Dott. S. Dott. S. CasaranoCasarano
criticità e ruolo Infermieristico
Il percorso peri-operatorio del paziente Chirurgico:
GOVERNO CLINICO E RISK MANAGEMENT GOVERNO CLINICO E RISK MANAGEMENT
““L’Infermiere nella gestione L’Infermiere nella gestione
del del rischio clinico rischio clinico del processo chirurgicodel processo chirurgico
Standard linee guida
Comunicazione Sicurezza Qualità
Obiettivi Obiettivi Acquisire conoscenze sulle criticità Acquisire conoscenze sulle criticità
e le complessità e le complessità costruzione di modelli organizzativicostruzione di modelli organizzativi
a sostegno dell’integrazionea sostegno dell’integrazione
di più competenze professionali nel di più competenze professionali nel percorso diagnostico-terapeutico.percorso diagnostico-terapeutico.
Sviluppo di competenzeSviluppo di competenze per l’utilizzo delle per l’utilizzo delle
informazioni scientifiche a informazioni scientifiche a vantaggio della vantaggio della sicurezza e sicurezza e
dell’efficaciadell’efficacia
delle cure.delle cure.
Obiettivi Obiettivi
Sviluppo di competenze per Sviluppo di competenze per il governo dei processi il governo dei processi assistenziali orientatiassistenziali orientati
all’assistenza di qualità. all’assistenza di qualità.
Obiettivi Obiettivi
RaggiungimentoRaggiungimentodi di
conoscenza e consapevolezzaconoscenza e consapevolezza
del ruolodel ruolo che ciascuno può o è che ciascuno può o è chiamato a svolgere chiamato a svolgere
nell’organizzazione aziendale per il nell’organizzazione aziendale per il
controllo del controllo del Rischio ClinicoRischio Clinico..
S CASARANO S CASARANO
RISCHIORISCHIOProbabilitàProbabilità che un che un
evento sfavorevoleevento sfavorevole si verifichi in un particolare settore che si verifichi in un particolare settore che
riguarda gli espostiriguarda gli esposti
S CASARANO S CASARANO
PREVENZIONE E CONTROLLO
ConoscereConoscere
SensibilizzareSensibilizzare
MisurareMisurare
OrganizzareOrganizzare
PrevederePrevedere
AddestrareAddestrare
IntervenireIntervenire
MisurareMisurare
CorrelareCorrelare
PubblicarePubblicare
il problema
gli operatori
incidenza/prevalenza
l'intervento
le risorse
il personale
nei reparti
i nuovi dati
costi/benefici
i risultati
S CASARANO S CASARANO
PERCORSO CHIRURGICOPERCORSO CHIRURGICO
PERSONALE RESPONSABILE E COINVOLTO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
ATTIVITA'
preparazione strumentario
Intervento
Valutazione Chirurgica
Accettazione lista operatoria
comunicazione lista operatoria al Caposala
Dimissione
Osservazionepostoperatoria
Modello di riferimentoModello di riferimentoPatricia Benner:Il modello risulta essere
rappresentativo di un connubio esistente tra due condizioni essenziali per una buona pratica infermieristica:
una pratica basata sulle migliori evidenze la personalizzazione dell’assistenza
attraverso la competenza esperta agitaelementi che costituiscono dimensioni
complementari dell’assistenza infermieristica
Salvatore Casarano 2016
COMO, 22-24 Aprile 2015
Indicatori di nursing Competente
Gestire efficacemente situazioni instabili prevedere cambiamenti nelle condizioni di un paziente promuovere la partecipazione e l’autocura del paziente offrire supporto emotivo ed informativo al paziente applicare i risultati di ricerca alla pratica clinica
Avanzato
Offrire consulenza nella gestione di situazioni instabili e complesse
supportare i colleghi per definire le priorità assistenziali
coordinare le attività assistenziali e l’insegnamento nell’équipe
guidare i colleghi meno esperti
(Meretoja, 2002) COMO, 22-24 Aprile 2015
PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE UTILIZZO SALE OPERATORIE UTILIZZO SALE OPERATORIENOTIFICA AI REPARTI DELLE SALE NOTIFICA AI REPARTI DELLE SALE
OPERATORIE ATTRIBUITEOPERATORIE ATTRIBUITE REDAZIONE DELLA LISTA OPERATORIA REDAZIONE DELLA LISTA OPERATORIA
GIORNALIERA DS e ORDINARIAGIORNALIERA DS e ORDINARIAVERIFICA DELLO STATUS DEL PAZIENTEVERIFICA DELLO STATUS DEL PAZIENTE
ALL’INGRESSOALL’INGRESSOVALUTAZIONE ED EVENTUALE RIVALUTAZIONE VALUTAZIONE ED EVENTUALE RIVALUTAZIONE
ANESTESIOLOGICA PRE-OPERATORIAANESTESIOLOGICA PRE-OPERATORIA CONFERMA LISTA OPERATORIA GIORNALIERACONFERMA LISTA OPERATORIA GIORNALIERA
COMUNICAZIONE LISTA AL COMUNICAZIONE LISTA AL
BLOCCO OPERATORIOBLOCCO OPERATORIO
PERCORSO e standard PERCORSO e standard
CONFERMA LA CONGRUITA’ INFERMIERISTICA LISTA CONFERMA LA CONGRUITA’ INFERMIERISTICA LISTA OPERATORIA ( COMP.CAPOSALA O COORD, )OPERATORIA ( COMP.CAPOSALA O COORD, )
DISPOSIZIONI GESTIONE SALE OPERATORIE DISPOSIZIONI GESTIONE SALE OPERATORIE ACCETTAZIONE PAZIENTE IN BLOCCO OPERATORIO ACCETTAZIONE PAZIENTE IN BLOCCO OPERATORIO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE CON PROFILASSI PREPARAZIONE DEL PAZIENTE CON PROFILASSI
ANTIBIOTICA ANTIBIOTICA AVVIO ATTIVITA’ ANESTESIOLOGICA AVVIO ATTIVITA’ ANESTESIOLOGICA POSIZIONAMENTO SU LETTO OPERATORIOPOSIZIONAMENTO SU LETTO OPERATORIO ESECUZIONE INTERVENTO CHIRURGICOESECUZIONE INTERVENTO CHIRURGICO MEDICAZIONEMEDICAZIONE RISVEGLIO DEL PAZIENTERISVEGLIO DEL PAZIENTE TRASFERIMENTO ZONA RECUPERO ANESTESIOLOGICOTRASFERIMENTO ZONA RECUPERO ANESTESIOLOGICO ALLONTAMENTO PAZIENTE DALLA SALA OPERATORIAALLONTAMENTO PAZIENTE DALLA SALA OPERATORIA RICONDIZIONAMENTO IGIENICO AMBIENTALE E RICONDIZIONAMENTO IGIENICO AMBIENTALE E
SISTEMAZIONE SALASISTEMAZIONE SALA AVVIO INTERVENTO SUCCESSIVOAVVIO INTERVENTO SUCCESSIVO RICONDIZIONAMENTO IGIENICO AMBIENTALE A FINE RICONDIZIONAMENTO IGIENICO AMBIENTALE A FINE
GIORNATA GIORNATA
Procedura Procedura prepre-operatoria n. 1-operatoria n. 1
Sesso, Lato dell’intervento (Destro -Sinistro- Non Laterale)Sesso, Lato dell’intervento (Destro -Sinistro- Non Laterale) Tipo di intervento, Necessità di avere a disposizione Tipo di intervento, Necessità di avere a disposizione materiali materiali
particolari dispositivi speciali, particolari dispositivi speciali, Nome e cognome dell’operatore, tempi Nome e cognome dell’operatore, tempi chirurgici previsti chirurgici previsti
Patologie trasmissibili positive, negative o non testatePatologie trasmissibili positive, negative o non testate sul corpo del paziente sia segnato sul corpo del paziente sia segnato in modo ben visibilein modo ben visibile il sito il sito
dell’interventodell’intervento nella cartella clinica nella cartella clinica sia presente il sia presente il N.ON.O. dall’anestesista . dall’anestesista ed i consensied i consensi
LL’ammissione del paziente in sala operatoria’ammissione del paziente in sala operatoriaL’ammissione del paziente in sala operatoria può avvenire L’ammissione del paziente in sala operatoria può avvenire
solo a condizionesolo a condizione che: che:il suo nominativo sia inserito nella lista operatoria che deve essere stata inviatail suo nominativo sia inserito nella lista operatoria che deve essere stata inviata
ai blocchi entro le ore ai blocchi entro le ore 1212 del giorno precedente l’intervento chirurgico del giorno precedente l’intervento chirurgico
nella lista operatoria sia specificato Nome e Cognome del pazientenella lista operatoria sia specificato Nome e Cognome del paziente
S CASARANO S CASARANO
GESTIRE I RISCHI, UN PROBLEMA DI TUTTIGESTIRE I RISCHI, UN PROBLEMA DI TUTTI
Nel caso di mancanza anche di Nel caso di mancanza anche di uno solo di questi requisiti uno solo di questi requisiti
il paziente il paziente
NON POTRÀ NON POTRÀ
essere sottopostoessere sottoposto All’intervento chirurgico programmato.All’intervento chirurgico programmato.
Puntuale attenzione alla Sicurezza:Puntuale attenzione alla Sicurezza:
Rischi DELLE CURERischi DELLE CURE : Per prima cosa si è prodotta : Per prima cosa si è prodotta una mappa dei una mappa dei principali punti criticiprincipali punti critici presenti nel presenti nel corso della erogazione di un intervento chirurgico, che corso della erogazione di un intervento chirurgico, che di seguito si elencano:di seguito si elencano:
S CASARANO S CASARANO
programmazione non puntuale dell’attività operatoria settimanale
non adeguata attenzione al problema legato alla ritenzione di garze, ferri, aghi e altri strumenti
compilazione lacunosa e/o ritardata del programma operatorio giornaliero
mancata verifica della funzionalità della strumentazione e delle apparecchiature
inadeguatezza della preparazione del paziente all’intervento
Inadeguato approvvigionamento delle sale
definizione carente di ruoli e responsabilità
Inadeguato intervento igienico sulle sale e nel blocco
identificazione non adeguata del paziente e del distretto bersaglio
incompletezza delle prescrizioni terapeutiche pre e postoperatorie
La fase La fase CRITICACRITICA l’accoglienza l’accoglienza È infatti accertato che l’attenzione posta nel rilevare È infatti accertato che l’attenzione posta nel rilevare
anomalie, già dalla prima fase di accoglienza e di anomalie, già dalla prima fase di accoglienza e di identificazione del paziente, costituisce un fattore identificazione del paziente, costituisce un fattore
importante per la importante per la riduzione di eventuali rischiriduzione di eventuali rischi. Per cui . Per cui si ritiene fondamentale nella nostra organizzazione il ruolo e si ritiene fondamentale nella nostra organizzazione il ruolo e l’integrazione della figura della “l’integrazione della figura della “Primary NursePrimary Nurse” o coordinatore ” o coordinatore delle attività e dei flussi di lavoro.delle attività e dei flussi di lavoro.
Dopo aver proceduto alla formulazione di piani Dopo aver proceduto alla formulazione di piani operativi operativi compatibilicompatibili con le attuali risorse con le attuali risorse umane, strutturali e tecnologiche, si è umane, strutturali e tecnologiche, si è definito definito le modalità di svolgimento delle attività le modalità di svolgimento delle attività proprie dell’area operatoriaproprie dell’area operatoria
S CASARANO S CASARANO
““Primary NursePrimary Nurse”” accoglienza del pazienteaccoglienza del paziente in sala operatoria, quale fase improntata tanto in sala operatoria, quale fase improntata tanto
alla visualizzazione dell’efficienza organizzativa quanto ai principi alla visualizzazione dell’efficienza organizzativa quanto ai principi dell’umanizzazione delle prestazioni; dell’umanizzazione delle prestazioni;
identificazione del pazienteidentificazione del paziente e del distretto-bersaglio, quale delicata e del distretto-bersaglio, quale delicata istruzione operativa che è chiamato a svolgere la figura preposta istruzione operativa che è chiamato a svolgere la figura preposta sia in sia in repartoreparto che in sala operatoria; che in sala operatoria;
controllo dell’equipaggio chirurgico e delle apparecchiaturecontrollo dell’equipaggio chirurgico e delle apparecchiature, da , da eseguirsi in maniera accurata eseguirsi in maniera accurata primaprima di procedere all’inizio dell’intervento di procedere all’inizio dell’intervento chirurgico; chirurgico;
utilizzo di check-list, utili e indispensabiliutilizzo di check-list, utili e indispensabili per la conta, prima e dopo per la conta, prima e dopo l’intervento, di garze, aghi e ferri chirurgici nonché per il controllo del l’intervento, di garze, aghi e ferri chirurgici nonché per il controllo del ventilatore polmonare; ventilatore polmonare;
trasporto protettotrasporto protetto dalla sala dalla sala operatoria al reparto di provenienza; operatoria al reparto di provenienza; Proposta di adozione di griglia di monitoraggio delle non conformità per la misurazione Proposta di adozione di griglia di monitoraggio delle non conformità per la misurazione
del fenomeno da utilizzarsi nel PERI-OPERATORIO da parte di tutti gli attori coinvolti del fenomeno da utilizzarsi nel PERI-OPERATORIO da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo chirurgiconel processo chirurgico
S CASARANO S CASARANO
• PazientiPazienti
• ProfessionistiProfessionisti
•Organizzazione Organizzazione
I rischi e gli errori si possono concretizzare nei confronti di:
Il percorso peri-operatorio del paziente Chirurgico:
criticità e ruolo Infermieristico
I LIVELLI DI RISCHIO E DI ERRORE
•ProfessionistiProfessionisti• Competenze individuali inadeguateCompetenze individuali inadeguate
• Difetto di aderenza ai processi di lavoroDifetto di aderenza ai processi di lavoro
• AutoreferenzialitàAutoreferenzialità nelle scelte nelle scelte diagnostico-terapeutiche e diagnostico-terapeutiche e di pratiche di pratiche assistenziali assistenziali
• Discontinuità assistenzialeDiscontinuità assistenziale
• Conflittualità intra e interprofessionale Conflittualità intra e interprofessionale
I LIVELLI DI RISCHIO E DI ERRORE
•OrganizzazioneOrganizzazione• Politiche Politiche nonnon definite e/o definite e/o nonnon ben comunicate ben comunicate
• Sistema per la gestione della qualità Sistema per la gestione della qualità assenteassente
• MancatoMancato controllo delle priorità di accesso controllo delle priorità di accesso
• DisallineamentoDisallineamento tra bisogno di salute tra bisogno di salute registrato ed allocazione delle risorseregistrato ed allocazione delle risorse
• SottostimaSottostima della formazione e della formazione e dell’aggiornamentodell’aggiornamento
• SottostimaSottostima della valenza della verifica della valenza della verifica
Approccio sistemico
alla gestionee
Controllo del rischio
Approccio sistemico
alla gestionee
Controllo del rischio
Approccio sistemico alla gestioneApproccio sistemico alla gestioneApproccio sistemico alla gestioneApproccio sistemico alla gestione
Valutazione iniziale
Valutazione iniziale
PrenotazionePrenotazione
Valutazione pre-operatoria
Valutazione pre-operatoria
Intervento chirurgicoIntervento chirurgico
DimissioneDimissione
Affidamento Follow up
Affidamento Follow up
Processi di supporto sanitari
GESTIONE DELLE RISORSE
UMANEAPPROVIGIONAMENTI AMBIENTE DI LAVORO
GEST. DEI PRESIDI SANITARI E DEI FARMACI
GEST. FASE DI ACCOGLIENZA
GESTI FASE DI PREPAR. CHIRURGICA E STRUMENT.
GEST. FASE DI RICONDIZIONAMENTO IGIENICO
FEST. FASE DI STERILIZZ. STRUMENTARIO
GESTIONE DELLE URGENZEURGENZE E DELLE EMERGENZE EMERGENZE
Processi di supporto non sanitarinon sanitari
ATTIVITA’ infermieristiche peri-OPERATORIE
azioni PIANIFICAZIONE
PROGRAMM. SEDUTA
OPERATORIA
PREPARAZ. .SALA
OPERATORIA
ACCOGLIENZA ED ASSIST. ANESTESIOL
OGICA
ASSISTENZA ASSISTENZA CHIRURGICA ALL’INTERV
RICOND. SALA E STRUM
STERILIZZ.
RICOVERO ORDINARIO
PROGRAMMATO
SI SI SI SI SI
RICOVERO RICOVERO URGENTEURGENTE
NOATTIVAZ.
MODULISTICA GESTIONE URGENZE
SI SI SI SI
RICOVERO IN DAY SURGERY
SI SI SI SI SI
RICOVERO IN DAY HOSPITAL
SI SI SI SI SI
ATTIVITA’ ENDOSCOPICA INTERVENTISTICA
ED EMODINAMICA
SI SI SI SI SI
PROCESSI SE
RV
IZIO
RE
SO
AL
L’U
TE
NT
E
PRESTAZIONI FORNITE DALL’INFERMIERE
PROCESSO ASSISTENZIALE
MAPPA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI
VALUTAZIONE CHIRURGICA
PRE-RICOVERO
COMUNICAZIONE LISTA CAPO SALA
PREPARAZIONE CHIRURGICA
ACCOGLIENZA PAZIENTE
DISPOSIZIONI CAPOSALA
ATTIVITA' ANESTESIOLOGICA
PREPARAZIONE ANESTESIOLOGICA
MEDICAZIONE
ATTIVITA' CHIRURGICA
REPARTO
RIFORNIMENTO MATERIALI
PREPARAZIONE SALE
LISTA ATTESA PRERICOVERO
LISTA ATTESA RICOVERO ORDINARIO
LISTA ATTESA DAY SURGERY
LISTA OPERATORIA
VALUTAZIONE ANESTESIOLOGICA PRE-OPERATORIA
VALUTAZIONE AL RISVEGLIO ANESTESIA
SISTEMAZIONE SALA
PREPARAZIONE INTER SUCCESSIVO
TRASFERIMENTO ZONA RISVEGLIO
RICONDIZIONAMENTO IGIENICO AMBIENTALE
ACCETTAZIONE LISTA
ATTIVITA' Infermieristica
TAPPE DEL PROCESSO per l’approccio al risk managment
Scelta della fase o del singolo processo di controllare (per rilevanza epidemiologica o per impatto sull’outcome o sulla spesa sanitaria)
Raccolta e Valutazione delle evidenze (efficacia, appropriatezza, sicurezza, economicità)
Valutazione della necessita’ od opportunita’ di untervenire
Indicatore
........inserire gli indicatori di efficienza.................
% di liste correttamente compilate (ora di inizio seduta, dati anagrafici precisi, descrizione completa dell’intervento, profilassi antibiotica, HCV+?, HIV+?...informazioni specifiche di ogni singolo caso che non è opportuno riportare nelle check-list degli interventi)
% di liste consegnate con un ritardo significativo
% di interventi sospesi o rinviati per carenza di materiali, farmaci o apparecchiature
Indicatore% di interventi sospesi o rimandati a causa di mancate
consegne o di malintesi riguardo particolari disposizioni
% di interventi in cui viene perso tempo per la mancanza di apparecchiature o materiali vari, considerando l’importanza e la delicatezza di manovre quali l’induzione, l’intubazione, l’estubazione...
% di container non adeguatamente preparati o mancanti di qualche ferro
% di interventi che iniziano in ritardo a causa dell’eccessivo tempo intercorso tra la chiamata e l’arrivo del paziente
% di pazienti non adeguatamente preparati per l’intervento % di lesioni da elettrocuzione e/o derivanti da un incongruo
posizionamento del paziente sul letto operatorio, lato sbagliato , smarrimento di pezzo anatomico o etichettatura non chiara
Indicatore% di sedute in cui si perdono ferri o garze% di interventi in cui si rende necessario
l’intervento del radiologo per escludere che il materiale mancante sia rimasto all’interno del paziente
% di inconvenienti o ritardi significativi durante il trasporto in rianimazione
% di interventi svolti in sale non adeguatamente pulita
% di infezioni chirurgiche
Si tratta di una metodologia usata per le prime volte dagli ingegneri
impegnati in progettazioni considerate altamente affidabili ed
in processi ritenuti sicuri, nel mondo dell’industria aerospaziale o
di alta complessità di alta complessità
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYS
FMEA/FMECA
Processo PROPRO-ATTIVO-ATTIVO che verifica il livello di rischio per il paziente.
Usato per RIDISEGNARERIDISEGNARE un processo organizzativo al fine di incrementarne la sicurezza
Ha finalità di identificare la fonte di POTENZIALI PROBLEMIPOTENZIALI PROBLEMI prima che si verifichino
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYSFMEA/FMECA
Procedimento RETRO-ATTIVO che verifica il difetto organizzativo/procedurale/tecnico responsabile del danno per il paziente.
Attivato DOPO il verificarsi di un evento dannoso per il paziente
ROOT CAUSE ANALYSIS
RCA
Identificazione dei potenziali Identificazione dei potenziali CEDIMENTICEDIMENTI nei processi organizzativi e nei processi organizzativi e dell’organizzazionedell’organizzazione
Verifica degli Verifica degli EFFETTIEFFETTI e della e della SEVERITA’SEVERITA’ di di tali cedimentitali cedimenti
Ridisegnare il processo per rendere minimo il Ridisegnare il processo per rendere minimo il rischio ed rischio ed ARGINARE I CEDIMENTIARGINARE I CEDIMENTI prima prima che danneggino il paziente o per lo meno che danneggino il paziente o per lo meno limitarne gli effettilimitarne gli effetti
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYSFMEA/FMECA
FASI DELLA METODOLOGIA
FMEA ROOT CAUSE ANALYSIS
Tipicamente pro-attiva, svolta a prescindere dal fatto che un processo si “inceppi” o che l’organizzazione si mostri deficitaria
Reattiva e svolta come risposta ad un evento sentinella
Riesamina il processo organizzativo Approfondisce un evento specifico
L’analisi è fondata sull’esperienza e la conoscenza delle attività
L’analisi è condatta “col senno di poi” e si concentra su ciò che è accaduto realmente
Metodo “aperto” e accettato Rischio di resistenze di coloro che sono coinvolti nella prestazione analizzata
Si chiede: “Cosa accadrebbe se…..?”
Si chiede: “Perché?” per capire le cause scatenanti l’evento
Scelta del processo da standardizzare Costituzione del team di lavoro Analisi del processo scelto Identificazione dei potenziali inconvenienti Ricognizione delle possibili conseguenze Individuazione delle possibili cause Stima di GRAVITA’- PROBABILITA’-
RILEVANZA Determinazione dell’INDICE DI GRAVITA’ Definizione delle azioni di miglioramento Valutazione dell’efficacia degli interventi
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYSFMEA/FMECA
Identificazione dei potenziali inconvenienti dell’attività che potrebbe essere svolta male o non svolta per nulla delle varianti indesiderate che si manifestano in una fase del
processo
Stima di GRAVITA’- PROBABILITA’- RILEVANZA della Frequenza con cui l’inconveniente si può verificare della Severità del Danno causabile dall’incoveniente della Probabilità che l’inconveniente sia scoperto prima che il
paziente lo subisca Determinazione dell’INDICE DI GRAVITA’
Prodotto ottenuto dalla:
Frequenza X Severità X Possibilità
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYS
FMEA: Stima della Frequenza dell’evento
PUNTO PUNTO 11 Remota probabilità o avvenimento non conosciuto (1 su 10.000)
PUNTI PUNTI 2, 3, 42, 3, 4 Bassa probabilità (1 su 5000), possibile ma dati non conosciuti
PUNTI PUNTI 5, 65, 6 Moderata probabilità (1 su 200), documentata ma non frequente
PUNTI PUNTI 77 Alta probabilità (1 su 100), documentata e frequente
PUNTI PUNTI 88 Alta probabilità (1 su 50), documentata e frequente
PUNTI PUNTI 99 Altissima probabilità (1 su 20)
PUNTI PUNTI 1010 Altissima probabilità (1 su 5)
FMEA: Stima della Severità del danno causabile dall’evento al Paziente
PUNTO PUNTO 11 Impatto Minore• nessun dannonessun danno• nessun prolungamento del ricoveronessun prolungamento del ricovero• nessuna cura di livello superiorenessuna cura di livello superiore
PUNTI PUNTI 44 Impatto Moderato• prolungamento del ricovero per uno o due pazienti prolungamento del ricovero per uno o due pazienti • cura di livello superiore per uno o due pazienti cura di livello superiore per uno o due pazienti
PUNTI PUNTI 77 Impatto Rilevante• prolungamento del ricovero per tre o più pazienti prolungamento del ricovero per tre o più pazienti • cura di livello superiore per tre o più pazienticura di livello superiore per tre o più pazienti• permanente calo di funzioni personalipermanente calo di funzioni personali• parti del corpo sfigurate o deturpateparti del corpo sfigurate o deturpate• necessità di intervento chirurgico necessità di intervento chirurgico
FMEA: Stima della Severità del danno causabile dall’evento al Paziente
PUNTI 1010
Impatto CatastroficoCatastrofico• morte morte
• grave e permanente grave e permanente perdita di funzioneperdita di funzione• procedura chirurgica procedura chirurgica su parte errata del su parte errata del corpocorpo• suicidiosuicidio• violenzaviolenza• reazione a trasfusione emoliticareazione a trasfusione emolitica• dimissione di neonato con affidamento a dimissione di neonato con affidamento a famiglia sbagliatafamiglia sbagliata
• ecc., ….
FMEA: Stima della Probabilità di scoperta dall’evento indesiderato prima che
provochi danno al Paziente
PUNTO 1 Molto Alta: il personale e l’organizzazione scopre sempre l’errore
PUNTI 2, 3 Alta: probabilità di 7 su 10
PUNTI 4, 5, 6 Moderata: probabilità di 4 o 5 su 10
PUNTI 7, 8 Bassa: probabilità di 1 o 2 su 10
PUNTI 9, 10 Remota: probabilità di scoperta non è possibile in ogni fase del processo
FAILURE MODE and EFFECTS ANALISYS
Risultati di applicazione della metodologia presso la AUSL BA2 hanno evidenziato che i rischi per il paziente si riducono del:
68,75% con l’attivazione di un Sistema di QualitàSistema di Qualità
43,75% con il miglioramento della ComunicazioneComunicazione
37,50% 37,50% con la con la FormazioneFormazione
STUDIO DEL RISCHIO PIANI DI AZIONE CORRETTIVA
Struttura
Prestazione
Fase a maggior rischio
Failure Mode
Massimo Danno
IPR ORGANIZZAZIONE
(DINAMICA)
REQUISITI(STATICA)
Qualità
Form
Com
Str
Tcn
MCF
Org
elettr Frattura prossimale di femore
Int. secondo linee guida
Esecuzione non corretta
MORTE
1000 X X
UTIC Trombolisi IMA non complicato
Monitor Infermier.
Mancata rilevazione
MORTE
630X X
Labor. Esami urgenti
Accettaz. Campion.
Scambio provette
MORTE
630 X X X
Postura del paziente sul tavolo operatorio
Porre il Paziente sul tavolo operatorio
Mezzi di contenzione
danno da stiramento/compressione
grave grave e e permpermanentanente e perdiperdita di ta di funzifunzioneone
400 X X x x X
STUDIO DEL RISCHIO PIANI DI AZIONE CORRETTIVA
Fase o azione
Prestazione Fase a maggior rischio
Failure Mode
Massimo Danno
IPR ORGANIZZAZIONE(DINAMICA)
REQUISITI(STATICA)
Qualità Form
Com Str Tcn MCF Org
•Capacità di apprendere dalle esperienze e quindi di migliorare effettivamente la qualità dell’assistenza
•Capacità di elaborare e mettere in atto strategia e meccanismi di risposta agli incidenti clinici di maggiori dimensioni
•Adeguato addestramento e formazione degli operatori
•Adeguato controllo delle procedure critiche (procedure di lavoro, continuità assistenziale, infezioni ospedaliere, ecc.)
TAPPE DI IMPLEMENTAZIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI
Individuazione dei raggruppamenti di casi maggiormente significativi a livello aziendale (per volume di attività, per variabilità della pratica clinica, ecc.)
Definizione delle fasi rilevanti del percorso Definizione degli standard operativi di riferimento Analisi della sequenza effettivamente svolta
dall’organizzazione Confronto tra percorso svolto e percorso ottimale Analisi degli scostamenti e adozione di misure
correttive
1
FASE ATTIVITA' PERSONALE DOCUMENTI DIRESPONSABILE RIFERIMENTO
° Lista procedure effettuabili
1 Chirurgo ospedaliero in day surgery
° Opuscolo informativo iter
° Modulo prenotazione visita
2 Chirurgo ospedaliero anestesiologica
° PO 08.01
3 Personale infermieristico ° PO 08.02
4 Infermiera Amb. Anest.
Paziente ° Questionario anamnestico
5 Infermiera Amb. Anest. ° PO 08.03
6 Anestesista Amb. Anes. ° Scheda Anestesiologica
° PT 08.14
° Richieste esami e
7 Infermiera Amb. Anest. consulenze
8 Anestesista Amb. Anes. ° Referti esami
° Mod. consenso informato
9 Anestesista Amb. Anes. all'anestesia
° PO 08.04
° Cartella clinica
10 Infermiere Accettazione ° Modulo prescrizioni
preoperatorie
° Registro movimento malati
1° A
CC
ES
SO
AC
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PAZI
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TAZI
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FLOW-CHART PERCORSO CHIRURGICO
Visita chirurgica specialistica
Richiesta visita anestesiologica
Inserimento in lista d'attesa
Attribuzione appuntamento per
visita anestesiologica
Compilazione questionario anamnestico
Visita anestesiologica
Esami di laboratorio e strumentali richiesti
dall'anestesista
Giudizio idoneità all'iter chirurgico
Acquisizione consenso
all'anestesia
Apertura cartella clinica e S.D.O.
GESTIONE DEL RISCHIO CLINICOValutazione del rischioValutazione del rischio
Misura dell’entità del rischio come risultante di due dimensioni fondamentali:
•La probabilità che l’evento dannoso possa accadere
•La severità potenziale dei danni arrecati
AZIONI:E: rischio estremo = sono richieste azioni correttive immediateH: rischio alto H: rischio alto = attenzione richiesta alla Alta DirezioneM: rischio moderato = da specificare e informare i Livelli di Responsabilità coinvoltiL: rischio basso = gestire secondo le procedure
Insignificanti Minori Moderate Maggiori Catastrofiche1 (quasi certo) E2 (probabile) H E3 (moderato) H4 (improbabile) L M
PROBABILITA'CONSEGUENZE
Dobbiamo cercare di Dobbiamo cercare di
costruire un sistema che renda costruire un sistema che renda facile fare le cose giuste e facile fare le cose giuste e
difficile fare quelle sbagliatedifficile fare quelle sbagliate
J.C.Misson - AustraliaJ.C.Misson - Australia
S CASARANO S CASARANO
S CASARANO S CASARANO
“Una pianificazione accurata, una comunicazione efficace e la presenza
di rapporti di fiducia tra management e personale riducono
senza alcun dubbio la POSSIBILITA’
del verificarsi dell’errore
PREVENZIONE E CONTROLLODEI RISCHI
ConoscereConoscere
SensibilizzareSensibilizzare
MisurareMisurare
OrganizzareOrganizzare
PrevederePrevedere
AddestrareAddestrare
IntervenireIntervenire
MisurareMisurare
CorrelareCorrelare
PubblicarePubblicare
il problemail problema
gli operatorigli operatori
incidenza/prevalenzaincidenza/prevalenza
l'interventol'intervento
le risorsele risorse
il personaleil personale
nei repartinei reparti
i nuovi datii nuovi dati
costi/beneficicosti/benefici
i risultatii risultati