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Il Manifesto Del 01 Maggio 2015

Date post: 28-Sep-2015
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il manifesto 1 maggio
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Primo Maggio in nero per i lavoratori. L’Istat smentisce il ministro Poletti: la disoccupazione sale ancora (più 52 mila a marzo, il mese del Jobs Act, e più 138 mila in un anno), quella giovanile schizza al 43,1%. La Consulta contro la riforma Fornero: bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni. Un «buco» di 5 miliardi nei conti PAGINA 3 FOTO ELIO COLAVOLPE G li stimoli alla crescita non sono mai stati tan- ti. Se ne possono conta- re due di marca italiana - la legge di stabilità che ha dato un bell'incentivo alle imprese che assumono a tempo inde- terminato ed il Jobs Act che consente, dopo aver utilizzato le agevolazioni per tre anni, di licenziare - e tre provenienti dall'esterno - Quantitative Ea- sing, svalutazione dell'euro, crollo del prezzo del petrolio. Una manna dal cielo, una ve- ra e propria cura da cavallo per l’economia italiana. Il governo è così convinto che più di questo non si può fare, e che il cavallo dovrà be- re, da dotarsi di un suo termo- metro, per fornire, ogni mese i suoi dati, cinque giorni prima che escano quelli Istat. Avevamo scritto di un possi- bile conflitto tra dati sull'occu- pazione che il ministero del Lavoro ha deciso di fornire il 25 di ogni mese e dati forniti dall'Istat da sempre program- mati per il 30 di ogni mese. Esprimendo la preoccupazio- ne che esso potesse ripetersi ogni volta con la conseguenza di generare confusione e dele- gittimare l’Istat. CONTINUA |PAGINA 3 Qualche vetrina imbrattata al corteo degli studen- ti. E la polizia dà la caccia al «blocco nero» LEGGE ELETTORALE Meno tre giorni all’Italicum Poi referendum o Consulta CAMERA |PAGINA 2 La presidente Boldrini si appella al regolamento Ma la fiducia poteva e doveva essere evitata GAETANO AZZARITI Dov’è la festa BIANI I servizi segreti tedeschi del Bnd avrebbero spiato la Francia e la Ue per conto della Nsa. Lo afferma la Süddeutsche Zeitung, che scrive che «il cuore dell’attività è lo spionaggio politico dei nostri vicini europei e delle istituzioni dell’Unione euro- pea». Il Bnd si sarebbe interessato all’Eliseo e ad alti funzionari del mini- stero degli esteri francese, spiati dal 2008 MERLO |PAGINA 5 DATAGATE EUROPEO Gelo nella Ue: Berlino per conto degli Usa ha spiato l’Eliseo CASO LO PORTO | PAGINA 5 Il Wsj rivela: l’Fbi trattò con al Qaeda per il rapito Usa ESPOSIZIONE UNIVERSALE, AL VIA LA GRANDE ABBUFFATA MILANESE TRA BIG COMPANY E CASCINE BIO. INSERTO A COLORI DI 8 PAGINE, L’UNICO SENZA PUBBLICITÀ DI EXPO 2015 N el voto palese sulla fiducia scendono ancora i sì al governo, ma nessuno ferma più la nuo- va legge elettorale che sarà approvata defini- tivamente lunedì sera dalla camera. Le opposizioni ragionano sulla strategia per il voto finale e non so- no più sicure di chiedere lo scrutinio segreto. Intan- to fanno la prova dell’Aventino. Ma è già sul dopo che si riflette. Nessuno dubita della firma di Matta- rella, che però potrebbe dover accompagnare la pro- mulgazione con un riferimento alla riforma costitu- zionale in arrivo. Perché l’Italicum è una legge zop- pa, vale per una sola camera. La Consulta potrebbe bocciarla. E prima potrebbe essere proposto un refe- rendum abrogativo. FABOZZI |PAGINA 2 L a sensazione è di non potere dire nulla che restituisca l’enormità di quanto sta avvenendo. Mentre la gente comune – disinformata e gravata dalle cure quotidiane – crede di vivere giorni qualsiasi, si sta davvero facendo la storia d’Italia. Cambiano lo Stato, la Costi- tuzione materiale (quella formale muore assassinata), il sistema politico. E viene spezzato il fragile nesso democratico tra governati e governanti. Noi, questo gior- nale, rimaniamo tra gli ultimi a lanciare l’allarme. Con l’impressione di una vanità disperante e la tentazione di desistere. In- vece bisogna resistere, parlare, fosse an- che in un deserto. CONTINUA |PAGINA 2 RENZISMO Il paese normale che ci aspetta Alberto Burgio OCCUPAZIONE Perché il cavallo non beve Aldo Carra STATI UNITI | PAGINA 5 Violenze a Baltimora, 100 arresti a New York e proteste in ogni città PAKISTAN | PAGINA 5 Aggredirono Malala, dieci ergastoli SPECIALE MANIFESTO 1 MAGGIO | PAGINA 4 Oggi la «May Day» No Expo in piazza, tensione a Milano www.ilmanifesto.info www.ilmanifesto.info ANNO XLV . N. 104 . VENERDÌ 1 MAGGIO 2015 OGGI CON ALIAS A EURO 2,50 CON L'INSERTO 25 APRILE + EURO 0,50 CON LE MONDE DIPLOMATIQUE + EURO 2,00 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/23/2013
Transcript
  • PrimoMaggio in nero per i lavoratori.LIstat smentisce il ministro Poletti: la disoccupazionesale ancora (pi 52mila amarzo, il mese del Jobs Act,

    e pi 138mila in un anno), quella giovanile schizza al 43,1%.La Consulta contro la riforma Fornero: bocciato il blocco

    della rivalutazione delle pensioni. Un buco di 5miliardi nei conti PAGINA 3FOTO ELIO COLAVOLPE

    G li stimoli alla crescitanon sonomai stati tan-ti. Se ne possono conta-re due di marca italiana - lalegge di stabilit che ha datoun bell'incentivo alle impreseche assumono a tempo inde-terminato ed il Jobs Act checonsente, dopo aver utilizzatole agevolazioni per tre anni, dilicenziare - e tre provenientidall'esterno -Quantitative Ea-sing, svalutazione dell'euro,crollo del prezzo del petrolio.Una manna dal cielo, una ve-ra e propria cura da cavalloper leconomia italiana.Il governo cos convinto

    che pi di questo non si pufare, e che il cavallo dovr be-re, da dotarsi di un suo termo-metro, per fornire, ognimese isuoi dati, cinque giorni primache escano quelli Istat.Avevamo scritto di unpossi-

    bile conflitto tra dati sull'occu-pazione che il ministero delLavoro ha deciso di fornire il25 di ogni mese e dati fornitidall'Istat da sempre program-mati per il 30 di ogni mese.Esprimendo la preoccupazio-ne che esso potesse ripetersiogni volta con la conseguenzadi generare confusione e dele-gittimare lIstat. CONTINUA |PAGINA 3

    Qualche vetrina imbrattata al corteo degli studen-ti. E la polizia d la caccia al blocco nero

    LEGGE ELETTORALE

    Meno tre giorni allItalicumPoi referendum o Consulta

    CAMERA |PAGINA 2

    La presidente Boldrinisi appella al regolamentoMa la fiducia potevae doveva essere evitata

    GAETANO AZZARITI

    Dov la festa

    BIANI

    I servizi segreti tedeschi del Bndavrebbero spiato la Francia e la Ueper conto della Nsa. Lo afferma laSddeutsche Zeitung, che scrive cheil cuore dellattivit lo spionaggiopolitico dei nostri vicini europei edelle istituzioni dellUnione euro-pea. Il Bnd si sarebbe interessatoallEliseo e ad alti funzionari del mini-stero degli esteri francese, spiati dal2008 MERLO |PAGINA 5

    DATAGATE EUROPEO

    Gelo nella Ue:Berlino per contodegli Usaha spiato lEliseo

    CASO LO PORTO | PAGINA 5

    IlWsj rivela: lFbitratt con al Qaedaper il rapito Usa

    ESPOSIZIONEUNIVERSALE,

    AL VIALA GRANDEABBUFFATA

    MILANESE TRABIG COMPANYE CASCINE BIO.

    INSERTOA COLORI

    DI 8 PAGINE,LUNICOSENZA

    PUBBLICITDI EXPO 2015

    N el voto palese sulla fiducia scendono ancorai s al governo,manessuno fermapi la nuo-va legge elettorale che sar approvata defini-tivamente luned sera dalla camera. Le opposizioniragionano sulla strategia per il voto finale e non so-no pi sicure di chiedere lo scrutinio segreto. Intan-to fanno la prova dellAventino. Ma gi sul dopoche si riflette. Nessuno dubita della firma di Matta-rella, che perpotrebbe dover accompagnare la pro-mulgazione con un riferimento alla riforma costitu-zionale in arrivo. Perch lItalicum una legge zop-pa, vale per una sola camera. La Consulta potrebbebocciarla. E prima potrebbe essere proposto un refe-rendum abrogativo. FABOZZI |PAGINA 2

    L a sensazione di non potere direnulla che restituisca lenormit diquanto sta avvenendo. Mentre lagente comune disinformata e gravatadalle cure quotidiane crede di viveregiorni qualsiasi, si sta davvero facendo lastoria dItalia. Cambiano lo Stato, la Costi-tuzione materiale (quella formale muoreassassinata), il sistema politico. E vienespezzato il fragile nesso democratico tragovernati e governanti. Noi, questo gior-nale, rimaniamo tra gli ultimi a lanciarelallarme. Con limpressione di una vanitdisperante e la tentazione di desistere. In-vece bisogna resistere, parlare, fosse an-che in un deserto. CONTINUA |PAGINA 2

    RENZISMO

    Il paese normaleche ci aspetta

    Alberto Burgio

    OCCUPAZIONE

    Perch il cavallonon beve

    Aldo Carra

    STATI UNITI | PAGINA 5

    Violenze a Baltimora,100 arresti a New Yorke proteste in ogni citt

    PAKISTAN | PAGINA 5

    AggredironoMalala,dieci ergastoli

    SPECIALE MANIFESTO 1 MAGGIO | PAGINA 4

    Oggi la May DayNo Expo in piazza,tensione a Milano

    www.ilmanifesto.infowww.ilmanifesto.infoANNO XLV . N. 104 . VENERD 1 MAGGIO 2015 OGGI CON ALIAS A EURO 2,50

    CON L'INSERTO 25 APRILE + EURO 0,50CON LE MONDE DIPLOMATIQUE + EURO 2,00

    Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamentopostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/23/2013

  • pagina 2 il manifesto VENERD 1 MAGGIO 2015

    Antonio Sciotto

    I l Jobs Act non ce lha fatta ad aggredirela disoccupazione, e va detto che per ilmomento anche gli incentivi alle assun-zioni nonmordono. I dati dellIstat relativi amarzo (primomese di vigenza del contrattoa tutele crescenti, terzo per quanto riguardagli sgravi) sono impietosi: il tasso dei senzalavoro, registra listituto di statistica, torna-to a salire in marzo: di 0,2 punti percentualirispetto a febbraio, arrivando cos al 13%.La risalita arriva dopo i cali registrati a di-cembre e a gennaio, e la lieve crescita di feb-braio. Si tratta del livello pi alto dal novem-bre scorso (allora aveva segnato 13,2%).Male anche la disoccupazione giovanile,

    che ugualmente tornata a salire: in marzoha superato la soglia del 43%. Il tasso segnaun aumento dello 0,3% (quindi pi elevatodi quello generale, vedi alla voce del gover-nativo Garanzia giovani, made in Poletti):passa a quota 43,1%, dal 42,8% di febbraio.Si tratta del livello pi alto da agosto 2014.Le persone in cerca di occupazione in

    marzo erano dunque 3,302 milioni, in au-mento dell1,6% rispetto a febbraio (52milain pi). Nello stesso mese gli occupati regi-strati sono stati 22,195 milioni, in calo dello0,3% su base mensile (-59 mila unit).Andandoper genere, il tasso di disoccupa-

    zione maschile si attesta all11,9%, mentrequello femminile pari al 14,3%: in terminitendenziali aumentano rispettivamente del-lo 0,2% e dello 0,9%. Il tasso di occupazionemaschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,2punti percentuali, mentre quello femmini-le, pari al 46,7%, rimane invariato.Panorama fosco anche per quanto riguar-

    da il primo trimestre dellanno, che tra in-centivi e Jobs Act non ha dunque brillato:nessuna ripartenza, nonostante i buoni au-spici del governo. Non ci sono stati miglio-ramenti significativi, dice lIstat. Secondo idati destagionalizzati, nel primo trimestre2015, loccupazione tornata a diminuire:-0,2% la variazione congiunturale media ri-spetto al quarto trimestre 2014.

    Dallopposizione parte lattacco al gover-no, e al sostanziale fallimento dellesordiodel Jobs Act: I dati Istat smentiscononuova-mente gli slogan ottimistici del governo. E leriforme di Renzi si rivelano inutili ed ineffi-caci per far diminuire il tasso di disoccupa-zione del nostro Paese - dicono i senatoriCinquestelle - Il tasso di disoccupazione aumentato al 13% e abbiamo 52mila perso-ne in pi senza un lavoro rispetto a febbra-io: il Jobs Act non solo non serve ad aumen-tare loccupazione ma, addirittura, renden-

    do pi facili i licenzia-menti, amplia la plateadei disoccupati.Amarzo persi 59mi-

    la posti di lavoro.Disoc-cupazione record al13%eRenzi pensa a Ita-licum. Altro che JobsAct, commenta Gio-vanni Toti di Forza Ita-lia. E Matteo Salvini(Lega) chiede: Vorreiproprio sapere che co-sa dice Renzi dei dram-matici dati Istat. Lochiedo a lui, a Poletti,Alfano, alla vigilia dellaFesta del Lavoro.E intanto i tre sinda-

    cati confederali si pre-parano a celebrare ilprimomaggio aPozzal-lo, dedicando questagiornata agli immigra-ti: Basta guerra e trage-die nel Mediterraneo,

    chenon puenon deve pi essere un cimi-tero ma rappresentare un ponte per chicerca un rifugio in Europa, dicono i tre se-gretari generali, Susanna Camusso, Anna-maria Furlan eCarmeloBarbagallo. Per que-sto chiedono una svolta alla Ue e sosten-gono la necessit di creare un corridoioumanitario, insieme a un piano di aiuti perevitare lesodo dai paesi dorigine.In piazza San Giovanni, il consueto Con-

    certone sindacale, ed confermato lormaialtrettanto consueto concerto a Taranto.

    An. Sci.

    U na tegola che al governo potreb-be costare 5miliardi di euro. Masoprattutto, una sentenza che re-stituisce giustizia ai pensionati, dopo an-ni di tagli e vessazioni. La Corte costitu-zionale ha giudicato illegittimo il bloccodelladeguamento delle pensioni decisodal governoMonti (ministra Elsa Forne-ro) nel "Salva Italia" del 2011, norma va-lida per gli anni 2012 e 2013. Questami-sura fece recuperare ai conti dello Statocirca 1,8 miliardi nel 2012 e altri 3 nel2013 - calcola lAvvocatura dello Stato -soldi che adesso il governo potrebbedo-ver cercare per una serie dimaxi risarci-menti a tutti i danneggiati.Il blocco riguard circa 6 milioni di

    pensionati, quelli con assegno superio-re a tre volte il minimo (circa 1500 eurolordi, pari pi omeno a 1200netti). Il go-verno Letta, nel 2013, ammorbid ilprovvedimento, reintroducendo lade-guamento per le pensioni fino a 6 volteilminimo (ovvero, intorno ai tremila eu-ro lordi), e mantenendo il blocco totaleper quelle superiori. Le norme di Lettasono in vigore ancora oggi, il governoRenzi non le hamaimodificate, e valgo-no per il triennio 2014-2016.Va detto che in realt Letta non ripri-

    stin neanche per i pensionati oltre 3volte ilminimo la situazione ante Forne-ro: infatti, come spiega lo Spi Cgil, restil 100% della rivalutazione per chi stavasotto, ma per tutti gli altri si instaur unregime di soglie che sostanzialmente ri-dusse (e ancora oggi riduce) ladegua-mento. Per chi compreso tra 3 e 4 vol-te il minimo si decise una rivalutazione

    del 95%; per quelli tra 4 e 5 volte, si fissal 75%, e infine al 50% tra 5 e 6 volte.E non basta, perch va considerato

    che anche se si fosse reinserito il 100%per tutti (e cos non stato), comunquela rivalutazione si sarebbe calcolata suassegni gi penalizzati dal bloccoForne-ro, nel 2012 e 2013, e quindi c comun-queuna perdita "amonte" che i pensio-nati si trascinano ancora oggi.Tutto questo per dire che il risarci-

    mento che lo Stato potrebbe essere co-stretto a pagare - i casi finiti alla Consul-ta sono stati sollevati dalla Corte deiConti e dal Tribunale di Palermo - po-trebbe essere pi alto dei 5 miliardi cal-colati, non solo in forza del danno per-manente imposto dal blocco originario,maancheperch chi ancora oggi ha las-segno congelato (quelli 6 volte sopra ilminimo) potrebbero teoricamente, a lo-ro volta, fare causa. Anche se daltra par-te, pur vero, la loro situazione econo-mica sicuramente meno disagiata dichi sta sotto i 1500 euro lordi al mese.I giudici della Consulta hanno cos

    motivato la sentenza (la numero 70, re-latrice giudice Silvana Sciarra): Linte-resse dei pensionati, in particolar modoi titolari di trattamenti previdenzialimo-desti, teso alla conservazione del pote-re di acquisto delle somme percepite,da cui deriva inmodo consequenziale ildiritto a una prestazione previdenzialeadeguata. Tale diritto, costituzional-mente fondato, risulta irragionevolmen-te sacrificato nel nome di esigenze fi-nanziarie non illustrate in dettaglio.Non fu una scelta mia, ma di tutto il

    governo, si difende Fornero, quella fula decisione che mi cost di pi.I sindacati chiedono adesso una revi-

    sione generale del sistema: lo Spi Cgil,spiegando che il dannoper i soli due an-ni di bloccodel 2012 e 2013 stato di cir-ca 1200 euro medi per ciascun pensio-nato, con Carla Cantone dice che ora bene sanare questa ingiustizia perch ipensionati meritano di essere tutelati,cos come abbiamo sempre sostenutofin dal governo Monti.Vera Lamonica (Cgil) commenta: Do-

    po la vicenda esodati un altro clamoro-so colpo alla legge Fornero: la sentenzaconferma che non sta in piedi e che lenorme vanno cambiate. La sentenzasia monito per il governo, dice Mauri-zio Petriccioli (Cisl), mentre la Uilp, conRomanoBellissima, chiede che il gover-no Renzi ora restituisca il maltolto.Ieri sono arrivati per anche altri dati,

    dallInps, relativi alle pensioni erogatenel 2014: ben il 64,3% delle pensioni haun importo inferiore a 750 euro, e pro-prio in questa fascia disagiata si annidauna forte disparit di genere. Infatti pergli uomini la percentuale di prestazionicon importo inferiore a 750 euro del45,2%,mentre per le donne del 78,2%.Da oggi, ha spiegato il presidente

    dellInps, Tito Boeri, parte loperazionela mia pensione: ciascun contribuen-te potr vedere quanto versato e calcola-re limporto della sua futura pensione.Si comincer dai dipendenti under 40.

    DARIO FRANCESCHINI, LORENZO GUERINI E LUCA LOTTI IERI IN AULA FOTO LAPRESSE

    SCENARI PROSSIMI VENTURI

    I frutti avvelenati della cesurastorica dellultimo decennio

    S crive la presiedente della Camerache la decisione di ammettere la ri-chiesta da parte del governo di porrela fiducia sulla legge elettorale era dovutaai sensi dellarticolo 116 del regolamentoCamera. Mi permetto di dubitare dellin-terpretazione pur cos autorevolmenteproposta. Concordo con la presidente sudue punti. In primo luogo, vero che il ri-chiamo allarticolo 72 della costituzionenon appare decisivo, esso infatti assicurache la procedura desame comprenda ildoppio passaggio, prima in commissionee poi in aula, non impone invece una de-terminata modalit di esame in assem-blea (non esclude dunque leventualit diuna richiesta di fiducia). In secondo luo-go, anche vero che il ruolo del presiden-te non permette una valutazione di meri-to nelle decisioni assunte e pertanto non immaginabile una decisione di inammissi-bilit di una richiesta da parte del gover-no, purch essa sia conforme al diritto par-lamentare. Ovviamente vale la reciproca:ogni richiesta non conformenonpu esse-re ammessa, in nessun caso.Dunque ci che appare decisivo la ve-

    rifica di quanto previsto dal regolamento.E qui simanifestano lemie perplessit. Ri-tengo, infatti, che larticolo posto a fonda-mento della decisone assunta dovesse es-sere diversamente interpretato. Linterpre-tazione fornita mi pare possa venir con-traddetta sulla base di una lettura sistema-tica delle disposizioni regolamentari, fi-nendo per confliggere proprio con il ruolodi garanzia che la presidenza deve perse-guire nellesercizio delle sue funzioni di di-rezione dei lavori parlamentari.Secondo la presidente della Camera lar-

    ticolo 116, che individua le materie sullequali non pu essere posta la fiducia, nonricomprenderebbe le leggi elettorali sebbe-ne si stabilisca che essa debba essere esclu-sa, tra laltro, su tutti quegli argomentiper i quali il Regolamento prescrive vota-zioni per alzata dimano oper scrutinio se-greto. Interpreta Laura Boldrini: nel casodella legge elettorale il volto segreto non obbligatorio, pu per (ai sensi dellarti-colo 49 del regolamento) esserne fatta ri-

    chiesta. Pertanto un voto segreto non ne-cessario, ma eventuale. Laspetto che ame pare decisivo il seguente: larticolo116 richiamato non specifica se lesclusio-ne della fiducia debba essere limitata ai vo-ti obbligatoriamente segreti ovvero debbaricomprendere tutti i casi di votazione ascrutinio segreto permessi dal regolamen-to (anche quelli a richiesta, dunque). Il ter-mine prescrivere, utilizzato dal regola-mento, ha infatti undoppio significato tan-to di obbligare quanto di stabilire. Inquesta situazione quali sono i pi corretticriteri ermeneutici che dovrebbe impiega-re chi rappresenta listituzione parlamen-tare? Amioparere quelli chemeglio garan-

    tiscono il libero e ordinato dibattito parla-mentare, nonch preservino lautonomiadella Camera. Per questo si sarebbe dovu-to interpretare in maniera estensiva la di-sposizione regolamentare, escludendolammissibilit della richiesta di fiducia an-che nei casi di votazioni segrete a richie-sta. Questa mi appare linterpretazione si-stematica pi corretta anche in ragionedel ruolo di garanzia che esercita il presi-dente di assemblea parlamentare. Questiha come compito istituzionale quello di as-sicurare lo svolgimento delle discussionee salvaguardare lautonomiadel parlamen-to. Prescindendo da ogni valutazione dinatura politica o di merito, dunque, puaffermarsi che la richiesta della fiducia nelnostro caso (tanto pi in assenza di prati-che ostruzionistiche o ragioni durgenza)ha rappresentato una modalit da partedellistituzione governo di comprimere ar-tificialmente (e, secondome, inmodo ille-gittimo) la libera discussione parlamenta-re, nonch il regolare svolgimento delle vo-tazioni (che - si ripete - inmateria elettora-

    le ammettono a richiesta il voto segreto).A questesito credo che legittimamente lapresidente si sarebbe potuta opporre perpreservare lautonomia dellorgano costi-tuzionale della quale garante.Non credo peraltro che i precedenti da

    molti evocati potessero costituire un vin-colo. Almeno i precedenti pi significativi,quelli direttamente collegati alla particola-rissima materia elettorale. Certamentenon il precedente sulla legge Acerbo, vistoil diverso regime costituzionale entro cuifu ammesso il ricorso alla fiducia. Neppu-re quelli del 1953 riferiti alla legge truffa,perch le regole parlamentari sono nelfrattempo mutate. Dunque nessuna pras-si consolidata ritengo possa farsi valereper giustificare una decisione di ammissi-bilit della richiesta di fiducia.Pu dirsi che vi sia unambiguit nella

    formulazione letterale della disposizione.Tant che - come ricorda la stessa presi-dente Boldrini - nella proposta di riformadel regolamento della Camera, elaboratadallapposita giunta, si chiarisce espressa-mente che la questione di fiducia nonpu essere posta su progetti di legge costi-tuzionale o elettorale.Un chiarimento op-portuno che per ame non sembra rendaevidente che il testo ora vigente preveda laregola inversa. Anzi, in caso, ci poteva sol-lecitare ad uninterpretazione nel sensoauspicato pi chiaramente per il futuro.Da ultimo, posso comprendere che di

    fronte ad un caso cos delicato, chi rappre-senta listituzione voglia decidere non insolitudine. Ebbene, mi chiedo, perch al-meno non si convocata la giunta che haistituzionalmente il compito di fornire i pa-reri sulle questioni di interpretazione delregolamento? Almeno questo poteva esse-re concesso, prima di decidere da sola -com pur sempre legittimo, sintenda -sullammissibilit della fiducia, accettan-do di fatto una forzatura del governo adanno dellautonomia del parlamento e ascapito del rispetto del principio del liberoconfronto parlamentare. Tanto pi se sivoleva concorrere a superare una situazio-ne che giustamente preoccupa la presi-dente della Camera, cos come tutti noi.

    Andrea Fabozzi

    C alano i s. Ieri 350 al mattino e 342 alpomeriggio nel terzo e ultimo votodi fiducia, erano stati 352 mercoled.Quasi spariscono i no (alla fine solo 15) as-sieme ai deputati dellopposizione che sal-gono sullAventino, come avevano gi fattoi 38 della minoranza Pd, o tornano sempli-cemente a casa, come maligna la maggio-ranza Pd. Non resta che aspettare il voto fi-nale per lapprovazione dellItalicum. Arri-ver luned sera, sul tardi visto che i gover-nativi dovrannoprima liquidare una sessan-tina di ordini del giorno.Il governo ha chiesto tre volte la fiducia

    per evitare il voto segreto sugli emendamen-ti allItalicum (un centinaio, dei quali 13 pre-occupanti e due molto pericolosi per lamaggioranza).Manel voto sugli articoli la si-tuazione rovesciata: con lo scrutinio pale-se Renzi va peggio, e infatti marted controle pregiudiziali (voto segreto) era arrivato araccogliere fino a 385 deputati. Il che signifi-ca che i franchi tiratori sono a favore del go-verno. Realisticamente si tratta dei renzia-ni di Forza Italia, tendenza Verdini. Ragio-ne per cui le opposizioni, in primo luogoForza Italia, non sono pi tanto sicure di vo-ler chiedere il voto segreto per lultima con-ta, luned. Il voto palese, o di nuovo lAventi-no, impedirebbero il doppio gioco dei verdi-niani. Allo stessomodo, per, consegnereb-bero al governo anche quel po di deputatiPd che non se la sono sentita di negare la fi-ducia (palese), ma potrebbero votare con-tro la legge (in segreto).In ogni caso prima di marted una nuova

    legge elettorale a distanza di quasi dieci an-

    ni dallultima sar approvata definitivamen-te. La legge di Renzi non dovrebbe allonta-narsi troppo da quella di Calderoli in quan-to a consensi finali: anche il Porcellum fu vo-tatodalla solamaggioranza con 323 s e lop-posizione fuori dallaula. Poi passer al Qui-rinale per la promulgazione. La legge di die-ci anni fa fu accompagnata da una serie diappelli a Ciampi perch non la firmasse,Ciampi firm in otto giorni. Questa volta lepressioni su Mattarella sono assai minori,solo ieri partita la prima raccolta di firmeonline e in serata nonera arrivata amille so-stenitori. Eppure possibile che Mattarelladebba accompagnare la firma con qualcheparola, un riferimento al fatto che lItalicum legge elettorale per una sola camera.Men-tre le camere elettive sono ancora due. Ilpresidente della Repubblica potrebbe ac-cennare al fatto che questo nuovo sistemadi voto dimezzato si giustifica perch ben avviata la revisione del bicameralismoche prevede un senato non elettivo. forse il punto di maggior debolezza

    dellItalicum, assieme alla contemporaneapresenza nelle stesse liste di candidati no-minati e candidati che dovranno conqui-starsi le preferenze, come da tempo fannonotare molti costituzionalisti e anche qual-che deputato nemmeno troppo lontano dalpresidente del Consiglio. Nel nuovo quadro

    politico, senza pi il patto del Nazareno econ il Pd in frantumi, la riforma costituzio-nale (adesso al senato) a rischio.Ma senzariforma costituzionale lItalicum zoppo,con la sua forte disproporzionalit nongiustificata dalla garanzia di governabilit,potrebbe essere bocciato dallaCorte costitu-zionale. I ricorsi sono addirittura gi pronti,ma i tempi necessari per ottenere da un tri-bunale ordinario unordinanza di rinvio al-la Consulta, come per il Porcellum, sonomolto lunghi. E il fatto che il danno poten-ziale per lelettore sia ancora lontano (la leg-ge sar applicabile dal luglio 2016) li allungaulteriormente.Resta unaltra strada per impedire alla

    nuova legge elettorale di far danno, quelladel referendum.Gi evocato ieri dalle oppo-sizioni: Sel,M5S, Forza Italia e Civati nel Pd.E subito irriso dai renziani: Vediamo gi icittadini fare la fila. Perch il referendumsia proponibile basta che la legge sia pubbli-cata sulla Gazzetta ufficiale. Non occorreaspettare lapplicabilit, in questo caso rin-viata.Ma perch il referendum sia ammissi-bile, i quesiti non potranno prevederelabrogazione totale della legge. Il paese, hadetto pi volte la Consulta, non pu stareneanche ungiorno senzauna legge elettora-le valida. Fino al luglio 2016 quella legge ilConsultellum.

    La fiducia doveva essereammessa ai sensi delregolamento, sostiene LauraBoldrini. Ma proprio cos?

    Pensioni / RISARCIRE I DANNEGGIATI POTREBBE COSTARE 5 MILIARDI

    Blocco Fornero illegittimoLa bocciatura della Corte

    Gaetano Azzariti

    CAMERA

    Il passo falso della presidente

    Proviamoadescrivere il pi vero-simile degli scenari. LItalicum(che la zelante subalternit di

    qualcuno ha prontamente ribattezzatosovieticum) diverr presto legge. Nel2016 Renzi e la grande stampa daran-no in pasto allopinione pubblica unpre-testo per andare al voto col nuovoporcel-lum potenziato. Il partito personale delpremier andr al ballottaggio e vincer.Eletto da una minoranza di illusi e dicomplici, Renzi comander per uninte-ra legislatura, padrone incontrastato diun parlamento ridotto a un guscio vuo-to. E riscriver la Costituzione, anche perevitare che la Consulta cancelli una leg-ge elettorale eversiva dellordinamentorepubblicano.Quali altre leggi nel prossimo quin-

    quennio monarchico saranno varate incampo economico e sociale facile im-maginare, considerando la logica padro-nale del jobs act e la tendenza prevalentein questEuropa. Al termine di una deva-stante fase costituente lItalia sar davve-ro il paese normale. Tutto e tutti saran-no sul mercato, disponibili a chi potrcomprare. La sfera pubblica, evaporata,

    cesser finalmente di interferire con lasacra libert dei privati. E la si smetteruna volta per sempre con lassurdaprete-sa di violare la legge naturale e divina del-la trasmissione ereditaria dei patrimonie delle posizioni sociali.Questa soltanto unipotesi. Ma la

    pi verosimile e conviene chiedersi co-me siamo arrivati a questo punto e comepotremmo limitare il danno.Gli storici di domani ricostruiranno

    agevolmente un incubo lineare. Un gio-vane spregiudicato uomo politico sim-padronisce prima del partito di maggio-ranza relativa, poi del governo. Nel girodi un anno emezzo, protetto da unpresi-dente di stretta osservanza atlantica,estorce a unparlamento delegittimato al-cune leggi speciali, dette riforme, che,da una parte, gli valgono lappoggio in-condizionato delle lites finanziarie, im-prenditoriali e burocratiche; dallaltra,gli consegnanopieni poteri. In tutto que-sto, lopinione pubblica intossicata dauna propaganda asfissiante che, dopoaver costruito il mito del nuovo uomoprovvidenziale, ne avalla sistematica-mente bufale e manovre populistiche.A questo punto gli storici non potran-

    no esimersi dal chiarire comequesta bril-lante operazione sia riuscita a un giova-notto senza particolari doti, che dapprin-

    cipio era soltanto uno smanioso spacco-ne. E porranno in evidenza le responsabi-lit di quanti nel suo partito avrebberodovuto sbarrargli per tempo la strada. Einvece, risparmiandosi la fatica inutiledi opporsi (Bindi), lo hanno sottovaluta-to, promosso e assecondato, fino alla di-struzione della Costituzione nata dallaResistenza. Parleranno, chiss, di inetti-tudine e di stupidit. Di opportunismo,di corruzione o di ipocrisia. E ricorderan-no come tanti pur navigati politicanti sisiano fatti allegramente asfaltare osemplicemente sedurre dal pi classicodei piatti di lenticchie, la promessa di es-sere rieletti o tuttal pi piazzati in qual-che lucrosa sinecura.Ma di questo sconcio non vale pi la

    pena di parlare e del resto , come sem-pre, una questione di punti di vista. Daquello opposto al nostro la sedicente sini-stra del Pd ha compiuto, in pochi mesi,unimpresa che ha del portentoso. Mos-sa da una incoercibile pulsione suicida-ria (o forse ispirata soltanto dal cinismo),ha estirpato ogni scoria critica dal parti-to sorto dalle ceneri del Pci-Pds-Ds. Coscoronando lespianto radicale della sini-stra dal quadro della rappresentanza po-litica: un processo gi prossimo al tra-guardo anche grazie alla sciagurata ge-stione, dal 1998 a questa parte, di unnon trascurabile patrimonio di consensida parte dei gruppi dirigenti di Rifonda-zione e dei Comunisti Italiani.Cos veniamo infine al punto pi com-

    plicato del discorso. Possiamo fare anco-ra qualcosa per limitare il danno e tenta-re magari di innescare uninversione ditendenza? La premessa la considerazio-ne da cui siamo partiti. decisivo realiz-zare che, dopo Berlusconi, Renzi e una

    crisi sociale di inedita portata, il paese cambiato in profondit, e non certo inmeglio. Lultimo decennio ha segnatouna cesura di portata storica, che rendenon soltanto indispensabile (lo dai tem-pi dellUnione a trazione prodiana) maanche inevitabile ripartire da capo, riflet-tendo seriamente sulle sconfitte subite(e in buona parte meritate) e cercandodi mettere a frutto le lezioni impartitedalla dura realt. Con un unico obietti-vo: dotare anche il nostro paese di unasoggettivit politica (e sindacale) in gra-do di dare consapevolezza e rappresen-tanza, anche sul piano europeo, al lavo-

    ro (e al non-lavoro) e ai settori margina-lizzati della societ.Ripartire da capo significa due cose,

    le uniche che ha senso dire quando ilcammino ancora da intraprendere. Az-zerare tutte le posizioni acquisite, evitan-do che il vissuto operi come fattore di di-visione. E lavorare sul terreno dellelabo-razione culturale, antidoto necessariocontro leteronomia e la degenerazionetrasformistica. Per miopia o insipienza opresunzione, questo terreno stato diser-tato da chi ha diretto le organizzazionidella sinistra dopo la Bolognina, e non questa lamenopesante delle responsabi-lit. Oggi il primo dovere fare tesorodei tanti gravi errori commessi.

    DOV LA FESTA

    Crollo DOV LA FESTA

    OrareferendumoConsultaCon il voto palese scendono i s, malItalicum sar approvato luned sera.Le opposizioni gi ragionano sul dopo

    LAVORO LIstat registra un rialzo della disoccupazione (al 13%). Male anche i giovani (43,1%)

    Jobs Act, il debutto un flop

    La pulsione suicida delleminoranze del Pd.Le responsabilit dellasinistra radicale. Prenderneatto per ripartire daccapo

    Un altro mese passato e lospettacolo si ripetuto. Il 23aprile il ministero ha fornito

    i suoi dati: i nuovi contratti di lavoro(escluso lavoro domestico e pubblicaamministrazione)mostrano un saldotra attivazioni e cessazioni di 92.299.Nel 2014 il saldo era stato di 61.666,quindi si detto 30.633 contratti inpi. I titoli dei giornali sono stati me-gafoni fedeli: Contratti 92.000 inpi (La stampa); stesso titolo conl'aggiunta Mattarella i dati sono con-fortanti(IlMessaggero); 92000 contat-ti in pi anche per Il Sole 24ore conperMattarella riforme virtuose; Re-pubblica ha parlato addirittura diBoom dei nuovi contratti.Adesso abbiamo i dati Istat ed il

    messaggio netto: il cavallo non be-ve. Gli occupati sono diminuiti in unanno di 70.000 unit pari allo 0,3%. Idisoccupati sono aumentati di ben138.000 (+0,5%). Dati di segno oppo-sto a quelli forniti dalministero del la-voro.Naturalmente questo non signi-fica che i dati di Poletti sono falsi. So-no semplicemente unaltra cosa enon misurano tutta loccupazione.Sarebbe, perci, il caso di fornirli do-po quelli dellIstat precisando che sitratta dei soli contratti registrati,men-tre quelli Istat rappresentano luniver-so delmondodel lavoro, delloccupa-zione e della disoccupazione. Questosul piano tecnico.Sul piano politico sarebbe invece il

    caso di chiedersi perch il cavallonon beve. Perch la ripresa non si ve-de e loccupazione non cresce. Equindi di farsi qualche domanda: manon per caso che ripresa economi-ca ed occupazione hanno bisogno diqualcosa di pi e di diverso da auste-rit temperata, incentivimal distribu-iti, parole di fiducia? Non c bisognodi sospendere lausterit, pensare adinterventi pubblici mirati a rilanciareofferta ed innovazione e, quindi, ladomanda? E non c bisogno di impe-gnare il Parlamento in undibattito se-rio ed urgente sulleconomia inveceche in prove di forza muscolari su ri-forme che sono meno prioritarie delrilancio delloccupazione? Chi dicequeste cose gufa o chi non vuole ve-derlo cieco?

    DALLA PRIMAAldo Carra

    Perch la ripresanon si vede

    DALLA PRIMAAlberto Burgio

    LUNED LA PROTESTA A MONTECITORIOLa manifestazione di fronte a Montecitorio contro una riforma elettoraleche mantiene tutti i vizi di stravolgimento della Costituzione delPorcellum e che per di pi si vuole imporre a colpi di fiducia, si terrluned dalle 18 (non pi marted, come precedentemente annunciato,visto che il voto finale stato fissato appunto per luned).Mobilitiamoci per fermare questo progetto politico - lappello deipromotori delliniziativa - che vuole riportare indietro la storia, azzerandoil lascito della Resistenza.

    CORSERA, FONTANA DIRETTORE Il cda di Rcs ha sceltouna soluzione interna e allinsegna della continuit per ladirezione del Corriere della Sera. Al posto di Ferruccio de Bortoliarriva Luciano Fontana, fino a ieri condirettore, da 18 anni alCorsera dopo 11 allUnit. I vertici di Rcs avrebbero parlato dimandato pieno. Nel suo editoriale di commiato de Bortoliscrive: Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato ditalento, disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche.Personalmente mi auguro che Mattarella non firmi lItalicum.

    Dati in caduta libera a marzo, il primo mese di vigenza delcontratto a tutele crescenti: la riforma Renzi non funziona

    Scarsa fiducia nei dubbi di Mattarella, che per potrebbe accompagnarela firma con un riferimento alla revisione costituzionale. ImpantanataRiforma

  • VENERD 1 MAGGIO 2015 il manifesto pagina 3

    Antonio Sciotto

    I l Jobs Act non ce lha fatta ad aggredirela disoccupazione, e va detto che per ilmomento anche gli incentivi alle assun-zioni nonmordono. I dati dellIstat relativi amarzo (primomese di vigenza del contrattoa tutele crescenti, terzo per quanto riguardagli sgravi) sono impietosi: il tasso dei senzalavoro, registra listituto di statistica, torna-to a salire in marzo: di 0,2 punti percentualirispetto a febbraio, arrivando cos al 13%.La risalita arriva dopo i cali registrati a di-cembre e a gennaio, e la lieve crescita di feb-braio. Si tratta del livello pi alto dal novem-bre scorso (allora aveva segnato 13,2%).Male anche la disoccupazione giovanile,

    che ugualmente tornata a salire: in marzoha superato la soglia del 43%. Il tasso segnaun aumento dello 0,3% (quindi pi elevatodi quello generale, vedi alla voce del gover-nativo Garanzia giovani, made in Poletti):passa a quota 43,1%, dal 42,8% di febbraio.Si tratta del livello pi alto da agosto 2014.Le persone in cerca di occupazione in

    marzo erano dunque 3,302 milioni, in au-mento dell1,6% rispetto a febbraio (52milain pi). Nello stesso mese gli occupati regi-strati sono stati 22,195 milioni, in calo dello0,3% su base mensile (-59 mila unit).Andandoper genere, il tasso di disoccupa-

    zione maschile si attesta all11,9%, mentrequello femminile pari al 14,3%: in terminitendenziali aumentano rispettivamente del-lo 0,2% e dello 0,9%. Il tasso di occupazionemaschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,2punti percentuali, mentre quello femmini-le, pari al 46,7%, rimane invariato.Panorama fosco anche per quanto riguar-

    da il primo trimestre dellanno, che tra in-centivi e Jobs Act non ha dunque brillato:nessuna ripartenza, nonostante i buoni au-spici del governo. Non ci sono stati miglio-ramenti significativi, dice lIstat. Secondo idati destagionalizzati, nel primo trimestre2015, loccupazione tornata a diminuire:-0,2% la variazione congiunturale media ri-spetto al quarto trimestre 2014.

    Dallopposizione parte lattacco al gover-no, e al sostanziale fallimento dellesordiodel Jobs Act: I dati Istat smentiscononuova-mente gli slogan ottimistici del governo. E leriforme di Renzi si rivelano inutili ed ineffi-caci per far diminuire il tasso di disoccupa-zione del nostro Paese - dicono i senatoriCinquestelle - Il tasso di disoccupazione aumentato al 13% e abbiamo 52mila perso-ne in pi senza un lavoro rispetto a febbra-io: il Jobs Act non solo non serve ad aumen-tare loccupazione ma, addirittura, renden-

    do pi facili i licenzia-menti, amplia la plateadei disoccupati.Amarzo persi 59mi-

    la posti di lavoro.Disoc-cupazione record al13%eRenzi pensa a Ita-licum. Altro che JobsAct, commenta Gio-vanni Toti di Forza Ita-lia. E Matteo Salvini(Lega) chiede: Vorreiproprio sapere che co-sa dice Renzi dei dram-matici dati Istat. Lochiedo a lui, a Poletti,Alfano, alla vigilia dellaFesta del Lavoro.E intanto i tre sinda-

    cati confederali si pre-parano a celebrare ilprimomaggio aPozzal-lo, dedicando questagiornata agli immigra-ti: Basta guerra e trage-die nel Mediterraneo,

    chenon puenon deve pi essere un cimi-tero ma rappresentare un ponte per chicerca un rifugio in Europa, dicono i tre se-gretari generali, Susanna Camusso, Anna-maria Furlan eCarmeloBarbagallo. Per que-sto chiedono una svolta alla Ue e sosten-gono la necessit di creare un corridoioumanitario, insieme a un piano di aiuti perevitare lesodo dai paesi dorigine.In piazza San Giovanni, il consueto Con-

    certone sindacale, ed confermato lormaialtrettanto consueto concerto a Taranto.

    An. Sci.

    U na tegola che al governo potreb-be costare 5miliardi di euro. Masoprattutto, una sentenza che re-stituisce giustizia ai pensionati, dopo an-ni di tagli e vessazioni. La Corte costitu-zionale ha giudicato illegittimo il bloccodelladeguamento delle pensioni decisodal governoMonti (ministra Elsa Forne-ro) nel "Salva Italia" del 2011, norma va-lida per gli anni 2012 e 2013. Questami-sura fece recuperare ai conti dello Statocirca 1,8 miliardi nel 2012 e altri 3 nel2013 - calcola lAvvocatura dello Stato -soldi che adesso il governo potrebbedo-ver cercare per una serie dimaxi risarci-menti a tutti i danneggiati.Il blocco riguard circa 6 milioni di

    pensionati, quelli con assegno superio-re a tre volte il minimo (circa 1500 eurolordi, pari pi omeno a 1200netti). Il go-verno Letta, nel 2013, ammorbid ilprovvedimento, reintroducendo lade-guamento per le pensioni fino a 6 volteilminimo (ovvero, intorno ai tremila eu-ro lordi), e mantenendo il blocco totaleper quelle superiori. Le norme di Lettasono in vigore ancora oggi, il governoRenzi non le hamaimodificate, e valgo-no per il triennio 2014-2016.Va detto che in realt Letta non ripri-

    stin neanche per i pensionati oltre 3volte ilminimo la situazione ante Forne-ro: infatti, come spiega lo Spi Cgil, restil 100% della rivalutazione per chi stavasotto, ma per tutti gli altri si instaur unregime di soglie che sostanzialmente ri-dusse (e ancora oggi riduce) ladegua-mento. Per chi compreso tra 3 e 4 vol-te il minimo si decise una rivalutazione

    del 95%; per quelli tra 4 e 5 volte, si fissal 75%, e infine al 50% tra 5 e 6 volte.E non basta, perch va considerato

    che anche se si fosse reinserito il 100%per tutti (e cos non stato), comunquela rivalutazione si sarebbe calcolata suassegni gi penalizzati dal bloccoForne-ro, nel 2012 e 2013, e quindi c comun-queuna perdita "amonte" che i pensio-nati si trascinano ancora oggi.Tutto questo per dire che il risarci-

    mento che lo Stato potrebbe essere co-stretto a pagare - i casi finiti alla Consul-ta sono stati sollevati dalla Corte deiConti e dal Tribunale di Palermo - po-trebbe essere pi alto dei 5 miliardi cal-colati, non solo in forza del danno per-manente imposto dal blocco originario,maancheperch chi ancora oggi ha las-segno congelato (quelli 6 volte sopra ilminimo) potrebbero teoricamente, a lo-ro volta, fare causa. Anche se daltra par-te, pur vero, la loro situazione econo-mica sicuramente meno disagiata dichi sta sotto i 1500 euro lordi al mese.I giudici della Consulta hanno cos

    motivato la sentenza (la numero 70, re-latrice giudice Silvana Sciarra): Linte-resse dei pensionati, in particolar modoi titolari di trattamenti previdenzialimo-desti, teso alla conservazione del pote-re di acquisto delle somme percepite,da cui deriva inmodo consequenziale ildiritto a una prestazione previdenzialeadeguata. Tale diritto, costituzional-mente fondato, risulta irragionevolmen-te sacrificato nel nome di esigenze fi-nanziarie non illustrate in dettaglio.Non fu una scelta mia, ma di tutto il

    governo, si difende Fornero, quella fula decisione che mi cost di pi.I sindacati chiedono adesso una revi-

    sione generale del sistema: lo Spi Cgil,spiegando che il dannoper i soli due an-ni di bloccodel 2012 e 2013 stato di cir-ca 1200 euro medi per ciascun pensio-nato, con Carla Cantone dice che ora bene sanare questa ingiustizia perch ipensionati meritano di essere tutelati,cos come abbiamo sempre sostenutofin dal governo Monti.Vera Lamonica (Cgil) commenta: Do-

    po la vicenda esodati un altro clamoro-so colpo alla legge Fornero: la sentenzaconferma che non sta in piedi e che lenorme vanno cambiate. La sentenzasia monito per il governo, dice Mauri-zio Petriccioli (Cisl), mentre la Uilp, conRomanoBellissima, chiede che il gover-no Renzi ora restituisca il maltolto.Ieri sono arrivati per anche altri dati,

    dallInps, relativi alle pensioni erogatenel 2014: ben il 64,3% delle pensioni haun importo inferiore a 750 euro, e pro-prio in questa fascia disagiata si annidauna forte disparit di genere. Infatti pergli uomini la percentuale di prestazionicon importo inferiore a 750 euro del45,2%,mentre per le donne del 78,2%.Da oggi, ha spiegato il presidente

    dellInps, Tito Boeri, parte loperazionela mia pensione: ciascun contribuen-te potr vedere quanto versato e calcola-re limporto della sua futura pensione.Si comincer dai dipendenti under 40.

    DARIO FRANCESCHINI, LORENZO GUERINI E LUCA LOTTI IERI IN AULA FOTO LAPRESSE

    SCENARI PROSSIMI VENTURI

    I frutti avvelenati della cesurastorica dellultimo decennio

    S crive la presiedente della Camerache la decisione di ammettere la ri-chiesta da parte del governo di porrela fiducia sulla legge elettorale era dovutaai sensi dellarticolo 116 del regolamentoCamera. Mi permetto di dubitare dellin-terpretazione pur cos autorevolmenteproposta. Concordo con la presidente sudue punti. In primo luogo, vero che il ri-chiamo allarticolo 72 della costituzionenon appare decisivo, esso infatti assicurache la procedura desame comprenda ildoppio passaggio, prima in commissionee poi in aula, non impone invece una de-terminata modalit di esame in assem-blea (non esclude dunque leventualit diuna richiesta di fiducia). In secondo luo-go, anche vero che il ruolo del presiden-te non permette una valutazione di meri-to nelle decisioni assunte e pertanto non immaginabile una decisione di inammissi-bilit di una richiesta da parte del gover-no, purch essa sia conforme al diritto par-lamentare. Ovviamente vale la reciproca:ogni richiesta non conformenonpu esse-re ammessa, in nessun caso.Dunque ci che appare decisivo la ve-

    rifica di quanto previsto dal regolamento.E qui simanifestano lemie perplessit. Ri-tengo, infatti, che larticolo posto a fonda-mento della decisone assunta dovesse es-sere diversamente interpretato. Linterpre-tazione fornita mi pare possa venir con-traddetta sulla base di una lettura sistema-tica delle disposizioni regolamentari, fi-nendo per confliggere proprio con il ruolodi garanzia che la presidenza deve perse-guire nellesercizio delle sue funzioni di di-rezione dei lavori parlamentari.Secondo la presidente della Camera lar-

    ticolo 116, che individua le materie sullequali non pu essere posta la fiducia, nonricomprenderebbe le leggi elettorali sebbe-ne si stabilisca che essa debba essere esclu-sa, tra laltro, su tutti quegli argomentiper i quali il Regolamento prescrive vota-zioni per alzata dimano oper scrutinio se-greto. Interpreta Laura Boldrini: nel casodella legge elettorale il volto segreto non obbligatorio, pu per (ai sensi dellarti-colo 49 del regolamento) esserne fatta ri-

    chiesta. Pertanto un voto segreto non ne-cessario, ma eventuale. Laspetto che ame pare decisivo il seguente: larticolo116 richiamato non specifica se lesclusio-ne della fiducia debba essere limitata ai vo-ti obbligatoriamente segreti ovvero debbaricomprendere tutti i casi di votazione ascrutinio segreto permessi dal regolamen-to (anche quelli a richiesta, dunque). Il ter-mine prescrivere, utilizzato dal regola-mento, ha infatti undoppio significato tan-to di obbligare quanto di stabilire. Inquesta situazione quali sono i pi corretticriteri ermeneutici che dovrebbe impiega-re chi rappresenta listituzione parlamen-tare? Amioparere quelli chemeglio garan-

    tiscono il libero e ordinato dibattito parla-mentare, nonch preservino lautonomiadella Camera. Per questo si sarebbe dovu-to interpretare in maniera estensiva la di-sposizione regolamentare, escludendolammissibilit della richiesta di fiducia an-che nei casi di votazioni segrete a richie-sta. Questa mi appare linterpretazione si-stematica pi corretta anche in ragionedel ruolo di garanzia che esercita il presi-dente di assemblea parlamentare. Questiha come compito istituzionale quello di as-sicurare lo svolgimento delle discussionee salvaguardare lautonomiadel parlamen-to. Prescindendo da ogni valutazione dinatura politica o di merito, dunque, puaffermarsi che la richiesta della fiducia nelnostro caso (tanto pi in assenza di prati-che ostruzionistiche o ragioni durgenza)ha rappresentato una modalit da partedellistituzione governo di comprimere ar-tificialmente (e, secondome, inmodo ille-gittimo) la libera discussione parlamenta-re, nonch il regolare svolgimento delle vo-tazioni (che - si ripete - inmateria elettora-

    le ammettono a richiesta il voto segreto).A questesito credo che legittimamente lapresidente si sarebbe potuta opporre perpreservare lautonomia dellorgano costi-tuzionale della quale garante.Non credo peraltro che i precedenti da

    molti evocati potessero costituire un vin-colo. Almeno i precedenti pi significativi,quelli direttamente collegati alla particola-rissima materia elettorale. Certamentenon il precedente sulla legge Acerbo, vistoil diverso regime costituzionale entro cuifu ammesso il ricorso alla fiducia. Neppu-re quelli del 1953 riferiti alla legge truffa,perch le regole parlamentari sono nelfrattempo mutate. Dunque nessuna pras-si consolidata ritengo possa farsi valereper giustificare una decisione di ammissi-bilit della richiesta di fiducia.Pu dirsi che vi sia unambiguit nella

    formulazione letterale della disposizione.Tant che - come ricorda la stessa presi-dente Boldrini - nella proposta di riformadel regolamento della Camera, elaboratadallapposita giunta, si chiarisce espressa-mente che la questione di fiducia nonpu essere posta su progetti di legge costi-tuzionale o elettorale.Un chiarimento op-portuno che per ame non sembra rendaevidente che il testo ora vigente preveda laregola inversa. Anzi, in caso, ci poteva sol-lecitare ad uninterpretazione nel sensoauspicato pi chiaramente per il futuro.Da ultimo, posso comprendere che di

    fronte ad un caso cos delicato, chi rappre-senta listituzione voglia decidere non insolitudine. Ebbene, mi chiedo, perch al-meno non si convocata la giunta che haistituzionalmente il compito di fornire i pa-reri sulle questioni di interpretazione delregolamento? Almeno questo poteva esse-re concesso, prima di decidere da sola -com pur sempre legittimo, sintenda -sullammissibilit della fiducia, accettan-do di fatto una forzatura del governo adanno dellautonomia del parlamento e ascapito del rispetto del principio del liberoconfronto parlamentare. Tanto pi se sivoleva concorrere a superare una situazio-ne che giustamente preoccupa la presi-dente della Camera, cos come tutti noi.

    Andrea Fabozzi

    C alano i s. Ieri 350 al mattino e 342 alpomeriggio nel terzo e ultimo votodi fiducia, erano stati 352 mercoled.Quasi spariscono i no (alla fine solo 15) as-sieme ai deputati dellopposizione che sal-gono sullAventino, come avevano gi fattoi 38 della minoranza Pd, o tornano sempli-cemente a casa, come maligna la maggio-ranza Pd. Non resta che aspettare il voto fi-nale per lapprovazione dellItalicum. Arri-ver luned sera, sul tardi visto che i gover-nativi dovrannoprima liquidare una sessan-tina di ordini del giorno.Il governo ha chiesto tre volte la fiducia

    per evitare il voto segreto sugli emendamen-ti allItalicum (un centinaio, dei quali 13 pre-occupanti e due molto pericolosi per lamaggioranza).Manel voto sugli articoli la si-tuazione rovesciata: con lo scrutinio pale-se Renzi va peggio, e infatti marted controle pregiudiziali (voto segreto) era arrivato araccogliere fino a 385 deputati. Il che signifi-ca che i franchi tiratori sono a favore del go-verno. Realisticamente si tratta dei renzia-ni di Forza Italia, tendenza Verdini. Ragio-ne per cui le opposizioni, in primo luogoForza Italia, non sono pi tanto sicure di vo-ler chiedere il voto segreto per lultima con-ta, luned. Il voto palese, o di nuovo lAventi-no, impedirebbero il doppio gioco dei verdi-niani. Allo stessomodo, per, consegnereb-bero al governo anche quel po di deputatiPd che non se la sono sentita di negare la fi-ducia (palese), ma potrebbero votare con-tro la legge (in segreto).In ogni caso prima di marted una nuova

    legge elettorale a distanza di quasi dieci an-

    ni dallultima sar approvata definitivamen-te. La legge di Renzi non dovrebbe allonta-narsi troppo da quella di Calderoli in quan-to a consensi finali: anche il Porcellum fu vo-tatodalla solamaggioranza con 323 s e lop-posizione fuori dallaula. Poi passer al Qui-rinale per la promulgazione. La legge di die-ci anni fa fu accompagnata da una serie diappelli a Ciampi perch non la firmasse,Ciampi firm in otto giorni. Questa volta lepressioni su Mattarella sono assai minori,solo ieri partita la prima raccolta di firmeonline e in serata nonera arrivata amille so-stenitori. Eppure possibile che Mattarelladebba accompagnare la firma con qualcheparola, un riferimento al fatto che lItalicum legge elettorale per una sola camera.Men-tre le camere elettive sono ancora due. Ilpresidente della Repubblica potrebbe ac-cennare al fatto che questo nuovo sistemadi voto dimezzato si giustifica perch ben avviata la revisione del bicameralismoche prevede un senato non elettivo. forse il punto di maggior debolezza

    dellItalicum, assieme alla contemporaneapresenza nelle stesse liste di candidati no-minati e candidati che dovranno conqui-starsi le preferenze, come da tempo fannonotare molti costituzionalisti e anche qual-che deputato nemmeno troppo lontano dalpresidente del Consiglio. Nel nuovo quadro

    politico, senza pi il patto del Nazareno econ il Pd in frantumi, la riforma costituzio-nale (adesso al senato) a rischio.Ma senzariforma costituzionale lItalicum zoppo,con la sua forte disproporzionalit nongiustificata dalla garanzia di governabilit,potrebbe essere bocciato dallaCorte costitu-zionale. I ricorsi sono addirittura gi pronti,ma i tempi necessari per ottenere da un tri-bunale ordinario unordinanza di rinvio al-la Consulta, come per il Porcellum, sonomolto lunghi. E il fatto che il danno poten-ziale per lelettore sia ancora lontano (la leg-ge sar applicabile dal luglio 2016) li allungaulteriormente.Resta unaltra strada per impedire alla

    nuova legge elettorale di far danno, quelladel referendum.Gi evocato ieri dalle oppo-sizioni: Sel,M5S, Forza Italia e Civati nel Pd.E subito irriso dai renziani: Vediamo gi icittadini fare la fila. Perch il referendumsia proponibile basta che la legge sia pubbli-cata sulla Gazzetta ufficiale. Non occorreaspettare lapplicabilit, in questo caso rin-viata.Ma perch il referendum sia ammissi-bile, i quesiti non potranno prevederelabrogazione totale della legge. Il paese, hadetto pi volte la Consulta, non pu stareneanche ungiorno senzauna legge elettora-le valida. Fino al luglio 2016 quella legge ilConsultellum.

    La fiducia doveva essereammessa ai sensi delregolamento, sostiene LauraBoldrini. Ma proprio cos?

    Pensioni / RISARCIRE I DANNEGGIATI POTREBBE COSTARE 5 MILIARDI

    Blocco Fornero illegittimoLa bocciatura della Corte

    Gaetano Azzariti

    CAMERA

    Il passo falso della presidente

    Proviamoadescrivere il pi vero-simile degli scenari. LItalicum(che la zelante subalternit di

    qualcuno ha prontamente ribattezzatosovieticum) diverr presto legge. Nel2016 Renzi e la grande stampa daran-no in pasto allopinione pubblica unpre-testo per andare al voto col nuovoporcel-lum potenziato. Il partito personale delpremier andr al ballottaggio e vincer.Eletto da una minoranza di illusi e dicomplici, Renzi comander per uninte-ra legislatura, padrone incontrastato diun parlamento ridotto a un guscio vuo-to. E riscriver la Costituzione, anche perevitare che la Consulta cancelli una leg-ge elettorale eversiva dellordinamentorepubblicano.Quali altre leggi nel prossimo quin-

    quennio monarchico saranno varate incampo economico e sociale facile im-maginare, considerando la logica padro-nale del jobs act e la tendenza prevalentein questEuropa. Al termine di una deva-stante fase costituente lItalia sar davve-ro il paese normale. Tutto e tutti saran-no sul mercato, disponibili a chi potrcomprare. La sfera pubblica, evaporata,

    cesser finalmente di interferire con lasacra libert dei privati. E la si smetteruna volta per sempre con lassurdaprete-sa di violare la legge naturale e divina del-la trasmissione ereditaria dei patrimonie delle posizioni sociali.Questa soltanto unipotesi. Ma la

    pi verosimile e conviene chiedersi co-me siamo arrivati a questo punto e comepotremmo limitare il danno.Gli storici di domani ricostruiranno

    agevolmente un incubo lineare. Un gio-vane spregiudicato uomo politico sim-padronisce prima del partito di maggio-ranza relativa, poi del governo. Nel girodi un anno emezzo, protetto da unpresi-dente di stretta osservanza atlantica,estorce a unparlamento delegittimato al-cune leggi speciali, dette riforme, che,da una parte, gli valgono lappoggio in-condizionato delle lites finanziarie, im-prenditoriali e burocratiche; dallaltra,gli consegnanopieni poteri. In tutto que-sto, lopinione pubblica intossicata dauna propaganda asfissiante che, dopoaver costruito il mito del nuovo uomoprovvidenziale, ne avalla sistematica-mente bufale e manovre populistiche.A questo punto gli storici non potran-

    no esimersi dal chiarire comequesta bril-lante operazione sia riuscita a un giova-notto senza particolari doti, che dapprin-

    cipio era soltanto uno smanioso spacco-ne. E porranno in evidenza le responsabi-lit di quanti nel suo partito avrebberodovuto sbarrargli per tempo la strada. Einvece, risparmiandosi la fatica inutiledi opporsi (Bindi), lo hanno sottovaluta-to, promosso e assecondato, fino alla di-struzione della Costituzione nata dallaResistenza. Parleranno, chiss, di inetti-tudine e di stupidit. Di opportunismo,di corruzione o di ipocrisia. E ricorderan-no come tanti pur navigati politicanti sisiano fatti allegramente asfaltare osemplicemente sedurre dal pi classicodei piatti di lenticchie, la promessa di es-sere rieletti o tuttal pi piazzati in qual-che lucrosa sinecura.Ma di questo sconcio non vale pi la

    pena di parlare e del resto , come sem-pre, una questione di punti di vista. Daquello opposto al nostro la sedicente sini-stra del Pd ha compiuto, in pochi mesi,unimpresa che ha del portentoso. Mos-sa da una incoercibile pulsione suicida-ria (o forse ispirata soltanto dal cinismo),ha estirpato ogni scoria critica dal parti-to sorto dalle ceneri del Pci-Pds-Ds. Coscoronando lespianto radicale della sini-stra dal quadro della rappresentanza po-litica: un processo gi prossimo al tra-guardo anche grazie alla sciagurata ge-stione, dal 1998 a questa parte, di unnon trascurabile patrimonio di consensida parte dei gruppi dirigenti di Rifonda-zione e dei Comunisti Italiani.Cos veniamo infine al punto pi com-

    plicato del discorso. Possiamo fare anco-ra qualcosa per limitare il danno e tenta-re magari di innescare uninversione ditendenza? La premessa la considerazio-ne da cui siamo partiti. decisivo realiz-zare che, dopo Berlusconi, Renzi e una

    crisi sociale di inedita portata, il paese cambiato in profondit, e non certo inmeglio. Lultimo decennio ha segnatouna cesura di portata storica, che rendenon soltanto indispensabile (lo dai tem-pi dellUnione a trazione prodiana) maanche inevitabile ripartire da capo, riflet-tendo seriamente sulle sconfitte subite(e in buona parte meritate) e cercandodi mettere a frutto le lezioni impartitedalla dura realt. Con un unico obietti-vo: dotare anche il nostro paese di unasoggettivit politica (e sindacale) in gra-do di dare consapevolezza e rappresen-tanza, anche sul piano europeo, al lavo-

    ro (e al non-lavoro) e ai settori margina-lizzati della societ.Ripartire da capo significa due cose,

    le uniche che ha senso dire quando ilcammino ancora da intraprendere. Az-zerare tutte le posizioni acquisite, evitan-do che il vissuto operi come fattore di di-visione. E lavorare sul terreno dellelabo-razione culturale, antidoto necessariocontro leteronomia e la degenerazionetrasformistica. Per miopia o insipienza opresunzione, questo terreno stato diser-tato da chi ha diretto le organizzazionidella sinistra dopo la Bolognina, e non questa lamenopesante delle responsabi-lit. Oggi il primo dovere fare tesorodei tanti gravi errori commessi.

    DOV LA FESTA

    Crollo DOV LA FESTA

    OrareferendumoConsultaCon il voto palese scendono i s, malItalicum sar approvato luned sera.Le opposizioni gi ragionano sul dopo

    LAVORO LIstat registra un rialzo della disoccupazione (al 13%). Male anche i giovani (43,1%)

    Jobs Act, il debutto un flop

    La pulsione suicida delleminoranze del Pd.Le responsabilit dellasinistra radicale. Prenderneatto per ripartire daccapo

    Un altro mese passato e lospettacolo si ripetuto. Il 23aprile il ministero ha fornito

    i suoi dati: i nuovi contratti di lavoro(escluso lavoro domestico e pubblicaamministrazione)mostrano un saldotra attivazioni e cessazioni di 92.299.Nel 2014 il saldo era stato di 61.666,quindi si detto 30.633 contratti inpi. I titoli dei giornali sono stati me-gafoni fedeli: Contratti 92.000 inpi (La stampa); stesso titolo conl'aggiunta Mattarella i dati sono con-fortanti(IlMessaggero); 92000 contat-ti in pi anche per Il Sole 24ore conperMattarella riforme virtuose; Re-pubblica ha parlato addirittura diBoom dei nuovi contratti.Adesso abbiamo i dati Istat ed il

    messaggio netto: il cavallo non be-ve. Gli occupati sono diminuiti in unanno di 70.000 unit pari allo 0,3%. Idisoccupati sono aumentati di ben138.000 (+0,5%). Dati di segno oppo-sto a quelli forniti dalministero del la-voro.Naturalmente questo non signi-fica che i dati di Poletti sono falsi. So-no semplicemente unaltra cosa enon misurano tutta loccupazione.Sarebbe, perci, il caso di fornirli do-po quelli dellIstat precisando che sitratta dei soli contratti registrati,men-tre quelli Istat rappresentano luniver-so delmondodel lavoro, delloccupa-zione e della disoccupazione. Questosul piano tecnico.Sul piano politico sarebbe invece il

    caso di chiedersi perch il cavallonon beve. Perch la ripresa non si ve-de e loccupazione non cresce. Equindi di farsi qualche domanda: manon per caso che ripresa economi-ca ed occupazione hanno bisogno diqualcosa di pi e di diverso da auste-rit temperata, incentivimal distribu-iti, parole di fiducia? Non c bisognodi sospendere lausterit, pensare adinterventi pubblici mirati a rilanciareofferta ed innovazione e, quindi, ladomanda? E non c bisogno di impe-gnare il Parlamento in undibattito se-rio ed urgente sulleconomia inveceche in prove di forza muscolari su ri-forme che sono meno prioritarie delrilancio delloccupazione? Chi dicequeste cose gufa o chi non vuole ve-derlo cieco?

    DALLA PRIMAAldo Carra

    Perch la ripresanon si vede

    DALLA PRIMAAlberto Burgio

    LUNED LA PROTESTA A MONTECITORIOLa manifestazione di fronte a Montecitorio contro una riforma elettoraleche mantiene tutti i vizi di stravolgimento della Costituzione delPorcellum e che per di pi si vuole imporre a colpi di fiducia, si terrluned dalle 18 (non pi marted, come precedentemente annunciato,visto che il voto finale stato fissato appunto per luned).Mobilitiamoci per fermare questo progetto politico - lappello deipromotori delliniziativa - che vuole riportare indietro la storia, azzerandoil lascito della Resistenza.

    CORSERA, FONTANA DIRETTORE Il cda di Rcs ha sceltouna soluzione interna e allinsegna della continuit per ladirezione del Corriere della Sera. Al posto di Ferruccio de Bortoliarriva Luciano Fontana, fino a ieri condirettore, da 18 anni alCorsera dopo 11 allUnit. I vertici di Rcs avrebbero parlato dimandato pieno. Nel suo editoriale di commiato de Bortoliscrive: Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato ditalento, disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche.Personalmente mi auguro che Mattarella non firmi lItalicum.

    Dati in caduta libera a marzo, il primo mese di vigenza delcontratto a tutele crescenti: la riforma Renzi non funziona

    Scarsa fiducia nei dubbi di Mattarella, che per potrebbe accompagnarela firma con un riferimento alla revisione costituzionale. ImpantanataRiforma

  • pagina 4 il manifesto VENERD 1 MAGGIO 2015

    L accesso al cibo un diritto umano fondamentale. il Parla-mento europeo la prima istituzione internazionale a rispon-dere allappello lanciato dalla Carta di Milano, che dellExpo inaugurato ieri sera a Milano con il concerto in piazza Duomo e chestamattina apre i battenti dovrebbe diventarne leredit. Lo fa conuna risoluzione presentata dalleuroparlamentare del Pd, Paolo De Ca-stro, approvata ieri a larga maggioranza (460 si, 126 no 20 astenuti )

    dallAula in seduta plena-ria. Sembra una banalitma nel documento si sot-tolinea che,malgrado levi-denza del diritto degli uo-mini ad una sana e corret-ta alimentazione, eppureperfino nellUnione euro-pea esistono ancora areedi insicurezza alimenta-re. Problema per far fron-te al quale, lEuropa deveincoraggiare praticheagronomiche pi efficien-ti e una gestione delle ri-sorse agricole pi sosteni-bile, aumentare la traspa-renza e lequit nella cate-na di approvvigionamen-

    to alimentare, promuovere unutilizzo razionale delle scarse risorse e in-vestire di pi nella ricerca, in modo da aumentare la resa riducendolimpatto ambientale.Strasburgo ha poi invitato la CommissioneUe a incoraggiare gli Sta-

    ti membri a prendere provvedimenti contro lo spreco di cibo a tutti i li-velli della catena di approvvigionamento e a focalizzarsi sulle campa-gne educative, designare il 2016 come Anno europeo contro lo sprecoalimentare e promuovere pi efficacemente il cibo salutare e uno stiledi vita sano. Un accento particolare stato posto anche sul problemadellobesit, soprattutto giovanile (di cui maggior responsabile iltrash food, alla Mc Donalds, per capirci, uno degli sponsor dellExpo),e sul fenomeno del land grabbind, la pratica di acquisire o affittare sularga scala terreni agricoli in Paesi in via di sviluppo per produrre bio-carburanti (altra pratica dellemultinazionali che affamamilioni di per-sone). (e. mar.)

    Luca FazioMILANO

    C i siamo. Paura eh? Le infor-mative del giorno primaraccontano un copionescritto damesi,ma rilette oggi fan-no un certo effetto. Anche perchi nervi sono tesi e ormai bastanounpaio di bombolette e una vetri-na imbrattata per finire in primapagina (su Repubblica basterebbeancheunpennarello). Il corteode-gli studenti di ieri mattina scivo-lato via come una qualunquema-nifestazione di un ottobre qualsia-si, pochi ragazzi, circa duemila,tra cui qualcuno intenzionato a la-sciare almeno una traccia. Nonproprio un segnale di grande vita-lit dal mondo della scuola.Lungo il percorso, come si dice

    in questi casi, ci sono stati diversimomenti di ten-sione. Le chiama-no azioni, ognu-na aveva addossodecine di teleca-mere per vedereleffetto che fa. Inordine: prima delcorteo due ragazzisi sono arrampica-ti sullExpo Gate per appendereuno striscione, qualche saracine-sca stata riverniciata di frescocon estintori a spruzzo, alcuni pe-tardi sono scoppiati nellatrio delconsolato turco e poi un gruppet-to di ragazzini incappucciati hatentato di assaltare lagenzia inte-rinale Manpower di viale Majno.Questo il fattaccio che ha provoca-to una piccola carica della poliziaper evitare la spaccata (e un ac-ceso diverbio tra le diverse ani-me del corteo). Fine. Dispiace,ma lanalisi pi lucida lha fatta Fe-dez, twittando: I danni dei NoExpo sono poca cosa in confrontoalle infiltrazioni mafiose e le spe-culazioni economiche di Expo. In-dignati a giorni alterni!.Oggi per un altro giorno. Alle

    12 in punto il presidente del consi-glioMatteoRenzi regaler almon-do una metafora agghiacciantedelle sue, e a seguire Papa France-sco prover ad alzare il livello conun messaggio video trasmesso.LExpo, nel bunker di Rho-Pero,comincia cos.A Milano invece sar unaltra

    storia. Questo primo maggio pas-ser, ma in piazza ancora non sisa come andr a finire.Oggi la MayDay rischia di ruba-

    re la scena alla prima della Sca-la. Stando alla sceneggiatura gi

    scritta da 007 e esperti dellanti-terrorismo, laMayDay sar un ca-sinopi omenoorganizzato. Tan-to per seminare il panico, a bocceancora ferme c gi chi parla diuna citt in mano ai No Expo.Non vero, ma questo il film giscritto da mesi.Ci sarebbero in giro unmigliaio

    di anarchici e casseur pronti amettere a ferro e fuoco la citt. Ita-liani, ma anche francesi, tedeschi,spagnoli, greci, svizzeri e inglesi.Questo il blocco che preoccupala polizia, che sta ragionando sudettagli operativi molto precisi.Gli agenti (migliaia in tutta la cit-t) sarebbero attanagliati solo daundubbio. Come si comporteran-no? Secondo alcuni il blocco ne-ro vorrebbe organizzarsi in unospezzone ben visibile per poi stac-carsi dal resto del corteo e colpire

    luoghi simbolodel capitalismo, al-tri invece credonocheverrannoorga-nizzate azioni iso-late in diversi con-testi, magari pri-ma della partenzadel corteo (ore 14piazza XXIV Mag-

    gio). Gli 007 sarebbero preoccu-pati per un ulteriore elemento:Non c - dicono - una gestioneunitaria e verticistica del corteo,non c chi possa parlare a nomedi tutti. Questa, anche se non sidice, anche la preoccupazionedi chi da anni sta lavorando suicontenuti dellamobilitazione con-tro lExpo e rifiuta levidente crimi-nalizzazione preventiva della pro-testa. Invitiamo tutti quanti a par-tecipare al corteo per condividereconnoi questa giornata, soprattut-to restando alla testa del corteo.Pi chiaro di cosConsiderato ilprocurato allarme, proprio ieri ilComitato provinciale per lordinepubblico e la sicurezza ha decisodi modificare il percorso taglian-do fuori il centro storico. Lobietti-vo non dichiarato sembra quellodi limitare i danni.Il nuovo tragitto comprende via

    De Amicis e via Carducci, larrivo previsto in piazzale Cadorna. Dal liberi tutti, con unpezzo del cor-teo che a piedi tenter di dirigersial campeggio No Expo allestito alparco di Trenno (sono chilometridi strada). Nel frattempo, laDigos, per portarsi avanti col lavo-ro, anche ieri ha continuato a tal-lonare larea pi determinata delmovimento milanese, quella chein queste giornate ha ospitato ra-

    gazzi e ragazze provenienti damezza Europa.Dopo gli sgomberi e le perquisi-

    zioni di marted e mercoled, sta-volta nel mirino sono finiti il cen-tro sociale Mandragola e la sededi RadioCane. Sono stati perquisi-ti anche alcuni appartamenti. Co-me si dice, stato trovato mate-riale interessante. Il bilancio del-la prevedibile azione della polizia piuttosto magro: tre cittadinifrancesi e tre tedeschi espulsi (do-po qualche contrattempo con lamagistratura), oltre 20 fermati eun tedesco arrestato con laccusadi detenzione di materiale per lafabbricazione dimolotov. Un sog-getto molto pericoloso, secondola polizia.Altre informative raccontano

    la sera di festa del giorno prima.Sappiamo che Matteo Renzi,allora di cena, arrivato nel Silosdi Giorgio Armani, con lui la mo-glie Agnese, vestiva uno spolveri-no lungo e pantaloni neri. Alle 21,in piazza Duomo, Andrea Bocelliha cominciato a cantare il suo in-no allamore davanti a un nutritogruppo di vip e politici rinchiusidentro una gabbia di cui vi rispar-miamo il nome. Per non esacerba-re gli animi.

    Eleonora MartiniINVIATA A ZURIGO

    U nbuffet eotto giovani ricer-catori. Otto brillanti menti,cresciute inunodei sistemiformativi pi efficienti dEuropa,accompagneranno il visitatore inun viaggio scientifico a partire daciascun cibo offerto. cos che il World Food System

    Center (Wfsc), centro di avanguar-diadella scienzaalimentare fonda-to nel 2011 dal prestigioso Politec-nico di Zurigo, lEth, al top dellec-cellenza mondiale, parteciperper una settimana (dal 29 giugnoal 4 luglio) agli eventi dellExpo2015. Daltronde, lentusiasmo de-gli svizzeri per lappuntamento diMilano stato evidente fin daiblocchi di partenza.Primo Paese ad aderire e primo

    -gi a fine gennaio - a chiudere i la-vori del padiglione costituito daquattro torri-silos riempite di ac-qua, sale, rondelle di mele e caff(della Nestl, principale sponsor),prodotti tipici della Confederazio-ne elvetica offerti gratuitamente aivisitatori, che dovranno rifornirsiper con responsabilit, sapendoche le risorse non sono infinite edunque vanno sfruttate con parsi-monia. Il tema di come sviluppa-re sistemi alimentari sostenibili una delle sfide pi grandi che sipongono al momento, per questo nato ilWfsc, formato da 37 grup-pi di ricercatori che rappresentano7dipartimenti diversi del Politecni-co, a riprova che la complessit delproblema alimentare richiede unostudio interdisciplinare, spiegaAnna Katarina Gilgen, del Centrodi competenza per il sistemadellalimentazione mondialedelEth. E allora si pu partire dauna formadi Raclette, unodei for-maggi pi rinomati del cantone te-desco, per indagare la catena ditrasmissione dello iodio dallamucca alluomo, perch la caren-za nel suolo di questo elementofondamentale per il buon funzio-

    namento della tiroide tra i pro-blemi sanitari maggiori in Svizze-ra, come peraltro inmolti territorimontani.Il latte una fonte essenziale

    di iodio ma dalla stalla alla tavolala concentrazione dellelementopu subire notevoli alterazioni,spiega ValeriaGaletti, la ricercatri-ce del dipartimento Salute del Po-litecnico che presenter a Milanoquesto studio. Abbiamo appenacominciatoma in due anni ci pre-figgiamo di fornire raccomanda-zioni per ottimizzare lalimenta-zione delle mucche e il processodi lavorazione dei latticini, inmo-do da standardizzare il contenutodi iodio nei prodotti caseari.ValeriaGaletti ticinesema at-

    torniata da studenti, professori edottorandi che arrivano al Politec-nico da 110 Paesi diversi delmon-do. E ed tuttaltro che raro trova-re nelle posizioni apicali alcunidei 10 mila circa cervelli in fuga

    dallItalia. Italiano, anche se nonin fuga, il presidente dellEth,Lino Guzzella. Come italiana laprofessoressa Chiara Daraio, lau-reatasi ad Ancona e chiamata aZurigo dal California Institute ofTechnology, dove insegnava, percondurre un laboratorio di ricer-ca sullinnovazione dei materiali:Uno dei nostri progetti attual-

    mente pi promettenti - spiega - uno studio di ingegneria bioni-ca che parte dalla cellule stamina-li del legno per produrre una sor-ta di cyberwood, un legno ciberne-tico che funziona come un senso-re termicoepu,per esempio, per-cepire la presenza di persone otracciare il percorsodi chi lo calpe-sta. Uneccellenza, quella dellascuola universitaria di Zurigo, alla

    cui base c per un sistemadi for-mazione tra i pi efficienti dEuro-pa. In California - continua Dara-io - facile trovare venture capital,finanziamenti privati per lestart-up, ma il progetto deve esse-re in fase avanzata,mentre in Sviz-zera c molta disponibilit ancheda parte dei privati a finanziare laricerca di base. per questo chelEth ha risorse incredibili, perfinocomparate agli Usa.Non va dimenticato che la Sviz-

    zera vanta un Pil pro capite tra ipi alti del continente e negli ulti-mi anni leconomia elvetica ha re-gistrato un trend positivo miglio-re di quello del resto dEuropa.Ma per Geraldine Savary, Consi-gliera di Stato e presidente dellaCommissione scienza, educazio-ne e cultura del Consiglio degliStati, il nostro Paese pu fare dipi: Il consiglio migliore che misento di dare allItalia di riuscirea collegare leconomia alla forma-zione, attivando un trasferimentodi competenze fra questi due am-biti, afferma Savaray. Un concet-to che danoi stato sviluppato so-lo a destra, con la promozione diun sistema formativo assoggetta-to completamente ai desideratadel capitale privato. Ma dal puntodi vista di Berna economia e in-novazione vanno di pari passo,perci il sistema formativo svizze-ro, simile a quello austriaco e tede-

    sco, duale e prevede percorsiflessibili e integrati tra il lavoro elo studio (che godono di pari di-gnit) a seconda delle esigenze edelle aspirazioni di ciascuno stu-dente.A 15 anni, il 65% degli adole-

    scenti svizzeri inizia lapprendista-to a tempo pieno in unaziendaprivata per arrivare ad ottenereun diploma professionale e il pidelle volte anche la successiva as-sunzione in loco, il 10% sceglieuna scuola professionale che pre-vede comunque un part-time diapprendistato, e solo il 20% siiscrive al liceo. In tutti i casi si ot-tiene un titolo di studio e si pucontinuare la formazione fino auna laurea breve o ad un masteraccademico.Leaziendenon ricevonoun fran-

    co per lapprendistato degli stu-dentimane ottengono invece pre-stigio, riconoscimento sociale edeventualmente personale ben for-mato. Sono i cantoni a finanziarela formazione, a qualsiasi livello, ela ricerca.Mentre dal governo con-federale arrivano stanziamenti so-lo per un 20%dei costi delluniver-sit edella ricerca, inmododacon-centrare lo sforzomaggiore suipro-gettimigliori, quelli selezionati a li-vello europeo - spiega MauroDellAmbrogio, segretario confede-rale di Stato per la Formazione, laricerca e linnovazione - Per legge, proibito dare soldi pubblici alleimprese private. Risultato: il 3% didisoccupazionesale al 4%perquel-la giovanile. La nostramobilit so-ciale pi elevata che altrove, enon di rado nei ruoli pi prestigio-si delle istituzioni si trovanoperso-nechehannocominciato la forma-zione con lapprendistato.Ma, ammesso di condividere

    lentusiasmo, sarebbemai possibi-le esportare questomodello in Ita-lia? un po come esportare lademocrazia - risponde conun toc-co di malignit il liberale radicaleDellAmbrogio -: un sistema chenon concepibile se non si assu-me tutto il resto: il federalismo, laperequazione finanziaria tra i can-toni, il fatto di non aver mai di-strutto il sistema delle corporazio-ni e delle professioni artigianale.Infine, cosa fondamentale, tuttoquesto possibile solo se non cdisoccupazione. In Italia invecelapprendistato sarebbeusato dal-le aziende per sfruttare la mano-dopera. E i lavoratori sarebberoul-teriormente sottopagati.

    MOVIMENTI Tensione in citt, 20 persone fermate. La polizia d la caccia al blocco nero

    MILANO, PROTESTE CONTRO LEXPO 2015 FOTO LAPRESSE

    SVIZZERA Dentro al World Food System Center (Wfsc), eccellenza elvetica

    Scienza, alimentazionee gli interessi dei privati

    ESPOSIZIONE UNIVERSALE LEUROPARLAMENTO RISPONDE ALLA CARTA DI MILANO

    Laccesso al cibo dirittoumano fondamentale

    A 15 anni, il 65% degliadolescenti svizzeriinizia lapprendistatoa tempo pieno

    Il corteo partiralle 14 da piazzaXXIV maggio. Ierila manifestazionidegli studenti

    Milano in piazzaMayDay controExpo

  • VENERD 1 MAGGIO 2015 il manifesto pagina 5

    certificato n. 7905del 09-02-2015

    Luca CeladaLOS ANGELES

    R egnaun atmosfera ancora incerta aBalti-mora nei postumi dei disordini che han-no sconvolto i quartieri neri del centrocitt. Una misura della tensione residua lhadata la partita di baseballe, giocata a portechiuse dagli Orioles, la prima della storia delbaseball. La squadra, seguita da tifosi quasi in-teramente bianchi, gioca nello stadio diCamden Yards nel porto riqualificato vicinoai quartieri neri e la chiusura al pubblico sta-ta percepita come una ulterioremossa contro-versa e discriminatoria.Continua anche la polemica sul termine

    teppisti che la polizia e molti politici hannovoluto applicare aimanifestanti e che respin-to invece da leader neri come implicitamentedenigratorio e strumentale ad una narrazioneunilaterale dei fatti. Le polemiche sono indica-tive del dibattito razziale che le rivolte di Balti-mora hanno riacceso in tutto il paese.Mercole-d pi di centomanifestanti sono stati arrestatiaNewYork dopo unamarcia di solidariet par-tita da Union Square verso Times Square cheha bloccatoHouston street e temporaneamen-te laccesso allHolland Tunnel.Ci sono stati tafferugli con la polizia e la du-

    ra reazione degli agenti indica una volont direprimere sul nascere un nuovo movimentocontro gli abusi di polizia nella citt che que-sto inverno aveva vistomassiccemobilitazionidopo la morte di Eric Garner.

    Eppure lo stillicidio di uccisioni di giovanineri da parte della polizia continua. Alla lista si aggiunto luned il nomedi KevinKellom, ven-tenne di Detroit ucciso a colpi di pistola a casasuadallagente federale che era andato ad arre-starlo. lultimo episodio di una cronaca quo-tidiana che dai fatti di Ferguson ha acquisitouna visibilit nazionale grazie alla testimonian-za visiva di episodi filmati dai telefonini.A Baltimora il sindaco Stephanie Rawlin-

    gs-Blake ha convocato un summit con leaderafro americani fra cui Al Sharpton e rappresen-tanti della comunit, per discutere di una ripre-sa basata su riforme adeguate delle cause pri-marie delle rivolte: il circolo vizioso di esauto-razione, povert e piccola criminalit di cui da

    decenni prigioniero il proletariato nero dellacitt. Modifiche strutturali, che devono neces-sariamente modificare il comportamento del-la polizia ma che non possono, secondoRawlings-Blake, limitarsi a quello. Le ha fattoeco lo stesso Obama che in un articolato inter-vento sui fatti di Baltimora ha detto: Se nonriusciremo a cambiare come nazione e comesociet, non potremo risolvere il problema. Ilconflitto fra polizia e comunit disagiate sardestinato a ripresentarsi ciclicamente salvo ve-nire regolarmente dimenticato. Una lucidaanalisi a cui si aggiunta quella di Pierre Tho-mas, residente dei quartieri bruciati, che allaradio Npr ha detto: adesso tutti fanno appelliper la pace.Madove era la pace quando la poli-zia ci sparava e quando venivamo licenziati,dovera la pace allora?.Lordine - che per ora ha tenuto anche per

    effetto del coprifuoco imposto alla cittadinan-za - rischia intanto di venire nuovamente tur-bato nelle prossime ore quando il procuratoredella citt dovrebbe rendere noti gli esitidellindagine della polizia sui fatti che hannoportato alla morte di Freddie Gray lo scorso 19aprile. Luomo di 25 anni era stato arrestatopermotivi non precisati e caricato su un cellu-lare da cui uscito 45 minuti dopo con la spi-na dorsale quasi recisa allaltezza del collo.Nel 23mo anniversario esatto dellassoluzio-

    ne dei poliziotti che pestarono Rodney King aLos Angeles nel 1992, e delle rivolte che vi fece-ro seguito, a Baltimora oggi regna ancora diffi-denza e nervosismo.

    Anna Maria MerloPARIGI

    I servizi segreti tedeschi del Bndavrebbero spiato la Francia e laUe per conto della Nsa statuni-tense. Lo afferma la SddeutscheZeitung, che scrive che il cuoredellattivit lo spionaggio politicodei nostri vicini europei e delle isti-tuzioni dellUnione europea.Il Bnd si sarebbe interessato

    allEliseo e ad alti funzionari del mi-nistero degli esteri francese, spiatidal 2008 a partire dal centro di BadAibling, in Baviera. Per il momento,la presidenza francese si rifugia inun no comment, per non degrada-re le relazioni franco-tedesche a po-chi giorni dal giudizio di Bruxellessui conti pubblici francesi, nel miri-no dellocchiuto ministero delle fi-nanze tedesco, che critica fortemen-te lo sforamento del limite del 3% ei due anni concessi a Parigi per rien-trare nei parametri.Ma la tensione palpabile. Il mi-

    nistero degli esteri ammette deglistretti contatti con Berlino perchiarire i fatti. La Germania ha spia-to la Francia e Bruxelles di propriainiziativa, per poi riferire agli statu-nitensi? Oppure i servizi tedeschi so-no stati strumentalizzati dalla Nsa?Il ministro degli interni, Thomas deMaizire, dovr rispondere a questedomande la prossima settimana, di

    fronte alla commissione dinchiestadel Bundestag sullo scandalo Nsa.Die Linke accusa de Maizire di

    aver gi mentito su questa storia,quando, il 14 aprile scorso, ha rispo-sto a uninterrogazione del partitodi sinistra di non avere nessuna in-formazione su un presunto spionag-gio economico della Nsa o di altriservizi Usa in altri paesi. Nei giorniscorsi ci sono state alcune rivelazio-ni su una rete di spionaggio indu-striale da parte degli Usa in Europa,che avrebbero utilizzato la base diBad Aibling.Nel mirino della Nsa, con lo sco-

    po di scoprire esportazioni illegaliin infrazione dellembargo sulle ar-mi - e sempre in nome della lotta alterrorismo - ci sarebbero state socie-t europee, come Airbus o Eurocop-ter. Al centro dei sospetti c pro-prio Thomas de Maizire, che dal2005 al 2009 era capo della cancelle-ria di Angela Merkel e, in questa ve-ste, aveva il compito di supervisio-ne del funzionamento del Bnd. Se-condo la Bild, i servizi tedeschi era-no al corrente dellattivit di spio-naggio economico degli Usa.Merkel avrebbe deciso di chiude-

    re un occhio per non scontrarsi congli Usa su questo fronte. La cancel-liera, per, dopo le rivelazioni di Ed-ward Snowden nel 2013 sullo spio-naggio Usa in Germania - anche ilsuo telefonino sarebbe stato ascol-tato - si era fortemente indignata eaveva condannato lo spionaggiotra amici. Diciotto mesi fa, Frano-is Hollande si era dichiarato solida-le con la cancelliera e aveva condan-nato il carattere inaccettabile del-lo spionaggio Usa. Adesso, con lenuove rivelazioni, la storia dellospionaggio tra amici sta prenden-do unaltra piega.Tra Bnd eNda c una lunga colla-

    borazione. Un accordo tra servizi te-deschi e statunitensi era stato firma-to nel 2002, qualche mese dopo l11settembre. La Germania aveva ac-cettato di appoggiare gli Usa nellalotta al terrorismo. C stato un catti-vo funzionamento nei controlli?Thomas de Maizire era al corren-te? Se lo fosse stato, avrebbe certa-mente dovuto informareMerkel del-la raccolta di pi di 40mila dati in-formatici in Francia e nelle istituzio-

    ni Ue. Il portavoce di Merkel, Stef-fen Seibert, mercoled ha messo lemani avanti: respingono le afferma-zioni che consistono a dire che il go-verno non ha detto la verit.In Germania il caso preoccupa

    unopinione pubblica molto atten-ta alle questioni di libert. In Fran-cia, lindignazione cresce tra la po-polazione, gi preoccupata per larecente legge sulle intercettazioni,che estende in modo preoccupan-te le possibilit di spionaggio dellapopolazione da parte dei servizi ela durata della conservazione deidati, sempre in nome della lottacontro il terrorismo.

    Simone Pieranni

    S econdo le rivelazioni delWall Street Journal, gli Usa,attraverso lFbi, avrebberonegoziato con al Qaeda per il ri-scatto diWarrenWeinstein, rapi-to e custodito insieme a Giovan-ni Lo Porto. I due sarebbero poimorti in un attacco dei droniCia, indirizzati alluccisione didue capi di al Qaeda, nello scor-so gennaio.Solo alcuni giorni fa, Obama

    ha informato della morte degliostaggi. Le rivelazioni delWsj pe-r, evidenziano alcuni elementinon da poco. Il primo riguarda lapolitica Usa sugli ostag-gi e i pagamenti dei ri-scatti. Secondo le fontidel quotidiano, gli agen-ti del Federal Bureaunon autorizzarono il pa-gamento del riscatto,nel rispetto della politi-ca Usa in casi del gene-re, ma decisero di aiuta-re la famiglia Weinsteinnelle trattative con i rapitori. In-somma, fuori dalla legge lavora-rono per arrivare alla liberazionedietro pagamento, come confer-mato da fonti interne federali adaltrimediaUsa, poco dopo lusci-ta dellarticolo delWsj.Lostaggio non venne rilascia-

    to, come sappiamo e la vicenda,sottolinea il Wsj, mostra comelFbi si trovi nella difficile condi-zione di dover aiutare le famiglie

    degli ostaggi americani attenen-dosi per alla legge Usa che vietaogni concessione ai terroristi.Quindi, da una parte lFbi trat-

    ta, dallaltra la Cia uccide. Due li-cenze segrete che evidentemen-te si sono esaurite, nella vicendaLo Porto, in un cortocircuito for-se non casuale. un classico deifilm e dei libri americani, quelladella competizione tra organismidi indagine e intervento differen-ti, in seno allamministrazioneUsa.Nella vicendadi al Qaedape-r, a rimetterci sono state viteumane vere. Tanto da credereche in questa e chiss quante al-tre operazioni, qualcuno abbia

    giocato contro, addirittu-ra, il presidente stesso,bench con Obama lemissioni della Cia abbia-no avuto unimpennatain termini numerici.Forse i suoi amici non

    abitano tra i federali. Mala vicenda della morte diLo Porto nasconde altreinsidie. Ad esempio: non

    c ancora il corpo e quindi nonc ancora l'esame del Dna chedia la certezza che uno dei corpiuccisi nellattacco della Cia siaproprio il cooperante italiano.Quindi? Significa che gliUsa sape-vano prima - da quando? - che LoPorto era prigioniero nel luogopoi attaccato. Lo sapeva Renzi?Lo sapeva Obama? Gli Usa nonsembrano avere grande confiden-za con la verit.

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    Emanuele Giordana

    S ono stati condannati allerga-stolo da un tribunale diMin-gore dieci miliziani islamistiche il 9 ottobre del 2012 tentaronodi uccidere Malala Yousufzay, lastudentessa che, ferita con duecompagne alluscita di scuola, si salvata per miracolo sollevandounondata di sdegno nel mondoche le ha poi fatto avere il Nobel.La polizia pachistana aveva arre-stato in settembre i dieci militantidel Ttp, i talebani del Pakistan chedecisero luccisione della quindi-cenne che simboleggiava il dirittoallo studio dopo unordine dimul-lah Fazlullah, sanguinario coman-dante noto come mullah Radio.Il giudice AminKundi li ha ricono-sciuti tutti colpevoli (la polizia hatrovato anche le armi) condannan-doli alla prigionia pi lunga inPakistan (25 anni).Ma se la giustizia fa in parte il

    suo corso (Fazlullah latitante) unsondaggio su un recentissimo ca-so - lassassinio pochi giorni fa aKarachi dellattivista SabeenMah-mud - rivela il grado di sfiducia deipachistani: quasi l80% ritiene in-fatti che Sabeen di giustizia nonne avr. Raggiunta nellamacchinadove viaggiava con la madre

    alluscita di undibattito nel Beluci-stan organizzato da T2F, un cen-tro culturale di cui era lanimatri-ce, Sabeen stata giustiziata dadue motociclisti venerdi 24 aprilecon quattro pallottole (la madre salva). Le autorit di polizia haconfermato che di attentato omici-da si trattato. T2F una storia disuccesso aKarachi: conmostre, in-contri e dibattiti, un centro viva-ce della cultura cittadina.Maquel-lo di Sabeen non lunico caso.Tra gli omicidi recenti, qualche

    giorno dopo la morte di Sabeen,Syed Wahidur Rahman, docentedella Universit di Karachi. La col-pa? Essere sciita. Cos come lavvo-cato Ali Hasnain Bukhari, lui puresciita e attivista del MuttahidaQaumi Movement (Mqm), Stessatecnica e stessa colpa, oppurequella di essere il legale di unmo-vimento rivale. Ma a far le spesedella violenza politica, islamista osettaria ci sono anche professoridi diritto islamico: il caso diShakeel Auj, rettore della stessauniversit di Syed ucciso nel set-tembre del 2014 mentre stava an-dando al consolato iraniano. Perla polizia una madrasa di Karachiaveva emesso una fatwa contro dilui per blasfemia. Colpevoli eman-danti sono rimasti impuniti.

    tiratura prevista 41.987

    FRANCIA Hollande non commenta, ma chiede spiegazioni alla Germania

    Berlino spiava per la NsalEliseo e i politici di Parigi

    STATI UNITI Luned un altro afroamericano stato ucciso a colpi di pistola a Detroit dagli agenti

    Proteste contro la polizia: 100 arresti a NewYork

    PAKISTAN Condannati i 10 attentatori islamisti

    Giustizia (solo) per Malala

    INTERNAZIONALE NELLA FOTO MERKEL E HOLLANDE, A DESTRA IL PRESIDENTE USA OBAMA /LAPRESSE

    Esplode il casoallinterno della Ue.Altro che amici:Merkel avrebbechiuso un occhio pernon avere problemicon gli Stati uniti

    LO PORTO Wsj rivela. Obama sapeva. E Renzi?

    LFbi tratt con al Qaedaper riscattareWeinstein

    CORTEI CONTRO LA POLIZIA A BALTIMORA /LAPRESSE

    Chi ha potuto visitare aHo Chi Min City il museodella storia della guerra,non potr dimenticarealcune immagini. Comenon possono dimentica-re i vietnamiti i tre milio-ni di morti (58mila quel-li americani) provocatida una guerra che 40anni fa, terminava. E nelricordare quel giorno, ilprimo ministro vietnami-ta Nguyen Tan Dung nonha potuto mancare diricordare i barbarici cri-mini americani.

    VIETNAM 1975-2015

    40 anni fala vittoria

    chiuso in redazione ore 22.00

    il manifestoDIR. RESPONSABILE Norma Rangeri

    CONDIRETTORE Tommaso Di Francesco

    DESKMatteo Bartocci, Marco Boccitto, Micaela Bongi,

    Massimo Giannetti, Giulia Sbarigia

    CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEBenedetto Vecchi (presidente),Matteo Bartocci, Norma Rangeri,

    Silvana Silvestri

  • pagina 6 il manifesto VENERD 1


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