NORMATIVE RECENTEMENTE INTRODOTTE IN ITALIA

PERMETTERANNO ALLA TECNOLOGIA DELL’ISOLAMENTO

A CAPPOTTO DI DIFFONDERSI NEL NOSTRO PAESE COME

NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI

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e g ià stud iati per formare un vero e pro-prio sistema integrato d i prodotti, i qualigarant iscono adesione , d istribuz ioneomogenea e protezione continua de ll’in-sieme supporto-panne llo-accessori, ren-dendoli perfettamente coesi in facciata. Quando si parla d i isolamento a cappot-to, quind i, non si tratta d i app licare sol-tanto de i panne lli all’esterno de lla faccia-ta, ma d i sceg liere una tecnolog ia app li-cativa con le sue regole specifiche . G li interventi realizzati adottando questatecno log ia hanno d imostrato risparmienergetici stimati ne ll’ord ine de l 25%-35%. Inoltre , ponendo in situazioni ter-moigronomiche stazionarie i frontesp iziciechi deg li ed ifici, il sistema de l cappot-to a panne lli g ioca un ruolo fondamenta-le ai fini de l mantenimento ne l tempo de imateriali costruttivi, proteggendoli da d i-latazioni e ritiri d ifferenziati e riducendog li effetti d inamici provocati da sbalzi ter-mici e variazioni d i umid ità. O gg i si riescead utilizzare questa tecnolog ia anche insituazioni architettoniche con curvaturecomp lesse o volumi irregolari, risolvendoogni nodo critico esecutivo. La riduzionede lla d ispersione termica de l calore inter-no d iventa una priorità quando siamo inpresenza d i strutture ed ilizie de l passato,concep ite e costruite in period i ne i quali icosti de l combustib ile erano ben lontanidai valori od ierni. A que i temp i non si te-neva sufficientemente conto de ll’impor-tanza de i ponti termici, con la conse-guente d ispersione d i calore e g li effettide lla condensa, che crea sp iacevoli muffeinterne alle pareti esposte a Nord .

VANTAGGI DEL SISTEMA

N e lla magg ioranza de lle app licazioni d iquesto tipo d i rivestimento si cerca d icorreggere eventuali ponti termici (cau-sati dalle d iscontinuità costruttive) con-trollando le d ispersioni d i calore , sfrut-tando l’inerzia termica de lle murature ,mettendo in quiete le pareti e spostandoi punti d i condensa all’esterno, al fine d ideterminare una conseguente riduzionede lle escursioni termiche

" ESEMPIO DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO SU UNA FACCIATAA PIASTRELLE.L’APPLICAZIONEDEI PANNELLIDEVE PARTIRE DAL BASSO SUSUPERFICIADEGUATAMENTEPREPARATE.PARTICOLARE DEL PROFILO IN ACCIAIO DI SOSTEGNO DEI PANNELLI.

l “cappotto” , inteso in ed ilizia comeisolamento esterno con intonaco sotti-le su isolante , si propone ogg i comeuna de lle p iù efficaci tecnolog ie per mi-g liorare il comfort deg li amb ienti ab ita-

ti grazie all’aumento de lla temperaturade lle pareti che esso determina. La suad iffusione è dettata dai moltep lici van-tagg i che esso offre rispetto ag li altri si-stemi (interni con contropareti o ne ll’in-tercaped ine muraria). Con questo siste-ma si app licano sulle superfici esterne de ipanne lli iso lant i; essi vengono fissat imeccanicamente o a collante , e sopraviene effettuata una rasatura armata conrete d i fibra d i vetro (apprettata con resi-ne in saponificab ili e a bassa permeab ili-tà, per resistere all’alcalinità de l cemen-to) e una finitura estetica e protettiva fi-nale (d i solito un RPA C , rivestimento p la-stico ad app licazione continua). La semp licità concettuale de l sistema acappotto non deve indurre a trascurare -per la buona riuscita de l sistema e perevitare soluzioni improvvisate - importan-ti fattori ne ll’app licazione che solo l’espe-rienza d i tanti anni ha messo in evidenza.In passato, d istacchi, sbollature e infiltra-zioni hanno rappresentato i prob lemi p iùfrequenti d i insuccesso de i rivestimenti acappotto, causati per lo p iù dall’utilizzod i sistemi adesivi, d i rasanti e finiture nonidone i. O gg i le aziende propongono de ipacchetti d i materiali tra loro compatib ili

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RECUPERO E MANUTENZ IONE

segue a pag . 23

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Intervenire sulle facciate esistenti conl’isolamento a cappottodiventa oggi sempre più frequente ma nonbisogna maisottovalutare lapreventiva analisi di tutte le componentiesistenti per non correreil rischio di pericolosiinsuccessi

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SCHEDA DA STACCAREE DA CONSERVARE N. 7

IL RIVESTIMENTO A CAPPOTTO

In alto, facciata con nuovorivestimento a cappotto;a sinistra,preparazione del supporto

Il sistema di isolamento term icomediante l’impiego di un rivesti-mento de l tipo “a cappotto” ri-

su lta essere in questo momentouna delle tecnologie più impiegateper il risanamento delle facciate deifabbricati che presentano notevoliprob lem i d i d ispersione d i ca loredall’interno all’esterno dell’edificio.Nell’affrontare un intervento, i fat-

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tori principali che determinano l’o-rientamento su questo tipo d i so-luzione tecnica risultano essere so-stanzialmente due:

1. il miglioramento della coibenta-zione degli ed ifici: infatti, la ti-po logia costruttiva d i qua lchedecennio fa non teneva in con-siderazione la problematica cor-re lata a lla formazione d i pontiterm ici, che creano forti disper-sioni di calore a danno del com-fort degli ambienti abitati.

2. la dim inuizione dei costi di de-

edifici si prestano a ricevere questotipo d i rivestimento, a cu i si deveaggiungere il fatto che in alcuni ca-si la rea lizzazione de llo stesso ri-sulterebbe molto onerosa.

Questo rivestimento, infatti, deter-m ina un notevo le aumento de llospessore della facciata (che risultavariabile in funzione dello spessoredel pannello isolante adottato) percui dovranno essere studiati e rea-lizzati tutti quegli e lementi d i rac-cordo e di accosto con le aperturedi facciata, spigoli, ecc. che contri-buiscono ad aumentare i costi del-l’intervento, soprattutto su facciatecon una cospicua presenza di aper-ture.Si segnala, ino ltre, che per la rea-lizzazione d i questo tipo d i inter-vento si rende ind ispensab ile unaccurato stud io preventivo, checonsenta di valutarne l’effettiva ef-ficacia e convenienza al fine di evi-tare spiacevoli problematiche.

Il panne llo isolante, infatti, spostail punto d i formazione de lla con-densa, per cui, se il sistema non èattentamente stud iato, risu lta p iùsoggetto a fenomeni patologici, trai quali la formazione d i muffe su lrivestimento; ino ltre la variab ilitàde lle temperature sia esterne cheinterne che si manifestano ne i di-versi momenti stagionali determ i-

Fenomeni didegrado di unrivestimento a cappottoesistente

mo lizione: ciò soprattutto inpresenza di facciate con rivesti-menti in k linker e / o tesserine,in quanto, per la rea lizzazionedel sistema “a cappotto”, non ri-su lta ind ispensab ile procederecon una demolizione totale deirivestimenti esistenti, ma è suf-ficiente bon ificare le parti am-malorate e fatiscenti, onde crea-re una superficie comp lanareadatta alla posa delle lastre iso-lanti.

Occorre precisare che non tutti gli

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na una reazione nonomogenea tra le d i-verse zone della fac-ciata, che porta a de-gradi e ad antiesteti-ci difetti.

Il rivestimento a cap-potto può essere realizzato in duediversi sistemi: il primo di tipo tra-dizionale (cosiddetto “ad intonacosottile”), il secondo di metodologiap iù recente, de l tipo a “facciataventilata”.

La metodo log ia d i rivestimento acappotto di tipo tradizionale preve-de di applicare sul supporto — pre-viamente risanato — un panne lloisolante di adeguato spessore in la-na di vetro, in lana di roccia oppu-re in polistirene o a fibre orientate(questi u ltim i p iù comunementeusati).

si dovrà necessariamente prevede-re la messa in opera, su tutta la fac-ciata, d i una struttura d i sostegnode l nuovo rivestimento, po iché ilpannello isolante non è in grado disupportare un carico così pesante;questo apporto u lteriore determ i-na però un notevole aumento de-gli spessori, per cu i si dovrannoprevedere tutta una serie d i e le-menti speciali d i raccordo, i qualicontribu iranno mo lto probab il-mente ad aumentarne il costo.I I I I I

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Sui pannelli isolanti sarà poi appli-cata una rasatura armata con reteed una fin itura con p ittura e / o ri-vestimento organici e /o inorganici.

Il rivestimento a facciata ventilataprevede invece la messa in operad i rivestimenti d i pregio (k linker,pannelli decorativi prefabbricati an-che in finta pietra, ecc.) da applica-re come finitura al di sopra del ri-vestimento isolante. Con questa soluzione di intervento

Facciate eseguite con rivestimento a cappotto

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estate / inverno. La ridu-zione de i movimenti interstrutturali è do-vuta al fatto che i componenti ed ilizi, chepresentano coefficienti d i d ilatazione ter-mica d ifferenti, permangono tutto l’annoad una temperatura costante , evitandola comparsa d i fessurazioni che , genera-te dag li sbalzi termici, oltre a rappresen-tare un degrado estetico costituisconospesso la via d i infiltrazione de ll’acqua.G li strati d i isolamento a cappotto crea-no quind i una barriera fisica alla penetra-zione de lla p iogg ia e una soluzione d i ri-

qualificazione ottimale per paretig ià ammalorate .Pertanto, i principali requisiti d iquesto sistema si possono riassu-mere in: isolamento termico, com-portamento igrotermico (tenutaall’acqua e controllo de lla conden-sa), sicurezza statica e durab ilitàalle variazioni d i temperatura eag li sbalzi termici. Per garantirequesti requisiti ne l tempo, occor-rerà preventivare alcuni interventimanutentivi da eseguire essenzial-mente sug li strati d i protezione .Tali intervent i dovranno essere

volti a preservare e/o a intervenire ai pri-mi segni de ll’insorgere d i muffe , d i fessu-razioni, d i sbo llature o d istacchi de lRPA C .Con la tecnica de ll’isolamento a cappot-to si ottengono numerosi vantagg i: unmagg ior risparm io energet ico e unamagg ior capacità de ll’ed ificio a trattene-re il calore in seguito allo spegnimentode l riscaldamento, un magg ior comforttermico sia in estate che in inverno e infi-ne l’e liminazione deg li effetti d i conden-sa in corrispondenza de i ponti termici.L’investimento economico si ammortizzane ll’arco d i 4-6 anni.

ESECUZIONE DEL SISTEMA

L’efficacia dell’intero sistema a cappottopotrebbe essere compromessa non sol-tanto dalla scelta errata dello strato co-ibente, ma soprattutto se non si rispetta-no le regole di una corretta esecuzione

di Fabio Carria

Scheda dei lavori ANNO 2006

VIA APPENNINI 181/187 – MILANO

FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007 23 ! ! !

AMM. GEOM. RENATO MORANDI

D.L. ARCH. MICHELE LEUCI

IMPRESA GRUPPO S.I.M.E SPA

INTERVENTO RIPRISTINO DEL RIVESTIMENTO A CAPPOTTO

ESISTENTE CON SOSTITUZIONE LASTRE

ISOLANTI AMMALORATE E TASSELLATURA

LASTRE INSTABILI

" L’INTERVENTO MANUTENTIVO DIRIPRISTINO DELLE LASTRE INSTABILIDI UN ISOLAMENTO A CAPPOTTOREALIZZATO ALCUNI ANNI FA HAPERMESSO DI CAMBIAREFACILMENTE L’IMMAGINE ESTETICADELL’EDIFICIO RISOLVENDOCONTEMPORANEAMENTE MOLTIPUNTI CRITICI CHE QUESTATECNOLOGIA HA MODIFICATODURANTE LA SUA EVOLUZIONETECNOLOGICA.

segue da pag . 18

Page 7: Il cappoto

nella realizzazione dell’intero sistema enon si scelgono adeguatamente i materia-li per la preparazione dei supporti, per l’in-collaggio dei pannelli termoisolanti, per lerasature e le finiture estetiche finali. I componenti che costituiscono il sistemasono:• Collante e/o tasse lli• Isolamento termico• Rete d i armatura• Malta rasante (intonaco sottile)• Sottofondo stab ilizzante

(o primer fissativo)

• Rivestimento d i finitura• Sig illante e accessori metallici

PREPARAZIONE DEL SUPPORTO

La preparazione de lle superfici è d i fon-damentale importanza. Siano esse in cal-cestruzzo, laterizio, p ietra o mattoni p ie-ni, devono presentarsi sempre prive d izone inaffidab ili prossime a d istacchi,meccanicamente resistent i e perfetta-mente ripulite per non comprometterel’adesione de l panne llo al supporto. N e l-l’eventualità che le murature d i supportopresentino irregolarità o fuori-p iombo ac-centuati, occorre ripristinare una p lanari-tà verticale realizzando intonaci nuovicon malte ad e levata adesione e resisten-za a trazione per flessione , ovvero conbasso modulo e lastico. Insomma, la p la-narità comp lessiva de l supporto non de-ve essere sottovalutata, perché eventualid ifferenze , anche minime , possono com-promettere la durab ilità de l sistema e latenuta de l rivestimento protettivo ester-no, sia esso intonaco sottile armato oRPA C . N e lle murature soggette ad umid ità perrisalita cap illare , l’isolamento a cappottonon può e non deve essere realizzatoperché determinerebbe un aggravio de lcarico d i umid ità presente ne l muro: laminor evaporazione concessa si tradur-rebbe in d istacchi ed efflorescenze sul la-to interno. In questi casi è assolutamentenecessario pred isporre le superfici attra-verso un’idonea azione d i bonifica de llemurature per mezzo de l sistema d i deu-mid ificazione p iù adatto e , solo a risultaticerti, procedere in seguito all’isolamentoa panne lli.In presenza d i intonaci con p itture o rive-stimenti superficiali p lastici, si dovrà ac-certarne la perfetta adesione ai supportioppure procedere all’asportazione par-ziale o totale , così come ne l caso d i rive-stimenti ceramici, che dovranno essereattentamente esaminati prima d i pensarealla loro copertura con i panne lli termoi-solanti. Invece ne l caso de l calcestruzzo avista, occorrerà effettuare lavagg i a pres-

AMM. RAG. ANTONINO SIDOTI PINTO

D.L. ARCH. MICHELE LEUCI

IMPRESA GRUPPO S.I.M.E SPA

INTERVENTO REALIZZAZIONE DI NUOVO RIVESTIMENTO

A CAPPOTTO

Scheda dei lavori ANNO 2003

VIA CILEA 126/136 – MILANO

! ! ! 24 FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007

RECUPERO E MANUTENZ IONE

" REALIZZAZIONE DI UNISOLAMENTO A CAPPOTTOMANTENENDO EVIDENTI I GIUNTI INCORRISPONDENZA DELLE SOLETTEMARCAPIANO E DECORANDOPITTORICAMENTE IL FRONTESPIZIOCIECO DELL’EDIFICIO. SIGNIFICATIVOIL PARTICOLARE IN ALTO DELLASOLUZIONE AL PROBLEMA DEI MAGGIORI SPESSORI CHE SICREANO IN CORRISPONDENZA DELLE APERTURE DELLE FINESTRE.

Page 8: Il cappoto

sione molto accurati per rimuovere tracced i d isarmante , oppure , in casi d i degradosuperficiale , procedere prima all’accuratoripristino. In sostanza, quind i, deve essere attenta-mente valutato il supporto che dovrà ac-cog liere il nuovo sistema a cappotto, ana-lizzando tutto il processo d i recupero chedovrà essere affrontato sulle superfici pri-ma d i eseguire l’app licazione .I panne lli devono presentarsi senza pe lle ,con superfici regolari e caratteristicheadeguate d i resistenza meccanica. G lispessori sono determinati dalle esigenzeprogettuali e dal rispetto de lla normativavigente . Ma vog liamo anche ricordareche al d i sotto d i determinati spessori l’in-tervento potrebbe rive larsi antieconomi-co e che , al contrario, spessori troppoe levati possono creare limitazioni tecni-che .

APPLICAZIONE DEI PANNELLI TERMOISOLANTI

In genere quest i panne lli sono cost ituit ida po list irene espanso sinterizzato a nor-ma Uni 7819, ma possono essere anched i po list irene estruso , lana minerale o su-ghero . Si presentano con spessori d i al-meno cm 4, struttura compatta e densa(20-30kg/mc) e sono de l t ipo autoest in-guente , secondo le normat ive ant incen-d io . L’incollagg io de i panne llitermoisolanti viene effet-tuato med iante specialiadesivi in d ispersione ac-quosa da mescolare concemento , oppure conprodotti premisce lati damesco lare con acqua .N e l primo caso, special-mente per app licaz ionidurante il periodo inver-nale , b isogna usare ac-cortezza ne ll’uso de i ce-menti (ved i classe 42.5 o42.5R) al fine d i ottenererap id i svilupp i de lle capa-c ità adesive . O ccorre

adottare la precauzione d i non app licaremai la malta adesiva sul contorno de lpanne llo (almeno cm 2) per evitare pro-b lemi d’insufficiente accostamento de ipanne lli, nonché possib ili ponti termiciper la magg iore conducib ilità propria de lcollante: conviene invece d istribuire tuttoil sistema adesivo in p iù punti (almeno 8-10) sul lato interno de l panne llo in unquantitativo strettamente necessario percoprire omogeneamente la superficie de lpanne llo e per e liminare d ifferenze d i p la-naria de l supporto.Prima d i procedere con la posa de i pan-ne lli – che dovrà avvenire dal basso versol’alto – si dovranno posizionare opportu-ni profili d i partenza med iante tasse llatu-ra a espansione . La d isposizione de i pan-

FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007 25 ! ! !

" PARTICOLARICOSTRUTTIVIDELL’ISOLAMENTO ACAPPOTTO: IN ALTOSI VEDE IL PROFILODI PARTENZA CON LESUE APERTURE DIVENTILAZIONE , INBASSO PARTICOLAREDEL RISVOLTO SUICONTORNI DELLEFINESTRE DELLARASATURA CON RETEE PARTICOLARE DI PUNTI DI ANCORAGGIOMECCANICI SUI PANNELLI.

Page 9: Il cappoto

ne lli dovrà avvenire a g iunti verticali sfal-sati, per evitare g iunti non controllab ili econ il lato p iù lungo de l panne llo ne l sen-so orizzontale . L’app licazione de l panne l-lo avviene immed iatamente dopo la ste-sura de l collante , per beneficiare al mas-simo de l potere d’adesione (soprattuttone i period i est ivi); successivamente siopera una pressione per mezzo de l fret-tazzo. Con una stagg ia sempre a portata

d i mano, inoltre , si control-la la perfetta p lanarità d iogni panne llo app licato. I fissagg i meccanici, che siagg iungono dopo 24 oredalla posa de i panne lli (conalmeno due tasse lli in pro-p ilene per ogni panne llo –4-6 al mq), non servono, in-vece , a garantire l’adesioneal supporto , bensì a d i-stribuire meg lio il propriopeso sul supporto . Perquesto scopo dovranno es-

sere app licati in numero e posizione ade-guati. Comp letata la posa, in corrispondenzadeg li sp igoli devono essere app licati de iprofili d’angolo d i rinforzo d irettamenteincollati al bordo de l panne llo isolante ,detti parasp igoli. Profili d i partenza o al-tro tipo d i profili metallici saranno collo-cati al d i sotto de lla rasatura, e ne llo spes-sore totale (circa cm 5-6) de l sistema, peril quale si deve tener conto, soprattuttone i casi d i riqualificazione d i facciate esi-stenti, d i tutte le situazioni a contatto:contorni de lle finestre , davanzali, p luviali,gronde , ecc. A l fine d i imped ire qualsiasi punto d i con-tatto de l panne llo isolante con l’esternosi provvede alla sig illatura de lle intercon-nessioni tra i profili metallici e i panne llicon sig illanti acrilici o cordoncini d i schiu-ma polietilenica estrusa. Trascorse almeno 48 ore – ma è consig lia-b ile lasciar trascorrere p iù tempo, ancheuna settimana per lasciare indurire benelo strato adesivo – si passa alla rasatura fi-nale de i panne lli isolanti med iante maltaspecifica. La malta deve essere app licata

! ! ! 26 FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007

RECUPERO E MANUTENZ IONE

AMM. RAG. ANTONINO SIDOTI PINTO

D.L. ARCH. MICHELE LEUCI

IMPRESA GRUPPO S.I.M.E SPA

INTERVENTO REALIZZAZIONE DI NUOVO RIVESTIMENTO

A CAPPOTTO

Scheda dei lavori ANNO 2004

VIA CILEA 54/62 – MILANO

" RECENTE E COMPLESSOINTERVENTO DI REALIZZAZIONE DI ISOLAMENTO ACAPPOTTO IN UNAFACCIATA POCO PLANAREE CARATTERIZZATA DAMOLTI ANGOLI E SPORGENZE.CROMATICAMENTE SONOSTATI DIFFERENZIATIPROPRIO I PUNTID’INTERVENTODELL’INTERO SISTEMA.

Page 10: Il cappoto

a spatola d’acciaio per uno spessore uni-forme d i mm 5 in due mani. A lla primamano d i rasatura (mm 2,5) si mette sem-pre una rete d i fibra d i vetro apprettataresistente ag li alcali (d i peso non inferiorea 160 gr/mq), avendo cura d i sovrappor-ne i lemb i per almeno cm 10. La rete d iarmatura ha la funzione d i conferire resi-stenza ag li urti ed ai movimenti dovuti al-l’escursione termica o a fenomeni d i riti-ro. Con la seconda mano si forma unostrato omogeneo uniformemente d istri-buito sulle superfici che comp leta il per-fetto annegamento de lla rete ne llo spes-sore de lla malta rasante fino alla sua tota-le scomparsa, evitando la formazione d ibolle o crepe che in ogni caso non do-vranno essere e liminate ricorrendo a tag lid i rete . In corrispondenza de lle aperture d i fac-ciata si deve aver molta cura ne lla posa d ipezzi d i rete in d irezione ob liqua rispettoalle aperture , per evitare la formazione d ifessurazioni sug li sp igoli, dove sono con-centrati g li sforzi de l sistema. Dopo d iversi g iorni d i asciugatura de llamalta rasante - l’ideale è lasciar trascorre-re almeno un’altra settimana - può esserecomp letata l’operazione con il ciclo d i fi-nitura estetica. Esso normalmente preve-de sempre una stesura d i prodotto d i sot-tofondo stab ilizzante (o primer fissativo)

per uniformare g li assorb imenti ed otte-nere mig liori cond izioni d i adesione ecompatib ilità de llo strato d i finitura conlo strato d’intonaco sottile .Infine può essere realizzata la finitura su-perficiale , sceg liendo il sistema p iù ido-neo per conferire alla facciata l’aspettoestetico desiderato: un rivestimento p la-stico a spessore , p iuttosto che una parti-colare p ittura e lastomerica a base sinteti-ca o minerale . D i norma si tende a utilizzare prodotti d irivestimento a spessore , colorati in pasta,app licab ili a spatola e rifiniti a frettazzo,dalla finitura liscia, rustica o graffiata. Questo strato ulteriore protegge que llisottostanti dalle intemperie e dalle rad ia-zioni solari, perciò deve possedere unabuona e lasticità alle sollecitazioni mecca-niche e deve essere sufficientemente per-meab ile al vapore d’acqua. !

FACCIATE M&T gennaio·aprile 2007 27 ! ! !

" ALTRI PARTICOLARIDI FACCIATA CON CUILA TECNOLOGIADELL’ISOLAMENTO A CAPPOTTO DEVEFARE I CONTI CHE SPESSO NONVENGONO VALUTATIPREVENTIVAMENTE,COME LA PRESENZADI PLUVIALI ESTERNIO ELEMENTISPORGENTI.

L’ Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico (A NIT)è nata 22 anni fa per iniziativa de ll’industriale Serg io Mam-mi. Scopo de ll’associazione è promuovere la sensib ilità al-le tematiche de ll’isolamento termico ed acustico deg li ed i-fici. L’Anit raggruppa 52 aziende produttrici d i materiali esistemi per l’ed ilizia, 420 stud i professionali e 50 enti trauniversità ed amministrazioni pubb liche .Sul sito www.anit .it , ne lla sezione normat iva, si possonotrovare le principale legg i in materia d i risparmio energe-t ico . L’associazione europea de i fabbricant i d i materialiper iso lamento si chiama invece EURIM A e il suo sito èwww.eurima.org .

Associati per isolare


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