Camera Civile del Foro di Bergamo
Ispettorato Territoriale del Lavoro
Bergamo Sala dell’Associazione Mutuo Soccorso via Zambonate 33
18 aprile 2018
Dr.ssa Elena Raschellà
Si rappresenta che ai sensi della Circolare del 18/03/04 del Ministero del lavoro le considerazioni contenute nel
presente scritto sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno in alcun modo carattere impegnativo per
l’Amministrazione di appartenenza
IL LAVORO IN COOPERATIVA
Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bergamo
Ispezioni sulle cooperative in provincia, criticità frequenti: appalti, distacchi e somministrazione
Bergamo Sala dell’Associazione Mutuo Soccorso via Zambonate 33
18 aprile 2018
Dr.ssa Elena Raschellà
D.Lgs 10 settembre 2003 n.276 Attuazione delle deleghe in materia di
occupazione e mercato del lavoro, di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n.
30 (Titolo III Somministrazione di lavoro Appalto di Servizi Distacco) Artt.
20-30
D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 (cd Codice dei Contratti) Disciplina organica
dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni a
norma dell’art. 1, comma 7, della Legge 10 dicembre 2014, n. 183 Capo
IV Artt. 30-40
D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8 Disposizioni in materia di depenalizzazione,
a norma dell’art. 2, comma 2, della Legge 28 aprile 2014 n. 67 Artt. 1 e
6 (regime ordinario) Artt. 8 e 9 (regime intertemporale)
Dr.ssa Elena Raschellà
Riferimenti normativi
Circolare Min Lav. n. 3/2004 in materia di distacco
Circolare Min Lav n. 48/2004 in materia di appalto
Circolare Min Lav n. 28/2005 in materia di distacco e cassa integrazione
Nota Min Lav 1006/2005
Circolare Min Lav. n. 7/2005 in materia di somministrazione di lavoro,
appalto, distacco
Circolare Min Lav n. 5/2011
Circolare Min. Lav. n. 6/2016
Dr.ssa Elena Raschellà
Prassi
Cass. 2583/2005 (distinzione appalto/somministrazione/irrilevanza
nomen iuris)
Cass. 24 novembre 2015 n. 23962 (appalto endoazienali non
genuini/compiti di mera gestione amm.va/ appaltatore non fittizio)
Cass, Sez Civ., 3 giugno 2014 n. 12357 (appalto endoazienali non
genuini/compiti di mera gestione amm.va/ appaltatore non fittizio)
Cass. pen. N. 46180/2013 (distacco illecito in mancanza di un interesse
proprio del distaccante)
Cass. 22 settembre 2017, n. 22082 (autonomia obbligazione solidale)
Cass, Sez. Civ., 07 febbraio 2017 n.3178 (indici rivelatori appalto
genuino)
Dr.ssa Elena Raschellà
Giurisprudenza
NOVITÀ INTRODOTTE DA D.LGS 81/2015 CD CODICE DEI CONTRATTI
Riordino normativa in materia di somministrazione, ridefinita negli artt.
30-40 D.Lgs. Cit.:
Abrogazione SOMMINISTRAZIONE FRAUDOLENTA (art 28 D.lgs 276/03)
Ridefinizione OBBLIGHI E DIVIETI tra SOMMINISTRATORE E UTILIZZATORE
LIMITI QUANTITATIVI in sostituzione delle PRECEDENTI «CAUSALI»
SPECIFICHE sia per somministrazione a tempo determinato che per quella
a tempo indeterminato (art 31 D.Lgs 81/15)
Abrogazione art 18, commi 3 e 3bis D.Lgs 276/03 (sostituiti da art. 40
commi 1 e 2) = RIDEFINIZIONE
Abrogazione artt. da 20 a 28 D.Lgs 276/03 (art 55 comma 1 lett d D.Lgs
81/2015))
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Appalto di servizi/Distacco
… SEGUE
MANTENIMENTO NORMATIVA D.LGS 276/03
REGIME AUTORIZZATORIO E ACCREDITAMENTI Agenzie per il Lavoro
(art. 4 e ss.)
APPALTO E DISTACCO (art 29 e 30 Tit III Capo II D.Lgs 276/03)
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Appalto di servizi/Distacco
NOVITÀ INTRODOTTE DA D.LGS 15 GENNAIO 2016 N. 8
Disposizioni in materia di depenalizzazione
(in vigore dal 06 febbraio 2016)
DEPENALIZZAZIONE reati puniti con la sola pena pecuniaria (art. 1):
Depenalizzazione somministrazione abusiva/utilizzazione illecita
Depenalizzazione appalto non genuino/distacco illecito
DISCIPLINA DOPPIO REGIME in base al tempus commissi delicti:
Regime ordinario (artt. 1 e 6): illeciti commessi post D.Lgs 8/2016
Regime intertemporale (artt. 8 e 9): illeciti commessi ante D.Lgs 8/2016
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Appalto di servizi/Distacco
DATI COMUNI (Tit III D.Lgs 276/03) Esternalizzazioni
Rapporto TRIANGOLARE –
Scissione tra TITOLARITA’ rapporto di lavoro e UTILIZZATORE effettivo
della prestazione LAVORATORE
UTILIZZATOREDATORE DI LAVORO
FORMALE
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Appalto di servizi/Distacco
DIFFERENZE
NATURA GIURIDICA
PRESUPPOSTI SOGGETTIVI E OGGETTTIVI
RATIO O CAUSA
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Appalto di servizi/Distacco
NOZIONEArt. 30 D.Lgs. N. 81/15
…l’agenzia mette uno o più dipendenti a disposizione di un utilizzatore
nell’interesse del quale e sotto il cui controllo e direzione il lavoratore svolge
attività…
SOGGETTIAGENZIA DI SOMMINISTRAZIONE autorizzata ai sensi del D.Lgs 276/03
UTILIZZATORE (anche non Imprenditore)
OGGETTOFORNITURA DI MANODOPERA a tempo DETERMINATO o a tempo
INDETERMINATO (staff leasing) con riconoscimento, in quest’ultimo caso, al
lavoratore di indennità di disponibilità per i periodi di non effettiva occupazione
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
STRUTTURA e NATURA GIURIDICA
DISTINZIONE TRA:
CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE (cd. contratto di fornitura con scopo
di lucro) tra Agenzia di Somministrazione e Utilizzatore: a tempo
determinato e a tempo indeterminato
CONTRATTO DI LAVORO SOMMINISTRATO tra la Agenzia di
Somministrazione e lavoratore somministrato: lavoro subordinato a
tempo indeterminato (Indennità di disponibilità) o a termine
Dr.ssa Elena Raschellà
Somministrazione di lavoro
Contratto di somministrazione
Il contratto di somministrazione è la relazionecommerciale fra i due datori di lavoro
Dr.ssa Elena Raschellà
FORMA(art 38, comma 1, D.LGS. 81/15)
OBBLIGO FORMA SCRITTA A PENA NULLITA’(AD SUBSTANTIAM)
COSTITUZIONE OPE LEGIS RAPP DI LAVORO ALLE DIPENDENZE UTILIZZATORE
CONTENUTO MINIMO DEL CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE (Art 33 comma 1 lettere a, b, c, d, già Art. 21 c. 4 lett a, b, c, d, e)
SOMMINISTRAZIONE IRREGOLARE E NON NULLA
COSTITUZIONE SU ISTANZA LAVORATORE RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIRETTE
DIPENDENZE DELL’ UTILIZZATORE
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di somministrazione
CONTENUTO/OBBLIGHI(art 38, C. 1, 2, 3, D.LGS 81/15)
CONTENUTO MINIMO:
Estremi autorizzazione agenzia di somministrazione
Numero lavoratori da somministrare
Indicazione eventuali rischi per la salute e sicurezza lavoratore e misure
prevenzione adottate
Data inizio e durata prevista per somministrazione
OBBLIGHI per UTILIZZATORE:
Comunicazione al somministratore trattamento economico normativo
applicabile ai lavoratori dipendenti svolgenti medesime mansioni da
somministrare
Rimborso oneri retributivi/previdenziali sostenuti dal somministratore
OBBLIGHI per SOMMINISTRATORE:
Informativa al lavoratore sul contenuto minimo, sulle mansioni cui sarà
adibito prima dell’invio in missione (ovvero all’atto di stipula del
contratto di lavoro)
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di somministrazione
CONDIZIONI=LIMITIQUANTITATIVI(Art. 31 D.Lgs. 81/15)
SOMMINISTRAZIONE A TEMPO DETERMINATO
LIMITI QUANTITATIVI Individuati dai CONTRATTI COLLETTIVI applicati da
UTILIZZATORE (anche aziendali per espresso rinvio art 51)SOSTITUISCONO
LE CAUSALI SPECIFICHE
Venir meno delle ragioni di natura tecnico, produttivo, organizzativo,
sostitutivo (Art. 20, c.4, D.Lgs 276/03) e delle precedenti ragioni di
natura temporanea e eccezionale
NO LIMITI QUANTITATIVI per inserimento PERSONALE «SVANTAGGIATO»
SOMMINISTRAZIONE A TEMPO INDETERMINATO
Possibile RICORSO ALLO STAFF LEASING ENTRO IL LIMITE DEL 20% dei
lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l’utilizzatore al 1°gennaio dell’anno di stipula del predetto contratto
Venir meno elenco tassativo di cui al D.Lgs 276/03 (art 20 comma 3)
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di somministrazione
DIVIETI(Art. 32 D.Lgs. 81/15/Art 20, c. 5, D.Lgs 276/03)
INVARIATI I DIVIETI
IL RICORSO AL CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE NON È AMMESSO:
Per la sostituzione lavoratori in sciopero;
Presso unità produttive interessate da licenziamenti collettivi nei sei
mesi precedenti relativi a personale adibito alle medesime mansioni
oggetto di somministrazione, fatta eccezione per sostituzione lav.ri assenti
o se la durata iniziale non supera i 3 mesi;
Presso unità produttive che siano interessate a procedure di riduzione
orario di lavoro e cassa integrazione;
Presso unità produttive che non abbiano effettuato una valutazione dei
rischi
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di somministrazione
Contratto di lavoro somministratoIl contratto di lavoro subordinato intercorrente tra Agenzia disomministrazione e lavoratore
DISCIPLINA RAPPORTO DI LAVORO: TUTELE (ART 34/35)
RAPPORTO di lavoro a TEMPO DETERMINATO o a TEMPO INDETERMINATO:
RINVIO alle relative discipline
PARITA’ di TRATTAMENTO ECONOMICO/NORMATIVO a parita’ di mansioni
svolte RISPETTO AI LAVORATORI di pari livello DELL’UTILIZZATORE (Art 35)
Rapporto di LAVORO A TEMPO INDETERMINATO:
Il lavoratore somministrato ha DIRITTO a INDENNITA’ DI DISPONIBILITA’ per i
periodi di non effettiva occupazione
Rapporto di LAVORO A TEMPO DETERMINATO:
Non si applicano al lavoratore somministrato i LIMITI di DURATA del
contratto a TEMPO DETERMINATO (36 mesi e successiva proroga di altri 12
mesi)
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di lavoro somministrato
SCISSIONE tra TITOLARITA’ del rapporto di lavoro/
UTILIZZATORE effettivo della prestazione lavorativa
SCISSIONE dei POTERI/ONERI inerenti il RAPPORTO DI LAVORO
SOLIDARIETA’ dell’UTILIZZATORE con SOMMINISTRATORE PER CORRESPONSIONE
TRATTAMENTO RETRIBUTIVO/PAGAMENTO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, fatto
salvo il diritto di rivalsa del primo nei cfr del secondo
NO PREVENTIVA ESCUSSIONE SOMMINISTRATORE: DIFF ACC.VA ART 12 124/04
RESPONSABILITA’ UNICA UTILIZZATORE per DIFFERENZE RETRIBUTIVE E
RISARCIMENTO DANNI dovuti al lavoratore in caso di adibizione a MANSIONI
SUPERIORI O INFERIORI (rispetto a quelle dedotte in contratto) non comunicate
preventivamente al somministratore
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di lavoro somministrato
….SEGUE
In capo a SOMMINISTRATORE
Obblighi (oneri) contributivi, previdenziali, assicurativi ed assistenziali
(applicabilità CCNL TERZIARIO)
Obbligo formazione/informazione sui rischi inerenti le mansioni
(eventualmente anche a carico dell’utilizzatore)
Esercizio potere disciplinare, su informativa ricevuta da utilizzatore circa
elementi oggetto di contestazione ai sensi art 7 Legge 300/70
Indennità di disponibilità per i periodi di non occupazione
In capo a UTILIZZATORE
esercizio potere direttivo e di controllo
Obbligo di prevenzione e protezione (eventuale obbligo
formazione/informazione sui rischi inserito in contratto)
Obbligo di informativa al somministratore su adibizione a mansioni
inferiori/superiori a quelle dedotte nel contratto di somministrazione
Dr.ssa Elena Raschellà
Contratto di lavoro somministrato
(Art 38 e 55 D.LGS. 81/2015)
Somministrazione nulla (Art. 38, c.1, D.Lgs. 81/15)
Contratto di somministrazione non stipulato in forma scritta
Costituzione ope legis rapporto di lavoro alle dipendenze dell’utilizzatore
Somministrazione irregolare (Art. 38, c.2 e 3, D.Lgs. 81/15)
Se stipulata al di fuori delle condizioni e limiti quantitativi espressamente sanciti da
da art 31 c. 1 e 2
Se il contratto di somministrazione non contiene una serie di informazioni dettagliate
all’art 33, c.1, lett a, b, c, d (cd contenuto minimo)
Se il contratto di somministrazione è stato posto in essere nei casi vietati dalla legge
(art 32)
costituzione su istanza del lavoratore rapporto di lavoro alle dipendenze
dell’utilizzatore (Ope iudici)
Tutti gli atti compiuti da somministratore (pagamenti retributivi/contributivi) liberano
l’utilizzatore dal debito corrispondente fino a concorrenza somma effettivamente
pagata
Dr.ssa Elena Raschellà
Apparato sanzionatorio civilistico
(Art 40 e 55 D.LGS. 81/2015, già art. 18, c. 3 e 3 bis, D.Lgs 276/03)
SANZIONE AMMINISTRATIVA DA EURO 250 A EURO 1.250
In capo a SOMMINISTRATORE:
Omessa preventiva informativa al lavoratore sul contenuto contratto
somministrazione (mansioni, durata prevedibile, inizio e durata ecc)
In capo ad UTILIZZATORE:
Ricorso a somministrazione al di fuori delle condizioni e limiti
quantitativi e nei casi espressamente vietati dalla Legge
Mancata fruizione da parte del lavoratore somministrato dei servizi
sociali e assistenziali di cui godono dipendenti utilizzatore
Omessa informativa a RSU/RSA, ogni 12 mesi, su numero contratti di
somministrazione, durata, numero lavoratori e relativa qualifica
Dr.ssa Elena Raschellà
Apparato sanzionatorio amministrativo
… SEGUE
SANZIONE AMMINISTRATIVA DA EURO 250 A EURO 1.250
In capo a SOMMINISTRATORE/UTILIZZATORE:
Omessa stipulazione contratto di somministrazione in forma scritta,
riportante le informazioni richieste all’art. 33, c. 1
Omessa tutela della parità di trattamento economico normativo del
lavoratore somministrato per l’intera durata somministrazione
Dr.ssa Elena Raschellà
Apparato sanzionatorio amministrativo
Somministrazione fraudolenta abrogazione dal 25.06.2016
(Art.27 276/03)
Somministrazione abusiva/utilizzazione illecita
RINVIO
Dr.ssa Elena Raschellà
Apparato sanzionatorio penalistico
APPALTO
(Art 29 D.Lgs 276/03 e s.m.i.)
Il contratto di appalto si distingue dalla somministrazione di lavoro per la
ORGANIZZAZIONE DEI MEZZI NECESSARI da parte dell’appaltatore, che
può anche risultare, in relazione alle esigenze dell’opera o del servizio dedotti
in contratto, dall’ESERCIZIO DEL POTERE ORGANIZZATIVO E DIRETTIVO
nei confronti dei lavoratori utilizzati nell’appalto, nonché per l’assunzione, da
parte del medesimo appaltatore, del RISCHIO DI IMPRESA
Art 1655 c.c. «L’appalto è il contratto con il quale una parte assume, con
organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il
compimento di un opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro»
Art. 2082 c.c. «E’ imprenditore chi esercita un’attività economica organizzata
al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi»
Dr.ssa Elena Raschellà
APPALTO
PRESUPPOSTI SOGGETTIVI
APPALTATORE= IMPRENDITORE
ORGANIZZAZIONE DEI MEZZI NECESSARI/RISCHIO DI IMPRESA
COMMITTENTE= DATORE DI LAVORO/IMPRENDITORE
PRESUPPOSTI OGGETTIVI
REALIZZAZIONE DI UN OPERA O SERVIZIO DIVERSA DA QUELLA
SVOLTA DA COMMITTENTE=KNOW HOW
REALIZZAZIONE DI UNA PARTE DEL PROCESSO PRODUTTIVO DEL
COMMITTENTE IN AUTONOMIA OVVERO SOTTO ESCLUSIVA
DIREZIONE CONTROLLO ORGANIZZAZIONE DEI PROPRI LAVORATORI
Dr.ssa Elena Raschellà
APPALTO
APPALTO = OBBLIGAZIONE DI RISULTATO
CONTRATTO D’OPERA art 2230 c.c. = OBBLIGAZIONE DI MEZZI (prevalenza prestazione propria ad es idraulico che monta caldaia)
SOMMINISTRAZIONE = MESSA A DISPOSIZIONE FORZA LAVORO
PER FINALITA’ LUCRATIVE
rischio di impresa in capo ad utilizzatore
se non copre i costi somministrazione
Dr.ssa Elena Raschellà
APPALTO
IMPRESA IN SENSO FORMALE E SOSTANZIALE
ORGANIZZAZIONE MEZZI NECESSARI/RISCHIO D’IMPRESA
ESERCIZIO POTERE ORGANIZZATIVO E DIRETTIVO APPALTATORE
Dr.ssa Elena Raschellà
INDICI APPALTO GENUINO
ORGANIZZAZIONE MEZZI NECESSARI/RISCHIO D’IMPRESA
Autonoma organizzazione funzionale e gestionale di impresa
Appaltatore con autonoma organizzazione (tecnica e economica) di
carattere e natura imprenditoriale (capitali, macchine, forza lavoro vedi
DVR, Reg beni ammortizzabili, DURC)
Impiego capitali, macchine, strumenti di lavoro negli appalti che
necessitano di apporto materiale (irrilevante se manca esercizio potere
direttivo/organizzativo)
Struttura tecnica specialistica nel settore oggetto di appalto/KNOW
HOW (ditta appaltatrice con signicativa esperienza nel settore oggetto di
appalto ad es. appalti endoaziendali)
RISCHIO D’IMPRESA: l’appaltatore ha struttura imprenditoriale ed opera
per conto di più imprese (attenzione alle monocommittenze)
Dr.ssa Elena Raschellà
INDICI APPALTO GENUINO
ESERCIZIO POTERE ORGANIZZATIVO E DIRETTIVO APPALTATORE
per appalti in cui non necessita l’apporto materiale
No inserimento nel processo produttivo/organizzativo del committente
No promiscuità tra lavoratori committente e lavoratori appaltatore
(fasi diverse ciclo produttivo committente/separazione in reparti diversi, ove
possibile)
Identificazione/distinzione lavoratori appaltatore con propria divisa
Titolarità potere organizzativo direttivo in capo appaltatore che lo esercita
tramite proprio responsabile, presente presso committente
Titolarità controllo su qualità lavoro/orario di lavoro/ assenze (ferie, malattia,
ecc)
Titolarità esercizio potere disciplinare in capo ad appaltatore
Corrispettivo pattuito sul risultato finale e non su base oraria
Dr.ssa Elena Raschellà
INDICI APPALTO GENUINO
SCISSIONE TITOLARITA’ rapporto di lavoro/
DESTINATARIO prestazione lavorativa
A carico di APPALTATORE oneri RETRIBUTIVI/CONTRIBUTIVI
OBBLIGAZIONE SOLIDALE tra COMMITTENTE E
APPALTATORE/SUBAPPALTATORI nel termine di due anni dalla
cessazione dell’appalto
Costituzione rapporto di lavoro su istanza lavoratore nei confronti di
committente, con ricorso notificato anche solo a quest’ultimo, in caso di
APPALTO NON GENUINO (ope iudicis)
Dr.ssa Elena Raschellà
APPALTO
Le procedure di certificazione possono essere
utilizzate, sia in sede di stipulazione di appalto
di cui all'art. 1655 cod.civ. (e art. 29 D.Lgs.
276/03) sia nelle fasi di attuazione del relativo
programma negoziale, anche ai fini della
distinzione concreta tra somministrazione di
lavoro e appalto
(art. 84, co. 1, D.lgs 276/03)
CERTIFICAZIONE APPALTO
Dr.ssa Elena Raschellà
(Art 30 D.Lgs 276/03 e s.m.i.)
L’ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro, per
SODDISFARE UN PROPRIO INTERESSE, pone TEMPORANEAMENTE uno
o più lavoratori A DISPOSIZIONE DI ALTRO SOGGETTO per l’esecuzione di
una DETERMINATA ATTIVITÀ LAVORATIVA
ATTO UNILATERALE = Esercizio di potere organizzativo del datore di lavoro di
dislocare l’attività lavorativa di uno o più dipendenti per soddisfare un proprio
interesse
PRESUPPOSTI DI LEGITTIMITA’:
INTERESSE DISTACCANTE
TEMPORANEITA’ DISTACCO
ATTIVITA’ PREDETERMINATA
Dr.ssa Elena Raschellà
DISTACCO
INTERESSE DISTACCANTE:
specifico, rilevante, concreto, PERSISTENTE per intera durata
distacco ( interesse alla formazione professionale del dipendente ad es su
utilizzo nuovo macchinario, franchising)
NO MERO INTERESSE LUCRATIVO ma INTERESSE PRODUTTIVO
(ad es al buon andamento della società controllata o partecipata)
REALE ESIGENZA DI IMPRENDITORIALITÀ, volta a razionalizzare,
equilibrandole, le forme di sviluppo di tutte le aziende del gruppo
le societa’ del gruppo devono mantenere la PROPRIA AUTONOMIA pur
all’interno di una COLLABORAZIONE PROFESSIONALE (non
costituiscono una unica persona giuridica)
CONTRATTO DI RETE = interesse distaccante in re ipsa
(Legge 10 febbraio 2009 n. 33 e s.m.i.)
Dr.ssa Elena Raschellà
DISTACCO
INTERESSE DISTACCANTE:
specifico, rilevante, concreto, PERSISTENTE per intera durata
distacco ( interesse alla formazione professionale del dipendente ad es su
utilizzo nuovo macchinario, franchising)
NO MERO INTERESSE LUCRATIVO ma INTERESSE PRODUTTIVO
(ad es al buon andamento della società controllata o partecipata)
REALE ESIGENZA DI IMPRENDITORIALITÀ, volta a razionalizzare,
equilibrandole, le forme di sviluppo di tutte le aziende del gruppo
le societa’ del gruppo devono mantenere la PROPRIA AUTONOMIA pur
all’interno di una COLLABORAZIONE PROFESSIONALE (non
costituiscono una unica persona giuridica)
CONTRATTO DI RETE = interesse distaccante in re ipsa
(Legge 10 febbraio 2009 n. 33 e s.m.i.)
Dr.ssa Elena Raschellà
DISTACCO
TEMPORANEITA’ DISTACCO
NO DEFINITIVITA’ (come nel trasferimento)
indipendentemente da durata distacco
Casi speciali
Possibile UTILIZZO ALTERNATIVO a CASSA INTEGRAZIONE/
procedure di LICENZIAMENTO COLLETTIVO (Circ. 28/05)
Dr.ssa Elena Raschellà
DISTACCO
Dr.ssa Elena Raschellà
SCISSIONE TITOLARITA’ rapporto di lavoro/
DESTINATARIO prestazione lavorativa
LAVORATORE DISTACCATO resta DIPENDENTE DISTACCANTE
ancorchè inserito nell’organizzazione produttiva DISTACCATARIO
ONERI RETRIBUTIVI/CONTRIBUTIVI in capo a DISTACCANTE (dat lav)
TITOLARITA’ potere ORGANIZZATIVO in capo a DISTACCATARIO
Costituzione rapporto di lavoro su istanza lavoratore nei confronti di
distaccatario, con ricorso notificato anche solo a quest’ultimo, in caso di
DISTACCO NON GENUINO (ope iudicis)
DISTACCO
NUOVO APPARATO SANZIONATORIO
(D.Lgs 15 gennaio 2016 n. 8)
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DEPENALIZZAZIONE
DEPENALIZZAZIONE REATI puniti con la SOLA PENA PECUNIARIA(art. 1)
SOMMINISTRAZIONE ABUSIVA: esercizio non autorizzato somministrazione di
manodopera (art.18, c.1, prima parte, D.Lgs 276/03 mod. da D.Lgs 8/16)
UTILIZZAZIONE ILLECITA: utilizzatore che ricorra alla somministrazione di
prestatori di lavoro da parte di soggetti non autorizzati (art.18, c.2,
D.Lgs 276/03 mod da D.Lgs 8/16)
APPALTO NON GENUINO (art 18, c. 5bis, D.Lgs 276/03 mod da D.Lgs 8/16)
DISTACCO ILLECITO (art 18, c. 5bis, D.Lgs 276/03 mod da D.Lgs 8/16)
Dr.ssa Elena Raschellà
SOMMINISTRAZIONE ABUSIVA/UTILIZZAZIONE ILLECITA
APPALTO NON GENUINO/DISTACCO ILLECITO
DISCIPLINA DOPPIO REGIME in base al TEMPUS COMMISSI DELICTI:
REGIME ORDINARIO (artt. 1 e 6): illeciti consumati post D.Lgs 8/2016
REGIME INTERTEMPORALE (artt. 8 e 9):illeciti ante D.Lgs 8/2016
Applicazione regime ordinario per le fattispecie non ancora definite alla
data del 06.02.2016 con sentenza di archiviazione (eventuale estinzione
reato) o condanna, o per intervenuta ottemperanza alla prescrizione
impartita ai sensi art. 15 D.Lgs 124/04;
Restituzione atti da Procura alla P.A. per applicazione ILLECITO
AMMINISTRATIVO ex Legge 689/81 (termine 90 gg maggio 16)
Dr.ssa Elena Raschellà
DEPENALIZZAZIONE
SANZIONE AMMINISTRATIVA 50 € PER LAVORATORE OCCUPATO E PER
OGNI GIORNATA DI LAVORO
PENA PROPORZIONALE FISSA
DA UN MINIMO DI 5.000 € A UN MASSIMO DI 50.000 €
(indipendentemente da num lavoratori occupati)
RINVIO A LEGGE 689/81
INDIVIDUAZIONE TRASGRESSORE/OBBL IN SOLIDO
(OBBL AUTONOME)
NON APPLICABILITA’ ISTITUTO DIFFIDA EX ART 13 D.LGS 124/04
Dr.ssa Elena Raschellà
DEPENALIZZAZIONE
MOLTIPLICAZIONE RELATIVA AL NUMERO GG COMPLESSIVE
ENTRO I TETTI MINIMO E MASSIMO
ESEMPLIFICAZIONE:
1) 1 lav.re x 10 gg x 50 €= 500 € < 5.000 (5000/3= 1.666,67)
2) 10 lav.ri x 15 gg x 50 €= 7.500 > 5.000 (7.500/3= 2.500)
3) 15 lav.ri x 1 g x 50 € = 750 € (V.PUNTO 1)
Dr.ssa Elena Raschellà
DEPENALIZZAZIONE
(ART 1, COMMA 2, D.Lgs n. 8/2016/Circolare n. 6/2016)
ESCLUSIONIFattispecie aggravate sanzionate con PENA DETENTIVA, sola, in alternativa o
congiunta a pena pecuniaria, vanno considerate
FATTISPECIE AUTONOME DI REATO E NON CIRCOSTANZE AGGRAVANTI
SOMMINISTRAZIONE ABUSIVA/UTILIZZAZIONE ILLECITA
In caso di SFRUTTAMENTO DI MINORI
(arresto fino a 18 mesi e ammenda aumentata fino al sestuplo)
Dr.ssa Elena Raschellà
DEPENALIZZAZIONE