Date post: | 05-Jul-2015 |
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Il Mercato dei RAEE in Sardegna
Ing. Paolo Rinaldi
Techne Scpa
Pre-fattibilità
Preliminare e Business Plan
Piano Operativo
Progetto definitivo ed esecutivo
Processi e Procedure e adeguamento al D.Lgs 231/01
Valore della Ricerca
•Analisi del mercato potenziale;•Analisi situazione locale;•Ipotesi di massima ricavi/costi, investimenti;•Prospettive strategiche
Cosa sono i RAEE
RRifiuti da AApparecchiature EElettriche ed EElettroniche
I RAEE costituiscono una piccola parte (in peso) del complesso dei rifiuti.
In termini di volumi la loro presenza è consistente (circa 5-10%)
Cosa sono i RAEE
PROBLEMI:2. Sono potenzialmente inquinanti e pericolosi, a causa della
presenza di sostanze tossiche3. Il loro smaltimento in discarica o tramite inceneritori è
inopportuno 4. La raccolta è spesso inattuabile con i normali automezzi
OPPORTUNITÀ:2. Contengono materie prime riutilizzabili3. Sono spesso prodotti da filiere “particolari” o comunque
“specifiche”
Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151 e s.m.i.
Dir. 2002/95/CE Dir. 2003/108/CEDir. 2002/96/CE
19 gennaio 2012 il Parlamento Europeo ha approvato la revisione della direttiva sulla gestione dei RAEE
Gli obiettivi di recupero saranno funzione delle AEE immesse al consumo
La Normativa
Alcuni Principi del Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151:
obbligo per i produttori e i distributori di nuove AEE di gestire la raccolta differenziata, il trattamento, il recupero e lo smaltimentodei RAEE ponendo a loro carico gli oneri di tale filiera
obiettivo per la raccolta separata dei RAEE pari a 4 kg per abitante/anno entro il 31/12/2008
i COMUNI assicurano la funzionalità e l'adeguatezza dei sistemi di raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici
La Normativa
gli impianti di trattamento devono conformarsi ai requisiti tecnici citati nel decreto (all. 2) e alle disposizioni gestionali indicate (all. 3)
gli impianti di trattamento devono conseguire l'autorizzazione ordinaria (art. 208 del D.Lgs. 152/06) o quella semplificata (art. 214 e 216 del D.Lgs. 152/06).
Alcuni Principi del Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151:
La Normativa
È previsto un Centro di Coordinamento RAEE, finanziato e gestito
dai Sistemi Collettivi istituiti dai Produttori di AEE per garantire
l'ottimizzazione delle proprie attività, a garanzia di comuni,
omogenee e uniformi condizioni operative.
Enti Locali
Cittadini
Distributori
Raccolta
Produttori attraverso i Sistemi Collettivi
Ritiro e Trasporto
Trattamento
Enti locali / Produttori di AEE: Enti locali / Produttori di AEE: il il perimetroperimetro di responsabilità di responsabilità
I Sistemi Collettivi sono i soggetti – ad esempio consorzi, o società senza finalità di lucro –
fondati e finanziati dai produttori di AEE per assolvere collettivamente alle obbligazioni loro
attribuite dal Decreto RAEE.
Punto di Raccolta
Sistema Collettivo n
Sistema Collettivo …
Sistema Collettivo C
Sistema Collettivo B
Sistema Collettivo A
Centro di Coordinamento
1. Iscrizione e registrazione del punto di raccolta
2. Assegnazione del punto di raccolta al Sistema Collettivo
3. I Sistemi Collettivi assegnatariposizionano unità di carico
4. Richiesta di ritiro 5. Registrazione e trasferimento richiesta di ritiro al Sistema Collettivo
6. I Sistemi Collettivi erogano il servizio di ritiro e conferimento presso impianto trattamento
L’Accordo di Programma contiene i principi generali della regolamentazione dei rapporti
tra i diversi soggetti in relazione al servizio di gestione dei RAEE (18 luglio 2008).
Il Sistema RAEE in Italia
Da oggi il nuovo Accordo di Programma tra Centro di Coordinamento RAEE e ANCI
La Ricerca di mercato
Domanda I Servizi Canali Acquis.
Barriere acc. Opp. e Prob. Offerta
Analisi S.W.O.T
La Domanda
Segmentazione
R1 – Freddo e clima;R2 – Grandi bianchi;R3 – Tv e monitor;
R4 – Elettronica di consumo; R5 – Sorgenti luminose
Domestici
Professionali
Storici NuoviRAEE
Evoluzione dei RAEE in Italia
0
50
100
150
200
250
2005 2006 2007 2008 2009
Anni
Qu
an
tità
[1
.00
0 t
]
Fonte: ISPRA
Domanda in Aumento
ISPRA RAPPORTO RIFIUTI SPECIALI
[Analisi economica su un campione di 1.430 Comuni]costo della raccolta differenziata dei RAEE variabile da 0,05 a 2,5 €/kg
[Non è stata rilevata alcuna correlazione significativa tra il costo di raccolta e i quantitativi raccolti]Costo medio pro capite per la raccolta differenziata dei RAEE = 0,92 €/(ab*anno) e il costo medio unitario 0,28 €/kg del servizio.
In Sardegna i parametri assumono rispettivamente i seguenti valori: 1,69 €/(ab*anno) e 0,36 €/kg.
Fonte ISPRA - Rapporto Rifiuti Urbani 2011
Presenza dei RAEE nella RD [anno 2009]
3,2%
1,9% 1,8% 1,6%
2,6% 2,5%
7,1%
5,0%
0,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
Caglia
ri
Carbo
nia Ig
lesias
Med
io C
ampid
ano
Nuoro
Oglias
tra
Olbia
Tempio
Orista
no
Sassa
ri
% s
ulla
RD
to
tale
Elaborazione dati ARPAS
Raccolta differenziata pro capite dei RAEE per Provincia
7,37
3,394,49
9,01
2,96
5,697,09
11,90
-
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
Cagliar
i
Carbon
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Nuoro
Oglias
tra
Orista
no
Olbia
Tempio
Sassa
ri
kg/(
abit
ante
*an
no
)
Elaborazione dati ARPAS
Dettaglio della raccolta differenziata dei RAEE per raggruppamento (anno 2010)
20,3% 23,1% 27,3%19,8%
30,4% 25,5% 20,5% 20,5%
37,4% 30,9%9,9%
39,5% 25,0%45,9%
26,8%35,1%
30,2% 32,4%
42,1%
23,8% 28,4%
17,6%
31,3%22,5%
11,8% 13,2% 20,5% 16,7% 16,1% 10,8%21,3% 21,7%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Cagliari Carbonia MedioCampidano
Nuoro Ogliastra Olbia Oristano Sassari
R4
R3
R2
R1
Fonte: C.d.C. RAEE – rapporto annuale 2010
R1 R2 R3 R4 R5 Totale ProvinciaCagliari 564.860 1.042.320 841.810 329.860 5.995 2.784.845 Carbonia 100.040 133.440 140.195 56.860 1.808 432.343 Medio Campidano 95.860 34.820 147.820 72.070 230 350.800 Nuoro 147.190 292.930 176.290 123.960 1.255 741.625 Ogliastra 73.010 59.880 68.230 38.580 250 239.950 Olbia 321.160 578.670 221.940 135.570 2.906 1.260.246 Oristano 133.020 173.980 203.035 138.670 993 649.698 Sassari 652.080 1.114.100 716.260 690.891 3.487 3.176.818
Totale raggruppamento 2.087.220 3.430.140 2.515.580 1.586.461 16.924 9.636.325
Raccolta RAEE in Sardegna nel 2010
Fonte: C.d.C. RAEE – rapporto annuale 2010
Confrontando i dati complessivi pubblicati da ARPAS con quelli forniti dal Centro di Coordinamento RAEE nel
Rapporto Annuale 2010 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia
sembrerebbe che una parte consistente (20%) di rifiuti non ègestito dal sistema del C.d.C. RAEE.
La discrasia dei dati può derivare dalla presenza di punti di raccolta (isole ecologiche) non accreditati presso il C.d.C. e dalla presenza di
RAEE professionali gestiti con altri circuiti. Tale componente costituirebbero pertanto circa il 25%
del totale dei RAEE raccolti.
Situazione a regime = RD RAEE pari a 19.000 t annue. Il livello di raccolta differenziata dei RAEE raggiunto nel 2009 (12.722 t)
dovrà essere ulteriormente incrementato del 50%.
Obiettivi annui di raccolta nella situazione a regime secondo il Piano:Prov. di Cagliari 6.600 t;Prov. di Carbonia-Iglesias: 1.500 t;Prov. di Medio Campidano: 1.000 t;Prov. di Nuoro: 1.500 t;Prov. di Ogliastra: 500 t;Prov. di Olbia-Tempio: 2.600 t;Prov. di Oristano: 1.600 t;Prov. di Sassari: 3.700 t.
Previsioni del Piano Regionale Rifiuti
Prospettive nel lungo periodo
tendenza della normativa ad aumentare il livello di tutela ambientale e quindi ad incrementare i livelli di raccolta differenziata e di
smaltimento dei rifiuti con procedure “ambientalmente sostenibili”
ottimizzazione dei cicli di produzione da parte dei produttori con riutilizzo di parti e materiali provenienti dal recupero delle proprie AEE
9. realizzazione di impianti specializzati nel recupero di rifiuti specifici di singoli produttori
10. produttori, organizzati per il recupero dei propri prodotti per far fronte ai costi della filiera
Cogliere le occasioni all’orizzonte!!
I Servizi
Realizzazione e gestione Centri di Raccolta
Logistica
Trattamento
Smaltimento
Recupero
(Comuni e I.U.)
(Mercato chiuso)
(Sistemi Collettivi)
(Mercato parzialmenteAssente in Sardegna)
Provenienza RAEE
Centro di Raccolta
Canale di Acqusizione
Centro Coordinamento RAEE
Impianto
Canali di Acquisizione dei servizi
Gestori aree di raccolta non
convenzionatePrivati
Eventuali Intermediari
Il Trattamento
Centri di Raccolta: •disponibilità del Comune che ospita il CdR•iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per il soggetto gestore
Logistica•iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali•iscrizione albo trasportatori conto terzi e acquisto licenza “conto terzi” da ditta cedente (o acquisto diretto ramo di azienda)
Barriere al mercato
Trattamento
•procedura VIA (e VAS) ove necessaria
•autorizzazione ex D.Lgs. 152/06
•accreditamento presso il Centro di Coordinamento RAEE
•certificazione di qualità (ove richiesta).
Barriere al mercato
80%•Sorgenti Luminose
50%70%
•Piccoli elettrodomestici•Apparecchiature di illuminazione•Strumenti elettrici ed elettronici*
•Giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero
65%75%•Apparecchiature informatiche e per
telecomunicazioni•Apparecchiature di consumo
75%80%•Grandi elettrodomestici•Distributori automatici
Percentuale di reimpiego e di riciclaggio di componenti, di materiali
e sostanze [in peso medio per apparecchio]
Percentuale di recupero
[in peso medio per apparecchio]
Tipologia di RAEE
Parametri di efficienza degli impianti di trattamento
Trattamento: Parametri di
efficienza
Barriere al mercato
* da dati Ecodom 2009 e Hera
Prodotto R1 e R2* R3 R4
Metalli ferrosi 66 8 29Metalli non ferrosi 6 5 15Altre plastiche 10 16 30Vetro 1 62Cemento 3Assemblaggi elettronici 3 1Schede elettr. 4Cavi 1batterie 3Ceramici 5Rifiuti pericolosi 8 3Altro 6 3 12
Totale 100 100 100
Output recupero dal trattamento RAEE [%]
INPUT
OUTPUT
27Sassari:7Oristano
10Olbia-Tempio:
12Ogliastra
15Nuoro7Medio Campidano
7Carbonia-Iglesias
24Cagliari
N. CdRProvinciaN. CdRProvincia
Centri di Raccolta per Provincia
L’offerta
L’offerta
Trasporto
In Sardegna, al febbraio 2012, risultano iscritti all’Albo:
Categoria per il trasporto dei RAEE 417 soggetti
Categoria 1: 120 soggetti
Categoria 4: 342 soggetti
Categoria 5: 176 soggetti
L’offerta
Trattamento
Eurodemolizioni e raccolta ecologica s.r.l.: loc.tà Fenosu a Oristano.Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R1, R2 e R4.
West Recycling s.r.l. : zona industriale di Macchiareddu a Uta. Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R1, R2, R3 e R4.
Ecocentro demolizioni srl: Zona industriale 34/A a Siniscola (NU).Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R2 e R4.
L’offerta
Potenzialità complessiva autorizzata: circa 10.000 t/anno
Una parte dei RAEE sono stoccati e avviati a recupero in Continente
Punti di Forza (Strenghts)
•Il progresso normativo ha determinato la nascita di un mercato solido
•Il mercato dei RAEE è tendenzialmente in aumento
•Le indicazioni relative alla pianificazione regionale prevedono un
incremento dei RAEE da trattare per raggiungere la situazione a
regime (+ 50%).
ANALISI SWOT
Punti di debolezza (Weaknesses)
• L’implementazione della filiera negli ultimi 2-3 anni non è nota
• Il probabile aumento della RD andrebbe a ridurre le quote di mercato
disponibili e potenzialmente aggredibili
• I tempi per l’accesso al mercato sono lunghi (autorizzazioni e avvio)
• Il mercato attuale del trattamento ha già tre competitor che hanno una
pregressa esperienza nel settore del recupero dei metalli ferrosi
• La realizzazione degli impianti è abbastanza recente e la dislocazione
è tale da coprire “geograficamente” gran parte del territorio
• I canali di acquisizione sono “rigidi” e ben definiti
ANALISI SWOT
ANALISI SWOT
Opportunità (Opportunities)
•Inserimento nel mercato per l’acquisizione delle ulteriori quote
previste per il raggiungimento della situazione a regime
•La realizzazione di un impianto nell’ambito di una iniziativa con
partner pubblici potrebbe garantire una determinata quota di mercato
andando a coprire le aree del territorio ove il servizio non è attivo
o risulta insufficiente.
•I clienti sono sensibili a servizi complementari (realizzazione Centro
di Raccolta ed effettuazione servizi di trasporto).
Minacce (Threats)•La potenzialità dei competitor è sufficiente al mercato previsionale•La filiera parallela di gestione dei RAEE tramite mero stoccaggio e successivo conferimento fuori regione ha potenzialità non note ma comunque rilevanti. •La concorrenza di tale mercato dipende da molteplici fattori anche di natura globale (costo delle materie prime) •Il mancato ottenimento delle convenzioni con i Sistemi Collettivi porta alla esclusione dal mercato (almeno per il tempo necessario al ri-affidamento degli incarichi);•Nel medio-lungo periodo, la realizzazione di ulteriori impianti di trattamento con tecnologie innovative o frutto di accordi di filiera con i produttori può comportare una concorrenza eccessiva;
ANALISI SWOT
Obiettivi Strategie Fattori critici di Successo
Localizzazione strategicaStruttura ambientalmente idoneaStruttura tecnicamente adeguata
Realizzazione Centro di Raccolta RAEE intecomunale
Realizzazione area secondo requisiti di legge
Coinvolgimento pro-attivo dell’Amministrazione provinciale e
dei ComuniAttivazione servizi di trasporto per i Centri
di Raccolta (circuito CdC) e per i produttori/detentori
Forte attività commercialeOttimizzazione logistica per offrire
prezzi competitivi
Avvio delle attività di trattamento dei RAEE in procedura semplificata
Acquisizione immediata impianto Realizzazione di impianto
successivamente adattabile alle esigenze "a regime"
Eventuale gestione di altre attività connesse al settore rifiuti
Analisi di mercatoDefinizione di un buon modello
gestionale
Presentazione immediata della domanda
Autorizzazione alla realizzazione e gestione dell'impianto di trattamento
Strategie di Intervento
I Fattori critici di successo
Dimensionamento si ipotizza la realizzazione di un impianto di trattamento dei RAEE dei raggruppamenti R1, R2, R3 e R4 di potenzialità annua complessiva pari a 4.000 t/anno
Tale dimensionamento rappresenta una media tra gli impianti esistentisul territorio e risulta compatibile con le previsioni di sviluppo del mercato dei RAEE nel breve-medio periodo.
Non si conosce la struttura del debito della società e le modalità di investimento (Equity e Debt) pertanto i valori dei principali indici (PAYBACK, Discounted PAYBACK, WACC, TIR, IRR) potrannoessere elaborati solo successivamente alla luce delle scelte strategiche del Management.
BREAK EVEN POINT
Il percorso che seguito:
•individuazione dei potenziali ricavi unitari conseguenti il trattamento
•determinazione dei principali costi fissi di struttura
•determinazione dei principali costi di gestione variabili
•individuazione dei quantitativi minimi di pareggio ricavi/costi( BEP)
BREAK EVEN POINT
RICAVI• Ricavo per trattamento: corrisposto dai Sistemi collettivi per i RAEE
convenzionati con il circuito del C.d.C. e dai produttori/detentori per i RAEE “extra” provenienti da altri circuiti;
• Ricavo dalla vendita dei prodotti ottenuti a valle del trattamento (tali ricavi vengono determinati al netto dei costi di smaltimento dei prodotti non recuperabili).
BREAK EVEN POINT
PREVISIONI Si considera invariante il dato di raccolta almeno nel medio periodo:
•trend generale di riduzione nella produzione di rifiuti urbani riscontrato per la Sardegna (anche in virtù delle iniziative promosse dalla Regione)
•minore incidenza in peso dei RAEE di nuova generazione (a parità di pezzi raccolti, corrisponde un minore peso complessivo del raccolto
•crisi economica che induce un minore acquisto di beni e quindi, in prospettiva, comporterà una riduzione nella produzione di RAEE;
BREAK EVEN POINT
COSTI FISSI• Investimento per acquisto area e struttura
• Investimento impianto
• Costi del personale
COSTI FISSI DI GESTIONE
• le materie di consumo (uffici e altro)
• l’energia (in quota parte)
• Governance e Controllo (Amministratori, CdA, revisori conti, …)
• Consulenze specialistiche ((settore ambientale, contabili, …)
• Manutenzione immobili
BREAK EVEN POINT
COSTI VARIABILI DI GESTIONE
• energia (per la produzione)
• materiali di consumo (per la produzione)
• gestione emissioni, monitoraggi ambientali e analisi prodotti
• gestione procedure rifiuti
• manutenzione impianto
BREAK EVEN POINT
Scenario analizzatoIl BPE è raggiunto trattando circa 3.550 t/anno. ossia il 19% del mercato a regime ma anche il 100% delle quote di mercato previste
I maggiori ricavi si ottengono dalla vendita dei prodotti (circa 60%) pertanto assume particolare importanza la qualità delle lavorazioni.
La maggiore incidenza nei costi annui è rappresentata da quelli relativi al personale che incidono per il 53%.
L’investimento complessivo è pari a circa 5.000.000 €.
In ogni caso occorre tenere conto che:
•si sono fatte molte assunzioni cautelative nello sviluppo dello studio
•i costi di realizzazione dell’impianto possono essere ridotti o effettuati gradualmente con implementazioni successive
•devono essere valutate opportunità di acquisizione degli immobili e delle attrezzature in loco
•devono essere definite le modalità di assunzione del personale (riduzione costi effettivi per le risorse umane)
•possono essere ottenute economie di scala con attività già in essere o con l’attivazione di servizi complementari
Strategie operative di breve-medio periodo:•massiccio impegno commerciale per l’acquisizione clienti esterni al circuito RAEE con conseguente aumento dei quantitativi trattati •richiesta e ottenimento di autorizzazioni per la gestione di altre tipologie di rifiuto per lo stoccaggio e il successivo recupero/smaltimento (aumento dei ricavi della gestione non caratteristica)•inserimento della iniziativa quale “ramo” di azienda già operativa•avvio di altre attività nel settore rifiuti con basso livello impiantistico e alti margini di contribuzione (gestione vetro, trattamento ingombranti, …)•verificare eventuali iniziative più complesse (alto livello di tecnologia):
•trattamento pneumatici•trattamento legno•gestione rifiuti inerti o da bonifiche•trattamento ceneri
Scenario inerzialeSenza alcun intervento, lo scenario inerziale prevede che i RAEE raccolti in regione siano inviati agli impianti esistenti e, per le quantità eccedenti, siano inviati a trattamento in altri territori. Questo stato di cose comporta il mancato rispetto del principio di prossimità previsto nella normativa vigente (Comunitaria, Nazionale e locale).
Le conseguenze di tale situazione sono:•di natura economica: maggiori costi per gli operatori locali•di natura ambientale: maggiore impatto dovuto ai trasporti•di risorse umane: mancata creazione di occupazione e di professionalità•di natura competitiva: si dipende da altri territori per un servizio primario
GRAZIE per l’ATTENZIONE
… e buon lavoro!!