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di Roma e del Lazio VENERDĂ 22 MAGGIO 2015numero 20 anno I - 1 euro
IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl
Ăguerra, nel Pd ro-mano. O meglio, è incorso una ribellionecontro la âdirigenzanazionaleâ, contro
Matteo Renzi. Non è un segretoche, per i postcomunisti della Ca-pitale, lâex sindaco di Firenze, pre-mier e segretario del Pd, è lâuomoda abbattere, o quantomeno dacostringere ad un compromesso:se infatti Renzi riuscisse a portarea compimento la trasformazionedel partito democratico in unâpartito della genteâ, per i post-comunisti che gestiscono da de-cenni gli âaffariâ politici edeconomici della Capitale, talvoltain concorrenza ma spesso in tacitoaccordo con i ârivaliâ di centrode-stra, sarebbe la fine. Per evitarla,sono giĂ scattate allâombra delCampidoglio le prime violentescaramucce. I primi ad uscire alloscoperto sono stati una cinquan-tina di esponenti dellâAssembleacittadina del Pd romano, i cuinomi sono ancora in parte segreti.Nel mirino Matteo 2, che di co-gnome fa Orfini, il commissarionominato da Matteo 1, cioè Renzidopo lo scoppio dello scandaloâMafia Capitaleâ. La loro arma:la richiesta di convocare al piĂšpresto il congresso del Pd romano,per rilanciare il partito che sta vi-vendo, dicono, una sorta di âani-mazione sospesaâ. Richiestarespinta da Orfini, secondo ilquale âfare il congresso significafare, consapevolmente o inconsa-pevolmente, un favore a chi ha ri-dotto cosĂŹ il partitoâ. In realtĂ lâobiettivo dei âribelliâ non è disvegliare un Pd che piĂš dormientenon potrebbe essere â dove sono fi-niti i suoi esponenti? Dal governa-tore Zingaretti in giĂš non ce nâèuno che si faccia vivo sui problemi,e non sono pochi, della Capitale âma di impedire a Matteo 2 di por-tare compimento la missione affi-datagli da Matteo 1: quella diannettere alla sua corte il Pd piĂšanti-renziano dâItalia.
EUTANASIADI UN PARTITODove porta
la guerranel Pd romano
TRASPORTIE il quintogiornoarrivòlo sciopero
a pagina 3
EMERGENZEEmergenzasenzatettoal centrodi Prati
a pagina 5
Lo sciopero di metà maggio ha dimo-strato che il traffico cittadino è già alcollasso. Basterebbe potenziare i
mezzi su rotaia e i parcheggi discambio che giĂ ci sono per sco-
raggiare i bus turistici dall'en-trare a Roma. Migliaia di
pullman che ogni giorno entranodentro al Raccordo mandereb-
bero in tilt il giĂ precario equilibriodel traffico. La CittĂ eterna non ha
il tempo per grandi opere ma perevitare il collasso gli strumenti ci sa-
rebbero.
Per un Giubileoâbus freeâ
Abbiate pietĂ dei romani
a pagina 4
Una raccolta differenziata che non sfonda.Cinque municipi che aspettano ancorala rivoluzione del riciclo. Un braccio di
ferro sullo smaltimento, tra il Campidoglio e lâexras delle discariche Manlio Cerroni, che va avantitra blocco degli impianti e minacce di requisi-zioni. Dal Pigneto al Tiburtino, da CinecittĂ a TorBella Monaca si torna al caos cui i romani si sonooramai rassegnati.
RIFIUTILâINCHIESTA
a pagina 2
segue a pagina 2
Prove di âblindaturaâ a Termini
Pugno di ferro e sorriso di velluto, Nicolò DâAngelo provaa mettere il suo sigillo di navigato gestore della sicurezzapubblica sulla casbah della stazione Termini. Il questore
conosce quel fazzoletto di cittĂ come le sue tasche e vuole fare lasua parte in questa corsa alle pulizie cittadine per il Giubileo.âTermini è la nostra cartolina, il nostro biglietto da visitaâ, con-tinua a ripetere, la massiccia opera di prevenzione e di controlloesercitata fin qui ha dato indubbiamente buoni risultati ma hacambiato di poco quella percezione di insicurezza diffusa, di pre-
carietà che chi arriva e parte immancabilmente registra. Il diariodel Censis diffuso alla stampa la scorsa settimana ha messo il ditonella piaga sottolineando impietosamente la precarietà della si-tuazione. E i romani si sono riconosciuti nella analisi. Non è ov-viamente una questione solo di Termini, riguarda tutta la città ,che a detta del questore è statisticamente tra le capitali piÚ sicuredel mondo. Restando sul pianeta Termini, un melting pot dirazze, tra facce di mille colori, si avverte ancora la necessità diuna svolta.
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a pagina 12
Allâinternolâinserto
di SanitĂ del Lazio
LazioLazio
ladel
anitĂ SSNUMERO 20 ANNO I VENERDĂ 22 MAGGIO 2015IN PRIMO PIANO
ANNUNCI
Una sanitĂ tutta nuova con la scusa del Giubileo
a pagina 8
a pagina 9
Lâennesimo ultimatum per Villa Buon Respiro
C i voleva lâanno santo straordinario procla-
mato da Papa Francesco per tentare di ri-
mettere in ordine la sanitĂ del Lazio,
sempre piĂš Cenerentola delle sanitĂ ita-
liane. Il commissario Zingaretti appro-
fitta del Giubileo per spendere 88 milioni di euro per
assunzioni, elisoccorso, nuove ambulanze e presidi mo-
bili e per ristrutturare i Pronto Soccorso. Bravissimo.
Per quanto riguarda il personale bisogna ricordare che
tutte le sigle sindacali chiedono da anni lo sblocco del
turn over. Solo grazie a Papa Francesco si potranno
avere deroghe dal 15 al 30 % per nuove assunzioni, oltre
a 300 contratti a tempo indeterminato e altri 300 a
tempo determinato che valgono solo per la durata del
Giubileo. Zingaretti nella sua conferenza stampa, alla
presenza dei vertici regionali, dal capo della Cabina di
Regia Alessio Dâamato, del sub-commissario della Sa-
nitĂ del Lazio Giovanni Bissoni, ha assunto precisi im-
pegni:saremo attenti e scrupolosi nellâindividuare buchi
e omissioni. Spesso e volentieri abbiamo sentito dal nono
piano di via Rosa Raimondi Garibaldi critiche a volte
false e tendenziose nei riguardi dell'Elisoccorso, stru-
mento che durante il governo del presidente Storace e del
controllo dellâAgenzia di SanitĂ Pubblica presieduta da
Gramazio era stato potenziato e lanciato come stru-
mento necessario per i codici rossi, per salvare vite
umane. Oggi finalmente, sempre grazie al Giubileo di Papa
Francesco e al possibile arrivo di 20 milioni di pellegrini
a Roma,Zingaretti annuncia addirittura 38 punti di at-
terraggio anche notturno per la cittĂ di Roma. Ci augu-
riamo che questo potenziamento dellâARES 118 con
lâarrivo di 3,5 milioni di euro possa incrementare dav-
vero il parco ambulanze. Si parla anche dellâattivazione
di 10 punti di medicina avanzata nei luoghi dove è pre-
vista la massima affluenza di âpellegriniâ. Oltre, final-
mente a strutture sanitarie mobili che possano fornire
immediata assistenza. Non ringraziamo Zingaretti per
ciò che potrà avvenire dentro e attorno alla sanità ro-
mana, ma rivolgiamo una preghiera affinchè lunga vita
sia concessa a Papa Francesco.
Il Corvo
Solo lâAnno Santo può salvare la sanitĂ laziale
Giovanni Bissoni
PerchĂŠ siamo tornatialla âgrande monnezzaâ
di Carlo Rebecchi
Operazione-Giubileo, come liberare il territorio dalla insicurezza percepita. Si allarga la âzona verdeâ di sicurezza, si pensa ad una soluzione concordata
per i clochard e ad un accesso solo per viaggiatori e accompagnatori
IL QUESTORE NICOLĂ DâANGELO CERCA DI NORMALIZZARE LâAREA DELLA STAZIONE
segue a pagina 3
PRIMO PIANO venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 2
PERCHĂ SIAMO TORNATI ALLA âGRANDE MONNEZZAâLâINCHIESTA
U na raccolta differen-ziata che nonsfonda. Cinque mu-nicipi che aspettanoancora la rivolu-
zione del riciclo. Un braccio di ferrosullo smaltimento, tra il Campido-glio e lâex ras delle discariche ManlioCerroni, che va avanti tra bloccodegli impianti e minacce di requisi-zioni. E Roma scoppia. Di rifiuti. Ăancora una volta emergenza nellaCapitale, dove â dal Pigneto al Ti-burtino, da CinecittĂ a Tor Bella Mo-naca â si torna al caos cui i romani sisono oramai rassegnati. Sacchetti ab-bandonati per strada, cassonetti stra-colmi e odori nauseabondi, in unacittĂ che fra 6 mesi sarĂ vetrina delmondo con il Giubileo.E la grande bellezza che rischia ditrasformarsi in grande monnezza. Lamemoria corre allâimmagine dei ma-iali che girovagavano liberi e tran-quilli tra materiali di ogni tipo. Nellamappa della sporcizia palma dâoroper San Lorenzo; Esquilino quartiereda record per scatoloni abbandonati;Prati vincitore nella gara di buste cheoccupano le strade. Ma non man-cano i materassi e le reti a Monti Ti-burtini, mentre se cerchi unfrigorifero o una tv per una colle-zione di antiquariato basta andare inperiferia. Residenti allo stremo e si-tuazione esplosiva. Anche per unaquestione sanitaria.
Lo ammette senza giri di parole ilsindaco Ignazio Marino, per lui il col-pevole di questa situazione emergen-ziale ha nome e cognome: ManlioCerroni, per mezzo secolo re incon-trastato del sistema grazie al mono-polio garantito dalla discarica diMalagrotta. Garantito anche dallagestione del potere, con il controllodella catena di comando, che ha por-tato a unâinchiesta della magistraturae ai domiciliari per lâavvocato. Ed èguerra aperta tra l'amministrazionecapitolina e il Colari, azienda di Cer-roni con un fatturato da 150 milioni
di euro.Stavolta lâinquilino del Campidogliospiega lâinvasione dei rifiuti con la ri-duzione delle tonnellate di immon-dizia lavorate da Colari. CosĂŹ se gliimpianti lavorano meno, i camionnon sanno dove smaltire, i sacchettirestano per le strade. Con lâassessoreEstella Marino che rincara la dose:âNon è la prima volta che accade,proprio quando aumenta la produ-zione, si verificano problemi nellestrutture private che ricevono e trat-tano lâindifferenziatoâ.La societĂ non ci sta e scarica le re-
sponsabilitĂ sul rallentamento nellaricezione di Cdr (il combustibile darifiuto prodotto dai Tmb) negli sta-bilimenti delle altre regioni. Dietropotrebbe anche nascondersi la ven-detta sullâarbitrato da 900 milioni dieuro perso dall'azienda di Cerroni.Che a sua volta punta il dito contro i2 di Ama. E il sindaco che si dicepronto a firmare unâordinanza per re-quisire gli impianti. Per adesso la fase due del piano antiemergenza guarda verso Viterbo: i ri-fiuti partiranno la prossima setti-mana per la Tuscia, per colmare il
gap di materiale non trattati (scesi da2500 a 1600 tonnellate). Nel futuro,invece, lo smaltimento parlerĂ porto-ghese: sarĂ tutto inviato nel paesepiĂš a occidente dellâEuropa conti-nentale.Il primo cittadino sa che per evitareil collasso sistematico deve scom-mettere su una differenziata che, finoad ora, ha solo promesso. Il 43% dimateriali riciclati è un dato di cui lâas-sessore allâAmbiente dovrebbe pre-occuparsi. Solo centomila tonnellatein piĂš rispetto al 2013, meno200mila sottratti dalle discariche. Ri-sultati che non bastano.Quello che manca a Roma, dallachiusura di Malagrotta, è proprio unimpianto che riceva i non riciclabili.Ma nella Capitale è assente ancheuna struttura in grado di praticare ilrecupero energetico. Solo due im-pianti per il trattamento non bastanoper una cittĂ fa segnare 610 chiliannui di rifiuti per abitante.Era lâestate del 2014 quando la Ma-rino prometteva 200 milioni di europer creare le filiere della differen-ziata. PerchĂŠ, oggi, Roma è in gradodi trattare solo un quarto dell'umidoraccolto. Nel piano industriale diAma ci sono anche 4 eco-distretticittadini. Cittadelle verdi per il recu-pero, il riuso e il riciclo. Entro la finedellâanno i lavori, assicura il presi-dente Ama Daniele Fortini. I sac-chetti, però, sono in strada in questeore.
Roma scoppia di rifiuti. Di nuovoNon era unâemergenza superata?
di Giovanni Santoro
Una raccolta differenziata che non sfonda. Cinque municipi che aspettano ancora la rivoluzione del riciclo. Un braccio di ferro sullo smaltimento, tra il Campidoglio e lâex ras delle discariche Manlio Cerroni, che va avanti tra blocco degli impianti e minacce di requisizioni. Dal Pigneto al Tiburtino, da CinecittĂ a Tor Bella Monaca si torna al caos cui i romani si sono oramai rassegnati. Sacchetti abbandonati
per strada, cassonetti stracolmi e odori nauseabondi, in una cittĂ che fra sei mesi sarĂ vetrina del mondo con il Giubileo
Per decenni tra i protagonisti di moltidegli affari politico-economici-fi-nanziari romani, e favorito in que-
sto dai ruoli-chiave a livello nazionale dimolti dei suoi esponenti, nelle âprimarieâil Pd della Capitale ha detto no in blocco aRenzi, premiando invece la linea Bersanie, in un seggio, Pippo Civati. Renzi non hanascosto il proprio disappunto. Quando siè presentata lâoccasione, âMafia Capitaleâ,non se lâè lasciata scappare, ed ha sceltoOrfini, che è anche il presidente del partito,come commissario âper rifondareâ il Pd ro-mano. E ârottamarloâ. In silenzio, Matteo2 si è messo al lavoro. Il primo passo, lâin-carico a Fabrizio Barca di âfotografareâ larealtĂ del Pd romano, ha dato risultatisconvolgenti. Secondo la relazione di
Barca, un tesserato su cinque âè falsoâ: câèâchi proprio non sa di essere iscritto, per-sone che ti rispondono âmi ha iscritto quelparlamentare o quel consigliere ma in re-altĂ non ho mai pagato nullaâ. Per Barcail Pd romano è âdannoso, cattivo e perico-losoâ, con âdeformazioni clientelariâ, scor-ribande di capi-bastoneâ, âsenzatrasparenza nĂŠ attivitĂ â: un partito, in ul-tima analisi, ânon dei cittadiniâ. Su questabase, e nel massimo silenzio, Matteo 2 si èmesso al lavoro per riportare âi compagniche sbaglianoâ romani sulla retta via,quella del Pd renziano che, se la folliaauto-distruttrice del centrodestra conti-nuerĂ , potrebbe addirittura diventare ilPartito (unico) della Nazione. PiĂš che elo-quente quanto ha spiegato al sito web
âGiornalettismoâ uno dei firmatari che hasottoscritto la lettera con la richiesta dellaconvocazione del congresso in tempi brevi,Michele Cardulli, segretario di circolo delPd Capannelle, per il quale non ci sonodubbi: Renzi sta tentando di defenestraregli attuali dirigenti romani per sostituirlicon persone che hanno accettato la sua lea-dership senza si e senza ma. Come? Ridu-cendo il numero dei circoli , con la scusa dieliminare quelli fasulli, e chiudendo quellidove si discuteva e, anche, lo si critica. âAquanto pare â ha spiegato Cardulli â Or-fini sta convocando i segretari di ciascunmunicipio e dice loro che âil partito sarĂ cosĂŹ articolato: un solo circolo per munici-pio, titolare del tesseramento, e qualcheâcellulaâ sul territorioâ. Ufficialmente un
modo per evitare il tesseramento finto ma,secondo Cardulli e molti esponenti dellaminoranza del Pd nazionale (che comeStefano Fassina e Pippo Civati sostengonola richiesta di congresso immediato) âè unmodo per controllare ancor piĂš le tessereâ.Ancora Cardulli: âQuali sono i circoli conil tesseramento gonfiato lo sanno tutti. Sesi vuole fare pulizia si chiudano quei circolie si cacci chi ha firmato quelle tessere. Que-sta è invece solo unâopera di normalizza-zione del PD di Romaâ. Unaânormalizzazioneâ, come la chiama Car-dulli, che diventerĂ realtĂ entro lâestatedato che Matteo â conta di concludere ilsuo lavoro di commissario prima dellâini-zio del Giubileo.
Carlo Rebecchi
segue dalla prima pagina
Dove porta la guerra nel Pd romano
PRIMO PIANOvenerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 3
Ogni mese unpendolare sache acquista unabbonamentoche, se fortu-
nato, per una giornata non varrĂ a nulla. Migliaia di cittadini -costretti a usare il trasporto pub-blico locale - sono consapevoliche unâodissea li attende ogni 4settimane, per raggiungere ilposto di lavoro o spostarsi inquellâinferno di traffico che èRoma: la cittĂ degli eterni ingor-ghi. Per i cronisti la difficoltĂ stanel titolo: venerdĂŹ nero è una lo-cuzione inflazionata, ma reale. Ăoramai un appuntamento fissoquello dellâultima giornata dellesettimana, che segna lo stop deltpl. E il quinto giorno arrivò losciopero di autisti e macchinisti.Lâultimo è quello del 15 maggio;a meno di 700 ore di distanzadal 17 aprile, quando la protestaselvaggia dei dipendenti Atacscatenò la rivolta di migliaia dipasseggeri inferociti. Ieri come
oggi, a tenere ostaggio unâinteraCapitale sono i piccoli sindacati.Prima lâUgl, con la sua strategiadi boicottaggio, che si innestacon i clamorosi errori dei diri-genti (e fa scattare l'inchiesta
della magistratura); poi la firmadi un'altra mini-sigla: l'Usb, checon i suoi 172 iscritti è in gradodi creare il panico sottoterra e insuperficie. Nessuna illegalità , perchÊ rispet-
tate le fasce di garanzia per ilfunzionamento minimo del ser-vizio. Ma i disagi restano. Ro-mani che perdono ore di ufficioperchĂŠ intrappolati in un grovi-glio di automobili, scuole vuote
e danni per gli abbonati che nonhanno nessun tipo di sconto orimborso. Per cosa protestavanogli ultimi dei Mohicani del-lâUnione sindacale di base? IlJobs act.Senza sminuire le manifesta-zioni, garantite dalla libertĂ dâespressione, ma se i sindacatinon riescono a portare a casa ilrinnovo del contratto per le pro-prie categorie, quanta speranzanel contrastare la riforma del la-voro? Nessuna, eppure questonon evita che decidano di tenerein scacco Roma.Si discute sulla possibilitĂ di vie-tare gli scioperi, precettando ilavoratori. A Torino e Milano iprefetti hanno scelto questaestrema ratio: nel capoluogopiemontese câera il Salone delLibro, in quello lombardo ha ap-pena preso il via lâExpo. NellaCapitale, invece, si prega per laprecettazione in vista del Giubi-leo.
Giovanni Santoro
ROMA OSTAGGIO DEI VENERDĂ NERI DEI TRASPORTI. E PER IL GIUBILEO?
E il quinto giornoarrivò lo sciopero
Appuntamento fisso, romani rassegnati, l'abbonamento vale almeno un giorno al mese in meno, ma l'Azienda non rimborsa. Meno di duecento
iscritti possono tenere in scacco una cittĂ ? A Torino e Milano i prefettihanno giĂ scelto di stoppare le proteste in presenza di eventi pubblici
importanti. A Roma si prega per la precettazione in vista del Giubileo
ANALISI
Troppa confusione, lâaria da suknon si cancella e gli abusivi, gliintrometti tori, i finti tassisti
continuano ad essere presenza fissa eopprimente. Le centinaia di personecontrollare, arrestate, denunciate sonouna goccia nel mare, lâoperazione a pet-tine ha sfoltito le fila di borseggiatori erapinatori, di mendicanti e sbandati,ma molto câè ancora da fare. La que-stione rom parte dai campi abusivi enon e si sposta qui, nemmeno unaazione piĂš muscolare li ha sradicati. Ilpiano della Questura prevede un allar-gamento verso lâesterno del perimetro disicurezza, la cosiddetta âarea verdeâcome a Bagdad, come a Kabul, do-vrebbe garantire maggiore tranquillitĂ
alle decine di migliaia di persone che at-traversano quotidianamente queglispazi: câè in ballo il progetto per regola-rizzare lâafflusso allâinterno della sta-zione, come allâaeroporto, grosso modo.Ma si riuscirĂ a far entrare solo i viag-giatori muniti di biglietto e i loro accom-pagnatori? Lâintenzione câè, e non èlegata ovviamente solo allâoperazioneGiubileo. Ma non è finita, câè il popolo degli invi-sibili, dei clochard, quelli che occupanola notte il piazzale, che si nascondonoin tutti gli anfratti, che dormono sottole pensiline, dentro i vagoni, dovunquecapiti. â Abbiamo ideato un piano conFerrovie dello Stato, ma anche con laPolfer, che dovrebbe andare in porto e
aiutare a trovare una soluzione - spiegaDâAngelo - âMa non perchĂŠ i clochard sene devono andare e chi si è visto si èvisto. Non è la nostra filosofia e non hasenso. Bisogna trovare un soluzione alproblema, che sia una soluzione co-mune. I senza tetto devono trovare rifu-gio nei luoghi adatti. Roma non puòessere come Calcutta, con la gente chedorme sotto le pensiline o in ogni angolopossibile: bisogna dare rifugi, mettere adisposizione risorseâ. E il discorso restasospeso, chi come, perchĂŠ e quando?Nemmeno il questore ha il potere di ri-solvere tutto da solo. E câè quel girone in-fernale che un quotidiano romano haillustrato con immagini e parole crudis-sime, il tunnel che è alle spalle del com-
plesso di Termini, dove passano rapidele macchine e nellâoscuritĂ vive in condi-zioni precarie una popolazione di sban-dati, tra sporcizia e stracci. Difficile fareuna operazione pulizia (in tutti i sensi)lĂŹ sotto. Calcutta câè davvero in queiduecento metri di dolore. I due commis-sariati territorialmente coinvolti, Vimi-nale ed Esquilino possono solo provarci.Periodicamente. Ci dovrebbero esserepiĂš uomini in divisa, una illuminazionepiĂš forte, e delle alternative per quegliâinvisibiliâ. Per Niccolò DâAngelo vin-cere la battaglia di Termini è un puntodi orgoglio professionale. Ma potrebbeanche essere una delle sfide piĂš difficilie impegnative dalla sua lunghissima egloriosa carriera di super-poliziotto.
segue dalla prima pagina
Prove di âblindaturaâ a Termini
M a quantovale il" g r a n d ee v e n t o "Giubileo?
L'università di Venezia Ca' Fo-scari si è presa recentemente labriga di stimare - insieme alCiset - l'impatto economico del-l'Anno Santo straordinario checomincerà il prossimo 8 dicem-bre. Per avere termini di con-fronto, bisogna rifarsi al recentepassato: ovvero al Giubileo del2000: i ben 1,6 miliardi di finan-ziamenti elargiti a Roma per ma-nutenzioni, restauri eristrutturazioni hanno attivatocirca altri 640 milioni, il contri-buto al Pil nazionale è stato dicirca 1 punto percentuale (16miliardi circa). Esiste ovvia-mente un effetto moltiplicatoreche porta a raccogliere per ognieuro investito per ristruttura-zioni e costruzione di nuoveopere circa 1,4 euro di risorsenel sistema economico, per unvantaggio del 40%, in grado dicontribuire alla crescita del Pilnazionale.Insomma, il Giubileo del 2000ha fruttato all'Italia - rischiandouna scomunica per un atteggia-mento tanto pragmatico - circa16 miliardi di maggior giro d'af-fari. Magari quello che fra qual-che mese comincerà a Roma sarà realmenteun evento della misericordia, come auspicaPapa Francesco, quindi i pellegrini sarannoun po' piÚ parsimoniosi. E magari ristoratorie albergatori un po' meno avidi con le tariffelunari che abbiamo letto negli anni scorsi.Sicuramente la crisi economica ha ricon-dotto a piÚ miti consigli anche la cupidigiadegli esercenti piÚ direttamente coinvolti inquesto gran ballo in maschera di presenze
straordinarie in una città già solitamente cal-pestata da milioni di visitatori.Appurata l'entità economica del "grandeevento" - che i miscredenti calcolano solodal punto di vista economico e che invecedovrebbe essere religioso e spirituale - c'è dachiedersi come la fantomatica cabina diRegia Comunale/regionale/vaticana orga-nizzerà gli spostamenti nei prossimi 12 mesigiubilari.
La prova generale che il meccanismo attualenon funzioni è stata lampante - e sotto gliocchi di tutti - venerdÏ 15 maggio quandoun manipolo di autisti e conducenti del ser-vizio pubblico (si stima meno di 200 ad-detti), ha messo in scacco l'intera Capitalecon uno sciopero (legittimo, per carità ) cheha trasformato in un incubo l'ennesimo ve-nerdÏ dei romani.File infinite, ingorghi danteschi e un unico
consiglio: restate a casa se po-tete.Visto che i romani per il pros-simo anno non potranno rin-chiudersi a casa da dicembre per12 mesi consecutivi, per facili-tare la viabilità cittadina straor-dinaria, ci permettiamo sisottoporre al sindaco IgnazioMario, al prefetto e al futurocommissario ad acta per il Giu-bileo (l'ufficializzazione delnome del commissario sarà resanota dopo le elezioni regionali difine maggio), qualche suggeri-mento.Roma non è Parigi nÊ Berlino. Eneppure Barcellona o New York.Basta un pullman messo male suLungotevere per rendere un in-fermo la viabilità dell'intera città .I 20, forse 30 milioni di pelle-grini precipiteranno a Romapresumibilmente (e in granparte) a bordo di bus turistici. Ocomunque, una volta arrivati,verranno scarrozzati per la Città Eterna con questi.E' bene chiudere la città ai bus.Va bene - chiudete pure via deiFori imperiali alle 4 ruote - nonscordatevi che la città non è soloda piazza Venezia al Colosseo.Migliaia di pullman che ognigiorno entrano dentro al Rac-cordo manderebbero in tilt il già precario equilibrio del traffico.
I parcheggi di Scambio (Saxa Rubra, Cine-città , ecc) ci sono. Allora chiudiamo la città ai bus. I pellegrini - snocciolando un rosario- possono anche ammirare le bellezze dellaRoma paleo e precristiana facendo quattropassi. Piuttosto potenziamo i treni e le lineemetropolitane. In 6 mesi non si costruisceuna nuova linea però si possono comprareo noleggiare vetture e locomotori.Abbiate misericordia dei romani, please
CRONACHE venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 4
SCENARIVERSO LâANNO SANTO MANCA UN PIANO PER DECONGESTIONARE LâURBE
di Leonardo Giocoli
Per un Giubileo âbus freeâAbbiate pietĂ dei romani
Lo sciopero di metà maggio ha dimostrato che il traffico cittadino è già al collasso. Basterebbe potenziare i mezzi su rotaia e i
parcheggi di scambio - che giĂ ci sono - per scoraggiare i bus turistici dall'entrare a Roma. La CittĂ eterna non ha il tempo per grandi
opere ma per evitare il collasso gli strumenti ci sarebbero
CRONACHEvenerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 5
L a dignitĂ della di-sperazione, o la si-mulazione di unavita normale enplein air. Sono set-
timane che Piazza Mazzini -cuore benestante del QuartierePrati - è stata eletta a domiciliopermanente da un signore diuna certa età che ha attrezzatoun angolo del parco della piazzaa cucina estemporanea e a ca-mera da letto. Ci sono i sacchi a pelo, c'è unaconfezione di caffè solubile, c'èla valigia con quei quattro abitidi ricambio che servono per dis-simulare una vita ordinaria. Il si-gnore in questione ha eletto unasuntuosa panchina di marno alettiga. Poi girovaga per i mer-cati rionali, i bar degli aperitivi,i ristoranti della zona per spun-tare un cornetto un po' secco maancora mangiabile, l'elemosinadi un espresso lasciato "so-speso", o una frutta ammaccatama commestibile.Tra i residenti del quartiere quelsignore schivo e un po' avantinegli anni è noto da tempo. Soloche al momento nessuno se neoccupa. Eppure la Asl E di vialeAnglico è ad un passo, il munici-pio di circonvallazione Trionfaleo via Petroselli è dietro l'angolo.E ci sarebbe pure un Servizio so-ciale.Roma si accorge dei senza fissadimora solo quando muoionodal freddo o quando questi si-gnori compiono qualche gestoeclatante - nel bene e nel male -che attiri l'attenzione dei gior-nali (che il sindaco Marino dice
di non leggere), o delle forzedell'ordine.Sapete chi ha commissionatouno studio conoscitivo per sa-pere quanti siano i barboni dellaCapitale? A inizio febbraio laFondazione Rodolfo Debene-detti (insieme al Campidoglio)ha indetto anche per quest'announ censimento sul campo deisenza fissa dimora che vivononella Capitale. Dati aggiornati al
momento non ce ne sono però(confidando su quelli del 2014),possiamo sapere che Roma hauna popolazione di clochardstanziale di 3.276 persone (lo0.11% della popolazione resi-dente). Di cui 1.587 vivono abi-tualmente per strada e 1.689ospitati piÚ o meno frequente-mente in strutture di acco-glienza o dormitori. Sempresecondo la ricerca della Fonda-
zione a Roma sono stati censiti24 dormitori convenzionati(1.479 posti) e 9 non conven-zionati (210 posti). Se il Campidoglio - che inciden-talmente vicino di casa della piÚgrande organizzazione caritate-vole del mondo, la Chiesa catto-lica - non riesce a dare rispostaneppure allo 0,11% della popo-lazione romana, forse qualcosache non funzione c'è. Cosa
fanno dalla mattina alla notte isignori dell'assistenza socialepubblica. Quelli della Caritas,delle organizzazioni caritatevoli,dei volontari, lo sappiamo e lovediamo. Non ci risulta di aversentito dire di un intervento deiServizi Sociali se non per obbli-gare qualcuno al trattamento sa-nitario obbligatorio. Ci piacerebbe essere smentiti...SuccederĂ ?
L'EMERGENZA SOCIALE CHE L'AMMINISTRAZIONE FINGE DI NON VEDERE
Grand Hotel Piazza MazziniLa disperazione al centro di Prati
IL CASO
di Francesco Viganò
Un signore anzianotto ha eletto a domicilio i giardini al centro del quartiere borghese. Magari avrebbe bisogno di aiuto, ma i servizi sociali che cosa fanno? Ci passano solo i volontari. A Roma unapopolazione di senza fissa dimora di ben 3.276 persone (censimento 2014) è lasciata nell'abbandono
Nessuna risposta per il barbone di Piazza Morelli
P apa Francesco li nutre,consente loro di lavarsi, liospita. Il Comune diRoma è distratto da altro,aveva appaltato il sociale
a partner quanto meno discutibili,oggi lascia il campo libero a S.Egidioe alle associazioni di volontari. Esi-ste un servizio specifico, a dire ilvero, e svolge una discreta attivitĂ con qualche risultato. Ma nellamedia rappresenta unâarma spun-tata. Abbiamo provato ad âadottareâun barbone in difficoltĂ , abbiamomandato ripetute segnalazioni, poi cisiamo rivolti direttamente allâasses-sore competente, alla Danese. Ab-biamo utilizzato la mail istituzionale,non la legge nessuno? Abbiamo ten-tato vie traverse e tortuose. Niente.Ma non ci arrendiamo. Pubbliche-remo questa foto finchè non vedremomuoversi qualcosa da parte del Cam-pidoglio. Sperando che non siatroppo tardi.
LO ABBIAMO SEGNALATO DA 20 GIORNI
Slitta il termine per ladeliberazione del bi-lancio di previsione daparte degli enti localiper l'anno 2015 e si
porta con se la necessitĂ di appro-vare velocemente la nuova nor-mativa sulle tariffe relative alcanone dellâoccupazione di suolopubblico. La delibera in materiadi Osp e Cosap, infatti, per essereoperativa nellâanno in corso, deveessere approvata entro la data dichiusura del bilancio degli entipubblici, fino a qualche giorno fafissata al 31 maggio e ad oggi pro-rogata al 30 luglio. Non è ancorachiaro se di questo si debba gioireo meno.Da un lato infatti lâapprovazioneentro la fine di maggio era rite-nuta improbabile dallo stesso as-sessore a Roma Produttiva, MartaLeonori, e questo per gli eser-centi avrebbe voluto dire che, al-meno per il 2015, le tariffe non sarebberocambiate. Dallâaltro lato però, la situa-zione non fa altro che dilatare i tempi e la-sciare spazio allâincertezza che, tuttavia,soprattutto per le periferie, potrebbe volerdire pagare meno, secondo il calcolo an-cora in discussione, pensato in base allesingole vie e non piĂš alle zone.Ad oggi il termine per il pagamento della
seconda rata del canone è fissato per il 30giugno, il che significa che, ancora unavolta, gli esercenti non conosceranno lâen-titĂ del pagamento fino al momento in cuinon avranno il bollettino fra le mani.La situazione porta con se ovvi problemidi progettazione per gli imprenditori,molti dei quali, soprattutto nel centro,sono giĂ pronti a chiedere una riduzione
dellâoccupazione per farfronte agli aumenti previstinelle vie di prestigio, ancheper evitare, ad esempio, ridu-zioni del personale impensa-bili visto lâarrivo della bellastagione.Le associazioni di categoriaauspicano nuovi incontri con lâassessore,
come fa sapere Pietro Lepore,Presidente Fiepet Confesercenti,anche per non arrivare imprepa-rati al termine del 30 luglio che, siauspica, non slitti nuovamente.Nel frattempo però sono stati resipubblici i criteri per l'assegna-zione degli spazi e dei fondi per iprogetti dell'Estate Romana.Nella delibera si legge: âlâorganiz-zazione di manifestazioni o eventiculturali, con riferimento allearee strettamente connesse allarealizzazione delle attivitĂ cultu-rali e di spettacolo, è soggetta al-
lâesenzione dalcanone di occupa-zione di suolo pub-blico; pertanto glispazi utilizzati,anche da terzi, perattivitĂ commercialiaccessorie e collate-rali alla manifesta-zioni culturalirimangono soggetteal pagamento del ca-none COSAPâ. Esi-ste quindi unadecisione in meritoal canone per
lâestate 2015, ma nonesiste ancora untesto che dica con
chiarezza agli esercenti quanto pagare.
CRONACHE venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 6
OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO, PER LA NUOVA NORMATIVA SE NERIPARLA NEL 2016?
Cosap, câè tempo fino al 30 luglioper lâapprovazione delle nuove tariffe
Lâassessore Leonori lo aveva profetizzato, la delibera sullâOsp non sarĂ in tempi brevi. La seconda rata del canone slitta al 30 giugno ma gli esercenti non sanno ancora come verrĂ calcolata e di quanto sarĂ la tassa.
Resi pubblici intanto i criteri per l'assegnazione degli spazi e dei fondi per i progetti dell'Estate Romana
IL PUNTO
Capisco che il sindaco Marino possa essere infasti-dito dalle domande dei giornalisti: a volte questi si-gnori sono insistenti e pungenti come zanzare. Dico
âa volteâ (sempre piĂš di rado, purtroppo, per noi cittadini).Capisco che certe domande possano scatenargli una rea-zione allergica (tipo quelle sul Giubileo e sul Commissarioche potrebbe non essere lui). Ma non ci sto a sentire cheil mio sindaco rispolvera una battuta sulla stampa cheorami è trita e ritrita: âCon i giornali a casa ci incartiamoil pesce e le uovaâ.Ă una battuta (infelice) che nella bocca di Berlusconi nonmi sorprende, ma che mi indigna nella bocca di un uomodi sinistra che dovrebbe fare della libertĂ di stampa il suo
faro permanente nellâattivitĂ politica e amministrativa.I commenti che ho letto sulla vicenda - su siti e giornalion line - sono stati finora di tipo politico o sindacale, a co-minciare dal quello della Presidente dellâOrdine dei Gior-nalisti del Lazio, Paola Spadari: âPiĂš che una battuta - hascritto la Spadari - lâuscita del sindaco Marino sui giorna-listi è uno scivolone considerate le migliaia di operatoridellâinformazione che, complice la crisi, hanno perso o ri-schiano di perdere il lavoroâ.Ma secondo me câè molto di piĂš da stigmatizzare. Eâ unafrase che indica disprezzo per una funzione fondamen-tale nella societĂ civile e in democrazia: quella di infor-mare.E del resto, se non fosse una funzione importante, per-chĂŠ mai â come leggo su testate indipendenti su Internet- il sindaco dovrebbe mantenere lâelefantiaca strutturadel Comune, ereditata da Alemanno, dedicata allâinfor-mazione? Leggo che Marino ha praticamente lasciatoinalterato il piccolo esercito di persone dedicate allâuffi-cio comunicazione: 3 addetti alla segreteria, 7 alla reda-zione centrale, 5 alla redazione del Notiziario e alla
Homepage, 3 alla redazione della âNewsletter Roma Ca-pitaleâ con altri 2 alla relativa segreteria, 4 allâufficio fo-tografico, 2 alla Rassegna Stampa. Per un totale di 26collaboratori cui vanno aggiunti gli addetti stampa degliassessori, almeno una decina, del Consiglio di Roma Ca-pitale e dei singoli gruppi politici ivi presenti. Per un to-tale che con le consulenze piĂš o meno ufficiali, potrebbesuperare i 60 addetti.Marino ha una sola fortuna: che questa città è troppo in-dolente o pigra per una reazione seria, che non prendemai niente sul serio e che metabolizza velocementetutto. E tutto finisce, come al tempo dei romani, nellacloaca massima. Sottoterra. Dove non ci vede e non sisente niente.
Maurizio B. - Roma
Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno
con foto ed email a questo indirizzo:
Marino e i giornali per incartare le uova
Marta Leonori, assessore al Commercio
di Martina Perrone
LazioLaziola
del
anitĂ SSNUMERO 20 ANNO I VENERDĂ 22 MAGGIO 2015
IN PRIMO PIANO ANNUNCIUna sanitĂ tutta nuova con la scusa del Giubileo
a pagina 8 a pagina 9
Lâennesimo ultimatum per Villa Buon Respiro
C i voleva lâanno santo straordinario procla-mato da Papa Francesco per tentare di ri-mettere in ordine la sanitĂ del Lazio,sempre piĂš Cenerentola delle sanitĂ ita-liane. Il commissario Zingaretti appro-
fitta del Giubileo per spendere 88 milioni di euro perassunzioni, elisoccorso, nuove ambulanze e presidi mo-bili e per ristrutturare i Pronto Soccorso. Bravissimo.Per quanto riguarda il personale bisogna ricordare chetutte le sigle sindacali chiedono da anni lo sblocco delturn over. Solo grazie a Papa Francesco si potrannoavere deroghe dal 15 al 30 % per nuove assunzioni, oltrea 300 contratti a tempo indeterminato e altri 300 atempo determinato che valgono solo per la durata delGiubileo. Zingaretti nella sua conferenza stampa, allapresenza dei vertici regionali, dal capo della Cabina diRegia Alessio Dâamato, del sub-commissario della Sa-nitĂ del Lazio Giovanni Bissoni, ha assunto precisi im-pegni:saremo attenti e scrupolosi nellâindividuare buchie omissioni. Spesso e volentieri abbiamo sentito dal nonopiano di via Rosa Raimondi Garibaldi critiche a volte
false e tendenziose nei riguardi dell'Elisoccorso, stru-mento che durante il governo del presidente Storace e delcontrollo dellâAgenzia di SanitĂ Pubblica presieduta daGramazio era stato potenziato e lanciato come stru-mento necessario per i codici rossi, per salvare viteumane. Oggi finalmente, sempre grazie al Giubileo di PapaFrancesco e al possibile arrivo di 20 milioni di pellegrinia Roma,Zingaretti annuncia addirittura 38 punti di at-terraggio anche notturno per la cittĂ di Roma. Ci augu-riamo che questo potenziamento dellâARES 118 conlâarrivo di 3,5 milioni di euro possa incrementare dav-vero il parco ambulanze. Si parla anche dellâattivazionedi 10 punti di medicina avanzata nei luoghi dove è pre-vista la massima affluenza di âpellegriniâ. Oltre, final-mente a strutture sanitarie mobili che possano fornireimmediata assistenza. Non ringraziamo Zingaretti perciò che potrĂ avvenire dentro e attorno alla sanitĂ ro-mana, ma rivolgiamo una preghiera affinchè lunga vitasia concessa a Papa Francesco.
Il Corvo
Solo lâAnno Santo può salvare la sanitĂ laziale
Giovanni Bissoni
Laziola delSSanitĂ Lazio CRONACHE venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 8
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La strategia è chiara, lâobiettivo èassolutamente legittimo. Sfrut-tare lâopportunitĂ della sca-denza Giubileo per dare unagrossa smazzata alla sanitĂ re-
gionale, per mettere ordine nel caos, per co-prire le emergenze con interventi chepossano trasformarsi in riforme strutturali.Occasione da non perdere. E se non fossimovaccinati contro la politica degli annuncidella Giunta Zingaretti rimarremmo a boccaaperta di fronte al piano partorito. Un pianoorganico, complesso, soprattutto costoso eda realizzare in tempi strettissimi, quandonon ci sono nĂŠ tempi nĂŠ fondi sufficienti. Mi-racolo a Roma in poco piĂš di cinque mesi,agosto compreso, per rimettere in efficienzaun quadrante che si è voluto fin qui umiliaree svuotare di contenuti e risorse. Attenti peròa dire pregiudizialmente che è tutto un bluff,le carte vanno scoperte una alla volta. Sul ta-volo ci sono 88 milioni (veri, virtuali?)perprovvedere alla ristrutturazione degli ospe-dali romani, per potenziare lâelisoccorso, perrinnovare il parco ambulanze e per ampliarele deroghe del turn over. Troppa grazia, im-plicitamente si ammette che oggi tutto que-sto è carente, si nasconde il fatto che alcunidi questi interventi erano programmati per-chĂŠ non piĂš rinviabili da tempo e che comun-que forse â e non è detto â con questo pianosi riuscirĂ a portare la sanitĂ capitolina ad unlivello di minima efficienza per la situazioneattuale. Non certo per una cittĂ che presumi-
bilmente scoppierĂ di pellegrini â soprat-tutto in alcune aree precise â e per un pe-riodo di tempo incredibilmente lungo.Rispetto al Giubileo del 2000, nel Lazio cisono tremila posti letto in meno, 3800 unitĂ di personale in meno, e due ospedali in meno(San Giacomo e Forlanini). Non è cosa dapoco. L'adeguamento strutturale e il rinnovodelle attrezzature riguarderĂ i pronti Soc-corso, Dea di I e II Livello, compreso il Ge-melli di Roma. Nello specifico queste lestrutture coinvolte: Policlinico Umberto I,San Giovanni Addolorata, San Camillo For-lanini, Policlinico Tor Vergata, Sandro Per-
tini, Sant'Eugenio, Grassi di Ostia, Sant'An-drea, San Filippo Neri, Santo Spirito, e il SS.Gonfalone di Monterotondo. Dei circa 88milioni di investimenti, la Regione Lazio haprevisto uno stanziamento diretto di oltre 19milioni di euro, di cui 3,5 per il rinnovo delparco ambulanze, 1,7 per la messa a normadelle strutture sanitarie e 14 milioni (perl'ampliamento dal 15% al 30% delle derogheallo sblocco del turn over) . Oltre 33,5 mi-lioni di euro serviranno all'adeguamento emessa a norma (perchĂŠ, adesso non lo sono?)dei Pronto soccorso. Gli ultimi 35,5 milionisono risorse che la Regione ha chiesto di at-tivare sul Fondo Sanitario nazionale e sa-ranno utilizzati per il potenziamento delpersonale nelle unitĂ operative di Prontosoccorso, del 118 e per finanziare i corsi diformazione dei volontari (400, una goccianel mare) che si dedicheranno all'acco-glienza socio-sanitaria e psicologica dei pel-legrini. In arrivo cento ambulanze, prometteZingaretti, senza evidenziare che il 50% sonogiĂ ordinate e previste da tempo per sosti-tuire quelle che necessariamente devono es-sere rottamate e che dotare di equipaggio ilsurplus di mezzi serviranno diverse centinaiadi operatori in piĂš. Non basteranno certo lederoghe al turn over annunciate, le assun-zioni di centinaia di âprofessionistiâ ( 800 inprima fila per assistere i pellegrini, ha dettoDâAmato: contratto a tempo indeterminato,pare, verranno utili quando tutto sarĂ finito).Di sicuro interesse ill potenziamento dell'Eli-soccorso: passeranno da 6 a 38 i punti di at-
terraggio anche notturno per la cittĂ diRoma, di cui dieci sul Grande raccordo anu-lare, in collaborazione con l'Anas e i gestoridelle aree di servizio. Presentarlo cosĂŹ è fa-cile, scorre via senza ostacoli: nella realtĂ fino ad ora si è riusciti a gestire â male â unservizio ridotto ai minimi termini, grandeprofessionalitĂ ma ostacoli tecnici di ognitipo, a cominciare dalla precarietĂ delle piaz-zole di atterraggio. Sestuplicare in cinquemesi ciò che non si è riusciti a fare in anni didiscussioni e di polemiche? A chi si rivolgerĂ Zingaretti per ottenere tutto questo, in ter-mini di uomini, mezzi e attrezzature? Il circodiventerĂ permanente o si scioglierĂ nel no-vembre del 2016â PerchĂŠ, sia chiaro, tenerloin piedi ha un costo altissimo. Tra gli altri in-terventi previsti nel pacchetto c'è, infine, l'at-tivazione di dieci Punti Medici Avanzati neiluoghi di massima affluenza: ovvero strut-ture sanitarie mobili che forniscono assi-stenza immediata in alternativa a prontosoccorso e ospedali. I punti disporranno dimezzi per il trasporto, stazione termica, ma-teriale per l'allestimento del reparto sanitarioe logistico, tende di supporto per il personalee gazebo destinati ad attivitĂ di supporto aipellegrini. Complessivamente unâoperazionedi proporzioni enormi con un tempo ridot-tissimo a disposizione. A gestire il tutto lestesse persone che non sono state capaci dimettere ordine nel caos della sanitĂ regionaledi ogni giorno. Ci attendono giorni difficili enon possiamo non augurarci che tutto vadanel migliore dei modi.
ZINGARETTI PROMETTE, MA CINQUE MESI SONO TROPPO POCHI PER GARANTIRE IL MIRACOLO
Sul tavolo 88 milioni con i quali la Giunta si propone di sistemare e mettere a norma (quindi si ammette che oggi non lo sono) i Pronto Soccorso e il sistema di eliambulanze regionale, di rifare il parco ambulanze dellâAres 118,
di assumere gli equipaggi dei nuovi mezzi, di formare i volontari che assisteranno i pellegrini dellâAnno Santo. ancoraderoghe su deroghe al blocco del turn over. Nella peggiore delle ipotesi a cose fatte ci troveremo meglio di quanto siamo ora
IN PRIMO PIANO
di Giulio Terzi
Una sanitĂ tutta nuovacon la scusa del Giubileo
A prirĂ , a Ladispoli, il pros-simo 25 maggio la pros-sima Casa della salute. Il
territorio ne ha bisogno, sta periniziare la stagione estiva e ilquadrante Cerveteri-Ladispolitriplica i suoi abitanti. Non serveuna scatola vuota con serviziannunciati ma in progress, conpersonale a mezzo servizio e co-ordinamenti precari. l'espe-rienza di Ostia e Torrenovainduce ad essere prudenti, manon si sa mai. La struttura verrĂ attivatapresso il Poliambulatorio della viaAurelia e permetterĂ da un lato diavere sei posti per la degenza
breve e dallâaltra lâintegrazione coni servizi sociali. Lâopera è stata interamente proget-
tata dallâArea Tecnica della ASLRoma F, la Regione ha investitocirca 500mila euro per la ristrut-turazione dei locali e lâacquistodegli arredi.La Casa della Salute di Ladispolie Cerveteri sarĂ collegata con lestrutture di ricovero pubbliche eprivate accreditate, con le UnitĂ di Cure Primarie esterne allastruttura, con le farmacie pubbli-che e private e con gli altri pre-sidi presenti sul territorio pergarantire unâofferta di servizitale da assicurare lâefficace
presa in carico dei cittadini e il co-ordinamento delle risposte assi-stenziali.
Operazione Case della Salute,si apre anche quella di Ladispoli
Alessio DâAmato, responsabile della cabina di regia
Ă un film giĂ visto. LaRegione è inadem-piente, la Asl pure -lo sono sempre in unmodo o nellâaltro - e il
Gruppo San Raffaele (leggi Tosin-vest, famiglia Angelucci) può lan-ciare il suo ennesimo legittimoultimatum: non ci sono le condi-zioni per proseguire una attivitĂ im-prenditoriale complicata ed inperdita, Villa Buon Respiro, uncentro di avanguardia nel campodella riabilitazione e in particolarein quella equestre va chiusa, dipen-denti a casa e pazienti in carico allaAsl. Due elementi di pressione ef-ficacissimi. Lâavvocato Carlo Tri-velli, presidente del Cda delgruppo, uomo di raccordo storicodelle attivitĂ degli Angelucci e par-ticolarmente legato alla strutturaviterbese ha mandato una lettera alsindaco di Viterbo Leonardo Mi-chelini e ai sindacati Cgil, Cisl eUil. âDecorsi 15 giorni â afferma lamissiva â questa struttura dovrĂ so-spendere lâattivitĂ con la conse-guente messa in mobilitĂ deilavoratori, fino a che vengano ri-considerate le iniziative adottate.Conseguentemente, la Asl dovrĂ provvedere alla presa in carico deipazientiâ. âNei confronti del centro di riabili-tazione â sostiene Trivelli -, nono-stante lâemanazione del decreto dirinnovo dellâautorizzazione e di ri-lascio dellâaccreditamento istituzio-nale, da parte della Asl di Viterbo e,quindi, della stessa Regione, sonostate prese iniziative che rendonosempre piĂš difficile la gestione dellastruttura e incidono, peraltro, su unagravosa gestione dovuta alla partico-lare tipologia di pazienti, come piĂšvolte rappresentato. Ci si riferisce inparticolare â precisa â allâiniziativadella Asl di non consentire piĂš le atti-vitĂ svolte negli anni precedenti perfronteggiare particolari esigenze assi-stenziali di taluni pazienti bisognosi
di un maggior carico assistenziale conun organico aggiuntivo rispetto aquello previsto della normativa regio-nale di settore ivi compresa la guardiamedica h 24, assistenza erogata anchedurante gli eventuali ricoveri in ospe-dale e durante i soggiorni estivi pressostrutture alberghiere. Questa deci-sione ha giĂ obbligato il centro ad av-viare una procedura per la messa adisposizione di 28 unitĂ di personaleâ.Parole chiare, inequivocabili. Ma che
ricalcano episodi precedenti. Il SanRaffaele fa sul serio? E come essernecerti? Trivelli, ancora, accusa la Asldi pagare in ritardo le prestazioni e divoler certificare âsolo parzialmente,senza alcuna motivazione logica enormativa, le fatture relative alle atti-vitĂ per 20 prestazioni giornaliere se-miresidenziali e 100 prestazionigiornaliere ambulatoriali autorizzatee accreditate il 28 luglio 2014, rivolte,come è noto, a bambini con gravi di-
sabilitĂ â. Ma non è finita, la Asl di Vi-terbo, ânel proprio atto aziendalepubblicato il 21 aprile 2015 non haindicato per Villa Buon Respiro qualiattivitĂ autorizzate e accreditatequelle relative ai 100 trattamenti am-bulatoriali e ai 20 posti semi residen-ziali, in contrasto con quanto previstoe non ha neppure provveduto a retti-ficare tale omissione come da noiespressamente richiesto, ingenerandoulteriori incertezze e criticitĂ â.
In sostanza, alla fine del ragiona-mento, a queste condizioni assi-stere i pazienti assegnati ècomplicato, la gestione è in perdita.PerchĂŠ un imprenditore dovrebbecomportarsi diversamente? PerchĂŠdovrebbe perdere soldi e risorse?Per una vocazione sociale che nonè tenuto ad avere? Se il Grupponon avesse portato dipendenti e pa-zienti di altre sue strutture ad asse-diare i palazzi del potere sanitariocapitolino lòa letture potrebberoessere diverse. Ma messa cosĂŹ laquestioneâŚ.La Asl di Viterbo, daparte sua, ha giĂ risposto alla notacon la quale la San Raffaele annun-ciava la convocazione in via di ur-genza del proprio consiglio diamministrazione per deliberare lasospensione dellâattivitĂ della strut-tura Villa Buon Respiro. âNegli ul-timi due anni â ha ribattuto âlâimpegno dellâAzienda sanitaria lo-cale, finalizzato a garantire la conti-nuitĂ dei servizi erogati presso lastruttura di Villa Buon Respiro, èsempre stato costante, nonostantele vicende giudiziarie che hanno in-teressato il gruppo San RaffaeleSpa. Tale impegno, con un grandesforzo di chiarezza e di trasparenzada parte della Asl, si è concretizzatocon lâaccreditamento della strutturaVilla Buon Respiro e con la parte-cipazione consapevole di San Raf-faele Spa in tutte le fasi dellâiter chehanno preceduto lo stesso accredi-tamento. In considerazione diquanto sopra esposto â conclude la
Asl -, restano incomprensibili le mo-tivazioni addotte per la sospensionedelle attivitĂ , nĂŠ si comprende qualiatti la Asl di Viterbo e la RegioneLazio dovrebbero porre in essere perevitare tale decisioneâ. Eâ un dialogotra sordi. Ma si è arrivati troppe voltea questo punto per non pensare cheuna qualche via dâuscita non ci sia.Dovâè il trucco? Il San Raffaele ha ilcoltello dalla parte del manico, è soloun problema di cosa Asl e Regione
Laziola delSSanitĂ LazioCRONACHEvenerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 9
E lisabetta Volpe, ricercatrice, ricer-catrice del Laboratorio di Neu-roimmunologia della Fondazione
Santa Lucia, èâ uno dei âcervelliâ ita-liani che hanno deciso di tornare in pa-tria dopo aver cercato la affermazioneprofessionale e scientifica oltreoceano. Sotto questa veste è stata pro-tagonista qualche giorno fa a New York,in sede di presentazione del libro diElisa Simonelli dal titolo: âIl paese dovetutto è possibileâ: la Volpe è infatti unadelle 22 persone intervistate dallâau-trice per realizzare il suo volume, prota-gonista di una storia italiana in cui ilmerito e il talento hanno abbattuto qua-lunque ostacolo. Laureatasi in Italia,
con un Dottorato di Im-munologia conseguitopresso lâUniversitĂ TorVergata di Roma, ha ma-turato infatti unâespe-rienza allâestero durantela sua attivitĂ di ricercaallâIstituto Curie di Pa-rigi. Ora ElisabettaVolpe è una ricercatricedi punta nel ristrettoorizzonte italiano, allâin-terno dei programmi difinanziamento per âGio-vani Ricercatoriâ delMinistero della Salute, è stata respon-sabile di un progetto di ricerca - âT hel-
per 9 cells induced byplasmacytoid dendriticcells regulate interleu-kin-17 in multiple scle-rosisâ â che hamostrato lâefficaciadella proteina IL-9 nelrallentamento dellaprogressione della scle-rosi multipla. Lo studio,pubblicato sulla rivistaClinical Sciences, portadirettamente ai lavorinel Laboratorio di Im-munologia della Fon-
dazione S.Lucia, diretto dal Dott. LucaBattistini.
Uno dei progetti in corso è la naturaleevoluzione dei risultati riportati su Cli-nical Sciences. ÂŤOra vogliamo capiremeglio i meccanismi che portano allaproduzione della IL-9 â spiega Elisa-betta -. Lâobiettivo è quello di potenziarefarmacologicamente questi meccani-smi nei pazienti e sfruttare le funzionibenefiche della proteinaÂť. Un secondoprogetto è in collaborazione con Clau-dio Sette, direttore del Laboratorio diNeuroembriologia della Fondazione. ÂŤCiproponiamo di studiare la generazionedi una popolazione cellulare coinvoltanella patogenesi della sclerosi multipla,chiamata Th17Âť - spiega ancora la ricer-catrice.
I âcervelliâ a volte ritornanodi Marco De Leo
IL GRUPPO SAN RAFFAELE ANNUNCIA: REGIONE E ASL INADEMPIENTI, QUESTA VOLTA CHIUDIAMO DAVVERO
La situazione è paradossale, la struttura d'eccellenza serve veramente al territorio, vi si pratica una riabilitazione equestre di altissimo livello. Nel
programma della kermesse di Piazza di Siena il carosello dei ragazzi disabili del Centro è previsto in scaletta. Non è solo una questione di conti, câè dell'altro?
IN PRIMO PIANO/2
di Franco Mirano
AUTRICE DI STUDI SULLE POSSIBILITĂ DI RALLENTAMENTO DELLA SCLEROSI MULTIPLASANITA&RICERCA
Lâennesimo ultimatumper Villa Buon Respiro
Elisabetta Volpe
La storia vincente di Elisabetta Volpe, ricercatrice del Laboratorio di Neuroimmunologia della Fondazione Santa Lucia
CRONACHEvenerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 11
DAL 19 AL 21 GIUGNO LA MANIFESTAZIONE CHE APRE LâESTATE
A Fiumicino una Notte Bianca lunga tre giorniIl porto si animerĂ con il Beer & Food Village tra musica, balli, enogastronomia e soprattutto con gli stand
dedicati alle birre artigianali prodotte dai maestri italiani. Sabato 20 e domenica 21 immancabile appuntamentoper gli amanti del mare e della nautica con il Campionato Italiano Off Shore, tappa del Campionato Mondiale
TEMPO LIBERO
I l conto alla rovescia è co-minciato: Fiumicino siprepara ad ospitare lalunga Notte Bianca delleSport, in programma dal
19 al 21 giugno prossimi. Si trattadella seconda edizione dellâeventoche, lo scorso anno, al suo debutto,ha collezionato ben 30 mila pre-senze che, nelle intenzioni degliorganizzatori, questâanno potreb-bero raddoppiare. Cuore dellaNotte Bianca, voluta dallâammini-strazione comunale guidata dalsindaco Esterino Montino, sarĂ ancora il Porto di Fiumicino, loca-tion ideale per ospitare le tre gior-nate del Campionato ItalianoOffshore, che si svolgeranno inconcomitanza. E per le tre gior-nate, piazzale Mediterraneo, adia-cente alle tribune pubbliche dallequali sarĂ possibile assistere allegare, ospiterĂ il Villaggio Beer &Food, vero e proprio festival deisapori italiani e dellâeccellenzadella nostra enogastronomia, conun focus dedicato alla birra artigia-nale.Infatti, tra i 44 stand enogastrono-mici, molti saranno quelli dedicatialla spumeggiante bevanda, pro-dotta dai birrifici artigianali se-condo tecniche tradizionali osecondo i piĂš moderni dettami.Tutti i maestri birrai sono accomu-nati perĂ dalla qualitĂ del pro-dotto, dalla cura nellapreparazione, dalla selezione ac-corta degli ingredienti necessari adare ad ogni birra una sua spiccatapersonalitĂ , una sfumatura parti-colare, una diversa gradazione, unanota unica magari grazie a qualcheincursione negli stili internazio-nali. Insomma, una gioia per i pa-lati piĂš esigenti. E peraccompagnare ogni sorsata dibirra, ecco i prodotti della gastro-nomia italiana e quelli mutuati
dalle tradizioni culinarie straniere.Non solo birra e buon cibo, co-munque al Beer & Food Village.PerchĂŠ piazzale MediterraneoospiterĂ anche unâampia areagioco per i bambini, una pista daballo e soprattutto il grande palcoper concerti, cabaret, spettacoli edimostrazioni. Soprattutto, il mare di FiumicinoospiterĂ uno degli eventi piĂš attesidagli amanti dei motori. PerchĂŠ, inconcomitanza con la Notte Biancaqui farĂ tappa il Campionato Ita-liano Off Shore, con protagonistail campione del mondo di Endu-rance e cittadino di Fiumicino,Maurizio Schepici. Il CampionatoItaliano Off Shore, che si disputain mare aperto, è ormai da anni lapunta di diamante tra le varie di-
scipline della Federa-zione Italiana Moto-nautica (FIM),lâorgano di controllo diquesta categoria disport, e tappa obbliga-toria per chi vogliapartecipare ai Cam-pionati del Mondo,con concorrenti datutti i continenti cherichiamano sponsor efinanziatori dagli StatiUniti agli EmiratiArabi. Insomma,unâoccasione irripeti-bile per vedere dalvivo i bolidi del mare sfrecciare trale acque di Fiumicino. Sabato 20giugno - alle 10,14 e alle 11,45 - siterranno infatti le sessioni di prove
uff icialiOff Shore3000 e5 0 0 0 .D o m e -
nica 21 - alle 10,30 e alle 12 - tutticon il fiato sospeso con le due garevalide per il Campionato nazio-nale. La competizione sportiva si
concluderĂ alle 13,30 con la pre-miazione dei vincitori nelle duecategorie.Lâaltro appuntamento per gli ap-passionati della velocitĂ e dei mo-tori, è quello di domenica 21, dalle9 in poi, per il raduno di Ferrari eTuning, dove nulla è prodotto inserie.
N on solo mare e sport legati allâacqua. Fiumicino punta a fare il saltodi qualitĂ e si candida ad ospitare le prossime edizioni degli Interna-zionali di Tennis, appena conclusi al Foro Italico di Roma. Non si tratta
di un semplice desiderio del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, ma diunâipotesi che potrebbe trasformarsi in realtĂ , come sembra dimostrarelâinattesa apertura di Angelo Binaghi, presidente della Federazione ItalianaTennis (Fit), e di Giovanni Malagò, presidente del Coni, soprattutto conside-rando la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024. Eâ stato proprio Angelo Binaghi ad entrare nei dettagli e a contribuire a darcorpo allâipotesi: âEâ una possibilitĂ che condivido pienamente - ha spiegatoil numero uno della Fit - per svariati motivi: qui al Foro Italico non ci stiamopiĂšâ, senza nascondere una nota di soddisfazione nella voce, visto e consi-derato che lâedizione appena conclusa degli Internazionali di Tennis, che haportato a Roma i piĂš grandi atleti del mondo, ha fatto registrare nuovi recordcon 26 milioni di euro di fatturato (+15% dal 2014, +58% dal 2011), di cuiquasi 9 milioni e 600mila per la vendita dei biglietti (+116% del 2011).Quanto al sindaco di Fiumicino Montino, ha subito fatto sapere che la suacittà è pronta. "L'ipotesi di portare il grande tennis a Fiumicino non può chetrovarmi d'accordo. Sarebbe un sogno poter ospitare gli Internazionali dâIta-lia, uno dei tornei piĂš prestigiosi al mondo, e accogliere i grandi campioni
della racchetta. Ma visto che sono da sempre abi-tuato a preferire i fatti alle parole, posso giĂ direche ho un'idea molto concreta per un'area sul no-stro territorio in grado di ospitare un grande centrosportivo riservato al tennis", ha aggiunto. Si tratte-rebbe di unâarea a pochi minuti dal lâaeroporto in-ternazionale Leonardo da Vinci e dallâautostrada,dal Grande Raccordo Anulare di Roma e dalle lineeferroviarie. Caratteristiche grazie alle quali Fiumi-cino ben si presta, ha chiosato Montino, ad ospi-tare anche un grande impianto sportivo in vista deiGiochi Olimpici del 2024.
Internazionali di Tennis in riva al mare giĂ dal 2016?
IL PROGETTO
Ă in uscita in questi giorni il nuovo numero del magazine gratuito dedicato allabirra artigianale Il Birrafondaio. All'interno della rivista troverete le rubriche fisse,l'Abirracedario, Questioni di stile e Avanzi di birra e una bella intervista a unodegli uomini simbolo della birra artigianale italiana, Leonardo Di Vincenzo di Birradel Borgo. Potrete inoltre scoprire in un'infografica quanta acqua ci vuole perportare nel vostro bicchiere alcune tra le bevande piĂš diffuse nel nostro Paese ei dettagli di una collaborazione italo-tedesca che arriverĂ sul mercato in estate,quella tra Birradamare e lo storico birrificio Mahrs. Non mancheranno infine tantecuriositĂ e notizie interessanti su un mondo, quello della birra artigianale, in con-tinua crescita ed evoluzione.
Il nuovo numero del birrafondaio
Esterino Montino, sindaco di Fiumicino
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venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 13 RUBRICHE
H a trent'anni e non li di-mostra. Parliamo dellamanifestazione "Ge-
lato a Primavera", ideata e orga-nizzata dall'Associazione ItalianaGelatieri, nata nel (lontano?)1986, esattamente il 21 marzo,giorno dell'equinozio di Prima-vera. Sono trentâanni che i bam-bini, nell'ultima settimana dimaggio, possono ritirare nellaloro scuola lâapposita cartolinacon la quale recarsi in una delletante gelaterie romane che ade-riscono allâiniziativa per gustareun cono gelato gratuito. Que-stâanno i giorni utili sono quelliche vanno dal 25 maggio al 2 giugno.E pensare che siamo nell'epoca del "preferisco l'happymeal alla pizza", per citare la pubblicitĂ che ha creatotanto scandalo lo scorso mese, proponendo la scenettadel bambino che alla tonda bontĂ napoletana preferi-sce il panino preconfezionato e standardizzato dellanota catena di fast food americana.Ma non è sempre cosĂŹ: gli italiani amano ancora (e di-fendono) i prodotti tipici, genuini e artigianali comeil gelato.SarĂ per questo che "Gelato a Primavera", iniziativanata per sponsorizzare il gelato artigianale e difenderlodagli "attacchi" che venivano dalle pubblicitĂ dei pro-dotti confezionati delle multinazionali, che proprionegli anno Ottanta spiccavano il volo, continua adavere successo. Le modalitĂ sono immutate dal 1986:una semplice cartolina con i quadretti e la scritta incorsivo, stile prima elementare, la gelateria vicino allascuola e il cono gelato, rigorosamente artigianale, dagustare con i compagni e con i genitori.L'intuizione del presidente dell'Associazione ItalianaGelatieri Alberto Pica non ha avuto bisogno di cor-
rettivi per mantenere costante il successo negli anni,registrando l'adesione non solo delle gelaterie romane,ma anche di molti altri gelatieri sparsi per l'Italia.Come a Torino, dove lo scorso 21 marzo si è svoltal'iniziativa con molti degli stessi partecipanti del 1986.Raccontando l'incontro con il grafico che diede vitaalla sua idea, il presidente Pica ha spiegato: "A queitempi non c'erano i computer e il grafico fece tutto amano, ma non ci fu bisogno di altro. CosĂŹ partĂŹ la no-stra avventura e pochi avrebbero creduto che potessearrivare a compiere trentâanni".La bontĂ della manifestazione ha permesso che nonmancasse mai il sostegno delle istituzioni, confermatoanche per l'edizione 2015 sia con il patrocinio dell'As-sessorato a Roma Produttiva, concesso dall'assessoreMarta Leonori, che dell'Assessorato alla Scuola, nellapersona di Masini.Inoltre, con lo slogan di quest'anno "E' buono e donaun sorriso" l'Associazione Italiana Gelatieri dĂ il viaalla collaborazione con l'Associazione Italiana per lalotta al Neuroblastoma, onlus che sostiene la ricercaper la cura dei tumori infantili.
LâINIZIATIVA DAL 25 MAGGIO AL 2 GIUGNO PROSSIMISCELTI PER VOI
Bambini, scuola e gelato: squadra che vince non si cambia
Ă un evento a misura di famigliaquello in programma il 23 e il 24maggio presso Factory - Spazio
Giovani di Roma Capitale di piazza OrazioGiustiniani, presso la CittĂ dellâAltra Eco-nomia. â I diti in pasta. Alimentiamo buoneabitudiniâ è il titolo scelto per questa iniziativacon lâIstituto Zooprofilattico del Lazio e dellaToscana Aleandri. Infatti, sebbene le regoledella buona educazione a tavola imponganodi usare con attenzione mani e dita, di nongiocare con il cibo e di sporcarsi il meno pos-sibile, mettere le mani in pasta e toccare conmano gli alimenti rappresentano un ottimopunto di partenza per acquisire corrette abi-tudini alimentari. Per questo, il 23 e il 24 maggio, lo Spazio Gio-vani di Roma Capitale sarĂ dedicato al pub-
blico di grandi e piccini che per due giorni po-tranno partecipare a laboratori didattici, rica-vare suggerimenti, indicazioni utili e consigli,in chiave ludica e coinvolgente, sulle corretteabitudini alimentari. La manifestazione, inlinea con EXPO 2015, prevede laboratori, gio-chi, mostre e letture sul rispetto per lâam-biente e porrĂ lâattenzione proprio sul legametra cibo, ambiente e salute. L'Istituto Zoopro-filattico Sperimentale Lazio e Toscana ha al-lestito un proprio laboratorio didattico dove,al posto delle provette e degli strumenti per le
analisi, il pubblico potrĂ trovare un grandee colorato frigorifero, un rinnovato GiocodellâOca e molto altro ancora a disposi-zione dei bambini "perchĂŠ il consumo con-sapevole degli alimenti - ha spiegato RemoRosati, direttore generale dellâIstituto - è unpercorso che comincia da bambini, è ungioco dove tutti vinciamo benessereâ.
Per approfondire i temi legati alla nutrizione,nel pomeriggio di sabato sarĂ possibile ascol-tare i consigli di dietologi, psicologi della nu-trizione ed esperti.
I diti in pastaSabato 23 e domenica 24 maggio
Orari: dalle 10 alle 18 Factory â Spazio Giovani
Roma CapitalePiazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Ingresso gratuito fino a 18 anniInfo: 060608
Con âi diti in pastaâ si impara a mangiare beneAPPUNTAMENTO ALLO SPAZIO GIOVANI DI ROMA CAPITALE
Spegne trenta candeline la manifestazione âGelato a Primavera",ideata dall'Associazione Italiana Gelatieri a Roma e in varie cittĂ
d'Italia per la promozione del prodotto artigianale italiano. Un conogratis presentando le cartoline distribuite nelle scuole cittadine
Lâiniziativa con la collaborazione dellâIstituto Zooprofilattico del Lazio è dedicata alle famiglie. Laboratori, giochi e tanti consigli per insegnare a grandi e piccoli il segreto del benessere a tavola
Molte le gelaterie sorte nel 2014, a differenza del resto dâItalia. Doveduemila esercizi hanno chiuso. Richieste di coni e coppette stabili
E câè persino chi ha incrementato le vendite del 3 per cento
Se le previsioni meteo e quelle degli indicatori macroeconomici non ingannano, lâestate2015 sembra destinata a passare alla storia come una delle piĂš calde degli ultimi tren-tâanni e come quella della tanto attesa ripresa economica. Di pari passo, sembra desti-
nata a segnare la rivincita di unâeccellenza della gastronomia Made in Italy come il gelatoartigianale. Mentre Roma sembra dal canto suo destinata a confermarsi come la âcapitaleâdel gelato artigianale.Sono i dati a conferire questo saporitissimo primato alla cittĂ eterna. Infatti, lâestate del 2014,fresca e piovosa, con gli italiani attanagliati da una lunga e sfiancante crisi economica, ha fattoregistrare un calo del 4 per cento nel consumo di coni e coppette. Di pari passo, circa 2000 ge-laterie hanno chiuso i battenti su tutto il territorio nazionale. Ovunque, tranne che a Roma. Nellacapitale, infatti, il numero delle gelaterie è cresciuto lo scorso anno tra lâ8 e il 10 per cento e ilconsumo di gelati si è mantenuto decisamente stabile, facendo anzi registrare in qualche casoincrementi nellâordine del 3 per cento circa. Come spiegare questo fenomeno in controtendenzarispetto al dato nazionale? A farlo è Claudio Pica, vice presidente Fiepet Confesercenti, che giĂ lo scorso anno diagnosticava con precisione le ragioni del successo del gelato e delle gelateriedellâUrbe: âVanno bene solo le gelaterie che hanno ammodernato l'attivitĂ e investito sulla qua-litĂ . Il buon gelato artigianale si conferma un prodotto dâeccellenza del Made in Italyâ. Insomma,un primato tutto romano, che i maestri gelatai capitolini sembrano intenzionati a difendere adenti stretti.
QualitĂ e innovazione premiano la capitaleConsumi in crescita anche nellâanno nero
IL TREND
di Alessandra Tardiola
venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 14RUBRICHE
Samuele Bersani torna ad esibirsilive il 30 maggio all'Audito-rium Parco della Musica di
Roma con âPlurale Unicoâ, una sola eirripetibile serata che, nel come indicail nome stesso, racchiude il senso del-l'unicitĂ dell'evento. Sul palco, insiemealla sua band storica, Bersani ospiterĂ infatti amici e colleghi che si mescole-ranno con lui in uno spettacolo diforza corale. Dopo il tour di âNuvolaNumero Noveâ, che aveva affascinatole platee di tutta Italia, Samuele si ri-presenta dal vivo con lo stesso incanto,questa volta per un concerto speciale,dove le canzoni avranno i suoi colorima anche quelli di chi lo affiancherĂ elo verrĂ a trovare. Infatti al concertoromano nella Sala Santa Cecilia parte-ciperanno Carmen Consoli, Capa-rezza, Malika Ayane, Pacifico, MusicaNuda. E non sono escluse aggiuntedellâultima ora. Il concerto fa da pro-logo a una ripresa del tour dellâartista. Lâautore di âSpaccacuoreâ ha dalla suauna lunga carriera, con un debutto ar-tistico di tutto rispetto nel 1991 allâin-terno del tour âCambioâ di LucioDalla: âIl Mostroâ è una ballata ipno-tica, racconta di un mostro peloso e gi-gante, a sei zampe, che viene ucciso innome della sua diversitĂ . Da allora ilcantante e autore romagnolo ha colle-zionato collaborazioni illustri e suc-cessi: ha scritto testi per FiorellaMannoia, Mina e Ornella Vanoni. Sua
I l rock indipendente nazionale trova una suanuova vetrina, completamente gratuita, con itre giorni della prima edizione del âNessun
Dorma-Rock Festivalâ che animerĂ la pineta comu-nale di Guidonia Montecelio, importante centrodellâarea tiburtina a pochi chilometri da Roma, dal12 al 14 giugno prossimi. Sul palco si alternerannoi migliori nomi del rock indie italiano come il Pandel Diavolo, Il Muro del Canto, Kutso, Marta suiTubi, Il Management del dolore post operatorio eFast Animals and Slow Kids.Unâiniziativa, questo âNessun Dorma-Rock Festi-valâ, in grado di convogliare nel centro Italia le pro-poste della nuova musica indipendente italiana,quella slegata dalle solite logiche, radiofoniche e te-levisive. Una kermesse nata anche per soddisfare larichiesta di moltissimi giovani residenti in que-stâarea metropolitana che hanno bisogno di vederrappresentata anche la loro cultura e le proprie pas-sioni musicali, rispetto a quelle spesso usa e gettaimposte dal mercato discografico. Il festival po-trebbe poi portare a Guidonia molti giovani prove-nienti da Roma e dalle cittĂ limitrofe. Un obiettivopossibile che non solo favorirebbe il commercio edil turismo cittadino, ma anche quel concetto di ag-gregazione sociale che vede giĂ la cittĂ di GuidoniaMontecelio, dove si svolgono altre interessanti ma-nifestazioni (âFairyland Celtic Festivalâ, dedicatoal folk celtico), importante polo culturale nellâam-bito dellâarea metropolitana. E, per ampliare lo spet-tro delle iniziative, questo nuovo festival di rockindipendente sembra decisamente unâottima idea.Per quanto riguarda il programma musicale si partevenerdĂŹ 12 con Il Pan del Diavolo, lâesplosivo duopalermitano che sta portando in tour le canzoni delnuovo lavoro âRockfolkboomâ, una miscela di folk
rock dâoltreoceano e carisma mediterraneo. A se-guire sarĂ la volta de Il Muro del canto formazionecapitolina che fa della sua romanitĂ una bandiera.Fra racconti e canzoni dâautore appassionate, pro-testa e riflessione, andrĂ in scena il lato piĂš oscuro,duro e moderno della tradizione. Sabato 13 gli attesissimi Kutso, reduci dalla fortu-nata partecipazione allâultima edizione del Festivaldi Sanremo con il brano âElisaâ. Il quartetto capita-nato da Matteo Gabianelli propone spettacoli tra-volgenti, capaci di coinvolgere ed entusiasmare ilpubblico fra dinamiche imprevedibili e intelligentitesti al vetriolo. Dopo di loro i Marta sui Tubi,
senza dubbio tra le piĂš impor-tanti realtĂ musicali dellâat-tuale panorama rock italiano.Anche per loro una partecipa-zione al Festival di Sanremodel 2013 ma, soprattutto,unâattitudine ai live che nonteme paragoni. Grintosi, di-namici e compatti, concertodopo concerto.La serata di domenica 14(quella finale) vedrĂ il live deIl Management del dolorepost operatorio. Interessan-tissimi originali e provocatoripresenteranno il nuovo lavoroâI Love Youâ. Chiuderanno lakermesse i Fast Animal andSlow Kids, tra le novitĂ piĂšfresche che il rock indipen-dente ha partorito negli ul-timi anni. I FASKpresenteranno al pubblico illoro ultimo lavoro in studio
âAlaskaâ. A condurre le tre serate sarĂ il giornalistae critico musicale Federico Guglielmi mentre, al-lâinterno dellâarea attrezzata, ci saranno numerosipunti vendita con vinili, libri, cd, magliette e gadgetoltre agli immancabili stand gastronomici con ec-cellenti prodotti del territorio.
Nessun Dorma Rock FestivalDal 12 al 14 giugno 2015
Pineta comunale di GuidoniaPiazza Caduti di Nassiriya
Apertura area concerti h 19Ingresso gratis
Info: www.nessundormarockfest.it
DAL 12 AL 14 GIUGNO LA RASSEGNA DEDICATA ALLâINDIE CON IL MURO DEL CANTO E KUTSOSCELTI PER VOI
Nessun dorma, a Guidonia câè il Rock Festivaldi Tonino Merolli
La grande festa in musica di Samuele Bersani ALLâAUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA IL 30 MAGGIO
D al 3 al 7 giugno il palcoscenico del Teatro Argentina ac-coglie lâultimo gioiello drammaturgico di unâartista che ha at-traversato la storia del teatro e dello spettacolo italiano,
Franca Valeri, protagonista del suo âIl cambio dei cavalliâ, direttoda Giuseppe Marini. Con lâattrice, sul palco, sono impegnati Ur-bano Barberini e Alice Torriani. Una carriera unica, quella diFranca Valeri, durata oltre sessantâanni, fra teatro, radio, cinema e te-levisione, caratterizzata da uno stile inconfondibile, basato su un usointelligente e sottile dellâironia. A conferma della sua inesauribile vi-talitĂ artistica, ci regala oggi il suo ultimo lavoro drammaturgico, nelquale il pungente sarcasmo si sposa ad una meravigliosa arguzia discrittura. âIl cambio dei cavalliâ è un testo che coinvolge, diverte e fariflettere grazie al piglio forte e svagato dei personaggi che lo ani-
mano, ai dialoghi vivaci e ricchi dâintelligente e amabile ostilitĂ , allebattute brillanti e caustiche. Sul palcoscenico si muovono una vecchiasignora ironica e raffinata; un ricchissimo imprenditore (figlio del-lâamante storico della signora); una specie di escort, arrampicatricesociale. Lâimprenditore sfreccia lungo la sua vita, ma sempre piĂšspesso si concede una sosta, il cambio dei cavalli, appunto, da questasua improbabile e comprensiva matrigna. Con lei intrattiene discorsibizzarri, ma che toccano nel profondo la sua debolezza esistenziale.Nonostante tutto, la ragazza, alla fine, se lo sposerĂ .
Il cambio dei cavalliDal 3 al 7 giugno 2015Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina 52, RomaBiglietti da ⏠12 a ⏠29 Info e orari: 06 684000345
ALLâARGENTINA DAL 3 AL 7 GIUGNO
TEATRO INDIAIn scena âLa cerimoniaâDal 28 al 30 maggio il Teatro India proponeâLa cerimoniaâ, spettacolo teatrale conlâadattamento di Attilio Marangon e la regiadi Roberto Gandini. Protagonisti sono i gio-vani attori con e senza disabilitĂ del Labo-ratorio Teatrale Integrato Pietro Gabrielli,per accompagnarci in un lungo viaggio poe-tico da âLe Baccantiâ di Euripide a âLenozzeâ di Cechov a âLa visita di condo-glianzeâdi Achille Campanile. Ingresso libero su prenotazione; info 0658333672
PARCO DELLA MUSICABanda Elastica Pellizza
Spiritosi, ironici, divertenti: sono i cinquedella Banda Elastica Pellizza che il 24 mag-
gio alle 21, nel Teatro Studio Borgna del-lâAuditorium Parco della Musica presentanoil loro ultimo album, âEmbèâ. Si tratta di undisco maturo, divertente e divertito, dodici
nuove canzoni firmate da Daniele Pellizzari(chitarra e voce) ed eseguite con Alessan-
dro Aramu al basso, Paolo Rigotto alla bat-teria, Bati Bertolio alla fisarmonica e
Andrea Sicurtella alla chitarra e ai flauti.Biglietti ⏠12; info 0680241281
ORION LIVELo âStatusâ di MarracashSerata a tutto rap, il 28 maggio prossimo,allâOrion Live Club di viale Kennedy 52, aCiampino. Sul palco ecco Marracash, al se-colo Fabio Bartolo Rizzo, considerato unodei principali rapper italiani. PresenterĂ liveil suo ultimo album, âStatusâ, per il quale siè avvalso di importanti collaborazioni conartisti come Tiziano Ferro, Fabri Fibra,Neffa. Biglietti ⏠19,55; info 06 80241281
TEATRO OLIMPICOOmaggio ai Pink Floyd
MartedĂŹ 26 maggio appuntamento al Tea-tro Olimpico di piazza Gentile da Fabrianocon i Fluido Rosa, storica cover band deiPink Floyd. Il gruppo proporrĂ la sua ver-
sione di âThe Wallâ, opera simbolo e altempo stesso ritratto allucinato della nostraepoca, realizzato con proiezioni video, sce-
nografie e coreografie che coinvolgono ben30 artisti sul palco.
IN PRIMA FILA
è la colonna sonora del film di Aldo,Giovanni e Giacomo, âChiedimi sesono feliceâ. Ai suoi album hanno col-laborato Stefano Bollani, Fausto Me-solella degli Avion Travel, FerruccioSpinetti di Musica Nuda, CesarePicco, Rocco Tanica, Fabio Concato eSergio Cammariere. Preceduto dal sin-golo âEn e Xanaxâ, nel settembre 2013è uscito il nuovo e sorprendente albumdi inediti, âNuvola numero noveâ.
Samuele Bersani30 maggio 2015, h 21
Auditorium Parco della Musica,Sala Santa Cecilia
Biglietti da ⏠30 a ⏠50Info 06 8024 281
direttore responsabileGiovanni Tagliapietra
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n° 266 del 27 novembre 2014
Franca Valeri, la vecchia signora graffia ancora
I Kutzo nella loro esibizione al Festival di Sanremo
venerdĂŹ 22 maggio 2015 pagina 15
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