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Il Menante N. 7 - Luglio/Agosto 2009

Date post: 22-Feb-2016
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Intervista al concittadino fasanese Fabiano Amati diventa Assessore nella giunta regionale.
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ANNO VI, NUMERO 7 LUGLIO 2009 € 1,00 FABIANO AMATI ASSESSORE ALLE OPERE PUBBLICHE FABIANO AMATI ASSESSORE ALLE OPERE PUBBLICHE Giunta Regionale Giunta Regionale Al Comune RETRIBUZIONI TRASPARENTI... RISULTATI PER COLLEGIO Ballottaggio GIUSEPPE PACE e ANTONIO SCIANARO Intervista a: Debito Monteco LE STRANE DIMISSIONI Giunta Comunale A CHE PUNTO SIAMO edicola i n l 1 i 5 a n se r t o t t em b re Buone Vacanze
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ANNO VI, NUMERO 7LUGLIO 2009

€ 1,00

FABIANO AMATIASSESSORE

ALLE OPERE PUBBLICHE

FABIANO AMATIASSESSORE

ALLE OPERE PUBBLICHE

Giunta RegionaleGiunta Regionale

Al Comune

RETRIBUZIONI TRASPARENTI...

RISULTATI PER COLLEGIOBallottaggio

GIUSEPPE PACE e ANTONIO SCIANAROIntervista a:

Debito Monteco

LE STRANE DIMISSIONI

Giunta Comunale

A CHE PUNTO SIAMOedicola in l 1 i 5a n ser to tt embre

Buone Vacanze

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luglio 2009pag. 2

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pag. 3luglio 2009

Fasano nella Giunta regionale. Abbiamo voluto raccogliere le prime riflessioni del neo assessore sulla nomina e fare il punto sull'attività che dovrà svolgere.Dopo quattordici anni, nuovamente un fasanese nella Giunta regionale. Come si reagisce? Tu come hai reagito alla notizia?«Dopo quattordici anni, cioè dopo Peppino Martellotta il quale viene ancora ricordato come personalità politica impegnata proficuamente per la città. Credo che la reazione della Città, dei fasanesi, almeno per quello che io ho avvertito, sia stata una reazione favorevole perché, a prescindere dalle visioni politiche cittadine, a prescindere dalle simpatie strette, quelle larghe, addirittura le antipatie, poter dire che un proprio concittadino è impegnato al governo della Regione è una soddisfazione generale. Per quanto riguarda la mia reazione, ovviamente, io che non nascondo i sentimenti umani, che appartengono alla vita, posso certamente dire che è stata una reazione di gioia».Nel primo incontro da assessore con il Presidente Vendola, di cosa avete parlato?«Abbiamo parlato dell'impegno forte da dare in quest'ultimo anno, sia per consolidare le attività amministrative compiute fino a questo momento, sia per presentarci agli elettori pugliesi fra un anno con una frase chiave “Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso” che, di solito, in politica, è frase quasi mai utilizzata.Il Presidente ti ha affidato la delega alle opere pubbliche. Come hai organizzato le tue giornate di lavoro?«Il primo giorno sono andato a trovare tutti i dipendenti, dai dirigenti sino al custode. Per quanto riguarda il custode, ho addirittura incontrato la sua famiglia che vive nel palazzo dell'Assessorato».Hai incontrato dunque la struttura burocratica. Reazioni? «La cosa che mi ha commosso è stata quando un dipendente regionale, dopo la mia visita, ha commentato in barese strettissimo: “E' da trent'anni che sono qui e mai nessuno era venuto a trovarmi”. Questo, naturalmente, mi ha riempito di soddisfazione. Poi ho incontrato i dirigenti nelle mie lunghissime giornate,ai quali ho chiesto di riferirmi tutta l'attività in cantiere e ai quali ho chiesto di dirmi quali sono gli obiettivi che possiamo raggiungere in questi mesi, avvertendoli che per obiettivi intendevo e intendo le cose che possiamo concretamente fare, perché non è legittimo dire di poter mettere la luna nel pozzo. E' molto più serio dire di poter fare poco o molto che sia, purché si faccia».Come primo impatto, ti è sembrato che l’attività dell'assessorato sia particolarmente complessa?«Questi incontri hanno rivelato un assessorato di grande complessità. Oltre ad occuparsi delle opere pubbliche che, ovviamente, nella

stragrande maggioranza dei casi, vengono realizzate dai comuni - infatti è strettissimo il rapporto con le realtà municipali - la complessità dell'assessorato è data anche da due temi molto rilevanti. Uno è la tutela delle acque, dal momento di raccolta fino al rubinetto e dal rubinetto fino allo smaltimento. Allo stesso tempo, altro settore di rilievo è la tutela del suolo, per il quale la Puglia e tutte le Regioni devono sempre più impegnarsi a porre in essere iniziative che riducano il rischio, perché è riscontrato e riscontrabile che gli eventi naturali capitano, ma se la politica non interviene, gli interventi non effettuati sul suolo fanno sgorgare tante lacrime. La politica è anche il luogo dove le lacrime vanno asciugate e non certamente prodotte».Quindi, sta anticipando grande attenzione a questi temi?«La tutela del suolo costituisce un problema molto rilevante per la politica moderna; basti pensare al terremoto abruzzese: di fronte a una calamità naturale che ovviamente non è possibile impedire, molto spesso l'intervento dell'uomo anticipa le conseguenze dell'accadimento naturale. Deve essere dunque manifestato un nuovo impegno e io spero che questa consapevolezza venga acquisita sempre più dai comuni che sono gli interlocutori più straordinari dell'Assessorato regionale alle opere pubbliche e possono anch'essi partecipare attivamente nella segnalazione di tutti i rischi. In questo l'Assessorato, non da qualche giorno, ma da qualche anno è particolarmente attento ed impegnato. Per quanto riguarda il tema fondamentale della tutela delle acque, ho avuto la fortuna di assumere la responsabilità ad invasi ultra pieni, tant'è che quest'estate non si soffrirà la carenza d'acqua da nessuna parte. E' però importante che l'assessorato prosegua nell'opera di costruzione di una risposta all'eventuale siccità. Per esempio, è importantissimo che via sia una mappa puntuale dei pozzi posti in stand by e immediatamente utilizzabili ogni qual volta questo fenomeno dovesse emergere. Infatti, durante la siccità del 2005, la regione Puglia decretò l'apertura di pozzi, ma al termine dell'emergenza, quei pozzi, invece di essere messi in stand by, furono abbandonati. Per cui, durante la siccità del 2008, la decretazione della riapertura dei pozzi comportò la ripetizione del procedimento di verifica sulla potabilità dell'acqua, il rifacimento di tutti gli impianti di sollevamento delle acque e dunque tempo e spese. Una regione moderna deve essere pronta ad arginare fenomeni di crisi che, comunque, potrebbero presentarsi». Abbiamo parlato delle attività in generale. In quest'ultimo anno, quali sono gli obiettivi che veramente si potranno traguardare?«Allo stato sto facendo una ricognizione, un 'attività di comprensione per poter puntualizzare gli obiettivi. Adesso sarebbe prematuro fare un elenco puntuale degli obiettivi e quindi mi riservo di farlo nelle prossime settimane e renderlo noto, affinché poi si possa controllare perfettamente il mio lavoro».L'Assessore Fabiano Amati ci ha rivelato l'intendimento di affrontare con impegno e determinazione questa nuova sfida, senza dimenticare che, al di là della complessità delle problematiche da affrontare, ogni gesto ed ogni parola mirano esclusivamente al benessere delle persone. Ci piace chiudere con una sua affermazione: “la politica non serve a produrre lacrime, ma può servire ad asciugarle”.

Aurora Nardelli

Giunta Regionale

ASSESSORE ALLE OPERE PUBBLICHE

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pag. 4 luglio 2009

SI TORNI A PARLARE DI POLITICACaro direttore de il Menante*, a margine delle ultime consultazioni elettorali, da ex consigliere comunale del PPI prima e della Margherita poi provo a dare coraggio alle mie idee, da troppo tempo “costrette” in ambiti privati. Scrivo sul Tuo giornale perché lo ritengo strumento utile al dibattito interno al PD (e non solo) e veicolo mai acritico di propaganda del pensiero politico. Intanto, preciso subito che la sindrome da “riflusso” non mi appartiene; né mi appartiene l'opera di “cecchinaggio” ai danni dei presunti responsabili del disastro elettorale del 6 e 7 giugno. Approfitto, invece, dello spazio che vorrai concedermi, per raccogliere dalle macerie della locale “Casa Democratica” qualche mattone di speranza, indispensabile per ricostruire le ragioni della passione civile. Eccomi, dunque, a ribadire che agli occhi dei molti il locale PD sembra più un buco nero che inghiotte candidati che una miniera dalla quale estrarre preziose pietre utili a costruire il futuro della città. Perciò, quando l'ora delle famose vacche di Hegel sembra ormai giunta e nulla pare dare ragione alla resistenza dei nostrani “ragazzi di Tienanmen”, ecco, insperata, una “botta di culo” (pardon!) che da' un po' d'aria (si trascuri la relazione organica) alle chiacchiere democratiche urbane: Ferrarese diventa presidente della Provincia ed è addirittura disposto a riconoscere un assessorato al PD o, come se si trattasse di divani, nei suoi “dintorni”. Di colpo, dunque, scopriamo che sotto il cumulo di macerie elettorali vive un possibile cantiere per quanti avranno voglia di costruire, così come fanno i bravi carpentieri, indipendentemente dalla loro data di assunzione… . Ferrarese, dunque, dispone di quella famosa borsa che solo la vita del locale PD potrà rifiutare. Non a caso, dunque, ci si chiede se rischiare per la borsa o accontentarsi della vita, considerato che idratazione e ventilazione non sono cure… e “le passa la mutua”. Intanto, sarebbe, preliminarmente, importante riconoscere che il PD, a Fasano, non si esaurisce nei 1950 voti delle provinciali. Sono tante, forse troppe, le “cellule dormienti” (organizzate e non) capaci di dare maggiore linfa politica ed elettorale ad un partito che, vale sempre la pena ricordarlo, non ha un “padrone politico” e, quindi, sconta i “problemi” propri di qualsiasi esperienza democratica. A proposito di “cellule dormienti” penso, innanzitutto, a Fasano Democratica e, subito dopo, ai <<ruspanti>> (così come li definisce certa intellighenzia politica) amici di Montalbano, che tutto sono fuorché dei polli… . Se a tutto ciò aggiungiamo anche che le proposte politiche del locale PD, pur condivisibili nel merito, sono percepite in maniera algida dai cittadini, la conclusione da trarre, a metà strada tra il serio e il faceto, è tipica di coloro che si ostinano a vendere gelati agli esquimesi… . Pertanto, un confronto tra il PD e Fasano Democratica, per farla breve, non soltanto è auspicabile, ma necessario e improcrastinabile, in vista anche dei vari momenti congressuali. In agenda, però, non vi può essere soltanto la nomina dell'assessore provinciale (ottima, se le indiscrezioni fossero confermate), ma anche il ruolo del PD (nel frattempo riunificato, ovviamente) in seno al Consiglio comunale. La crisi della maggioranza cittadina, infatti, può tradursi in un'opportunità per l'opposizione, ma anche per la parte più illuminata del PDL e per la stessa città di Fasano. Condividere un programma di risanamento dei conti pubblici municipali, infatti, non sarebbe, a mio avviso, un errore politico, ma senso di responsabilità e straordinaria occasione per esprimere, soprattutto sul versante amministrativo, la ragione sociale del PD ossia la sua cultura di governo. Non si trascuri, infine, che già da settembre, le citate “chiacchiere democratiche” saranno, altresì, orientate ad individuare il candidato alla carica di consigliere regionale. La scadenza, ormai prossima, del tesseramento, inoltre, darà, a mio avviso, maggiore serietà alle varie votazioni e consultazioni congressuali, dove, tra l'altro, non sarebbe male misurarsi anche “sull'odore di tappo” della politica democratica cittadina. Risolto, poi, il “nodo” relativo al posizionamento europeo, a livello nazionale si pensi ad evitare il possibile derby DS-Margherita (Bersani-Franceschini) e a dare struttura e strutture al partito. Tornino le alleanze possibili (con Di Pietro, i Socialisti e la Sinistra di governo); si faccia tesoro dell'esperienza positiva di Trento, di Brindisi e di Bari (asse PD-UDC); si valutino bene le varie “piattaforme” dei candidati alla segreteria; si investa sul PDE (Partito Democratico Europeo); si discuta e ridiscuta il rapporto con i sindacati; si pensi ad un nuovo modello di stato sociale, magari più “corto”, ma più efficiente; si rifletta (e molto) sulla qualità della governance, soprattutto al Sud; si approfondisca meglio il criterio del “costo standard”, introdotto col federalismo fiscale; si pensi alle amministrazioni locali come

luogo della concorrenza; si discuta, seriamente, di sicurezza urbana; si eviti di affrontare con la categoria dei “diritti civili” temi “eticamente sensibili”, i quali prim'ancora di avere caratteri religiosi mostrano i tratti dello stato di natura. Si torni, insomma, a parlare di politica e nessuno più sarà pentito di essere partito democratico… . * La lettera è stata inviata al giornale in data 4 luglio 2009.

Massimo Vinale

Stimatissimo professor Vinale, ti ringrazio per aver scelto le pagine de il Menante per stimolare un dibattito che può essere molto utile. Non mi avventurerò in un'analisi sulle condivisibili proposte che la tua riflessione politica contiene. Il dibattito è aperto, noi siamo pronti a offrire il nostro contributo, occorre però un minimo di ordine affinché il pensiero, l'agire più impegnato, il tuo come il mio, non vengano travolti dai personalismi che aleggiano in ogni dove. Respiriamo spesso, troppo spesso un'aria resa pesante da finti innovatori e servili fiancheggiatori. A questi bisogna far comprendere che è finito il tempo della “manovra”. Oggi più che mai primeggia il bisogno di porre al centro del dibattito la Politica; quella vera, che si occupa dei bisogni altrui, senza null'altro a pretendere in cambio che il piacere di essersi adoperati.

* * *SAVELLETRI: UN PAESAGGIO DIVISO IN DUEGentile Direttore, ringraziandola dello spazio offertomi dal suo giornale, vorrei porre la sua attenzione e quella di tutti i suoi lettori, su una questione che da qualche giorno mi lascia perplesso.Da un po' di anni, come gran parte dei fasanesi, passo l'estate nella bellissima località turistica di Savelletri. Tutti conoscono la pulizia del mare e della scogliera, che da sempre ha caratterizzato la nostra costa e che tutti ci invidiano. Bene, da qualche giorno sono stati ultimati i lavori di rifacimento del molo della suddetta frazione. Beh, sembra proprio che il molo divida in due il paesaggio. Dalla parte del porto, fino al centro, i lavori hanno fatto sorgere fioriere, banchine e marciapiedi molto piacevoli alla vista e di cui mi congratulo. Dall'altra parte del molo, ahimè, i lavori che avrebbero dovuto abbellire la zona detta del “maricello”, non sono andati a buon fine. A prescindere dalla grossa quantità di rifiuti lasciati da persone incivili (oltre a bottiglie, vetri, plastica etc. c'è anche una piccola lastra di eternit, che tutti sappiamo contenere amianto!!!) ciò che mi lascia ancora più stupito è il deturpamento operato a danno della scogliera. Enormi quantità di scogli, infatti, sono state tagliate e portate via, per lasciare spazio ad una copertura fatta solo di terra, pietre e sabbia, che non è molto adatta alla naturalezza dell'ambiente. Più che pulizia, si è fatta altra sporcizia (soprattutto quando avremo una prossima pioggia). Una vera e propria modifica forzata del territorio naturale, che ha lasciato tutti molto scontenti ed amareggiati, dato che ha rovinato la bellezza di quello scorcio di mare. Bella idea, invece, quella della pulizia della cala e del fondale del suddetto “maricello”, per dar luogo ad una spiaggetta, che a Savelletri mancava. Peccato però che tale pulizia abbia aumentato la pericolosità della curva prospiciente. La spiaggetta, infatti, è discendente a picco sul mare ed è facile che qualche autista distratto possa ritrovarsi in acqua, nella speranza che, in quel momento, non ci siano bagnanti. Si poteva, infatti, seguendo la linea del nuovo arredo urbano, proseguire il muretto dell'altra parte del molo o creare una staccionata per delimitare la sede stradale.Tra ottime idee e lavori non proprio ad hoc, spero che la mia lettera possa porre i riflettori sulla questione, nella speranza che, senza attendere le prossime elezioni, qualcuno dei nostri amministratori si renda conto del fatto. Nel ringraziarla, le porgo distinti saluti.

Donato Savoia

Gentile lettore, come potrei non apprezzare il contenuto dei tuoi pensieri? La tutela del nostro territorio, senza se e senza ma, assurge spesso a vessillo di copiose dichiarazioni che, anche quando si traducono in atti concreti, finiscono pur sempre per lasciare l'amaro in bocca. Le ottime idee di cui tu parli scontano sfortunatamente una certa sciatteria nell'esecuzione delle opere, sovente accompagnata dall'incuria della gente di passaggio o di persone che non amano davvero questa terra. Ciò che più mi colpisce, in verità, è che i suggerimenti che tu proponi e che io condivido rischiano di essere azzittiti da un maldestro: “Non sono mai contenti di nulla”, senza soffermarsi sul fatto che spesso basta davvero poco, quella che va sotto il nome di diligenza del buon padre di famiglia, per ottenere soluzioni efficaci.

Lettera al direttore

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pag. 5luglio 2009

Con il sindaco Lello Di Bari facciamo il punto sulla crisi politico amministrativa che ha portato all'azzeramento della Giunta comunale.Sindaco, a che punto siamo?«Intanto abbiamo avuto un paio d i c o l l o q u i c o n i s e t t e “dissidenti” , tra virgolette diss identi , a ltr imenti s i offendono; avremmo trovato un accordo sul piano politico-p r o g r a m m a t i c o , m a n c a l'accordo sui numeri. Loro r i v e n d i c a n o l a p r o p r i a rappresentanza nell'esecutivo; è un gruppo di sette persone che fa parte del Pdl, ma che non si sente rappresentato da alcuno degli attuali componenti la Giunta e quindi chiede la propria visibilità. Per cui l'accordo sul piano politico-programmatico lo avremmo anche trovato. Rrestano da definire solo alcuni dettagli. Per quanto riguarda la composizione della Giunta, ho avanzato due ipotesi. Una è quella di una giunta tecnica, cui c o n t i n u o a r i m a n e r e affezionato; l'altra che la Giunta sia integrata da nuove presenze. Si discuterà con gli altri partner della maggioranza e verificheremo le disponibilità. Se non ci dovessero essere disponibilità sulle ipotesi da me proposte, dovrò trarre le d o v u t e c o n c l u s i o n i e m i r i m e t t e r ò a l g i u d i z i o dell'elettorato».A l c u n i c o m p o n e n t i l a maggioranza lamentano di non essere stati invitati a partecipare agli incontri per la risoluzione della crisi. Il dottor

Pace, coordinatore dell'Udc, è uno di questi. Cosa ha da dire sul punto?«Agli incontri non hanno partecipato né la Puglia Prima di Tutto , né il dottor Mastro, e quindi neppure il coordinatore cittadino dell'Udc; non vedo di cosa abbia da lamentarsi il dottor Pace. Ho avuto solo incontri con la segreteria politica del Pdl e i sette, sempre tra virgolette, dissidenti».Quindi , tempi lunghi per la definizione di un quadro preciso?«Sto lavorando a ritmo serrato, entro la prossima settimana vorrei sentirmi con tutti. Per il prossimo Consiglio comunale potrei essere in condizione di avere un nuovo organigram-ma».I l p r o s s i m o C o n s i g l i o comunale quando si terrà?« I l p r o s s i m o C o n s i g l i o è convocato per il giorno sedici luglio. Dovremo approvare il conto consuntivo ed è quindi importante avere un esecutivo al completo».Per quando riguarda la crisi , il quadro è fin troppo chiaro, un p r o b l e m a d i n o n f a c i l e r i s o l u z i o n e . U n ' a l t r a questione che rischia di finire male è quella del Consorzio agroalimentare. Cosa ha intenzione di fare?«Io sono stato chiaro sin dall'inizio, il Comune non è più disponibile a mettere soldi nel Consorzio Agroalimentare. La finanziaria l'anno scorso ci diceva che le amministrazioni devono uscire da società dove non ci siano finalità specifiche per l'amministrazione. Stiamo cercando di dare la gestione del mercato, se così possiamo dire, a chi ne è protagonista e conservare un controllo da parte del Comune. Insomma, gli standisti si devono convincere che questa volta i soldi li devono mettere loro e non il Comune. Se ci sono state gestioni politiche che non sono state molto oculate, questo è tutto da

dimostrare. L'essenziale è che c'è una perdita sostanziale nei bilanci che deve essere sanata da chi fino a questo momento h a t r a t t o v a n t a g g i o , giovamento dal consorzio». I l S i n d a c o , c o n i l s o l i t o ottimismo, vede un futuro roseo per l'Amministrazione ed anche per il Consorzio. Ma chi lo

conosce bene si accorge che le nuvole sono ancora molto nere. In un passaggio di una delle sue risposte si legge che anche lui sta maturando la convinzione che sottoporsi al giudizio dell'elettorato forse è la strada più agevole.

Aldo Carbonaro

Giunta Comunale

A CHE PUNTO SIAMO

ANGOLO DEL LOTTONumero del mese 84, possibilità di uscita di ambo in figura 4 tra i numeri 13-22-49 sulla ruota di Bari. Buona fortuna

E' di qualche giorno fa la notizia che è stato sottoscritto a Palazzo di Città il nuovo contratto collettivo per il personale dipendente del Comune. Il nuovo strumento è stato siglato, oltre che dalla parte pubblica rappresentata dal Segretario generale e dai Dirigenti del Settore Risorse e Avvocatura, dalle sigle sindacali costituenti la rappresentanza sindacale unitaria dell'Ente. Dalle parole del Segretario generale emerge chiaramente la volontà di dare una svolta nel sistema che compone la contrattazione decentrata. Brunetta docet; pertanto, si parla di premiare i più laboriosi, a fronte di un sistema precedente che prevedeva contributi a pioggia. A dire il vero, da un bel po' di anni, a Palazzo di Città i dipendenti lamentano una certa siccità e spiace constatare che i concorsi interni – che “conquistarono” lo scorso anno per il Comune una fra le tante ammonizioni da parte della Ragioneria generale dello Stato – si siano risolti in ricorsi e contestazioni ed abbiano creato un clima piuttosto pesante all'interno dell'Ente. La meritocrazia pare sia diventato il vessillo per l'Ente e condizioni ineliminabile per il riconoscimento di indennità. Si parla poi di flessibilità dell'orario di lavoro, a fronte di chi lamenta che i dipendenti comunali stiano a zonzo per tutto il giorno, di previdenza complementare per il personale della Polizia locale. Si riconoscono anche le pari opportunità. Tutto tace però a proposito di un altro importante principio, quello della parità di trattamento. Pesanti dubbi infatti si addossano sull'attribuzione di premi incentivanti a cadenza mensile per il personale dello staff del Sindaco che “sarebbe gravato” da una dose incommensurabile di lavoro ed in orari fuori da ogni grazia del cielo. La legge sugli Enti locali non contiene disposizioni di tanto favore per questa parte di personale. Disturba poi, davvero immensamente, che quello stesso personale, già oberato di lavoro e di preoccupazioni, insieme ad altri dipendenti tributari di incarichi lautamente retribuiti, venga sottoposto all'ulteriore tortura di tante ore di straordinario elettorale. Certo è che il concetto di meritocrazia necessita di urgenti approfondimenti. A meno che non ci si accontenti di fare comunicati stampa per sporcare le carte.

NUOVO CONTRATTO COLLETTIVOAl Comune

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pag. 6 luglio 2009

Elezioni Provinciali“Sinistra e Libertà”

RISULTATI DEL BALLOTTAGGIOSUPERARE LE DIVISIONICOLLEGIO FASANO 1

Sezioni Ferrarese Saccomanno1 200 2062 255 1583 150 1864 126 1235 177 1766 208 1287 187 1348 197 1629 172 182

24 161 22438 106 18235 8 7

Totale 1947 1868

Sezioni Ferrarese Saccomanno10 180 14711 99 11712 134 14013 132 16414 56 11215 148 18716 98 12017 182 19118 91 11719 87 16523 72 20036 59 11637 71 197

Totale 1409 1973

COLLEGIO FASANO 2

Sezioni Ferrarese Saccomanno20 236 18721 209 17122 272 17225 213 23126 214 21127 141 20128 178 16529 151 18030 186 26931 85 11232 313 14333 314 13334 300 139

Totale 2812 2314

COLLEGIO FASANO 3

Totale Complessivo 6.168 - 50,05% 6.155 - 49,95%

Ferrarese Saccomanno

Il 9 luglio scorso, a Fasano, si è tenuta una affollata assemblea promotrice del Circolo Territoriale “Sinistra e Libertà”, presieduta dal Consigliere regionale di SeL, Carlo De Santis che è anche Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e Formazione Professionale della Regione Puglia.I lavori sono stati introdotti dalla relazione di Franco Vergine, tra gli artefici dell'iniziativa, il quale, riferendosi alla crisi economica e di valori che il Paese sta attraversando, ha avuto modo di affermare che “per trovare soluzioni, noi di Sinistra e Libertà riteniamo che non basti nemmeno aggrapparsi alle vecchie ricette tradizionali delle nostre formazioni politiche tradizionali. Concetti come comunismo e socialismo, nobili e dei quali certamente non c'è da vergognarsi, non in Italia, oggi mostrano i loro limiti d'età e richiedono di essere aggiornati, superati se vogliamo, per far si che la loro tensione ideale sia ancora utile per la trasformazione della società in senso più giusto e più libero. Ecco perché vogliamo superare le divisioni del secolo passato che causano ancora torcicollo a chi guarda solo indietro, figuriamoci se può interessare a un ragazzo nato negli anni '90 sapere se nel 1921 aveva più ragione il PCI o il PSI. E siccome è proprio ai giovani, in primo luogo che intendiamo rivolgerci, oggi vogliamo smettere di evidenziare ciò che ci ha diviso e vogliamo, invece, costruire insieme ciò che dovrà unirci: l'essere di sinistra”. Alla relazione hanno fatto seguito gli interventi nel corso dei quali sono state affrontate le tematiche relative alla organizzazione e crescita di “Sinistra e Libertà” e quelle politiche contingenti riguardanti la appena superata crisi alla Regione Puglia. a tutti ha risposto Carlo De Santis che, ricordando i numerosi meriti del governatore Vendola, ha fatto presente ai convenuti che il percorso costitutivo del nuovo partito è avviato e che il 12 settembre prossimo l'Assemblea Nazionale sarà un ulteriore, importante tassello in vista della definitiva costituzione. Unità di intenti, ha sottolineato De Santis, nella pluralità e diversità di culture che andranno a formare il nuovo partito: dai verdi ai socialisti, dal Movimento per la Sinistra alle soggettività, di sinistra, sparse per il Paese. Infine, per il prossimo mese di settembre, il costituendo Circolo “Sinistra e Libertà” di Fasano ha preannunciato una manifestazione politica, probabilmente in forma di giornata di studio, nella quale si affronteranno i temi riguardanti la scuola a fronte, soprattutto, dei provvedimenti voluti dal Ministro Gelmini.

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pag. 7luglio 2009

Intervista a Pace e Scianaro

mai fatto la “corsa” su altri candidati e per questo siamo stati premiati. Davvero un bel risultato quello conseguito dal mio partito, ben organizzato e forza emergen-te nell'assise provinciale. Degli altri non mi va di parlare, hanno avuto i voti che la gente ha voluto accordargli». Nel risponderci, molto signoril-mente, il dottor Pace ha evitato di fare riferimenti al nostro sindaco, suo principale rivale nel terzo collegio e forse il vero sconfitto con il suo scarno 20% in questa tornata elettorale.Dottor Pace, come intende organizzare la sua attività in seno al Consiglio Provinciale e quali sono le priorità inerenti Fasano che intende proporre all'attenzione del Consiglio stesso?«Il nostro sarà un nuovo modo di far politica. Vorremmo passare dalle parole, dai proclami, ai fatti. Non vorremmo rischiare, come già successo precedentemente con altri governi provinciali, di “non fare” e tradire la fiducia accordataci dai cittadini del brindisino. Legalità e trasparenza ci contrad-distingueranno. Ma la maggioran-za dovrà essere coesa. Solo così potrà produrre azioni, solo così una opposizione intelligente non potrà che approvare il nostro operato. Speriamo in una opposizione che non faccia ostruzionismo, che compia il suo ruolo senza ostaco-larci più del normale. Ma, ripeto, questo dipenderà anche da noi e da quanto riusciremo a produrre per la nostra Provincia. Il mio impegno personale sarà quello di portare Fasano agli antichi splendori, quando era il comune capofila della Provincia. Il nostro tessuto industriale e commerciale è in crisi e io mi batterò affinché si esca da questa crisi. Niente contributi a pioggia ma un r isanamento del l 'economia locale. Prima risanare, poi riportare lavoro e successivamen-te investire per potenziare. Se una realtà è in crisi un investimento esterno non può che allungare

una dolorosa agonia. Un esempio è il consorzio Agroalimentare. Prima dovremmo cercare di risolvere la crisi che lo attanaglia, poi potremmo pensare ad attrarre investimenti per poten-ziarlo ulteriormente. Dovremmo poi creare una sinergia tra le realtà che a Fasano producono lavoro. Solo così potremmo dare serenità ai nostri concittadini. Senza lavoro, infatti, manca una serenità economica di base e non si può quindi pensare a migliorare il contenuto economico locale».

Le stesse domande le abbiamo poste al dottor Tonio Scianaro, rappresentante del PDL e vicesindaco di Fasano.Consigliere Scianaro, una sua analisi sul voto espresso dagli elettori di Fasano.«A livello personale il risultato è davvero ottimo, frutto di un lavoro che ormai da anni abbiamo s v o l t o c o n i l m i o s t a f f . Sicuramente l'elettorato ha gradito quanto da noi fatto e ci ha premiati, confermando i voti che nel 2004 avevano ottenuto i rappresentanti di AN e FI. Nonostante il momento fosse particolare (ci troviamo in una fase costituente del nuovo partito), nonostante le dieci liste in più, abbiamo ottenuto questa vittoria. Un po' di preoccupazione l'avevamo, non lo nascondo, anche per la difficoltà del primo collegio. Nel 2004, tra l'altro mi

Nell'ultima tornata elettorale, quella inerente le provinciali, Fasano ha visto tre suoi candidati nominati consiglieri. Nel collegio Fasano 1 Tonio Scianaro per il PDL, nel collegio Fasano 2 Bebè Anglani, anche lui per il PDL e nel collegio 3 Giuseppe Pace per l'UDC. Quindi, due consiglieri di minoranza e uno di maggioran-za. Quali i propositi, cosa dovremo aspettarci dai rappre-sentanti nell'Assise provinciale? Abbiamo intervistato il dottor Pace e il dottor Scianaro, il primo rappresentante di maggioranza e il secondo di opposizione, entrambi a Brindisi per rappre-sentare il territorio fasanese. Consigliere Pace, una sua analisi sul voto espresso dagli elettori di Fasano.«Sono soddisfatto dalla manife-stazione di stima avuta nella tornata elettorale. Questo risultato è frutto del lavoro svolto nel collegio da parte dei miei collaboratori e un attestato di fiducia che i miei elettori mi hanno tributato. La gente ha riconosciuto l'operato svolto in questi anni. Pur non essendo un vero esperto di politica, a diffe-renza di altri pezzi da novanta presenti nella coalizione del c a n d i d a t o p r e s i d e n t e Saccomanno, ho ottenuto un notevole risultato. Non mi piace fare confronti con altri candidati present i ne l mio col legio. A b b i a m o f a t t o c a m p a g n a elettorale parlando di progetti, idee, voglia di fare. Non abbiamo

ero presentato nel secondo collegio, quindi ho dovuto far una campagna elettorale diversa da quella delle precedenti provincia-li. Per il resto non mi va di far commenti su altri r isultati all'interno di altri collegi. A Fasano abbiamo vinto, peccato che il resto della provincia ha votato diversamente. Ci consola, quindi, l'aver fatto un buon lavoro». Dottor Scianaro, come intende organizzare la sua attività in seno al Consiglio Provinciale e quali sono le priorità inerenti Fasano che intende proporre all'attenzione del Consiglio stesso?«Mi batterò in prima linea per le sorti di Fasano, anche se farò parte della minoranza. Cercherò di difendere Fasano bistrattata dalla scorsa ammini-strazione. Due temi mi sono cari: la viabilità stradale e l'edilizia scolastica, anche per via delle conoscenze intraprese da assessore comunale in questi anni. Per la viabilità, per esempio, non vedo perché la Provincia investa a Fasano molto meno di quello che investe in altri paesi. Rotatorie, il cavalcavia a Torre Spaccata, e tante altre istanze puntualmente non considerate a livello provinciale. Altro aspetto che mi piacerebbe sviluppare è quello della collabo-razione con paesi limitrofi per lo sviluppo dell'area. Ostuni e Carovigno potrebbero entrare a far parte di un Consorzio turistico di base a Fasano. Mi piacerebbe che la provincia iniziasse a collaborare con noi. Per la zona industriale sud, per esempio, abbiamo perso somme di denaro già stanziate e non abbiamo ricevuto sovvenzionamenti dalla Provincia nonostante i miei solleciti, tutte operazioni che avrebbero permesso di portare la fogna anche in questa zona del nostro territorio. Abbiamo perso quindi, e non per colpa nostra, una buona occasione di sviluppo e io mi batterò affinché questo non succeda più».

Gianluca Monopoli

CONSIGLIO PROVINCIALESono tre i fasanesi eletti. Le prime dichiarazioni dei consiglieri Giuseppe Pace e Antonio Scianaro

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pag. 8 luglio 2009

Foto Chicco Saponaro

d e i c o s t i c o n t r a t t u a l i d'esercizio per gli anni 2005, 2006 e 2007. È ancora fresca la ferita chiamata “arbitrato Mon-teco”, una decisione su cui tan-ti esperti si sono pronunciati in maniera negativa, che al danno si aggiunge la beffa. Insomma, per chi è stato chiamato a paga-re il conto salato dell'arbitrato è pronto un ulteriore salasso. Il Comune, questa volta, in pri-m a b a t t u t a , h a d a t o l'impressione di volerci andare piano. Ha deciso, infatti, di nominare una commissione per verificare se quanto richiesto dalla Monteco è dovuto. Tutti i dirigenti chiamati a comporre questa commissione, guidati dal dirigente responsabile, Antonello Carrieri, si sono mes-si a lavoro per esprimere un parere, solo un parere. L'atto definitivo, il pagare o no questa cifra, sarebbe stato successiva-mente un mero atto di giunta. Un componente della commis-sione, durante la normale atti-vità d'ufficio, che esula da quel-la della nominata commissione, contesta alla stessa Monteco una fattura. A suo dire perché non avrebbe effettuato un ser-vizio previsto dal contratto. Nel-lo specifico, afferma che la Mon-teco avrebbe dovuto eliminare circa dieci mila euro da quella fattura. Una piccola provoca-zione? Cosa volete che siano dieci mila euro a fronte di un esborso mensile di oltre cin-quecentomila? Bruscolini, esclamerebbe qualcuno. Eppu-re questa richiesta ha creato scompiglio tra gli amministra-tori. È emersa, in tutta la sua pla-tealità, una certa resistenza dell'esecutivo ad assecondare il parere del dirigente. Figuria-moci cosa accadrà, avrà pensa-to il dirigente, quando esprime-remo il parere sul riconosci-mento della revisione prezzi. Sta di fatto che, dopo qualche giorno di agitazione collettiva, a catena i dirigenti chiamati ad esprimere un parere sulla

richiesta Monteco si sono dimessi dalla commissione. C'è chi afferma che la commissione sia stata ricomposta, ma al pun-to in cui siamo non c'è da mera-vigliarsi di nulla. L'importante è che con il loro comportamen-to ci abbiano indicato le stra-nezze amministrative che acca-dono a Palazzo di Città. Agli amministratori piace spende-re…anche quando non vi è l'esigenza di farlo.Ma è possibile che a pagare sia-no sempre i cittadini? E' possibi-le che anche quando si individui una riduzione di spesa i nostri amministratori vi rinuncino come se fossero miliardari dalle mani bucate? Eppure, in ben individuate con-troversie, non si sono arresi neppure davanti alle sentenze

del Giudice pur di non aprire i cordoni della borsa, nello stre-nuo tentativo di prendere tem-po. Nella controversia con Mitapast - l'ex appaltatore del servizio di refezione scolastica- hanno legittimamente impu-gnato davanti al Consiglio di Sta-to una sentenza favorevole ottenuta dall'imprenditore per il riconoscimento della revisio-ne prezzi. Lo hanno fatto impe-gnando l'avvocatura comuna-le, stranamente assente quan-do c'era da difendersi dalla Monteco. Il dato che emerge è sconcertante: per alcuni non bastano le sentenze del Giudice per essere pagati, per altri - ovviamente per cifre molto più significative - si inventano pia-cevoli scorciatoie.

G. M.

Sembrerebbe che il Menante sia destinato unicamente a commentare situazioni “scot-tanti” per la Giunta locale. Tri-com, edilizia, servizio mensa, semafori, gas, Monteco. La maggior parte di queste bom-be ad orologeria trae origine dal malgoverno della scorsa amministrazione (che com-prendeva, comunque, tanti attuali amministratori). Ma cer-chiamo di venire a capo di quan-to successo pochi giorni fa, una vicenda a dir poco enigmatica. La Monteco, la ditta che si occu-pa della pulizia cittadina, ha pre-sentato un altro conto salato. Presupposto importante è ricordare ai lettori che Fasano paga alla Monteco più di un miliardo delle vecchie lire al mese come canone per il servi-zio. E la Tarsu ( la tassa sulla “spazzatura”) aumenta. Ma il servizio, per come è struttura-to, merita cotanto generoso compenso? A voi la risposta e le valutazioni.Torniamo a quanto accaduto. Ultimamente la Monteco ha presentato al Comune la richie-sta di circa un milione e seicen-tomila euro, oltre il canone mensile dovuto. Revisione di prezzo, dicono, per aumento

LE STRANE DIMISSIONIDebito Monteco

RedazioneVia F.lli Rosselli, 51 - Fasano

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mensile

Direttore responsabileAldo Carbonaro

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Anno VI - n. 7Chiuso il 13 luglio 2009

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Savelletri

LA FESTA PATRONALE POTREBBE SALTARENon è una minaccia ma è quello che potrà accadere quest'anno se non si verificheranno alcune condizioni indispensabili affinché si possa attuare un programma religioso e civile che onori San Francesco da Paola. Certo se ci si dovesse attenere alle precise direttive della Conferenza Episcopale Pugliese , sarebbero ben poche le feste patronali delle frazioni e contrade da poter realizzare. Infatti , ed è noto a tutti i parroci, la questua per effettuare la festa può essere fatta solo nel territorio della parrocchia. Diversamente invece, per una festa del patrono e della patrona della città, tutto il territorio può e deve essere coinvolto. Allora , se le cose stanno così, si capisce bene che con piccole forze è possibile effettuare piccoli eventi. Ma a Savelletri, in questi ultimi anni, grazie alla generosità di tutti, alla collaborazione di chi ha rinunciato a giorni di lavoro in mare pur di dare il proprio contributo, grazie ai sacrifici di tante persone di buona volontà, si è riusciti a fare qualcosa di dignitoso. Quest'anno, anche e soprattutto a causa della grave crisi economica che solo i ciechi non vedono, è palpabile la difficoltà nell'organizzare fuochi, musica, luminarie ecc. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale , unitamente al Consiglio per gli Affari Economici, le ha tentate tutte, insieme ai mitici amici collaboratori indefessi. Ed allora, anche a causa di lavori urgenti di ristrutturazione sia agli immobili di Stazione che a quelli di Savelletri, tutti, all'unanimità, hanno scelto di programmare soltanto la festa religiosa : processione per mare, Santa Messa sul porto e processione per terra. Ma è stata lasciata a tutti la possibilità di fare fronte alle spese di una pur modesta festa civile. E così coloro che ne avessero la possibilità, soprattutto i commercianti, potranno contattare il parroco per mettersi a disposizione e, per meglio dire, mettere a disposizione quanto necessario per fare almeno qualcosa . Alcuni, per esempio, potrebbero farsi carico delle spese per le luminarie, oppure per i fuochi pirotecnici oppure ancora per la musica. Nei prossimi giorni staremo a vedere quello che succederà . Ma comunque andranno le cose penso proprio che San Francesco Da Paola non se la prenderà a male.

Carmine Gimmi

Al Comune

RETRIBUZIONI TRASPARENTI MA NON PER TUTTIBrunetta, anche se poco s impat ico a i d ipendent i pubblici per le manie esagitate di praticare sevizie, è tra i promotori di una novella legislativa che, tra l'altro, contiene disposizioni sulla trasparenza delle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggior presenza del personale, obbligando le pubbliche amministrazioni a pubblicare nel proprio sito internet anche le retribuzioni annuali dei dirigenti e dei segretari comunali e provincia-li. Parlar di soldi forse è poco elegante, ma serve a far

riflettere. Sul sito istituzionale del Comune di Fasano si scopre che il Dirigente più “costoso”è il dott. Virgilio che con la sua mole di incarichi nell'anno 2008, è a quota 120.000 euro, tra competenze e oneri riflessi. E' seguito a ruota dall'architetto Carrieri, D i r i g e n t e d e i S e t t o r i Urbanistica e Lavori Pubblici, con 105.000 euro. Un po' meno per il Dott. Convertini, dirigente del Settore finanzia-rio e del personale, che si assesta sui 93.000 euro, mentre il Segretario generale, dott. Greco, quota 110.000

euro. Visto che la legge è ispirata alla trasparenza, ogni lettore può trasparentemente esprimere un proprio convinci-mento. Un solo neo: non si comprende, visto che la pubblicazione di questi dati costituisce un preciso obbligo per gli Enti locali, come mai l ' A v v o c a t o C a r p a r e l l i , D i r i g e n t e d e l S e t t o r e Avvocatura, non ne abbia autorizzato la pubblicazione. E' forse bastato l'articolo pubblicato dal nostro Giornale nello scorso numero di giugno ad assolvere all’obbligo di legge? Oppure, i Dirigenti del

Comune di Fasano non sono tutti uguali, anche per quanto attiene la trasparenza? Le cifre di sopra possono sembrare molto elevate, soprattutto se si pensa a chi non riesce a sbarcare il lunario, ma nulla di paragonabile al costo che il Comune di Fasano ha dovuto sopportare per lo strapagato dott. Tozzi, già d i r e t t o r e g e n e r a l e d e l Comune, che quotava cifre milionarie e che ora accampa pretese sulle mancate retribu-zioni per essere stato defene-strato prima del tempo.

F.A.

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pag. 10 luglio 2009

documenti

MOZIONE DI REVOCA ORDINANZA SINDACALE N. 36 – RESOCONTO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI RILASCIATE E IN FASE DI ISTRUTTORIAAl Presidente del Consiglio Comunale di Fasano, al Signor Sindaco del Comune di Fasano, al Dirigente Servizio Pianif. e Gestione del Territori, al Comandante Polizia LocaleIl sottoscritto consigliere comunale Vito Ventrella,

VISTOl'art. 43 del D. L.vo 267/2000; l'art. 46 dello Statuto comunale; l'art. 23 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari”; l'art. 53 comma 12° del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari”;

premesso-che l'intera costa fasanese è ormai oggetto di una accentuata e vorace “privatizzazione” di fatto, senza che emerga un progetto complessivo ed organico, capace di contemperare le esigenze della impresa turistica con quelle della tutela paesaggistica ed ambientale della costa e dell'uso diffuso e libero di essa da parte dei cittadini;-che non è attuata l'ordinanza regionale predisposta dall'assessorato al demanio, anche in ordine all'apposizione della cartellonistica prevista;-che gli Uffici amministrativi preposti ( il Dirigente dell'Ufficio Urbanistica Carrieri, il Comandante della Polizia Locale Virgilio) ed il Sindaco, anche nella sua qualità di Assessore all'urbanistica, non hanno mai relazionato dettagliatamente sulle concessioni demaniali rilasciate, e su quelle richieste ed in fase istruttoria; -che non è stato mai effettuato un controllo di tutte le concessioni edilizie rilasciate di recente sull'intero tratto di costa, compresa quella relativa alla struttura dell'ex fortino, nonché gli interventi di chiusura degli accessi al mare, come ad esempio l'apposizione di un cancello sul tratto di costa a valle del nuovo insediamento alberghiero in località Savelletri; -che non è stato discusso il complesso disorganico di provvedimenti, come l'ordinanza sindacale n. 36 che vieta l'accesso ed il parcheggio anche di moto ed auto sull'intero tratto di costa, senza che sia stato preventivamente predisposto ed attivato un sistema omogeneo di parcheggi, di viabilità alternativa, di linee di trasporto pubblico, di segnaletica stradale;-che non si comprendono gli effetti che si determineranno sui terreni prospicienti la SP 90, atteso che il Sindaco, nel testo del provvedimento, non ha escluso che si realizzino anche a valle della strada provinciale, come illegittimamente è stato previsto per le strutture di “ricciolandia”;-che nonostante le notizie di stampa, non sono state rese note le attività di controlli e i provvedimenti che si intendono adottare per affrontare la complessa questione ambientale dei due scarichi a mare di impianti come la “Panittica” ed il depuratore del sistema fognario di Forcatella.

si chiedeche il Consiglio comunale discuta ed approvi la seguente mozione avente ad oggetto i seguentipunti: - discussione approfondita sulla gestione e sulla destinazione che si sta imprimendo in concreto alla costa fasanese, anche con l'audizione dei dirigenti responsabili della programmazione e dei relativi controlli;-la revoca dell'ordinanza sindacale n.36;-l'attuazione urgente dell'ordinanza regionale sulla balneazione e l'uso della costa.

Fasano, 29/06/2009Il Consigliere comunale del gruppo "Partito Democratico"

Vito Ventrella

* * * LO SPECCHIO DEL DEGRADOPiù incisive delle immagini che allego, ritratte pochi giorni fa, non possono essere certamente le interrogazioni che i consiglieri comunali di opposizioni inviano, inascoltati, al Governo cittadino!Altro che turismo come risorsa economica della città! Queste immagini sono lo specchio del degrado, della indifferenza e della assenza di una pur minima sensibilità civica ed estetica che Fasano riflette! E' indiscusso il diffuso degrado del senso civico di troppi fasanesi; ma più

grave è la colpa di chi organizza una distribuzione irrazionale e casuale degli stessi contenitori della spazzatura! L'esempio mostrato con queste immagini è riproducibile su tutto il territorio comunale. E' possibile che la società Monteco creda di stare in un paese del quarto mondo?! E' assolutamente difficile realizzare una distribuzione dei cassonetti – quelli per la raccolta differenziata sono pressoché inesistenti nelle località cosiddette turistiche !- che preservi le parti del territorio più pregiate ed utilizzabili turisticamente! Ci meravigliamo poi delle lamentele preoccupate degli operatori turistici, che vedono degrado ed incuria sul territorio, dove i turisti dovrebbero piacevolmente soggiornare tra il puzzo dei bidoni, e le aiuole lasciate incolte da anni! Tutto ciò impone il sentimento dello schifo!L'amministrazione comunale è assente nonostante abbia imposto il 15% in più di tassa sulla spazzatura! Rivolgo una domanda direttamente ai cittadini, come quella che il protagonista del romanzo “Fontamara” pose ai suoi paesani: che fare??!!

Fasano, 07/07/2009Il Consigliere comunale PD Vito Ventrella

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pag. 11luglio 2009

AUMENTO DEI BOCCIATIDalla quasi riforma

C'era un tempo in cui la scuola formava le coscienze civili; c'era un tempo in cui la scuola salvava dalla strada dei vicoli ciechi; c'era il tempo in cui i ragazzi venivano presi per mano per le vie delle proprie capacità oppure venivano stimolati a rialzarsi quando cadevano. Forse c'era … Non è esagerato dire che forse oggi non c'è più: per un rigorismo culturale di facciata o semplicemente per salvare chi e ciò che si può in questo mare di tumulti riformisti (o quasi). Le prime settimane d'estate sono per molti ragazzi i giorni delle prime grandi prove, dei primi capitoli chiusi e delle prime decisioni importanti per il proprio futuro almeno culturale. Quest'anno è stato il primo anno di esami anche per il Ministro Gelmini che ha accompagnato con la sua riforma (o quasi) molti ragazzi. Lo sappiamo: il Ministro ha fortemente voluto una scuola più rigorosa; una scuola che preparasse in maniera ottimale i ragazzi ; una scuola in cui disciplina, intransigenza e merito fossero le parole-chiavi. E forse ha ottenuto la scuola che voleva: quest'anno infatti è aumentato il n u m e r o d e i r a g a z z i “ n o n ammessi” o come si diceva all 'epoca dei miei genitori “bocciati”. Il caso si è particolarmente sviluppato nelle scuole medie di Primo Grado già colpite dalle prime avvisaglie della quasi-riforma: la legge 169/08 se ha salvato, almeno per quest'anno, i ragazzi delle scuole superiori ha invece chiaramente dimostrato i

suoi effetti sulle scuole medie. La q u a s i - r i f o r m a p r e v e d e i l p a s s a g g i o g i à p e r l ' a n n o scolastico oramai concluso dal “giudizio” al “voto in decimi”. Anche i ragazzi oramai abituati da due anni e arrivati alla soglia della licenza media si sono trovati con i numeri in pagella: tante difficoltà nell'associare i nuovi voti ai vecchi giudizi. Ma l'intransigenza e il merito che voleva il Ministro Gelmini sono altri: per poter essere promossi è necessario ottenere in tutte le d i s c i p l i n e s e i d e c i m i : l a sufficienza. Nessuno sgarro! E nemmeno può salvare il premio della media scolastica: un dieci non colma un cinque. Altro che guida sulla strada delle proprie attitudini! Altro che merito, appunto! Proprio per queste ragioni, il numero dei ragazzini b o c c i a t i è n o t e v o l m e n t e aumentato. Abbiamo pensato di guardare alla situazione fasanese che si è dimostrata in piena linea con tutto il resto d'Italia! Alla “G. Pascoli” il numero è più che raddoppiato: nel 2008 si trattava di un totale di 18 bocciati sui tre ordini di classe; nel 2009 di parla di 40 ragazzini bocciati. E il numero delle classi non risulta aumentato. Motivazione? Un'insegnante ci ha risposto che la questione riguarda proprio l'applicazione della intransigenza della riforma Gelmini. Alla “G. Bianco” la situazione non è diversa: da un complessivo nel 2008 di 10 alunni bocciati ad un risultato di 44 q u e s t ' a n n o . A n c h e q u i l a

Dirigente Scolastica Maria Grazia Di Bari ha motivato l'aumento riferendosi ai canoni di rigore introdotti dalla legge 169/08. “Forse può servire a far capire- ha detto la D i r igente- che è necessario impegnarsi, non solo frequentare. Anche se si poteva cominciare solo dalle prime c l a s s i ” . N e l l e f r a z i o n i , recentemente colpite dalla famosa “delibera assassina” sul ridimensionamento scolastico, la storia è la stessa: per la “G. Galilei” di Pezze di Greco 18 bocciati in confronto ai 6 dello scorso anno su un numero di classi rimasto invariato; per la “G. Fortunato” di Montalbano invece si è registrata una diminuzione (da 7 a 4) ma con una relativa diminuzione delle c l a s s i . A n c h e q u i a l c u n e insegnanti della scuola “G.Galilei” hanno confermato il segnale di rigore che si voleva dall'alto, sebbene ritengano che questo repentino passaggio danneggi i ragazzi. A Fasano, dunque, la Ministra può essere soddisfatta. Ma sono necessarie delle modeste e poco forse intransigenti riflessioni. Come i ragazzi bocciati potranno recuperare? La riforma non dice nulla: lascia i ragazzi a se stessi. Mentre infatti le scuole superiori prevedono mezzi (corsi di recupero, esami a settembre) per rimediare alle insufficienze, per le scuole medie non si prevede nessun aiuto, nessuno stimolo a rialzarsi. Ecco la quasi-riforma! Le famiglie saranno spinte a lezioni private. E chi non può? Terminato l'obbligo scolastico andranno a lavorare oppure lo faranno subito senza aver avuto nemmeno i mezzi per recuperare: tanto sempre quello avrebbero fatto, direbbe qualcuno! Si potrebbe rimediare con il “sei rosso”: ed il

merito? Quella grande scatola mista a rigore e a nessuna valutazione delle attitudini dei ragazzi? La Ministra non sarebbe contenta … Ci sono poi altre questioni e domande che sorgono: in città fedeli come la nostra al buon Governo si è, in ossequio alla F i n a n z i a r i a , p r o v v e d u t o a ridimensionamenti scolastici. R i d i m e n s i o n a r e s i g n i f i c a d i m i n u i r e l e c l a s s i e d i conseguenza anche gli insegnanti e d i l p e r s o n a l e A t a : p e r razionalizzare le spese. Un emendamento alla Finanziaria ha lasciato almeno per quest'anno gli eventuali ridimensionamenti alla autonomia degli Enti locali. Ed il commune di Fasano, nella sua autonomia, decideva lo scorso f e b b r a i o d i o p e r a r e u n ridimensionamento scolastico che investiva le frazioni. Meno classi, meno insegnanti. Il dubbio nasce spontaneo: non è che per salvare una classe si è arrivati persino a pensare a qualche bocciatura? E ancora, quando si diminuisce il numero delle classi, e dunque degli insegnanti, le stesse classi diventano più numerose: come il ragazzo potrebbe essere seguito al meglio? Come, cioè, poter insegnare quel rigore nello studio, premiare il vero merito (che non è la bocciatura con un'insufficienza)? Si rendono difficili l'insegnamento e lo stesso studio nelle scuole pubbliche. Ecco dunque gli spot televisivi che assicurano diplomi e lauree; ecco gli incentivi alle famiglie che decidono per le scuole private: quelle che preparano meglio… perché la scuola pubblica, come è noto, non è in grado di farlo. Se si p r e t e n d e “ r i g o r e ” n e l l a preparazione, bisogna dare i giusti mezzi per il migliore insegnamento prima di tutto: e dunque ascoltare chi la scuola la vive! Questo è il prius. Per fortuna esistono ancora i bravi insegnanti nelle scuole pubbliche (non solo i “bravi” m i n i s t r i e l e “ b r a v e ” amministrazioni)… quelli che, se pur precari, insegnano a rialzarsi; quelli che invitano a seguire una passione che può salvare da situazioni socio-familiari non così facili; quelli che accompagnano per mano e che si rincontrano piacevolmente per strada; quelli che restano nei ricordi …

Francesca Radesco

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pag. 12 luglio 2009

Un morso allo stomaco; si vorrebbe non cominciare mai, eppure si attende di finire al più presto; si sfogliano i libri freneticamente nella speranza di illuminarsi e soprattutto di cogliere la “Domanda” : ed in tutto questo si comincia a p e n s a r e a d u n a s c e l t a importante, si immagina la propria vita futura. Molti studenti sono ancora alle prese con questi sentimenti: l'esame di Maturità, ora esame di Stato. Un momento di vita importante che tutti ricordano, molti con nostalgia perché ad esso si ricollegano tutti i divertenti e spensierati episodi liceali. È una liberazione per chi non ha mai amato particolarmente la scuola o un passo verso un altro mondo, atteso e desiderato: in ogni caso sarà un ricordo. Quest'anno gli studenti hanno trovato un po' della loro realtà nelle tracce della classica prima prova: il tema d'italiano. Tanto c h e d a m o l t i s t u d e n t i e professori è stata considerata una prova soft: banale e facile. In effetti il tema più scelto da più di un terzo degli studenti è stato il saggio tecnico-scientifico su “Social Network, Internet e New Media”: tema quanto mai adatto ad una generazione che tra Facebook e le varie ricerche

per compito, su Internet ha trascorso gran parte dei propri pomeriggi. La seconda traccia più scelta è stata l'analisi del testo, anche in questo caso, su un brano alquanto atteso: la prefazione de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. Un brano su cui molt i studenti da generazioni si sono cimentati con analisi, letture anche casalinghe e compiti in classe. L' “Amor ch'a nullo amato amar perdona”, il famoso monologo di Francesca nella Divina Commedia, e “Odi et amo” di Catullo sono alcuni dei brani presentati per l'argomento letterario: “Innamoramento e amore”. Argomento che per molti è risultato banale, ma che banale negli effetti non è: nella storia della letteratura e dell'arte l'Amore ha assunto var ie sfumature, ta lvolta complesse e per giunta oscure. Solo il 15 % degli studenti ha invece scelto il tema preferito dal Ministro Gelmini: “Le origini e lo sviluppo della cultura giovanile”. Poco scelti “Libertà e democrazia: a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino”, “2009: anno della creatività e dell'innovazione” e “A 150 anni dall' Unità d' Italia, dal regime liberal democratico al fascismo alla democrazia repubblicana”.

Insomma gli argomenti di storia ed attualità: segnale alquanto scoraggiante. La seconda prova segue le caratteristiche di ogni indirizzo. Latino per i l c lassico, in particolare una versione tratta da “De Officiis” di Cicerone che dai più è stata ritenuta una traduzione facile. Al liceo scientifico invece la classica prova di matematica che a parere di molti professori s i è articolata ancora su programmi scolastici oramai superati. Negli istituti tecnici e p r o f e s s i o n a l i a s e c o n d a d e l l ' i n d i r i z z o : e c o n o m i a aziendale, lingua straniera, t e c n o l o g i a t u r i s t i c a , informatica, disegno delle costruzioni, progettazioni, psicologia … E dopo il meglio di sé in queste prime prove nazionali, gli studenti hanno proseguito l'esame con la terza prova, elaborata dai singoli

istituti, e con i terribili e liberatori orali, ancora in corso mentre andiamo in stampa. C'è chi è già in vacanza o ancora sui libri ma questa volta per l ' i n g r e s s o n e l l e f a c o l t à universitarie e chi ancora attende l'esito finale … In ogni caso, ad maiora ragazzi!

F. R.

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pag. 13luglio 2009

ASSEGNATO IL PREMIO GIORNALISTICO“L'habitat rupestre: risorsa culturale e ambientale”

AnticoVia S. Francesco, 29 Fasano (Br) - Tel. 080 4392575

Nel corso di una cerimonia presentata da Paola Cacianti (inviata del TG1) che si è svolta, il 26 giugno, al Teatro Sociale di Fasano è stato assegnato il IV Premio giornalistico indetto dalla Fondazione San Domenico sul tema: “L'habitat rupestre: risorsa culturale e ambientale”.Il Premio è andato a Costantino Foschini per il servizio televisivo mandato in onda su RAI Tre nella rubrica “Levante”. Il servizio ha messo in risalto l'influenza della cultura bizantina sulle comunità pugliesi nel corso dei primi secoli

dell'Era Cristiana.Il premio consiste in una scultura realizzata appositamente per il Premio da Mimmo Paladino.Presidente della giuria è stato il sen. Giuseppe Pisanu, il quale tra l'altro ha presentato in Puglia la Fondazione Medidea, che ha l'obbiettivo di favorire lo scambio di idee e conoscenze tra i popoli del Mediterraneo, un'area che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia della civiltà umana.Alla presenza delle autorità locali, il prof. Cosimo Damiano Fonseca ( p r e s i d e n t e d e l C o m i t a t o

scientifico della Fondazione San Domenico) ha illustrato le finalità e l'attività della Fondazione, mentre il ministro Raffaele Fitto ha sottolineato le potenzialità di sviluppo presenti nel nostro Sud.Durante la cerimonia è stato presentato il volume contenente gli Atti del III Convegno interna-zionale sulla Civiltà rupestre dal titolo: “Dall'habitat rupestre all'organizzazione insediativa del territorio pugliese (secoli X-XV), curato dal prof. Enrico Menestò (presidente del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo).

E' stato inoltre annunciato che il IV° Convegno internazionale di studi sulla civiltà rupestre si svolgerà a fine novembre presso la Masseria San Domenico.Il Presidente della Fondazione San Domenico, Marisa Lisi Melpi-gnano, ha premiato I vincitori del Concorso, associato al premio giornalistico, riservato agli allievi delle ultime classi delle scuole elementari e medie inferiori di Fasano, avente come tema la salvaguardia delle specifiche c a r a t t e r i s t i c h e d e l n o s t r o territorio.I premi sono andati a Ilaria De Carlo della III D scuola Media G. Pascoli e Fabiana Fanigliulo della V C scuola elementare “Collodi”. Oltre al viaggio e soggiorno per una settimana a Londra, ai premiati è stato donato il volume di Giuseppe Giacovazzo “La Puglia nel cuore”.A conclusione, la serata è stata allietata dal concerto dei maestri Giovanni Zonno (violino) e Luciano Tarantino (violoncello) organizzato dall'Associazione “Fasano Musica”.

UN TRAMONTO ACCESO E UN’ALBA NUOVA

Un addio, in quanto tale, è sempre tr iste, ma quello ufficializzato martedì, 23 giugno 2009, nell'accogliente platea del nostro teatro “Sociale”, ha visto sbiadire il suo naturale alone di mestizia per l'atmo-sfera cordiale e familiare in cui si è espresso.Il sindaco Lello Di Bari e l'Assessore Nicola Mola, con una targa ricordo, hanno voluto pubblicamente porgere il saluto dell'intera città a tre Dirigenti scolastici collocati a riposo: il

prof. Francesco Chieffi, dirigen-te dall'a.s. 2003/04 della Scuola secondaria di 1° grado “G. Galilei” di Pezze di Greco, il prof. Antonio Carbonara e il prof. Giovanni Colagrande, rispettiva-mente Dirigenti dagli anni scolastici 2004/05 e 1995/96 degli Istituti di Istruzione Superiore “L. da Vinci” e “G. Salvemini” di Fasano.Francamente i tre Dirigenti non apparivano né stanchi, né svigoriti, né bisognosi di essere collocati a riposo, ma, come tre

moschettieri, pronti a misurarsi in altre sfide culturali, ad offrire, in altre forme, la giovinezza intellettuale e la manifesta vitalità, all'intera comunità cittadinaI Presidi, secondo la classica accezione prediletta dal prof. Chieffi, perché semanticamente più efficace rispetto a quella attuale, dinanzi a quanti hanno affabilmente aderito all'invito, hanno ripercorso le tappe più

significative in qualità di rappresentanti e responsabili delle istituzioni scolastiche c i t t a d i n e , p r e l u d e n d o a i progetti già in cantiere. Il saluto presentato, perciò, si arricchi-sce dell'augurio che l'ulteriore tragitto da intraprendere, si dispieghi attraverso un viale del tramonto acceso ed ardente, premonitore di un'alba nuova e feconda per tutti.

An.Ca.

Scultura realizzata da Mimmo Paladino Teatro Sociale di FasanoTeatro Sociale di Fasano

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ASSURDO OMICIDIOTrafitto al cuore con uno spiedo. È stato assassinato così, lo scorso 22 giugno, un f a s a n e s e d i 4 1 a n n i , Giuseppe Fragasso, noto alle forze dell'ordine.L'omicidio è avvenuto d a v a n t i a u n c i r c o l o ricreativo, a pochi metri dalla villa comunale tra via S . F r a n c e s c o e v i a Nazionale dei Trulli. Ad

ucciderlo al termine di una rissa sarebbe stato un 40enne sempre di Fasano, Arcangelo Navarrino, anche lui con precedenti. Non ci sarebbero testimoni ma, secondo quanto si è appreso, l'uomo – fermato dai carabinieri subito dopo il fatto – avrebbe confessato. Sembra che la discussione sia nata all'interno del circolo per l'utilizzo di un videopoker. Fragasso, convinto del cattivo funzionamento della macchinetta, avrebbe iniziato a prenderla a pugni provocando la reazione di Navarrino, che del circolo era il vice gestore. Ben presto lo sguardo di uno dei due è caduto sul barbecue che sarebbe servito per la festa serale. Il primo ad armarsi di spiedo – secondo il racconto di Navarrino – è stato Fragasso. Attimi di concitazione. Poi, fuori dal locale, il fendente dritto al cuore. «Papà, forse ho ammazzato qualcuno», avrebbe detto poco dopo al telefono il presunto assassino a suo padre che ha subito avvisato i carabinieri. Nel giro di qualche minuto – oltre ai militari – è arrivata un'ambulanza del 118, ma non c'è stato nulla da fare. Fragasso è morto una ventina di minuti più tardi. Facile immaginare che tra i due non corresse buon sangue.

V.F.

IL DOPO DISCOTECA FINISCE IN TRAGEDIAUn nuovo sabato di sangue sulle strade del fasanese, un'altra giovane vita spezzata. Vittima, lo scorso 14 giugno, di un incidente sull'ex statale 16 una 23enne di Ostuni. La ragazza stava tornando a casa dopo una notte trascorsa in discoteca quando, giunta alle porte della Città Bianca, l'auto sulla quale viaggiava è uscita di strada finendo in una scarpata. Alla guida della vettura c'era un suo amico, un 25enne di Montalbano, che è stato subito trasportato al “Perrino”. È ricoverato in gravi condizioni ma sembra sia fuori pericolo. A nulla sono serviti invece i tentativi dei medici di salvare la giovane. È morta poco dopo all'ospedale di Ostuni. All'origine dell'incidente ancora una volta l'alcol. Esami clinici hanno infatti dimostrato che l'uomo aveva bevuto oltre il limite consentito. Gli agenti della Stradale lo hanno quindi denunciato per guida in stato di ebbrezza.

V.F.

APPARTAMENTO IN FIAMMEIl televisore esplode all'improvviso e in un attimo il salotto di un appartamento prende fuoco. È stato quasi certamente un corto circuito a causare, lo scorso 20 giugno, l'incendio di un'abitazione in via Giovanni XXIII nei pressi dell'oratorio. In quel momento in casa c'erano due donne di 27 e 28 anni che hanno dato l'allarme e sono riuscite a mettersi in salvo. Per domare le fiamme è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Alla fine sono andati distrutti una parte dell'arredo e alcune suppellettili.

V.F.

AL MUSEO APERTURA PROLUNGATAIl patrimonio culturale di Egnazia si scopre al chiaro di luna. Con l'iniziativa “Una sera al museo” fino al 23 agosto le bellezze archeologiche della città di cui parlarono Orazio e Plinio saranno visitabili anche di sera. Prevista infatti l'apertura prolungata dal lunedì al venerdì fino alle 20,30 (fino alle 21,30 il sabato e la domenica). Nei giorni festivi sarà

inoltre possibile effettuare visite guidate gratuite lungo il percorso che attraverso il foro e le due basiliche conduce all'interno del museo, passando per la famosa tomba del “Melograno”. Porte aperte anche nel giorno di Ferragosto. Info 0804829056 oppure 0804827895.

V.F.

REFEZIONE SCOLASTICA: LA STORIA CONTINUAIl Consiglio di Stato ha accordato la richiesta di sospensiva avanzata dal Comune di Fasano, uscito soccombente davanti al Tar Lecce nel giudizio promosso dalla Ditta Mitapast sul riconoscimento della revisione prezzi per gli anni in cui ha effettuato il servizio di refezione scolastica nelle scuole materne. Fra qualche mese, quando gli stessi Giudici del Consiglio di Stato si esprimeranno nel merito, se riterranno di condividere le motivazioni del Tar e cioè il riconoscimento alla ditta Mitapast del compenso revisionale , il Comune di Fasano si troverebbe a pagare una somma di circa seicentomila euro.

F.A.

ACCADE AL COMUNE DI FASANOLa materia urbanistica è ostica, si aggroviglia in una miriade di leggi, leggine, regolamenti e deroghe a leggi, leggine e regolamenti. Ma ciò che accade al comune di Fasano supera la soglia della confusione consentita. Brevemente il fatto: un cittadino si rivolge all'ufficio tecnico per avere una concessione edilizia relativa a una variante di un intervento in corso d'opera. Nell'agosto 2008 il tecnico comunale esprime parere favorevole alla richiesta, sul presupposto che le norme in materia di distanze tra gli edifici vengono salvaguardate. La concessione è rilasciata. Nel mese di dicembre dello stesso anno, il Dirigente dell'ufficio tecnico emette un'ordinanza di demolizione della parte di fabbricato realizzata in violazione delle norme del PRG in tema di distanze. In buona sostanza, smentisce il contenuto della rilasciata concessione. Il cittadino ricorre al TAR per ottenere l'annullamento dell'ordinanza dirigenziale, confidando nel parere positivo ottenuto dal medesimo ufficio. Il TAR, con sentenza in forma semplificata, accoglie il ricorso, senza che il Comune dia segni di vita, ovverosia provi a difendersi. La legge dispone che possa darsi luogo a sentenza in forma semplificata solo nel rispetto del contraddittorio delle parti. Il Comune quindi, a distanza di pochi mesi, non solo cambia idea in merito alla possibilità di rilasciare o meno una concessione edilizia, ma quando si tratta di difendere la posizione assunta, decide di mantenere il silenzio. Roba da matti,anche perché tutta la questione si è giocata – udite, udite - sulla definizione di cortile! Sicuramente, anche questa volta non è roba da polli!

A.C.

Via Roma, 115FASANO (BR)Tel./Fax 080.442.71.63Cell. [email protected]

pag. 14 luglio 2009

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pag. 15luglio 2009

Il turismo fasanese rischia di subire un forte calo. Oltre alla crisi economica, uno dei principali motivi di questo arresto è dovuto dalla scarsa manutenzione delle spiagge. Difatti, in questi ultimi anni si è assistito ad un crescente aumento di alghe che, accumulate sugli scogli, hanno provocato non pochi disagi ai turisti. Tra le tante ipotesi avanzate, alcuni ritengono che la proliferazione delle alghe sia dovuta agli scarichi dell'im-pianto di piscicoltura di Torre Canne. Non a caso, qualche anno fa, fu presentata in consiglio comunale un' interroga-zione relativa alla richiesta di maggiori controlli sull'impianto di piscicoltura a Torre Canne.Nell'interrogazione si chiedeva al Comune “una presa di posizione urgente sulle diffuse e preoccupanti conseguenze negative che gli scarichi dell' impianto stanno

producendo sul nostro mare”. Nel dibattito scaturito, si parlò anche di impatto ambientale e di produzione di reflui inquinanti. Che fare? Esistono sistemi per minimizzare l'effetto degli effluenti inquinanti, come la IMTA (acquacoltura multi trofica integrata), la cosiddetta acquaponica e i sistemi integrati di coltura agricola. Il sistema IMTA prevede che i reflui ricchi di sostanza organica vengano utilizzati per alimentare un'altra specie ittica, mentre, per il sistema di acquaponi-ca, si evidenzia l'esperienza di una compagnia olandese che utilizza i reflui come nutrimento per fiori, ortaggi e altri vegetali. Queste pratiche non sono ancora diffuse da noi e non vengono utilizzate dai piscicoltori locali.L'amministrazione, tra l'altro, non ha ancora preso posizione su come fronteggiare il problema.

Giovanni Loparco

PROBLEMI DA RISOLVERE

PROGETTO “MARE AMICO”Per ogni cittadino fasanese, d'estate, la cosa più normale che possa venire in mente, per allentare i morsi della canicola, è farsi un bel bagno rigenerante nelle acque dell'Adriatico. Ma questa banalissima attività può diventare un'impresa ardua per chi abbia difficoltà motorie. Da quest'anno anche i diversamente abili avranno la possibilità di recarsi in spiaggia e bagnarsi in mare. Infatti dal 16 luglio, e fino al 31 agosto, sarà attivo il progetto “Mare amico”. Questo progetto, voluto dall'Osservatorio Cittadino sulle Disabilità (a sua volta sorto grazie alla spinta dell'associazione “Amici del Fasancult”), aiuterà i nostri concittadini portatori di handicap a fruire di quello che può essere a tutti gli effetti considerato un diritto fino ad ora negato. L'organizzazione del servizio sarà la seguente: partenza del taxi sociale alle ore 08,30 dalla sede de “la Fontanella”, tutti i lunedì, martedì e giovedì; partenza dalla spiaggia, per il rientro in città, alle ore 11,00. È stato messo a disposizione degli utenti il numero telefoni-co del Segretariato Sociale del Comune di Fasano (080.4394193) al quale si potrà prenotare, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 di tutti i giorni, tranne il giovedì quando, invece, il telefono risponderà nel pomerig-gio dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Si potrà prenotare l'accompagnamento al mare fino a ventiquattrore prima. Su alcune spiagge vi sarà anche un assistente volontario, che even-tualmente potrà aiutare anche chi voglia raggiungere il mare con mezzi propri. Detto volontario si occuperà del diversamente abile accogliendolo, aiutandolo a scendere dal mezzo e a raggiungere la spiaggia. Inoltre, potrà dargli una mano anche per entrare in acqua, fare il bagno e poi uscire. Si tratta, quindi, di un aiuto per la gestione del tempo libero che non interessa alcun aspetto tecnico specifico o terapeutico-riabilitativo. Insomma, un atto di accompagnamento e solidarietà verso chi ha qualche difficoltà in più. Per la realizzazione di questo intendimento l'Amministrazione Comunale, nelle pieghe del bilancio dell'Assessorato ai Servizi Sociali, è riuscita a rastrellare circa settecento euro, più o meno altrettanti proverranno dall'Associazione “Amici del Fasancult” (che, inoltre, provvederà all'acquisto di una carrozzella speciale, da spiaggia, per disabili) ricavati grazie ad una specifica raccolta fondi. L'associazione “la Fontanella”, invece, provvederà alla gestione tecnica del taxi sociale che, tre volte a settimana, accompagnerà i diversamente abili che ne faranno richiesta, presso le spiagge del litorale.Prossimi impegni per l'Osservatorio Cittadino sulle Disabilità saranno la costituzione di uno sportello Handicap e la predisposizione di una lettera aperta da indirizzare al Direttore Generale della ASL di Brindisi e al Sindaco del Comune di Fasano, in merito alla paradossale presenza di barriere architettoniche in alcuni edifici pubblici deputati, per competenza amministrativa, ad accogliere persone diversamen-te abili.

Franco Vergine

La Compagnia della Guardia di Finanza di Fasano ha proceduto, all'esito di specifici controlli, a sequestrare orologi, occhiali e borselli contraffatti. I materiali oggetto di sequestro, che recavano marchi rinomati e prestigiosi, erano abilmente contraffatti. Il venditore, di nazionalità bengalese, è stato denunciato all'Autorità giudiziaria e, accertata la mancanza di regolare permesso di soggiorno, nei suoi confronti è stato emesso provvedimento di espulsione con intimazione a lasciare il territorio nazionale.

OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

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pag. 16 luglio 2009

Al termine del progetto Sete di…Tappi!, che ha visto per un anno intero impegnati gli alunni della Scuola secondaria G. Pascoli di Fasano in una sfrenata raccolta di tappi in plastica, è stata organizzata, nel mese di giugno, una manifestazione conclusiva avente lo scopo di coinvolgere i più meritevoli in tale raccolta nella sana competizione ludica sensibi-lizzandoli sul valore-acqua.A tal proposito ogni squadra (i team erano cinque: Non c'è Acqua da Perdere, Acqua DOC, Acqua per Tutti, Acqua e Vita, Glu Glu, Bollicine H2O) si è cimentata in giochi di abilità, articolati su quattro prove ma tutti miranti al raggiungimento di uno scopo: salvaguardare il valore dell'acqua senza spreco alcuno. Anche la nomenclatura dei giochi è stata indicativa: si andava dall'Acqua-puzzle all'Acqua in cerchio, all'Acqua a piccoli passi e l'Acqua unisce.E così la “missione acqua” ha visto impegnati i primi classificati nella raccolta tappi (dieci alunni per ogni classe), saltando, correndo e passando ai compagni di squadra palloncini pieni d'acqua sempre tenendo presente lo scopo che accomunava ogni gioco: sprecare la minor quantità di un dono così importante come l'acqua per tutta l'umanità. Acqua Puzzle consiste-va nell'unire in modo giusto tanti pezzi di puzzle affinché si realiz-zasse la frase Dona un tappo, ricevi un sorriso; Acqua a piccoli passi consisteva nel travasare l'acqua da un secchio a un altro poco distante, a piccoli passi, per

mezzo di un bicchierino di plastica, sprecandone il meno possibile e cercando anche di non rompere lo stesso contenitore da trasporto, Acqua in cerchio prevedeva il passaggio di dieci palloncini pieni d'acqua, a compagni di squadra disposti in cerchio e facendone rompere il meno possibile in un tempo di sette minuti; infine il gioco Acqua unisce prevedeva un percorso a ostacoli da effettuare con un contenitore pieno d'acqua in mano, naturalmente facendo attenzione a non farla cadere. L'esperienza si è rivelata sicura-mente entusiasmante e positiva dal punto di vista educativo; ha inoltre centrato l'obiettivo del progetto dimostrando che solo nella solidarietà e nell'unione fraterna è possibile un altro mondo, anche facendo tesoro di quello che noi sprechiamo ogni giorno come, appunto… i tappi in plastica!!! E ancora una volta grazie alla poliedrica sensibilità della ditta Block-Shaft, che ha messo a disposizione uno dei suoi mezzi di trasporto; la mattina del 13 è partito un camion colmo di tappi alla volta di Cavallino (Lecce), dove i Padri Comboniani faranno diventare proprio quegli oggetti del nostro scarto quotidia-no, fonte di sussistenza per centinaia di bambini. L'invito è a proseguire in questa direzione e… a guardarci di più intorno!!!!.

Cervone MatildeSchena Mariasilvana

Classe II EScuola Media Pascoli - Fasano

150 anni di storia, soccorso e volontariato: la Croce Rossa nata n e l 1 8 5 9 h a q u e s t ' a n n o festeggiato il suo importante anniversario. E la città di Fasano è stata per un giorno il centro del volontariato pugliese. Si è tenuto infatti il 12 luglio scorso presso la Casina Municipale de La Selva di Fasano il 2o° Raduno Regionale della Croce Rossa Italiana Pugliese. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Fasano, dall'Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Brindisi, dalla Società italiana della storia della m e d i c i n a e d a l l a S o c i e t à internazionale della storia della medicina, si è articolata in i m p o r t a n t i m o m e n t i d i confronto e di studio. I lavori, a p e r t i d a l C o m m i s s a r i o Regionale Cri Puglia Angela C a p r i a t i , h a n n o v i s t o l a partecipazione del Commissario Straordinario Cri Francesco Rocca e di più 500 partecipanti ai corsi formativi organizzati per l'occasione. Non solo: sono stati anche allestiti spazi espositivi con materiale storico della Croce Rossa Italiana e tutto ciò che poteva informare al meglio sulle attività della sezione pugliese.

Nella mattinata sono intervenuti anche il dott. Massimo Leone, direttore del 118 della Provincia di Brindisi, ed i professori Vanni e Cenci. I temi dei rispettivi i n t e r v e n t i s o n o s t a t i “L'organizzazione del servizio 118 e il ruolo del volontariato nelle emergenze territoriali” e “1859-1919- Dall'idea di Henry Dunant a l la nasc ita del la Federazione Internazionale della Croce Rossa”. L'organizzazione, posta dalla Cri regionale in collaborazione al Comitato Locale Cri di Fasano, il Museo Internazionale della storia di Croce Rossa e il Delegato Nazionale alla Storia di Croce R o s s a , h a p e r ò a n c h e provveduto a programmare tre percorsi informativi per più di 500 partecipanti. I temi: “Il cerimoniale in Croce Rossa” riguardo l'uso dei simboli e del cerimoniale, “Cultori di Storia della Croce Rossa” in riferimento ai 150 anni di vita della Croce Rossa e “Protezione Civile” r i g u a r d o i l s o c c o r s o i n e m e r g e n z e n a z i o n a l i e internazionali ed i rischi biologici, nucleari, chimici.

F. R.

Alla Pascoli

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pag. 17luglio 2009

Sembra che il professor Nicola Fiume abbia deciso di portare in giro le sue belle civette. E'indubbio, infatti, che anche loro hanno il diritto di vedere il mondo e non solo di essere viste. Domenica 14 giugno, le civette si sono dunque portate ai Portici delle Teresiane per ascoltare un po' di bella musica. E siccome è davvero inusuale che cinque graziosi animaletti decidano di andare ad un con-certo, gli organizzatori della serata hanno deciso di dedicare l'evento proprio alle civette rivelatesi ottime intenditrici di musica. “Le civette ascoltano De Andrè” è infatti il titolo della serata preparata dall'Istituto tecnico commercia le “G. Sa lvemini” . Nel lo scorso numero avevamo annunciato che si sarebbero esibiti alcuni studenti dell'Istituto e musicisti locali. Sul palco, a far bella mostra di sé, alcuni esemplari delle ormai celebri civette che hanno dato man forte agli artisti. Il patrimonio musicale di Fabrizio De Andrè è oggetto di

numerose esibizioni e si corre il r ischio di piaggeria nei c o n f r o n t i , o l t r e c h e d e l professore, anche di chi si è esibito, quando si afferma che la serata è stata piacevolissima. Pur non annoverandomi fra gli esperti di musica, ho sempre pensato che il successo di un evento musicale derivasse dalla capacità di coinvolgi-mento del pubblico. E così è stato. Certo, l'ovvia premessa è che il pubblico sia erudito. Ma nel caso di De Andrè un dubbio del genere è fugato da subito. Gli artisti? Gli elenchi risultano quasi sempre un po' noiosi, soprattutto quando danno l'impressione di essere associati a una graduatoria che sarebbe davvero difficile stilare. Giovanni Angelini, Dino Vinci, Ottavio Savoia e Giulio Andriola hanno ripercorso le belle parole e la musica de “Il pescatore”, “Quello che non ho”, Fiume Sand Creck”. Dino Vinci, insieme a Ermanno e Serena Sibilio si sono esibit i in “Sal ly” e “ N e l l ' a c q u a d e l l a c h i a r a fortuna”. I giovanissimi Leo

Ostuni, Ronny Gigante e Giancarlo Latartara hanno proposto, in un'originale versione rockettara, “La Cattiva s t r a d a ” , “ G e o r d i e ” , “ I l testamento di Tito”, “Il Sogno d i M a r i a ” e “ A n d r e a ” . Menzione a parte merita, infine, l'esibizione di Domenico Grassi che ha offerto al pubblico una straordinaria performances recitata e cantata di una delle più accattivanti liriche di De Andrè, “Carlo Martello ritorna

dalla battaglia di Poitieres”, dalla vita travagliata per via delle censure cui è stata sottoposta. Ironia della sorte pensare che oggi una delle sue strofe è di particolare attualità, soprattutto se riferita ai recenti pettegolezzi dei politici più in vista. “E' mai possibile, o porco di un cane, che le avventure in c o d e s t o r e a m e d e b b a n risolversi tutte con grandi …puttane?”.

A.N.

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pag. 18 luglio 2009

professa “santo subito” e nell'attesa della beatificazione si diletta fra ville e signorine. Il mito, invece, condensa in sé genio e sregolatezza. Meglio ancora se muore in età precoce ed in circostanze drammatiche. E' i l caso di James Dean, p r e m a t u r a m e n t e m o r t o a ventiquattro anni a bordo di una fiammante automobile in un incidente che – la storia lo ha

accertato – non aveva neppure provocato, ma di cui era stato vittima. A lui si deve una frase sibillina e un po'amara: “La strada per diventare immortale? Vivi in fetta, muori giovane e lascia un bel cadavere”. Il 30 settembre del 1955, su un'assolata strada californiana, nacque un mito: James il ribelle. Q u a l c h e a n n o d o p o , i n circostanze drammatiche e ancora non appurate morì Marylin Monroe e nacque un mito. In tempi più recenti e ancora a seguito di un misterioso incidente stradale scomparve Lady Diana, di cui non si ricordano particolari g e s t a m e m o r a b i l i , m a sicuramente tanti e tanti film girati, inconsapevolmente e non, nel corso della breve esistenza. Qualche giorno fa un sito Internet ha annunciato, primo nel mondo, la morte del re del pop, Michael Jackson. Ancora una volta, momenti avvolti nel mistero: si parla di arresto cardiaco, ma la domanda è legittima. C'è forse qualche essere umano che non muore per arresto cardiaco? La giovane età. Solo cinquant'anni e una vita apparentemente circondata da agi e ricchezze. Poi, con il trascorrere dei giorni, sono giunti , attesissimi, i particolari più torbidi. Intossicazione da farmaci provocata da un' ipocondria incontenibile, massa corporea al di sotto della norma, copiose p a r r u c c h e c h e c e l a v a n o l'inarrestabile perdita di capelli, due o più testamenti . E ancora: una prole priva di madre, medici pronti a somministrare ogni tipo di

Come nasce un mito? Difficile dirlo, anche per la totale assenza di un catalogo che ne descriva poche ed elementari regole. Più semplice è aspirare alla santità. In fondo, basta dimostrare e praticare reale amore per il prossimo, possedere attitudine al sacrificio e – cosa che non guasta – fare qualche miracolo. In Italia c'è addirittura chi, pur in assenza di ognuna di quelle caratteristiche, si

farmaco per far cessare le malattie vere o immaginarie di Jacko, montagne di debiti, una famiglia morbosamente attaccata al vile denaro. Fiumi di persone si sono riversate in strada alla ricerca di un momento per ricordare l'amico che aveva in sé genio e sregolatezza e per questo e r a c o n o s c i u t o e a m a t o . Nonostante gli eccessi che lo portavano ad esibirsi in pubblico con una mascherina sul volto per paura dei microbi, a mostrare al m o n d o i l p r o p r i o f i g l i o sventolandolo da un balcone come un pupazzo, ad azzittire le infamanti accuse di pedofilia a colpi di r isarcimenti danni miliardari. Chi lo ha idolatrato, oggi lo ammira più di prima. Chi ha ascoltato, anche se di sfuggita, le sue canzoni, avverte oggi la perdita di un conoscente stretto. Chi lo ha visto ballare, proverà oggi ad imitarlo. Chi lo ha disprezzato, lo eleverà ad esempio di sfrenata immoralità. Mi l iardi d i persone, senza distinzione di razza, di stato s o c i a l e , d i c r e d o , h a n n o conosciuto la sua musica, hanno invidiato la sua r icchezza, sbeffeggiato le sue fobie, dimostrato tenerezza verso l 'eterno bambino cresciuto troppo in fretta. Miliardi di p e r s o n e s o n o p r o n t e a d affermare che dal 25 giugno 2009, mentre i siti internet di tutto il m o n d o i m p a z z i v a n o p e r l'incredibile numero di visitatori affamati di notizie, è morto Michael Jackson . Un istante dopo è nato un mito.

A. N.

LA NASCITA DI UN MITO

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Page 19: Il Menante N. 7 - Luglio/Agosto 2009

pag. 19luglio 2009

IL PREMIER PREMIA SOLTANTO LE FEDELISSIME SARANNO LA CARFAGNA E LA GELMINI AD ACCOGLIERE LE FIRST LADY DEI "GRANDI"….Le due ministre prescelte come accompagnatrici istituzionali sono state nelle ultime settimane le più intransigenti paladine del premier travolto dalle rivelazioni e dai veleni dell'inchiesta di Bari. Un particolare che deve avere giocato un ruolo di rilievo nell'opzione in loro favore decisa con tutta probabilità dallo stesso Cavaliere. Le due hanno ruoli complementari: Mara Carfagna nell`immaginario degli italiani è la velina promossa "ministra" che tuttavia sta affrontando in modo grintoso e senza complessi d`inferiorità le fatiche ministeriali. Mariastella Gelmini invece, per stile, look e storia personale è l'«antivelina» per eccellenza, ma berlusconiana indefessa. Una decisione che oscura di nuovo la Prestigiacomo, forse per le posizioni "eterodosse" assunte in Sicilia e sul caso Eluana. Anche Giorgia Meloni è stata "tagliata fuori" dal tour con le mogli dei leader mondiali. Il suo antivelinismo e il suo silenzio sui recenti gossip hanno giocato un ruolo nella scelta?(da Il Secolo d'Italia)

Il Summit G8 2009, che si è tenuto a L'Aquila in segno di solidarietà verso la popolazione abruzzese colpita dal terremoto e di chiunque nel mondo sia colpito da calamità naturali, si è concluso approvando sette dichiarazioni congiunte sui temi della crisi economica, della povertà, del cambiamento climatico e delle questioni politiche internazionali. I leader hanno riconosciuto che la loro azione è rafforzata dall'impegno congiunto con le grandi economie emergenti e deciso di progredire insieme verso un'associazione stabile e strutturata.(dal sito ufficiale www.g8italia2009.it)

Durissime accuse all'organizzazione italiana del vertice G8 da parte del quotidiano britannico The Guardian, che citando fonti ufficiali sia pure in condizioni di anonimato, sostiene che di fronte alla “assenza di ogni iniziativa sostanziale” nelle ultime settimane gli Stati Uniti avrebbero imposto il loro controllo sulle operazioni. Al punto che Washington ha organizzato per conto suo i cosiddetti “sherpa calls”, ovvero delle conferenze a distanza fra membri ufficiali delle delegazioni, nel tentativo di dare uno scopo al meeting. “Lasciare organizzare ad un altro paese gli sherpa calls è senza precedenti”, ha detto al Guardian un membro “senior” del G8. “Gli italiani sono stati terribili. Non c'è stata nessuna organizzazione né pianificazione”. “Il G8 è un club e i club hanno i loro doveri a cui devono attenersi i soci. L'Italia non l'ha fatto”, ha detto un ufficiale europeo coinvolto nei preparativi del summit. Il quotidiano sostiene che le “lamentele dietro le quinte” si sono spinte al punto di mettere in dubbio la partecipazione dell'Italia ai prossimi vertici del G8, con il nostro paese che potrebbe essere sostituito dalla Spagna, che già può vantare redditi pro capite nazionali più alti ed offre in aiuti una percentuale più alta del proprio prodotto interno lordo.(Agenzia ASCA)

AppuntiPATTI SMITH, FASANO E GIOVENALE

D'accordo, giochiamo sporco. “Il Menante” è un giornale locale, e ci si chiede che senso possa avere questo articolo. Ma Patti Smith è Patti Smith. Fa niente che sia stata Alberobello, lo scorso 4 luglio, ad ospitare la “sacerdotessa del rock” come in molti la chiamano da tempo: vale la pena parlarne.Perchè il carisma che la figura apparentemente scarna di uno dei miti viventi del rock ha emanato è unico. Lo spettacolo, d'altronde, ha parlato da solo: i seggiolini, incautamente posti per dare parvenza di concerto èlitario ai più, non hanno retto quando Patti Smith ha deciso di annullare del tutto il muro di floydiana memoria, scendendo sotto il palco e coinvolgendo il pubblico, mentre il bravo Lenny Kaye cuciva il suo assolo alla chitarra.E allora, tutti in piedi sotto le note dei suoi brani migliori, sebbene la modalità unplugged avesse fatto temere che il fascino dei bei concertoni rock di un tempo quel giorno non avrebbe fatto tappa ad Alberobello. E invece no. Discutiamo, e potremmo farlo per ore, di uno spettacolo di altissimo livello, ma forse è meglio fermarsi qui e riflettere su altro. Cosa manca a Fasano per ospitare eventi del genere? Perchè nei vicini paesi della Valle d'Itria si organizzano festival di spessore (il 24 luglio a Locorotondo c'è David Byrne, e avete letto bene) e noi ci dobbiamo accontentare di Mudù e roba varia, gratis o a pagamento che siano? La teoria dei cantanti popolari e delle serate per i più regge quanto Galeazzi su un grissino. Ad Alberobello, nonostante il sold out, più di duemila persone hanno assistito allo spettacolo, e molte altre al di fuori dei recinti erano lì ad ascoltare ed a sbirciare. Pienone. E anche se ai più non piacesse, qualche tentativo di promuovere l'Arte vera fa davvero così male? E non parliamo solo di vecchie glorie, ma anche di gruppi emergenti, così come di spettacoli di ogni genere, teatrali e non. Fasano ringrazia Domenico De Mola e il suo FasanoJazz, ma tutto ciò non basta. L'impressione è che mai il termine “circenses” del famoso motto di Giovenale sia mai stato più appropriato.

Fabio Cofano

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pag. 20 luglio 2009

ESCORT O ZOCCOLE?

GLI SCARAFAGGI A FASANO

Non si possono definire simpatici. Tutt'altro. Orripilanti è l'aggettivo che più li qualifica. Corazza scura e lucida, antenne lunghe, zampette che ne agevolano la corsa. Sono gli scarafaggi che danneggiano, oltre che la vista e lo stomaco, anche altri organi in quanto veicolo di perniciose malattie. Insomma, sono insetti immondi ed associati ordinariamente alla mancanza di pulizia ed agli ambienti sporchi e malsani. La storia non cambia neppure se li si chiama con il nome scientifico, blatte. Gli scarafaggi fanno schifo e ancora più schifo provoca il fatto che abbiano deciso di trasferirsi tutti a Fasano. E' vero che il Sindaco ha spesso dichiarato la sua volontà di trasformare il paese in città turistica, ma poteva quanto meno avvisare di essersi convenzionato con una della più famose agenzie di viaggio per scarafaggi. Arrivano in gruppi, nuclei familiari più o meno compositi, single incalliti, in visita parenti e vagano in città animati da una brama indescrivibi-le. Ciò che dà maggior fastidio è che se ne fregano altamente delle persone che camminano, dei bambini che giocano, di tutti coloro che provano a usare la strada. Non bastavano le buche, ci si mettono anche questi mostri a rendere meno vivibile il territorio.E il sindaco che fa? Un comunicato stampa collettivo, affermando che la deblatizzazione non spetta né al Comune né alla ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti. Par di capire che l'arrivo d e g l i s c a r a f a g g i è c o l p a dell'acquedotto pugliese che gestisce la rete idrico fognante cui

il Comune si impegna a fare pressanti segnalazioni.Ci r isulta che l'Acquedotto Pugliese ha già svolto, nel mese di aprile scorso, la deblatizzazione della rete fognaria dell'abitato, come da programma inviato al Comune il 6 aprile. Il Comune – dicono dall'Acquedotto – può segnalare all'U.T. di Brindisi ulteriori strade dove ritiene utile che venga ripetuto il trattamento, anche in considerazione del fatto che proprio in questi giorni sono in corso sulla stessa rete fognaria altre attività di sanificazione da parte dell'appaltatore dell'Aqp. Si fa presente, ad ogni modo, che il sindaco è anche autorità sanitaria locale e che ha precisi compiti e responsabil ità al riguardo, che ogni comune normalmente ha un servizio di disinfestazione. Ma che bisogno c'era di chiamare in causa il direttore della Monteco, che , evidentemente, ha trovato il tempo per rilasciare dichiarazioni alla stampa? Forse non era impegnato nel trasporto dei mandati di pagamento della ditta che dirige dal Comune alla tesoreria. Tanta solerzia dimostra in quelle occasioni, una velocità straordinaria, pur di arrivare all'ambita meta, mentre i dipendenti della ditta protestano per il mancato pagamento degli stipendi. Altrettanta solerzia manifesta per esplicitare ai quattro venti di essere esente da ogni responsabilità sulla questio-ne degli scarafaggi. Chissà poi perché gli scarafaggi hanno scelto proprio Fasano!

Il Tulipano Nero

Quando Zio Michele mi chiama per invitarmi a cena per la sera seguente, valutando l'opportunità di prendere i dolci, ho chiesto: “Per caso zia Sisina ha fatto la torta?”. Lo zio si è risentito e mi ha risposto: “Disgraziato, per chi ci hai preso, la nostra è una famiglia seria, certe cose non le facciamo” e mi ha chiuso il telefono in faccia! Ho intuito che ci doveva essere stato un malinteso e quindi mi sono recato immediatamente da lui per chiarire l'equivoco. Lo zio, che mi vuole bene, anche se visibilmente incacchiato mi ha fatto accomodare e alla mia richiesta di spiegazioni mi ha tirato fuori un quotidiano del giorno prima. Titolo dell'articolo: <<Le “torte” a Palazzo Grazioli>>. Lo zio ha chiarito subito, “qui c'è scritto chiaro e tondo che quando uno dice torta si capisce che sta parlando di orge, nipote mio, sia chiaro che qui a casa mia, né zia Sisina né io abbiamo mai fatto di queste cose, e anche se io abito vicino a quell'avvocato di Fasano che... (e fa un gesto con la mano, roteandola con le dita verso il basso, come a impastare qualcosa) preparava le torte per Berlusconi, con certe cose non ho niente a che fare”. Pare, infatti, dalla lettura dell'articolo, che nella residenza del Cavaliere Smascherato, si tenessero festini a luci rosse. Ho chiarito allo zio che non mi era mai passato per la testa il pensiero che lui fosse implicato in queste cose. Allora zio Michele si è confidato: “È che nei paraggi, da quando si è saputo che alle “torte” ci andavano le escort, tutti hanno pensato a me, visto che sono l'unico che ha ancora una Ford Escort”. Vagli a spiegare al parente che per escort oggigiorno non s'intende più il vecchio modello della Ford ma una “accompagnatrice” d'alto bordo. Per essere più credibile l'ho portato a casa mia ed ho preso il dizionario Zanichelli (Zingarelli) edizione 1995, che riporta: “Voce inglese, scorta, accompagnatore.” Lo zio si è convinto che la sua macchina non c'entrasse nulla, tuttavia voleva capire meglio che caspita di accompagnatore fosse quella barese che era andata a casa di Berlusconi (Silvio, tessera P2 n° 1816) e che la prima volta non aveva combinato niente, mentre la seconda volta aveva combinato e anche registrato quello che combinava. Allora ho preso allo zio il Chamber Twentieth Century Dictionary, il quale, alla voce escort, semanticamente riporta lo stesso significato dello Zanichelli. Ma il Chamber è l'unico Dizionario che io conosca a fornire l'etimologia: Escort deriva dal francese escorte, che a sua volta proviene dall'italiano scorta, scorgere, che deriva dal latino ex, “da”, e corrigere, “drizzare, mettere sulla retta via”. Lo zio Michele ha capito subito: “Dunque si tratta di signorine che hanno il compito di farlo drizzare al Cavaliere? E non potevano dirlo mbrima mbrima che si trattava di zoccole?”. Ora che lo zio ha le idee più chiare e l'equivoco è chiarito, essendo entrambi più rilassati, chiedo allo zio di cosa ne pensi della vicenda delle escort, delle ripercussioni fasanesi e dei personaggi implicati. Zio Michele, guardandosi intorno per accertarsi che non ci ascoltasse nessuno, mi confida che: “Una volta io sono andato con la Escort, nel senso della Ford, a Bari. Sbagliando strada mi sono trovato sulla complanare dalle parti del lungomare di Bari, e ho trovato tre escort, ma io non lo sapevo che erano escort, io ero convinto che si chiamavano ancora zoccole. Queste si sono avvicinate alla macchina e mi hanno cominciato a dire se volevo andare con loro. Io a zia Sisina ci voglio bene e non mi sarei mai permesso di andare con quelle signorine a fare le torte, però mi pareva brutto a mandarle via così, senza manco un complimento e allora sono rimasto a parlare un poco con loro”. Al che lo zio abbassa ancora la voce e aggiunge: “Non vuoi che arriva la polizia e mi fa un cazziatone dicendo che mo mi arrestano, mi fanno la multa, spediscono le fotografie a casa che poi mia moglie mi fa un mazzo tanto e tante altre cose. Dice che questa è la legge che ha voluto il governo per aumentare la sicurezza”. A questo punto zio Michele sbotta: “ A me, che quelli che comandano vanno a zoccole e le chiamano Ford escort, non me ne frega niente. Ma che poi devono fare le leggi che ci fanno un mazzo tanto a quegli altri che ci vanno… mi girano proprio le patane, e che cacchio”. Chiedo dunque allo zio: “Ma è proprio sicuro che a Bari avevi sbagliato strada? Non è che sulla complanare c'eri andato apposta?”. Lo zio mi guarda con aria di sufficienza ma anche di complicità e mi congeda dicendomi: “Uagliò, cressair annoush i past, i na scè di shann nudd ad azziand”.**giovanotto, domani sera porta i dolci e non dire niente alla zia.

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luglio 2009 pag. 21

SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE...

I dubbi dubbi degli alunni del Prof. Nicola FiumeAnno Scolastico 1992-93 – I.P.S.S. “Lentini” Mottola (TA)Mi avevano detto che in quella classe c'era un alunno portatore di handicap: ci ho messo tre mesi per capire chi fosse.Anno Scolastico 1986-87 – Scuola Media Statale “A.Manzoni” Cisternino (BR)Così rispondevano alcuni alunni di terza media ad un quesito mirato a conoscere le intenzioni degli studenti relativamente alle future scelte scolastiche e professionali:- “Voglio iscrivermi alla Ragioneria perché voglio diventare ragioniere!”- “Voglio frequentare un Istituto per Geometri per diventare geometra!”- “Voglio andare in un Istituto Tecnico per diventare un tecnico!”- “Voglio andare in un Istituto Industriale per diventare un industriale!”Anno Scolastico 1992-93 – Istituto per Geometri – Palagiano (TA)Interrogazione di geografia astronomica:“Qual è il satellite della terra?”“Meteosat!”Anno Scolastico 1991-92 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR)Traduzione di francese: Io amo la musica.Alunno: “Sul mio vocabolario amo non c'è!”Professore: “Non puoi pretendere di trovare la voce verbale già coniugata sul dizionario; devi cercare l'infinito del verbo ed applicare le regole per la costruzione del tempo e della persona che ti servono!”Altro alunno: “Professo', ma che dite?! Io l'ho trovato … fa 'hameçon'.”Anno Scolastico 1992-93 – I.P.S.S. “Lentini” Mottola (TA)“Professore, sul mio vocabolario svolgono non c'è!”Anno Scolastico 1991-92 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR)Oggi compito in classe di francese.Ho visto un alunno cercare una parola sul vocabolario cominciando a sfogliarlo dalla prima pagina. Speriamo che la parola che sta cercando non incominci con la zeta.Anno Scolastico 1993-94 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR)Professore: “Qu'est ce que tu fais d'habitude l'après-midi?”Alunno: “J'aime regarder la télé et écouter le radium.”Anno Scolastico 1990-91 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR)Esercizio sull'uso delle forme interrogativa, positiva e negativa.Professore: “Costruisci la domanda!”Alunno: “Es tu français?”Professore (rivolto ad un altro alunno): “Costruisci una risposta negativa nella prima parte e positiva nella seconda parte proponendo un'alternativa.”

Secondo alunno: “Non, je ne suis pas français … je suis français!”Anno Scolastico 1993-94 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR) classe V sez.FInterrogazione di Tecnica.- “Giorgio, interrogato!”- “Professore, io ho portato narrativa!”Anno Scolastico 1995-96 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR) classe III sez.B- “Domenico, hai fatto la traduzione?”- “Sì!”- “Bene, prendi il libro!”- “Professore … io il libro non ce l'ho!”-“E come l'hai fatta la traduzione senza il libro?”L'avrà sicuramente copiata.Anno Scolastico 1990-91 – Ist.Tecn.Comm. “G. Salvemini” Fasano (BR)LA DAME DE VIX (Nobildonna e forse regina dei Galli).Professore: “Qui était la dame de Vix?”Alunno: “La dame de Vix était une femme!”Professore: “Non ha senso dire 'la dame de Vix était une femme'; è scontata come risposta. Dai un'altra risposta.Alunno: “La dame de Vix était un homme!”

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pag. 22 luglio 2009

A Montalbano si comincia a sentire nell'aria il profumo della festa, con l'inizio dell'instal-lazione delle Illuminazioni Arti-stiche (a cura quest'anno della “Premiata Ditta Faniuolo” di Putignano) e l'affissione dei manifesti contenenti il program-ma dettagliato predisposto dal Comitato con il patrocinio della

Città di Fasano e della Provincia di Brindisi. Nei giorni 22-23-24 luglio ci sarà un Triduo di preghiera (tenuto d a l p a r r o c o D o n B i a g i o Convertini con il S.Rosario alle 18.30 e la S.Messa alle 19.00) il cui tema, nel 150° anniversario della m o r t e d i S a n G i o v a n n i M.Vianney, sarà “Il Sacerdozio,

amore del Cuore di Gesù”. Nella frazione più a Sud di Fasano, da circa un decennio, la festa patronale è dedicata, oltre che a S. Maria del Pozzo, “titolare” della Parrocchia e protettrice dell'intero nostro territorio fasanese. Anche alla Beata Vergine del Carmine.N e l l ' i n t e n s o p r o g r a m m a religioso, che si articola su tre serate intorno all'ultima domeni-ca del mese di luglio, il sabato è incentrato sul la f igura di quest'ultima, che dimora presso la Chiesa Piccola di Via Calatafimi. Da qui infatti l'immagine sacra uscirà alle ore 19.00 per essere portata in processione lungo alcune strade fino a Piazza della Libertà dove sarà celebrata la S.Messa, per poi tornare alla Chiesa Piccola dove vi sarà l'accensione dei fuochi pirotecni-ci. Poi tutti di nuovo in Piazza per l ' e s i b i z i o n e d e l g r u p p o Sonosfera (Musiche tradizionali dai Sud d'Italia) articolata su due momenti: I Suoni Della Festa Della Pita: Zampogne e organetti da Alessandria del Carretto (CS) con gli artisti: Paolo Napoli, Antonio Arvia, Vincenzo Adduci, Rocco Adduci ed i Suoni Rurali: Storie e musiche tradizional i dal la Murgia al Salento, con gli artisti Anna Cinzia Villani, Annamaria Bagorda e Giovanni Amati, giovane musicista montalbane-se, che sta percorrendo con sempre maggior successo il percorso artistico della cultura

musicale pugliese. Domenica 26 in mattinata c'è il “Mercatino del Carmine”, dalle ore 8.00 lungo Via Calatafimi, mentre in serata, alle ore 19.00 si parte dalla Chiesa Grande per la solenne Processione in onore di S.Maria del Pozzo, accompagna-t a d a l l a b a n d a “ C i t t à d i Francavilla Fontana” e dalla Confraternita S.Giuseppe di Monopoli. Saranno percorse altre strade per poi giungere in Piazza, celebrare la S.Messa e tornare in Chiesa. In serata alle 21.00, in Piazza, il concerto Bandistico “Città di Francavilla” e a mezza-notte lo spettacolo dei “Fuochi Pirotecnici” della Ditta Bruscella. Lunedì 27 alle 19.00, presso la Chiesa Grande, chiuderà i momenti religiosi la solenne C e l e b r a z i o n e E u c a r i s t i c a presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Padovano. Alle 21.00, in Piazza, concerto dell 'apprezzato interprete napoletano Gianni Nazzaro.Il comitato, che da tanti anni lavora per arricchire questi momenti fondamentali per le nostre comunità, è composto da: Onofrio Zaccaria (Presiden-te), Giacomo Moretti, Oronzo Miccoli, Domenico Rosato, Leonardo Laterrenia, Pietro Laghezza, Giuseppe Zaccaria, Leonardo Petrella Sante e Pierangelo Nardone.

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LUNEDI 20 LUGLIO 2009Piazza XX Settembre

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pag. 23luglio 2009

L'anno scorso poteva e doveva essere un campionato scintillante. Magari da zona play-off, o perlomeno da serio tentativo di arrivarci. Qualcosa si mise di traverso, però, tra le aspettati-ve legittime del presidente Girolamo Olive ed i risultati conseguiti sul campo. Inspiegabilmente per una squadra di quel valore, infatti, il Biancazzurro finì addirittura col rischiare di disputare gli spareggi-salvezza, rimediando poi in calcio d'angolo grazie al ritorno frettoloso di mister Recupero. Peccati di gioventù di una società alla sua prima esperienza in serie B, che quest'anno si dovranno evitare a tutti i costi. Olive non si nasconde: si punta alla promozione in A2, cosa che galvanizza non poco un ambiente già di suo abbastanza elettrico. Perciò non ci si è fatti problemi nel tagliare i rami secchi che hanno deluso nella stagione appena conclusa, con scelte dolorose ma indispensabili. Via il portiere Dalena, via capitan Segundo, via chi ha tradito le attese: si punta su atleti di valore comprovato, professioni-sti o quasi del futsal che assicureranno un rendimento stellare in una categoria rognosa. Per il momento, però, mentre le voci sono tante ed incontrollate, mancano gli annunci ufficiali. I punti fermi sul rettangolo verde dovrebbero essere Mittelman, Foletto, Detomaso, Ammirabile e Padovan, oltre al fasanese Giuseppe Palmisano come portiere di riserva, mentre gli sforzi si concentrano sulla ricerca di laterali abili nell'uno contro uno, un pivot che dia il cambio a Foletto ed un portiere navigato. La probabilità che il quintetto-base non preveda nemmeno un italiano è davvero alta. Al contrario è stato completato ogni tassello in sala-comandi. A tenere le redini del mercato è il neoarrivato dg Vito Montanaro, un passato a Polignano e a Monopoli: assieme a Natalino Calabria dovrà seguire ogni dettaglio della stagione agonistica dei biancazzurri. Non mancano novità neanche a livello di guida tecnica. Dal Giovinazzo è arrivato come primo allenatore Francesco Chiaffarato, altro uomo di esperienza. Lo accompagna il fidato Vito Stoppa nei panni di preparatore atletico. Tre volti nuovi, quelli di Montanaro, Chiaffarato e Stoppa, che dovranno evitare al Biancazzurro di ricadere negli stessi errori che hanno compromesso la passata stagione. Da registrare infine l'arrivo di Vito Loconte come allenatore della formazione di under 21: per lui un'opportunità importante dopo l'ottimo lavoro svolto come preparatore atletico dell'Atletico Fasano. Anche i “cugini” dell'Atletico hanno iniziato a pianificare la stagione in arrivo, loro però nel segno della continuità. Aver confermato il mister, Fernando Notarnicola, è stata già un'ottima mossa, visto che era molto appetito sul mercato degli allenatori. Sul fronte giocatori c'è tempo per definire la rosa, che dovrebbe ricalcare l'attuale con qualche rinforzo mirato. Cambia qualcosa anche a livello societa-rio: Giorgio Baccaro subentra, mentre Francesco Puppi lascia la sua carica da vicepresidente.

Giuseppe Cofano

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Via Dalena e Capita Segundo, ma per la società di Girolamo Olive si prospetta un campionato di vertice

Benvenuta Elena! Auguri a mamma Anna Maria e a papà Martino Bufano.

È nata una stella si chiama Rebecca con la felicità di mamma Emanuela e papà Giandomenico e di tutta la sua famiglia.

È nata Valentina Notarangelo la gioia di mamma, papà e sua sorella Letizia.

Per la gioia della sorellina Emanuela, di mamma Pina e papà Marco Morga, ecco Cristina.

Il 17 luglio Laura e Francesco festeggiano il loro primo anniversario di matrimonio, auguri dai loro genitori.

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società sono in crisi e in questa ottica vi è stata la scelta adottata dalla dirigenza fasanese. Per la prima squadra si prevedono un paio di innesti importanti. La base resta quella dei fasanesi capitanati da Ciccio Colucci e Gianlori Sibilio. I giovani dovreb-bero trovare più spazio, almeno nelle parole della dirigenza. Francesco Rosato dovrebbe rimanere a Fasano nonostante il serio interesse della Fortitudo Monopoli di C Nazionale che lo vorrebbe in prima squadra per un'esperienza in un campionato di livello maggiore. “Si punta a disputare un tranquillo campio-nato di serie D. Per le giovanili, in base ai ragazzi a disposizione e a quanti ritorne-ranno a giocare, stabiliremo i gruppi da formare. Ma, fin quando non avremo l'ok da parte di coach Santini, dovremo aspettare per definire questi particolari.” In cuor suo il dirigente fasanese sa di avere già a disposizione una fuoriserie. L'anno scorso, infatti, il Basket Fasano ha dimostrato sul campo di essere tra le favorite per la promozione in C Regionale (la vecchia C2). Problemi di amalgama, forse, per una squadra che ha comun-que dimostrato di non essere inferiore a nessuno. E' mancato l'acuto forse nei momenti cruciali, nei momenti “caldi”, ma non stiamo qui ad analizzare il perché. Si è orientati verso il futuro, si vuole programmare a medio e lungo termine. Per questo diviene importante la struttura.“Ci siamo attivati per la gestione della Tensostruttura.

Onerosa, di sicuro, ma i benefici che potremo avere nell'organiz-zare il nostro settore giovanile ci ripagheranno di questo investi-mento.” Mossa coraggiosa che denota la voglia di fare le cose per bene. Passo dopo passo, la dirigenza del Basket Fasano vuole avvici-narsi ai fasti del glorioso Sporting Fasano. Basi solide e scelte mai affrettate.Nota dolente ma atto dovuto è la rinuncia al settore femminile. Le ragazzine terribili (non dimentichiamo la talentuosa Anna D'Onofrio dal f isico statuario) sono state tesserate a Taranto nel Cras campione

d'Italia. La promettente Anna, a parere di chi vi scrive, avrebbe dovuto percorrere questa strada già due anni fa. Forse oggi sarebbe stata già nella rosa della prima squadra tarantina e Fasano avrebbe potuto festeg-giare la prima cestista a vincere uno scudetto.Buoni auspici per una annata, speriamo, ricca di soddisfazioni. E di questo ne è convinto il main sponsor Tecnoacque che ha rinnovato l'impegno con il sodalizio fasanese. E il calorosis-simo pubblico attende una promozione nella massima serie regionale.

Gianluca Monopoli

Aria di rinnovamento nel Basket Fasano. Dopo aver chiuso il rapporto con coach Amatori, si pensa al futuro. Si vuole ricomin-ciare da Gigi Santini, secondo quest'anno a Roseto (A2) e uomo di fiducia di coach Trullo (Roseto A2 e già coach dell'Enel Brindisi di B1). Ma proprio questo suo rapporto con coach Trullo è l'ultimo ostacolo per la venuta del coach brindisino a Fasano. Se Trullo, ora “disoccupato”, trovasse squadra in zona, il bravo Gigi potrebbe seguirlo. Abbiamo chiesto a Tonio Stomeo, dirigen-te del Basket Fasano, il perché di questa scelta. “Gigi è stato individuato per far rinascere il promettente vivaio fasanese, che ha perso per strada tante piccole gemme. Competenza ed esperien-za nel settore giovanile, vero fulcro futuro della nostra società. Esperienza anche per la prima squadra e tanta voglia di creare in casa i futuri giocatori.” A livello dirigenziale poche novità, con qualche innesto che avverrà fra qualche giorno. Si cerca di allargare la base societaria anche per rafforzare economicamente la società. Con l'avvento di Vito Santoro, il presidente e “signor Sudel”, i bilanci societari sono tornati a posto. Oculatezza, quel che manca ormai nel mondo dello sport. Non a caso parecchie

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pag. 25luglio 2009

Salvate il panda dall'estinzione, atto due. E' fatta, almeno per quel che riguarda l'iscrizione: parola di Lello Di Bari, che garantisce in prima persona la prossima stagione in serie D, per la gioia del manipolo di appassionati (sempre di meno, per la verità) che sono abituati ad ingurgitare in fretta il pranzo domenicale per essere puntuali alle 14:30 al “Vito Curlo”. Grazie alle complesse e laboriose trattative di giugno e allo zoccolo duro di imprenditori che credono nella pelota, sono stati trovati i fondi necessari a coprire le spese di iscrizione e quelle compor-tate da un anno di appuntamenti pallonari. In prima fila, nel cercare la soluzione del rompica-po, il sindaco Lello Di Bari (formalmente presidente della società) ed il ds Leo Vinci, artefici di una paziente opera di mediazione che consentirà agli aficionados di poter rivedere le casacche biancazzurre in un campionato di livello adeguato alla tradizione calcistica della nostra piazza. Non saranno tutte rose e fiori: il budget è molto limitato, si dovrà allestire un organico di giovani di belle speranze, poche pretese e tanta voglia di mettersi in evidenza. A curare ogni aspetto tecnico e organizzativo, in assenza di un presidente “sul campo”, ci penserà l'esperienza e la competenza di Leo Vinci, promosso direttore generale: conferma-to anche il resto dello staff societario, da Francesco Palmisano (responsabile marketing e comunicazione) a Christian Barletta (segreta-rio), passando per Antonio Latartara (addetto stampa). In partenza tutti i protagonisti del campionato concluso da poco: Dimatera si è accasato alla Pro Vasto, Pisano è dato per rientrante nella natia Calabria, il mister Maiuri, dopo aver atteso fino all'ultimo le evoluzioni societarie e finanziarie, ha comprensibilmente optato per un posto in prima fila con una formazione di vertice. Ci sarà da creare un organico del tutto nuovo, insomma, ma la sfida non spaventa Leo Vinci: il suo occhio sarà fondamentale nella scelta delle pedine giuste. Per il ruolo di condottiero in panchina si mormora di possibili ritorni pesanti: Gabriele Geretto, dopo l'esperienza a Monopoli, o Angelo De Fuoco, in passato trainer del Fasano. La chiave, in sostanza, sarà quella del giusto mix tra esperienza e vigore giovanile: nella sala dei bottoni la saggezza di gente reduce da mille battaglie, sull'erba spelacchiata invece giovani guerrieri ricchi di ardore. Più che una scelta un obbligo, non potendo permettersi ingaggi importanti. Se poi si aggiungerà quel pizzico di fortuna che non guasta mai, ossia l'inserimento nel girone delle squadre molisane ed abruzzesi notoriamente meno competitive delle compa-gini campane, si potrebbe arrivare ad una salvezza persino sontuosa, evitando play-out e rogne finali. Altrimenti ci sarà da giocarsi tutto proprio negli spareggi-salvezza, magari

REBUS RISOLTOFasano ancora in serie D

Decisiva la mediazione del sindaco Di Bari e del ds Leo Vinci: si punta alla salvezza ed al risanamento finanziario

contando sul fattore-campo e sul calore dei supporters nostrani, che spesso nelle difficoltà sanno compattarsi attorno alla squadra. L'eventualità di una retrocessione, peraltro, non spaventa nessuno: se a maggio dovesse essere Eccellenza si accetterebbe il declassa-mento, consci di aver comunque evitato la scomparsa del Fasano calcio. Il vero obiettivo dell'anno, infatti, sarà avvicinarsi al pareggio in bilancio, ora in rosso per svariate migliaia di

euro, continuando sulla strada già intrapresa da De Finis. Il risanamento societario è indispensa-bile per liberare il Fasano dalla pesante ipoteca che condiziona eventuali imprenditori interes-sati a rilevarne la gestione. Se poi arriverà anche la salvezza, cosa possibile, si potrà parlare di missione compiuta con lode. Intanto, almeno per un altro anno, la serie D sarà ancora in scena ai piedi dello zoo: il panda sopravvive.

Giuseppe Cofano

pallamano

È un Angelo Di Carolo raggiante quello che ci rilascia un'intervista appena tornato a Fasano da Misano Adriatico. Il presidente della Junior Fasano ne ha ben d'onde, considerando che è tornato col pullman insieme ai ragazzini dell'Under 14 che hanno vinto il titolo di campioni d'Italia di pallamano nella finale di sabato 11 luglio. Con i cori dei “suoi” ragazzi ancora nelle orecchie, ci esprime la gioia di chi si dedica da una vita a questo sport: “Rischio di rilasciare dichiarazioni ovvie, è un enorme piacere e un grande orgoglio. Dopo aver già vinto in passato il titolo under 18, rivincerlo con l'under 14, credo sia il massimo nello sport inteso come lo intendiamo noi, come momento di aggregazione sociale”. E dalle sue parole capiamo che è sincero, poiché anche q u a n d o g l i c h i e d i a m o q u a l c h e annotazione tecnica, il discorso scivola nuovamente sull'impatto sociale del fenomeno pallamano a Fasano: “Ho raggiunto i ragazzi dopo la semifinale vinta nettamente col Pressano e ho assistito alla finale contro il Cologne, squadra forte e vicecampione in carica. I

nostri ragazzini sono stati più forti tecnicamente e meglio organizzati ed è stata proprio l'organizzazione che ha fatto la differenza, in uno sport di squadra questo è l'aspetto che conta di più: avere un gruppo unito e organizzato.Raggiungere questi risultati da’ merito a tutti quelli che hanno lavorato per questo, certi livelli non si raggiungono in una sola stagione agonistica: c'è dietro un lavoro di anni e il merito è di tutti quelli che hanno lavorato per questo. Anche se da anni sono nell'ambiente sportivo (giocatore, allenatore, presidente ndr) ho provato emozioni uniche, non è da poco vedere un centinaio di persone che si sobbarcano il viaggio (alcuni in treno) per andare a tifare i ragazzini che vincono il tricolore”.Avendone l'occasione, chiediamo al presidente della Junior conferme sulle voci di mercato che danno Filiberto Kokuca (fortissimo centrale della nazionale e cannoniere di livello assoluto) in arrivo in prestito dal Conversano: “Confermo che c'è un discorso aperto col Conversano. Noi avevamo completato l ' o r g a n i c o i n m a n i e r a p i ù c h e soddisfacente con la conferma di Beharevic e Costanzo (ala destra della nazionale), il ritorno di Bogovcic e l'arrivo di due mancini su cui puntiamo parecchio (Alkic e Salmin). Considerando che abbiamo in squadra diversi fasanesi titolari della nazionale e altri in crescita, ci consideravamo al completo. Adesso il Conversano, che avendo già Corso e Tarafino si ritrova con un centrale in più, ci ha fatto la proposta di prestito di Kokuca. Poiché si tratta di un giocatore fortissimo sia in attacco sia in difesa, l'idea ci stuzzica parecchio ma questo comporta rivedere un po' i piani. Ci stiamo pensando. Se dovessi dare una percentuale, direi che ci sono i l 50% di possibi l i tà che i l trasferimento vada in porto”. Pare dunque che quest'anno i “pallama-nomani” fasanesi avranno di che divertirsi nel massimo campionato. Aspettando che i ragazzi terribili dell'under 14 arrivino in prima squadra, dovranno “accontentarsi” di Kokuca.

F.V.

CAMPIONI D’ITALIA

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Fasano vede aumentare ormai il numero di appassionati a questa disciplina e la conferma è data dall'incremento degli iscritti alla Fidal, la Federazione di atletica leggera. Quattro società nel nostro territorio e tanti atleti amatoriali. In primis abbiamo la sezione podistica della C.C. Fasano, la società dei nostri due amici. Poi le due società di Pezze, la Dorando Pietri e l'Associazione Sportiva Pezze. A queste si aggiunge una nuova società nata per gli appassionati delle distanze più corte, i diecimila metri, presieduta dal vigile urbano Michele Cuoco. Per un totale di una novantina di iscritti, ai quali aggiungiamo una decina di nostri compaesani tesserati per l'Atletica Casalini di Cisternino. Un vero boom questa passione.

G. M.

Cosa spinge comuni mortali fasanesi a sfidare il freddo invernale, la pioggia, il caldo torrido. Cosa spinge tanti cittadini fasanesi ad abbando-nare il caldo tepore delle coperte, a lasciare le mogli o i mariti a casa, a continue sfide con le sveglie. Cosa spinge tanti lavoratori fasanesi a sudare e faticare prima di timbrare il cartellino. Cosa passa per le menti di questi arditi concittadini? Mistero…e per questo, da bravi curiosoni, cercheremo di svelare l'arcano. Il Menante mi ha chiesto di intervistare due famosi podisti amatoriali di Fasano. In realtà questa intervista era stata affidata all'arguto Buendia che, però, per caratteristiche fisico atletiche, si è dato alla macchia. Qualcuno lo ha visto “correre” al riparo in un noto pub del centro e come premio per questo sprint ricevere una bella pinta di birra. E allora è toccato a me far due chiacchiere con Mimmo Liuzzi, barbiere trentacinquenne e Peppino Ferrara, cinquantunenne colonna portante del negozio di abbigliamento “Cupertino”. A loro l'onere di illuminarci.Quando hai iniziato a correre?M. Ho iniziato a correre cinque anni fa, spinto da un amico, Raffaele Brescia. Da allora non ho più smesso.P. Nel 1997. Ho iniziato a correre per caso, e la mia soddisfazione è quella di aver fatto appassionare tantissimi amici. Raffaele Brescia, Minoia, Pipoli, Napoletano, Bagorda e tanti altri, quanta gente!Perché corri?M. Per passione, perché è bello e mi fa sentir bene.P. Perché mi piace, perché mi da’ la carica. E' adrenalinico.A quali maratone hai partecipato nel 2009?M. Roma a marzo, Parigi ad aprile e Pisa a maggio, con tempi sempre intorno alle tre ore. Partecipare alle maratone per me significa far vacanza, scoprire nuove città.P. Roma a marzo e Collelongo a maggio. In programma ho la maratona di Colonia il 4 ottobre. A Collelongo, poi, ho portato tanti amici e per me questa rimane una delle più belle soddisfazioni.Quante volte “esci” a settimana?M. Esco ogni giorno per circa un'ora. La domenica corro per un'ora e mezza. Prima di un evento, una maratona o un'altra gara importante aumento il minutaggio dell'allenamento. Ci sono periodi, invece, a cui alterno alla corsa la bici o il nuoto.P. Esco a giorni alterni per circa un'ora. La domenica, spesso, il mio allena-mento dura due ore.Ma non ti pesa utilizzare le tue poche ore di tempo libero per questo dispendioso e faticoso hobby?M. Correre mi fa star bene e mi aiuta a mantenermi in forma. P. Correre non mi comporta fatica nè sacrifici. Mi aiuta a mantenermi in forma e i benefici si ripercuotono positivamente sul lavoro.Peppino e Mimmo, impegnati nel loro lavoro ma che trovano il tempo per queste salutari scampagnate, nonostante la loro “durezza”. Innamorati di questo sport, ormai una salutare droga che, invece di prosciugarne le energie, li ricarica per poter passare serenamente una giornata lavorativa.

LA CORSA, CHE PASSIONE!

SCHEDA N° 100

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