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Il diritto dell'immigrazione

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IL DIRITTO DELL’IMMIGRAZIONE Seminario formativo operatori Garante diritti detenuti Lazio. 22 aprile 2013
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Page 1: Il diritto dell'immigrazione

IL DIRITTO DELL’IMMIGRAZIONESeminario formativo operatori Garante diritti detenuti Lazio.

22 aprile 2013

Page 2: Il diritto dell'immigrazione

FONTI NORMATIVE

D.Lvo 286/98 T.U. Immigrazione Diritto Comunitario ed in particolare il

Trattato di Schenghen Per i Comunitari: D.lvo 340/2007

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I REQUISITI PER L’INGRESSO IN ITALIA

Presentazione al valico di frontiera (porto, aeroporto, confine)

Possesso di un documento di identità (Passaporto)

Visto d’Ingresso Dimostrazione del possesso di un reddito Assenza di elementi di Polizia che facciano

ritenere lo straniero un pericolo

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IL VISTO D’INGRESSO

Il visto è l’elemento essenziale per l’ingresso in Italia.

Indica il motivo per cui si viene nel paese Quasi ad ogni visto corrisponde un permesso

di soggiorno Due tipi Di breve durata Lunga durata

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IL VISTO DI BREVE DURATA

E’ il caso classico del visto turistico. Non più avere durata superiore a 3 mesi

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IL VISTO DI LUNGA DURATA

In tutto sono 21 tipi. I più frequenti: Cure Mediche Adozione Lavoro (Autonomo o Subordinato) Motivi Familiari (vecchio ricongiungimento

familiare) Studio

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LE QUOTE (ART. 21 T.U.)

Lavoro Autonomo Lavoro Subordinato Lavoro Stagionale Uscita solitamente annuale (non sempre) Procedura informatica per la domanda.

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IL CASO CLASSICO: LAVORO SUBORDINATO Lo straniero è nel suo paese di origine Domanda nominativa del datore di lavoro Verifiche dallo sportello unico

dell’immigrazione Firma del contratto da parte del datore di

lavoro ed invio telematico allo straniero presso il consolato

Consolato rilascia il Visto d’ingresso per lavoro Entrata in Italia, entro 8 giorni si va allo

sportello unico, si firma il contratto e si ottiene il permesso di soggiorno

Procedure analoghe per lavori stagionali, autonomi e studio

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IL VISTO E IL PDS PER MOTIVI DI FAMIGLIA (ARTT. 29 E 29 BIS T.U.)

Occorre avere un familiare Italiano o comunque con un titolo di soggiorno valido per almeno 1 anno (per lavoro, studio, famiglia ecc.)

Avere un alloggio idoneo Avere un reddito minimo (assegno sociale

aumentato del 50% per ogni familiare da ricongiungere)

Assicurazione sanitaria Essere in rapporto di parentela

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CHI SONO I PARENTI CON I QUALI SI PUÒ CHIEDERE IL RICONGIUNGIMENTO?

Coniuge Figli Minori Figli Maggiorenni a carico per ragioni

oggettive Genitori a carico se non ci sono altri parenti

nel paese di origine o comunque se sono impossibilitati per ragioni oggettive

Per i rifugiati la procedura è più elastica

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L’INGRESSO DELLO STRANIERO IN ITALIA

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L’INGRESSO DEI CITTADINI COMUNITARI

Non ci sono quote Occorre solo dimostrare di avere mezzi di

sostentamento Non devono esserci ragioni ostative per: Motivi di sicurezza dello stato Motivi imperativi di pubblica sicurezza Altri motivi di ordine pubblico

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LA PERMANENZA IN ITALIA

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LA PERMANENZA IN ITALIA

Normalmente occorre essere entrati con visto regolare e si ottiene un permesso di soggiorno analogo al visto

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CASI ECCEZIONALI: L’ART. 18 TUIL PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI PROTEZIONE SOCIALE

Quando ci sono queste ragioni si può ottenere il permesso dall’Italia Anche se si è entrati senza visto o si è irregolari

In caso di violenza o di grave sfruttamento Per persone che si sono allontanate da

organizzazioni criminali e che sono per questo in pericolo

Testimoni di giustizia Soggetti che partecipano a particolari

progetti di integrazione sociale Su richiesta del PM per particolari ragioni

investigative

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UN CASO PARTICOLARE DA ESTENDERE: L’ART. 18 C. 6 TU

Vale solo per i minorenni che hanno subito una condanna a pena detentiva

Dopo il fine pena si può ottenere un permesso di soggiorno se:

Si è partecipato al Trattamento intramurario Vi è il parere favorevole del PM o del

Magistrato di Sorveglianza

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L’ART. 19 T.U.: I DIVIETI DI ESPULSIONE Sono una serie di ipotesi nelle quali vige il

divieto assoluto di espulsione e che quindi consentono allo straniero irregolare di restare in Italia.

Nel caso in cui vi siano pericoli di persecuzione nel proprio paese (permesso di soggiorno per motivi umanitari)

Per i minorenni, salvo il diritto di seguire i genitori espulsi

Stranieri con permesso CE di lungo periodo, salvo casi eccezionali

Coniuge o convivente con parente entro il 2 grado cittadino italiano

Donna incinta o con figli fino a 6 mesi

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LA DURATA DEL PERMESSO DI SOGGIORNO

Stagionale: 6 mesi Lavoro a tempo determinato: 1 anno Lavoro a tempo indeterminato: 2 anni

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IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER RICERCA DI OCCUPAZIONE

Se si perde il posto di lavoro, si può restare in Italia fino alla scadenza normale del permesso di soggiorno e per i 6 mesi successivi

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IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI FAMILIARI

Si lega al visto di ingresso per motivi familiari Lo possono ottenere: Minori già iscritti nella carta di soggiorno dei

genitori; Stranieri che già erano in Italia da almeno 1

anno e che abbiano contratto matrimonio con cittadini italiani, comunitari o con regolare permesso

Genitore straniero di minore italiano Familiari di rifugiati politici o con protezione

sussidiaria

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IL RINNOVO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO (ART. 5 TU)

Va fatto 60 giorni prima dalla scadenza; Se comunque si chiede il rinnovo entro 60 gg

dalla scadenza, il mero ritardo non è causa di rigetto del rinnovo;

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IL RINNOVO ALLE POSTE

Attesa occupazione Asilo (rinnovo) Famiglia Lavoro Apolidia (rinnovo) Studio Conversione del permesso di soggiorno

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IL RINNOVO IN QUESTURA

Cure Mediche Umanitario Asilo Politico (rilascio) Giustizia Apolidia (rilascio)

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IL RINNOVO PER I DETENUTI

Se il permesso scade durante la detenzione è bene chiedere il rinnovo dal carcere per mezzo della matricola

Nel caso in cui questo non sia possibile, si potrebbe chiedere appena usciti sostenendo che si era impossibilitati.

In questo caso c’è il rischio del rigetto, ed è bene quindi documentare il più possibile la regolare condotta carceraria

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IL PERMESSO DI SOGGIORNO CE DI LUNGO PERIODO (LA VECCHIA CARTA DI SOGGIORNO)

Dura 5 anni Presuppone un reddito adeguato e stabile Prevede un test di conoscenza della lingua

italiana E’ escluso per chi ha subito condanne, ma c’è

una certa discrezionalità Rende più difficile l’espulsione

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L’USCITA DALL’ITALIA: LE FORME

Uscita volontaria Respingimento alla frontiera prima

dell’ingresso in Italia Espulsione Espulsione con accompagnamento alla

frontiera

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COME SI ARRIVA ALL’ESPULSIONE

Mancano i requisiti per il rinnovo del permesso di soggiorno

Non c’è la possibilità di convertirlo in altre forme di permesso di soggiorno

La questura comunica alla parte i motivi che impediscono il rinnovo

Si riceve l’ordine di allontanarsi dal territorio entro 15 gg

Se non si ottempera con l’uscita volontaria si riceve l’espulsione

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ESPULSIONE

Comporta il divieto di rientrare in Italia per 3, 5 o 10 anni a seconda dei casi

Due macro categorie: Amministrativa (Ministro o Prefetto) Giudiziaria (Misura di Sicurezza o Misura

Alternativa) Divieti di espulsione: Art. 19 Se ci si trova al varco di frontiera per lasciare

l’Italia (art. 13 c. 2 ter TU) Cure indifferibili ed urgenti Particolare attenzione per i superiori interessi del

fanciullo e per i rapporti familiari

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L’ESPULSIONE COMMINATA DAL PREFETTO: CASISTICA

Per chi è entrato in Italia sottraendosi ai controlli di frontiera;

Per chi è entrato con il visto ma non ha chiesto il Permesso di soggiorno negli 8 giorni

Per soggetti «pericolosi» Per chi ha avuto un foglio di via e non si è

allontanato Per chi è stato espulso ed è rientrato

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LA CONVALIDA

Tanto l’espulsione quanto il trattenimento al CIE sono soggetti a convalida per essere efficaci

La convalida la fa il Giudice di Pace Deve essere richiesta la convalida entro 48 h

dall’emissione del provvedimento di espulsione

Il Giudice di Pace deve convalidare nelle successive 48 h

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L’ESPULSIONE CON ACCOMPAGNAMENTO ALLA FRONTIERA: CASI

Espulsione Ministeriale (soggetti che arrecano grave pericolo alla sicurezza dello Stato)

Se c’è pericolo di fuga Nel caso di domanda di Permesso di

Soggiorno respinta perché fraudolenta o manifestamente infondata

Nel caso in cui non si rispetta il programma di partenza volontaria

Nel caso di espulsione giudiziaria

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L’ESPULSIONE GIUDIZIARIA Misura di Sicurezza : Per condanne superiori a 10 anni o

comunque per i reato di cui all’art. 380 c.p.p. Soggetta a verifica della pericolosità sociale Pena Sostitutiva: Condanna sotto i 2 anni, e non si concede la

sospensione condizionale Misura Alternativa (art. 16 TU): Pena inferiore ai 2 anni (anche come residuo) Si è entrati in carcere essendo irregolari Sono esclusi reati gravi La applica il Magistrato di sorveglianza

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I CENTRI CHE OSPITANO STRANIERI

CPA: Centri di prima accoglienza, per il tempo strettamente necessario ad accertare la regolare presenza sul territorio

CARA: Per i richiedenti asilo politico CIE: Stranieri in attesa di espulsione e quindi

già irregolari

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QUANDO SI VA AL CIE

Quando occorre accertare identità e nazionalità dello straniero da espellere

Quando occorre acquisire i documenti di viaggio (passaporto o altro)

Quando si è in attesa del mezzo di trasporto Quando c’è necessità di soccorrere lo

straniero Il trattenimento al CIE non è obbligatorio ed è

revocabile Soggetto a convalida dal Giudice di Pace,

anche per i rinnovi

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TERMINI MASSIMI DI TRATTENIMENTO AL CIE

30 giorni, poi rinnovabili di 30, poi 60, poi 60 fino a 18 mesi

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LA DISCIPLINA DEI RICHIEDENTI ASILO

(D.LVO 251/07)

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I PERMESSI UMANITARI

Riconoscimento dello status di rifugiato politico

Protezione sussidiaria

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LO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO

Occorre dimostrare un pericolo di persecuzione che deve essere sufficientemente grave, per natura o per frequenza, tali da rappresentare una violazione dei diritti umani fondamentali

Essere destinatari di una somma di diverse misure, tra cui la violazione dei diritti umani, il cui impatto sia grave, tale da cagionare un effetto analogo alla violazione dei diritti umani

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CASISTICA

Violenza fisica o psichica Provvedimenti legislativi o di polizia

discriminatori Azioni giudiziarie discriminatorie in se o per

mancanza di mezzi di tutela Essere destinatari di sanzioni per il rifiuto di

prestare servizio militare in guerre nelle quali vi siano violazioni dei diritti umani

Diniego se si è un pericolo per la sicurezza pubblica o si sono commessi gravi reati (407 comma 2 lett. a cpp)

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PROTEZIONE SUSSIDIARIA

Quando ci sono situazioni documentate, che però non sono sufficienti per riconoscere lo status di rifugiato

Esclusa nel caso di commissione di reati con pena minima di 4 anni

Page 41: Il diritto dell'immigrazione

PROCEDIMENTO

Decide la commissione territoriale per i richiedenti asilo

La domanda si propone solo in questura Il ricorso contro il diniego si presenta al

Tribunale civile

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IL CARA (ART. 20 D. LVO 25/08)

Nel caso in cui il richiedente asilo vada identificato

Quando la domanda viene presentata dopo aver eluso o tentato di eludere i controlli alla frontiera

Quando la domanda viene presentata dopo essere stato fermato come irregolare

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IL CIE PER I RICHIEDENTI ASILO (ART. 21 D.LVO 25/08)

Soggetto condannato per reati di cui all’art. 380 c.p.p.)

Soggetto destinatario di espulsione Art. 1 par. F convenzione di Ginevra

(commisione di reati contro l’umanità o gravi reati comuni nel paese di origine)

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I REATI LEGATI ALL’IMMIGRAZIONE

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ART. 10 BIS TU Reato di chi entra irregolarmente in Italia o rimane in

violazione delle procedure Pena pecuniaria Numerose eccezioni (richiedente asilo, respinto alla

frontiera, in attesa di rinnovo ecc.) Competenza del giudice di pace. Pena sostitutiva: esplusione

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FAVOREGGIAMENTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA (Art. 12 TU)

Reato di chi promuove, dirige organizza, finanza, effettua il trasporto di stranieri in Italia.

Reclusione da 1 a 5 anni e multa Diverse aggravanti (pena da 5 a 15 anni): Più di 5 persone trasportate, più di tre persone

nell’organizzazione, utilizzare metodi inumani e degradanti nei confronti degli stranieri

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ALTERAZIONE E CONTRAFFAZIONE DI DOCUMENTI

Punisce sia chi li falsifica, sia chi fisicamente li utilizza sapendoli falsi

Reclusione da 3 a 10 anni

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SFRUTTAMENTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA(Art. 12 comma 5 TU)

Punisce chiunque favorisce la permanenza di immigrati clandestini al fine di trarne profitto

Reclusione fino a 4 anni

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Mancata esibizione di documenti (Art. 6 comma 3 TU)

Punito con pena pecuniaria

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Reati legati all’espulsione (art. 14 TU) Dopo la direttiva rimpatri (2008/115/CE) e l. 129/2011

puniti con pena pecuniaria (da 10.000 a 30.000 €) Più grave si viene condannati una prima volta e non si

ottempera all’espulsione. Clausola di salvaguardia: il Giustificato motivo, tra cui

la povertà che impedisce di ottemperare all’esplusione.

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LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI

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PREMESSA GENERALE

L’aver riportato condanne penali è motivo valutato negativamente sia ai fini del rilascio che del rinnovo del permesso di soggiorno.

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I CASO

Un detenuto, prima dell’arresto con regolare permesso di soggiorno. Ha madre zii ed altri parenti in Italia con

permesso di soggiorno regolare. Permesso di soggiorno per motivi familiari, con

la madre. Bisogna però provare che si è a carico per ragioni oggettive (salute, problemi vari).

Page 54: Il diritto dell'immigrazione

II CASO

Vecchio permesso di soggiorno per motivi familiari scaduto da diversi anni. Permangono le condizioni.

E’ bene evitare l’espulsione, se possibile uscendo dal territorio e poi chiedere un nuovo ricongiungimento.

Page 55: Il diritto dell'immigrazione

III CASO

Si è chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno prima dell’arresto, ma non si è completata la pratica.

Molto dipende da quanto è durata la detenzione. E’ bene comunque verificare lo stato della pratica e documentare la mancata presentazione in questura con l’impedimento.

Page 56: Il diritto dell'immigrazione

IV CASO

Staniero arrivato alla frontiera irregolare, richiesta di asilo respinta.

Se non si ha nessun titolo, neppure la protezione sussidiaria, occorre verificare se ricorrono i presupposti per l’art. 19 e quindi se c’è comunque un divieto di espulsione.

Page 57: Il diritto dell'immigrazione

V CASO

Richiesta di permesso di soggiorno per motivi di lavoro prima dell’arresto, persi tutti i documenti.

E’ bene verificare presso lo sportello unico dell’immigrazione lo stato della pratica e documentare l’impedimento a presentarsi.

Page 58: Il diritto dell'immigrazione

VI CASO

Straniero sposato con cittadino Italiano E’ un tipico caso di divieto di espulsione

(art. 19 TU) a condizione che vi sia convivenza. Comunque ci sono i presupposti per un permesso di soggiorno per motivi di famiglia

Page 59: Il diritto dell'immigrazione

VII CASO

In caso di reati ostativi, ci sono possibilità per ottenere il Permesso di Soggiorno?

Soprattutto in caso di rinnovo di un permesso scaduto, la regolare condotta penitenziaria è elemento che aiuta molto. Restano poi i casi di divieto di espulsione (Art. 19 TU)

Page 60: Il diritto dell'immigrazione

VIII CASO

Che si deve fare se un permesso di soggiorno scade in carcere, specie per pene molto lunghe?

In ogni caso è bene chiedere il rinnovo, se possibile. Per pene lunghe – pur essendo possibile chiedere il rinnovo durante la pena – si può pensare – caso per caso – di farlo all’uscita dal carcere.

Page 61: Il diritto dell'immigrazione

IX CASO

C’è modo di ridurre la permanenza al CIE di persone con contratto di lavoro?

Il CIE è prodromico all’espulsione. Il contratto di lavoro non incide. L’unica alternativa è avviare le operazioni di identificazione in carcere e – soprattutto verificare se ricorrono ipotesi di divieto di espulsione (art. 19, famiglia in Italia ecc.)

Page 62: Il diritto dell'immigrazione

X CASO

CIE: In quali casi dopo il fine pena. Il CIE non è obbligatorio, dipende da una

valutazione discrezionale del Questore in ordine a pericolosità e pericolo di fuga e – da ultimo – dalla disponibilità di posti.

Page 63: Il diritto dell'immigrazione

XI CASO

Espulsione come misura alternativa: quali reati sono esclusi?

I reati previsti dal TU e quelli più gravi previsti dall’art. 407 comma 2 lett. A) c.p.p. (73 – 80 DPR 309/90, 416 c.p. ecc.)

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XII CASO

Rinnovi permessi protezione sussidiaria e umanitari.

Si fanno alla posta, mentre il rilascio è solo in questura.

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QUESTIONI FINALI

Giovani detenuti: mancanza di mediazione culturale – deriva psichiatrica.

Scarsa conoscenza rete accoglienza rifugiati.


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