+ All Categories
Home > Documents > Il DNA ed il flusso dell’informazione genetica · Il codice genetico • Ci sono 20 AA. Un ......

Il DNA ed il flusso dell’informazione genetica · Il codice genetico • Ci sono 20 AA. Un ......

Date post: 16-Feb-2019
Category:
Upload: vandiep
View: 214 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
35
Il DNA ed il flusso dell’informazione genetica Sequenza di residui (nucleotidi) composti da basi azotate (pirimidine o purine), legate al D-Ribosio (RNA) o al Desossiribosio (DNA) (nella forma ciclica), polimerizzate mediante legami 3’,5-fosfodiestere. Le catene polinucleotidiche hanno una direzione - Per convenzione va dal carbonio 5' del ribosio al carbonio 3. (5 3’) P P 3' 3' 3' OH 5' 5' 5' HO DNA/RNA struttura 1 °a
Transcript

Il DNA ed il flusso dell’informazione genetica

Sequenza di residui (nucleotidi)

composti da basi azotate (pirimidine

o purine), legate al D-Ribosio (RNA) o

al Desossiribosio (DNA) (nella forma

ciclica), polimerizzate mediante

legami 3’,5’-fosfodiestere.

• Le catene polinucleotidiche hanno

una direzione - Per convenzione va

dal carbonio 5' del ribosio al

carbonio 3‘.

(5’ 3’)

P P

3' 3' 3'

OH

5' 5' 5'

HO

DNA/RNA struttura 1°a

struttura 2°a del DNA

• doppia elica destrogira - catene antiparallele con asse comune.

• il piano delle basi è perpendicolare all'asse – i ribosi e gruppi fosfato sono esterni, e le

basi interne all’elica (interazioni idrofobiche).

• Le basi interagiscono in maniera SPECIFICA (G:C o A:T) mediante legami-H

(NB specificità determina replicazione/traduzione)

fosfati

ribosi

basi

(5’ 3’)

(3’ 5’)

struttura 2°a del DNA (cont.)

• elica con diametro 20Å – basi impilate ogni 3.4 Å con torsione di 36°, 1

giro/10 res.

• struttura dinamica (Forma B A e Z ) a secondo delle condizioni

• l’OH sul C2’ impedisce doppie eliche stabili di forma B per l’RNA. La

doppia elica ibrida RNA/DNA è più stabile.

• Il DNA presenta due scanalature avvolte attorno all'asse (solco

maggiore e solco minore), foderati dai lati esterni delle basi, che

possono formare legami-H con proteine (portano ad interazioni

specifiche riconoscimento di specifiche sequenze ).

• Le due catene del DNA sono complementari - si associano per

interazioni specifiche e cooperative. La sequenza di basi codifica

l’informazione genetica (catena codificante e catena stampo)

• la replicazione è semiconservativa +

• la grandezza del DNA è misurata in kilobasi o megabasi.

struttura 3°a del DNA

• Le molecole di DNA possono essere lineari o circolari (es. cromosomi procariotici, plasmidi).

In questo caso, se sono troppo o poco avvolte ( 10 res./giro), per ragioni energetiche

(rilassamento dello strain) formano strutture topologiche superiori (strutture superavvolte).

• Il superavvolgimento è comunque necessario per impaccare queste grandi molecole in uno

spazio ristretto e, ovviamente, ha un effetto sulla loro interazione con altre molecole.

• Il superavvolgimento può essere negativo e positivo (dipende dal senso d’avvolgimento)

• Le topoisomerasi possono fare variare il grado di superavvolgimento effettuando tagli

transienti a livello di uno od entrambe i filamenti di DNA

Il codice genetico

• Ci sono 20 AA. Un codice genetico basato su singole basi codificherebbe per solo 4, uno

basato so doppiette di basi per 16. Si deve quindi basare almeno su triplette di basi, che

permette 43 = 64 diverse unità di informazione. C’è ridondanza nel codice genetico.

• Il codice genetico è UNIVERSALE. Cambia di pochissimo nei diversi organismi. Solo i

mitocondri hanno un codice lievemente diverso.

Esempi

UUU o UUC = codoni per Phe

UCU, UCC, UCA, UCG, AGU,

AGC = codoni per Ser

AUG = codone per Met

AUG = codone START

UAA,UAG,UGA = codoni STOP

6 x Leu, Ser, Arg

4 x Val, Pro, Thr, Ala, Gly

3 x Ile, Stop

2 x Phe, Tyr, His, Asn, Lys, Asp

Glu, Gln, Cys

1 x Start, Met, Trp

GUCGCCCCAUGGGGCGUGAUAUACAGCCCGCUUAACGCCAU___

Val

___

Ala

___

Pro

___

Trp --- --- ---___

Ser

___

Pro

___

His

___

Gly --- --- --- --- ---___

Arg

___

Pro

___

Met

___

Gly

3 cornici di lettura___

Arg

___

Asp

___

Ile

___

Gln

___

Pro

___

Gly

___

Stop

GUCGCCCCAUGGGUCGUGAUAGACAGCCCGCUUAACGCCAU___

Met

___

Gly

___

Arg

___

Asp

___

Arg

___

Gln

___

Pro

___

Gly

___

Stop

Mutazioni puntiformesinonime / non sinonime

___

Ala……

GUCGCCCCAUGGGGGUGAUAUACAGCCCGCUUAACGCCAU___

Met

___

Gly

___

Val

___

Ile

___

Cys

___

Ser

___

Pro

___

Leu

___

Asn

Inserzione/Delezioneslitta la cornice di lettura

stop prematuroGUCGCCCCAUGGGGCGUGAUAUAUAGCCCGCUUAACGCCAU___

Met

___

Gly

___

Arg

___

Asp

___

Stop

___

Ile

le diverse forme di RNA

L'RNA MESSAGGERO (mRNA)

• copia del DNA codificante, quindi complementare al DNA stampo, con U al posto di T.

• molecola transiente, viene prodotta, utilizzata e degradata/sequestrata rapidamente.

• la lunghezza dipende dalla lunghezza del gene trascritto.

• si associa con i ribosomi, complessi proteici che leggono la sua sequenza e producono il

polipeptide codificato ( cioè, funge da stampo per il ribosoma)

L'RNA DI TRANSFER (tRNA)

• molecole adattatrici: da un lato portano una

sequenza che riconoscere una specifica

tripletta sul mRNA, da un altro portano

l’amminoacido codificato

• hanno un’architettura comune con topologia

a trifoglio. I terminali 3' e 5' sono vicini. Il

ribosio sul terminale 3' porta l'ammino acido

legato all’idrossile 2' o 3'.

• L’ansa centrale del trifoglio porta la tripletta

che riconosce il codone (ansa del

anticodone). = metilinosina

pseudouridina

diidrouridina

dimetilguanina

metilguanina

An

sa

An

sa

braccio extra

Ansa

• contengono diverse basi inusuali, derivate da A,U,C e G, che

formano appaiamenti non-WK, con ruoli strutturali e funzionali.

• G fosforilato al 5' - CCA al 3’ (AA legato all'adenosina).

• l'ansa dell’anticodone è composta da 7 residui; con i tre residui

centrali che rappresentano l'anticodone – sono complementari alla

tripletta codone presente sul mRNA.

Ansa

RNA DELLO SPLICEOSOMA (sRNA)

presente in complessi che processano l’RNA nucleare ad RNA maturo negli eucarioti.

(nhRNA mRNA)

Ansa

Ansa

3’-ACC

5’-pG

• la struttura secondaria dell’ tRNA è a

forma di L. Una singola catena di 73 - 93

nucleotidi si ripiega su se stessa in modo

che ca. metà dei residui formino legami-H.

• Le zone a doppia elica corrispondono agli steli

nella topologia a trifoglio. Le zone a singolo

filamento corrispondono alle anse.

tRNA (cont.)

RNA RIBOSOMIALE (rRNA)

catene di RNA di diverse misure necessarie sia per la strutturazione che per

l’attività catalitica dei ribosomi. Strutture complesse con forcine ed anse.

• flusso di informazione genetica: DNA mRNA ribosomi.

- La replicazione = duplicazione del DNA (due molecole identiche)

- La trascrizione = DNA mRNA con sequenza identica (T U)

- La traduzione = sequenza nucleotidica (mRNA) sequenza amminoacidica

le sequenze dei geni e delle proteine che codificano sono COLINEARI.

• la trascrizione inizia nella vicinanza di specifiche sequenze conservate, i cosiddetti "SITI

PROMOTORI" e termina a livello di sequenze specifiche note come "SITI TERMINATORI"

• la traduzione è governata dai specifici segnali di start e stop presenti nel mRNA. I segnali

start sono preceduti da specifiche sequenze che legano l’apparato proteico necessario per la

traduzione. I segnali stop sono riconosciuti da proteine note come fattori di rilascio, che

staccano l'RNA dal ribosoma.

flusso dell’informazione genetica – il dogma centrale

TTGACA TATAAT

-35 -10 1

startPribnow boxregione -35

GGNCAATCT TATAAA

-75 -25 1

startTATA boxregione -75

Procarioti

Eucarioti

sequenzaenhancer

stop

stop

• negli eucarioti, i geni sono discontinui: sono formati da varie sequenze codificanti (esoni),

intercalate alle quali ci sono sequenze non codificanti (introni)

• l’RNA trascritto è una copia esatta dell’intero gene con introni ed esoni (RNA nucleare

eterogeneo, nhRNA). Gli introni sono rimossi (splicing) da complessi proteina/RNA noti

come spliceosomi e l’RNA ricongiunto come catena unicamente codificante (maturo,

mRNA). I spliceosimi riconoscono specifici segnali intronici e li rimuovono ricucendo l’mRNA

con solo la sequenza codificante.

• Un esone spesso corrisponde ad un dominio strutturale o funzionale nella proteina

• Proteine con nuove funzioni si sviluppano durante l'evoluzione per ricombinazione di esoni

che codificano elementi strutturali discreti. Lo splicing differenziato di mRNA genera

proteine correlate ricomponendo l'RNA nascente in diverse maniere.

flusso dell’informazione genetica (cont.)

esone 1 esone 2 esone 3

introne 1 introne 2

trascritto primario nhRNA

ribosomipolipeptide

splicing

mRNA

• il materiale genetico umano è organizzato in 23 paia di cromosomi, ciascuno formato da una

lunghissimo dsDNA (>2 m tot., spesso 20 Å) impaccato nel nucleo della cellula (5 - 10 m).

struttura del cromosoma

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

x

x

• Per ottenere questo grado di

impaccamento il DNA è avvolto

attorno a complessi proteici a

diversi livelli (cromatina).

•5 diversi tipi di proteine basiche, istoni,

formano l’ottamero del nucleosoma attorno al

quale si avvolge inizialmente il doppio

filamento di DNA, formando una superelica

sinistrogira.

• i nucleosomi si impaccano a forma di

solenoide (6 per giro) e formano un filamento

• a sua volta questo si organizza attorno al

complesso proteico della matrice (a mo di

anse).

• Una ventina di anse si dispongono in una a

minibanda,

• queste formano la sezioni del cromosoma.

struttura dei cromosomi

DNA

NUCLEOSOMA

SOLENOIDE

(6 nucleosomi / giro)

ANSE

(50 giri /ansa)

CROMOSOMA

(minibande

impaccate)

cromosoma interfasico

cromosoma duplicato metafasico / cellula in divisione

MINIBANDE

(18 anse/minibanda)

eucromatina

centromero

matrice

ottamero istonico

nucleosoma ca. 200 bp solenoide ca. 1200 bp ansa 60-150 kb,

minibanda 1-3 megabasim cromosoma tipico 106 minibande.

• il DNA può essere facilmente deformato

• i solchi minore e maggiore espongono siti di riconoscimento specifici per la formazione di

legami-H multipli fra atomi nelle basi e nelle catene laterali di proteine che agiscono sul DNA.

• 4 tipi di enzimi agiscono sul DNA:

- NUCLEASI (idrolisi del legame fosfodiestere in oligonucleotidi)

- LIGASI (formazione del legame fosfodiestere fra due oligonucleotidi)

- TOPOISOMERASI (GIRASI, ELICASI) (variazione di superavvolgimenti)

- POLIMERASI (polimerizzazione mediante la condensazione di nucleotidi)

• questi enzimi spesso si agganciano e scorrono lungo la molecola di DNA come su una

rotaia (diffusione monodimensionale) finchè non raggiungono un sito di riconoscimento,

dove si fermano ed iniziano la loro attività

enzimi che agiscono sul DNA

LE NUCLEASI:

enzimi che idrolizzano il legame fosfodiesterico in una catena di DNA (DNAsi) o di RNA (RNAsi)

endonucleasi - tagliano una catena all'interno

esonucleasi - staccano nucleotidi dalle estremità della catena

endonucleasi di restrizione batteriche

Sito di taglio di EcoRV (E. coli Restrict. Endonucl. V)

TIPO II

5’—GATATC—3’||||||

3’—CTATAG—5’

• Sistema di difesa dei batteri contro virus (FAGI), che agiscono solo su DNA di origine

esogena. I batteri proteggono il loro DNA mediante la metilazione di basi.

• Importantissimi strumenti per la ricerca (tecniche ricombinanti, clonaggio ecc.).

• Tre tipi di ER: I, II e III. 1) Tipo I aspecifici; 2) Tipo II specifici per sequenze palindromiche e

non necessitano ATP; 3) Tipo III specifici e necessitano ATP

• Gli ER sono proteine omodimeriche simmetriche che riconoscono un bersaglio simmetrico.

• Inseriscono anse nel solco maggiore e scorrono lungo il doppio filamento di DNA

fermandosi in corrispondenza al sito palindromico (riconoscono uno specifico pattern di basi).

• Sia l'enzima che il DNA subiscono mutamenti conformazionali - l'enzima lega Mg++,

necessario per la sua attività; il DNA si piega, poi avviene il taglio.

endonucleasi di restrizione (cont.)

• le endonucleasi di restrizione tagliano entrambe i filamenti della molecola di DNA

• alcune tagliano in modo netto (BLUNT end) (es. Ecor V, Sma 1)

• altre tagliano in modo sfilacciato (STICKY end) (es. Bam H1, Kpn 1)

tagli netti (blunt end)

tagli sfilacciati (sticky)

5’—G-A-T-A-T-C—3’| | | | | |

3’—C-T-A-T-A-G—5’

Ecor V -G-A-T A-T-C-| | | | | |

-C-T-A T-A-G-

endonucleasi di restrizione (cont.)

• l'utilizzo di ER con diverse specificità permette di mappare il DNA, cioè di generare una

serie caratteristica di frammenti, che risulta in un pattern elettroforetico tipico. Nel DNA

proveniente da diversi individui, la presenza o assenza di siti di taglio, da luogo a mappe

uniche e distinguibili

• Le ER sono anche utilizzate per inserire frammenti di DNA in plasmidi e quindi per clonare

quei particolari frammenti

Gen

e

Gen

e

Plasmide

vettore

trasfettare

• Enzimi che congiungono catene di DNA - catalizzano la formazione di un legame

fosofodiestere fra un ossidrile al 3' di un frammento con il fosfato sul 5' di un altro.

• Agiscono su dsDNA, chiudendo rotture su una delle due catene. ATP è usato come attivatore

dagli eucarioti, NAD+ dai batteri. Si forma un intermedio nel quale una unità di AMP si lega al

fosfato 5' di un frammento e lo attiva per la formazione del legame con OH sul 3’ dell’altro

frammento.

Le DNA ligasi

DNA1–3'OH + O-P-O–5'–DNA2

O

O

-

-

ligasi

ATP(NAD+)

PPi(AMP)

DNA1–3'–O-P-O–5'–DNA2

O

O-

ligasi + ATP ligasi

PPi

AM- P

NHNH2

fosfoammide

+ O-P-O–5'–DNA2

O

O

-

-

-P-O–5'–DNA2

O

O-AM- P

DNA1–3'OH

DNA1–3'–O-P-O–5'–DNA2

O

O-

• quelle di tipo I rilassano il DNA superavvolto. tagliando solo un filamento, e permettendo lo

srotolamento dell’altro (processo energicamente favorevole che non richiede l’idrolisi di ATP).

In seguito, ricongiungono il filamento tagliato. Riducono così lo strain, localmente, per tratti di

doppia elica sovra- o sottoavvolti

le DNA topoisomerasi

• quelle di tipo II (girasi) tagliano entrambe i

filamenti e permettono il passaggio di un altro

tratto della doppia elica attraverso il taglio.

Aggiungono superavvolgimenti negativi, un

processo richiede l’idrolisi di ATP.

• Per entrambe i tipi, durante il taglio si forma un legame fosfoesterico con una tirosina

enzimatica, ed è liberato l’OH 5’, che poi attacca la fosfotirosina dopo lo srotolamento.

• Le topoisomerasi e girasi sono necessarie durante la replicazione o trascrizione del

DNA, per evitare crisi topologiche a monte e/o a vale del DNA localmente disavvolto.

• la girasi batterica è bersaglio di antibiotici (novobiocina, acido nalidixico, ciprofloxacina) e la

topoisomerasi di tipo I umana e bersaglio per l’agente antitumorale camptotecina

le DNA polimerasi

le polimerasi sono enzimi coinvolti nella sintesi del DNA durante la sua replicazione.

DNA POLIMERASI I di E. coli:

sintetizza singoli filamenti di DNA utilizzando monodesossinucleotidi trifosfati (dNTP = dATP,

dGTP, dCTP o dTTP (nucleotidi attivati))

DNA –3'–OH + polimerasi

dNTP

Mg++

5' 3' polimerasi (la catena si allunga in direzione del 3')

DNA –3'–O – P – 5' – dN – 3'-OH

• è un enzima processivo, aggiunge in media 20 dN prima di staccarsi (un enzima distributivo si lega

e stacca ad ogni ciclo).

• mostra anche due distinte attività di idrolasi, una che funziona su basi male appaiate (non W-C) come

meccanismo di auto-correzione. L’idrolisi avviene in senso opposto alla polimerizzazione (3' 5’

esonucleasi). L’altra serve per completare l’opera di replicazione ed agisce in direzione ( 5' 3’ ).

la DNA polimerasi I

• la DNA polimerasi I richiede un FILAMENTO

STAMPO, a catena singola di DNA, sul quale

agire, e sintetizza una catena esattamente

complementare allo stampo (appaiamento

Watson-Crick corretti fra la base entrante e quella

dello stampo

• richiede anche una catena PRIMER (che può

essere DNA o RNA) con un terminale 3'-OH libero

sulla quale innestare il primo dNTP (NB: le DNA

polimerasi richiedono un primer, le RNA polimerasi no ).

• Si lega alla catena stampo al sito di origine della

sintesi.

• La polimerasi:

- raramente inserisce basi male appaiate (dominio 5’3’ polimerasi molto fedele)

- controlla l'appaiamento dopo ogni accopiamento

- elimina residui con basi appaiate incorrettamente (dominio 3’5’ esonucleasi)

- contiene una ulteriore attività di idrolasi, con funzione 5'3‘ esonucleasi, che

serve per rimuovere la sequenza primer alla fine della sintesi.

dNTP

• questo enzima riunisce le tre attività catalitiche in una struttura relativamente piccola e a

singola catena polipeptidica. La tripsina taglia questa proteina in due subunità autonomamente

attive, con la 5'3'-esonucleasi nel dominio N-terminale. Il frammento C-terminale contiene

l'attività 3'5'-esonucleasi e polimerasi (frammento di Klenow).

La DNA polimerasi I - meccanismo di editing

• Il sito attivo del dominio esonucleasi 3'

5' è molto vicino a quello della

polimerasi, e permette lo scanning per la

correzione del DNA nascente, senza che

la catena di DNA si debba staccare

dall'enzima, permettendo una elevata

processività

P P

ruolo della DNA polimerasi III oloenzima (E. coli ) nella replicazione

• La replicazione (duplicazione) inizia con la formazione di un complesso proteico, il

primosoma, ai siti di origine della duplicazione, dove il dsDNA si apre nella forcella di

replicazione. Questo complesso è composto, fra altre proteine, anche da girasi ed elicasi che

servono per risolvere “crisi topologiche” a monte della forcella.

Primosoma topoisomerasi

DNA parentaleinizio framento

di Okazaki

DNA polimerasi sul

filamento leader

proteine

SSB

DNA elicasi

primasi

catena leader

catena ritardata

primer

di

RNA

nuovo frammento

Okazaki

unità di

caricamento

(macchinario di

looping)

forcella di

replicazione

direzione

srotolamentofilamento nuovo

• La sintesi è svolta da un unico oloenzima (la polimerasi III), che utilizza primer di RNA

aggiunti da una specifica RNA polimerasi (la primasi, che non richiede un primer). Questa si

lega al apparato proteico d’inizio (primosoma).

• entrambe i filamenti fungono da stampo, e la replicazione procede nella direzione di

srotolamento. Procede in maniera ininterrotta per la catena stampo (3'5’ = catena guida).

Un complesso processo di looping del DNA orienta l’altro filamento per brevi tratti con

direzione 3'5’ parallela. I frammenti sintetizzati formano la catena ritardata.

• Il replisoma è un complesso multimerico composto da molte subunità di diverso tipo -

girasi/elicasi, primasi, primosoma, SSBP, le due di subunità di polimerasi III (due copie di

subunità a pinza all’interno delle quali scorrono i filamenti di DNA, e siti catalitici per la

condensazione e l’editing - esonucleasi 3’5’) ed il macchinario di looping per il filamento

lento. Ha una sovrastruttura dimerica asimmetrica.

DNA polimerasi III oloenzima (E. coli ) (cont.)

catena lenta

primer di RNAelicasi

5’

3’

3’

5’

5’

3’

primasi

la nuova pinza si

aggancia a livello del

nuovo primer

nuovo primer

di RNA

pinza nuova

pinza nuova

pinza scartatapinza successiva

DNA polimerasi III oloenzima (E. coli ) processo di looping

3) l’elicasi disavvolge la doppia elica

4) la primasi aggiunge un nuovo primer a RNAsulla catena lenta

5) la pinza vuota aggancia il filamento lento a livello del nuovo primer

catena veloce

complesso per il

posizionamento della pinza

1) La DPIII copia la catena velocemuovendosi in direzione 3’ 5’

2) Copia solo la parte della catena lentanel loop con direzione 3’5’

6) Il segmento lento già copiato si stacca dalla DPIII

7) Ila pinza con il segmento col nuovo primer siaggancia alla DPIII

torna a 2)

• DNA polimerasi III - il filamento veloce richiede un solo primer di RNA all’inizio della

replicazione, mentre quello lento richiede l’aggiunta ripetitiva di primer ogni ca. 1000 residui di

DNA aggiunti (ogni volta che si forma un loop).

le DNA polimerasi I e III collaborano nella replicazione

• la DNA polimerasi I poi

rimuove i primer RNA

presenti sui frammenti di

Okazaki (esonucleasi 5‘3‘)

e riempie lo spazio rimasto

fra due frammenti sucessivi

(polimerasi 5‘3‘). Una ligasi

congiunge i frammenti per

formare un filamento

ininterrotto.

• il complesso della DNA

polimerasi III è ALTAMENTE

PROCESSIVO e MOLTO

EFFICIENTE. Aggiunge ca.

1000 dN/sec. con alta fedeltà,

e non molla il DNA stampo

fino a replicazione completa.

L’aciclovir inibisce selettivamente le DNA polimerasi virali

aciclovir

chinasi virale

chinasi cellulari

aciclo-GMP

polimerasi virale

polimerasi cellulari

aciclo-GTP

chinasi cellulari

terminazione

• eventualmente riconosce segnali di terminazione e si stacca, terminando la trascrizione

• la sua attività è modulata da fattori di trascrizione (proteine regolatrici)

• negli eucarioti sono presenti diverse polimerasi; tipo I per rRNA, tipo II per mRNA ed sRNA e

tipo III per rRNA e tRNA (II e III sono inibite dall’a-amantidina)

• l’RNA polimerasi batteriche sono il bersaglio per la rifampicina e l’actinomicina

• l’enzima cerca i siti di inizio sul DNA

(siti promotori). L'iniziazione della

trascrizione richiede la formazione di

complessi multiproteici a livello di

queste specifiche sequenze, a monte

della sequenza codificante.

• srotola un breve tratto di doppia elica

(ca 17 residui) liberando la catena

stampo

• procede con la polimerizzazione,

utilizzando gli NTP corretti (azione

completamente processiva)

• Si forma una doppia elica ibrida

DNA/RNA per ca 8 residui

RNA polimerasi e la trascrizione

DNA

riavvolgimento

disavvolgimento

bolla di trascrizionetopoisomerasi

P P P

ibrido DNA/RNAsito attivo

Direzione di trascrizione

filamento

codificante

filamento

stampo

mRNA nascente

RNA polimerasi – meccansimo d’azione

AspAsp

Asp

• l’oloenzima RNA polimerasi di E. coli è una proteina complessa e multimerica, composta da

subunità che legano il DNA, subunità che legano gli NTP, subunità che riconoscono

specifiche sequenze promoter nel DNA da trascrivere, e subunità che mediano

l'assemblaggio e la regolazione del complesso.

• scorre liberamente lungo la molecola di DNA finché non trova la sequenza del promotore,

dove forma un complesso con la doppia elica (complesso del promotore chiuso). Qui un

breve tratto (~12 basi) si srotola (complesso del promotore aperto) e la sintesi inizia senza

necessità di primer, utilizzando un ATP o GTP (5' trifosfato).

• dopo ~6-10 nucleotidi aggiunti, il complesso perde la subunità che lo lega alla sequenza del

promotore e la polimerasi continua la trascrizione lungo la catena. La cosiddetta "bolla di

trascrizione" procede con l’aiuto di topoisomerasi che evitano crisi topologiche. ~12 residui di

RNA nascente sono legati al DNA nella bolla.

• la polimerasi si muove lungo la catena stampo (o catena antisenso), in direzione 3' 5‘, e

l'RNA messaggero è sintetizzato in direzione 5‘3', nella stessa direzione della catena

codificante (o catena senso), della quale è una copia esatta (U al posto di T).

• la RNA polimerasi non ha meccanismi di autocorrezione, la fedeltà di trascrizione è inferiore

a quella nella replicazione

• nei batteri, la terminazione di trascrizione può essere indotta da sequenze di DNA che

quando trascritte nell'mRNA causano la formazione di una forcina (inverted repeats). Sono

attive anche proteine che aiutano la terminazione.

RNA polimerasi di E. coli e la trascrizione del DNA

le polimerasi come strumento di ricerca

POLIMERASI STAMPO PRODOTTO PRIMER NUCLEOTIDE

DNA polimerasi DNA DNA DNA o RNA dNTP

RNA polimerasi DNA RNA - NTP

trascrittasi inversa RNA DNA RNA/tRNA dNTP

• l’mRNA presente in una cellula in un dato momento rappresenta tutti i geni che sono in fase

di trascrizione in quel momento (trascrittoma).

• l’mRNA, non essendo una molecola molto stabile, non e però adatta per lo studio del

trascrittoma.

• può essere riconvertita a DNA, in laboratorio, utilizzando la trascrittasi inversa (DNA copia o

cDNA).

• librerie di cDNA sono molto utili per studiare le attività cellulari, specialmente con le nuove

tecnologie DNA Chip.

Librerie di cDNA

La biosintesi di proteine è svolta dai ribosomi. Questi hanno un’architettura caratteristica.

Sono organizzati in due subunità principali: la cosiddetta subunità piccola (30S in E. coli / 40S

Eucarioti) è formata da 21/33 catene proteiche e da 1 catena di rRNA. Quella grande

(50S/60S) da 31/49 catene proteiche e da 2/3 catene di rRNA.

IF-1,2,3 (fattori d’iniziazione)

tRNA

start

30S

i ribosomi e la biosintesi di proteine - la traduzione

GTP

assemblaggio

GDPPi

50S

AUG GAA GCU GGU

M

UAC

sito P sito A

(70S)

sito E

streptomicina

neomicina,

kantamicina,

gentamicina

sito E sito P sito A

mRNA

tRNA

scarico

tRNA

con peptide

crescente

tRNA

con amminoacido

entrante

i ribosomi e la biosintesi di proteine - meccanismo di traduzione

fattore di

allungamento peptidiltrasferasi

cloranfenicolo

traslocazione

eritromicina

Met Glu Arg

nuovo ciclo di

allungamento

puromicina

Signal sequence

1) Il «singnal recognition particle» (SRP) si lega al peptide segnale e arresta la traduzione

2) SRP guida il ribosoma al traslocatore Sec, guidato dal recettore per SRP

3) Il signal peptide si inserisce nel traslocatore e SRP si stacca

4) Il ribosoma riprende la traduzione

5) Proteine idrosolubili traslocano nel lumen del ER dove vanno incontro a PTM

6) Poi sono inserite in vescicole che si staccano dall’ER e sono inviate alla membrana citoplasmatica via apparato di Golgi

7) Le proteine di membrana sono inserite direttamente nella membrana a livello delle sequenze TM

Proteine solubili non citoplasmatiche

1) Il signal peptide guida la catena

nascente in Sec

2) Il signal peptide rimane legato a Sec

mentre il resto della catena trasloca

3) l’enzima signal peptidase associato

a Sec rimuove il peptide segnale

4) La catena si ripiega e va incontro

a PTM

Proteine di membrana

1) Il signal peptide guida la catena

nascente in Sec

2) Il signal peptide rimane legato a Sec

mentre il resto della catena trasloca

4) l’enzima signal peptidase associato

a Sec rimuove il peptide segnale

5) Il segmento TM passa attraverso un varco

laterale in Sec ed entra nella membrana

6) Questo si ripete per ogni altro segmento TM

3) Il primo segmento TM entra in SEC


Recommended