Mercoledì 2 Novembre 2016 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com
t @ 24ImpresaTerr
Infrastrutture. Al 31 dicembre 2015 incompiuti 838 interventi (30 sul 2014)
Opere bloccate, costiper tre miliardi l’annoLa Bocconi: in Italia manca un’analisi costi/benefici Carlo Andrea FinottoMILANO
pQuante sono le opere incompiute? E quanto costano insoldi pubblici?
Alla prima domanda la risposta è 838. Il dato è ufficiale, perché si riferisce all'ultimo aggiornamento dell'Anagrafe delle opere incompiute del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), che ha censito regione per regione l'elenco degli interventi che risultavano bloccati al 31 dicembre 2015. Si va da territori virtuosi come la provincia autonoma di Bolzano con solo 2 opere incompiute (sei in meno dell'anno precedente), quelladi Trento con 4 (quattro in più rispetto al 2014) o la Valle d'Aosta, sempre con 4 (tre in più di un anno prima), fino alla cenerentola Sicilia con 113. La regione siciliana ha però certificato di aver quasi dimezzato il numero rispetto alle 215 del report precedente (resta da verificare se le 102 opere mancanti all'appello siano state tutte ultimate o in parte cancellate). La nota solo parzialmentepositiva, visto l'ingente numero finale, è che il totale nazionale si èridotto di 30 unità.
Alla seconda domanda la risposta è «dai 2 ai 3 miliardi di euroall'anno» spiega Andrea Gilardoni, docente di economia e gestione delle imprese all'Università Bocconi e presidente di AgiciFinanza d'Impresa che ogni annoproduce il dossier sui Costi del
non fare. Uno studio, quest'ultimo, che spiega quanto costi al sistema Paese la mancata realizzazione di infrastrutture fondamentali per il suo sviluppo. Il calcolo del team guidato da Gilardoni mette insieme le cifrederivanti da costi di investimen
to persi, oneri economici del mancato utilizzo, mancati benefici ambientali e sociali. Il risultato è un conto salatissimo.
Anche per questo Gilardonipunta l'accento su una dellecause – probabilmente quellaprincipale – che sta all'origine dei dati dell'Anagrafe del Mit.«L'assenza in Italia di una seriae stringente analisi costi/benefici a monte di ogni intervento.Fino a oggi – spiega Gilardoni –ci si è basati quasi esclusivamente sulla logica della copertura finanziaria. Ma da solo questo criterio non basta».
Soprattutto, stando ai dati clamorosi, non è sufficiente a garantire il buon esito dell'investimento pubblico.
L'importanza strategica per lefinanze del Paese e, anche, per la sua competitività futura, di una adeguata analisi costi/benefici è stata al centro di un evento a porte chiuse organizzato da Agici a Roma, al quale hanno preso parterappresentanti del ministero dell'Economia, di quello Infrastrutture e trasporti, del mondo del credito, delle imprese e grandi società di costruzioni.
«Fino a qualche anno fa queste potevano sembrare questioni marginali – puntualizzaAndrea Gilardoni – ma ora nonpiù. Per fare un esempio, lanormativa inglese prevede rigorose impact analisys per determinare le ricadute economicosociali degli investi
menti pubblici». Insomma, economisti e opera
tori sono accomunati da una convinzione: va riqualificato il sistema di spesa delle risorse, andando oltre il concetto di copertura finanziaria. Questo ragionamento, secondo Gilardoni, vale ovviamente per le infrastrutture e leopere strategiche, ma «può essere esteso anche agli altri ambiti della spesa pubblica. Senza un rigoroso studio sui costi e sui benefici di un intervento i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una serie di sprechi con impatto pesante, finanziario e sociale».
Ora, secondo il presidente diAgici, un impulso importante a cambiare il verso delle cose può arrivare «dall'enfasi che il nuovoCodice degli appalti pone proprio su questo aspetto. Non risolveremmo tutti i problemi, ma aiuterebbe a indirizzare la spesa in modo più efficace riducendo ladiscrezionalità dei politici. Inoltre, da un'analisi realistica e concreta sul ritorno sociale di un investimento ne trarrebbe giovamento anche la remunerazione dell'investimento stesso».
In attesa che la prassi si diffonda o venga definitivamente imposta, qualcuno ci pensa da sè: «Come Agici – conferma Gilardoni – siamo stati coinvolti da Enel e Beiper l'impact analysys sull'infrastruttura di interconnessione elettrica tra Italia e Slovenia».
.@andreafin8© RIPRODUZIONE RISERVATA
Variazione opere incompiute 2015/2016
Umbria
Veneto
Provincia di Bolzano
Valle d'Aosta
Lombardia
Marche
Calabria
Sardegna
Provincia di Trento
Abruzzo
Emilia - Romagna
Puglia
Liguria
Piemonte
Toscana
Lazio
Campania
Basilicata
Sicilia
Friuli - Venezia Giulia
TOTALEMIT
20162015
353535 303030
111 444
232323 272727
111111 888
353535 343434
111111 141414
676767 808080
404040 545454
868868868838838838
545454 535353
121212 909090
343434 363636 575757939393
919191818181
414141404040
161616171717
262626272727
888121212
343434343434
444000
222888
113113113215215215
+1
Molise
161616181818
-2
+10
-36
-102
-1
-1
-4
0
+4
-6
+3
+4
-3
-1
+3
+13 -1
-30+14
+78
+2
-5
Fonte: www.mit.gov.it
Opere pubbliche incompiute di interesse nazionale
LAVORO
Foodora apresui compensiFilomena Greco upagina 15
EDILIZIA
Costruzioni,corsa all’esteroAlessandro Arona upagina 16
Il caso / 1. Il presidente della Fondazione, Nicolais: per il rilancio useremo un approccio multidisciplinare
La Reggia del Carditellosarà un polo per la ricerca
Vera ViolaCASERTA
pUn presidio di legalità contro le ecomafie, una delle possibili sedi di attività del Csm, maanche un centro multifunzionale di ricerca e formazioneche recuperi l’originaria vocazione agricola ed equestre, grazie anche ad accordi con le Università. Tutto ciò potrà diventare il Real Sito Borbonico diCarditello, un gioiello dell’architettura neoclassica, che sorge tra le campagne della pianura casertana, vicino a numerose discariche usate durantel’emergenza rifiuti.
Per anni dimenticata e abbandonata al degrado tanto da finireaddirittura all’asta, finalmente la Reggia di Carditello esce dall'oblio: completato il restauro esterno con 3 milioni tratti dalProgramma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo”(Poin), la Reggia è stata aperta alla presenza dei ministri dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e dell’Agricoltura, Maurizio Martina.
«I lavori di restauro dellafacciata sono finiti e ora inizieranno quelli delle stanze interne – dice Luigi Nicolais presidente della Fondazione per
Carditello ed ex presidentedel Cnr– speriamo di riaprirepresto tutta la struttura al pubblico. Di certo per il rilanciouseremo un approccio multidisciplinare, nel senso che sarà utilizzato per la convegnistica ma sarà soprattutto uncentro per la ricerca, lo sviluppo e la formazione nel campoagroalimentare e delle specievegetali autoctone. Qui è stataprodotta la prima mozzarella esono state allevate dai Borbone le migliori razze equine».
Appoggio totale a Nicolaisdal ministro Franceschini: «LaReggia di Carditello ce la farà arilanciarsi e diventerà n gran
de attrattore internazionale.Le risorse per il restauro ci sono, e ci sono anche quelle per ladestinazione della Reggiaquando sarà decisa dalla fondazione – assicura Franceschini – credo che debba riaverequella destinazione che avevaal tempo dei Borbone, puntando magari sul cavallo Persano.Penso anche a un centro nazionale per l’equitazione. Ma saràla fondazione a decidere».
Di sicuro, ha aggiunto il ministro Martina, «l’agricolturaavrà un ruolo centrale nel rilancio».
Intanto anche i rettori dellaFederico II di Napoli, Gaetano
Manfredi, e della Seconda Università degli Studi di Napoli,Giuseppe Paolisso, hanno firmato un accordo finalizzato acreare percorsi di ricerca e formazione all’interno della Reggia; per lo storico ateneo napoletano i progetti verranno curati dai Dipartimenti di Agraria e Veterinaria, per la Sundalle Facoltà di Scienze Ambientale e Beni Culturali.
Un’intesa per svolgere attività nel Real Sito verrà siglataanche dal Csm, come annunciato dal vicepresidente delCsm, Giovanni Legnini: «Il binomio legalitàcultura – dice –è molto importante per recuperare un territorio come quello Casertano».
Una storia da rivalutare: ilcomplesso, progettato da Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, fu destinato da CarloIII di Borbone a casino di caccia e poi trasformato in una fattoriamodello per la coltivazione del grano e l’allevamento di razze pregiate di cavalli e bovini.
Nel 2011, il Tribunale di SantaMaria Capua Vetere Ufficio Esecuzioni Immobiliari dispose la vendita all’asta del complesso monumentale al prezzo base di 10 milioni per i debiti accumulati dal Consorzio di Bacino del Basso Volturno che ne eraproprietario. Ma, anche a causa del grave degrado dell’area circostante diventata sversatoio dirifiuti, andarono deserte ben undici aste. Nel 2014 è stato firmato un accordo tra la Sga (Società Gestione Attività) che haacquisito i crediti del Banco di Napoli e il Mibact per la cessione del complesso al ministero.
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CAMPANIA
Caserta. Un’immagine della Reggia del Carditello
Il caso / 2. Il paese che protesta contro i profughi due anni e mezzo fa aveva bloccato un progetto innovativo
Goro, nel 2014 barricatecontro la centrale ad alghe
Jacopo GilibertoFERRARA
pI lettori ricorderanno la vicenda di Goro e di Gorino: l’altrasettimana gli abitanti delle dueborgate all’estremità più remotadella parte ferrarese del deltadel Po hanno protestato in modochiassoso contro una cosa nuova che temevano: l’arrivo di una ventina di profughi africani. Ebbene, gli abitanti di Goro e frazioni nel passato recente avevano già protestato in modo chiassoso. Non contro gli africani. Nell’aprile 2014 fecero barricatenimby contro una centrale elettrica sperimentale alimentata con un combustibile innovativo: quelle alghe che impestanogli allevamenti di pesce e fanno marcire le acque di Goro. (Nimby è la sigla di not in my back yard, non nel mio cortile).
I goresi contrari al progettoinnovativo vinsero; la centralead alghe fu respinta.
Qualche esperto di sociologiapotrà spiegare, citando ricercheaccurate e documentazioni bibliografiche, che i comitati del “no a tutto” possono essere collegati con l’opposizione locale di Goro e Gorino contro l’arrivodei disgraziatissimi africani fuggiti dai loro Paesi. Gli esperti sa
pranno dire se lo sconcerto di quella comunità all’estremità del delta del Po davanti all’evoluzione irreversibile della società è lo stesso nel 2014 e nel 2016.
Per anni le attività di pescanelle acque di Goro e Gorinoerano state frenate dall’espandersi delle alghe, soprattuttol’ulva e la gracilaria, che trasformano spesso le lagune ricche di allevamenti in tappetiverdi marcibondi.
Così il progetto dell’aziendaCclg di Forlì per una centrale alimentata con le alghe ricevette il plauso di istituzioni ed entiscientifici di tutte le sponde dell’Adriatico.
Visto che i pescatori diconoche gli affari vanno male, che ilpescato è in calo, che la qualitàpeggiora e così via, la Cclg propose alle cooperative di pesca di Goro e Gorino di diversificare l’attività aggiungendo allapesca e all’allevamento di pesce e di vongole anche la raccolta delle alghe con cui alimentare il reddito (i pescatori) e la centrale (la Cclg).
Qualcosa andò storto. Dueanni e mezzo fa la proposta fu rigettata dai goresi. Nacquero i comitati nimby. Delle 40 cooperative di pescatori, 36 disserosubito no al servizio di pescadelle alghe. In consiglio regio
nale alcuni movimenti politici scrissero alla giunta interrogazioni durissime contro il progetto. Diversi blog sulla rete affiancarono la protesta di Goro eGorino contro l’arrivo dellacentrale ad alghe facendo ricorso a frasi molto simili nel lessicoe nei toni con quelle usate oracontro l’arrivo dei profughi africani.Per esempio scrissero«che quando un popolo dice NOnon ci sono trucchi e cavilli pro speculazione che tengono. Un esempio per tutta Italia».
Il sindaco di Goro e Gorino(era lo stesso sindaco Diego Viviani di oggi) convocò il consiglio comunale il quale — sala strapiena con cittadini accalcatie comitato del no in prima fila —votò all’unanimità no alla centrale ad alghe. Dai banchi dell’opposizione tuonava quellostesso Fausto Giannella che oggisi fa intervistare sulle tv per il suo no battagliero all’arrivo dei fuggiaschi africani.
Poi mercoledì 9 aprile 2014Goro e Gorino si fermarono in sciopero, negozi chiusi e pullman verso Ferrara dove, nella sede della Provincia, si tenne laconferenza di servizio sulla centrale ad alghe. Fuori dagli uffici provinciali, la via Isonzo erabloccata dagli striscioni di protesta dei goresi. Spinta dallebarricate, anche la Provinciadecise che, no, Goro e Gorino non avrebbero subito l’onta della centrale alimentata con le alghe dell’Adriatico.
Due anni e mezzo dopo, nell’autunno 2016, ma la comunità si è trovata con le stesse modalità contro la perdita irreversibiledella sua identità.
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EMILIA ROMAGNA
Le barricate del 2014 Le proteste di Goro e Gorino contro la centrale
LA PAROLACHIAVE
Opere pubbliche
7Per opere pubbliche si intendono quei manufatti realizzati da enti pubblici per essere fruiti indistintamente dai cittadini e cioè destinate al conseguimento di un pubblico interesse. Possono essere realizzati su aree acquisite mediante procedimento espropriativo a spese della collettività da enti territoriali quali Stato, Regione, Provincia o Comune
EVITARE GLI SPERCHIGilardoni (Agici): un impulso al cambiamento potrebbe arrivare dall’enfasi cheil nuovo Codice appalti pone sulle impact analysis
16 Impresa & territori Il Sole 24 OreMercoledì 2 Novembre 2016 N. 302
LAVORI PUBBLICIAl via «sportello» per i materiali Domani mattina a Roma, presso il Consiglio superiore dei Lavori pubblici, sarà presentato lo sportello unico sui materiali da costruzione, con relativo protocollo di intesa. Lo sportello ha il compito di coordinare le istituzioni pubbliche (ministeri, Atenei e Enti di Ricerca) coinvolte nel sistema pensato per consentire all'industria italiano di ottenere la certificazione di tutti i prodotti da costruzione attraverso i laboratori dei maggiori enti coinvolti. L'iniziativa si inquadra nel sistema europeo per la certificazione dei materiali, che troverà completa applicazione con la costituzione dell'Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea denominato Itab.
In breve
QUOTIDIANO EDILIZIAE TERRITORIOCostruzioni, i bilancidelle prime 50 impreseLa classifica dei primi 50 costruttori in base ai fatturati 2015. Per ogni impresa una scheda con l’analisi dei risultati.
www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com
EDILIZIA
Contratti pubblici. Il libro di Corradino (Anac)
Gare e corruzione,una prima svoltacon il nuovo codiceMauro SalernoROMA
pLa nomina di commissari compiacenti, il subappalto elargito come tangente, il frazionamento degli importi per evitare le gare ed evitare a monte il rischio di concorrenza sgradita fino all'uso dei nuovi strumenti dichirurgia non invasiva, come i laparoscopi, per controllare dall'interno le buste con le offerte senza lasciare tracce. C'è tutto il catalogo piuttosto creativo , dei trucchi possibili per inquinare il mondo degli appalti pubblici nel libro che il consigliere dell’Autorità Anticorruzione Michele Corradino ha scritto per indagare a che punto è il fenomeno della corruzione oggi in Italia («È normale lo fanno tutti», Chiarelettere). Al centro dell'indagine ci sono le opere pubbliche, raccontate attraverso le gare truccate o l’intercettazione ormai famosa dell’imprenditore che all'indomani del terremoto dell'Aquila si fregavale mani al pensiero delle commesse su cui avrebbe potuto mettere le mani. Ma non solo. E non potrebbe essere altrimenti. Perché la corruzione è una piagache non lascia settori scoperti. Eallora ecco la sanità, lo sport, i concorsi universitari. Con piccoli e grandi episodi di corruzione raccontati attraverso la viva voce dei protagonisti colti in fallo dalle intercettazioni.
Lo stile, del tutto originale, èuna delle armi vincenti del libro. Qui la corruzione è raccontata inprima persona da corrotti e corruttori. E sebbene manchino nomi e cognomi, spesso non è difficile riconoscere i grandi e piccolifenomeni di malaffare che hanno occupato le pagine dei giornali negli ultimi anni. Con episodi che non di rado strappano un sorriso, ma che più spesso pro
vocano rabbia. Il titolo («È normale.. Lo fanno tutti») è la chiavedi lettura che fa da sottotesto all’intera narrazione. Un modo perchiarire da subito quanto la corruzione venga data per scontata. A volte come un prezzo da pagare, altre volte come un “normale” scambio di favori per raggiungere l’obiettivo. Raffaele Cantone che firma la prefazione la chiama « la “tesi del fare” che giustifica la corruzione in nome della pragmaticità: per fortuna il vento sta cambiando».
Qualche “anticorpo” c’è nelnuovo codice degli appalti. Che ad esempio imporrà la nomina a sorteggio dei commissari di gara. Insieme, si spera alla qualificazione e alla riduzione delle migliaia di stazioni appaltanti oggi in attività. Non a caso, il capitolo finale del libro di Corradino è dedicato alle strategie che sono state messe in campo per reagire, con l'indicazione delle strade per guadagnare terreno sul fronte delle trasparenza. Ne avrebbe da guadagnare anche il mercato, sempre penalizzato da fenomeni che mettono ai margini le forme di sana competizione.
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Classifiche. L’analisi dei bilanci delle prime 50 imprese italiane: ricavi totali in crescita del 2,2 per cento
Costruzioni, corsa all’estero Sale al 54,3% il fatturato oltreconfine - Strada battuta anche dalle Pmi
Alessandro AronaROMA
pLe imprese di costruzione italiane scelgono sempre più l'estero come uno degli strumenti per uscire dalla crisi, non più solo le grandi imprese, ma anche le Pmi . Purché in possessodi competenze specializzate e solidità finanziaria.
Dallo Speciale Classifiche 2016(a cura di Aldo Norsa , scaricabiledal quotidiano digitale «Edilizia eTerritorio»), basato sugli ultimi bilanci, emerge un fatturato complessivo stabile, +2,2%, ma con una quota di ricavi all'estero che nel 2015 è salita dal 48,1 al 54,3%.
Il numero uno Salini Impregilosale ancora nella quota estera, dall'82,5 all'85% (e ancor più saliràquest'anno dopo l'acquisizione dell'americana Lane), Astaldi dal 75,6 all'83% e in modo significativo salgono Pizzarotti, dal 23 al 35%e Rizzani de Eccher dal 70,5
all'81%. Ancora più significativi sono i movimenti "diffusi" verso l'estero, che in alcuni casi ancora non si riflettono sul fatturato. Itinera (Gruppo Gavio) e Vianini Lavori (Caltagirone) tornano all'estero dopo vent'anni di sola
Italia, con commesse che valgonoil 9 e il 17% del portafoglio. GrandiLavori Fincosit (scesa dal 7° all'11° posto in classifica), in difficoltà per l'inchiesta Mose, ha incrementato in pochi anni la quota estera dal 6 al 35%, tentando così una via di rilancio. Intercantieri
Vittadello (n. 24) ha acquisito all'estero il 50% in valore delle sueultime commesse, salendo all'8% del portafoglio, pur ancora a zero come ricavi. Torna all'estero Collini (Trento), da 0,5 a 7,4% del fatturato, da 9,3 a 16,1% il portafoglio,mentre si muove con convinzione tra Africa e Golfo Persico la ex coop Sicrea (Reggio Emilia). Ma ci sono anche mediopiccole imprese come Aleandri (Bari), specializzata in opere stradali (in crescita dal 39° al 30° posto, saldamente in utile), estero salito all'8% di fatturato. O come Cogeis(Quincinetto, To), specializzata nel microtunneling, sempre in utile, da due anni attiva anche fuori Italia, oggi con il 6,6% di quota fatturato e il 16,6% in portafoglio.
Sempre nei tunnel è un piccolocampione di estero la Icop di Basiliano (Udine), n. 42 con 67 milionidi fatturato (+14%), con quota estera cresciuta in pochi anni dal
20 al 75%. New entry nella Top 45 è infine Tirrena Scavi (Massarosa, Livorno), 65 milioni di ricavi dicui l'84% all'estero (in prevalenzalavori stradali in Romania).
In totale, nel 2015 le 50 maggioriimprese italiane hanno aumentato il fatturato solo del 2,2% (nel 2014 la crescita fu del 3,1%). Tra le imprese generali il fatturato è fermo (+0,5%), media peraltro tra 22 imprese che salgono e 23 che perdono ricavi. Tra le prime cinque specialistiche, invece, la crescita è univoca, con la leader Bonatti (pipelines) che si libera della "zavorra" libica, punta sul Messico e cresce in due anni da 581 a 933 milioni (82% al'estero). La n. 2 Trevi (fondazioni) sale del 18% a 847 milioni, 91% all'estero; Cimolai (terza, strutture metalliche) in crescita fino ai 510 milioni dell'ultimo bilancio (48% estero); la n. 4 Sicim (gasdotti e grandi impianti), 328 milioni nel 2015 (+4,5%) l
99% fuori Italia e infine la n. 5 Salcef (lavori ferroviari), stabile nel 2015 a 169 milioni, con estero in calo dal 40 al 20%. La situazione reddituale a livello aggregato vede ebitda ed ebit in ascesa del 12,4% edel 18,1%, mentre l'utile mostra uncalo del 3,1%. A preoccupare è l'occupazione, con dipendenti stabili (complessivi) in calo del 4%, 90mila posti in meno.
Cinque imprese hanno chiusoil 2015 in perdita: Serenissima Costruzioni, Tecnimont Civil Construction, Tecnis, Strabag e Pessina Costruzioni. Tecnimont, in particolare, è al quinto rosso consecutivo, con fatturato dimezzato. Oltre a queste ci sono poi Coopsette, 16esima fino a due anni fa,in liquidazione coatta da fine 2015,e l'altra coop Unieco, che non ha comunicato il bilancio ma è in forte calo di ricavi e perdite pesanti da quattro anni.
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GLI SPECIALISTIBuon momento per le imprese specializzate: le prime cinque chiudono tutte il 2015 in crescita, sia nel fatturato che negli utili
I 15 big italiani
Valori in migliaia di euro
2015 Società Valore dellaproduzione 2015
Variazione2015/2014
Utile al netto delleimposte 2015
Variazione2015/2014
Portafoglio ordinial 31/12/2015
Variazione2015/2014
Percentualeestero
1 Salini Impregilo 4.738.876 13,0% 82.231 -20,3% 33.337.588 3,0% 59,3%2 Astaldi 2.854.949 7,6% 80.876 -0,8% 17.849.000 29,0% 62,4%3 Condotte 1.331.153 15,1% 4.015 -69,0% 6.118.318 10,0% 47,2%4 Cmc 1.176.956 6,5% 9.477 -9,5% 3.519.100 20,8% 54,0%5 Pizzarotti 821.641 -28,0% 13.225 -45,8% 12.374.904 14,0% 13,5%6 Ghella 716.664 22,5% 1.321 -90,0% 4.029.912 -4,3% 77,3%7 Itinera 709.852 -28,0% 8.370 -73,2% 3.800.000 46,2% 1,9%8 Rizzani de Eccher 666.190 14,3% 15.955 16,8% 2.530.000 -1,5% 90,0%9 Cmb 570.980 14,4% 5.038 -39,3% 2.714.800 -6,6% -
10 Pavimental* 510.984 27,1% 7.764 n.s. 1.008.256 54,7% -11 Grandi Lavori Fincosit 510.254 -17,8% 2.580 -59,8% 2.037.247 -22,2% 10,9%12 Icm 481.629 -11,6% 3.230 -22,7% 2.092.331 -15,0% 39,3%13 Unieco 273.433 -39,0% n.d. n.d. 511.807 3,2% -14 Italiana Costruzioni 220.727 9,4% 4.572 8,2% 779.761 12,5% 8,1%15 Inc 218.546 15,6% 7.031 32,1% 903.257 -16,3% -
(*) Dati non consolidati Fonte: elaborazione di Guamari su dati di bilancio e forniti dalle società
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A MILANO SULLE ALTRE PIAZZE
CEREALIListino dei prezzi all'ingrosso rilevati da apposita Commisione consultivanominata dalla Camera di Commercio di Milano e resi noti dall'Associazione Granaria (euro/tonn., vagone o autotreno o cisterna completi, per prontaconsegna e pagamento, escluso imballaggio e Iva per merce sana, leale emercantile). I prezzi si intendono per merce resa franco Milano.
Prodotti 11.10.16 18.10.16GraniNazionali teneri:frumento di f.za (A) p.s. 79/80 210226 213229panificabile sup. (A) p.s. 77/78 187195 190198panificabile (A) p.s. 74/76 164166 168170biscottiero (A) p.s. 74/76 164166 168170altri usi 158161 162165Esteri teneri:Comunit. senza caratt. int. 164165 168169Comunitario panif. 164167 167170Comunitario pan. sup. 180185 183188Comunitario di forza 208235 211238Altre origini 1770 1850Canada W.R.S. n.2 (pr. 14%) 265269 —Northern S. n.2 (pr. 14%)(A) 265269 269273Nazionali duri:Pr. NordItalia fino p.s. 78/79 205210 212217Mercantile p.s. 76/77 — —Pr. CentroItalia fino p.s.78/79 — —B. mercantile p.s. 77/78 208213 215220Mercantile p.s. 76/77 — —Esteri duri:Comunitari — —Non Comunitari 281291 291301Sfarinati di grano teneroTipo 00 W 380430 prot. ss min. 14 548578 548578Tipo 00 W 280330 prot. ss min. 13 448478 448478Tipo 00 W 180200 373393 373393Sfarinati di grano duroSemola con car. di legge 340345 345350Semola car. sup. min. legge 450455 455460semola rimacinata 495515 500520semolato 295300 300305Farina per panificazione 220225 225230Sottoprodotti lavorazione grano teneroFarinaccio rinfusa 138140 138140Farinaccio sacco pm — —Tritello rinfusa 9798 9798Tritello sacco pm — —Crusca e cruschello rinfusa 8990 8990Crusca e cruschello sacco pm — —Cubettato nazionale 100101 100101Cubettato estero — —Germe (C) 460590 460590Sottoprodotti lavorazione grano duroFarinetta 190205 192207Farinaccio 100102 100102Tritello e cruschello (D) 8890 8890Cubettato 100101 100101GranoturcoAlimentare (Regg. UE) 189190 192193Naz. Zootecnico (c.103) Afl. B1<5 ppb 175177 179181Nazionale ibrido (c.tto 103) 167168 171172Comunitario 176178 179181Non comunitario 185186 190191Bioenergetico — —Derivati lavorazione del granoturcoFarina bramata 401406 404409Farina integ. per mangime 201202 204205Spezzato degerm. ibrido 271,50272 274,50275Glutine (prot. 57% s.t.q.) 847867 847867Farina glutinata 150155 150155Farinetta 150154 154158Corn gluten feed 150152 150152Germe (b. 20% grassi s.t.q.) 204215 204215Distillati prot. gr. 3032% — —Cereali minori e sostitutiviSegale — —Orso Nazionale Leggero p.s. 52/57 144147 146149Nazionale Pesante p.s. 59/62 155158 159162Orzo comunitario 160175 164179Avena naz. p.s. 40/45 150173 152173Avena estera 200210 205215Triticale 150154 155159Sorgo nazionale (E) 156159 160163Pellets/fettucce di manioca (F) — —Pisello proteico 233250 238250Agricoltura biologicaFrumento tenero 390403 390403Frumento duro 290300 295305Mais 325345 330350Orzo 280290 280290Semi oleosiSemi di soia nazionali 344349 352357Semi di soia esteri m 366368 378380Integrali tostati m 274276 386388Oli vegetali grezziDi semi di arachide — —Di semi di girasole 715725 715725Di germe di mais m — —Di soia delecitinato m 730740 770775Di semi di colza m — —
Oli vegetali raffinati alimentariDi semi di arachide 19801990 19601970Di semi di girasole 850855 850855Di germe di mais m — —Di semi di soia m 785790 830835Di semi di colza m — —Di palma raffin. bifrazion. 64 910915 910915Di semi vari m — —Olio di olivaExtra vergine nazionale 43004450 47004850Extra vergine comunitario 35003700 35003700Rettificato 32503280 32503280Di sansa rettificato 15201540 15501570Panellidi germe di mais (L) 250270 250270di lino 340380 345385Farine di estrazionedi colza (U) m 230235 230235di cotone (M) — —di girasole integrale 165174 165174di girasole decorticato 220230 220230di germe di mais naz. (T) 165167 165167di soia nazionale m 351352 356357di soia estera m 351352 356357di soia decorticata naz.le m 361371 366376di soia decorticata estera m 357371 362376Grassi e farine animaliSego uso zootecnico (23 FFAMIU 1%)FAC 79 693695 693695Grasso uso zootecnico:acidità 4% MIU 1% 666668 666668max ac. 7% FFAMIU 3% 636638 636638max ac. 10% FFAMIU 3% 629631 626631Farina pesce:Peruviana faq 16681678 16531663Cilena steam dried 16881698 16731683Danese standard 19101935 19001925Foraggierba medica disidrat. 1 qlt 205210 205210erba medica disidrat. 2 qlt 156158 156158sfarinato erba medica integ. 98100 98100melasso barbabietole canna 168172 168172polpe ess.barbabietole rinf. 176178 176178frantumate 222247 222247erba medica disidr. balloni 165220 165220fieno maggengo pressato 90102 90102fieno agostano pressato 95107 95107fieno di erba medica pressato 120150 120150paglia pressata 6875 6875Bucce di soia 154158 154158Prodotti convenzionaliolio grezzo germe di granoturco 845850 845850olio grezzo semi di soia delecit. 745750 780785olio grezzo semi di colza — —olio raff. di germe granoturco 10051010 10001005olio raff. di semi di soia 815820 840845olio raff. di semi di colza 890900 930940olio raff. di semi vari 835840 860865farina estr. colza — —farina estr. soia nazionale 377378 385386farina estr. soia estera — —farina estr. soia dec nazion. 447448 455456farina estr. soia dec estera 441443 449451Sottoprodotti lavorazione del risoCorpettone 368380 368380Corpetto 366367 366367Mezzagrana 330360 330360Grana verde 230240 230240Farinaccio 165175 165175Pula di riso (max 2,5% c.) 9192 9192Pula vergine (max. 1,7%) 112113 112113Lolla di riso 6870 6870Risoni (H)Volano, Arborio resa: 53/57 440480 445485Roma 57/61 285320 300335Baldo 55/59 285335 285335Carnaroli e similari 53/58 460500 460500Augusto 56/61 310335 310335Loto, Nembo 54/60 285335 285335Luna CL, Dardo 60/63 265285 265285Sant' Andrea 52/58 265285 265285Thai Bonnet e similari 59/63 265285 265285Vialone nano 49/53 485535 510560Lido, Crono e similari 59/64 265285 265285Balilla 59/63 270285 270285Sole 260270 260270Selenio 60/64 320335 320335RisiArborioVolano 10301080 10301080Roma 680730 695745Baldo 750800 750800Parboiled Baldo 850900 850900Ribe/Loto e similari 650680 650680Parboiled Ribe 750780 750780Sant'Andrea 650680 650680Thaibonnet 650680 650680Parboiled Thaibonnet 750780 750780Vialone nano 11901250 12151275Lido e similari 650680 650680Originario e similari 680720 680720Carnaroli 11501200 11501200(A) I prezzi si riferiscono al grano con Falling Number minimo 220 (Reg. Ceenº 689/92). (B) Per i corrispondenti tipi 0 le quotazioni vanno ridotte diL.1.000 al quintale. (C) Il prezzo minimo si riferisce allo zootecnico, il massimo a quello per alimentazione. (D) Il prezzo minimo è riferito al cruschello,il massimo al tritello.
(E) Il prezzo minimo si riferisce al sorgo rosso, il massimo al Bianco. (F) Ilminimo è riferito al prodotto thailandese, il massimo al cinese o similari. (G)Il prezzo minimo è riferito al prodotto in fette, il massimo a quello in pelletsalla rinfusa. (H) Esclusi i diritti E.N.R. di #/tonn. (I) Partenza centro raccoltaLombardia.
(L) Il massimo si riferisce a prodotto con prot. inferiori a 21%. (M) Il minimoè riferito a merce col 37/38% proteine + grassi, il max col 46/47%. (N) Ilminimo si riferisce a Melasso di bietole, il max a Melasso di canna. (T) Il prezzoè riferito a prodotto con porteine inferiori al 23%. (U) Il prezzo minimo èriferito a provenienza India.
BariRilevazione della Borsa merci di Bari del 25/10/2016. Prezzi al netto dell'Iva,
prezzi in ¤.
Frutta seccaMandorle sgusciate massa dolce originaria f.co magazzino Bari la tonnellata
58005900; massa amara 55005600.
Oli commestibiliOlio di oliva (grezzo alla prod.) extra vergine acidità max 0,4% 4,90
5,10; acidità max 0,8% 4,704,80; tracciato ISO acidità max 0,4% nonquot.; Biologico 5,405,50; Dop terra di Bari non quot.; Vergine 4,204,30; Lampante 2,75; Raffinato 3,15; di sansa di oliva raffinato ac. fino 0,3% 1,50; di oliva estratto con solvente (esano) ac. 35% non quot.; ac. 510% non quot.; ac. 1015% non quot.; ac. 1520% non quot.; ac. 2025% non quot.; ac.2530% non quot.; ac. 3035% non quot.; ac. 3540% non quot.; ac. 4045% non quot.. acidi di raffinazione (oleine): da lampante 0,55; da esanolo non quot.; da semi 0,45; sanse verigini : da impianti continui non quot.; Oli di semi alimentari raffinati (da raffineria a grossista f.co arrivo Bari): di arachide1,82; di soia 0,78; di girasole 0,85; di mais 1,05; di semi vari non quot..
CerealiGrano duro naz. F.co camion partenza (PugliaLucania): fino p.s. 80 205
210; buono mercantile p.s. 79 198202; mercantile p.s. 77 190195; mandorlato p.s. 76 non quot.; slavato p.s. 71/72 non quot.; di importazione nazionalizzato f.co porto Bari: comunitario non quot.; extracomunitario non quot.. Grano tenero naz. F.co arrivo Puglia: speciale n. 1 p.s. 80 227232; fino p.s. 78 189193; di importazionenazionalizzato f.co porto Bari: comunitario non quot.; extracomunitario non quot.. Granoturco naz. F.co camion arrivo Bari 201203; di importazionenazionalizzato Bari: comunitario non quot.; extracomunitario nonquot.. Orzo naz. Bari e provincia qual. Media 150155; rinfusa di importazionenazionalizzato Bari: comunitario non quot.; extracomunitario nonquot.. Avena naz. Bari e provincia qual. Media 135145; di importazionenazionalizzata Bari: comunitaria non quot.; extracomunitaria non quot.. Farina tipo 00 telata f.co partenza Puglia: W min 300 330335; tipo 00 300305; tipo 0 300305; tipo 00 arrivo Bari prod. Italia centro settentrionale295300. Cruscami di grano duro e tenero f.co camion partenza Puglia:; cruscalarga di tenero, cruschello sacco carta 121126; cruscame di tenero cubettatorinfusa 7274; tritello di duro rinfusa 6061; cruscame di duro cubettatorinfusa 7374; 123 7278; sacco carta 107111; di tenero in sacchi carta 142147. Semola telata rimacinata per panif. f.co partenza Puglia cen. 82/84 365370; telata ceneri 82/84 325330; telata ceneri 88/90 295300; semolato nonquot.. Risi prod. Nazionale f.co arrivo Bari e provincia: fino Ribe 750800; superfino Arborio 11501200; fino parboiled Ribe 800850; fino parboiled Roma 10501100. Lenticchie pr. Nazionale 740840; prod. estera Eston (piccole) 10501100; Large 11001150. Fagioli produzione nazionale non quot.; prod. estera cannellini 11001150; tondini 9801030; borlotti13501400; piattelli 10501100. Ceci nazionali massa neri nonquot.; nazionali massa bianchi 810860; provenienza Messico 17001750; esteri calibro 3132 13501400; esteri calibro 2930 12501300. Piselli prod nazionale non quot.; prod. Estera marrowfats 900950. Fave nazionali e d'importazione naz. franco arrivo Bari intere (Cottoie) 15501600; favino bianco 204209; favino nero 220225; estere sgusciate 15601610. Lupini nazionali non quot.; produzione estera non quot..
NapoliRilevazione della Borsa Merci di Napoli del 25/10/2016. (Prezzi per
tonnellata, base rinfusa, esclusa Iva e arrivo).
CerealiFrumenti teneri naz. min. 79 ps. varietà speciali non quot.; min. 78 ps fino
non quot.; min. 76 ps misto non quot.; min. 72 ps mercantile nonquot.. Frumenti teneri esteri (EXTRA C.E.E.): Northern Spring Usa 1/2 268270; canadian W.R.S.(Manitoba) n.1/2 non quot.; lituano std. 11,5 prot 76/78 non quot.; lettone prot 14% Prot. p.s. 78/80 non quot.; ucraino 11.5% prot. min. 178180; ucraino 15% prot. min. non quot.; estero p.s. 78(moldavo) 167168; Russo/ 15,00% prot. S.s. P.S.79/80 200202; estero p.s. 76 Serbo 174175. Frumenti teneri esteri (C.E.E.): francese p.s. 76/77 non quot.; francese w 140 HAG 220 prot. 10,5 76/77 non quot.; francese var. spec. w 220 HAG 250 prot. 11,5 77/78 non quot.; francese w 220 HAG250 prot. 11,5 77/78 non quot.; w 220/250 prot 12% 78/79Soisson/Aubusson non quot.; w 280/300 HAG 280/300 prot 13% 78/80 nonquot.; tedesco "B" prot. 12% non quot.; tedesco "A" prot. 13% non quot.; croato PS 78UM 15 %2% CE non quot.; polacco prot. 14% s.s. PS 77/78 non quot.; bulgaro PS 76/77UM 15%2%CE14%UM nonquot.; ungherese prot. 14% CE non quot.; tedesco "E" prot. 14,5% non quot.; Com. tenero svedese w140 HAG 200/210 non quot.. Frumentiduri naz. f.co arr.: fino 79/801320/252 240243; b. mercantile 77/40/13/2 230233; mercantile 74/12/2 slavato non quot.. Frumenti duriesteri: Cwad 2/1 non quot.; Cwad 3/4 non quot.; Spagna 79/89 13% nonquot.; Graco 79/80 13% non quot.; 2/3 HAD non quot.; Turco non quot..
FarineFarina (F.a. panificatore) tipo 00 Granito (sacco carta/cotone) 390440; tipo
00 con caratt. min. di legge 320330; tipo 00 W 180/200 min. Prot. S.S. 11,5%330340; tipo 00 W 250/300 min. Prot. S.S. 12,5% 360410; tipo 00 pacchi 1/5/10 kg 335375; tipo 0 Mantinoba W 350/380 460560; tipo 0 con caratt. min. di legge 320330. tipo integrale 320330; Semole di frumento duro (f.copast. rinf): con caratt. di legge 310315; con caratteristiche superiori ai minimidi legge 325345; semola rimacinata per panificazione sacco carta 380400; inconfezione da 1 kg. 450500; farina di duro (f.co arrivo rinfusa) non quot..
CruscamiDi grano tenero crusca 145155; cruschello 145155; farinaccio 175
180; prod. della vagliatura e pulitura dei cereali (escl. riso) non quot.. Di granoduro cruschellotritello cubettato 9395; in sacchi non quot.; farinaccio rinfusa 9395; in sacchi 140150; farinetta zootecnica non quot.; prod.vagliatura e pulitura dei cereali non quot..
PastaFranco compr. Campania, caratteristiche di legge: in confezione da kg. 5 non
quot.; in confezione da kg. 1 670920; in confezione da kg. 0,5 700950; scartidella lavorazione e/o rottami di pasta non quot..
Farine proteicheFarine proteiche: di soia estera rinfusa 44% 358360; est. rinf. 47% 368
370; girasole estera proteica naz 3538% non quot.; soia naz. rinf. Adriatica 44% non quot.; soia naz. rinf. Adriatica 47% (fr. arrivo) non quot.; Farine dipesce Perù Cile 70% non quot.; naz. 60/65% non quot..
LeguminoseFagioli naz. Lamon non quot.; cannellini argentini 12001300; bruni
olandesi 12501300; tondini Nord America 11001150. Lenticchie verdi piccole 12001300; verdi regular 10301040; verdi giganti 10201030; rosse10201030. Ceci crivello 29/30 12001300; crivello 31/32 14001500; Messicani 18001900. Fave estere nazionalizzate: Quinghai non quot.; Quindongu non quot.; Jangsu non quot.; Gansu non quot.; Ningbo non quot.; favino comunitario 225230. Carrube Latina/Campania nonquot.; frantumate t.m.arr. non quot..
ImperiaRilevazione della CdC di Imperia del 25/10/2016. Prezzi riferiti a vendite da
produttore a grossista, f.co Imperia, Iva e provvigioni escluse, pronta consegnae pagamento.
Oli commestibili(quotazione max riferita a vendita diretti a consumatori finali)Produzione locale Olio di oliva taggiasca: extra vergine ac. max 0,5% D.O.P.
"Riviera dei Fiori" 1011; extravergine di oliva, ac. O,8% 7,509,50; Olive taggiasche da olio D.O.P. non quot.; da olio non quot.; da salamoia non quot.; in salamoia 2,803,55. Produzione nazionale Olio di oliva extravergine ac. max 0,8% 4,554,80; vergine ac. 2% non quot.. Olio dioliva raffinato ac. 0,5% 3,203,30; lampante ac. 3/5 2,802,90; ac. 5/8 2,702,80; di sansa raffinato ac. 0,5% 1,551,60; di sansa e di oliva 1,481,55; disansa grezzo ac. base 5/10 non quot.. Olio di semi (raffinati): arachidi 1,952; mais 11,05; girasole 0,850,90; soia 0,800,85; soia grezzo non quot.. Produzione estera Olio di oliva: Spagna extra vergine di oliva "Borjas" ac. 0,2/0,3% 3,603,80; lampante ac. max 2% 2,402,60; Grecia: extra verginedi oliva "Kalàmata" ac. 0,2,/0,3% 3,303,45.
Reggio EmiliaRilevazione della Camera di Commercio di Reggio Emilia del 25/10/2016.
SuiniCapi d'allevamento: DOT marchiati 6 Kg. 6,20; 15 kg. 3,97; 25 kg. 2,91; 30
kg. 2,63; 40 kg. 2,31; 50 kg. 2,06; 65 kg. 1,78; 80 kg. 1,67; 100 Kg. 1,59. Capi da macello a peso vivo: magri da macelleria 90/115 kg. 1,70. Grassi 115/130 kg. 1,54; 130/144 kg. 1,58; 144/156 kg. 1,60; 156/176 kg. 1,66; 176/180 kg.1,66; 180/185 kg. 1,63; oltre i 185 kg. 1,56. Scrofe I qual. 0,69; II qual.0,61. Capi da macello a peso morto: 115/125 kg. 2,01; 125/140 kg.2,07; 140/145 kg. 2,07; 145/150 kg. 2,02; oltre i 150 kg. 1,93.
BoviniDa macello a peso vivo: vacca I qualità 0,961,10; II qualità 0,53
0,81; scarto 0,360,44; Tori (entro i 24 mesi) 1,161,27; Vitelli extra (razze daincroci da carne) 3,203,40; polacchi I qualità 2,903,10; I qualità 2,202,25; II qualità 22,15; Capi da macello a peso morto: vacca di I qualità 22,30. II qualità 1,201,85; scarto 0,901,10; Tori (entro i 24 mesi) 2,102,30; Manzette (scottone) e giovenche non quot.. Da allevamento e da riproduzione: vitelli bleu belga 5,105,80; II categoria 3,404,10; da latte Iqualità bianchi e neri 1,301,50. II qualità 4060 kg. non quot..
CerealiFrumento tenero var. spec.panificabile di forza W>300 p/l 0,6 non
quot.; naz. panificabile var. spec. W250 169171; naz. panificabile tenero finops 78 165167; b. mercantile ps 74/76 158160; mercantile ps <74 non quot.; Granoturco naz. ibrido comune 162164; mais verde base 25 non quot.; est. naz. non quot.. Orzo nazionale kg/hl 65/66 154156; 63/64 149151; 61/62 144146; est. pesante non quot.. Sorgo nazionale (franco partenza) non quot.; rosato 147149. Risone Ribe 280290; riso Ribe 550650; risone comune 280300; comune 550650; risone Arborio 480500; risoArborio 10001100; risone Roma Baldo 320340; riso Roma Baldo 650750. Farina di frumento: tipo 00 475525; tipo 0 448488; semola di grano duro con caratt. di legge 586590; con car. sup. min. legge 601610; Farinaintegrale di granone sacco carta 210212; Crusca e cruschello di grano teneronaz. rinfusa autotr. compl. 9091; part. fraz. 110111; sacco carta autotr. compl. 130131; sacco carta part. fraz. 154155. Cruscame di grano tenerocubettato naz. rinfusa 99100; cubettato di grano duro rinfusa 99100. Farinaccio rinfusa aut. compl. 144145; rinfusa part. fraz 172177; digrano tenero sacco carta 168172. Sottoprodotti del riso: corpetto 345350; mezzagrana 315340; grana verde 210230; farinaccio 138140; pulavergine 116122.Mangimi
Farina di estrazione di girasole (prot. 28%) non quot.; di soia tostata (partitefraz. rinfusa motrice) 374375; naz. rinfusa 370371; est. rinfusa (prot. 44%)350351; estera rinfusa pellets non quot.; di pesce (prot. 72% s.t.q.) nonquot.; (prot. 64% s.t.q.) non quot.; Polpe di bietola secche 170171.Caseari
Zangolato di creme fresche per la burrificazione 2,50; siero f.co caseificio(per 100 kg) 0,150,32. Parmigiano reggiano qualita' scelta 12% fra 01 per lotti di partita Produzione minimo 30 mesi e oltre 1111,15; Produzioneminimo 24 mesi e oltre 9,8510,10; Produzione minimo 18 mesi e oltre 9,259,50; Produzione minimo 12 mesi e oltre 8,608,85.
TrevisoRilevazione della Borsa merci di Treviso del 25/10/2016. Prezzi in ¤.
ViniAlla prod., al grado/100 lt. Rossi Merlot: IGT Marca Trevigiana gr.10/12 5,80
6,20; DOC Venezia 6,506,70; DOC Piave non quot.; DOC Montello e C. Asolaninon quot.; Cabernet IGT Marca Trevigiana gr.11/13 66,50; DOC Venezia(Sauvignon/Franc) 77,50; DOC Piave non quot.; DOC Montello e C. Asolani nonquot.. Pinot nero IGT Marca Trevigiana gr.10,5/12 0,901. Raboso: IGT rossoMarca Trev. gr.9/11 6,507; IGT rosato Marca Trev. gr.9,5/11 6,507; DOC Venezia rosato 7,307,80; DOC Piave non quot.. Bianchi IGT Marca Trevig.gr.10.5/12 4,505; DOC Venezia bianco non quot.. Tai (Tocai Friulano) IGTMarca trevig. gr.10.5/12.5 5,506; DOC Piave non quot.. Verduzzo IGT Marca trevig. gr.10/12 66,30; DOC Piave non quot.. Pinot Bianco IGT Marca trevig. gr.9.5/12.5 7,508; Pinot Grigio IGT Marca trevig. gr.12/12.5 0,951,05; v.n.f.(atto a Igt M.T.) non quot.; DOC Venezia non quot.. Chardonnay IGT Marcatrevig. gr. 9.5/12.5 7,207,80; DOC Piave 7,508; DOC Venezia 7,508. Incrocio Manzoni 6.0.13 IGT Marca trevig. gr. 11/12.5 0,901. Sauvignon IGT Marca trevig. gr. 10/12 79; Glera IGT Marca trevig. gr. 9/10 non quot.; IGTcolli trevig. gr.9/10 non quot.. Prosecco Doc 1,752; v.n.f. (atto a Prosecco Doc)gr. 9/10 non quot.; DOCG ConeglianoValdobbiadene 2,402,60; DOCG Superiore di Cartizze non quot.; DOCG Asolo 2,152,25; Pinot e Chardonnay (atti al taglio con DOCG) 1,902,10. Vino Novello rosso gradi 12 0,900,95. Mosti conc. (gr. Fehling in peso x0.6x100kg) conc. Rosso nonquot.; concentrato rettif. naz. 2,903,10.
VercelliRilevazione della Borsa merci di Vercelli del 25/10/2016 (escluse
mediazioni, Iva e per i Risoni i diritti di contratto per l'Ente Nazionale Risi),Cereali
Prezzi intesi per pagamento a 60 gg. data contratto. per i Risi f.co riseria, sumezzo trasporto o p.za tela merce.
Risoni Balilla, Centauro e similari 275285; Sole CL 270280; Selenio esimilari 335350; Tipo Ribe 278288; Loto e similari 295310; Augusto 325335; S. Andrea e similari 285295; Roma e similari 285335; Baldo e similari 320335; Arborio e Volano 440480; Carnaroli e similari 450520; Thaibonnete similari 275285. Sottoprodotti del Riso corpetto 350360; mezzagrana330350; risina, risetto 325335; risetto parboiled 245295; grana verde 215225; pula max 1 % di silice 105120; pula 92102; lolla 3340; Frumento panificabile non quot.; altri usi non quot.. Orzo naz. leggero p.s.min. di 60 non quot.; naz. pesante p.s. magg. di 60 non quot.. Granoturco ibrido<5 ppb 165168; ibrido <20 ppb non quot.; verde base 30% umidita' <20 ppbnon quot.. Leguminose soia nazionale 350360; Risi>TH>lavorati: Originario(comune) 520570; Selenio 620680; S.Andrea 550600; Roma 610660; Baldo 610660; Ribe 550580; Augusto 600650; Arborio 10001100; Carnaroli 11001200; Thaibonnet 500550. Risi Parboiled Ribe 650680; Baldo 710760; Thaibonnet 600650. Leguminose fagioli tipo Saluggia 20002200. Avena naz. non quot.. Farina frumento panif. 300 W prot. 13 600610; frumento panif. max 220 W 510530; di granoturco integrale 250260. Crusca 170180. Tritello 160170. Foraggi fieno di erba medica nazionale 150160; fieno maggengo di prato 90100; fieno agostano nonquot.. Paglie di frumento, segale e orzo 100110; di riso 4050.
BORSA ELETTRICAPrezzo unico nazionale del 02.11.2016Ore ¤/MWh Ore ¤/MWh Ore ¤/MWh01.00 52,000000 09.00 64,894720 17.00 67,71138002.00 46,210940 10.00 62,089620 18.00 77,21471003.00 44,190620 11.00 59,304080 19.00 86,99708004.00 43,060000 12.00 58,021230 20.00 78,85753005.00 44,850000 13.00 56,442500 21.00 66,69138006.00 44,880000 14.00 55,562070 22.00 61,78674007.00 55,582760 15.00 58,335610 23.00 57,57107008.00 60,742710 16.00 59,400350 24.00 52,564080
INDICI CONFINDUSTRIAIndici dei prezzi delle merci aventi mercato internaz., (34 prodotti) ponderati sulcommercio mondiale (Usd) e sul commercio italiano (º)
Dollari correnti(base 1977=100)
Euro correnti(base 1977=100)
Ago16 Lug16 Ago15 Ago16 Lug16 Ago15
Alimentari (tot.) 119,66 121,99 136,38 121,75 125,79 139,74Bevande 92,54 92,64 71,96 94,08 95,46 73,66Cereali 154,23 166,54 175,86 156,91 171,73 180,14Carni 101,11 98,92 154,34 102,96 102,09 158,24Grassi 162,66 160,50 139,47 165,44 165,44 142,83Non alimentari (tot.) 348,68 347,31 308,20 354,80 358,19 315,79Fibre 211,31 197,02 190,08 214,82 203,02 194,58Vari industriali 303,82 304,41 348,09 309,31 314,10 356,82Metalli 459,41 461,92 320,24 467,42 476,32 328,05Combustibili (totale) 352,52 348,97 356,21 358,80 359,98 365,04Totale (escl. combust.) 248,19 248,45 232,81 252,55 256,23 238,54Totale generale 305,68 303,83 300,81 311,09 313,14 308,24
DIAMANTIValori Best Average, in dollari Usa per carato. I prezzi indicati si intendono per la venditaall'ingrosso e all'origine nei Paesi di produzione, al netto di spese, valore aggiunto e imposte.Brillanti da 0.50 0.69 carati Colore Qualità Valori al 26.10.2016D (bianco extra eccezionale +) if 5610 6825E (bianco extra eccezionale) vvs1 3520 4518E (bianco extra eccezionale) vvs2 2743 3352F (bianco extra +) vs1 2390 2977G (bianco extra) if 3380 4042G (bianco extra) vvs1 2880 3608H (bianco) vvs2 2280 2725H (bianco) vs1 2175 2711I (bianco sfumato) vs2 15962079J (bianco sfumato) if 1836 2444J (bianco sfumato) vvs1 1565 1999K (bianco leggermente colorito) vvs2 1288 1598K (bianco leggermente colorito) vs1 1298 1602Valutazione riferita a pietre corredate da certificazione di validità internazionale, tagliate a«brillante», di buone proporzioni di taglio, esenti da particolarità naturali indesiderate.
Fonte: Rapaport, New York (Internet: www.diamonds.net)
In lieve ribassomais e semi oleosidi Alessio Romeo
Con la Granaria di Milano chiusa per la festività dell'1 novembre sono state le
Borse mondiali, in questo inizio di settimana, a frenare parzialmente la tendenza al rialzo dei principali cereali e del grano in particolare. Mentre mais e soia hanno accusato frazionali ribassi, al Chicago board of trade, punto di riferimento mondiale, il frumento ha messo a segno nuovi rialzi, nonostante i fondamentali del mercato restino ribassisti zavorrati da un livello di scorte molto elevato. Oltre all’incertezza sul raccolto canadese di grano duro, che sta sostenendo la ripresina delle ultime settimane, c'è anchela forte domanda di cereali da parte dei paesidella sponda sud del Mediterraneo, a partiredall'Egitto, a spingere le quotazioni lontano dai minimi dove erano precipitate nei mesi scorsi. A confermarlo anche la forte domanda di noli per navi di media taglia per l'exportdi granaglie in partenza dal Mar Nero.
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La copertina. Il libro firmato da Michele Corradino, Chiarelettere