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Il Piccolo 2 febbraio 2013

Date post: 22-Mar-2016
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Il Piccolo Giornale di Cremona il periodico di informazione più diffuso a Cremona
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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it pagina 6 Edizione del Sabato Anno XIII n°8 • SABATO 2 FEBBRAIO 2013 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Per i costi troppo alti, sempre più giovani abbandonano gli studi. Perin:«I libri per la scuola dell’obbligo dovrebbero essere gratuiti» Italia è sempre più il Paese delle contraddizioni. Negli ultimi tempi, stante la crisi economica che non sembra arrestarsi, un po’ tutti abbiamo in- vocato al rigore morale contro gli sperperi, soprattutto in politica, ma anche nel mondo del calcio. Strapagare giovani che tirano calci ad un pallone, quando molte famiglie fatica- no ad arrivare alla fine del mese, da più parti è stato ritenuto immorale. Anche se con un po’ di retorica, la protesta era più che legittima, ma ne- gli ultimi giorni abbiamo scoperto che non è so- stenuta da tutti i tifosi. Mentre anche il calcio ita- liano, più per necessità che per scelta, sta cercan- do di limitare le spese folli e gli sperperi, una parte del tifo della Juventus protesta vivacemente per il mancato arrivo di un attaccante forte e stra- pagato, in grado di permettere ai bianconeri di lottare per la vittoria in Champions. Possibile che la passione sportiva vada oltre la razionalità del pensiero umano? Purtroppo è così. Personalmen- te credo che la società bianconera, una delle più gloriose d’Europa, abbia fatto benissimo a pensa- re soprattutto al bilancio, preferendo l’ingaggio di un calciatore low cost (il francese Anelka), che non farà la differenza, ma permette di proseguire quel progetto di ridimensionamento economico che lo sport professionistico si deve imporre. Quei tifosi che mettono sotto accusa la dirigenza bian- conera (in primis Marotta) sono magari gli stessi che inveiscono contro gli sperperi della politica italiana, non senza una certa incoerenza. Oltretut- to si può vincere anche senza spese folli e la Juve lo sta dimostrando negli ultimi due anni. Crescia- mo anche come sportivi e sicuramente potremo migliorare un Paese che in fatto di cultura a 360 gradi è molto carente. L’ Una circolare ministeriale ha abrogato l’obbligo di mantenere in adozione gli stessi testi per più anni scolastici DI FABIO VARESI CRISI, SI LASCIA ANCHE LA SCUOLA Edizione chiusa alle ore 21 PASSAGGI A LIVELLO, LAVORI DA AGOSTO ELEZIONI REGIONALI OSPEDALE OGLIO PO a pagina 7 a pagina 19 Mino Jotta: «Ho consenso, posso farcela» La Regione approva il piano dei tagli a pagina 3 URBANISTICA a pagina 4 Variante del Pgt, ecco cosa cambia per la città GIUSTIZIA ANCORA TROPPO LENTA NEI PROCESSI LA DURATA DEI PROCEDIMENTI TENDE A PROTRARSI IN SECONDO GRADO. PESANO LE CARENZE DI ORGANICO IL CASO DEI FONDI DA RESTITUIRE a pagina 9 Dopo il Consiglio straordinario il Comune di San Daniele Po pronto a ricorrere in Cassazione PUNTO & VIRGOLA Le contraddizioni dei tifosi SPORT CONTRO IL CARPI ALLO “ZINI” a pagina 24 Grande attesa per la Cremo di Gigi Simoni DOMENICA AL PALARADI a pagina 25 La Vanoli vuole tornare subito a brindare PRIMA DEL MATCH In regalo il magazine a tutti i tifosi biancoblu a pag. 8
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Page 1: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

pagina 6

Edizione del Sabato

Anno XIII • n°8 • SABATO 2 FEBBRAIO 2013 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

Per i costi troppo alti, sempre più giovani abbandonano gli studi. Perin:«I libri per la scuola dell’obbligo dovrebbero essere gratuiti»

Italia è sempre più il Paese delle contraddizioni. Negli ultimi tempi, stante la crisi economica che non sembra

arrestarsi, un po’ tutti abbiamo in-vocato al rigore morale contro gli sperperi, soprattutto in politica, ma anche nel mondo del calcio. Strapagare giovani che tirano calci ad un pallone, quando molte famiglie fatica-no ad arrivare alla fine del mese, da più parti è stato ritenuto immorale. Anche se con un po’ di retorica, la protesta era più che legittima, ma ne-gli ultimi giorni abbiamo scoperto che non è so-stenuta da tutti i tifosi. Mentre anche il calcio ita-liano, più per necessità che per scelta, sta cercan-do di limitare le spese folli e gli sperperi, una parte del tifo della Juventus protesta vivacemente per il mancato arrivo di un attaccante forte e stra-pagato, in grado di permettere ai bianconeri di lottare per la vittoria in Champions. Possibile che la passione sportiva vada oltre la razionalità del pensiero umano? Purtroppo è così. Personalmen-te credo che la società bianconera, una delle più gloriose d’Europa, abbia fatto benissimo a pensa-re soprattutto al bilancio, preferendo l’ingaggio di un calciatore low cost (il francese Anelka), che non farà la differenza, ma permette di proseguire quel progetto di ridimensionamento economico che lo sport professionistico si deve imporre. Quei tifosi che mettono sotto accusa la dirigenza bian-conera (in primis Marotta) sono magari gli stessi che inveiscono contro gli sperperi della politica italiana, non senza una certa incoerenza. Oltretut-to si può vincere anche senza spese folli e la Juve lo sta dimostrando negli ultimi due anni. Crescia-mo anche come sportivi e sicuramente potremo migliorare un Paese che in fatto di cultura a 360 gradi è molto carente.

L’

Una circolare ministeriale ha abrogato l’obbligo di mantenere in adozione gli stessi testi per più anni scolastici

DI FABIO VARESI

CRISI, SI LASCIA ANCHE LA SCUOLA

Edizione chiusa alle ore 21

PASSAGGI A LIVELLO,LAVORI DA AGOSTO

ELEZIONI REGIONALI

OSPEDALE OGLIO PO

a pagina 7

a pagina 19

▲▲

Mino Jotta:«Ho consenso,posso farcela»

La Regioneapprova il pianodei tagli

a pagina 3

URBANISTICA

a pagina 4

Variante del Pgt,ecco cosa cambia

per la città

GIUSTIZIA ANCORA TROPPO LENTA

NEI PROCESSI LA DURATA DEI PROCEDIMENTI TENDE A PROTRARSIIN SECONDO GRADO. PESANO LE CARENZE DI ORGANICO

IL CASO DEI FONDI DA RESTITUIRE a pagina 9

Dopo il Consiglio straordinario il Comune di San Daniele Po

pronto a ricorrere in Cassazione

PUNTO & VIRGOLA

Le contraddizioni dei tifosi

SPORTCONTRO IL CARPI ALLO “ZINI”

a pagina 24

Grande attesaper la Cremodi Gigi Simoni

DOMENICA AL PALARADI

a pagina 25

La Vanoli vuoletornare subitoa brindare

PRIMA DEL MATCH

In regaloil magazinea tutti i tifosibiancoblu

a pag. 8

Page 2: Il Piccolo 2 febbraio 2013
Page 3: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Passaggi a livello, cantiere da agostodi Giulia Sapelli

stato sottoscritto nei giorni scorsi l'accordo attuativo del protocollo di intesa per la riqualificazione e il poten-ziamento del sistema viabi-

listico delle province di Cremona e Man-tova. Firmatari, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cre-mona e Rete Ferroviaria Italiana SpaSi. L'accordo permetterà di dare il via ai lavori di eliminazione dei passaggi a li-vello a Cremona. I cantieri partiranno in agosto per San Felice e via Persico, mentre via Brescia avrà avvio nella pri-ma metà del 2014.

A essere oggetto di intervento saran-no sette passaggi. In base all’accordo, Regione Lombardia, Comune di Cremo-na e Rete Ferroviaria Italiana concorro-no al finanziamento dell'intervento, che ha un costo complessivo 13.035.0000 di euro, in questa misura: Regione Lom-bardia per 6.934.284 euro, Comune di Cremona per 3.100.716 euro, Rete Fer-roviaria Italiana per 3.000.000 euro.

I lavori sono inseriti nel Programma triennale delle opere pubbliche, e il pro-getto definitivo è già stato approvato nella seduta del 20 dicembre 2012 del Consiglio comunale per quanto riguarda il progetto definitivo relativo ai lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Cremona-Mantova in corrispondenza di via Brescia, via Persi-co e via S. Felice.

«Ci troviamo alla conclusione di un lungo percorso» ha detto il sindaco Oreste Perri. «Ora si può finalmente passare alla fase operativa. L’intervento permetterà, tra l’altro, di migliorare l’ac-cessibilità alla rete viaria attraverso il punto di innesto rappresentato dal ca-sello autostradale di Cremona sull’auto-strada A21 Piacenza-Brescia attraverso l’alleggerimento del traffico e l’elimina-zione delle numerose code di veicoli che si formano nei pressi dei passaggi a livello. Questo comporterà una riduzio-ne delle emissioni inquinanti e il miglio-ramento della qualità dell’aria. La realiz-zazione di queste opere porterà inoltre ad una maggiore sicurezza delle strade cittadine».

A beneficiare di questi interventi, se-condo il presidente della Provincia Massimiliano Salini, saranno «sia la situazione del traffico cittadino, sia quella dei nostri pendolari, dato che i treni spesso subiscono rallentamenti a causa del cattivo funzionamento dei passaggi a livello».

Il Comune di Cremona, in qualità di ente proprietario della strada, ha espresso la volontà di anticipare la rea-lizzazione, rispetto al quadro complessi-vo degli interventi programmati per l’eli-minazione dei passaggi a livello della li-nea ferroviaria Cremona – Mantova, delle opere di sottopasso in via Brescia e in via Persico e dell’opera di scavalco in via San Felice, poste sul proprio terri-

torio, anche per garantire maggiori livel-li di fruibilità e di servizio e sicurezza. Inoltre, come ente attuatore dell'inter-vento, avra' il compito di completare la progettazione per poter appaltare l’ope-ra, di mettere a gara, di realizzare e di collauda-re l’opera di scavalco e la viabilità necessaria a rendere funzionale la stessa e garantire la chiusura dei passaggi a livello.

SOTTOPASSO DI VIA PERSICO. Verrà realizzata una struttura che prevede una strada urbana di quartiere di larghezza pari a 7.50 me-tri e una pista ciclabile da 2.50 metri, per un ingombro totale pari a 10 metri. A completamento di questo primo step progettuale si prevede la riorganizzazio-ne della viabilità limitrofa così da elimi-nare le conflittualità tra via Brescia, via Gallazzi e via Persico. I lavori prevedono la realizzazione di una rotatoria a raso su via Brescia (all’incrocio tra via Vecchia Dogana e via Gallazzi), una seconda ro-tatoria su via Persico, all’incrocio con via dell’Annona e via Gallazzi, ed infine

la riqualificazione della via Gallazzi stes-sa; qui verranno ricavati 18 posti auto, 25 in via Persico in prossimità di via Cavo Cerca, e 6 presso l’impalcato fer-roviario, per ripristinare la disponibilità

di parcheggio ora pre-sente. Verrà di conse-guenza sistemato l’inne-sto con via Serafina e asfaltato l’attuale incro-cio tra via Persico, via Cabrini e via Soldi, senza modificarne la geome-tria. Le aree limitrofe alle

rotatorie, ora sede stradale, verranno sistemate a verde.

SOTTOPASSO DI VIA BRESCIA. Verrà realizzata una struttura che preve-de una strada urbana di quartiere di larghezza pari a 5.50 metri e una pista pedonale da 1.50 metri, per un ingom-bro totale pari a 7 metri. Il progetto stradale è fortemente condizionato dal-la presenza dell’edificato esistente e soprattutto da due manufatti idraulici sotterranei che confluiscono uno nell’altro proprio in corrispondenza dell’ambito interessato dall’intervento. L’area di intervento, infatti, è limitata ad

Ovest dal Cavo Robecco (è posizionato parallelamente a via Brescia) e a Sud dal Cavo Cerca. La presenza del Cavo Cerca che interseca perpendicolarmen-te via Brescia a circa 45 m dal binario obbliga a progettare una rampa con una livelletta al 10% di pendenza ed un'altezza utile del sottopasso pari 2,50 metri, sufficiente solamente per auto-vetture e furgoni di dimensioni ordina-rie. All’inizio della rampa posta sul lato Sud del sottopasso, partono due con-trostrade, una sul lato sinistro ed una sul lato destro, che danno accesso ri-spettivamente al “vicolo cieco” e a via Cavo Cerca, mantenendo così il colle-gamento di queste due strade con la via Brescia. La carreggiata stradale sarà poi completata da una percorso pedo-nale affiancato.

SOVRAPPASSO DI SAN FELICE. Il viadotto è costituito da un’unica cam-pata lunga 22.85 metri, del tutto ade-guata ad accogliere il binario esistente, più il suo eventuale futuro raddoppio. La carreggiata stradale è poi affiancata da una pista ciclabile separata da barriera di sicurezza metallica e con una lar-ghezza di 2,50 metri. Le spalle sono fondate su platee di fondazione dotate di 16 pali trivellati della profondità di 35 metri.

Sia a Nord, sia a Sud della linea ferro-viaria sono stati previsti gli innesti alla strada esistente per garantire l’accesso alle strutture ed alle attività presenti. Il progetto prevede inoltre l’allargamento della sezione stradale di via Postumia, consentendo la realizzazione della cor-sia centrale per l’accumulo dei veicoli che da Cremona devono svoltare a sini-stra per San Felice, e per quelli che da San Felice svoltano in direzione oppo-sta, verso Malagnino.

CHIUSURA DI VIA MULINO E SOP-PRESSIONE DEGLI ATTRAVERSA-MENTI PRIVATI. Si procederà in accor-do con Rfi Spa, all'individuazione di misure atte all'interdizione del transito.

E’

Accordo firmato nei giorni scorsi. I primi lavori partiranno in via Persico e San Felice. Ne verranno eliminato sette

Mimmo Palmieri

CREMONA

Pubblicati nuovi bandi rivolti alle imprese per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato (0,5% annuo) cui sono ammessi i progetti che prevedono occupa-zione a tempo indeterminato, ag-giuntiva rispetto alla media totale degli addetti degli ultimi 12 mesi, di giovani con età non superiore a 35 anni alla data di assunzione. Nel caso di assunzioni superiori a 3 unità, almeno un terzo dei posti deve essere riservato a giovani laureati con età non superiore a 28 anni. Lo rende noto la Cgil in un comunicato, sottolineando che i settori per cui possono es-sere concessi i finanziamenti per la realizzazione di progetti sono: protezione del territorio e preven-zione del rischio idrogeologico e sismico; ricerca, sviluppo e pro-duzione di biocarburanti di se-conda e terza generazione; ricer-ca, sviluppo, produzione ed in-stallazione di tecnologie nel sola-re termico, solare a concentrazio-ne, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia; incremento dell'effi-cenza negli usi finali dell'energia nei settori civile, industriale e ter-ziario, compresi gli interventi di social housing; processi di produ-zione o valorizzazione di prodotti, processi produttivi od organizza-tivi o servizi che, rispetto alle al-ternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita. Il finanzia-mento potrà essere concesso per una quota parte del costo totale dell'investimento (dal 60 al 75%).

«Si tratta evidentemente di una importante opportunità per favo-rire gli investimenti delle imprese in occupazione qualificata, ricer-ca, innovazione, sviluppo soste-nibile, così come sostenuto dalla Cgil nel Piano del lavoro» sottoli-nea Mimmo Palmieri, segretario della Cgil di Cremona. «Pertanto, anche per il nostro territorio, esi-ste la possibilità di elaborare pro-getti di investimento al fine di at-tivare una possibilità di uscita dalla crisi e di sviluppo sostenibi-le, creando occupazione giovani-le stabile e qualificata».

Bandi perl’occupazione

giovanile

LAVORO

Sono partiti i lavori preliminari per il raddoppio del tratto di tan-genziale che collega la rotatoria di via Mantova al casello auto-stradale della A21 all'altezza di San Felice. «Attualmente stiamo facendo un lavoro sulla rotatoria di via Mantova, realizzando delle svolte continue nei punti di immissione, che risulterà utile per flu-idificare i flussi di traffico in transito da e per il casello» spiega l'assessore comunale Francesco Zanibelli. «Con questi lavori vogliamo risolvere un problema urbanistico creatosi anni fa, quan-do si decise di realizzare l'area industriale cittadina nei pressi del porto anziché vicino al casello, con conseguenti problemi alla viabilità, che spesso risulta congestionata perché i mezzi pesanti devono attraversare tutta la tangenziale per raggiungere tale area». Naturalmente la vera opera sarà appunto il raddoppio della tangenziale fino al casello. «Vogliamo che quel tratto di strada, che è purtroppo stato scenario spesso di incidenti anche mortali, diventi più sicuro e scorrevole».

Il costo totale dei lavori è pari a 3.222.000 euro già interamente finanziati. Obiettivi dell'intervento non soltanto, quindi, la semplifi-cazione dell'accesso alla rete autostradale, ma anche la messa in sicurezza dell'area.

Iniziati i lavori per il raddoppio della tangenziale fino al casello

Sabato 2 Febbraio 20133

«Queste opere porteranno a una

maggior sicurezza»

Page 4: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Laura Bosio

n argomento all'ordine del giorno, un fatto impor-tante per la città: parliamo della variante al Piano di governo del territorio, lo

strumento urbanistico approvato nei giorni scorsi in Consiglio comunale, che introduce molte novità. Vediamo di scoprire di cosa si tratta e cosa cam-bierà nella gestione della città. Ne ab-biamo parlato con il vice sindaco Carlo Malvezzi. «La variante si è resa neces-saria per modificare il Piano che era stato varato nel 2009, quando le condi-zioni economiche erano ancora ben diverse. Quanto accaduto in segui-to e le difficoltà sempre più strin-genti che hanno colpito il terri-torio hanno

reso necessaria la realizzazione di uno strumento che favorisse un cambio di rotta e un rilancio del territorio» spiega il vice sindaco.

Sono quattro i grandi temi su cui si basa la variante, a partire dalla riduzio-ne del consumo di suolo. «Rispetto al Piano che era stato redatto nel 2009, con la variante si restituiscono 600mila metri quadrati di terreno all'utilizzo in agricoltura. Spazi che invece nel Pia-no originale erano stati destinati ad altri scopi» spiega ancora Malvezzi.

Un secondo punto di intervento ri-guarda il tema del lavoro.

L'intervento della variante consentirà di creare le condizioni per cui nuove imprese possano sce-gliere di insediarsi nel nostro territorio, perché particolarmente conve-niente. «In sostanza ab-

biamo individuato un parternaria-

to pubblico/privato che ci consenta di mettere a

disposizio-ne del le

imprese d e l l e

a r e e di in-

sediamento a prezzi molto competitivi» spiega il vice sindaco. «Stiamo inoltre definendo, in accordo con le associa-zioni di categoria, dei pacchetti localiz-zatvi che contengono misure urbanisti-che, edilizie, amministrative e fiscali

molto vantaggiose. In particolare, oltre a dei prezzi particolarmente competitivi, è prevista la garanzia di ottenere il permesso di costruire entro 30-40 giorni, l'im-pegno a rilasciare gli

strumenti urbanistici attuativi entro 90 giorni (contro i sei mesi previsti normal-mente), la possibilità di una riduzione dell'aliquota Imu alla sola quota statale per 5 anni (nei quali il Comune si impe-gna a rinunciare alla propria parte), l'abbattimento della Tares. Si tratta di uno strumento innovativo che pochis-sime realtà nazionali stanno valutando. Noi siamo tra i primi».

Anche il recupero del patrimonio edilizio esi-stente è tra i punti fonda-mentali della variante. «Abbiamo introdotto del-le norme che consentano di recuperare gli edifici in maniera più semplice e soprattutto più flessibile» spiega Malvezzi. In sostan-za, la variante consente il superamento di moltissimi vincoli che prima scorag-giavano la ristrutturazione degli edifici. «Ad esempio sarà possibile recuperare una mansarda e innalzarla per realizza-re un nuovo appartamento per il figlio, o creare nuovi locali nell'abitazione di una persona anziana che, non più au-tosufficiente, si trovi ad aver bisogno di un'assistenza continua» spiega il vice sindaco. «Abbiamo inoltre previsto del-le misure di incentivazione fiscale per chi restaura, attraverso la riduzione per tre anni della quota Imu comunale,

Queste misure rendono più economico il restauro dell'immobile. Si tratta di una novità molto importante, soprat-tutto se pensiamo che la diseconomia dei restauri ha spinto, negli ultimi 30 anni, ben diecimila persone ad abban-donare la città, spostandosi nei comu-ni di cintura. Abbiamo una dotazione di servizi per 80mila persone, a Cremona, ma siamo solo in 70mila: bisogna ripo-polare la città.

Sempre allo scopo di riportare gente a Cremona, abbiamo previsto piccole aree di nuova edificazione collocate lungo il margine urbano. A fronte di esse, chiediamo a chi edificherà di svolgere degli interventi di riqualifica-zione del margine stesso. Lo scopo di tutto ciò è rendere la città più bella e curata agli occhi di chi vi entra, evitan-do che essa si presenti da lato B».

Ultimo, ma non meno importante tema è quello del protagonismo dei

cittadini nella vita della città. «La nostra idea è che chi costruisce o ef-fettua lavori di trasfor-mazione possa poi met-tersi in campo anche nell'erogazione di servizi o nella realizzazione di

opere. Ad esempio nell'ambito della riqualificazione di un'area, il privato che interviene potrebbe decidere di realizzare un asilo nido e scegliere a chi darlo in gestione e il Comune con-cederebbe il riconoscimento pubblico della sua funzione» sottolinea il vice-sindaco.

In conclusione, «così come è stata impostata, la variante, in tempo di cri-si, tende a contrastare questo feno-meno, introducendo risposte che fa-voriscano attrattività, competitività e innovazione nella realtà comunale va-lorizzando l'unicità dei talenti e le ca-pacità delle esperienze cremonesi».

CronacaSabato 20 Febbraio 20134

U

Il vicesindaco Malvezzi: «Un’idea di rilancio di Cremona attraverso il lavoro, gli investimenti, l’agricoltura»

«Vogliamo fare in modo che le aziende tornino a insediarsi a Cremona, attraverso pacchetti convenienti»Variante del Pgt, ecco cosa cambia per la città

Le priorità strategiche1. La sostenibilità ambientale delle

scelte, tendente alla conservazione e valorizzazione dei paesaggi, delle ri-sorse fisiche e della rete ecologica;

2. Il contrasto al consumo di suolo e la conseguente restituzione all'uso agricolo di circa 600 mila metri qua-drati di superficie potenzialmente utilizzabile per altre funzioni dal previ-gente Pgt;

3. Il governo della riqualificazione urbana, teso a favorire il recupero delle aree dimesse, la rigenerazione di contesti urbani che hanno perso le loro originarie funzioni, la riduzione dell'inquinamento ambientale e l'in-cremento dell'uso di energie alterna-tive, la mitigazione delle condizioni di rischio;

4. La rigenerazione del tessuto ur-bano consolidato;

5. La riqualificazione del sistema urbano attraverso un nuovo quadro normativo snello che favorisce il riuti-lizzo dei volumi esistenti;

6. La collaborazione tra l'Ammini-strazione ed i soggetti del privato che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasfor-mazione del contesto urbano, nel ri-spetto del principio di sussidiarietà;

7. La significativa semplificazione e il notevole snellimento degli stru-menti attuativi per interventi edilizi, limitando a casi straordinari i piani/programmi, previlegiuando il per-messo di costruire convenzionato;

8. L'adeguamento delle infrastrut-ture della mobilità con operazioni di completamento ed integrazione sia del sistema delle comunicazioni re-gionali e nazionali, sia dei fabbisogni locali, anche con attenzione alla mo-bilità lenta;

9. Ridare attualità alla rilevanza agricola, fattore trainante dello svi-luppo economico locale.

Si restituiscono all’agricoltura

600 mq di terreno

«Vogliamo rendere attrattivo

il territorio»

Page 5: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Laura Bosio

opo la richiesta di chiari-menti, avanzata, nei giorni scorsi, dal Pd circa la priva-tizzazione dei servizi cimite-riali («Non ci risulta che

quello cimiteriale sia un servizio in per-dita» aveva scritto Maura Ruggeri. «Si chiariscano quali sono le criticità dal punto di vista gestionale, prima di arri-vare a discutibili soluzioni»), l'assesso-re competente , Claudio Demicheli, ri-sponde che «si tratta di polemiche sterili. Non abbiamo privatizzato nien-te, stiamo solo valutando se esternaliz-zare un servizio, cosa che peraltro vie-ne fatta già da tempo per diversi altri servizi legati alla gestione del cimitero. Voglio ricordare che sia l'amministra-zione Bodini che quella Corada aveva-no privatizzato diverse attività legate al Cimitero: il servizio verde, i trasporti funerari e le pulizie, che poi rappresen-tano già il 50% delle attività cimiteriali. Ora tocca a me fare una riflessione di questo tipo: i dipendenti di questi ser-vizi, infatti, o sono andati in pensione o sono vicini al pensionamento, o soffro-no di problemi di salute che rende loro impossibile svolgere determinati lavori.

Mi trovo così nella situazione di non avere personale a sufficienza per gesti-re tutto. Per questo, già da due anni ho fatto un accordo con una cooperativa specializzata, che mi garantisce quotidia-namente 2 o 3 perso-ne per la gestione dei servizi cimiteriali, che si affiancano ai dipen-denti, che come dice-vo sono in numero in-sufficiente».

Per quanto riguarda la questione del polo crematorio, che è al centro della polemica, Demicheli sottolinea che «la

struttura che abbiamo attualmente in funzione è obsoleta, e entro la fine di quest'anno sarà pronto il nuovo Polo. Una struttura che sarà tecnologica-

mente avanzata e che necessiterà di tecnici esperti per essere fatta funzio-nare. Per questo, stiamo valutando se assumere nuovo personale o se ester-nalizzare il servizio.

Assumere nuovi dipendenti costereb-be al Comune 150.000 euro l'anno, e con la spending review non possiamo

permetterci costi troppo elevati. Se in-vece esternalizziamo, scegliendo se fare una società mista o affidare l'inca-rico a terze aziende, per il Comune non vi saranno grandi costi».

Peraltro la necessità di un nuovo Polo crematorio si fa sempre più forte, soprattutto a fronte del fatto che le cremazioni, dal 2009 a oggi, sono au-mentate del 30%, e il Comune non rie-sce più a far fronte a tutte le richieste. «Ci chiamano anche molte persone da fuori provincia, ma dobbiamo spesso rifiutare perché non riusciamo a soddi-sfare tutti. Con la nuova struttura po-tremo incrementare l'attività notevol-mente; avremo bisogno di implemen-tare anche l'apparato amministrativo per la gestione di questa attività, vista la forte crescita del lavoro. Con la crisi sempre più persone scelgono questa soluzione, che senza dubbio rappre-senta un risparmio per le famiglie».

Tra le preoccupazioni sollevate dall'opposizione, tra l'altro, c'è anche quella di un incremento dei costi di cremazione, nel caso di gestione da parte di privati. Ma Demicheli rassicura anche su quello: «Le tariffe sono co-munque stabilite a priori dal Comune in sede di realizzazione del bando di ga-ra, quindi non ci saranno aumenti lega-ti all'esternalizzazione».

D

Cimitero verso la gestione privata?L’assessore Demicheli risponde alle polemiche dell’opposizione: «Non ho abbastanza dipendenti per gestirlo»

«Ci siamo rivolti a una cooperativa perché è impossibile assumere nuovo personale»

«Anche Corada e Bodini avevano privatizzato

alcuni servizi»

Il Polo crematorio è solo una delle opere in corso nel ci-mitero cremonese, che tra pochi mesi inaugurerà il nuo-vo grattacielo (1.500 posti). «Abbiamo inoltre appena terminato la realizzazione di un lotto di nuove cappellette - 17 - e ve ne sono altre 44 in costruzione, tutte già asse-gnate, oltre a 64 tombe romane» dice l'assessore Demi-cheli. «Accanto a questo, stiamo valutando un investi-mento per implementare sui tetti del cimitero un impianto fotovoltaico per circa 3mila metri quadrati. Questo ci permetterebbe anche di ottenere un ricavo, in quanto avremmo un quantitativo di energia da rivendere in rete. Sempre nell'ambito del risparmio energetico, abbiamo

inoltre appena sostituito tutte le luci del cimitero con lampade Led (oltre 50mila) a basso consumo, che abbia-mo ottenuto grazie a dei fondi europei». Seguendo alcuni suggerimenti emersi dal rapporto di customer satisfac-tion compilato nel 2012, ci sono in programma l'apertura di una terza entrata, lato San Zeno; la collocazione di al-cune panchine all'interno del camposanto; la collocazio-ne di telecamere per combattere il fenomeno dei piccoli furti e atti vandalici che spesso si verificano. «Infine ho dato disposizioni per l'ampliamento del cimitero di Cava-tigozzi, utilizzando il terreno che viene prelevato durante i lavori per il raddoppio di via Mantova».

Impianto fotovoltaico sui tetti del camposanto

Cronaca Sabato 2 Febbraio 20135

Caludio Demicheli

Ha preso il via nei giorni scorsi il “4° Tor-neo dell’amicizia” fra squadre di immigrati extracomunitari e squadre “indigene” presso la palestra di Cà de Mari nel comune di Ga-desco Pieve Delmona. Vi partecipano ben sei formazioni, tra cui l’Associazione Kossovara(vincitrice dell’ultima edizione), l’Unione degli Stati Africani, l’Associazione Ghanese, la Caritas, l’Associazione Rumena e la rappresentativa Cremona calcio, squa-dra mista composta da giocatori cremonesi ed extracomunitari. Gli incontri si disputano nelle serate del venerdì e mercoledì dalle ore 20 alle 22, e si concluderanno il 12 marzo con la cerimonia delle premiazioni, cui pren-deranno parte i dirigenti provinciali dell’Uisp e della Lega Calcio. Da sottolineare che la manifestazione calcistica rientra fra quelle realizzate col contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona che ha ritenuto meritevole di riconoscimento il progetto dell’Uisp cremonese intitolato “Lo sport per l’inclusione sociale”.

Ca’ de Mari: fischio d’iniziodel “4º Torneo dell’amicizia”

“Storia confidenziale della letteratura italiana”

Martedì 5 febbraio, alle ore 17, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Statale di Cremona, tre ospiti di eccezione presente-ranno la nuova edizione della "Storia confi-denziale della letteratura italiana" di Giampa-olo Dossena. Il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi, l’amministratore delegato della Zanichelli Editore Lorenzo Enriques e Gior-gio Thoeni della Radio Svizzera Italiana si confronteranno con le mille e più pagine dei due volumi che compongono quest’opera che, nella sua struttura stessa, appare come un gioco (un altissimo gioco) intellettuale.

Page 6: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Laura Bosio

l ministero della Pubblica Istruzione comunica che, a decorrere dal primo settembre 2013, si stabilisce «l’abrogazione dell’obbligo, previsto dall'articolo 5 dalla legge n. 169/2008, di man-tenere in adozione gli stessi testi scolastici per

un quinquennio nella scuola primaria e per un ses-sennio nella scuola secondaria di I e di II grado». Gli insegnanti potranno quindi decidere di cambiare i libri adottati, senza più vincoli: in teoria, anche ogni anno. Una notizia che si aggiunge alla preoccupa-zione delle famiglie italiane: più difficile riutilizzare i testi in famiglia, più difficile avvalersi del mercato dell'usato.

Pare, però, che i limiti a suo tempo imposti dal-la ministro Gelmini, secondo i dati dell'Aie, non

abbiano sortito l'effetto di risparmio sperato. Tali dati infatti documentano un calo globale di spesa pari a 18 milioni di euro tra il 2009 e il 2011, tradot-tosi in due euro e mezzo di risparmio all'anno per le famiglie.

Lo conferma anche Maria Teresa Perin, respon-sabile della Cgil scuola. «Il problema non è tanto l'eliminazione del blocco, quanto tutto un sistema che non valorizza la scuola e l'istruzione. Se esiste un obbligo scolastico fino a 16 anni, lo Stato do-vrebbe garantirne la gratuità, anche dal punto di vi-sta dell'adozione di testi scolastici. E' giusto che l'adozione del libro venga lasciata alla libera scelta dell'insegnante, come prevede la legge, ma è anche giusto non gravare le famiglie di una spesa che do-vrebbe essere a carico dello Stato. Invece ci trovia-mo a fare i conti con un governo che da anni non si preoccupa minimamente di cultura ed istruzione. Se lo facesse cercherebbe anche di intervenire sul pro-blema delle lobbies delle case editrici, che magari pubblicano nuove edizioni di un testo cambiando solo una o due pagine e costringendo quindi le fami-glie a cambiare spesso libri».

Ed è proprio al tema dei costi eccessivi della scuola che è legato l'allarme sull'abbandono scola-stico, che risulta ogni anno sempre più forte, come ha denunciato Adiconsum.

Tra le motivazioni dell’abbandono scolastico la ricerca di Adiconsum, finanziata dal Forum Ania-Consumatori, ha rilevato una serie di cause che riportano a condizioni di svantaggio socio-econo-mico, che comunque riguarda anche il resto d'Europa. «At-tualmente nell’Unione europea sono più di 6 milioni i giovani che abbandonano gli studi o altri percorsi formativi» fa sa-pere Adiconsum. «Il tasso me-dio europeo di abbandono scolastico è del 14,4%. A que-sto proposito la Commissione europea ha inserito l’obiettivo del 10% nella strategia “Europa 2020” che prevede l’emanazione delle seguenti misure: di prevenzione, ossia di sostegno all’apprendi-mento; di intervento, contro l’assenteismo e il cattivo rendimento scolastico; di compensazione, favorendo la ripresa del percorso scolastico».

«Ci sono famiglie che non hanno i soldi per mandare i propri figli a scuola e questo porta a un incremento degli abbandoni scolastici» spiega ancora Perin. «Accanto a questo, le scuole hanno sempre meno risorse per riuscire a seguire i gio-vani per fare in modo che non abbandonino la scuola. Così capita sempre più spesso, anche a causa della legge Sacconi sull'apprendistato, che molti giovani a 14-15 anni abbandonino gli studi per cercarsi un lavoro». Il problema non riguarda solo le superiori, ma anche l'università, dove non solo sono calate le iscrizioni, ma si sono anche

incrementati gli abbandoni. «Purtroppo si nota una forte re-gressione culturale nel nostro Paese, in cui si privilegia il "sa-per fare" a basso costo rispetto al "saper essere"» continua Pe-rin. «Questo sicuramente non ci aiuta a tornare a crescere, a es-sere competitivi e ad uscire dal-

la crisi. Un ragazzo che abbandona gli studi a 15 anni non sarà mai un lavoratore in grado di ricon-vertirsi, come invece chiede oggi il mercato. In questi giorni sto facendo molte riunioni con gli in-segnanti, e percepisco una fortissima preoccupa-zione sul futuro del Paese, legato a un totale disin-teresse per l'istruzione e per la cultura».

I

Una circolare ministeriale ha abrogato l’obbligo di mantenere in adozione gli stessi testi per più anni

Libri scolastici nuovi ogni anno

«Ci troviamo a fare i conticon un Governo che da anni

non si preoccupa di istruzione»

CronacaSabato 2 Febbraio 20136

L’assessore alle Politiche Ambientali, Francesco Bordi ha incontrato i presidenti dei comitati di quar-tiere. All’ordine del giorno il rinnovato servizio delle guardie ecologiche volontarie (Gev) che da sette sono ora salite a 15. Dal confronto è emersa la ne-cessità di consolidare una stretta collaborazione per effettuare interventi rapidi e mirati sulle situazio-ni più critiche che verranno evidenziate dai cittadini attraverso i loro rappresentanti. Le guardie ecologi-che volontarie svolgeranno pertanto un’attività di controllo sul territorio per rilevare situazioni anoma-le e nel contempo fornire le indicazioni necessarie ai residenti per trovare soluzioni a problematiche non complesse. In tal senso la sinergia tra le Gev, l’Ufficio Periferie e il vigile di quartiere rappresente-rà un’ulteriore opportunità per i cittadini di vedere evase le loro richieste con efficacia e in tempi ragio-nevolmente brevi.

Come ha spiegato l'assessore Francesco Bordi, «le guardie ecologiche volontarie svolgeranno la loro attività di controllo soprattutto in materia di ri-fiuti: tale azione verrà rafforzata quando verrà avvia-to il nuovo servizio di raccolta differenziata». In ogni caso il compito delle Gev sarà soprattutto di pre-venzione, in quanto cercheranno di educare i citta-dini al rispetto delle norme vigenti in materia di am-biente e di igiene pubblica. «La loro presenza sul territorio potrà inoltre rappresentare un valido de-terrente per attività illecite» ha detto Bordi.

Tra i temi in discussione, anche la possibilità di coltivare orti urbani su terreni di proprietà comuna-le riconoscendo la valenza sociale di tale attività. Questo potrà avvenire solo attraverso un’apposita convenzione da stipularsi tra il Comune ed i richie-denti. Sono una decina le aree sulle quali potrebbe-ro essere ritagliati spazi da destinare ad orti. Ai rappresentanti di quartiere è stata chiesta la loro collaborazione perché, una volta individuate le zo-ne, promuovano l’iniziativa insieme ai responsabili degli uffici comunali coinvolti anche per la revisione del Regolamento di gestione degli orti.

Entro il mese di febbraio i cittadini interessati po-tranno chiedere l’assegnazione di spazi per coltiva-re orti nelle aree destinate a questa attività. La pre-cedenza sarà data ai residenti. Il controllo sugli orti assegnati verrà effettuato dalle guardie ecologiche volontarie con la collaborazione del consigliere co-munale Giorgio Everet, incaricato di affiancare l’as-sessore Francesco Zanibelli per quanto riguarda il verde pubblico, e naturalmente dei presidenti dei comitati di quartiere.

Guardie ecologiche a tuteladella sicurezza urbana

NUOVA COLLABORAZIONE

Maria Teresa Perin, responsabile Cgil scuola

Scuola troppo cara, cresce l’abbandono. Perin: «Spesso le famiglie non possono permetterserla»

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Page 7: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Laura Bosio

ià coordinatore provinciale del Pdl e presidente dell’Aler di Cremona, Mino Jotta è candi-dato alle elezioni regionali per il Popolo delle libertà.

«Sono sempre stato a disposizione per la componente politica di cui faccio parte, accettando i ruoli che mi sono stati asse-gnati, a livello politico e amministrativo. Stavolta è lo stesso: mi hanno proposto un incarico, e credo di avere le caratteri-stiche e la voglia per accettarlo. Sono onorato che il mio partito abbia deciso di darmi fiducia ancora una volta».

Quali sono, secondo lei, le priorità oggi, sulle quali deve intervenire la Re-gione?

«In un momento di forte crisi come quello attuale credo vi siano alcuni punti fondamentali da prendere in considera-zione come prioritaria: salute, lavoro, ca-sa e famiglia. Quest'ultima è un presidio fondamentale per la società, in quanto funge da ammortizzatore sociale.

D'altro canto in Lombardia partiamo avvantaggiati, perché abbia-mo l'eredità del governo For-migoni, che ne ha fatto una delle migliori Regioni d'Euro-pa.

Partiamo dal mercato del lavoro: è fondamentale conti-nuare a offrire sostegno alle imprese, che possono diventare competi-tive attraverso percorsi di formazione e in-novazione.

La casa è un altro punto importante: è assurdo che non vi siano abbastanza al-loggi di edilizia popolare per rispondere alle esigenze delle famiglie. E' un proble-ma che va affrontato al più presto. In que-sto momento di crisi bisogna impegnare risorse, defiscalizzare il settore edile, in

modo da liberare risorse per poter costru-ire o ristrutturare».

Quali obiettivi vi prefiggete?«Il nostro atteggiamento è quello

dell'ascolto nei confronti delle persone, delle categorie sociali e di coloro che han-no bisogno di ottimizzare il proprio per-corso lavorativo. Credo che il compito della politica sia quello di mettersi a di-sposizione delle persone in modo che

possano fare bene il proprio lavoro. Bisogna sburocratiz-zare, semplificare i percorsi e sostenere le imprese con un atteggiamento di umiltà e di-sponibilità».

Se verrà eletto cosa pen-sa di fare per il territorio?

«Sicuramente la partita prioritaria è quella delle infrastrutture, che si riveleran-no fondamentali quando partirà la ripresa. Ad esempio la Spagna ha fatto molti inve-stimenti in questo senso, e ciò li aiuterà a tornare a crescere più velocemente. Det-to questo anche in Lombardia ci sta lavo-rando molto. Anche sul territorio, come di-mostra il raddoppio della Paullese. E' fon-damentale avvicinare la nostra provincia

ai gangli dell'economia, e lo si fa proprio lavorando sulle infrastrutture, soprattutto quelle ferroviarie: sono noti a tutti i grandi problemi che vivono quotidianamente i nostri pendolari, ed è indispensabile ana-lizzare le motivazioni di questi disagi, per intervenire puntualmente».

E per le imprese?«Il sostegno alle imprese è un altro dei

punti focali su cui intervenire, attraverso la facilitazione nell'accesso al credito, che oggi è il problema più rilevante. La Regio-ne Lombardia ha fatto molto per i confidi, ma spesso le banche non hanno svolto il loro ruolo da banca, concentrandosi inve-ce molto di più sulla finanza virtuale. Dob-biamo riportare il mondo del credito a oc-cuparsi dell'economia reale. Quella di chi ogni mattina tira su la saracinesca e lavo-ra: è quella la finanza in cui credere, per-ché la spina dorsale della nostra econo-mia sono le imprese, piccole e grandi».

Il Pdl cremonese ha recentemente polemizzato con i vertici nazionali ri-spetto alle scelte dei candidati per Ca-mera e Senato...

«Una polemica che condivido a pieno: Cremona non può, per l'ennesima volta,

non avere un candidato che sia espressio-ne del territorio a livello nazionale. E que-sto è un grave errore, da parte dei vertici. Il territorio cremonese ha necessità di avere una propria rappresentanza diretta, perché altrimenti le persone rischiano di sentirsi emarginate, e finiscono per assu-mere un atteggiamento critico».

Dunque sarete di nuovo rappresen-tati da “paracadutati”?

«E' ora che si cambi rotta, e che ai “pa-racadutati” si sostituiscano delle persone che rappresentano direttamente il territo-rio. Rossoni è nella lista in una posizione buona e auspico che possa diventare lui il nostro rappresentante.

E' normale che il paracadutato dalle nostre parti sa impopolare: si è visto a ma-lapena un paio di volte in campagna elet-torale e poi è sparito. Se questa figura di-mostrasse di avere a cuore le sorti del ter-ritorio, forse la sua candidatura sarebbe più accettabile. Ma se si tratta di una per-sona, pure autorevole, ma che non si ve-de per tutto il mandato, è assurdo...».

Recentemente vi sono state anche polemiche all'interno del partito…

«Credo sia ormai il momento di trovare una sintesi delle polemiche e chiudere il discorso. Oggi abbiamo la necessità di la-vorare per il partito, per portarlo alla vitto-ria. Le polemiche fanno disperdere delle energie che devono invece concentrarsi nella competizione elettorale e nella rac-colta dei consensi. Quindi invito chi è in-tervenuto in tale discussione a superare questa fase iniziale, nonostante lasci amarezza, tensione e strascichi, e di met-tersi al lavoro concretamente».

Pensa di riuscire ad essere eletto?«Non li sottovaluto i miei avversari, non

l'ho mai fatto, tuttavia ho la sensazione che le relazioni territoriali e umane che ho instaurato in questi anni possano aiutarmi ad avere numerosi consensi».

G

Mino Jotta: «Sì, posso farcela»L’ex segretario, candidato in Regione per il Pdl, spiega le motivazioni del suo impegno»

«Le polemiche sulla scelta dei candidati? Le condivido: il territorio non può restare ancora senza rappresentanti»

Cronaca Sabato 2 Febbraio 20137Dalla merenda all'aperitivo,

dal pranzo alla cena: nel calde-rone dell'inchiesta della Procura di Milano sui presunti rimborsi sospetti, con l'ipotesi di pecula-to, sono finite abitudini e sfizi dei consiglieri regionali dell'opposi-zione, oltre che quelli di maggio-ranza.

Tra i ventinove indagati per presunti rimborsi illeciti, ci sa-rebbero anche i capigruppo di Pd, Sel, Idv, Pensionati e Udc al Pirellone. A ventidue di loro so-no stati inviati gli inviti a compa-rire. Tra le spese elencate dalla Procura si trovano: “Focaccia e Fanta in bottiglia”, "servizio taxi tratta non specificata", "acqui-sto dvd corso inglese Speak Now", un pc da 550 euro, ma anche 2 euro e 70 per la Nutel-la. Dubbi riguardano anche "66 coperti", "libri: Stil novo, Chi go-vernerà il mondo, I riluttanti, La

crisi globale, shopper carta".«Ho chiesto ai candidati del-

le altre liste, perché il problema non riguarda la mia lista civica, l'impegno di dimettersi, qualora

rieletti, nel caso in cui fossero rinviati a giudizio» ha detto Um-berto Ambrosoli, candidato alla presidente del Pirellone per il centrosinistra. Tra i destinatari

dell'informazione di garanzia anche tre cremonesi: Luciano Pizzetti, Agostino Alloni e Fortu-nato Pedrazzi.

In merito alla ricevuta infor-mazione di garanzia, il candida-to del Pd al Senato, Luciano Pizzetti non mostra dubbi: «Io non ho mai chiesto alcun rimborso, ho fiducia nella giusti-zia e sono certo dell’archiviazione». Piombata nel bel mezzo della campagna elettorale, logico che la notizia abbia dato fasti-dio ai diretti interessati, ma il candidato cremonese al Parla-

mento non fa esercizi di dietro-logia: «La stessa informazione di garanzia, a differenza di quel-le inviate ad altri, non contiene alcun addebito nei miei con-fronti, né alcun invito a compa-

rire davanti al magi-strato. Non esiste nulla, non ho mai chiesto il rimborso nemmeno per un caffé. Comprendo la necessità di ri-cerca nell’ambito

dell’indagine, ma sono certo che sia io che Alloni e Pedrazzi ne usciremo indenni. Al di là dell’amarezza per un sentimen-to negativo verso la politica che

cresce tra i cittadini, non esisto-no scontrini o fatture da valuta-re. I magistrati colpiscano dura-mente chi ha agito contro la leg-ge ma anche contro l’etica, è certo che troppi consiglieri re-gionali hanno abusato di risor-se pubbliche in modo crimina-le. Dopo che la magistratura avrà fatto il suo corso, costoro andranno sanzionati duramen-te. Noi tre però, lo ripeto, non abbiamo nulla a che vedere con queste cose».

Pizzetti ha concluso sottoli-neando che «nutro la più com-pleta fiducia nel rigore della giu-stizia. Rigore nel punire i colpe-voli, rigore nel togliere rapida-mente dall’inchiesta chi colpe non ha. Proprio perché ho fidu-cia nella giustizia confido nella rapida archiviazione, visto che per quanto mi riguarda il fatto semplicemente non sussiste».

Con l’ipotesi di peculato sono finiti nel mirino della Procura i consiglieri regionali dell’opposizione

Pizzetti: «Non ho mai chiesto alcun rimborso»

Il prossimo sabato 2 febbraio Massimo Mucchetti, capolista Pd al Senato in Lombardia, sarà in Provincia di Cremona per una serie di iniziative e di incontri.

Nella mattinata il giornalista bre-sciano, editorialista e già vicediret-tore del Corriere della sera, insieme a Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana e Maura Ruggeri, parteciperà ad un incontro con l’associazione Re-te Imprese alle 11.30 presso la se-de dell’Ascom a Cremona. L’incontro servirà per appro-fondire i temi e le questioni esposte dall’associazione qualche giorno fa con iniziative a Cremona e in tutta Ita-lia. Alle 13 Mucchetti incontrerà i rappresentanti dei sin-dacati presenti sul territorio, per discutere della situa-zione occupazionale e delle proposte per rilanciare la-

voro e sviluppo. Nel pomeriggio il capolista Pd in Lombardia sarà nel Cremasco. Alle 16.30 visiterà la struttura e incontrerà il personale dell’Anffas, insieme a Cinzia Fon-tana, Luciano Pizzetti e al candida-to al consiglio regionale Agostino Alloni. Successivamente, alle ore 17.30 Mucchetti parteciperà ad un’iniziativa pubblica presso la Sa-la dei Ricevimenti del Comune di Crema, dove incontrerà i cittadini

insieme a Cinzia Fontana, capolista Pd nella circoscri-zione Lombardia 3, e Luciano Pizzetti, candidato al Se-nato. I tre candidati saranno in serata a Casalmaggio-re per un altro appuntamento pubblico, che si terrà alle ore 21 presso l’Auditorium Santa Croce, a cui parteci-perà Ivana Cavazzini candidata al consiglio regionale.

Il capolista del Pd al Senato in Lombardia sarà sul territorio per una serie di incontri

Massimo Mucchetti in provincia di Cremona

«Sono certoche ci sarà

l’archiviazione»

«Fondamentaleintervenire nelleinfrastrutture»

Le banche devono tornare

a occuparsi di econonia

reale e sostenerele nostre aziende

Sabato mattina la sezione cremonese di Fare per fermare il declino sarà presente con un banchetto in Galleria XXV Aprile e, dopo le 11, con il candidato alla presidenza della Regione, Carlo Maria Pinardi. Quest'ulti-mo avrà modo di intrattenersi con i tutte le persone che vorran-no chiedere od ottenere informa-zioni sul suo programma eletto-rale. Successivamente sarà ospite ad un pranzo organizzato dai comitati cremonesi al quale parteciperanno simpatizzanti ed invitati interessati al programma del partito che fa capo ad Oscar Giannino.

Sabato 2 Febbraio alle 170 presso Sala Rodi (Piazza Gio-vanni XXIII - Cremona) si terrà la presentazione pubblica alla stampa dei candidati regionali e nazionali. Parteciperanno i candidati alla Regione Lom-bardia: Carlo Malvezzi, Silvana Lissandrello e Mino Jotta. Sarà presente il capolista alla Came-ra dei Deputati della Circoscri-zione , Daniela Santanchè e i candidati cremonesi Gianni Rossoni, Francesco Zanibelli e Orazio Adorni. Oltre ai candi-dati al Senato della Repubblica Mino Jotta e Antonio Agazzi.

L’incontro rappresenta una tappa del tour regionale di pre-sentazione dei candidati che sta toccando tutte le province della Lombardia e che vedrà presente anche il Coordinatore regionale PdL Sen. Mario Man-tovani e altri big del partito. Alla presentazione sono stati invitati anche gli amministrato-ri e i coordinatori comunali del-la provincia e i simpatizzanti.

Fermare il declino in Galleria XXV Aprile

Il Pdl presentai propri candidati

Luciano Pizzetti

Page 8: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Almir Gegic, ex giocatore del Chiasso, uno dei principali indagati dell’intero filone di indagini avrebbe riconosciuto uno dei due Mister X, i broker di informazioni, che l’ex cal-ciatore serbo aveva incontrato all’hotel “Una Toq” di Milano e che, a detta dello stesso Gegic, avrebbe avuto contatti con il mondo della serie A.

Secondo le indiscrezioni a que-sto punto il cerchio della Procura di Cremona si starebbe cominciando a stringere attorno al misterioso uo-mo del calcio scommesse. Fonti vi-cine alle figure principali della Giu-stizia parlerebbero di nuovi nomi di giocatori coinvolti.

Il serbo avrebbe riconosciuto la foto del personaggio che “sussur-rava i tarocchi” di Serie A in cambio di 600 mila euro. Ma chi è questo Mister X e perché è così importan-te? Quello che sembra ormai nitido è che i due personaggi, Mister X e il suo “socio”, avrebbero creato un vero e proprio network dove afflui-vano le informazioni sulle varie par-tite. Questa rete era stata creata grazie ai contatti con diversi calcia-tori e dirigenti di Serie A. Il pm Ro-berto Di Martino si è dato al massi-mo novanta giorni poi probabilmen-te usciranno altri nomi e allora la Serie A potrebbe essere messa sot-to scacco.

di Michele Scolari

iustizia troppo lenta, processi che si protraggono per un pe-riodo troppo lungo? E’ uno dei problemi emersi in occasione dell’inaugurazione dell’anno

giudiziario 2013 al Palagiustizia Zanar-delli di Brescia. Il tema è trattato in uno specifico capitolo della relazione presen-tata dalla presidente della corte d’appel-lo Graziana Campanato.

Emerge che, nel caso dei processi ci-vili nel distretto, «i tempi di definizione dei procedimenti si aggirano intorno ai due anni. E, in particolare, nel Tribunale di Bre-scia la durata media è di 736 giorni. In grado di appello invece, per i motivi già esposti, i tempi si vanno proporzional-mente allungando e si possono orientati-vamente indicare in quattro anni circa». Scendendo più nello specifico, «mentre da un lato si nota in questi ultimi anni nel distretto una abbreviazione, seppur mo-desta, dei tempi di definizione dei proces-si di primo grado, dall'altro i processi di appello hanno registrato un considerevo-le aumento, con sopravvenienze più che raddoppiate dal 2000 ad oggi, tendenza che appare essere inarrestabile». Questo a seguito dell’istituzione del giudice di pri-mo grado e della conseguente «ricaduta di tutte le impugnazioni e di tutti i reclami sulla Corte, rimasta ad organico invariato di magistrati e personale amministrativo, e per di più con vistose scoperture di en-trambi gli organici». A far le spese di tale situazione è la durata dei processi civili: essa, sostanza, «tende a protrarsi in se-condo grado, nonostante il numero dei processi definiti sia sempre elevato in questa sede», lasciando come unica no-ta consolatoria «una risicata diminuzione delle pendenze civili».

Per quanto riguarda la durata dei pro-cessi penali, i dati indicano una situazio-ne prevalentemente stazionaria. «Per le Procure della Repubblica, circa il 60% dei procedimenti viene definito entro l’anno e, di questi, la parte assolutamen-te preponderante entro 6 mesi (dato sostanzialmen-te omogeneo rispetto al periodo precedente)». An-che se, però, sarebbe consistente la percentuale di processi definiti in oltre 2 anni (si parla del 30,69%). Sostanziali variazioni non si re-gistrano neppure nell’ambito del rito col-legiale, dove è aumentata dal 39,30% al 40,65% la percentuale di processi defini-ti entro 6 mesi mentre è diminuita la per-centuale di processi definiti tra i 6 mesi e l’anno (dal 25,31% al 23,37%). Ed è co-munque diminuita la percentuale dei pro-cessi definiti in oltre 2 anni (da 12,14% a

11,59%). La situazione rimane staziona-ria anche per il rito monocratico, dove si sono registrati dati non molto dissimili dal periodo precedente: «la percentuale dei processi definiti entro sei mesi è infatti scesa dal 63,9% al 61,24% ma quella dei

processi definiti da 6 mesi a 1 anno è salita dal 15,29% al 19,74%; la per-centuale dei processi defi-niti in oltre 2 anni è passa-ta dal 3,47 al 3,69». Rela-tivamente a Cremona, per quanto riguarda il Tribuna-

le (sezione Gip e Gup) i dati parlano dell‘81,5% di processi conclusi entro 6 mesi, mentre a terminare tra i 6 mesi e 1 anno sono il 7,70%, tra 1 e 2 anni l‘8,76% e solo l‘1,96% supera i due anni. Relati-vamente alla Procura della Repubblica, i dati riferiscono del 35,32% di procedi-menti conclusi entro i 6 mesi, il 12,2% tra 6 mesi e 1 anno, il 14,1% tra 1 e 2 anni,

e del 17,16% oltre 2 anni. In sostanza, non si segnalano nel penale situazioni patologiche, anche se, va detto, «è evi-dente la tensione esercitata sui tempi di durata dall’aumento delle sopravvenien-ze e dalle problematiche legate alle sco-perture di organico che perennemente assillano i tribunali del Distretto».

«L’eccessiva durata dei processi pe-nali in Italia dipende da numerosi fattori, - afferma l’avvocato Marcello Lattari - alcuni dei quali correttamente individua-ti dalla Presidente della Corte d’Appello di Brescia, Grazia Campanato, nella re-lazione dimessa in occasione della re-cente inaugurazione dell’anno giudizia-rio. Le cause della lentezza della giusti-zia penale, per un verso, dipendono da ragioni normative e, sotto altro profilo, sono riconducibili a motivi logistico-or-ganizzativi. Mi limito ad alcune telegrafi-che considerazioni sul primo dei citati aspetti. Non ci si può esimere dal rileva-

re come la vigente legislazione – sostan-ziale e processuale – sia farraginosa e di-somogenea, in quanto frutto di rimaneg-giamenti continui, frammentari e privi di coerenza sistematica. Per quanto attie-ne alla legislazione sostanziale (ossia, in estrema sintesi, al complesso di norme che stabilisce quali condotte umane co-stituiscano un illecito penale e la relativa sanzione), sarebbe necessaria una ge-nerale riorganizzazione del sistema, pre-vedendo la depenalizzazione di molti re-ati minori, così da ridurre quantitativa-mente il numero dei casi che “finiscono sulla scrivania del magistrato”. Sotto il profilo processuale, si impongono due ri-flessioni: occorre, anzitutto, notare lo scarso ricorso ai riti alternativi (patteg-giamento e giudizio abbreviato), che – concepiti per ridurre il numero dei dibat-timenti - sono invece utilizzati solo nel 10% circa dei casi; in secondo luogo, elementari ragioni di civiltà impongono che le eventuali e comunque necessarie modifiche alle regole del processo (in pri-mis in punto di notifiche, la cui irregola-rità costituisce la prima causa di rinvio delle udienze, secondo lo studio realiz-zato nel 2008 dall’Unione delle Camere Penali e da Eurispes) non possano lede-re le garanzie del cittadino sottoposto a processo, come invece sembrerebbe paventare parte dell’opinione pubblica, tentata da pericolosi intenti giustizialisti-ci. Preme da ultimo sottolineare che i processi rinviati per ragioni riconducibili all’avvocato o all’imputato (ad esempio per il sempre attuale “legittimo impedi-mento”) costituiscono una percentuale irrisoria ( il 7% secondo il sopra citato studio UCPI/Eurispes, basato su oltre 13.000 processi monitorati): la “colpa” della lentezza della giustizia penale de-ve, quindi, essere cercata altrove!».

G

Sedicesimo congresso dell’Aics provinciale

Marcello Lattari, avvocato

Giustizia: ancora troppa lentezza?Nei processi civili la durata dei procedimenti tende a protrarsi in secondo grado, ma diminuiscono le pendenze

E’ uno dei problemi emersi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2013

Stipulavano polizze assicura-tive per veicoli in agenzie in pro-vincia di Cremona, con docu-mentazione falsa, poi le “girava-no” a ditte e persone residenti in Campania. In questo modo pa-gavano premi inferiori rispetto a quelli previsti se li avessero pa-gati nella regione in cui risiedeva-no gli assicurati. Così hanno cau-sato danni ingenti alle compa-gnie di assicurazioni ma anche al Sistema sanitario nazionale e al Fondo per le vittime degli inci-denti stradali, a cui è destinata parte del pagamento dei premi.

La Polizia stradale di Cremo-na, guidata dal comandante Fe-derica Deledda, ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione a de-linquere, truffa ai danni dello Sta-to e altri reati nei confronti di al-trettante persone residenti in

Campania. I destinatari delle or-dinanze, emesse dal gip di Cre-mona Guido Salvini, su richiesta del procuratore Roberto di Mar-tino, sono G.A., 29 anni, nato a Nola, residente a Torricella del Pizzo, Massimilia-no Muto, 42 anni, residente a Napo-li, Patrizio Salva-tore, 29 anni, nato a Foggia, residen-te a Colorno, ed Eugenio Guaglio-ne, 40 anni, residente a Napoli. Tutti sono risultati con prece-denti penali e l’ultimo è tutt’ora latitante. Dalle indagini, iniziate

nell’ottobre dello scorso anni, sono emerse quasi trecento le polizze taroccate: queste erano apparentemente destinate a ca-mion adibiti al trasporto merci e, in particolare, a marmo in bloc-

chi. In questo mo-do i mezzi ottene-vano anche sconti riservati a queste categorie di mer-ci. Ottenute le po-lizze, poi, provve-devano a desti-

narle ai reali proprietari dei vei-coli, tutti residenti nelle province di Napoli e Caserta.

Il gip Guido Salvini, nelle otto

pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, rimanda a contiguità con la criminalità organizzata. Si legge che «quasi con certezza il gruppo non è isolato, ma che rappresenta il terminale di un’or-ganizzazione di maggior spesso-re» e che «lo studio delle modali-tà operative, l’acquisizione della documentazione fittizia o falsifi-cata e i contatti con i ‘clienti’ in provincia di Napoli (probabil-mente in buona parte consape-voli di concorrere ad una truffa) cui rivendere le polizze compor-tano una serie di complicità e di appoggi che sinora non sono venuti alla luce. Comunque le modalità con cui l’attività di frode è stata dispiegata non solo a Cremona, ma in più province dell’Emilia, denota schemi ope-rativi assimilabili a quelli della criminalità organizzata».

CronacaSabato 2 Febbraio 20138

Tremano i giocatori della massima Serie. Il cerchio della Procura di Cremona si stringe ancora

Nell’ambito del XVI° Congresso Nazionale dell’AICS, è stata fissa-ta la data del VI° Congresso Provinciale del Comitato cremonese. I lavori congressuali si svolgeranno Sabato 9 febbraio ’13, dalle ore 14,45, presso il saloncino CONI in Via Fabio Filzi, e avranno per Te-ma “ Associazionismo In Campo Sportivo, Culturale, Solidaristico ”. Il titolo riprende, nelle lettere iniziali, l’acronimo AICS. L’introduzio-ne all’assise verrà svolta dal Presidente uscente Renato Bandera e verterà sulla disamina di ciò che è accaduto nel Terzo Settore, a se-guito di Leggi emanate, o di disposizioni governative o regionali, e delle conseguenze pratiche che ne sono derivate per l’Associazioni-smo Sportivo e di Promozione Sociale. Verranno valutati i risultati dell’azione sviluppata nell’ultimo quadrienni dall’AICS cremonese e il ruolo assunto nel quadro dell’associazionismo locale, anche con-siderando i soddisfacenti risultati numerici raggiunti. Sarà l’occasio-ne per progettare le nuove linee operative, considerando che nell’ul-timo periodo del mandato congressuale, iniziato nel 2008, l’Associa-zione va trasformandosi in un’aggregazione con mission plurima.

Assicurazioni “taroccate”: quattro arresti per truffaIl gip Salvini ha evidenziato contiguità con la criminalità organizzata

Pesano le problematiche legate alla mancanza

di organico

Sono oltre 300 le polizze stipulate con

falsa documentazione

Gegic avrebbe individuato il “Mister X”

Grazia Campanato

Page 9: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Michele Scolari

«Mi rifiuto di chiedere soldi ai cittadini». Così il sindaco Davide Persico, nel Consiglio comunale straordinario convocato

per questa sera (giovedì 31 gennaio) al municipio di San Daniele Po, ha sottolineato la propria volontà di an-dare fino in fondo nel valutare tutte le soluzioni possibili per trovare una via d’uscita all’impasse dei 380mila euro che il Comune deve restituire alla Re-gione Lombardia, a seguito di senten-za del Consiglio di Stato. L’importo è una parte della cifra, pari di 1,6 milio-ni di euro, erogata dal Pirellone a se-guito di una norma promossa dall’al-lora sottosegretario Enrico Letta, de-stinata ai cittadini di Sommo con Porto all’indomani della disastrosa piena del 2000 in cui il Po sommerse il piccolo centro abitato con oltre cin-que metri d’acqua.

Quattro i punti all’ordine del giorno, davanti ad una sala gremita, alla pre-senza dell'ex presidente della Provin-cia Giuseppe Torchio: la disamina tecnico-politica della Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dip. della Protezione Civile); le mo-dalità operative degli interventi di ri-costruzione e conseguenti rendicon-tazioni ai sensi della Direttiva; l’analisi della sentenza con la quale due setti-mane fa il Consiglio di Stato si espri-meva a favore della Regione nell’esi-gere parte del fondo erogato e, so-prattutto, le iniziative dell’Amministra-zione comunale relative alle esecuzio-ne degli adempimenti previsti dalla sentenza del Consiglio di Stato.

L’ex sindaco Giampaolo Dusi ha rivisitato l’intera cronologia di quel tragico momento, ponendo di nuovo l’accento sulla necessità di agire ve-

locemente per permettere ai sommesi il rientro nelle proprie abitazioni per il periodo natalizio (come specificato nella Direttiva). «Dopo l’alluvione, Sommo era un paese morto. Doveva-mo spostare le famiglie negli alberghi e farle rientrare dopo mesi?». Secon-do la direttiva, al contributo risultava-no ammesse «tutte le spese docu-mentabili mediante fatture». Ma, si legge nella direttiva assunta in data 23 ottobre 2000, «per contributi fino a

otto milioni di lire è sufficiente l’auto-certificazione». Proprio su questa parte si basa la controversia tra le parti. Il Comune aveva considerato una sorta di “franchigia” fino a 8 mi-lioni (poco più di 4mila euro), cifra che quindi era comunque erogabile, do-vendo rendicontare solo l’eventuale eccedenza. La Regione al contrario, riteneva che i contributi superiori ai 4mila euro dovessero essere rendi-contati interamente (inclusi quindi i

4mila euro). «Noi siamo sicuri di ave Ed alla fine, il quadro emerso è

quello di un consiglio politicamente unito, espressione di una comunità compatta e pronta a far fronte ad una situazione che rischia di affondare il Comune. «Non ho intenzione di ina-sprire le tasse per far fronte a questa incombenza - ha rimarcato infatti il primo cittadino - in caso contrario sono pronto a consegnare le chiavi del municipio». Estremo gesto di pro-testa verso quella che anche Torchio ha definito «un’ingiustizia davanti alla quale la comunità è unita per ritrovare il senso della legalità».

Un’«ingiustizia» che però Giunta e Consiglio sono lungi dal ritenere con-clusa con la sentenza del Consiglio di Stato. E’ infatti stata pianificata tutta una serie di azioni proposte in una mozione d'ordine, approvata ieri sera all’unanimità. Azioni che prevedono subito martedì prossimo un incontro tra il sindaco e la Regione (nella per-sona della funzionaria delegata per il territorio cremonese). Ed altri incontri seguiranno con la Prefettura e con la Provincia, perché «ci attendiamo un intervento del presidente Massimilia-no Salini nella questione». Intervento peraltro già caldeggiato dall’interro-gazione firmata pochi giorni fa da Torchio e da Giovanni Biondi). Ma non è tutto.

«Tramite il nostro avvocato si prefi-gura anche l’intenzione di un prosie-guo giudiziario - ha fatto sapere an-cora ieri mattina il primo cittadino - abbiamo inviato al nostro legale la documentazione per valutare se ci possono essere gli estremi per un ri-corso in cassazione contro la senten-za emessa dal Consiglio di Stato». La vicenda dunque è lungi dall’essere conclusa e il prossimo capitolo è an-cora tutto da scrivere.

Pescarolo, strada interrotta sull’Aspice. Torchio:

«Quali azioni previste?»

M

Cronaca Sabato 2 Febbraio 20139Torchio: «Una comunità unita in tutte le sue componenti per ripristinare il senso della legalità»

San Daniele resiste alla sentenzaMartedì il sindaco incontrerà il prefetto. E spunta l’ipotesi di un ricorso alla Cassazione

Qual è il destino della strada che collega Pescaroloa Gabbioneta, interrotta da un cedi-mento strutturale del ponte sul fiume Aspice? E’ l’ex presidente della provincia Giuseppe Torchio a chiederlo, in un’interrogazione a ri-sposta scritta depositata nei giorni scorsi. «A causa dell’aggravarsi della situazione - prose-gue il consigliere - l’amministrazione provin-ciale di Cremona ha deciso la chiusura della strada».

Fatto che ha suscitato «parecchie lamentele degli utenti, sia a livello di disagi per il servizio di trasporto scolastico che più in generale per le altre attività, ivi comprese quelle agricole ed economiche, anche in previsione delle prossi-me attività di coltivazione, di spargimento dei liquami e di svolgimento delle normali iniziative di stagione. A suo tempo l’ammministrazione del fiume Aspice era in capo alla Provincia e successivamente è stata delegata al Magistra-to per il Po, ora Aipo, ed infine il comprensorio pare che sia stato definitivamente affidato al consorzio di bonifica “Dugali”, ora Dugali Ad-da-Serio». Ma dalla segnalazione fatta agli uf-fici consortili, «il manufatto risulta di compe-tenza provinciale».

Dunque, l’ex presidente della provincia «chiede alla giunta provinciale se abbia defini-to l’entità del danno al predetto manufatto, se e con quali risorse e con quali sinergie e in quali tempi voglia garantire il sollecito ripristino dell’arteria stradale, anche attingendo alle ri-sorse recentemente stanziate quali compen-sazioni ambientali per lo stoccaggio sotterra-neo del sito Stogit di Bordolano»

Davide Persico

Giuseppe Torchio

Page 10: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Michela Bettinelli Rossi

n presidente del consiglio espressione della sola mag-gioranza. E’ questo, da lune-dì scorso, Matteo Piloni. La mozione di sfiducia proposta

dal «Movimento 5 Stelle» è stata re-spinta con 13 voti a 8. Ma il dato politi-co è evidente: la sfiducia di tutte le minoranze. Lega Nord, PDL, Cinque Stelle, «Solo cose Buone per Crema», Antonio Agazzi. Loro non si ricono-scono più nel presidente del consiglio comunale. Il caso dei rimborsi pagati dal comune al Pd per le ore non lavora-te presso il partito dal funzionario Pilo-ni con la sovrapposizione di ruoli tra il Piloni presidente del consiglio e il Pilo-ni segretario del Pd non è chiuso, tutt’altro. Le minoranze affilano le armi e c’è da giurare che nel corso delle prossime settimane si tornerà a parlar-ne.

Lunedì, in sala del consiglio, si è assistito a un dibattito lunghissimo. Quattro ore di tensione. Con accuse pesanti nei confronti del sindaco Ste-fania Bonaldi e del Partito democrati-co da parte dell’opposizione. Nel suo intervento, il consigliere comunale Pa-olo Patrini di «Solo cose Buone per Crema» ha attaccato: «Le richieste per i rimborsi non quadrano. Avete fatto richiesta di rimborso per le riunioni dei capogruppo da 3 ore, quando in verità al massimo durano un’ora. Vi è stata chiesta spiegazione del computo delle

ore, ma non avete fornito risposta ai dubbi del Movimento Cinque Stelle». «Io timbro il cartellino, ho un badge» gli ha fatto eco Antonio Agazzi, «quindi i miei movimenti sono tutti certificati e nessuno può mettere in dubbio la legit-timità dei rimborsi al mio datore di la-voro. Infine, il Pd per cercare di sviare l’attenzione ha fatto delle ricerche sui rimborsi versati al mio datore di lavoro fornendo dei dati, strumentalizzandoli. Per far apparire la cifra più alta ha pre-so in esame, mischiandoli, i dati dal 2004 al 2011».

La maggioranza ha strenuamente sostenuto la posizione del Pd e ha di-feso Piloni. Emanuele Coti Zelati di Sel, ha dichiarato: «Irricevibile e illogi-ca la mozione del Movimento Cinque Stelle». Agostino Alloni di «Lavoro & Impresa» ha snocciolato la legge che prevede i rimborsi per i dipendenti, equiparando i partiti alle aziende. Leg-ge di cui si è avvalso il Pd e che rende i rimborsi richiesti del tutto legali. Duro l’intervento di Renato Ancorotti del Pdl che gli ha risposto: «Non condivido questa legge che equipara partiti e aziende. Noi imprenditori non ricevia-mo soldi pubblici per fare il nostro la-voro. Li chiediamo alle banche e siamo costretti a ritornarli con gli interessi. La cosa è molto diversa». Si è poi tornati a parlare anche della questione impar-zialità. Per le minoranze il fatto che Pi-loni continui ad esercitare un ruolo di coordinamento politico all’interno del Pd non può coesistere con il ruolo di

“garante” del consiglio comunale. Alberto Torazzi della Lega Nord ha

detto: “Ci ha preso in giro. Aveva pro-messo di dimettersi se lo avessimo eletto come presidente del consiglio comunale. Gli interventi della maggio-ranza di stasera con cui viene difeso il suo ruolo nel partito confermano inve-ce che non è stato cosi. Per questo non godrà più della mia fiducia”. Accu-se di non essere super partes sono arrivate anche dal Pdl. Ma non è ba-stato. La maggioranza ha difeso stre-nuamente il proprio uomo e alla prova del voto si è presentata più compatta che mai. La mozione è stata respinta 18 i voti contrari, 8 invece quelli favore-voli. In pratica le forze di minoranza hanno disconosciuto il presidente del consiglio comunale. E’ la prima volta che accade nella storia della nostra città. Un presidente del consiglio di-mezzato.

U

CREMASabato 2 Febbraio 201310

«Intanto non capisco di quali colpe mi si accusi. E comunque non è il ca-so di discuterne sui giornali». E’ lapi-dario Fabio Bertusi, vice coordinato-re provinciale del Pdl. In molti all’in-terno del partito in questi giorni hanno chiesto la sua testa. All’origine del contendere, la candidatura di Cesira Bassanetti, sindaco di San Bassano alle elezioni regionali. Dopo essere stata scelta come terzo elemento della terna pro-posta per il Pirellone, la Bassanetti avrebbe fatto un passo indietro.

A poche ore dalla sca-denza per la presentazio-ne delle liste. Costringen-do il Pdl a rimediare una candidata di fortuna, Sil-vana Lissandrello, per poter presentare le liste. Secondo i detrattori Ber-tusi avrebbe fornito al sin-daco di San Bassano delle garanzie di elezione poi venute a mancare e, infine, avrebbe affossato la candida-tura di Gabriele Gallina, ex alleato che avrebbe davvero potuto rappre-sentare il cambiamento, almeno ge-nerazionale, all’interno del PDL. Da-vanti alla lista di accuse Bertusi sorri-de. «Mi sembrano accuse campate in aria. Detto questo, ho chiesto un co-ordinamento provinciale che servirà per chiarirci. E lo faremo a mente se-rena».

Ma allora chi sostiene Fabio Ber-tusi adesso? «Io sono il vice coordi-natore provinciale. Quindi non prendo posizione a favore di nessuno dei tre. Per me sono tutti sullo stesso piano. Quello che conta è il risultato finale». E la questione Gabriele Gallina? «Non c’è nessuna questione Gallina. Quello che ci sarà da dire in merito alle candidature, lo faremo al momen-

to opportuno e nella sede più oppor-tuna». Queste candidature hanno creato malcontento. Lei cosa ne pensa? «Credo che le candidature rappresentino le varie sensibilità del partito. C’era una rosa di nomi e le scelte le ha fatte il coordinamento re-gionale, come previsto».

Non c’è stato però il rinnova-mento di cui lei e il suo gruppo sie-

te da sempre sostenito-ri… «Ci deve essere un rinnovamento nelle forme e nei contenuti. C’è un problema generazionale, può essere. Ma tutti pote-vano candidarsi libera-mente e presentare le can-didature che noi abbiamo portato al tavolo regionale che era l’unico deputato a scegliere».

Adesso che cosa farà? «E’ il momento di serrare i

ranghi e lavorare per vincere. Non possiamo pensare di consegnare l’Italia in mano a una sinistra a trazio-ne Vendola- Cgil. Dobbiamo sostene-re il presidente Berlusconi che da quando ha ripreso in mano il partito ci ha portato a crescere di dieci punti percentuali».

Si dice che Mantovani le abbia imposto di sostenere Jotta. E che si stia spendendo in questo senso. E’ vero? «No. Mario Mantovani si è dimesso da coordinatore del partito perché si è candidato per le regionali e deve pensare alle sue preferenze. Non credo abbia il tempo di occupar-si di quello che farò io». Sono tutti suoi candidati, quindi? «Certo, lo ri-peto, per me sono tutti candidati Pdl. Dobbiamo fare del nostro meglio. L’obiettivo è vincere per tutti e non fare un risultato al di sotto delle previ-sioni». MBR

Piloni, si ritrova comepresidente dimezzato

La minoranza lo ha sfiduciato, ma la maggioranza lo ha difeso Pdl, molti hanno chiesto la sua testa. Bertusi si difende. Così

La segreteria cittadina della Lega di Crema organizza, nel prossimo fine setti-mana, una prima serie di gazebo elettora-li a sostegno della candidatura di Rober-to Maroni alla carica di presidente della Regione Lombardia. Gli appuntamenti sono per: sabato 2 febbraio, 9-13, via Verdi angolo Via Tensini (mercato) e 14-18 in piazza Duomo (fronte edicola). Dome-nica 3 febbraio, 14-18, piazza Duomo (fronte edicola).

Oltre a materiale informativo sul pro-gramma elettorale della Lega Nord, presso i gazebo sarà possibile sotto-scrivere la petizione popolare contro l’insediamento di un centro islamico in città. Un’iniziativa che ha riscosso un notevole interesse tra tutta la cittadi-nanza di Crema e non solo.

Pd e Lega: dove li potete trovare e sentireAPPUNTAMENTI ELETTORALI

Matteo Piloni

Massimo Mucchetti, capolista del Partito Democratico al Senato per la Lombardia, editorialista e vice-direttore del Corriere della Sera, sarà a Crema sabato 2 feb-braio.

Alle ore 16.30 è prevista una visita alla sede dell'Anfass insie-me al consigliere regionale Ago-stino Alloni, ricandidato al Pirello-ne. Mucchetti poi incontrerà i cit-tadini cremaschi in un’iniziativa pubblica alle ore 17.30 presso la Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema insieme a Cinzia Fonta-na, capolista Pd alla Camera per la circoscrizione Lombardia 3, e al candidato al Senato. Luciano Pizzetti.

LEGA NORD PARTITO DEMOCRATICO

Fabio Bertusi

Nel corso della conviviale di gennaio di lunedì scorso, la prima dell’anno, il Panathlon Club Crema ha premiato i partecipanti al concorso indetto per festeggiare i 50 anni dalla sua fonda-zione. Il concorso grafico è stato vinto dalla classe 3B SPP del liceo Classico Racchetti che si è aggiudicata un asse-gno da 2 mila euro. Settecentocin-quanta e 250 euro sono andati invece al secondo e terzo classificato: Cri-stian Clerici del liceo Artistico Munari e Apostu Ovidiu Andrei del liceo scientifico Leonardo Da Vinci.

Obiettivo del concorso promosso dal Panathlon era trasmettere alle nuove generazioni una riflessione sui valori sociali, come la disciplina, il ri-spetto alle autorità, il fair play, l’ugua-glianza delle razze, la democrazia e la lotta contro le illegalità come il doping e la violenza. Stesso obiettivo per l’al-tro concorso, quello letterario che ha visto l’arrivo di oltre 63 elaborati da tutta Italia.

Ad aggiudicarsi il primo premio Gio-vanni Barlocco, con la novella «La Corsa dei Marziani». Al secondo posto si è clas-

sificato Michele D’Amore giovane cop-rywriter milanese con un brano dal titolo «Miracolo a Stramilano». Ai primi due

classificati sono andati rispettivamente un assegno da 200 euro e un assegno da 100 euro. Terzo classificato Paolo Tomè

per la novella a prescindere. Al giovanissimo scrittore il Caffè

letterario di Crema ha anche consegna-to la targa Paolo Scorsetti, in memoria dell’imprenditore appassionato di sport e fondatore della libreria Il Viaggiatore Curioso. Tutte le opere pervenute sono state raccolte in un libro edito dal club e che diventerà il regalo ufficiale del Panathlon Crema per tutti gli appunta-menti del 2013. «Abbiamo scelto un li-bro» ha spiegato Fabiano Gerevini presidente del Club, «perché intendia-mo affermare una presenza in città e nel territorio. Lo doneremo a enti, istitu-zioni e amici come prova tangibile, co-me messaggero, dei valori che il Pa-nathlon intende diffondere».

Presenti alla serata Paola Orini, as-sessore provinciale, Walter della Fre-ra, consigliere comunale delegato allo sport, il presidente internazionale del Panathlon Club, il senatore Giacomo Santini il governatore Area 2 Lombar-dia, Lorenzo Branzoni.

Chi sono i primi due classificati del premio letterarioPanathlon Club Crema ha premiato i partecipanti al concorso per festeggiare 50 anni di fondazione

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Sei milioni e mezzo

A differenza di tutti gli altri quartieri, all’incon-tro con la giunta all’ora-torio di San Luigi dei re-sidenti delle vie del cen-tro città si sono presen-tate poche persone. Chi era presente, si è lamen-tato dell’abbandono del “salotto” cittadino nelle ore notturne e del disturbo che arrecano, alla quiete pub-blica, i locali che tengono aperto fino alle due di notte.

Una delle vie incriminate è via Piccinardi. «Tutti i giorni» si sono lamentati alcuni residenti della zona, «da ormai vent’anni siamo costretti a non dormire, causa schiamazzi notturni di chi si ferma fuori dal locale oltre le due di notte. Siamo as-serragliati in casa con tappi e qualsiasi accorgimento per attutire i rumori che ine-vitabilmente sente chi abita sopra il locale. Non sappiamo cosa sia il silenzio di notte. Siamo disperati! Con le liberalizzazioni volute dal governo Monti il locale tiene aperto anche il lunedì, che prima era considerato giorno di chiusura. Senza contare che, alle 4 del mattino, passano i camion per la pulizia delle strade. Non viviamo più».

Un’altra residente ha sottolineato: «Il centro ha due anime, quella diurna dove si esprime la parte più sana della città di chi lavora e vive tutti i servizi che Crema sa offrire e quella notturna, dove vige il più totale abbandono e si diventa ostaggio del popolo della notte. Non esiste alcun tipo di controllo. Forse l’errore è aver dato il permesso di aprire i locali notturni in luoghi abitati ed in centro città». L’assessore al Commercio e Attività Produttive, Morena Saltini, ha spiegato che, «del proble-ma l’amministrazione si è già fatta carico e che non sono solo gli abitanti del centro a lamentarsi. M si troverà un rimedio».

Crema Sabato 2 Febbraio 201311

Sei milioni e mezzo di euro. E’ questa la cifra che la Banca Cre-masca, presieduta da France-sco Giroletti, ha messo a dispo-sizione della Fondazione Bene-fattori Cremaschi per la ristruttu-razione del complesso di via Kennedy, che comprende anche l’ampliamento di sei posti all’Ho-spice. Ad annunciarlo il presi-dente della Bcc con la presenza,

nella sede di piazza Garibaldi, del presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, Walter Donzelli, del direttore della ban-ca, Cesare Cordani, del direttore generale della Fondazione, Gian Paolo Foina, e del consigliere dell’ente Franco Conz.

Per ritornare i soldi alla banca, la Benefattori vorrebbe che il comune, grazie a una variante al

Prg, concedesse la possibilità di lottizzare un’area di 53mila metri quadri a San Bernardino. Nessu-na speculazione, solo la possibi-lità di ripagare velocemente ca-pitale e interessi all’istituto di credito. Il finanziamento sarà concesso a tasso molto agevo-lato. «Questo è un altro modo di fare beneficenza» ha sottolinea-to il presidente Giroletti.

Lo si può definire il fronte cremasco del sindacato pensionati della Cisl. L'idea di organizzare una proposta alter-nativa all'attuale gestione provinciale, a guida Jindra Rubasova, è nata infatti un anno fa, su iniziativa del presidente di Comunità Sociale Cremasca, Luciano Capetti, di Sebastiano Guerini e For-tunato Pedrazzi, tutti e tre con un pas-sato da dirigenti del sindacato alle spal-le. Ora, però, che i nodi stanno venendo al pettine, grazie all'appuntamento con i diversi congressi locali e in attesa di quello interprovinciale del prossimo 6 marzo, che unisce le province di Cremo-na, Lodi e Mantova, la proposta di Ca-petti e soci sta riscontrando successo ben oltre i confini di Crema.

Qui, in particolare, si è votato martedì 29 gennaio, per eleggere i sei delegati al congresso di marzo e i dissidenti si sono imposti per 5 a 1. Come ci spiega Ca-petti: «Non sono solo vecchi dirigenti della Cisl a condividere questo progetto ma anche molti attivisti, scontenti come noi dell'attuale gestione provinciale del sindacato pensionati, riguardo al quale

anche la direzione regionale sembra ormai aver preso atto che occorre un cam-biamento». Tre sono i punti principali attorno ai quali si sviluppa il programma dei dissidenti: più democrazia interna, maggiore parteci-pazione e trasparenza sui bilanci.

«Il nostro obiettivo non è quello di creare divisione, mettendo così in cattiva luce un sinda-cato a cui vogliamo bene, ma piuttosto fare in modo che torni a funzionare al meglio, soprattutto ora, che la gente fa fatica per via della crisi economica. Oc-corre fare in modo che il sindacato utiliz-zi al meglio le tante risorse di cui dispo-ne e che migliori il suo rapporto con gli iscritti. Non per niente, questa nostra iniziativa ha già contribuito ad aumenta-re la partecipazione. I conti del sindaca-to devono essere a disposizione di tutti gli iscritti, che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi. Senza contare che c'è bisogno di una spen-

ding review anche qui da noi. In poche parole, la Cisl deve essere una casa di ve-tro e non una struttura chiu-sa, dove si viene a sapere quello che è stato fatto solo ogni quattro anni, in occa-sione del congresso».

Nessuna mira ai posti di vertice da parte della vec-chia guardia, assicura Ca-petti, tanto più che, nel suo

caso, vi sarebbe l'incompatibilità, per via della sua carica pubblica in Comuni-tà Sociale Cremasca. Quello che voglio-no è conquistare il maggior numero possibile di delegati per il congresso in-terprovinciale di marzo. Per ora, a parte Crema, Capetti e i suoi hanno pareggia-to a Pianengo e perso solo a Bagnolo. Giovedì, si sono imposti a Soresina - 4 a 2 -, mentre l'11 gennaio ci sarà il con-gresso a Soncino e anche in questo ca-so, come per Castelleone, al voto il prossimo 18 gennaio, Capetti si dice convinto di avere ottime chance di vitto-ria. Gionata Agisti

«Ora i bambini della primaria di Ombriano, in via Renzo da Ceri, possono mangiare in un luo-go adeguato, tutti insieme. Da tempo si richiede-va tale intervento. Abbiamo mantenuto la pro-messa». E’ il commento dell’assessore ai lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi.

Un investimento di 220mila euro per le casse comunali che ha comportato la realizzazione di un nuovo prefabbricato che ha ampliato la capa-cità ricettiva del refettorio. Se prima dell’inter-vento, il refettorio poteva ospitare un centinaio di bambini obbligando gli altri 68 a mangiare nei corridoi, con la nuova sala mensa si raddoppia la capacità ricettiva. Sono 200 i posti mensa a di-sposizione. Ci stanno tutti i bambini insieme alla maestre. Altre ricadute positive di questo nuovo intervento sono: l’aumento delle vie di fuga e l’isolamento termico ed acustico dell’edificio. Ciò permette di scaldare velocemente lo spazio al momento dell’accensione del riscaldamento. Le pareti fonoassorbenti della sala refettorio so-no state pensate per garantire un ambiente acusticamente idoneo e confortevole.

Ma c’è di più. I progettisti del Comune sono riusciti a soddisfare un'altra richiesta, senza esborso: un corridoio coperto che collega la scuola alla palestra.«Ci avevano segnalato» spiega l’assessore, «il disagio dei bambini tutte le volte che si spostavano dalla scuola per anda-re in palestra. Costretti ad uscire dalla scuola, si sporcavano le scarpe, o dovevano prendere l’ombrello, in caso di pioggia o neve, anche per un breve tratto di strada. Questo corridoio, lungo 35 metri, permette di ovviare all’inconveniente».

Banca Cremasca supporta la ristrutturazione del Kennedy

Sindacato pensionati Cisl: la rivincita di Capetti

di Michela Bettinelli Rossi

occia fredda per il sindaco Bonaldi. Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto di riqualificazio-ne degli Stalloni e non ha

concesso il finanziamento di 4 milioni di euro necessario per realizzare l’opera. Sul tavolo del ministero sono arrivate 457 proposte, giunte da tutta Italia. Solo 28 hanno avuto il finanzia-mento sperato. «Non ci nascondiamo dietro a un dito» commenta il sindaco Bonaldi. «Non abbiamo ancora avuto conferma ufficiale, ma Lombardia In-frastrutture ci conferma che in Lom-bardia ad essere finanziati sono solo tre progetti: due sul Milanese e uno a Pavia». Il che significa che i soldi per Crema non ci sono.

Come procedere ora? Stefania Bonaldi spera in un nuovo bando. «E’ un bando che viene fatto tutti gli

anni, adesso cercheremo di capire quali sono state le criticità del pro-getto e poi ci attiveremo per ridefi-nirlo» spiega il sindaco. Che conti-nua: «Vedremo anche di recuperare

fonti di finanziamento alternative investendo sull’housing sociale e soprattutto sull’obiettivo di tutelare il Centro di Incremento Ippico». Una battuta di arresto che però non spa-

venta il primo cittadino. «I progetti finanziati sono solo 28

su quasi 500. Insomma non siamo gli ultimi della classe. E’ proprio che ci sono poche risorse e tante doman-de… con i tempi che corrono, non è una novità». Il progetto di riqualifica-zione degli Stalloni aveva ottenuto il via libera della giunta comunale e da Regione Lombardia a ottobre.

L’area, di proprietà di regione Lombardia, avrebbe dovuto ospitare l’Asl, case per anziani, un parco, piste ciclabili, parcheggi interrati, il museo della carrozza, il Sert e il Centro di riabilitazione equestre. Il totale del progetto di riqualificazione è di 13 milioni di euro, quattro dei quali sa-rebbero dovuti arrivare dal «Piano nazionale delle città». Ma il ministero ha detto «no» costringendo il comune di Crema a cercare una alternativa. Ora il sindaco Bonaldi e la sua giunta dovranno dire quale.

D

Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto. «No» ai 4 milioni chiesti dal Comune Scuola primaria Ombriano

Stalloni, è proprio tutto da rifare Sono terminati i lavori della nuova sala mensa

Residenti del centro: schiamazzi di notte

Francesco Giroletti Walter Donzelli

Luciano Capetti

Page 12: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, su solle-citazione dei pendolari, ha scritto nuovamente all’ asses-sore regionale ai Trasporti, Gilardoni, per sollecitare Tre-nord ed Rfi affinché si metta-no in atto interventi puntuali sulla linea Cremona- Crema- Milano e in generale sulle li-nee cremonesi. «L’episodio incriminato nella lettera» spie-ga Alloni, «risale a mercoledì 30 gennaio quan-do il treno numero 10480, in partenza da Cre-mona alle ore 17.41 diretto a Milano, è arrivato a Crema alle ore 19.50 con un ritardo superiore ai 90 minuti. Inoltre sul treno per più di mezz'ora i pendolari sono rimasti al buio e invano in at-tesa di un cenno da parte del personale di Trenord. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di disservizi che palesano la situazione delle linee "minori" del Sud Lombardia troppo spesso trascurate in questi anni da parte di Regione Lombardia. Ho segnalato il tutto all’assessore chiedendo di invitare Trenord e

RFI a fare maggiore manuten-zione degli impianti oltre a ga-rantire una gestione del tra-sporto pubblico finalmente civile e rispettosa dei diritti degli utenti».

«A stretto giro è arrivata la risposta dell’assessore che ringrazio» continua Alloni, «apprezzando la disponibilità dimostrata per cercare di tro-vare una soluzione condivisa

con RFI e Trenord. Nonostante la fase di depo-tenziamento del Consiglio ho continuato ad occuparmi del tema incontrando, nei giorni scorsi, il direttore regionale di RFI Lebruto per parlare dei problemi che vivono costantemen-te i pendolari cremonesi. Ho chiesto all’asses-sore Gilardoni di indire un tavolo di confronto tematico a cui partecipino i rappresentanti dei pendolari delle linee Cremona- Crema-Trevi-glio, Mantova- Cremona- Milano e Cremona- Brescia. Sarebbe un’ottima occasione per fare il punto sul trasporto ferroviario regionale del quadrante del Sud-est Lombardia».

È stata presentata nei giorni scorsi, dal professor Pietro Bacecchi, dirigente del Circolo didattico Crema 2, la nuova collaborazione in materia di psicologia dell'educazione tra i plessi scolastici che fanno capo a quest'ultimo e l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di una doppia collaborazio-ne: la prima riguarda un servizio di ascolto e consulenza psico-logica, qualcosa in più del normale sportello presente già in al-tre realtà scolastiche. Come ha spiegato la professoressa Emanuela Confalonieri, docente associata di Psicologia dello sviluppo e partecipazione, alla Cattolica: «L'idea è quella di mettere a disposizione una figura professionale che cerchi di supportare il lavoro delle insegnanti a trecentosessanta gradi e di interfacciarsi anche con le famiglie, per individuare il percor-so migliore per ogni singolo ragazzo».

La seconda collaborazione rappresenta la vera innovazione, che colloca il Circolo didattico Crema 2 all'avanguardia in tutta Italia, insieme a poche altre realtà nazionali. Il progetto, infatti, è stato importato nel nostro Paese direttamente dalla Tufts Uni-versity di Boston per opera delle università Cattolica e Bicocca, che ne detengono l'esclusiva. Si tratta di un laboratorio di po-tenziamento linguistico per quegli alunni delle classi seconde e terze delle scuole primarie del Circolo Crema 2 che presentano difficoltà di lettura, scrittura e linguaggio. I tre gruppetti di alun-ni selezionati - 12 bambini in tutto - si ritrovano un'ora alla settimana sotto la guida di Elena Gatti, dottore in ricerca in metodi e tecniche dei processi di apprendimento.

A essere all'avanguardia è la metodologia di lavoro, come precisa la stessa Gatti: «La novità, rispetto al recente passato, consiste nel saper unire l'aspetto prettamente linguistico alle componenti dell'autostima, motivazione e capacità di credere in se stessi. Prima, al contrario, si procedeva sempre per setto-ri, senza una visione di sintesi. Il nuovo metodo si avvale di at-tività ludico-creative, durante le quali i bimbi non sono lasciati soli con l'insegnante ma imparano a confrontarsi e a sostenersi a vicenda. Chi soffre di disturbi di apprendimento ne è infatti consapevole e vive con disagio il suo non sentirsi capace, pre-sentandosi già fortemente demotivato nei confronti di tutto ciò che abbia a che fare con lo studio e la conoscenza. Con questa modalità, invece, grazie all'opportunità di un percorso più ac-cattivante, i bambini si sentono maggiormente coinvolti».

Questo progetto è gratuito, visto che ha ottenuto un finanzia-mento dalla Regione, mentre, per quanto riguarda il primo servi-zio, quello di ascolto e consulenza psicologica, il Circolo didattico ha potuto azzerare ogni spesa, attingendo ai contributi già messi a disposizione dal Comune per l'attività didattica.

Gionata Agisti

La rivoluzione annunciata diventa realtà. La vincita della gara pubblica della nuova società che gestirà il servi-zio del trasporto pubblico locale per i prossimi 8 anni, in tutto il territorio provinciale, sta portando a Crema un cambiamento radicale. A partire dall’introduzione di nuove fermate. Una all’Inps, l’altra all’Università. Zo-

na, finora, totalmente esclusa dai mez-zi pubblici che richiedeva da tempo un collegamento cittadino.

A ciò si devono aggiungere due nuovi automezzi, il biglietto integrato per i percorsi urbani ed extraurbani, un potenziamento del servizio a chiamata «Miobus» che si allarga ai Comuni limi-trofi della città, corse anche nei giorni

festivi, dalle 7 alle 20, orari più efficien-ti per i collegamenti da e con Milano.

Lunedì la giunta ha infatti approvato il pacchetto che il Comune di Crema ha messo a punto con la provincia di Cremona, con la finalità di migliorare e rendere più efficiente il trasporto urba-no ed extraurbano. Il costo dell’opera-zione per Crema equivale a 775.000

euro l’anno, coperti, in parte, da finan-ziamenti pubblici, con un risparmio annuale di circa 30mila euro. «A Cre-ma» afferma l’assessore alla Mobilità e Sostenibilità, Giorgio Schiavini, «par-tiremo con tutte le novità nel giro di poche settimane; a livello extraurbano invece la tempistica non sarà dettata da noi».

«Miobus» arriverà fino ai paesi vicini a Crema

di Antonio Milesi

n appello agli impren-ditori cremaschi - quei pochi che nonostante la crisi stanno conti-nuando ad assumere -

perché non dimentichino le per-sone più deboli. Lo ha rivolto ieri Luciano Ricci, membro del Con-sorzio Arcobaleno, alla conviviale meridiana del Rotary club Crema. Ad invitarlo, il presidente Fabio Patrini. Un’esposizione sintetica e appassionata, la sua, che è decollata dalla vicenda de «L’Al-ternativa», la cooperativa sociale chiusa a dicembre quando stava dando lavoro a 172 persone. Ora in cassa integrazione.

Ed ecco la situazione attuale, con 2 partenariati - e cioè reti che vedono collaborare istituzioni pubbliche e soggetti privati - già attivi e uno in divenire per ricollo-care in totale circa 60 persone. Ricci ha menzionato i primi due:

«quello con la Ancorotti Cosmeti-cs, e quello che vede protagoni-sta il Consorzio Arcobaleno, for-mato da 8 cooperative sociali». Ma nonostante questo impegno, ancora in attesa rimangono oltre 90 persone. «Almeno 60 ricom-prese nelle categorie del disagio sociale - ha precisato l’operatore sociale - tra cui 40 disabili».

Da qui l’impegno del Consor-zio Arcobaleno, che si traduce in un appello. Triplice. Il primo, ri-volto alle aziende del territorio ancora floride. Un invito a «darci commesse di lavoro». Il secondo, sempre all’indirizzo delle impre-se, ma di quelle poche in grado di assumere nuovi lavoratori: «Non dimenticare le persone più

deboli, anche se meno produttive di altre». Il terzo, inserendo i sog-getti svantaggiati in attività e la-boratori gratuiti che li coinvolga-no a livello corporeo, sociale e relazionale. «Per evitare che, non avendo più un’occupazione, ri-mangano senza un riferimento e un senso da dare alla giornata» ha spiegato.

Ad ascoltarlo, diversi impren-ditori soci del club presieduto da Fabio Patrini. Tra questi, Renato Ancorotti, Remo Moretti e Um-berto Cabini. Ancorotti, interve-nendo a fine conviviale, ha espresso qualche riserva nei confronti delle varie amministra-zioni pubbliche: «Ogni volta che si profilava un problema occupa-zionale, i vari politici di turno cari-cavano il problema su “L’Alterna-tiva”, delegandola all’assunzione. Così facendo, a un certo punto è scoppiata. E lo dico sulla pre-messa che io, a quella cooperati-va, dò lavoro da 20 anni».

I carabinieri di Crema hanno arrestato un giovane di 30 anni, incensurato, resi-dente a Ripalta Cremasca, coadiuvante nella gestione di un bar in centro, per-ché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 31 gennaio, alle ore 14 circa, in Crema, in piazza Giovanni XXIII è stato bloccato alla guida della sua Alfa Ro-meo subito dopo aver ceduto un involu-cro contenente 2,30 grammi di marijua-na a un operaio 31enne poi segnalato alla prefettura quale assuntore. Quest’ul-timo ha ammesso di aver chiesto al ba-rista il giorno prima la disponibilità dello stupefacente per uno spinello.

I militari erano in un bar e attraverso la vetrata hanno avuto modo di scorgere il passaggio della droga. Immediato l’in-tervento, il recupero e quindi la perquisi-zione dell’indagato in auto. Presso il suo domicilio di Crema, poi, c’è stato il recu-pero di una busta contenente circa 790 grammi di analoga sostanza.

UAncorotti: «I vari politici...»Rotary club Crema: invito agli imprenditori perché non dimentichino l’Alternativa

TrasporTo pubblico: Nuove fermaTe all’iNps e all'uNiversiTà

«Treni, confronto con i pendolari»

CremaSabato 2 Febbraio 201312

arrestato baristavendeva marijuana

scuola, vera innovazione

Nella foto, da sinistra: Pino Gatti, Renato Ancorotti, Luciano Ricci, Fabio Patrini, Umberto Cabini.

Nella foto da sinistra:Elena Gatti,

Emanuela Confalonieri,

Pietro Bacecchi

Contro i disturbidell’apprendimento

Lo ha richiesto Agostino Alloni dopo l’ennesimo ritardo

Page 13: Il Piccolo 2 febbraio 2013

li scongiuri hanno evitato la temuta pioggia che, negli ulti-mi due anni, ha rovinato più di un giorno di festa al Gran Car-nevale Cremasco. Per cui,

niente cattivo tempo, domenica scorsa, in occasione della prima uscita della 27esima edizione della rassegna carne-valesca più importante della Lombardia ma molto freddo, questo sì, ha rischiato di dar vita a una festa in tono minore, con poca gente ad animare le vie del centro storico. E, invece, è andata molto meglio del previsto: la sfilata dei carri allegorici ha preso il via puntuale alle 14.30, in piazza Giovanni XXIII.

Davanti a tutti, come tradizione, il carro dedicato alla maschera cremasca per eccellenza, il Gagèt col so uchèt e, a seguire, i carri dei Barabèt, dei Pantelù, del gruppo Amici e degli ospiti della manifestazione. Da segnalare, il gruppo modenese delle «Fruste infuocate» spe-cializzati nella frusta acrobatica. «Ri-spetto alla prima domenica dell’anno scorso, abbiamo fatto registrare addirit-tura qualche persona in più» commenta soddisfatto il presidente del Comitato Carnevale, Eugenio Pisati. «Siamo sull’ordine delle 200 persone in più. In tutto avremo avuto 700 visitatori, anche se al momento è troppo presto per dare dei numeri precisi, perché solo alla fine avremo un riscontro sicuro del numero

di biglietti o coupon strappati». Quella dei coupon gratuiti, distribuiti a

pioggia, è una delle questioni dibattute negli ultimi anni, in seguito alle domeni-che sospese per il maltempo. Messi di fronte alle mancate entrate, che avevano fatto ipotizzare una possibile, seppur re-

mota, ipotesi di sospendere la manife-stazione, la politica dei coupon gratuiti era stata considerata passibile di essere messa in discussione. Così, però, non è stato: anche a causa della crisi economi-ca, il Comitato ha deciso di venire incon-tro alle famiglie, incrementando addirittu-

ra la possibilità di trovare i biglietti omag-gio che, da quest’anno, si possono sca-ricare anche da internet.

«In questo modo, diamo la possibilità di avere 2 euro di riduzione sugli 8 totali. Devo dire, però, che nonostante questo i cremaschi continuano a essere poco presenti al Carnevale». La scarsa affluen-za dei nostri concittadini è un altro degli argomenti al centro della questione: non è la prima volta che se ne parla come una delle cause del calo di par-tecipanti. Sembrerebbe quasi che la presa del Car-nevale sulla città si sia al-lentata, ma Pisati smenti-sce che si tratti di una no-vità delle edizioni più re-centi: «Abbiamo sempre avuto parecchia affluenza dall’esterno, anche da al-tre regioni, rispetto alla partecipazione da parte della cittadinanza. Secondo me, dipende dal fatto che i cremaschi sono un po’ restii a collaborare e a partecipare a questo genere di eventi. È la mia im-pressione».

Di domeniche di Carnevale ce ne sono in calendario ancora tre: una in più quest’anno, l’ultima a Quaresima già co-minciata, proprio per premunirsi in caso ne debba saltare qualcuna per le cattive condizioni climatiche. «La prima domenica è stata di rodaggio. È sempre così anche

per altri Carnevali. Bisogna anche tenere conto che quest’anno abbiamo comincia-to presto, con un clima ancora rigido, per cui confidiamo in un numero ancora mag-giore di presenze per le prossime giorna-te».

Questa domenica sarà speciale per-ché sfileranno come ospiti del Carnevale Cremasco gli spettacolari costumi «I Te-sori della Valle» del Carnevale di Alba Adriatica, da anni gemellato con Crema.

Nel frattempo sabato po-meriggio il Comitato offri-rà ai bimbi l’atteso spetta-colo di Burattini della Compagnia Onofrio, pres-so la Sala Alessandrini al-le ore 15, dedicato alle maschere del Gagèt. Mentre in piazza Duomo, in collaborazione con il

FATF e l’Asvicom proporrà spettacoli e animazione per tutte le età a partire dalle ore 16.

Infine in programma domenica i clas-sici mercatini legati alla manifestazione più festaiola di Crema, che accoglieran-no cremaschi e turisti per l’intera giorna-ta in Piazza Aldo Moro e vie adiacenti, corredati dalle visite guidate alla città or-ganizzate ogni mezz’ora, dalle 10.30 di mattino (partenza dallo stand del Carne-vale cremasco).

G.A.

GCarnevale, sono arrivate 200 persone in piùUna domenica speciale con i mercatini di piazza Moro. E sabato, i Burattini e spettacoli con Asvicom e Fatf

Sabato 2 febbraio: «Crema nel mondo». E’ un tito-lo evocativo, quello che alle 21 radunerà tanti crema-schi nella sala Pietro da Cemmo del Museo civico di Crema. Un titolo sotto cui si snoderà la presentazio-ne del tour scozzese del Collegium vocale, il prossi-mo giugno, ma anche la prima proiezione di nuovo un filmato: «Crema nel mondo», giustappunto. Quat-tro minuti che attingono al passato della nostra città, culla di musicisti, di costruttori di organi, di campa-ne. Che inscrivono la trasferta del coro e dell’orche-stra diretti da Giampiero Innocente - grazie a cui la nostra città ormai da anni può beneficiare della pre-

senza di un coro inglese, a luglio - in questo glorioso passato.

Ma dietro questo supporto c’è ben di più: un vero e proprio progetto di comunicazione, a cura del Cen-tro culturale diocesano «G. Lucchi» e sostenuto in modo convinto dal Comune, che verrà presentato all’incontro del 2 febbraio. Un momento corale, in tutti i sensi. Perché si tratterà di una presentazione in musica perfettamente bilanciata tra interventi parlati e cantati. In avvio di serata, la presentazione dell’amicizia che ormai da anni lega il Collegium Vo-cale alle realtà corali d’oltremanica.

L’Azienda Ospedaliera «Ospedale Maggiore» di Crema, con la sponsorizzazione dell’Associazione Popolare di Crema per il Territorio e con il Patroci-nio dell’Asl Provinciale prosegue per il 2° anno il Progetto di screening di base del tumore polmona-re (patologia toracica) rivolto a persone dai 55 ai 75 anni, fumatori di 10 o più sigarette al giorno. Lo screening è gratuito. Per prenotazioni telefonare allo 0373/280411 (Uomar - Unità Operativa per le Malattie dell’Apparato Respiratorio) dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 10. Le assistenti sanitarie fisseranno l'appuntamento per la visita di recluta-

mento. Lo screening si articolerà in tre momenti. 1 giorno. Selezione-reclutamento: verifica dei cri-teri di inclusione, informazione, firma consenso in-formato, compilazione scheda personale e pro-grammazione della TAC a bassa dose di radiazioni senza mezzo di contrasto (LDCT). 2 giorno. Ese-cuzione della LDCT. 3 giorno. Fase conclusiva: consegna di documentazione radiologica e relazio-ne conclusiva con suggerimento di indicazioni operative secondo l’algoritmo decisionale condivi-so dalle Unità Operative di Pneumologia, Chirurgia, Radiologia, Pneumologia.

Crema Sabato 2 Febbraio 201313

Crema nel mondo ospedale maggiore

Il tour scozzese del Collegium Vocale di Crema Tumore al polmone, fai lo screening. E’ gratis

Ma i cremaschisono ancora poco presenti alle sfilate

La settimana scorsa gli investi-gatori del settore anticrimine del commissariato di Crema hanno appreso del ricovero in ospedale di una donna quarantenne per una frattura mandibolare, a segui-to di un grave fatto traumatico. La circostanza ha immediatamente allertato gli investigatori, ormai da tempo specializzati nelle temati-che della violenza domestica e dei maltrattamenti in famiglia, che hanno scandagliato l'ambiente familiare della vittima e sentito numerosi testimoni, prima di sen-tire l'interessata che, purtroppo, non ha potuto che confermare i gravi sospetti: da tempo il marito la maltrattava e la sottoponeva a

ogni genere di violenze, culminate con l'ultimo episodio nel quale la donna è stata brutalmente pic-chiata e costretta al ricovero ospedaliero per la brutta frattura.

La sofferta testimonianza della donna e i gravi elementi raccolti nella ricostruzione del quadro probatorio, divenuto schiaccian-te, hanno svelato agli uomini della polizia un'agghiacciante situazio-ne di abusi, minacce e violenze, sfociate in gravissimi episodi di botte e umiliazioni. La donna era già dovuta ricorrere negli anni passati alle cure dei medici per rotture di denti, escoriazioni e tu-mefazioni, sempre nascoste sotto il paravento di fantasiosi incidenti

domestici. La ricostruzione stori-ca di questi continui e gravissimi maltrattamenti ha portato il PM presso il tribunale di Crema a ri-chiedere al GIP (Giudice per le in-dagini preliminari) di emettere una misura cautelare di custodia a carico del marito violento, S.R.. pluripregiudicato di 41 anni. Il GIP, di fronte a questo contesto di bru-talità, non ha esitato a emettere un'ordinanza di custodia cautela-re in carcere, liberando la donna dalle continue sevizie del marito. Per l'uomo si sono spalancate le porte del carcere di Cremona, dove avrà molto tempo per riflet-tere sulle sofferenze provocate alla sua famiglia.

Arrestato pregiudicato per maltrattamenti in famiglia

Cara Luciana, Camilla potrebbe davvero soffrire di un proble-ma dentario, nonostante l’alitosi possa comparire anche in altre situazioni.

Il forte odore che sente uscire dalla bocca è spesso causato dal tartaro che si deposita sui denti e che andrebbe rimosso prima dell’insorgenza di danni alla matrice dentaria.

L’igiene orale è molto importante non solo per la salute della bocca ma per quella di tutto l’organismo.

Nel caso Camilla abbia già una considerevole deposizione di tartaro sarà opportuno ricorrere all’ablazione mediante ultrasuoni che però richiederà l’intervento del suo veterinario.

Se invece è ancora agli inizi allora potrà essere lei ad aiutarla, direttamente da casa, utilizzando delle diete specifiche e la puli-zia dentale quotidiana. Quest’ultima è un’operazione molto sem-plice e avviene, nei primi tempi, attraverso il leggero strofinamen-to dei denti con una garza, per abituare la cagnolina, per passare poi all’utilizzo della pasta dentifricia e dello spazzolino.

Coraggio Luciana..il più è iniziare!

Buongiorno dottore, è qualche giorno che la mia cagnolina Camilla ha un alito molto “pesante”...ma è vero che dovrei lavarle i denti? (Luciana)

a cura del Dott. Diego Santini Medico Veterinariopresso lo Studio veterinario associatoVia del Macello, 21 CREMATel. 0373 259546

Page 14: Il Piccolo 2 febbraio 2013

untuale come ogni anno, il picco di influenze è ar-rivato e ha lasciato a let-to, dall'inizio dell'autun-no, 1.6 milioni di italiani,

con 379mila contagi solo nell'ul-tima settimana. La misura pre-ventiva più sicura è quella del vaccino antinfluenzale: obbliga-torio per le categorie a rischio, è a libera discrezione di chi vuole evitare il disagio della malattia invernale. Il vaccino può ancora essere effettuato anche da colo-ro che già sono stati colpiti dall'influenza, per mettersi al ri-paro dal contagio causato da altri ceppi: tre, infatti, sono quelli prin-cipali diffusi quest'anno ed esse-re stati colpiti da uno di questi non mette al riparo dal contagio da parte degli altri due .

Una volta effettuato, il vaccino garantirà copertura trivalente già da pochi giorni dopo l'iniezione e con il successivo richiamo potrà garantire una elevata protezione per tutta la stagione. Va ricordato che la vaccinazione eseguita nell'inverno scorso non può co-stituire assicurazione contro la diffusione attuale dell'influenza, a causa della rapidità di mutazione dei ceppi che di anno in anno presentano differenze tali da ri-chiedere vaccini specifici.

Influenza o raffreddore? Per coloro che si sono sottoposti al-le vaccinazioni sarà per forza di cose più facile distinguere l'arri-vo dei disturbi parainfluenzali. Fare confusione è facile, proprio perchè si tratta di disturbi che possono mostrare sintomi simili: si tratta di patologie che colpi-scono prevalentemente le vie respiratorie, come il raffreddore, e possono colpire anche chi si è sottoposto al vaccino influenza-

le. Una piccola guida per distin-guere queste patologie, in realtà più comuni e diffusi dell'influen-za stessa, è fornita dalla Società Italiana di Medicina Generale, che indica come segno di conta-gio influenzale l'insorgenza di tre sintomi pressochè in contempo-ranea, nell'arco di 6-8 ore: febbre alta, anche superiore ai 38 gradi, almeno un disturbo respiratorio come tosse, mal di gola o naso chiuso, e un disturbo sistemico, come dolore osseo e muscolare, mal di testa, stanchezza, brividi e sudorazioni, senso di malesse-

re generalizzato. Saper ricono-scere e distinguere raffreddore ed influenza è molto importante per poter individuare la giusta terapia. Un sistema del tutto ef-ficace per fare la distinzione tra influenza e diversi tipi di malattie invernali è il test specifico che si può eseguire dal medico: effet-tuando un tampone nasale o fa-ringeo, il medico è in grado di appurare se il virus dell'influenza è presente.

Se l'esito del test è positivo e la comparsa dei sintomi ha avuto inizio nelle 48 ore antecedenti il

test, il medico potrà prescrivere un trattamento antivirale per fa-vorire una guarigione più rapida. L'influenza può essere brutale, ma l'assunzione di farmaci anti-virali, entro due giorni dalla com-parsa dei sintomi, favorisce una più rapida guarigione. I farmaci da banco possono alleviare al-cuni sintomi influenzali come tosse e congestione. Altri farma-ci possono essere d'aiuto invece in caso di raffreddore, tosse o mal di gola per alleviare i sintomi intanto che la malattia farà il suo decorso naturale.

P

Il vaccino protegge dalle patologie influenzali, ma non dagli altri mali di stagione

Influenza o raffreddore?

I numeri parlano chiaro, l'influenza sta raggiungendo il picco di massima diffusione e anche i mali di stagione sono in agguato, complici sbalzi teermici o esposizione alle intemperie: in questo periodo entrare a contatto con persone contagiose è pressoché inevitabile, tuttavia alcu-ne semplici attezioni quotidiane possono aiutare a preve-nire questo tipo di disturbi.

La regola base del benessere e della salute è quella di lavarsi spesso le mani; detergersi con frequenza e in mo-do scrupoloso le mani riduce in maniera significativa la possibilità di contrarre virus. Come hanno dimostrato di-verse ricerche, inoltre, bisogna prestare più attenzione ad oggetti come la tastiera del computer (che va anch’essa mantenuta pulita e disinfettata), i pulsanti dell’ascensore o il telefono in ufficio, e più in generale tutte le occasioni nelle quali si entra in contatto con superfici toccate fre-quentemente da più persone. In questi casi è utile avere a disposizione un gel igienizzante per le mani: quando lo si utilizza è importante sfregare bene le mani in modo tale che il gel si asciughi completamente per non lasciare la pelle umida. Soprattutto quando si starnutisce o si tossi-sce, sarebbe opportuno avere a portata di mano delle salviettine per pulirsi le mani. Un altro caposaldo è una alimentazione corretta: mangiare bene è fondamentale per il mantenimento degli equilibri interni al nostro orga-nismo. Le stesse difese immunitarie sono alzate da alcuni cibi, come l’aglio, la cipolla, le mandorle, lo yogurt, il sal-mone, il cioccolato e la frutta sia di stagione sia secca. Vanno evitati, se possibile, gli sbalzi termici. Se in casa sono presenti delle persone malate, si consiglia di arieg-giare spesso le stanze per evitare all'ambiente di arricchir-si di microbi e germi, mantenendo le superfici pulite e igienizzate. Se sono presenti umidificatori d'aria, durante l'inverno (la stagione del raffreddore e dell'influenza) si consiglia di pulirlo ogni tre giorni e cambiare l'acqua tutti i giorni.

La prevenzione tutti i giorni

Speciale SaluteSabato 2 Febbraio 201214

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15Interventi farmacologici contro tosse e bronchiti acute o croniche

Un ambiente chiuso, con poco ricambio d'aria e senza una ade-guata umidificazione è terreno fer-tile per virus e germi: non a caso è l'inverno la stagione che si caratte-rizza per il maggior rischio di svilup-pare malattie alle vie aeree. Anche le temperature troppo elevate nelle case o negli uffici possono favorire lo sviluppo di raffreddori, tossi o bronchiti, perchè l'aria si asciuga e risulta più difficile per il corpo man-tenere le mucose sufficientemente umide da svolgere il loro ruolo pro-tettivo in modo efficace contro l'in-vasione di germi, virus e batteri.

Se non adeguatamente curato, anche un semplice raffreddore o

una bronchite possono degenerare in bronchite. A preannunciare il suo arrivo può essere un bruciore al petto, localizzato dietro lo sterno (è interessata anche la trachea). Dopo pochi giorni compare la tosse: all'inizio è secca e stizzosa, poi di-venta profonda e con abbondante secrezione di catarro.

In seguito all'infiammazione i bronchi si gonfiano e producono muco e pus. A volte si ha la febbre (non supera i 38,5°C e dura 3-5 giorni) e si respira con difficoltà: all'inizio in situazioni di sforzo, poi anche a riposo. La bronchite acuta si risolve per lo più nel giro di pochi giorni con il riposo in ambiente ri-

scaldato. In ogni caso il fumo va assolutamente abolito. Quando è presente la febbre si possono assu-mere farmaci antipiretici (paraceta-molo). Gli antibiotici, necessari solo nelle bronchiti batteriche, devono essere usati sempre sotto stretto controllo medico.

Un discorso a parte meritano i farmaci contro la tosse, il sintomo più fastidioso e persistente della bronchite, che può avere un effetto benefico quando facilita la risalita del muco lungo le vie aeree e quin-di la sua eliminazione. Proprio per questo la tosse non va "calmata", soprattutto se il catarro è abbon-dante: se questo dovesse ristagna-

re nei bronchi, la funzione respira-toria sarebbe gravemente alterata. Sono dunque indicati i prodotti che favoriscono la fluidificazione e il passaggio dalla tosse secca alla tosse grassa.

Nei casi in cui l'infezione acuta si ripeta più volte nel corso di un an-no, come può accadere nei bambi-ni, il medico talvolta prescrive un vaccino anticatarrale allo scopo di rafforzare le difese immunitarie dell'organismo. Se i disturbi doves-sero proseguire nel tempo, è bene non sottovalutarli e rivolgersi al me-dico, per accertare l'eventuale pre-senza di bronchite cronica, da ri-scontrare tramite appositi esami.

Speciale Salute Sabato 2 Febbraio 2013

influenza quest'anno non risparmia nessu-no: gli adulti e i bam-bini sono ugualmente preda di questa fasti-

diosa malattia stagionale. Se in un adulto sano si tratta di un di-sturbo che, debitamente cura-to, non presenta una particolare gravità, ci sono delle categorie per le quali l'influenza può pre-sentare gravi pericoli: si tratta prevalentemente di persone che già presentano patologie più o meno gravi, di persone anziane e dei bambini, per i quali è consigliato il vaccino an-tinfluenzale. Anche per quanto riguarda la cura possono sorgere delle per-plessità: notoriamente non tutti i farmaci adatti agli adulti pos-sono essere somministrati an-che ai bambini. Nei più piccoli, come negli adulti, i sintomi pos-sono essere diversi: brividi di freddo, mal di testa, febbre, do-lori muscolari, mal di gola, tos-se, raffreddore, inappetenza, vomito e diarrea. Con l’influenza non bisogna avere fretta per-ché, a seconda dei casi, può avere un decorso anche piutto-sto lungo. La tosse ad esempio, può protrarsi fino a due settima-

ne dopo la comparsa dei primi sintomi. Nei bambini che con-traggono l’influenza, persiste per giorni uno stato generale di stanchezza diffusa, in propor-zione maggiore che negli adulti. Anche per questa ragione è be-ne lasciare al virus il tempo di

esaurirsi, per evitare inutili rica-dute che potrebbero debilitare ulteriormente i piccoli. Prima di procedere al vaccino antinfluenzale nei bambini è sempre bene consultare il pe-diatra, per verificare che non ci siano controindicazioni o rea-

zioni allergiche indesiderate. Per i più piccoli vengono prepa-rati vaccini ad hoc chiamati split, che contengono piccole quantità del virus. In attesa del naturale decorso della malattia, si possono alle-viare i sintomi come la tosse,

uno dei disturbi più fastidiosi, con inalazioni o sedativi, sem-pre compatibili con l’età del bimbo. Contrastare la febbre vuol dire sostanzialmente di-sperdere il calore eccessivo che ha aumentato la temperatura corporea: per ottenere questo

risultato è utile far bere molta acqua al bambino, passare un panno umido sulla fronte, o im-mergerlo velocemente nell’ac-qua tiepida, preoccupandosi poi di asciugarlo rapidamente.A seconda della temperatura si potrà fare ricorso ad antipiretici, nelle dosi e nelle modalità pre-viste in base all'età e al peso del bambino. È noto che l’eccessiva produ-zione di muco può causare grande disagio, e questo vale anche quando non siamo in presenza di raffreddore. Il muco occlude la principale via respi-ratoria e il disturbo aumenta ul-teriormente se il bimbo è molto piccolo e non è ancora in grado di soffiarsi il nasino. Le narici inoltre svolgono la funzione di “filtro”, perché trattengono gli agenti patogeni e le impurità presenti nell’aria. È quindi molto importante controllare che le cavità nasali siano sempre ben pulite, anche per evitare patolo-gie più gravi, quali ad esempio l’otite. Ridurre i sintomi permet-terà ai più piccoli di patire meno gli effetti influenzali e di affron-tare meglio il periodo di malat-tia, con una maggiore serenità anche da parte dei genitori.

L’ Affrontare l’influenza dei più piccoliI sintomi e i rimedi per gestire al meglio la malattia dei bambini

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l mal di schiena, nelle sue diverse forme, colpisce moltissime per-sone soprattutto nella stagione invernale, per diverse ragioni. In parte sono le stesse condizioni

climatiche ad essere responsabili, con l'aumento dell'umidità e del freddo che favoriscono le contratture muscolari. Esistono diversi tipi di mal di schiena, a seconda della parte della colonna ver-tebrale interessata e delle origini del do-lore, che può essere sintomo di diverse patologie o malfunzionamenti. Tuttavia, è possibile individuare alcune linee gui-da per la cura e la prevenzione del mal di schiena nelle sue diverse forme.

Ad avere un ruolo di primaria impor-tanza è, innanzitutto, lo stile di vita che si tiene quotidianamente: il movimento è la prima e forse più efficace forma di prevenzione contro questi tipi di distur-bo, da svolgere all'aperto anche in in-verno se possibile, per rafforzare le pro-

prie difese immunitarie. L'attività fisica quotidiana si rivela ancora più impor-tante se si svolge una vita sedentaria, magari per ragioni di lavoro, o se si ten-de ad assumere spesso posizioni scor-rette durante la giornata. In ogni caso, prima di svolgere esercizi specifici e sottoporre la schiena a sollecitazioni, è bene consultare il proprio medico e sta-bilire la causa del disturbo, per evitare di aggravare la situazione anzichè por-tare beneficio.

Per i momenti di maggiore dolore si può ricorrere ad una terapia farmacolo-gica, che però non può costituire la so-luzione ultima: essa permette di ridurre l'episodio doloroso ma non sempre di

risolvere completamente il problema. Per dolori di media entità, invece, è possibile ricorrere a prodotti specifici acquistabili presso ogni farmacia, co-me cuscini e collarini riscaldanti oppu-re cerotti in grado di alleviare la tensio-ne muscolare. Anche in questo caso, la soluzione deve essere considerata so-lo parziale e seguita da una ricerca del-le cause per poter risolvere il problema in modo definitivo o comunque mante-nerlo sotto controllo.

hi soffre di dolori cer-vicali sa bene quanto questi disturbi possa-no essere fastidiosi, soprattutto nel perio-

do invernale, quando i sintomi possono venire accentuati dalle condizioni atmosferiche e clima-tiche. In inverno, iil freddo che proviene dall'esterno e l'umidità possono infatti rendere i sintomi ancora più fastidiosi. Contratture e irrigidimento muscolare sono problemi che in inverno si pos-sono presentare con maggiore frequenza e intensità per coloro che già ne soffrono anche nel resto dell'anno. L’infiammazione alla cervicale (cervicalgia) è rico-noscibile facilmente da una sen-sazione di fastidio e dolore che parte dal collo e spesso coinvol-ge anche spalle e braccia, il tut-to, talvolta, accompagnato da nausea e vertigini.

Prima di curare la cervicale con il fai-da-te sarebbe opportu-no consultare uno specialista per capire quali sono le cause dell’infiammazione, la quale può essere dovuta a semplice stress,

postura errata e contrattura mu-scolare, oppure da cause più serie come lo schiacciamento delle vertebre. Il dolore alla cer-vicale difficilmente può essere curato definitivamente, ma sicu-ramente può essere alleviato tramite l’assunzione di farmaci antinfiammatori nei momenti di maggior fastidio e nei periodi dell'anno nei quali il disturbo si presenta più frequentemente.

La scelta dei farmaci deve es-sere effettuata previo consulto medico, molto importante anche per stabilire le ragioni e le cause che provocano il disturbo. Que-sto è l'unico modo, infatti, per poter sviluppare una terapia e una difesa efficace contro i sin-goli episodi e per il mantenimen-to del disturbo, in modo tale che non possa costituire un limite nello svolgimento delle attività

quotidiane. Nel periodo inverna-le, una forma di protezione molto importante è quella di coprirsi debitamente il collo quando si esce e si prevede di trascorrere del tempo all'aperto, assicuran-dosi anche di non mantenere all'interno della propria casa un clima troppo umido: piccole at-tenzioni che possono apparire banali, ma che significano molto in termini di benessere e salute del collo.

Se non è possibile o necessa-rio ricorrere a farmaci specifici, è comunque consigliato lo sfrutta-mento di altri rimedi per calmare il dolore: in farmacia sono dispo-nibili cerotti specifici in grado di mantenere calda la zona del col-lo e di rilasciare sostanze bene-fiche per la distensione musco-lare. Esercizi specifici da svolge-re quotidianamente sono altret-tanto utili per la prevenzione dell'insorgere degli episodi di dolore più acuto. Anche alcuni alimenti possono aiutare a cura-re la cervicale: quelli che conten-gono vitamina D, acidi grassi, omega 6 e omega 3.

In inverno aumentano i disturbi muscolari, da contrastare con attenzioni quotidianeFreddo e umidità favoriscono la cervicaleC

I Combattere il mal di schienaCerotti e prodotti specifici possono alleviare i dolori che in questa stagione si fanno più acuti

16 Speciale SaluteSabato 2 Febbraio 2013

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Page 17: Il Piccolo 2 febbraio 2013

unghe giornate con gli sci ai piedi e passeggiate nella ne-ve, ma anche ore e ore tra-scorse all'aperto, magari con scarpe poco adatte o senza

l'utilizzo di guanti: questo è sufficiente per incorrere nel rischio dei fastidiosi geloni, disturbo tipicamente invernale causato dalle rigide temperature.

Un gelone colpisce la pelle ed i tes-suti immediatamente sottostanti: la pelle si raffredda moltissimo, si intorpi-disce, si indurisce e diventa pallida. Di solito colpisce le zone piccole e mag-giormente esposte dell’organismo, ad esempio le dita delle mani e dei piedi, il naso, le orecchie, le guance e il mento. Il congelamento di primo grado irrita la pelle ma non provoca lesioni perma-nenti, è possibile curarlo ricorrendo a semplici misure di primo soccorso co-me ad esempio scaldare lentamente la pelle con acqua tiepida. Il congelamen-to vero e proprio, invece, è un’emer-genza medica perché può danneggiare la pelle, i tessuti, i muscoli e le ossa e causare complicazioni, ad esempio in-fezioni e lesioni ai nervi: un problema da non sottovalutare e sul quale interveni-re in modo tempestivo consultando il medico. I principali sintomi del conge-lamento, che può avere diversi stadi di gravità, sono una sensazione di dolore, pizzicorio o prurito alla zona colpita, pelle arrossata oppure pallida e gialla-

stra, pelle indurita, sensazione di intor-pidimento e rigidità muscolare, con difficoltà di movimento, fino alla forma-zione di vesciche.

Per i casi meno gravi, sotto consul-to medico, è possibile assumere degli antidolorifici e antinfiammatori, appli-cando creme o gel sulle zone colpite per ridurre l'infiammazione. L'applica-

zione di creme specifiche può essere effettuata, se necessario, più volte al giorno. Un errore comune è quello di esporre la parte colpita al calore: questo potrebbe aumentare l'infiam-mazione.

Per le stesse ragioni occorre evitare anche lo sfregamento. Le eventuali ve-sciche non devono venire rotte, in

quanto costituiscono una protezione naturale per la pelle sottostante. I gelo-ni possono essere prevenuti con le do-vute attenzioni quando ci si prepara a trascorrere del tempo in aree molto fredde e all'aperto:

vestirsi a strati, con abiti comodi e caldi, è la prima attenzione da mettere in atto: l’aria contenuta tra i diversi stra-ti fa da isolante contro il freddo. I vesti-ti devono poter isolare dall’acqua e dall’aria per proteggervi dal vento, dal-la neve e dalla pioggia. A contatto con la pelle invece gli abiti devono essere traspiranti e non trattenere l'umidità.

In caso di geloni, il riscaldamen-to della parte colpita deve essere effet-tuato in modo molto graduale: se la pelle si arrossa e insorge una sensazio-ne di puntura e bruciore, significa che la circolazione sta riprendendo e che si può continuare a riscaldare la parte col-pita, sempre in modo graduale per evi-tare, come visto, di provocare ulteriori lesioni. Se invece durante il riscalda-mento la zona rimane intorpidita o fa molto male, oppure se si formano delle vesciche, è necessario l’intervento tempestivo di un medico, che potrà ri-correre, se necessario, alla rimozione della parte di pelle infetta o in necrosi per poter mantenere gli altri tessuti in salute.

LProteggere la pelle dal freddo eccessivo

Precauzioni e rimedi per contrastare i geloni causati dalle basse temperatureI social network sono risorse prezio-

se per tenere sotto controllo l'influenza: può sembrare una notizia strana, ma è quanto riportato da un gruppo di stu-diosi americani che hanno monitorato la diffusione del disturbo proprio grazie ai messaggi lanciati nel web dagli utenti.'Cinguettare' il proprio stato di salute su Twitter può aiutare tantissimo i medici a seguire la diffusione geogra-fica e temporale della malattia, in parti-colare quelle ad ampio contagio come le influenze stagionali. Tanto che un gruppo di ricercatori della John Hopkins University ormai da tempo usa il sito di microblogging più famoso al mondo per valutare l'intensità e la capacità di penetrazione nella popolazione delle varie malattie infettive che ogni anno colpiscono la popolazione americana. Lo scrive il Wall Street Journal, in un articolo dal titolo: "Ora il dottore ti se-gue su Twitter". Il merito di questo nuo-vo approccio è avere informazioni utili praticamente in tempo reale, in più da un campione vastissimo di pazienti del-le varie epidemie, in modo molto più efficace ed economico rispetto ai tradi-zionali sistemi di rilevazione seguiti si-nora. Una procedura che sta insidiando seriamente la raccolta dati sulla salute pubblica sinora affidata all'agenzia fe-derale che si occupa di questo argo-mento, la Center for Disease Control and Prevention.

Ora il contagiosi monitora

tramite Twitter

17Speciale Salute Sabato 2 Febbraio 2013

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CASALMAGGIORESabato 2 Febbraio 201318La Regione ha approvato il Piano Organizzativo Aziendale: via due primariati e il laboratorio analisi

Oglio Po, i tagli sono realtàANGELO VERGANI RACCONTA LA CANOA IN MONGOLIA

A DRIZZONA LABORATORI MUSICALI PER INSEGNANTI

CORSO DI INTAGLIO NELLA SALA EX ZUCCHERIFICIO

Stasera, presso il bar ristorante della Polisportiva “Amici del Po” di Casalmaggiore, si terrà una serata ad hoc per tutti gli appassionati ca-noisti. Dalle ore 20,45 verranno proiettati i fi lmati sulla spedizione in ca-noa sui fi umi della Mongoli, realizzati da Angelo Vergani. L’autore, molto conosciuto nel mondo della canoa, è anche un apprezzato scrittore: suoi i libri “Fuga nella gola” e Attrazione fl uviale”. Stasera, agli Amici del Po, il canoista illustrerà un modo alternativo di fare vacanza: 700 chilometri di fi ume, una canoa canadese, un amico fi dato ed esperto, una tenda e un’immersione completa nel mondo della natura incontaminata.

DRIZZONA – La Casa delle Arti e del Gioco di Drizzona organizza una serie di tre incontri/laboratori di didattica musicale per insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. Il corso si terrà il 9, il 16 e il 23 marzo dal-le ore 14,30 alle ore 18,30 presso la sede di via Trento Trieste 5 della as-sociazione culturale presieduta dal maestro Mario Lodi. Si tratta di una proposta, intitolata “Quale musica a scuola?”, per gli insegnanti di scuo-la dell'infanzia e primaria e sarà condotto dal professor Pierguido Asina-ri, musicista e docente universitario. Per maggiori informazioni visitare il sito www.casadelleartiedelgioco.it o telefonare al numero 329/2124933.

L’Assessorato a Cultura e Istruzione del Comune di Casalmaggiore istituisce anche per quest’anno un Corso di Intaglio: 14 incontri di due ore ciascuno (20.30-22-30), a scelta nelle sere di mercoledì o giovedì, dal 13-14 febbraio 2013. Il corso si terrà presso la Sala ex Zuccherifi cio in via Mazzola 43/A e prevede una quota d’iscrizione di € 130,00. Informa-zioni ulteriori e iscrizioni presso il Museo Diotti (via Formis 17), dal marte-dì al venerdì dalle 9 alle 12 e il sabato dalle 15.30 alle 18.30; [email protected]; 0375/200416.

di G. Gardani e V. Raineri

ppelli politici, raccolta di firme, mobilitazioni. A nulla sono ser-vit: il destino dell’ospedale Oglio Po è segnato. La Regione Lom-bardia infatti ha approvato il

POA, Piano Organizzativo Aziendale. Sem-brava che l’approvazione definitiva potesse slittare di qualche settimana, almeno a dopo le elezioni, invece ecco che dal Pirellone è giunta la notiza, ancora non ufficiale ma purtroppo certa.

Per l’ospedale Oglio Po l’approvazione comporta il taglio del primariato di Pediatria, di quello di Ortopedia e del laboratorio di analisi, tutti spostati all’ospedale Maggiore di Cremona. L’unica eccezione, come noto, riguarda i pochi casi di urgenza che verran-no soddisfatti a Vicomoscano. D’altro canto già due settimane fa Monica Vangi, della Cigl, ci aveva confessato dopo un incontro a Cremona di non nutrire grandi speranze, e che da aprile la macchina organizzativa ave-va già previsto l’effettuazione di tutte le analisi nel capoluogo. Ieri la stessa Vangi, in merito alla notizia, ha affermato: «In realtà non ho ricevuto alcuna comunicazione uffi-ciale, ma la realtà purtroppo è questa».

L’assessore ai Servizi Sociali di Casal-maggiore Pierluigi Pasotto è comprensibil-mente contrariato: «Abbiamo visto cosa valevano le promesse fatte in campagna elettorale, con Orlando Ferroni e la Lega Nord che in Consiglio garantivano che il piano sarebbe stato congelato. Così come le parole del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona Simona Mariani sempre nel consiglio convocato apposita-mente. La sanità però è una cosa seria, e la gente queste cose le deve sapere».

Quello che arriva da Milano è un forte schiaffo al territorio dell’Oglio Po, che al di là dei confini burocratici già decenni fa scom-

mise su un’uniformità territoriale che com-portò rinunce nei vari centri (addio ai preesi-stenti ospedali di Casalmaggiore e di Viada-na, ad esempio), la cui gente nel tempo ha mostrato di essere affezionata al nuovo no-socomio, come dimostrano le raccolte fondi per l’acquisto di macchinari.

Il nuovo piano è approvato dunque ed è immdiatamente operativo. Nei prossimi giorni è facile immaginare che il fronte della protesta si compatterà e che pure sindacati e dipendenti faranno sentire la loro voce. Intanto aspettiamo quella dei politici che si candidano e si accingono a chiedere voti al territorio. E che sia una voce forte e chiara.

A

Stranieri, ma casalesi Aria, bene comunePrevenire il bullismoOltre quaran-

ta ragazzi di ori-gine straniera d e l l ’ I s t i t u t o C o m p re n s i v o Diotti hanno ri-cevuto mercole-dì scorso, dal sindaco Clau-d i o S i l l a e dall’assessore alla Cultura Ettore Gialdi, la cittadinanza onoraria di Casalmaggio-re. L’atto non ha valore legale, in quanto i giovani dovranno attende-re la maggiore età per essere considerati legalmente italiani, salvo cambiamento della legge in vigore. Il primo cittadino Silla l’ha co-munque definito un ideale abbraccio. La cerimonia è stata anticipa-ta dalla proiezione del film “Il sole dentro”, di Paolo Bianchini, regi-sta legato a Casalmaggiore dall’amicizia di lunga data con la com-pagnia teatrale de I Genitori Instabili. La pellicola narra una storia di integrazione drammatica che prende le mosse da un fatto realmen-te accaduto, ossia la morte di due ragazzini guineani Yaguine e Fo-dé, avvenuta nella stiva di un aereo mentre trasportavano una lette-ra di richiesta d’aiuto indirizzata al parlamento europeo. Bianchini ha spiegato che da Strasburgo non sono mai arrivate risposte a questa missiva: dunque il regista ha voluto realizzare questo film, proiettato martedì in Senato, «per dare voce a chi non ce l’ha».

SAN GIOVANNI IN CROCE – Il vicepresidente di Ambien-teScienze Benito Fiori e il progettista e consulente di CasaClima Damiano Chiarini sono stati i protagonisti di un incontro sul tema “Per una giustizia climatica. Aria acqua: beni comuni in una economia sostenibile”, che si è tenuto martedì sera al Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce. Intervistati dal giornalista del Piccolo Vanni Rai-neri, i due hanno iniziato la serata con una breve relazione: Fiori ha affrontato l’emergenza legata all’inquinamento atmosferico in Pia-nura Padana, con la presenza ben oltre le soglie di allarme di polve-ri sottili, mentre con Chiarini si è passati a quello che possiamo fare per abitare e costruire in modo sostenibile. Nel corso della serata, organizzata dall’associazione “Democratici nel mondo” ed introdot-ta da Fabrizio Aroldi, si è parlato anche di malattie connesse all’in-quinamento, di cambiamento climatico, di green economy e smart cities. Le conclusioni che si possono trarre riguardano il necessario passaggio da comportamenti virtuosi individuali ad un nuovo mo-dello di sviluppo sociale, al ruolo che in questo passaggio deve avere la politica, alla necessità di garantire una maggiore informa-zione ai cittadini. Non siamo condannati quindi dalla storia, ma dal nostro comportamento che può e deve cambiare. Come ha ben detto Chiarini, “l’energia più pulita è quella che non consumiamo”.

“A scuola di benessere: preve-nire e contrastare il bullismo” è un progetto che unisce più soggetti impegnati nella lotta al bullismo. Coinvolti, il Comune di Casalmag-giore in primis, come soggetto capofila, e quello di Viadana. Con loro, gli istituti comprensivi Diotti di Casalmaggiore, Parazzi e San Mateo di Viadana, oltre alle forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Locale), ed una cooperativa sociale, L’Umana Avventura di Cremona, che fornirà i servizi di monitorag-gio, coordinamento, organizzazione e valutazione. Un progetto ad oggi abbozzato, da presentare a Regione Lombardia nell’ambito del bando per l’assegnazione di finanziamenti per la realizzazione di iniziative di interesse regionale in materia di educazione alla legalità. Alla riunione di giovedì in sala Giunta a Casalmaggiore, si sono con-frontati tutti i soggetti coinvolti nel progetto (vedi foto): fatte salve alcune riserve sui tempi, strettissimi, imposti dal bando, la sottoscri-zione è stata unanime. Tre le fasi previste: una prima d’indagine, una seconda che condurrà alla realizzazione coi ragazzi di un sito per la promozione della legalità, una terza improntata sull’attività educati-va di strada. Il bando, in scadenza il prossimo 10 febbraio, mette a disposizione fondi fino ad un tetto massimo di 30mila euro, a fronte di un progetto di 37500. L’ottenimento del finanziamento è decisivo per la realizzazione del progetto.

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Casalmaggiore Sabato 2 Febbraio 201319

di Vanni Raineri

alla campagna del po-modoro alla campa-gna elettorale il passo può essere breve. Il tour dei candidati non

poteva certo ignorare quella che da tempo è ormai da considerarsi la realtà economica più rilevante del casalasco. Una realtà che a li-vello sociale, al di là del mero fat-turato, è ben radicata nel territo-rio, sia perché è in forma di coo-perativa formata da 300 aziende, sia perché offre lavoro, anche in termini di indotto, a tantissime persone.

La storia e il presente del Con-sorzio Casalasco del Pomodoro è stato presentato a Luciano Piz-zetti e a Ivana Cavazzini, candi-dati del PD, dal direttore Costan-tino Vaia e dal presidente Paolo Voltini ieri mattina presso lo stabi-limento di Rivarolo del Re. Vaia ha accolto i due politici partendo dal-le radici storiche, dal 1977 in cui nacque la cooperativa al 1982 con la realizzazione dello stabilimento rivarolese. Quindi il passo decisi-vo, nel 2007, quando si passò dalla pura lavorazione per altri gruppi all’acquisizione di marchi importanti nell’agroalimentare, quali Boschi, Pomì, Pomito e Pais. Oggi il gruppo ha tre stabilimenti (due nel parmense), 600 addetti (1000 in estate) ed un fatturato consolidato di 215 milioni. La mis-

sion aziendale consiste nell’aggre-gare i produttori diretti di pomodo-ro, garantire qualità e sicurezza ed applicare un modello gestionale etico. Oggi il CCDP è un modello in Italia per la produzione sosteni-bile e l’agricoltura sostenibile: «Noi non possiamo certo deloca-lizzare», ha detto Vaia, intendendo che le radici e il futuro sono ben salde nel nostro territorio. La trac-ciabilità di filiera è un valore impor-tante anche per chi esporta due terzi di ciò che produce: la compe-tizione non si fa certo sul prezzo o sul costo di produzione, hanno af-fermato Vaia e Voltini: «All’estero non basta più la bandiera italiana sulla confezione, ma una nicchia in Usa, Russia o Cina è un merca-to enorme». Infine, un accenno all’agricoltura di precisione, che consiste nella sperimentazione in atto in molte aziende associate di sistemi di irrigazione e fertilizza-

zione computerizzati, che consen-tono non solo una maggiore resa, ma anche minori consumi idrici ed energetici e ridotto inquinamento.

Ivana Cavazzini ha chiesto co-me la cooperativa stia affrontando la crisi globale, e la risposta in termini di vendite è assai confor-tante. Pizzetti ha voluto invece in-

formazioni sulla formazione del prezzo, tema alquanto attuale, e Voltini ha spiegato come le azien-de associate siano in una posizio-ne particolare, ricoprendo sia il ruolo di fornitori che quello di aventi diritto alla suddivisione de-gli utili. Viviamo una fase impor-tante, e le aziende come questa non vanno lasciate sole: è questo l’invito fatto ai due politici che si candidano a governare paese e regione dai dirigenti del Consor-zio, che hanno tenuto a sottolinea-re come sin qui tutti i risultati siano arrivati senza finanziamenti pub-blici. Pizzetti e Cavagnoli ovvia-mente conoscevano già il Consor-zio, ma l’incontro di ieri è servito per addentrarsi nelle attuali neces-sità di una realtà che è un grandis-simo valore aggiunto per il territo-rio, e che è in prima linea anche quanto ad innovazione.

D

I candidati democratici incontrano i vertici del Consorzio Casalasco del Pomodoro

Pizzetti e Cavazzini alla Pomì

Mugabo, Gaggia e la casalese Bandini a sostegno di Ambrosoli presidenteVICOMOSCANO - Una cena per po-

chi intimi, in attesa di svelarsi in pubbli-co. Mercoledì scorso Michelangelo Gaggia, Jean Claude Mugabo e la pa-drona di casa Paola Bandini (nella foto) hanno parlato ai sostenitori del Listone, che come noto ha candidato proprio la commerciante casalese nella lista “Pat-to Civico – Con Ambrosoli Presidente” per le elezioni Regionali della Lombar-dia. Si tratta di una lista e di tre candida-ti slegati dal contesto politico, che non

hanno ricoperto cariche di alcun tipo in passato. E proprio in tal senso si è posto l’intervento di Jean Claude Mugabo, che ha parlato da capolista, evidenziando l’importanza del voto da due diverse prospettive. «Chi ragiona sulla possibile malafede - ha detto - può tranquillamen-te pensare che Ambrosoli non ha ancora rubato perché non è ancora stato al po-tere. Non appena sarà sulla poltrona, dicono, sarà come tutti gli altri. Noi non abbiamo prove, non possiamo dire che

non sarà così. Ma abbiamo una certez-za: Ambrosoli è ancora un puro e non può pagare le colpe diffuse della politi-ca, non può cioè essere giudicato a priori. Dopo di che emerge la pars co-struens: io dico a voi di non votare me - ha sottolineato Jean Claude, professore universitario alla Cattolica di Milano e amico personale di Ambrosoli - ma vo-tate Paola, perché la conoscete. Avete una possibilità incredibile, stavolta: vo-tare una persona di fiducia, con la quale

avete condiviso tante esperienze, senza passare dal filtro dei politici. Nel peggio-re dei casi, se non manterrà le promes-se, saprete a chi rivolgervi senza più burocrati a fare da intermediari».

Un modo di fare e di porsi davvero innovativo rispetto alle campagne elet-torali più ortodosse. In questi giorni Pa-ola Bandini sta presentando un pro-gramma elettorale ad hoc sui problemi e le esigenze del casalasco che sottopor-rà ad Ambrosoli.

GIUSEPPE TORCHIO IN VISITA ALL’OGLIO PO

STASERA MASSIMO MUCCHETTI IN SANTA CROCE

Presso l’ospedale Oglio Po si è tenuto il preannunciato incon-tro tra i rappresentanti della lista civica Cen-tro Popolare Lombar-do con Ambrosoli, consiglieri provincia-li e comunali ed il di-rettore del nosocomio, dottor Rosario Canino. Per l’occasio-ne, erano presenti (nella foto da sinistra) il consigliere comunale di Viadana Daniele Mozzi, candidato della lista civica regio-nale nel collegio di Mantova; il consigliere proviciale cremone-se Massimo Araldi (tra i fondatori dell’ospedale); il consigliere provinciale e coordinatore politico della lista civica CPL, Gio-vanni Biondi; il direttore Rosario Canino e Giuseppe Torchio, capolista della Lista civica Centro Popolare Lombardo per le province di Cremona e Mantova. La delegazione si è fatta in-terprete delle indiscrezioni trapelate a livello sindacale e ammi-nistrativo riferite al piano di organizzazione dell’azienda ospe-daliera di Cremona, che comprende l’ospedale Oglio Po, e che vedrebbero un arretramento di tre importanti servizi in partico-lare ortopedia, che da struttura complessa diventerebbe strut-tura a valenza dipartimentale; di pediatria e laboratorio analisi che sarebbero declassati a struttura semplice, con la conse-guente perdita dei relativi primari. Peraltro, alcune specializza-zioni recentemente introdotte come oculistica e urologia, hanno generato un vasto gradimento, quindi la struttura risulterebbe del tutto idonea nel fornire altri servizi sul piano sanitario.

CASALMAGGIORE – La giornata cre-monese del candidato alla Camera del Partito Democratico Massimo Mucchetti si conclude questa sera a Casalmaggiore. L’editorialista e vice direttore del Corrie-re della Sera sarà protagonista di un vero tour de force, e dopo diversi incontri tra Cremona e il cremasco, incontrerà i casalesi alle ore 21 presso l’Auditorium Santa Croce. Nell’occasione sarà accompagnato da alcuni candidati sia al Parlamento che alla Regione Lombar-dia tra i quali Luciano Pizzetti e Ivana Cavazzini.

Vaia, Cavazzini, Pizzetti e Voltini, ieri mattina al CCDP

10.55 APRIRAI. Attualità11.10 I RACCONTI DELLA TERRA DEGLI ORSI.Doc12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE17.45 PASSAGGIO A NORD-OVEST18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 TELEGIORNALE20.35 AFFARI TUOI. Game21.10 I MIGLIORI ANNI. Varietà24.00 S'È FATTA NOTTE. . Attualità

09.30 TG1 L.I.S.10.05 MAXITALIA. Attualità10.30 A SUA IMMAGINE. Att10.55 SANTA MESSA12.00 RECITA DELL'ANGELUS12.20 LINEA VERDE. Attualità13.30 TG1 Telegiornale 14.00 DOMENICA IN L'ARENA16.30 TG1 Telegiornale16.35 DOMENICA IN COSÌ È LA VITA18.50 L'EREDITÀ. Game show 20.00 TG1 Telegiornale20.40 AFFARI TUOI. Game21.30 TUTTA LA MUSICA DEL CUORE. Fic23.25 SPECIALE TG1. Attualità

10.20 APRIRAI. Attualità10.30 SULLA VIA DI DAMASCO. Att11.00 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO / DRIBBLING14.00 THE LYING GAME. Telefilm15.30 NORA ROBERT'S. Film17.05 SERENO VARIABILE. Attualità18.05 90°MINUTO. Sport19.35 COPS. Telefilm20.30 TG2 NOTIZIE21.05 CASTLE. Telefilm21.50 BODY OF PROOF. Telefilm22.35 TG2 NOTIZIE22.50 SABATO SPRINT. Sport23.45 TG2 DOSSIER

06.30 REAL SCHOOL. Att09.25 ALIEN SURF GIRLS. Tf10.10 RAGAZZI C'È VOYAGER.Var10.50 A COME AVVENTURA. Att11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 QUELLI CHE SPETTANO. Var15.40 QUELLI CHE. Varietà17.10 STADIO SPRINT. Sport18.10 90°MINUTO. Sport19.35 COPS SQUADRA SPECIALE. Tf20.30 TG2 NOTIZIE21.00 NCIS. Telefilm21.45 ELEMENTARY. Telefilm22.35 LA DOMENICA SPORTIVA

09.20 DOC MARTIN.Telefilm10.10 L'ISPETTORE DERRICK. Tf11.00 TGR BELLITALIA11.30 TGR PRODOTTO ITALIA.Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR14.00 TG REGIONE/METEO14.55 TV TALK. Attualità16.35 SQUADRA SPECIALE VIENNA.Tf17.20 MEE-SHEE. Film19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB. Attualità20.15 SUPERSTORIA 2013. Att21.05 E SE DOMANI. Attualità23.10 TG3/TG REGIONE23.30 AMORE CRIMINALE. Film

10.45 TGR ESTOVEST. Att11.30 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TELECAMERE. Attualità12.55 PRIMA DELLA PRIMA13.25 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO14.30 MINI RITRATTI. Att15.10 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc18.00 PER UN PUGNO DI LIBRI. Quiz19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB/PRESA DIRETTA21.30 PRESADIRETTA. Att23.45 SOSTIENE BOLLANI. Var

SABATO 2 DOMENICA 3

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

06.00 PRIMA PAGINA07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA09.05 SUPERPARTES. Attualità11.00 FORUM. Attualità13.00 TG5 TELEGIORNALE/METEO 513.40 COUGAR TOWN. Telefilm14.10 AMICI. Talent16.00 VERISSIMO. Attualità18.50 AVANTI UN ALTRO. Game20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 ITALIA'S GOT TALENT. Talent00.20 X STYLE. Varietà00.50 TG5 NOTTE/METEO5

07.55 TRAFFICO - METEO 508.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità10.00 RITORNO ALLA LAGUNA BLU. F12.00 MELAVERDE. Att13.00 TG5 Telegiornale - METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 DOMENICA LIVE. Varietà18.50 AVANTI UN ALTRO. Game show20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.30 CENTOVETRINE. Soap23.30 UN SEGRETO TRA DI NOI. Film01.30 TG5 NOTTE/METEO5

09.05 CARABINIERI 2.Telefilm10.50 RICETTE DI FAMIGLIA. Att11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG4 TELEGIORNALE14.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 POIROT. Film17.20 DETECTIVE MONK. Tf18.05 PIANETA MARE. Att18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap20.40 WALKER TEXAS RANGER. TF21.30 SQUADRA ANTIMAFIA 2. Film23.40 LIFE. Telefilm

07.50 SUPER PARTES.Att09.20 SLOW TOUR. Att10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 TELEGIORNALE12.00 RICETTE DI FAMIGLIA. Att12.45 PIANETA MARE. Attualità14.00 TG4/COME SI CAMBIA. Reality14.40 DONNAVVENTURA. Att15.35 DON GNOCCHI. Fiction18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 IL COMANDANTE FLORENT.F21.30 IL MIGLIO VERDE. Film01.15 PLEASANTVILLE. Film01.50 TG4 NIGHT NEWS

SABATO 2 DOMENICA 3

LA 7

SABATO 2 DOMENICA 306.00 TG LA707.00 OMNIBUS. Attualità10.00 COFFEE BREAK. Attualità11.05 BOOKSTORE. Attualità12.05 IL TEMPO DELLA POLITICA. Tf12.30 4 DONNE E UN FUNERALE. Tf13.30 TG LA714.05 TUTTA LA VITA DAVANTI. Tel15.10 GLI INESORABILI. Film17.00 THE DISTRISCT. Telefilm18.00 L'ISPETTORE BARNABY. Tel20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità22.30 AMORE SENZA CONFINI. Film01.00 TG LA7 SPORT

06.00 TG LA 7 - METEO - OROSCOPO07.00 OMNIBUS. Attualità 09.55 COFFEE BREAK. Attualità11.05 TI CI PORTO IO. Attualità12.30 I MENÙ DI BENEDETTA13.30 TG LA714.05 QUESTO PAZZO PAZZO PAZZO MONDO. Film17.00 THE DISTRICT. Telefilm17.55 6 NAZIONI. Rugby18.00 L'ISPETTORE BARNABY.Tel20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 LA DUCHESSA. Film24.00 TG LA7 SPORT

07.00 LE NOSTRE REGIONI08.30 ROTOCALCO12.00 SPECIALE DI PIU’20.00 LE NOSTRE REGIONI20.30 RUBRICA RELIGIOSA: IL GIORNO DEL SIGNORE21.15 SPECIALE DI PIU’00.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ ITALIA DEI DESIDERI Vittorio Sgarbi ci porta a conoscere le nostre città e a scoprire le bellezze artistiche anche attraverso storie e aneddoti

07.30 ROTOCALCO09.30 SPECIALE DI PIU’10.00 NEVESPORT11.00 S. MESSA IN DIRETTA DAL DUOMO DI CREMONA12.00 LE NOSTRE REGIONI12.30 RUBRICA RELIGIOSA : IL GIORNO DEL SIGNORE20.00 ROTOCALCO22.15 SPECIALE DI PIU’00.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI Vittorio Sgarbi ci porta a conoscere le nostre città e a scoprire le bellezze artistiche

07.00 I'M THE BAND. Sitcom07.20 I PINGUINI DI MADAGASCAR Cartoni animati11.00 ROBIN HOOD. Telefilm12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 SPORT MEDIASET. Sport13.40 MARS ATTACKS! Film15.45 CAPTAIN ZOOM. Film17.40 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 JUMANJI. Film21.10 LE CRONACHE DI NARNIA. F24.00 KULL IL CONQUISTATORE. F01.45 SPORT MEDIASET02.10 STUDIO APERTO

07.00 SUPERPARTES. Attualità08.05 CARTONI ANIMATI10.35 FLIPPER. Film12.25 STUDIO APERTO - METEO14.00 LA VERA STORIA DI BIANCANEVE. Film15.45 SYDNEY WHITE. Film17.50 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom18.30 STUDIO APERTO19.00 LARA CROFT. Film21.25 LE IENE SHOW. Varietà00.25 CALIFORNICATION. Telefilm01.30 SPORT MEDIASET01.55 STUDIO APERTO02.25 LA PARTITA. Film

Page 20: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Federica Ermete

artedì 5 febbraio alle ore 21, al Teatro di Casalmaggiore, Fon-dazione Salerno Con-temporanea, Teatro

Stabile di Innovazione e Festival Benevento Città Spettacolo, portano in scena “Ferdinando” per la regia di Arturo Cirillo. Capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello, al suo debutto, “Ferdinando” fu giu-dicato uno degli spettacoli più signi-ficativi della drammaturgia novecen-tesca. Con questo nuovo allesti-mento, Arturo Cirillo è al suo terzo incontro col drammaturgo stabiese, dopo le fortunate prove de “Le cin-que rose di Jennifer” e “L’ereditiera” (entrambi Premio Ubu).

TRAMA Campagna napoletana, agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa bor-bonica Donna Clotilde (Sabrina Scuccimarra), nella sua villa vesu-viana, si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia picco-

lo-borghese nata dalla recente unifi-cazione. A fare da infermiera all’ipo-condriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubi-lato, ma segreta amante di Don Catellino, prete corrotto e vizioso. A

sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di Ferdinando, un sedicenne dalla bellezza efebi-ca che, rimasto orfano, viene man-dato a vivere da Donna Clotilde. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella

casa, riaccendendo passioni sopi-te e smascherando vecchi delit-ti. Il regista ha spiegato: «Il testo di “Ferdinando” mi è sempre appar-so molto diverso da tutti gli altri di Annibale: un testo più realistico, sto-rico, dramma con una struttura clas-sica... Un testo terribile per come rappresenta la depravazione, un atto cannibalico, un rapporto col religio-so pieno di contraddizioni e rap-presentato con cruda violenza, ma sempre con l’amore struggente che Annibale ha verso le ossessioni della sua vita. Il desiderio per un inafferra-bile adolescente, nato da un incon-solabile bisogno d’amore, matura nella mente di personaggi dispera-ti, prigionieri della propria solitudi-ne, esacerbati dall’abitudine. Allora tutto l’aspetto storico mi è apparso una finzione, un teatro della crudeltà mascherato da dramma borghese, in cui anche la lingua, il fantomatico napoletano in cui si sostanzia Donna Clotilde, è esso stesso lingua di sce-na, lingua di rappresentazione, non meno del tanto “schifato” italiano».

M

Don Primo Mazzolari “trova casa” nel cuore della città dove è nato, ha studia-to, insegnato ed iniziato il suo cammino pastorale. Cremona rende omaggio al suo figlio illustre con il ciclo di incontri dal titolo “Fede ed Etica”, avente lo scopo di presentare al pubblico alcuni testi di re-cente uscita, portando il lettore a con-frontarsi col pensiero del parroco. L’ini-ziativa, con il patrocinio del Comune di Cremona, nasce dalla collaborazione tra Libreria Cremonabooks, Fondazione

“Don Primo Mazzolari” di Bozzolo e Acli cremonesi. La rassegna viene inaugura-ta lunedì 4 febbraio, alle ore 17.30, nella Sala SpazioComune, dalla conferenza “La politica come salvezza comune - Mazzolari e l’impegno politico”. Intervie-ne don Virginio Colmegna, direttore del-la Casa della Carità di Milano, che ha curato l’introduzione del libro “Come pe-core in mezzo ai lupi”, raccolta di alcuni dei testi più significativi di Mazzolari sul tema della politica.

di Federica Ermete casa, riaccendendo passioni sopi-

In scena un capolavoro della drammaturgiaAppuntamento martedì sera a Casalmaggiore con “Ferdinando” di Annibale Ruccello

&&&Cultura SpettacoliOggi alle 18, la galleria Interno18 inaugura la

prima personale di Matteo Giagnacovo allestita fino al 14 marzo. Le 20 carte e tele, medio e gran-de formato, tutte tecniche miste, si caratterizzano per una forte unitarietà. I lavori sono concepiti

attraverso l’uso di texture robuste e corpose; colori accesi e vibranti trattati con gesto istintivo, immediato; le figure sono spesso avvolte da aloni, geometrie di colore e superfici applicate che diventano parti integranti del soggetto.

Da oggi le operedi Giagnacovoin esposizione

Incontri su don Primo Mazzolari

Ultimo appuntamento della rassegna “Cinema a teatro”: si proietta sul palcoscenico del te-atro San Domenico di Crema, domani alle ore 17, il film del 2011 di Nuri Bilge Ceylan “C’era una volta in Anatolia”, vincitore

del Gran Prix di Cannes. Nel cuo-re della steppa dell’Anatolia – colline e strade sempre uguali di un paese diviso tra tradizionali-smo e modernità – un assassino cerca di guidare dei poliziotti, un commissario, un procuratore e

un medico verso il luogo dove ha sepolto la sua vittima. Così com-menta Marco Viviani, curatore della rassegna: «Una metafora dell’assurdo che lascia stupefat-ti per l’originalità e la forza sug-gestiva delle immagini». Si con-

clude così anche quest’anno la rassegna “Cinema a teatro” do-po appuntamenti interessanti per approfondire una cultura cine-matografica assolutamente indi-spensabile per chi voglia vivere l’arte del presente.

Ultimo dei cinque appun-tamento con Luigi Ottoni per “Il sipario e lo sguardo”, con-ferenza-storia del teatro, rac-contata sul palcoscenico del San Domenico di Crema, che si concludono con l’incontro di mercoledì 6 febbraio alle ore 18. Dalle forme del dramma greco alla commedia dell’arte; dal teatro inglese di Shakespe-are al classicismo francese di Molière; dal tea-tro borghese alla modernità e alle a v a n g u a r d i e . «Perché ognuno - chiosa Luigi Otto-ni - possa esplo-rare nuove ipote-si sul teatro e la sua storia, realiz-zare diverse con-nessioni e possi-bilità; provare a gettare uno sguar-do alla disperata bellezza, a quella bellezza terribile e pericolosa che si “nega” tra le pieghe di un sipario; quella bel-lezza amara di cui parlava Rim-baud per cui anche la tragedia è bella». Una serie di appunta-menti che impreziosiscono la programmazione del teatro San Domenico nella sua funzione non solo di rappresentare lo spettacolo del teatro, ma anche di spiegarlo e di mostrarne tut-

ta la carica artistica di creatività e di innovazione.

JUNIOR Mercoledì 6 febbra-

io alle ore 10 per la rassegna “Junior” - teatro per le scuole, va in scena al San Domenico lo spettacolo “La pecora nera”. Si tratta di un progetto teatrale ideato, diretto e interpretato da Daniel Gol, Laura Marchigiani e Alessandro Nosotti. La peco-

ra nera rappre-senta l’accezio-ne, avvolta in un modo tutto suo, intenta a giochi solitari e fanta-siosi, con com-pagni di viaggio diversi. La peco-ra nera sperimen-ta la diversità e la voglia coraggiosa di non lasciarsi cambiare. Il greg-ge, invece, rap-presenta l’ugua-glianza ordinata

e solo il numero è la sua for-za. Un prato verde per raccon-tare (ai più piccoli) la socie-tà e la vita. La rassegna Junior vive quest’anno una edizio-ne di particolare fortuna, riu-scendo ad accostare, nume-rosi, per la prima volta al tea-tro bimbi e giovani adolescen-ti ampliando così l’offerta edu-cativa scolastica.

La nuova stagione di “Alice nella città” si arricchisce della rassegna teatrale “Un teatro da cercare in una nuova sala teatra-le”, che si aprirà nella sede di via Cappi a Castelleone, questa sera con “Infactory”,

spettacolo della compagnia Teatrostalla. Si tratta di un ciclo di otto spettacoli caratte-rizzati da temi e tecniche varie, sguardi sul-la contemporaneità, poesia, letteratura e storia e che compongono gli elementi di

un cartellone ricco di suggestioni e spunti. Ancora una volta l’iniziativa di “Alice” mette in campo la contemporaneità musical-tea-trale nei suoi aspetti di massima creatività , innovazione e sperimentazione

Nuova rassegna teatrale ad “Alice nella città”: in scena “Infactory”

Il sipario e lo sguardo,ultimo appuntamento

La storia artistica di Wlady Sacchi in mostraInaugurazione questa sera negli spazi del chiostro del teatro San Domenico

uesta sera alle ore 17 negli spa-zi del chiostro del teatro San Domenico a Crema, si apre con l’inaugurazione ufficiale una nuo-va mostra del pittore cremasco

Wlady Sacchi. Ogni anno Sacchi presen-ta una sua mostra, ma stavolta si tratta di una’esposizione particolarmente importan-te perché raggruppa quadri (una sessanti-na) che illustrano la sua opera di artista a partire dagli inizi dei primi anni Sessanta fino agli ultimi anni: una mostra antologica.

«Wlady Sacchi è un pittore che onora il suo mestiere in una sintesi mirabile fra tra-dizione e modernità», ha citato Giovan-ni Marotta, presidente della Fondazione S. Domenico, presentando l’artista - con una grande padronanza tecnica ma anche con una lettura profonda della realtà”. Wlady Sacchi, da parte sua, ricorda le tappe prin-

cipali della sua (lunga) carriera di artista, dalla prima controversa mostra a Crema, alle importanti mostre a Milano o a Berga-mo, per citare le più note. Questa mostra antologica infatti vuol essere l’illustrazione di un sogno d’artista durato decenni, che è riuscito a fare della sua vita un’esperien-za unica in grado con la sua arte di rive-lare “arcani messaggi o qualche verità da lasciar trasparire dalle pieghe dell’apparen-te insignificanza delle cose” (Mario Marub-bi). Le ultime opere di Sacchi, infatti, dipin-gono un presente pieno di rottami, di bidoni vuoti, un paesaggio degradato per mostra-re il pari degrado della società consumisti-ca, specchio della (irreversibile) decadenza artistica e morale. L’atto creativo, così, in Wlady Sacchi, non è mai scindibile dall’im-pegno civico.

Tiziano Guerini

Q

Martedì 5 febbraio alle ore 20.30, la stagione di pro-sa del Teatro Ponchielli, propone uno spettacolo che rientra nell’ambito della rassegna “Diversamente”, il filone che dà spazio a nuovi linguaggi registici, autori contemporanei, giovani talenti, nonché a messe in sce-na rinnovate ed attuali. Ed ecco, ancora una volta, un autore contemporaneo, Alan Bennett, con “The history boys”, diretto dagli storici fondatori della compagnia Teatridithalia, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. E’ una storia di oggi “The history boys”, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di 6 Tony Award e trasfor-mata in film nel 2006. Sulla scena, si esibiscono otto giovani attori nell’interpretazione di un gruppo di ado-lescenti alle prese con gli esami di ammissione agli esclusivi college di Oxford e Cambridge: sono ragazzi molto diversi tra loro ma fortemente affiatati: dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, fino al fragilissimo Po-sner, innamorato - per nulla segretamente - di lui. Hec-tor, il professore di inglese (interpretato da Elio De Ca-pitani) e Mrs Lintott, la professoressa di storia (Ida Marinelli) hanno cercato di stimolare la loro curiosità andando oltre percorsi consueti e preconfezionati, infi-schiandosene del prestigio della scuola, delle tradizio-ni e delle convezioni. Ma il preside (Gabriele Calindri) è di tutt’altro avviso e, per la fama del suo istituto, li vor-rebbe tutti ammessi alle Università più prestigiose. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un agguerrito professore (Marco Cacciola), inca-ricato di dare una “ripulita” al loro stile, renderlo raffina-to, “giornalistico” e spendibile al “supermercato del sapere”. Uno spettacolo in cui si parla di letteratura, poesia, filosofia e si disserta sul cinema...

“The history boys”per Diversamente

Cinema e teatro propone il film “C’era una volta in Anatolia”

Un momento dello spettacolo

Secondo appuntamento con la rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”, la rassegna dedicata ai più piccini e alle loro famiglie. Domani alle 16, il Tea-tro del Buratto porta in scena “Gioca giocattolo” di Franco Spadavecchia, testo di Beatrice Masini e regia di Jolanda Cappi e Giusi Colucci. Il pagliac-cio, l’orsacchiotto, una bambola arrivata per sbaglio e pochissimo usata e “l’amico immaginario”… Ecco i protagonisti di questa storia. I giocattoli sono sempre pronti a soddisfare ogni desiderio del bambino e lo conosco-no bene perché lo vedono crescere, ma quando lui non c’è loro giocano davvero, scherzano e sognano. Un giorno il bambino confida all’amico immaginario la sua paura per l’arrivo di una sorellina... Così i genitori gli regalano un giocattolo nuovo. Ora sono i vecchi giocattoli ad aver paura di finire dimenticati in una soffitta, in un scatolone e poi alla discarica…

“Gioca giocattolo” al Ponchielli

La presentazione della mostra

Page 21: Il Piccolo 2 febbraio 2013

" polemica

e i sottopassi di Stazione cavae picenengo dove sono finiti?

Signor direttore, sono costretto a denunciare l’incom-prensibile dimenticanza della Giunta del Comune di Cremona per aver escluso Stazione Cava e Picenengo dai progetti per l’eliminazione dei passaggi a livello. Infatti, appare gravemente pregiudizie-vole per la realizzazione del raddoppio del binario Cremona-Cava, che la Giunta non abbia dato incarico a Centro Padane di progettare, insieme alla rimozione delle barriere di S. Felice, via Brescia e via Persico, anche i sottopassi di Stazione Cava e Picenengo. Tale “dimen-ticanza” è in palese contraddizione con le affermazioni del vice sindaco Malvezzi che lo scorso 23 ottobre dichiarava pub-blicamente che il rinvio del raddoppio ferroviario al 2014 era “solo tecnico” e che era «da fugare ogni dubbio circa la volontà dell’amministrazione di realizza-re questa opera fondamentale e strategi-ca per i pendolari della linea Cr-Mi e per l’area industriale portuale”. Invece, emerge al contrario che, se mai per il 2014 Rfi, Regione, Provincia e Comune di Cremona riuscissero davvero a trovare i 17 milioni di euro necessari per il rad-doppio, a quel punto mancherebbero i progetti per i due sottopassi di Cava Stazione e Picenengo, col bel risultato che, se pure finanziati, non potrebbero essere realizzati così bloccando di fatto tutta l'opera! Chiedo pertanto che la Giunta del Comune di Cremona colmi tale carenza, subito affidando a Centro Padane anche la progettazione, almeno preliminare, dei sottopassi di Stazione Cava e Picenengo.

Giorgio albera Presidente del cda

Porto-Polo Logistico di Cremona srl***

" queSito

meglio i sottopassio il “mutuo sociale”?

Gentile direttore, Casapound Italia lotta da sempre contro l’emergenza abitativa in cui versano migliaia di italiani. Anche a Cremona, su 549 domande presentate da famiglie bisognose per ottenere alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono state accet-tate solo 46 domande. Questo significa che ci sono almeno 500 famiglie che rischiano di non avere un tetto sopra la testa. Gli alloggi gestiti dall’Aler, spesso sono indisponibili perché bisognosi di ristrutturazioni, ma i fondi, notoriamen-te, scarseggiano. Tuttavia in questi stes-si giorni si sono trovati dei fondi per eli-minare 7 passaggi a livello tra Cremona e Mantova, per un costo approssimativo di 13 milioni di euro. Denaro che avreb-be potuto essere speso meglio, tenendo presenti altre priorità. In questo momen-to di grave crisi, Casapound Italia vuole ribadire l’importanza del diritto alla pro-prietà della casa. Continuiamo a soste-nere che la nostra proposta del “mutuo sociale” sia l’unica possibile soluzione a questo grave problema. Cos’è il mutuo sociale? E’ una proposta di legge che intende creare un ente che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non pro-prietarie, con la formula, appunto, del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, non superiore ad un quinto delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoc-cupazione, una rata che non passa attraverso le banche, ma da finanzia-menti comunali, provinciali o regionali. Sette minuti attesa in meno, possono valere centosessanta case in più?

casapound italia cremona***

" preSa di poSizione

i tagli alla cultura devonoessere condivisi col territorio

Egregio direttore, siamo tutti consapevoli che in questi anni gli enti locali sono stati pesante-mente colpiti da tagli e da restrizioni, in particolare alle Province si è chiesto di ridurre i propri bilanci del 25%, impo-nendo alle stesse di colpire alcune spe-

cifiche spese considerate “aggredibili”.La situazione è pertanto pesante, per queste ragioni sarebbe utile garantire un maggiore confronto rispetto alla even-tuale volontà di cancellare quasi com-pletamente il contributo della Provincia di Cremona al mondo della cultura cre-monese. Non è intenzione nostra stru-mentalizzare, in questi anni abbiamo infatti apprezzato e sostenuto il lavoro della Giunta, volto a rendere più omoge-neo e più efficace il sistema bibliotecario provinciale, tuttavia su alcune partite importanti non vediamo particolare attenzione e soprattutto manca un ruolo centrale di regia e di coordinamento da parte dell’amministrazione e una gover-nance efficace fra istituzioni. Ricordiamo che lo scorso anno la giunta Salini aveva predisposto un progetto strategico indi-rizzato al territorio che è tuttavia rimasto nel cassetto. Questo documento aveva il limite di circoscrivere le politiche cultu-rali in una semplice ottica di marketing territoriale, questo approccio non è esaustivo, anzi è l’errore che molti governi locali commettono quando affrontano le potenzialità dello sviluppo correlato alla cultura. Pertanto a partire dalla consapevolezza che i problemi delle politiche culturali del nostro territo-rio vengono da lontano e che oggi sarebbe ancora più sconveniente ragio-nare su progetti ambiziosi, ma irrealizza-bili o al contrario adagiati su una mera logica di risorse a pioggia, siamo però altrettanto consapevoli che una decisio-ne drastica di questa portata che colpi-sce alcuni presidi importanti del nostro sistema culturale (la Fondazione Stra-divari, la Monteverdi, il Folcioni) deve essere immediatamente condivisa all’in-terno del consiglio provinciale e soprat-tutto con il territorio.

andrea Virgilio Capogruppo del Pd

in consiglio provincialeVera castellani

Consigliere provinciale del Pd***

" lamentela

Basta con le inutile promessedei politici in campagna elettorale

Gentile direttore, personalmente sono stufa di sentir par-lare di Imu in campagna elettorale. Da Berlusconi, quando con un’azione da kamikaze tolse l’Ici all’ultimo minuto per farla in barba a Prodi, al prof. Monti che promette “mare e monti”, mi si conceda il bisticcio di parole, riduzione dell’Imu compresa. E ci si meraviglia se avanza l’antipolitica? Ma per chi ci prendono

questi signori, nessuno escluso, che nulla hanno ancora pagato per la crisi? Non basta allettarci con lo specchietto dell’Imu per invogliarci ad andare a vota-re per questo o quel politico, tra l’altro senza aver cambiato la legge elettorale. L’Italia è piena di cavalli di battaglia da cavalcare anche più importanti, dalla lotta contro la corruzione dei partiti, all’immoralità, dal degrado ambientale, allo spreco di denaro pubblico, dalla lotta contro mafie, ’ndrangheta e camor-ra, alla disperante perdita dei posti di lavoro. Ne aggiungiamo altri? Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. E questi reitera-tamente sparano il loro ballon d’essai con l’Imu? E’ forse l’unica tassa esisten-te che ci pesa sulle spalle? Per cortesia, se rinnovamento ci deve essere, inco-mincino con l’essere seri ed onesti, soprattutto nei nostri confronti a partire dalle promesse, tasse e Imu comprese.

lucia zanotticremona

***

" appello

Fermate la produzionedi pellicce nella moda

Egregio direttore, anche quest’inverno abbiamo visto pro-porre una moda crudele, quella delle pellicce. Se negli ultimi anni la pelliccia come capo intero di abbigliamento è tramontata, è fiorita invece quella degli inserti su colli di giubbotti, bordi, polsi e persino di borse profilate, se non addirit-tura interamente di pelliccia, che non servono certo a scaldarsi. Se un tempo serviva a questo, da molti anni non è più necessaria in quanto validamente sosti-tuita da altri materiali non di origine ani-male. La Lega AntiVivisezione ritiene che azioni come quella di Dovera non serva-no a diffondere l’idea di un modo diverso di vivere nel rispetto degli animali e dell’ambiente. Come documentato dalla Lav nel dossier “The environmental impact of mink fur production” (disponi-bile online), la produzione di 1 kg di pel-liccia di visone causa un impatto ambientale di gran lunga maggiore rispetto alla produzione di 1 kg di un prodotto alternativo come cotone, acrili-co, lana. Le persone sensibili verso tali temi dovrebbero essere messe al cor-rente di quanta sofferenza indossano dietro ogni singolo capo di pelliccia: anche se gli allevamenti rispettano gli standard europei di detenzione degli animali, sono comunque costretti a vive-re in piccole gabbie metalliche e a mori-re, per mano degli allevatori, con metodi che comportano altissima sofferenza.

Per fortuna ci sono anche segnali di cambiamento: l’Olanda ha vietato lo scorso dicembre gli allevamenti di pellic-cia, affiancandosi ad altri Paesi europei; diverse case di moda hanno optato per materiali sintetici che non tolgono nulla all’esteriorità e nello stesso tempo non comportano il sacrificio di esseri viventi senzienti. La campagna Lav 2011 ha riscosso grande successo con la raccol-ta di oltre 60mila firme per chiedere la messa al bando degli allevamenti di pel-liccia. Per chi vuole saperne di più invi-tiamo a visitare www.lav.it

Gruppo lav cremona ***

" propoSta

ormai è indispensabileuna politica dello sport

Egregio direttore, abbiamo letto con estremo interesse l’intervento del prof. Stassano, di cui condividiamo appieno lo spirito ideale che lo muove, oltre alla sostanza delle considerazioni critiche e delle indicazioni strategiche in esso contenute. Così come è vero che il mondo della politica non può più reggersi sulle promesse di impegno dei partiti sulle questioni stori-che irrisolte (le riforme istituzionali e sociali), è altrettanto innegabile che al mondo dello sport non bastano più le performance dei suoi campioni, ovvero le “passerelle” televisive e giornalistiche dei suoi protagonisti strapagati. Servono i fatti, scrive Stassano, e cioè interventi strategici sul sistema sportivo che pro-ducano una nuova cultura dello sport che tenga conto e valorizzi tutte le fasi della vita umana, dal bambino all’anzia-no, e aggiungiamo noi un nuovo assetto di poteri e responsabilità ed una diversa distribuzione delle risorse economiche nella struttura dello sport italiano. Serve una vera riforma dello sport e pertanto una svolta nella politiche nazionali per lo sport. Serve un Ministero con portafo-glio, che sappia coordinare gli altri com-parti governativi interessati allo sport (sanità, Welfare, Ambiente, Turismo, Lavoro, ecc.) che dia indirizzi e promuo-va campagne nazionali e serve una leg-ge-quadro che definisca una volta per tutte ruolo e funzioni delle Regioni e degli Enti Locali, gli impegni del Coni come agenzia tecnica dello sport e dell’associazionismo sportivo nelle sue diverse articolazioni (federazioni ed enti di promozione). Una riflessione va aperta anche nella nostra città, dove non pos-siamo accontentarci del titolo di “Città europea dello sport” mentre le strutture comunali soffrono di scarsa manutenzio-

ne. Occorre mettere in campo l’ambizio-ne di “ripensare lo sport” con progetti concreti di sviluppo del patrimonio umano e materiale esistente.

Goffredo iachetti Presidente provinciale Uisp

natale azziniDirigente provinciale Uisp

***

" Bordo e Sel

migliorare la scuola pubblicaè uno dei nostri impegni

Gentile direttore, la scuola pubblica sarà una delle priorità della nostra prossima azione di governo. E’ uno dei settori fondamentali su cui puntare per il rilancio formativo, culturale e occupazionale del Paese, anche per questo è giusto innalzare l’età relativa all’obbligo scolastico. Per fare ciò abbia-mo bisogno di nuovi insegnanti e propo-niamo un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, intendiamo reintrodur-re il tempo pieno, le ore di laboratorio, la presenza di insegnanti di sostegno e garantire la formazione dei docenti durante tutto il percorso lavorativo. Per una scuola moderna, all’altezza del livello medio europeo, dobbiamo anche porre al centro della nostra azione l’attuazione di un piano di riqualificazione, messa in sicurezza e ammodernamento delle scuole attraverso un fondo unico per l’edilizia scolastica che raccolga tutte le risorse ora bloccate o disperse. Questo è il mio impegno, chiaro e forte, che pren-do nei confronti degli studenti e delle loro famiglie, del personale che lavora nelle scuole, degli amministratori locali che quotidianamente devono fare fronte a situazioni spesso ingestibili per la man-canza di fondi. E' per questo che sotto-scrivo un Piano straordinario a favore dell’edilizia scolastica pubblica.

Franco BordoCaondidato alla Camera

per Sinistra Ecologia Libertà***

" VerSo le elezioni

a cremona servono condidatilocali e non certo la Santanché

Gentile direttore, in questi giorni è difficile non commenta-re la scelta del Pdl di riavere come capo-lista Daniela Santanché nel nostro colle-gio, dimostrando, con la scelta delle candidature, di essere un partito allo sbando continuando a subire le decisioni direttamente da Berlusconi. A Cremona lunedì in Sala Mercanti, durante la mani-festazione organizzata da Rete Impresa Italia, c’erano i candidati e le candidate alle elezioni regionali e nazionali del Pd, scelti in modo democratico. Erano pre-senti pure i candidati nelle liste alla Camera dei Deputati o al Senato del Pdl, quelli in posizioni ineleggibili, ma brillava per la sua assenza la capolista Santanché. Daniela Santanché, già can-didata ed eletta nel lontano 2006 in pro-vincia di Cremona, in un collegio extra residenza, si è rivelata già in quegli anni distante e ininfluente per Cremona. Ora, come allora, molto concentrata in altre attività politiche e economiche. Io credo che la strategia usata in televisione in questi anni dall’ex sottosegretario del governo Berlusconi, di urlare, insultare, non rispondere alle domande, sollevare argomentazioni molto opinabili, non incanti più nessuno, così come il suo curriculum politicamente controverso: da An, alla destra di Storace, al Pdl. Per non parlare della sua idea di donna in politica: sobrietà, pienezza di diritti per tutte le donne, un welfare che favorisca l’occu-pazione femminile, riduzione dei costi della politica, etc. A Cremona c’è biso-gno di candidati locali e non di paracadu-tati, candidati che conoscano il territorio e i loro problemi. Quelli nelle liste del Pd sono molto conosciuti e apprezzati sul territorio, sono 8 di cui 5 donne, un gran risultato. La politica cremonese necessi-ta di credibilità e di donne, forti e autore-voli, che si impegnino a modificare e migliorare la realtà, ad agire una effettiva democrazia paritaria nelle istituzioni, nella vita economica e sociale. Si cambia la politica se le donne coraggiose avran-no voce, forza e determinazione.

alessia manfrediniCandidata del Pd alla Camera

Collegio 3 Lombardia

Buongiorno avvocato, il mio gatto si è intrufolato nel giardino del mio vicino di ca-sa ed è stato ucciso dal suo cane. Vorrei sapere se posso chiedere il risarcimento dei danni materiali e morali per la perdita del mio amato gatto.

matteo***

Il danno prodotto dagli animali è regolato dalla fatti-specie di cui all’art. 2052 del codice civile, secondo cui “il proprietario è responsabile dei danni cagionati dall’ani-male, salvo che provi il caso fortuito”. E’ opinione comune in dottrina ed in giurispruden-za che tale disposizione pre-veda un caso di responsabi-lità oggettiva, fondata non sulla colpa, ma sul rapporto di fatto con l’animale. Le ori-gini di questa norma sono antichissime e risalgono al primo codice di legge dei la-tini: le XII tavole, databili in-torno al 450 a.C., nelle quali era contemplata la cosiddet-ta “actio de paupere”, in base alla quale il danno cagionato dall’animale era considerato un illecito civile ed era punito con un’ammenda (pena pe-cuniaria) a carico del padrone dell’animale. Quest’ultimo, tuttavia, poteva evitare il ri-

sarcimento in denaro, trasfe-rendo al danneggiato la pro-prietà dell’animale che aveva causato il danno. Il padrone dell’animale non aveva alcu-na scusante, né per caso for-tuito, né per forza maggiore. Solo nel VI secolo d. C., qua-si mille anni dopo le XII tavo-le, sotto l’Impero di Giustinia-no, nel procedere alla revisio-ne delle leggi dello Stato Romano, i compilatori intro-dussero un’attenuazione. In particolare, il padrone poteva evitare il risarcimento in de-naro o la consegna dell’ani-male, se dimostrava che il comportamento di quest’ulti-mo, da cui era derivato il dan-no, era “anormale”. In questa attenuazione possiamo scor-gere l’origine dell’attuale scu-sante per caso fortuito. Tor-nando ai giorni nostri, pertan-to, il possessore di un anima-le che abbia causato un danno può evitare il risarci-mento se il fatto è dipeso in-tegralmente dall’azione di terzi totalmente estranei alla sua attività, o se esso è con-seguenza esclusiva del com-portamento colposo del dan-neggiato. Il proprietario dell’animale potrà altresì an-

dare esente da responsabilità se fornirà la prova del caso fortuito, ossia dell’esistenza di un fattore esterno, impre-vedibile, inevitabile, assolu-tamente eccezionale, che ha determinato l’evento lesivo e che sia idoneo ad interrom-pere il nesso di causalità tra il comportamento dell’animale e l’evento lesivo. Ne conse-gue che per i danni cagionati dall’animale al terzo, sia esso una persona o un animale, il proprietario risponderà in ogni caso e in toto, a meno che non dia la prova appunto del caso fortuito. Se la prova liberatoria richiesta dalla nor-ma non sarà fornita, il pro-prietario dell’animale sarà tenuto a ristorare il danneg-giato per il danno subìto, danno sia patrimoniale che morale, quest’ultimo derivan-te dal patimento psicologico ingenerato dall’evento lesivo. La giurisprudenza appare or-mai consolidata nello stabilire che il patimento derivante dalla morte del proprio ani-male, se causato da un terzo, è produttivo di danni morali. In particolare, ai sensi dell’art. 185 del codice penale, “l’atto illecito che determina la ma-

lattia o la morte di un animale da compagnia è fatto produt-tivo di danni morali nei con-fronti di chi lo accudiva e ne aveva cura, in ragione del coinvolgimento in termini af-fettivi che la relazione tra l’uo-mo e l’animale domestico comporta, dell’efficacia di completamento e arricchi-mento della personalità del-l’uomo e quindi dei sentimen-ti di privazione e di sofferenza psichica indotti dal compor-tamento illecito” (Pretura Ro-vereto 15 giugno 1994). Nel caso di specie, il proprietario del cane che ha aggredito mortalmente il suo gatto, do-vrà rispondere dei danni ca-gionati dal proprio cane ai sensi dell’art. 2052 c.c., ma certamente l’introduzione for-tuita del gatto nel giardino del vicino di casa potrebbe costi-tuire una causa di esclusione della responsabilità.

*avvocato Stabilitoe mediatore civile

[email protected]

Cane aggredisce: proprietario risarcisce salvo il caso fortuito

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] & Opinioni Sabato 2 Febbraio 2012 21

Page 22: Il Piccolo 2 febbraio 2013

invecchiamento della popolazione porta con sè anche un incremen-to dei malati cronici. Tra queste anche i dia-

betiti di tipo 2, affetti da una pato-logia che oggi è sempre più diffu-sa e che comporta notevole cari-co assistenziale in termine di visi-te, controlli e terapie.«Si tratta di una malattia metabo-lica caratterizzata da un'alterazio-ne nell'utilizzo del glucosio. Il dia-bete 2 si manifesta con l'incre-mento della glicemia nel sangue, e questo può dipendere: o da una diminuzione della produzione di insulina da parte dell'organismo, o dall'incapacità dell'insulina stessa a svolgere la propria fun-zione» spiega la dottoressa Patri-zia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell'Ospe-dale di Cremona. «Il diabete è una malattia evolutiva, che può cam-biare nel corso degli anni: per questo anche la terapia va riade-guata periodicamente alle nuove esigenze del paziente».

Come agisce la terapia?«Il suo scopo è di mantenere la

glicemia del paziente vicino ai va-lori di riferimento, che sono 90-130 prima dei pasti e inferiore a 180 dopo i pasti, in genere. Per talune persone, poi, questi valori variano in base all'età, alla durata della malattia, alle complicanze, ecc. L'importante dunque è che il paziente abbia ben chiari quali siano i propri obiettivi».

Quali sono le nuove frontiere della terapia?

«Negli ultimi anni sta emergen-do un nuovo modo di intendere la strategia terapeutica: la cosidetta "target terapy". Si tratta di effet-tuare una terapia che sia sempre più precoce e che punti al rag-giungimento degli obiettivi del

singolo paziente. Quindi se con un determinato farmaco non ven-gono raggiunti tali obiettivi, biso-gna correggere il tiro. Natural-mente qualsiasi approccio tera-peutico deve essere accompa-gnato da un corretto stile di vita dal quale non si può prescindere».

Quali sono i principali farma-ci per questa patologia?

«Ve ne sono di diversi tipi. Quello più noto è la metformina, un tipo di farmaco insulinico-sen-sibilizzante, che viene utilizzato da oltre 50 anni ed è indicato se non vi sono complicazioni come l'insufficienza renale. Ci sono poi i farmaci secretagoghi, che hanno la funzione di "spremere" l'insuli-na dalla milza. Essi però hanno un effetto collaterale di cui bisogna sempre tenere conto: possono in-fatti portare a episodi di ipoglice-mia, i quali a volte favoriscono eventi cardiovascolari. Inoltre possono provocare aumento di peso.

Negli ultimi anni si sono sco-perti nuovi farmaci, le cosidette incretine: si tratta di ormoni ga-strointestinali prodotti dalle cellu-le dell'intestino tenue dopo ogni pasto. Quando si ingesiscono dei cibi l'attività incretinica provoca l'incvremento dell'insulina e la soppressione della produzione di

glucagone (che ha funzione iper-glicemizzante). La scoperta di questa classe di ormoni, che ha come capostipite il Glp-1, ha por-tato a capire che nel paziente dia-betico l'attività di tale ormone è ri-dotto. Per di più esso ha una du-rata molto breve perché viene inattivato in pochi minuti dall'en-zima Dpp-4. I farmaci introdotti sono quindi degli omologhi del Dpl-1, sono di tipo iniettivo e han-no un effetto sia sul controllo del-la glicemia ma anche sullo stoma-co e sui centri della fame, deter-minando un calo di peso.

Esiste poi un secondo gruppo di farmaci che hanno la funzione di inibire l'ensima Dpp-4. Quest'ultimi si utilizzano per via orale, hanno un'ottima tollerabili-tà, non provocano aumenti di pe-so nè ipoglicemie. Naturalmente si possono associare alle altre ca-tegorie di farmaci già noti, e sono indicati anche per chi soffre di in-sufficienze renali. Inoltre, a diffe-renza dei secretagoghi, hanno un effetto protettivo nei confronti del-le cellule del pancreas. Per questi motivi sono particolarmente indi-cati per i pazienti anziani».

Quali sono i prossimi passi della ricerca in ambito diabeto-logico?

«Si sta sperimentando un far-

maco (Dapagliflozin) che agirà a livello renale e che potremo con-siderare il "diuretico del gluco-sio": esso aiuterà infatti ad espel-lere il glucodio dalle urine. Nel campo delle insuline, invece, stanno progredendo gli studi su un nuovo farmaco insulineo, che è un omologo basale dell'insulina e che ha una durata di azione su-periore alle 24 ore, con un effetto metabolico distribuito in maniera uniforme nel corso della giornata. Questo abbassa il rischio di ipo-glicemie».

In conclusione...«Nella cura del diabete oggi

abbiamo a disposizione tanti nuo-vi strumenti, e la scelta terapeuti-ca viene effettuata in funzione della persona: età, condizioni cli-niche, lavoro, durata della malat-tia, ecc. Poiché è determinante mantenere stabile la glicemia du-rante tutta la giornata, è impor-tante che gli auto-controlli domi-ciliari vengano effettuati secondo schemi ben precisi, predisposti dal medico.

Con l'andare del tempo, qualo-ra si sovrappongano complicanze gravi, i farmaci assunti per via ora-le possono risultare insuddicienti e controindicati. In quei casi deve essere utilizzata la terapia insuli-nica».

L’

Salute22

Nuove frontiere nella cura del diabete

Sabato 2 Febbraio 2013

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Gentilissima dottoressa mi sto preparando ad

un periodo dove cambieranno molte co-se. Fra poco tempo cambierò casa ma non potrò dedicarmi solo al trasloco, per-ché dovrò continuare a lavorare e occu-parmi della mia bambina di tre anni. Da una parte sono molto contenta per que-sto cambiamento da tempo atteso, dall’altra però sono un po’ preoccupata… Vorrei evitare che questa situazione mi porti a vivere una condizione di stress. Come posso prevenire un probabile disa-gio? Grazie, Maria

Gentile Maria, la invito a riflettere su al-cune questioni implicite nella sua doman-da. Da quanto accennato, mi pare di capire che lei si senta come se stesse affrontando un passo importante e risolutivo. Parlando del trasloco, mi sembra inoltre che lei sot-tolinei come questo cambiamento richieda una sua presenza attiva, specialmente nel

portare avanti più impegni nello stesso tempo, e che le costi una grande fatica.

Lo stress è una reazione generale dell’organismo che dipende dal modo in cui noi percepiamo una data situazione. La persona è “stressata” quando si sente so-praffatta da una situazione e la affronta mettendo in atto strategie che ostacolano, anziché favorire, l’adattamento al cambia-mento. Una di queste potrebbe essere proprio il fatto di “rincorrere le cose”, occu-parsi di faccende concrete come se fosse-ro loro a guidare la sua vita.

Per il momento eviterei di concentrarmi su questa sensazione di “affanno” e prove-rei a guardare altrove. Penso, infatti, che la domanda che lei pone rispetto alla paura di sviluppare una condizione di stress potreb-be diventare un’occasione per riflettere sulle emozioni che suscita in lei il cambiar casa. Da un lato, il timore di non farcela a vivere serenamente questo passaggio si-gnificativo potrebbe esprimere la paura di

non ritrovarsi più in ciò che era prima, di sentirsi “un’estranea in casa propria”. Dall’altro, lasciare la propria abitazione, soprattutto quando si hanno vissuto mo-menti speciali come i primi anni di vita di un figlio, può suscitare tristezza legata a un senso di perdita.

Il passaggio da lei descritto, pur deside-rato e pianificato, non è privo di emozioni conflittuali. Questa complessità delle no-stre emozioni a volte ci confonde e ci lascia perplessi: com’è possibile non essere to-talmente felici per il fatto di andare a vivere in una casa nuova e più confortevole? For-se, però, si può accettare di non sentirsi subito a proprio agio in una situazione nuo-va, perché si ha bisogno di tempo per fa-miliarizzare anche solo con l’idea di aver intrapreso un cambiamento non reversibi-le. Le emozioni che lei prova sono legittime e tutte legate a un momento della sua vita che si sta presentando tanto impegnativo quanto ricco di vitalità.

A cura della dottoressa Michela Barbieri, psicologa, psicoterapeuta familiareLa Psicoterapeuta Risponde...

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208

Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentile naturopata è vero che la pelle ha di-verse funzioni e che se ha tante tossine non fun-ziona bene creando tan-ti problemi? Può spie-garmi un pò tutto que-sto? Le faccio i compli-menti perchè lei è davve-ro brava. Rossana

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected]

Oppure a: [email protected] • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.

• Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

La pelle è l'organo di rivestimento del corpo, formato, dall'esterno verso l'interno, da tre strati: epidermide, derma e ipoderma o tessuto adiposo sottocutaneo, dotato di grande resistenza alla trazione e anche molto elastico. La pelle ha va-rie funzioni: difesa, assorbimento, escrezione e secrezione, sintesi, termoregolazione.percezione sensoriale. Se carica di tossine la pelle invecchia precocemente. Le zone che presen-tano i maggiori ristagni di scorie si arrossano facilmente, an-che con un tocco lieve. In queste zone compariranno ineste-tismi quali: rughe, cellulite, fragilità capillare o semplicemente

un aumento del volume dovuto all'accumulo di grassi e acqua. Un eccesso di tossine può diventare una causa scatenan-

te per la psoriasi, per la dermatite seborroica, per l'acne rosa-cea, ecc. La pelle è un organo delicato e sensibile e risente dello stress, inquinamento, alimentazione errata, abusi in ge-nere, fumo, ecc. La pelle è anche lo specchio dell'anima. E' il confine che ci delimita e fa di noi un'unità, è la parte visibile del nostro corpo, esprime la nostra individualità e su questa noi scriviamo, ogni giorno, in modo inconsapevole, la nostra storia.

Ruggeri: «Si sta sperimentando un farmaco che agisce sui reni come un “diuretico del glucosio”»

La dottoressaPatrizia Ruggeri,

responsabiledel Centro

diabetologico dell'Ospedale di

Cremona

Page 23: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Agricoltura Sabato 2 Febbraio 201323

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 1 FEBBRAIO 2013

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70

1,05-1,25 da macello 1,09-1,19

Kg. pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15

0,75-0,85 0,91-1,01

kg. pv 0,64-0,76pm 1,65-1,85

0,50-0,60 0,75-0,85

kg. pm 2,50-3,00 1,30-1,40 1,44-1,61

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 0,80-1,10

(45-55 kg) 0,75-1,35

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,05-3,60 (pregiate 70 kg) 3,56-4,50

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,60-8,90

kg. 6,85-7,20 6,80-7,25 6,85-7,05 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,70-11,10

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,05-8,25 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,55-12,95

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 244-248 n.q. n.q. (fino) 263-266buono m. n.q.

Tonn. 232 -234 246-247 236-240 242-246

Tonn. n.q. 510-513 501-506 495-503

Tonn. 225-229 231-236

n.q. 264-266

Fino a 65 249–254 Fino a 70 255–260

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 258-260

Tonn. Triticale 268-270Sorgo

271-273

Sorgo nazionale 263-267

Tonn. 174–176 172–173 in sacchi 205-208

169-170

Tonn. n.q.loietto: n.q.

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. n.q. 80-92 Paglia di frum. casc. 45-50

15 kg 3,880 3,900 3,890 3,890

25 kg 2,820 2,860 2,830 2,810

30 kg 2,510 2,565 2,500 2,530

40 kg 2,100 2,150 2,080 2,100

156 kg 1,477 1,535 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,482

176 kg 1,537 1,535 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,537

Oltre 176 kg 1,507 1,510 n.q. (da 11,49480 kg) 1,521

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

l prossimo 6 febbraio a Par-ma ci sarà il secondo ‘faccia a faccia’ tra industriali ed or-ganizzazioni dei produttori, per un confronto partito sot-

to i peggiori auspici per la fissazio-ne del prezzo 2013 del pomodoro da industria nel nord Italia (nel Sud non si è ancora cominciato, dopo un 2012 trascorso in totale man-canza di un accordo).

Interpellata sull’argomento, Bianca Maria Balestreri, vice pre-sidente nazionale e leader regio-nale della Sezione di prodotto di Confagricoltura ha rimarca-to che la storia si ripete, uguale ogni anno. Il primo incontro della scorsa settimana era durato infatti solo cinque minuti: giusto il tem-po di prendere atto della propo-sta formulata dalla trasformazio-ne. I termini dell’offerta sono risul-tati inaccettabili e fuori mercato: 71 euro a tonnellata, in continua caduta libera rispetto agli 84 del 2012 ed agli 88 dell’anno prece-dente, e una riduzione della su-perfice compresa tra il 20% ed il 30%. Su quelle basi il confronto non poteva proseguire, e le quin-

di le Op avevano lasciato il tavolo di confronto.

«Non avremmo nessun proble-ma a ridurre le superfici, se questa fosse - come deve essere - una ‘leva’ per prevenire l’eccesso di offerta e dunque sostenere il prez-zo», ha precisato Balestreri. «Ma se la superfice cala e lo stesso fa il prezzo, è chiaro che qualcosa non funziona». Anche nel corso di un summit sindacale dell’area nord Italia svoltosi a Bologna è emer-

so che il problema è legato «alla scarsa capacità competitiva di-mostrata dall’industria, che non ri-esce a valorizzare adeguatamen-te sui mercati il miglior pomodo-ro trasformato del mondo, fiore all’occhiello del made in Italy. Il prezzo va quantomeno riposizio-nato su livelli di decenza, sotto i quali rimarrà solo il pomodoro di origine cinese; sebbene di questo passo anche in Cina il pomodo-ro verrà pagato più che in Italia».

Le aziende agricole già oggi sono costrette a produrre sotto costo; una situazione con tutta eviden-za insostenibile nel medio e lungo periodo. Come in tutti i comparti agricoli, i costi di produzione con-tinuano a lievitare in misura espo-nenziale (basta pensare a gasolio ed urea), mentre la remunerazio-ne cala...

Un prezzo equo non dovreb-be essere comunque inferiore ai 95 euro a tonnellata: mentre ce ne propongono 24 in meno, e alla fine l’incasso potrebbe pure essere in-feriore. Come era puntualmente accaduto lo scorso anno; quando gli 84 euro pattuiti, alla fine si era-no abbassati ad una media di 76, per il meccanismo delle possibili decurtazioni legate alla qualità e ad altri parametri.

La linea di Confagricoltura, che viene ribadita in ogni occasione di incontro con le Op, ed attorno alla quale si cerca di costruire un fronte quanto possibile vasto ed unitario, prevede proprio questo: riduzione delle superfici associa-ta ad un adeguato aggiornamen-to del prezzo, ma anche chiarezza ‘preventiva’ su quanto verrà corri-sposto ai coltivatori.

Il prossimo 6 febbraio incontro tra industriali e produttori. Confagricoltura: «Ci sia più chiarezza»

I

La Libera Associazione Agri-coltori Cremonesi, nell’ambito della propria attività sindacale di tutela degli associati, aveva raggiunto alcuni anni or sono un importante accordo con Eni (ora Snam Rete Gas). Accordo relativo agli indennizzi spettan-ti agli agricoltori in seguito alla realizzazione di lavori di posa in opera di nuove linee di metano-dotti, e anche per la successi-va rimozione di quelli vecchi. Lo spirito era stato quello consue-to di collaborazione con gli enti pubblici e privati per opere ed interventi di interesse pubblico, tutelando per il meglio i propri

associati. Sono stati infatti sti-pulati accordi prevedenti op-portuni indennizzi sia per la ser-vitù che si viene a creare a se-guito di tali opere, sia in ordine ai lavori di messa in opera, che comportano tempi più o meno lunghi e spesso la distruzione di colture in atto. Spiace do-ver constatare che non sempre i lavori vengono eseguiti a re-gola d’arte, secondo le segna-lazioni degli agricoltori interes-sati, e con parecchie lamentele da parte degli stessi soprattut-to perché i tempi di pagamen-to degli indennizzi si allungano ben oltre quelli pattuiti.

• A cura di Libera Agricoltori •

Metanodotti, accordo con Eni

Si è tenuto presso la Pro-vincia di Lodi un incontro in merito alla centrale idroelet-trica di Castelnuovo-Crot-ta d’Adda, a cui hanno par-tecipato i rappresentanti dei comuni rivieraschi coin-volti (Pizzighettone, Crotta, Castelnuovo, Maleo, Me-leti, Maccastorna, Corno-vecchio), delle associazioni agricole cremonesi e lodi-giane (Coldiretti, Confagri-coltura), dei consorzi di bo-nifica (Dugali Naviglio Adda Serio e Muzza bassa lodigia-na) e del Parco Adda Sud, ol-tre al progettista dell’impian-to, Franco Frosio di Brescia.

Sarà costituita una com-missione formata da tecnici specializzati, principalmente geologi, per studiare con la massima precisione i possi-bili effetti sui terreni agrico-li causati, con l’innalzamen-to della falda, dalla centra-le idroelettrica progettata a Castelnuovo Bocca d’Adda. La commissione sarà forma-ta dalle Province di Lodi e Cremona e ne faranno parte i tecnici incaricati dai Comuni e dalle associazioni agricole,

insieme ai geologi indicati dal progettista. Questo è il primo risultato della riunione tenuta in Provincia a Lodi, convoca-ta dall’assessore all’Ambien-te Elena Maiocchi in accor-do con il collega cremonese Gianluca Pinotti.

L’iter è ancora in una fase preliminare, e successiva-mente saranno affrontati i dettagli del progetto. Per ora i punti fermi dai quali si par-te, comunicati alla Direzione generale per le dighe del mi-nistero delle Infrastrutture, sono l’altezza dello sbarra-mento di 3 metri, la portata di 120 metri cubi al secondo e l’invaso previsto a monte di 3 milioni di metri cubi.

Dopo la presentazione del progetto l’incontro è prose-guito con le osservazioni e i dubbi sollevati da tecnici e politici: diverse le proble-matiche poste sia sul tema ambientale che agronomico. L’innalzamento della falda, in un territorio dov’è peraltro già alta, e le conseguenze sui terreni, sono risultati essere l’aspetto più critico del pro-getto.

Centrale di Crotta d’Adda,si costituisce la commissione Pomodoro, si produce sottocosto

Come accade da molti anni a questa parte, la Camera di Commercio di Ber-gamo ha organizzato la ‘Giornata del mais’ promossa dal l ’assessorato all’agricoltura della Regione Lombardia, con l’intervento dell’assessore Giuseppe Elias. E’ emerso che le rese del mais in Italia ed in Europa sono in calo, ad ecce-zione della Spagna, che sta puntando su coltivazioni ogm. Le tecniche di miglio-ramento genetico del mais, che avevano portato la Lombardia ai vertici del setto-re con rese tra le più alte al mondo, si trovano ora a dover fare i conti con una tecnologia che, a livello mondiale, scom-mette sui semi ogm. Attualmente il 70 per cento del mais commercializzato al mondo è ogm. La maiscoltura ha risenti-to delle condizioni climatiche, che nel 2012 hanno determinato una carenza

idrica nei terreni, e delle infestazioni che hanno colpito le piante, riducendo rese e produzione per ettaro.

Tutto ciò ha portato anche ad un ulte-riore calo del livello di auto-approvvigio-namento che, da una condizione di au-tosufficienza, è progressivamente sceso negli ultimi anni sotto la soglia dell’80 per cento. L’assessore regionale Elias ha spiegato che è necessario invertire la rotta e rilanciare l’agricoltura lombarda e nazionale, partendo dalla coltivazione del mais, che è la più importante com-modity agricola. La coltivazione del mais deve perciò tornare ad essere strategica nelle politiche europee, chiamate ad in-centivare la ricerca e dare efficienza alle aziende, favorendo l’adozione di tecni-che agronomiche innovative e sostenibi-li e costruendo dinamiche di filiera.

Mais, rese in calo in Italia e in Europa. Forte la concorrenza dell’Ogm

Page 24: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Gigi Simoni carica la Cremonesedi Matteo Volpi

n ritorno in grande stile, in stile Simoni per intenderci. «Essere stato in serie A con la Cremonese è stato meglio che allenare l’Inter, gli anni a Cremona sono stati meglio che essere in Coppa Cam-

pioni». Con queste parole, Gigi Simoni ha esordiato nella conferenza stampa ufficiale di presentazione tenutasi ieri pomeriggio presso la sede di via Persi-co. «In un ambiente come questo si può puntare a obiettivi importanti – ha continuato l’ex allenatore grigiorosso, ora nuovo direttore tecnico - il mio pen-siero è quello di costruire e riuscire ad arrivare a dei risultati ragguardevoli. Il mio ruolo? Tutti, prima di agire, devono parlare con me: metterò il massimo impegno. Parlando con Arvedi ho espresso la ferma volontà di essere l’unico e reale responsabile di tut-ta la parte sportiva. La squadra è tecnicamente all’altezza, la società è solida e il centro di lavoro è stupendo. Ringrazio tutti i tifosi per quello che han-no scritto in questi giorni, mi hanno emozionato».

MERCATO Matteo Momentè e Alex Pinardi per provare a offrire un po’ di pepe a ciò che rimane di questa stagione. Questi gli ultimi due volti nuovi che il mercato di gennaio ha regalato ai tifosi grigioros-si. Due nomi conosciuti, sebbene di età e curricu-lum differente, dietro ai quali si celano speranze, ma anche qualche interrogativo. Matteo Momentè, classe ’87, ex promessa ai tempi delle giovanili dell’Inter, è reduce da un lungo infortunio al ginoc-chio, in seguito al quale non è riuscito ad ingranare con la maglia del Varese. Alex Pinardi, trequartista classe 1980 dal curriculum illustre, cresciuto nella fucina di talenti dell’Atalanta e con una carriera che dal 1998 ad oggi lo ha visto collezionare 122 pre-

senze e 12 reti in serie A, 173 presenze e 36 gol in serie B, anch’egli reduce da qualche guaio musco-lare, potrebbe avere ancora la voglia di “usare il cuore” per la causa grigiorossa? A livello di ruoli, Momenté è senza dubbio una punta in grado di completare al meglio sia Djuric che i vari Le Noci, Carlini e Filippini, mentre Pinardi appare sostanzial-mente un doppione di Caridi, ma la sua tecnica di base non si discute. Sta di fatto che ora le frecce

offensive all’arco di mister Scienza di certo non mancano, ma resta da vedere in che modo l’allena-tore deciderà di cambiare tattica per tornare a fare gol specia in una gara molto delicata come quella di domani contro la sorpresa Carpi guidata dall’al-lenatore-rivelazione Daniele Tacchini.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Viotti; Sa-les, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel, Mar-tina Rini; Caridi; Le Noci, Djuric. All.: Scienza.

U

«Siamo partiti col piede giusto, togliendo l’iniziativa ai nostri aversari. Poi dopo il nostro gol il rammarico è di aver sprecato il pallone del 2- 0 e da lì la partita è cambiata e il nostro errore è stato quello di aver concesso troppo campo al Pontisola, che ci ha messo un po’ in difficoltà nella seconda parte di primo tempo, raggiungendo merita-tamente il pari. Dobbiamo crescere nell’essere più concreti sotto porta: in un campionato difficilissimo, sono si-tuazioni che contano molto nell’arco delle partite». Questo è stato il com-mento di mister Venturato al termine della gara di recupero tra Pontisola e Pergolettese finita 1-1, con reti di Martinelli per i gialloblu al 7’ (sontuosa la sua partita) e pari del Pontisola con Crotti al 32’. Sfida al vertice tra la prima e la seconda in classifica che ha richia-mato un folto pubblico sugli spalti dello

stadio di Ponte San Pietro, nonostante la giornata infrasettimanale, con ottima affluenza anche da parte cremasca. Una partita temuta alla vigilia, che ha messo di fronte il migliore attacco del campionato con 52 reti all’attivo e la migliore difesa (quella gialloblu) con solo 20 reti subite. E’ stato un incontro giocato con molta intensità da entram-

be le parti e il pari è stato il risultato più giusto, come hanno ribadito entrambi i trainer a fine match. Dopo la vittoria di domenica scorsa al “Voltini” per 3-1 contro il Sant'Angelo e il pari col Pontisola, la Pergolettese è impegnata domani a Darfo Boario contro la temi-bile formazione bresciana, che dopo il cambio in panchina tra Nember e Melosi, sta vivendo un ottimo momen-to di forma. «Ormai è una costante per noi andare ad affrontare squadre nel loro momento migliore, ma i ragazzi sono pronti e preparati per continuare lottare fino alla fine della stagione», ha affermato Venturato. Da segnalare nel Darfo Boario (reduce dall’amichevole con il Milan di Balotelli) la presenza di un ex gialloblu Lorenzo Mucchetti, che dopo aver lasciato Montichiari, è approdato a stagione in corso nelle file neroverdi. La Pergolettese, invece, do-

vrà fare a meno di capitan Scietti, squalificato dal giudice sportivo per aver raggiunto la quarta ammonizione. Al suo posto dovrebbe giocare il rien-trante Zoppetti, mentre De Matteo è alle prese con un problema al menisco ed è in attesa di sapere se verrà opera-to. Ad inizio settimana, infine, la società ha comunicato l’ingaggio del difensore Michele Lorusso proveniente dalla pri-mavera del Bari, città dove è nato il 22 luglio 1994. Una pedina utile a Ven-turato per completare l’organico.

CLASSIFICA (24ª giornata) Ponti-sola 50; Pergolettese 49; Caronnese 45; Voghera 44; Olginatese 42; Lecco 39; Castellana 38; Montichiari 34; Mapello-Bonate 33; A. Seriate, Alzano Cene, Caravaggio 31; Seregno, Darfo Boario (-1) 30; Fersina P. 26; St. Georgen, Pro Sesto 24; Mezzocorona 14; Sant’Angelo, Trento 13 (-1).

Dopo l’importante pari nel big-match con il Pontisola i gialloblu cercano la vetta

La Pergolettese cerca gloria e punti a Darfo

Il direttore tecnico alla presentazione: «Possiamo ottenere risultati ragguardevoli»

SERIE A (3-2 h 15) Chievo-Juventus (h 12.30), Fio-rentina-Parma, Genoa-Lazio, Milan-Udinese (h 20.45), Napoli-Catania, (2-2 h 20.45), Palermo-Atalanta, Pescara-Bologna, Roma-Cagliari (1-2 h 20.45), Siena-Inter, Torino-Sampdoria (2-2 h 18).

SERIE B (2-2 h 15) Ascoli-Virtus Lanciano (4-2 h 20.45), Brescia-Spezia, Cittadella-Crotone, Grosseto-Padova, Livorno-Pro Vercelli, Novara-Cesena, Reggina-Verona (1-2 h 20.45), Sassuolo-Empoli, Ternana-Bari, Varese-Modena, Vicenza-Juve Stabia.

La Juventusrischia moltoa Verona

SPORTSPORTSPORTlo

LEGA PRO

SERIE D

PROMOZIONELe Noci impegnatonella gara d’andata(foto © Ivano Frittoli)

ECCELLENZA Rivoltana col Base 96

Due pareggi dal sapore diverso. Quello del Crema contro il Real Milano (1-1) rap-presenta un’occasione persa per i nerover-si, che escono momenteaneamente dalla zona playoff. Inutile il gol di Dario Pelizzari, che ha illuso la squadra di Lucchetti, che domani è impegnata sul campo del Cisera-no, secondo in classifica. Un esame per misurare le reali ambizioni del Crema. Posi-tivo invece il pirotenico 3-3 con il quale la Rivoltana (in gol Sala due volte e Divella) è rimasta imbattuta a Cavenago. Una prova di orgoglio dei rivoltani, importante nella lotta alla salvezza, a patto che domani arri-vi una vittoria contro il Base 96.

CLASSIFICA (19ª giornate) Giana 48; Ciserano* 43; Sancolombano 37; Cavena-go 33; Trevigliese, Sondrio 32; Crema 31; Desio 26; Mariano, Base 96 25; Ardor Laz-zate 24; Arcellasco, Rivoltana 19; Valle Brembana, Real Milano* 18; Zanconti 10; Giussano 7; Cantù 2. (*una gara in più)

Crema, duro esamecontro il Ciserano

La Casalese deve farepunti con la Medesanese

Dopo la positiva trasferta a Brescello, culminata con un pareggio a reti bianche che per la Casalese significa la prima gara senza reti subite da un mese a questa parte, i biancocelesti si preparano ad af-frontare un tour de force decisivo per la salvezza. La prima fatica è lo scontro casalingo di domani pome-riggio (ore 14.30 in Baslenga) contro la Medesanese, che in classifica ha otto punti in più dei maggiorini. Memore del poker subìto nella gara d’andata, il team di mister Agazzi dovrà garan-tire gli standard difensivi mo-strati a Brescello, provando ad armare meglio le bocche da fuoco offensive, apparse sotto tono a gennaio: in tre partite, solo un gol all’attivo, quello del momentaneo pareggio di Scordamaglia (nella foto) a Ciano d’Enza, vanificato dal 2-1 reggiano. Mercoledì, tre giorni dopo la gara con la Medesanese, i biancocelesti saranno in cam-po al “Ferrari” contro la Langhiranese, nel recupero della prima giornata di ritorno slittata per neve: uno scontro diretto a tutti gli effetti.

CLASSIFICA (18ª giornata) Castellana, Meletole-se 36; Arcetana 34; Montecchio 31; Povigliese 29; Castelnovese 28; Medesanese 24; Brescello, Borgo-novese Cadelbosco, Carignano 23; Falk 22; Ciano 21; Langhiranese, Traversetolo 18; Bobbiese, Fabbri-co 17; Casalese 16.

Simone Arrighi

AlbinoLeffe-CuneoCremonese-CarpiLecce-TrevisoPavia-San MarinoPortogruaro-ComoReggiana-Feralpi SalòSudTirol-LumezzaneTrapani-Virtus EntellaRiposa: Tritium

Trapani 35Lecce 34Carpi 31SudTirol 30Virtus Entella 30Pavia 29Lumezzane 29San Marino 28Cuneo 24Feralpi Salò 24Cremonese (-1) 22Como (-1) 20Portogruaro (-2) 20AlbinoLeffe (-6) 20Reggiana 19Tritium 9Treviso (-1) 8

21ª

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Responsabile Fabio Varesi

Zanola in azione a Pontisola

CALCIO

Page 25: Il Piccolo 2 febbraio 2013

di Giovanni Zagni

na Vanoli non brillantissima, ha dunque ceduto a Caserta (con un punto di scarto 73-74), avversaria discreta, ma certa-mente alla portata dei bianco-

blu di Gresta. Purtroppo alcuni tra gli interpreti principali del “copione” cre-monese non sono stati all’altezza delle loro migliori prestazioni e come non mai (ultimo quarto in particolare) si è sentita la mancanza di un uomo come Vitali, capace di farsi valere anche per centime-tri in difesa e così si sono concessi troppi rimbalzi ad un avversario che pareva essere in caduta libera, avendo uno svantaggio intorno ai 10 punti. La “fritta-ta” poi si è completata con l’incredibile errore di Peric, che ha fallito la schiac-ciata decisiva a un secondo dalla sirena. Errore tattico poi è stato quello di non far fallo quando non ancora “in bonus” si è concesso il facile appoggio a cane-stro ad Akindele, per il sorpasso. Tante concause per una sconfitta che pote-va essere evitata nonostante, ripetiamo, una prestazione globale non eccelsa con i soli Kotti, Johnson, Jackson e Peric nell’ordine, a meritare la sufficienza piena. Il nuovo arrivato Chase, che era stato determinante a Bologna la setti-mana prima, non ne ha indovinata una. Peccato, ma si rifarà perché ha mostrato

di avere gli attributi giusti per far bene in futuro. Così archiviamo la parziale delu-sione ed andiamo a “vedere” il prossimo avversario: quell’Enel Brindisi che s’è presa il lusso di battere senza discussioni la Montepaschi Siena (94-84). I brindisi-ni di Bucchi erano pure in emergenza, avendo Viggiano in tribuna per infortunio

e potendo giostrare praticamente con soli 6 uomini e cioè Gibson, Reynolds, Robinson, Simmons, Fultz e Zerini. Pochi ma buoni si dirà ed è stato proprio così, con i senesi anch’essi in difficoltà causa l’assenza di Ress, sinora il più continuo sia in campionato che in coppa, lui pure infortunato. Ma indubbiamente la deter-

minazione e la lucidità offensiva dell’Enel ha fatto sensazione. Un complesso quel-lo brindisino in grande condizione psico-fisica che gioca basket con pochi fronzoli e tanta sostanza, sostenuto per 40’ da un pubblico strepitoso per entusiasmo ed attaccamento alla squadra, che non dimentichiamolo era partita per salvar-

si e non godeva di grande credibilità, mentre ora viaggia con tranquillità oltre la metà classifica e si permette di fare lo sgambetto anche alle grandissime del campionato. Cosa dovrà fare la Vanoli per fermare la furia pugliese? A nostro avviso dovrà sfoderare una prova maiu-scola sia in attacco che in difesa, pronta a colpire ed a chiudersi poi, per spezzare le iniziative ficcanti degli ospiti, tirando fuori il meglio dai singoli al servizio della squadra intesa come entità tecnica. Non sarà facile e sarà indispensabile l’aiuto del pubblico, che avrà di fronte quello avversario, che di norma segue la squa-dra in gran numero anche nelle trasferte più lunghe. Se si riesce a prendere i due punti domani (alle 18.15 al PalaRadi) si farà un passo forse decisivo verso la salvezza. Forza ragazzi!

VANOLI CREMONA: 4 Hrvoje Peric, 9 Stefano Fontana, 11 Tuukka Kotti, 13 Jarrius Jackson, 14 Francesco Belloni, 19 Brian Chase, 20 Fabio Ruini, 21 Aaron Johnson, 22 Lance Harris, 25 Andrea Conti, 31 Andrija Stipanovic. 33 Roberto Cazzaniga. All.: Gresta.

ENEL BRINDISI: 4 Jeff Viggiano, 6 Antywane Robinson, 7 Scottie Reynolds, 9 Matteo Formenti, 12 Robert Fultz, 13 Klaudio Ndoja, 14 Cedric Simmons, 16 Alessandro Porfido, 19 Andrea Zeriniì, 22 Jonathan Gibson, 35 Elio Preite, 45 Jerai Grant. All.: Bucchi.

La Vanoli vuole fare un BrindisiDopo l’incredibile sconfitta con Casera, i biancoblu cercano di rifarsi con i pugliesi

La formazione di Bucchi è una delle sorprese di questo campionato e per batterla servirà una grande prestazione

ULEGA A

Dopo Casirate d’Adda è toccato alle corsie del bocciodromo comu-nale di via Indipendenza ospitare la seconda fase del campionato pro-vinciale cremasco. Nella categoria A show di un’incontentabile bocciofi-la Vis Trescore che, dopo l’en plein nella specialità terna, conquista un altro titolo con l’instancabile Alberto Pedrignani che in semifinale supera-va Giovanni Moretti (12-10) ed in fina-le s’imponeva sul compagno di socie-tà Gianni Venturelli per 12-4. Quarto posto per Stefano Guerrini che ha preceduto Gianfranco Vassalli. Exploit di Riccardo Podenzana, vincitore nel-la categoria B al termine di una mar-cia irresistibile. L’offanenghese si sba-

razzava del bagnolese Franco Freri (12-2) e con l’identico punteggio ave-va la meglio nel match decisivo di

Mario Lotti. Quarto posto per Antonio Bruni sconfitto nettamente (2-12) dal pieranichese. Ancora la bocciofila “Oratorio Pianengo” in evidenza nella categoria C e secondo titolo provin-ciale (dopo quello in terna!) per Luigi Mussi che in coppia con Fiorenzo Massi si aggiudicava la terzina finale imponendosi prima su Imberti-Branchi (12-9) e poi sui castelnuovesi Rossetti-Pizzetti per 12-5. Infine, nella categoria D brillante vittoria degli scannabuesi Pietro Angelo Erba, Alviero Patrini, e Tiziano Mandotti che in finale supera-vano Bosio-Delfini-Tensini. Ha diretto la gara Francesco Lanzi, arbitri di fina-le Alessandro Morena e Mario Parati.

Massimo Malfatto

BOCCE

Bologna-Montegranaro Cantù-Sassari Caserta-Biella Cremona-Brindisi Milano-Avellino Reggio Emilia-Roma Siena-Varese Venezia-Pesaro Varese 30Sassari 28Siena 24Roma 24Cantù 22Milano 20Venezia 18Brindisi 18Reggio Emilia 16Caserta 16Bologna 12Cremona 12Montegranaro 10Pesaro 8Avellino 8Biella 6

18ª

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Provinciali cremaschi, altro show di PedrignaniNuovo successo nella categoria A dalla Vis Trescore dopo l’en plein nella specialità terna

Sport Sabato 2 Febbraio 201325

Poche gare nel nostro calendario, bocciofili cremonesi che prediligono spo-starsi sulle corsie piacentine dove può anche succedere di ottenere qualche discreto risultato. E’ il caso di Giuseppe Corbari e “Bobo” Pedretti che vener-dì scorso hanno conquistato un buon terzo posto nel 2° Gp “Bar Bocciodromo”, una gara regionale organizzata dalla bocciofila Omi di Pontenure. Dopo aver superato Celetti-Craviari (12-9), i portacolori dell’Astra eliminava-no nei quarti di finale i compagni di società Paolo Visconti e Giovanni Rossi (12-4), ma in semifina-le venivano superati (5-12) dai reggiani Gennaro Iannotta e Marco Giavelli, che poi avrebbero vinto la gara battendo nel match decisivo Paganuzzi e Zilocchi. Tra i sedici finalisti un sorriso anche per i bissolatini Pettinari-Piazza, per gli stradivariani”Foroni-Fornasari e per i cremaschi Guerrini e Zagheno. Ha diretto la gara il piacentino Gianluca Giulivi.

Frattanto questa sera sulle corsie del bocciodromo di via Castelleone, con inizio alle ore 17.30, si concluderà la gara organizzata dalla bocciofila Signorini.

M.M.

Corbari e Pedretti sul podioI portacolori dell’Astra si sono piazzati al terzo posto a Pontenure

Anche il derby del girone d’andata è stato vinto dalla Tec-Mar Crema, che è tornata al successo dopo due ko di fila. Ma l’Assi Manzi ha dato filo da torcere alle più quotate avversarie, a conferma della crescita del gruppo allenato Anilonti. Dopo il turno infrasettimanale, nel week end si torna sul parquet, con l’Assi Manzi impegnata a Marghera (sta-sera alle 21), mentre nel pomeriggio la Tec-Mar Crema proverà a sbancare

Cagliari contro una Virtus in ripresa e tornata in corsa per la salvezza.

ASSI MANZI - TEC-MAR 51-57(19-15, 30-29; 38-42)

ASSI MANZI CREMONA: Smaldone (0/4, 0/1), Rizzi ne, Racchetti 10 (4/7, 0/4), Flauret ne, Colico 6 (3/6, 0/2), Francesca Conti 6 (3/5 da due), Brusadin 8 (4/6, 0/1),

Maffenini 14 (5/18, 1/4), Zagni 4 (1/5 da due), Bona 3 (0/7, 1/1). All.: Anilonti.

TEC-MAR CREMA: Camilla Conti 2 (1/4, 0/1), Biasini 3 (1/1 da due), Capoferri 8 (2/4, 0/1), Sforza (0/1 da tre), Caccialanza 5 (1/2, 1/4), Losi 19 (6/12, 2/7), Cerri 8 (4/8 da due), Gibertini 3 (1/6 da due), Rizzi 5 (2/4 da due), Picotti 4

(2/6, 0/1). All.: Giroldi. ARBITRI: Rossetti e Balzarini.CLASSIFICA (18ª giornata) Venezia

34; San Martino di Lupari 30; Milano 28; Tec-Mar Crema 24; Udine 22; Marghera 20; Broni, Alghero 18; San Salvatore, Muggia 14; Valmadrera 12; Assi Manzi Cremona, Virtus Cagliari 8; Biassono 2.

BASKET A2

Da sinistra Pedrignani e Podenzana

Stipanovic in azionecontro Caserta

(foto Castellani)

Crema vince il derby con l’Assi e torna a sorridere

Page 26: Il Piccolo 2 febbraio 2013

rchiviata la parentesi di Coppa Italia, con la qua-lificazione alle semifinali ai danni del Bisonte San Casciano, la Pomì è tor-

nata a sudare in palestra in vista della ripresa del campionato che le propone la trasferta sul campo della Puntotel Sala Consilina. La settimana agonistica alle spalle, con tre impegni concentrati in pochi giorni, ha consigliato il tecni-co Gianfranco Milano di regalare alle sue ragazze un giorno in più di riposo e, a giudicare dall’intensità dimostrata nella seduta tecnica di mercoledì, pare di poter dire che la scelta del tecnico si sia rivelata azzeccata. Ancora ai margini della seduta la centrale Serena Malve-stito, arrivata in squadra da due settimana, ma già alle prese con in inconvenienti fisici. Durante uno dei primi allenamenti, l’ex centrale di Bologna ha rimediato una pallo-nata in fronte in azione di muro e l’inconveniente le ha procurato un colpo di frusta. La situazione è comunque in via di miglioramento, ma questo non fa che confermare il periodo nero delle centrali in casa rosa, che ha colpito prima Nardini, quindi Olivotto ed ora Malvestito, giunta proprio per tamponare il vuoto lasciato dallo stop della tren-tina. La squadra ha sempre fatto

buon viso a cattiva sorte e conti-nuerà a farlo anche nel prosieguo del campionato con un secondo posto in classifica, considerate le vicissitudini dovute agli infortuni (non vanno dimenticati a tale pro-posito i risentimenti muscolari accusati da Valentina Zago per tutto il girone di andata), rappre-sentano sinora un risultato di tutto rispetto. Per difendere tale posizio-ne, considerato che Ornavasso

dista un solo punto e continua a non perdere colpi, domenica in suolo campano al cospetto della formazione dell’ex Chiara Masotti, la Pomì sarà chiamata ad un’altra grande prova. La Puntotel, ma questo non lo si scopre certo ora, è abituata a sfoderare sul proprio campo ottime prestazioni, la ripro-va è la maratona alla quale costrin-se nel girone di andata la capolista Novara. Il classico avversario,

insomma, da prendere con le pinze, da rispettare a 360 gradi.

COPPA ITALIA Frosinone-No-vara e Ornavasso-Pomì Casal-maggiore sono dunque le due semifinali di Coppa Italia, che vedono impegnate le prime quattro in classifica. Le gare d’andata si giocheranno il 13 febbraio alle 20.30, mentre il ritorno è in pro-gramma il 20 frebbraio (sempre alle 20.30) a campi invertiti.

A

Dopo i successi in Coppa Italia le casalasche sono attese da una trasferta sulla carta pericolosa

Pomì, attenzione al Sala ConsilinaReduce dal successo con il Cittadella (74-65), che le

ha permesso di conservare il secondo posto in classifi-ca, l’MgK Vis Piadena è impegnata domani a Berna-reggio contro una squadra pericolosa sul proprio campo. Un nuovo banco di prova per i piadenesi, fino ad ora protagonisti di una super stagione. Tempi duri, invece, per l’Erogasmet Crema, piegata anche a San Bonifacio (71-63) al termine di una prestazione non certo esaltante. Perso anche il quarto posto, i crema-schi sono obbligati a rifarsi a Lissone (stasera alle 21), per sfatare il tabù trasferta e soprattutto per riguada-gnare le posizioni che contano in classifica.

CLASSIFICA (15ª giornata) Montichiari 26; MgK Vis Piadena, Orzinuovi 22; San Bonifacio 20; Erogasmet Crema, Lissone 18; Milanotre Basiglio, Cantù 16; Pisogne 14; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole 4; Arzignano 0.

Basket Dnc, per Cremamatch delicato a Lissone

VOLLEY A2

Mercoledì sera la Reima Crema ha disputato un incontro amichevole contro il Costa Volpino, formazione bergamasca che milita nel campio-nato di B2, in preparazione della prima giornata di campionato previ-sta per soggi pomeriggio ad Iglesias. Il risultato finale di 4-1 ha premiato i blues di Marco Gazzotti (nella foto), che ha schierato in avvio Mazzonelli e Corti in diagonale, Egeste e Faccioli al centro, in posto 4 Bigarelli e Bonizzoni e Zoadelli libero. Il primo parziale è stato sostanzialmente equilibrato, ma Crema ha sempre tenuto in mano le redini del gioco sino al 23-21. Un break di quattro a

zero ha permesso agli ospiti di con-cludere 23-25. Nel secondo set, Gazzotti ha gettato nella mischia Binaghi e Verdelli e il Costa Volpino ha sfruttato al meglio alcuni errori in ricezione dei locali, ma Corti ed Egeste hanno griffato gli attacchi del 25-21. Il terzo set ha visto la Reima partire a vele spiegate (13-6), ma alcune incertezze hanno rimesso in corsa gli orobici (16-14). Alla fine Crema fa ha fatto valere il proprio muro, arrivando a concludere 25-19. Nella quarta frazione dentro Marazzi e Silva per Faccioli e Bonizzoni, la manovra cremasca è divenuta più fluida e veloce. Spazio anche a

Mario Morelli per Corti, che ha mostrato alcuni numeri a rete molto interessanti e Sarubbi per Mazzonelli. L’ultimo set si è chiuso 25-20 a favo-re dei blues. Buon test in vista della delicata trasferta a Iglesias, prima gara del girone di ritorno, scontro diretto nel quale i blues sono obbli-gati a vincere per abbandonare l’ulti-mo posto in classifica e proseguire vesros il traguardo della salvezza.

CLASSIFICA (13ª giornata) Can-tù 32; Bergamo 28; Genova 25; Milano 24; Asti 23; S. Antioco 22; Cagliari 21; Mondovì 18; Iglesias, Olbia, Brugherio, Brescia 15; Reima Crema, Cisano Bergamasco 10.

VOLLEY B1

Giovedì c’è stata la presentazione ufficia-le della squadra che affronterà il campionato di serie C della Canottieri Bissolati. La squa-dra biancoazzurra, quest’anno come non mai “made in Cremona”, è pronta a battersi strenuamente per rimanere agganciata alla categoria, conquistando una difficile salvez-za, base di partenza per il nuovo ciclo della pallanuoto cremonese iniziato quest’anno con l’arrivo in società del direttore tecnico Stefano Manfredi Uberti, che ha dichiarato: «Una sfida sportiva difficile, ma supportata

da una politica societaria basata su un pro-getto pluriennale, che porterà i nostri giova-ni atleti all’esordio nella prima squadra. Una scelta sicuramente coraggiosa che, negli anni, frutterà al sodalizio di via Riglio la cre-azione di un settore pallanuoto con fonda-menta solide ed un’ampia partecipazione di base. Noi siamo pronti ad affrontare questa sfida, con coraggio, cuore e passione. Lo staff tecnico sta lavorando ad ampio raggio, per trasmettere competenze tecniche curando l’aspetto culturale e storico al fine

di trasferire ai ragazzi l’amore verso questa disciplina, che richiede abnegazione e gran-de spirito di sacrificio. Per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di tutti. Noi impieghe-remo tutte le nostre energie affinché il nuovo corso biancoazzurro abbia un futuro roseo. Dovremo superare momenti difficili, ma siamo pronti anche a questo. In fondo il bello dello sport è affrontare le grandi sfide e, alla fine, vince chi non si arrende mai. E noi non ci arrenderemo! Mai».

Gabriele Marca

PALLANUOTO

Reima obbligata a vincere oggi a Iglesias

NEWS

Ci hanno tolto il gusto di cre-dere sul dossier dell’americano Lance Armstrong. Confessione molto deludente, studiata per l’audience che la tv americana si aspettava. La completa verità, se davvero vuole diventare credibi-le, ha una sola strada: dire tutto e per essere pentito deve fare i nomi, perché non si possono vincere sette Tour senza doping, ma è più difficile riuscirci senza qualcuno che ti protegge. Tutto il mondo si aspettava botti cosmi-ci, invece la confessione ci ha tolto il gusto di credere nel cam-pione. La grande tribù della gente normale non potrà mai perdona-gliela. Siamo come bambini: se ci tolgono il giocattolo, ci sentiamo

traditi. Non giochiamo più. Noi vogliamo i campioni con l’aureo-la, quelli che stanno sulla nuvola e nessuno potrà mai intaccare. La parola “campione” ha un valo-re superiore ha qualunque altro. Il

campione non può essere un vetro che si rompe, un cristallo che si spacca. Deve restare intat-to, intonso, il godimento dell’ani-ma. Perché ad ogni campione, tifosi, suiveur, giornalisti, spetta-tori, regaliamo un’anima.

Ecco perché a tutti si perdona, ad un campione molto meno. Armstrong ha confessato quello che tutti sapevano già, senza aggiungere una virgola, ha prova-to a far credere di aver fatto tutto da solo, come se il più sofisticato sistema del doping di squadra scoperto dall’Usada si potesse reggere semplicemente sulla fenomenale abilità del campione nel dribblare i controlli. Peccato...

Fortunato Chiodo

Impossibile perdonare il campione Armstrong

Fontanellato-Soverato Frosinone-Montichiari Mazzano-CadelboscoMarsala-Pavia Ornavasso-San Vito Sala Consilina-Casalmaggiore San Casciano-Novara

Novara 39Pomì Casalmaggiore 37Ornavasso 36Frosinone 27Pavia 24Mazzano 22Soverato 22Montichiari 21Sala Consilina 20San Casciano 19Cadelbosco 18Fontanellato 15San Vito 8 Marsala 7

16ª

Gio

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Valentina Zago, mvp in Coppa Italia

CICLISMO

Lance Armstrong

La Bissolati è pronta alla sfida per la salvezza

SportSabato 2 Febbraio 201326

Il big match della giornata di recupero giocatosi a Crema non ha tradito le attese ed il Videoton ha risposto presente, battendo 3-0 il blasonatissimo Pavia di Faccioli e soci. Le premesse della vigilia facevano presagire un incontro di altissimo livello tra la seconda e la terza della classe, distanziate di un solo punto, con la migliore dife-sa del torneo, quella cremasca e l’attacco atomico gui-dato dal bomber Mario Milito, rimasto però a secco nel tempio del futsal cremasco grazie ad una prestazione eccezionale del reparto difensivo guidato dall’estremo difensore Alex Sardi. Con questo ennesimo successo casalingo, la matricola cremasca mantiene la secon-da piazza restando in scia della capolista Saints Pagnano e allungano ulteriormente proprio sul Pavia.

Futsal, il Videotonbatte anche il Pavia

Archiviata la brutta prestazione di Codogno, il Cremona Rugby cerca di riscattarsi domani pomeriggio contro la capolista Caimani del Secchia. Nello stesso girone, dopo l’autoritario successo sull’Orobic (28-10), il Crema Rugby è impegnato domani (ore 12) nel primo dei tanti recuperi in casa con il Lodi. Casalmaggiore, infine, dopo l’exploit di Asola, tornerà in campo il 10 febbraio contro il Dalmine.

Rugby, Cremona sfidala capolista Caimani

La rosa della Bissolati

Page 27: Il Piccolo 2 febbraio 2013

Speciale Carnevale

• 250 g di farina "00"• 100 g di zucchero • 2 cucchiai di olio di oliva• La scorza di un'arancia• 100 ml di liquore tipo mandarinetto • 2 uova • Un pizzico di sale• Olio di semi• Zucchero a velo

PREPARAZIONE

• 500 g di gnocchi di zucca• Olio extravergine di oliva• 130 g di parmigiano grattugiato• 250 ml di panna fresca• 50 ml di latte • 100 g di speck• Pepe nero in grani

• Tagliate lo speck a striscioline e fatelo rosolare in una padella antiaderente con poco olio extravergine di oliva. • Una volta pronto, traferite in un piatto e conservate da parte. • Nella stessa padella, versate il parmigia-no grattugiato, la panna e il latte. • Fate cuocere su fuoco dolce mescolando costantemente fino a far fondere il parmi-giano e far ritirare leggermente la salsa. • Nel frattempo cuocete gli gnocchi in ab-bondante acqua salata e scolateli non ap-pena vengono a galla. • Conditeli con la fonduta di parmigiano e lo speck croccante, quindi spolverate con pepe nero macinato al momento.

ChiacchiereGnocchi di zucca con speck e fonduta di formaggio

• Disponete la farina a fontana, su una spianatoia. • Al centro mettete lo zucchero, un pizzico di sale, l'olio di oliva, la scor-za d'arancia, il liquore e le uova. • Lavorate il tutto con le mani fino a ottenere una pasta morbida ma compatta. • Copritela con un canovaccio e lasciatela riposare per 30 minuti. • Trascorso il tempo necessario, stendetela in una sfoglia con uno spessore di mezzo cm. • Ritagliate dei rombi con due tagli al centro, quindi incrociate le due estremità al suo interno, ricavando la tradizionale forma delle chiacchiere.• Fate friggere in abbondante olio caldo e scolatele su carta assorbente. • Quando saranno fredde cospargetele di zucchero a velo.

• Tritate finemente una cipolla e lasciatela appassire in padella con l’olio. • Tritate le noci e aggiungetele alla cipolla, facendole tostare. • Sfumate con il brandy, mesco-lando spesso.• Infine aggiungete la panna e fate restringere il sugo.• Nel frattempo fate cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata.• Scolate i ravioli e spadellateli insieme al condimento.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

27Ricette Sabato 2 Febbraio 2013

• 500 g di ravioli ripieni di ricotta e spinaci• 250 ml di panna • 70 g di noci sgusciate• Brandy• 1/2 Cipolla

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PREPARAZIONE

INGREDIENTI

• 500 g di farina • 4 uova • 150 g di zucchero • 2 bicchieri di latte • Una bustina di lievito

• Zucchero a velo • Una scorza di limone grattuggiata • Olio per friggere • Sale

Frittelle

• Lavorate le uova con lo zucchero fino ad ot-tenere una crema• Aggiungete la scor-za di limone grattugia-ta, un pizzico di sale, la farina e il latte. • Mescolate bene e, quando il composto è omogeneo, aggiunge-te il lievito. • Formate delle palline del diametro di circa 2 centimetri con un cucchiaio e gettatele nell'olio bollente. • Quando sono cotte mettetele ad asciugare su di un piatto con carta assorbente e servitele spolverizzandole con lo zucchero a velo.

PREPARAZIONE

Ravioli con salsa di noci e brandy

PREPARAZIONE

Page 28: Il Piccolo 2 febbraio 2013

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