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il Dada - Appunti 5happunti5h.altervista.org/arte/art14.pdf · Marcel Duchamp 1887-1968 Francia ......

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il Dada Hans Arp 1887-1966 Francia Marcel Duchamp 1887-1968 Francia Man Ray 1890-1976 Stati Uniti Movimento artistico d’avanguardia. Nasce nel 1916, in Svizzera, stato neutrale in quegli anni di conflitto mondiale. Si ritrovano poeti, critici e pittori che rifiutano la guerra ed ogni valore della cultura tradizionale. Il termine fu trovato per caso, dada proviene dalla pronuncia infantile o forse sfogliando un vocabolario di francese, dada è un cavalluccio di legno, un giocattolo. L’attività del gruppo fu caratterizzata dal principio della casualità e dell’ attribuzione di un nuovo valore agli oggetti. Hans Jean Arp Hans Arp (1887-1966) , pittore, scultore e poeta, fu un esponente del Dada. Le sue composizioni traggono ispirazione dal mondo dell'inconscio. Alla forma geometrica Arp contrappone la forma elastica, la cellula organica, dando vita ad opere che sembrano quasi rappresentare le deformazioni dovute a uno stato ipnotico. Hans Jean Arp (1887 -1966) pittore, scultore e poeta francese, nato a Strasburgo usò per tutta la vita due nomi : quello tedesco di Hans e quello francese di Jean, alternandoli in base alla lingua o alle varie circostanze in cui gli capitava di riferirsi a se stesso. La sua fama è legata al superamento delle forme tradizionali dell'arte figurativa, e alla scoperta di forme nuove, che vanno dai collages ai papiers déchirés (carte stracciate), ai frammenti di materiali vari uniti insieme.La sua attività si colloca al centro di quella vasta corrente dell'arte moderna che, dal cubismo al surrealismo, si pose come compito non di rappresentare la realtà ma d’inventare nuove realtà. Si forma alla Scuola di Arti e Mestieri di Strasburgo,e poi all’Académie Julian di Parigi. Nel 1911 partecipò alla seconda esposizione del movimento del Blaue Reiter e due anni dopo entrò in contatto con l'avanguardia parigina Rifugiatosi in Svizzera per evitare il richiamo alle armi nella Prima guerra mondiale, nel 1916 fu fra i fondatori, a Zurigo, del Dadaismo. Tornato in Germania alla fine del conflitto, formò il gruppo dadaista di Colonia con Max Ernst e Alfred Grünwald. Più tardi, nel
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il Dada Hans Arp 1887-1966 Francia

Marcel Duchamp 1887-1968 Francia

Man Ray 1890-1976 Stati Uniti

Movimento artistico d’avanguardia. Nasce nel 1916, in Svizzera, stato neutrale in quegli anni di conflitto mondiale. Si ritrovano poeti, critici e pittori che rifiutano la guerra ed ogni valore della cultura tradizionale. Il termine fu trovato per caso, dada proviene dalla pronuncia infantile o forse sfogliando un vocabolario di francese, dada è un cavalluccio di legno, un giocattolo. L’attività del gruppo fu caratterizzata dal principio della casualità e dell’ attribuzione di un nuovo valore agli oggetti.

Hans Jean Arp

Hans Arp (1887-1966) , pittore, scultore e poeta, fu un esponente del Dada. Le sue composizioni traggono ispirazione dal mondo dell'inconscio. Alla forma geometrica Arp contrappone la forma elastica, la cellula organica, dando vita ad opere che sembrano quasi rappresentare le deformazioni dovute a uno stato ipnotico.

Hans Jean Arp (1887 -1966) pittore, scultore e poeta francese, nato a Strasburgo usò per tutta la vita due nomi: quello tedesco di Hans e quello francese di Jean, alternandoli in base alla lingua o alle varie circostanze in cui gli capitava di riferirsi a se stesso. La sua fama è legata al superamento delle forme tradizionali dell'arte figurativa, e alla scoperta di forme nuove, che vanno dai collages ai papiers déchirés (carte stracciate), ai frammenti di materiali vari uniti insieme.La sua attività si colloca al centro di quella vasta corrente dell'arte moderna che,

dal cubismo al surrealismo, si pose come compito non di rappresentare la realtà ma d’inventare nuove realtà. Si forma alla Scuola di Arti e Mestieri di Strasburgo,e poi all’Académie Julian di Parigi. Nel 1911 partecipò alla seconda esposizione del movimento del Blaue Reiter e due anni dopo entrò in contatto con l'avanguardia parigina Rifugiatosi in Svizzera per evitare il richiamo alle armi nella Prima guerra mondiale, nel 1916 fu fra i fondatori, a Zurigo, del Dadaismo. Tornato in Germania alla fine del conflitto, formò il gruppo dadaista di Colonia con Max Ernst e Alfred Grünwald. Più tardi, nel

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1925, partecipò alla prima esposizione dei surrealisti. Nel 1931, rotti i rapporti col Surrealismo, fondò il movimento Abstraction-Création, raccolto intorno alla rivista "Transition". Nel 1942 scappò dalla Francia occupata per rifugiarsi nuovamente in Svizzera, a Zurigo, dove, nel 1943, morì la sua prima moglie avvelenata dall’ossido di carbonio di una stufetta, l'artista Sophie Taeuber-Arp. Nel dopoguerra Arp ottenne un successo mondiale, sancito dalle due grandi mostre retrospettive di New York (1958) e Parigi(1962).Tutta la sua arte è segnata dalla ricerca, attraverso la spontanea creatività dell'artista, di una essenza spirituale della realtà, quale essa è, al di là delle forme concrete in cui solitamente si manifesta; essenza che non riusciamo a cogliere, al di fuori della creazione artistica, perché la nostra percezione è abituata a muoversi soltanto nel mondo delle forme concrete, perdendo la capacità di andare oltre il livello della realtà materiale.

Marcel Duchamp

1887-1968 Marcel Duchamp (1887 – 1968) pittore e scultore francese, naturalizzato statunitense nel 1955 è considerato fra i più importanti e influenti del XX secolo, nella sua lunga attività si occupò di pittura (attraversando le correnti del fauvismo e del cubismo), fu animatore del dadaismo e del surrealismo, e diede poi inizio all'arte concettuale, ideando il ready-made e l'assemblaggio. Nello stesso anno incontrò il fotografo e pittore americano Man Ray: la loro amicizia durerà tutta la vita. L'anno successivo fondò con i mecenati Katherine Dreier e Walter Arensberg la Society of Independent Artists. Nel 1918 si trasferì a Buenos Aires dove rimase fino alla metà dell'anno seguente; nel 1923 tornò a Parigi e qui diradò progressivamente la produzione artistica, e per dieci anni si occupò quasi esclusivamente di scacchi, arrivando ad alti livelli (fu capitano della squadra

olimpica francese). Decise di stabilirsi definitivamente a New York nel 1942. Nel 1954 sposò Alexina "Teeny" Sattler Matisse, che gli rimarrà accanto per tutta la vita. Inizia la carriera nell’ambiente cubista e futurista. La provocazione dadaista sta nella funzione degli oggetti. Si tratta di impiegare in campo artistico, cioè fuori dall’abituale contesto, gli oggetti della vita quotidiana (ready made). La provocazione consiste nel riproporli come oggetti d’arte.

L'orinatoio Fontana (1917) e la Monna Lisa con baffi e pizzetto di L.H.O.O.Q. (1919), benché probabilmente travisati come semplici gesti iconoclasti.(Chi esercita una critica demolitrice e sovversiva nei confronti dei principi, delle idee e delle convenzioni che regolano la società) sono certamente tra gli oggetti più famosi dell'arte del XX secolo. L'influenza di Duchamp sugli artisti successivi è enorme e ingombrante. Di sicuro, il concetto di ready-made, insieme al problema del gesto dell'artista come "selettore" dell'oggetto d'arte, sono stati il punto di partenza per le varie forme di arte concettuale. Il ready-made è un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni, uno scolabottiglie, un orinatoio, ecc.) che assurge ad opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta, o più propriamente di individuazione casuale

dell'oggetto, di acquisizione e di isolamento dell'oggetto.

Gioconda con i baffi L.H.O.O.Q. “Elle à chaud au cul” Cioè: Ha caldo al sedere.

Fontana firmata con lo pseudomino di R. Mutt.

1913 -Ruota su sgabello

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Man Ray

1890 – 1976

Fotografo e regista dadaista statunitense. Pur essendo un pittore, un fabbricante di oggetti e un autore di film d'avanguardia è conosciuto soprattutto come fotografo surrealista, avendo realizzato le sue prime fotografie importanti nel 1918. Man Ray rivoluzionò l'arte fotografica. Una tecnica fotografica utilizzata dall'artista è stata quella dei rayograph, ottenuti poggiando oggetti direttamente sulla carta fotografica, procedimento apparentemente semplice, ma che seppe usare per immagini altamente suggestive, rayogrammi, termine costruito sul suo cognome.

Emmanuel Radnitsky, detto Man Ray, nasce a Filadelfia (Pennsylvania) il 27 agosto 1890, da genitori ebrei russi con i quali parte, all’età di sette anni, per New York. Nella metropoli americana frequenta il liceo e prende lezioni di pittura. Successivamente studia alla Scuola di Belle Arti. Diventerà disegnatore pubblicitario ed entra in contatto con l'avanguardia americana. La scoperta dei movimenti artistici europei avverrà nel 1913, dopo aver visto le opere di Marcel Duchamp e Francis Picabia all'Armory Show. Realizza il suo primo quadro cubista: un ritratto di Alfred Stieglitz e sposa con la poetessa Adon Lacroix. Tenta di

trasferirsi a Parigi ma la guerra in corso in Europa blocca il suo progetto.Nel 1915, a 25 anni, acquista una macchina fotografica per riprodurre i suoi quadri e fonda la prima rivista americana dadaista The Ridgefield Gazook. E' l'anno del suo incontro con Duchamp e della sua prima esposizione a New York. Nel 1919 si separa dalla moglie, pubblica l'unico numero di TNT, rivista di tendenza anarchica, e inizia una collaborazione fotografica e cinematografica con Marcel

Duchamp. I due fonderanno un museo d'arte d'avanguardia. Il sodalizio con Marcel Duchamp è ormai consolidato e Man Ray lo raggiunge finalmente a Parigi dove incontra i dadaisti. Sono anni ricchi di attività

artistiche: pubblicazione di libri, partecipazioni a decine di mostre personali e collettive, la realizzazione delle rayografie, di immagini di nudo, ritratti e fotografie di moda. Nel 1923 gira Retour à la raison, il primo di alcuni film (Anémic cinéma, Emak Bakia, L'Etoile de mer, Les Mystères du Chateau de dé). L'invasione nazista del 1940 costringe Man Ray a lasciare la capitale francese per New York e poi Hollywood, dove incontra Juliet Browner, sua futura moglie, e dove rimarrà per 11 anni prima di ritornare a Parigi. Alla Biennale di Venezia del 1961 riceve la medaglia d'oro per la fotografia mentre nel 1971 gli saranno dedicate due retrospettive, a Rotterdam e a Milano (alla Galleria Schwarz di via Giuriati, via XXII Marzo), comprendenti 225 lavori realizzati tra il 1912 e il 1971. Man Ray muore a Parigi, nel 1976, all’età di 86 anni.

Cadeau 1921 Le violon

d’Ingres1924

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SURREALISMO Max Ernst 1891-1976 Germania

Juan Miró 1893-1983 Spagna

René Magritte 1898-1967 Belgio

Salvador Dalí 1904-1989 Spagna

termine risale al poeta Apollinaire che lo coniò nel 1917, ma è dal 1924 che iniziarono i primi ‘disegni automatici’ (composizione figurativa basata sull’inconscio e sulla casualità) indipendenti dalla logica e dal controllo della ragione e libera da ogni censura.

Il Surrealismo mirava quindi a superare l'osservazione e la riproduzione realistica degli oggetti a favore di una totale libertà di espressione.

Fu André Breton ex-medico, profondo conoscitore della concezione psicoanalitica di Freud, che diede vita ad un movimento tumultuoso, segnato da violenti scontri ideologici ed estetici, dovuti anche ai problematici rapporti con il partito comunista, l’ascesa di Hitler e la guerra civile in Spagna. Aderirono e/o parteciparono al surrealismo molti artisti tra cui anche Picasso.

Max Ernst

1891-1976

Pittore dalle associazioni improbabili e inattese al fine di far emergere implicazioni erotiche, magiche o dissacratorie. Anche questo era Surrealismo, cioè parlare di ciò che la cultura dominante comunemente occultava.

Nel 1914 Max Ernst, si presenta con il nome di battaglia di Dadamax, comincia a lavorare con Hans

Max Ernst Ubu Imperator 1923

Max Ernst 1940 La vestizione della sposa

Max Ernst La Vergine sculaccia il Bambino 1920

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Jean Arp aderendo al movimento del Blaue Reiter di Monaco e con il gruppo Der Sturm di Berlino.

La scoperta di Giorgio De Chirico, la conoscenza di Freud, della psicoanalisi e l'esperienza diretta fatta da studente negli ospedali psichiatrici, contribuiscono alla definizione del suo particolare dadaismo che si

esprime soprattutto nel collage. Inventa il frottage, gioco grafico, che diventa nelle mani dell’artista uno dei più seri esperimenti di arte del Novecento. (Si appoggia il foglio su una superficie ruvida, legno, pietra, carta, e si strofina una matita fino a far apparire il disegno a cui l’artista dà una sua interpretazione: animali, oggetti, paesaggi,…), aggiungendo contorni e/o dettagli.

Juan Miró,

1893-1983 Juan Miró, 1893-1983 grande ammiratore di Picasso, concepisce il quadro come una combinazione casuale o una sorta di gioco combinatorio di stelle, lune, figure antropomorfe con colori blu, rosso, giallo e verde. Politicamente schierato contro la dittatura di Franco in Spagna, fu uno dei primi artisti a criticare il sistema commerciale dell’arte e nell’intento di ‘ammazzare la pittura’ incominciò a bruciare i propri quadri. In età avanzata s’interessò di scultura e ceramica. Ebbe sempre un personale successo di vendite.

Mirò, Carnevale di Arlecchino1924 : la realtà è ancora riconoscibile, gatti, uccelli, occhi, dadi e una scala a pioli, l’evasione verso l’alto. Questi frammenti di realtà si trasformano come fossero inventati, popolando lo spazio come fantasmi nati dal subconscio del pittore che divide la tela in verticale, in due parti con il serpentello bianco ed in orizzontale con quello nero.

René Magritte 1898-196

René Magritte 1898-1967 E’ il surrealista che ha avuto più successo tra il pubblico, per essere stato copiato dalla grafica e pubblicità. Più volte riprende uomini e donne coperti con un panno che ‘ricordano’ il suicidio della madre annegata con la vestaglia avvolta sul viso. Gli uomini con bombetta sono un autoritratto di un

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tranquillo artista borghese. L’uso della parola 1928, il messaggio della sua pittura è una disquisizione filosofica tra il soggetto reale e la sua rappresentazione. (Questo non è una pipa)

Magritte, L’uso della parola 1928

Questo non è una pipa, (questo sta per quadro e non può essere una pipa) per sottolineare la differenza tra l’oggetto reale (la pipa) e la sua rappresentazione (la pipa dipinta). Eppure noi ci chiediamo cos’è? E’ una pipa, ma la sua immagine non coincide con la pipa. Nessuno potrebbe fumare una pipa dipinta! E’ un equivoco dovuto alla convenzione che lega a ogni oggetto un nome. Per sottolineare la funzione di rottura delle convenzioni del suo dipinto, Magritte scrive con una didascalia scolastica elementare come se dovessimo imparare dal quadro a non riconoscere in questo ‘una pipa’ ma solo la sua raffigurazione.

Salvador Dalí

1904 – 1989 Il surrealista più discusso per la grande inventiva e per gli atteggiamenti anticonformisti. La sua vita polemica lo spinse a eccessi continui, tanto da manifestare simpatie naziste e vivere come un nobile circondato da una corte di adoratori, ritenendosi l’unico pittore valido della cerchia surrealista…grande amico di Coco Chanel, la grande stilista degli anni ’20 e ’30.

Salvador Dalí y Domènech, nasce a Figueres in Catalogna l'11 maggio 1904; figlio di un notaio. Dopo la scuola elementare, frequenta le superiori presso il collegio degli Hermanos Maristas e nell'Istituto di Figueres dove segue anche lezioni di disegno. Nel 1919 Dalì partecipa, per la prima volta, ad una mostra collettiva e fonda, con un gruppo di compagni di scuola, la rivista "Studium", su cui pubblica alcuni articoli su pittori classici, su Goya, El Greco ed altri grandi. Dopo la morte della madre si trasferisce a Madrid e frequenta l’ Accademia di San Fernando. Dopo esperienze artistiche percorse nell'area del Novecentismo,

dell’Impressionismo e del Futurismo, comincia a dipingere tele cubiste. Nel 1925 fa la sua prima mostra

Il castello dei Pirenei 1961

Giraffa infuocata 1936 BOCCA GUFRAM Salvador Dalì 1971

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personale a Barcellona raccogliendo un grande successo di critica, ma viene espulso dalla Scuola Speciale per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice. Nei cinque anni successivi frequenta intensamente artisti e musei, passando attraverso tutte le forme pittoriche e assimilando da ognuna qualcosa. Nell’estate del 1929 Magritte, Buñuel, Paul Eluard e la moglie Elena Devulina Diakanoff, chiamata Gala, andarono a trovare il pittore in Spagna. In questa occasione Dalì e Gala si conobbero e si innamorarono iniziando un sodalizio umano, economico, sentimentale, trasgressivo e altalenante, pieno di passione e complicità, che dominò l’opera di Salvador Dalì oltre che la sua vita e che si è concluso solo con la morte di lei nel 1982. I due si sposano nel 1958, con una cerimonia cattolica e per tutta la vita Salvador Dalì ritrae Gala in moltissime tele, ora dea, ora vita, ora forza della natura, in ogni caso motore principale della creatività dell'artista. Gala sarà per Dalì la sua musa ispirante per tutta la vita. Dalí si è spento a Figueras il 23 gennaio 1989.

Dalì, Persistenza della memoria 1931

La deformazione degli orologi è l’espressione di una percezione del tempo dilatata, fluida, imprecisa, svincolata dalla realtà. E’ ciò che accade in sogno quando si smarrisce la percezione della realtà sensoriale e temporale ma si è in grado d’inventare scenari mai visti con una precisione microscopica.

Dalì, Sogno causato dal volo di un’ape 1944

L’ispirazione di questo quadro venne a Dalì dalla puntura di un’ape mentre stava dormendo. L’immagine è una simultanea rappresentazione di sensazioni prima e dopo la puntura.

Gesù Cristo 1951 Rosa meditativa 1958 Gli elefanti 1948

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L’istante della puntura è raffigurato dalla punta della baionetta che sta per trafiggere il braccio della donna nuda (Gala, la sua compagna); l’istante del dolore è rappresentato dalle tigri che escono dalla bocca di un pesce che a sua volta esce da una melograna. L’elefante, con l’obelisco sulla groppa, con le gambe lunghe da insetto, riesce, come un insetto a camminare sul pelo dell’acqua in un'allucinazione che ritornerà spesso in altri quadri di Dalì. Cercare significati ha poco valore. Del sogno conta più la sensazione d’insieme rispetto al singolo particolare che anche se curioso ha una sua logica solo se visto nel complesso di un sogno appena fatto. Al gusto quasi fumettistico nel rappresentare le tigri e il pesce si contrappone la perfezione del nudo più erotico che accademico. Non è possibile riscontrare una unitarietà nel dipinto, ciò dipende dall’ispirazione attinta da un sogno o dalla paranoia di un momento dell’artista.


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