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IL PAESE VILLARFOCCHIARDO 19˜20 OTTOBRE Sagra del … · zero” a cura di Luca Ferrero. ......

Date post: 15-Feb-2019
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S PECIALE luna nuova n. 73 venerdì 18 ottobre 2013 11 IL PAESE si appresta a vivere una delle Sagra del Marrone con meno marrone della sua storia. Se l’anno scorso il prodotto fresco, almeno quello “made in Villar” era già terminato nel pomeriggio del sabato, quest’anno il grosso rischio che corrono la Sagra ed il paese è quello di lasciare a bocca asciutta gran parte dei potenziali clienti che da sem- pre hanno individuato nella manifestazione ideata dalla Pro loco villarfocchiardese l’appuntamento annuale con l’acquisto del prezioso frutto autunnale. Per questo Giorgio Fiore, storico presidente della Pro Villar, lancia l’appello a tutti nei limiti del possibile, di essere presenti in Sagra per ga- rantire almeno un quantitativo minimo di marroni da proporre alle migliaia di visitatori che ogni anno si riversano in paese alla sua ricerca. «Speriamo che i castanicoltori ci aiutino in questo intento - sottolinea Fiore - negli ultimi anni ab- le nostre proposte, puntando molto sull’aspetto gastronomico, che fino agli anni ‘90 to alla pur apprez- zata brusatà, ma senza il prodotto fresco verrebbe a mancare uno dei perni su cui si basa la nostra attività, ce ne siamo accor- ti l’anno scorso, quando pratica- mente abbiamo dovuto vivere tutta la domenica senza un marrone». Certo la scelta, in controtendenza rispetto ad altri eventi autunnali, di proporre soltanto il prodotto locale, è un po’ rischiosa in annate come questa, ma va riconosciuta l’integrità morale di Villarfoc- chiardo in questo campo. «L’anno scorso in parecchi hanno protesta- to per non aver trovato marroni freschi la domenica, e questo ci dispiace, certo - chiarisce Fiore - ma al tempo stesso vorremmo che i nostri visitatori capissero che vo- gliamo valorizzare il marrone val- susino e quello villarfocchiardese in particolare, senza contaminarlo ad ora la ricetta ha funzionato, chiediamo a tutti di pazientare, siamo convinti che arriveranno M arrone Sagra del VILLARFOCCHIARDO 19-20 OTTOBRE tempi migliori, e magari di cercare i marroni il sabato, senza correre il rischio di rimanerne senza». Per questo l’appello ai produttori. «Noi sia- mo debitori verso i produttori, che anche in tempi come questi hanno tenuto duro e continuano a farlo, permettendo a Villar ed agli altri centri della fascia castanicola di godere di un paesaggio che or- mai ha pochi eguali - ammette Fiore - ma al tempo stesso abbiamo la presunzione di credere che se la passione della castanicoltura, a parte annate limite come questa, sia diventata negli anni anche una piccola-media fonte di inte- grazione di reddito per molti, lo si debba anche un po’ alla Sagra, che ha portato il nome del marrone valsusino in giro per l’Italia». Ma se il prodotto latita, la Sagra invece cresce, nonostante la crisi. «Siamo stati costretti a trova- re nuovi spazi perchè eravamo sommersi dalle richieste degli espositori già il 10 settembre avevamo esaurito i posti, tutto questo ci ha un po’ stupito, ma ovviamente ne siamo felici, vuol dire che anche gli espo- sitori credono nella Sagra e nelle possibilità di lavoro e di vendita che crea». Giorgio Fiore di Sagre del Mar- rone ne ha viste parecchie, tutte le 52 edizioni, 37 da presidente della Pro loco. «In tutti questi anni siamo cresciuti e la macchi- na organizzativa è ormai oliata - dice - guarda quanti giovani sono qui che montano la strutture della Sagra, fa piacere vederli all’opera, a volte “litigano” fra di loro per poter fare di più, è una garanzia per il futuro, speriamo che anche per i castagneti sia così, sarebbe veramente brutto vederli abbandonati, soprattutto pensando a cosa hanno fatto i miei predecessori, in particolare Dante Maurino, lui aveva vera- mente visto lontano, gli abbiamo anche dedicato un premio, quello per il concorso delle confezioni, ma forse non basta, la Sagra e la castanicoltura gli devono molto, se non tutto». Claudio Rovere Giorgio Fiore
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Page 1: IL PAESE VILLARFOCCHIARDO 19˜20 OTTOBRE Sagra del … · zero” a cura di Luca Ferrero. ... segnale importante di attenzione a quello che è ... Il centro anziani di piazza Abegg

SPECIALE luna nuova n. 73

venerdì 18 ottobre 2013 11IL PAESE si appresta a

vivere una delle Sagra del Marrone con meno marrone della sua storia. Se l’anno scorso il prodotto fresco, almeno quello “made in Villar” era già terminato nel pomeriggio del sabato, quest’anno il grosso rischio che corrono la Sagra ed il paese è quello di lasciare a bocca asciutta gran parte dei potenziali clienti che da sem-pre hanno individuato nella manifestazione ideata dalla Pro loco villarfocchiardese l’appuntamento annuale con l’acquisto del prezioso frutto autunnale.

Per questo Giorgio Fiore, storico presidente della Pro Villar, lancia l’appello a tutti

nei limiti del possibile, di essere presenti in Sagra per ga-rantire almeno un quantitativo minimo di marroni da proporre alle migliaia di visitatori che ogni anno si riversano in paese alla sua ricerca. «Speriamo che i castanicoltori ci aiutino in questo intento - sottolinea Fiore - negli ultimi anni ab-

le nostre proposte, puntando molto sull’aspetto gastronomico, che fino agli anni ‘90

to alla pur apprez-zata brusatà, ma senza il prodotto fresco verrebbe a mancare uno dei perni su cui si basa la nostra attività, ce ne siamo accor-ti l’anno scorso, quando pratica-mente abbiamo dovuto vivere tutta la domenica senza un marrone».

Certo la scelta, in controtendenza rispetto ad altri eventi autunnali, di proporre soltanto il prodotto locale, è un po’ rischiosa in annate come questa, ma va riconosciuta l’integrità morale di Villarfoc-chiardo in questo campo. «L’anno scorso in parecchi hanno protesta-to per non aver trovato marroni freschi la domenica, e questo ci dispiace, certo - chiarisce Fiore - ma al tempo stesso vorremmo che i nostri visitatori capissero che vo-gliamo valorizzare il marrone val-susino e quello villarfocchiardese in particolare, senza contaminarlo

ad ora la ricetta ha funzionato, chiediamo a tutti di pazientare, siamo convinti che arriveranno

MarroneSagra del

VILLARFOCCHIARDO 19-20 OTTOBRE

tempi migliori, e magari di cercare i marroni il sabato, senza correre il rischio di rimanerne senza». Per questo l’appello ai produttori. «Noi sia-mo debitori verso i produttori, che anche in tempi come questi hanno tenuto duro e continuano a farlo, permettendo a Villar ed agli altri centri della fascia castanicola di godere di un paesaggio che or-

mai ha pochi eguali - ammette Fiore - ma al tempo stesso abbiamo la presunzione di credere che se la passione della castanicoltura, a parte annate limite come questa, sia diventata negli anni anche una piccola-media fonte di inte-grazione di reddito per molti, lo si debba anche un po’ alla Sagra, che ha portato il nome del marrone valsusino in giro per l’Italia».

Ma se il prodotto latita, la Sagra invece cresce, nonostante la crisi. «Siamo stati costretti a trova-re nuovi spazi perchè eravamo sommersi dalle richieste degli espositori già il 10 settembre avevamo esaurito i posti, tutto questo ci ha un po’ stupito, ma ovviamente ne siamo felici, vuol dire che anche gli espo-sitori credono nella Sagra e nelle possibilità di lavoro e di vendita

che crea». Giorgio Fiore di Sagre del Mar-

rone ne ha viste parecchie, tutte le 52 edizioni, 37 da presidente della Pro loco. «In tutti questi anni siamo cresciuti e la macchi-na organizzativa è ormai oliata - dice - guarda quanti giovani sono qui che montano la strutture della Sagra, fa piacere vederli all’opera, a volte “litigano” fra di loro per poter fare di più, è una garanzia per il futuro, speriamo

che anche per i castagneti sia così, sarebbe veramente brutto vederli abbandonati, soprattutto pensando a cosa hanno fatto i miei predecessori, in particolare Dante Maurino, lui aveva vera-mente visto lontano, gli abbiamo anche dedicato un premio, quello per il concorso delle confezioni, ma forse non basta, la Sagra e la castanicoltura gli devono molto, se non tutto».

Claudio Rovere

Giorgio Fiore

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12 SPECIALE luna nuova n. 73

venerdì 18 ottobre 2013

QUESTO il treno degli eventi della tre giorni consacrata al marrone valsusino. Venerdì 18 ottobre la giornata sarà dedi-cata totalmente agli espositori per l’alle-stimento degli stand. Sabato 19 ottobre, alle 10, si terrà l’apertura al pubblico della Sagra e della mostra mercato nell’area delle scuole elementari, nelle piazze e nelle vie del paese. Inizierà alle 14 la

il pubblico sarà intrattenuto da spettacoli di musica itinerante con la “Dirty Dixie Jazz Band” e con il gruppo “Wigel Wogel Orkester”. Alle 11.30, in via di Mezzo presso il parco giochi, avranno luogo la presentazione e la dimostrazione del progetto Asci “La nostra farina extra zero” a cura di Luca Ferrero. Domenica 20 ottobre la sagra e la mostra mercato ria-priranno alle 9 e la distribuzione gratuita

di brusatà accompagnerà i presenti per l’intera giornata così come gli spettacoli di musica itinerante con la “Dirty Dixie Jazz Band” e con il gruppo “Wigel Wogel Orkester”. Alle 16.30 avranno luogo le attese premiazioni dei concorsi del peso e delle cnfezioni a tema libero allestite dai produttori di marroni valsusini ed esposte

Nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 ottobre saranno allestiti intrattenimen-ti e attività dedicate a grandi e bambini, a cominciare dalla gastronomia: menu a base di marroni e dolci presso il centro polivalente e vendita di marroni freschi e prodotti derivati a cura della cooperativa

La Maruna con la presenza dell’Associa-zione produttori marroni valle di Susa. Il gruppo “La lancia di San Michele” curerà la rievocazione di momenti di vita medioevale, giochi e alchimie mentre chi lo desidera potrà effettuare il battesimo della sella con la Scuderia del Biancone. Saranno altresì presenti le scuole di inta-glio legno di Bussoleno, Montalto Dora, Pont Saint Martin e Rivoli. Due le espo-sizioni visitabili: presso il centro anziani

dove si è posata la nuvola di Chernobyl: emozioni e incontri di un viaggio per ri-

a cura del Gruppo solidarietà Valle Susa,

e nell’atrio delle scuole elementari la mostra di pittura “Ratatouille” di Paola Colombi. Nel parco giochi “De Andrè” saranno a disposizione tappeti elastici jump evolution e mountain bike con l’associazione Biketrack. E sempre per i più piccoli saranno in funzione trenino

Un’attenzione particolare verrà riser-vata alla tradizione in località Giaconera con le prove di aratura con antichi mezzi agricoli e nell’area della sagra con Pero e Gepa - ovvero lo desbator e la rapoloira, colui che con lunghe pertiche batteva i ricci sugli alberi per far cadere in terra le castagne e colei che le raccoglieva - vestiti dei tipici costumi del paese, il gruppo musicale locale “Barbis du Vilè” e i brusatairo, che si occupano della pre-parazione delle caldarroste.

UN RICCO PROGRAMMA MarroneSagra del

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SPECIALE luna nuova n. 73

venerdì 18 ottobre 2013 13

L’AMMINISTRAZIONE comunale di Villar-focchiardo si attivirà per cercare di far sì che per la disastrosa annata 2013 del marrone venga con-cesso lo stato di calamità naturale. A confermarlo è lo stesso sindaco Emilio Chiaberto, che con la sua giunta sta valutando, proprio nei giorni che precedono la 52ª edizione della Sagra valsusina del Marrone, i tempi ed i metodi per avviare la proce-dura. «Secondo noi i presupposti ci sono - spiega - da un lato l’incidenza del cinipide galligeno del castagno, che se di per sè non uccide le piante ma comunque contribuisce ad indebolirle, dall’altra la primavera piovosa e fredda che ha impedito una corretta impollinazione, fatto sta che i ricci si sono fatti desiderare, ed in alcuni castagneti proprio non si sono fatti vedere, arrecando un danno non indifferente ai numerosi castanicoltori che con il loro lavoro rendono puliti e sicuri i versanti della nostra montagna».

I numeri danno spietatamente ragione al primo cittadino. La produzione media, già ridotta ab-bonadamente al di sotto del 50 per cento l’anno passato, quest’anno è precipitata al 10 per cento per i produttori più fortunati. La cooperativa La Maruna, che raduna oltre 120 soci, al momento ha raccolto nel proprio centro del Malpasso di S.Giorio soltanto 7 quintali di marroni. «Sono lontani i tempi dei 900 quintali, nostro massimo storico - dice il presidente Roberto Rocci - in un’occasione avevamo raccolto appena 50 quin-tali, che pensavamo fossero già il nostro minimo storico, invece quest’anno questo record negativo lo batteremo, purtroppo, sicuramente».

Ma da Emilio Chiaberto arriva l’appello a non scoraggiarsi. «Certo in annate come questa non è facile e la voglia di lasciar perdere tutto è forte e comprensibile - av-verte il primo cittadino villarfocchiardese - ma vorrei che i castanicoltori non si scoraggiassero e resistessero, le notizie che arrivano dal Cuneese, dove la lotta al cinipide galligeno sta funzionando e dove i primi tangibili risultati sono già visibili, sono incoraggianti, non si può buttare via così tutto il lavoro di generazioni e anche quello speso negli ultimi anni».

Il sindaco rimarca infatti che se da un lato alla Sagra mancherà il suo elemento fon-dante, il marrone, dall’altra sono in crescita vertiginosa gli stand. Sold out da tempo l’interno di via Cappella delle Vigne, anche le strade del centro, per la prima volta anche via Dante Alighieri, sempre usata come per-corso di avvicinamento alla Sagra, saranno

invase dalle bancarelle. «Per quanto riguarda la parte esterna, quella gestita direttamente dal Co-mune, sono già oltre 100 i banchetti, con richieste che continuano ad arrivare e per questo ringrazio

la mole di lavoro svolto - rivela Chiaberto - forse va letto come un segno stesso della crisi, con sempre più gente che cerca di crearsi lavori fai

rappresentata dalla Sagra, ma è pur sempre un segnale importante di attenzione a quello che è l’evento dell’autunno valsusino».

DUE le mostre che faranno da contorno alla Sagra del Marrone. Il centro anziani di piazza Abegg ospiterà sabato 19 e domenica 20 “Là dove si è posata la nuvola di Chernobyl: emozioni e incontri

Rocci e Tarcisio Bruno, a cura del Gruppo solidarietà valle di Susa. Sempre sabato 19 e domenica 20 presso l’ex locale dell’assicura-

INVASIONE

di bancarelle

FOTO IN MOSTRA


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