+ All Categories
Home > Documents > Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

Date post: 16-Mar-2016
Category:
Upload: emmev
View: 219 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
Description:
 
18
EmmeV a Edil2013: vi indichiamo la nostra strada verso la sicurezza! Padiglione A Stand 208 corsia a4 EmmeV editoria & formazione Sas Via Doberdò, 22 - 20126 Milano - tel. 02.36708805 - fax 02.36708803 - www.emmev.it Anno 5 · numero 2 · Marzo | Aprile 2013· Poste Italiane SPA - Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in Legge 27/02/04 n. 46) Art. 1 comma 1, Lo/MI - prezzo 12 - abbonamento annuo 60
Transcript
Page 1: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

EmmeVa Edil2013:

vi indichiamo la nostra strada

verso la sicurezza!

Padiglione AStand 208corsia a4

EmmeV editoria & formazione Sas Via Doberdò, 22 - 20126 Milano - tel. 02.36708805 - fax 02.36708803 - www.emmev.it

Anno

5 ·

nume

ro 2

· Ma

rzo |

Aprile

201

3· Po

ste It

alian

e SPA

- Spe

dizion

e in A

bb. P

ostal

e - D

.L. 3

53/2

003

(Con

v. in

Legg

e 27/

02/0

4 n.

46) A

rt. 1

comm

a 1, L

o/MI

- prez

zo €

12 - a

bbon

amen

to an

nuo €

60

Page 2: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

Via Degli Abeti 44, 20064 • Gorgonzola - Milano • Tel. 02.9516951 • Fax. +39 02-9517545 • [email protected] www.sicurteam.it

SICUR team 2000work protectionServizi di Prevenzione e Protezione Integrati

Adeguamento macchine utensiliServizi di consulenzaInsonorizzazione

ww

w.si

curte

am.it

Page 3: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

NOVITÀ - AGGIORNAMENTI - APPROFONDIMENTI NEI LUOGHI DI LAVORO E PER L’AMBIENTE

Chi sono i nostri collaboratori?

Chi siamo?Il Notiziario sulla Sicurezza è un bimestrale tecnico scientifico che contribuisce alla formazione e all’aggiornamento dei professionisti della Sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita oltre che degli esperti sulle problematiche Ambientali.

Cosa trovo all’interno del Notiziario?RUBRICHE FISSE: • La psicologia del lavoro• La parola al Legale• Verifiche Elettriche• Sicurezza Macchine

FOCUS E APPROFONDIMENTI:• Ambiente ed Energia• Antincendio• Edilizia

Sede: via Doberdò 22, 20126 Milano • Tel. +39 02 36708805 • Fax +39 02 36708803 • [email protected] • www.emmev.it

• Aziende• RSPP• Studi Tecnici• Produttori • Installatori

A chi ci rivolgiamo?Grazie a una tiratura cartacea di 4.000 copie e una mailing list di 12.000 contatti, ogni numero raggiunge 16.000 professionisti del settore.

ABBONATI

Page 4: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

NotiziarioSiil sulla

NOVITÀ - AGGIORNAMENTI - APPROFONDIMENTI NEI LUOGHI DI LAVORO E PER L’AMBIENTE

Copertina€ 1200

III di copertina€ 800

1 pagina€ 600

Abbonati!

Il costo dell’abbonamento è di € 60.

Trascorri un anno in sicurezza con noi!

RAGIONE SOCIALE

REFERENTE

INDIRIZZO CAP CITTÁ

TELEFONO UFFICIO CELL

E-MAIL (Per iscrizione alla newsletter)

CODICE IBAN PER VERSAMENTO

intestato a EmmeV editoria & formazione sas - via Doberdò, 22 - 20126 MilanoI T 9 4 W 0 3 2 6 8 0 1 6 0 7 0 5 2 3 7 0 3 3 9 7 4 0

Trattamento dati personali - InformativaSi comunica che, ai sensi del D.Lgs 196/2003, il trattamento dei dati personali anagrafici, fiscali e di residenza dell’abbonato, trasmessi all’atto della sottoscrizione è strettamente correlato all’erogazione dei servizi legati all’abbonamento, tra cui l’invio della rivista rivista “Il Notiziario sulla Sicurezza”, della newsletter telematica e di tutte le comunicazioni agli abbonati. Il trattamento di tali dati è, dunque, indispensabile per dare esecuzione all'abbonamento. Il trattamento avverrà anche mediante strumenti informatici.L'abbonato ha diritto, in ogni momento, di chiedere l'aggiornamento, la rettificazione ovvero l'integrazione dei dati forniti. Il titolare del trattamento dei dati è la società EmmeV via Doberdò 22 20142 Milano; tel 02.36708805 fax 02/36708803.

Page 5: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

Direttore ResponsabileGaspare Vannicola

Comitato Tecnico-ScientificoCoordinatore Dr. Isidoro Ruocco- Ing. Michele Marengo, Ing. Stefano Dalla Nora, Sig. Sandro Miari, Sig. Stefan Rossi, Giovanni Buffoli, Arch. Cesare Archetti

Comitato Tecnico FormativoCoordinatore: Gaspare Vannicola (email: [email protected])Cesare Arvetti, Leonardo Bajoni, Marco Bergamaschi, Giovanni Buffoli, Serena Capucci, Giordano Dalpiaz, Sebastian Gallmetzer, Albert Pincigher, Francesca Ruocco, Isidoro Ruocco, Luca Ruocco, Raffaele Scorza, Patrizio Sirtori, Mirko Zoppiroli.

Direttore EditorialeLorena Martinelli

Comitato di RedazioneClementina Pigoni, Cristina Gallotti, Cinzia Bianchi, Lorena Martinelli, Eleonora Zoli, Gaspare Vannicola

ProprietàEmmeV editoria & formazione sasSede Legale: Via Doberdò, 22 MilanoTel. 02.36708805 – Fax. 02.36708803e-mail: [email protected]: www.emmev.it

RegistrazioniCamera di Commercio di MilanoN.REA 1947743P.IVA 07269590969 del 01/04/2011N.ROC: 21011 del 06/04/2011Registrazione del Tribunale n.390 del 18 settembre 2009

EditoreEmmeV editore & formazione sasTel. 02.36708805 – Fax. 02.36708803e-mail redazione: [email protected]

PubblicitàEmmeV editoria & formazione sasTel. 02.36708805 Fax 02.36708803

Abbonamento AnnuoNormale 6 numero € 60,00Arretrati € 12,00 salvo esaurimento scortePer abbonarsi versare la somma su c/cIT94W0326801607052370339740Intestato a EmmeV editoria & formazione sasVia Doberdò, 22 – 20126 Milano

Progetto grafico e impaginazioneEmmeV editoria & formazione sas

StampaPublistampa Arti Grafichevia Dolomiti 36, Pergine Valsugana (TN)tel. 0461.511000 fax 0461.533914www.publistampa.com

CopyrightLa collaborazione è gradita, utile e gratuita.Tutti gli interessi sono invitati a mettersi in contatto con la redazione. I dattiloscritti, le fotografie, i disegni non si restituiscono anche se non vengono pubblicati. Le opinioni espresse dagli autori non impegnano la direzioni della rivista. La società editrice si riserva il diritto di non pubblicare e in ogni caso declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni nonché per eventuali danni risultanti dall’uso dell’informazione contenta nella rivista. Riprodurre parte dei testi è permesso evidenziando la fonte.

Tutela della privacyNel caso siano allegati alla rivista, o in essa contenuti, questionari oppure cartoline commerciali, si rende noto che i dati trasmessi verranno impiegati per i principali scopi di indagini di mercato e di contatto commerciale, ex D.L. 123/97. Nel caso che la rivista Le sia pervenuta in abbonamento, si rende noto che l’indirizzo in nostro possesso potrà venire impiegato anche per l’inoltro di altre riviste o di proposte commerciali. È in ogni caso diritto dell’interessato, in qualsiasi momento, richiedere la cancellazione, la rettifica o l’aggiornamento ai sensi della L.675/96

NotiziarioSicurezzail sulla

Sommario Novembre | Dicembre 2012

ALV associazione linea vita

Le nostre rubriche

Speciale Edil 2013

4

16

32

49

54

24

28

35

46

59

40

7

12

a cura di Renato Pedrazzini

a cura di Michele Marengo

Editoriale

“Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”

“Evaquazione: ci avete mai provato?”

Spazio confinato

Psicologia del lavoro

La parola al legale

Verifiche elettriche

Docce e lavaocchi di emergenza

I dispositivi per operare in quota...quale marcatura applicare?

Certificazione LEED e Life Cycle Assessment

Le piattaforme di lavoro elevabili

I nuovi orientamenti della UNI EN 795:2012

a cura di Adriano Paolo Bacchetta

a cura di Piergiorgio Frasca

a cura di LML Avvocati Associati

a cura di Giuseppe Caronia E Natale Zumbo

a cura di A + A Monferrato

a cura di Tonino Ghetti

a cura di Massimo Granchi e Riccardo Bozzo

a cura di Mauro Potrich

a cura di Virginio Galimberti e Fabio Galimberti

La ripresa e il futuro dell’edilizia protagonista a Bergamo

Build Solutions: etica e business nel processo edilizio

NotiziarioSiil sulla

NOVITÀ - AGGIORNAMENTI - APPROFONDIMENTI NEI LUOGHI DI LAVORO E PER L’AMBIENTE

Copertina€ 1200

III di copertina€ 800

1 pagina€ 600

Abbonati!

Il costo dell’abbonamento è di € 60.

Trascorri un anno in sicurezza con noi!

RAGIONE SOCIALE

REFERENTE

INDIRIZZO CAP CITTÁ

TELEFONO UFFICIO CELL

E-MAIL (Per iscrizione alla newsletter)

CODICE IBAN PER VERSAMENTO

intestato a EmmeV editoria & formazione sas - via Doberdò, 22 - 20126 MilanoI T 9 4 W 0 3 2 6 8 0 1 6 0 7 0 5 2 3 7 0 3 3 9 7 4 0

Trattamento dati personali - InformativaSi comunica che, ai sensi del D.Lgs 196/2003, il trattamento dei dati personali anagrafici, fiscali e di residenza dell’abbonato, trasmessi all’atto della sottoscrizione è strettamente correlato all’erogazione dei servizi legati all’abbonamento, tra cui l’invio della rivista rivista “Il Notiziario sulla Sicurezza”, della newsletter telematica e di tutte le comunicazioni agli abbonati. Il trattamento di tali dati è, dunque, indispensabile per dare esecuzione all'abbonamento. Il trattamento avverrà anche mediante strumenti informatici.L'abbonato ha diritto, in ogni momento, di chiedere l'aggiornamento, la rettificazione ovvero l'integrazione dei dati forniti. Il titolare del trattamento dei dati è la società EmmeV via Doberdò 22 20142 Milano; tel 02.36708805 fax 02/36708803.

Speciale Expoedilizia51L’edilizia itaiana punta sulla ricerca di nuovi mercati

Tra e sposizione e prove sul campo: macchine e attrezzature da

cantiere.

Page 6: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

4

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

a cura di Gaspare Vannicola

editoriale

Buongiorno care lettrici e cari lettori,in questo editoriale, vista la partecipazione della EmmeV alla fiera Edile di Bergamo che avrà luogo dal 4 al 7 Aprile, vado a elencare alcuni dati che fanno rilevare come la crisi economica si riflette sull’edilizia.La costruzione di nuove case offre il polso immediato dell’economia.

Negli Stati Uniti è un dato cruciale in grado di influenzare pesantemente Wall Street e atteso in modo spasmodico dal mercato.Da noi è diverso, nessun impatto in Borsa, anche se la lettura del dato Istat sul “nuovo” in edilizia offre uno spaccato ulteriore della crisi esistente nel paese. Nel secondo trimestre 2012, ultimo dato disponibile, i permessi di costruire nell’edilizia residenziale sono scesi del 22%, piombando a 22.564 unità. Si tratta del minimo storico assoluto, distante anni luce dal periodo pre-crisi.

Il circolo vizioso è drammatico, in grado di mettere in ginocchio l’intera economia, con impatti evidenti in alcuni settori pesanti come acciaio, mobili ed elettrodomestici. Invertire il trend dovrà essere una delle priorità per il 2013. Il settore dell’edilizia prova a riprendere il filo del dialogo con il governo dopo aver protestato in maniera clamorosa a Milano a fine Febbraio. In occasione di questa protesta il Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha rilanciato le proprie richieste per riavviare il mondo delle costruzioni. Un settore che, come denunciato nella giornata di protesta, culminata con la deposizione di migliaia di caschetti gialli in Piazza Affari, sta pagando in maniera pesantissima la crisi. Un dato su tutti: nella filiera delle costruzioni negli ultimi cinque anni sono andati in fumo qualcosa come 550 mila posti di lavoro. Dati negativi a cui si aggiungono quelli odierni dell’Istat, che registra nel 2012 l’anno peggiore per l’edilizia dal 1995 con un calo della produzione del 14% rispetto al 2011.

Il punto principale indicato dal Presidente dell’Ance nel corso dell’incontro con il Presidente del consiglio Monti avvenuto a inizio Marzo 2013 è stato questo: sbloccare quasi 39 miliardi di euro già disponibili, 30 stanziati dal Cipe e 8,6 bloccati dal patto di stabilità, asserendo che nel caso ciò si verificasse si potrebbero creare subito nel settore circa 660 mila posti di lavoro.La crisi nel settore edile si riflette su una serie di categorie merceologiche e le stesse imprese dovendo cercare di “sopravvivere”, tagliano anche le cose fondamentali come la “sicurezza”. Si innesca così un percorso pericoloso con maggiori incidenti sul lavoro che determinano un maggior investimento da parte dello stato nel premio Inail.Oggi l’Associazione Linea Vita che rappresento e si occupa di prevenzione contro le cadute dall’alto, attraverso il comitato tecnico scientifico ha realizzato un documento dove vengono elencate una serie di condizioni neces-sarie basilari che devono rispettare le aziende produttrici di sistemi linee vita per potersi riconoscere nella stessa Associazione.Nel settore dei produttori di sistemi anticaduta, ambito merceologico piuttosto recente, la crisi esiste ma si fa sentire in una forma meno evidente, dovuta a volte alla mancanza del rispetto delle norme vigenti. Da qui nasce l’esigenza dell’Associazione di rappresentare solo aziende serie, che investono nella ricerca per produrre dei prodotti validi in rispetto della norma Uni en 795 e fanno sì che gli stessi vengano certificati attraverso quegli organismi-laboratori notificati dal Ministero del lavoro e dello sviluppo, il documento redatto verrà inserito sul sito www.lineavita.org, che vi invitiamo a visitare.

Page 7: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

L’ISCRIZIONE DÀ DIRITTO A:

Partecipare gratuitamente ai Convegni tecnici. Usufruire di riduzioni su seminari tecnici sulla sicurezza.Ricevere la Tessera Associativa di riconoscimento A.L.V.con password personale.Utilizzare (con username e password personale) il portale Linea Vita, sistema moderno e avanzato di comunicazione per accedere tempestivamente alle informazioni disponibili su tutti i temi della sicurezza con particolare attenzione ai sistemi anticaduta.Ricevere la rivista “Il Notiziario sulla Sicurezza” Rivista Bimestrale Tecnico Scientifica.Promuovere gratuitamente la propria professionalità evidenziandola con il link del proprio sito internet.Evidenziare gratuitamente la propria qualifica di RSSP/ASSP.Utilizzare il servizio informativo esclusivo per i soci “Esperto linea vita risponde” e “L’angolo del legale”.Possibilità di stipulare una polizza di copertura della responsabilità civile con brokers convenzionati con Linea Vita.

A.L.V. Via Doberdò 22, 20126 Milano • Tel. +39 02.89055936 • Fax +39 02.89056197 [email protected] • www.lineavita.org

Diventa socio ALV

Page 8: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile
Page 9: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

7

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

Dall’esperienza in campo ho constatato direttamente che, in molte realtà aziendali, la figura dell’RLS è scarsamente presa in considerazione nell’ambito della Prevenzione e Protezione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro. Lo scopo di questo articolo, è quello di illuminare datori di lavoro, dirigenti e preposti in merito a tale funzione, in modo da riscoprirne le caratteristiche positive e necessarie all’azienda.

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Una funzione spesso sottovalutata e poco riconosciuta

C’è la netta percezione, se non la palese certezza che, la funzione dell’RLS sia vista come un compito puramente formale, per il solo motivo che le norme ne impongono la presenza nel Servizio di Prevenzio-ne e Protezione aziendale.E’ importante ricordare il percorso formativo dell’RLS.Un corso di ben 32 ore, più gli aggiornamenti del caso. Ebbene, una formazione di questa portata, non può essere dispersa solo per aspetti formali assegnati all’RLS aziendale.Inoltre, la visione delle problematiche che detiene un RLS, è certamente globale; quindi una conoscenza estesa delle problematiche da affrontare.Quello che s’intende indicare, è un’idea del compito dell’RLS più partecipativo. E’ un dovere del Datore di Lavoro, coinvolgere l’RLS all’interno del Servizio di Prevenzione e Protezione.Non si dimentichi le indicazioni dell’articolo 50 del D. Lgs. 81/08, in particolare il comma 1, che defini-

sce ciò che viene conferito all’RLS.Attribuzioni di notevole importanza nell’ambito or-ganizzativo, partecipativo, gestionale in materia di salute e sicurezza in azienda:

1. Fatto salvo quanto stabilito in sede di contrattazione collettiva, il rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza:a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le la-vorazioni;b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazionte dei rischi, allaindividuazione, programmazione, realizzazione e veri-fica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;c) è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacua-zione dei luoghi di lavoro e del medico competente;d) è consultato in merito all’organizzazione della for-

Page 10: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

8

NotiziarioSicurezzail sulla

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

mazione di cui all’articolo 37;e) riceve le informazioni e la documentazione azien-dale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle so-stanze e ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavo-ro, agli infortuni ed alle malattie professionali;f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vi-gilanza;g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;h) promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attua-zione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;i) formula osservazioni in occasione di visite e verifi-che effettuate dalle autorità competenti, dallequali è, di norma, sentito;l) partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione;n) avverte il responsabile dell’azienda dei rischi indi-viduati nel corso della sua attività;o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a ga-rantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.(Commi 2, 3, 4, 5, 6, e 7 omissis).Ne deriva che, la funzione dell’RLS è parte attiva nel-

la prevenzione dei rischi anche se priva di responsa-bilità. Come si può notare, le lettere del comma 1 sono for-mulate con uno spirito sostanzialmente positivo, parte-cipativo. Qui sta il cuore della funzione, che è quella di agire ad ampio raggio sulla materia della salute e sicurezza dei lavoratori; ecco perché, è utile dare va-lore alla figura di RLS quanto quella di un “consulente”. In questo modo, l’RLS si sente considerato nell’espri-mere le sue opinioni sulle soluzioni che il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale deve adottare e quindi, coinvolto nelle decisioni del caso.

Questi sostanzialmente sono i motivi per i quali serve avere una considerazione verso l’RLS più positiva, più attiva e riconoscerne le capacità, la preparazione, l’utilità verso l’azienda e i lavoratori, destinatari del-le decisioni del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale.Un Servizio di Prevenzione costituito da figure prepa-rate e collaborative, è sicuramente parte delle con-dizioni ottimali per fornire le risposte giuste alle pro-blematiche aziendali e, determinare di conseguenza, la miglior qualità applicabile a salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro.

A cura di Renato Pedrazzini

Page 11: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

9

Il Notiziario sulla Sicurezza Novembre Dicembre 2012

Associazione LineaVita Sede legale: via Doberdò 22, 20126 MilanoTel. +39 02.89055936 Fax +39 [email protected] www.lineavita.org

Garantire una

Sicurezzache Salva

la Vita!

La nostra missione:

L’Associazione Linea Vita è un’Associazione

No-Profit che si prefigge lo scopo di divulgare

informazioni corrette e fornire formazione

adeguata in rispetto alle norme tecniche preposte

in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar

modo in difesa degli operatori sottoposti al

pericolo di cadute dall’alto durante la loro attività

Page 12: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

10

NotiziarioSicurezzail sulla

Il Notiziario sulla Sicurezza Novembre Dicembre 2012

10

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

REDAZIONALE a cura di Gamesystem

Gamesystem Italia:Soluzioni anticaduta per il lavoro lontano dal suolo e la garanzia d’installazione di qualità e certificata.

Gamesystem Italia è la filiale italiana del Gruppo Securité Expansion, che da quasi trent’anni si preoccupa di dare a ogni lavoratore che opera lontano dal suolo le attrezzature e le conoscenze per

poter svolgere le sue mansioni in completa sicurezza.

I sistemi anticaduta Gamesystem vengono impiegati nelle attività di diversi settori industriali e di servizi: anticaduta a cavo, su corda e su rotaia per spostamenti verticali (piloni e tralicci per trasporto elettricità o telefonia, camini, pozzi …) anticaduta a cavo e su rotaia per spostamenti orizzontali (per coperture e tetti, carroponte, pipe-rack, bacini di depurazione, baie di carico ….); sistemi di evacuazione per salvataggi (evacuazione impianti di risalita); treppiedi e argani per l’accesso in spazi confinati (tombini, pozzi, silos, …); sistemi anticaduta a rotaia orizzontale per il lavoro in cestelli sospesi su facciate (lavaggio vetri, manutenzioni edili…), protezione collettiva (parapetti e scale con gabbia). I Dispositivi di Protezione Individuale (imbracature, caschi, cordini, moschettoni, anticaduta retrattile, ecc.) completano la gamma di prodotti specifici per il lavoro in quota.Da quasi trent’anni Gamesystem ha deciso di predisporre un servizio d’installazione dei suoi sistemi anticaduta, mettendo in pratica la sua filosofia di sicurezza: l’affidabilità e la durata di un’installazione dipendono dalla qualità della messa in opera sul cantiere secondo le regole dell’arte e della sicurezza, dal momento che il materiale e le attrezzature devono rispondere a precise normative europee.

GAMESYSTEM: una responsabilità globale e un solo responsabile La nostra filosofia è quella di offrire ai nostri Clienti una soluzione globale:Ricerca di una soluzione a un bisogno di sicurezza fatta direttamente sul posto presso il Cliente e documentata in un dossier tecnico specifico.Verifica della soluzione - standard o specifica - eseguita dal nostro ufficio tecnicoFabbricazioneInstallazioneManutenzione e Verifica dei DPIFormazione e InformazioneAudit-Consulenza: Analisi globale del rischio di caduta. Studio dei luoghi di lavoro che possono esporre le persone a rischio caduta. Studio dei comportamenti sul luogo di lavoro.Verifiche Strutturali e Rilievi in Quota in partnership con studi professionali specializzatiIl montaggio viene eseguito da nostro personale dipendente e quindi possiamo - durante il montaggio stesso - verificare che l’impegno assunto con i nostri Clienti venga rispettato. In questo modo siamo noi i responsabili dell’integralità della nostra prestazione e questa “responsabilità” è una garanzia per i nostri Clienti.

L’installazione GAMESYSTEM: una sicurezzaI nostri installatori sono dotati di Dispositivi di Protezione Individuale idonei per quel tipo d’intervento e regolarmente controllati. Gli installatori Gamesystem sono specificatamente formati per l’impiego dei Dispositivi di Protezione Individuale contro le cadute dall’alto. Sono sensibilizzati e formati sui rischi specifici di questo mestiere e sui rischi connessi quali l’amianto, l’elettricità e il rischio chimico. Sono consapevoli di quello che installano e sanno perfettamente che qualsiasi modifica si renda necessaria in fase di montaggio deve essere preventivamente segnalata al nostro Ufficio Tecnico per l’indispensabile convalida dei calcoli e relativa autorizzazione a procedere. Dal 1995 il Servizio Montaggio di GAMESYSTEM è certificato ISO 9002.

Ma Gamesystem – oltre a produrre e installare sistemi anticaduta specifici per le diverse situazioni di lavoro in quota – organizza importanti corsi di formazione specifici per le diverse attività a rischio di caduta. A corso di formazione ultimato i partecipanti saranno in grado di analizzare i rischi di caduta secondo le aree d’intervento nelle varie zone a rischio e conoscere a fondo i principi di sicurezza riguardanti lo spostamento in verticale e in orizzontale nonché delle posture di lavoro lontano da terra nel contesto della protezione individuale. L’azienda riceverà un rapporto dettagliato e individuale grazie al quale analizzare le caratteristiche fisiche e psichiche dei propri dipendenti impegnati nei lavori a rischio di caduta. Inoltre siamo in grado di fornire un attento e puntuale servizio di verifica dei DPI e manutenzione dei sistemi anticaduta installati in modo che il tutto sia funzionale e in perfette condizioni d’uso nel momento in cui è necessario svolgere un’attività in quota a rischio di caduta.

Page 13: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

11

Il Notiziario sulla Sicurezza Novembre Dicembre 2012

11

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

Page 14: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

13

Il Notiziario sulla Sicurezza Novembre Dicembre 2012

Per preventivi e consulenza: 0471 818 125 • [email protected]

HBSecurity S.r.l. • via dell’Adige 5 • 39040 Cortaccia (BZ) • tel. 0471 818 125 • fax 0471 818 708 www.hbsecurity.it

Patent pendingBrevetto depositato

Pagina HB Evoflex Notiziario sicurezza.indd 1 13/03/2013 15:33:54

Page 15: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

16

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

Attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (D.P.R. 177/2011) e la

certificazione dei contratti di subappalto

Ciò premesso, nell’ultimo periodo l’attenzione di diver-si commentatori si è concentrata sul tema della certifi-cazione dei contratti di subappalto così come prevista nell’ambito del Decreto. Riguardo alle attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, è noto che il Legislatore ha deciso di richiamare un istituto che, nella sua struttura originaria, nasce come adempimen-to di carattere volontario avente la finalità di consentire l’accertamento della distinzione concreta tra somministra-zione di lavoro e appalto, così da ridurre i contenziosi. Alcuni affermano che quest’adempimento possa contri-buire all’eliminazione o riduzione al minimo i rischi in un settore caratterizzato da gravi incidenti, mentre altri pongono invece l’accento sul fatto che, in questi specifici ambienti operativi, una stringente applicazione dei pre-supposti concettuali di matrice giuslavoristica non forni-sce alcun concreto incremento del livello di sicurezza sul luogo di lavoro. Anzi. La rigidità che è imposta dall’at-tuale testo normativo, per quanto si può percepire nella pratica corrente, si traduce in un notevole appesantimen-to degli adempimenti a carico delle aziende incaricate di eseguire le attività e tale condizione, spesso, corre il rischio di attivare scorciatoie o applicazioni formali del disposto normativo, ritenuto troppo complesso e difficile da attuare. Indipendentemente dalle singole opinioni so-prariportate, ciò che appare evidente è che se prendia-mo in considerazione tutte quelle attività per le quali ci si trova nelle condizioni di richiedere l’intervento di una ditta specializzata quale supporto all’appaltatore princi-pale che è stato incaricato dal committente di compiere una riparazione urgente, la certificazione del contratto mostra appieno la sua criticità di applicazione. Infatti, se consideriamo l’esempio di un guasto a una pompa immersa installata all’interno di un serbatoio/vasca con-figurabile come ambiente confinato o sospetto di inqui-namento, è evidente che la ditta che viene incaricata della riparazione (solitamente con contratto a corpo per l’intero intervento) dovendo prevedere la bonifica pre-ventiva dell’ambiente di lavoro e non avendo nell’ambito della propria organizzazione né le attrezzature neces-sarie per eseguire tali attività (poiché non fanno parte

del proprio core-business) né la struttura autorizzativa/gestionale per il trasporto e smaltimento dei rifiuti che da tale lavorazione derivano, si rivolgerà a una ditta specializzata operante nel territorio in cui è ubicato lo stabilimento all’interno del quale è previsto l’intervento. E in questo caso scatterebbero gli adempimenti previsti dal Decreto per il subappalto e la relativa certificazione. Se prendiamo in esame anche un altro caso, sostan-zialmente diverso dal precedente, ma che comporta l’applicazione del disposto che si riferisce alla certifica-zione del contratto di subappalto, possiamo evidenziare ulteriori limiti applicativi della prevista certificazione. Ipo-tizziamo che un’azienda di livello internazionale abbia, nel tempo, deciso di esternalizzare i servizi di assistenza dei propri prodotti (che risultano essere installati per lo più nell’ambito di ambienti riconducibili nel campo di applicazione del D.P.R. 177/2011) affidandoli, attraver-so contratti annuali, a officine specializzate (alcune di queste avviate su iniziativa di ex dipendenti), distribuite sul territorio nazionale. Restando titolare del marchio e punto di riferimento per l’utenza Worldwide, la casa madre riceve le varie richieste d’intervento e quindi le inoltra alle varie officine che, oltre alla propria normale attività diretta d’impiantistica e manutenzione, si trovano quindi a operare come sue subappaltatrici. E anche qui scatterebbero gli adempimenti previsti dal Decreto per il subappalto e la relativa certificazione.Bisogna però precisare che mentre nel primo caso le parti coinvolte oltre al committente (appaltatore e subap-paltatore) non è detto che siano sempre le stesse, giac-ché l’appaltatore, operando su tutto il territorio nazionale si trova a interagire con differenti imprese specializzateoperanti a livello locale, nel secondo caso le parti sono chiaramente identificate e sebbene anche in questo caso la tipologia d’interventi non sia programmabile, sa-rebbe però ragionevolmente possibile ipotizzare un’uni-ca certificazione del contratto di subappalto a valere aisensi dell’art.2 c2 del D.P.R. 177/2011. Ovvero definire un sistema organico di gestione delle attività nell’ambito di un’unica certificazione quadro del rapporto tra le par-ti, che preveda una specifica procedura operativa appli-

Dopo oltre un anno dalla sua entrata in vigore, sono ormai più che evidenti le principali criticità associate all’applicabilità del D.P.R. 177/2011, a cominciare dalla definizione stessa di am-biente sospetto di inquinamento o confinato. Più volte si è scritto sul tema e quindi non ritengo opportuno entrare nel merito in questa sede. Tuttavia è evidente che proprio nella definizione di cosa sia o non sia un ambiente confinato o sospetto di inquinamento e quale sia l’effettivo livello di rischio associabile alle attività previste, si rappresentano le precondizioni fondamen-tali per applicare adeguatamente qualsiasi misura di prevenzione efficace.

16

RUBRICASpazio confinato

Page 16: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

28

NotiziarioSicurezzail sulla

28Innanzitutto andiamo a definire l’attrezzatura per lavorare in quota (Linea Vita, Ganci, Funi), premet-tendo che per intervenire su attrezzature e strutture poste in quota è necessario che l’operatore possa assicurare l’imbracatura (dispositivo di protezione individuale) su un accessorio sicuro, un dispositivo anticaduta la cui progettazione e realizzazione sia corretta. In pratica un sistema anticaduta si compone dei seguenti elementi: • L’imbracatura, rispondente ai RESS (requisiti essen-ziali di salute e sicurezza) della Direttiva 89/686/CEE relativa ai DPI (dispositivi di protezione indivi-duale) e alle norme attinenti, opportunamente cer-tificata; • Il collegamento, i punti di ancoraggio e i relativi connettori.I dispositivi di ancoraggio e i punti di ancoraggio sono fondamentali e sono suddivisi in classi e cate-gorie. I punti di ancoraggio possono essere isolati (per consentire il camminamento sulla copertura tramite doppio cordino o tramite dispositivo retrat-tile) o Linee Vita (tramite doppio binario o tramite singola fune). Le direttive in causa di riferimento sono essenzial-mente due: quella sui DPI (Dispositivi di Protezione Individuale – 89/686/ CEE e DLgs 475/92) e quella sui Prodotti da Costruzione (regolamento DPR 246/93 di attuazione della 89/106 CE). La

direttiva 89/106/CEE, non c’è più è stata sostituita dal:REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLA-MENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 mar-zo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del ConsiglioLe norme tecniche sono anch’esse sostanzialmente ripartibili in due gruppi : la UNI EN 795 e le UNI EN 516 e 517. Il problema sta nel fatto che bisogna distinguere l’ancoraggio in base alla sua applicazione: • Se è mobile (trasportabile, installabile e rimovi-bile) o fisso (permanente); • Se rimane ad uso della persona; • Se serve a supporto di altre strutture (come le scale). Se l’ancoraggio è mobile e trasportabile a cura dell’operatore, ricade nei DPI. Se l’ancoraggio è fisso dovrebbe ricadere nella DPC, ma la marcatura è possibile solo nel caso esista la norma tecnica armonizzata o il benestare tecnico. E qui sorge il problema perché non sem-pre la norma armonizzata o l’ETAG esistono. In ultima istanza occorre comunque non tralasciare la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti. Quindi i passaggi per collocare la propria produ-zione/importazione riguardano: a) Dispositivi di ancoraggio (UNI EN 795);

I dispositivi per operare in quota... Quale marcatura applicare?

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

Page 17: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

32

Notiziarioil sulla

Sicurezza

Il Notiziario sulla Sicurezza Marzo Aprile 2013

In aggiunta alle abilitazioni già previste dalle norme vigenti, l’Accordo indica le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, e precisamente:1-piattaforme di lavoro mobili elevabili;2 - gru a torre;3 - gru mobile;4 - gru per autocarro;5 - carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (carrelli semoventi con braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi);6 - trattori agricoli o forestali;macchine movimento terra (escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli);7 - pompa per calcestruzzo.

Dal 13 marzo 2013 queste attrezzature possono essere utilizzate solo da coloro che sono in possesso della specifica abilitazione prescritta,

per potere conseguire la quale essi devono avere frequentato e superato un apposito corso progettato, organizzato e realizzato conformemente a quanto prevede l’Accordo Stato Regioni suddetto. Punti salienti dell’Accordo sono:

1 - l’individuazione dei soggetti formatori e il sistema di accreditamento;2 - l’individuazione e i requisiti dei docenti;gli indirizzi ed i requisiti minimi dei corsi;3 - i requisiti minimi dei programmi dei corsi di formazione e la loro valutazione;4 - le modalità per il rilascio delle attestazioni;5 - durata e validità dell’abilitazione e aggiornamento;registrazione sul libretto formativo del cittadino;6 - documentazione da conservare e modalità per la sua conservazione.L’Accordo è completato con le norme transitorie, le norme relative al riconoscimento della formazione pregressa, il riferimento alle buone prassi, la clausola di salvaguardia e non regresso.

Con l’Accordo Stato Regioni sulla “Formazione di abilitazione all’utilizzo di particolari attrezzature di lavoro” del 22 febbraio 2012 è stato compiuto un altro importante passo nel percorso verso modelli istituzionali della formazione alla sicurezza. L’Accordo, che come noto è entrato in vigore il 12 marzo 2013, dà attuazione all’art. 73, comma 5 del D.Lgs. 81/08 e stabilisce modalità e durata delle attività di formazione per l’uso delle attrezzature per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori. Stabilisce altresì le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, nonché i requisiti minimi di validità della formazione.

L’uso di metodologie didattiche attive nella formazione

alla sicurezza.

Page 18: Il Notiziario sulla Sicurezza marzo aprile

NotiziarioSicurezzail sulla

IV di Cop.

gli Inserzionisti

EmmeV

Sicurteam

A.L.V.

GameSystem

HB Security

Sicurlive

Trentino sicurezza

A+A Monferrato

SolarExpo

Studio Frasca

MTM

Edil 2013

CTE Lift

Expoedilizia

Ocert

Cer.Co. S.a.s.

Novital

Deca System

Mistral

Copertina

III di Cop.

56 - 57

47

41

15

13

39

9

34

II di Cop.

25

23

63

11

editoria &formazione

61

via Caproni, 7 - Rovereto TNT: 0464 [email protected]

Una adeguata formazione non deve es-sere vista solo come un obbligo legisla-tivo da soddisfare ma come un’opportu-nità per migliorare la professionalità del personale addetto, la redditività del lavoro in quota e le condizioni operative della macchina.

CTE, da più di 10 anni centro di formazione autorizzato IPAF, offre corsi specifici che soddi-sfano pienamente anche i requisiti dell’Accordo Stato-Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano entrato recentemente in vigore dal 12 marzo 2013.

Contattateci!

CORSI DI FORMAZIONE

per operatori di piattaforme di lavoro elevabili

31

51


Recommended