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Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

Date post: 31-Mar-2016
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Settimanale gratuito diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/ilcorrierediroma
24

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Page 1: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 20 anno LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014

SCENARINiente promozione per Nicola Zingaretti

a pagina 2

I rom, il ferro e la deliberafantasma

a pagina 4

L’INCHIESTAAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 20 ANNO LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014

L’EDITORIALE

È esplosa

la questione

sanità. Era oraa pagina 11

SANTA LUCIA

a pagina 14

Stoppato il decreto

sui debiti pregressi

C’è sotto qualcosa

a pagina 12 e 13a pagina 12 e 13

Parlavamo qualche settimana fa del “silenzio sa-

nitario” imposto dall’alto. Silenzio che prose-

gue tuttora. Una disposizione ferrea,

evidentemente, il governatore Zingaretti ha da

fare e non vuole essere disturbato. Riunioni su

riunioni si susseguono, ci sono tante posizioni da sistemare,

operazioni più o meno coperte da concludere. Quello che ac-

cade fuori dal palazzo di Via Cristoforo Colombo - problemi

seri o spiccioli della sanità - non interessa. Che vada come

vada. E poco importa che sui giornali escano titoli cubitali

con la richiesta di un milione di euro di risarcimento da

parte di una coppia in relazione ad una inseminazione ar-

tificiale. Pare che sia una bufala, peggio una truffa dai con-

torni poco chiari. Ma c’è di mezzo per la seconda volta in

pochi mesi il Pertini. E non si capisce bene se l’affaire sfiori

anche il S. Camillo. Non ci interessano la dinamica dei fatti.

Se ci fosse qualcosa di vero e quel risarcimento dovesse essere

corrisposto a pagare in solido dovrebbero essere quell’ospe-

dale e quella Asl (RmB). E vien da pensare che quell’ipote-

tico milione si sarebbe potuto/dovuto usare dopo la prima

denuncia per acquistare macchinari di alta precisione che

non lasciano margine di errore perché marchiano tutte le

provette con la stessa sigla riconducibile esclusivamente ad

una sola coppia, impedendo lo scambio di embrioni. Certo

ne arrivano di problemi sulle spalle del bravo Direttore Ge-

nerale di quella Asl, Vitaliano De Salazar passato indenne

attraverso i governi di Storace, Marrazzo, Polverini e Zin-

garetti. L’unico ospedale di Roma non dedicato ad un santo,

oltre all’Umberto I , è il Pertini (ma l’insegna all’ingresso

di Ponte Lanciani recita S.Pertini e qualche dubbio viene…

), un Fort Apache che richiede per la sua gestione dei nervi

d’acciaio. Sopravviverà. Ma lo scandalo delle provette mi-

schiate e rimischiate, ricordiamo al fratello del Commissario

Montalbano, Zinga per amici e nemici, non è cosa da poco

e non può essere soffocato o passato sotto silenzio come av-

viene quotidianamente per i tanti “orrori” della Sanità di

Roma e del Lazio. Qualcuno dovrà pur porvi rimedio.

Riflessione. Con le nuove disposizioni di legge tra settembre

e novembre andranno in quiescenza capi dipartimento, pri-

mari e medici di primo e secondo livello, creando una grande

carenza di personale altamente qualificato, ma anche un

grande movimento. E già dal 9° piano di via Rosa Rai-

mondi Garibaldi si tenta di capire quanti e quali posti si li-

bereranno. Anche su questo sta ragionando il governatore

con i fedelissimi, il risiko si rimetterà in moto. Ripetiamo,

che lo stato di abbandono della sanità regionale si avverta

ogni giorno di più ha poca importanza. L’ultimo episodio

di violenza consumato da un gruppo di rumeni all’interno

di un padiglione abbandonato dell’Ospedale Forlanini è da

brividi. Un tempo quell’ospedale era un fiore all’occhiello,

oggi è alla deriva, visto che vi bivaccano decine di irregolari

che ne hanno fatto il proprio rifugio. Fino a quando, Zin-

garetti, abuserai della nostra pazienza? Il Corvo

Pertini, Forlanini, succede di tutto

Ma Zingaretti ha altro da pensareMigranti, è allarme sanitario?Migranti, è allarme sanitario?

Il CORRIERE DIROMA

Sono arrivati i vucumprà sugli are-nili del Lazio. Iveri padroni dellasabbia demaniale

e in concessione sono loro: in-diani, pakistani, nigeriani,africani. Commercio abusivoe contraffatto, evasione fiscalea tutto gas. Migliaia di ba-gnanti assistono a questo sce-nario da impotenti e senzadifese. Lo Stato non c’è. Chidovrebbe controllare lespiagge da Ostia a Minturno(vigili e Capitaneria di Porto)è numericamente inferiore ri-spetto all’invasione degli am-bulanti abusivi. Certo, nonpuò essere una giustificazione.Il fenomeno è fuori controllole autorità locali sono impo-tenti. I comuni nel Lazio chesi trovano pezzi di spiaggiasotto la loro autorità sono 24per una estensione costiera di362 chilometri. Oltre a qual-che bel blitz in piena estate, ilcittadino non si dovrà aspet-tare niente di più. Lo Statoitaliano non è più in grado diesercitare un bel niente, nes-suna autorità, nessun con-trollo. Di fronte a tantaarroganza dei vu cumprà èinutile anche tentare di ribel-larsi individualmente. I ge-stori balneari non ne possonopiù, ma al tempo stesso sonougualmente vittime del si-

stema. Che non funziona. Il-ludersi che gli uomini dellalegge giustizia possano inter-venire a sanare un fenomenoche riguarda il territorio dapiù di un ventennio è solo daidioti. I venditori ambulanti, sonodiventati negli anni semprepiù molesti e disturbatori .Non camminano solo sullabattigia ma – ormai lo fannoda anni – entrano senza indu-gio anche negli stabilimentiprivati in concessione per ven-dere la loro merce. Sono fasti-diosi, ti svegliano sei tiappisoli per un attimo sotto ildolce infrangersi delle onde. Èun tormento continuo e nonsembri eccessivo affermare cheè sempre più difficile per unqualsiasi cittadino godersi ilmare in santa pace. A questosiamo arrivati perché chi am-ministra pensa che la que-stione dei vu cumprà riguardisolo la vendita di qualche col-lanina di perle di plastica oborsa fintamente griffata.Non è così. Riguarda un' in-tera economia, il Pil, una fettadi prodotto interno lordosommerso che lo Regioni e Co-muni non intascheranno mai.Tanto a pagare sono i solitipensionati, lavoratori dipen-denti e gli imprenditori. Ev-viva i vu cumprà e i loroprotettori.

VU CUMPRÀ, I PADRONI

DELLE SPIAGGEQuando la tolleranza non è zero

di Giuseppe Cecchini

Page 2: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

Quella che ha portatoalla presidenza delPartito Democratico“renziano” il quaran-

tenne MatteoOrfini è statauna scelta nazio-

nale. Il giovane intellettuale (e quasiarcheologo”: ha studiato archeologia,ma non si è mai laureato) sarà il puntodi riferimento per i “piddini” dalle Alpialla Sicilia. Sicuramente con conse-guenze molto serie, però, anche nellaregione – il Lazio e Roma - che haespresso l’unico nome alternativo aquello di Orfini, quello di Nicola Zin-garetti. A ben vedere, quello tra Orfinie Zingaretti è stato infatti uno scontrotra il vecchio partito democratico, di-ciamo per semplificare quello definitodalemiano-bersaniano, e il nuovo par-tito democratico renziano, rappresen-tato… per l’appunto da Matteo Renzida Firenze. E’ stato personalmente l’exsindaco fiorentino a dire “no” a Zinga-retti e “si” a Orfini. Scelta che annullail ruolo tradizionale del presidente delpartito, che è di essere il rappresen-tante dell’insieme del movimento,della maggioranza come dell’opposi-zione, e lo trasforma dell’ “uomo delsegretario”, nel caso specifico lo stessoRenzi. Un cambio di visione dei rap-porti nel partito che, se trasferito al li-vello della regione Lazio, rappresentauna decisiva rottura con il passato,quando il vecchio Pd romano e lazialetrovava sempre al Nazareno, alla fine,una sponda “amica”. Adesso non saràpiù così, gli equilibri, come si avvertesempre più e come in piccola parte ègià avvenuto, sono inevitabilmente de-stinati a cambiare. Anche a Roma, è chiaro, arrivano i tur-chi. O meglio i Giovani Turchi, di cuiOrfini è stato nel 2011 il fondatore e dicui è l’eminenza grigia, il cervello piùraffinato. Ma chi sono i Giovani Tur-chi? Il nome innanzi tutto: fa riferi-mento al movimento politico natonell’impero ottomano all’inizio del‘900 in nome del cambiamento e dellamodernità, ma anche ai giovani sardidella Democrazia Cristiana capitanatida Francesco Cossiga. I Giovani Turchidel Pd, definiti a volte “post-dale-miani” o “socialdemocratici” ma anche“pasdaran del nulla” o “nostalgici”, pre-

dicano la necessità di prendere le di-stanze da una “finanza sempre piùspregiudicata”, riscrivere “il grandepatto nazionale tra capitalismo e de-mocrazia”, combattere “quel pensierounico neoliberista che ha influenzatoanche tanti riformisti”, e disegnare il Pd“sul modello delle nuove socialdemo-crazie europee”. All’ultimo congressodel Pd hanno sostenuto Gianni Cu-perlo (che aveva a sua volta il sostegnodi Massimo D’Alema & C.) ma dopola vittoria di Renzi hanno abbassato itoni contro il Rottamatore. Anche se iloro padrini nobili sono i D’Alema e iPierluigi Bersani (Orfini è nella Fon-dazione Italianieuropei di D’Alema e fuil responsabile della cultura del Pdnella gestione Bersani) sono interes-sati a trovare un modo di collaborarecon Renzi, a diventare suyoi interlocu-tori seppure da “avversari”, piuttostoche a osteggiarlo apertamente.La lunga notte dell’elezione di Orfini ilPd di Roma ha tentato, e sperato, di

poter fermare i GiovaniTurchi. A questo fine Gianni Cuperlo,il pù votato a Roma nelle primarie eleader della minoranza anti-Renzi, hafatto al segretario nazionale una propo-sta di peso: Nicola Zingaretti, sul qualec’era un consenso maggioranza-mino-ranza; e dello stesso Orfini. Sembravafatta, ma nella notte Renzi ha spari-gliato, e invece di Zingaretti ha scelto ilGiovane Turco, che pure negli ultimidue o tre anni lo ha attaccato con viru-lenza. Alcuni esempi? “Le ricette diRenzi sono vecchie e non sono quellegiuste per il paese”, “Renzi e io siamoesattamente ai poli opposti nel Pd”, “èincredibile che sia il mio candidato”.L’esito degli sms “Orfini presidente”inviati da Renzi a tutti i votan ti hannoavuto come risultato la nomina a lar-chissima maggioranza dell’archeologomancato. Che alla fine si è difeso dal-l’accusa di aver fatto il “salto della qua-glia” e di essere saltato sul carro delvincitore, ha difeso i Giovani Turchi e

pur riconoscendosi di parte ha pro-messo che cercherà di essere “il presi-dente di tutti”. Da Giovane Turco aGiovane Renziano, in ogni caso. Contutto quello che questo può rappresen-tare a Roma.Nella Capitale, ma non soltanto, la can-didatura di Nicola Zingaretti era con-siderata realmente di garanzia ma nontanto per cambiare stravolgendo se ne-cessario l’esistente quanto per cam-biare mantenendosi fissa l’idea delpartito tradizionale, strutture e conte-nuto. Un cambiamento tranquillo, in-somma. Troppo tranquillo e lento,secondo Renzi, che di Roma decisa-mente non si fida. Già prima delle ele-zioni europee era intervenutocambiamento all’ultimo momento lecandidature e facendo di una sua “fe-delissima”, la Bonafé, la capolista. Nes-suna obiezione personale nei confrontidi Zingaretti, che però per formazionee storia personale è troppo “di partito”,

di “quel” partito che Renzi vuole cam-biare a tutta velocità. Quindi fuori Zin-garetti, che ora sembra doversiconcentrare proprio e soltanto sullapresidenza della Regione; e secondomolti bisognerà vedere se tra quattroanni sarà ancora l’uomo “nuovo” peruna riconferma. Il nuovo renziano ri-schia di trasformarlo in un “vecchio”fin da ora. Anche perché Zingaretti hadato prova di una coerenza che, neimomenti di grande e veloce cambia-mento, non aiuta. Più abile sembra es-sere stato, tanto per fare un esempio,Enrico Gasbarra, che dopo avere soste-

nuto in passato Zingaretti si èdefilato e ora viene da alcunidefinito in ascesa nell’area diavvicinamento ai quartieri altirenziani. Le conseguenze della scelta diOrfini si faranno sicuramentesentire, ed anche a breve, sulCampidoglio. Entro l’estate,c’è da scommetterci, gli inter-locutori del Pd capitolino aLargo del Nazareno sarannotutti nuovi, sicuramente dellastessa specie – renziana – diquelli che stanno in queste set-timane aiutando il sindacoIgnazio Marino a risolvere iproblemi finanziari di RomaCapitale. Gente nuova, decisa,

sicuramente più simile ai Giovani Tur-chi di Orfini che agli uomini di appa-rato dell’epoca bersaniana. Cheaiuteranno Roma in cambio di impe-gni precisi per il cambiamento in tempibrevi. A Marino di sintonizzarsi sullanuova lunghezza d’onda. Se lo farà, seaccetterà le direttive del Rottamatore,sarà aiutato – anche dai giovani Turchi– a superare l’attuale momento di dif-ficoltà. Un po’ di ossigeno lo sta dandoin questi giorni a Marino GianniGrillo a livello nazionale: se il “con-fronto” con Renzi partirà sulla leggeelettorale e sulle riforme, anche a li-vello locale potrebbero forse esserci deicambiamenti. E i “grillini” romani po-trebbero magari accettare con il Sin-daco il dialogo che hanno finorarifiutato. Mettendo in moto movi-menti e meccanismi ancora vaghi e dadefinire ma indispensabile per passareda un’era a un’altra. Magari con l’aiutodei Giovani Turchi.

IL GOVERNATORE HA RISCHIATO DI DIVENTARE PRESIDENTE DEL PARTITOSCENARI/ 1

Niente promozioneper Nicola Zingaretti

Resti dove sta, Renzi non si fida dei romani. Alla testa del Pd meglioil fine intellettuale Matteo Orfini, già fondatore dei “Giovani turchi”

martedì 24 giugno 2014 pagina 2

di Carlo Rebecchi

Sopra Matteo Orfini e adestra Nicola Zingaretti

Page 3: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 24 giugno 2014 pagina 3

UN’ASPIRINA PER UN MALATO IN COMA, IN TRE ANNI BRUCIAMO 27 MILIARDISCENARI/ 2

Il caso della rimessa in sicurezzadella Panoramica - che collegaPrati con Monte Mario - è para-digmatico di come viene gestita lacittà. Un po' come capita, improv-

visando alla giornata.Era il lontano febbraio quando una bombad'acqua (assolutamente non prevista népreventivata dai famosi omini del meteocapitolini), trasformò una delle pochestrade di sbocco del quadrante Nord dellaCittà in un cantiere infinito. Ebbene a piùdi 120 giorni di distanza la Panoramicareta ancora parzialmente chiusa (dalle 23alle 7 è addirittura serrata con cancelli), i lavori disbancamento e messa in sicurezza procedono conla lentezza e l'indolenza di chi se ne fraga di Romae dei romani che dai tempi di Nerone sopportanoquasi tutto. E' dei giorni scorsi (il 16 giugno) l'arrivonel cantiere infinito della trivellatrice per posare ipali di cemento armato e consentire di frenare lacollinetta. I camion e le ruspe lavorano con la calmae l'indolenza tipica dei romani. Come se nulla fosseimportante. Visto che il sindaco Ignazio Marino hafatto per un anno fuoco e fiamme per rendere unpo' pedonabili i Fori Imperiali, c'è da domandarsise voglia fare anche di questa direttrice di traffico

un viottolo da mountain bike. Del resto sabato 14 -poche ore prima della bomba d'acqua (questa voltaabbondantemente prevista) Marino si è dilettatonell'inaugurazione della nuova ciclabile MonteMario - Balduina.Inezie, pinzillacchere per una città che appare sem-pre più abbandonata. In aula Giulio Cesare, cosìcome in giunta, è iniziata la discussione (l'ennesima,ma con un nuovo supertecnico al Bilancio), su comee dove tagliare, come racimolare risorse, spremereromani e imprese, turisti e avventori. Ce n'è per tutti,stiamo tranquilli.Nei prossimi 3 anni i romani saranno sottoposti ad

una cura da cavallo di tagli e tasse. Una sforbiciata,secondo le ottimistiche ipotesi formulate in Cam-pidoglio, da ben 445 milioni di euro da spalmarsiin tre esercizi, giusto in tempo per presentarsi alleurne comunali. Peccato che Roma in 3 anni bruciqualcosa come 27 miliardi e quindi gli sbandierati445 milioni di tagli appaiano come aspirina per unmalato in coma (forse irreversibile). Il problema èsemmai non tanto l'esiguità dei tagli quanto i (man-cati) servizi che si affacciano per i romani a parità(se non ci saranno altri folli aumenti) di tassazionelocale, visto che già siamo stabilmente sul podio na-zionale per il prelievo locale non c'è bisogno di in-

seguire questo record.Di spuntatina in spuntatina andiamo a ve-dere dove si taglierà: la spesa strutturaleper società e enti partecipati dovrebbe pas-sare da 229.390.795 a 220.846.618; quellaper l'acquisto di beni e servizi da1.608.632.644 a 1.304.844.928; la spesaper Ama scenderà da 718.040.862 a624.695.550. Piccolo particolare: la exTarsu (la tassa sui rifiuti che quest'annoaumenterà), oggi declinata in Tares o Taria seconda dei comuni, è previsto che au-menti, quindi il Campidoglio spenderàmeno, ma i romani no.

Considerando che per il trasporto pubblico Marinointende spenderà di più (da 518.500.000 a531.462.500) e sapendo che i risparmi taglierannoaltri capitoli di bilancio ci dobbiamo mettere co-modi e tranquilli aspettandoci non solo la previstamazzata sulle addizionali comunali e regionali, maanche un drastico ridimensionamenti dei servizi cheil comune dovrebbe offrirci.E ancora: il piano di rientro triennale - compresodal Salva Roma e in trattativa con il ministero del te-soro - prevede un complessivo riordino delle tantesocietà partecipate: fusioni, accorpamenti e liquida-zioni. Insomma, grande è bello, ma i risparmi(anche solo ipotizzati) purtroppo non sono statipresentati con altrettanta dovizia di particolari (alcentesimo).Ci dobbiamo accontentare solo della pa-rola di Marino: <Possiamo gia' dire che ridurremodi 15-20 il numero di partecipazioni a società, di ri-sparmiare rivedendo i contratti di servizio, a partiredall'illuminazione pubblica>. A dire il vero questodel cambio delle lampadine (in capo ad Acea) è giàun capitolo noto. Si dovrebbero risparmiare - in pro-iezione - qualche milione, sostituendo quelle vec-chie con i Led. Peccato che la sostituzione siainizialmente onerosa e per rientrare dell'investi-mento e risparmiare sulla bolletta serviranno anni,se non decenni. Se anche gli altri risparmi viagge-ranno sulla stessa direttrice siamo nei guai.Nel capitolo privatizzazioni rientra anche il piano divendita delle unità immobiliari del Campidoglio.Sarebbe interessante conoscerne dettagliatamentel'elenco e incrociare l'assegnazione con la banca datidel personale (diretto o collaboratori) dell'ammini-strazione pubblica. Va bene lasciare a prezzo di fa-vore la casa dove ha vissuto la stessa famiglia pergenerazioni, ma avallare in nome dei buchi di bilan-cio affari immobiliari a ex dipendenti, consulenti epolitici di terzo piano proprio non è digeribile. C'è da chiedersi se il piano di rientro di Roma Ca-pitale non farà la stessa fine del ripristino della nor-male viabilità per la Panoramica. Interventi lenti epoco tempestivi. Marino a febbraio avrebbe fattobene a piazzare una roulotte del Comune (megliodei Vigili) nella carreggiata chiusa per controllarnequotidianamente la progressione dei lavori. Avrebbepotuto trasferire, fino alla riapertura, il suo faraonicoufficio capitolino a Monte Mario, almeno avrebbedato un segnale ai romani, magari salutandoli e scu-sandosi per gli oltre 4 mesi di disagio quotidiano. Un suggerimento: visto che la strada è chiusa e cheMonte Mario (anche la parte non crollata) è unaselva selvaggia, perché non mandare per una bellapotatura straordinaria una squadra del ServizioGiardini? Oppure pensano di finire tranquillamentei lavori, inaugurare la riapertura e poi richiuderla perpulire aiuole e canali di scolo? La notte la strada èchiusa e anche un tosaerba non farebbe troppo ru-more. Di residenti al curvone incriminato non ce nesono, se non si vuole considerare tali anche gli abusiche vi fanno allegramente campeggio...

Marino ripone l’accettae taglia solo 445 milioniIl Piano di rientro finanziario del Campidoglio (da varare entro finemese) prevede una modesta sforbiciata e una raffica di accorpamenti

e privatizzazioni. Il sindaco esulta e promette di far risorgere la città giusto in tempo per le prossime elezioni. Però se per rifare la Panoramica (ancora chiusa) ci sono voluti più di 120 giorni, per rimettere in sesto il bilancio di Roma Capitale ci vorranno

millenni. Tanto la nostra è la città Eterna (della pazienza)di Leonardo Giocoli

CHI SALEdall’alto Cristina Maltese, Antonio Cozzolinoe Fabrizio Santori

CHI SCENDEdal basso Guido ImprotaRita Cutinie Marta Leonori

ORSINO

P della

Quando chi ci governa dà il peggio di sé

il

Non brillano certo inquesto periodo legiunte comunale e

regionale (della Provincia cisiamo dimenticati datempo). Zingaretti dopoaver rischiato di volare alto(leggi presidenza del Pd) fi-nisce a secco e a fondo coniniziative pasticciate e di-scutibili come il caso-Sora ela gestione dell'ultima cla-morosa vicenda dello scam-bio di embrioni al Pertini. Oè consigliato male o improv-

visa. In entrambi i casi non va. Sparare su Marino e i suoiè come sparare sulla Croce Rossa, il Campidoglio può es-sere assolto soltanto nel suo tentativo di far quadrare iconti: si muove male ma cerca di muoversi. Per il resto èun disastro. Il sindaco si intestardisce con le cliclabili etrascina tutti dietro. Improta è un tappetino, Luigi Nieridopo le ultime discutibili vicende e con tutti i guai del Selsi è messo in disparte. Gli scandali dell'Atac, quelli del-l'Ama (Daniele Fortini arranca), quelli legati alla manu-tenzione ordinaria e straordinaria della città,impietosamente evidenziati dagli effetti dei nubifragi diquesti giorni. Siamo alla mercè degli eventi atmosferici,Guido Improta chiede conto a posteriori delle cose non

fatte. Ma tutto quel che accade, certo, è ancora colpa diAlemanno. E che dire della Rita Cutini, che fa delle que-stioni sociali un terreno di caccia ideologico personale?Non gestiamo le emergenze, ci occupiamo - ma solo pol-tiicamente - dei rom e riceviamo in Campidoglio, congrande pompa, il ministro della solidarietà del Burundi.Iniziativa degnissima, per carità, ma forse c'è altro di cuioccuparsi. L'opposizione picchia duro sulla questioneRom, sul meeting internazionale ospitato sotto l'ombradel Marco Aurelio. Ha torto e ragione. Non costringe laGiunta ad uscire allo scoperto, a presentare un piano. Enon è in grado, d'altra parte,di presentare un programmaalternativo. Marco Visconti, già assessore oggi opposi-tore quando capita, ha messo in giro una riedizione inchiave anti-rom di una canzone di De Gregori, Può fare dimeglio. Può fare di meglio l'assessore Leonori, incapacedi gestire i rapporti con gli esercenti e di mettere in pra-tica seriamente l'ordinanza anti-alcol. La lista dei buoni?È sempre più breve, anche se una nota di merito va al so-lito Fabrizio Santori che si batte come un leone per de-nunciare errori e guasti. Sembra un donchisciotte controi mulini a vento. Almeno ci prova. Si merita la citazioneCristina Maltese, presidente del XII Municipio. Anche leiannaspa, ma per lo meno ci prova. Come ci prova il con-sigliere Andrea Liburni (II Municipio, vedi intevista a pag.7). Si sta comportando bene il neo sindaco Antonio Coz-zolino, (M5S, Civitavecchia): si è rimboccato le maniche,ha cominciato dagli esuberi della Tirreno Power.

Page 4: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

“Nulla di perso-nale contro iRom, né contro

i gay. né contro le biciclette,ma mi pare che in questoedificio non si pensi ad altro,

come se fossero i problemi più importanti sultappeto. Mi pare impossibile che non si provinemmeno ad affrontare le vere emergenze,quelle che tolgono il fiato. Marino è freddo e ci-nico da questo punto di vista, un gran calcola-tore". E' un consigliere comunale appartenentea quell'area grigia, né carne né pesce, pratica-

mente né maggioranza né opposizione (avretecertamente capito) che vaga per i corridoi delpalazzo (municipale) alla ricerca di una iden-tità, di uno scatto d'orgoglio. Difficile essererealisti nell'Aula Giulio Cesare. Le beghe delpartito principale si risolvono altrove, gli altripartiti vivacchiano, non sanno trarre vigore ne-anche dai clamorosi errori del sindaco e deisuoi. Quando si sono rivisti qui in giro perso-naggio come Rutelli, quando è sembrato che laterribile Cirinnà venisse a scatenare le sue ireanimaliste come un tempo gli impiegati e i vigilidi servizio hanno commentato e sorriso. Meno

male, almeno c'è un po' di vita...Ma sembra siastato un fuoco di paglia. Continuiamo ad assi-stere ad una piccola politica di favori e interessi,non ci stupiamo più se il Campidoglio cede alPd la Casa del Jazz prima dell'esito della gara,se la Giunta investe a fondo perduto sui rom manon ha soldi per i Nidi, se gli sfrattati bivaccanonella basilica di Santa Maria Maggiore assistitidal parroco e controllati a distanza dalla gen-darrmeria vaticana. Il portavoce è uno dei Mo-vimenti per la Casa, naturalmente. Adesso cheSel è in castigo, sottolinea con un sorriso il con-sigliere, il gioco di squadra non c'è più, vanno

solo quelli che si intestardiscono a non passarela palla. Ma non sanno finalizzare: come il Pe-ciola, ad esempio, o l'eterna promessa della po-litica capitolina, l'immarcabile Athos De Luca. E i grillini? Stanno lì, in piccionaia, a sfornaredocumenti, interrogazioni, mozio- ni. Cercanodi socializzare, di condividere, ma al di là delsorriso e della pacca sulla spalla non vanno. Mase cambiassero le cose a livello nazionale, ilpacchetto di mischia di Stefàno e compagni po-trebbe essere tra i più gettonati. In politica nonsi sa mai.

Cornelius

Nulla di personale, ma quando pensiamo alle emergenze?AULA GIULIO CESARE

martedì 24 giugno 2014 pagina 4

STORIA DI UN PROVVEDIMENTO (SEPOLTO) PER STOPPARE LA RACCOLTA (ILLEGALE) E IL COMMERCIO(ABUSIVO) CHE DAI CASSONETTI SI SVILUPPA ATTRAVERSO LE “CENTRALI” DEI CAMPI NOMADIL'INCHIESTA

I rom, il ferro e la delibera fantasma

Regolamentare. Èquesta la parolachiave, che piacetanto alla politica– sia a destra che

a sinistra –, per mettere ordinenel settore dei ferrovecchi am-bulanti di Roma. Secondo lestime, infatti, la filiera abusivarappresenta un terzo di tutto ilmercato del ferro. “I fenomeniillegali o li domini o li subisci”,ripetono alcuni consiglieri co-munali. Risultati? Nessuno.Perché dopo tante parole, dueanni e una proposta di delibera,le uniche novità sono le cifredella polizia municipale cheraccontano di sequestri di ma-teriale ferroso e di discariche acielo aperto. Numeri in co-stante aumento, proprio comequelli che riguardano un’econo-mia sommersa che sottrae ri-sorse alle casse delCampidoglio.L’unica bozza di deliberazionerisale ormai al 2012. L’obiettivoera quello di istituire un regi-stro cittadino delle imprese cherecuperano rifiuti metallici. Ilprimo firmatario è GiordanoTredicine, consigliere Pdl ederede di una famiglia che sulcommercio ambulante ha co-struito un impero economico.Sui dati forniti dall’Associa-zione italiana recuperatori me-talli (Airmet) nasce il primotentativo di riportare nel peri-metro della legalità la questioneferro. Partendo dalla convin-zione che “le leggi in materiasono monche”, come ripete datempo il presidente di Airmet,Nicola Grillo. Perché proprioqueste norme non si applicanoalle attività di raccolta effet-tuate dagli ambulanti. Che soloin città sono 1500, oltre 5mila

in tutta la provincia, mentre leaziende sono poco più di 100.Chi si lancia nel settore con ilsuo furgoncino e senza per-messi rischia anche una multaper traffico illecito di rifiuti.Nasce da qui l’idea di un albodei ferrovecchi. Un registro cuipuò accedere solo chi è in pos-sesso di partita Iva e iscrizionealla Camera di commercio diRoma. Solo con questa sorta didocumento di identità ci si puòpresentare dagli artigiani, mec-canici e carrozzieri in primis,per recuperare gli scarti. Per

tracciare i materiali e i lavora-tori. E, soprattutto, per nonperdere milioni di euro l’annodi tasse, che secondo le stimepotrebbero sfiorare i 20 milionidi euro l’anno. A spingere perquesta anagrafe pubblica degliambulanti del ferro anchel’Opera nomadi, una delle asso-ciazioni che lavora con i citta-dini rom e sinti che vivono nellaCapitale. La regolarizzazione,spiegano, porterebbe due van-taggi: avviamento al lavorosenza formule assistenzialiste,oltre gli introiti per i bilanci di

palazzo Senatorio.Prima di una regolamentazionedel settore, sono in molti tra glioperatori a chiedere una taskforce delle forze dell’ordine percontenere il fenomeno illegale.Quella messa in campo dai vi-gili ha portato a sequestri di ter-reni (17 ettari) e 89 denuncenei primi mesi di quest’anno, ildoppio rispetto a tutte quelledel 2013. Dati sintomo di unasituazione fuori controllo, chela politica continua a sottovalu-tare. Così la delibera restaferma in uno dei tanti diparti-

menti del Comune. Nessunafretta. Anche dopo la commis-sione congiunta Politiche so-ciali e Ambiente, che si è tenutalo scorso aprile. Perché se da unlato la politica continua a ripe-tere che è arrivato il momentodel ‘fare’ e di operare in fretta,dall’altro i tempi si allungano adismisura. E lo dimostra nonsolo la proposta ferma da 24mesi, ma anche un verbale dellacommissione non ancora ap-provato dopo più di 60 giorni.Per fare affari – illegali - con ilferro c’è ancora tempo.

Regolarizzare l'attività illegale, regolamentarla, porterebbe almeno duecento milioni all'anno nelle casse del Comune. Teoricamente chi traffica senza permessi rischia anche multe per commercio illecito di rifiuti Crescono i sequestri da parte della polizia municipale

di Santo Iannò

Page 5: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

Un business che si fa racket.Un giro d’affari in cui c’èchi guadagna e chi perde,

non solo dal punto di vista econo-mico ma soprattutto ambientale.Quello della raccolta del ferro ille-gale, a Roma, è oramai un feno-meno che dovrebbe entrare didiritto nel panel del Prodotto in-terno lordo della Capitale. Allavoce introiti sottratti alle casse co-munali, però. Secondo le stime, in-fatti, si parla di circa 14 milioni dieuro che spariscono dai bilanci delCampidoglio. Perché circa unterzo dei materiali recuperati arrivadagli ambulanti. Che, in granparte, sono cittadini di etnie rom esinti. Sono loro a battere tutto ilterritorio, pronti a selezionare e ri-vendere. Sono loro i successori diquelli che un tempo si chiamavano“ferrovecchi”. Oggi gestiscono la fi-liera che va dal cassonetto all’accia-ieria. Perché è proprio dai luoghi in cui i romanilasciano i propri rifiuti indifferenziati, cheinizia la caccia al ferro, all’acciaio e all’allu-minio. Abbandonata la tecnica del mero ro-vistaggio, si passa alla selezione scientifica:nei carrelli dei supermercati, con cui giranomolti ‘ricercatori’, trovano posto solo queglioggetti che assicurano un guadagno per glioltre 5mila abusivi del settore, a cui si affi-dano circa 500 artigiani capitolini, secondoi dati dei vigili coordinati da Di Maggio. Iprezzi vanno dai 70 centesimi al chilo perl’acciaio ai 3,5 euro per il rame. Materialiche finiscono direttamente sui 1400 ca-mioncini che girano all’interno del Gra. I

guadagni? In media, tra i 250 e i 400 euroal giorno, secondo le stime dell’Associa-zione nazionale recuperatori metalli(Armet).La giornata di donne e bambini, impiegaticome forza lavoro per esaminare i rifiuti,inizia presto. Ed è sempre uguale a sestessa: si parte dal proprio insediamento ovillaggio attrezzato e si perlustrano i quar-tieri vicini: tutte le strade di ogni munici-pio, senza dimenticare nessun cassonetto.Soprattutto quelli più nascosti. Dove, conmaggior facilità, i romani possono infi-schiarsene della raccolta differenziata e ab-bandonare di tutto. Dai pc alle tv, che

potrebbero e dovrebbero essere depositatinelle isole ecologiche dell’Ama. Invece fini-scono nei cassonetti sotto casa. Dove arri-vano i cittadini rom e provvedono stoccareil materiale: ottone, rame e alluminio ven-gono salvati; il resto lasciato per strada.Quando va bene. Perché molto spesso i ma-teriali inutili per i nuovi ‘ferrovecchi’, eanche dannosi, finiscono nei roghi tossicidei campi e dei villaggi attrezzati.Un esempio: nello spazio di Candoni, sullaMagliana, la polizia municipale ha seque-strato i terreni vicini, che nel frattempoerano stati adibiti a discarica di eternit epneumatici. In totale 87 tonnellate di ma-

teriale altamente inquinante. Per-ché sui loro furgoncini, gli uominidella filiera raccolgono di tutto per20 euro. Per i meccanici, carroz-zieri e fabbri risparmi assicurati suicosti di smaltimento. Per l’am-biente, invece, il rischio è l’inqui-namento senza controllo. Per iraccoglitori che si fanno rivendi-tori, il reato è di ricettazione: 5mila euro di multa e sequestro delmezzo su cui viaggiano. Sanzioniche però non sono un problema. La mancata tracciabilità dei mate-riali e di conseguenza dei guada-gni, dà forza a un mondosommerso che ha discrete capacitàeconomiche per far fronte a quelliche, per loro, sono solo inconve-nienti del mestiere. Che prevedeanche dei ‘sopralluoghi’ in not-turna nei centri Ama, come suc-cede a Corviale e Cinecittà.L’obiettivo è recuperare elettrodo-mestici di ogni tipo: dalle lavatrici

ai frigoriferi. In totale sono oltre 37 milachilogrammi di materiale ferroso recuperatiin meno di 2 anni e 17 ettari di terreno sot-toposti a sequestro, perché trasformati indiscariche abusive. Ma altri dati per capirel’entità del fenomeno sono quelli relativealle denunce: se nel 2012 erano solo 7, nel2013 salgono a 43, mentre raddoppiano neiprimi 6 mesi di quest’anno. Numeri chemostrano un sistema strutturato e ben or-ganizzato. Con i rom che, di fatto, gesti-scono una quota importante di rifiuti. Inparte riciclati, mentre il resto contribuiscead inquinare ancora di più l’ambiente el’economia della città.

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 24 giugno 2014 pagina 5

UN BUSINESS CHE SI FA RACKET

Quella incredibile filiera (illegale)che va dai cassonetti alla acciaieria

“Significative in-certezze” sullacontinuità azien-dale, assenza diun piano indu-

striale, mancato rispetto dei para-metri finanziari e una societàspecializzata – la Mazaras – inca-pace di esprimere un giudizio suiconti di Atac. Sono queste le falle,soprattutto economiche, della mu-nicipalizzata del trasporto pub-blico capitolino e che emergononelle 8 pagine della relazione fir-mata dal collegio sindacale. Lacolpa è dell’elevata esposizione de-bitoria, mentre il bilancio 2013segna 219 milioni di euro di defi-cit: +62 milioni in un solo anno. Ilrischio? Diminuire il capitale so-ciale o chiudere gli uffici di viaPrenestina per un capitale infe-riore al minimo.I sindaci dell’azienda, anche inbase alla valutazione della Maza-ras, si sono concentrati soprattuttosul lodo con i privati di Roma tpl, sul mancato rispetto delfinancial covenants (in accordo con le banche) e sulla se-conda tranche dei crediti vantati dalla Erg (gli aumenti re-tributivi per disagio giovanile). L’affidamento in house èstato prolungato fino al 2019, ma ad oggi il Campidoglionon ha ancora stipulato un nuovo contratto di servizio.Che secondo la bozza del piano di rientro, sui conti di pa-lazzo Senatorio, sarà comunque tagliato di circa il 10%.Per questo senza un’inversione di rotta, i dati del bilancio2013 potrebbero mettere in ginocchio la municipalizzata.La prima crepa è nella discordanza tra il credito vantatoda Ifitalia spa, pari a 10 milioni, e quello iscritto nella con-tabilità di Atac, che raggiunge i 3 milioni. Il collegio, esa-

minando la documentazione, si accorge che le fatture in-dirizzate ad Ifitalia non avevano allegato il contratto. Nonsolo. I sindaci mettono anche in dubbio l’autenticità deidocumenti: diversa carta intestata, niente numero proto-collo, fax diverso da quello della struttura di riferimento,timbro non appartenente alla direzione e firma discono-sciuta dal dirigente.Fari accesi anche sul ‘lodo tpl’. Nel 2009 l’azienda è statacondannata a pagare a Tevere Tpl (oggi Roma tpl, privatoche gestisce il 10% del trasporto) 31 milioni di euro. Se-condo questi ultimi, la somma per il servizio, comprensivadi interessi e maggior chilometri percorsi, è circa il triplodi quanto messo a bilancio dalla società comunale. Lo sco-

perto è di 63 milioni, con la Tevereche ha presentato ricorso in Cas-sazione; mentre l’avvocatura capi-tolina ricorda che gli oneriderivanti dal lodo sono a caricodel Campidoglio.Capitolo Erg, seconda tranche.Tra i crediti ci sono quelli per i rin-novi del contratto collettivo percirca 129 milioni di euro. Di cui40, spesi tra il 2010 e il 2013, cor-risposti per il disagio salariale gio-vanile. Neanche un euro, però, ènella manovra finanziaria di pa-lazzo Senatorio. Il Comune, in unanota del 14 maggio scorso, assi-cura che il finanziamento sarà as-sicurato dal “debito fuoribilancio”. Senza l’intervento delsocio unico, la perdita sarà tuttasulle spalle di Atac. La partita è de-licata anche sui financial conve-nants. I valori del margineoperativo lordo, tetto minimo a 58milioni, sono in ordine; ma si ri-duce il patrimonio netto, che po-

trebbe portare a dover rinegoziare le coperture con lebanche, “compromettendo la continuità aziendale”.Cifre e numeri che, per i sindaci, portano dritti al codicecivile: l’articolo 2447 prevede, per la perdita di oltre unterzo del capitale, che il consiglio di sorveglianza deliberila riduzione del capitale o la trasformazione della società;il 2484 impone la chiusura per un patrimonio inferiore alminimo legale. L’elevata esposizione debitoria, verso i for-nitori, non è più una notizia oramai. L’assenza di un pianoindustriale, invece, preoccupa di più. Ecco perché la Ma-zaras scrive impietosa: “Impossibilitati a esprimere parerie giudizi sul bilancio”.

S.I.

Un documento di 8 pagine inchioda l’Atac: è da buttare

Page 6: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

CRONACHEIlCORRIEREDIROMA

La regione Lazio trai tanti problemiche deve affron-tare legati alle pro-prie competenze

ha nei trasporti uno dei puntichiave: convogli inadeguati,frequenza delle corse, reti insuf-ficienti e infrastrutture deficita-rie sono solo alcuni deglielementi della quotidiana odis-sea di pendolari e cittadini chescelgono, per volontà o per ne-cessità, di usare il trasportopubblico per i propri sposta-menti.Il Consiglio Regionale nonsembra però preoccuparsi perlo stato del trasporto lazialevisto quanto accaduto il 17 giu-gno. Nel primo pomeriggio eraprevista una commissione con-giunta tra Regione e Comune diRoma con all’ordine del giornola discussione riguardo la LineaRoma-Lido e la creazione diun'agenzia unica regionale perla mobilità, oltre alle audizionidegli assessori alla Mobilita',Michele Civita (Regione), eGuido Improta (Comune diRoma). In tarda mattinata lacommissione è stata annullata,ma gli uffici preposti non hannoavvisato del cambio di pro-gramma tutti i consiglieri con-vocati, come nel caso delcapitolino Daniele Frongia(M5S) che si è detto “sconcer-tato dalla mancanza di rispettodimostrata verso i consigliericomunali e i cittadini giunti allaPisana per partecipare alla com-missione congiunta sul treninoRoma-Lido.” Santori ha eviden-

ziato come i “romani pagano iltutti contro tutti del PD, in pri-mis sui trasporti dove l'asses-sore Improta e Roma Capitalechiedono gli arretrati e il gover-natore Zingaretti fa Ponzio Pi-lato”. Alle accuse ha risposto ilcapogruppo PD Marco Vin-cenzi, che ha definito le prote-ste come “un eserciziofrancamente inutile” e il presi-dente della commissione regio-

nale, Enrico Panunzi che ha an-nunciato che la commissione“sarà riconvocata la prossimasettimana.” Chi conosce la struttura di viadella Pisana non può che avereil sospetto che quei “meri mo-tivi logistici” accennati da Pa-nunzi, ovvero la mancanza dispazi adeguati a celebrare l’in-contro, siano solo una foglia difico per coprire le difficoltà di

una maggioranza divisa anchesu come gestire il trasportopubblico locale, il sospetto èche questa seduta subisca lostesso rinvio di quel consigliostraordinario dei trasporti ri-chiesto dall’opposizione, ini-ziato a febbraio, sospesoindefinitamente e di cui nes-suno, tra maggioranza in Giuntae in Consiglio vuole parlare.

E.M.

Trasporti? Meglio non parlarneSALTA LA COMMISSIONE CONGIUNTA REGIONE-COMUNE DI ROMA, MA NESSUNO AVVERTE I CONSIGLIERIQUI PISANA

martedì 24 giugno 2014 pagina 6

Un docente o Ata precariocon contratto “breve”,fino al termine delle atti-

vità didattiche o al 30 giugno2014, ha pieno diritto a vedersicorrisposti tutti i giorni di ferienon godute. Anief torna a riba-dire che questa sua prerogativacontrattuale non può essere ne-gata. La direttiva europea n.88/2003 indica, infatti, che nelconteggio dei giorni da monetiz-zare vanno indicati tutti i giornidi sospensione delle attività di-dattiche. Quindi pure le vacanzedi Natale e di Pasqua, come glistop delle lezioni decisi dalle re-gioni o degli stessi istituti sullabase di esigenze particolari. Op-pure la chiusura delle scuoleperché diventate seggi elettoralio ospitanti pubblici concorsi.Come, ovviamente, i periodi dimalattia che “cadono” nei giornidi sospensione dell’attività dida-tica.Collocare in ferie d’ufficio du-rante tali periodi i docenti e Ataprecari, al termine del loro rap-porto di lavoro, come ci risultastiano facendo una parte dei di-

rigenti scola-stici, significavoler infierirecontro i lavora-tori più indifesi.L'articolo 54della Legge diStabilità n.228/12, ap-provato dal Go-verno Monti,non è applica-bile. Oltre cherispetto alle in-dicazioni UE, èin palese con-traddizione coni pareriespressi sullostesso tema dalla Cassazione.Lo stesso articolo della spen-ding review che introduce il di-vieto di monetizzazione delle

ferie dei precari presenta fortidubbi di costituzionalità: se-condo Anief è in evidente contra-sto con un articolo n. 36 della

“madre” dellenostre leggi. Maanche con di-verse parti dellagiurisprudenzanazionale. Ad ini-ziare dall’art.2109 del CodiceCivile, il quale di-spone che il di-ritto alle ferie siconcretizza at-traverso una frui-zione il piùpossibile conti-nuativa, al fine disoddisfare la fi-nalità specifica“del recupero

energetico e della salutare di-stensione e ricreazione psicolo-gica”. Il concetto è stato ribaditopiù volte, su casi simili, anche

dai giudici: secondo i quali nonsi può ridurre il monte ore delleferie dei lavoratori sottraendodal computo il numero di giorniche il dipendente ha passatonello stato di malattia.“Le indicazioni di una precisa di-rettiva comunitaria e le normenazionali in materia – sostieneMarcello Pacifico, presidenteAnief e segretario organizzativoConfedir – parlano chiaro: fino aprova contraria non si può can-cellare il diritto a quantificare igiorni di ferie da assegnare diogni lavoratore sull’intero pe-riodo lavorativo svolto. Quindianche i giorni di sospensionedelle lezioni vanno conteggiati,perché il dipendente rimane inservizio. In attesa che vengaadottata una modifica legislativain Parlamento, non rimane cherivolgersi al giudice del lavoro”.Pertanto, Anief invita tutta i pre-cari cui l’amministrazione negail pagamento per intero delleferie non fruite ad impugnare laposizione dell’amministrazionescrivendo a [email protected].

(www.anief.org)

REDAZIONALE

PRECARI: ILLEGITTIMO NON PAGARE LE FERIE PER I PERIODI DI SOSPENSIONE

DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

All'ordine del giorno la linea Roma Lido e la creazione di una agenziaunica regionale per la mobilità. Se riparlerà, con buona pace degli utenti

Alla Pisana è spesso così.Chi governa le attivitàdel Consiglio fa e disfa,

e non è la prima volte che icambi di programma non ven-gono comunicati. Tanto noncambia niente e non succedeniente. In quel complesso aimargini della città, all'altezzadel Raccordo Anulare si vivecome in una bolla, in una navi-cella spaziale. Chi ha accessonella stanza dei bottoni fa quelche gli pare, il disprezzo per icittadini, per gli utenti (maanche per chi ringhia all'oppo-sizione) è totale. Non si capiscaa cosa serva quell'enorme e co-stoso circo, visto che gli asses-sori hanno altro da fare, che ilgovernatore conosce a mala-pena l'indirizzo della Pisana(basta che lo sappia l'autista),che nessuna decisione vienepresa da quelle parti. Neanchei dibattiti seri, vengono più re-gistrati, e il lavoro delle com-missioni sfuma in un nulla di cuinessuno deve sapere. Non ci sa-ranno più quei giri di indennitàe di soldi che hanno portato agliscandali della precedente con-siliatura, ma certo non si puòdefinire un posto "sano". Tra-sporti, sanità (soprattutto) do-vrebbero essere oggetto didibattiti furiosi e quotidiani, dianalisi, di documenti, di dossier.Niente da fare. Neanche dell'ac-cademia si riesce a fare. Mapare che anche l'indignazioneabbia lasciato il posto alla ras-segnazione.

Reporter

Page 7: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

Nelle ultime settimane sonostate numerosissime lemail di cittadini e citta-dine che hanno denun-ciato con forza le

inefficienze del sistema di raccolta dei ri-fiuti nei nostri quartieri. I cassonetti stra-colmi, i marciapiedi sporchi, le fermatedegli autobus invase da cartacce, sono,nella maggior parte dei casi, le segnala-zioni che mi giungono e, nonostante si per-cepisca la consapevolezza dell’inciviltà dimolti, la richiesta di migliorare il sistemadi raccolta è divenuta sempre più urgente.I cittadini del Municipio XII in questigiorni hanno ricevuto una lettera, da partemia e dell’Assessore Capitolino all’Am-biente Estella Marino, nella quale si an-nuncia l’avvio della nuova raccoltadifferenziata nel nostro territorio. Il nuovosistema, che prevede la suddivisione dei ri-fiuti urbani in 5 frazioni, è stato già av-viato nelle zone più periferiche(Malagrotta, Santa Cecilia, Massimina,

Casal Lumbroso, Pi-sana) con il cosiddettoPorta a Porta (PAP),mentre negli altriquartieri sarà avviataentro la fine di giugnouna raccolta stradale.Nel nostro territorioinoltre, presso le sedi del Municipio, neimercati, a largo Nostra Signora di Coro-moto e in via della Pisana, sono stati alle-stiti dei punti informativi dove personaledell’AMA è a disposizione dei cittadini perfornire notizie e chiarimenti.

Perchè la raccolta differenziata parta conil piede giusto, ho tra l’altro avviato un pro-gramma di assemblee pubbliche conl’obiettivo di illustrare i cambiamenti inatto ed anche di sensibilizzare sull’impor-tanza del nuovo sistema nella prevenzione

e nella gestione dei rifiuti, prioritariamenteorientata al riuso e riciclo dei materiali. Lachiusura di Malagrotta il 30 settembrescorso è stato il primo passo verso unanuova conduzione del ciclo dei rifiuti, piùsostenibile e in rispetto della salute dei cit-tadini. Tuttavia perché Roma possa rag-giungere gli standard richiesti dallaComunità Europea, è necessario “riconci-liare” i cittadini con l’AMA. Per questo hoavuto nei giorni scorsi un incontro conl’Amministratore Delegato dell’AziendaDaniele Fortini, al quale ho chiesto uncambio di passo, che porti ad un migliora-mento del decoro dei nostri quartieri, e so-prattutto al decentramento ai Municipiriguardo la programmazione della puliziadelle strade, del vuotamento dei cassonettie della manutenzione delle piccole areeverdi. Solo così, a mio avviso, si potrà ope-rare un controllo ed avere una maggiore ef-ficienza del servizio.

Cristina Maltese Presidente Municipio Roma XII

CRONACHE IlCORRIEREDIROMA

Quello degli abusivi è un pro-blema serio, che in un mo-

mento di grave crisieconomica pesa parecchio.

Difficile combatterlo, con le armi a di-sposizione, e intanto dilaga a macchiad’olio, dal centro storico alle aree im-mediatamente contigue. Come quelladel Municipio II (Piazza Bologna, No-mentano, Salario). Ne parliamo conAndrea Liburdi, primo eletto, al suo se-condo mandato, attuale capogruppo diForza Italia e Presidente della Com-missione Controllo Garanzia e Traspa-renza.

Il fenomeno dell'abusivismocommerciale dilaga. Voi ammini-stratori siete impotenti

Il fenomeno dell'abusivisimo a Romanon è un problema facile da risolvere,a prescindere da chi governa nella Ca-pitale. Il punto è andare a capire chi c'èdietro. Per quel che riguarda Roma, ciòche più dispiace è che vediamo fami-glie che non arrivano a fine mese e pic-cole imprese fallire perchè nonriescono a pagare le tasse e i propri di-

pendenti, mentre gli abusivi conti-nuano quotidianamente ad aprire lapropria bancarella. Il Centro Storico èla zona sicuramente più frequentatadal turismo, quindi è anche quelladove l'abusivismo si manifesta in modoprevalente. Il fatto che Roma dia que-sto biglietto da visita a persone prove-nienti da tutto il mondo è la cosa chepiù mi preoccupa. Nel mio Municipioil fenomeno viaggia a livelli abbastanzaelevati, soprattutto nell'area dell'Uni-versità, via Ravenna, via delle Provin-cie e tutte le zone adiacenti ai mercatirionali. Come vice-presidente dellaCommissione Commercio ho notatoanche bancarelle abusive che interrom-pono il percorso dei diversamenti abili:

è un qualcosa che andrebbe combat-tuto ogni giorno e non con delle TaskForce sporadiche.

Il neo sindaco di Firenze Nardellaha messo in campo una task forcedi 82 uomini per combattere il fe-nomeno. E voi?

Spero che la task force fiorentina nonsia un semplice spot. Colgo l'occasioneper sottolineare l'assurdità dell'accordotra il sindaco Marino e il Comandantedella Polizia Municipale Clemente, ilquale prevede un incremento dellemulte attraverso i tweet dei cittadini.Ed è altrettanto inaccettabile, in unmomento di crisi, andare a danneg-giare ulteriormente le piccole impresecon l'ordinanza sulla movida appenaemessa . Non è certo attraverso questiatti che si combatte movida e abusivi-smo.

Chi c'è realmente dietro il feno-meno?

Chi sta dietro a queste bancarelle ap-partiene a diverse etnie, ma nessuno ci

dice che alle loro spalle non vi sianonostri connazionali.

Come si può combattere concre-tamente l'abusivismo commer-ciale?

Uno dei valori aggiunti sarebbe quellodi affiancare al corpo della Polizia Mu-nicipale che, per legge e per statuto,non può superare le difficoltà che in-contra andando a contrastare il feno-meno, la Guardia di Finanza e laPolizia di Stato laddove ci sono mag-giori difficoltà a far rispettare le norme.Questo deve però avvenire tutti igiorni, affinchè ci si abitui al passaggiodi uomini in divisa. Io, dopo alcuni diincontri con i cittadini, ho presentatouna proposta, interpellando l'Associa-zione Nazionale della Polizia di Stato,che sta cercando di ottenere dalla Que-stura un'autorizzazione per svolgere unservizio di controllo nelle vie che io hoindicato per 8 ore al giorno tutti igiorni. Ci siamo proposti noi, io inquesto caso quale rappresentante delquartiere e cittadino, di pagare questoservizio attraverso un’auto-tassazione.

“Ecco come va combattutol'abusivismo commerciale”

martedì 24 giugno 2014 pagina 7

INTERVENTO DI CRISTINA MALTESE, PRESIDENTE DEL XIIPARTE LA DIFFENZIATA, BISOGNA INFORMAREMUNICIPI

“È necessario riconciliare i cittadini con l'Ama”

di Patrizio Lemme

L'INTERVISTA/ ANDREA LIBURNI (FI) , PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTROLLO GARANZIA E TRASPARENZA DEL MUNICIPIO II

Page 8: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

CRONACHEIlCORRIEREDIROMA

Èpolemica a Roma dopo che il Comuneha piazzato nuovi Autovelox fissi e mo-bili che vanno ad aggiungersi a quelligià esistenti. L'operazione fa parte dellacampagna "Andate piano" il cui scopo è

la riduzione degli incidenti causati a Roma dall'altavelocità. La verità, però, è che spesso tali sistemi ven-gono utilizzati più per riempire le (vuote) casse co-munali piuttosto che come sistema di sicurezzapreventiva. In tal senso si è espresso recentementeanche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi:“Questi metodi servono più ai Comuni per fare cassache alla sicurezza stradale. Se davvero si vuole com-battere l’eccesso di velocità, occorre aumentare il nu-mero di vigili ma anche installare il Tutor comeavviene sulle autostrade”. E a proposito di “fare cassa”,i nuovi Autovelox romani hanno fatto subito stragedi multe: oltre 4.000 nelle sole prime due settimane.Attualmente si viaggia ad una media di circa 750multe al giorno. Il comandante della polizia locale,Raffaele Clemente, ha deciso di combattere il feno-meno dell’alta velocità con la linea dura e a farne lespese sono migliaia di romani che il più delle voltepercorrono le strade incriminate per andare al lavoroo per tornare a casa. Sul fatto che i limiti di velocitàdebbano essere rispettati da tutti nessuno discute.Forse però bisognerebbe mettere gli automobilistinella condizione di capire immediatamente dovesono fissati gli Autovelox, magari con una segnaleticaben visibile piuttosto che con postazioni da agguato.In fin dei conti è assodato che per lo scopo cui si pre-figge di arrivare è molto più importante la “preven-zione” piuttosto che la “repressione”. Anche perchéle sanzioni sono tutt’altro che leggere: il superano dellimite di velocità fino a 10 km/h è punito con 41 eurodi multa; dai 10 ai 40 km/h con 168 euro e 3 puntiin meno sulla patente; fra i 40 e i 60 km/h 527 euroe 6 punti; oltre i 60 km/h si pagano invece 821 euro,la decurtazione di 10 punti e la sospensione della pa-tente da 6 a 12 mesi. Nella prima settimana di questacampagna anti-velocità, la strada dove si sono regi-strate il maggior numero di sanzioni è stata via PinetaSacchetti, evidentemente perché l’operazione dei vi-gili si è concentrata maggiormente in quella zona. Main realtà le postazioni fisse e mobili di Autovelox sonosparse in tutto il territorio cittadino. Nella speranzadi verificare che Roma Capitale mostri in manierapiù efficace di quanto fatto finora la sua volontà diprevenire gli incidenti, segnalando in modo più visi-bile gli Autovelox, vi forniamo l’elenco completodelle strade dove attualmente sono stati avvistati.

DUBBI E POLEMICHE SULLA NUOVA CAMPAGNA "ANDATE PIANO"IL CASO

Prevenzione o necessità di fare cassa?di Davide Bianchino

martedì 24 giugno 2014 pagina 8

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Il CORRIEREDIROMA

LUNGOTEVEREVerso stadio Olimpico – installato sopra tabellone indicazione trafficoLungotevere in Augusta – sul tabellone luminoso verso piazzale Flaminio

Via del Muro Torto – numerose unità all’interno delle gallerieVia Isacco Newton – entrambe le direzioni

VIA CRISTOFORO COLOMBO Fiera di Roma – direzione OstiaCorsia centrale prossimità semaforo – direzione centroCorsia centrale prossimità semaforo altezza Circonvallazione Ostiense (Habitat)– direzione centroAll’ingresso di Ostia – direzione mare

Via Tuscolana incrocio via Gasperina – direzione centroVia di Tor Bella Monaca – direzione centroVia Laurentina dopo i ponti, direzione centroTor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA dopo svincolo la Romanina

GRANDE RACCORDO ANULARENuova galleria tra Cassia e Boccea, entrambe le direzioniNuova galleria tra Cassia e Aurelia – direzione AureliaTangenziale Est, pali su rampe lato Palmiro Togliatti – entrata ed uscita

tra Aurelia e Pontina – direzione RomaPontina direzione Casilina

VIA DEL MARE Rettilineo oltre il G.R.A. – direzione OstiaAltezza Vitinia – telecamera fissa – entrambe le direzioni

Via Laurentina dopo i ponti, direzione centroTor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA dopo svincolo la Romanina

VIA PONTINA Altezza Furlanetto – direzione RomaLaterale altezza Spinaceto – direzione Roma

Km. 14,800 loc. Mezzocamino – ss8 via del Mare – entrambe le direzioniVillaggio Azzurro, via di Mezzocammino – entrambe le direzioni

SS1 AURELIA 33,2 Km. – direzione CerveteriAranova e uscita per Fregene, attenzione è montato sotto un ponte, direzione RomaTra Torrimpietra e uscita per Fregene – è installato sotto un ponte, da Civitavecchia in direzione Roma“

La mappa dei nuovi autovelox

Roma muore di traffico ancheperché nessuno rispetta le re-gole. E anche perché nessuno lefa rispettare. La campagna didissuasione fondata sui nuovi au-tovelox serve per far "andarepiano" gli automobilisti? Nonprendiamoci in giro. I romani cor-rono su alcune strade - ben pre-cise e identificate -. e lì unamassiccia presenza delle forzedell'ordine nelle ore "giuste" sa-rebbe auspicabile. Ma l'autoveloxsull'Olimpica a Villa Pamphili,con le macchine bloccate e in fila all'ora di puntasembra una presa in giro e uno spreco di risorsepubbliche. (visto e documentato). Ci sono deipunti chiave del traffico romano dove sembra vie-tato alla Municipale di intervenire, non c'è altraspiegazione, e ci sono centinaia di migliaia di

auto in doppia fila che andrebbero sanzionate eche rallentano la viabilità; e magari anche alcunimigliaia di semafori e di strisce pedonali retaggidi altre epoche che potrebbero essere rimossidando respiro agli automobilisti. Troppa fatica,evidentemente. G.T.

La commedia degli equivoci

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LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 20 ANNO LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014

L’EDITORIALEÈ esplosa la questione sanità. Era ora

a pagina 11

SANTA LUCIA

a pagina 14

Stoppato il decreto sui debiti pregressiC’è sotto qualcosa

a pagina 12 e 13a pagina 12 e 13

Parlavamo qualche settimana fa del “silenzio sa-nitario” imposto dall’alto. Silenzio che prose-gue tuttora. Una disposizione ferrea,evidentemente, il governatore Zingaretti ha dafare e non vuole essere disturbato. Riunioni su

riunioni si susseguono, ci sono tante posizioni da sistemare,operazioni più o meno coperte da concludere. Quello che ac-cade fuori dal palazzo di Via Cristoforo Colombo - problemiseri o spiccioli della sanità - non interessa. Che vada comevada. E poco importa che sui giornali escano titoli cubitalicon la richiesta di un milione di euro di risarcimento daparte di una coppia in relazione ad una inseminazione ar-tificiale. Pare che sia una bufala, peggio una truffa dai con-torni poco chiari. Ma c’è di mezzo per la seconda volta inpochi mesi il Pertini. E non si capisce bene se l’affaire sfiorianche il S. Camillo. Non ci interessano la dinamica dei fatti.Se ci fosse qualcosa di vero e quel risarcimento dovesse esserecorrisposto a pagare in solido dovrebbero essere quell’ospe-

dale e quella Asl (RmB). E vien da pensare che quell’ipote-tico milione si sarebbe potuto/dovuto usare dopo la primadenuncia per acquistare macchinari di alta precisione chenon lasciano margine di errore perché marchiano tutte leprovette con la stessa sigla riconducibile esclusivamente aduna sola coppia, impedendo lo scambio di embrioni. Certone arrivano di problemi sulle spalle del bravo Direttore Ge-nerale di quella Asl, Vitaliano De Salazar passato indenneattraverso i governi di Storace, Marrazzo, Polverini e Zin-garetti. L’unico ospedale di Roma non dedicato ad un santo,oltre all’Umberto I , è il Pertini (ma l’insegna all’ingressodi Ponte Lanciani recita S.Pertini e qualche dubbio viene…), un Fort Apache che richiede per la sua gestione dei nervid’acciaio. Sopravviverà. Ma lo scandalo delle provette mi-schiate e rimischiate, ricordiamo al fratello del CommissarioMontalbano, Zinga per amici e nemici, non è cosa da pocoe non può essere soffocato o passato sotto silenzio come av-viene quotidianamente per i tanti “orrori” della Sanità di

Roma e del Lazio. Qualcuno dovrà pur porvi rimedio. Riflessione. Con le nuove disposizioni di legge tra settembree novembre andranno in quiescenza capi dipartimento, pri-mari e medici di primo e secondo livello, creando una grandecarenza di personale altamente qualificato, ma anche ungrande movimento. E già dal 9° piano di via Rosa Rai-mondi Garibaldi si tenta di capire quanti e quali posti si li-bereranno. Anche su questo sta ragionando il governatorecon i fedelissimi, il risiko si rimetterà in moto. Ripetiamo,che lo stato di abbandono della sanità regionale si avvertaogni giorno di più ha poca importanza. L’ultimo episodiodi violenza consumato da un gruppo di rumeni all’internodi un padiglione abbandonato dell’Ospedale Forlanini è dabrividi. Un tempo quell’ospedale era un fiore all’occhiello,oggi è alla deriva, visto che vi bivaccano decine di irregolariche ne hanno fatto il proprio rifugio. Fino a quando, Zin-garetti, abuserai della nostra pazienza?

Il Corvo

Pertini, Forlanini, succede di tuttoMa Zingaretti ha altro da pensare

Migranti, è allarme sanitario?Migranti, è allarme sanitario?

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Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

È esplosa la questione sanità. Era ora

L’EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Riccardo Agostini, Isabella Mastrobuono e Antonello Aurigemma

CHI SCENDEdal basso Maurizio Venafro, Flori De Grassie Antonio D’Urso

La teoria del complotto torna di moda

Èuna settimana neraper la sanità laziale.Il caso S.Lucia, i fat-

tacci al S.Camillo e al For-lanini, il pasticcio di Sora,il caos a Viterbo. Battonoin testa i dirigenti che cu-rano la sanità per Zinga-retti. Le gole profondedella Regione parlano

chiaro, dietro al siluro lanciatodalla Lorenzin contro il S.Lucia cisono loro, Maurizio Venafro eFlori De Grassi. Per chissà qualimotivi. Fanno il gioco dell'opposi-zione forse hanno scelto il mo-mento sbagliato. Sbagliano tuttialla Pisana, il presidente dellacommissione sanità, RodolfoLena, assolutamente inconsi-stente, Teresa Petrangolini, chescopre improvvisamente che lecose non hanno funzionato.

Fuori, sul campo, non va meglio.A Viterbo ha perso il controllodella situazione Luigi Macchi-tella, al San Camillo Forlanini, ilnuovo manager Antonio D'Ursoè gia alle prese con problemi piùgrandi di lui, prima i topi e poil'acqua in rianimazione, i rumeniche stuprano nei padiglioni ab-bandonati del Forlanini. Un disa-stro, Si difende con ordine il dg diFrosinone, Isabella Mastro-buono. Il caso Sora la mette adura prova, riesce a rimediare aipasticci di Zingaretti. Bene ilconsigliere Pd Riccardo Ago-stini,. l'unico ad andare contro-corrente. Andrebbe valorizzato.Sisveglia l'opposizione, Luca Gra-mazio, Antonello Aurigemmabattono i pugni. I grillini affilanole armi, è il momento di dare l'as-salto alla diligenza.

Èesplosa a freddo, la que-stione sanità. C’è di mezzoil caso S.Lucia, da tempoimmemorabile sospeso nellimbo delle non decisioni,

ma non solo. Aurigemma, Santori, per-fino Storace da un lato, i grillini spintida Barillari dall’altro, caricano a testabassa. Se non si può discutere di sanitàin consiglio regionale tanto vale abolirela commissione. Si va di emergenza inemergenza, con delle amnesie clamo-rose che non possono essere masche-rate con artifizi tecnici. Il presidentedella commissione Lena prova ad ab-borracciare un comunicato di difesa,ma non fa che pasticciare ulterior-mente le cose. Parla di situazione sur-reale, ma non sa andare oltre. Che ne sain fondo di sanità? In realtà ne masti-

cano in pochi, per la massa dei consi-glieri si tratta di un argomento legato adaffari, poltrone, scambi di favori. Esono in pochi ad intervenire, per pren-dere le difese della propria parte poli-tica. Grottesche ipocrisie, per lacampagna elettorale tutti hanno trovatorisorse, tempi, spazi, per le cose più im-portanti e urgenti, la salute delleaziende che fanno sanità, gli operatori,i pazienti c’è sempre altro da fare. Si po-teva pensare che i soldi non ci fossero,ma in realtà quando c’è da spendere pergli amici Zingaretti i soldi li trova. E’ indifficoltà? Che lo dica, tratti e chiedaaiuto. Chiunque abbia avuto la sfortunadi assistere a qualche performance deidirigenti regionali deputati alle que-stioni sanitarie ne è uscito con una sen-sazione di panico, di nausea, didisgusto. C’è sempre altro prima dell’ar-gomento da affrontare, i toni sono sem-pre evasivi, quando non arroganti.Come se facessero dei favori a qual-cuno. Vale per tutti, questo, non soloper la questione S.Lucia, intendiamoci.Che pure è tra le più pesanti sul tavolo.Elezioni alle spalle, la Giunta dovrebbecambiare atteggiamento. Ma non c’èverso. Restano gli affari, gli interessi, iproclami, le beffe. Zingaretti ha altro dafare e da pensare, si vede lontano un mi-glio. Pensa al partito, a come usciredalla posizione marginale di presidentedella Regione Al partito non l'hannovoluto, in Giunta altri pensano e lavo-rano per lui. In sanità a sproposito.D'Amato è stato emarginato, Venafro(capo di gabinetto) e De Grassi (diret-tore generale) fanno il bello e cattivotempo. Hanno ragione le opposizioni,la sanità dovrebbe essere l’argomentoprincipale di discussione, riguarda tuttie assorbe il 70% delle risorse. Ma nes-suno ha il coraggio di tentare di far sal-tare il tavolo sul serio.

martedì 24 giugno 2014 pagina 11

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 24 giugno 2014 pagina 12

IL PROF. ALDO MORRONE DIRETTORE DELLA UOC DI MEDICINA PREVENTIVA DELLE MIGRAZIONI DEL SAN GALLICANO FRENAL'INTERVISTA

Sono morti a distanzadi poche ore in dueedifici della periferiaromana che ospi-tano da anni centi-

naia di profughi, in viaCollatina e nel tristemente fa-moso Sealam aTor Vergata. Ve-nivano dal Corno d'Africa. Suentrambi è stata disposta l'au-topsia, i sintomi raccontatisono inquietanti. E la CroceRossa lancia l'allarme. Tbc,altre malattie infettive? E' diffi-cilissimo monitorare la situa-zione sanitaria dei migranti chetransitano per Roma, lo avevalamentato anche il sindaco Ma-rino, arrivano senza preavvisoimmigrati da paesi dove c'è unaelevata presenza di ceppi di tbcmultiresistenti, oltre che di casidi Hiv e di altre malattie infet-tive. E scatta dunque l'allarme.E insieme il dubbio che nonsiano veramente preparati adaffrontare questo tipo di emer-genza

Da anni continuainarrestabile lafuga di centinaiadi migliaia di per-sone dai paesi la-

cerati da guerre, carestie,rivoluzioni. Il Mediterraneo rap-presenta una via di fuga quasi ob-bligata, il fenomeno dei migrantiche come i boat people del-l’estremo oriente si affidano a or-ganizzazioni senza scrupoli dopoaver passato patimenti inenarrabiliè cronaca di tutti i giorni e alimentavivaci polemiche. Arrivano sullenostre coste a centinaia, a migliaiaogni giorno, ci sono anche moltis-sime donne e bambini in condi-zioni drammatiche. In particolarestanno arrivando sempre più per-sone dall’Eritrea, dall’Egitto, dallaSomalia, dalla Siria e dal Libano.Costituiscono un’emergenza uma-nitaria, sicuramente. Ma anche sa-nitaria? Nei loro paesi d’originesono diffuse malattie che l’indiffe-renza del Nord del Mondo nonaiuta a debellare. Ci sono dei rischiper l’Italia e l’Europa? I nuovi casidi Poliomielite diagnosticati inSiria, possono rappresentare unpericolo?Ne parliamo con il prof.Aldo Morrone, Direttore UnitàOperativa Complessa MedicinaPreventiva delle Migrazioni, del

Turismo e di Dermatologia Tropi-cale Istituto San Gallicano,(IRCCS) di Roma e, per la cro-naca, fino a qualche settimana fadirettore generale dell’AziendaOspedaliera S.Camillo Forlanini

Quanti sono gli immigratia Roma? Esistono pericoliconcreti di contagio o ma-lattie?

Secondo i dati in nostro possesso,a Roma ci sono circa 560 mila im-migrati. Non c’è alcun pericolo dimalattia o epidemia. L’unica epide-mia è quella della diagnosi di ma-lattie. Gli immigrati non portanomalattie dal loro paese di origine.Si ammalano qui, nei centri di ac-coglienza non adeguati. Provatevoi a mettere oltre 300 persone(compresi i bambini) in una strut-

tura che ne potrebbe al massimocontenere poco più di 100. Si am-malerebbe anche un italiano. È unaquestione di transizione epidemio-logica: a causa del sovraffolla-mento e dell’igiene, gli stranieri siammalano delle stesse malattiedegli italiani

Quindi non c’è alcunaemergenza?

Assolutamente no. Non dimenti-chiamoci che una città comeRoma, ospita ogni anno, tra turistie pellegrini, una media di 23 mi-lioni di persone che arriva si fermaper due o tre giorni e riparte. Pernon parlare del 1978 quando conGiovanni Paolo II, la capitale subìuna “invasione” di polacchi. Se nonè stata emergenza quella…

Come si dovrebbe attrez-zare la nostra città?

Io credo che non servano strutturead hoc, ma la sfida dell'immigra-

zione è quella di dare a que-ste persone un’assistenza es-senziale, investendo suirapporti umani, il lavoro, lostato d’animo, l’alimenta-zione e l’igiene. Occorronosale di attesa funzionali chesiano in grado di riempirsianche di stranieri.La situazione generale ècomplessa, il governo è inaffanno, la struttura del-l’emergenza scricchiola…

Oggi, gli sbarchi quasi quotidiani,di disperati in arrivo dall’Africa ri-lanciano un’attenzione e un dibat-tito si spera più elaborato eproficuo nell’interesse di tutti: im-migrati e italiani. Siamo di frontealla fuga di decine di milioni di per-sone dalla fame, dalla guerra e dallamancanza di prospettive di un fu-turo dignitoso. Osservando le im-magini di uomini, donne ebambini ridotti allo stremo, sorgespontaneo chiedersi in che condi-zioni di salute arrivano in Italia gliimmigrati, almeno quelli che nonannegano prima. Il connubio im-migrazione e salute ha evidenziatola necessità di predisporre e coor-dinare una rete di servizi socio-sa-nitaria in grado di raccogliere ladomanda di salute non sempreespressa direttamente dagli immi-

grati, che svolga le funzioni di pro-mozione della salute, prevenzionee diagnosi precoce delle principalipatologie a più alta morbilità emorbidità.

Come affrontare allora ilfenomeno?

Nel 2008 il ministro della Salute,Livia Turco, promosse l’istitu-zione di un “Istituto Nazionale perla promozione della salute dei Mi-granti e per il contrasto delle ma-lattie della Povertà (INMP),utilizzando a tal fine la trentennaleesperienza della Struttura Com-plessa di Medicina Preventiva delleMigrazioni, del Turismo e di Der-matologia Tropicale dell’IstitutoSan Gallicano (IRCCS) di Roma.Il Centro aveva il compito di svi-luppare iniziative volte alla promo-zione della salute delle popolazionimigranti e, allo stesso tempo, di tu-tela di quella degli italiani. Anchel’attività che ho diretto per oltre treanni presso l’Azienda ospedalieraSan Camillo Forlanini, era in parterivolta a ridurre le differenze socio-economiche nei confronti delladomanda di salute delle popola-zioni a maggior rischio di margina-lità. Inoltre da diversi anni siamoimpegnati come Unità Operativain una serie di missioni umanitariee cliniche in Africa, Medio ed

Migranti, due morti a RomaScatta l’allarme sanitario?

Tbc, altre malattie infettive dai profughi del Corno d'Africa che transitano dalla capitalesenza adeguati controlli? L'esperto getta acqua sul fuoco, non è (ancora) emergenza "Arrivano sani e si ammalano qui per le condizioni nelle quali si vengono a trovare"

di Francesco Vitale

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 24 giugno 2014 pagina 13

Estremo Oriente, in particolare inPaesi come l’Etiopia, l’Eritrea, il Li-bano, l’Afghanistan e la Libia.

Le riformulo la domandasecondo una angolaturadiversa. C’è un rischio diimportazione e di diffu-sione di patologie da noiormai rare o debellate?

I fenomeni migratori in corso, de-stinati a intensificarsi in futuro,possono costituire un significativorischio di diffusione di malattie inItalia perché la comunità sanitariaitaliana spesso non è adeguata-mente preparata alla diagnosi e allacura. Emerge quindi la necessità dipotenziare le competenze, a tuttovantaggio della salute pubblica.Perquesta ragione, occorre garantire,al più presto e su tutto il territorionazionale, la promozione ed equitàdella salute per milioni di stranieriche in parte diverranno nuovi cit-tadini italiani e che sono comun-que residenti in Italia. La primaforma di integrazione sociale, in-fatti, riguarda proprio il diritto allasalute. Oggi siamo riusciti a ren-dere fruibili alcuni servizi alle fami-glie immigrate, ma senza che lamedicina indagasse sulle cause dimalattie dovute al lavoro nero.Ilcammino è ancora lungo. Oggi ab-biamo di fronte una sfida alla qualeeravamo fortemente impreparati,ma che dobbiamo affrontare. È ve-nuto il momento di affrontare ilproblema con competenza scienti-fica e con passione.

L’emergenza sanitaria preoccupa enon poco anche le autorità, i parti-colare a Roma, dove è stata in-

viata una lettera dal sindaco di Roma,Ignazio Marino, ai ministri Angelino Al-fano e Beatrice Lorenzin, nella quale siesprime profonda preoccupazione per lecondizioni “igienico-sanitarie” e per lamancanza di controlli e assistenza agli im-migrati che sono giunti e continuano ad ar-rivare in Italia e nella Capitale in queste ore.Nella lettera Marino spiega che solo du-

rante la notte del 10 giugno sono giunti aRoma dalla città di Taranto, senza alcunpreavviso, numerosi cittadini provenientidel Corno d’Africa. “Tali persone vivonoin precarie condizioni igienico-sanitarie –spiega il sindaco -, anche per la difficoltà diassicurare misure di assistenza successiveagli interventi di prima accoglienza”.Sarebbero quindi necessari presidi territo-riali per eseguire screening di tipo medico,che possano da un lato, rassicurare gli im-migrati circa le loro condizioni di salute e,

dall'altro, tranquillizzare la comunità che liriceve.Il ministro della salute Beatrice Lorenzinha ammesso l’esistenza dell’emergenza sa-nitaria e l’adozione di precauzioni. “Vorreirassicurare sul livello di costante attenzionedel Ministero della Salute, che da mesi stamonitorando la situazione epidemiologicaconnessa alla crisi geopolitica in atto inAfrica e ai conseguenti flussi migratori ospostamento dei turisti” dichiara il mini-stro.

E il sindaco Marino chiede aiuto al Governo

L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione con FIFAe LND, mira ad individuare e contrastare le principali patologie a carico delcalciatore quali distorsione del ginocchio, lesioni cartilaginee, lesioni lega-mentose, tendinopatie, strappi, Sport's Hernia e discopatie, soltanto per ci-tarne alcune. Cultura della prevenzione e diagnosi precoce, il progettolanciato dal Centro Medico di Eccellenza FIFA di Via Trionfale costituisceun'importante ricerca scientifica: il lavoro dei medici della clinica romanaservirà a fornire una casistica molto vasta sui disturbi legati alle patologieche affliggono i calciatori.

Dr.ssa Cerulli, ci illustri proposti e peculiarità del progetto “Patologiedel Calciatore”.“L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione conFIFA e LND, è volta a contrastare le diverse patologie che affliggono il cal-ciatore. Previo appuntamento telefonico (Tel. 06. 35528433), i calciatori con sindrome do-lorosa potranno recarsi in clinica: la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO, ndr)sono gratuiti”.

Per essere sottoposto a visita, quali documenti deve portare il calciatore?“È necessario che il calciatore si faccia rilasciare dalla società di appartenenza una richiestadi visita medica su loro carta intestata. Con la suddetta dichiarazione, ha diritto gratuitamentead una visita medica fisiatrica con accertamento diagnostico (RX o ECO)”.

Quali sono le patologie più diffuse tra i calciatori?“Statisticamente, possiamo annoverare lesioni muscolari, pubal-gia, traumi distrattivi della colonna cervicale, traumi distorsividel ginocchio e della caviglia/piede, traumi distrattivi dellaspalla”.

Quali fattori determinano l'insorgenza di patologie a caricodei calciatori?“Il terreno di gioco e superfici sconnesse, il sovraccarico di lavoro(impegni ravvicinati), l’allenamento mal gestito, preparazioneatletica inadeguata e calzature non idonee”.

Inquadrare la patologia e definire la soluzione terapeutica piùappropriata. Quali i benefici di una corretta diagnosi?“Ridurre i tempi di fermo agonistico, evitando inutili trattamentieseguiti molto spesso sul sintomo e non sulla causa reale”.

Dott.ssa Simona Cerulli

Medico Chirurgo

Specializzato in Medicina

Fisica e Riabilitazione

VILLA STUART, PROGETTO “PATOLOGIE DEL CALCIATORE”Villa Stuart Sport Clinic, in collaborazione con FIFA e LND, promuove il progetto “Patologie del Calciatore”. Per i calciatori dilettanti, la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO) sono gratuiti

di Paolo Brandimarte

Casa di Cura Villa Stuart

Via Trionfale, 5952 (00136 Roma) 06. 355281 – 06. 35528200/308 www.villastuart.it

[email protected]"

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Un paio di agenzie battono neltardo pomeriggio di qualchegiorno fa una nota dellaGiunta Regionale: il mini-stero, si dice, si è espresso

contro il decreto che autorizzava i pagamentipregressi alla Fondazione S.Lucia. È un cla-moroso colpo di scena nella vicenda che vedeprotagoniste la Regione e la struttura d’eccel-lenza di via Ardeatina. Due giorni dopo eraprevista in commissione sanità una audizionedei vertici della Fondazione e (strumental-mente) ogni tentativo di approfondire il con-fronto era stato rimandato a quella fatidicadata. Poi arriva il colpo a sorpresa – megliosarebbe dire a tradimento – che spiazza tuttie pone la questione sotto una luce diversa.Immediata, dura, fredda la reazione del S.Lucia, che in una nota inviata alle agenzie de-finisce priva di ogni fondamento la presa diposizione del Ministero in quanto il provve-dimento in questione emesso il 21 ottobre2013 non è stato contestato per tempo né dalMinistero né dalla Regione, E’ divenuto inop-pugnabile e quindi è stato doverosamenteeseguito, scrive la Fondazione, “Ne conseguecome siano speciose le considerazioni oraesposte dal cd. tavolo tecnico e sorprendentequalsiasi ipotesi di riaprire la questione”, ag-giunge la nota sottolineando che la decisionenon può più essere messa in discussione e cheil farlo metterebbe in gravissime difficoltàl’istituto. La audizione in Commissione av-viene, ma l'attenzione è ovviamente già stataspostata sul nuovo elemento. Non sono più ivertici della Fondazione i protagonisti, bensìil responsabile della Cabina di RegiaD'Amato che come fosse una parte terza nellaquestione richiama alla necessità di aprire unconfronto con il Ministero, un tavolo, etc etc.L'operazione è riuscita, si è perso nuova-mente tempo e si diluiranno i tempi. Eraquello che si proponeva fin dal primo mo-mento Zingaretti, evidentemente. Alla Fon-dazione non resta che abbozzare o protestaree mettere in campo nuove iniziative per ri-durre l'avversario (non si può chiamare altri-menti alla ragione)C’ è sotto qualcosa? Fin troppo facile ipotiz-zarlo. I tecnici del Ministero si svegliano mesidopo (a tempo giudiricamente scaduto) percontestare una decisione presa dal commis-sario ad acta? Chi ha ispirato questa mossa?E’ un ennesimo dispetto, una ritorsione, unmodo per prendere tempo e rimandare perl’ennesima volta una discussione pubblica ediretta? Probabilmente c'è dell'altro e l'ope-razione rientra in un giro di interessi più com-plesso, ampio e articolato. Troppe cose simuovono dietro le quinte della sanità laziale.C'è chi i favori li fa e chi li riceve. E' una spie-gazione. Inquietante. Solo qualche giorno fail capo di gabinetto di Zingaretti, Venafro,aveva sollecitato un incontro con i vertici delS.Lucia. Sapeva della tegola che stava per ca-dere sulla testa dell’istituto? La polpetta av-

velenata era già stata confezionata, si devesupporre. Quindi? Ipotizzare una strategiamachiavellica da parte degli Zingaretti boysnon è poi un grande azzardo. Messi sottopressione da ogni parte, assediati dentro efuori la commissione sanità avrebbero realiz-zato un ardito gioco di sponda. A sollevare laquestione, a freddo, con mesi di ritardo, è unsoggetto terzo, che si sveglia improvvisa-mente e boccia una decisione presa dal com-missario ad acta, Zingaretti, e sottoscritta dalsub commissario governativo Botti. Quel pa-gamento autorizzato, relativo a pratiche pre-gresse sarebbe troppo vantaggioso per ilS.Lucia. Bocciamo tutto. Intanto. E tutti i cre-diti, i milioni che il S.Lucia rivendica e chemille sentenze giustificano? A quel puntoZingaretti può alzare le braccia e affermare se-raficamente che lui non c’entra, che è tuttacolpa del Ministero e che lui si adegua. E’ unostop al cronometro, si ferma tutto, intantofate pure il vostro bel ricorso, ricominciate a

chiedere, a riven-dicare. Ne ripar-liamo, insomma.Probabilmente c'èdell'altro e l'ope-razione rientra inun giro di inte-ressi più com-plesso, ampio earticolato. Troppecose si muovonodietro le quintedella sanità la-ziale. C'è chi i fa-vori li fa e chi liriceve. E' unaspiegazione. Inquietante. Ma la realtà nonpuò essere stravolta fino a questo punto. Ed èlogico che a Fondazione sfoderi le unghie eche l’opposizione alla Giunta Zingaretti siprepari a dare battaglia. Esiste giustizia ed esi-ste quello che viene comunemente chiamato

effetto boomerang. Chissà che questa vicendanon si trasformi in una buccia di banana perla sua Giunta. Pare che Renzi non ami parti-colarmente Zinga e i suoi. E il premier ha di-mostrato di non farsi tanti scrupoli quandoc’è da rottamare qualcosa o qualcuno.

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE

Ipotesi inquietanti, mentre la Fondazione sfodera le unghie e appare decisa ad andare fino in fondo, seguendo anche le vie giudiziarie E Assotutela denuncia il Ministero alla Procura. Alla fine la vicenda si potrebbe trasformare in una buccia di banana

martedì 24 giugno 2014 pagina 14

ENNESIMO COLPO DI SCENA NELLA VICENDA DELLA FONDAZIONE DI VIA ARDEATINAIL CASO

S.Lucia, la Lorenzin stoppa ( 9 mesi dopo) il decreto Zingaretti sui pagamenti pregressi

Una bufala? Ma forse c’è sotto qualcosa

Con una nota di ieri del direttore della programmazione sanitaria, il ministero della Sa-lute ha comunicato alla struttura commissariale del Lazio il parere contrario al decreto75 firmato dal presidente Nicola Zingaretti lo scorso 6 marzo con cui si autorizzavanoi pagamenti pregressi all’ospedale SantaLucia, perche’ giudicati troppo vantaggiosiper l’istituto. Con l’approvazione del provvedimento, infatti, la Regione Lazio dava ese-cuzione alla sentenza del Consiglio di Stato 5890 del 2012, e la conseguente sentenzadel Tar 7902/2013, e riconosceva all’Irccs di via Ardeatina, la remunerazione stabilitaper le prestazioni erogate nel 2007, cosi’ come determinata dal Commissario ad actanominato dal Tribunale. Si sarebbe chiusa in questo modo una vertenza che durava dasette anni, dando seguito ad una sentenza definitiva del massimo organo della giustiziaamministrativa. Con la nota inviata ieri dal ministero della Salute, si torna sostanzial-mente al punto di partenza. Nei prossimi giorni, la Regione Lazio interpellera’ il mini-stero della Salute per avere lumi su come procedere e chiudere l’annosa vicenda. Eanche per capire se le sentenze della Magistratura debbano essere rispettate da tuttele articolazioni dello Stato oppure se, come sembra, debbano contemplare delle ec-cezioni”. Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.

La nota della Regione

Con una denuncia querela alla Procura della Repubblica, con unazione di responsabilità civile nei confronti del Ministero e con inter-rogazioni parlamentari, tenteremo di fare luce mettendo il nostro le-gale gratuitamente a disposizione per la vicenda Santa Lucia. Lodichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.il provvedimento emesso il 21/10/2013 dal Commissario ad actanominato dal Consiglio di Stato ha natura giurisdizionale e non èstato contestato né dal Ministero né dalla Regione. E’ divenuto inop-pugnabile e quindi è stato doverosamente eseguito dalla Regione.Arrestare questo processo significa soprattutto mettere a rischio lasopravvivenza stessa del Santa Lucia, conclude Maritato.

E Assotutela denuncia il Ministero alla Procura della Repubblica

Con il comunicato della Regione Laziodal titolo “SANTA LUCIA; Regione Lazio,Ministero Salute contrario a decreto cheapplicava sentenza magistratura” si rife-risce che con nota del 16/6 il Ministerodella Salute ha espresso parere contrarioal provvedimento con cui la stessa Re-gione ha autorizzato i pagamenti pre-gressi del 2007 all’IRCCS Santa Lucia.Tale affermazione è destituita di ogni fon-damento.Infatti il provvedimento emesso il21/10/2013 dal Commissario ad actanominato dal Consiglio di Stato ha naturagiurisdizionale e non è stato contestatoné dal Ministero (che era l’amministra-zione principalmente interessata) nédalla Regione. E’ divenuto inoppugnabilee quindi è stato doverosamente eseguitodalla Regione. Ne consegue come sianospeciose le considerazioni ora espostedal cd. tavolo tecnico e sorprendentequalsiasi ipotesi di riaprire la questione.In uno stato di diritto le decisioni giurisdi-zionali e dei commissari nominati dal giu-dice o si contestano nei termini di legge– come nel caso non è avvenuto – o sieseguono – come nel caso è doverosa-mente avvenuto – e non può più esseremesso in discussione a pena di atti arbi-trari e abusivi che causerebbero dannigravissimi all’IRCCS Santa Lucia chepiuttosto deve vedersi riconosciuteanche tutte le somme relative agli annisuccessivi il cui mancato pagamento stamettendo a rischio la stessa.

La replica della Fondazione

S.Lucia

di Giulio Terzi

Page 15: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

R aramente il qua-dro che si pre-senta alneurologo, alneuropsicologo

e al terapista della riabilita-zione che opera attorno al pa-ziente con una lesionecerebrale di tipo traumatico ènetto e definito. Anzi, general-mente è complesso e presentadiverse criticità al punto che darendere difficile capire qualeelemento della terapia - farma-cologica e/o riabilitativa - si ri-veli più efficace. Semplificare ilquadro, può consentire diidentificare la strategia più ef-ficace da perseguire e di averemaggiore chiarezza per pro-gnosi e progetto riabilitativo.E’ il senso di uno studio svoltopresso la Fondazione S.Lucia(Selective Cognitive Dysfun-ction Is Related to a SpecificPattern of Cerebral Damage inPersons With Severe Trauma-tic Brain Injury) e pubblicatosu Journal of Head TraumaRehabilitation.Il lavoro parte da una conside-razione di fondo. Il deficit co-gnitivo è una delle consegue-nze più comuni dopo una le-sione cerebrale di tipo trauma-tico (TBI). Tuttavia, il deficitcognitivo dopo TBI non è ununitario ma coinvolge diversidomini. Fra questi, il disturbodella memoria episodica edelle abilità esecutive sono ideficit cognitivi più frequente-mente osservati e quelli cheprovocano la più grande disa-bilità nella vita quotidiana dei

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ANALIZZARE UN “MODELLO” SEMPLIFICATO DI TRAUMA CRANICO PER MIGLIORARE L’APPROCCIO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO LO STUDIO

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCA

pazienti. Al-l’eterogeneitàdel disturbocognitivo sia g g i u n g eu n’e t e r o g e -neità nella lo-calizzazione enella naturadel danno neu-roanatomicodopo TBI. In-fatti, i princi-pali meccanismi di dannocerebrale pri-mario nel TBI,possono es-sere o undanno cere-brale focale,con contusioni, lacerazioni, edemorragia intracranica, o undanno cerebrale diffuso conse-guenza delle forze di accelera-zione / decelerazione deltrauma stesso. Molti pazientiTBI presentano entrambi imeccanismi, e il danno cere-brale primario può evolversinel tempo determinando un ul-teriore compromissione cere-brale (danno secondario).L’idea che ha fatto da corniceallo studio è stata quella di in-

dagare alcuni aspetti della rela-zione cervello-comportamentopartendo dallo studio di gruppiche mostrino un “modello” diTBI più semplice. I ricercatorihanno dunque deciso di con-trollare almeno un aspetto dellaeterogeneità della lesione cere-brale di tipo traumatico: la va-riabilità del danno cognitivo.Lo scopo ultimo dello studioera indagare se i pazienti chemostrano un danno cognitivoselettivo presentino anche un

danno cere-brale selettivo.A questo scoposono stati sele-zionati me-diante unesame clinico eneuropsicolo-gico accuratopazienti conun deficit iso-lato di memo-ria episodica odelle funzioniesecutive. Aconferma dellararità dei defi-cit cognitiviselettivi dopoTBI, sono statitrovati solo 15

pazienti su un campione di 185,che rientravano nei criteri di in-clusione dello studio. Il lavorodi selezione del campione è du-rato ben 2 anni ed ha richiestola collaborazione di diverseUnità Operative della Fonda-zione Santa Lucia.Il campione finale è stato dun-que di 8 pazienti con traumacranico con deficit memoriaepisodica e senza deficit esecu-tivi, 7 pazienti con compromis-sione della funzione esecutiva e

preservata memoria episodica e16 controlli sani. Si è riscon-trato che ad un danno cognitivofocale corrisponde un localiz-zazione del danno cerebraleugualmente selettiva. Infatti ipazienti con trauma cranico ecompromissione delle funzioniesecutive presentano lesioni fo-cali che coinvolgono i lobi fron-tali, mentre i pazienti condisturbi della memoria episo-dica mostrano atrofia dellastruttura temporale mesiale(ippocampo).Ciò che è interessante dunque èil potenziale dell’approccio pro-posto nel lavoro dei ricercatoridel S. Lucia. Indagare cosa suc-cede in condizioni più semplici,meno eterogenee, per quantosiano rare, può aiutare a dipa-nare la complessità e portarealla realizzazione di azioni piùmirate nell’attività clinica gior-naliera e a lungo termine. Inaltre parole, la capacità di deli-neare in modo più preciso rela-zioni cervello - comporta-mento associati a TBI può avereimplicazioni specifiche per laprognosi ma anche per strategiedi trattamento riabilitativo.La ricerca è il frutto della colla-borazione di diverse unita ope-rative presso la FondazioneSanta Lucia: l’Unità Post-Coma (Drs Bivona, Catani, andFormisano), l’Unita di Dia-gnosi e Riabilitazione Neurop-sicologica (Dr Ciurli), e ilDipartimento di NeuriologiaClinica e Comportamentale(Drs Di Paola, Costa, Phillips,and Prof. Caltagirone, and Car-lesimo).

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Indagare il caso semplice per affrontare meglio uno complesso

Uno studio svolto presso la Fondazione S.Lucia (Selective Cognitive Dysfunction Is Related to a Specific Pattern of Cerebral Damage in Persons With Severe

Traumatic Brain Injury) e pubblicato su Journal of Head Trauma Rehabilitation

Page 16: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

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Page 17: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

U na città senza auto cheaffossa il commercio.E’ iniziata tra le pole-miche infatti, dalloscorso 14 giugno e si

protrarrà fino al 24 agosto, la pedona-lizzazione del lungomare con chiusuranotturna di quasi due chilometri emezzo. L’inizio, però, è stato un flop. Instrada solo pochi volenterosi a far com-pagnia ai vigili urbani schierati perbloccare gli accessi e dirigere il trafficoverso le aree sosta. Degli eventi pro-messi non c’è traccia, mercatino sulpontile a parte e l’isola pedonale è ri-masta “isolata”….Il Comitato civico2013 ha presentato, a seguito di quantorilevato, regolare diffida ai vigili urbania riaprire il lungomare le notti estive,visto che gli unici eventi registrati nonoccupano la sede stradale. Intantol’Ascom sceglie la linea dura. Lo scorsomercoledì 18 giugno gli esercenti delcentro storico di Ostia, per la secondavolta dalla presidenza di Andrea Tas-sone, hanno abbassato le saracinescheper protestare contro la scellerata pe-donalizzazione del lungomare. “L'ab-biamo già sperimentato ad ottobre e ad

aprile. – ha dichiarato Luca Capo-bianco, presidente dell’Ascom - Lachiusura al traffico ha comportato unapesante flessione delle vendite per icommercianti. In questo caso, poi,sono state anche previste attività inaperta concorrenza con gli operatoricommerciali locali. I punti ristoro, inparticolare, sottraggono clientela achioschi, bar e ristoranti. Ma c'è di più.Il lungomare di Ostia è una strada discorrimento strategica. Non esiste una

viabilità alternativa, dunque, le altre di-rettrici rischiano di essere paralizzatedal traffico e inghiottite dallo smog. Illungomare è anche parcheggio: con lapedonalizzazione si vanno a perderecirca 2800 posti auto e le aree di sostaindividuate dal Municipio sono moltidistanti. Per collegarle al lungomarepedonalizzato non sono previsti bus-navetta, invece, si parla genericamentedi un accordo con l'ATAC per il “po-tenziamento delle linee di trasporto

pubblico” senza speci-ficare quante corse inpiù sono state pro-grammate. Oltretutto,non si fa menzionedell'eventuale prolun-gamento dell'orario diservizio: la pedonaliz-zazione si spingeanche fino alle 3 emezza, mentre di so-lito l'ultima corsa degliautobus è prevista permezzanotte”. “Il senso di questa ma-nifestazione – ha repli-cato Andrea Tassone– è quello di provare a

ripensare la nostra città, di restituirespazi alla socializzazione e all’aggrega-zione dei giovani e delle famiglie, pervivere la nostra città all’aria aperta, apiedi, sui rollerblade o in bicicletta ecreare un modello ciclopedonale, caroa tante altre cittadine che si affaccianosul mare. C’è bisogno di cambiamento.Il nostro territorio non ha bisogno di“pannicelli caldi” ma di una terapiad’urto, in grado di risvegliare il tessutosociale ed economico”. L'aspetto piùgrave dell'intera vicenda riguarda peròla mancanza di confronto e di concer-tazione: le associazioni di categoria e iresidenti del lungomare sono stati let-teralmente ignorati e la kermesse èstata autorizzata con una delibera digiunta, senza passare per le commis-sioni e il consiglio. E' un'offesa alla de-mocrazia e alla comunità. “Il problemaè che con questa “sperimentazione” –continua Capobianco - le attività pro-duttive di questo territorio rischiano disparire. Per questi motivi, abbiamo ce-lebrato il funerale del commercio lo-cale, con tanto di processione e carrofunebre. Il “Bar Sisto” di piazza AncoMarzio - una delle attività storiche diOstia - ha annunciato che non riapriràfino a quando il Municipio non rivedràle sue decisioni in merito al diritto diaccesso sul lungomare”.

LITORALE IlCORRIEREDIROMA

Ascom, così… rischiamo di chiudereLE MANIFESTAZIONI ESTIVE E LA CHIUSURA AL TRAFFICO SCATENANO LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI

La manifestazione “Ostia Mon Amour”che prevede la chiusura alle auto dalladomenica al giovedì dalle ore 20.30alle ore 1.30; il venerdì e il sabato dalleore 20.30 alle ore 3.30. Il Municipio haprevisto sette aree parcheggio, tuttelontane dall’area pedonalizzata: sta-zione Cristoforo Colombo della Roma-Lido; piazzale Cristoforo Colombo latodestro; piazzale Cristoforo Colombolato sinistro; viale Mediterraneo;piazza Bottero; via della Martinica; viadell’Idroscalo, più due, riservate allecategorie svantaggiate, relativamentevicine al centro: via Giuliano da San-gallo e piazza Sirio. In totale, secondostime dei vigili urbani, sarebbero statiindividuati circa 2.500 posti auto, me-diamente distanti, però, dal centrocittà e dal pontile alcuni chilometri (dai4 ai 7 chilometri). La terapia propostaper aggirare il problema sarebbe il po-tenziamento dei bus e della metropo-litana, soluzione poco gradita esempre trascurata da famiglie e turisti.L’altro aspetto da risolvere sono i par-cheggiatori abusivi che presidiano sal-damente le poche aree sosta nei pressidel centro e che estenderebbero la loroinfluenza anche ai nuovi parking. Perquanto riguarda la ferrovia Roma-Lido,il Municipio ha informato che dal 1°luglio verrà prorogato il servizio finoall’una di notte, il venerdì, il sabato ela domenica. Anche questa è una so-luzione che non produrrà, in riferi-mento a precedenti esperienze grandieffetti, difficile che le “famiglie” scel-gano di venire in treno al Lido e di tor-nare a casa dopo le due di notte con lostesso mezzo.

E.B.

IL CASO

di Enzo Bianciardi

Tutto è pronto sul lungo-mare di Ostia per ospi-tare il più grande

spettacolo aereo italiano. L'edi-zione 2014 del “Roma Interna-tional Air Show”, in programmadal 27 al 29 giugno riserverà, in-fatti, grandi ed importanti sorpreseagli oltre un milione di appassionatiche nelle precedenti manifestazionihanno affollato il lungomare. IlTeam Italia, delegato dall’Aero ClubVolere e Volare, ha organizzatol’evento e come già per le edizionidel 2009 e del 2012, al “Roma Inter-national Air Show” sono stati invi-tati, le maggiori pattuglieacrobatiche continentali (i “Red Ar-rows” inglesi, la Patrouille deFrance, le Patrulla Aguila e ASPAdalla Spagna, la Patrouille Suissedalla Svizzera e il Team 60 dalla Sve-zia), anche i grandi team aerei inter-nazionali, quali: gli Snowbirds dalCanada, gli ” Al Fursan Team” dagliEmirati Arabi Uniti, i Russian

Knights, i RoyalJordanian Falcon,e i Turkish Starsdalla Turchia.Alla pattuglieacrobatiche si af-fiancheranno ipiù importantiteam aerei daOlanda, Belgio,Danimarca, Polo-nia, e nuova-m e n t edall’Inghilterra,Francia, Russia,Svizzera, Svezia eTurchia. Uno spettacolo nello spet-tacolo, capace di catalizzare l’atten-zione per oltre due ore. Per quando

riguarda la presenza italiana, oltrealle amatissime Frecce Tricolori,protagoniste assolute dell’evento,

sono state previ-ste le dimostra-zioni dei velivolidel Reparto Spe-rimentale Volo diPratica di Mare, illanci di paracadu-tisti, il passaggiodei velivoli dellaProtezione Civileche eseguiranno,a pochi metridalla spiaggia, unammaraggio, ipassaggi degliaerei militari ed il

consueto saluto dei jet di lineadell’Alitalia, oltre agli innovativi as-setti di volo istituzionali e dell’indu-

stria nazionale. Com’è noto: legiornate di venerdì 27 e sabato28 giugno saranno dedicate alleprove, mentre la manifesta-zione aerea vera e propria sisvolgerà domenica 29 giugno apartire dalle 13. L'evento potrà

contare anche sul nuovissimo spazioExpo, un vero e proprio villaggioposizionato in piazza Sirio e sul lun-gomare Caio Duilio, nell’area verdeantistante gli stabilimenti “Belsito”e “Plinius”, che avrà fini esclusiva-mente espositivi, commerciali e cul-turali. Dalla presenza di velivoli inmostra statica ai simulatori di volo:le iniziative previste per l'edizione2014 saranno tutte pensate per farcrescere ancora l’interesse attorno alAir Show, coinvolgendo e affasci-nando il pubblico, in cielo e interra….Tra i temi fondamentaliresta l’obiettivo di far conoscere, ap-profondire e promuovere gli univer-sali valori della cultura aeronautica.

En. Bia.

Air Show, lo spettacolo del volo

IL LUNGOMARE SARÀCICLOPEDONALE

“Ostia Mon Amour”

In una lettera aperta al Sindaco di Roma Ignazio Marino ed al Presidente del X° Municipio Andrea Tassone, Mario Falconi, pre-sidente di “Onda Civica”, una nuova associazione di cittadini, ha fatto il punto della situazione in considerazione della pedo-nalizzazione e del tentativo di promuovere il mare di Roma come luogo….di vacanza e divertimento. “…Vorrei sottolineare -scrive Falconi - che noi amiamo il territorio di Ostia e dintorni in modo passionale, ma anche struggente per il pesante degradourbano che regna sovrano ed incontrastato: strade indecorose; ambienti sporchi; parchi gioco incustoditi e senza la minimamanutenzione, laddove le aree diventano luoghi di pericolo anziché di svago per i bimbi; una pineta meravigliosa che però è di-ventata luogo deputato ad ogni tipo di prostituzione e di spaccio; collegamenti viari con il centro città che non riescono a sop-portare nemmeno i flussi quotidiani di traffico…. una rete di trasporti insufficiente e soprattutto non rispondente alle realiesigenze dell'utenza….Allora, ci vengono oggettivamente alcuni dubbi. Il primo: ma quando si vogliono invitare a casa propriadegli ospiti (in questo caso i romani in cerca di svago...), non si dovrebbe, come prima cosa, darsi da fare per renderla "più ac-cogliente e pulita"? E poi ancora: le auspicate risorse economiche, frutto del "divertimento di molti", a chi andranno…..? Ci sarà, per caso, una"speranzella" che parte di quelle risorse possano essere utilizzate attraverso un virtuoso accordo preventivo pubblico-privato,per riqualificare Ostia?

E.B.

LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO DELL’ASSOCIAZIONE ONDA CIVICA

“Invece del turismo, il territorio va riqualificato”

IN PROGRAMMA DAL 27 AL 29 GIUGNO LA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE AEREA ITALIANA

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POLITICA&REGIONEIlCORRIEREDIROMA

ARNAUDI ANTONIOVia Merulana, 139 ARPINI BRUNAPiazza del ParlamentoBALZOTTI LUCIANOVia del Tritone, 152BONELLI ALFREDOVia Roma Libera, 22BRESSI VITTORIAVia Ripetta/Via TomacelliBUFFONI NADIAVia XX Settembre, 96/97CAIAFFA BRUNOLargo del TritoneCAMPONESCHI RITAGalleria Colonna (Alberto Sordi)Largo ChigiCANU ANNASalita de Crescenzi/PantheonCASUCCI SILVANAPiazza SonninoCECCHINI BEATRICEPiazza FarneseCIARDULLI FRANCESCAViale Carlo Felice/San GiovanniCOLASANTI ELENA

Piazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDOPiazza San Silvestro, 13DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMOPiazza IndipendenzaDE SILVESTRI WANDALargo Tassoni Corso VittorioDI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64Via d’AzeglioDURANTINI MARCOVicolo Sciarra /Via del CorsoFARINA ROSSANAPiazza Campo de’ Fiori, 2FERDINANDI MARILISAPiazza della Minerva, 37FERRI SERGIOPiazzale Albania FIORETTI ANDREAViale Trastevere ang. Via MorosiniFURINI ENRICOPiazza del Gesù, 48GIORGETTI MARIA GRAZIAPiazza Capranica

GIUSTI ROBERTAPiazza del ViminaleGRECO MARCOPiazza di Spagna, 57GREGORI BRUNO EREDIVia Zanardelli altezza civ. 16/1LORIA AURORAVia E. Filiberto Altezza civ. 144MANCINI ALBERTOVia della Dogana vecchiaMASINI ANTONIOPiazza Fontanella BorgheseMASSARONI ELISALargo ArenulaMATTEUCCI MARISAPiazza santa Maria LiberatriceMILLO SERGIOVia dei Sabini Via del CorsoNOTARPIETRO ELENAVia Boncompagni, 12/14PERUGINI CINZIAViale ManzoniVia Merulana

RO.MA SRLVia SoraCorso Vittorio EmanueleROMANO FRANCESCOVia Marmorata/Largo GelsominiSIRAMA SNCPiazza Benedetto CairoliSTAIANO MARINAVia Merulana, 204TERASCHI PRISCILLAVia della Scrofa, 101VENDITTI STELLAVia Celimontana, 5VERDONE MARIA ANTONIETTAVia Mario de’ fiori/via della CroceVITELLI MAURIZIOVia Flavia, 52EDICOLAPiazzale Roberto Ardigò EDICOLAPiazza MorelliEDICOLAVia Rosa Raimondi GaribaldiTOMASSI viale Cortina d'AmpezzoBRUGÈ PIERINA Corso di Francia

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMASUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMASUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMASUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMASUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMASUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMASUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMASUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMASUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMASUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMASUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNCSUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

edicoleedicolesupermercatisupermercatiECCO DOVE TROVARCIECCO DOVE TROVARCI

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LABORATORIOCIVITAVECCHIA

I l tempo di nominare lagiunta e di completare lepratiche per il passaggiodelle consegne e per il neosindaco di Civitavecchia

Antonio Cozzolino è già alle presecon i dossier che si accumulano sullasua scrivania del neo sindaco di Ci-vitavecchia. Una città oggi avvilitasotto dimensionata rispetto al suopotenziale. Su Cozzolino ricade lapesante responsabilità di riportarlaai livelli che le competono. Certa-mente ha ereditato un comune ingrave difficoltà, soprattutto sulpiano dell'ambiente (con pesantipercentuali di inquinamento), dellagestione dei rifiuti e della disoccu-pazione; Cozzolino deve muoversisu più fronti e tutti gli occhi sonopuntati su di lui. Il piazzamento diun necessario spartitraffico all'al-tezza dell'ingresso del porto a pochigiorni dall'elezione, mostra sicura-mente una insperata attenzione aidettagli e ora i cittadini - convintidella necessità di archiviare in frettai guasti della vecchia politica - si au-gurano che il neoeletto sia all'altezzaanche dei compiti più elevati. Legrane non mancano e la nuova am-ministrazione deve far fronte subito,ad esempio, alla delicata situazionedegli operai di Torre Valdaliga Suddopo le scelte operate da TirrenoPower. I dipendenti, messi in mobi-lità, hanno infatti avviato uno scio-pero della fame a partire dal 16giugno: il giorno successivo il Sin-

daco Cozzolino ha incontrato i sin-dacati e i rappresentanti dell'aziendaper aprire un nuovo canale di dia-logo.Tra i dossier c’è quella della Tia del2011. Non è ancora ben chiara laposizione di Cozzolino sulla tassastraordinaria sui rifiuti che Tideiaveva imposto retroattivamente du-rante il suo mandato e sulla quale, incampagna elettorale, il candidatoM5S aveva promesso soluzioni al-ternative. Una situazione assai deli-cata, persino il Codacons ha inviatouna lettera al nuovo inquilino delPincio, affinchè chiarezza al più pre-sto. E a ragion veduta, visto chela TIA è già stata dichiarata ille-gittima dal TAR.Sul piano strettamente politicoc’è da ricordare che lunedì 23 c’èstato il primo Consiglio Comu-nale, in occasione del quale Coz-zolino ha prestato giuramento eillustrato il suo piano di lavoro.Un elemento è chiaro da subito,il M5S detiene la maggioranzaassoluta e non scenderà a patticon nessuno. La gente media-mente mostra interesse e fiducia.Gli amministratori del passatonon hanno portato a soluzione pro-blemi ed emergenze, dicono inmolti, proviamo l’alternativa gril-lina. "Ho scelto di dare la mia fiduciaa Cozzolino – afferma Serena, stu-dentessa, elettrice 5 stelle – e il mo-tivo è legato ad una grandedelusione verso le precedenti ammi-nistrazioni comunali, al fatto di nontrovare assolutamente tollerabile

che debbano essere i cittadini a pa-gare per le mancanze di gestioni evi-dentemente inadeguate. Pensoanche all'inquinamento e alla ricon-versione a carbone della nostra cen-trale, che ha determinato unaumento pauroso delle malattie, inprimis, purtroppo, dei tumori.Spero che le cose cambino". Certo,Cozzolino non è un politico di pro-

fessione, ma la gentevede in lui un rappresen-tante onesto in grado didare voce a una cittadi-nanza che sta pagando leconseguenze di gestionifallimentari e che haperso ogni fiducia nellavecchia politica. C’èanche chi, ovviamente,la pensa diversamente enon ha digerito la scon-fitta. Come Jacopo, elet-

tore PD: "Tidei era l'unico in gradodi contrapporsi ai forti interessi eco-nomici che ruotano intorno alporto. In più il programma della suacoalizione era il più completo e det-tagliato degli schieramenti". Fortetensione anche al mercato, cuorepulsante della città, dove si sono ac-cesi gli animi tra i commercianti. In-fatti, solo alcuni di essi si sarebbero

trasferiti nella nuova struttura intempo per non incorrere nei 5 milaeuro di multa e nella revoca della li-cenza, ma ovviamente chiedono chela legge venga rispettata da tutti.Una bella gatta da pelare per l'asses-sore alla Cultura, al Turismo e alCommercio d'Antò che ha già fis-sato un incontro con i rappresen-tanti della categoria. C’è poì lapatata bollente, la vicenda più diffi-cile e travagliata: quella della HCS.Cozzolino, infatti, avrebbe deciso di"congelare" circa 600 mila euro de-stinati all'azienda, ma così facendopotrebbe esporre la stessa e i suoi di-pendenti a maggiori difficoltà. Dauna parte c'è quindi la necessità dirisanare il bilancio comunale, dall'al-tra quella di non lasciare al propriodestino le persone e i lavoratori cheruotano intorno ad HCS. Lo aspet-tano tutti con il fucile puntato.

I DOSSIER TIRRENO POWER E HCS IN PRIMO PIANO, IL NEO SINDACO CI PROVA

Emergenza lavoro, prime spine per Cozzolinodi Patrizio Lemme

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POLITICA&REGIONE IlCORRIEREDIROMA

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OSTIA

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♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)

Giove e Marte in aspetto negativo al vostro Solevi sconsigliano la dialettica pungente e vi esor-tano alla calma interiore;per fortuna Mercuriopositivo vi consiglia le mosse opportune peravere un buon accordo con tutti.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio)

Venere vi rende molto affascinanti ma Saturnoin opposizione vi consiglia di lasciar perdereeventuali corteggiatori e di tenervi stretto il vo-stro amore,solo così sarete contenti ,in famigliae fuori. Soddisfazioni dai figli con bei voti ascuola.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)

Una ventata economica molto gradevole,conMercurio nel vostro segno che vi dona l’oppor-tunità di guadagnare qualche euro in più e conMarte favorevole che vi rende energici e intra-prendenti,e se siete ancora soli questo è il mo-mento giusto per fare quella conquista.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)

Avrete la capacità di portare a compimento quelprogetto che avevate in mente da tempo e ilmerito non sarà solo di Giove - il pianeta dellafortuna - ancora nel vostro segno,ma sarà pro-prio vostro che siete capaci da sempre di risol-vere i vostri guai.

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)

Con Urano come amico e con Mercurio favore-vole,riuscirete a risolvere quel problema delletasse che ultimamente ha gravato sulla vostracasa e nella vostra vita. Le storie d’amorevanno un po’ a rilento anche per colpa di unaVenere negativa.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)

Ordinati e prudenti, come al solito, dovrete cer-care di rassettare le vostre cose e soprattutto ivostri risparmi. In amore tutto procede abba-stanza bene per merito di una bella Venereamica che vi rende più espansivi del solito.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)

Una settimana abbastanza serena in cui avretel’occasione di rincontrare gli amici che avevatepersi di vista e che ora tornano a farsi vivi permerito di un bel Mercurio amico che vi fa avereincontri con loro e vi procura qualche gratifica-zione, anche economica.

♏Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)

Cambiamenti utili nel vostro lavoro recati da Sa-turno -il Maestro dello Zodiaco- che sa comeguidarvi per la strada giusta. Venere opposta virende un po’ gelosi ,cercate di essere teneri conil vostro amore e non comportatevi come detec-tive in cerca di eventuali tradimenti.

♐Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)

Mercurio all’opposizione non favorisce i vostricontatti e nemmeno le comunicazioni,per cuise Il computer va in tilt o il cellulare si guasta,sapete già di chi è la colpa; importante è noncercare di bisticciare e andare d’accordo contutti,specialmente con il partner.

♑Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)

Qualche bisticcio famigliare come sempre ac-cade,specialmente ora che Giove in opposi-zione vi ingrandisce le cose per cui fa sorgerequalche piccolo contrasto in famiglia, oppure vifa prendere multe se siete al volante. Cercateinvece una romantica evasione con il vostroamore.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)

Mercurio e Marte favorevoli vi restituisconola vostra voglia di fare che avevate trascu-rato un po’ per via di Saturno e Venere ne-gativi che vi facevano sentire poco amati eincompresi dai vostri cari,ora però tutto ri-prende a filare nel verso giusto,

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)

Qualche bisticcio con il vostro amore può es-sere cancellato da una romantica Luna nel vo-stro segno che unita a Nettuno vi rende piùromantici e idealisti del solito(…e lo siete giàtanto…)Mercurio grava sulle vostre finanze eci vuole un po’ di pazienza ma poi tutto si ras-serenerà.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(giovedì, 12 giugno 2014)

È DECISO, I CANTIERI APRIRANNO NELL'APRILE 2015SCENARI

Ci sono voluti 13 anni per arrivaread un punto fermo. Era - e finoa che la prima pietra non sarà po-sata i dubbi resteranno - unadelle grandi opere ritenute

utili/indispensabili/inutili/dannose e cometali tenute a galleggiare nel limbo, Pare che im-provvisamente qualcuno abbia cambiato ilverso della storia.. E la Roma-Latina si fa sulserio, nonostante le battaglie ambientalistenon ancora concluse e i contenziosi non deltutto estinti.- l’autostrada diventerà realtà: icantieri apriranno il 4 aprile 2015, lo ha annun-ciato Vincenzo Pozzi, commissario governa-tivo straordinario per l’esecuzione delCorridoio Tirrenico Meridionale, che ha indi-cato anche - e questo fa sorridere - la data del-l'apertura al traffico: 30 marzo 202. Si tratta di186 chilometri, di cui cento in autostrada.

Costo per chilometro 14, 6 milioni di euro,costo complessivo lordo dell’intervento è paria 2.728,7 milioni di euro. La vicenda Mosescotta, di questi tempi. Ma serve essere ottimi-sti. La nuova infrastruttura avrà effetti positivinello sgravare le altre arterie di grande scorri-mento. Ad opera realizzata si stima che si avràuna riduzione del traffico del 40% sulla Roma-Fiumicino, del 19% sul Gra, del 12% sulla Co-lombo, del 22% sulla Pontina. Ci sarà an che unriflesso indotto sulla sicurezza, oggi la Pontinaè la terza strada per numero di incidenti perchilometro. Infine le ricadute occupazionalistimate in 4000 addetti, diretti e indiretti, du-rante la fase di realizzazione dell’opera; 182posti stabili diretti nei 50 anni successivi di ge-stione; 50.000 unità di lavoro annue indiretta-mente create nell’indotto nel periodo digestione. Una scommessa che vale.

Troppo bello per essere vero:la Roma-Latina parte sul serio?

Page 20: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

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Page 21: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

L’estate romana siripresenta all'in-segna del vino, etra glieventi eno-

gastronomici che stanno"invadendo" la capitalel’iniziativa più originale èsicuramente quella legataall’operazione-Chianti fre-sco, partita la settimanascorsa e già decollata pre-potentemente in tutta lacittà. In oltre cinquantaristoranti e una ventina traenoteche e wine bar si staproponendo il celeber-rimo rosso toscano in unaveste "inedita": servito a16°, fresco, adattabile al-l'afa cittadina. La temperatura bassa nerisalta la gradevolezza diprofumi e aromi, rispet-tando le proprietà organo-lettiche del vino edesaltando l'eccellenza delChianti, spiegano gli ad-detti ai lavori, una scom-messa ardita e già quasivinta. E’ un viaggio eno-gastronomico di notevoleinteresse lungo itinerariprecisi o causali nel centro storico romano e nelle im-mediate vicinanze, studiato per avvicinare L’idea èsemplice e originale e pare stia conquistando tutti, re-sidenti, turisti, giovani e anziani, che non rinuncianoa sperimentare la novità, assieme ad un pasto normaleo a degli adeguati stuzzichini. Nei locali di tendenzafrequentati da una clientela giovane ed eterogeneacome in diversi ristoranti storici (Camponeschi, For-tunato al Pantheon per citarne un paio tra i più cele-brati) trovi avventori intenti a trasgrediresorseggiando un calice di Chianti e ti rendi conto che

l'iniziativa promossa dal Consorzio Vinattieri Ro-mani, insieme all'Arte dei Vinattieri, all'Accademiadella Cultura Gastronomica e a Botteghiamo, fun-ziona e sta imponendo una nuova e originale modadestinata a durare nel tempo. C’è un pubblico colto,raffinato, capace di cogliere la proposta e la novità conuna sorta di snobismo intellettuale, anche perché i ri-storatori coinvolti nell’operazione fanno a gara perabbinare i piatti giusti della cucina romana. Spopolaanche il curioso termometro rosso con il quale plate-almente qualcuno misura la temperatura della botti-

glia prescelta e prelevata dalla cantina.Un gioco politically correct. Ma ci sonoanche tanti giovani legati al primo pro-

secco che passa e alla birra. I convertiti. E scopriamo che nei wine bar, all’oradell’aperitivo, il Chianti fresco va benissimo ad arric-chire le alternative del “rito”. "Non sapevo che ilChianti fosse così buono anche freddo", confidano inmolti "Non si finisce mai di imparare". L'intento èanche educativo, sicuramente, gli amanti del buonvino possono essere soddisfatti.

martedì 24 giugno 2014 pagina 21 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

OPERAZIONE CHIANTI FRESCOPROVATO PER VOI

Se un bicchiere di rosso diventa l’aperitivo dell’estate romana

IlCORRIEREDIROMAFondato nel 1948

da Giuseppe Gesualdi

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di Francesco Vitali Rosati

Page 22: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

«Marketing cal-cistico cheavanza,con-trollo dellalegalità che

indietreggia» è così che tuona l’avv.Carlo Ta-ormina al “Processo di Biscardi specialeMondiali”mentre tutti gli animi in studiosono accesi quando si tocca l’argomento scot-tante “moviola in campo” in riferimentoanche agli ultimi incontri del mondiale. Lapartita Francia-Honduras ad esempio ri-marrà nella storia non solo perl’assenza degli inni nazionali( aiquali,scherzo del destino,la tec-nologia non ha saputo porre ri-medio)ma anche e soprattuttoper l’utilizzo del GOALCON-TROL che è stato decisivonell’individuare correttamentee certamente l’esistenza delGoal di Benzema .L’arbitro San-dro Ricci grazie all’aiuto delle14 telecamere preposte a fornireun inconfutabile verità sui goalfantasma,ha potuto finalmente

coadiuvarsi di quello che è forseuno spiraglio di luce per potervedere domani un calcio più giu-sto. Nonostante ciò alcuni espo-nenti del mondo sportivo siostinano ad opporsi all’aiutomeccanico in campo,alla vista diocchi non di carne ma di me-tallo. Lo scettico per eccellenzacontinua ad essere Michel Pla-tini,infatti neanche le recenti eforti dichiarazioni di Blatter cheè ora favorevole alla possibilità

di consultare le immagini televisive,hannosmosso l’animus del presidente UEFA dalmomento che egli continua a sostenere im-perterrito che per un “calcio tecnologico”sidovrebbero spendere cifre astronomiche eche ad osservare i filmati si perderebbetroppo tempo durante la partita(!!!).Nel frat-tempo il battagliero Aldo Biscardi che daoltre 34 anni combatte a favore della moviolain campo inizia a notare unriconoscimento,una luce in fondo al tunneldell’ingiustizia sportiva. Se possiamo pregu-stare una futura e auspicata vittoria della tec-

nologia sul campo di giuoco è anche graziealla storica iniziativa processuale del duoAvv.Carlo Taormina e dell’Onorevole PaoloCento che stanno portando gli arbitri in tri-bunale garantendo così una responsabilizza-zione delle giacchette nere. E’ in corso unprocesso ed il PM che cura ogni aspetto è Ga-briella Fazi,magistrato che ha già provvedutoa nominare un Consulente Tecnico per inda-gare sulle azioni arbitrali più contestate e cla-morosamente ingiuste. Del resto èvergognoso che solo nel 2014,in coincidenzacon i mondiali,si sia arrivati alla “piccolasvolta”chiamata anche “Goal Line Techno-logy ,Bombolette spray segna-posto del cal-cio di punizione e time –out di recupero pervia di condizioni climatiche difficilmentesopportabili. E’ il caso di dirlo “chapeau” alProcesso di Biscardi e manteau sulla testar-daggine di monsieur le president UEFA.

martedì 24 giugno 2014 pagina 22RUBRICHEIlCORRIEREDIROMA

Direttamente dal Processo di Biscardiin esclusiva sulle pagine del Corriere di Roma:Giorgia Viero. Notizie, curiosità e approfondimenti nel panorama sportivo

L'ALTRA FACCIA DEI MONDIALI

Quella tecnologia che tanto disturba Monsieur Platini

di Georgia Viero

Page 23: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

Sarà Piazza Farnese, nel cuore diRoma, ad ospitare venerdì 27giugno un insolito e raffinato

concerto ad ingrasso gratuito. Sul palcoecosostenibile, nell’ambito della rasse-gna “Suona Francese”, promossa dal-l’Ambasciata di Francia in Italia, siesibiranno due straordinari talenti alfemminile: la nostra Irene Grandi,grintosa protagonista della scena mu-sicale italiana, e la francese EmilieSimon, considerata in patria tra le mu-siciste più interessanti degli ultimi annigrazie alla sua abilità nel fondere elet-tronica e pop. Ad aprire il concerto – apartire dalle 20,30 – sarà la Betta BluesSociety, band nata nel 2009 dall’incon-tro tra la cantante Elisabetta Maulo e ilchitarrista Lorenzo Marianelli, ai qualisi sono aggiunti Luca Guidi alla chi-tarra e all’ukulele, Nicola Floris all’ar-monica e piano e Matteo Anelli alcontrabbasso, riuscendo ad ottenerenel giro di pochi anni un sempre cre-scente consenso di critica e di pubbliconel nome del blues.Ma torniamo ora alle due co-protago-niste della serata . Di Irene Grandi, to-scana dal temperamento sincero eappassionato, molto si è detto e si èscritto negli ultimi venti anni. Difficilenon concordare con chi ne apprezza lavoce dal timbro particolarissimo e lagrinta nell’interpretare testi che sem-pre più spesso grandi autori come Gae-tano Curreri degli Stadio, Francesco

Bianconi dei Baustelle, Vasco Rossi,Eros Ramazzotti, Jovanotti scrivonoper lei. In Piazza Farnese riproporrà, ichiave acustica e più calda, i suoi piùgrandi successo che spaziano dal pop alrock, dal blues al jazz.Quanto ad Emilie Simon, sembra pro-prio che la sua storia musicale la portiscritta nel dna. Nata nel 1978 a Mon-tpellier da un ingegnere elettronico delsuono e da una musicista, la cantautricesi muove tra pop ed elettronica congrande disinvoltura, dedicandosi conuguale passione allo studio della musicamedievale. A darle notorietà nel 2005,quando aveva soltanto 27 anni, è statala colonna sonora del film di Luc Jac-quet “La marcia dei pinguini”, straordi-

nario film documentario che nella ver-sione italiana si avvaleva della parteci-pazione di Fiorello come voce narrante.Emilie Simon ha al suo attivo sei album.Sul palco di “Suona Francese” interpre-terà alcuni dei suoi brani più famosi euna selezione del suo ultimo lavoro,“Mue”, uscito nello scorso mese dimarzo, per il quale si è avvalsa del sup-porto di un’intera orchestra a corde chebene mette in rilievo la sua scritturamusicale e l’energia della sua particola-rissima voce.

Irene Grandi ed Emilie Simonin concerto

Venerdì 27 giugno 2014, h 20,30Piazza Farnese, Roma

Ingresso libero

Dopo l’inaugurazione con la Carmenmultietnica ed intimista dell’Orche-stra di Piazza Vittorio, la stagione

estiva del Teatro dell’Opera di Roma proseguea Caracalla tra lirica e balletto. La danza è pro-tagonista del secondo appuntamento, il 27 eil 28 giugno , con il Tokyo Ballet, alle prese contre diverse coreografie, tre grandi classici natidal genio di Maurice Bejart: le Sette danzegrece di Mikis Theodorakis, il Don Giovannimusicato da Chopin su tema di Mozart e laSagra della Primavera di Igor Stravinskij. Ben cinque serate - il 3, il 7, il 9, l’11 e il 15 lu-glio - sono dedicate invece al Lago dei Cigni,in un allestimento curato dallo stesso Teatrodell’Opera. Sulle note di Tchaikovskij JurgitaDronina, Liudmila Konovalova e AlessandraAmato si alterneranno nel ruolo diOdette/Odile, il cigno bianco e il cigno nero;tre i ballerini scelti per dare corpo al principe,Paulo Arrais, Dino Tamazlacaru e il nostro Giu-seppe Picone, E a proposito di balletto, da se-gnalare l’ormai tradizionale ma sempreimperdibile appuntamento del 25 luglio,quando nello scenario delle antiche terme diCaracalla protagonista sarà il grandissimoRoberto Bolle: una rappresentazione unicanel corso della quale il ballerino proporràgrandi classici e coreografie moderne affian-cato da una schiera di stelle provenienti daiprincipali teatri del mondo. Tornando all’opera, il prossimo titolo in pro-gramma è La Boheme di Giacomo Puccini, di-retta da Danile Rustioni nell’allestimento

realizzato in collaborazione con Palau de lesArts Reina Sofia di Valencia. Nel cast, di tuttorispetto, va segnalata la presenza di Alessan-dro Liberatore, apprezzatissimo interpretepucciniano a livello internazionale, nel ruolodi Rodolfo. Sono ben nove la date in cartel-lone: alla prima rappresentazione del 14 lu-glio seguiranno quelle del 18, 26, 29 e 31luglio, quindi quelle del 2, 4, 7 e 9 agosto. Im-pareggiabile ed estroso, ecco Il Barbiere di Si-viglia di Puccini, diretto da Stefano Montanarie in cartellone con sette date: la prima il 23luglio, quindi il 28 e il 30 luglio, l’1, il 5, il 6 el’8 agosto. Va poi segnalato un altro appuntamento, inprogramma nella Basilica di Santa Maria inAra Coeli venerdì 4 luglio alle 21. Si trattadell’opera The prodigal son, moderna rivisita-zione della parabola evangelica del figliol pro-digo musicata da Benjamin Britten su librettodi William Plomer. A dirigere l’Orchestra e ilCoro del Teatro dell’Opera è stato chiamatol’americano James Conlon, ormai tra i mag-giori direttori d’orchestra sulla scena interna-zionale. Regia e scene sono invece affidate aMario Martone, pluripremiato regista teatralee cinematografico ma che ha già al suo attivoanche numerosi allestimenti di successo diopere liriche.

Teatro dell’Opera di RomaStagione estiva. Terme di Caracalla

Viale delle Terme di Caracalla,Roma

Info e biglietti: 06 481601

A nche quest’anno “VillaAda incontra ilmondo” dal 27 giugnoal 31 luglio. Torna lavariegata manifesta-

zione estiva che per la ventunesimaedizione sui rinnova nella formula am-pliando l’offerta: non solo concerti ri-gorosamente low cost, ma un vero eproprio villaggio estivo sulla Salariacon un’area dedicata al fitness, un’areabambini, bar e dj set fino a notte inol-trata.Ancora una volta Roy Paci e MamoGiovenco, anime della manifesta-zione, hanno ideato un calendario ingrado di soddisfare ogni palato, spa-ziando dall’elettronica al punk inglese,dal rock all’hip hop, dalla musica con-temporaneaal dub. Unici requisiti ri-chiesti a chi voglia incontrare il mondoa Villa Ada, essere curiosi e amare lamusica indipendente. Basta dare un’oc-chiata alle date in programma peraverne un’idea. L’inaugurazione dellarassegna è affidata il 28 giugno al duounderground Aucan e al loro dj set inbilico tra rave e concerto punk. Rock emetal si mettono invece al serviziodegli altri lunedì 30 giugno con “Rezo-phonic”, nuovo progetto musicale delbatterista Mario Riso che festeggia isuoi venti anni di carriera dedicando laserata all’associazione Amref Italia che

costruisce pozzi in Kenia. Rock indi-pendente e rigorosamente italiano conThe Zen Circus, impegnati l’1 luglio.Il giorno successivo, il 2 luglio, sarà in-vece l’australiano Benjamin Stanford,in arte Dub Fx, a raccontare la storiadella sua conversione musicaledall’heavy metal al reggae e all’hip hop.L’hip hop è ancora al centro del credomusicale dei Roccia Music Tour, collet-tivo di artisti-manager che gestisconoogni aspetto del business musicale,dalla creazione di testi e musiche, allancio di un novo ep: saranno a VillaAda il 3 luglio.Voci di casa nostra sabato 5 luglio conRoy Paci e gli Aretuska, uno dei pro-getti più divertenti e solari della scenamusicale italiana con il loro ska-jazz insalsa caraibica e la loro sicilianità senza

confini. Se amate serie cult come “Wal-king Dead” e “Breaking Bad”, conosce-rete senz’altro la musica di TimberTimbre, duo autore di numerosi braniinseriti nelle colonne sonore delleserie: saranno a Villa Ada mercoledì 9luglio. Il rap made in Italy di Emis Killa(all’anagrafe Emiliano Rudolf Giam-belli) trascinerà tutti giovedì 10 luglioperché il ragazzo è davvero un cam-pione nella rap battle. Non ha davverobisogno di presentazioni Teho Teardo,pluripremiato compositore che ama lasperimentazione e la commistione digeneri: si esibirà venerdì 11 luglio conBlixa Bargeld. E’ ventennale la storiadei Bluebeaters guidati dal frontmanGiuliano Palma; e anche se ora sonoorfani di Palma conservano tutta laloro vitalità. Si scrive “dub music”, si

legge Almamegretta: la band, con lavoce di Raiz, sarà a Villa Ada mercoledì16 luglio insieme ad Adrian Sher-wood. Viaggio alle radici del soul gio-vedì 17 luglio con lo straordinarioBooker T. , maestro dell’organo Ham-mond. Direttamente da Parigi i Nou-velle Vague amano unire all’eleganzadella Bossa Nova la melodia melanco-nica della New Wave: da ascoltare ve-nerdì 18 luglio. Chitarre frenetiche epercussioni animeranno la serata di lu-nedì 21 luglio, quando a Villa Ada ar-riveranno lo spagnolo Muchachito e isuoi complici.Se amate il romanzo giallo italiano fir-mato da Giorgio Scerbanenco la seratadel 22 luglio è per voi: largo ai Calibro35, strepitoso quintetto milanese cheagli eroi del poliziesco si ispira da sem-

pre e propone ora un nuovo album condodici tracce originali ispirate a Scer-banenco. Imprenditore mancato eneo-urlatore italiano, ecco arrivareDario Brunori, in arte Brunori Sas,che venerdì 25 luglio proporrà i suoibrani da canzoniere italiano. Ancorarap italiano con Salmo, che spopola suYouTube, sabato 26 luglio. Altra musica, domenica 27 luglio, conTre allegri ragazzi morti, il gruppo indi-pendente più amato d’Italia che davent’anni continua a divertire e a tra-scinare il pubblico. Da sempre sono co-nosciuti come i Beatles del punk:parliamo dei Buzzocks, leggendariaband inglese che ha influenzato i REM,i Nirvana, i Green Day. Impossibile re-sistere alle loro chitarre ad alta velocitàe alla loro potentissima sezione rit-mica: l’appuntamento è per lunedì 28luglio. Gli ultimi due concerti a VillaAda avranno come protagonisti mar-tedì 29 luglio il giovane cantautore ita-liano Diodato e mercoledì 30 luglioPierpaolo Capovilla, al suo esordio dasolista, con un album scuro e roman-tico, ricercatissimo e coinvolgente.

Villa Ada Incontra il mondoDal 27 giugno al 31 luglio 2014Villa Ada, via di Ponte Salario,

RomaInizio concerti h 22

Info e biglietti: 06 5012073Oppure www.villaada.org

martedì 24 giugno 2014 pagina 23 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

Dal Tokyo Ballet al Lago dei cigni

“VILLA ADA INCONTRA IL MONDO”, DAL 27 GIUGNO AL 31 LUGLIOSCELTI PER VOI

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Irene Grandi ed Emile Simon in concerto“SUONA FRANCESE” A PIAZZA FARNESE, 27 GIUGNO TEATRO DELL’OPERA ALLE TERME DI CARACALLA

Sopra Booker T. e a destra gli Almamegrettache si esibiranno mercoledì 16 luglio

Page 24: Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

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