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Il piano d impresa -...

Date post: 15-Feb-2019
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Il piano d impresa ( business plan )
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Il piano d’impresa

(business plan)

Business Plan

Definizione:

è il documento di pianificazione complessiva

che descrive l ’ idea imprenditoriale e ne

consente una valutazione oggettiva della

fattibilità

Business Plan

• Un business plan o piano di business è un riassunto di come un

imprenditore o un manager intende organizzare un'attività

imprenditoriale e implementare attività necessarie e sufficienti alla sua

buona riuscita.

• Si tratta di una spiegazione scritta del modello di business

dell'impresa.

• I business plan sono usati internamente per la pianificazione e gestione

dell'azienda, e all'esterno per convincere terze parti come banche o altri

investitori a finanziare l'impresa.

Business Plan

• I business plan possono diventare rapidamente obsoleti.

• Opinione comune è che abbiano poco valore effettivo (soprattutto se

fatti solo per uso interno), ma comunque attraverso il processo di

stesura del piano il management acquisisce una più profonda

comprensione del funzionamento dell'impresa e delle opzioni

disponibili.

• Un business plan da presentare a una finanziaria deve contenere:

Business Plan

1. Descrizione sommaria del progetto d'investimento ed illustrazione del

tipo di impresa che si intende creare.

2. Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze

pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).

3. Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su

fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato).

Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale.

4. Descrizione della fattibilità tecnica del progetto d'investimento

relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in

impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi quali trasporti,

energie, telecomunicazioni, ecc...

Business Plan

5 - Piano di fattibilità economico - finanziaria quadriennale con

indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti

tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative coperture.

6 - Informazioni sulla redditività attesa dell'investimento e sui fattori di

rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi

realistiche e prudenziali.

Business Plan

7 - Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione

richiesta alla Finanziaria.

8 – Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.

9 - Piano temporale di sviluppo delle attività.

•Un business plan si compone di almeno tre parti fondamentali: una prima

parte introduttiva in cui si presenta l'idea imprenditoriale e l'imprenditore

stesso con le sue principali qualità; una seconda parte tecnico/operativa in

cui si deve fornire un quadro chiaro di cosa si vuole fare, come e dove si

vuole farlo; una terza parte in cui verranno inserite le previsioni

economico/finanziarie.

Definizione di Business Angel

• Definizione di Business Angel:

• Un Business Angel è un investitore alla ricerca di opportunità di

investimento a bassa intensità di capitale e che possano, in tempi

relativamente brevi, portare significativi profitti.

• Il Business Angel può essere un singolo individuo: nella maggioranza

dei casi si tratta di professionisti con attività non direttamente legate a

questo genere di investimenti, ma che dispongono di un cospicuo

patrimonio e di una spiccata inclinazione all’imprenditorialità. Oppure

possono essere società specializzate nel finanziamento di start-up, in

cerca di validi progetti da sviluppare. Generalmente il Business Angel

non agisce da solo, ma segnala il proprio interesse per un progetto e ne

discute insieme agli altri futuri partner dell’iniziativa.

Variabili influenti sull’avvio di una nuova

idea

Avvio di una nuova impresa

Profilo professionale

dell’imprenditore

Variabili ambientali

rilevanti

Background personale

dell’imprenditore

Le funzioni del Business Plan

Il Business plan è uno strumento di pianificazione operativa e al contempo

strategica necessario a:

• definire la visione imprenditoriale e degli obiettivi perseguiti.

• analizzare la fattibilità finanziaria e dell ’ attrattività economica di un

investimento, sia che si tratta di un ampliamento di un’attività esistente che di

nascita di una nuova attività.

• comprendere l’ambiente circostante all’impresa: definisce il mercato, la

concorrenza, le strategie, il posizionamento competitivo.

• utilizzare il budgeting nella quantificazione degli obiettivi e dell’analisi degli

scostamenti come procedura di controllo dell’andamento dell’impresa.

• pianificare le strategie e determinare il piano operativo in tutte le sue aree.

• definire l’assetto organizzativo aziendale efficiente, oltre che coerente con gli

obiettivi, e chiarificare i compiti e responsabilità del personale coinvolto.

• accedere alle fonti di finanziamento.

In sintesi le sue principali funzioni sonoquelle di fornire una presentazione ordinata erazionale del progetto di sviluppo, di simularee prevedere gli eventi aziendali e quindi difornire un supporto decisionale indispensabileper una verifica della fattibilità del progettoche s’intende intraprendere.

Concezione ristretta o allargata

Comprendere l’ estensione e i citati ambiti applicativi di un piano

d ’ impresa significa andare al di là dell ’ accezione ristretta che

comunemente viene assegnata ad un business plan, ossia di…

strumento di presentazione di un progetto finalizzata al reperimento

dei capitali

mentre in realtà si pone come strumento gestionale, che accompagna la

vita di una impresa anche ben oltre le fasi di start-up

A chi si rivolge

Il business plan è strumento con due funzioni:

1 Valutazione delle potenzialità di un progetto di investimento (per

una impresa in fase di start-up) o supporto alla gestione corrente

del business (per aziende avviate). Misurando la sostenibilità

finanziaria ed economica dell ’ attività, guidando

l’implementazione del piano operativo d’impresa e stimolando il

contributo e l’adesione alla mission aziendale di tutto il personale

FUNZIONE INTERNA

A chi si rivolge

2 Presentazione del progetto ad interlocutori esterni per

l’ottenimento dei fondi necessari all’avvio delle operazioni. Il

concetto di “esterni” si riferisce a persone che non hanno seguito il

piano e che devono valutarlo al fine di un apporto di capitali (può

infatti capitare che gli interlocutori appartengano alla medesima

impresa, come nei casi di sottoposizione di business plan “interni”al Consiglio di amministrazione di grandi società).

FUNZIONE ESTERNA

Le tipologie del Business Plan

• La struttura del business plan può essere più o meno dettagliata in base

alle necessità e a seconda se è indirizzato verso l’esterno, cioè verso

clienti, banche, partners, oppure se è orientato verso l’azienda.

• Inoltre il business plan, se viene redatto per una nuova iniziativa, avrà

principalmente lo scopo di definire l ’ idea imprenditoriale per

presentarla agli enti creditizi o ad eventuali partners, mentre …

• se lattività è già avviata potrà avere lo scopo di presentare all’esterno

l’azienda per far conoscere le strategie future, oppure di analizzare le

possibili conseguenze di un investimento stimando le potenzialità

future di reddito.

• In relazione, quindi, all’ elevato contenuto informativo che deve

fornire, la realizzazione di un business plan presenta indubbie

difficoltà sia sotto il profilo del reperimento dei dati che sotto quello

dell’elaborazione degli stessi.

Tipologie di business plan

Alla luce delle considerazioni su funzione e ambiti di applicazione, il

business plan è strumento utile alle seguenti attività di analisi aziendale:

Fattibilità di un investimento

Richiesta di finanziamento

Analisi di mercato (domanda e offerta)

Valutazione di azienda

Pianificazione strategica

Budgeting

Pianificazione operativa

Le regole fondamentali per la redazione di un

Business plan

Forma esteriore ed esposizione dei contenuti

Grafici

Allegati

Assunti di partenza

Redazione

Contenuto (Fiducia, Accuratezza, Visione d ’ insieme,

Priorità di lettura)

Elementi necessari del business plan

I vari elementi necessari del business plan si possono suddividere in tre

macro-aree così schematicamente individuabili:

1 - Idea

Descrizione dell’idea imprenditoriale: identificazione della nascita e

dei contenuti innovativi dell’idea;

Valutazione del gruppo imprenditoriale: realizzabilità dell’idea in

relazione alla capacità del gruppo imprenditoriale;

Caratteristiche del prodotto/servizio: identificazione delle

caratteristiche tecniche del prodotto/servizio e delle tipologie di

bisogni soddisfatti dallo stesso.

2 - Ambito competitivo

Analisi settoriale: individuazione delle caratteristiche dell’ambiente

generale e verifica di come si possa inserire nelle dinamiche settoriali;

Analisi del mercato di riferimento: segmentazione della domanda e

scelta del segmento, individuazione della concorrenza, analisi delle

imprese concorrenti;

Decisioni strategiche e piano di marketing: scelta dei mezzi di cui

dotarsi per entrare nell’arena competitiva e delle modalità con cui

competere (fissazione del sistema di obiettivi), determinazione degli

obiettivi commerciali, metodologia per la ricerca dei dati di mercato.

3 - Azienda

Piano tecnico produttivo: scelta tecnologica e del processoproduttivo in conformità alle caratteristiche del prodotto individuatenel piano di marketing, processo produttivo, scelta della tecnologia,scelta di make or buy, determinazione della capacità produttiva, sceltadel mix di fattori produttivi;

Piano organizzativo: scelta della struttura organizzativa e dellerisorse umane di cui dotarsi per svolgere la propria missione strategica,struttura organizzativa, fabbisogno risorse umane;

Piano degli investimenti: analisi e sintesi degli investimenticonseguenti alle scelte dei piani operativi;

Piano economico-finanziario: misura dell ’ impatto economicofinanziario dell’iniziativa ed analisi di fattibilità della stessa, verificadella congruità dei risultati rispetto ai propri obiettivi strategici,elementi e obiettivi del piano, determinazione del fabbisognofinanziario e della sua copertura, fattibilità economico finanziaria.

Fasi di un piano

Nella sua accezione allargata il business plan ha al contempo la natura di:

Piano di fattibilità economico-finanziaria

Piano di presentazione e sviluppo del progetto

(accezione ristretta di business plan)

Piano operativo

Business Plan

(accezione allargata)

Analisi dell’azienda

Se l’impresa è già avviata:

• quando, dove, da chi è stata

fondata e la sua forma legale;

• sviluppo della sua attività;

• situazione

economico/finanziaria;

• eventi passati significativi;

• scenario futuro se rilevante;

• se all’interno di un gruppo,

rappresentazione grafica.

Se l’impresa è una nuova attività:

• storia dell’azienda;

• stadio di sviluppo;

• illustrazione delle fasi

completate, da completare o

ancora da avviare;

• forma societaria prevista,

• descrizione del gruppo

imprenditoriale.

Analisi dell’azienda

Si procederà con la descrizione dell’azienda e dei soci che la compongono,

evidenziando le esperienze pregresse di quest’ultimi nel settore. Nel

dettaglio saranno indicate anche le persone, non rientranti nella compagine

sociale, che a vario titolo saranno coinvolte nell’attività.

Si analizzerà, inoltre, il tipo di attività che i soci intendono realizzare

(vendita diretta , fornitura a ristoranti/alberghi, grande distribuzione, ecc.).

Si descriverà, infine, lo stato di avanzamento dei lavori per la

realizzazione del progetto (acquisto/affitto locali, ristrutturazione locali

già esistenti, autorizzazione varie, ecc.).

Descrizione dell’idea imprenditoriale

Come è nata l’idea;

In che cosa consiste;

Le novità in essa contenute.

CHICHI

COSA EA CHI

COSA EA CHI

IDEAIDEA

PRODOTTOE BISOGNI DASODDISFARE

PRODOTTOE BISOGNI DASODDISFARE

INNOVAZIONIINNOVAZIONI

AziendaAziendaProdottobisogni e

tipologia cliente

Prodottobisogni e

tipologia cliente

Vantaggicompetitivi

Vantaggicompetitivi

(Che novità contiene?)

(Come ed a chiè nata l'idea?)

(In che cosaconsiste?)

(Si è capaci direalizzarla?)

GRUPPOIMPRENDITORIALE

GRUPPOIMPRENDITORIALE

(Quali delle innovazioni costituiscono i nostri punti di forza?)

Analisi del prodotto/mercato

Si descriverà dettagliatamente il tipo di prodotto che la neosocietà vorràcommercializzare, evidenziandone l’aspetto innovativo (nel caso di totaleassenza nel mercato), o le differenze sostanziali con la concorrenza (nelcaso di presenza della stessa tipologia di prodotti nel mercato diriferimento).

Per quanto riguarda il mercato, verrà analizzata innanzitutto lalocalizzazione del mercato di riferimento, considerandone lecaratteristiche geografiche, demografiche e socio-economiche.

Si individueranno le combinazioni di prodotto/mercato denominate aree diaffari.

Si procederà, poi con l’analisi del target dei consumatori e delle aziendegià operanti nel settore di riferimento.

Si individueranno, quindi, i bisogni che va a soddisfare (ciò che sivende non è un semplice prodotto bensì la risposta ad un bisogno).

Il mercato e la segmentazione della domanda

A livello metodologico i passi da compiere per un’efficace individuazione delmercato di riferimento:

Analisi delle variabili macroeconomiche (non sempre);

Struttura del settore (classificazione economica);

Analisi delle caratteristiche geografiche (area, regione, stato, continente) edemografiche (densità della popolazione, fascia di età, razza, sesso, ecc.) delmercato;

Analisi delle variabili socioeconomiche (educazione, reddito, classe sociale) epsicografiche (bisogni, motivazioni, all’acquisto, stile di vita, gusti, interessi) delmercato;

Quantificazione della domanda e individuazione delle aree di affari (evitando dioperare indistintamente con consumatori che hanno in realtà esigenze diverse);

Caratteristiche della domanda (verifica dell’andamento dei consumi - in valoreed in volume - e il loro andamento negli ultimi tre ( o più ) anni, la sua elasticitàrispetto al prezzo ed al reddito etc. ).

Analisi del settore

Definizione: Il settore è costituito da quel gruppo di imprese che svolgono

la medesima attività economica in un cero ambito geografico

L’analisi di settore consente di:

1. verificare l’esistenza o meno di barriere all’ingresso - normative

particolari che lo regolino, difficoltà di approvvigionamento,

economie di scala, necessità di forti investimenti per iniziare l’attività

etc. - sua profittabilità media, potere contrattuale dei fornitori e dei

clienti, tecnologie dominanti, struttura dei costi etc.;

2. studiare la fase evolutiva del settore;

3. capire le caratteristiche dell’offerta, studiare i concorrenti esistenti e

potenziali, individuare i canali distributivi e di approvvigionamento;

4. cogliere, nel lungo periodo, le opportunità o le difficoltà di business

legate ai cambiamenti del settore.

Ciclo di vita di un settore

A. NASCITA mercato vergine, poche aziende, necessità di capitali ingenti

investimenti in ricerca e promozione.

B. SVILUPPO il mercato cresce, nuove aziende, forte investimento

pubblicitario e nelle politiche di marketing.

C. MATURITA' mercato stabile, concentrazione di aziende, recupero dei

capitali investiti, possibilità di lancio di nuovi prodotti.

D. DECLINO mercato ridotto, obsolescenza dovuta a nuovi prodotti o a

cambiamenti del mercato, necessità di economie di scala.

Ciclo di vita del prodotto 1/2

FATTURATO

ANNILINEA VENDITE

LINEA PROFITTI

INVESTIMENTI

Introduzione

Ideazione

Sviluppo

Maturità

Rivitalizzazione

Declino

A. INTRODUZIONE si dovrà tentare di fare conoscere il prodotto e le

sue caratteristiche (non quindi differenziarlo) con strategie di prezzo

elevato (per rientrare subito degli investimenti) o viceversa molto basso

(per far crescere rapidamente la domanda). Rischio di errore elevato.

B. SVILUPPO Elevata attenzione verso le politiche distributive e

commerciali; politiche di prezzo come per la fase di introduzione. Inizio

delle strategie di penetrazione per la crescita dei concorrenti. Momento

propizio per l'ingresso.

C. MATURITA' Politiche di marketing indefinite (varieranno a seconda del

tipo di prodotto). Difficoltà di ingresso (ma possibilità maggiori se il

settore è frammentato).

Ciclo di vita del prodotto 2/2

Analisi delle caratteristiche dell’offerta

Scopo: conoscere l’ambito competitivo diminuisce il rischio dell’investimento.

Le principali variabili che occorre prendere in considerazione sono:

Specializzazione;

Marca commerciale;

Integrazione verticale;

Livello di servizio;

Qualità del prodotto;

Posizionamento rispetto ai costi;

Struttura finanziaria e organizzativa;

Canali distributivi;

Frazionamento dell’offerta;

Politiche di marketing;

Know-how tecnologico;

Localizzazione;

Fonti di approvvigionamento.

Analisi dei concorrenti

Definizione: sono concorrenti le imprese che offrono prodotti/servizi atti a

soddisfare gli stessi bisogni del consumatore.

Concorrenti

Diretti

Indiretti

Offrono prodotti che

soddisfano bisogni identici

(alto grado di sostituzione)

Mercato simile (basso

grado di sostituzione)

Primari

Secondari

Analisi della domandaAnalisi dell’offerta

Analisi del settore

Posizionamento strategico dell’offerta

Orientamento strategico di fondo

Definizione: idee, valori ed atteggiamenti che costituiscono il disegno

strategico dell’impresa.

Vi sono tre aree interagenti:

Campo di attività

Filosofia gestionale e organizzativa

Fini e obiettivi di fondo

Le strategie aziendali alla base del successo

Successo aziendale

Successo sociale Successo reddituale

Strategie sociali

Strategie competitive

St. organizzative

St. economico-finanz.

Le strategie aziendali

• Strategie sociali: socialità interna (dipendenti ed azionisti/soci) ed

esterna (fornitori, clienti, banche, istituzioni pubbliche)

• Strategie competitive: piani di azione che determinano il modo di

operare nell’ambito del mercato e del settore (leadership di costo, la

differenziazione e la focalizzazione)

• Strategie organizzative: attengono alla definizione della struttura

aziendale adeguata (a livello organico o a livello di organizzazione

delle attività) alle esigenze del mercato

• Strategie economico-finanziarie: attengono a generici obiettivi di

efficienza aziendale (utilizzo razionale di tutte le risorse impiegate) e

alla definizione della struttura del capitale ottimale dell’azienda

DEFINIZIONI importanti Business Plan

• Un business plan o piano di business è un riassunto di come un

imprenditore o un manager intende organizzare un'attività

imprenditoriale e implementare attività necessarie e sufficienti alla sua

buona riuscita. Si tratta di una spiegazione scritta del modello di

business dell'impresa. I business plan sono usati internamente per la

pianificazione e gestione dell'azienda, e all'esterno per convincere terze

parti come banche o altri investitori a finanziare l'impresa.

• I business plan possono diventare rapidamente obsoleti. Opinione

comune è che abbiano poco valore effettivo (soprattutto se fatti solo

per uso interno), ma comunque attraverso il processo di stesura del

piano il management acquisisce una più profonda comprensione del

funzionamento dell'impresa e delle opzioni disponibili.

DEFINIZIONI importanti Business Plan

• Un business plan da presentare a una finanziaria deve contenere:

• Descrizionesommariadelprogettod'investimentoedillustrazionedeltipodi

impresachesi intende creare.

• Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze

pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).

• Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su

fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato).

Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale.

• Descrizione della fattibilità tecnica del progetto d'investimento

relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in

impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi quali trasporti,

energie, telecomunicazioni, ecc...

DEFINIZIONI importanti Business Plan

• Piano di fattibilità economico - finanziaria quadriennale con

indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti

tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative

coperture.

• Informazioni sulla redditività attesa dell'investimento e sui fattori di

rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi

realistiche e prudenziali.

• Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione

richiesta alla Finanziaria.

• Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.

• Piano temporale di sviluppo delle attività.

DEFINIZIONI importanti Business Plan

• Un business plan si compone di almeno tre parti

fondamentali: una prima parte introduttiva in cui si

presenta l'idea imprenditoriale e l'imprenditore stesso

con le sue principali qualità; una seconda parte

tecnico/operativa in cui si deve fornire un quadro chiaro

di cosa si vuole fare, come e dove si vuole farlo; una

terza parte in cui verranno inserite le previsioni

economico/finanziarie.

Definizione di Business Angel

• Un Business Angel è un investitore alla ricerca di opportunità di

investimento a bassa intensità di capitale e che possano, in tempi

relativamente brevi, portare significativi profitti. Il Business Angel

può essere un singolo individuo: nella maggioranza dei casi si tratta

di professionisti con attività non direttamente legate a questo

genere di investimenti, ma che dispongono di un cospicuo

patrimonio e di una spiccata inclinazione all’imprenditorialità.

Oppure possono essere società specializzate nel finanziamento di

start-up, in cerca di validi progetti da sviluppare. Generalmente il

Business Angel non agisce da solo, ma segnala il proprio interesse

per un progetto e ne discute insieme agli altri futuri partner

dell’iniziativa.


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