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Il Nuovo Corriere - Online-News · quasi. Un esempio. Adesso Roma ha un palazzo dei congressi bello...

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di Roma e del Lazio SABATO 5 NOVEMBRE 2016 numero 68 anno II - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il C i sono fatti ed eventi che danno l’impressione di un grande cambiamento, di un definitivo “voltar pagina”, anche se poi, a guardarci bene, si scopre che era tutto un napoleta- nissimo “facite ammuina”, o quasi. Un esempio. Adesso Roma ha un palazzo dei congressi bello come pochi altri al mondo, la Nu- vola dell’Eur. Ebbene, cos’è cam- biato rispetto all’ altro ieri? O ancora. Dal giugno scorso la Città Eterna ha un sindaco, Virginia Raggi, eletto con poco meno del 70% di consensi. Una valanga che l’autorizzerebbe a fare tutto ciò che ha promesso ai cittadini ro- mani, che proprio per questo l’hanno preferita al candidato del Partito Democratico. Ma anche qui: cosa è cambiato finora ri- spetto a prima del voto? A sugge- rirmi il paragone, a prima vista incomprensibile, tra la Nuvola e il nuovo primo cittadino della Ca- pitale è stata la cronaca di questi ultimi giorni, per la precisione proprio la solenne inaugurazione del palazzo dei congressi. Dove, come era già accaduto a fronte di un altro grande progetto ora ab- bandonato - la candidatura al- l’organizzazione dei Giochi del 2024 - si sono viste fianco a fianco due realtà: quelle dei pro e dei contro. A prescindere. I fischi che sabato scorso sono stati rivolti alla Raggi quando ha ricordato il costo (tra i 450 e i 500 milioni di euro, la cifra esatta forse non la conosceremo mai) della Nuvola e sottolineato che, fosse stato per lei, “non sarebbe stata costruita”, mi hanno riman- dato al “no” del sindaco al pro- getto olimpico. Questa incapacità di governare sta diventando imbarazzante di Carlo Rebecchi di Giulio Terzi La fronda dei dirigenti capitolini IN PRIMO PIANO/LA RIVOLUZIONE GRILLINA TROVA LE BARRICATE Il caso Marra non è stato ancora risolto, come molti pensavano, e si va a sommare alle resistenze alla riforma della macrostruura capitolina e al futuro delle 160 figure apicali destinate a ruotare negli incarichi. Litigano anche gli elei a cinque stelle e i tecnici prestati alla politica. La confusione è grande e genera equivoci nei ruoli e nella gestione del potere A ncora una volta il Movimento Cinque Stelle è pri- gioniero di se stesso e incapace di affrontare in anti- cipo e in modo corretto i problemi. Che per cambiare radicalmente le cose in Campidoglio, sra- dicare atteggiamenti pericolosi, rivitalizzare l’ammi- nistrazione e rimetterla in corsa fosse necessaria una rivoluzione era nei piani. Aveva aperto la strada il commissario Tronca. Ma trovare un equilibrio con la dirigenza, con le figure apicali che ma- terialmente mandano avanti la macchina è necessario e urgente. E per arrivarci serve una buona dose di realpolitik che al Movimento difetta ancora parecchio. Eppure il M5S aveva già potuto osservare dal di dentro il sistema, la macchina. Avrebbe potuto presentarsi con delle soluzioni in tasca per ogni problema. Niente da fare. Come diciamo in altra pagina forse i grillini non sono ancora suf- ficientemente maturi. Sia chiaro a tutti, Roma non ne può più di certi equivoci e di certi impasse, ai romani non interessa oltre un certo limite il nome e la storia personale e politica delle persone che il sindaco Raggi vuole al suo fianco per governare. Ci lllude- vano tutti che la fase delle polemiche sul cerchio magico fosse su- perata, non è così. E non dimentichiamoci che congelata nel freezer c’è ancora il caso Muraro, pronto ad esplodere. In poche parole è abbastanza ovvio la questione Marra e altre similari non possono paralizzare l’amministrazione. La Raggi è stata votata e si assuma le sue responsabilità. In pubblico e in privato difende la sua scelta lasciandosi alle spalle l’irritazione dei consiglieri e dei parlamentari grillini. E’ convinta che non si debba dare all’esterno l’impressione di una resa, ed ha ragione. Virginia è testarda. Irre- movibile nonostante Grillo. segue a pagina 3 segue a pagina 2 L a giunta Raggi colpisce ancora. Con un uso quantomeno disin- volto del TUEL - testo unico degli enti locali – e con scarso senso dell’opportunità e del ridicolo. Non bisogna avere paura di dirlo. l'Assessore alla mobi- lità Linda Meleo ha fatto ratificare con delibera apposita e con stampi- gliatura “urgente” la nomina di un consulente per i temi della ciclabilità a Roma. C’è poco da ridere, si tratta diun esperto in grado di riferire sulle esigenze dei ciclisti romani o meglio dei cittadini che vogliono usare o già usano le due ruote come mezzo di trasporto primario nella capitale. Non c’era altro di più urgente da fare, come ad esempio realizzare un atterraggio morbido per la mega delibera anti- smog o pianificare un piano – urgente – per l’as- sistenza domiciliare, per i rom, per gli sbandati, per gli abusivi? IL CASO I pastIccI EvItabILI DELLa GIunta GGI Scivolone a due ruote Con tue le emergenze sul tappeto era necessario nominare un consulente (retribuito) per i temi della ciclabilità capitolina, per di più irritando una delle categorie più susceibili della capitale? di Cornelius segue a pagina 2 SANITÀ Con il numero unico si rischia la pelle Tagliapietra a pagina 9
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di Roma e del Lazio SABATO 5 NOVEMBRE 2016numero 68 anno II - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Ci sono fatti ed eventi chedanno l’impressione diun grande cambiamento,

di un definitivo “voltar pagina”,anche se poi, a guardarci bene, siscopre che era tutto un napoleta-nissimo “facite ammuina”, oquasi. Un esempio. Adesso Romaha un palazzo dei congressi bellocome pochi altri al mondo, la Nu-vola dell’Eur. Ebbene, cos’è cam-biato rispetto all’ altro ieri? Oancora. Dal giugno scorso la CittàEterna ha un sindaco, VirginiaRaggi, eletto con poco meno del70% di consensi. Una valanga chel’autorizzerebbe a fare tutto ciòche ha promesso ai cittadini ro-mani, che proprio per questol’hanno preferita al candidato delPartito Democratico. Ma anchequi: cosa è cambiato finora ri-spetto a prima del voto? A sugge-rirmi il paragone, a prima vistaincomprensibile, tra la Nuvola e ilnuovo primo cittadino della Ca-pitale è stata la cronaca di questiultimi giorni, per la precisioneproprio la solenne inaugurazionedel palazzo dei congressi. Dove,come era già accaduto a fronte diun altro grande progetto ora ab-bandonato - la candidatura al-l’organizzazione dei Giochi del2024 - si sono viste fianco a fiancodue realtà: quelle dei pro e deicontro. A prescindere.I fischi che sabato scorso sonostati rivolti alla Raggi quando haricordato il costo (tra i 450 e i 500milioni di euro, la cifra esattaforse non la conosceremo mai)della Nuvola e sottolineato che,fosse stato per lei, “non sarebbestata costruita”, mi hanno riman-dato al “no” del sindaco al pro-getto olimpico.

Questa incapacità

di governaresta diventandoimbarazzante

di Carlo Rebecchi

di Giulio Terzi

La fronda dei dirigenti capitolini

IN PRIMO PIANO/LA RIVOLUZIONE GRILLINA TROVA LE BARRICATE

Il caso Marra non è stato ancora risolto, come molti pensavano, e si va a sommare alle resistenze alla riforma dellamacrostruttura capitolina e al futuro delle 160 figure apicali destinate a ruotare negli incarichi. Litigano anche gli eletti acinque stelle e i tecnici prestati alla politica. La confusione è grande e genera equivoci nei ruoli e nella gestione del potere

Ancora una volta il Movimento Cinque Stelle è pri-gioniero di se stesso e incapace di affrontare in anti-cipo e in modo corretto i problemi. Che percambiare radicalmente le cose in Campidoglio, sra-dicare atteggiamenti pericolosi, rivitalizzare l’ammi-

nistrazione e rimetterla in corsa fosse necessaria una rivoluzioneera nei piani. Aveva aperto la strada il commissario Tronca. Matrovare un equilibrio con la dirigenza, con le figure apicali che ma-terialmente mandano avanti la macchina è necessario e urgente. Eper arrivarci serve una buona dose di realpolitik che al Movimentodifetta ancora parecchio. Eppure il M5S aveva già potuto osservaredal di dentro il sistema, la macchina. Avrebbe potuto presentarsicon delle soluzioni in tasca per ogni problema. Niente da fare.Come diciamo in altra pagina forse i grillini non sono ancora suf-

ficientemente maturi. Sia chiaro a tutti, Roma non ne può più dicerti equivoci e di certi impasse, ai romani non interessa oltre uncerto limite il nome e la storia personale e politica delle personeche il sindaco Raggi vuole al suo fianco per governare. Ci lllude-vano tutti che la fase delle polemiche sul cerchio magico fosse su-perata, non è così. E non dimentichiamoci che congelata nelfreezer c’è ancora il caso Muraro, pronto ad esplodere. In pocheparole è abbastanza ovvio la questione Marra e altre similari nonpossono paralizzare l’amministrazione. La Raggi è stata votata e siassuma le sue responsabilità. In pubblico e in privato difende lasua scelta lasciandosi alle spalle l’irritazione dei consiglieri e deiparlamentari grillini. E’ convinta che non si debba dare all’esternol’impressione di una resa, ed ha ragione. Virginia è testarda. Irre-movibile nonostante Grillo.

segue a pagina 3segue a pagina 2

La giunta Raggi colpisceancora. Con un usoquantomeno disin-volto del TUEL - testounico degli enti locali –

e con scarso senso dell’opportunitàe del ridicolo. Non bisogna averepaura di dirlo. l'Assessore alla mobi-lità Linda Meleo ha fatto ratificarecon delibera apposita e con stampi-gliatura “urgente” la nomina di unconsulente per i temi della ciclabilità a Roma.C’è poco da ridere, si tratta diun esperto ingrado di riferire sulle esigenze dei ciclisti romanio meglio dei cittadini che vogliono usare o già

usano le due ruote come mezzo di trasportoprimario nella capitale. Non c’era altro di piùurgente da fare, come ad esempio realizzare unatterraggio morbido per la mega delibera anti-

smog o pianificare un piano – urgente – per l’as-sistenza domiciliare, per i rom, per gli sbandati,per gli abusivi?

IL CASO I pastIccI evItabIlI della GIunta RaGGI

Scivolone a due ruoteCon tutte le emergenze sul tappeto era necessario nominare un consulente (retribuito) per i temidella ciclabilità capitolina, per di più irritando una delle categorie più suscettibili della capitale?

di Cornelius

segue a pagina 2

SANITÀ

Con il numero unico si rischia la pelle

Tagliapietra a pagina 9

sabato5 novembre 2016 pagina 2PRIMO PIANO

FenomenoloGIa deI consIGlIerI del m5sAULA GIULIO CESARE

Èstata la rivoluzionein politica. Il Vaffaday , simbolo dellarottamazione dellaprima e della se-

conda repubblica, di tutto ciòche avesse a che fare con la poli-tica comunque intesa fino a quelmomento. Una vera e propria ri-voluzione copernicana che hacambiato il paradigma con ilquale la politica è stata percepitadalla gente ed ha operato con lagente sui territori nelle istitu-zioni. Un esempio: il popolo di-sperato senza lavoro vedeva nelpartito politico, nel suo rappre-sentante l'ultima spiaggia, il re-ferente a cui chiedere aiuto. IlMovimento ha bruscamente in-terrotto questa dinamica. Glieletti a 5 stelle nelle istituzioninon distribuiscono favori o la-voro ma costituiscono uno stru-mento per superare le difficoltàoperando a favore della colletti-vità e offrendo alla medesima glistrumenti adatti. E' politica-mente corretto, la buona politicaopera nella dimensione della ge-neralità di ciò che va a vantaggiodell'interesse collettivo. Più fa-cile a dirsi che a farsi. Ma comeappaiono gli eletti a cinquestelle? Mettiamo da parte i DiBattista, Di Maio & co: loro re-citano una parte. E non potrebbeessere altrimenti visto che sonocostantemente sotto i riflettori.Ma gli eletti all'assemblea capi-tolina? Hanno in media 28/30anni. Non è immediatamentechiara la loro estrazione politica.

C’è chi sembra uscito da un cen-tro sociale (Calabrese) , chiopera in imprese private di altolivello (Angelucci) , ci sono ilprofessionista aziendalistaSturni) , l’avvocato del popoloanticonformista (Seccia), l’im-piegato qualunquista (DiPalma), la professoressa idealista(Guerrini). Poi magari qualcunoè sopra la media (Montella e Ste-fàno), ma il comune denomina-

tore è il grigiore assoluto, la man-canza di personalità, di stile, dipresenza politica. La cifra ricor-rente è l'essere informali. Forsetroppo. L’immagine in politicasignifica molto, e la forma di-venta sostanza, L’impatto sul-l’ambiente circostante èimportante. Quando entrano inaula Onorato e Marchini (percarità, piccola cosa di fronte aglistatisti e agli amministratori di

rango) l'impatto scenico si sente.Abiti eleganti per l'ingegneregiacca e jeans ben indossati perOnorato, accompagnati da uneloquio politico che lascia ilsegno. Oppure si può ricordarel'eleganza ricercata e raffinatadella piddina De Biase. Che poinon corrisponda necessaria-mente ad una sostanza politica èaltro discorso. Il piccolo esercitodella maggioranza grillina dal

punto di vista della presenza sce-nica lascia a desiderare, sembrapiuttosto una armata branca-leone. Essere troppo casual nonè mancanza di rispetto nei con-fronti della Istituzione e deglielettori? Il capogruppo Ferraraporta completi dal taglio nonpropriamente al passo coi tempi,mentre il presidente della com-missione sport Diario è al limiteestremo della sportività non ilmassimo per l'aula Giulio Cesare(d'altro canto raggiunge il Cam-pidoglio in bici). E le portavocepentastellate? Consigliere dellaporta accanto. Probabilmente èun bene che sia così e tutto col-lima con la rivoluzione che haportato in Campidoglio il Mo-vimento. Non solo si riavvici-nano i cittadini alla politica ma siportano direttamente dentro leistituzioni, dicono quelli del Mo-vimento. E’ una sfida. Possonodimostrare di saper fare megliodei politici di professione. ARoma è ancora tutto da vedere.Dello stile e dell'immagine sipuò farne a meno. I romani sa-rebbero ben contenti di poter co-minciare a vedere in concreto ilcambiamento. Nella scorsa legi-slatura la pattuglia a cinque stellegiocava goliardicamente il ruolodel grillo parlante. De Vito e glialtri erano i guastatori, contro ivecchi senatori della politica.Oggi comandano loro, sono sin-daco, vicesindaco, presidentedell’assemblea. E’ cambiato ilruolo. Anche il modo di porsiconferisce autorevolezza e la go-liardia deve lasciare il posto allamaturità.

Informali (forse troppo) a cinque stelleLa rivoluzione copernicana del Movimento ha cambiato il rapporto della politica con i cittadini. I grillini in Campidoglio

affermano di non voler distribuire favori o lavoro ma di operare a favore della collettività. Ma appaiono una sorta di armata Brancaleone, grigia, con scarsa personalità politica. Nella passata legislatura erano una pattuglia di guastatori,

oggi rappresentano l’amministrazione, lo Stato, il potere. E un po’ di autorevolezza non guasterebbe

Niente da fare, non va dimenticato che lamobilità alternativa e sostenibile è unodei punti fondamentali del programma

penta stellato, e quindi tutto ciò che ha a che farecon la bici è prioritario e benedetto. Ma tutto con-siderato andrà a finire che questa nomina (anchequesta) creerà problemi. Il fortunato prescelto (si presume compagno di scampagnate in bici-cletta di qualche maggiorente grillino, è amico diFrongia e Stefànio), Paolo Bellino, fondatore eportavoce del movimento «Salvaciclisti» e blog-ger del portale per «ciclomani» Rotafixa, avràuno stipendio pagato dal Comune pari a 55 milaeuro all'anno. Ci si è chiesti se la sua associazionesia rappresentativa o almeno maggioritaria ri-spetto a tutti i movimenti e associazioni presentisul territorio? Perché alla fine è questo uno dei

tunnel nei quali sembra infilarsi senza riflettere ilmanagement grillino, il modus operandi dellaRaggi di scegliere senza condivisione. Il tutto siè consumato circa un mese fa in commissionemobilità alla presenza dell'assessore Meleo che difronte a tutte le associazioni presenti a comuni-cato la nomina di Bellino come referente. Eccocome ha vissuto quella circostanza il Coordina-mento Roma ciclabile che comprende ben 29 as-sociazioni del settore: "L’incontro incommissione mobilità ha deluso gran parte delleassociazioni, salvo Salvaiciclisti (ndr. quella cuiappartiene Bellino). Nel metodo, perché la deci-sione principale era stata già presa prima (mesiprima) e mai, non discussa ma nemmeno segna-lata al resto delle associazioni.” Un’incontro erapuramente formale, vissuto dai più come una

presa in giro. La sensazione è che stavamo tuttiperdendo tempo." E si sta quanto siano suscetti-bili quelli delle associazioni. Nel merito Bellino,sicuramente attivista motivato e di lungo corso,rappresenta un’area di ciclo attivisti importantema minoritaria, dominante sui social ma ben lon-tana dal rappresentare i cittadini che usano la biciora, e soprattutto- e questo è il dato più impor-tante - ancora meno in grado di rappresentarequella parte di cittadini che attualmente non vain bici ma che ci potrebbe andare, oppure nonandrà in bici ma sarebbe favorevole ad una cittàbike friendly se solo si facesse della buona poli-tica. C’è il vizio di non dialogare e di non saperascoltare, il vizio di imporre modelli culturali pro-pri, talvolta lontani, come accade in questo casonel rapporto tra Paolo Bellini e gli “altri” cicloa-

matori. Pare che Bellino soffra di troppo amoreper la propria iper- identità, direbbero i sociologi.Quindi incapace di parlare alla maggioranza deiromani, normali cittadini prima che potenziali ci-clisti. Sarebbe stato molto più corretto e utileascoltare e valutare attentamente le altre proposte(altri nomi, altre forme - qualcuno voleva pro-porre un minidirettivo - 2/3/4 persone), poi de-cidere (liberamente ovviamente, ma avendoascoltato). Tutto questo cozza con la filosofia(virtuale) dei grillini secondo i quali le scelte ilpiù possibile condivise sono alla base della poli-tica partecipata . Con tante grane da affrontare erisolvere la Giunta Raggi doveva inimicarsi , do-veva indispettire anche una fetta di ciclisti ro-mani?

Cornelius

Scivolone a due ruotesegue dalla prima pagina

di Cornelius

Enrico Stefàno, Daniele Frongia e Marcello De Vito

PRIMO PIANOsabato5 novembre 2016 pagina 3

la rIvoluzIone GrIllIna trova le barrIcateIN PRIMO PIANO

La fronda dei dirigenti capitoliniL’ex vicecapo di gabi-

netto deve rima-nere a dirigere ildipartimento delpersonale. L'ipotesi

di un trasferimento al Commercio,ruolo comunque non di secondopiano, sta sfumando con il passaredelle ore. Beghe interne, comun-que. Le mille emergenze della capi-tale aspettano, e investono tutti iquadranti della vita cittadina. I gril-lini per ora sembrano guidare conuna mano sola, sono distratti e il pe-ricolo che mandino a sbattere ilCampidoglio, con tutto quel che neconsegue, è alto. Al momento diandare in macchina la vera que-stione, sostanziale, sul tappeto èquella del destino dei 163 dirigentiche dovranno ruotare per garantiretrasparenza ed efficienza all’ammi-nistrazione. E se anche nelle pros-sime ore (difficile ma nonimpossibile) la Raggi avrà superatoquesto ostacolo la questione restacomunque paradigmatica, forte-mente esemplificativa, di un mododi governare pasticciato, a sin-ghiozzo, approssimativo. E meritadi essere analizzato.Una delle grandi rivoluzioni da farscattare è quella della riforma dellamacrostruttura capitolina. Trattasidegli eventuali spostamenti dei di-rigenti dell'amministrazione: dipar-timenti e municipi. Lo scontro

ancora una volta è interno, tra as-sessori e consiglieri comunali. Tra i«tecnici» prestati alla politica e glieletti, quindi «i portavoce». Laconfusione è grande e genera equi-voci nei ruoli e nella gestione delpotere. Lo scollamento ha già avutoi suoi effetti perversi con il «casoMuraro», ma anche con la que-stione degli ambulanti f(leggi l’in-dipendente assessore Meloni). Ora

i consiglieri a cinque stelle preten-dono la rotazione totale dei capi deidipartimenti – figure determinantinella amministrazione - che con lariforma saranno allineati alle dele-ghe degli assessori.Questi ultimi sono ferocementecontrari e spingono per continuarea lavorare con gli stessi punti di ri-ferimento per una questione dicontinuità amministrativa. Una po-

sizione fortemente ideologizzatacontro un sano pragmatismo di chiper di più ci mette la faccia. I frontipiù delicati sono Sociale, Commer-cio, Patrimonio e Ambiente. Settoriaggrediti dalle inchieste giudiziariee considerati a forte rischio. Posi-zione comprensibile. La Raggimedia, e se anche il nodo dovessesciogliersi nell’inevitabile compro-messo quest’ultimo sarebbe solo di

facciata.A imporre una soluzione quale chesia,.pasticciata, confusa è un datoinequivocabile. Gli incarichi dei di-rigenti sono tutti scaduti lunedìscorso, 160 posizioni apicali nonhanno più potere di firma (e perquesto è ovvio che una soluzionesarà trovata) in fretta e la cosa hasancito di fatto la paralisi del go-verno cittadino. Nei giorni scorsi laRaggi aveva sbloccato dei fondi(25 milioni) dirottandoli su inter-venti di decoro urbano, manuten-zione stradale e altro. Ma perrendere operative le operazioneserviva la forma di un responsabiletecnico. E tanti di quei 160 diri-genti non se la sono sentita di si-glare carte con l’incarico scaduto.C’è da sperare che in queste ore laRaggi risolva in qualche modo ilpiano di riorganizzazione della ma-crostruttura comunale. Il problemaè quello della procedura dell’inter-pello con destinazione unica: l’80per cento dei dirigenti vuole potereesprimere più opzioni, nonun’unica preferenza per il cambiodi ufficio. Era così in passato. Ilrullo compressore grillino ha tro-vato una buchetta, è finito in unafase di stallo. Attenzione ai deman-sionamenti, si va dritti dritti dalgiudice del lavoro, o al Tar. Alimen-tando un tasso di litigiosità ai pianoalti del Campidoglio, una frondache la Raggi non si può permettere.

Giulio Terzi

Nei due casi, la giunta grillina ha assunto una posi-zione che non si fatica a credere condivisa da granparte dei romani, soprattutto da quelli che - gio-

vani o anziani non importa - fanno fatica ad arrivare allafine del mese. E che quindi, a fare i conti sulla lista dellaspesa, sono abituati. E, per rendersi conto di quanto sianonumerosi, basta vedere quanto ci dicono quasi ogni giornola Caritas e le altre organizzazioni che nella Capitale ope-rano nel sociale. Che il sindaco, nel giorno dell’ inaugura-zione della Nuvola con un banchetto promozionale a basedi ostriche e bollicine, abbia ricordato i milioni di euro “bru-ciati” in consulenze offerte ad amici e ad amici degli amici,in modifiche contrattuali la cui utilità era tutta da dimo-strare (e sulle quali, guarda casa, indaga l’Authority anti-corruzione di Raffaele Cantone) e in spese “a schiovere” èstato a mio giudizio un atto di coraggiosa giustizia.Quanto coraggioso sia stato da parte della Raggi aver ricor-dato i passaggi discutibili del progetto che ha portato allanascita della Nuvola lo dimostrano proprio i fischi che lesono stati rivolti. Fischi che sono parsi soprattutto un tenta-tivo di strumentalizzazione politica di un’opera che la stessaRaggi ha definito bellissima. E’ forse fuori luogo, come hafatto lei, chiedere che da chi spende i soldi pubblici, cioè ditutti noi cittadini, sia data una dimostrazione di traspa-renza? Perché fischiare, invece di fare autocritica, e impe-gnarsi con una oculata gestione a fare in modo che i costidelle grandi opere, che sono utili per la città e per i suoi abi-tanti, e per l’intero paese, non vengano raddoppiati o tripli-cati da pratiche corruttive che fanno arricchire pochissimi emoltiplicano il numero di chi invece sta sempre peggio? E’soltanto serietà e azione di verità dei confronti dei romanidire che quei 50 o 100 milioni “bruciati” per fini illeciti si

sarebbero potuti utilizzare per migliorare l’intero quartieredell’Eur, uno dei più belli della Roma moderna, oggi in unostato di degrado senza precedenti. Dove prostituzione diogni tipo e traffico di droga prosperano grazie alla totaleassenza di controlli e dove la sicurezza, quando fa buio, èun optional?A fare i conti, a segnalare chi spende male, i grillini sono

bravissimi. Ma - e adesso è al sindaco che ci rivolgiamo - vaanche detto che denunciare i cattivi e i disonesti non è go-vernare. Si tratta soltanto di un primo passo sulla via chedovrebbe riportare ad una sana gestione di Roma Capitale,ma se poi non c’è una reale azione di governo serve a benpoco sapere che “quelli che c’erano prima rubavano”. Nellacittà eterna, l’azione di governo dell’attuale giunta non si èancora vista. I cittadini lo pensano e lo dicono. Per settimanee mesi, dal giugno scorso, abbiamo sentito espressioni come“sono appena arrivati”, “devono ancora imparare”. Daqualche tempo si sente anche più di un “è vero, sono ine-sperti, ma forse sono come gli altri”. Rivolto ai Cinquestelle,il “sono come gli altri” equivale alla peggiore delle critiche.Eppure non c’è esagerazione. Le beghe interne al M5S ro-mano non hanno ancora permesso di vedere nemmeno unpo’, o proprio appena un pochino, del “nuovo” che era statopromesso. C’è chi dice che tutto è fermo anche in attesa delreferendum sulle riforme costituzionali del 4 dicembre.Quali che ne siano le cause, il Campidoglio deve mettere finealla sua incapacità di operare in sintonia con i cittadini: etanto per cominciare dovrebbe fare di più per informare suquanto fa giorno dopo giorno e indicare con chiarezza gliobiettivi. Coraggio Virginia. Evitaci l’ennesima delusione.Facci sognare.

Carlo Rebecchi

Questa incapacità di governare sta diventando imbarazzantesegue dalla prima pagina

seGue dalla pRima

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZECENTRO NAVALE FORMIA

GUARDIA DI FINANZABando di gara

Centro Navale Formia - Ufficio Amministrazione SezioneAcquisti, Via Appia Lato Napoli, 287/289 - 04023 Formia(LT). tel. 0771/1903623 - [email protected],[email protected], [email protected] - www.gdf.gov.it,PEC [email protected] - indice procedura ristretta per l’af-fidamento del servizio di gestione ed esecuzione delle manu-tenzioni necessarie a garantire l'efficienza e la funzionalitadelle zattere autogonfiabili in dotazione alle unita navali delcorpo. Durata dell’accordo quadro: 36 mesi. CPV 34515200.L'importo massimo previsto è pari ad € 555.000,00 Iva suddi-viso in € 165.000,00 per il lotto A, € 195.000,00 per il lotto B,€ 195.000,00 per il lotto C. LottoA CIG 6833731D35, LottoBCIG 68337615F9, LottoC CIG 6834252B27. Criteri di aggiudi-cazione: Offerta economicamente piu vantaggiosa. Termineper il ricevimento delle domande di partecipazione: ore 10.00del 28/11/16. Invio alla GUUE il 19/10/16.

IL CAPO UFFICIO AMMINISTRAZIONETen.Col Eduardo Sandomenico

AVVISI LEGALIdi Pubblici Contratti

Bandi di GaraEsiti di Gara

RettificheComunicati

Raffaele Marra, Virginia Proverbio e Virginia Raggi

Sconcertante. Surreale. Altrove nonaccade. Scatta un provvedimento diun certo interesse per la mobilità,per la circolazione nella capitale,coinvolge “virtualmente” decine di

migliaia di automobilisti e la cosa passa sottocompleto silenzio. Non interessa a nessuno.Tutti fanno finta di niente, è un atto dovutodella vecchia Giunta, confermato dal Commis-sario governativo. E’ inapplicabile, ingestibile,lo sanno i romani, lo sanno i vigili, che hannoaltro da fare. Se qualcuno pensava che le cosesarebbero andate diversamente rimarrà deluso.In Campidoglio tanto non risponde nessuno,si preferisce far finta di aver optato per unprovvedimento, da assorbire un po’ alla volta.In sostanza da mercoledì due novembre è “offlimits” in modo permanente per quasi 140.000automobili la Ztl-Fascia Verde (praticamenteil territorio all’interno del Gra, ad esclusionedi 4 zone specifiche), istituita da una deliberadella gestione commissariale del prefettoFrancesco Paolo Tronca nel 2015. È scritto

sabato5 novembre 2016 pagina 4CRONACHE

Il provvedImento-burla entRato In vIGore Il 2 novembreIL CASO

Combattiamo lo smog?Sì, ma per finta

Scatta il blocco dell’area verde per 140mila veicoli inquinanti ma tutti fanno finta di niente. Lo aveva inventato Marino e lo aveva confermato Tronca. Ora la Raggi si limita ad applicarlo

in alternativa alle targhe alterne. Ma senza crederci. Non è un atteggiamento serio

la delibera prevede anche alcuni interventi emergenziali (che prenderannoil posto delle targhe alterne), da adottarsi solo nel caso di superamento deivalori limite di polveri sottili fissati dalla normativa vigente e che verrannoapplicati in questo caso all’interno della Fascia Verde: dal terzo giorno di su-peramento potenziale, stabilito il divieto di circolazione (ore 7,30-20,30) perciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 e anche per gli autoveicoli euro2 a benzina. Naturalmente questo provvedimento emergenziale e giornalierosi aggiunge allo stop permanente per auto a benzina euro 0 ed euro 1 e autodiesel euro 0, 1 e 2; dal quinto giorno di superamento potenziale, stabilito ildivieto di circolazione (in aggiunta a quello 7,30-20,30 per ciclomotori e mo-toveicoli euro 0 ed euro 1 e per gli autoveicoli euro 2 a benzina) anche pergli autoveicoli ‘diesel euro 3’, in questo caso nelle fasce orarie 7,30-10,30 e16,30-20,30. Resta inteso, ancora una volta, lo stop permanente per auto abenzina euro 0 ed euro 1 e auto diesel euro 0, 1 e 2; all’ottavo giorno di su-peramento potenziale, stabilito il divieto di circolazione (in aggiunta a quello7,30-20,30 per ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 e per gli autovei-coli euro 2 a benzina), anche per tutti gli autoveicoli diesel, a eccezione deglieuro 6, nelle fasce orarie 7,30-10,30 e 16,30-20,30. divieto, che come riba-dito prima si aggiunge a quello permanente per auto a benzina euro 0 edeuro 1 e auto diesel euro 0, 1 e 2. il provvedimento garantisce, infine, l’indi-viduazione di ogni azione volta alla riduzione del risollevamento delle polveri,come il periodico lavaggio delle strade e l’adozione di misure tecnico-gestio-nali finalizzate al contenimento della diffusione di polveri prodotte da attivitàdi cantiere. Restano confermate le 4 domeniche ecologiche fissate dallaGiunta tra dicembre e marzo. la prima l’11 dicembre. poi le domeniche apiedi torneranno il 22 gennaio, il 26 febbraio e il 26 marzo, date che potrannoessere suscettibili di modifica in caso di eventi a oggi non prevedibili. lostop, che in queste 4 giornate festive riguarderà quasi tutto il traffico privato,con deroghe per i mezzi meno inquinanti che saranno rese note in dettagliopiù avanti, scatterà nella Fascia Verde, in due fasce orarie: dalle 7.30 alle12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.

Misure antismog e domeniche ecologiche

CRONACHEsabato5 novembre 2016 pagina 5

la Ztl »Fascia Verde«, vietata alle categorie di autoveicoli elencate nell’ordinanza comprende l’area all’interno del Gra a esclusione di quattro zone, indicatenell’allegato del provvedimento e aventi i seguenti perimetri, le cui strade elencate sono ammesse alla circolazione.

ZONa a: Grande Raccordo anulare; via aurelia (fino a via di acquafredda); via di acquafredda; via di Nazareth; via di Boccea; via mattia Battistini; via delForte Braschi; via della pineta sacchetti; via montiglio; via arbib pascucci; via della pineta sacchetti; via Trionfale; via igea; via della Camilluccia; via Cassia(da piazza dei Giuochi delfici a via pareto); via pareto; via G. Fabbroni; via Flaminia Nuova (da via Fabbroni a via due ponti); via dei due ponti; fiume Tevere;Grande Raccordo anulare.

ZONa B: Grande Raccordo anulare; fiume Tevere; fiume aniene; via dei prati Fiscali; viale Jonio; via ugo Ojetti; via arturo Graf; via Kant; via e. Galbani; viapalombini; via di Casal dei pazzi; via Tiburtina (da via Casal dei pazzi alla metro di santa maria del soccorso, incluso parcheggio di ponte mammolo); via delFrantoio; via i. Giordani; via Grotte di Gregna; (da via i. Giordani ad a 24); a 24 (fino a viale palmiro Togliatti); viale palmiro Togliatti; ferrovia Roma-sulmona;Grande Raccordo anulare. per il divieto relativo ai ciclomotori e motoveicoli, l’area interessata è quella dell’anello ferroviario.

ZONa C: Grande Raccordo anulare; ferrovia Roma-sulmona; viale palmiro Togliatti; via Tuscolana (da viale palmiro Togliatti a via Capannelle); via delle Ca-pannelle; via appia Nuova (da via delle Capannelle al G.R.a.); Grande Raccordo anulare.

ZONa d: Grande Raccordo anulare; via ardeatina; via di Grotta perfetta; via e. spalla; via del Tintoretto; via laurentina; via Cristoforo Colombo (da via lau-rentina); viale dell’agricoltura; viadotto della magliana; via della magliana; via del Trullo; via affogalasino; via del Casaletto (da via affogalasino a via di mon-teverde); via di monteverde (da via del Casaletto a via V. Tizzani); via V. Tizzani; via l. arati (da largo sacro Cuore a via Tizzani); via del Casaletto (da largosacro Cuore a piazzetta del Bel Respiro); via leone Xiii; via Gregorio Vii; Circonvallazione aurelia; via aurelia (fino a via della stazione aurelia); ferrovia Roma-pisa; Grande Raccordo anulare.

Le quattro zone ammesse alla circolazione

sulla pagina web dell’Agenzia per la mobilità,non è una chiacchiera da bar. Ti aspetterestiun traffico congestionato, pattuglie di vigili adogni ingresso certificato del mitico “AnelloFerroviario”, come viene definita quell’area dicittà (vastissima) finora coinvolta nelle diverseoperazioni “domeniche a piedi”. Si tratterebbedi impedire l’ingresso alle auto a benzina Euro1 (oltre 66mila secondo l’Aci) e a quelle dieselEuro 1 ed Euro 2 (oltre 70mila). In praticatutte le automobili “stagionate” e inquinantidovrebbero essere respinte. E non per ungiorno, per sempre. E’ successo qualcosa?Niente, nemmeno l’accenno ad un movi-mento. Centoquarantamila macchine sonouna piccola percentuale della massa di lamiereche paralizza Roma ogni giorno, qualcosa di

più di una goccia nel mare. Ma se si decide diintervenire sull’inquinamento, se si è decisoche questa è una misura alternativa alle targhealterne, la cosa deve avere un senso. Se c’è unprovvedimento, questo va adottato. Oppure vacambiato. Nei giorni scorsi i giornali avevanoripreso pari pari il comunicato e lo hannomesso in pagina. E’ finita lì. Ci si sarebbeaspettati qualche manifesto, degli avvisi pub-blici. Niente. Un fatto puramente amministra-tivo, neanche il caso di insistere. Nessunapubblicizzazione, nessun monito, niente diniente. E’ questa la politica anti-smog dellaGiunta grillina? C’è da rabbrividire. I vigilifanno gli gnorri e evitano commenti, i telefonisuonano a vuoto. Non c’è verso di chiarire. Allafine è un’occasione sprecata per sperimentare

un modello di azione, per rodare un modulodi gestione delle questioni di mobilità. Non cisono solo le corsie preferenziali e non ci sonosolo le piste ciclabili. In questo caso c’è un’or-dinanza firmata dal sindaco (27 ottobre), cheattua le disposizioni previste dal Pgtu (Pianogenerale del traffico urbano). Il provvedi-mento prevede il divieto permanente di ac-cesso e circolazione, con l’esclusione delsabato e della domenica e dei giorni festivi in-frasettimanali, per le auto che abbiamo appenaindicato. Categorie di veicoli già bloccate finoal 31 marzo scorso con l’ordinanza numero 34del 2015 dell’allora commissario straordinarioTronca. Non solo automobili: un’altra ordi-nanza della Raggi, sempre del 27 ottobre, pro-roga il limite alla circolazione all’interno del

più piccolo anello ferroviario per i ciclomotorie i motoveicoli Euro 1 a due, tre, quattro ruote,a due e quattro tempi. Una misura, in vigoredal 2 novembre di quest’anno al 31 ottobre2017 (sempre dal lunedì al venerdì festiviesclusi), che arriva in attuazione agli interventiper la qualità dell’aria ai sensi della deliberadella giunta capitolina n. 242 del 2011 (GiuntaMarino). Nell’anello ferroviario resta natural-mente lo stop, in vigore da anni e in questocaso sette giorni su sette, per ciclomotori emotoveicoli a due, tre, quattro ruote, a due equattro tempi Euro 0. Deroga per quelli sto-rici. Lo stesso Pgtu prevede che dal primo gen-naio del 2017 scatterà il divieto di ingresso nelCentro storico e Trastevere dei veicoli Euro 3,ma questo è un altro discorso.

sabato5 novembre 2016 pagina 6CRONACHE

a stabIlIrlo una recente sentenza della cassazIoneIL CASO

Da oggi solo il medico le-gale potrà accertare le-sioni, danni fisici di lievee maggiore entità o invali-dità permanenti causate

da incidenti stradali. Lo ha stabilito laCorte di Cassazione con la sentenza n.18773 del 26 settembre 2016, nella qualesi afferma che: «E' compito esclusivo delmedico legale accertare la sussistenzadelle lesioni e delle menomazioni, nel ri-spetto dei criteri previsti dalla letteraturae dottrina medico legale, così come accre-ditate dalla comunità scientifica».Arrivano, quindi, i giudici di legittimità aporre un freno aduna prassi che eraandata diffonden-dosi all’indomanidell’entrata in vigoredella legge 27/2012in base alla quale“l’accertamento cli-nico strumentaleobbiettivo” potevaprescindere da qual-siasi valutazione ditipo medico, con ilrisultato di limitare icasi di possibile ri-sarcimento danniper l’assicurato. La Corte di Cassa-zione ribadisce ilruolo esclusivo deimedici legali nellavalutazione dei po-stumi da sinistri, in-terpretando ledisposizioni conte-nute ai commi 3-tere 3-quater dell’art.32, d.l. n. 1/2012, le quali, devono esserelette in correlazione alla necessità che ildanno biologico sia “suscettibile di accer-tamento medico-legale”, esplicando en-trambe le norme i criteri scientifici diaccertamento e valutazione del dannobiologico tipici della medicina-legale,conducenti ad una “obiettività” dell’accer-tamento, che riguardi sia le lesioni, che irelativi postumi qualora esistenti. Nei fatti: «una donna aveva convenuto ingiudizio, dinanzi al Giudice di pace, laproprietaria di un veicolo e la relativacompagnia di assicurazioni, al fine di sen-tirle condannare al risarcimento dei danniarrecati alla propria autovettura, e dellelesioni patite, a seguito di un sinistro stra-dale. Il Tribunale, in secondo grado, acco-glieva parzialmente le doglianze delladanneggiata e, in riforma della sentenzaimpugnata, dichiarava l’esclusiva respon-sabilità, ai sensi dell’art. 2054, comma IIIc.c., della proprietaria del veicolo per laverificazione dell’incidente, e altresì con-dannava l’assicurazione al pagamento, infavore della donna, della somma risarci-toria di circa euro 500,00, oltre rivaluta-zione monetaria ed interessi legali».Il giudice di secondo grado confermava,poi, seppur con differente motivazione, il

capo della decisione impugnata con cuiera stata respinta la domanda di risarci-mento dei danni alla persona patiti dall’at-trice, in quanto, stante l’applicabilità,nella specie, della norma dettata dall’art.32, comma 3-quater, del d.l. n. 1/2012,convertito, con modificazioni, dalla Leggen. 27/2012, le «affezioni asintomatichedi modesta intensità non sono suscettibilidi apprezzamento obiettivo clinico ri-scontrate all’infortunata» non erano statedimostrate «con le rigorose modalità pre-scritte ex lege».La donna adiva quindi il giudice di legit-timità, asserendo che, in base al presup-posto che le lesioni personali patite dallastessa ricorrente nel sinistro non eranostate accertate visivamente o strumental-mente ai sensi dell’art. 32 del d.l. n.1/2012, modificativo dell’art. 139 deld.lgs. n. 209 del 2005, il Tribunaleavrebbe erroneamente respinto la relativadomanda risarcitoria, atteso che le dipo-sizioni dettate dalla citata normativa inmateria di riscontro medico-legale dellelesioni di lieve entità non possono trovareapplicazione con riferimento allo speci-fico giudizio, già in corso alla data dellarelativa entrata in vigore. In ogni caso, lelesioni patite dalla donna erano state ac-

certate “visivamente come ritiene lalegge” dal sanitario di guardia al ProntoSoccorso e ciò, diversamente dalla so-spetta lesione ossea, non accertata stru-mentalmente, ma neppure oggetto dirichiesta risarcitoria, limitata al dannobiologico temporaneo e non già perma-nente. Secondo la tesi difensiva, unita-mente al danno biologico temporaneo ilgiudice di appello avrebbe dovuto liqui-dare anche il danno morale.La Cassazione condivide la tesi espostadella ricorrente, puntualizzando che «Il

danno alla persona per lesioni di lieve en-tità di cui all’articolo 139 del decreto le-gislativo 7 settembre 2005, n. 209, èrisarcito solo a seguito di riscontro me-dico legale da cui risulti visivamente ostrumentalmente accertata l’esistenzadella lesione».Una sentenza, quella della Cassazione,che non è passata inosservata agli occhidegli addetti ai lavori. Particolare soddi-sfazione è stata espressa da parte di Ales-sandro Signoretti, medico legale esegretario del Sindacato Specialisti in Me-dicina legale di Roma e provincia(S.I.S.M.L.A) che dichiara: «La sentenzastabilisce in modo esplicito e definitivo ilruolo essenziale e insostituibile della cri-teriologia scientifica su cui si basa l'atti-vità specialistica medico-legale. Sisancisce che l'esistenza delle lesioni e deirelativi postumi deve essere riconosciutaesclusivamente attraverso il rigoroso ri-spetto dei "criteri scientifici e di accerta-mento e valutazione del danno biologicotipici della medicina legale...da utilizzarsisecondo le leges artis". I principi da sem-pre sostenuti dalla comunità dei medicilegali - continua Signoretti - vengonoquindi confermati dalla Cassazione: l’ap-plicazione di dottrina, criteriologia escienza medica (linee guida) caratteriz-zano l’apporto tecnico dello specialistamedico-legale il quale non deve esserevincolato a schemi preordinati. Pertanto- conclude Signoretti - deve cessare il ten-tativo di chi attua imposizioni finalizzatea limitare la libertà professionale e la coe-renza scientifica sulla base di prassi pseu-dorisarcitorie contrastanti con gli aspettidottrinari medico-legali».

Per la suprema corte solo gli accertamenti eseguiti da questa figura professionale costituiscono il presupposto scientifico e legislativo sul quale può basarsi ogni richiesta di risarcimento del danno

L’invalidità è affare da medico legale

di Gabriella Rocco

Siamo ormai alle comiche fi-nali, ci sarebbe da dire se nonfosse invece veramente unatragedia. Qualche giorno ilPresidente Zingaretti si è fatto

fotografare durante la sua visita al Poli-clinico Casilino, mentre coraggiosa-mente si vaccinava contro l'influenzacon una dose acquistata da Pier LuigiBartoletti, presidente della FIMMGLazio. Valore della fiala 7 euro che nes-suno ovviamente rimborserà. E’ solol'inizio della campagna che nessuno co-nosce, quella intrapresa da Zingarettiper favorire le vaccinazioni anti influen-zali di un influenza molto più aggressivadelle precedenti. Facciamo il punto diquesta campagna anti influenzale deci-

samente clandestina, i non abbiamo tro-vato nella strutture sanitarie pubblichenè presso i poliambulatori nè tantomeno presso gli studi dei medici di fami-glia, locandine e volantini che invitas-sero le categorie a rischio adeffettueranno le vaccinazioni.Nel quinquennio vituperato di Storacealla Regione Lazio furono definite benquattro campagne di sensibilizzazioneper le vaccinazioni anti influenzali chearrivarono alla fine del quinquennio conoltre il 73% di vaccinati delle categorie arischio ,cosi come riportò ampiamentel'agenzia di sanità pubblica della Re-gione Lazio, cancellata da Nicola Zinga-retti. Siamo a novembre, il vaccino perdiventare efficace ha bisogno dai 10 ai

15 giorni dalla somministrazione. In so-stanza, siamo in ritardo, e in numerosistudi medici non è arrivato ancora a de-stinazione. Se poi vai in farmacia con laricetta rosa, anche se sei categoria a ri-schio ultra sessantacinquenne devi pa-gare i 7 euro per il vaccino che puoi averesomministrato gratuitamente solo se vaipresso una struttura pubblica regionale,quelle in sostanza che a quanto risultanon ce l’hanno ancora in dotazione.Vaccinarsi è necessario, dal presidenteMattarella al ministro Lorenzin tutti cer-cano di sensibilizzare gli italiani, la Co-munità scientifica mondiale hasconfessato in modo chiaro e lineare chifa propaganda contraria. Chissà perchéZingaretti dopo essersi fatto immorta-

lare al Policlinico Casilino non facciacampagna aperta, Ce lo chiediamo anome degli over 65 e delle categorie a ri-schio, non vorremmo trovarci a fine no-vembre con i pronto soccorso e i DEAdi 1°e 2° livello intasati da pazienti conattacchi influenzali. Nel contratto nazio-nale dei medici di famigliaè prevista unaindennità per le vaccinazioni effettuate.I lettori sollecitano spiegazioni, non ca-piscono per quale motivo il sistema sa-nitario regionale non intervenga achiarire una volta per tutte i doveri e leresponsabilità di una campagna di vacci-nazione che potrebbe mettere in sicu-rezza una quota rilevante di utenti

Il Corvo

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 68 ANNO II SABATO 5 NOVEMBRE 2016

Il caos delle vaccinazioni

L'inChiESTa/2Con il numero unico si rischia la pelle

a pagina 8 a pagina 9

L'importanza di nascere bene

SERVizi

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE sabato 5 novembre 2016 pagina 8

Sta per compiere un anno, manessuno ha voglia di festeggiarlosul serio. Perché il Nue 112, ilcentralino unico per l’emer-genza, si è rivelato un disastro,

aumentando la precarietà, l’insicurezza diun sistema che già lamenta carenza di uo-mini e di risorse. Di Nue (il numero unicoper le emergenze) si può anche morire. Losanno tutti, gli addetti ai lavori tremano matacciono, le autorità voltano pudicamentelo sguardo dall’altra parte esibendosi in lodientusiastiche solo se tirate per i capelli. Per-ché il numero unico va difeso ad ogni costo.Nessuno ha il coraggio di dire la verità.L’esperienza del Nue si è rivelata fallimen-tare e in qualche caso pericolosa. Fatecicaso, per altri servizi scatta sempre una cam-pagna informativa massiccia, nel caso delNue no: eppure è un numero salvavita. Tu sei convinto ancora di chiamare il 118, il113, il 115. E invece automaticamente senzainformarti o chiedere il permesso il sistemadevia la chiamata ad una diversa centraleoperativa, dove il sistema passa la tua chia-mata in un unico imbuto, dove un operatoreti prende in carico, ti interroga, compila unascheda e poi decide se la tua emergenza èsanitaria o di ordine pubblico o di altra na-tura e ti smista appunto all’Ares, ai carabi-nieri, ai poliziotti, ai vigili del fuoco. Lospiegano come una necessaria razionalizza-zione, lo impone la Ue, questa semplifica-zione limita le chiamate a vuoto, gli scherzi,dicono. Ma parliamoci francamente, quantisi divertono a lanciare allarmi fasulli? In re-altà, dicono - ma sottovoce - gli addetti ai la-vori, di pronto intervento targato Nue 112si rischia di morire.Nel passaggio dall’operatore unico ai poli-ziotti, ai carabinieri, ai medici dell’emer-genza si perdono minuti preziosi, le

informazioni possono non essere precise. Ilruolo del 112 è quello di identificare l' iden-tità e la localizzazione del chiamante maspesso i dati raccolti sono sbagliati, appros-simativi, pericolosamente fuorvianti e ri-schiano di ritardare e vanificare leoperazioni di soccorso. E’accaduto, adesempio, che un’ambulanza fosse inviata adun numero anagrafico di Frascati quando larichiesta era per lo stesso indirizzo ma diRoma. Dicono che una gestante in una si-tuazione analoga abbia partorito in extre-mis per un errore che poteva costare caro;ancora, in questo periodo di prova una odue vittime inconsapevoli potrebbero es-serci state. Perché di fatto il cittadino è co-stretto a rispondere alle stesse domandedue volte ed essendo in una situazione dievidente tensione può confondersi, con-traddirsi. Complicando le cose.

Dicono quelli delle forze dell’ordine checon il Nue sono finiti gli arresti in flagranzadi reato, il cittadino chiama il nuovo 112per segnalare una rapina, resta in attesa, ilmalvivente fugge: la sala operativa regio-nale del Nue non ha canale informatico,non può accertare un numero di targa. Ca-pita che gli operatori mandino sul teatro diuna rapina una ambulanza e non le forzedell’ordine. C’è una ricca aneddotica. Ma èsecretata. Il Lazio ha un Nue 112 fatto at-traverso un sistema informatico il cui CEDè a Milano e che non si integra bene con isistemi informatici delle centrali operativedel soccorso tecnico e sanitario, parla unalingua “informaticamente” diversa. Si sperache presto, come del resto previsto, la Re-gione Lazio si doti di un sistema informa-tico proprio e capace di dialogarecorrettamente con gli altri delle altre cen-

trali operative in modo da evitare perico-lose ambiguità nel trasmettere i dati delsoccorso.Nel caso dell’Ares 118 gli errori ci sonostati, in questo anno di prova, e potrebberoesserci già scappati anche i morti. Per se-gnalazioni incomplete, tardive, addiritturasbagliate le ambulanze sono arrivate in ri-tardo. E’ tutto scritto, segnalato, documen-tato. Ma non te lo fanno sapere, nétantomeno vedere. Il Nue è e deve essereun fiore all’occhiello, guai a toccarlo. E’ co-stato parecchio e il call center è ammini-strato dalla Regione Lazio che lo hariempito di operatori che vengono da am-ministrazioni diverse, alcune sanitarie ealtre no. Non hanno competenze specifi-che, se le stanno facendo sul campo, la salaoperativa non è munita di localizzatore enon è in contatto via radio con le sale ope-rative del 112, del 113, del 118. Un azzardoquotidiano, insomma, sul quale è perma-nentemente steso un velo pietoso di silen-zio. Qualche giorno fa, e precisamentegiovedì 20 ottobre, dalle 14 alle 19 il servi-zio ha subito un improvviso e inspiegabileblack out. Panico. Nelle diverse centralioperative del soccorso si sono accorti chequalcosa non funzionava perché non arri-vavano telefonate. Il guasto era a carico delCED del 112 che sta a Milano ed è stato ri-solto grazie all'intervento della Telecomdurato diverse ore.Niente è trapelato all’esterno, nessun comu-nicato. Quotidianamente viene messo inrete (per i soggetti direttamente coinvoltinell’operazione), un bollettino con grafici evalutazioni sulle telefonate, sulle percen-tuali, sugli interventi distribuiti nell’arcodelle 24 ore. Ebbene nel bollettino di ve-nerdì 21 relativo al black out del giornoprima non c’è traccia, è stato soavementeoscurato. E tutto questo non ci tranquillizza.

(2- continua)

troppe cose non FunzIonano al nue 112L'INCHIESTA/2

Con il numero unico si rischia la pelle

di Giovanni Tagliapietra

Sta per compiere un anno ma nessuno ha voglia di festeggiarlo. Il centralino unico per l'emergenza sta aumentando la precarietà, l'insicurezza di un sistema che già lamenta carenza di uomini e mezzi. Troppi errori, troppo tempo perso,

anche sull'atttività del servizio fortemente voluto da Zingaretti c'è una cortina di riserbo inviolabile. Ed è sfuggito a tutti un pericolossimo black out di cinque ore per un guasto al Ced (che tra l'altro sta inspiegabilmente a Milano)

IL CASO

Giubileo e appalti al S.Camillo Dieci arresti. Chi si è distratto?Peculato, corruzione, turbativa d'asta per appalti legati

ai lavori per il Giubileo, truffa, estorsione, truffa perlavori non eseguiti. Sono i reati contestati dalla pro-

cura di Roma per alcune presunte irregolarità riscontrate neilavori effettuati presso l'ospedale San Camillo. Irregolaritàche giovedì 3 novembre, con l'operazione «Piramide», con-dotta dai Carabinieri, ha portato all'arresto di 10 indagati eche coinvolge complessivamente 26 persone. Per l'episodiodi peculato contestato la cifra di cui si sarebbero appropriatigli indagati è di 145 mila euro, mentre ammonta a 1,3 mi-lioni di euro il giro d'affari legato alla turbativa d'asta perappalti legati al Giubileo. Di 2,5 milioni di euro è invece l'im-porto liquidato per lavori non realmente eseguiti all'internodella struttura ospedaliera. Agli arresti in carcere sono finitiAlessandro Agneni, direttore della Unita di ingegneria del-l'Ospedale San Camillo; e Saccà Daniele, geometra e am-ministratore della STIM Srl. Ai domiciliari invece, sono andati

Ferdinando Lombardi, amministratore unico della societàMTC; Marco Tassinari, direttore tecnico della stessa società;Trani Giovanni, dipendente della STIM; Walter Salemme, re-sponsabile della GS Italy; RIta Aurigemma, dipendente Co-fely; Monica Cerchiaro, dipendente della STIM; e CantoreAlberto. Tra gli indagati non sottoposti a misura cautelare fi-gurano anche Elisabetta Longo, direttore della centrale ac-quisti della Regione già coinvolta nell'inchiesta MafiaCapitale, e Alessandro Filabozzi, rappresentante diCCC/so.co.mi Srl. Parlano le intercettazioni, robetta, piccolocabotaggio. Ma sicuro dell'impunità, sfacciato. Come nonpensare che lo stesso schema non sia stato messo in praticain altri cantieri del Giubileo aperti negli ospedali capitolini?Non c'era massima vigilianza? Cantone non controllava tuttoe tutti? Pare che l'ex direttore generale del S.Camillo D'Ursosi sia accorto dei pasticci e avvia avvertito chi di dovere.L'ospedale è parte lesa. Ma chi si è distratto?

Laziola delSSanità LazioCRONACHEsabato 5 novembre 2016 pagina 9

Funziona bene il nuovo reparto dello storico ospedale romano. Tecnologie all'avanguardia e forte capacità di intervento nelle situazioni a rischio. Incubatrici di ultima generazione e una "control room" di monitoraggio

intensivo, in grado di rilevare e segnalare le minime variazioni dei parametri vitali e garantire un tempestivo intervento.Vengono accolti anche pazienti da altri punti nascita da altre regioni, oltre 1800 i neonati "ospitati" nel 2016

SANITÀ&RICERCA/i RiSuLTaTi Di uno STuDio REaLizzaTo DaL ConSoRzio inTERnazionaLE EniGMa

Pazienti adulti, affetti da disturbo ossessivocompulsivo, hanno un ridotto volume dell’ip-pocampo, centro cerebrale chiave per l’ap-

prendimento e la memoria, e un’ipertrofia del nucleopallido, struttura cerebrale profonda che regola ilmovimento ed è coinvolta negli schemi ripetitivi cheattua il soggetto malato. L’ipertrofia del nucleo pal-lido è inoltre più pronunciata nei soggetti nei quali ildisturbo è insorto fin dall’infanzia, suggerendo cosìche l’entità dell’anomalia dipenda anche dal tempointercorso dall’insorgere della patologia.Sono questi i principali risultati ottenuti da uno stu-dio del Consorzio internazionale ENIGMA che hacoinvolto in tutto 25 istituti di ricerca a livello inter-nazionale e 65 scienziati, tra i quali Gianfranco Spal-

letta, Responsabile del Laboratorio di Neuropsichia-tria della Fondazione Santa Lucia Irccs, e i ricercatoridel suo team, Fabrizio Piras e Federica Piras.I risultati dello studio “Distinct Subcortical VolumeAlterations in Pediatric and Adult OCD: A WorldwideMeta- and Mega-Analysis”, recentemente pubbli-cato sulla prestigiosa rivista statunitense “The Ame-rican Journal of Psychiatry”, sono particolarmentesignificativi per il numero di soggetti coinvolti. I ricer-catori hanno infatti studiato complessivamente gliesami di risonanza magnetica cerebrale di bambinie adulti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo perun totale di 1.830 pazienti e 1.759 soggetti neuro-logicamente sani. “Nello studio dei disturbi ossessivicompulsivi - spiega il dottor Fabrizio Piras - uno deiprincipali problemi è sempre stato rappresentato

dalla scarsa riproducibilità dei risultati, dovuta al-l’esiguo numero di pazienti arruolati nei singoli studie alle differenze nelle tecniche di analisi tra uno stu-dio e l’altro. ENIGMA-OCD offre ora alla comunitàscientifica un’analisi su vasta scala, in cui tutti i centridi ricerca coinvolti hanno lavorato con i medesimicriteri”. I ricercatori hanno potuto anche rilevare dif-ferenze nelle anomalie cerebrali tra bambini e adultiaffetti dal disturbo e questo risultato suggerisce chetali anomalie cambino nel tempo e in funzione delladurata della malattia. “Nel complesso - osserva ladottoressa Federica Piras - i risultati potrebbero ri-flettere il cosiddetto fenomeno ‘use-it-or-lose-it’. Inpratica l’encefalo tenderebbe a conservare operativesolo le cellule che si trovano all’interno di circuitimolto attivi. I bambini affetti da disturbi ossessivi

complessivi tendono per esempio ad avere un ta-lamo più voluminoso rispetto ai soggetti neurologi-camente sani, suggerendo un’alterazione dellamaturazione cerebrale”.Il Disturbo Ossessivo Complessivo ha carattere evo-lutivo ed è caratterizzato da paure e pensieri irragio-nevoli (le ossessioni) e comportamenti ripetitivi (lecompulsioni). I sintomi possono manifestarsi sin dal-l’infanzia o esordire nell’età adulta. Negli ultimitrent’anni, gli studi hanno suggerito la presenza dianomalie cerebrali in circuiti implicati nell’elabora-zione cognitiva ed emozionale. Lo studio del Consor-zio ENIGMA apre ora nuove vie alla comprensionedelle diverse strutture cerebrali coinvolte e offre in-dicazioni per lo sviluppo di approcci terapeutici piùspecifici.

Il disturbo ossessivo compulsivo nasconde anomalie cerebrali?Ricercatori di 25 istituti coinvolti e oltre 3 mila soggetti osservati

di marco de leo

parla Il dottor ambroGIo dI paolo, dIrettore uoc dI neonatoloGIadell'azIenda ospedalIeRa san GIovannI addoloRata dI romaSERVIZI

L’importanza di nascere bene

Il primo impatto è già forte-mente positivo, la sensazionedi trovarsi in un luogo "sicuro"e che da sicurezza al pazienteè forte.In questo caso il pa-

ziente è il più fragile, indifeso, esposto:è un bambino. E questa impressioneaccresce la soddisfazione dellemamme e dei familiari. Nei suoi 750mq di superficie, al piano terra del pre-sidio ospedaliero San Giovanni, ilnuovo reparto offre due sezioni di de-genza suddivise per intensità di cure:la "TIN", (comprensiva di terapia in-tensiva e sub-intensiva neonatale) con16 incubatrici di ultima generazione,e la "Neonatologia" con 9 culle. Tra ledue aree è presente una "Controlroom" di monitoraggio intensivo, ingrado di rilevare e segnalare in temporeale le minime variazioni dei parame-tri vitali e garantire un tempestivo in-tervento da parte dell'equipe. È bencurata anche la distribuzione architet-tonica degli spazi, soprattutto quellidestinati all'accoglienza e al rapportomadre-figlio. Un fiore all’occhiello delreparto è la "banca del latte umano do-nato", che garantisce la quantità dilatte necessaria ad alimentare i piccolile cui mamme non hanno latte a suffi-cienza, ed è operativa già da diversianni.Ne parliamo con il dr. Ambrogio DiPaolo, direttore UOC di Neonatolo-gia, dell'Azienda Ospedaliera San Gio-vanni Addolorata di Roma.

Dr. Di Paolo, se dovessimotracciare un primo bilanciodel reparto...

Il reparto di Neonatologia funziona

molto bene. Fin dal mio arrivo ho tro-vato un ottimo personale con cui mitrovo bene e con il quale è possibiledialogare per lavorare bene. Sono con-tento di essere qui, dopo un’esperienzadi alcuni anni come pediatra ed esseretornato ad occuparmi di Neonatologiache è la mia vera passione.

Qual è la caratteristica del re-parto di neonatologia

È un reparto molto complesso, cometutti del resto. Si occupa del neonatoda 0 a 30 giorni; di chi, dopo la na-scita, rimane per 48 ore prima di an-dare a casa; di quei bambini chepresentano gravi patologie come in-sufficienza respiratoria, basso peso o

altri problemi legati a tutte le patologiecaratteristiche della prematurità...Siamo una eccellenza in questo am-bito poiché abbiamo le tecnologie piùavanzate e funzionali a gestire tutte leemergenze e i vari livelli di criticità.

Quanti sono in media i bam-bini nati al San Giovanni,quante le criticità?

Difficile fare una media anche perchéle cose sono cambiate rispetto al pas-sato, sia in termini di tecnologia, sia per-ché anche le condizioni sociali eambientali sono variate.In media il 10%dei neonati ha bisogno di una assi-stenza speciale. Bisogna tener presenteche il nostro ospedale ha un’incidenza

maggiore. Noi accettiamo pazienti pro-venienti anche da altri punti nascitadella regione, sia per casi più gravi, op-pure semplicemente perché altrove legravidanze a rischio non hanno trovatoposto in altre strutture.Attualmentepossiamo accogliere fino a 8 pazienti inarea critica e fino a 20-25 pazienti perpatologie più lievi, compresi i piccolipazienti dimessi dall'area critica.Sedobbiamo dare dei numeri, dai 1.400accessi del 2015, siamo passati a oltre1.600 neonati nel 2016 fino a oggi.

Il reparto è sicuramente unodei fiori all'occhiello del SanGiovanni...

Inoltre è ormai consolidato il contatto

precoce madre-bambino e i neonatiappena nati vengono immediatamentemessi a contatto con la mamma. Ab-biamo inoltre la banca del latte: lemamme possono donarlo ai bambiniprematuri.Cerchiamo di consolidare erafforzare l’unità mamma-bambino,affinché si possa creare un legame findai primi minuti dopo la nascita.

Se volesse condividere un ri-cordo?

Sicuramente la visita a sorpresa diPapa Francesco nel reparto. Ricordoancora le emozioni delle mamme (maanche dei papà che erano presenti) edevo dire che anche io mi sono com-mosso.

di Francesco Vitale

La visita di Papa Francesco al reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni addolorata

Laziola delSSanità Lazio MAPPA DEL POTERE sabato 5 novembre 2016 pagina 10

Asl ViterboDirettore generale DANIELA DONETTIDirettore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Maria Luisa Verardi

Asl LatinaCommissario straordinario Giorgio Casati Direttore sanitario Luciano CifaldiDirettore Amministrativo Bruno Riccardi

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRODirettore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Cristiano Camponi

Sant’AndreaCommissario straordinario GIUSEPPE CAROLIDirettore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Fabrizio D’AlbaDirettore sanitario Daniela Orazi ffDirettore Amministrativo Francesca Milito

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Pasquale Marini ffDirettore Amministrativo Massimiliano Gerli

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Marta Branca Direttore sanitario Andrea Antinori ffDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

u

Asl FrosinoneCommissario straordinario Luigi Macchitella Direttore sanitario Claudia Lucidi ffDirettore Amministrativo Vincenzo Brusca ff

u

Asl Roma 1Commissario straordinarioAngelo TaneseDirettore sanitario Mauro GolettiDirettore Amministrativo Cristina Matranga

Asl Roma 2Commissario straordinarioFLORI DEGRASSIDirettore sanitario Marina Cerimele Direttore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma 3Commissario straordinarioGiuseppe LegatoDirettore sanitario Maria Grazia BudroniDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma 4 CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesco QuagliarielloDirettore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma 5 TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale Vitaliano De SalazarDirettore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

Asl Roma 6 CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale NARCISO MOSTARDA

Direttore sanitario Mario Ronchetti ffDirettore Amministrativo Francesca Merli

u

una toppa all’ifo non risolvetutti i problemi

Zingaretti ha scelto l'usato sicuro (e dicono che abbia dovuto insistere parecchio)per tamponare la voragine all'ifo, il più antico irccs italiano ha una guida esperta,degna, ancorché di sicura fede. Sperando che non fugga come hanno fatto i suoi

predecessori. Ma la toppa non risolve i problemi e talvolta ne crea, ci sono situazioni aforte rischio e situazioni che devono essere risolte prima possibile. La sanità laziale è inforte sofferenza, Ma in Regione pensano ad altro.IL BORSINOQuintavalle - asl Roma 4 - voto 6Nulla da segnalare. Cova sotto la cenere la rivolta degli amministratori dei comuni piùa Nord, ma la situazione è sotto controllo. Buoni rapporti con amministrazione e sin-dacati. Casati - asl latina - voto 4Sempre peggio. Sembra non riuscire a gestire la situazione e la questione dei punti diprimo soccorso pesa nel giudizio del territorio.Caroli - sant’andrea - voto 5E' cronaca per addetti ai lavori, ma il clima in azienda è esplosivo, se non è rivolta deiquadri dirigenti poco ci manca. Il dibattito interno è finito sui giornali specializzati. Fin-chè non se ne accorgono gli utenti...Figurilli - asl Rieti - voto 7 Sanità reatina sotto pressione, tutto funziona più o meno regolarmente. Non perderela testa è già un risultato, con il peso del terremoto sotto casa.donetti - asl Viterbo - voto 5/6Si aggravano le criticità sul territorio, riguardano la sanità privata. Non sembra interessia nessuno. E adesso i problemi crescono.Talese - asl Roma 1 - voto 7È sotto esame, la sua ristrutturazione profonda di due Asl si trasforma in un Atto azien-dale che prevede il taglio di una buona fetta di figure apicali e di Uoc: difficile da di-gerire per chi è coinvolto. Comunque una linea coraggiosa.macchitella - asl Frosinone - voto 4Alla fine il suo muro di gomma sfianca anche gli avversari, sanità ciociara a picco senzaun perché. Grassi - asl Roma 2 - Voto 6Ha portato in porto la fusione, ora pensa al suo futuro. Tiepido Zingaretti, chi pensa aiproblemi sul territorio?de salazar - asl Roma 5 - voto 7Qualche problema di routine, superato. Continua a navigare senza sprazzi, ma noncommette errori. E questo è apprezzato dal territorio. I predecessori avevano fatto di-sastri "pilotati" dalla cabina di regia.legato - asl Roma 3 - voto 4Come se non ci fosse. Il territorio va avanti senza di lui. E la questione del Cem di viaRamazzini? Tutto come prima. Ed è dura da digerire.d'alba - san Camillo - ncAvanti piano, rimettere insieme i cocci non è facile. Va rivisto prima di Natale. Se ri-metterà le cose a posto sarà un eroe, se fallirà avrà la comprensione di tutti.Corradi - ares 118 - voto 4Se mancano i pezzi di ricambio per le attrezzature salva-vita vuol dire che siamo messiproprio male. Ma in Azienda non si fa una piega.Branca - spallanzani - ncTutto fermo, riambientarsi non è facile. E l'Irccs di via Portuense è un cliente difficile.Coiro - san Giovanni addolorata - voto 7Si permette anche di pensare, di programmare, di macinare iniziative. I nemici nonmancano. Ma li tiene a distanza.

IL BORSINO DEI DIRETTORI GENERALI

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADIDirettore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Gianfranco Ventura ff

IfoDirettore Generale Francesco Ripa di MeanaDirettore sanitario Ester Forastiere ffDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

Ancora ostacoli per il rilancio del termalismo viterbese.L’odissea si arricchisce di un nuovo capitolo, intito-lato terme di Paliano. Il progetto di riqualificazione

dell’area da parte della società Free Time, dopo molti pas-saggi in commissione, ha avuto finalmente l’ok da parte delconsiglio comunale di Viterbo, ma c’è un ma: il progetto deveavere delle modifiche rispetto a quello presentato dai privati.In pratica ci deve essere una riduzione della cubatura perquanto concerne la parte residenziale del 10 per cento, por-tandola al 20 per cento ed il restante 80 per cento destinarloalle terme. Le modifiche sono state richieste dalla maggio-ranza ed i privati non potranno far altro che adeguarsi a que-ste nuove richieste. La minoranza è insorta, parlando diun’inutile perdita di tempo. Per Gianmaria Santucci, consi-gliere di Fondazione, così facendo, dopo che il privato avràapportato le nuove modifiche, si tornerà di nuovo in commis-sione e poi in consiglio comunale con una inutile perdita ditempo. Per Santucci, quindi, a questo punto sarebbe stato

meglio bloccare la delibera, farla modificare dagli uffici e poivotarla. Anche per il consigliere Carlo Ubertini di Forza Italiasi è di fatto approvato il nulla. Di aria fritta parla anche LuigiMaria Buzzi, consigliere di Fratelli d’Italia. Per Giulio Marini,ex sindaco di Viterbo e consigliere di Forza Italia, è come ilgioco dell’oca, ovvero arrivati ad un certo punto si ricominciada capo. Dall’altro lato, il promotore delle modifiche, il con-

sigliere del Pd Francesco Serra, argomenta che si èarrivati a questo punto per le terme di Paliano dopola non approvazione da parte della precedentegiunta Marini e come nel consiglio attuale vi sianonumerosi consiglieri d’opposizione che all’epocanon l' approvarono. Per Serra, invece, la maggio-ranza di oggi dà un indirizzo generale di politica ter-male, chiedendo alcune modifiche. Anche per ilsindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, quel pocodi tempo in più che si dovrà attendere per le modi-fiche non farà la differenza, visto che si è tantoaspettato per questo investimento. Dello stesso av-viso anche Aldo Fabbrini, consigliere del Pd, per il

quale togliere il 10 per cento al residenziale per destinarloal termale significa dare maggiori opportunità agli impren-ditori per la rendita di ciò che hanno investito. La maggio-ranza assicura, infine, che appena arriverà la nuovadocumentazione. verrà velocemente convocata la commis-sione ed, in tempi brevi, la stessa sarà nuovamente sottopo-sta al consiglio comunale. Ed intanto, si riattende…

REGIONEsabato5 novembre 2016 pagina 11

Mentre le prime luci dellasera avvolgono lapiazza di Sabaudia (in-spiegabilmente detta“del Comune” mentre

dopo la fine della guerra fu intitolata“piazza del Popolo”), un piccolo capan-nello di persone (come nella famosa com-media di Beckett) prosegue animatamenteuna discussione che ha come tema il nomedel nuovo sindaco. Li circonda il solitoscenario fatto di un cinema che non c’è, diun albergo chiuso ecc. In effetti oramaisiamo a novembre e qualcuno vorrebbesapere e capire qualcosa di più sui possibilicandidati, ma specialmente sui loro pro-grammi, anche se in gran parte talunopensa di poterli intuire. Così anche se l’exsindaco, che dopo due consiliature inter-rotte ed un periodo precedente in cui hasvolto di fatto le funzioni di primo citta-dino durante la malattia del povero Marac-chioni non si può più ripresentare(almeno nelle prossime elezioni), senzadubbio sosterrà qualche suo amico fidatoe potrebbe essere eletto come consiglierecomunale (questo è ancora permesso in-spiegabilmente dalla legge) e magari poifare pure l’assessore, conservando così unposto nella stanza dei bottoni. Non c’èdubbio che il nuovo sindaco, se saràespressione della ex maggioranza nonmancherà di assicurare la continuità ri-spetto alla gestione precedente, i cui risul-tati sono sotto gli occhi di tutti: unaagricoltura in crisi, un turismo che ar-ranca, il commercio in grande difficoltà.Ancora non conosciamo i programmi

degli altri candidati, forse una dozzina,anche se in molti casi è possibile immagi-nare, dalle cordate che li sorreggono, qualiposizioni assumeranno su alcune dellequestioni fondamentali della città comel’urbanistica (è stata affidata la redazionedi un nuovo PRG ma quali sono le indica-zioni della committenza?), i rapporti conl’Ente Parco (il piano del Parco ha subitoun nuovo stop), il commercio (manca unpiano), la mobilità (manca un piano), iservizi sociali (manca un piano), ecc….Tra i partiti sembrano sicure la partecipa-zione di quelli di destra (forse tutti in-sieme), del PD e quella di Rifondazione

Comunista. Senz’altro ci saranno molteliste civiche, tra le quali quella che spiccaè “Cittadini al lavoro”, cui bisogna ricono-scere un impegno costante. Personal-mente ritengo che la scelta degli elettoridebba cadere su persone che siano effetti-vamente residenti nella città e che vo-gliano il suo bene, evitando di mandare alpotere personaggi presi da Latina, Sezze,ecc. come successo fino a poco tempo fa.Chiunque sarà il sindaco eletto dovrà la-vorare molto per ridare alla città di Sabau-dia lo smalto perduto: quella che era lacittà giardino ha mutato il suo skyline: ilverde pubblico e privato ridotto a pochi

esemplari senza che quelli morti sianostati rimpiazzati, la montagna invasa da in-setti che stanno mangiando quasi tutti glialberi, l’antropizzazione della duna (Sitodi Interesse Comunitario) durante il pe-riodo estivo, la mancanza di opere di ur-banizzazione in alcune lottizzazioni, ilmancato allaccio alla rete fognaria del 25%delle abitazioni site sulle dune, il pesanteutilizzo di fitofarmaci in agricoltura nono-stante le norme in vigore, la grave situa-zione delle acque del lago, l’invasione deisupermercati, il cemento che ha mangiatopreziose aree agricole, ecc. Più che il teatrodell’assurdo, forse è solo un’utopia?

sabaudIa, verso le elezIonI In ordIne sparsoL’INTERVENTO

ASPETTANDO GODOTSembra una rappresentazione del teatro dell’assurdo, ci si avvicina al voto di primavera in un clima

confuso e i candidati ritardano l’uscita allo scoperto. Le emergenze sono note - una agricoltura in crisi, un turismo che arranca, il commercio in grande difficoltà - i programmi meno. Chiunque sarà il sindaco

eletto (sperando che non venga da fuori) dovrà lavorare molto per ridare alla città lo smalto perduto

IL CASO/ ANCORA OSTACOLI PER IL RILANCIO DEL TERMALISMO VITERBESE

Avanti piano, pianissimo. E frena anche la riqualificazione di Paliano

di Franco Brugnola

di Wanda Cherubini

sabato5 novembre 2016 pagina 12RUBRICHE

La manifestazione, in programma il prossimo 5 dicembre, coniuga le eccellenze del territorio e la grande qualità dei prodotti del nostro made in Italy. Nuovi tour alla scoperta delle botteghe artigiane nei Rioni di Roma

SCELTI PER VOI A PALAZZO BRANCACCIO L’APPUNTAMENTO CON L’ARTE DEI VINATTIERI E BOTTEGHIAMO

Torna, il prossimo 5 dicembrenei saloni di Palazzo Bran-caccio a Roma, il tradizio-nale appuntamento cheanticipa il Natale. Come

sempre l’Arte dei Vinattieri, che raggruppale enoteche romane della tradizione, saràprotagonista di “REGALO D’AUTORE…Arte, vini e delizie”, che si propone di for-nire suggerimenti e consigli a tutti coloroche sono desiderosi di conoscere le eccel-lenze del nostro territorio. Specialità ita-liane e artigianato diventano cosìaltrettanti “regali d’autore”, adatti alle pros-sime festività, come ad ogni ricorrenza.Le migliori aziende proporranno anchequest’anno squisiti dolciumi e cioccolatoin degustazione con selezionati distillati evini passiti dando vita a quello che, nelcorso delle passate edizioni, si è trasfor-mato in un prestigioso evento informativocon proficuo ritorno di immagine e incre-mento delle vendite.L’iniziativa, attraverso l’utilizzo di spaziespositivi degli importanti punti venditadegli operatori del settore e la prestigiosapresentazione negli eleganti saloni di Pa-lazzo Brancaccio, si conferma dunquecome efficace mezzo per orientare gli ac-quisti sia nel periodo delle prossime festi-vità che per le ricorrenze di ognioccasione.

Protagonisti della manifestazione in pro-gramma a Palazzo Brancaccio sono Con-fesercenti Roma, A.E.P.E.R. -Associazione Esercenti Bar Pasticceria,l’Accademia della Cultura Enogastrono-mica, Camera di Commercio CCIAA diRoma, insieme alle enoteche storiche eagli artigiani che aderiscono a Botte-

ghiamo, progetto che nasce dall’esigenzadi conservare e tramandare le tradizioniartigiane, che sono un elemento fonda-mentale della storia del nostro paese e sulquale si basa buona parte della nostraidentità culturale. Così, accanto a cham-pagne, spumanti, vini rossi, vini dessert edistillati italiani abbinati a delizie gastro-

nomiche delle miglioriaziende, diventa possibile tro-vare anche eleganti confezioniregalo con prodotti selezionati,proposti come prestigiosi donida degustare ammirando imaestri artigiani all’opera. Anche questa edizione pre-vede infatti tour enogastrono-mici alla scoperta degli antichimestieri. In collaborazione conBotteghiamo e promossi dal-l’Arte dei Vinattieri, sarannopresentati i nuovi e insolitipercorsi nei vicoli del centrostorico, e non solo, per cono-scere i maestri artigiani e lebotteghe storiche tra una de-gustazione e l’altra alla sco-perta del “made in Italy” e del“made in Rome” di qualità.Verranno presentati i nuoviRioni censiti da Botteghiamo,per un tour sempre più com-pleto e adatto ad ogni esigenza.Nei percorsi figurano infatti i

nomi e le abilità di moltissimi artigiani ro-mani: restauratori, orafi, doratori, mosai-cisti, sarti, falegnami, liutai, tappezzieri,impagliatori, ceramisti, calzolai, fabbri, ri-legatori, tipografi. Insomma, tutti gli in-gredienti necessari perché lo shoppingdiventi un’esperienza di conoscenza e discoperta della città.

Alla ricerca del regalo d’autore tra sapienza artigianalee sapori della tradizione

di Francesco Vitale

RUBRICHEsabato5 novembre 2016 pagina 13

V olutamente pop e kitsch, conun allestimento caratteriz-zato da moquette rosa, cuori

e cupidi, la mostra “Love. L’amore in-contra l’amore”, curata da Danilo Ec-cher e in corso al Chiostro delBramante fino al prossimo 19 feb-braio 2017, continua ad intrigare i vi-sitatori schierando, nello spazioespositivo a due passi da piazza delPopolo, molti tra i più importanti ar-tisti contemporanei. Ecco dunqueYayoi Kusama, Tom Wesselmann,Andy Warhol, Robert Indiana, Gil-bert & George, Francesco Vezzoli,Tracey Emin, Marc Quinn, FrancescoClemente e Joana Vasconcelos, con leloro opere dai linguaggi fortementeevocativi, adatte a coinvolgere il pub-blico attraverso molteplici sollecita-zioni.L’esposizione romana vuole così af-frontare uno dei sentimenti universal-mente riconosciuti e da sempremotivo d’indagini e rappresentazioni,l’amore, raccontandone le diversesfaccettature e le sue infinite declina-zioni. Il pubblico è messo in condi-zioni di sentirsi protagonista dellamostra, invadendo gli spazi espositivi,divenendo fruitore e divulgatore allostesso tempo, avendo la possibilità difotografare liberamente tutte le opereesposte e avvalendosi di una “guida”particolare, scelta tra 5 “partner

audio”, a seconda del tipo di espe-rienza che si vuole intraprendere. Il percorso inizia proprio con l’operaLove (1966-1999), un quadrato dilettere che Robert Indiana ha trac-ciato agli inizi degli anni Sessanta, perproseguire con gli specchi intrigantiideati da Yayoi Kusama nella sua “In-finity Mirrored room, All the EternalLove I Have for the Pumpkins”, dovelo spazio è ripetuto all’infinito in uncaotico gioco di specchi. Ma è forse,in assoluto, l’immagine di MarilynMonroe con “One MulticolouredMarilyn (Reversal Series)” del 1979-1986 a rappresentare, con più solidasuggestione, il complesso ingorgoemotivo dell’amore. Marilyn è il voltostesso dell’amore, ed è naturale che lasua immagine sia diventata la firma diun artista come Andy Warhol.

L’arte e la scrittura raccontano inde-lebili frammenti di vita attraverso l’in-tima e luminosa grafia di Tracey. ConFrancesco Vezzoli il linguaggio scul-toreo e quello filmico si accarezzanoin un dialogo sottilmente seducente.E, perché l’arte è anche musica, acompletare il caleidoscopico quadrodi sensazioni “Coração IndependenteVermelho #3 (PA) [Red Indepen-dent Heart #3 (AP)]”, il gigantescocuore fatto di posate di plastica rossedi Joana Vasconcelos canta, con lavoce di Amalia Rodriguez, l’incantodel fado.

Love. L’amore incontra l’amoreFino al 19 febbraio 2017

Chiostro del BramanteVia Arco della Pace 5, Roma

Biglietti interi € 13Info e orari: 06 9151941

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONIUFino all’8 gennaio 2017 il Palazzo delle Esposizioniospita la 16° edizione della Quadriennale di Roma.L’esposizione è il frutto di una visione polifonica affi-data a dieci diversi curatori,ciascuno dei quali ha ela-borato un proprio progetto. L’insieme dei progettiprevede la presenza di circa 100 artisti partecipanti,con opere di carattere diverso e un nutrito calendariodi eventi. .Via Nazionale 194; info 06 39967500

MUSEI CAPITOLINIFino al 30 novembre 2016 è possibile visitare, aiMusei Capitolini, , “La Spina. Dall’Agro Vaticano a viadella Conciliazione”. L’esposizione propone un viaggioa ritroso nel tempo nei luoghi che conducono alla basilica di San Pietro, raccontan-done le profonde trasformazioni dall’antichità fino al Giubileo del 1950, anno in cuine venne completato l’arredo urbano. piazza del Campidoglio 1; info 060608

CHIOSTRO DEL BRAMANTEFino al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante “LOVE. L’arte contemporanea in-contra l’amore” . Per la prima volta sono riuniti tra i più importanti artisti dell’arte con-temporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana,Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente eJoana Vasconcelos, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali e adatte a coin-volgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni. Così l’esposizione romana in-tende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivod’indagini e rappresentazioni, l’amore.Via arco della pace; info 06 915 19 41

VITTORIANO /1Fino al 29 gennaio 2017 l’Ala Brasini del Vittoriano ospita la mostra “Guerre Stellari.Play”, dedicata all’universo di Guerre Stellari, un mito assoluto che ha incantato tre

generazioni dal 1977 a oggi. Sono esposti oltremille pezzi tra gadget, modellini, action figures,stampe d’epoca per raccontare le scene e i perso-naggi della grande saga cinematografica. .Via di san pietro in Vincoli; info 060608

VITTORIANO /2Aperta fino al 12 febbraio 2017 al Complesso delVittoriano – Ala Brasini e realizzata sotto l’egidadell’Istituto per la Storia del Risorgimento, in colla-borazione con l’Assessorato alla Crescita culturale,la mostra “Edward Hopper” ripercorre l’intero arcotemporale della produzione del celebre artista ame-ricano, considerato oggi un grande classico dellapittura del Novecento. Via di san pietro in Vincoli; info 060608

VIGAMUSIl Museo del Videogioco Italiano ospita fino al 31 dicembre 2016 la mostra “E.T, TheFall. I tesori sepolti di Atari”, vale a dire i simboli del crollo dell’industria del 1983. Sitratta di un viaggio alla scoperta di una delle leggende più affascinanti della storia delvideogioco, tra gli oggetti rinvenuti negli scavi del deserto del New Mexico. Dal ritrova-mento delle cartucce di E.T. The Extraterrestrial per Atari 2600, considerato il titolo in-terattivo peggiore della storia, capace di scatenare la caduta di un'intera industria, lamostra catapulterà i visitatori nelle profondità terrestri del New Mexico, per rispolve-rare i “peggiori” classici del Videogioco. Via sabotino 4; info 06 45475940

CENTRALE MONTEMARTINIL’esposizione permanente del Museo Centrale Montemartini si arricchisce di nuovistraordinari capolavori da tempo conservati nei depositi ed esposti al pubblico solo inoccasione di mostre temporanee. Fino all’8 gennaio 2017 sarà possibile ammirarepezzi pregevolissimi e fino ad ora praticamente sconosciuti, come il ricco corredo fu-nebre di Crepereia, lo splendido mosaico con la raffigurazione del ratto di Proserpina,il prezioso ritratto in basanite dell’imperatrice Agrippina Minore e molto altro ancora. Via Ostiense 106; info 0606098

L’AGENDA DELL’ARTE

La saga di Star Wars raccontata al Vittoriano

L'amore raccontato dall'arte contemporanea al Chiostro del Bramante

Love, l’amore incontra l’amoreal Chiostro del Bramante

Circa duecento fotografiesono il nucleo forte di“Picasso images. Le

opere, l’artista, il personaggio”, incorso al Museo dell’Ara Pacis finoal prossimo 19 febbraio. La mo-stra delinea in modo inedito nonsolo il percorso di un artista ecce-zionale, ma anche il ritratto piùintimo di un uomo che ha saputocostruire la propria fama mon-diale. La ricca selezione di imma-gini è accompagnata da unasignificativa scelta di opere grafi-che, sculture e dipinti prove-nienti dal Musée nationalPicasso-Paris che ne inquadranol’evoluzione artistica.Le tre sezioni del percorso espo-sitivo intendono indagare i di-versi collegamenti che il piùgrande artista del XX secolo sta-bilì con la fotografia: dai primitentativi di utilizzo quale stru-mento di indagine approfondita

del mondo circostante, di ausilioper la sua opera e di testimo-nianza dello stato d’avanzamentodelle sue creazioni, alle fruttuosecollaborazioni artistiche con fo-tografi d’avanguardia, tra cuiBrassaï e Dora Maar, poi suacompagna. L’ultima sezione, in-fine, racconta la maturità artisticadi Picasso quando, dal dopo-guerra in poi, coltiverà personal-mente la propria immagined’artista diffusa dalla stampa illu-strata che contribuirà a renderlopersonaggio di grande popola-rità.

Picasso imagesFino al 19 febbraio 2017

Museo dell'Ara Pacis, Spazioespositivo Ara Pacis

Lungotevere in Augusta, RomaBiglietti : solo mostra intero:

€ 11; integrato Museo dell’Ara Pacis + mostra € 17

Info e orari: 060608

Picasso Images. Le opere,l’artista, il personaggio

VALE UNA VISITA

CULTURA E TEMPO LIBERO

Viaggio tra immagini e sensi nell’arte contemporanea

sabato5 novembre 2016 pagina 14RUBRICHE

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

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n° 266 del 27 novembre 2014

IN PRIMA FILA

SCELTI PER VOI LA NUOVA STAGIONE DELL’AUDITORIUMPARCO DELLA MUSICA

TEATRO OLIMPICOCarmen multietnicaDopo il debutto di giovedì 3 novembre,“Carmen secondo l’Orchestra diPiazza Vittorio” resta in scena fino adomenica 13 novembre al TeatroOlimpico per la stagione dell’Accade-mia Filarmonica Romana. Una dellepiù celebri opere di tutti i tempi vieneriproposta in una versione assoluta-mente originale, multietnica e colora-tissima, marchio distintivo e disuccesso di questa Orchestra straordi-naria. Biglietti da € 20 a € 35 euro (+ diritto di prevendita); info 06 3201752

LA SAPIENZAIl piano di Louis LortieTorna a Roma uno dei maggiori piani-sti di oggi, il franco-canadese LouisLortie, sabato 5 novembre alle 17,30per i concerti della IUC nell'AulaMagna della Sapienza (Città Universi-taria, Palazzo del Rettorato, ingressoda Piazzale Aldo Moro 5). Per il suoconcerto romano ha scelto tre Sonate,che abbracciano tutto l'Ottocento: diLudwig van Beethoven la Sonata n. 28in la maggiore op. 101 del 1816, di Jo-hannes Brahms la Sonata in fa minoreop. 5 del 1853 e di Edvard Grieg la So-nata in mi minore op. 7, l'unica scrittadal compositore norvegese.Biglietti da € 15 a € 25; info 06 3610051

TEATRO VASCELLOMilagro AcusticoIl 7 novembre alle 21 il Teatro Vascellopropone “Rosa del Sud”, il nuovo spet-tacolo tra musica e parole di MilagroAcustico ispirato a Rosa Balistrieri, lagrande cantante siciliana scomparsa25 anni fa. Le sue canzoni, dalle tinteforti quanto mai attuali, saranno cosìriarrangiate e reinterpretate nello stiledella formazione che per questo pro-getto si avvale della voce di DeboraLongini. Biglietti € 15; info 05 5881021

L a stagione artistica 2016-2017dell’Auditorium è stata presen-tata da Fondazione Musica perRoma in una conferenzastampa dove erano presenti i

responsabili di MpR, rappresentanti politicied alcuni artisti coinvolti nelle prossime ini-ziative, fra i quali Gigi Proietti, FedericoZampaglione e Ambrogio Sparagna. Nell’oc-casione si è sottolineato come, a Roma, ilsettore culturale registri il maggior gradi-mento del pubblico fra tutti i servizi pub-blici. Ed, in particolare, proprio l’AuditoriumParco della Musica sia apprezzato in misuramaggiore rispetto ad altri luoghi di spetta-colo (7,9 % rispetto ad una media di 7,6). Inparziale controtendenza, invece, gli incassi ele presenze che si cercherà di ampliare graziead una programmazione sempre più varia edi qualità.Ed in questa prospettiva di maggior coinvol-gimento del pubblico una prima grande no-vità, che attraverserà l’intero palinsesto dellastagione, è rappresentata dal lancio di Audi-torium Family, il format dedicato ai bambinie alle famiglie con oltre 30 appuntamenti du-rante tutto l’anno: un esempio per tutti, Gio-caJazz (con la direzione di Massimo Nunzi)nato per creare interesse e indirizzare lenuove generazioni verso tutta la musica e lesue forme. Naturalmente non mancherà, poi,un ricco assortimento di concerti rock, pop,jazz, di musica etnica e contemporanea, sem-pre all’insegna della qualità e della diversifi-cazione. Si parte, come di consueto, anovembre con l’appuntamento del Roma

Jazz Festival che festeggia la sua quarante-sima edizione. Nel periodo natalizio, oltre airichiestissimi Roma Gospel Festival e laChiarastella dell’Orchestra Popolare Italiana,assolute novità come Mia and Me e grandiconcerti (quelli di Fiorella Mannoia, DanieleSilvestri e Luca Carboni). Altri rilevantinomi che arricchiranno la stagione dell’Au-ditorium sono, tra i tanti, quelli di PattiSmith (con un progetto speciale dedicato aPapa Francesco), Bob Dylan (con il quale èin corso una trattativa), Jacob Collier, Lam-bchop, Glenn Miller Orchestra, Sergio Cor-tés, Pat Metheny, Placido Domingo Jr,Andrew Bird, Joshua Redman, Brad Me-hldau, Jonny Greenwood, Richard Galliano,

John Scofield, Mat-thew Herbert, Stan-ley Jordan, BillyCobham, OmarSosa, Pejman Tada-yon, Tony Hadley,Harlem GospelChoir, Art Garfun-kel, LoreenaMcKennitt. Fra gli italiani(anche per soli in-contri o presenta-zioni) nonmancheranno Vini-cio Capossela, Liga-bue, CarmenConsoli, Arisa, Ga-briele Ciampi, GigiProietti, James Se-nese, Tiromancino,

Francesco Guccini, Antonella Ruggiero, Am-brogio Sparagna e Orchestra Popolare Ita-liana, Peppe Servillo & Solis String Quartet,Erri De Luca, Stefano Di Battista Quartet,Enrico Rava, Enzo Gragnaniello, MatthewLee, Ivano Fossati, Nuova Compagnia diCanto Popolare, Giovanni Allevi, Alex Britti,Samuele Bersani, Sergio Caputo, FrancescoBaccini, Sergio Cammariere, Enzo Avitabile,Luca Barbarossa, Gianna Nannini, Bungaro,David Riondino, Rossana Casale, Tosca, Ta-zenda, Eugenio Bennato e Baustelle.

Auditorium Parco della Musica, stagione 2016/2017

Viale Pietro De Coubertin, RomaInfo 0680241281

Tanti festival e concerti per i bambiniaspettando (forse) il premio Nobel Bob Dylan

Bob Dylan

Il pianista americano Conrad Taoè attualmente considerato unodei talenti emergenti più interes-

santi e richiesti nel mondo. Definitodalla critica "una forza esplosiva", Taounisce una tecnica sorprendente allacapacità di comunicare in manieramolto chiara il senso di ogni generedi partitura. Qualità che potranno es-sere apprezzate nel debutto romanodel giovane pianista, in programmagiovedì 10, venerdì 11 e sabato 12nella Sala Santa Cecilia dell’Audito-rium Parco della Musica, per la sta-gione sinfonica dell’Accademia diSanta Cecilia.Nel corso delle tre serate, il giovanepianista di origine asiatica eseguirà inapertura il “Concerto in Fa” di Ge-orge Gershwin. Composto da unGershwin ventisettenne, già noto algrande pubblico per la felice collabo-razione con i teatri di Broadway, ilConcerto costituisce la seconda voltadel compositore alle prese con unacommissione di musica sinfonica. Laprima, felice esperienza di “jazz sin-fonico”, era stata la celeberrima“Rhapsody in blue”, alla quale seguìdopo pochi mesi la richiesta di Walter

Damrosch, direttore della Filarmo-nica di New York, di un nuovo lavoro.Tra gli aneddoti legati a questa com-posizione c'è quello che raccontacome Gershwin, preso dall'ansia delconfronto con la produzione classica,andasse a comprare un manuale di ar-monia per imparare le regole dellacomposizione. Certo è che affittò unasala del Globe Theater e un'orchestra

di sessanta elementi per sentire l'ef-fetto finale del concerto che eseguitoalla Carnegie Hall il 13 dicembre del1925 ebbe uno strepitoso successo. A dirigere Conrad Tao, sul podiodell’Orchestra di Santa Cecilia saràAndrés Orozco-Estrada, che comple-terà il programma musicale delle treserate con l’Ouverture di “TheSchool of Scandal” di Samuel Barber

e l'ipnotico “Boléro” di Ravel in chiu-sura di ogni concerto.

Andrés Orozco - Estrada e Conrad Tao

Dal 10 al 12 novembre 2016Auditorium Parco della Musica,

Sala Santa CeciliaViale De Coubertin, Roma

Biglietti da € 19 a € 52Info: 06 80242501

A Santa Cecilia l’energia travolgente del pianista TaoCON L’ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA DAL 10 AL 12 NOVEMBRE

Apprezzato dalla critica in concorsoalla 64° Mostra Internazionaled’Arte Cinematografica di Venezia,

“Nightwatching” di Peter Greenaway arrivain Italia sul grande schermo. Ancora unavolta, dopo la proiezione di “Goltzius and thePelican Company” del novembre 2014, il re-gista sceglie il palcoscenico del Teatro Ar-gentina di Roma per presentare inanteprima il suo ultimo film, domenica 6 no-vembre (ore 21). Il film è un dramma ironico in costume sulpittore Rembrandt e La Ronda di notte (TheNight Watch), il suo più celebre dipinto, chegli procurò fama e rovina al tempo stesso.

1642: il celebre pittore olandese Rem-brandt (Martin Freeman) accetta, a seguitodelle insistenze della moglie Saskia, di ri-trarre la Milizia civica di Amsterdam in unquadro che sarà conosciuto ai posteri come“La ronda di notte”. Mentre sta dipingendo,però, il pittore intuisce che gli uomini dellaMilizia stanno complottando qualcosa. «Cisono quattro concetti che ruotano intorno aRembrandt che sono stati per me sorgenteper realizzare “Nightwatching”: denaro,sesso, cospirazione e pittura - raccontaPeter Greenaway - La prima domanda è so-ciale, la seconda voyeuristica, la terza intel-lettuale e la quarta filosofica e, sebbene il

pubblico generale potrebbe non vederlacome tale, l’ultima domanda è la più impor-tate. Come è stato possibile che un pittorecosì straordinariamente ricco e rispettatoper metà della sua vita, abbia potuto morirenell’indigenza? Che cosa fa in realtà la pit-tura? Potremmo porci la stessa domandaper quanto riguarda il cinema. Che cosa fain realtà il cinema?».

“nightwatching” di Peter GreenwayDomenica 6 novembre 2017, h 21

Teatro argentinaLargo di Torre argentina, Roma

Biglietti € 10info: 06 684.000311/314

AL TEATRO ARGENTINA IL 6 NOVEMBRE

Rembrandt e la sua Ronda di notte secondo Peter Greenway

di Tonino merolli

sabato5 novembre 2016 pagina 15

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