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IL MALIGNANO - Una scuola per il tuo futuroPer questo è importante pensare a ciò che si posta...

Date post: 26-May-2020
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Il Malignano Edizione del 28/12/2017 Dal 2017, il meglio del Malignani 1 IL MALIGNANO Solo i ragazzi possono capire le diverse sfaccettature del mondo social. Come farlo? Attraverso un confronto! CONNESSI”, farlo nel modo giusto Il giornalismo e i social nellera del digitale in un convegno dal sapore alternativo I n una società sviluppata e moderna come quel- la dei giorni nostri, chiunque è continuamente bombardato da ogni tipo di informazione; sia- mo davvero sicuri, però, che queste siano tutte vere e che ogni utente sia protetto? Queste alcune delle tematiche trattate sabato 18 novembre nel convegno organizzato dai ragazzi del MVScuola in occasione della maggiore età delliniziativa. Compie, infatti, 18 anni la redazio- ne giovani, guidata con passione ed energia da Ga- briella Scrufari, che, tramite un inserto nel Mes- saggero Veneto realizzato dai ragazzi, informa ogni mercoledì giovani e non su tematiche riguar- danti il panorama regionale. Lintero convegno è stato quindi coordinato dai cinquanta ragazzi del MVS che, nellambito dellalternanza scuola- lavoro, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con dei giornalisti affermati. Inutile raccontare lentusiasmo dei ragazzi nel potersi cimentare con realtà che potrebbero essere quelle del loro futuro e nel poter porre domande e ottenere risposte accatti- vanti e esaurienti. Un convegno frizzante e stimo- lante, con numerosi relatori che, seppur provenien- ti da diversi ambiti, si sono focalizzati sui social: Youtuber, giornalisti, imprenditori, un rappresen- tante della polizia postale e il professore più giova- ne dItalia. Il palcoscenico ha visto passare in ras- segna Alice Luvisoni, Davide Dal Maso, Max An- dreetta, Luca Penna, il Sovraintendente Capo del Compartimento della Polpost di Trieste, Giacomo Trevisan, Simone Puksic e Paolo Ermano. Insom- ma, davvero tantissimi i relatori al servizio dei gio- vani per una fruizione sempre più consapevole e funzionale della rete. Oltre agli avvertimenti sui rischi che si possono correre sui social network, non sono mancati sug- gerimenti e riflessioni sulla possibilità di introdurre nel lavoro quotidiano i social, per incrementare le vendite di un proprio prodotto o per guadagnare tramite la pubblicazione di tutorial su Youtube. Il convegno è stato realizzato a regola darte: lalternarsi di discorsi seri a situazioni più leggere ha permesso agli spettatori di non distogliere lattenzione e seguire il di- battito con disinvoltura. I vari discorsi dei relatori sono stati esaurienti ma non eccessivamente lunghi e per non togliere tempo a nessuno, i ragazzi del MVS hanno fatto passare sul palco un simpatico orologio per ricordare che il tempo stringeva. Ad ogni discorso che si concludeva lo scroscio di applausi era notevole, a ricordare il sold out dei posti in sala. I relatori si sono recati fuori dalla hall assieme ai ragazzi proprio per poter avere un confronto diretto con le giovani menti e avere la possibilità di rispondere alle domande poiché non era stato possibi- le farlo prima a causa della grandezza della sala. Il con- vegno, perciò, ha raccolto un gran successo da parte del giovane pubblico, stimolando in esso riflessioni che po- trebbero trasformarsi nel disegno di un futuro che acco- muni gli spettatori più intraprendenti. Ai ragazzi è stata anche offerta dallERSA la merenda durante la pausa, momento gradito allinsegna della salute. Elisa Calligaro Il gigante dellinformatica friulana davanti ai giovani Insiel mette in luce l'importanza del digitale G li studenti convenuti al teatro Nuovo Giovan- ni da Udine sono stati i diretti interessati dell'intervento tenuto da Insiel riguardo alle opportunità delle nuove tecnologie. Il gigante dell'in- formatica friulana vanta un fatturato di oltre 100 mi- lioni e con i suoi 700 dipendenti conduce il progres- so tecnologico delle aziende della Regione. Per illu- strare il progetto a lungo termine dell'azienda è salito sul palco Simone Puksic, presidente della compa- gnia. Secondo la sua esperienza le nuove generazioni avranno il compito di fare da tramite tra il mondo del digitale e le aziende. Il digitale è la più grande op- portunità della vostra vita”. Forte di questa convin- zione il presidente Puksic scommette sui giovani e sulle loro abilità inedite per portare innovazione a Insiel e di conseguenza al Friuli. Internet […] vi sta offrendo la possibilità di costruire il vostro futuro, […] qualunque strada decidiate di intraprendere le competenze digitali saranno parte di essa”. Queste le parole cariche di speranza e fiducia nel futuro che fanno breccia nell'animo dei presenti. Secondo Puk- sic, quindi, internet è la più grande arma di costru- zione di massa, adesso sta alle nuove generazioni decidere come usarla. Gianmarco Casula e Alessandro Gerussi I SOCIAL: L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA Al teatro Giovanni da Udine il comandante Luca Penna ha parlato di tutti i rischi e pericoli che si possono incontrare sulla rete G rande silenzio ed attenzione sono calati fra gli studenti all'eco delle parole del dottor Luca Penna, il so- vrintendente capo del Compartimento Polizia Postale di Trieste, ospite d'eccezione all'evento Connessitenutosi presso il teatro Giovanni da Udine. Il messaggio è chiaro e diretto: giovani state attenti a come utilizzate Internet! Internet infatti è uno strumento innovativo potentissimo che tuttavia deve essere utilizzato con prudenza perché i rischi in cui ci si può imbattere sono del più svariato genere: dal chattarecon degli sconosciuti dalle discutibili intenzioni, al rendere pubbliche delle foto imbarazzanti, all'essere addirittura vittime di questo nuovo fenomeno denominato cyberbullismo”. Ciò che ha scioccato maggiormente del discorso del capitano Penna sono state le parole spese riguardo ai rimedi che si possono attuare nelle situazioni sopra descritte: ha rivelato che è possibile risalire all'identikit dei malintenzionati e, in seguito, denunciarli, tuttavia non è possibile fare nulla riguardo all'e- liminazione dei dati presenti online; questo perché, nel caso dei più importanti social (come instagram, facebook e twitter) la legislazione vigente è quella americana e poi, anche potendo intervenire, nulla vieta ad una persona di salvare la foto altrove, rendendo così vana qualunque azione di eliminazione. Inoltre il dottor Penna ha eviden- ziato più volte che il tempo di intervento è praticamente nullo, infatti, dato che una volta raggiunto il ricevente, dell'informazione abbiamo praticamente perso la proprietà”, l'intervallo in cui si potrebbe teoricamente agire è quello in cui il messaggio viaggia da mittente a destinatario; tuttavia, la velocità a cui il messaggio viaggia è tale da fargli fare il giro del mondo in pochi secondi, e rendendo impossibile qualsiasi rimedio. L'impressione è quin- di quella di aver creato qualcosa di incontrastabile, che va' al di là del nostro controllo e, di conseguenza, diventa sempre più difficile trovare una soluzione ai propri errori, portando anche a soluzioni dagli esiti tragici. David DAmpolo e Marco Cavalleri IL PROF. PIÚ GIOVANE D'ITALIA INTRATTIENE IL PUBBLICO UDINESE Davide Dal Maso: il valore di essere giovani fa da connessione fra analogico e digitale P resente al conve- gno anche Davi- de Dal Maso, il professore più giovane d'Italia. Ad appena ven- tidue anni è già, infatti, insegnante di social marketing all'istituto superiore di Vicenza grazie ad una formazio- ne conseguita a Cardiff (Galles, UK), dopo aver vinto un concorso del progetto Erasmus Plus. Un ragazzo intra- prendente, apprezzato dal pubblico e con l'o- biettivo di valorizzare i giovani e le loro abilità nel campo della tecnologia. Il suo scopo è quello di collaborare con le aziende come coach per formare nuovi addetti vendita 2.0, in modo da incrementare la quantità e la qualità di queste ulti- me. Un esempio potrebbe essere, infatti, quello di uti- lizzare i social, come Facebook e Instagram, come strumento pubblicitario mirato all'aumento dei clienti. Un problema esposto dal relatore è, quello della man- canza di un'adeguata preparazione da parte dei docenti e degli alunni nei confronti del digitale, nonostante l'epoca lo richieda. Proprio per questo il giovane si dedica alla divulgazione delle sue conoscenze sull'ar- gomento attraverso lezioni e convegni, in scuole o aziende, per favorire lo sviluppo di una società avan- zata che stia al passo con le innovazioni tecnologiche. Pertanto si considera un professore del domani che, per essere coerente con la sua giovinezza, ha salutato il pubblico con un selfie di gruppo, pubblicandolo im- mediatamente sui social. Sara Nazzi e Chiara Notarnicola D edicato a te, o sommo Filo- sofo dei social, che dedichi il tuo tempo a spiegarci il mondo, come funziona e come do- vrebbe funzionare. Con le tue solide basi da tuttologo e presunto laureato in lettere ci regali, tra un orrore grammaticale e laltro, vere e pro- prie perle di saggezza. Tu che sei un grande lettore di grandi letture, quali Di più Tv”, “Donnamodernae IL FILOSOFO DEI SOcIAL: La Gazzetta dello Sportsì che lo sai come funziona il mondo. Il Filo- sofo dei social ha unampia cono- scenza della realtà e sa offrire solu- zioni ad ogni problema attraverso tes(t)i di unestrema qualità logica e lessicale. Il lettore medio, invece, chiaramente estasiato, prova ammi- razione davanti ai veri intellettuali del nuovo millennio. Aspetti impor- tanti della vita quotidiana come lo Stato 2.0 secondo Casa Pound, il calciomercato milanista e i rimedi fai-da-te per avere la pancia piatta non possono essere chiaramente sottovalutati! Michele Canetti
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Page 1: IL MALIGNANO - Una scuola per il tuo futuroPer questo è importante pensare a ciò che si posta prima di condividere. Fa-cebook, Instagram, Whatsapp, come sostenuto dall'ex iena Max

Il Malignano Edizione del 28/12/2017 Dal 2017, il meglio del Malignani

1

IL MALIGNANO Solo i ragazzi possono capire le diverse sfaccettature del mondo social. Come farlo?

Attraverso un confronto! “CONNESSI”, farlo nel modo giusto

Il giornalismo e i social nell’era del digitale in un convegno dal sapore alternativo

I n una società sviluppata e moderna come quel-la dei giorni nostri, chiunque è continuamente bombardato da ogni tipo di informazione; sia-

mo davvero sicuri, però, che queste siano tutte vere e che ogni utente sia protetto? Queste alcune delle tematiche trattate sabato 18 novembre nel convegno organizzato dai ragazzi del MVScuola in occasione della maggiore età dell’iniziativa. Compie, infatti, 18 anni la redazio-ne giovani, guidata con passione ed energia da Ga-briella Scrufari, che, tramite un inserto nel Mes-saggero Veneto realizzato dai ragazzi, informa ogni mercoledì giovani e non su tematiche riguar-danti il panorama regionale. L’intero convegno è stato quindi coordinato dai cinquanta ragazzi del MVS che, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con dei giornalisti affermati. Inutile raccontare l’entusiasmo dei ragazzi nel potersi cimentare con realtà che potrebbero essere quelle del loro futuro e nel poter porre domande e ottenere risposte accatti-vanti e esaurienti. Un convegno frizzante e stimo-lante, con numerosi relatori che, seppur provenien-ti da diversi ambiti, si sono focalizzati sui social: Youtuber, giornalisti, imprenditori, un rappresen-tante della polizia postale e il professore più giova-ne d’Italia. Il palcoscenico ha visto passare in ras-segna Alice Luvisoni, Davide Dal Maso, Max An-dreetta, Luca Penna, il Sovraintendente Capo del Compartimento della Polpost di Trieste, Giacomo Trevisan, Simone Puksic e Paolo Ermano. Insom-ma, davvero tantissimi i relatori al servizio dei gio-vani per una fruizione sempre più consapevole e funzionale della rete. Oltre agli avvertimenti sui rischi che si possono correre sui social network, non sono mancati sug-gerimenti e riflessioni sulla possibilità di introdurre nel lavoro quotidiano i social, per incrementare le vendite di un proprio prodotto o per guadagnare tramite la pubblicazione di tutorial su Youtube. Il

convegno è stato realizzato a regola d’arte: l’alternarsi di discorsi seri a situazioni più leggere ha permesso agli spettatori di non distogliere l’attenzione e seguire il di-battito con disinvoltura. I vari discorsi dei relatori sono stati esaurienti ma non eccessivamente lunghi e per non togliere tempo a nessuno, i ragazzi del MVS hanno fatto passare sul palco un simpatico orologio per ricordare che il tempo stringeva. Ad ogni discorso che si concludeva lo scroscio di applausi era notevole, a ricordare il sold out dei posti in sala. I relatori si sono recati fuori dalla hall assieme ai ragazzi proprio per poter avere un confronto diretto con le giovani menti e avere la possibilità di rispondere alle domande poiché non era stato possibi-le farlo prima a causa della grandezza della sala. Il con-vegno, perciò, ha raccolto un gran successo da parte del giovane pubblico, stimolando in esso riflessioni che po-trebbero trasformarsi nel disegno di un futuro che acco-muni gli spettatori più intraprendenti. Ai ragazzi è stata anche offerta dall’ERSA la merenda durante la pausa, momento gradito all’insegna della salute.

Elisa Calligaro

Il gigante dell’ informatica

friulana davanti ai giovani Insiel mette in luce l'importanza

del digitale

G li studenti convenuti al teatro Nuovo Giovan-ni da Udine sono stati i diretti interessati dell'intervento tenuto da Insiel riguardo alle

opportunità delle nuove tecnologie. Il gigante dell'in-formatica friulana vanta un fatturato di oltre 100 mi-lioni e con i suoi 700 dipendenti conduce il progres-so tecnologico delle aziende della Regione. Per illu-strare il progetto a lungo termine dell'azienda è salito sul palco Simone Puksic, presidente della compa-gnia. Secondo la sua esperienza le nuove generazioni avranno il compito di fare da tramite tra il mondo del digitale e le aziende. “Il digitale è la più grande op-portunità della vostra vita”. Forte di questa convin-zione il presidente Puksic scommette sui giovani e sulle loro abilità inedite per portare innovazione a Insiel e di conseguenza al Friuli. “Internet […] vi sta offrendo la possibilità di costruire il vostro futuro, […] qualunque strada decidiate di intraprendere le competenze digitali saranno parte di essa”. Queste le parole cariche di speranza e fiducia nel futuro che fanno breccia nell'animo dei presenti. Secondo Puk-sic, quindi, internet è la più grande arma di costru-zione di massa, adesso sta alle nuove generazioni decidere come usarla. Gianmarco Casula e Alessandro Gerussi

I SOCIAL: L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA Al teatro Giovanni da Udine il comandante Luca Penna ha parlato di tutti i rischi e pericoli che si possono incontrare sulla rete

G rande silenzio ed attenzione sono calati fra gli studenti all'eco delle parole del dottor Luca Penna, il so-vrintendente capo del Compartimento Polizia Postale di Trieste, ospite d'eccezione all'evento “Connessi” tenutosi presso il teatro Giovanni da Udine. Il messaggio è chiaro e diretto: giovani state attenti a come

utilizzate Internet! Internet infatti è uno strumento innovativo potentissimo che tuttavia deve essere utilizzato con prudenza perché i rischi in cui ci si può imbattere sono del più svariato genere: dal “chattare” con degli sconosciuti dalle discutibili intenzioni, al rendere pubbliche delle foto imbarazzanti, all'essere addirittura vittime di questo nuovo fenomeno denominato “cyberbullismo”. Ciò che ha scioccato maggiormente del discorso del capitano Penna sono state le parole spese riguardo ai rimedi che si possono attuare nelle situazioni sopra descritte: ha rivelato che è possibile risalire all'identikit dei malintenzionati e, in seguito, denunciarli, tuttavia non è possibile fare nulla riguardo all'e-liminazione dei dati presenti online; questo perché, nel caso dei più importanti social (come instagram, facebook e twitter) la legislazione vigente è quella americana e poi, anche potendo intervenire, nulla vieta ad una persona di salvare la foto altrove, rendendo così vana qualunque azione di eliminazione. Inoltre il dottor Penna ha eviden-ziato più volte che il tempo di intervento è praticamente nullo, infatti, dato che una volta raggiunto il ricevente, dell'informazione abbiamo praticamente “perso la proprietà”, l'intervallo in cui si potrebbe teoricamente agire è quello in cui il messaggio viaggia da mittente a destinatario; tuttavia, la velocità a cui il messaggio viaggia è tale da fargli fare il giro del mondo in pochi secondi, e rendendo impossibile qualsiasi rimedio. L'impressione è quin-di quella di aver creato qualcosa di incontrastabile, che va' al di là del nostro controllo e, di conseguenza, diventa sempre più difficile trovare una soluzione ai propri errori, portando anche a soluzioni dagli esiti tragici. David D’Ampolo e Marco Cavalleri

IL PROF. PIÚ GIOVANE D'ITALIA INTRATTIENE IL PUBBLICO UDINESE

Davide Dal Maso: il valore di essere giovani fa da

connessione fra analogico e digitale

P resente al conve-gno anche Davi-de Dal Maso, il

professore più giovane d'Italia. Ad appena ven-tidue anni è già, infatti, insegnante di social marketing all'istituto superiore di Vicenza grazie ad una formazio-ne conseguita a Cardiff (Galles, UK), dopo aver vinto un concorso del progetto Erasmus Plus. Un ragazzo intra-prendente, apprezzato dal pubblico e con l'o-biettivo di valorizzare i giovani e le loro abilità nel campo della tecnologia. Il suo scopo è quello di collaborare con le aziende come coach per formare nuovi addetti vendita 2.0, in modo da incrementare la quantità e la qualità di queste ulti-me. Un esempio potrebbe essere, infatti, quello di uti-lizzare i social, come Facebook e Instagram, come strumento pubblicitario mirato all'aumento dei clienti. Un problema esposto dal relatore è, quello della man-canza di un'adeguata preparazione da parte dei docenti e degli alunni nei confronti del digitale, nonostante l'epoca lo richieda. Proprio per questo il giovane si dedica alla divulgazione delle sue conoscenze sull'ar-gomento attraverso lezioni e convegni, in scuole o aziende, per favorire lo sviluppo di una società avan-zata che stia al passo con le innovazioni tecnologiche. Pertanto si considera un professore del domani che, per essere coerente con la sua giovinezza, ha salutato il pubblico con un selfie di gruppo, pubblicandolo im-mediatamente sui social. Sara Nazzi e Chiara Notarnicola

D edicato a te, o sommo Filo-sofo dei social, che dedichi il tuo tempo a spiegarci il

mondo, come funziona e come do-vrebbe funzionare. Con le tue solide basi da tuttologo e presunto laureato in lettere ci regali, tra un orrore grammaticale e l’altro, vere e pro-prie perle di saggezza. Tu che sei un grande lettore di grandi letture, quali “Di più Tv”, “Donnamoderna” e

IL FILOSOFO DEI SOcIAL: “La Gazzetta dello Sport” sì che lo sai come funziona il mondo. Il Filo-sofo dei social ha un’ampia cono-scenza della realtà e sa offrire solu-zioni ad ogni problema attraverso tes(t)i di un’estrema qualità logica e lessicale. Il lettore medio, invece, chiaramente estasiato, prova ammi-razione davanti ai veri intellettuali del nuovo millennio. Aspetti impor-tanti della vita quotidiana come lo

Stato 2.0 secondo Casa Pound, il calciomercato milanista e i rimedi fai-da-te per avere la pancia piatta non possono essere chiaramente sottovalutati!

Michele Canetti

Page 2: IL MALIGNANO - Una scuola per il tuo futuroPer questo è importante pensare a ciò che si posta prima di condividere. Fa-cebook, Instagram, Whatsapp, come sostenuto dall'ex iena Max

Il Malignano Edizione del 28/12/2017 Dal 2017, il meglio del Malignani

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COMUNICAZIONE VIRALE I social: sempre più presenti nella vita di tutti i giorni

D edichiamo dalle 3 alle 5 ore al giorno su dispositivi connessi e la maggior parte di questo tempo lo trascorriamo sui social network che stanno diventando parte integrante della nostra realtà quotidiana. Questo ci insegna Davi-de Dal Maso, il professore più giovane d'Italia, specializzato in social marketing. I social costituiscono una gran-

de fonte di innovazione tanto da essere uno dei più efficaci mezzi utilizzati in economia per pubblicizzare la propria atti-vità. Ma cosa sono esattamente questi social? Delle enormi reti sociali, semplici nel loro utilizzo e di grande complessità nel funzionamento, che permettono alle persone, grazie ad una connessione a internet, l'accesso ad un universo di conte-nuti che le stesse persone pubblicano in maniera sistematica e di cui sono protagoniste. Questi contenuti possono spazia-re dalle semplici foto divertenti, i cosiddetti “meme”, alle notizie più sostanziose provenienti da tutte le parti del mondo e diffuse in un tempo infinitesimale. Se una notizia viene ritenuta interessante essa verrà condivisa da milioni di persone del mondo e in pochissime ore sarà sulla bocca di tutti. Facebook sta velocemente sostituendo i giornali cartacei, in quanto molti politici e molte celebrità fanno uso costante di questo strumento e non c'è più il bisogno di un intermediario fra Vip e cittadino, rendendo le testate giornalistiche che non tengono il passo superate. I social inoltre offrono agli utenti la possibilità di far sentire la propria voce e le proprie idee ad un pubblico immensamente grande, cosa che fino a pochi anni fa era considerata solo fantascienza. Lo svantaggio di un così immenso numero di contenuti che si susseguo-no è, però, che la perdita di interesse da parte degli utenti sia altrettanto rapida: infatti chi fa uso dei social si trova co-stantemente bombardato da notizie , anche di futile significato. Inoltre possono rivelarsi pericolosi in quanto chiunque può postare qualsiasi tipo di contenuto. Per questo è importante pensare a ciò che si posta prima di condividere. Fa-cebook, Instagram, Whatsapp, come sostenuto dall'ex iena Max Andreetta, stanno contagiando sempre più fasce d’età, compresi i più giovani: il target dei social si è abbassato dai 14 anni nei primi anni 2000 ai 9-10 anni di oggi. Possiamo così capire il ruolo che internet sta acquistando nella nostra realtà dimostrandosi il mezzo di comunicazione vincente del futuro che soppianterà chi non riuscirà ad adattarsi, ma, al contempo aiuterà in modo esponenziale chi sarà in grado di sfruttare gli strumenti della rete. Massimo Michelutti e Marco Nadalutti

FAKE NEWS E DIPENDENZA DA

INTERNET

F ra gli altri ospiti alla conferenza “connessi”, spic-cano i nomi di Max Andretta, giornalista nonché futura “iena”, e Giacomo Trevisan , coordinatore

del progetto regionale contro il cyberbullismo intitolato “ Responsabili in classe e online”. Il primo ha portato la propria esperienza in ambito giornalistico, denunciando il fenomeno delle “fake news”: queste, infatti, non sono nient'altro che delle notizie presenti in rete la cui veridici-tà non è confermata a causa della non attendibilità delle fonti. Inutile dire quali danni possa causare questa disin-formazione dovuta alla opportunità che viene data ad ogni singolo individuo di poter scrivere qualsiasi tipo di notizia in rete, improvvisandosi giornalista e senza essere controllato da nessuno. L'unica soluzione è quella di “affidarsi” ai siti più seri e con un nome più “importante” rispetto agli altri, confidando nella bontà di almeno questi articoli. Il professor Trevisan ha invece parlato delle pro-blematiche a livello mentale che possono essere generate dall'esser sempre connessi: vengono meno nelle persone le capacità di attendere, di stare da soli e di relazionarsi con gli altri. Questa situazione è da considerarsi come una vera e propria dipendenza e deve essere curata come tale. Proprio per questo motivo è stato aperto a Roma il primo ambulatorio per la cura delle dipendenze da inter-net: il centro pediatrico interdipartimentale per la psico-patologia dal web. Oggi più che mai è quindi necessario insegnare alle nuove generazioni a non credere a tutto ciò che viene scritto su Internet e soprattutto a prendersi delle lunghe pause dalla tecnologia praticando un sport oppure uscendo con gli amici, perché la vita vera è ben altro.

David D’Ampolo e Marco Cavalleri

YOUTUBE: LAVORO O FINZIONE?

YOUTUBER UDINESE CI SPIEGA IL NUOVO MODO DI FARE SUCCESSO

Y ouTube è un sito web di Google in cui chiun-

que può condividere contenuti multimediali

visibili a tutti. Lavorare su questo social sta

diventando la piattaforma di lancio per una carriera di

successo nei più disparati settori: Alice Luvisoni è una

youtuber udinese di 19 anni che settimanalmente pub-

blica un video che possono riguardare argomenti co-

me il make-up, vestiti, problematiche femminili e

vlog. Affrontiamo con lei non senza aver curiosato un

po’ nella sua vita alcuni temi caldi trattati durante la

conferenza “connessioni”.

Quali sono le difficoltà che hai affrontato e supera-

to o che affronterai nella tua carriera?

Sicuramente l’inizio è la parte più dura perché non sai

mai come si svolgeranno le cose: si inizia da zero, tutti

iniziano da zero, e quindi bisogna avere solamente

voglia di continuare, di sperimentare anche se non si

hanno successi subito ed essere se stessi perché co-

piando gli altri non si arriva da nessuna parte.

È questo quindi il valore fondamentale di uno you-

tuber?

Direi di sì perché non c’è gusto a guardare qualcuno

che copia gli altri: secondo me la chiave per il succes-

so è l’essere diversi, nuovi e freschi, perché anch’io,

da spettatrice cerco novità e carattere nelle persone

che fanno video su YouTube.

C’è stata una contrapposizione tra le tue idee e

quelle del rappresentante della polizia postale: co-

me vedi questa visione arretrata, legata alla gene-

razione precedente rispetto alla tua visione più

aperta del web?

Io penso che sia normale, essendo di generazioni di-

verse è naturale che ci sia uno scontro che, in questo

caso, è stato tutt'altro che negativo, anzi, secondo me è

stato positivo perché ha fatto nascere dei punti di in-

contro, è normale che ci siano delle divergenze tra le

nostre correnti di pensiero ma piano piano penso che

anche gli adulti si stiano iniziando ad abituare a quello

che è il mondo del web. Insomma è naturale e giusto

che ci sia questa contrapposizione ma gradualmente

tutti si abitueranno alle novità.

I rischi sono tanti, ne sono stati citati diversi: se-

condo te sono in molti coloro che incappano in que-

sti problemi o c’è un utilizzo abbastanza consape-

vole dei nuovi mezzi?

Secondo me bisogna sensibilizzare all' uso consapevo-le dei mezzi; è vero, molte persone incappano in qual-che “problema” online come una foto che viene diffu-sa senza consenso del soggetto o qualche fastidio deri-vante da opinioni contrastanti: è fondamentale essere consapevoli sia dei lati positivi sia di quelli negativi del web e questo si raggiunge attraverso la sensibiliz-zazione riguardo all' utilizzo corretto dei media.

Francesco Tubaro e Enrico Simionato

ERPAC: come rivoluzionare la cultura

l'ente regionale è protagonista di una cultura digitalizzata

L ' ERPAC, ente regionale del patrimonio culturale, è stata una delle associazioni che ha

partecipato alla conferenza "Connessi". L' intervento è stato condotto dal direttore del servizio promozione

dell' ERPAC, Antonio Giusa, e da due suoi collaboratori, che hanno esposto i principali obiettivi dell' associazione. La sua principale funzione è quella di promuovere il patri-monio culturale mediante una migliore gestione dei musei e di tutti gli spazi culturali più in generale. Per favorire questa innovazione si sono serviti dell' attività di "interaction de-sign". Si tratta di una disciplina che appartiene all' ambito di ricerca dell' interazione uomo-macchina. Il suo scopo fon-damentale è quello di rendere possibile e facilitare al massi-mo, per un essere umano, l'uso e la connessione con queste macchine digitali. Come si è coerentemente espresso il pro-fessor Giusa: "E' importante per l'uomo trovare una connes-sione tra il mondo digitale e quello analogico". Secondo i relatori, inoltre, la tecnologia legata all' aspetto culturale, che è il risultato dell'applicazione dell' interaction design, è in grado di facilitare l'approccio dell'uomo alla cultura. Sono stati forniti anche alcuni esempi a riguardo.

Nella mostra "Madre Teresa" a Trieste, infatti, sono presen-ti diverse esperienze multimediali, sperimentabili dal visita-tore. Una di queste installazioni interattive mostra l'evolu-zione della città di Trieste attraverso i secoli, tramite alcuni pulsanti in acciaio con il quale si può entrare in contatto durante l'esposizione. Essendo la cultura sempre più trascurata, diventa importan-te , quindi, per tutti gli enti regionali, rivoluzionarne il me-todo di trasmissione proponendo nuove iniziative capaci di attrarre e di catturare sempre maggiormente l'attenzione dei giovani, i quali tanto facilmente si lasciano abbindolare da uno schermo luminoso con l'errata presunzione che quella sia la vita reale. Luca Lavaroni e Luca Mazzoleni

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DALLA PARTE DEL PUBBLICO Cosa pensano i giovani, assidui utilizzatori del web

L a conferenza “Connessi” ha visto la partecipazione di ben 1200 studenti e la quasi totalità delle scuole udi-nesi; il fatto che il Messaggero Scuola abbia invitato

e coinvolto così tanti ospiti all’incontro e che questo si svolgesse all’interno di un teatro, faceva sicuramente presa-gire che potesse trattarsi di una conferenza sicuramente importante, interessante e accattivante. Le aspettative da parte dei numerosi studenti coinvolti, prima del convegno, erano alte e in molti confidavano nel fatto che si trattasse di un incontro costruttivo, mirato, stimolante e diverso da tutti quelli a cui si è soliti partecipare. Alcuni studenti, come abbiamo potuto appurare dalle nostre interviste, si erano già fatti anche un’idea sui possibili argomenti che si sarebbero trattati durante la conferenza, e alcuni di questi si sono sbi-lanciati dicendo la propria. La maggior parte degli studenti si aspettava un incontro che vergesse su temi quali comuni-cazione, smartphone, internet, social network e tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia. Qualcuno ha ipotizzato, vista la partecipazione di una youtuber e del capo della polizia postale di Udine, che si sarebbe potuto parlare di quelli che sono i vantaggi e le opportunità offerti dai social

TITOLO

L ’agenzia regionale per lo sviluppo (ERSA) era presente a teatro con una merenda salutare da consumare a metà dell’in-contro. L’organizzazione ha voluto dare un’ampia possibilità di scelta agli studenti partecipanti che potevano optare per uno spuntino salato formato da un club sandwich con pane nero, prosciutto cotto e crema di asparagi o da un crostino di

pane integrale con ricotta e trota salmonata. Chi invece voleva assaggiare qualcosa di dolce aveva a disposizione una ricottina dolce con mousse alla mela oppure uno yogurt di Ovaro al gusto di mela. Prima della pausa Sara Fabris e Alessandro Grassi, specialisti sull’alimentazione dei ragazzi sono intervenuti sul palco a informare gli studenti sulla importanza dell’alimentazio-ne, evidenziando le problematiche attuali quali la percentuale di ragazzi in sovrappeso che è in aumento. I due relatori hanno evidenziato anche quanto sia importante una merenda bilanciata dal punto dei vista dei grassi, dei carboidrati e delle proteine per evitare sbalzi glicemici e per restare efficienti durante tutta la giornata. Infine dopo aver presentato i prodotti che i ragazzi avrebbero consumato in seguito è stata data anche particolare rilevanza alla provenienza degli alimenti. Tutti gli ingredienti avevano origine nel territorio friulano e quindi, di conseguenza a chilometro 0 e di alta qualità. In conclusione dopo aver chie-sto si ragazzi qualche opinione riguardo alla merenda abbiamo ricevuto risposte molto positive a riguardo. Nella maggior parte dei casi i ragazzi dopo aver sentito parlare di una merenda sana non si erano create grandi aspettative mentre dopo aver assag-giato ciò che era stato proposto si sono dovuti ricredere. Si tratta di un successo raggiunto, la consapevolezza che i giovani amino sperimentare, siano legati e attratti dal territorio e dai prodotti derivanti da esso.

Giovanni Durì

network e dal web, a favore di tutte le persone che li sfruttano ma anche, in ambito lavorativo, di aziende e di piccole, medie e grandi imprese. Non potevano mancare quelli che sono invece i rischi e i pericoli a cui si va incontro a causa di uno sbagliato o inappropriato utilizzo degli strumenti della rete. Insomma gli studenti si erano fatti una chiara idea su quello a cui avrebbero dovuto assistere, ma l‘incontro ha rispettato le loro aspettative? Risposta affermativa! Al termine della conferenza in molti si sono detti soddisfatti e compiaciuti, dicendo di aver apprezzato l’incontro e di non essersi annoiati un secondo solo: è stato ap-prezzato molto il fatto che ci fossero persone che vivono e lavo-rano in stretto contatto con i social network e internet a proporre le loro esperienze di vita e relazionare una tematica che coinvol-ge in primis gli studenti-spettatori che erano presenti a teatro e non dei semplici relatori che portano le solite oggettive e banali argomentazioni sul campo. Dalle risposte degli spettatori sem-brava che le loro aspettative fossero state mantenute e che la con-ferenza avesse avuto molto successo; gli studenti tornavano a casa con un’esperienza interessante e senza dubbio costruttiva e il Messaggero Scuola con all’attivo un altro “successo”! Marco Deano

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