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Il concilio vaticano II

Date post: 28-Mar-2016
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Breve percorso storico sui concili e il concilio vaticano II
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A 40 anni dal Concilio Vaticano II tutta la formazione del cristiano sembra avere in quell’evento ancora la fonte e la rotta.

Dopo quasi mezzo secolo chi continua a guardare a quell’evento? Lo fa per pura nostalgia o perché considera il Concilio ancora una sorgente viva e non del tutto sfruttata?

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C'è da chiedersi quanti conoscano a fondo e pratichino coerentemente le direttive della dottrina sociale della Chiesa.

L'esame di coscienza non può non riguardare anche la ricezione del Concilio, questo grande dono dello Spirito alla Chiesa sul finire del secondo millennio. In che misura la Parola di Dio è divenuta più pienamente anima della teologia e ispiratrice di tutta l'esistenza cristiana, come chiedeva la Dei Verbum? È vissuta la liturgia come « fonte e culmine » della vita ecclesiale, secondo l'insegnamento della Sacrosanctum Concilium? Si consolida, nella Chiesa universale e in quelle particolari, l'ecclesiologia di comunione della Lumen gentium, dando spazio ai carismi, ai ministeri, alle varie forme di partecipazione del Popolo di Dio, pur senza indulgere a un democraticismo e a un sociologismo che non rispecchiano la visione cattolica della Chiesa e l'autentico spirito del Vaticano II?

(NMA 36)

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E ora dunque che ciascuna Chiesa, riflettendo su ciò che lo Spirito ha detto al Popolo di Dio in questo speciale anno di grazia, ed anzi nel più lungo arco di tempo che va dal Concilio Vaticano II al Grande Giubileo, compia una verifica del suo fervore e recuperi nuovo slancio per il suo impegno spirituale e pastorale.

(NMI 44)

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A Giubileo concluso sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre.

(NMI, 57)

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• Ho chiesto alla Chiesa di interrogarsi sulla ricezione del Concilio.44 È stato fatto?

(NMI, 54)

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Il Concilio è l'assemblea di vescovi riunita per deliberare in materia di fede e disciplina ecclesiastica. Se a tali assemblee sono chiamati a partecipare tutti i vescovi della Chiesa cattolica universale, il concilio è detto ecumenico.

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Se vi partecipano solo alcuni vescovi della cristianità, è detto particolareparticolare: quest’ultimo può essere, a sua volta, plenarioplenario, se vi partecipano i vescovi di più province ecclesiastiche, e provincialeprovinciale o metropolitanometropolitano, se vi partecipano i vescovi di una sola provincia ecclesiastica. In questo caso viene preferito il termine SinodoSinodo.

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Ai Sinodi Sinodi prendono parte, oltre ai vescovi, anche i presbiteri e i diaconi; vi possono essere ammessi anche i laici. Sono previsti anche Sinodi diocesani. In questo caso è il Vescovo che convoca i rappresentanti della porzione del Popolo di Dio che vive nel territorio da Lui amministrato per avere un parere su uno o tutti gli aspetti della vita pastorale della Chiesa. La funzione dei Sinodi è di natura consultiva.

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Gli Atti degli apostoli (15) ricordano un'assemblea tenutasi a

Gerusalemme verso la fine del I sec. allo scopo di dibattere il

problema della obbligatorietà della legge mosaica (in particolare della circoncisione) per i “gentili” che si

convertivano al cristianesimo. A questa assemblea, considerata

come il primo concilio, fu dato il nome di concilio di Gerusalemmeconcilio di Gerusalemme: vi parteciparono anche gli apostoli

Pietro e Paolo.

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Il Concilio di NiceaConcilio di Nicea (325) fu la risposta della Chiesa

guidata da papa Silvestro e dall’imperatore Costantino

all’eresia di Ario.Si decretò che Gesù è il Figlio di Dio, generato dalla sostanza

del Padre. Tra l’altro si decretò di celebrare la Pasqua

la domenica successiva all’equinozio di primavera.

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Grazie al Concilio di EfesoConcilio di Efeso (431), l’eresia di Nestorio, che

stava dividendo la Chiesa e l’impero, viene sconfitta.

Cirillo d’Alessandria a nome del papa dichiara l’unica natura della tre Persone della Trinità e

la duplice natura nell’unica persona in Cristo. Inoltre si definì: Il Figlio di Maria è

Gesù Cristo, Persona divina; Maria è Madre di Dio.

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Altra eresia, nuovo Concilio. Eutiche monaco di

Costantinopoli, mette in dubbio l’umanità di Gesù e contro di lui papa Leone Magno convoca un

Concilio a CalcedoniaConcilio a Calcedonia (451) che riconobbe che “Una è la persona in Gesù, cioè la Persona divina,

ma due sono le nature, l’umana e la divina; due nature non

separate né divise… Perfetto Dio e perfetto uomo. Uno solo è l’Io

di Cristo.”

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• Il Concilio di Costantinopoli IIConcilio di Costantinopoli II (553) vide contrapposti l’imperatore Giustiniano e il papa Vigilio. Vi fu una nuova condanna delle vecchie e delle nuove eresie (riabilitazione dei dannati e dell’inferno non eterno).

• Quante sono le volontà di Cristo? Secondo il Concilio di Costantinopoli di Costantinopoli IIIIII (680 - 681) in Cristo come vi sono due nature, così vi sono due volontà, provenienti dall’unico e medesimo Verbo Incarnato; due operazioni ed un unico operante.

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• Il Concilio di Nicea IIConcilio di Nicea II (787) chiude la lunga questione aperta nel 730 dall’imperatore Leone III che diede avvio all’iconoclastia. Sentenziò: Si espongano la Croce, le immagini di Gesù, della Vergine, dei Santi e degli angeli, vi si presti la venerazione d’onore, mentre l’adorazione è riservata a Dio.

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Causa di tutto fu Fozio che, messo arbitrariamente sulla cattedra di Costantinopoli dal reggente dell’impero, giunse al punto di scomunicare il papa Nicolò I. E’ lo scisma! Il Concilio di Costantinopoli IVdi Costantinopoli IV (869 - 870), oltre a condannare Fozio, ratifica la dottrina della processione dello Spirito Santo anche dal Figlio inserendo il “filioque” nel Credo.

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• Dopo un periodo in cui il papato rimane prigioniero della “colonizzazione” dei regnanti, Gregorio VII (1075) proibisce di ricevere qualsiasi investitura di uffici sacri da laici. Enrico IV prima fa deporre il papa, poi, una volta scomunicato, chiede scusa a Canossa. Callisto II nel Concilio Laterano IConcilio Laterano I (1123) conferma i principi del predecessore e pone le basi del celibato ecclesiastico.

• Dopo pochi anni (1139) il Concilio Laterano IIConcilio Laterano II ricompatta la chiesa d’Occidente dopo una lotta tra papi legittimi e non. Non riguardò questioni dogmatiche ma: proibì i duelli; fu richiamata la “tregua di Dio” perpetua o temporanea; viene riconosciuto il “privilegio canonico”; si prescrisse di evitare lo sfarzo e furono deposti coloro che erano stati ordinati dall’antipapa & C.

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• E’ il periodo della seconda lotta tra papato e impero. Alesssandro III e i Comuni contro Federico Barbarossa che alla fine dovette sottomettersi. Il Il Concilio Laterano IIIConcilio Laterano III (1179) chiude questa fase e decreta che si deve considerare eletto papa chi ha avuto i 2/3 dei voti dei cardinali; che presso ogni cattedrale doveva esserci un maestro per impartire lezioni agli alunni poveri…

• Il Concilio Laterano IVConcilio Laterano IV (1215) voluto da Innocenzo III servì a combattere l’eresia degli Albigesi e preparare le crociate. Oltre a vecchie questioni teologiche si riaffermò la dottrina legata ai sacramenti in modo particolare al matrimonio (sacralità del vincolo), all’eucarestia (precetto pasquale) e alla penitenza (vincolo del segreto). Fu vietato il commercio delle reliquie.

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• Il Concilio di Lione I Concilio di Lione I (1245): ancora lotte tra i due poteri forti che si lanciano scomuniche e che costringono all’esilio. Innocenzo IV radunò i vescovi in Francia per colpire, anche in modo plateale, Federico II il quale nel tempo, sconfitto e umiliato, cambia vita, dona parte dei suoi beni per le crociate e riconsegna quanto tolto alla Chiesa.

• Dopo le crociate si cercò di riavvicinarsi ala Chiesa d’oriente e così Gregorio X convocò il Concilio di Concilio di Lione IILione II (1274). Vennero meno coloro che dovevano essere i protagonisti San Tommaso e san Bonaventura, comunque si confermò il “filioque”; di non ribattezzare chi commetteva peccati mortali, bastava la confessione. Furono anche definite alcune norme legate alla elezione del papa e il riconoscimento del suo primato.

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Scoppiata la dottrina protestante, dopo vari tentativi, il ConcilioConcilio si apre a TrentoTrento (1545 – 1563). Si definì che le fonti della Rivelazione sono la S.Scrittura e la Tradizione; quanti e quali sono i libri della Bibbia; che è la Chiesa ad interpretare autenticamente la Bibbia alla luce dei Padri; che Cristo salva con la sua grazia e l’uomo coopera con la fede e le opere. Si riprese la dottrina sui sacramenti; furono istituiti i seminari; i vescovi furono obbligati a risiedere in diocesi.

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Il razionalismo del Settecento aveva messo in crisi tutte le verità, compresa quella che i papi esprimevano attraverso i loro documenti. La risposta venne dal Concilio Concilio Vaticano IVaticano I (1869 – 1870) voluto da Pio IX. Fu approvata la costituzione dogmatica sulla fede cattolica; si definirono l’Ispirazione divina della S. Scrittura; l’impossibilità di un vero conflitto tra fede e ragione. Fu, soprattutto promulgata la definizione dell’infallibilità del Pontefice quando parla ex Cathedra.

Il Concilio fu sospeso per lo scoppio della guerra franco-prussiana e mai più ripreso.

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1962… inizia un nuovo Concilio…Perché?Non ci sono eresie da combattere….Non ci sono dogmi da definire…Non ci sono risposte da dare…E’ uno scherzo di un vecchio Papa?Cosa vuole fare?Ma soprattutto chi è…

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Angelo Giuseppe Roncalli (Sotto il Monte, Bergamo 1881 - Roma 1963, papa dal 1958), •fu ordinato sacerdote nel 1904;

in seguito, •segretario del vescovo di

Bergamo•professore di storia della Chiesa

presso il seminario diocesano. •Partecipò alla prima guerra

mondiale come sergente medico e cappellano.

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• dal 1925 rappresentò la Santa Sede in Bulgaria.

• delegato apostolico in Turchia e Grecia (1933-1944);

• nel 1944 ricevette il delicato incarico diplomatico di nunzio apostolico in Francia.

• Divenne cardinale e patriarca (arcivescovo) di Venezia nel 1953 e, alla morte di Pio XII, fu eletto papa (1958) all'età di 77 anni.

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• Giovanni XXIII, che andava fiero delle proprie origini contadine, fu un uomo di grande cultura; tra i suoi scritti si ricordano lo studio in cinque volumi su san Carlo Borromeo; i suoi diari, pubblicati postumi, come Il giornale dell'anima e altri scritti di pietà (1964) e le Lettere alla Sua famiglia (1969), esprimono la sua semplicità e la sua umiltà spirituale.

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• Altrettanto importanti furono le sue sette encicliche, tra le quali Mater et

Magistra (1961) dedicata alla questione sociale, alla luce della

dottrina cattolica, nel 70º anniversario della "Rerum Novarum“, e Pacem in terris (1963), considerata

il suo testamento spirituale, è dedicata al tema della pace fra le nazioni. Essa ribadisce il cardine

della dottrina sociale cristiana, basata sul valore fondamentale della persona umana, soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono dalla sua stessa natura e che sono universali,

inalienabili e inviolabili.

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• La tolleranza, l'ottimismo e la generosità di Giovanni XXIII, soprannominato (come già ricordato) il "papa buono", lo resero popolare tra milioni di persone sia nella Chiesa sia al di fuori di essa. Il titolo di "Pastor et Pastor et NautaNauta", attribuitogli dalle profezie del monaco irlandese Malachia (XI secolo), rende bene il grande merito storico di questo straordinario Pontefice: l'aver traghettato la Chiesa nella modernità grazie all'indizione del Concilio Vaticano II.

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• Quando fu eletto Papa alcuni, per la sua età avanzata, sentenziarono che il suo sarebbe stato un pontificato di transizione. All'inizio del nuovo pontificato, mentre molti cercavano di scorgerne la nota caratteristica, la svelò il Papa stesso. Tre mesi dopo l'elezione, Giovanni XXIII il 25 gennaio 1959 ai cardinali, riuniti nella sala capitolare del monastero benedettino di S. Paolo, annunziò la sua decisione di celebrare un concilio ecumenico. La risoluzione era scaturita dalla costatazione della crisi, causata nella società moderna dal decadimento dei valori spirituali e morali

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«Il primo annuncio del Concilio da Noi dato il 25 gennaio 1959, fu come un piccolo seme, che Noi deponemmo con animo trepidante. Sorretti dall’aiuto celeste, ci accingemmo allora al complesso e delicato lavoro di preparazione…

Pertando, dopo aver sentito il parere dei Nostri fratelli i Cardinali di S.R.C., con l’autorità di N.S.G.C., dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e Nostra indiciamo, annunziamo e convochiamo per il prossimo anno 1962 l’ecumenico e generale Concilio…».

(Humanae salutis)

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«Nell’esercizio quotidiano del nostro ministero pastorale, Ci feriscono talora l’orecchio insinuazioni di anime, pur ardenti di zelo , ma non fornite di senso sovrabbondante di discrezione e misura. Nei tempi moderni esse non vedono che prevaricazione e rovina, vanno dicendo che la nostra età… è andata peggiorando…

Ma a Noi sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi sovrastanti la fine del mondo».

(Discorso di apertura 8)

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Se Giovanni XXIII perfino nel pieno della celebrazione di apertura del Concilio sente il bisogno di fare un garbato riferimento ai “profeti di sventura” vuol dire proprio che le critiche e le opposizioni al Concilio furono veramente tante e forti, anche all’interno della stessa Chiesa.

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… non è lo Spirito che assiste me… sono io invece che devo sempre assistere lo Spirito Santo. E’ Lui che fa tutto! Il Concilio è stata un’idea sua!

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«Il “punctum saliens” di questo Concilio non è dunque la discussione di un articolo o dell’altro della dottrina fondamentale della Chiesa… Per questo non occorreva un Concilio.  Ma dalla rinnovata, serena e tranquilla adesione a tutto l’insegnamento della Chiesa nella sua interezza e precisione […] lo spirito cristiano, cattolico ed apostolico del mondo intero attende un balzo  innanzi verso una penetrazione dottrinale e una formazione delle coscienze, […] tutto misurando nelle forme e proporzioni  di un magistero a carattere prevalentemente pastorale».

(Discorso di apertura 15)

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«…Sempre la Chiesa si è opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati con la massima severità.  Al giorno d’oggi, tuttavia, la Sposa di Cristo preferisce far uso della medicina della misericordia piuttosto che della severità: essa ritiene di venire incontro ai bisogni di oggi col mostrare la validità della sua dottrina piuttosto che con la condanna. …»

(Discorso di apertura 16)

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• Fu aperto l'11 ottobre 1962 nella basilica si s.Pietro a Roma, alla presenza del papa e di 1540 padri conciliari (dei 1908 aventi diritto a partecipare).

• Il consiglio di presidenza fu composto di 10 cardinali. Per la conduzione delle assemblee plenarie, chiamate congregazioni generali, il papa designò come moderatori 5 cardinali.

• Il concilio si avvalse della consulenza di oltre 200 teologi (periti). Gli osservatori delle Chiese o delle comunità ecclesiali non cattoliche furono all'inizio 35 e alla fine 93.

• Partecipano anche osservatori delle altre confessioni cristiane.

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Il concilio si svolse in 4 periodi. I periodo (11 ottobre / 8

dicembre 1962; congregazioni generali 1-36). Contrariamente a ciò che era stato previsto dai piani della curia, i membri delle singole commissioni furono eletti dal concilio stesso sulla base di liste proposte da singoli gruppi di vescovi. Il Segretario per l'unità dei cristiani, istituito da Giovanni XXIII nel 1960 e presieduto dal card. Agostino Bea, assunse il rango di commissione.

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•Mentre fervevano i lavori di preparazione del secondo periodo, il 3 giugno 1963, tra il compianto universale, si spense Giovanni XXIIIGiovanni XXIII. •Il 21 giugno gli successe l'arcivescovo di Milano, il

cardinale Giovanni Battista Montini, che prese il nome di Paolo VIPaolo VI.

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Alcuni temettero, altri auspicavano il rinvio della ripresa del concilio. Ad evitare ogni incertezza, il 27 giugno il nuovo Papa confermò la ripresa a settembre, fissando l'inizio del secondo periodo al 29 di tale mese.

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• II periodo (29 settembre / 4 dicembre 1963; congregazioni generali 37-79) Alla riapertura Paolo VI sottolineò il carattere pastorale dell'assemblea e l'importanza della discussione sull'essenza della Chiesa, in particolare del ministero episcopale.

• Per la prima volta furono ammessi 11 laici come uditori (auditores), più tardi anche alcuni parroci e alcune donne.

• Viene approvata la Riforma Liturgica: si prevede l’uso delle lingue volgari, si prevedono nuovi, il sacerdote non volge più le spalle al popolo, le chiese hanno nuove architetture.

• Un'altra novità fu l'istituzione di un ufficio stampa del concilio.

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Si apre la III sessione che sarà chiusa il 20 novembre di quell’anno.L’apice del rinnovamento conciliare si ha con la promulgazione della Lumen Gentium, il documento dove la Chiesa riflette sulla sua natura. La chiesa è Popolo di Dio, fondata sulla Parola e sulla comunione per essere missionaria verso il mondo. Viene riscoperta la collegialità nel governo della Chiesa: si dispone che vi siano Sinodi nei vari continenti e Conferenze Episcopali nazionali.

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Si apre la IV e ultima sessione.

Si approva la Dei Verbum che esprime la riflessione teologica della Chiesa sulla Parola di Dio e sulla sua interpretazione.

Si approva la Gaudium et Spes: nelle sue parole viene espresso tutto il nuovo atteggiamento della Chiesa verso il mondo contemporaneo: affermazioni fondamentali sulla dignità della persona umana, sulla coscienza, sulla libertà, sul bene comune.

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Il Concilio si chiude con una solenne celebrazione in cui Paolo VI rivolge al mondo il messaggio di speranza di tutto il Concilio. Preziosa è l’eredità dei 16 documenti che ha discusso e approvato.

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Questo Concilio… è stato vivamente interessato dallo studio del mondo moderno.

Non mai forse come in questa occasione la Chiesa ha sentito il bisogno di conoscere, di avvicinare, di comprendere, di penetrare, di servire, di evangelizzare la società circostante, e di coglierla, quasi di rincorrerla nel suo rapido e continuo mutamento. 

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Il magistero della Chiesa, pur non volendo pronunciarsi con sentenze dogmatiche straordinarie, ha profuso il suo autorevole insegnamento sopra una quantità di questioni, che oggi impegnano la coscienza e l’attività dell’uomo; è sceso, per così dire, a dialogare con lui … ha parlato all’uomo d’oggi, qual è. E una altra cosa dovremo rilevare: tutta questa ricchezza dottrinale è rivolta in una unica direzione: servire l’uomo

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• 4 Costituzioni (sono i più importanti: hanno un valore dottrinale)

• 9 Decreti (hanno carattere pratico)

• 3 Dichiarazioni (sono rivolte al di fuori dalla Chiesa)

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Sacrosanctum Sacrosanctum ConciliumConcilium SC

Costituzione sulla sacra liturgia: disegna la riforma della liturgia che è "fonte e culmine della vita cristiana": occorre riscoprire la dimensione interiore della liturgia.

Lumen Lumen GentiumGentium LG

Costituzione sulla chiesa: la chiesa è "Popolo di Dio in cammino verso il Regno"; è "segno e strumento dell’unione di Dio e dell’unità del genere umano"; si parla di tutti i battezzati che hanno un "sacerdozio comune", dei laici e dei presbiteri, dei vescovi, dei consacrati che scelgono la vita religiosa; si proclama Maria madre della Chiesa

Dei VerbumDei Verbum DVCostituzione dogmatica sulla divina rivelazione: si interessa della Sacra Scrittura, della sua interpretazione e della sua trasmissione: "l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”

Gaudium et Gaudium et SpesSpes GS

Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo: la chiesa si apre al mondo parlando alle coscienze e parlando di speranze nello stile del dialogo, base della convivenza comune: parla di famiglia, cultura, economia, società, politica, pace, rapporti internazionali.

Page 47: Il concilio vaticano II

lnter Mirificalnter Mirifica IM Decreto sugli strumenti della comunicazione sociale

Orientalium Orientalium EcclesiarumEcclesiarum

OE Decreto sulle chiese cattoliche orientali

Unitatis Redintegratio UR Decreto sull’ecumenismo

Christus Christus DominusDominus GS Decreto sul dovere pastorale dei vescovi

Optatam TotiusOptatam Totius OT Decreto sulla formazione sacerdotale

Page 48: Il concilio vaticano II

Perfectae Perfectae CaritatisCaritatis PC Decreto sul rinnovamento della vita religiosa

Apostolicam Apostolicam ActuositatemActuositatem AA

Decreto sull’apostolato dei laici: si occupa dell’apostolato dei laici; definisce le caratteristiche e il ruolo dell’AC.

Ad GentesAd Gentes AG Decreto sull’attività missionaria della chiesa

Presbyterorum Presbyterorum OrdinisOrdinis PO Decreto sul ministero e sulla vita sacerdotali

Page 49: Il concilio vaticano II

Gravissimum Gravissimum EducationisEducationis GE Dichiarazione sull’educazione cristiana

Nostra AetateNostra Aetate NADichiarazione sulle relazioni con le religioni non cristiane: riguarda i rapporti con gli ebrei, i musulmani e le altre religioni non cristiane.

Dignitatis Dignitatis HumanaeHumanae DH

Dichiarazione sulla libertà religiosa: afferma il principio della libertà religiosa per la Chiesa e per tutte le fedi

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Nell'attuazione delle decisioni conciliari, sulle quali le commissioni avevano elaborato concrete indicazioni direttive, si presentarono numerose difficoltà, che divennero occasione di discussioni teologiche sull'interpretazione di alcuni testi conciliari: particolare il caso dell' arcivescovo Lefebvre, cui Paolo VI inflisse nel 1976 la punizione della sospensione. Intorno a lui si raccolse un gruppo crescente di cattolici che rimproveravano al concilio di aver tradito un patrimonio di fede tradizionale ed essenziale.

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