+ All Categories
Home > Documents > Il Piccolo Giornale di Cremona

Il Piccolo Giornale di Cremona

Date post: 24-Mar-2016
Category:
Upload: promedia-promedia
View: 238 times
Download: 11 times
Share this document with a friend
Description:
31 ottobre 2008
44
Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.74 • Numeri Arretrati: www.immaginapubblicita.it/archivioilpiccolo.html • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona Anno IX n° 42 • VENERDI’ 31 OTTOBRE 2008 Settimanale € 0,02 Copia Omaggio CREMONA, TUTTI I COSTI DELLE CASE Rinnovo delle cariche per il Cupla. Il presidente uscente fa il bilancio del mandato - A pagina 15 I prezzi delle abitazioni nuove e usate, zona per zona, e per metratura. Per risparmiare, preferiti gli appartamenti intorno a via Giuseppina e lo Zaist. Ma conviene comprare casa oggi? Il mercato immobiliare in città, nel settore residenziale, ha avuto un calo del 19%, ma i prezzi non sono scesi. Giornale di Cremona PICCOLO il Un grande corteo di ragazzi, ma anche di insegnanti, genitori e sindacati ha sfilato per le vie del centro protestando contro la legge del ministro Mariastella Gelmini. Da tutti i partiti del centrodestra, gli apprezzamenti per una riforma «che cambierà la scuola in meglio». STUDENTI (E NON SOLO) IN PIAZZA Si sta alzando una leggera brezza on si era mai visto prima d’ora Il mondo della scuo- la così uni- to nella protesta: studenti, insegnanti, bidelli, perso- nale amministrativo, uni- versitari e persino alcuni rettori aggregati e coesi nel manifestare il proprio dis- senso contro il decreto del ministro Gelmini; una leg- ge che a loro dire apporta tagli di spesa pesantissimi all’istruzione. Al dissenso si sono aggiunti i ricercato- ri, i precari, i genitori degli alunni delle scuole elemen- tari, le associazioni di geni- tori cattolici anche loro molto preoccupati per la riduzione delle risorse de- stinate alle scuole paritarie. Persino Famiglia Cristiana e il quotidiano Avvenire si schierano a fianco della protesta: “Colpire la scuola e l’università significa col- pire il cuore pulsante di una nazione” scrive il setti- manale cattolico. Nono- stante le rimostranze e le numerose richieste giunte al governo per un ripensa- mento, il decreto è diventa- to legge. Questo decisioni- smo risoluto, questo: Noi tiriamo dritto”, sembra pia- cere alla maggioranza degli italiani, così almeno rileva- no i sondaggi. Tuttavia stiamo assistendo a un fatto nuovo, a mio pa- rere non trascurabile, forse poco prevedibile: migliaia e migliaia di ragazzi che manifestano, che chiedono di essere ascoltati e che in- tendono farsi sentire. Ra- gazzi che vogliono difen- dere non tanto la scuola così com’è ma l’istruzione, intesa come investimento nella formazione e quindi nel futuro loro e del Paese. Non si tratta d’imbecillotti facinorosi, fannulloni stru- mentalizzati, si tratta di stu- denti che si mobilitano sen- za etichette e senza partiti. Non è un movimento parti- ticizzato, ma un movimen- to politico, perché l’oggetto della protesta è il loro futu- ro. La mia professoressa di matematica al liceo mi di- ceva: “Anche il lattante quando piange, perché ha fame, fa politica”. Gli stu- denti hanno dalla loro la facilità e la velocità nel co- municare, sono padroni delle nuove tecnologie e della rete, hanno saputo conquistare con disinvoltu- ra un grande spazio con creatività e senza violenza. Sono stati capaci di evitare le provocazioni che pur- troppo fatalmente e in ma- niera ineluttabile continue- ranno ad arrivare se la pro- testa dovesse continuare. Molti immaginavano i ra- gazzi di oggi, appagati e compiaciuti, davanti alla playstation o sintonizzati su Amici di Maria De Filip- pi. Io no, almeno non tutti. a.b. N Velo islamico in aula La donna del burqua si confessa a pagina 8 Gemine Muse All'interno 4 pagine sull'iniziativa pagine centrali Elezioni provinciali Albino Gorini: «In politica sono nuovo» a pagina 7 Cerchi casa? Alcune proposte scelte per voi a pagina 35
Transcript
Page 1: Il Piccolo Giornale di Cremona

Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.74 • Numeri Arretrati: www.immaginapubblicita.it/archivioilpiccolo.html • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona

Anno IX • n° 42 • VENERDI’ 31 OTTOBRE 2008 Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

CREMONA, TUTTI I COSTI DELLE CASE

Rinnovo delle cariche per il Cupla. Il presidente uscente fa il bilancio del mandato - A pagina 15

I prezzi delle abitazioni nuove e usate, zona per zona, e per metratura. Per risparmiare, preferiti gli appartamenti intorno a via Giuseppina e lo Zaist. Ma conviene comprare casa oggi? Il mercato immobiliare in città, nel settore residenziale, ha avuto un calo del 19%, ma i prezzi non sono scesi.

Giornale di CremonaPICCOLOil

Un grande corteo di ragazzi, ma anche

di insegnanti, genitori e sindacati ha sfilato

per le vie del centro protestando contro

la legge del ministro Mariastella Gelmini.

Da tutti i partiti del centrodestra,

gli apprezzamenti per una riforma «che

cambierà la scuola in meglio».

STUDENTI (E NON SOLO)

IN PIAZZA

Si sta alzando una leggera brezza

on si era mai visto prima d’ora Il mondo della scuo-la così uni-

to nella protesta: studenti, insegnanti, bidelli, perso-nale amministrativo, uni-versitari e persino alcuni rettori aggregati e coesi nel manifestare il proprio dis-senso contro il decreto del ministro Gelmini; una leg-ge che a loro dire apporta tagli di spesa pesantissimi all’istruzione. Al dissenso si sono aggiunti i ricercato-ri, i precari, i genitori degli alunni delle scuole elemen-tari, le associazioni di geni-tori cattolici anche loro molto preoccupati per la riduzione delle risorse de-stinate alle scuole paritarie. Persino Famiglia Cristiana e il quotidiano Avvenire si schierano a fianco della protesta: “Colpire la scuola e l’università significa col-pire il cuore pulsante di una nazione” scrive il setti-manale cattolico. Nono-stante le rimostranze e le numerose richieste giunte al governo per un ripensa-mento, il decreto è diventa-to legge. Questo decisioni-smo risoluto, questo: “Noi tiriamo dritto”, sembra pia-cere alla maggioranza degli italiani, così almeno rileva-no i sondaggi.Tuttavia stiamo assistendo a un fatto nuovo, a mio pa-rere non trascurabile, forse

poco prevedibile: migliaia e migliaia di ragazzi che manifestano, che chiedono di essere ascoltati e che in-tendono farsi sentire. Ra-gazzi che vogliono difen-dere non tanto la scuola così com’è ma l’istruzione, intesa come investimento nella formazione e quindi nel futuro loro e del Paese. Non si tratta d’imbecillotti facinorosi, fannulloni stru-mentalizzati, si tratta di stu-denti che si mobilitano sen-za etichette e senza partiti. Non è un movimento parti-ticizzato, ma un movimen-to politico, perché l’oggetto della protesta è il loro futu-ro. La mia professoressa di matematica al liceo mi di-ceva: “Anche il lattante quando piange, perché ha fame, fa politica”. Gli stu-denti hanno dalla loro la facilità e la velocità nel co-municare, sono padroni delle nuove tecnologie e della rete, hanno saputo conquistare con disinvoltu-ra un grande spazio con creatività e senza violenza. Sono stati capaci di evitare le provocazioni che pur-troppo fatalmente e in ma-niera ineluttabile continue-ranno ad arrivare se la pro-testa dovesse continuare. Molti immaginavano i ra-gazzi di oggi, appagati e compiaciuti, davanti alla playstation o sintonizzati su Amici di Maria De Filip-pi. Io no, almeno non tutti.

a.b.

N

Velo islamico in aula

La donnadel burquasi confessa

a pagina 8

Gemine Muse

All'interno4 paginesull'iniziativa

pagine centrali

Elezioni provinciali

Albino Gorini: «In politicasono nuovo»

a pagina 7

Cerchi casa?Alcune proposte

scelte per voi

a pagina 35

Page 2: Il Piccolo Giornale di Cremona

LA STAR È LEI.L’ANTEPRIMA È DABIANCHESSI AUTO.

TOYOTAL’unica 4 posti in soli 298 cm

SOLO 24 ORE PER VEDERLA.SOLO LUNEDì 3 E MARTEDì 4 NOVEMBRE.

WWW.TOYOTA-IQ.IT

BIANCHESSI AUTO • CREMONA - Via Castelleone,112 - Tel.0372 46.02.88 / 0372 41.63.22 Fax 0372 45.82.33• MADIGNANO - Via Mattei, 2 - Tel. 0373 23.09.15 - 0373 65.636 - Fax 0373 23.12.03• MARTIGNANA DI PO - Via Bardellina, 117 - Tel. / Fax0375 26.00.36 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.bianchessiauto.it - www.toyota.it

Page 3: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

uanto costa comprare ca-sa a Cremo-na? In quale zona è p iù conveniente? E i cremonesi

cosa preferiscono?Lo spiega un rapporto sul

mercato immobiliare resi-denziale di Ance Lombardia del 2007 che calcola i prezzi al metro quadro in base alle zone residenziali. Per sem-plificare le cose, noi abbia-mo calcolato per voi cosa verrebbero a costare, nelle varie zone, un monolocale (40 mq), un bilocale (60mq) e un trilocale (90 mq). Se-condo la ricerca, ad attrarre maggiormente le famiglie cremonesi sono i triilocali, mentre i bilocali preferiti da single, giovani coppie o fa-

miglie straniere. Guardando alla localizza-

zione, la domanda appare maggiormente concentrata nella zona del centro stori-co, dove un appartamento da 80 metri quadri può arri-vare a costare anche 300mi-

la euro. Altro dato significa-tivo è che appare in aumen-to la delocalizzazione delle famiglie verso i comuni della prima cintura esterna alla città, dove è più facile inter-cettare l’offerta di nuove co-struzioni, magari optando per una villetta singola, che in città non ci si potrebbe permettere. Ad esempio le quotazioni appaiono deci-samente inferiori in comuni come Castelverde, Bettene-sco e Persichello: località in cui la domanda privilegia le grandi superfici, e i tempi di permanenza dei beni sul mercato sono inferiori ai quattro mesi.

Si registra, invece, una flessione del mercato delle locazioni, che è sostenuto principalmente dagli stra-nieri e da alcuni studenti universitari. I contratti di lo-cazione in zone di pregio

come il Centro Storico, quartiere Po e zona Castello riguardano bilocali con ca-noni tra i 500 e i 650 euro mensili, e i trilocali tra 550 e 750 euro al mese.

Sicuramente, nel com-plesso, si registra una fles-

sione sia per le compraven-dite che per le locazioni, in ambito residenziale. Si regi-strano invece percentuali di ripresa nell’edilizia commer-ciale (con prezzi medi di vendita che variano tra i 1.300 e i 2.300 euro al metro quadro e canoni che oscilla-no tra 95 e 180 euro al me-tro quadro all’anno)

Il mercato degli immobili ad uso ufficio ha registrato anch’esso segnali di ripre-sa, con prezzi che non su-perano i 2mila euro al metro quadro in città e i 1300 euro nel resto della provincia.

A crescere è anche il set-tore commerciale delle co-struzioni. E in particolare, dal rapporto emerge che l’intervento di riqualificazio-ne che ha preso il via nell’area ex Feltrinelli con la costruzione del centro com-merciale, potrebbe aver in futuro ricadute positive sul mercato immobiliare locale.

Altro aspetto importante sarà il nuovo Piano di Go-verno del territorio, che in-serisce interventi strategici di riqualificazione che po-trebbero ulteriormente rivi-talizzare il mercato immobi-liare della città soprattutto per quanto riguarda il terzia-rio. In particolare, le ricon-versione del comparto ex Macello ed ex Foro Boario consentirà di creare un mix funzionale che comprende-rà attività terziarie, una quo-ta residenziale e un polo tecnologico.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio in quale luogo è più conveniente comprare casa. Il centro storico risulta senza dubbio quello più oneroso: un semplice mo-nolocale di 40 metri quadri potrebbe costare fino a 144mila euro se nuovo, e fi-

no a 90mila se usato o da ristrutturare.

Volendo acquistare un tri-locale nuovo si potrebbe addirittura spendere fino a 324mila euro (per 90 metri quadri). Segue la fascia re-sidenziale ovest di Cremo-na, ossia quella rappresen-tata dall’area del quartiere

Po e dalla zona Castello. Zone in cui un monolocale potrebbe costare anche 102mila euro, e un trilocale da 90 mq fino a 229.500. (185.500 se usato).

Nei quartieri della fascia residenziale nord, ossia quella che va dal Camboni-no al quartiere Sanfelice, un

monolocale di 40 mq può costare fino a 94mila euro, un bilocale di 60 mq arriva a 141mila, mentre un trilocale di 90 mq può sfiorare i 212mila.

Scendendo come costi, si trovano, più o meno a pa-rità di prezzi, le fasce est e sud, dove i prezzi al metro quadro sono gli stessi sia per il nuovo che per l'usato, e sono le aree che com-prendono gli immobili nelle vicinanze di via Giordano e quelle attorno a via Giusep-pina e lo Zaist.

La zona in cui invece i prezzi sono inferiori, risulta-no essere naturalmente le frazioni immediatamente esterne alla città, dove per un monolocale da 40 mq non si dovrebbe spendere più di 68mila euro, e per un trilocale si potrebbe arrivare fino a 153mila euro.

Quanto costa comprare casa a CremonaMolte famiglie scelgono la cintura esterna alla città per poter acquistare case più grandi

Prezzi più alti in centro e nelle zone Po e Castello. Per risparmiare, scegliere Zaist-Giuseppina

Cronaca 3Venerdì 31 Ottobre 2008

Per la Vostra pubblicità su 0372.43.54.74

Q MONOLOCALE (40 MQ) BILOCALE (60 MQ) TRILOCALE (90MQ)

Nuovo Usato Nuovo Usato Nuovo Usato

Centro Storico 96-144 52-90 144-216 78-135 216-324 117-202,5

Fascia residenziale Ovest 78-102 48-81 177-153 72-123 175,5-229,5 108-184,5

Fascia residenziale Nord 60-94 44-76 40-141 76-114 135-211,5 99-171

Fascia residenziale Est 64-88 44-80 96-132 66-120 144-198 99-180

Fascia residenziale Sud 64-88 44-72 96-132 66-108 144-198 99-162

Frazioni 50-68 34-62 75-102 51-93 112,5-153 76,5-139,5

Settimanale di informazione

Direttore responsabile: Sergio [email protected]

Direttore Editoriale:Daniele Tamburini

[email protected]

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 - Fax 0372 59.78.60

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74

PubblicitàTel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60

www.immaginapubblicita.it

Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 30 Ottobre ore 24,00

QUESTI PREZZI, ZONA PER ZONA (IN MIGLIAIA DI EURO), E PER METRATURA

Laura Secchi e Agostino Melega dell'ANCE Cremona

Page 4: Il Piccolo Giornale di Cremona

il Torrazzo. «Purtroppo oggi il clima è di sfiducia da parte della gente, e il calo è inevi-tabile. Tuttavia a Cremona il mercato ancora regge, e vi

sono parecchi bisogni nel comparto dell’edilizia socia-le». Tuttavia qualche proble-ma c’è. «Con il patto di sta-bilità che hanno adottato gli

enti pubblici, molte imprese si trovano in difficoltà nei pa-gamenti» spiega Melega. «Ci arrivano quotidianamente segnalazioni di imprese che hanno magari finito qualche lavoro a maggio, hanno fat-turato a luglio, ma ancora adesso non sono state pa-gate. Si evidenzia quindi un problema di liquidità che ri-schia di far scoppiare le aziende. A questo proposito l’Ance ha chiesto al governo che per il 2008 venga sospe-so il patto di stabilità».

Accanto a questo, c’è il non indifferente problema dell’accesso al credito, do-vuto alle non poche difficoltà a farsi prestare i soldi le ban-che.

«Nonostante questo, per ora il sistema edilizio cremo-nese regge» continua Mele-ga, che parla di un sistema formato da 500 imprese e oltre 4mila lavoratori. «Le im-prese tendono ad abbando-nare il subappalto, e preferi-scono fidelizzare i propri di-pendenti. C’è, inoltre, un forte legame con il mondo agricolo e industriale che ne-cessitano di presenze co-stanti per la manutenzione».

e è certo che un calo delle com-pravendite immo-biliari si avverte un po’ ovunque, Cre-mona compresa,

è anche vero che la città del Torrazzo non è ancora stata toccata dal problema di mol-ti capoluoghi limitrofi, dove l’offerta di case è arrivata a superare la domanda. Parola di Agostino Melega, direttore dell’Ance di Cremona, che fa il punto sulla situazione del comparto immobiliare sotto

Agostino Melega: «La domanda non supera l'offerta, ma la crisi sta nella difficoltà di accesso al credito»

Cronaca4 Venerdì 31 Ottobre 2008

S

Altro problema non indiffe-rente, come sottolineano i vertici Ance, è il forte ritardo del Governo sulle infrastrut-ture e soprattutto sul piano case, che darà forte impulso all’edilizia sociale, oltre che portare un miglioramento estetico della città stessa. «Nel sud della provincia ci sono amministrazioni comu-nali che si stanno dando molto da fare per uscire da questa situazione.Il Casala-sco negli ultimi anni è diven-tato molto più vivace, e il Cremasco lo è già da anni. Paradossalmente la parte più problematica è quella centrale, dove c’è la città di Cremona» spiega l’architetto Laura Secchi, direttore della Scuola edile di Cremona.

Altro problema che si pre-senta in questi anni è quello della qualificazione dei lavo-ratori: chiunque può aprire

un’impresa edile, anche sen-za un’adeguata formazione, e ciò va a discapito della si-curezza. «Per questo Ance ha approvato un documento da portare al Governo, per-ché vengano fornite delle re-gole di accesso alla profes-sione» continua Melega. «Servono più controlli nei confronti di chi si iscrive in camera di commercio, in modo che non nascano im-prese improvvisate».

Intanto a livello regionale e nazionale si lavora per valo-rizzare i territori. Proprio nei giorni scorsi è stato, a que-sto proposito, presentato un documento che tocca so-stanzialmente sei punti su cui lavorare: urbanistica e ingrastrutture, piano case, appalti pubblici, facilitazioni fiscali per il settore, proble-matiche ambientali, cultura della sostenibilità.

SETTORE RESIDENZIALE

DOVE TRANSAZIONI VARIAZIONE % 2006/2007

CREMONA 978,4 -19,2%

RESTO DELLA PROVINCIA 4.689,5 -4,4%

INTERA PROVINCIA 5.667,9 -7,3

SETTORE TERZIARIO

DOVE TRANSAZIONI VARIAZIONE % 2006/2007

CREMONA 53,7 -3,4

RESTO DELLA PROVINCIA 85,3 +15,9

INTERA PROVINCIA 138,9 +7,6

SETTORE PRODUTTIVO

DOVE TRANSAZIONI VARIAZIONE % 2006/2007

CREMONA 26,0 +85,7

RESTO DELLA PROVINCIA 132,7 +33,4

INTERA PROVINCIA 158,7 +39,9

SETTORE COMMERCIALE

DOVE TRANSAZIONI VARIAZIONE % 2006/2007

CREMONA 61,2 -17,3

RESTO DELLA PROVINCIA 249,2 +7,3

INTERA PROVINCIA 310,4 +1,3

Meno compravendite, però il mercato regge

Case in costruzione in città

Page 5: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Andrea Pighi

ono scesi in piaz-za in circa un mi-gliaio per gridare il proprio disappun-to. «Difenderemo la scuola con la

lotta» urlavano gli slogan dei manifestanti. Che non erano soltanto studenti, ma anche alcuni insegnanti e qualche genitore, oltre ai rappresen-tanti delle organizzazioni sin-dacali.

Un «no» urlato a gran voce contro quella che ormai è di-ventata legge, e che non po-trà più esser cambiata se non con un referendum abro-gativo di cui tutti ora stanno parlando. Al centro della pro-testa, in primo piano, il taglio di otto miliardi di euro. A se-guire il ritorno del maestro unico, le classi differenziate, l'abolizione del tempo pieno, i licenziamenti in arrivo.

Come ai tempi delle mani-festazioni sudentesche del '68, è stata via Palestro il punto di partenza del corteo. Musica accesa a tutto volu-me, un furgoncino aperto, e slogan gridati a gran volce con l'altoparlante, irrinuncia-bile accompagnatore di ogni

manifestazione che si rispet-ti.

Gli studenti arrivavano alla spicciolata, per radunarsi at-torno al furgone, occupando il tratto finale di via Palestro.Non sono mancati i rimpro-veri a quei ragazzi che sce-

glievano di andare in classe, nonostante tutto: «Voi stu-denti che entrate a scuola, pensate bene a quello che state facendo. Non potete entrare perché dobbiamo re-stare uniti a protestare con-tro questa legge. Una legge che nessuno vuole» gridava il leader del Movimento stu-dentesco, Nicolò Bodini. In neppure mezz'ora, il grup-

po dei manifestanti era radu-nato: gli studenti, alcuni inse-gnanti (specialmente le mae-stre elementari) e anche un gruppo di genitori. Insieme a questi non mancava una rap-presentanza sindacale.

Il corteo è partito, è arriva-

to davanti a San Luca, e quindi ha sfilato lungo corso Campi, corso Garibaldi, piaz-za Stradivari e piazza Duo-mo, scortato dalle forze dell'ordine. Ad alzare la voce sono per primi gli studenti stessi. «Il governo ci ha im-posto una legge senza che nessuno del mondo scolasti-co fosse interpellato. Ma quello che ci scandalizza di più, e che ci ha spinto a scendere in piazza, è che lo Stato scelga di non occu-parsi della questione scola-stica demandando tutto ai singoli istituti. Verranno così aumentate le tasse scolasti-che, e l'istruzione non sarà più accessibile a tutti».

Ad unirsi al coro, anche il comitato spontaneo scuola pubblica che si è formato nelle scorse settimane su ini-ziativa di alcuni insegnanti, genitori e alunni, che hanno voluto portare una riflessione sulla neo approvata legge. «Ci siamo resi conto che l'in-formazione circola solo tra chi già conosce il problema. Noi abbiamo voluto chiarire le cose, a chi le conosceva solo attraverso la tv. Non ba-sta qualche dibattito a capire una legge. Bisogna leggerne il contenuto» ha detto Paola Manara, dirigente dell'istitu-to comprensivo di Pizzighet-tone. Dunque una protesta che coinvolge tutti, anche i vertici delle scuole stesse.

«Uno dei nostri intenti è di realizzare un open day delle

scuole» dichiara Bianca Ba-ietti, direttrice del terzo circo-lo didattico di Cremona, «per dimostrare che non ci sono insegnanti che stanno lì a non fare nulla, o bidelli in esubero. La gente deve ve-dere che le scuole stanno tagliando dal 2000, e sprechi non ce ne sono».

Tra i tanti manifestanti, non sono quindi mancati i genito-ri, alcuni dei quali fanno parte del comitato. «Noi genitori dobbiamo avere la capacità di riflettere più in grande. Ho percepito la volontà di pren-derci a cuore il sistema dell'istruzione in questo pae-se. I dati dicono che le scuo-le elementari italiane funzio-nano molto bene, e allora mi chiedo: che senso ha tagliare dove il servizio è buono?».

S

Grande corteo nel centro storico al quale hanno preso parte studenti, insegnanti, genitori e rappresentanti sindacali

Un migliaio in piazza contro la GelminiI tagli mettono addirittu-

ra a rischio due scuole del-la nostra provincia: l'Ipial, scuola di liuteria di Cremo-na, e il Marazzi, istituto pro-fessionale di Crema che, con i tagli, rischiano di fini-re accorpati ad altri istituti, perdendo la propria identi-tà.

A battersi contro questo è lo stesso assessore pro-vinciale alla scuola, Pietro Morini, che durante la ma-nifestazione era presente in piazza. «Come Provincia faremo di tutto per evitare che due scuole di grande valenza perdano la loro identità» ha detto l'asses-sore. «Su questo ho rice-vuto l'assenso di tutti, compresa la Regione per-ché è assurdo che una scuola come liuteria, che è una delle peculiarità del nostro territorio, venga an-nullata. Anche il Marazzi merita tutta la considera-zione perché è una scuola con caratteristiche sociali molto forti. La nostra è una provincia virtuosa sotto il profilo scolastico. Basti pensare che la media della presenza nelle nostre su-periori è di oltre 800 unità per ognuno dei 18 plessi presenti nella provincia di Cremona. Dunque si tratta di una notevole concentra-zione per ogni presiden-za».

E Morini interviene an-che sulle tematiche della tanto contestata legge. «Sono stati gli stessi colle-gi docenti, prima di tutto, a prendere posizione contro la legge 133. Tutti sono cri-tici rispetto a una legge che, con i tagli, non fa altro che mettere in ginocchio il mondo dell'istruzione. Una istituzione con ben 87mila docenti e 47mila inservien-ti Ata in meno, non potrà certo essere una scuola di qualità. Si tratta di manovre fortemente negative».

Quale valenza ha la ma-nifestazione in piazza?

«Far vedere che il mon-do della scuola non vuole subire in silenzio».

Quale potrebbe essere il prossimo passo?

«Si sta già lavorando per mettere in piedi un referen-dum abrogativo. Purtroppo i tagli avranno un impatto negativo sulle amministra-zioni pubbliche locali che dovranno, per forza di co-se, accollarsi le spese di tutti quei servizi che lo Sta-to non garantirà più. In-somma, le difficoltà certo non mancheranno. Il mi-stro all'Istruzione, Gelmini, dice che verranno mante-nuti tutti i servizi che attual-mente ci sono, ma vorrei capire come sia possibile con i tagli previsti nella nuova legge».

Morini: «Salveremo la scuola di liuteria e il Marazzi di Crema»

Cronaca 5Venerdì 31 Ottobre 2008

Quello che viene maggiormente contestatoè soprattutto l'articolo 4 della Legge 133

Gli studenti manifestano con la riforma della scuola approvata dal governo

1. Nell'ambito degli obiet-tivi di contenimento di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamen-ti di cui al relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche co-stituiscono classi affidate ad un unico insegnante e fun-zionanti con orario di venti-quattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene, comun-que, conto delle esigenze, correlate alla domanda delle

famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.

2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.Mariastella Gelmini

Insieme agli studenti, in piazza anche professori e genitori

Page 6: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Giulia Sapelli

on mancano, naturalmente, le voci di chi approva la ri-forma. Gli esponenti del

centrodestra, naturalmente, sono a favore della legge 133. E puntano il dito contro le manifestazioni in piazza.

«Sono una profonda stru-mentalizzazione» spiega Francesco Zanibelli, coor-dinatore cittadino di Forza Italia. «Non riesco a convin-cermi del fatto che degli stu-denti universitari possano scendere in piazza contro situazioni che non li riguar-dano come il maestro unico, né che protestino per le mi-gliaia di euro spese inutil-mente nelle università in quanto credo siano persone con capacità di giudizio. La legge Gelmini è stato solo un pretesto per scendere in piazza. Del resto gli studenti, quando hanno l'occasione di non andare a scuola, la

colgono al volo. Sono mol-tissimi, però, a non cono-scere neppure il motivo della loro protesta».

Come giudica la legge Gelmini?

«Innanzitutto si fa carico del recepimento delle nor-mative europee che non possono essere disattese. Oltre a questo, elimina mol-tissimi sprechi che caratte-rizzano la scuola attuale, e che sono uno scandalo,

specialmente per le nostre università. Trovo sia positiva la reintroduzione del mae-stro unico. Innanzitutto chi lo affiancherà potrà garantire il tempo pieno al pomeriggio. Senza contare che coloro

che protestano sono perso-ne che a loro volta hanno studiato con un solo mae-stro. E' un sistema che per-mette di crescere i bambini con un metodo, oltre che con dei precetti. Certo, si tratta di una legge che avrà bisogno di tempo per essere digerita e assimilata dal si-stema istruzione».

Eppure otto miliardi di euro di tagli sono tanti...

«Come ha fatto notare il

ministro Brunetta, il buco economico della sola uni-versità Sapienza, è il doppio dell'importo che verrà ta-gliato. Sicuramente io tagli sono ingenti, ma se verran-no operati nei punti giusti, eliminando le cose inutili, la scuola ne trarrà giovamen-to».

Anche Alleanza nazionale si schiera con il ministro Ma-riastella Gelmini, come di-chiara la capogruppo del partito in consiglio comuna-le, Irene Nicoletta De Bo-na. «Se chi scende in piazza conoscesse l'effettivo testo della legge, capirebbe che la protesta è solo strumentale» dichiara. «Lo Stato è in un momento di crisi delle risor-se, e serve una razionalizza-zione. Non si tratterà di chiu-dere delle classi né che il tempo verrà ridotto. Per quanto riguarda le universi-tà, nessuno intende tagliare la ricerca o lo studio, ma semplicemente evitare gli sprechi assurdi che attual-mente ci sono».

La Lega interviene con forza sul tema della prote-sta. «Il Movimento studente-sco e universitario padano» dichiara Fabio Grassani, coordinatore provinciale del Movimento giovani padani, «intende esprimere la pro-

pria posizione in merito al dibattito in corso sul sistema dell'istruzione. Nelle piazze oggi vediamo sfilare migliaia di studenti purtroppo stru-mentalizzati dai sindacati. Il problema della scuola sono i 15 docenti per studente della Calabria, sono ancora il 20 per cento di diplomati con 100/100, casualmente sempre calabresi».

«Chi manifesta, anche con le migliori intenzioni, finisce per difendere i privilegi di chi considera la scuola un uffi-cio di collocamento per le università meridionali. Un al-tro dato: mediamente ogni studente lombardo paga 1.500 euro annui in tasse universitarie mentre in Cam-pania soltanto 400 euro. E' paradossale questa situa-zione a fronte della disparità nei finanziamenti statali agli atenei. Per questo, non solo siamo favorevoli alla trasfor-mazione in fondazioni delle università, ma vogliamo che la scure dei tagli si abbatta sui baronati meridionali che drenano e sottraggono le ri-sorse per il diritto allo studio degli studenti del Nord. Solo per queste ragioni il Movi-mento studentesco padano e il Movimento universitario padano scenderanno nelle piazze per chiedere a qual-siasi governo di riconoscere, e quindi di porre fine, al raz-zismo culturale operato in tutti questi decenni dalla scuola pubblica ai danni de-gli studenti lombardi e degli atenei lombardi».

Gli esponenti dei partiti di centrodestra si schierano a favore della riforma messa in campo dal ministro

N«La riforma cambia la scuola in meglio»

«Tutte le scuole hanno preso parte alla protesta» ha detto Monica Manfre-dini, segretaria della Cisl Scuola di Cremona. «La nostra richiesta di dialogo non è stata accolta, e il decreto è diventato legge. E la quantità di manife-stanti prova che lo scon-tento è forte. Quindi con-tinueremo sulla nostra strada».

Con quali mezzi?«Dopo lo sciopero, il

mezzo che resta ora è il referendum abrogativo. Ci si dice che siamo male informati, ma di fatto se si legge bene quanto ripor-tato nell'articolo 4 si parla di maestro unico, e non di

maestro prevalente. Altra cosa importante è che ora le scuole private si stanno accorgendo che la scure dei tagli calerà anche sul loro capo. Questi tagli, in-

fatti, faranno sì che soldi per il privato ce ne siano sempre meno.

Chi vorrà la scuola se la dovrà pagare profumata-mente».

I sindacati

PARTITO DEMOCRATICO

La parola d'ordine, ora, è appoggiare la raccolta di firme per promuovere il referendum abrogativo. «Stiamo cercan-do di far crescere la coscienza del fatto che la scuola è un bene sociale, e che c'è un forte bisogno di scuola pubblica. Una scuola che va sì cambiata, ma non in questo modo» dichiara Rossella Zelioli, responsabile del gruppo scuola del Pd. «Per questo proponiamo un appoggio pieno al refe-rendum: la battaglia è appena iniziata. Quanto accaduto nei giorni scorsi è l'inizio di un grande percorso che cambierà in peggio la scuola pubblica».

Come dovrebbe essere, invece?«Siamo convinti che in tanti aspetti, vi siano cose che

devono essere cambiate. Noi vogliamo una scuola pubblica di qualità. Ci sono diverse proposte, a questo proposito. Per esempio per quanto riguarda il merito: non lo si rag-giunge con la privatizzazione delle scuole, ma valorizzando il lavoro di insegnanti e studenti che si impegnano. Sicura-mente una razionalizzazione delle risorse è necessaria, ma se ne devono impiegare di maggiori, e non tagliarle. Per attuare una riforma, bisogna chiedere a chi vive la scuola che tipo di futuro vuole. Dunque la scuola pubblica va so-stenuta, valorizzata e resa accessibile a tutti. Non deve di-ventare un parcheggio per i bambini, ma un luogo di cresci-ta culturale. Con questi tagli ci guadagnano tutti, tranne la scuola stessa».

«Bisogna valorizzaregli istituti pubblici»

Cronaca6 Venerdì 31 Ottobre 2008

«Non resta che il referendum abrogativo»

Page 7: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cronaca 7Venerdì 31 Ottobre 2008

di Silvia Galli

a Lega non vuole Albino Gorini come presidente della Provincia, c a n d i d a t u r a espressa dallU-

dc. A seguito delle dichiara-zioni dell’onorevole Alberto Torazzi («La Lega correrà da sola se...»), i due segretari provinciali di Crema, Matteo Soccini e Cremona, Ales-sandro Carpani, hanno evi-denziato che le due direzioni provinciali, «dopo ampio ed approfondito dibattito sulle prospettive per le prossime elezioni amministrative per la provincia di Cremona hanno convenuto sul fatto che la fi-gura del candidato alla presi-denza debba essere espres-sione della necessità di rinno-vamento ed innovazione di cui ha bisogno il nostro terri-torio, e pertanto lontano dalle vecchie logiche di cui è piena espressione l’attuale presi-

dente». E su richiesta dello stesso Torazzi è stato appro-vato all’unanimità il fatto che «nel caso non emerga una candidatura rispondente a ta-le profilo, il movimento chie-derà agli organi dirigenti su-periori di poter correre in au-tonomia».

Gorini, indicato dall’Udc, partito al quale appartiene, sa bene che la sua candidatura non è condivisa dal popolo leghista, ma non sembra par-ticolarmente angustiato ed è molto schietto nelle risposte.

Va ugualmente avanti con la sua candidatura e cosa risponde ai leghisti?

«Non rispondo. Lo potrei fare se fossi candidato, ma sono soltanto un candidato virtuale, indicato dall’Udc. Ho un passato nella Dc e poi ho scelto di passare nell’Udc. Al-la Lega posso solo rispondere che per dire di no a un candi-dato, prima bisognerebbe conoscere le persone. Loro parlano di rinnovamento e in-

novazione, e di proporre una persona lontana dalle vecchie logiche. A questo rispondo che, anche se anagrafica-mente mi considero vecchio, ho 60 anni, mi considero nuo-vo politicamente, e ho un passato di natura sindacale».

Ma aprirebbe un dialogo con la Lega?

«Visto che l’Udc a livello regionale indica una coalizio-ne di centrodestra con i quat-tro partiti, noi cerchiamo la convergenza anche della Le-ga. La mia disponibilità è rife-rita a una coalizione di centro-destra formata dai quattro partiti. Sono convinto che questa maggioranza può co-stituire l’alternativa all’attuale coalizione».

E' pronto, quindi, a corre-re per la provincia. Ma per-ché ha deciso di mettersi in gioco?

«Nella mia esperienza ho sempre fatto una cosa per volta e ho cercato di farla be-ne. Ho iniziato come consi-

gliere comunale a Grumello nel 1970 e quando l’anno successivo sono entrato nel direttivo della Cisl mi sono di-messo da consigliere. Sono rispettoso delle norme. Sono sempre stato un osservatore esterno delle vicende politi-che della mia provincia. Ora sono un uomo libero e cerco di contribuire al bene del mio territorio. Ho il senso del ser-vizio. Come diceva De Ga-speri, c’è un partito che go-verna e uno che controlla».

Non ha paura di confron-tarsi con Torchio? Siete en-trambi ex Dc, ma lei ha sem-pre vissuto fuori Cremona. Parte già svantaggiato?

«Per quanto riguarda Tor-chio, divido sempre quella che è la sfera affettiva, perso-nale e politica. Ci conosciamo da tantissimo tempo. Sul pia-no politico ho la mia visione e lui ne ha un’altra. Se ho paura e timore? In politica ci si mi-sura. Certo, Torchio è stato sul territorio ed è sicuramente molto conosciuto, ma un po-litico non deve essere giudi-cato per le strette di mano

che dà, ma su quello che fa».Quali proposte ha in ser-

vo per la Provincia? Ha in mente qualche spunto si-gnificativo per il suo pro-gramma?

«Ripero: non sono ancora candidato. Le mie idee le ten-go per me al momento. Le farò conoscere al momento giusto quando la mia candi-datura sarà condivisa da tutti gli alleati del centrodestra».

E' vero che le sue fre-quentazioni romane in Vati-cano l’hanno portata a co-noscere di persona Papa Ratzinger?

«Ho rapporti con la Chiesa, ho qualche incarico. Sono re-sponsabile dell’organizzazio-ne Agrimissio che finanzia e trova fondi per l’attività agri-cola dei missionari sparsi nel mondo. Io sono solo una figu-ra marginale, faccio dunque un’attività di servizio, non ho un ruolo di potere. Sul Papa mi hanno chiesto se gli do del "tu". Poiché non do del "tu" a nessuno e sono uomo di vec-chio stampo, non le dico che non mi dispiacerebbe».

La Lega dice che non lo vuole come candidato a presidente della Provincia, ma lui insiste

L Dopo le dichiarazioni dell'onorevole leghista Al-berto Torazzi e il comunica-to dei due segretari provin-ciali della Lega Nord, il par-tito comincia a dividersi. Al suo interno c’è una parte di militanti che non è d’accor-do con quanto espresso dai due segretari provinciali. Inanzitutto, fanno sapere che non c’è stato un con-fronto all’interno dei direttivi e il fatto di correre, nell’even-tualità, da soli, diventerebbe controproducente per lo stesso partito.

Non solo: isolarsi, porte-rebbe a rompere quei rap-porti che coltivati fino ad oggi, con tutta una serie di riunioni tra gli alleati. C'è, insomma del malcontento. Dovuto anche al fatto il no-me di Gorini tra l’altro, fanno sapere, non è mai stato pro-nunciato durante le riunioni dei quattro alleati del cen-trodestra. Quindi, di che co-sa si sta discudendo? Per-ché prendere posizione su situazioni inesistenti?

Il fatto poi, fanno sapere, che ci si fermi a dibattere solo sulla persona e non, invece, sul programma e su un progetto di governo, ri-schia di essere un po’ ridut-tivo per l'alleanza di centro-destra. Infine, se c’è davve-ro una persona che può decidere, quella persona è Bossi.

Leghisti divisisul nome

proposto dall'Udc

In consiglio comunale si è discusso dell’ordine del giorno presentato lo scorso 13 ottobre da vari consiglieri, nel quale si invita il sindaco e la giun-ta comunale a rassegnare le dimissio-ni a seguito alle polemiche venutesi a creare nella maggioranza. All’illustra-zione dell’ordine del giorno da parte del consigliere Guido Borsella ha fat-to seguito il dibattito. Sono intervenu-ti i consiglieri Ferdinando Quinzani (Gruppo delle Libertà): «Esprimiamo forti perplessità sull’opportunità di presentare questo ordine del giorno le cui finalità ci lasciano stupiti, perché se l’obiettivo era quello di andare ad

elezioni anticipate, questo dimostra una carenza informativa in quanto in realtà ci troveremmo di fronte ad un commissariamento della città. Se il fine è quello di perseguire il bene co-mune di tutti i cittadini, ebbene allora bisogna evitare l’onta del commissa-riamento». Carlo Malvezzi (Forza Ita-lia): «Questo ordine del giorno è un atto politico ed invito il collega Bor-sella a mantenerlo. E’ già stata data un’immagine decadente della città e questa maggioranza ha perso la sua spinta propulsiva». Cinzia Zampini (Rifondazione Comunista): «Non ab-biamo mai nascosto la nostra posi-

zione critica verso alcune infrastruttu-re, ma abbiamo sempre sostenuto il sindaco Corada in modo leale. Di questo ce ne va dato atto, e per noi Corada rappresenta anche una figura di rinnovamento». Andrea Virgilio (Partito Democratico): «Mi sorprende la forma della proposta che è debole perché in realtà non parla di sfiducia e questo è dimostrazione di una du-plice ipocrisia, perché da un lato si chiede una sfiducia per così dire “leg-gera” e dall’altro non ci si rende con-to di quelle che possono essere le conseguenze per la città».

Guido Borsella (Udc): «Mi fa piace-

re che quest'ordine del giorno abbia determinato un dibattito politico. La mia è stata un’azione di coraggio per-ché, in coscienza, di fronte a una de-terminata situazione, di fronte a certi avvenimenti, non me la sono sentita di stare zitto, anche se poi sono stato criticato per la forma con cui ho espresso tutto questo». Il dibattito è stato chiuso dal sindaco Gian Carlo Corada: «Vi è un netto contrasto tra la richiesta e l’invito a rassegnare le di-missioni che mi è stato rivolto. Ciò sta a dimostrare la strumentalità e la de-bolezza della proposta, perché in ogni città, a qualunque colore appartenga

la maggioranza, vi sono battaglie po-litiche. Dunque l’ordine del giorno del consigliere Borsella è sbagliato nelle premesse e irresponsabile nelle con-clusioni. Se i dati sconfessano l’accu-sa di immobilismo che ci viene rivolta, devo dire che non mi aspettavo que-sto tono di falsità. Aggiungo inoltre che il dibattito all’interno del Pd non ha mai inciso sull’operato dell’ammi-nistrazione. All’invito alle dimissioni rispondo di no perché siamo intenzio-nati a dare slancio alle idee per la cit-tà». L’ordine del giorno è stato posto in votazione e respinto a larghissima maggioranza.

Respinto l'ordine del giorno che chiedeva le dimissioni di Corada e giunta

Non si presenterà alle primarie per i radi-cali l'anestesista Mario Riccio. Una settimana fa gli era stato proposto di presentarsi come candidato sindaco, ma lui ha deciso per il no. Per tre motivi. «Non sono un primario come Bodini. Riflettendoci» ha spiegato il medico al telefono, «il mio lavoro da "turnista", è in-compatibile con il lavoro di sindaco e non posso pensare di lasciare la mia professione. In secondo luogo, la vicenda Welby mi porta ad essere chiamato ovunque: da Gad Lerner, in varie università o in dibattiti proprio a testi-moniare il mio personale impegno sui diritti civili a 360 gradi. Quindi, anche questo sa-

rebbe incompatibile con un eventuale ruolo di sindaco. In terzo luogo, e questo lo vorrei sottolineare, i radicali non mi volevano pre-sentare come nome contro o a favore di qual-cuno. Io che mi considero totalmente fuori dai giochi politici, sono invece convinto che la mia partecipazione alle primarie sarebbe servita unicamente a favorire e a stimolare il dibattito.

Mario Ricciio, poi, si toglie un sassaolino dalla scarpa e risponde a chi diceva che non avrebbe trovato quelle famose firme per pre-sentarsi alle primarie: «Non credo proprio che non le avrei trovate».

Mario Riccio non si presenterà alle primarie

Gorini: «Sono nuovo, politicamente»

Il palazzo della Provincia

Page 8: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

ncora un rinvio per il processo al velo islami-co che vede imputata Mo-nia Mzoughi,

la 37enne moglie dell'imam Mourad Trabelsi, condan-nato per terrorismo interna-zionale di matrice islamica. La sentenza sarà pronun-ciata il 27 novembre prossi-mo. Il giudice Pierpaolo Beluzzi ha appena "eredita-to" il fascicolo dal collega Paolo Bernazzani, trasferi-to a Milano, e ha rinviato per studiare meglio il caso.

In aula era presente l'im-putata, per la prima volta, in udienza, a volto scoperto. Era attesa da giornalisti, fo-tografi e cineoperatori delle testate locali e nazionali. La donna, prima di lasciare il tribunale, ha rilasciato di-chiarazioni spontanee da-vanti al giudice Beluzzi. «Io non mi sono mai sottratta al controllo, ho sempre mo-strato un documento e mi sono fatta riconoscere tutte le volte che sono entrata in tribunale per assistere alle udienze di mio marito». Poi si è lamentata: «Ho paura per i miei bambini», ha det-to, «e non voglio che mi ve-dano sui giornali. Penseran-no che ho fatto qualcosa di male».

«La mia cliente non si è mai sottratta all'identifica-zione», ha tenuto ancora una volta a precisare il lega-

le, avvocato Giuseppe De Carlo, aggiungendo: «Que-sta è stata una errata inter-pretazione del le forze dell'ordine. Il decreto Pisa-nu non ha disposto nulla sul travisamento, su questa materia specifica non è mai intervenuto. E poi qui non c'entra il travisamento, qui si tratta di tradizioni dettate dalla cultura di un altro pae-se. Il giudice ha chiesto di poter rinviare il processo, celebrato con il rito abbre-viato per studiare il caso as-segnatogli recentemente. Inoltre ci sarà il pm togato, e non onorario. La Procura ha portato la vicenda a proces-so e ora vuole essere pre-sente».

Monia Mzoughi era stata rinviata a giudizio perché si era presentata in tribunale a

Cremona a volto coperto per assistere al processo in cui era accusato il marito. Rigorosamente in burqa e guanti neri in pubblico. Alla donna è contestata la viola-zione della normativa sulla pubblica sicurezza, in parti-colare l'articolo 5 della leg-ge 152 del 1975, perché «in luogo pubblico e senza giu-stificato motivo indossava un velo che ne rendeva diffi-cile il riconoscimento da parte delle forze dell'ordi-ne». Il caso era esploso nel settembre del 2005, quando le mamme dei bambini dell'asilo «Zucchi» di Cre-mona avevano parlato di una «donna islamica in bur-qa che accompagnava il fi-glioletto».

Al centralino della polizia locale erano arrivate le chia-

mate preoccupate delle ma-dri degli altri piccoli che chiedevano all'istituto e agli agenti di fare qualcosa. Su richiesta dei genitori, la poli-zia municipale era interve-nuta, chiedendo e ottenen-do che Monia sollevasse il velo per farsi riconoscere. Di lì a poco, però, in appli-cazione delle norme previ-ste dal l 'al lora ministro dell'Interno Giuseppe Pisa-nu, la Procura aveva scelto la linea dura: le donne con il burqa in luoghi pubblici sa-rebbero state denunciate.

Quindi Monia Trabelsi era stata iscritta nel registro de-gli indagati. In quei mesi, oltretutto, il marito era a processo a Cremona per terrorismo. Assieme ad altri cinque imputati si trovava a dover rispondere della pe-sante accusa di aver pro-gettato attentati terroristici a Cremona e a Milano. Ac-cusa che poi si trasformerà in condanna: sette anni, contro i dieci anni e sei me-si. Monia Trabelsi rischia una pena fino a due di re-clusione e migliaia di euro di multa.

Nel frattempo l'avvocato De Carlo ha reso noto di aver presentato, sia per Nourredine Drissi che per Mourad Trabelsi, condan-nati entrambi per terrorismo internazionale di matrice islamica, una richiesta alle questure di Nuoro e Pavia, rispettivamente competenti per Drissi e Trabelsi, di sta-tus di asilo politico.

«Drissi» ha detto De Carlo «tra poco uscirà dal carce-re, avendo già scontato la sua condanna, mentre Tra-belsi, detenuto nel carcere di Voghera, uscirà a novem-bre. Come disposto dal giu-dice, Drissi e Trabelsi, quest'ultimo condannato anche in Tunisia per terrori-smo, saranno espulsi non appena usciti dalle rispetti-ve carceri. Ma temono per le loro vite nel caso di rien-tro nel loro paese. Per en-trambi ho già proposto ri-corsi alla Corte Europea. Per Drissi la mia richiesta è stata accolta con una so-spensione della sua espul-sione, mentre la domanda per Trabelsi deve ancora essere valutata».

Cronaca8 Venerdì 31 Ottobre 2008

In Breve

«Soluzione udito» si estendefino a Casalmaggiore

Alla Wonder Gym arrivanole offerte dell'autunno

Partirà fra pochi giorni, nella Casa circondariale di Cremona, il progetto «Sguardi preziosi 2008», volto alla prevenzione della cecità e delle patologie visive. Il progetto è promosso dalla sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi, con la collabora-zione della Croce rossa italiana, Comitato provinciale di Cremona, e dell’Azienda ospedaliera di Cremona con il patroci-nio della provincia e del comune di Cremona.

«SGUARDI PREZIOSI», AL VIA IL PROGETTO

Il settore manutenzione strade e viabilità della Provincia di Cremona, mediante ordinanza, ha disposto la sospensione tem-poranea della circolazione stradale, solo per ore diurne, lungo la SP 81 «Dovera-Postino», in un tratto di circa un chilometro, in centro abitato di Dovera, località Postino, per la durata di mas-simo cinque giorni lavorativi, da individuare nel periodo compre-so tra il 30 ottobre ed il 14 novembre. I veicoli provenienti da Lodi e Dovera, sulla SP CR ex SS 472 «Bergamina», e diretti a Crespiatica, dovranno proseguire verso la SP CR ex SS 415 Paullese e, giunti al rondò di Dovera, svoltare in direzione Crema per poi, all’intersezione con la SP 36 «Palazzo Pignano-Vaiano», svoltare in direzione Monte Cremasco, e proseguire verso Crespiatica. In senso contrario dovranno procedere i veicoli provenienti da Crespiatica e diretti a Dovera.

DOVERA-POSTINO, CIRCOLAZIONE SOSPESA

Torna anche quest'anno il premio di bontà Lidia Bittanti, per il quale il comune ha recentemente emanato il bando di concor-so. Si esorta chiunque sia a conoscenza di atti di bontà che rispondono alle finalità del premio a segnalarli per lettera - entro le ore 12 del 31 ottobre. Nelle segnalazioni si dovranno indicare: cognome, nome, età, professione, indirizzo della persona che ha compiuto l’atto di bontà; una descrizione del fatto o dei fatti con indicazione della data, del luogo, delle circostanze, eccete-ra; nome, cognome e indirizzo del segnalatore.

PREMIO BONTA' «LIDIA BITTANTI»: IL BANDO

Il sindaco ha disposto il prolungamento, anche nella fascia pomeridiana, del mercato cittadino di sabato 1° novembre, che, limitatamente ai banchi degli operatori aderenti, non si conclu-derà, quindi, come di consueto, alle ore 13, ma continuerà, ininterrottamente, fino alle ore 19, con obbligo di sgomberare l'area entro le ore 20. Ciascun operatore conserverà, anche nella fascia pomeridiana, la posizione normalmente occupata. Il mercato si terrà sull'area da sempre utilizzata, compresi i banchi collocati in largo Boccaccino, piazza S.A.Maria Zaccaria e piaz-za del comune, con la sola esclusione degli automarket attrez-zati per la cottura sul posto dei cibi, attualmente ubicati in piazzaZaccaria, che potranno operare solo nella fascia mattuti-na, fino alle ore 13 e dovranno lasciare libero il rispettivo posteg-gio entro le ore 14.

IL 1 NOVEMBRE MERCATO TUTTO IL GIORNO

«Non ho mai voluto nascondermi»Monia Mzoughu, a giudizio per essersi presentata in tribunale con il velo, racconta la sua verità

Aggressione, resta in carcere il 25enne di San BassanoResta in carcere B.M., 25 anni, di San

Bassano, il giovane cremonese respon-sabile di aver aggredito e malmenato un 32enne cremonese residente a San Pietro in Cerro, in provincia di Piacenza, per aver indossato un giubbotto con il logo del Piacenza calcio. Il legale difen-sore, l'avvocato Massimiliano Boselli, ha fatto sapere che ricorrerà al Tribuna-le del Riesame per chiedere una misura cautelare più lieve.

Il giovane, interrogato in carcere mercoledì dal giudice Marco Cucchet-to, che ne ha convalidato l'arresto, si è detto pentito del gesto ed ha promesso che penserà a risarcire la vittima e a pa-gare le spese mediche sostenute.

Quando domenica sera ha visto che indossava un giubbotto con il logo del Piacenza non ci ha più visto e la serata tranquilla del 32enne, trascorsa insieme alla fi danzata in un locale di Piazza della

Pace, si è trasformata in un incubo.Alle 23 un gruppetto di 5/6 ultras del-

la Cremonese si è avvicinato alla cop-pia, iniziando ad insultare il giovane. Dalle parole si è presto passati ai fatti. A forza di spintoni, la vittima è stata fatta uscire dal locale e aggredita. In un pri-mo tempo il ragazzo è riuscito a sfuggi-re al branco, scappando verso via Ala Ponzone, dove però è stato raggiunto e picchiato.

Quando gli agenti della questura l'hanno trovato, era una maschera di sangue. Condotto immediatamente al pronto soccorso, è stato sottoposto a cure mediche e giudicato guaribile in 25 giorni. Ad allertare la polizia sono stati alcuni testimoni che hanno assistito alla lite all'interno del locale e al successivo inseguimento.

Le immediate indagini della Digos e della squadra Volante hanno permesso

agli agenti di individuare subito uno de-gli autori del pestaggio, il 25 anni, di San Bassano. E' stato inchiodato dal giub-botto della vittima, trovato in casa sua dagli inquirenti.

La sua identifi cazione quasi in fl a-granza di reato ha consentito agli uo-mini della polizia di arrestarlo per i reati di rapina e di lesioni gravi. Un secondo giovane, rintracciato invece più tardi, è stato denunciato per gli stessi reati. Si tratta di M.G., 37 anni, di Cremona, già noto agli uffi ci della Digos.

Entrambi sono stati riconosciuti sia dai testimoni che dal 32enne malmena-to, che tra l'altro, ha detto di non esse-re un tifoso del Piacenza. La sua unica colpa è stata quella di aver involonta-riamente indossato quel giubbotto con il logo della squadra avversaria. Ora gli investigatori sono al lavoro per identifi -care gli altri componenti del gruppo.

Il centro “Soluzione udito”, negozio situato a Cremona in via Beltrami, si estende anche sul territorio di Casalmaggiore. Ogni sabato, presso il poliam-bulatorio specialistico Le Comete, gli operatori del negozio saranno presenti dalle 9 alle 12, a disposizione per effettuare test audiome-trici a chi lo volesse richiede-re, ma anche per fare assi-stenza ai propri clienti. Come già attiva a Cremona, anche

a Casalmaggiore verrà porta-ta avanti la campagna «Salvaguardia dell'udito», con la quale viene fatto un test dell'udito gratuitamente, in modo da poter conoscere in poco tempo la condizione del proprio udito. Il personale del negozio è inoltre a disposizione di tutti coloro che ne faranno richie-sta per fornire consigli e indi-cazioni su come risolvere il problema.

Tornano le offerte della palestra Wonder Gym, che offre sei mesi più due in omaggio a 300 euro, oppure 12 mesi più 3 in omaggio a 520 euro (pagabili in quattro rate nei primi mesi dell'anno). Un risparmio notevole per chi volesse iscriversi. Senza contare l'offerta del 3x2: se tre persone vogliono iscriversi insieme, pagano la retta di due sole. Inoltre per chiunque si iscrive, per ogni anno a seguire c'è uno sconto del 10%. Ma la palestra pensa anche a chi ha bisogno di allenarsi solo per brevi periodi. Così è possibile abbonarsi solo per un mese (85, 90 o 95 euro, a seconda che si voglia fare solo palestra, solo piscina o entrambe) oppure per tre mesi, con abbonamento tutto compreso a 210 euro (meno se si sceglie una sola opzione).

L'incubo del cibo avariato torna a tormen-tare il sonno dei cremonesi. Ancora non s'è spento l'eco del caso formaggi, che ecco un altro scandalo alimentare colpisce il nostro territorio, A cinque titolari di esercizi com-merciali di Cicognolo, Persico Dosimo, Per-sichello, Pescarolo e Pieve Terzagni, sono state contestate dai carabinieri violazioni amministrative per avere messo in vendita prodotti alimentari deperibili scaduti da tem-po. Il responsabile del negozio di alimentari di Pieve Terzagni, inoltre, è stato denunciato per truffa, in quanto avrebbe messo in ven-dita prodotti scaduti ai quali la data di sca-denza era stata opportunamente nascosta con un secondo adesivo relativo al prezzo. In un paio di settimane i militari di Vescovato hanno controllato ed ispezionato una quindi-

cina di punti vendita, in alcuni hanno riscon-trato piccole irregolarità relative ai prezzi non esposti, in altri invece gravi carenze. Tutti e cinque i negozianti cremonesi sono stati san-zionati per la vendita di cibi in violazione de-gli articoli 10, 10 bis e 18 del decreto legisla-tivo 109/1992: si tratta di C.A., 59enne tito-lare dell'esercizio di Cicognolo, A.M., 40enne con negozio a Persico Dosimo, G.A., 62 an-ni proprietario dell'alimentari di Persichello, C.E., 45 anni e titolare dell'esercizio di Pe-scarolo e infi ne M.L., 32 anni gestore dell'ali-mentari di Pieve Terzagni. In tutto i militari hanno sequestrato una settantina di confe-zioni di alimenti di varie marche, carne con-gelata, mozzarelle, scatolame ed altro, dete-nute per la vendita sebbene scadute. Le in-dagini proseguono.

Vendevano cibi scaduti, cinque negozianti nei guai

Monia Mzoughi nei corridoi del tribunale di Cremona

A

COMBINATA PER LEGNOMONOFASE, NORME CE,

ACCESSORIATA, PIANI IN GHISA, CARRELLO A SQUADRARE,

VENDO A € 749 • TEL 327-6586481

Page 9: Il Piccolo Giornale di Cremona

In Breve

Cronaca 9Venerdì 31 Ottobre 2008

La Banca Popolare di Cremona ha presentato «Let’s Bank», una la nuova gamma di conti correnti dedicata ai giovani, realiz-zata con l’intento di guidare il loro percorso di vita con prodotti adatti alle differenti esigenze che cambiano e si differenziano nel corso degli anni. Una gamma completa di conti ideati e creati in base alle necessità di ogni singola fascia d’età dai 12 ai 30 anni che offrono servizi bancari gratuiti, o inclusi in un cano-ne mensile, e premiano la scelta di chi è entrato a far parte del mondo Let’s Bank con regali, sconti, agevolazioni e concorsi esclusivi. Per i più piccoli, invece, viene proposto il «Brucoconto», il libretto di deposito per i bambini da 0 a 11 anni. Let’s Bank offre tre conti: «12-17 anni Scoprire», «18-29 anni Studiare» e «18-29 anni Lavorare» e inizia a premiare i suoi clienti fin da subito con un welcome kit, un regalo di benvenuto, e ancora tanti regali per valorizzare le tappe più importanti della vita come il conseguimento della licenza di scuola media, il diploma, la laurea e il matrimonio.

nuovI ContI per la popolare

Continuano le proiezioni all’Adafa di via Palestro a cura del gruppo fotografico cremonese Bfi. Venerdì 31 ottobre alle 21,15 Lucio Ferrari, fotografo cremonese sarà ospite del gruppo nell’ambito della serie di proiezioni «100 scatti quarta edizione» e presenterà tre suoi lavori molto innovativi e speri-mentali: «Lui e Bill», «Lo Specchio» e «Film». «Si tratta» ha spiegato l’autore «di tre itinerari interiori percorsi tenendo intimamente per mano il vecchio Freud. La domanda che mi pongo proponendo questi tre brevi lavori, frutto di curiosità e sperimentazione, riguarda l’evoluzione del concetto di foto-grafia o l’involuzione della tecnica fotografica, che qui propo-ne immagini più scarne, esteticamente essenziali a favore di percorsi narrativi più tangibili, dove sono individuabili sogget-ti dotati di nome proprio, ma mi chiedo anche se tutto questo può essere configurato in un tendere alla sintesi». Ferrari s’in-teressa di fotografia da sempre: prima con la stampa in bian-conero e colore, poi con l’elaborazione del digitale dell’audio-visivo, servendosi del valido aiuto del fratello Paolo.

luCIo ferrarI proIetta all'adafa

Dal 5 al 16 novembre l'associazione di volontariato Ipsia (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) di Crema, in collaborazione con il circolo culturale Amenic cinema di Crema, l'associazione cul-turale Alice nella città di Castelleone e la Consulta dei giovani del Comune di Crema, organizza una delle numerose tappe del «Travelling Africa», rassegna cinematografica itinerante promos-sa da Coe (Centro orientamento educativo in collaborazione con volontari nel mondo) e da Focsiv (Federazione organismi cristiani di servizio internazionale volontario) con le principali Ong associate. Travelling Africa è progetto nazionale che porta sugli schermi di tutta Italia una selezione dei film africani del Festival del Cinema d'Africa di Milano. La sede cremasca di Ipsia partecipa al progetto promuovendo una rassegna in tre giornate, arricchita da un calendario di eventi collaterali, che coinvolge una rete di scuole e associazioni locali italiane e di migranti africani.

travellIng afrICa anChe a Crema

di Andrea Pighi

n Distretto urba-no del commer-cio, questo il ri-conoscimento che la giunta comunale ha

voluto dare all'area del centro storico di Cremona, delimita-ta dalle antiche mura della città. Una misura per valoriz-zare i negozi collocati nella fascia centrale della città. Il nuovo organismo opererà in varie direzioni, e con una si-nergia di forze.

il Comune di Cremona è il promotore del Distretto, non-ché ente capofila del partne-rariato pubblico-privato, che curerà la predisposizione e l’attuazione dei programmi e dei progetti di intervento, se-condo quanto previsto dalle disposizioni regionali. La so-vrintendenza politica del pro-getto è attribuita all’assesso-re alle politiche commerciali. All’Osservatorio comunale del commercio è attribuito invece il compito di monitora-re, attraverso i suoi organi-smi, l’attuazione dei program-mi e dei progetti del Distretto e il raggiungimento dei suoi obiettivi. Il laboratorio di pro-gettazione partecipata fornirà un supporto tecnico-ammini-strativo ai soggetti attuatori degli interventi, e potrà curare direttamente la predisposi-zione dei progetti e degli in-terventi di competenza del Settore legislazione commer-ciale. Quest'ultimo curerà gli adempimenti amministrativi di competenza del Comune e i rapporti con gli altri settori.

E' stata la Regione Lom-bardia, nel quadro del pro-

gramma triennale degli inter-venti 2008-2010 sul commer-cio, a promuovere l’individua-zione dei distretti del com-mercio, quali ambiti ed inizia-tive in cui istituzioni, categorie economiche, imprese ed altri soggetti interessati si aggre-gano e coalizzano le forze, con l’obiettivo di fare del commercio il fattore di inte-grazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tes-suto urbano e sostenere la competitività delle sue polari-tà commerciali. In sostanza, l’istituzione dei Distretti mira a riprodurre l’ormai collauda-to modello organizzativo del Town Centre Management in-glese.

Il Comune, fin dal 2005 ha istituito un Osservatorio co-munale del commercio, che ha proceduto ad una prima capillare analisi complessiva della rete distributiva locale, e dei suoi rapporti con le altre funzioni urbane, che si è spin-ta fino a rilevare l’offerta di attività commerciali, di servizi e di attività complementari come l’artigianato, nelle sin-gole vie e nei singoli edifici della città.

Tale vasto lavoro di indagi-ne ha consentito di definire il reticolato viario in cui si rea-lizza la relazione tra città e commercio, e di mappare le aree dove maggiore è la con-centrazione di attività.

Lo studio ha portato ad in-dividuare 22 sistemi commer-ciali urbani, di diversa dimen-sione, ovvero aree territoriali omogenee, caratterizzate da una significativa presenza di attività commerciali, artigia-

nali e di servizio. Le analisi compiute dall’Os-

servatorio identificano il Di-stretto come la maggior pola-rità commerciale della città, che emerge dall’indagine che ha identificato sei tipologie di sistemi commerciali urbani la cui consistenza si articola nel seguente modo: centro stori-co con il 38% delle attività commerciali, boulevard con-tenenti al loro interno il 11% dei punti di vendita della città, quartieri contenenti al loro in-terno il 5% dei punti di vendi-ta della città, porte contenen-ti al loro interno il 4% dei pun-ti di vendita della città, fronti contenenti al loro interno il 4% dei punti di vendita della città, assi extraurbani conte-nenti al loro interno il 2% dei punti di vendita della città.

«Fra i 22 sistemi commer-ciali, solo quello localizzato nell’ambito del centro storico della Città, ovvero nel nucleo più antico di Cremona, appa-re, al momento, avere i requi-siti richiesti dalle disposizioni regionali, per costituire un

primo Distretto commerciale» spiegano i tecnici comunali. «Infatti, il centro storico di Cremona è un’area caratte-rizzata da una fortissima identità, dalla presenza di un elevato numero di attività commerciali e complementari - di gran lunga superiore agli altri sistemi commerciali ur-bani - e da un’offerta merceo-logica assortita e di elevato livello qualitativo». Il Distretto del Commercio di Cremona si distingue per le caratteristi-che omogenee, che derivano dal carattere storico e monu-mentale del centro città e inoltre si tratta dell’ambito a maggiore vocazione turistica. A ciò si aggiunga che gli ope-ratori commerciali del centro storico già da tempo, grazie anche allo stimolo e al soste-gno delle loro associazioni di categoria, hanno intrapreso azioni e percorsi di integra-zione reciproca, e collabora-no frequentemente con il Co-mune all’organizzazione di eventi e iniziative di promo-zione dell’area.

Sarà tutta l'area del centro storico delimitata dalle antiche mura della città

Nasce il Distretto del commercioU

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di damiano talamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'in-contro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le let-tere rivolte al Patronato Epaca possono es-sere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato ([email protected]).

Egregio Responsabile del Patronato Epaca,è vero che, in sostituzione delle precedenti, sono state approvate nuove tabelle delle malattie professionali?

Lettera frmata

Il sistema attualmente vigente per il ricono-scimento delle malattie professionali è un sistema misto, in cui convivono:Malattie professionali tabellate (lista chiu-sa): 2 tabelle, una per l’Industria ed una per l’Agricoltura, indicano, con un’elencazione tassativa, quali malattie sono riconoscibili come professionali, le lavorazioni che pos-sono esserne stata la causa in quanto com-portano l’esposizione all’agente nocivo ed il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione che espone al rischio. Per queste malattie vige la presun-zione legale d’origine: è sufficiente dimo-strare, cioè, l’esistenza della patologia ma-nifestatasi entro i termini previsti e l’avvenu-ta adibizione non sporadica od occasionale alla mansione o alla lavorazione che espon-gono all’agente patogeno indicato in tabel-la per poter affermare il carattere professio-nale e l’origine lavorativa della malattia,

senza alcuna necessità di dimostrare ulte-riormente il nesso di causalità; è invece one-re dell’Istituto superare la “presunzione le-gale d’origine” provando, al contrario, l’ine-sistenza del nesso causale.Malattie “non tabellate”: il sistema gabel-lare, originariamente l’unico vigente, pre-sentava degli indubbi limiti: era un’elenca-zione tassativa e rigida ed escludeva auto-maticamente sia il riconoscimento di qual-siasi malattia, che non fosse espressamen-te riportata in tabella, sia il carattere profes-sionale della patologia quando, pur in pre-senza della malattia, questa non fosse stata contratta nell’esercizio delle lavorazioni espressamente indicate. La Corte Costituzionale, con sentenza 179/88, ha dichiarato illegittimo il sistema della lista chiusa, stabilendo che deve esse-re considerata professionale qualsiasi ma-lattia di cui sia provata la causa di lavoro, la quale sussiste ogni volta che l’evento mor-boso si riconnette ad un rischio specifico, o generico aggravato, dall’attività lavorativa protetta.Pertanto, accanto alle malattie tabellate, per le quali continua a valere la presunzione d’origine, sono divenute indennizzabili tutte le malattie causate dal lavoro, per le quali, se non comprese in tabella, l’onere di pro-vare l’origine lavorativa grava sul lavoratore e deve fondarsi su riscontri oggettivi.Con DM 9/4/08 sono state pubblicate le nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura per le quali vale la presunzione legale d’origine, che po-trà essere superata solo nel caso in cui

l’Inail accerti che: il lavoratore è stato addet-to in maniera sporadica o occasionale alla mansione o alla lavorazione tabellata; il la-voratore è stato concretamente esposto all’agente patogeno connesso alla lavora-zione tabellata in misura non sufficiente a causare la patologia; la malattia è ricondu-cibile a cause extralavorative; la lavorazione non era idonea a causare la patologia; la patologia stessa non è sulla base dei risul-tati raggiunti dalla scienza medica, causal-mente riconducibile all’agente patogeno tabellato; la patologia è riconducibile ad un fattore extralavorativo.Le nuove tabelle trovano applicazione per tutte le malattie professionali denunciate dal 22/7/08 in poi. Per le denunce di malattia professionale presentate prima di tale data (in periodo di vigenza delle precedenti ta-belle), ed ancora in istruttoria, continua ad applicarsi la normativa vigente al momento della domanda.

le malattie professionali:nuove tabelle approvate

Sempre disponibili per tutti i Cittadini inte-ressati, per fornire un'adeguata informazio-ne, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620• CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501• CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132• SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329• CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

Piazza del Comune a Cremona

Analizzando il pianeta mu-tui, è possibile osservare che ogni stipula porta alla sotto-scrizione di una polizza assi-curativa, molto spesso non solo per la copertura dell’im-mobile, ma alcune anche vincolano il sottoscrittore a coprirsi da eventuali rischi concernenti la propria vita professionale e di salute.

Queste polizze aggiuntive in molti casi vengono pagate dal cliente finale in un’unica soluzione, definita meglio come assicurazione a pre-mio unico con godimento pluriennale, ossia il paga-mento di tutta la polizza al momento di stipula dell’atto di mutuo, ma con una coper-tura per l’intera vita utile del finanziamento. Questa può essere una strategia, adotta-ta dalle banche, per aumen-tare il capitale mutuato, ma allo stesso tempo per far sottoscrivere polizze di alcu-ne migliaia di euro ai clienti ignari di non poter nemmeno scaricare nella denuncia dei redditi importi così elevati.

Ulteriore problema che viene a crearsi è al momento di un’eventuale surroga del mutuo in essere, in quanto tali assicurazioni sono stret-tamente legate alla banca erogante e, di conseguenza, l’istituto bancario che vede il rischio essere surrogato con un’altro a condizioni migliori per il cliente, inizia a fare ostruzionismo al cambio di mutuo, indicando che il pre-mio pagato sarà perso. A fronte di queste indicazioni, direi di verificare sempre presso la compagnia assicu-rativa la validità della parola della banca, in quanto, trat-tandosi di assicurazioni a premio unico, c’è la possibi-lità di un rimborso della po-lizza per tutti gli anni non goduti del premio.

Pertanto si evince che ul-teriore blocco che molte banche attuano per evitare la surroga, può trasformarsi in una ulteriore condizione fa-vorevole per il cliente finale.

Giovanni GardelliCons unc/Cr

Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

UNIONE NAzIONALE CONSUMATORI

Comitato di Cremona

Consumatori: istruzioni per l'uso

Page 10: Il Piccolo Giornale di Cremona

Fonte: Greenreport

IRENZE. Il Long-range tran-sboundary air pol-lution (Lrtap) è un incontro tecnico-politico di analisi e indirizzo sulle

maggiori criticità ambientali della regione Unece (United nations economic commis-sion for Europe). Recente-mente, in occasione del mee-ting, sono stati presentati e confrontati i dati delle emis-sioni in atmosfera relativi al periodo 1990-2006 dei 27 stati dell’Unione europea. Particolare attenzione è stata rivolta al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polve-ri sottili PM10 e PM2.5 dopo il riscaldamento nel settore residenziale.

Lo studio ha evidenziato una situazione diversa per l’Italia: prendendo in conside-razione l’anno 2006, le emis-sioni di PM10 da trasporto stradale sono state 46,8 giga grammi (Gg), mentre quelle dal riscaldamento residenzia-le 18,7 Gg. Complessivamen-te comunque il trend per i Pesi europei pare positivo: dal 1990 al 2006, il periodo ana-lizzato nel rapporto, le emis-

sioni di ossidi di azoto sono diminuite del 35%, con un ral-lentamento nell’ultimo perio-do. Ricordiamo che gli NOx sono tra i maggiori responsa-bili della formazione di ozono a bassa quota. Per quanto ri-guarda le emissioni di ossidi di zolfo, addirittura la diminu-

zione è quasi del 70%, ma buoni risultati sono stati regi-strati anche per gli ossidi di carbonio (- 53%) e per i NM-VOCs (riduzione del 44%). Ovviamente nonostante que-

sti dati, nel rapporto sono in-dicate anche le criticità e le principali fonti di inquinamen-to: trasporto su strada, indu-strie manifatturiere ed edili, settore residenziale e agricol-tura (il letame del bestiame da allevamento e i fertilizzanti costituiscono più del 90%

della produzione di ammonia-ca dispersa nell’ambiente) ri-sultano tra i maggiori imputa-ti.

La criticità maggiore per questa matrice, comunque si

riscontra nelle grandi città, in cui il trasporto su strada, pre-valentemente di tipo privato, influenza in modo marcato la qualità dell’aria. Un’offerta competitiva di mezzi pubblici a basso impatto e (in questo caso aspetto positivo) la crisi economica in atto che spinge

i cittadini verso la ricerca di articolate forme di risparmio tra cui il minor utilizzo dell’au-to, potrebbero aiutare a ren-dere anche i centri urbani più respirabili.

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

F

di Rosaria Ruffini

Mentre nel paese imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.

Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multina-zionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Ve-olia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.

La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondia-le provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri.

L'acqua è sacra in ogni paese cultura e fede del mondo. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.

L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno puo' appropriarsene per trarne il-lecito profitto.

L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.

Acqua in bocca (ma non fatevene accorgere).

Guideremo in modo più puli-to, è certo. Anche grazie alla corsa verso l’auto elettrica che coinvolge tutti i maggiori co-struttori d’auto. Ecco le ultime novità.

Qui Fiat - Presentata la Fiat 500 Tender Two by Castagna. La storica carrozzeria milanese, propone una nuova interpreta-zione della Fiat 500. Il look è ispirato al passato per l’assen-za delle portiere, le finiture in legno e pellami pregiati, mentre il cuore dell’auto è modernissi-mo: motore elettrico a emissio-ni zero. Le prestazioni dichiara-te dal costruttore sono di tutto rispetto, corrispondenti a 130 km/h di velocità massima e a ben 140 km di autonomia.

Qui Chrysler – L’azienda americana ha presentato la sua nuova auto elettrica che sarà una diretta concorrente della Chevrolet volt di General Mo-tors. Secondo le prime indiscre-zioni, sarà equipaggiata con un motore elettrico che le garantirà un’autonomia di 40 km. Poi, co-me la Volt, dovrà ricaricare le batterie attraverso un piccolo motore a benzina interno alla macchina. Con questo sistema l’autonomia dovrebbe superare i 500 km.

Qui Mitsubishi - Mitsubishi motors corporation ha firmato una lettera di intenti per far te-stare al ministero dell’Industria, Energia e Turismo dell’Islanda la sua vettura elettrica a emis-sioni zero iMiEV. L’Islanda adot-ta una politica volta a ridurre sensibilmente la sua dipenden-za dai combustibili fossili; il test della vettura elettrica dovrebbe concretizzarsi nel 2009.

Qui Peugeot - In occasione dell’ultima prova della Le Mans Series 2008 sul circuito inglese di Silverstone, Peugeot Sport ha presentato il veicolo dimo-strativo 908 Hdi Fap, dotato di un sistema ibrido di recupero dell’energia cinetica. Il sistema che equipaggia l’auto si com-pone di tre elementi principali: un motore-generatore elettrico

da 60 kW montato al posto del motorino di avviamento e tra-scinato dal cambio tramite una serie di pignoni; una serie di batterie che permettono di im-magazzinare l’energia grazie a 600 cellule litio-ioni…; un’elet-tronica di potenza che gestisce i flussi di energia tra le batterie e il motore-generatore.

Qui Audi - La casa tedesca ha fatto sapere che nel suo fu-turo si prospetta anche una ve-ra utilitaria totalmente elettrica. Ciò sarà possibile utilizzando la piattaforma del gruppo Vag che ha debuttato sulla Volkswagen Up! e che darà vita a modelli Volkswagen e Skoda nel 2011. Questa svolta verso un ulteriore allargamento della gamma por-terebbe Audi, per l’ennesima volta, a confrontarsi con Bmw, che ha confermato il progetto di una utilitaria ad emissioni zero per la quale si ipotizza una col-laborazione con Fiat.

Qui Parigi - Gli incentivi fi-scali alla ricerca e sviluppo all’industria automobilistica fa-voriscono i progetti dei nuovi veicoli ibridi o 100% elettrici. Succede in Francia. L’industria automobilistica francese lavora a questo processo sin dagli an-ni Ottanta del secolo scorso. Prototipi di veicoli elettrici di se-conda generazione (con batte-rie al litio) sono già pronti come il modello Cleanova, già usato dalla Posta francese (La Poste), Veolia, Accord, e Edf. Il gruppo Bolloré invece sta lavorando in partnership con la società Pi-ninfarina al progetto BlueCar, un veicolo che dovrebbe essere pronto entro la fine del 2008. Renault-Nissan invece produrrà auto 100% elettriche per Re-nault Israel nell’ambito di un progetto stimato intorno a 150 milioni di euro: appuntamento con le vendite al pubblico nel 2011. Entro la stessa data, Re-nault-Nissan fornirà anche ai consumatori danesi veicoli to-talmente elettrici progettati in-sieme alla società Project Bet-ter Place. E-Gazette

Il futuro dell’auto è elettrico

Presentati i dati delle emissioni in atmosfera relativi al periodo 1990-2006

dei 27 stati dell’Unione europea.Protocollo di Kyoto Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/meseDal 1° gennaio 2008 al 30 ottobre: € 1.283.143.680

Un bIcchIer d’acqUa. e berlusconi dice, pagatevela»

ambIente: business da boom industriale e nuovi posti di lavorohttp://mondoelettrico.blogspot.com

In un recente articolo Alessandro Farruggia (Quotidiano) mette in evidenza il fatto che le tecnologie legate all'ambien-te non sono un peso e costi per l'economia ma anzi portano vantaggi enormi in termini di profitti e posti di lavoro. Il nostro paese se non comprende questo semplice messaggio sarà relegato ad essere un vagone ingombrante e pesante traina-to da locomotive più agili e brillanti, nonché ricche.

I nostri governanti sono 'vecchi' come età e come men-talità ancora legati a vetuste logiche industriali destinate a scomparire insieme al loro vecchio prodotto lordo. A noi toc-cheranno decenni di impoverimento progressivo, lifting di un presunto Made in Italy... di propaganda.

...Ma come propellente c’è pure l’interessata convinzione di molti governi — in primis di quelli tedesco, inglese, spa-gnolo e danese — che la scommessa ambientale produce innovazione tecnologica e crea la nuova filiera industriale delle rinnovabili. Nella quale loro hanno creduto da tempo, tanto che ora sono leader e promuovono il mercato con nor-

mative sempre più verdi, mentre noi arranchiamo.In Germania, grazie allo sviluppo della tecnologia eolica,

gli occupati sono circa 80.000, di cui 28.000 direttamente impiegati nel comparto industriale. In Spagna, sono stati cre-ati 35.000 posti di lavoro. In Danimarca gli addetti all’eolico sono 21.600. Per questo solo settore — secondo l’Ewea, l’associazione dell’industria eolica europea — sono previsti 368.000 posti di lavoro entro il 2020, in aggiunta ai 150.000 attuali.

In grande espansione c’è anche il solare fotovoltaico, che secondo Epia, l’Associazione dei produttori solari europei, punta a soddisfare ben il 12% della domanda elettrica nel 2020.

Del resto tra il 2006 e il 2007, grazie all’installazione di pannelli per 1541 Mw, ha visto crescere i posti di lavoro in Europa da 40 a 70 mila, 40 mila dei quali in Germania, dove grazie ai forti e stabili incentivi governativi ci sono più di 80 produttori di componenti e sistemi fotovoltaici e il fatturato è cresciuto in un anno da 4.45 miliardi di euro a 5,46 miliardi di euro.

che aria tira in Europa?

trasporto su strada: la principale fonte di inquinamento atmosferico Fonte: arpat.toscana.it

In un rapporto europeo analizzati e messi a confronto i dati relativi al perio-do 1990-2006 dai 27 stati dell'Unione Europea, con una particolare attenzio-ne al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sotti-li PM10 e PM2.5.

L’Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) conferma i trasporti su strada so-no la principale fonte di inquinamento dannoso per la salute. Il dato emerge dal Annual Emission Inventory della Comunità Europea presentato alla con-vention UNECE (United Nations Eco-nomic Commission for Europe) sul Long-Range Transboundary Air Pollu-tion: un incontro che dal 1979, anno della sua nascita, costituisce un impor-tante momento di indirizzo e informa-zione riguardo ai maggiori problemi ambientali della regione UNECE, ma

anche una occasione di collaborazione scientifica e negoziazione politica.

Nel recente documento emesso dal LRTAP sono analizzati e messi a con-fronto i dati relativi al periodo 1990-2006 dai 27 stati dell'Unione Europea, con una particolare attenzione al setto-re dei trasporti su strada, che rimango-no la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sottili PM10 e PM2.5 dopo il riscaldamento nel setto-re residenziale.

Se quest’ultima situazione è vera su base europea, non lo è in Italia, dove (nel 2006) le emissioni di PM10 da tra-sporto stradale sono state 46,8 giga grammi (Gg) [un Gg equivale ad un mil-lesimo di Kg], mentre quelle dal riscal-damento residenziale 18,7. La maggior parte dei paesi europei ha ridotto le proprie emissioni in aria di sostanze in-quinanti durante gli ultimi decenni. In ogni modo, altri studi dimostrano che l'inquinamento continua a minare la

qualità dell'aria, specialmente nelle aree urbane. Il rapporto LRTAP identifi-ca nel trasporto su strada, nelle indu-strie manifatturiere ed edili, nel settore residenziale e nell'agricoltura i princi-pali fattori di inquinamento del nostro tempo. La qualità dell'aria è fondamen-tale per la salute: l'esposizione ad in-quinanti può provocare danni a breve e lungo termine a persone di ogni età. Il rischio per la salute diventa inoltre par-ticolarmente importante in persone con problemi di cuore o di respirazione.

La presenza di questi inquinanti, pe-rò, va a colpire anche gli ecosistemi naturali, può corrodere costruzioni e materiali, portare all'acidificazione di foreste e ecosistemi acquatici, eutrofiz-zazione del suolo e delle acque, minan-do alla limitata riserva di ossigeno di fiumi e laghi.

I NOx sono tra i maggiori responsa-bili della formazione di ozono a bassa quota, che può provocare problemi an-che seri alla respirazione e che danneg-gia le piante, diminuendo la loro effi-cienza nella fotosintesi, cioè il mecca-nismo con cui la CO2 viene catturata.

QuAsI tuttE lE CAsE sOnO usCItE COn un mODEllO ... COn lA CRIsI In CORsO,

lE COmpREREmO COl pEnsIERO ...

ambiente10 Venerdì 31 ottobre 2008

I telerilevamenti da satellite mostrano co-me l'inquinamento dell'aria nella pianura pa-dana (circa 20milioni di abitanti) sia il più gra-ve in Europa, (quarto nel mondo), pari a quel-lo che vede coinvolta la zona del Benelux in-sieme alla regione della Ruhr.[4] Inoltre, a differenza delle altre grandi pianure europee, la pianura padana è quasi totalmente coltiva-

ta, lasciando spazi irrisori a boschi e altri ambienti natu-rali.

Alcune am-ministrazioni provinciali e regionali, ad esempio mila-no e lodi, stanno prodi-gandosi per migliorare i p o c h i s s i m i ambienti natu-rali rimasti nel-la pianura e per crearne ar-tificialmente

altri, ad esempio col progetto "dieci nuove fo-reste di pianura" della Regione lombardia. In altre province ci si sta prodigando per passare a un'agricoltura meno intensiva e più estensi-va, con la creazione di corridori ecologici, nell'ambito della protezione della biodiversità di una macroregione geografica tra le più im-poverite d'Europa.

Page 11: Il Piccolo Giornale di Cremona

Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione di Fondazione So-spiro ha deciso l’affitto di un cosid-detto ramo d’azienda alla società Segesta, un gruppo privato che opera nei servizi rivolti alla disabilità e alla assistenza. In pratica l’intero settore della disabilità della storica struttura di Sospiro sarà nei futuri venti anni gestito da un soggetto esterno alla Fondazione. Ciò com-porterà che oltre alla gestione degli ospiti, anche i dipendenti di quella area faranno capo al gruppo priva-to.

L’obbiettivo dichiarato è quello di avviare concreti processi sociali di de-istituzionalizzazione, andando cosi incontro non solo alle direttive regionali, ma anche ad una sensibi-lità sociale ormai largamente diffusa . Altra e non secondaria finalità re-

perire fondi (ingenti) per ristrutturare e mettere a norma un importante reparto della struttura stessa.

Obbiettivi largamente condivisi-bili: peccato che il mezzo e gli stru-menti per raggiungerli non siano, a nostro giudizio, altrettanto condivi-sibili. Non solo perché fanno entra-re nella Fondazione - ad oggi sog-getto sostanzialmente pubblico - un privato che comunque agisce per scopi di lucro , ma anche e soprat-tutto perché i dipendenti addetti all’area della disabilità vedranno, al di là delle garanzie, cambiare total-mente il loro status lavorativo.

Coloro che nel Consiglio di Am-ministrazione hanno votato a favore della operazione sostengono che non vi erano alternative; noi soste-niamo il contrario.

Quando si fanno entrare in setto-

ri socialmente delicati i privati si compiono operazioni neoliberiste che determinano quasi sempre un peggioramento della quantità e del-la qualità dell’assistenza, che non garantiscono, o garantiscono meno i lavoratori e che tolgono a quelle strutture la governance che il pub-blico, e non il privato, può e deve esercitare.

Crediamo che le decisioni assun-te rappresentino un grave errore e riteniamo che ci siano ancora mar-gini per cambiarle, ma tutti gli atto-ri coinvolti devono svolgere assolu-tamente il loro ruolo: in primo luogo le organizzazioni sindacali, altre vol-te giustamente attentissime ai pro-cessi di riorganizzazione delle strut-ture sanitarie, e poi il comune di Sospiro, la Provincia e tutte le forze politiche del territorio.

Fondazione Sospiro, decisioni sbagliate

Una volta era la Moratti, oggi è la Gelmini, cambia il ministro ma i modi restano gli stessi. A colpi di maggioranza si cerca di smantellare la scuola pubblica. Troppo generoso definire riforma una serie di tagli che metterà in ginocchio l’istruzione pubblica.

Ad opporsi un movimento come non si vedeva da anni. Scuole e uni-versità occupate, lezioni in piazza e blocchi alle stazioni, studenti e pro-fessori stanno mettendo in campo ogni possibile azione per contrastare l’azione irresponsabile del ministro Gelmini. Assemblee spontanee radu-nano centinaia di studenti che si accostano alla politica spesso per la prima volta e che partecipano con grande entusiasmo. Studiano i decreti e le leggi, il movimento ha un buon grado di preparazione, si informa mol-to e crea strumenti per diffondere le sue idee e le sue valutazioni. Impor-tante e innovativo è il modo con cui all’interno delle assemblee si formano le opinioni: molto moderno, predilige un approccio “scientifico” alle que-stioni piuttosto che politico-ideologico. Nelle assemblee si discute com-parando i dati dei paesi europei, evidenziando e cercando di comprende-re le parti peggiori dei provvedimenti Gelmini e Tremonti. Questo modo di agire ha subito smascherato il lucido disegno che si nasconde dietro a una serie di tagli sconsiderati: distruggere la scuola pubblica, favorire l’istru-zione privata. Internet è il canale con cui i volantini e i documenti fanno il giro dell’Italia e superano le barriere imposte dai media tradizionali.

Il movimento si limita per il momento a contrastare la Gelmini e i suoi provvedimenti, pur essendo chiaro ai più che non ci si può limitare ai soli no. È difficile costruire un’idea di scuola diversa e alternativa, so-pratutto se quella così com’e’ è sottoposta a un simile attacco. In tutto questo pesa anche l’incapacità dei partiti di dare risposte, di in-dicare una strada.

Infatti un altro dato fondamentale per capire il movimento è la lontanan-za dai partiti. D’altro canto nessun partito è in grado di essere interlocuto-re autorevole di questo movimento.

E la sinistra saprà interpretare e soprattutto sarà in grado di dare rispo-ste alle domande poste da questo movimento?

Giuseppe Scalisi

Sinistra all'altezza della protesta?

Come segno tangibile della lo-ro preoccupazio-ne per l’inquina-

mento, i nostri Sindaci ci appiedano per l’ennesima volta ! Un provvedi-mento demagogico oltre che inutile. Questi divieti antipatici non hanno alcun effetto sulla qualità dell’aria, sono solo simbolici.

Come sempre, il problema delle polveri emerge quando sono in fun-zione gli impianti di riscaldamento degli edifici. Ma, naturalmente, è molto più facile fermare le auto che sostituire vecchi impianti di riscal-damento, magari offrendo incentivi per l’operazione. Il Centro studi sui sistemi di trasporto ( Csst ) ha dimo-strato che il trasporto stradale emette meno del 30% delle polveri fini. Per le sole vetture poi il livello scende al 12%.

Quasi il 40% delle polveri sono le stesse che vengono risollevate dal passaggio dei veicoli. Quindi se si lavassero periodicamente le stra-de!

Avevamo bus elettrici e sono sta-ti tolti, sostituiti con bus a gasolio, mentre in città vicine come Brescia e Parma già circolano solo quelli a

metano, che è molto meno danno-so. A Spino d’Adda vi è un’azienda, la VEB, che produce veicoli elettrici, adatti per vari servizi in città, dato che non inquinano. A Sirmione, centro di 4000 abitanti, ne circolano 80; a Cremona purtroppo solo 2. Eppure mi risulta che vi sono con-tributi dello Stato e della Regione per il loro acquisto per oltre il 50% dell’importo. Da notare inoltre che il loro consumo rispetto a quelli a ga-solio è irrisorio : per percorrere 100 Km si spendono 2 € circa.

Per questioni di mercato e d’im-magine, si adottano i “ blocchi “, si prende l’auto come capro espiato-rio; sono espedienti per illudere i cittadini e per non impegnarsi in provvedimenti strutturali seri. Non vi sono impegni seri e concreti per ridurre il traffico pesante; le polveri delle autostrade, ormai molto vicine alle città, non hanno limiti d’espan-sione. Allora ricordiamoci quante migliaia di autocarri potrebbero es-sere tolti dalle strade se si rendesse navigabile il Po e si potenziassero le ferrovie! E non ne trarrebbe vantag-gio solo l’aria!

Il prof. Umberto Veronesi, che dal 1995 dirige l’Istituto Europeo d’On-

cologia, ci ha ricordato che i veri responsabili dei tumori polmonari sono le sigarette ed una cattiva ali-mentazione, che incidono per il 65% circa. L’inquinamento atmo-sferico è valutato responsabile per il 2% solamente. Ricerche scientifi-che condotte dall’Unione Europea hanno constatato che una percen-tuale notevole del articolato si for-ma anche da reazioni chimiche di gas esistenti nell’atmosfera.

Fonti Istituzionali hanno emesso questi dati, a livello globale, sulle emissioni dei PM10: trasporto stra-dale: 29%, centrali termiche ed in-dustrie: 25%, navi, aerei e treni: 15%, impianti di riscaldamento: 11%, processi produttivi: 10%, processi naturali di combustione: 10%.

Sono a conoscenza del fatto che secondo la legge i sindaci sono re-sponsabili della salute pubblica.

Allora si decidano ad eliminare tutti gli impianti che funzionano an-cora a gasolio od a carbone, dato che il loro potere inquinante è spa-ventoso.

Carlo RuscaGruppo della Libertà

[email protected]

L'UDC è da sempre in prima linea sulle temati-che legate alla famiglia ed al lavoro, ed oggi più che mai si sente in dovere di porre l'attenzione sulla si-tuazione di difficoltà eco-nomica in cui versano molte delle nostre fami-glie. Nella nostra provin-cia le imprese cominciano a sentire il peso della crisi ed in città ci sono gravi segnali come, ad esem-pio, alcune utenze di luce e gas che vengono bloc-cate per insolvenza.

La paura di rimanere senza lavoro sta aumen-tando ed i dati diffusi dai Servizi sociali del Comu-ne di Cremona, riguar-

danti l'aumento di richie-ste di contributi per paga-re le bollette AEM, evi-denziano un profondo disagio.

A soffrire di più sono le famiglie mono genitoriali e quelle con un unico red-dito. Non riescono ad ar-rivare alla fine del mese e sono costrette a ridurre le loro condizioni di qualità della vita.

Purtroppo la politica nazionale vive più su pro-clami che su operazioni sistematiche. Allora il pro-blema è riversato sulle amministrazioni locali: Comuni, Province e Re-gioni. Da ciò ne discende l’esigenza di iniziare a pensare che nei prossimi anni si dovranno neces-sariamente intercettare

nuove risorse a sostegno delle famiglie.

Ci rendiamo conto che l'obiettivo è ambizioso, ma la miglior soluzione è investire sulla famiglia e sul traino che una famiglia in salute può rappresen-tare per tutta l'economia.

Investire nel sociale si-gnifica prevenzione. Pre-venzione dal disagio, dal degrado significa preve-nire situazioni che metto-no a rischio i nostri giova-ni. In sostanza si dovran-no trovare maggiori risor-se e serviranno nuove strategie per la politica sociale. Non solo sinergie con i privati, basate su erogazione di contributi, ma nuove strategie politi-che che coinvolgano le aziende. In questo senso

un'idea che sosteniamo riguarda la "carta fami-glia" a livello provinciale. Una tessera contenitore che da la possibilità di ac-cedere a diverse agevola-zioni, pubbliche e private. Oltre a promuovere con-venzioni commerciali a favore delle famiglie l'en-te, attraverso una apposi-ta organizzazione, potrà richiedere sponsorizza-zioni, in modo da creare un fondo famiglia.

In sostanza l'ammini-strazione locale si fa pro-motore di un'iniziativa partecipata dove ne po-tranno trarre beneficio sia le famiglia sia le attività economiche.

Roberto Vitaliresponsabile Udc

per la famiglia

Libere Opinioni 11Venerdì 31 Ottobre 2008

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza.

Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

RObin HOOd di Maurizio Guerrini

ALLArMe SMOG: OrA tutti A piedi

RIcORdIamO naSSIRya

Questa settimana sento per dovere morale di impegnare questo spazio per un ricordo, una riflessione ed un pensiero, che però vogliono essere anche al contempo un invito alla partecipazione aperto a tutti i cittadini.

Tra pochi giorni ed esattamente il 12 novembre correrà l'anniversario del grave attentato di Nassirya, dove nel non lontano 2003 hanno perso la vita oltre a 9 cittadini Iracheni anche 19 nostri connazionali, civili e militari. Questo loro sacrificio per portare pace ed aiuti umanitari ad una popolazione martoriata verrà anche quest'anno giustamente ricordato e commemorato.

Giustamente perché dare la propria vita aiutando gli altri, è il sacrificio più grande. La Città di Cremona ha loro intitolato un giardino e la strada che lo attraversa, quello alla confluenza tra le vie Massarotti e Trebbia in zona Po.

Quest'anno come ogni anno la mattina del 12 novembre si terrà una breve commemorazione a ricordo del loro sacrificio, commemorazione alla quale auspico Voglia partecipare un consistente numero di cittadini. Questo perché far sentire la vicinanza alle forze armate, esercito e cara-binieri in questo particolare frangente, tanto dei cittadini quanto delle istituzioni sarebbe certamente un piccolo ma significativo segno di rin-graziamento e vicinanza per quanto fatto e per quanto ancora stanno facendo in moltissime missioni umanitarie all'estero.

Ugo Carminati

Famiglia al centro delle scelte economiche e sociali

Page 12: Il Piccolo Giornale di Cremona

Lettere

Gentile Direttore,le chiedo ospitalità per raccontare

ai suoi lettori una cosa che dovrebbe farci riflettere.

Il messaggio che passa nell’opi-nione pubblica rispetto alla presen-za di immigrati in Italia è quello dell’attentato alla sicurezza dei citta-dini, della delinquenza crescente e della paura di circolare liberamente nelle strade di una qualsiasi città ita-liana.

A Motta Baluffi è bastato che un gruppo di cittadini kosovari acqui-stasse una cascina e organizzasse una festa-evento troppo partecipata per provocare una reazione isterica che ha associato dirigenti leghisti, un ex Sindaco e esponenti della maggioranza di centro-sinistra che regge le sorti dello stesso comune.

Del resto è questo il messaggio che ogg i passa: immigrato=delinquente.

A soffiare sul fuoco è la politica portata avanti dai seguaci di Berlu-sconi con punte di eccellenza tra la Lega Nord e Alleanza Nazionale.

Una decina di giorni fa, a Vaiano Cremasco è stata inaugurata una nuova azienda (“Minerva”) che ha più che raddoppiato una attività pro-duttiva preesistente (“Achitex”).

Il titolare, nel discorso inaugurale, ha detto: «Nel contempo non si può dimenticare l’impegno di chi è venu-to dall’estero in Italia cercando nel lavoro una forma di riscatto econo-mico e sociale, in questi mesi abbia-mo avuto un microcosmo di perso-ne, da tutto il mondo, potrei dirvi che il tetto lo hanno fatto gli indiani, i mu-ri gli egiziani, i pavimenti i marocchi-ni, i canali di aspirazione gli albanesi, e poi i romeni, croati, ucraini, sene-galesi ecc, ecc». Alla fine della ceri-monia ho avvicinato l’imprenditore che mi ha confermato che senza questi immigrati l’azienda non sa-rebbe stata certamente pronta nei tempi stabiliti e, forse, non sarebbe mai stata ultimata.

Certi lavori sono ad esclusivo ap-pannaggio di lavoratori stranieri.

Cosa voglio dire? Che il messag-gio che dobbiamo lanciare non può

essere quello della equazione immigrati=delinquenti. Occorre per-seguire coloro che compiono reati e non rispettano la legge al di là della loro nazionalità. E non perché ap-partengono a questo o quel gruppo di persone, a questo o quel gruppo etnico. Ricordiamoci che il razzismo si alimenta così e che il nazismo e il fascismo sono nati in questo mo-do.

La paura oggi è un sentimento presente tra i cittadini ma è alimen-tato da uno stato di insicurezza più percepito che reale.

E questo anche perché c’è chi, come il Centro Destra, cerca le pro-prie fortune elettorali soffiando sul fuoco dell’immigrazione.

Agostino AlloniCremona

*

Egregio direttore,con il crac della Borsa si sono pre-

si la rivincita gli strumenti d'investi-mento più tranquilli, dai libretti e buoni postali ai Buoni del Tesoro. I libretti postali non hanno spese di gestione (né di apertura, né di chiu-sura), sono esenti dall'imposta di bollo e si possono acquistare presso qualsiasi ufficio postale. Sono emes-si dalla Cassa depositi e prestiti, un'istituzione pubblica, una delle più solide del sistema finanziario nazio-nale. Sono garantiti dallo Stato e collocati dalle Poste. Quelli nomina-tivi hanno un rendimento lordo del 2,7% (che diventa l'1,97% netto). Meglio ancora, visto il rendimento superiore, i Buoni fruttiferi postali a 18 mesi. Sono anche questi privi di commissioni e spese, eccetto la ri-tenuta fiscale del 27%. Possono es-sere rimborsati anticipatamente, con diritto alla restituzione del capi-tale investito e, dopo sei mesi, an-che al riconoscimento degli interessi fissi maturati. Se si tengono fino alla scadenza garantiscono un rendi-mento effettivo annuo lordo del 3,45% (che diventa il 2,51% netto. Ultimamente i Bot vanno a ruba, tan-to che all'ultima asta il Tesoro ha dovuto aumentare del 50% l'offerta. Non c'è da stupirsene, visto che so-

no tra gli investimenti più sicuri e li-quidi. Certo, non rendono molto. Quelli con scadenza annuale ricono-scono ora un tasso netto attorno al 2,25%, cifra alla quale va tolta però la commissione d'intermediazione da pagare alla banca (attorno allo 0,15%).

Andrea DelindatiCremona

*

Egregio direttore,La nostra Provincia non è la disca-

rica della Lombardia. Sono certo che oggi, tali discariche siano asso-lutamente efficienti e sicure, ma ov-viamente anche La Destra è contra-ria a una discarica di tali dimensioni annunciate, non solo per la discarica stessa, ma anche per il numero di eventuali mezzi di trasporto che an-drebbero in circolazione per le no-stre strade provenienti ovviamente anche dalle altre province. L'amian-to è cancerogeno. Se è un problema di tutta la Lombardia, forse allora tutte le province dovrebbero farsi carico per risolverlo in proporzione alla quantità da smaltire.

Non è possibile, nè giusto, che solo la nostra provincia debba “es-sere sacrificata”. Perchè allora non proporre tante piccole discariche di-slocate intelligentemente in ogni provincia affinchè le stesse smalti-scano il proprio amianto?

Simone DefeniLa DestraCremona

*

Egregio direttore, ci risiamo... scusatemi se cito an-

cora la contrafazione alimentare, ma questi fatti è meglio palesarli nella speranza che le nostre istituzioni si impegino sempre di più per debella-re questo crimine. Dopo il formaggio con i vermi, il vino al metanolo, carne con gli estrogeni ecc ora i Nas di Brescia (reparto importante che con

abnegazione visti i pochi mezzi con cui sono costretti a lavorare..ah que-sti politici parolai e venditori di fumo) hanno scoperto prosciutti, culatello, salami e speck invasi da vermi, muf-fe, insetti... nella azienda Salumi Val Baganza Srl con sede legale a Par-ma Il sequestro giudiziario è stato di circa 32.500 kg. di insaccati.

Che dire... Questi sono casi che dovrebbero far riflettere tutti quanti, ma sopratutto quesi criminali stanno daneggiando le nostre aziende che sono per la maggior parte in regola. Oggi grazie a questi controlli si sono scoperte tutte queste irregolarità l'auspicio è che si dia la possibilità ai Nas di lavorare a pieno regime. Ma qui ritorniamo al nodo politico: se i Nas sono sottorganico come posso-no lavorare a pieno regime? C'è la volontà politica per uscire da questo merd..io oppure no?

A livello internazionale le cose non è che vadano meglio.. si pensi solo che il direttore mondiale della Sanità è una funzionaria cinese. Si dice poi che questa funzionaria non sia obiet-tiva sulle irregolarità del proprio pa-ese. A questo punto stiamo freschi, per modo di dire, visto la muffa isti-tuzionale che ci circonda.

Gabriele CerviCremona

*

Egregio direttore,all’indomani delle elezioni dello

scorso aprile feci un sogno che ben presto si trasformò in un incubo. Ve-devo la militarizzazione del paese che, voluta per arginare la violenza nelle città, finiva per essere usata come deterrente contro ogni forma di dissenso. L’avviso ai naviganti (come al solito prontamente smenti-to) che nei giorni scorsi è arrivato dal Presidente del Consiglio, avviso nel quale minacciava l’uso dei militari per fermare la protesta degli studen-ti, ha dato forma al mio incubo. La sua arroganza è tale che chiunque gli si mette di traverso, dagli studen-ti alle Nazioni Unite, dalla Banca Mondiale al Fondo Monetario Inter-nazionale, merita di essere additato come il nemico che ostacola la sua politica. All’orizzonte vedevo poi de-linearsi nuove difficoltà economiche che, anche se non erano da imputa-re direttamente al nuovo governo guarda caso, come già avvenne fra il 2001 e il 2006, tornavano prepo-tentemente a sconvolgere l’econo-mia mondiale. Proprio per questo, benché generalmente io non sia su-perstiziosa, iniziai a pensare che Berlusconi al governo fosse sinoni-mo di sfortuna. Come tutti si ricorda-no nel settembre 2001 vi fu l’atto terroristico contro le Torri Gemelle e come conseguenza di quell’immane disastro, oltre alle numerose vittime innocenti, iniziò un periodo di crisi economica che come per incanto terminò solo quando cambiò il go-verno del paese. Non fu certamente merito di Prodi ma la sorte parve cambiare così iniziò una timida ripre-sa e sulle borse tornò il bel tempo. Ora ci risiamo, Berlusconi é di nuovo al governo e dall’America, con il crollo di alcune banche, ci viene in-contro una nuova crisi che a detta dei più esperti è peggiore rispetto a quella che si verificò dopo l’11 set-tembre. Allora i provvedimenti a fa-vore dei ceti più deboli furono ac-cantonati, ora il nuovo disastro eco-nomico congela gli aiuti ai meno abbienti facendo diventare priorità quelli alle banche e ai banchieri. Chi fino a ieri ha fatto la cicala viene pre-miato e chi invece è stato costretto dagli eventi a fare come la povera formica continuerà a farlo portando-si sulle spalle carichi sempre più pe-santi. Entrambe le crisi partono dagli Stati Uniti governate dall’amico Ge-

orge, il Presidente che in barba alle sviolinate del premier italiano,a cau-sa della sua dissennata politica, concluderà il suo mandato con un consenso crollato ai minimi storici.Dalle stelle alle stalle, mai proverbio fu più adatto per raccontare la fine di un impenitente guerrafondaio. Se è vero che quando l’America starnuti-sce, tutto il mondo prende il raffred-dore, spero che dal prossimo 4 no-vembre, partendo proprio dagli Sta-ti Uniti inizi un periodo di rinascita che apra la strada ad una nuova cul-tura politica capace di contagiare anche il nostro paese.

Rosa Maria MarchesiCremona

*

Caro direttore,alle scorse elezioni politiche sono

stato costretto a votare, mio malgra-do, a causa di una legge elettorale antidemocratica che non permette-va di esprimere le preferenze, il radi-cale anticlericale Turco, le cui idee contrarie ai valori cattolici, riguardo particolarmente alla salvaguardia della vita, non erano certo da me condivise.

Una legge elettorale voluta dal centro-destra e applicata, come è dimostrabile, anche dal Pd. L'ho vo-tato per correttezza e coerenza ver-so il Pd, a cui seppur criticamente ho aderito.

La riconoscenza, per questo epi-sodio e per tanti altri, avuta nei miei riguardi fa parte ormai del passato, ma è nota a tutti.

Comunque, avendo ancora tanta voglia di impegnarmi in politica, e appreso da notizie di stampa che i radicali di Cremona intendono pre-sentare alle primarie del Pd un pro-prio candidato, in contrapposizione quindi al sindaco uscente Corada, mi piacerebbe ora conoscere, aven-do il Pd recentemente subìto un for-te trauma, cosa pensano principal-mente i miei amici cattolici rispetto ad una eventualità di questo genere. Non è bastato forse avere messo nelle liste del Pd alle politiche espo-nenti radicali che, a parere di tanti opinionisti, hanno fatto perdere con-sensi per lo spostamento di elettori cattolici verso altre realtà politiche. Non si tratta di rispettare le diverse identità, i valori contrapposti, ma la candidatura alle primarie di espo-nenti radicali mi sembra proprio mettere assieme il diavolo e l'acqua santa.

Sono in attesa allora di sapere quale linea prevarrà a riguardo, se la linea dell'ex Margherita, ormai tutta Pd, o quella del Pd sempre più tutto Ds.

Giuseppe CerasoCremona

*

Egregio direttore,anche a nome dei diversi amici, mi

sento di esprimere con grande ram-marico le incomprensibili dimissioni del consigliere Ceraso. Considero il

iMMiGRAzione

Gli stranieri non sonoun attentato alla sicurezza

politiCA/1

Berlusconi al Governoè sinonimo di sfortuna

finAnzA

Con la crisi della borsa,ora i Bot vanno a ruba

ContRAffAzioni AliMentARi

Quei salumi ammuffitiche finivano in tavola

AMiAnto

la nostra provincia non èla discarica di lombardia

politiCA/2

Cosa ne pensano i cattolicidi un candidato radicale?

politiCA/3

Grande solidarietàper Ceraso e Corada

Per dire la vostra, scrivete a

[email protected] contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate.Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

Mentre in tutta Europa si moltiplicano le iniziative per l’anno europeo del dialogo interculturale, in Italia au-mentano, inaspettatamente anche nella nostra piccola provincia, episodi di intolle-ranza. Si avverte il tentativo sistematico da parte di alcu-ni attori, anche politici, di segregare, dividere e con-trapporre. Un esempio sul nostro territorio si è verifica-to a Motta Baluffi, dove un’associazione senza sco-po di lucro è stata al centro di numerose polemiche la cui origine spesso non è ri-sultata chiara, ma che sicu-ramente hanno contribuito a creare un clima di tensione. La preoccupazione, manife-stata dalla comunità locale per l’acquisto di una cascina da parte di un’associazione kosovara, se da un lato ci induce a prendere atto che gli italiani stanno assumen-do comportamenti verso gli stranieri simili a quelli da tempo presenti in altri Paesi, e che, fino a ieri, suscitavano la nostra meraviglia (e raffor-zavano inconsciamente la pretesa di essere una nazio-ne più tollerante e acco-gliente); dall’altro ci interro-ga sulla percezione di insi-curezza che stiamo vivendo.

Cosa che ci porta a conside-rare spontanee forme di ag-gregazione minacce invece che risorse per la comunità. Per un’associazione è del tutto normale desiderare un punto di aggregazione, im-portantissimo per rafforzare quelle reti sociali vitali nei momenti di difficoltà. Basti pensare che l’associazioni-smo in Italia ha contribuito, sin dal dopo guerra, a con-trastare in modo efficace l’emarginazione sociale. Og-gi le associazioni di immi-granti sono un interlocutore fondamentale sia per chi si occupa di integrazione sia per il migrante che arriva nel nostro territorio per la prima volta.

Ci chiediamo se vera-mente il paese si sia scoper-to improvvisamente impau-rito dai propri concittadini stranieri oppure se ad ali-mentare la paura non sia stato l’uso strumentale che si sta facendo dei “fenomeni migratori”.

L’equazione immigrazio-ne uguale insicurezza, stra-niero uguale estraneo, diver-so, “altro” da sé, uguale mi-naccia per il proprio territo-rio, per la propria casa, per la propria incolumità, è un’equazione falsa, ma è

un’equazione che sembra “pagare” in termini di con-senso (almeno nell’imme-diato).

Ci chiediamo ancora se ci stiamo forse ammalando di quella strana sindrome che gli anglofoni chiamano “sin-drome di NIMBY”, (NIMBY=Not In My Back Yard, “Non nel mio cortile”) indicando il fenomeno dell’opposizione, da parte di comunità locali, a ospitare opere sul proprio territorio (nel proprio “cortile” appun-to). “Sindrome di Nimby” è un termine utilizzato per de-scrivere e interpretare i con-flitti sociali. Il rischio è quello di sminuire il valore di un’ini-ziativa (come la destinazione a uso sociale di una cascina) che, con il tempo, potrebbe rivelarsi una risorsa per l’in-tero territorio. Per non in-correre in questo rischio servono momenti significati-vi di incontro e condivisione. Le Acli, come altri, hanno sempre sostenuto che una strada percorribile è quella educativa e culturale, che scommette sul dialogo e sulla nonviolenza, sulla valo-rizzazione della memoria e sulla capacità di “decentra-mento” nella lettura delle realtà.

A questa strada se ne do-vrebbe aggiungere un’altra, anche se ancora molto lon-tana: caratterizzare associa-zioni e gruppi attraverso una sapiente mescolanza di ita-liani e immigrati che appar-tenendo “alla pari” alle stes-se organizzazioni possano essere “anticorpi sociali” contro spinte xenofobe.

Diventa necessario e ur-gente impegnarsi esplicita-mente per una politica dell’integrazione e un’edu-cazione interculturale, che sappia elaborare strategie efficaci contro il razzismo, l’antisemitismo, l’islamofo-bia, l’antiziganismo, all’inter-no di un quadro globale di incontro tra persone di cul-ture e religioni diverse. Pro-prio per questo ci fa piacere segnalare un’iniziativa che si terrà il prossimo sabato 1 novembre a Motta Baluffi presso la cascina ex-Gerevi-ni e ora sede dell’associa-zione kosovara onlus, dove sarà organizzato un momen-to di incontro con il tavolo intereligioso. Questo iniziati-va dall’associazione ci sem-bra un gesto di maturità che potrebbe servire a rassere-nare un clima di tensione.

Mauro Platè

E' davvero l'anno del dialogo interculturale?www.aclicremona.it

Page 13: Il Piccolo Giornale di Cremona

consigliere Ceraso, oltre che amico, anche un ottimo politico e ammini-stratore, persona che ha dato (luci-do) all'attuale opaca amminisrazio-ne. Amministrazione che ultimamen-te ha dimostrato notevole indifferen-za dell'attuale e moderato sindaco prof. Corada. PErtanto mi sento di consigliare entrambi di non mollare, e circondarsi di giovani e pensionati non politicizzati, ovvero volontari onlus della politica, lasciando per-dere i vari portavoce, soprattutto i portaborse e le varie prebende. Da parte mia e dei miei numerosi amici assicuro un costante sostegno per le prossime avventure elettorali, cer-to che entrambi sarete in grado, una volta lavati i panni politici, di portare una nuova primavera nel Comune di Cremona. Grazie.

Olivo SudatiCremona

*

Egregio Direttore,Sulla attualissima tematica scola-

stica, Lega delle autonomie locali sottolinea la necessità che gli enti locali abbiano piena titolarità ad es-sere ascoltati dal Governo su tutta la normativa riguardante le politiche scolastiche poiché il modello di si-stema di istruzione proposto impat-ta significativamente sia sul diritto costituzionale all'istruzione che la Repubblica in tutte i suoi livelli istitu-zionali è tenuta a garantire (art. 3 Costituzione) sia sulla programma-zione dei piani e dei servizi connessi al diritto allo studio che sono di com-petenza comunale.

In particolare il parere dei Comuni dovrebbe essere vincolante sul pia-no programmatico in discussione e sui regolamenti applicativi poiché alcune scelte avrebbero conseguen-ze significative e gravi in molti terri-tori, in particolare sulla qualità dell'offerta formativa nei piccoli co-muni e sulle ricadute economiche sui bilanci dei Comuni e delle fami-glie.

Su questi temi nei giorni scorsi, presso la sede di Legautonomie di Cremona, si è tenuto un incontro di lavoro con la partecipazione di sin-daci ed amministratori comunali e di dirigenti di istituti comprensivi. Rite-niamo utile contribuire al dibattito in corso riportando alcune delle infor-mazioni e delle considerazioni di merito emerse.

Scuola per l’infanzia. La proposta di introduzione di un orario obbliga-torio, anche solamente nella fascia antimeridiana, contrasta, nella espe-rienza degli amministratori, con le richieste delle famiglie, soprattutto nelle zone come la nostra dove mag-giore è la diffusione della scuola per l’infanzia e l'occupazione femminile. Se la scuola statale (già carente ri-spetto ai parametri europei) diminu-isce il tempo scuola le famiglie sa-ranno costrette a rivolgersi alle scuole private o alle scuole paritarie comunali laddove esistono. E' noto l'ingente investimento dei comuni in questo campo, sia dal punto di vista della qualità educativa che dell'enti-tà dell'offerta, come pure lo sforzo per ridurre al minimo il contributo economico delle famiglie (a fronte di rette solitamente più elevate nelle paritarie private). Ci si chiede quindi con quali risorse i comuni, già noto-riamente in difficoltà finanziarie, po-

tranno far fronte ad un aumento del-le richieste. Va poi considerato che una riduzione di orario e l’ipotesi (messa al condizionale nel Piano programmatico anche per la scuola per l’infanzia) di un solo insegnante per classi di 32 bambini portano al rischio che la scuola per l'infanzia torni ad essere un servizio di custo-dia, nemmeno tanto efficace visto il tempo ridotto. Cosa davvero contra-stante con le nuove necessità di ap-prendimento di questa fascia di età e con i bisogni delle famiglie. Ci si chiede inoltre quali ripercussioni queste novità potranno avere sulle scuole comunali in quanto paritarie.

Scuola Primaria. Anche qui è evi-dente che il privilegiare l'orario di sole 24 ore settimanali con docente unico mette in crisi l’attuale modello di scuola. Esso, con il sostegno fon-damentale dei piani per il diritto allo studio comunali, oggi assicura una offerta formativa (di piena compe-tenza delle Autonomie Scolastiche) adeguata, sia nella declinazione temporale che soprattutto nell'arti-colazione pedagogica, agli attuali bisogni di apprendimento che sono estremamente complessi e diversifi-cati. In tutto il paese cresce la richie-sta di tempo pieno, non si compren-de come con le norme proposte questo verrà garantito, si teme che ancora una volta i comuni saranno chiamati a supplire, senza risorse aggiuntive, a carenze come la sorve-glianza alla mensa, le attività pome-ridiane, le attività integrative. Si sot-tolinea come non sia accettabile, senza una concertazione sulle risor-se indispensabili, la formulazione del Piano Programmatico dove si dice che gli Enti Locali provvederanno con azioni mirate ai trasporti, all’ade-

guamento delle strutture edilizie ed a quant’altro necessita..

Numero alunni per classe. Nella scuola per l’infanzia, nella primaria e nella secondaria di primo grado è previsto un aumento degli alunni per classe: si sottolinea che con grande impegno di risorse a fronte di scar-sissimi contributi regionali e statali, i Comuni stanno provvedendo alla messa a norma degli edifici scolasti-ci secondo i parametri oggi vigenti, spesso già al limite della capienza. Come si potranno prevedere ulterio-ri adeguamenti se, come sembra, i previsti stanziamenti saranno co-munque dedicati alle emergenze delle zone sismiche? Nel frattempo chi si assume la responsabilità dell'autorizzazione al funzionamen-to?

Si ricorda poi che se il numero massimo deve essere raggiunto già al momento delle iscrizioni, le zone ad alta densità migratoria avranno il problema dell'accoglienza, giusta-mente obbligatoria, degli alunni in arrivo ad anno scolastico iniziato, che andranno a gravare su classi già al limite e spesso con presenza di alcuni alunni disabili.

Centri istruzione degli adulti. Rite-nendo in questo campo particolar-mente necessaria la concertazione, essendo l'Educazione degli Adulti in capo ai Comuni, si rileva la necessi-tà di chiarire le cose circa il mante-nimento del finanziamento di modu-li e corsi non finalizzati al consegui-mento di un diploma ma che rispon-dono a bisogni sociali estremamen-te importanti, a partire dalla alfabe-tizzazione dei lavoratori stranieri.

Questo tipo di corsi infatti pare non ricompreso nel decreto dato che in esso si parla solo di attività “ordina-mentali”.

Lega AutonomieCremona

*

Caro direttore,Halloween (una parola inglese che

significa "notte sacra") riprende gli antichi rituali di Samain, le cui origini risalgono all’antica Irlanda. Durante la notte di Samain nel corso del ple-nilunio verso il 31 ottobre di ogni anno. Il mondo delle streghe, dei morti si ricongiunge con quello dei vivi e viceversa, poiché secondo un detto celtico «la morte non è che il mezzo di una lunga vita». In seguito, questa festa pagana fu trasformata dalla Chiesa in quella di Ognissanti.

Già da diversi anni, anche in italia ci siamo adeguati ai tempi, a festeg-giare, così come nel resto d'Europa, zucche, maschere di vampiri e fan-tasmi, scope da strega e altri attrez-zi simili, occupano le vetrine dei ne-gozi durante l’intero mese di ottobre; e la sera del 31 adulti e bambini, in un’atmosfera carnevalesca, festeg-giano Halloween. Chi in discoteca, chi a casa, in qualsiasi luogo, l'im-portante è essere mascherati. Ormai è risaputo: «Crisi economica e finan-ziaria permettendo... Anch'essa è diventata una festa commerciale».

lettera firmataCremona

13Venerdì 31 Ottobre 2008

feStivitA'

Halloween è diventata una festa commerciale

ScuOLA

Perché la riformanon va bene così

Veltroni critica tutto e divide il Paese in buoni e cattivi. Walter Veltroni non si è fatto mancare nulla, tranne le proposte con-crete, nel suo intervento dal Cir-co Massimo davanti ad una folla formato elastico, 2 milioni se-condo gli organizzatori, 200mila secondo la questura. Insulti e demonizzazioni sono stati il filo conduttore: a sinistra la morali-tà, a destra il peggio del peggio. «L'Italia è un Paese migliore del-la destra che oggi lo governa». Non potevano mancare gli at-tacchi alla Lega: «Fa rabbrividire la mozione sulle classi differen-ziate per bambini stranieri. Fa-miglia Cristiana l'ha definita la prima mozione razziale approva-ta dal Parlamento italiano». Vel-troni critica tutto ma non propo-ne nulla, e così si prosegue sulla scuola, con l'invito a ritirare il decreto Gelmini e l'avvio dei so-

liti tavoli di confronto lunghi, af-follati ed infruttuosi. Idem per la crisi economica, attaccando il Governo accusandolo di aver alzato le tasse, ennesima falsità. Massimo Cacciari, sindaco di Venezia di area PD, definisce «idea strana» quella della mani-festazione, facendo notare l'as-senza di proposte concrete sui temi del federalismo fiscale e definisce Veltroni uomo di de-magogia, accomunandolo pro-prio al "nemico" Berlusconi. Questa è la sinistra, confusa, spaccata e strillona, che alimen-ta le forme di dissenso impro-duttive e non fornisce nessuna alternativa.Certo, è difficile for-nire alternative valide quando l'operato del centrodestra e del-la Lega è fin qui condiviso da una larga maggioranza del Pae-se e basato sulla concretezza..

Giacomo Zaffanella

La sinistra è confusae spaccata in due

La pioggia è arivata dopo tanto tempo. Sta facendo precipitare a terra, nelle falde, nel fiume, tutto il carico velenoso di polveri che scarichiamo nell'aria, dai mo-tori, industrie, caldaie. In ottobre a cremona l'aria è stata irrespirabile quasi ogni giorno. Ogniuno ha il do-vere di fare qualcosa per non avvelenarci: il sindaco, la giunta, gli industriali, i commercianti, i cittadini. Pic-coli gesti quotidiani e grandi progetti di cambiamento della vita urbana a tutela della salute.

I gruppi verdi del comune e della provincia di cre-mona continuano le dure battaglie politiche e sociali per diffondere e consentire nuovi stili di vita più salu-tari, senza accontentarci di misure palliative o tampo-ne.

Lo smog a cremona ci fa vivere 3 anni di vita in meno ognuno di noi. Dobbiamo ridurre il traffico, ab-bassare i riscaldamenti, spegnere i camini industriali piu' inquinanti e riconvertire ciò che ammorba l'aria che respiriamo. Cominciando da subito a studiare e progettare i cambiamenti necessari. Tutti abbiamo provato il bruciore alla gola classico dell'aria satura di zolfo e polveri velenose. A cremona si conoscono so-lo i livelli del quartiere zaist, ma le zone più trafficate sono molto più contaminate e non vengono monito-rate (per scaramanzia?).

Arpa è sempre più a difesa delle aziende che dei

cittadini, per i continui sversa-menti oleosi nel fiume po, nelle falde sotterranee che sono diven-tate nere, nei terreni e nell'aria.

Serve una grande mobilitazione per af-frontare la crisi. Investire in ricerca e innovazioni per l'ambiente, crea sviluppo e occupazione duratura e sana. La città con poche auto in tutto il centro storico. Case coibentate con poche spese per metano e con-dizionatori. Come ogni autunno siamo nell'aria satura di pm10, dopo che l'estate ci siamo bevuti ozono e nox molto nocivi. Come berlusconi contro l'europa e l'ambiente, non si vuole vedere fino in fondo l'innova-zione ambientale come motore di sviluppo e non co-me freno.

Al sindaco i verdi chiedono con sempre maggiore forza tutte le misure promesse a tutela della salute: la mobilita' ciclabile e pedonale in tutto il centro, pi-ste ciclabili ben collegate anche con le periferie, marciapiedi seri e zone pedonali estese, segnaletica e controlli, riduzione del rumore, bonifica tamoil, ve-rifiche da attuare tramite arpa sulle industrie più ma-leodoranti e velenose, raccolte rifiuti porta a porta con meno incenerimento e smog, coibentazione e risparmio energetico negli edifici pubblici e con nor-me per i privati. Matteo Lodi

FinaLmente piove, ma bisogna Fare quaLcosa

Page 14: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 15: Il Piccolo Giornale di Cremona

Il presidente uscente Antonio Borghesi fa il bilancio di due anni intensi e ricchi di iniziative

Abbiamo condi-viso un biennio di importanti progetti e di in-tensa attività, uniti dalla volon-

tà di intervenire a favore dei pensionati del lavoro auto-

nomo della provincia di Cre-mona (Anap Confartigianato, Epaca Coldiretti, Cgai Con-fagricoltura, Anp Cia, Cna Pensionati, Associazione Autonoma Artigiani Crema-schi, Libera Associazione Artigiani Cremaschi, 50&Più Confcommercio e Fipac Confesercenti).

Il ‘viaggio’ del Cupla, ripar-tito nel novembre 2006, per il primo biennio ha visto al ti-mone il presidente Borghesi, affiancato dal vicepresidente Alessandro Salini. «Mi avvio alla conclusione del manda-to: la riunione del Consiglio, con il rinnovo delle cariche, si terrà in novembre» spiega Borghesi. «Credo di poter di-re che abbiamo intrapreso la strada giusta, con energia e condivisione degli obiettivi.

Varie sono state le iniziati-ve proposte, dagli incontri con i rappresentati istituzio-nali alla partecipazione a momenti di formazione a li-vello regionale». «Un’attività che ci ha visti protagonisti» prosegue Borghesi «è stata la raccolta firme a sostegno di due petizioni popolari: la prima per chiedere l’adegua-mento del potere di acquisto e dei minimi di pensione, la seconda per ottenere la can-cellazione della discrimina-zione che esiste nei confron-ti dei pensionati ex lavoratori autonomi in materia di asse-gni familiari.

Continueremo in questa direzione, a tutela dei diritti dei pensionati da lavoro au-tonomo, ai quali viene attual-mente riconosciuta la pen-

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta atten-zione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settima-nale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

sione più bassa».Il Cupla si è fatto inoltre

promotore di vari incontri con Cgil, Cisl e Uil. «Avviare un dialogo con le altre realtà che operano nell’interesse dei pensionati è stata una delle nostre priorità» confer-ma il Presidente. «Del resto, l’obiettivo è comune: garan-tire una qualità della vita sempre migliore alle persone anziane. Questo significa soprattutto operare perchè anziani e malati possano ri-cevere assistenza e aiuto nelle loro case, restando in famiglia».

La ‘tabella di marcia’ del Cupla, per i prossimi mesi d’azione, si pone obiettivi concreti, importanti. Chiede-re al Governo una risposta legislativa al disagio econo-mico di milioni di pensionati, penalizzati dalla svalutazio-

ne dei loro trattamenti pen-sionistici; ottenere la cancel-lazione della grave discrimi-nazione che esiste nei con-fronti dei lavoratori autonomi in materia di assegni familia-ri; promuovere e coordinare una serie di iniziative a favore dei lavoratori autonomi in pensione; intervenire presso istituzioni ed organi pubblici richiamando l’attenzione sul-le necessità economiche e sociali di tanti anziani, evi-tando penalizzazioni ed in-giustizie; garantire l’impegno necessario per assicurare all’anziano sostegno per ogni necessità emergente, in mo-do particolare perchè chi non è più autosufficiente abbia la possibilità di avere assisten-za nella propria casa, scon-giurando il più possibile il momento del ricovero in una struttura.

nomo e di tutti gli anziani della nostra provincia. In questi due anni di lavoro in-sieme abbiamo cercato di conoscerci, di sviscerare i problemi che riguardano la categoria che rappresentia-mo, incontrando le Istituzioni

e avanzando proposte tese a migliorare la quotidianità delle persone anziane. A parlare è il presidente Anto-nio Borghesi, alla guida del Comitato Unitario che rac-coglie le associazioni dei pensionati del lavoro auto-

«MERCATI - SETTIMANA DALl 24/10/2008 AL 30/10/2008

PRODOTTO

FRUMENTOtenero buonomercantile

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

15 kg.

25 kg.

N.q.Tonn.

3,100

2,260

28,00-33,00

3,110

2,280

137,00-141,00

N.q.

144,0-149,0 N.q.

N.q.

80,00-82,0092,50-94,00

93,00-95,00

97,00-98,00

150,00-155,00

343,00-345,00

146,0-151,0-160,0-165,0

84,00.134,00 104,00-144,00

46,00-57,00

3,100

2,250

--

3,130

2,270

30 kg. 2,150 2.1602,140 2,180

40 kg. 1,97 1,9601,930 1,990

156 kg. 1,520 N.q.1,548 1,575

176 kg. 1,520 N.q.1,548 1,605

Oltre 176 1,520 N.q.1,470 1,570

Kg. 2,22-2,581,040- 1,140

Montichiaripeso vivo1,00-1,20

--

Kg. 1,97-2,07 0,700-0,8100,70-0,83 --

Kg. 2,20-2,58 1,00-1,701,00-1,20 --

Kg. 1,10-1,22 0,970-1,4001,00-1,10 --

Kg. 3,00-4,95 4,200-4,6004,50-5,00 --

Kg. 1,70-1,75 --1,550 --

Kg. 5,05-5,20 --5,05-5,15 --

Kg. 5,30-5,50 --5,25-5,45 --

Kg. 5,90-6,10 5,950-6,1005,80-6,15 --

Kg. 6,10-6,25 6,350-6,5506,25-6,70 --

141,00-461,00

146,00-153,0 161,0-166,0

N.q.

167,00-170,00

--

--

GRANOTURCOibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIAnazionale

ORZO NAZ.peso spec. 55-60peso spec. 66-68

CRUSCAalla rinfusa

FIENO maggengoagostano

SUINIlattonzoli locali

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Manze scottone24 mesi

Vitelli Baliotti(50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti(50-60Kg) pie blue belga

BURRO pastoriz.

PROVOLONEVALPADANAoltre tre mesi

PROVOLONEVALPADANAfino a tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Sceltostag. 12-15 mesi

Kg. N.q. ---- --Latte naz. Crudo(16-30 giugno)

SUINI lattonzoli locali

SUINIlattonzoli locali

SUINI lattonzoli locali

Suini da macello

Suini da macello

Suini da macello

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

PAGLIA press.rotoballe

UNITà DIMISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

127,00-128,00

137,00-138,00

130,50-132,50

141,00-143,00

327,00-332,00

157,0-162,0 169,0-171,0

Agricoltura 15Venerdì 31 Ottobre 2008

Antonio Borghesi, responsabile del Cupla

Rinnovo delle cariche per il Cupla

Page 16: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

a fatto passi da gigante lo studio del tu-more al rene in Provincia di Cremona,

essendo il nostro Ospe-dale Maggiore uno dei centri di riferimento sia re-gionale che nazionale. A questo proposito, nei giorni scorsi, è stato orga-nizzato un corso di ag-giornamento rivolto ai re-parti di oncologie ed uro-logia del sud-est della Lombardia.

«Abbiamo affrontato tutti gli aspetti controversi del tumore al rene» spiega Rodolfo Passalacqua, direttore dell'unità opera-tiva di medicina e oncolo-gia medica, «Si è parlato, ad esempio, delle nuove terapie e dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare».

Di cosa si tratta?«Sono farmaci introdot-

ti negli ultimi due anni, che bloccano i vasi sanguigni, e quindi impediscono al tumore di ricevere nutri-mento per crescere. Nel 70-80 per cento dei casi si ottiene il blocco della cre-scita della malattia, e nel 30% addirittura la regres-sione.

Tali farmaci vengono somministrati oralmente, e il paziente può assumer-li direttamente a casa pro-pria. Non danno la guari-gione, ma aumentano del 50% la sopravvivenza del paziente metastatico. Nel

convegno abbiamo af-frontato anche la riduzio-ne della tossicità in sud-detti farmaci. Tossicità che può manifestarsi a li-vello cardiologico, e che viene combattuta vigilan-do costantemente sul pa-ziente, al quale verrà som-ministrata una terapia cardiologica mirata in ca-so di problemi».

Parliamo di ricerca...«Attualmente stiamo

portando avanti due linee di ricerca innovative. La prima prevede l'utilizzo di un farmaco nuovo, che in Italia non è ancora in com-mercio. Il nostro è uno dei cinque centri italiani che hanno adottato questo protocollo di ricerca. In sostanza il farmaco serve

a trattare i malati non me-tastatici appena dopo l'in-tervento operatorio, ap-punto per evitare l'insor-gere di metastasi. Accan-to a questo stiamo facen-do altri due studi, che ri-guardano invece i tumori metastatici, e che potreb-bero avere risultati davve-ro notevoli. Il primo è un farmaco (Rad 001) che viene somministrato per bloccare la crescita cellu-lare attraverso un mecca-nismo nuovo, che inibisce un enzima della cellula (l'M-Tor). I farmaci che agiscono su tale enzima sono fondamentali nel controllare molte tappe metaboliche all'interno della cellula tumorale. Meccanismi che vengono

così bloccati, e che do-vrebbero portare alla mor-te della cellula stessa. Quello che vogliamo capi-re è se attraverso questa pratica sia possibile de-bellare il tumore.

Un secondo studio è legato invece al discorso dell'immunità. Da sempre si studia il ruolo del siste-ma immunitario nella lotta ai tumori. Assieme all'Isti-tuto tumori di Milano stia-mo portando avanti uno studio sulla risposta im-munologica nel tumore al rene, uno dei pochi tumo-ri in cui l'immunità ha un suo ruolo».

In che modo?«Studiamo nei pazienti

il sistema immunitario, quindi cerchiamo di rinfor-zarlo con dei farmaci, e infine verifichiamo se esso ha un ruolo nel combatte-re il tumore. Tutto sta nel cercare di capire perché, in un paziente malato di tumore, il sistema immu-nitario tende a non funzio-nare, e quindi come raffor-zarlo. Questo potrevbbe essere una delle chiavi nella lotta al tumore».

Intanto è in program-ma, per novembre, un altro incontro, che sta-volta tratterà i tumori gastrointestinali...

«Esso coinvolgerà tutti i reparti dell'ospedale, e mira a fare il punto su uno dei tumori più frequenti nel nostro territorio. Si chiarirà a che punto sono le ricerche e i progressi fatti in questo campo».

L'Ospedale di Cremona sta portando avanti alcune ricercheche potrebbero portare ad alcuni risultati notevoli

Farmaci contro il tumore al reneCUP

Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente

Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato,

il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato

dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle se-

guenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di

seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati

Dove: piano Rialzato, padiglione 5Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00

alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

• ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici

La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle

09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00

(accesso diretto).

RADIOLOGIATC, risonanza magnetica,

ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verdeLe prenotazioni vanno effettuate

di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra),

monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742.

• RADIOLOGIA: AngiografiaLe prenotazioni vanno effettuate

di persona.Dove: piano 1, corpo H (ala destra),

monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00

alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30,

il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999.

• SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie

Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso).Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372

405614.Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica do-tata di risponditore automatico in fun-

zione 24 ore su 24: 0372 405612.

FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si

prenota presso il CUP-Cassa, le pre-notazioni vanno effettuate di persona.Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra),

monoblocco ospedaliero.Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00;

da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00.

Tel: 0372 405346 per informazioni.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE

Dove: piano Cantina, (utilizzare la sca-la o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio

Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero.

Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVOROAllergologia per sospetti professionali

Dove: piano Terra, padiglione 10Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare

al numero 0372 408178.

• MEDICINA DEL LAVORO: visite spe-cialistiche di medicina del lavoroDove: piano Terra, padiglione 10Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle

17.00.Negli stessi orari è possibile prenotare

al numero 0372 405777.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30

(prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di

controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croni-

che)Telefono: 0372 405715.

Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare

telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.

SERVIZIO DIETETICOvalutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP.

Dove: piano 4, ala sinistra monobloc-co ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00.

Telefono: le prenotazioni per il control-lo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì

dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634,

0372 405631.

LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso

dell'ospedale.Orario: da lunedì a venerdì dalle ore

07.00 alle 09.00.Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio della terapia

anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì

(prelievi e visite specialistiche).

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA

Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Me-dicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pome-

riggio dalle 14.00 alle 16.30.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.

Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdìRivolgersi alla segreteria del servizio

negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine

di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente.

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del

monoblocco ospedaliero.Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco

ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: piano Rialzato, ala sinistra.Prenotazioni da lunedì a venerdì

dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche

telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.

MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA

Dove: piano 4 ala DestraPrenotazione in reparto da lunedì a ve-

nerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.Tel: 0372 405248

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9

La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero

0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.

Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un

messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono:

al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Salute16 Venerdì 31 Ottobre 2008

LOttA ALLA SORdItA'

Il 12 % della popolazione italiana (circa otto milioni di persone) soffre di disturbi uditivi, più di mezzo milio-ne le persone adulte con sordità gra-ve invalidante e conseguente handi-cap di rilevanza sociale, oltre mille i bambini nascono ogni anno con sor-dità congenita e quindi tale da osta-colare gravemente lo sviluppo e l’uso del linguaggio, l’integrazione nella scuola e nella società. I problemi di udito colpiscono, in particolare, l’1% dei bambini al di sotto dei 3 anni, il 2% dei bambini tra i 4 e i 12 anni, il

4% dei soggetti dai 13 ai 45 anni, il 10% dai 46 ai 60 anni, il 25% dai 61 agli 80 anni e il 50% degli ultraottan-tenni. Queste le cifre allarmanti forni-te dall’Airs (Associazione Italiana per la ricerca sulla sordità) in occasione della giornata nazionale Airs per la lotta alla sordità, che ha avuto luogo mercoledì 29 ottobre. Anche quest’anno l’unità operativa di Otori-nolaringoiatria dell’Ospedale di Cre-mona, diretta da Maurizio Magnani, ha accolto l'invito, aderendo alla giornata nazional. Un tecnico audio-

metrista ed i medici dell’unità opera-tiva si sono messi a disposizione dei cittadini, e l'affluenza è stata notevo-le. La manifestazione era finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazio-ne dell’opinione pubblica su una pa-tologia in continua crescita. La malat-tia costituisce un serio problema, ancora oggi sottovalutato, non solo medico ma anche sociale, colpendo gravemente la popolazione infantile ed interessando fortemente anche l’età lavorativa e la popolazione an-ziana.

Cremona ha aderito alla giornata nazionale

Il dottor Rodolfo Passalacqua

H

Page 17: Il Piccolo Giornale di Cremona

Torna anche quest'autun-no l'appuntamento più atte-so dell'anno per l'area Casa-lasca: la Fiera di San Carlo, che si svolgerà a Casalmag-giore dall'1 al 5 novembre, Un momento importante per l'economia casalasca, ma anche per l'aspetto ludico.

Gli appuntamenti previsti per l'occasione, infatti, sono molteplici, e spaziano nei più diversi settori. Non manche-rà l'aspetto gastronomico, con la sagra del cotechino e dei tortelli di zucca (i Blis-gòn).

Fondamentale l'aspetto

commerciale della festa: le bancarelle e le esposizione di autovetture, veicoli indu-striali ed attrezzature agrico-le ed artigianali saranno par-te integrante della festa, e punteranno i riflettori sulle attività economiche del terri-torio, occupando numerose vie e strade.

Ma non mancheranno neppure i tradizionali ban-chetti del mercato, con una vastissima proposta merce-ologica. Come anche la mo-stra mercato “Piante, verde, prodotti biologici e tipici», or-ganizzata lungo le vie della

città. Ma ecco che una posi-zione dominante sarà dedi-cata alla cultura, tra arte, spettacolo e fotografia. Si parte con una personale di pittura degli artisti casalaschi Adriano Artoni e Stefano Or-landi, presso la sala mostre della Pro Loco cittadina, dall'1 al 9 novembre.

Sempre negli stess giorni si terranno anche una serie di mostre fotografiche presso l'auditorium Santa Croce. «Un'autore un tema» è il tito-lo di quella presentata dal Fotocine Germani di Casal-maggiore. «Gli orfani di S.

Croce (i Crocini)» sarà invece il titolo della mostra realizza-ta grazie alle fto prese dall'ar-chivio di un socio storico della Pro Loco, Zanetti.

Infine «Il cielo decorato», che ha come protagonista il recupero del cancello del ci-mitero, recentemente restau-rato, e fotograficamente stu-diato da Nazareno Pisano. E la fotografia sarà protagoni-sta anche presso la chiesa di S. Chiara, con «Motore...Ciak...Azione», in ricordo dello scrittore Giovanni Gua-reschi, con una rievocazione, attraverso 40 foto, del cine-ma di Peppone e don Camil-lo.

Dal primo al 4 novembre l'appuntamento è presso l'Istituto S. Chiara, con una mostra collettiva di pittura, in cui espongono cinque don-ne. La pittura sarà protagoni-sta anche al circolo Turati (p.za Garibaldi) con la mostra di Paola Boni, dal primo al 16 novembre. In piazza Garibal-di, invece, spazio ad una rie-vocazione dell'Arma dei ca-rabinieri, tra passato e pre-sente, curata dai carabinieri di Casalmaggiore.

Il noto artista Ercole Priori, invece, metterà in ,ostra sculture e disegni presso il museo Diotti.

Anche lo spettacolo avrà i propri spazi. Sabato primo novembre verrà presentata la Stagione Teatrale

offriranno biglietti gratuiti per le attrazioni, che saranno co-munque presenti in piazza per tutta la durata della Fiera. Non mancherà, infine, la tra-dizionale pesca di benefi-cienza, in piazza Turati, pro-mossa da Andos Oglio Po. Un'occasione per spendere i propri soldi pensando anche a chi ha più bisogno.

2008/2009 del teatro comu-nale, con un appuntamento inconsueto: «Le grand thea-tre mecanique» del Atelier Denino - Teatro dei profumi.

Ma il divertimento è anche per i più piccoli: lunedì 3 e mercoledì 5 novembre sa-ranno le «Giornate del bam-bino», durante le quali Pro Loco e gestori del luna park

Appuntamento a Casalmaggioretra commercio, cultura e spettacolo

Lungo le vie del paeseesposizioni e banchetti

per tutti i gusti

Speciale Fiera di San Carlo 17Venerdì 31 Ottobre 2008

La piazza di Casalmaggiore

Anche la notte la città risplende di vita

Page 18: Il Piccolo Giornale di Cremona

«Grande spazio al commercioe alla valorizzazione del tipico»

«Anche quest'anno la Fie-ra ricalca la linea ormai con-solidata delle precedenti edi-zioni» spiega Licino Valenti, presidente della Pro Loco di Casalmaggiore, che organiz-za buona parte degli eventi in programma. «Mentre sabato si terrà il tradizionale merca-to settimanale, nei giorni successivi prenderà il via il mercato speciale, con ban-

chetti davvero per ogni gusto ed esigenza».

Grande spazio al settore del commercio, dunque...

«Certo, perché San Carlo è prima di tutto una Fiera

commerciale. Dietro il comu-ne ci sarà un'esposizione di vetture e automezzi agricoli. Da èiazza Turati seguirà via Brofferio, via Baldesio, vicolo Chiozza, via Favagrossa. Da

lì in poi iniziano i banchetti degli artigiani».

Quali prodotti vengono commercializzati per la mag-giore?

«Quest'anno si punta mol-to su ambiente ed ecologia. Ci sono i depuratori per le acque da utilizzare in casa. Una grande attenzione viene data all'energia pulita, e in-fatti sono numerosi i banchi che trattano pannelli fotovol-taici, o che cavalcano il gran-de ritorno delle stufe a pel-lets, per riscaldare in modo economico e meno inqui-nante. Essendo poi la nostra una zona prettamente agri-cola, un ampio spazio viene dato alle attrezzature atte al-la coltivazione. Quest'anno si punta molto anche a pro-muovere la navigazione sul Po, e sarà presente infatti, tra gli espositori, un costruttore di barche».

Naturalmente non man-cherà l'aspetto gastronomi-co della festa...

«I banchetti dedicati all'ali-mentare saranno collocati in via Formis, con particolare attenzione al biologico. Ab-biamo privilegiato i produtto-ri diretti, per incentivare la formula “dal produttore al consumatore”, e garantire la qualità dei prodotti».

A proposito di alimenta-zione, si punta molto sulla cucina tradizionale...

«Quello della valorizzazio-ne dei nostri prodotti tipici è un obiettivo che cerchiamo di raggiungere. Non man-cherà infatti la sagra del co-

techino, a cui quest'anno si aggiungono anche i tortelli di zucca casalaschi, i cosidetti “blisgòn”, di cui rivendichia-

mo la paternità. Vorremmo poi arrivare a rivendicare altri prodtti. Quest'anno ad esem-pio stiamo introducendo un salame, detto “Mariola”, che

va molto nelle nostre zone».Dal punto di vista della cul-

tura, quali sono le novità?«Grande spazio verrà dato

soprattutto agli artisti locali, per valorizzare prima di tutto la nostra arte. Abbiamo due mostre di pittura, entrambe di artisti appartenenti al terri-torio. La fotografia ha voluto invece valorizzare alcune specificità del nostro paese. Come ad esempio nel caso delle immagini dei Crocini, ossia gli orfani, che venivano raccolti appunto a Santa Cr-ce, opera di un defunto socio della Pro Loco. Valorizziamo anche il cancello del cimite-ro, una vera e propria opera d'arte, che viene messa al centro di una mostra foto-grafica, che sviscera i pas-saggi del suo recupero, con tutte le fasi. A Santa Chiara vengono invece valorizzate artiste locali: Simonetta Arri-ghi, Nicole Bandini, Raffaella Ghezzi, Santina Rossi, Cristi-na Vecchi. Ci sarà anche un momento di ricordo del cele-bre autore Guareschi, attra-verso l'esposizione di circa 40 fotografie che recuperino il mito di don Camillo e Pep-pone, storici personaggi dei racconti di Guareschi».

Insomma. una fiera che si dirama in tante direzioni...

«C'è un po' di tutto, dall'aspetto culturale a quel-lo goliardico. Per i più giova-ni c'è il luna park, con uno spazio per i genitori, che possono sedersi ad osserva-re i giochi dei loro bambini».

Licinio Valenti, presidente Pro Loco, spiega

le novità di questa edizione

Grande spazio ai mezzi agricoli

La Pro Loco di Casalmaggiore

Speciale Fiera di San Carlo18 Venerdì 31 Ottobre 2008

Page 19: Il Piccolo Giornale di Cremona

Prende il via a Casalmag-giore la tradizionale Fiera di S. Carlo, ricca di aspettative anche per il Comune di Ca-salmaggiore.

«Intanto speriamo in un tempo clemente, viste le pre-visioni meteo piuttosto scon-fortanti» dichiara il sindaco Luciano Toscani. «Elementi imponderabili a parte, il no-stro auspicio è di offrire ai casalaschi e ai cittadini del territorio un momento piace-vole di divertimento, con il tradizionale Luna Park, la pe-sca di beneficenza, la sagra a base di prodotti tipici, ma

anche di proficua conoscen-za della città e delle sue ric-chezze, attraverso le mostre allestite al Museo Diotti (scul-ture e disegni di Ercole Prio-ri), nella sede della Pro Loco,

nell’auditorium Santa Croce e presso l’istituto Santa Chia-ra. Mi auguro che l’affluenza massiccia che si registra tra-dizionalmente nei giorni “clou” non comprometta il piacere di partecipare alla fiera, quindi mi permetto di raccomandare prudenza e pazienza, e di ricordare il continuo servizio che sarà fornito dalla polizia locale, dalle altre forze dell’ordine e dalle associazioni di volonta-riato per garantire la sicurez-za di persone e cose. Ci aspettiamo che il lavoro e lo sforzo organizzativo della as-sociazione Pro Loco di Ca-salmaggiore, vera anima di questa fiera, possano essere ripagati da un buon gradi-mento di pubblico, dalla sod-disfazione dei commercianti, e, perché no, dalla gioia che trapela dagli occhi dei bam-bini davanti alle giostre».

Uno sguardo all’econo-mia del Casalasco: quali sono i capisaldi? Quali scelte sta facendo il Comu-ne per lo sviluppo econo-mico di Casalmaggiore?

«I capisaldi su cui può con-tare l’economia del territorio casalasco sono aziende sta-bili e imprenditori capaci e lungimiranti. Faccio a meno di ricordare quanto sia diffu-sa e generalizzata la crisi che l’Italia sta attraversando: da qui le preoccupazioni per le conseguenze anche locali che inevitabilmente potremo

aspettarci. Per quanto con-cerne l’impegno dell’ammini-strazione comunale, in questi anni si è concretizzato nella realizzazione di infrastrutture utili per le aziende, e mi rife-risco a infrastrutture sia reali (strade, collegamenti viari e autostradali) che virtuali, ov-vero i vantaggi offerti dai col-legamenti telematici, le vere “strade” del futuro».

L’esposizione dei mezzi agricoli presenti in Fiera te-stimonia l’importanza dell’agricoltura per Casal-maggiore: qual è la situa-zione in questo settore?

«E’ la stessa che si rileva in ogni territorio a vocazione anche agricola come il no-stro, ovvero il dover compe-tere con prodotti di qualità quasi sempre inferiore ma il cui prezzo risulta più appeti-bile per il mercato: in tempi difficili, per non dire di crisi, come questo la gente cerca il modo di spendere meno, an-che a discapito della bontà e della genuinità del prodotto. Come in gran parte dell’Italia, anche a Casalmaggiore è stato organizzato un mercati-no agricolo in cui i produttori possono raggiungere diretta-mente gli acquirenti, saltando così vari passaggi (e quindi vari rincari) del prodotto e ot-tenendo maggiori introiti a fronte di un prezzo finale competitivo. E’ allestito a cu-ra della Coldiretti, il sabato mattina durante il mercato

settimanale, in piazza Turati: una scelta che sosteniamo e valutiamo positivamente, an-che se da sola non potrà cer-to risolvere questo tipo di problema».

Si legge tra le righe la for-te tendenza a valorizzare la gastronomia locale: quali sono i sapori tipici del terri-torio e quanti di questi so-no riconosciuti?

«Da qualche anno la Pro Loco ha potenziato l’offerta della Fiera di San Carlo con la gustosissima Sagra del co-techino, arricchita per l’occa-sione anche dalla “presenza” dei tortelli di zucca: un modo per restare ancorati alle pro-prie radici anche sotto il pro-filo della cucina, per far cono-scere i prodotti tipici della nostra terra e per passare pranzi o cene in buona com-pagnia, che in periodi di egoi-smi e solipsismi come questi non è poco. Il nostro territorio è fatto dei sapori dei pomo-dori e della zucca, degli in-saccati e del latte, del bosco e del fiume: farli conoscere, conservarli, valorizzarli è quasi un dovere morale… E su questo versante ci stiamo continuamente muovendo: l’ultimo passo è la recentissi-ma approvazione, in consi-glio comunale del regola-mento per i prodotti Deco (Denominazione Comunale).

La Fiera presenterà an-che la nuova stagione tea-trale, emblema della cultu-

contemporanei (Cesare Lievi, Natalia Ginzburg, Italo Sve-vo, Silvio D’Arzo e Dostoev-skij). Una ricchezza di sugge-stioni e di emozioni cui si aggiungono registi del cali-bro di Valter Malosti, Leo Mu-scato, Cesare Lievi, Valerio Binasco, Cesar Brie e attrici pluripremiate come Ludovica Modugno, Maria Paiato sen-

za dimenticare il grande Gianrico Tedeschi e Silvio Castiglioni. E ancora, Marco Paolini con I Miserabili, il jazz con Stefano Bollani e i Visio-nari, le Pappini Sisters, Ennio Marchetto con il suo A qual-cuno piace carta e in chiusu-ra la prima nazionale del nuo-vo lavoro di Cesc Gelabert per gli appassionati di dan-za».

ra locale: su cosa si punte-rà quest’anno?

«Quella di quest’anno è la 19esima Stagione del teatro Comunale di Casalmaggiore, un traguardo di rilievo per una struttura che ha riscosso ambiti riconoscimenti grazie agli sforzi ed alle scelte di questa <mministrazione e di quelle che l’hanno precedu-

ta. Il cartellone 2008-2009 è veramente “per tutti”. Cito le parole del direttore artistico Giuseppe Romanetti, secon-do cui proporremo “bellezza, stupore, commozione, diver-timento, riflessione, ricchez-za di linguaggi espressivi e di stili e incontri internazionali”. Un incontro con gli autori e temi classici (Molière, Shake-speare, Cecov, Omero) e

«Vogliamo valorizzarela gastronomia locale»

Il Comune sostienel'economia casalascacon le infrastrutture

Speciale Fiera di Can Carlo 19Venerdì 31 Ottobre 2008

Il Comune di Casalmaggiore

Il sindaco di Casalmaggiore Luciano Toscani

Page 20: Il Piccolo Giornale di Cremona

Una storia ricca di tradizioneper una Fiera dal sapor di passato

di Giulia Sapelli

Nella prima decade di No-vembre si svolge a Casal-maggiore la fiera di San Car-lo, santo patrono della città. Curato dalla Pro Loco Casal-maggiore è da sempre con-siderato il più importante evento casalasco dell'anno, il momento di maggior af-fluenza turistica. Un momen-to che ormai fa parte della tradizione cittadina, e al qua-le nessun casalasco rinunce-rebbe mai.

Nata secondo tradizione come fiera essenzialmente agricola, del bestiame e di scambio, nel tempo ha mo-

dificato il proprio modo di proporsi, incentrandosi mag-giormente sul divertimento.

Alcune testimonianze d'inizio novecento ne parla-no come momento dell'anno che tutti attendevano con trepidazione, in primis per gli

affari, ma non solo. Già allora per grandi e piccini del casa-lasco, la fiera era infatti an-che ottima occasione di sva-go e fenomeno di costume. E lo svago è sempre un aspetto importante, nella vita sociale di una cittadina, pic-

cola o grande che sia.Le giostre prendevano po-

sto in Piazza Garibaldi, men-tre il Circo si collocava in Piazza Vecchia, ora Piazza Turati. Appuntamenti molto attesi, sia dai grandi che dai più piccini.

Le vie che s'irraggiano dal centro erano completamente occupate da numerosissime bancarelle allestite a merca-to, per la grande gioia delle massaie, che accorrevano per cercare la merce a poco prezzo.

Oppure le strade venivano letteralmente invase da trat-tori, mezzi agricoli, utensile-ria ed esposizioni varie, che tenevano banco per tutti i giorni della Fiera, in un vero e proprio spirito commercia-le, che contraddistingueva i casalaschi. Lo scambio eco-nomico e sociale, dunque, durante la fiera di S.Carlo in-vadeva tutto il centro città, con gente e schiamazzi, risa-te e contratti.

Unici impedimenti come sempre, potevano essere le piene del Po, che limitavano l'afflusso dei visitatori dal parmigiano, e creavano non pochi problemi.

Ma come si è evoluto que-sto evento? Già tra le due

guerre la fiera assunse a grandi linee il medesimo ca-rattere odierno. Piazza Gari-baldi era infatti invasa da gente festante per l'arrivo della giostra dei cavalli, per gli spettacolari “numeri” di bravura di motociclisti speri-

colati, per le “montagne rus-se". O ancora ad attirare la gente erano grande curiosi-tà, come la donna cannone. O semplicemente per le ban-carelle dove acquistar dolci o vestiti per l'anno venturo, a prezzi sicuramente più modi-ci di quelli dei negozi.

Contemporaneamente il Teatro Sociale era “occupa-to” dall'opera. Verdi, Stradi-vari, Rossini, erano gli autori maggiormente eseguiti dal coro casalasco accompa-gnato dall'orchestra, ensem-ble apprezzatissime da tutti.

Nella zona dell'Arco di Trionfo (in via Baldesio) era allestita una sorta di balera improvvisata in cui gruppi della zona (come i fratelli par-

mensi "Cantoni") eseguivano il proprio repertorio, permet-tendo a tutti i visitatori e agli abitanti di Casalmaggiore di ballare fino a tarda ora.

La fiera oggi presenta gli stessi ingredienti con piccole me significative modifiche. Per esempio ora il Circo in Piazza Turati è stato sostitu-ito da un ospite più moderno: un'amplissima galleria a cie-lo aperto degli ultimi modelli di automobili.

Un "motor show" in picco-lo offerto dalle principali con-cessionarie della zona. Le vie di Casalmaggiore, andando verso S.Stefano sono dedi-cate secondo tradizione all'attività agricola, con mez-zi decisamente più "ingom-

branti" che in passato.Da alcuni anni, inoltre, la

Pro Loco Casalmaggiore ha lanciato la «Sagra del Cote-chino», occasione eccezio-nale per gustare piatti tipici della tradizione casalasca e pre-natalizia, cucinati con la cura delle "nostre" donne.Per non parlare dell'appun-tamento con i tortelli di zuc-ca, piatto tipico e irrinuncia-bile della zona.

Questa ed altre attività so-no promosse dalla nostra associazione durante la fiera novembrina, fenomeno d'in-contro e di costume che ogni anno torna essenzialmente uguale, ma ricco di piccole modifiche che ne rinnovano l'interesse.

Un'immagine della Fiera nel passato

La città di Casalmaggiore

Speciale Fiera di San Carlo20 Venerdì 31 Ottobre 2008

Una manifestazionedalle antiche origini,ora rimodernizzata

Page 21: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Federico Fronterrè

opo il grande murales realiz-zato da DEM nella forma di un animale fanta-stico ora tocca

ai Surfisti interpretare l'ex Snum.Il gruppo è alla seconda set-timana di lavoro e le figure che compongono la loro opera cominciano ad assu-mere una forma piuttosto definita, per quanto ancora soggetta ad essere interpre-tata dai passanti in moltepli-ci modi. Riflettendo con gli artisti in merito alle loro intenzioni, è emerso l'esigenza di far rina-scere la "fabbrica" ormai ab-bandonata da tempo, rico-struendola idealmente per mezzo del writing. Per tutti i passanti diviene quindi un invito al ricordo e alla rifles-sione, vedere tanti profili di-pinti di carpentieri e manova-li appoggiarsi a nuove fonda-menta sulle quali gli artisti ridisegnano la visione del-l'edificio.Queste sagome di lavoratori che si muovono nella zona alta della parete rappresen-tano, nella loro forma perfet-tamente definita, lo sforzo umano che per parecchio tempo ha abitato questo luo-go. Per evidenziare maggior-mente queste figure, gli arti-

sti le stanno dipingendo sen-za un sfondo, in quanto de-vono emergere dalla parete quasi fossero mosse dall'in-terno della fabbrica (o dalla memoria di ciò che lì è avve-nuto), verso la superficie, co-me a rendere visibile a tutti i passanti un passato che non vuole essere dimenticato, una testimonianza forte ed esplicita.La figura che sicuramente più risalta all'interno delle tante dipinte su questo muro è quella di un pompiere che diviene una sorta di alter-ego degi artisti, un possibile sal-vatore della fabbrica, in quanto capace, grazie allo spray, di far esplodere numerose scintille di co-lore sul fondo bianco pre-cedentemente steso sulla parete sconnessa e scro-stata. Le scintille si tra-sformano in volti umani caratterizzati anche da una vena di ironia e sar-casmo, in linea con lo stile che distingue i "Sur-fisti".Nella zona destra dell'opera si può osser-vare che i giovani pittori stanno componendo tan-te forme geometriche in-castrate l'una nell'altra da cui sta prendendo for-ma una tag (termine con cui si definisce la "firma" di un writer). I Surfisti uniscono così diffe-renti stili, emersi dalle loro

diverse esperienze e dalla loro formazione in campo ar-tistico: da una parte si osser-va un'attenzione ad una resa realistica dei personaggi che animano quest'opera, come per evidenziare un attacca-mento alla storia del luogo, dall'altra si osserva una mag-giore libertà nel tratto che si attua attraverso l'uso delle bombolette, che da risalto ad un'interpretazione del luogo più legata alla fantasia ed all'immaginazione persona-le, come nel caso dell'esplo-sione di colore che scaturi-sce dal pompiere. Chi volesse passare a vedere

gli artisti al lavoro può farlo ogni domenica fino al 9 No-vembre. Può essere l'occa-sione per osservare come procede questo cantiere creativo che si sviluppa a partire dal tratto e dalla fan-tasia di questi artisti.

D

di Enrico Platè

antica via Postu-mia era una stra-da romana che collegava Geno-va ad Aquileia e che attraversava

Cremona, Piacenza, Verona e Vicenza. Oggi la via cittadina omonima si sviluppa lungo l’an-tica direttiva, parte dalla fine di via Buoso da Dovara giungen-do fino al confine comunale. Per un lungo tratto la strada è costeggiata da un muro, oltre al quale si estende quello che fu l’Ospedale Psichiatrico di Cre-mana: la vasta area, originaria-mente periferica, oggi riassor-bita nel tessuto urbano dal-l’espansione cittadina, risulta delimitata a nord dalla via Po-stumia, a sud dalla via Giusep-pina, a ovest da via Tonani e ad est dal quartiere residenziale sorto negli anni ’60. La costruzione del Manicomio Provinciale venne ultimata nel 1890, ma il dibattito pubblico sulla costruzione della struttura era già iniziato nel 1865, quan-do l’Amministrazione Provin-ciale era subentrata allo Stato nel finanziare gli enti di assi-stenza (sul territorio provinciale allora vi erano l’Istituto dei Paz-zi di Crema e il Civico Manico-mio di Cremona). Il progetto che venne realizzato contem-plava la costruzione di una se-rie di reparti simmetrici, distinti in padiglioni per le diverse ca-tegorie di rico-

I padiglioni erano collocati ad una distanza di circa 30 metri, ed erano collegati fra loro da tettoie esterne. Il tutto era di-slocato su una superficie di 8,2 ettari. La destinazione topogra-fica non fu casuale e rappre-senta bene quello che fu il rap-porto fra la città e “i matti” : il manicomio fu eretto in un luogo isolato, fuori un chilometro dal-le mura cittadine. Il problema più rilevante che dovette affron-tare la struttura, e che ne se-gnerà la storia, fu il sovraffolla-mento: pensato per 200 ospiti, nel 1910 i degenti erano già più di 400. Come sostiene Scarta-bellati ne L’umanità inutile, «in una società che pretendeva so-stanzialmente di rimuovere il problema follia, la realtà dei nu-meri ci dice chi i politici locali si trovarono a far fronte, con co-stante urgenza, ad un aumento della popolazione manicomiale tra 1881 e 1911 superiore al 200% [...]. Sarà questa vertigi-nosa crescita, accoppiata al-l’impreparazione e all’imperizia dei governanti nel quadro di una generale indifferenza del-l’opinione pubblica del tempo, che condurrà, infine al formaliz-zarsi e alla stabilizzazione di quella perdurante condizione di disumanità interna ai cosiddet-ti ospedali». Nel 1904 veniva promulgata la cd. legge Giolitti “Disposizioni sui manicomi e sugli alienati. Custodia e cura degli alienati”, cui seguì nel 1909 il regolamen-

to definitivo sui manicomi. Que-sti provvedimenti definirono il rapporto tra società ed istitu-zione psichiatrica in termini di separazione ed esclusione. Si fondavano sull’idea che la so-cietà dovesse essere protetta dalla pericolosità del malato di mente: esempio ne è l’iter di ricovero cui erano sottoposti i malati. Il ricovero era autorizza-to, in via provvisoria, dal preto-re in base alla presentazione di un certificato medico e di un atto di notorietà e in via defini-tiva dal tribunale su istanza del pubblico ministero in base alla relazione del direttore del mani-comio dopo un periodo di os-servazione di un mese. Questo rapporto di esclusione e di criminalizzazione è rimasto sostanzialmente inalterato fino alla promulgazione della legge 431 del 1968, che tendeva alla equiparazione degli ospedali psichiatrici a quelli generali e consentì l’ampliamento del personale medico e infermieri-stico. Nel maggio 1978 venne inoltre approvata la legge 180, la cd. legge Basaglia, che de-cretò il superamento degli ospedali psichiatrici, abrogò la legge del 1904 ed inserì il ma-lato di mente e l’operatore psi-chiatrico nel pieno contesto della medicina generale, in uni-tà intra ed extra-ospedaliere.

Per approfondimenti Andrea Scartabellati, L’umanità inutile: la questione follia in Italia tra fine Ottocento e inizio Nove-cento e il caso del Manicomio Pro-

vinciale di Cremona, Mila-no, FrancoAngeli, 2001. Giuseppe Taraschi, La psichiatria a Cremona: dagli anni Sessanta ad dagli anni Sessanta ad

, Cremona, Cre-monabooks, 2002.

&Cultura SpettacoliXIII

LUOGHI DEGLI INTERVENTI

L'ex Ospedale Psichiatrico

RESTITUZIONE INTERVENTI

La fabbrica in costruzione

L'

Modello in legno dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale costrutito da un degente negli anni ’30. Tratto da Giuseppe Taraschi, La psichiatria a Cremo-na: dagli anni Sessanta ad oggi, Cremona, Cremonabooks, 2002.

4/10

la parete desnuda - vivere la citta' tra storia e oggi

tegorie di rico- vinciale di Cremonategorie di rico-verati: gli agita-ti, i semiagitati, i tranquilli e i contagiosi , tutti separati per sesso.

vinciale di Cremonano, FrancoAngeli, 2001. Giuseppe Taraschi, psichiatria a Cremona: dagli anni Sessanta ad oggi, Cremona, Cre-monabooks, 2002.

Surfisti all'opera

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ

CON IL CONTRIBUTO DI:ITALIA CREATIVA – PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA

UN PROGETTO DI:PROMOTORE LOCALE:

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

MEDIA PARTNER: SPONSOR LOCALI:PARTNER:

MAIN SPONSOR:

SPONSOR TECNICO:

Un artista del gruppo dei "Surfisti" all'opera presso l'Ex Snum

Per informazioni:Comune di Cremona - Servizio Politiche GiovaniliC/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149tel. 0372407785 - fax. 0372407320 • [email protected]

Page 22: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi

Nais, tu sei una degli artisti “non cremonesi” scelti per questa edizione di Gemine: come ti confronti con que-sta nuova realtà, sicuramente differente dall’area mila-nese da cui provieni, e come nasce il tuo intervento per il muro dell’ex Ospedale Psichiatrico di Cremona? Adoro allontanarmi dal grigio di Milano, Cremona è molto bella ed avere a che fare con un ex ospedale psichiatrico sarà una bella missione! Il mio intervento nasce, innanzitut-to, dopo essere stata sul posto per vedere le trasformazio-ni che l’edificio ha subito nel tempo, dopo aver riflettuto su quello che rimane della storia, del passato del luogo, e so-prattutto dopo aver letto alcune lettere di ex ricoverati. La mia risposta al loro stato di malinconia e sofferenza è sicu-ramente una pittura che ridoni un’energia positiva, di rina-scita.I tuoi disegni e i colori che usi per realizzarli sono posi-tivi, luminosi, ottimisti. Da dove proviene questa carica e questa energia ed in che modo la trasmetterai a Cre-mona attraverso la tua opera? L’impatto cromatico è per me il modo diretto migliore per comunicare emozioni. I colori forti, solari trasmettono una buona energia indipendentemente dalla forma. Le due ope-re che ho ideato per Cremona mantengono appunto questo principio, vogliono trasmettere un sentimento di calore, protezione, vitalità a chiunque potrà vederle.Come hai iniziato a dipingere? E quali sono i progetti più significativi che hai realizzato? Disegno... pitturo… pasticcio da sempre. È il mio modo di comuni-care, sorge spontaneo, i progetti

che preferisco sono le pitture su muro, hanno maggior ri-scontro sulle persone, nel bene e nel male. I lavori più si-gnificativi sono diversi... non faccio discriminazione!!!Ci spieghi cosa vuol dire Nais? Nais è uno pseudonimo che ho da tempo, mi si è ormai incollato! Non ha un significato preciso, è solo un suono. Il suono di una parola inventata.Oltre ai muri, ti occupi anche di oggetti più piccoli, d’ar-redamento, per interni. Come si trasforma l’energia cre-ativa in una vera professione?Non so come si trasforma l’energia creativa, ma so di sicu-ro che è divertente cambiare forma. Un forte spirito artigia-no... serve sempre!

gemine museXIVVenerdì 31 Ottobre 2008

INTERVISTA - ARTI VISIVE

di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi

onosciamo il significato let-terale dello pseudonimo del vostro gruppo, “neighbours”

ovvero vicinato, ma qual è il significato di questo termi-ne per voi e come mai lo avete scelto?Vicinato o vicini di casa è il si-gnificato del nome del nostro gruppo. Si tratta di una inter-pretazione molto personale della società che ci circonda. La società del sospetto, la so-cietà della paura, della chiu-sura verso l’altro, verso il “non conosciuto”, verso le innova-zioni, verso le novità. Ecco noi interpretiamo tutto questo con il nome di vicinato o vicini di casa, ovvero l’arroccarsi sulle proprie posizioni provin-ciali, sul “coltivare il proprio orto”, non vedere al di là del proprio naso, tutte situazioni facilmente riscontrabili in una realtà piccola come quella della nostra città.

Siete tutti molto giovani, quando avete cominciato a lavorare insieme?Il “vicinato” esiste da poco tempo, possiamo collocare l’inizio della nostra collabora-zione nei primi mesi di questo anno in corrispondenza dell’evento Street in, organiz-zato sempre dal Comune di Cremona, nell’ambito delle culture di strada. Abbiamo poi rappresentato la città al Mee-ting nazionale SalernoInVita tenutosi appunto a Salerno lo scorso Settembre, un evento a cui hanno partecipato artisti da tutta Italia che praticano le diverse discipline legate ai processi di produzione artisti-

ca contemporanei e del pas-sato, come la poesia, il teatro, il design, la musica, la pittura, la scultura.Gemine Muse è quindi il terzo evento che ci vede partecipa-re come gruppo, anche se abbiamo in cantiere diversi progetti per il futuro.

Quasi tutti provenite dal mondo della grafica, esiste uno stretto legame tra que-sto tipo di produzione ed il writing?In realtà la grafica, soprattutto negli ultimi anni, ha attinto ed attinge dal linguaggio del wri-ting. Molti di noi hanno fatto il percorso contrario, ovvero non siamo passati dallo stu-dio della grafica alla street art, ma esattamente il contrario. La street art ci è servita e ci serve nella produzione di ope-re grafiche. Il legame quindi per noi è molto stretto fra i due “mondi” che si intreccia-no continuamente nei nostri lavori.

Perché, tra i tanti spazi a disposizione avete scelto di realizzare un pezzo presso l’ex Ospedale Psichiatrico?Inizialmente non abbiamo considerato la funzione uffi-ciale di questo edificio, sem-plicemente la nostra scelta si è basata sulla conformazione dello spazio. È un luogo di passaggio, ma anche una sorta di limite tra l’urbanità e l’aperta campa-gna. Questo era per noi il mu-ro più “disegnabile”, che me-glio si offriva alla nostra crea-tività. Ovviamente una volta effettuata la scelta, ci siamo concentrati anche sulla storia di questo luogo, grazie allo studio del materiale d’archi-vio, ed è nata una lunga rifles-sione che ha poi portato al-l’elaborazione del nostro pro-getto attuale.Da voi è nata la proposta di legare la sezione arti visive di Gemine Muse al mondo del writing, da che cosa è nata questa idea?Se dovessimo rispondere in tre parole, la definizione più semplice sarebbe la sete di spazio. Questa sete consiste nella ri-cerca di luoghi che sono per noi in qualche modo fisiologi-camente predisposti per la creazione di opere, in essi ri-conosciamo una sorta di na-tura inconscia. Ci capita spesso di vedere ed osservare spazi di questo tipo che purtroppo sono inacces-sibili per coloro che invece ne vorrebbero rivelare le poten-zialità. La conquista e la di-sposizione di questi luoghi grazie, ad iniziative come Ge-mine Muse, ci può inoltre per-mettere di far conoscere il nostro percorso creativo a tutti coloro che vorranno ac-costarsi alla nostra produzio-ne.

Voi siete i “rappresentanti” della città, avete mai colla-borato con gli altri artisti invitati a lavorare per Gemi-ne Muse?Con alcuni dei ragazzi che partecipano a Gemine Muse abbiamo vissuto l’esperienza di SalernoInVita, con altri semplicemente condividiamo

la partecipazione atti-va all’evento, altri ancora sono ami-ci, altri ancora

sono stati con-tattati per la

loro

grande abilità e la forza co-municativa ed espressiva che si sprigiona dalle loro opere, ci riferiamo soprattutto agli altri ragazzi che partecipano alla sezione arti visive, Dem, i Surfisti, Nais e Filippo Minelli. Collaborazioni speriamo di poterne attivare anche in futu-ro!Il vostro spazio lo condivi-dete con Nais, è facile lavo-rare con un’altra artista?Con Nais ci siamo subito tro-vati benissimo, anzi, in modo diremmo naturale, abbiamo deciso di fondere i due pro-getti e dare un aspetto più unitario a due lavori nati da presupposti differenti, ma che “parlano” lo stesso linguaggio artistico. Più in generale lavorare con altri artisti è sicuramente un occasione di crescita, di con-fronto e di arricchimento per-sonale e professionale.

C

Un'opera realizzata per "Salernoinvita", 2008

L'opera realizzata per l"Avis" di Cremona

INTERVISTA

NAIS

principio, vogliono trasmettere un sentimento di calore, protezione, vitalità a chiunque potrà vederle.Come hai iniziato a dipingere? E quali sono i progetti più significativi che hai realizzato?

borato con gli altri artisti invitati a lavorare per Gemi-ne Muse?Con alcuni dei ragazzi che significativi che hai realizzato?

Disegno... pitturo… pasticcio da sempre. È il mio modo di comuni-care, sorge spontaneo, i progetti

Con alcuni dei ragazzi che partecipano a Gemine Muse abbiamo vissuto l’esperienza

SalernoInVita, con altri semplicemente condividiamo

la partecipazione atti-va all’evento, altri ancora sono ami-ci, altri ancora

sono stati con-tattati per la

loro

grande abilità e la forza co-municativa ed espressiva che si sprigiona dalle loro opere,

Opera realizzata per

"Scala Mercalli" (Roma), 2008

Opera realizzata al "PAC" (Milano), 2006

L’opera dei Surfi sti in corso di realizzazione presso l’ex Snum è stata oggetto di un deliberato atto vandalico: una secchiata di colore verde è stata lanciata su una fi gura dipinta ed il muro è stato imbrattato anche di un’altra sostanza appiccicosa e oleosa. Gli “untori”, probabilmente per la fretta, hanno anche sporcato ampiamente di colore il marciapiede antistante l’opera. Il Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona ed in particolare lo staff di Gemine Muse si scusa con gli artisti per questo atto che non fa onore a Cremona e ricorda all’”autore” qualora in buona fede avesse voluto contribuire alla realizzazione dell’opera, che la partecipazione a Gemine Muse non è libera e spontanea ma fi ltrata da curatori, critici e che i progetti delle opere pittoriche sono state preventivamente approvati dalla Commissione Edilizia. Non c’è

spazio quindi per gesti di questo genere, che risultano sterili testimonianze di povertà culturale o meglio di analfabetismo.

Lo staff di Gemine Muse

L'atto vandalico all'ex Snum

THE NEIGHBOURHOOD

Page 23: Il Piccolo Giornale di Cremona

Il gruppo di Cremona, quello dei Neighbou-rhood, è costituito da quattro giovani artisti cittadini che nel tempo si sono distinti per l’interesse verso il writing e la street art. Da loro nasce l’idea e la proposta di affron-tare il tema del writing per quest’edizione di Gemine Muse. Gran parte di loro lavora nell’ambito della grafica, ed ha alle spalle studi di design.Nelle fasi preparatorie del progetto hanno espresso alcune riflessioni sul tema della produzione dell’arte di strada, soprattutto hanno sottolineato quanto a loro sia cara la tematica della disposizione di spazi per pra-ticare l’aerosol art, della ricerca, mai sazia, di luoghi dimenticati, sottopassaggi, vecchi edifici, muri senza identità che sono l’ideale per questo tipo di produzione artistica.Alcuni hanno maturato una grande passione per le forme basiche e semplici, unite alla ricerca e allo studio della “lettera” partendo dai caratteri tipografici per creare qualcosa che si possa distaccare dalla concezione classica del graffitismo. Si avvalgono degli studi di grafica per gesti-re le colorazioni e per ottenere un risultato piacevole anche per chi non coglie il lin-guaggio dei graffiti e per ben contestualiz-zare il disegno nella location in cui si trova.Alcuni prediligono i puppets (personaggi) disegnati in modo infantile e fantastico e forme semplici abbinate ad elementi che richiamano la grafica dei fumetti e le illustra-zioni per bambini. La ricerca di spazi disponibili li ha portati a promuovere eventi nell’ambito del writing

nelle piazze cittadine e l’ Hip Hop in tutte le sue forme.Questi giovani creativi hanno deciso di rea-lizzare il proprio intervento presso l’ex Ospe-dale Psichiatrico di via Postumia.Come per tutti gli artisti che partecipano a Gemine Muse, la progettazione dell’inter-vento nasce dallo studio di materiale storico d’archivio relativo alla destinazione d’uso dell’edificio, ma anche dalla lettura di testi-monianze di chi, in questo luogo, ha passa-to molto tempo della propria esistenza.Da queste testimonianze nasce l’esigenza di proporre una seria riflessione sul signifi-cato profondo della cura mentale.L’idea di fondo prende spunto, in modo par-ticolare, dalla frase “da vicino nessuno è normale” che ben si lega alla storia del luo-go; l’ambientazione denuncia le storture della vita odierna, come il culto del fisico perfetto, per la carriera, per veicolare il mes-saggio che, forse, i pazzi sono fuori dalle mura. Cercheranno così di rappresentare le proiezioni del mondo interiore, l’accettazio-ne delle diversità attraverso l’affermazione di pari diritti e pari dignità.

di Giovanni Bodini

l linguaggio perverso della normalità ci insegna a cre-dere che scrivere per scrivere, come sembra essere lo scrivere sui muri, sia un’azione priva di senso. Con-tinuamente frequentiamo pratiche e abiti linguistici volti a reprimere la tentazione di lasciare una traccia, un segno su qualsivoglia supporto che non sia istitu-

zionalmente riconosciuto, predefinito, predispo-sto.È allora che lo scrivere per scrivere diventa la te-stimonianza individuale e collettiva di una perico-losa evasione nel mondo, di un attraversamento non codificato di soglie.Dal divieto di imbrattare le bianche pareti delle no-stre camerette di fanciulli passando per gli ecces-si grafomani di certi artisti di strada, il tema del muro e della sua “messa al bando” tramite la scrit-tura, la pittura, l’incisione o la sottrazione più o meno indebita di sue parti presuppone, a mio av-viso, alcune dinamiche di fondo che non possono rimanere celate, pena lo stabilizzarsi incauto del nostro giudizio su concetti e rappresentazioni che poco riguardano la comprensione di un fenomeno estremamente diffuso e forse inestinguibile.C’è da chiedersi quindi cosa renda così attraente un muro, meglio se bianco ed intonso, perché es-so assuma ai nostri occhi le sembianze di uno spa-zio disponibile alla scrittura. Ovvero: perché un muro preso nella sua imponente irremovibilità de-limitante genera in noi il desiderio quasi irresistibi-le di sporcarne la superficie riadattandone la fun-zione a ideale foglio-mondo?Cosa diventa un muro segnato? Cosa smette di essere e cosa non è più?L’apparente assurdità della domanda non deve trarre in inganno. Come si può già intuire, il proble-ma è più complesso di quanto non appaia ad una prima lettura ed ogni tentativo di trovare delle ri-sposte è esposto al rischio dell’errore, dell’impre-cisione o del fraintendimento.Ora proviamo ad immaginare cosa possa rappre-sentare un muro per un individuo che si ritrovi a dover trascorrere l’esistenza, o parte di essa, pri-gioniero fra quattro mura o di un luogo recintato i cui confini non stiano a garantire una volontaria ed eremitica rinuncia al mondo bensì una coatta esclusione dalla socialità libera e multiforme.Penso, a titolo d’esempio, a quelle persone tratte-nute nei carceri o in istituti psichiatrici che vivono l’esperienza dell’emarginazione razziale, sessuale, sociale e psichica, ovvero una dimensione di chiu-sura verso l’esterno amministrata secondo criteri

più o meno rigidi e scopi definiti. In contesti simili credo che emerga con maggiore evidenza e forza quell’istinto alla rap-presentazione di sé e del mondo così tipicamente umano.È in quei frangenti, infatti, che la necessità della riappropria-zione di spazi di mondo s’impone alla claustrofobica rasse-gnazione dell’internato, di qualunque genere esso sia.L’avvistamento di un supporto per la raffigurazione è dunque «l’evento preliminare e fondatore della scrittura stessa», il ge-

sto primordiale perché un uomo sia uomo nella misura in cui può dire di essere uomo. Ciò comporta che il muro segnato si annulli nella sua asettica materialità, aprendosi alle infinite possibilità della raffigurazione esattamente come un foglio si apre di fronte ai nostri occhi nell’istante in cui ci accingiamo ad imprimervi i nostri pensieri, i nostri disegni, i nostri silenzi.Dileguatosi nello sfondo, il muro, da soglia insormontabile del nostro peregrinare immaginario, si riconfigura come «trapas-

sabilità pura, pura potenzialità».Il muro non più muro, quindi, resta nella sua assen-za, resta nel suo essere «un rimosso della scrittura che ne costituisce la condizione imprescindibile».Così come un bastone assume la sua natura stru-mentale quando la mano lo afferra, anch’esso è soggetto agli afferramenti della parola che lo di-spongono a servire l’uomo nella nuova e parados-sale veste di monumento alla libertà.Laddove si mettono barriere, infatti, si dichiara un attraversamento possibile, la cui realizzazione ac-cade contemporaneamente alla presa di coscienza del limite. Non parlo di limiti fisici, a loro volta indi-spensabili alla gestione degli spazi e del transito dei corpi, ma di un modo ingenuo, passivo ed igna-ro di frequentare il mondo, l’architettura e le rela-zioni umane che ne derivano.Mi piace pensare al gesto dello scrivere come a un qualcosa di perforante, penetrante la cui prove-nienza condivide con la sfera sessuale lo stesso desiderio di sintesi e di ricongiungimento, un desi-derio i cui stimoli si innestano sulla frustrante ed al contempo eccitante consapevolezza dell’infinità delle interpretazioni possibili nell’uno, e sul senso di delusione ogni volta nuovo, perciò ogni volta più forte, per il sogno mancato ed inconfessato di un’unione totale con il corpo dell’altro.La libertà prende dunque la forma del desiderio, ma è soprattutto libertà come negazione e residuo, come punto di fuga da cui non ha senso sperare di scorgere una meta che non sia quella preposta ai ricercatori di Assoluti di ogni secolo, da sempre troppo indaffarati a bearsi, compiacersi e distrarsi con il pensiero ebete delle delizie che verranno.Fu grazie alla fortuita visione di una siepe che la fertile fantasia del Leopardi ci regalò una così alta idea dell’infinito e sarà sempre grazie a dei muri contro i quali dover andare a sbattere, materiali o immateriali, che continueremo ad avvertire il biso-gno di alzare gli occhi al cielo in cerca dell’ennesi-mo, precario appiglio.

(Citazioni da Carlo Sini, Teoria e pratica del foglio-mondo. La scrittura filosofica, Laterza, Bari-Roma, 2007)

gemine muse XVVenerdì 31 Ottobre 2008

Il muro dileguato I

Nais nasce nei dintorni di Milano nell’aprile 1981.

Fin da giovanissima si avvicina al mondo della pittura attraverso l’incontro con la tecni-ca spray ed il movimento del graffitismo, con il quale avvia un cammino di sperimentazione creativa e crescita personale. Nei tardi anni '90 si afferma come giovane artista di strada nel panorama underground milanese, propo-nendo uno stile unico ed innovativo, con con-tenuti e forme particolari, in cui la matrice più classica del graffitismo sfuma tra rappresen-tazioni di mondi fantastici popolati da creatu-re magiche, verso un cammino che la porterà presto alla creazione di soggetti maggior-mente figurativi.

È in questi tempi che partecipa a numerosi eventi tra writing e collettive artistiche, ridefi-nendo gli schemi classici del dipingere su muro, sempre alla luce della libertà incondi-zionata del segno e del colore.

Dai primi anni del 2000, Nais è divenuta un punto di riferimento per il movimento della street art milanese ed italiana, colorando stra-de e palazzi di diverse città con le sue incon-fondibili forme femminili, tra figure antropo-morfe e mostri fantastici che vanno a rappre-sentare quei tratti umani talvolta nascosti o sottomessi dell’animo e della natura umana.

Una pittura critica e di stati d’animo, di fi-gure ed immagini in una sorta d’incessante lavoro di traduzione dell’emozione. I suoi soggetti preferiti trattano della natura interio-re dell’uomo e delle trasformazioni della real-tà, della pittura come porta sul fantastico per interpretare la vita e suggestionare lo spetta-tore.

Per queste ragioni, l’opera di Nais si è rive-

lata particolarmente adatta per un intervento presso gli spazi dell’ex Ospedale Psichiatri-co. Nais ha progettato due disegni, come sempre molto colorati. Il primo verrà realizza-to con lo scopo di creare una figura che pos-sa trasmettere, sia a livello cromatico che emozionale, l’idea di rinascita, il riappropriar-si di una energia vitale, che le testimonianze sul luogo dimostrano essere stata in passato mancante, talvolta ricercata e perduta, dispe-ratamente agognata, ma lontana dall’essere ritrovata. L’obiettivo è che questo dipinto si trasformi in un dono, in un’azione positiva per tutti coloro che avranno la possibilità di cono-scerlo.

Il secondo disegno farà riferimento alla ri-cerca di equilibrio e di calore materno. Dopo aver letto le lettere dei ricoverati, Nais ha as-sorbito soprattutto il loro profondo desiderio di affetti familiari e la paura dell’incompren-sione, che qui emerge trovando uno stato di quiete e assopimento positivo e magico.

GLI ARTISTI - ARTI VISIVE

The NeIghbourhood

GLI ARTISTI - ARTI VISIVE

Un'opera del gruppo presso la cascina "Cantarane" (Casteleverde , Cremona)

Nais accanto ad una sua opera

Riferito all'ex Ospedale Psichiatrico di via Postumia

NAIS

Page 24: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Carmine Caletti

a principale dif-ferenza che di-stingue il tuo testo da quelli degli altri tre autori della Se-

zione Scrittura è che hai accantonato l’idea di par-tenza – la stesura di un mi-croracconto di finzione – optando invece per un saggio breve. A che cosa è dovuta questa inversione di rotta?

La ragione principale per cui ho deciso di scrivere un saggio breve, se di saggio si può parlare, è che mi sono reso conto di non avere più la giusta attitudine alla narra-zione. Inoltre mi piaceva l’idea di svolgere un’argo-mentazione senza perdermi oltremodo in futili “deliri” evocativi. Chi mi conosce già sa che non ne sono affat-to immune.

D’altro canto, però, l’ar-gomento che tratti è in gran parte riferito ad un luogo di interesse che ti accomuna ad altri due gio-vani scrittori (Calvi e Straz-zoni): il muro dell’ex Ospe-dale psichiatrico di Via Po-stumia. Che cosa ti ha por-tato a concentrarti su que-sto spazio?

Nessun motivo che non si leghi al mio sano interesse verso tutto ciò che è folle, marcio, perverso, funerario. Diciamo che il valore e l’im-portanza storico-simbolica di quelle mura mi hanno for-nito di un pretesto pertinente

per trattare in maniera sinte-tica un concetto preso a pre-stito da un sistema d’idee ben più ampio e articolato.

Ritieni che la tua analisi si articoli su basi pretta-mente filosofiche, o la de-finiresti semplicemente una serie di riflessioni? Ti era già capitato, nel corso dei tuoi studi o a livello di interesse personale, di af-frontare la questione del muro, in qualsivoglia acce-zione?

La mia è una proposta d’analisi d’impostazione filo-sofica.

Tuttavia non posso avere la pretesa che essa venga riconosciuta come tale. Per quanto gli spunti delle mie riflessioni si riferiscano a momenti importanti del pen-siero novecentesco, troppe volte ho preferito cedere alla tentazione dell’estetismo fi-ne a se stesso purché l’im-pianto teorico non ne risul-tasse sacrificato.

Nel saggio, tra le altre cose, metti in parallelo il gesto dello scrivere e la sfera sessuale, che hanno in comune il tendere alla sintesi, al (ri)congiungi-mento. Puoi accennare ad una eventuale relazione tra questo concetto ed i tuoi studi sul rapporto fra ses-sualità e potere? Il muro,

inteso come strumento di un potere coercitivo, espri-me una tensione, a suo modo, sessuale?

Il parallelismo di cui mi chiedi conto è uno di quei deliri evocativi che mi sono voluto concedere. D’altron-de anche a me piace scrive-re per scrivere.

Il concetto squisitamente moderno di sessualità si col-lega al tema del muro pro-prio perché entrambi delimi-tano campi di sapere e spazi di movimento la cui oggetti-vità interna è sostanzialmen-te prodotta ad hoc.

Un testo di questo gene-re richiede una documen-tazione? Hai utilizzato il materiale d’archivio a di-sposizione, o testi già in tuo possesso? O invece hai strutturato il discorso in modo totalmente auto-nomo?

Decisivo, nel corso di que-sti anni, è stato l’incontro con l’opera di Carlo Sini. Non nego di essere andato a ri-leggere qualche paginetta qua e là in cerca d’ispirazio-ne. Da tutto ciò ho rimediato una manciata di citazioni e soluzioni stilistiche che mi sono accorto essere al limite del plagio. Lo dico col sorri-so sulle labbra, perché nes-suno corra il rischio di pren-dermi troppo sul serio.

gemine museXVIVenerdì 31 Ottobre 2008

Giovanni Bodini INTERVISTA - SCRITTURA I PROSSIMI

ARTISTI SUIL PICCOLO:14/11 Siria Bertorelli (fumetto)Andrea Strazzoni (scrittura)Nais (arti visive)The Neighbourhood (arti visive)

28/11 ETA (fumetto)Filippo Minelli (arti visive)

5/12 Vera Lazzarini (fumetto)Raffaele Ariano (scrittura)Filippo Minelli (arti visive)

12/12 Roberta Sacchi (fumetto)Andrea Strazzoni (scrittura)Raffaele Ariano (scrittura)Sezione musica

19/12 Patrizia Sacchi (fumetto)Sezione performance

26/12 Alice Seghetti (fumetto)Sezione musicaSezione performance

Giovanni Bodini nasce a Brescia il 21 dicembre 1984 e si trasferisce a Ca-stelverde (CR) in tenera età. Da sempre incline alla lettura e al mondo dello spettacolo, nel 2002 im-bocca la via della scrittura vincendo il concorso let-terario “Dialoghi con Leo-nardo Sciascia” rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta la provin-cia. Conseguito il diploma presso il Liceo Scientifico “Aselli” nel 2003, si iscrive alla Statale di Milano per studiare filosofia, orien-tando i propri interessi verso le problematiche re-lative al rapporto tra pote-re e sessualità. Si laurea nel 2008.

Parallelamente inizia la propria attività di cantan-te, calcando i palchi di tut-to il nord Italia, e di con-duttore/presentatore di eventi teatrali, manifesta-zioni sportive e musicali.

Appassionato fruitore di musica, collabora con la redazione di Cantiere So-noro e con alcuni dei mi-gliori musicisti locali.

GLI ARTISTI

GIOVANNI BODINI

la scelta di un saggio breve

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

CON IL CONTRIBUTO DI:

SPONSOR LOCALI:

PARTNER:

ITALIA CREATIVA PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ

PROMOTORE LOCALE:

UN PROGETTO DI:

MAIN SPONSOR:

SPONSOR TECNICO:

MEDIA PARTNER:

LA PROSSIMA SETTIMANA GEMINE MUSE NON SARA' PRESENTE SU "IL PICCOLO"

ARRIVEDERCI AL 14 NOVEMBRE!

L

Page 25: Il Piccolo Giornale di Cremona

Ad ospitare una fiera così ricca di tradizione non pote-va che essere una città con una storia ben radicata.

In realtà ancora non c'è chiarezza sulla genesi esatta

della città di Casalmaggiore. Il ritrovamento della «Stazio-ne Enea» nel 1970 al Santua-rio della Fontana, unitamente ai reperti rinvenuti nella fra-zione di Fossacaprara, con-

fermano la presenza di inse-diamenti fin dall'età del bron-zo. Dunque una storia vera-mente radicata e profonda. Tuttavia la disposizione della città e il ritrovamento di armi fanno pensare che Casal-maggiore sia stata fondata in epoca romana con il nome di Castra Majora, ovvero «Ac-campamento Principale».

Il primo documento scritto che citi Casalmaggiore è un'iscrizione rinvenuta sotto un'immagine della Beata Vergine nella chiesa di San Giovanni Battista (collocata un tempo nell'area dell'odier-

na Isolabella). Attorno al 1000 Casalmaggiore era un castello fortificato sotto il do-minio estense, e la solitaria rocca di via Vaghi ne è una traccia. Sotto la dominazio-ne veneziana, nel XV secolo, la città aveva la giurisdizione "sugli uomini e le ville" di Ri-varolo Intus (odierna Rivarolo del Re), Villanova, Gambalo-ne, Camminata, Cappella di Staurci, Quattrocase, Casal-bellotto, Roncadello, Staffo-lo, Fossacaprara, Vicomo-scano, Motta dei Maltraversi, corrispondenti a grandi linee alle odierne frazioni. Dunque già allora era un ampio inse-diamento, ricco di ramifica-zioni.

Durante la dominazione veneziana, Casalmaggiore ribadì la propria vocazione commerciale, grazie alla pro-pria collocazione geografica. Proprio a causa di questa ubicazione strategica, nel Cinquecento molti potentati posarono gli occhi sulla città, tra cui il Ducato di Milano e il Marchesato di Mantova, senza dimenticare l'attenzio-ne delle truppe francesi e spagnole.

Sul finire del Seicento, prese corpo l'idea di creare una vera e propria signoria di Casalmaggiore.

Nel 1754 Maria Teresa d'Austria concesse a Casal-maggiore il titolo di città e negli anni successivi la co-munità locale poté ospitare l'imperatore d'Austria Giu-

venne il Regno d'Italia. Nel 1862 Casalmaggiore ricevet-te la visita di Giuseppe Gari-baldi. Da allora Casalmag-giore seguì le vicende italia-ne. La cittadina si sviluppa e si ramifica intorno alla Piazza Garibaldi, dove si trova il centro principale della citta con il Palazzo Comunale in stile neogotico.

Di interesse turistico sono anche il Duomo, il Museo del bijou, il Santuario della Fon-tana e le rive del Po.

seppe II. Nel XVIII secolo prese forma la provincia di Casalmaggiore, compren-dente le zone dell'odierno comprensorio Oglio-Po.

Casalmeaggiore passò poi attraverso la dominazione napoleonica e i vari stati che si succedettero in breve tem-po finché, dopo il Congresso di Vienna, entrò nel Regno Lombardo-Veneto. Dopo la Seconda Guerra d'Indipen-denza fu unita al Regno di Sardegna, che nel 1861 di-

Una città sulle rive del fiumedalla storia lunga e ricca

Casalmaggioreè stato fondato

in epoca romana

Speciale Fiera di San Carlo 21Venerdì 31 Ottobre 2008

L'argine di Casalmaggiore

Una città ricca di storia

Una città sulle rive del Po

Page 26: Il Piccolo Giornale di Cremona

Una manifestazione ricca di artecon nomi di grande spessore

di Laura Bosio

La parte artistica della ma-nifestazione vede la parteci-pazione di numerosi artisti casalaschi, ma anche di no-mi che hanno ormai raggiun-to un certo grado di celebri-tà. E' questo il caso di artisti dello spessore di Ercole Prio-ri o Paola Boni.

Ercole Priori è uno dei maggiori scultori cremonesi del ‘900. Nasce a San Da-niele Po il 26 ottobre 1918. Compie gli studi all’Istituto «Ala Ponzone Cimino» di Cremona e alla Scuola di Di-segno «Giuseppe Bottoli» di Casalmaggiore che frequen-

ta dal 1934 al 1938. Nelle pause estive lavora a

Roma in via Margutta nello studio di scultura dello zio Alceo Dossena. Dopo l’espe-rienza traumatica della cam-pagna di Russia, cui parteci-pa dal 1941, e la fine della guerra, riprende la sua attivi-

tà di scultore a Cremona. Ini-zia un periodo d’intensa spe-rimentazione formale che è tuttora aperta.

Dal 1946 in poi partecipa a numerose mostre d’arte na-zionali e internazionali, tiene molte personali e si fa pro-motore a Cremona di impor-tanti rassegne collettive; vin-ce concorsi pubblici per mo-numenti e riceve varie com-missioni private.

Molte sue sculture sono visibili in diverse piazze di Cremona e provincia, in al-cune chiese e in numerose cappelle funerarie, oltre che disseminate in raccolte pri-vate.

A Casalmaggiore ha realiz-zato, fra l’altro, bassorilievi e sculture per scuole e istituti assistenziali, il fonte battesi-male per la Chiesa di Santo Stefano e il Monumento alla Resistenza. Vive e lavora a Cremona presso lo studio di via Buoso da Dovara.

L’esposizione propone un’antologica della sua pro-duzione con opere in bronzo, in legno e in terracotta dagli anni ‘50 agli anni ‘90, oltre a un marmo del suo periodo giovanile.

Fra due nuclei tematici ben distinti, quello legato alla donna e all’amore materno e quello che riguarda i conflitti dell’uomo (la violenza della guerra e della macchina), si segnala, per la centralità dei

temi dell’arte sacra nell’ope-ra di Priori, il bozzetto per la porta della chiesa dell’ospe-dale di Cremona.

Accanto alle sculture, una significativa scelta di disegni a china e a carboncino, ca-ratterizzati da una grande espressività e libertà esecu-tiva, documenta aspetti di-versi del suo lavoro: schizzi ed elaborazioni più complete di progetti per monumenti, sviluppi di temi ricorrenti o di vere e proprie narrazioni visi-ve tradotte poi nei bassorilie-vi o in pittura, autoritratti e allegorie dell’artista nello studio.

Paola Boni nasce a Color-

no (Pr) nel 1969. Fin da bam-bina ama disegnare. Lascia le sue tracce su qualsiasi fo-glio bianco trovi nei paraggi. Convinta dalle persone a lei vicine, si dedica alla laurea in economia e commercio, per poi lavorare nell’azienda del padre.

A tempo perso, però con-tinua da autodidatta a dise-gnare e a dipingere alcune tele ad olio. La sua ispirazio-ne e tutti i suoi sogni sem-brano sfumare in un momen-to brevissimo, quando una tromba d’aria distrugge le sue tele e la mansarda che rappresentava la sua fucina creativa.

Sconfortata, passa anni senza toccare più un pennel-lo. E’ nel 2005 che, grazie al libro di Lesley Harrison “Pain-ting animals that touch the heart”, si innamora della pit-tura a pastello.

Solo dal 2007 la sua pas-sione si acuisce sempre di più. Sono inspiegabili le emozioni che prova nel di-pingere: è come se avesse trovato una nuova risposta ad una vita in cui ormai non riusciva più ad identificarsi, utilizzando un semplice ba-stoncino.

Essa esporrà presso il cir-colo Turati, dal primo al 16 novembre.

Tramonto, un'opera di Paola Boni

Alcune sculture di Ercole Priori

Speciale Fiera di San Carlo22 Venerdì 31 Ottobre 2008

Esporranno le loro operelo scultore Ercole Priorie la pittrice Paola Boni

Page 27: Il Piccolo Giornale di Cremona

Uno dei grandi protagoni-sti della festa è il cotechino, a cui viene dedicata una vera e propria sagra all'interno della festa, accompagnato dai celebri tortelli di zucca.

L’idea di sistemare il con-tenuto del maiale in piccoli contenitori fatti con le budel-la stesse dell’animale è anti-chissima e ha permesso di avere a disposizione un si-stema di conservazione as-sai efficace. Il cotechino è per questo considerato l’an-tesignano di ogni tipo di “in-saccato”. Dalla mortadella al salame. L’idea di utilizzare

come involucro la pelle e non le budella è successiva, di molti secoli dopo. Quella del-lo zampone. Ll’impasto pre-vede il 60% di carni magre fresche selezionate (polpa di spalla, gamba, collo e geret-to), il 20% di cotenna tenera e il 20% di gola, guanciale e

pancetta. Tutto ovviamente dopo depilazione ed accura-te operazioni di pulizia.

Le spezie e gli aromi da aggiungere all’impasto sono

un segreto: ciascun fabbri-cante ha la sua propria mi-scela, che non rivelerebbe nemmeno sotto tortura.

Lo zampone è un insacca-to di puro suino. Il terrmine “insaccato”, participio pas-sato del verbo insaccare, al-lude all’esistenza di un sac-

co, e di qualcosa che ci viene infilato dentro. Il sacco è la pelle dell’arto anteriore del maiale, vale a dire della zam-pa davanti.

Quello che viene infilato nella pelle della zampa suina è in definitiva,un impasto di carne magra di maiale, così composto: 35% di muscoli di spalla, estensori e flessori della gamba, 30% di coten-na macinata e 30% di parti carnose e ghiandolari del guanciale. A tutto questo vengono aggiunti sali, aromi e spezie varie (noce mosca-ta, cannella, ecc.). Le protei-ne ammontano al 22%, i grassi al 30%.

Il cotechino è un insacca-to di maiale identico allo zampone per il contenuto, ma differente per il conteni-tore: nel caso del cotechino il “sacco” è costituito infatti da budello di maiale.

Il cotechino molto più anti-co dello zampone, è nato come insaccato povero: ve-niva consumato abitualmen-te col minestrone e con la zuppa di legumi. Il cotechino lo facevano, ovviamente a mano, i “lardaroli e salsiccia-ri” modenesi, gli ex “beccai”, che si riunirono in corpora-zione autonoma solo a parti-re dal 1547: Ma è di circa duecento anni dopo: del 1745 (curiosamente, una “data anagrammatica” ri-

spetto alla precedente) la prima citazione ufficiale del cotechino: in un “calmiere” ne viene indicato il prezzo, e la prima ricetta compare l’anno successivo. Pratica-mente l’altro ieri, se si pensa che la prima raffigurazione di un salame è stata trovata a Tebe nella tomba di Ramsete II, e risale al 1166 a.C.

La vera nobiltà culinaria il

insaccato in un involucro che può essere artificiale o natu-rale; generalmente, nel se-condo caso, si tratta di un "sacco" formato con la pelle della zampa anteriore del maiale. Il trito viene aroma-tizzato con sale, pepe, noce moscata, cannella, chiodi di garofano e altre spezie, a se-conda della ricetta.

Il cotechino, come la mag-gior parte degli insaccati, è ricco di proteine e di grassi, mentre sono assenti i carboi-drati. L'elevato apporto calo-rico è dovuto all'alta percen-tuale di grassi; in genere i prodotti industriali ne con-tengono meno (300 kcal/100 g contro le anche 390 kcal di quelli artigianali); l'acido olei-co è l'acido grasso dominan-te, seguito dagli acidi palmi-tico, stearico e linoleico. I grassi polinsaturi presenti in percentuale maggiore sono l'acido linolenico e l'acido arachidonico.

Le percentuali degli grassi saturi, monoinsaturi e polin-saturi nel cotechino precotto sono rispettivamente 34,7, 50,30 e 15, con un notevole contenuto di colesterolo (pa-ri a 98 mg per 100 g di salu-me.) Come la maggior parte degli insaccati, il cotechino è ricco di alcuni minerali, come lo zinco (2,10 mg) il ferro (1,5 mg), oltre a contenere per-centuali significative di po-tassio (137 mg) e sodio (875 mg). Sono presenti inoltre tracce di vitamine B1, B2 e B3.

La cucina italiana lo consi-dera un piatto tipico delle feste di Natale e fine d'anno, quando viene cucinato con lenticchie o con purè di pata-te. La presenza di nitriti/nitra-ti per la conservazione è si-gnificativa come in molti sa-lumi.

cotechino l’acquisisce però soltanto all’inizio del secolo scorso: nel 1910 il grande Pellegrino Artusi dedica al “Cotechino Fasciato” la ri-cetta n. 322 del suo famosis-simo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, arri-vato in meno di vent’anni a ben 13 edizioni.

Ma come si prepara il co-techino? Calcolando che è

Una sagra per il cotechino, grande protagonista

Un insaccatodalle antiche origini,

ma ancora attualissimo

Speciale Fiera di San Carlo 23Venerdì 31 Ottobre

Una sagra dedicata a uno dei più famosi alimenti della nostra zona

Cotechino e lenticchie, piatto tipico cremonese

Page 28: Il Piccolo Giornale di Cremona

Tortelli di zucca, quel sapore agrodolce che fa la differenza

di Giulia Sapelli

I tortelli di zucca sono si-curamente il piatto più em-blematico e rappresentativo della cultura gastronomica casa lasco-man tovana . Tant'è che sarà questo cele-bre piatto ad accompagnare il saporitissimo cotechino.

La ricetta del tortello di zucca è molto antica e costi-tuisce probabilmente, una rielaborazione popolare del più nobile agnolino, un tenta-tivo di riprodurlo con ingre-dienti a basso costo.

Le sue origini si perdono nella più antica storia gastro-nomica: non vi è infatti trac-cia, nei documenti storici,

dell'origine e del momento in cui si è iniziato a produrre questo piatto, ma i tortelli so-no senz'ombra di dubbio uno degli elementi che iden-tificano il territorio.

E' dunque un piatto custo-dito nella tradizione e nella cultura familiare, tramandato di madre in figlia e questo spiega in gran parte il fatto che le ricette dei piatti appar-tenenti alla comunicazione familiare tendono a rimanere immutate nel tempo, mentre gli ingredienti possono varia-re nello spazio di pochi chilo-metri. E' infatti la famiglia che custodisce il segreto degli impasti come patrimonio di originalità e riconoscibilità, pur rimanendo fedeli ad una impostazione comune.

Il gusto decisamente dol-ce della zucca non piace a tutti: generalmente è gradito a chi ha esperienza di una cucina a contrasti integrati, dove abbondano gli acco-stamenti dolce/salato e agro/dolce. Nel caso dei tortelli le integrazioni di sapore sono molteplici poiché il dolce del-la zucca viene accostato al salato del parmigiano, all'amaro degli amaretti, al piccante della mostarda e caratterizzato anche dall'orientale noce moscata. Si può dunque definirlo uno strano piatto, a cui bisogna essere preparati psicologi-

camente; anche perché mai si gusteranno tortelli uguali ad altri tortelli, pur percorren-do pochi metri da casa a ca-sa o da paese a paese.

Alcune ricette dei tortelli prevedono l'aggiunta, nel ri-pieno e nel condimento, di mandorle, che conferiscono un profumo particolare al piatto. Le mandorle non so-no prodotto estraneo alla no-stra cucina, anzi sono spes-so utilizzate perché coltivate nella zona collinare.

Oltre alle soluzioni di ripie-no anche il modo di condire i tortelli può differenziarsi no-tevolmente da zona a zona senza poter stabilire una ve-ra e propria legge. ... La tra-

dizione vuole i tortelli conditi semplicemente con burro fu-so e parmigiano grattugiato, magari con l'aggiunta di qualche foglia di salvia: è questo il modo per far "usci-re" il ripieno dalla pasta, esaltarlo e valorizzarlo.

Un riguardo speciale deve essere riservato alla sfoglia, base di innumerevoli primi piatti della cucina del Nord Italia.

Dopo la preparazione del ripieno e della sfoglia si può passare alla confezione dei tortelli: la chiusura originale è a forma di rettangolo; a volte però si può trovare chiuso a cappello, con forma simile alla feluca, che nel nostro

dialetto viene chiamata cap-pello da portador o brentato-re.

Nonostante siano legati in modo particolare alla tradi-zionale della vigilia di Natale, i tortelli sono sempre presen-ti nei ristoranti mantovani, perché la zucca non presen-ta problemi di conservazione viene colta in autunno e poi mantenuta nei solai e in luo-ghi freschi asciutti. E però un ortaggio singolare, non sem-pre al massimo deli sue po-tenzialità, per questo la gramrnatura degli altri ele-menti del ripieno può risulta-re continuamente modifica-ta, a seconda del suo sapore e consistenza.

Altro piatto tipicodella tradizione

casalasco-mantovana

La preparazione dei tortelli

Speciale Fiera di San Carlo24 Venerdì 31 Ottobre 2008

Page 29: Il Piccolo Giornale di Cremona

Se siete riconoscenti, in questa giornata ricambierete il favore, cercando di tirare su il morale di coloro che non riescono a farsi una ragione di certi accadimenti.

L'intensità del vostro sguardo potrebbe non colpire nel segno e le persone potrebbero non com-prendere le vostre idee o la vostra rabbia solo dai vostri occhi.

Dovreste aver assimilato l'ultima lezione impartitavi chi vi sta a cuore. L'insegnamento riguarda-va qualcosa che in questa gior-nata vi interesserà da vicino.

Qualche conflitto potrebbe di-strarvi. Non fate caso a coloro che cercano di inculcarvi idee non legate al vostro io, perchè non possono comprenderle.

Il vostro ego avrà la sua impor-tanza, vi guiderà in ogni momen-to. Vi farà affrontare tutti gli impe-gni della giornata e che vi proteg-gerà anche dagli usurpatori.

Potreste correre il rischio di esse-re definiti freddi e scostanti, poi-ché non mostrerete affettività, nei confronti di chi ne avrebbe biso-gno più che in passato.

La vostra situazione economica si rivelerà per quello che è... Tuttavia non allarmatevi, in fondo guada-gnate bene; sarete in grado di rimpinguare le vostre casse!

Non vi accorgete delle potenziali-tà nascoste in coloro che vi si palesano davanti, siete occupati con il vostro ego e non riuscite a guardare al di là del vostro naso.

Periodo un po' tra le nuvole, vi sentite euforici ma non riuscite a spiegarvene il motivo. Probabil-mente avvertite che qualcosa di buono sta per accadervi.

Ci sono delle situazioni nella vo-stra vita ed in questo momento, che vanno al di là del vostro con-trollo e che per questo sono sfug-genti ed imprevedibili.

Non pianificate troppo, soprattut-to la vita o gli impegni altrui! Qual-cuno potrebbe non essere d'ac-cordo e farvi notare che non ave-te potere in questo senso.

Tornare alla routine, potrebbe es-sere un sollievo, ma dovrete ricre-dervi quando non sentirete più quell'ebrezza che vi faceva respi-rare voglia di avventura.

CASTELVERDECASTELVERDE DI CAVIGGIAin appoggio fino alle ore 24.00Piazza Municipio, 526022 CastelverdeTel. 0372-427346

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

SORESINASEGALINI CAMILLOPiazza Garibaldi, 126015 SoresinaTel. 0374-342624

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale: SABATO

PESCAROLOFRATELLI PEZZINI S.N.CPiazza Garibaldi, 2326033 PescaroloTel. 0372-836026

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio :15:00 - 19:30Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO

PIEVE D´OLMISINELLI MARIA GIACOMINAVia Quaini, 1026040 Pieve d´OlmiTel. 0372-626204

ORARI DI APERTURAMattino: 08:10 - 12:10Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CREMONA - GALLIVIA BISSOLATI, 78in appoggio fino alle ore 24.0026100 CremonaTel. 0372-30293

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA

CREMONA - FARMACIA 14A.F.M. DI CREMONA S.P.A. LARGO PRIORI, 14 (ZONA OSPEDALE)26100 CremonaTel. 0372-431983

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 13:00Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Farmacie di turno dal 31 ottobre al 7 novembre 2008 L’oroscopo della Settimana di romeo

meteo WeeK-end

Città Venerdì Sabato DomenicaBergamo 11 16 16Brescia 12 17 17Como 10 15 15CREMONA 11 16 16Lecco 11 17 16Lodi 12 16 17Mantova 13 18 18Milano 12 18 17Pavia 10 15 15Sondrio 9 14 14Varese 9 14 14

temPerature maSSime PreViSte in LomBardiaDOMENICA 2 NOVEMBRE 2008SABATO 1 NOVEMBRE 2008

Zona Borgo Loreto(via Ceccopieri)

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:20 Dicembre

Via AcquavivaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:20 Dicembre

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre).

• Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi).

• Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre).

• Via Piave, via Zara, via Ronchi: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 novembre).

• Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre).

• Via S.Ambrogio e Via Bergamo: realizzazione della condotta della fognatura (Fine lavori: 31 ottobre).

• Via Cipressi: Realizzazione nuovo marciapiede (Fine lavori: 31 ottobre).

• Zona piazza Somenzi: ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi. La via attualmente interessata è Via Boccoli (Fine lavori: 20 dicembre).

ViaBiLita’

Zona Incrociatello(Via Valtoce)Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Durata alcuni mesi

Via Piave, Via Ronchi,

Via Zara.Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Novembre

Vicolo delle RoseLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Novembre

Taccuino 25Venerdì 31 ottobre 2008

Via Bergamo,via Sant'Ambrogio

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Ottobre

Via CipressiLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Ottobre

Zona piazza SomenziLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:20 Dicembre

Page 30: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Silvia Galli

renderà avvio il 15 novembre prossi-mo la terza edizio-ne della rassegna «Il… Filo dei burat-tini», la kermesse

che, negli spazi del Teatro Filodrammatici di Cremona, proporrà per un mese intero (fino al 20 dicembre) una serie di spettacoli realizzati da alcuni dei più conosciuti maestri burattinai, accom-pagnando così il pubblico verso le prossime festività natalizie.

Si rinnova, dunque, sulla scorta dei successi ottenuti gli anni passati un appunta-mento certamente tra i più attesi, studiato dagli orga-nizzatori per accontentare i più piccoli, fra i quattro e i dieci anni, insieme a genito-ri e nonni.

Diverse sono le novità della stagione 2008, orga-nizzata e promossa dal Comune e dalla Provincia di

Cremona, dall’associazione culturale Emmeci di Massimo Cauzzi, oltre che da Kiwanis Club Cremona e dalla Società Filodrammatica cremonese.

La rassegna, nelle edizio-ni passate caratterizzata dalla presenza di un doppio “filone” (spettacoli di burat-tini e cartoni animati), nell’occasione si distingue-rà per un’unica sezione: sono, difatti, in programma

ben sei appuntamenti con compagnie di maestri burat-tinai professionisti in scena sia al Teatro “Filodrammatici” sia presso gli spazi dell’azienda «Cremona Solidale». Lo scopo dell’ini-ziativa è quello di contribui-re, per la prima volta, a garantire un servizio da cui scaturiscano momenti di aggregazione e di “festa” per gli ospiti dell’ex Ospizio ‘Soldi’, incoraggiando in questa maniera l’incontro tra i nonni e i propri nipoti durante i due appuntamenti

domenicali inseriti nel car-tellone.

Non una sola area, allora, laddove portare in scena divertenti recite, bensì una serie di luoghi dove rinno-vare la tradizione di spetta-coli teatrali fra i più appas-sionanti. Accanto ai siti già citati, infatti, va aggiunto anche il Museo della civiltà contadina (situato nella Cascina Cambonino), sede - il 14 dicembre prossimo

-dello spettacolo ideato per celebrare la festa di Santa Lucia, una tradizione parti-colarmente gradita e parte-cipata da tutti i bambini.

La rassegna, ormai intesa dalle famiglie come occa-sione d’incontro e di gioia collettiva, ha una volta ancora riscosso il plauso sia dell’Ascom sia delle Botteghe del Centro, pronte ad aderirvi con il loro pre-zioso contributo e con l’in-serimento de «Il… Filo dei burattini» nel lungo, artico-lato programma composto per la manifestazione “Natale a Cremona”.

L'appuntamento del 22 novembre concorrerà, inol-tre, ad arricchire gli appun-tamenti che saranno orga-nizzati in tale giornata per la Festa del Torrone 2008

L’intento di accomunare il pubblico dei più piccini in un’unica passione qual è quella per gli spettacoli di burattini è la maggiore fina-lità del progetto, che simbo-leggia un momento educati-vo e ricreativo fra i meglio considerati.

A riprova di ciò, Kiwanis Club Cremona, fra i mag-giori sostenitori della mani-festazione, si è impegnata anche quest’anno assicu-rando la propria presenza individuando nelle finalità dell’iniziativa alcuni dei prin-cìpi che contraddistinguono il proprio statuto, volto a soddisfare i fabbisogni dei bambini, destinatari privile-giati dell’operato di tutta l’associazione.

Il successo sempre più crescente ottenuto in occa-sione delle edizioni passate

ha permesso che il pool di soggetti organizzatori fosse affiancato da un importante gruppo di sostenitori, pronti a contribuire al buon esito della manifestazione. Si ricorda a questo proposito, in primis, l’Azienda Barilla, disponibile a offrire i propri gustosi prodotti dolciari per la merenda proposta dopo ogni spettacolo. Si tratta, oggi come in passato, di un impegno fattivo che dimo-stra come fra il Gruppo Barilla e il Comune di Cremona si sia, da tempo ormai, creata un’intesa vir-tuosa proprio in coinciden-za con una rassegna ideata per un target che rappre-senta l’interlocutore impor-tante per l’azienda, i cui prodotti sono propri indiriz-zati ai consumatori più pic-cini, secondo una “mission” che costituisce una delle maggiori “linee” lungo cui si sviluppa l’attività del cele-berrimo marchio.

La serie di spettacoli (tutti a ingresso libero, fino a esaurimento posti) inizie-ranno al Teatro Filo sabato 15 novembre, alle ore 16, per terminare sabato 20 dicembre alla medesima ora. Di grande interesse è il doppio appuntamento del prossimo 23 febbraio, una sorta di “appendice” al pro-gramma (si tratta del «Veglioncino di Carnevale», che come l’anno passato recupera una tradizione fra le più significative sia per i più piccoli che per i più grandi). I due appuntamenti domenicali programmati presso l'ex Soldi avranno invece inizio alle ore 15,30.

Alcuni spettacoli si svolgeranno anche presso l'azienda Cremona Solidale

Sul palco del Filodrammaticigrande ritorno dei burattini

Toscano d’origine, piacenti-no di residenza e cremonese per motivi di lavoro, visto che da anni collabora come direttore di scena al Ponchielli, Andrea Cigni ha debuttato nel teatro di Cremonas in occasione della stagione lirica.E’ stato anche attore, ma il suo pallino è la regia. Ha moltissimi lavori all'attivo, nonostante la giovane età, sia come regista di opere liriche che come regista di prosa. Nel 2008 tra l’altro ha curato L’ultimo debutto è al Ponchielli lo scorso 9 otto-bre per l’apertura della sta-gione lirica di «Gianni Schicchi» e «la Medium» (che sta portando in giro per la Lombardia, venerdì 31 ottobre sarà a Como e il 10 e 11 gennaio a Pavia, n.d.r.). «Di questi lavori mi ha colpi-to, nonostante la grande dif-ferenza, l’affinità che c’è tra le due opere sulla crudeltà, presente in due modi diver-si. Nella Medium la crudeltà è agghiacciante, porta alla morte in un crescendo con-tinuo, lei pian piano distrug-ge il mondo tenero e affet-tuoso di Monica e Toby; in Gianni Schicchi posso par-lare di una crudeltà toscana: c’è molto sarcasmo nei con-fronti di un morto, e c’è un percorso inverso rispetto all’altra opera perché qui la crudeltà porta ad un finale positivo. Schicchi approfitta di una situazione per ottene-re qualcosa per la figlia e il futuro genero». Sei stato anche a Liegi e hai messo in scena Paride ed Elena...«E’ stata un’esperienza bel-lissima. Insieme al Circuito lirico toscano in questo tea-tro abbiamo fatto 5 rappre-sentazioni, ho avuto un’ac-coglienza calorosa e delle ottime recensioni». Come ti sei avvicinato alla regia?«L’idea di fare il regista ce l’ho sempre avuta fin da pic-colo, poi mi sono laureato al Dams a Bologna, ho fre-quentato vari laboratori, ho lavorato e incontrato esperti e registi di grande spessore. Mi sento vivo quando sono sul palcoscenico tra quel buio e quella polvere, ci sta-rei giornate intere, sono in simbiosi, mi sento invincibi-le. Mi piace fare il regista perché mi piace far vivere sul palcoscenico quelle sen-sazioni ed emozioni che viviamo nella vita di tutti i giorni».Quante regie hai alle tue spalle?«Per quanto riguarda la lirica ho diretto l’Andromeda, l’Or-feo, Paride ed Elena di Gluck, Schicchi e la Medium. Per quanto riguarda la prosa sto pensando di riprendere lo spettacolo su Jean Genet».Non hai mai preso in con-siderazione il fatto di diventare regista per il cinema e la tv?«Mi piacerebbe provare, sono aperto a ogni genere di

esperienza. Di sicuro è un modo di lavorare molto diverso: in tv e nel cinema forse è più semplice fare la regia, se sbagli ripeti, nel teatro questo non accade, c’è un’energia diversa, inol-tre è diverso anche il contat-to che hai con il pubblico, c’è un dialogo diretto con lo spettatore, quello che non accade al cinema». Ti sei mai cimentato nella parte dell’attore?«Ci ho provato fino al 2001. Avevo 27 anni, ho messo in scena dei monologhi riadat-tati da me, quindi sono stato anche in scena. L’ultimo monologo che ho portato in scena è stato “Scottature” di Dolores Prato. Ricordo che era settembre, fuori, in piaz-za, pensavo non venisse nessuno, invece c’era un pubblico di 400 persone. Tuttavia preferisco stimolare gli altri a portare la loro espe-rienza sul palcoscenico, mi piace che portino la loro memoria emotiva. Solo in questo modo quello che metti in scena diventa credi-bile. Viene applicata la regia teatrale attraverso le proprie sensazioni, senza ricorrere a quella che è la gestualità costruita. Ognuno mette del suo».I prossimi spettacoli che stai preparando quali sono?«Al momento come regista sono disoccupato, in attesa di un impegno. Insegno arte scenica, tecnica della comu-nicazione, diritto e legisla-zione dello spettacolo, al Conservatorio di Cremona. Inoltre sono direttore di scena al Ponchielli. Ma il mio sogno è sicuramente quello di fare il regista a tutti gli effetti». Quale opera ti piacerebbe dirigere? Hai un sogno nel cassetto che vorresti veder realizzato?«Mi piacerebbe lavorare molto di più all’estero. Vorrei lavorare in quegli enti pub-blici, che possono essere per esempio l’Arena di Verona o il Maggio Fiorentino o la Scala, tanto per citarne alcuni, che dovrebbero essere più aperti ai giovani. E' davvero difficile poter accedere a questi sacri tem-pli della musica. L’Europa invece è più pronta a ricevere i giovani. Mi pia-cerebbe fare della prosa e vorrei mettere in scena e riprendere un’opera iniziata da Franco Di Francescantonio, che per me, teatralmente parlando, è stato come un padre. Vorrei riprendere questo lavoro, ho già individuato anche l’attore, il caro amico Nicola Russo, che ha inter-pretato Toby nella Medium. Invece per quanto riguarda l’opera mi piacerebbe met-tere in scena qualcosa di importante, come un Don Carlos, confrontarmi con uno dei grandi capolavori verdiani oppure con una Semiramide di Rossini, ma anche con qualche autore straniero».

TEATRO PONCHIELLI

Andrea Cigni, un ottimo debuttoE' direttore di scena, ma si cimenta in regia

P

Pamela Prati al Bellini con «Sexy Slalom»

Dopo Cochi e Renato ci sarà una commedia tutta da ridere con protago-nista, una prorompente e conturbante Pamela Prati al Bellini di Casalbuttano, la cui stagione sarà presentata ufficial-

mente il prossimo 5 novembre presso l’amministrazione provinciale. Titolo «Sexy Slalom», con la regia del cremo-nese Beppe Arena. Intrecci amorosi e fantasiosi mascheramenti. Slalom di situazioni talmente imbarazzanti e paradossali da apparire normali. Esilaranti quanto spudorate bugie per consumare affannosamente segreti amori. Una lente d’ingrandimento sul costume del tradimento che appartie-ne all’uomo e alla donna di ogni latitu-dine.

Una divertentissima Pamela Prati impegnata in un testo spensierato quanto realistico. La Compagnia è quella dei Cenci e, insieme a Pamela

Prati, reciteranno Domenico Albergo, Lorenza Guerrieri, Laura Tedesco, Giampiero Fortebraccio. Ma la stagio-ne del Bellini si caratterizzerà anche per una collaborazione con il teatro Filodrammatici di Cremona, dal 20 novembre al 20 febbraio infatti saran-no proposti 8 titoli del cosiddetto tea-tro sociale e civile, con una stagione nella stagione per il Bellini, dal titolo «Quando la storia è di scena: teatro civile», dove verranno messe in scena opere di contenuto civile, scritte da giornalisti e scrittori come Lucarelli, Beha o Augias. Gli stessi autori incon-treranno alla mattina gli studenti delle scuole.

La presentazione dell'iniziativa

&Cultura Spettacoli trovi anche da:

centro comm.le CremonaDue, Gadesco Edicola Compiani

trovi anche da:

piazza Roma, Cremona Galleria xxv Aprile

Page 31: Il Piccolo Giornale di Cremona

SFOGLIANDOa cura di Edizione Nuovi Autori

«Sotto altri cieli»In «Sotto altri cieli»

don Stanislao Maria Avanzo recupera, scan-dite nella successione dei tre grandi temi: Con-templare è amare, Soli-tari e mai soli, La via del mare, poesie scritte in momenti diversi ma tut-te rigorosamente auto-biografiche: alcune in forma palese, altre ap-pena velate affinché il lettore le interpreti. Il lin-

guaggio armonioso dello stile dell’Autore rende agevole la fruizione. Sotto altri cieli, appunto, per-ché sia tra i fratelli solitari – ma mai soli – di Monte Oliveto, sia nell’operosità di altri lontani cenobi, l’iter di Stanislao Maria Avanzo si è sempre alimen-tato di una luce diversa, altra da quella pallida dei nostri incerti sentieri. La copertina, lungi dall’espri-mere un gesto troppo estensivo per non dire impe-rativo, vuole significare un gesto contemplativo: la figura mantenuta anonima contempla e mostra nello stesso tempo. E’ il piacere di diffondere lo stupore delle cose contemplate. “Contempla alias tradere”: potrebbe essere il messaggio di questa nuova raccolta di poesie o, detto altrimenti con le stesse parole dell’autore: «Contemplare è amare».

LO SPAZIO DELL’ARTE

di Silvia Galli

enerdì 31 ot-tobre verrà inaugurata a Palazzo Stan-ga una retro-spettiva del

pittore cremasco Ugo Stringa (Vaiano Cremasco, 1923 - Vidolasco, 2006) promossa dalla Provincia di Cremona con la collabo-razione del Comune di Ca-sale Cremasco Vidolasco e con il patrocinio del Co-mune di Vaiano Cremasco - sponsor Veneziani Spa.La mostra allinea sessanta dipinti realizzati tra i primi anni cinquanta e la fine de-gli anni novanta, poco pri-ma che l’artista cessasse di dipingere, e presenta

tutti i motivi da lui indagati: il paesaggio, il ritratto e la natura morta, accanto a maternità, soggetti sacri, temi intimisti e quotidiani legati al mondo contadi-no.L’itinerario espositivo te-stimonia come il linguag-gio pittorico di Stringa sia rimasto sostanzialmente inalterato nel tempo. Un linguaggio affidato a pen-nellate rapide e leggere e giocato soprattutto sul co-lore, con la dominanza di toni caldi e forti, in preva-lenza bruni, interrotti dai forti accenti dei rossi.Innamorato della pittura antica di Leonardo, Cara-vaggio, Tiziano, Tintoretto e Rubens, Stringa fu at-tratto dalla modernità di

Piccio e Hayez e dall’in-tensità emotiva e visiona-ria di James Ensor e di Emil Nolde, ma fu attento anche alle tendenze artisti-che del proprio tempo, da Corrente ai linguaggi astratto-informali del se-condo dopoguerra.Temperamento vulcanico e irrequieto, di carattere schivo e appartato, con-temperò quegli interessi culturali con l’ascolto de-voto della natura, perse-guendo una ricerca perso-nale, indipendente dalle scuole e dalle mode.Undicenne, Stringa aveva cominciato a seguire lo zio restauratore Pietro Ferrari, assistendolo nel restauro e nell’esecuzione di affreschi e stucchi in molte chiese

del cremasco. Parallela-mente coltivò una passio-ne per la pittura che diven-ne presto esclusiva, matu-rando una figurazione dagli accenti espressionistici che nell’arco di pochi anni lo condusse alla notorietà e al successo, anche su scala internazionale. Basti citare le personali presso la Galleria Isy Brachot di Bruxelles nel 1968, presso la Galerie Lycéum Club di Losanna e il Waldorf Asto-ria di New York nel 1969 e presso la Dae Ryung Art Gallery di New York nel 1983.Per l’occasione verrà pub-blicato un catalogo, a cura di Sara Fontana, con la ri-produzione di tutte le ope-re esposte.

Pubblico delle grandi occasioni, sabato pomeriggio, nelle Sale del Podestà di Soresina, per l’inaugura-zione della mostra antologica di Uber, al secolo Luciano Gatti. Il noto pittore e affrescatore nato a Lendi-nara di Rovigo ma residente da pa-recchi anni a Orzinuovi, in provincia di Brescia, ha raccolto un centinaio di pezzi che rappresentano efficace-mente il suo percorso compositivo dal 1974 a oggi. Non a caso la per-sonale s’intitola «Dalla A alla U», quasi a contraddistinguere il cammi-no fatto sinora e quello che rimane ancora da fare. Dopo il saluto di ben-venuto del sindaco, Giorgio Armel-loni, Giuseppe Zumbolo ha eseguito una propria canzone dedicandola all’amico, mentre Bruno Premoli ha recitato un testo poetico. A seguire, il curatore della mostra, Simone Fappanni, ha tratteggiato le linee espressive essenziali di questo eclettico autore, che vanta un ampio curriclum in cui spiccano lavori ese-guiti in Giappone, in Florida e nel Principato di Monaco. «Dopo gli ini-zi schiettamente figurativi, permeati da un realismo attento e inappunta-bile» ha spiegato lo studioso cremo-nese «Uber ha iniziato, quasi da su-

bito, a perseguire una pittura di ri-cerca, lasciandosi piacevolmente affascinare, nella strutturazione del proprio comporre, dalle ragioni po-etico-esecutive dei maggiori movi-menti avanguardisti nel Novecento, al fine di perseguire un linguaggio proprio, personalissimo. Così, pas-sando per lavori d’intonazione meta-rappresentativa, con tinte dense e pastose, grafiche dal segno metico-loso e continuo, Luciano Gatti ha dato vita a opere di ricerca molto complesse, che racchiudono un complesso ed affascinante simboli-smo». Terminato l’intervento del cri-tico, l’attrice Annamaria Weitzer ha letto delle liriche riferite idealmente alla produzione di Uber. La parola è poi passata ad Alessia Gatti, figlia dell’artista, che ha curato l’imposta-zione del catalogo e la lunga intervi-sta in cui il padre spiega le ragioni del proprio comporre. In questo ele-gante volume vi sono testi scientifici di assoluto rilievo; oltre a quelli del curatore vi sono infatti i contributi di Tiziana Cordani, Sara Salvi ed Elena Gavazzi. La mostra rimane aperta fino al 9 novembre secondo i se-guenti orari: feriali 17.30-19 , festivi 10-12 e 15-19. Ingresso libero.

«Tra segno e colore», questo il titolo della mostra di Silvia Papucci, che si svolgerà dal 2 al 23 novembre presso la Casa degli Stampatori di Soncino. L'espo-sizione, basata sulle incisioni, verrà inaugurata dome-nica 2 novembre alle 11.

Peculiare nella visione incisoria di Papucci è la du-plice valenza del suo sguardo, che essa simultanea-mente esercita sulla medesima lastra. La quale con-tempera, risolti nell’unità formale della partitura, tanto il sondaggio analitico nella stratigrafia della materia, a svelarne l’animazione segreta per fasciami di segni fulminanti, quanto la ricognizione compendiaria a vo-lo d’uccello, che abbraccia ampi e erticolati spazi gio-coforza sintetici.

Il substrato dell’acquatinta (o di procedimenti ana-loghi, per esempio il Carborundum), utilizzata anche combinando più lastre per ottenere variazioni croma-tiche di risultanza pittorica, serve bene allo scopo di assicurare un continuum granulare o chiazzato alla nervatura dei segni portati per lo più all’acquaforte, per quanto Papucci sia dotata della sensibilità epite-liale e della versatilità esecutiva sufficienti a ottenere i medesimi risultati di varietà e delicatezza morfologi-che con mezzi puramente segnici.

Sul piano visivo, a parte le prove strumentali di as-similazione tecnica giocate su strutture astratte, l’arti-sta predilige le inquadrature panoramiche ovvero gli spaccati di natura, sotto specie di veri e propri pae-saggi dagli estesi prospetti nei quali l’attenzione al particolare cede alla resa del clima luminoso.

«Tra segno e colore»Silvia Papucci a Soncino con le sue incisioni

InIZIATIvA

La Galleria Daniela Rallo inaugura la nuova stagione con una mostra dedicata a Enrico Della Torre, artista noto e ap-prezzato a livello internazionale sia come pittore che come incisore. Nato nel 1931 a Pizzighettone - sulle rive dell’Adda e a pochi chilometri dalla confluenza nel Po -, il suo itinerario artistico muove dall’in-formale lombardo per approdare, già ver-so il 1958, a un’astrazione lirica e tersa, sempre con dei ricordi. Un linguaggio che Della Torre svilupperà nei decenni seguenti in chiave ritmica e costruttiva e che nelle opere degli ultimi anni diviene ancora più asciutto e rigoroso.

L’esposizione di Cremona - come la prima personale dell’artista, nel lontano 1956, alla Galleria dell’Ariete di Milano -, si divide fra incisione e pittura, svelando l’originalità e l’autonomia delle due attivi-tà ma anche reciproche sintonie e scam-bi di soluzioni. Vengono presentate una selezione di venti incisioni, prove d’auto-re acquerellate, queste mai esposte né pubblicate, e venti dipinti su tela, in gran parte risalenti agli anni recenti. Il titolo

Prove esplicita - secondo Della Torre - la vera natura del suo lavoro: “Per un artista ogni opera è una prova, cercando di fare qualcosa di nuovo. Una volta conclusa l’opera, si concentra immediatamente su un’altra, con lo stesso spirito di prova. E i risultati sono sempre inattesi”.

Le prove d’autore delle incisioni, gene-ralmente uniche oppure realizzate in 3 o 4 esemplari, sono verifiche o riflessioni antecedenti la tiratura. Della Torre a volte vi mette in gioco uno scambio di ruoli tra segno e colore che fa di ogni prova ac-quarellata un’opera unica e nel contem-po un tassello di un puzzle più ampio. Questo dialogo tra le incisioni acquerel-late e le tirature definitive trova un senso compiuto proprio a Cremona, la cui Bi-blioteca Statale conserva dal giugno 2008 il Fondo Enrico Della Torre, compo-sto da un cospicuo numero di libri d’arti-sta.

I dipinti documentano la tensione dell’artista verso un impianto tendenzial-mente astratto geometrico, che proietta nello spazio architetture solide e com-

plesse, tracce aeree ed evocative, timide indicazioni naturalistiche. La lezione ne-oplastica – da Mondrian al concretismo al neo-geo – vi si fonde con echi dell’arte giapponese e con la poesia circolante nei lavori di Morandi, Licini, Klee, Gorky e Wols, autori che segnarono gli esordi dell’artista cremonese. L’ispirazione può nascere dalla visione diretta della realtà, ma spesso anche da sogni, idee e ricordi, dando voce all’amore di Della Torre per la natura, alla sua conoscenza appassio-nata delle arti visive e alla sua attrazione per la musica.

V

Il pittore Mario Schifanoin mostra a Pizzighettone

Sabato primo no-vembre alle 11, presso il centro culturale co-munale di Pizzighetto-ne, verrà inaugurata la mostra Mario Schifa-no, con diciassette opere dell’artista. Con-cepita per i dieci anni di esposizioni organiz-zate dal Museo Civico, l’iniziativa cade nel de-cennale della morte di Schifano (1934-1998), celebrato con un’am-pia antologica in corso a Milano.

La mostra di Pizzi-ghettone espone lavo-ri databili fra il 1964 e il 1996. Nella sala del Centro Culturale Co-munale si potranno osservare dipinti ap-

partenenti ad alcune delle famose serie rea-lizzate dal pittore: dagli Alberi di düreriana me-moria al Futurismo rivi-sitato, ai Paesaggi anemici, ai Paesaggi Tv, ai Dinosauri.

Il percorso eviden-zierà alcune tappe del-la ricchissima produ-zione di Schifano, uno fra gli artisti italiani ca-paci di creare una pit-tura di respiro interna-zionale. La mostra sarà l’occasione per avvici-narsi ad un artista che per tutta la vita non ha smesso di osservare e registrare il mondo cir-costante, da autentico testimone del suo tem-po.

Inaugurata a Soresina la mostradi Luciano Gatti, noto come Uber

Cultura 27Venerdì 31 Ottobre 2008

Una delle immagini in mostra

A palazzo Stanga la retrospettiva dell'artista cremasco Stringa

Enrico della Torre espone alla galleria Daniela Rallo

Page 32: Il Piccolo Giornale di Cremona

Tempo non tempo, ora sideralevivo uno spazio cosmicodove schegge di asteroidi impazzitipenetrano la mia menteprovocanovulcaniche eruzioni di pensiero.Poi riemergo da abissi profondi,Disperato anelo nuove meteun futuro che è già passato.Ora non è pi tempo.E tempo di andare.

terrenauta Luca Pedroni

arte & CuLtura

Fino al 31 ottobre 08crEmOnaIncOnTrO Music in the RoMan eMpiReMoisa: convegno organizzato dallasocietà internazionale per gli studi musicali greci e romani.Facoltà di Musicologia (palazzo Raimondi di corso Garibaldi, 178).

Fino al 3 novembre 08crEmOnanOTE D'acquErEllOMostra internazionale italo-belga d'acquerello.orario: dal lunedì al venerdì: dalle 16,30 alle 19. sabato e domenica: dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19 - spazio espositivo san Vitale (piazza s.angelo, 1).

Fino al 4 novembre 08crEmOnamOsTra contRolled Mental spaceil liceo B. Munari ospita la performance di annamaria tina.orario: dal lunedì ala venerdì dalle 10 alle 16 - liceo B. Munari (via Xi Febbraio, 80).

Fino al 7 novembre 08crEmalInk 2008incontri di orientamento per gli studenti delle scuole medie inferiori

e i loro genitori.sala dei Ricevimenti e sala alessandrini.

Fino al 16 novembre 08crEmOnamOsTra l'aRte italiana dal 1945 / pittuRa e astRazionearte e linguaggio negli anni 70'orario: dal lunedì al venerdì 9-12,30 e 15-19; sabato e festivi 17-19.Fondazione città di cremona piazza Giovanni XXiii, n°1.

Fino al 16 novembre 08casalmaggIOrEmOsTraeRcole pRioRi : diseGni e scultuRepersonale dedicata al famoso artista.Museo diotti. costo: 3 euro.

Fino al 16 novembre 08crEmOnamOsTra in RicoRdo di caRla BeRGaMasco coRteseGalleria di ritratti dell'allieva di carlo Vitto-ri.orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dal-le 16,30 alle 19 - adafa di casa sperlari (Via palestro, 32).

Fino al 18 novembre 08crEmamOsTra i sette Vizi capitalicollezzione d'arte della pittrice Wlady sacchi.orario: ore 10-12,30 e 16-19,30 - sala polifunzionale di santa Maria di porta Ripalta (via Matteotti).

Fino al 5 dicembre 08crEmOnamOsTra

anticoVecchioModeRnoincontro nel Museo di storia naturale di oggetti di epoche diverse.orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 -Museo civico di storia naturale (parco del Vecchio passeggio).

Fino al 14 dicembre 08crEmOnamOsTraenRico della toRRe «pRoVe»orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 - Galleria daniela Rallo (piazza sant' abbondio, 1).presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di pizzighettone.

Fino al 31 gennaio 09crEmOnamOsTra alFonso MaRtini / GRan GouRMetinaugurazione della mostra d'arte sabato 25 ottobre alle ore 17,30.osteria Garibaldi caffè (corso G. Garibaldi, 38).

Dal 1 al 30 novembre 08crEmOnamOsTra uGo stRinGa: ai conFini del teMpoMostra di pittura del noto artista cremasco.orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 - palazzo stanga (via palestro, 36).

2 novembre 08crEmOnaIncOnTrOpReVeniRe i distuRBi VisiVisettimo convegno nazionale sulla Visione olistica.orario: dalle ore 9 - palazzo cittanova.

Appuntamenti a Cremona e dintorni...

aLtrO

Fino al 2 novembre 08PIzzIghETTOnEsagra Fasulin de l 'öc cun le cudeGhe"per chi ama riscoprire i sapori di una vol-ta" - il ricavato verrà destinato al recupero della cerchia muraria.orari: 30 ottobre: dalle ore 18 alle ore 23.

serata riservata ai gruppi previa prenota-zione. 31 ottobre: dalle ore 18 alle ore 23. 1 novembre: orario continuato dalle ore 11 alle ore 23. 2 novembre: orario continuato dalle ore 11 alle ore 23 - antiche Mura.

Dal 1 al 5 novembre 08PIzzIghETTOnEsagraFieRa di san caRlo 2008tradizionale appuntamento di festa, cultu-ra, arte, gastronomia.

1 novembre 08PEscarOlOFasulIn, BElIgOT E PaTunadegustazione dei piatti tradizionali della Festa dei Morti.oratorio Madonna della senigola.

1-2 novembre 08casalBuTTanOtRadizionale castaGnataadiacenze del cimitero.

Dal 1 al 30 novembre 08crEmaI saPOrI DElla nEBBIaeVenti enoGastRonoMiciMenù degustazione con ricette del territo-rio interpretate dai cuochi dell'associazio-ne tavole cremasche.Ristoranti di crema e del circondario.

2 novembre 08acquanEgra crEmOnEsEcasTagnaTa In PIazzadegustazione di profumate caldarroste e fragranti ceci con vino bollito in piazza chiesa.

Certo è che in questo periodo della gestione Zanoni la città compie una radicale riflessione critica su questi temi mentre consegue signi-ficativi risultati concreti nel proprio sviluppo. Come abbiamo annota-to man mano in questo sbrigativo percorso rie-vocativo, Cremona per tutto il secolo ha visto attuarsi una politica di interventi sul territorio che ha portato a com-prometterne pesante-mente caratteri e profi-lo, trascurandone quan-do non distruggendone grandi pregi storici sen-za peraltro conseguire una reale, coerente e proficua modernizzazio-ne. Ciò ovviamente è avvenuto nel corso del tempo con amministra-zioni di diverso segno e cultura. Certamente con caratteristiche ed inten-sità anche molto diver-se, dai completi sven-tramenti del regime a limitati scadenti inter-venti di altri periodi, e con motivazioni assai varie, da quelle intese in buona fede a consegui-re progresso e sviluppo ad altre puramente spe-culative. Rispetto a tutto questo si tenta di impri-mere una svolta signifi-cativa.

La amministrazione Zanoni si caratterizza poi per un grande sforzo in direzione della parte-cipazione dei cittadini alla vita del Comune, con l’esperienza assai viva e partecipata dei Quartieri (nei primi anni ‘70 su base volontaria quindi istituzionalizzati con la elezione dei Con-sigli di Quartiere del

1978). Nel 1974 ha luo-go la municipalizzazione del servizio del gas, la cui rete viene ampliata e risanata mentre in modo concomitante si dà ini-zio al teleriscaldamento. Sempre nei primi anni ’70 si esperimentano al-cune “zone verdi”, aree pedonali, e si perverrà nel 1978 ad un innovati-vo piano del traffico cit-tadino.

Un forte impegno vie-ne riversato sulla salva-guardia e per un primo riutilizzo del vastissimo comparto edificato del vecchio ospedale (nel 1973 - 74 vi era state forti polemiche relativa-mente alla vendita del Comune alla Curia del vecchio ospedalino e per una salvaguardia ed un uso pubblico di que-sto grande comparto nel cuore della città). Nel corso del decennio si avvia la nuova area per la Fiera Internazio-nale a Cà de Somenzi, la sua apertura è del 1977, del ’78 l’inaugurazione del Palazzetto al suo in-terno.

Altri settori di forte impegno, che qui pos-siamo solo menzionare, riguardano l’edilizia sco-lastica (dal 1971 al 1980 si costruiscono 6 nuovi asili, due elementari, una media mentre altri edifici vengono ristrut-turati), la sicurezza idraulica per parti spes-so alluvionate della città e la approvazione di un piano fognario e di de-purazione radicalmente nuovo, piano che verrà attuato con la successi-va Giunta del Sindaco Zaffanella.

[continua...]

rIFLeSSIOne Su CreMOna eD I SInDaCI DeL ‘900

BREVI DAL SECOLO BREVEdi Giuseppe azzoni

Venerdì 7 novembre alle 17.30 si inaugura presso il centro culturale san Vitale la mostra fotografica «...è donna», organizzata dalla provincia, dalla consi-gliera provinciale di parità del comune e con il contri-buto della Fondazione Banca popolare di cremona. la mostra e il catalogo sostengono il progetto di aiu-to all infanzia «drum Bun - Bambini futuro del mon-do», promosso dal servizio disagio eta evolutiva del-la diocesi di cremona e dalla coop. soc. nazareth.

«...è donna» in mostra

Fino al 20 dicembre sarà possibile ammirare le ope-re di Nicolò Paoli, figlio del celeberrimo cantante ita-liano Gino Paoli presso la galleria dell’hotel Delle Ar-ti di Cremona, in via Bono-melli. Tema della mostra quel nobile animale che è la mucca. In mostra fanno capolino mucche frisone e maremmane, con il grande volto in primo piano e oc-

chi stupiti che fissano l’os-servatore. Mucche ritratte un po’ ovunque, nei cam-pi, all’ombra di alberi, o dipinte in forme ovali come fossero vecchie foto di fa-miglia. Paoli ipotizza una sacralità dell’animale. L'at-tenzione dell'artista per la mansueta bestia è cattura-ta dall'interessante attività che essa predilige: Rumi-nare! Il valore figurativo e

simbolico di questo gesto è ciò che da anni affascina il giovane, il quale dichiara di sentirsi molto vicino a quest' abitudine, infatti, anche lui come l'animale rumina, in senso figurato, ossia rimugina e riconside-ra concetti e pensieri. La mostra è aperta da lunedì a domenica dalle 11 alle 22. Sono 20 le opere pitto-riche in mostra.

una mostra di nicolò Paoli sulle mucche

appuntamenti28 Venerdì 31 Ottobre 2008

da mercoledì 5 no-vembre, presso il centro interculturale Mondin-sieme di cremona inizia il percorso di formazione «unrra 2008-2009» per mediatori culturali o vo-lontari delle associazioni d immigrati. sette gli in-contri per aggiornare le loro competenze, pro-muovere i servizi pre-senti nel territorio e col-legarli direttamente con il mondo del volontaria-to, che spesso ha il pri-mo contatto con le per-

sone che poi usufruiran-no di questi servizi.

saranno anche intro-dotti nuovi aspetti della mediazione più indiriz-zate alla mediazione re-lazionale, incentivando le associazioni ad assu-mere un ruolo attivo nei processi sociali delle re-altà locali e di rappre-sentanza come, ad esempio, la partecipa-zione diretta ai provve-dimenti per la prevenzio-ne e la sicurezza urbana a cremona.

al via la formazioneper mediatori culturali

MuSICa

31 ottobre 08cOrTEmaggIOrE FIllmOrE In cOncErTcaRMen consoli

Fillmore di Via Matteotti, 2 - ore 21,30.costo; 25 euro.

31 ottobre 08crEmOnamusIcOrE- musIca E amOrEconcerto di hallowen. con intrannenimento, dj musica e buffet.orario: dalle 19 alle 6 del mattino dopo - centrale del latte (Via nazario sauro).costo: da 35 a 45 euro.

31 ottobre 08crEmOnasEraTa hallOwEntradizionale appuntamento di musica per la serata di hallowen.

notte praga (viale po 129).

1 novembre 08crEmasTagIOnE TEaTrO san DOmEnIcOdavide Van de sfroos in concerto.teatro san domenico.

1 novembre 08crEmOnaPrEluDIO D' OrganO In san lucaMeditazioni Musicali ante MissaMMichele Bosio all' organo Rotelli (1901)orario: ore 17.30 - chiesa di san luca.

Page 33: Il Piccolo Giornale di Cremona

non si riusciva a ca-vargli più niente di bocca, un particola-re, il seguito della storia, niente: si chiudeva nel suo si-lenzio o riprendeva a

parlare delle previsioni del tem-po.

Gli amici si erano rassegnati e lo utilizzavano come passa-tempo: d’estate, verso le sette di sera, con la strada dorata di sole, lo andavano a trovare a casa, un povero tugurio in fila con gli altri sulla via tutta buche e dossi che saliva verso la colli-na, costeggiando il torrentaccio sassoso che attraversava il pa-ese; si sedevano sul muretto e lo apostrofavano: - Ammiraglio, ammiraglio! -;qualcuno azzar-

dava, a voce più bassa, ma non tanto da non essere udito: -Nel-son Fiaccheroni! -. Lui veniva fuori e si sedeva a prendere aria sul piccolo ballatoio; quelli, per scherzo, ricominciavano a chie-dergli la storia della “signora”, e il rituale si ripeteva. Una sera di metà settembre, c’era stato un grosso acquazzone nel po-meriggio che aveva ridotto la carreggiata a una sequela di pozzanghere ampie e profonde, dove si specchiava il cielo tor-nato sereno, lo andarono a tro-vare. La temperatura era ancora abbastanza tiepida; i ragazzi fa-cevano schizzare nelle pozzan-ghere i sassi piatti, gareggiando a chi li mandasse più lontano.

L’ammiraglio era già al balco-ne che fiutava l’aria, più nervoso

del solito. Alla richiesta della so-lita storiella, rispose seccato: - Non ho tempo; non vedete che sta arrivando?- - Chi?- rispose-ro in coro gli altri. - Come chi? Lei, la signora! E’ lì che attracca alla banchina! - e indicava con la mano una pozzanghera im-mensa dove correvano grosse nuvole che solcavano l’azzurro. Gli amici si guardarono a vicen-da con la coda dell’occhio, co-me per dire: “E’ uscito matto del tutto”. Intanto l’ammiraglio si era alzato in piedi e gridava ap-poggiato alla ringhiera: - Aspet-tami, arrivo! - e uno degli amici gridò: - Ma smettila, sei mat-to?!- Al che, lui, scavalcata con un balzo la ringhiera, gli occhi da spiritato, urlando “Eccomi!”, si lanciò a testa in giù, sfracel-

landosi nella pozzanghera, in un metro d’acqua, bocconi. Un parapiglia tra gli amici che ac-correvano e i ragazzi che schia-mazzavano.

Qualcuno, dopo il primo smarrimento andò a chiamare i carabinieri. Il maresciallo, arri-vato affannando, entrò nella pozzanghera con tutte le gam-be, lo sollevò a faccia in su e, rovistandogli nelle tasche della logora uniforme, gli trovò una cartolina sgualcita e marcia, in-dirizzata ad Aldo Fiaccheroni (ma con il timbro di spedizione di Faùglia!) che rappresentava due ragazzi che si baciavano sullo sfondo di un tramonto, e una scritta stampata in rosa: “Ricordo di Portovenere”.

(Fine)

Sognando il mare - parte iiª

Più decentrato ri-spetto alla triade classi-ca del Novecento poe-tico italiano (Montale, Ungaretti, Quasimodo), UMBERTO SABA rap-presenta una voce ori-ginale nel nostro pano-rama lirico, poiché ha avuto il coraggio di non seguire il modello della poesia nuova predicato dai suoi più fortunati

colleghi, riproponendoci, in una stagione di avan-guardie, di sperimentalismi e di “poesia pura”, la lezione del passato, e, in particolare, quella di Pe-trarca e di Leopardi (non a caso, egli intitolerà il suo libro di una vita, “Canzoniere”).

Nato a Trieste, ancora asburgica, nel 1883, da madre ebrea e padre cristiano, Saba (il cui vero cognome era Poli), ebbe un’infanzia difficile; abban-donato dal padre, fu allevato dalla madre e dalla nutrice slovena Peppa Sabaz. Avviato agli studi commerciali, fu praticante presso una casa di com-mercio e mozzo su un mercantile, prima di arruolarsi volon-tario a Salerno e partecipare alla pri-ma guerra mondiale. Finita quest’ultima, aprì una bottega an-tiquaria di libri che diresse fino alla se-conda guerra mon-diale, quando do-vette abbandonare il suo lavoro perché perseguitato dalle leggi razziali. Dopo aver soggiornato a Firenze, Roma, Pari-gi, Milano, Saba tor-nò a Trieste; è morto a Gorizia nel 1957.

Avendo esordito con Il mio primo libro di poesia (1903), egli raccoglie la sua produzione giovanile in Poesie (1912) a cui segue Coi miei occhi(il mio se-condo libro di versi) (1913). Nel primo dopoguerra, dopo alcune plaquette, Saba raccoglie, nel 1921, la sua produzione in un primo Canzoniere, dove con-fluiscono i versi scritti fino ad allora. Le prove liriche tra le due guerre, da Preludio e canzonette (1923) e Preludio e fughe (1932) fino a Parole (1934) e a Ulti-me cose (1944), pubblicate a Lugano, trovano una sistemazione nel secondo Canzoniere (1945).

Le raccolte del secondo dopoguerra vengono pubblicate prima da sole e, poi, nelle varie edizioni del Canzoniere, fino a quella postuma del 1961.

Intanto, Saba aveva ripreso a scrivere in prosa, dopo i racconti giovanili del 1910-1913; la sua atti-vità nel settore culmina con quello splendido auto-commento alla propria opera che è Storia e croni-storia del Canzoniere (1948) e con il romanzo incom-piuto Ernesto, uscito postumo nel 1975. Nella vita operosa ed appartata di Saba, la poesia è una pra-tica esclusiva da coltivare nel segreto dell’anima, senza grandi proclami: questa fedeltà sommessa e tenace al dèmone dell’ispirazione traspare da un testo del Canzoniere, che è una rivendicazione della forza della tradizione nello sconvolgimento delle vi-cende del ‘900 (si pensi al richiamo della rima “fiore-amore”, contrapposta a “dolore -cuore”)

Amai trite parole che non unoosava. M’incantò la rima fiore

amore,la più antica difficile del mondo.

Amai la verità che giace al fondo,quasi un sogno obliato, che il doloreriscopre amica. Con paura il cuore

le si accosta, che più non l’abbandona.

Amo te che mi ascolti e la mia buonacarta lasciata al fine del mio gioco.

Si noti come il testo, in regolari endecasillabi, si costruisca su una circolarità di rime (xaab, baac, cy) che persuade l’orecchio con un ritmo dolce e pa-cato, sottolineato anche dall’uso di termini chiari ed eleganti allo stesso tempo. E’ questa la “classicità spoglia” di Saba, che ne fa un caso praticamente unico nella nostra poesia del Novecento.

di Vincenzo Montuori

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Che Cosa e’ mai la poesia? (poeti allo speCChio)

UmBeRto saBa

Racconto di Vincenzo Montuori

Liberamente tratto da www.lastrada66.com

La vinificazione in California, fu opera dei frati al seguito delle armi della corona di Spagna. La messa cattolica prevede l’uso del vino e farlo giungere in quantità sufficiente dalla lontana patria, era impresa proibitiva. Approfittando di condizioni ideali per la vinificazione, le missioni iniziarono a piantare alcune viti giunte dalla Spagna, dando così inizio ad una buona tradizione, interrotta per qualche decina d’anni dal periodo forsennato del proibizionismo, che sradicò i vitigni.

Junipero Serra, fu un francescano che esplorò e colonizzò la California fondandovi le prime Missioni; venne beatificato da Giovanni Paolo II nel 1988. Nacque al secolo come Miguel Serra y Abram il 24 Novembre 1713 a Petra, un villaggio di contadini nel centro dell'isola di Maiorca. All'età di 16 anni, Miguel entrò nell'Ordine Francescano con il nome di Junipero, in omaggio all'amico e coetaneo di San Francesco. Dopo anni di preparazione e di studi, nel 1744 nel Monastero di San Francisco (Spagna) fu nominato Professore di Filosofia dall'Università Lullian. Serra si dimostrò studente attento e brillante e divenne ottimo oratore e scrittore molto promettente, ma non rimase a lungo nel mondo accademico.

Nel 1749 rispose alla chiamata dei Missionari Francescani per l'invio nei territori del Nuovo Mondo. Circa 200 anni prima, la Spagna aveva fondato una colonia, chiamata Nuova Spagna, nell'area che oggi conosciamo come Messico. Il successo della colonizzazione fu permesso dalla stretta collaborazione tra i funzionari imperiali spagnoli e la Chiesa cattolica, che operarono insieme nell'esplorazione dei nuovi territori e nella creazione dei nuovi insediamenti; entrambi gli obiettivi vennero raggiunti con

successo. La corona spagnola cercava nuove terre da colonizzare e la Chiesa cattolica nuovi fedeli. Già nella metà del diciottesimo secolo, l'influenza culturale e religiosa della Spagna era forte nei territori occupati; grandi cattedrali, scuole, ospedali e porti ne erano evidenti testimonianze. Comunque, questa civilizzazione molto sofisticata per l'epoca era limitata ai grandi centri urbani come Città del Messico, mentre gran parte delle aree rurali risultava praticamente inesplorata, intatta e considerata territorio di missione. Frate Junipero venne assegnato all'area di Sierra Gorda, una regione selvaggia e montuosa dove rimase per nove anni, predicando agli indiani e consolidando le due missioni fondate negli anni precedenti. Il secondo incarico lo portò lontano da Città del Messico, lungo i villaggi costieri e le zone minerarie. In otto anni percorse a piedi oltre 10.000 km, nonostante una gamba ulcerata ed infetta a causa della puntura di un insetto.

Questo non gli impedì di continuare a convertire gli indigeni ed a somministrare i sacramenti. Nel 1767 il Re di Spagna scacciò i Gesuiti dai suoi domini e le tredici missioni Gesuite nella Baja California rimasero senza personale religioso, Junipero Serra, Francescano, venne nominato nuovo Superiore di questo territorio selvaggio e quasi completamente inesplorato. Dopo alcuni anni, ricevette l'ordine di iniziare la colonizzazione della Alta California, quella che oggi conosciamo appunto come Stato della California, appartenente agli USA. Nel 1769 venne nominato padre priore di tutta la California. Serra si unì alla spedizione di Don Gaspar de Portola ordinata dal Re di Spagna per esplorare ed occupare i nuovi territori a Nord del Messico. Egli raggiunse San Diego il 27 Giugno 1769 e vi stabilì la prima missione;

poi la spedizione si diresse a Nord e nell'Aprile 1770 Serra fondò quella dedicata a San Carlo Borromeo a Carmel, la seconda missione in California. Nei quindici anni successivi Padre Junipero Serra creò personalmente nove delle ventuno missioni, ciascuna distante una giornata di cammino (circa 50 km) dall'altra e le collegò con una strada, poco più di un sentiero all’epoca, chiamata "El Camino Real". Frate Junipero si occupò personalmente, dalla sede di Carmel, di individuare i siti adatti per l'insediamento delle nuove missioni, così come della loro costruzione e dell'invio dei confratelli destinati a gestirle. Sempre a piedi e nonostante la cronica infezione alla gamba percorse più di 50.000 km per coordinare l'opera delle missioni in California, un percorso molto più lungo di quello intrapreso da Marco Polo. Il suo motto era "andare sempre avanti e mai indietro".

L'elemento centrale di ogni missione era la chiesa normalmente costruita in legno, ma dopo che quella di San Louis Obispo andò completamente distrutta dal fuoco appiccato da una freccia indiana, Serra ordinò di ricostruirle in pietra e mattoni. Fu un'impresa titanica, portata a termine in un paio di decenni. Intorno alla chiesa sorgevano gli alloggi per i frati, scuole per gli indiani, campi coltivati e stalle per l'allevamento. Particolare cura veniva dedicata all'igiene degli indigeni ed all'insegnamento delle lavorazioni del legno e della pietra sia agli adulti, uomini e donne, che ai bambini.

Frate Junipero Serra non subì il martirio, come aveva sempre desiderato ma morì di morte naturale nella sede di Carmel il 28 Agosto 1784. Dopo poco più di 200 anni e' stato beatificato da Giovanni Paolo II, nel 1988.

G.F.

Due aneddoti, che egli stes-so amava ricordare, ne illumi-nano le idee e l'equilibrio. Al Congresso del Libero Pensiero a Venezia, nel 1902, quando alcuni preti entrarono nel salo-ne della conferenza la folla co-minciò ad inveire contro di loro urlando 'Fuori, fuori". Allora Ghisleri si alzò e gridò più forte di tutti: " Fuori nessuno, il libero pensiero non può chiudere la bocca a nessuno. Il libero con-fronto, è ricerca costante della verità'. E, negli anni così detti delle Università popolari, egli tenne conferenze e corsi serali. Una volta a Verona dovette trat-

tare il tema de 'Gli esercizi spi-rituali di S. Ignazio di Lojola, fondatore dell'ordine dei Gesu-iti'. Quando iniziò a parlare capì che il pubblico si attendeva un intervento irriverente, Allora disse: 'Vi prego, non ridete, si tratta di un grande pedagogi-sta' e lo dimostrò.

Questa lunga premessa è necessaria in un momento in cui devono ormai crollare ana-cronistiche barriere tra laici e cattolici.

Un altro punto fondamentale dell'insegnamento ghisleriano è imperniato sul concetto di de-mocrazia ('Democrazia in azio-ne'). Profondamente convinto che la voce della ragione, dell'autorevolezza critica, del pensiero non poteva conoscere la sconfitta, sosteneva che le dottrine della scuola democra-tica non erano superate dalle nuove dottrine marxiste.

Alla base del suo pensiero e del repubblicanesimo erano la libertà e l'opposizione alla dit-tatura e alle imposizioni centra-

liste. E non sarebbe stato pos-sibile salvare la democrazia, se non elevandone il tono, esten-dendone la base a tutto il popo-lo, applicando concretamente la sovranità popolare, per co-struire una società consapevo-le, seria, responsabile. Per questo era necessario lottare contro il parlamentarismo cor-rotto, il trasformismo, l'empiri-smo giolittiano.

Combatté la prassi del tra-sformismo parlamentare sino al 1886, si oppose quindi alla sini-stra massimalista e riformista, denunciò lo scandalo della Banca Romana e nel 1893, quando si dissolse il “Patto di fratellanza”, si adoperò per far nascere in clandestinità il Parti-to Repubblicano (1895) di cui divenne ben presto uno dei più importanti esponenti.

Sostenne, oltre al sistema parlamentare, altre forme di de-mocrazia diretta per trasferire al popolo la facoltà di legiferare quali il referendum, l'iniziativa popolare e il diritto di revisione.

Questi meccanismi di governo diretto potevano, a suo avviso, eliminare i difetti della partito-crazia, il monopolio della classe politica e dei gruppi di potere presenti anche nella dittatura del proletariato, perché, anche in questo caso, il potere era in mano a minoranze organizza-te.

Democrazia diretta pertanto nelle mani del popolo, per mi-gliorare e perfezionare l'azione del Parlamento che, a suo avvi-so, non poteva e non doveva essere eliminato o esautorato.

70° anniversario della morte di a. ghisleri2- SinteSi del penSiero di arcangelo ghiSleri

«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abi-tanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza sco-modare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inau-gura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno se-gnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura.

La statua di Saba a Trieste

E

Zibaldone 29Venerdì 31 ottobre 2008

orgoglio delle radici

Beato frate Junipero e la california

Page 34: Il Piccolo Giornale di Cremona

Programmi televisivi da Sabato 1 a Venerdì 7 Novembre

tv

raiuno

raitre

la 7

10.55 ssmessa-angelus12.30 laprovadelcuoco13.30 Tg114.00 easydriver.attualita'14.30 lineablu.attualita'16.15 dreamsroad.doc.17.00 Tg1-cheTempofa17.15 asuaimmagine17.40 Tg1l.i.s17.45 passaggioanordovesT18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg1-Tg1sporT20.35 affariTuoi.Quiz21.30 volaminelcuore.varieta'23.50 Tg1Telegiornale

10.55 ssmessa-angelus12.20 lineaverdedireTTa13.10 Tg1-benjamin14.00 domenicain-l'arena14.45 domenicain...sieme15.45 domenicain-110elode16.20 Tg1-cheTempofa16.35 domenicain-7giorni17.15 poleposiTion17.55 formula1:g.p.brasile20.00 Tg1-raiTgsporT20.40 affariTuoi.Quiz21.30 ilcommissario monTalbano.filmTv23.35 Tg1-specialeTg1

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.30 ilcommissario monTalbano.filmTv23.05 Tg1Telegiornale

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.20 raconTami2.film-6apt.23.15 Tg1Telegiornale23.25 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 carrambacheforTuna!23.10 Tg123.20 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 provaciancoraprof323.05 Tg123.15 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.20 imigliorianni.varieta'23.15 Tg1-Tv700.20 l'appunTamenTo.att.

12.00 Tg3sporT-meTeo12.25 TgrseTTimanale13.05 TgrspecialebelliTalia13.20 TgrmediTerraneo14.00 Tgregione-meTeo-Tg314.50 TgrambienTeiTalia15.55 pallanuoTo:campionato lazio-catania17.50 aTleTica:speciale maraTonadinewyork18.10 90°minuToserieb19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob-cheTempochefa21.05 ulisse.documentario23.15 Tgregione-Tg3

12.00 Tg3sporT-meTeo12.25 TelecameresaluTe12.50 okkupaTi.attualita'13.20 passeparTouT.attualita'14.00 Tg3-Tgr-meTeo14.30 in1/2h.attualita'15.05 allefaldedel kilimangiaro.doc18.00 perunpugnodilibri19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob.varieta'20.10 cheTempochefa21.00 reporT.attualita'23.10 Tg3regione-Tg323.40 glob.varieta'

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap20.30 chil'havisTo?attualita'23.05 replay.sportivo24.00 Tg3- Tgregione

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 ballaro'.attualita'23.20 parlaconme.varieta'24.10 Tg3-Tgregione

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.30 lanuovasQuadra.Tf23.10 parlaconme.varieta'24.00 Tg3lineanoTTe-Tgr

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 nonperdiamocidivisTa23.10 parlaconme.varieta'23.50 Tg3-Tg3regione01.10 offhollywood2008

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 mimandaraiTre.attualita'23.10 parlaconme.varieta'23.50 Tg3-Tg3regione

11.35 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno-dribbling14.00 scalo76.musicale16.30 piTlane17.00 formula1:provegran premiodelbrasile18.15 Tg2noTizie-meTeo218.25 ThedisTricT.Telefilm19.10 l'isoladeifamosi- laseTTimana.reality19.35 l'isoladeifamosi.reality20.00 piloTi.sitcom20.25 loTTo-Tg220.3021.05 coldcase.Telefilm22.40 sabaTosprinT

11.30 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno13.25 Tg2moTori-eaTparade13.45 Quelliche...aspeTTano15.40 Quellicheilcalcioe...17.10 sTadiosprinT.sportivo18.05 Tg2noTizie-dossier18.10 90°minuTo19.00 aTleTicaleggera: maraTonadinewyork20.00 poleposiTion20.30 Tg220.3021.05 n.c.i.s.Telefilm21.50 criminalminds.Telefilm22.45 ladomenicasporTiva

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo19.00 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.15 Tg220.3021.05 l'isoladeifamosi.reality23.45 Tg2noTTe23.50 Tg2punTodivisTa24.00 scorie.varieta'

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.10 friends.Telefilm19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.15 loTTo-Tg220.3021.00 senzaTraccia.Telefilm22.40 law&order.Telefilm23.25 marTedi'champions

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.30 Tg2noTizie-sporT20.45 calcio:championsleague realmadrid-juvenTus22.45 mercoledi'dacampioni23.35 Tg2noTTe

13.00 Tg2giorno13.30 Tg2cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.15 loTTo-Tg220.3021.05 annozero.attualita'23.05 Tg2-punTodivisTa23.20 arTu'.varieta'

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 Tg2si'viaggiare.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.25 Tg2noTizie21.05 closeTohome.Telefilm22.45 weeds.Telefilm23.15 Tg2noTTe23.05 Tg2punTodivisTa

07.00 omnibusweeend09.20 l'inTervisTa.attualita'09.50 checavolomicombini papa'?film12.30 Tgla7-sporT713.00 inTribunaleconlynn14.00 jackfrosT.Telefilm16.05 superbike:prove gpdelporTogallo17.50 lanoTTedell'aQuila20.00 Tgla720.30 lavaligiadeisogni21.10 doppiodeliTTo.film23.20 crozzaiTalia.varieta'01.05 Tgla7-m.o.d.a.

09.20 laseTTimana.attualita'09.35 io,duefiglie,Tre valigie.film11.30 superbike:gara1 gpdelporTogallo13.05 Tgla7-sporT714.05 l'ispeTTorebarnaby15.25 superbike:gara2 gpdelporTogallo17.05 biggame.documentario17.45 lamiaspiadimezzanoTTe20.00 Tgla7-sporT720.30 chefperungiorno.att.21.30 crozzaiTalialive.var.23.40 realiTy.attualita'

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 cinQuepoveriin auTomobile.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 l'infedele.attualita'23.30 sToriaproibiTadel'68

09.15 omnibuslife.attualita'10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 ilcandidaTo.film16.15 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.30 farenheiT9/11.film23.45 specialeTgla7 «andThewinneris...»

10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 ildiabolicocomploTTo deldr.fumanchu.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.30 exiT:usciTadisicurezza23.50 Thelworld.Telefilm00.50 Tgla7-oTToemezzo

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 ombrerosse.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 sTargaTesg-1.Telefilm23.35 malpelo.attualita'00.50 Tgla7-oTToemezzo

10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 leavvenTuredel capiTanohornblower, ilTemerario.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 leinvasionibarbariche23.55 vicTory.sport

sabato 1 domenica 2 lunedi’ 3 martedi’ 4 mercoledi’ 5 giovedi’ 6 venerdi’ 7

&

raidue

Televisione Cinema

sempre più te-l e m e r c a t o . Mentre nel cal-cio le trattative per i trasferi-menti viaggia-

no sempre più sotto traccia, impazza la girandola di trasfe-rimenti nei network nazionali. A farne le spese La 7, che sembra aver perso quello smalto grazie al quale ha retto il confronto con Rai e Media-set.

Dopo l’annunciato matri-monio tra Chiambretti (matta-tore di Markette) e Italia1, è arrivata la conferma dell’addio anche di Daria Bignardi. Un addio post datato, visto che la conduttrice delle “Invasioni barbariche” sbarcherà a Rai-due solo nel 2009, al termine dell’attuale stagione televisi-va. In Rai condurrà un pro-gramma non ancora delinea-to, ma che viene descritto come innovativo.

Del resto la Bignardi è abi-tuata a spaziare sul piccolo schermo: molti si ricorderan-no la sua partecipazione al ti-mone del Grande Fratello, che di giornalistico non aveva nul-

la. Per sua fortuna, è poi tor-nata ad occuparsi di cose più serie, con quell’ironia che alle “Invasioni” è stata apprezzata. Attorno al sua passaggio alla Rai sono sorte polemiche cir-ca il suo compenso, ma si è

trattato di illazioni mai confer-mate (si è parlato di un milio-ne di euro).

Come mai la Bignardi ha lasciato la 7?

“Quando ho saputo che an-dava via il direttore di rete – ha rivelato – ho avuto subito l’im-pulso di lasciare. Ho capito

che era finito un ciclo, ma la scelta è stata difficile perché ho avuto il privilegio di lavora-re in una rete in cui mi ricono-scevo”.

Ma torniamo alle Invasioni, che col tempo hanno guada-gnato autorevolezza e una lo-ro identità. La Bignardi non

nasconde il dispiacere di la-sciare il format: “E’ stato un programma riuscito con un ti-tolo azzeccato ed è un pecca-to abbandonarlo. In ogni caso avrei cambiato qualcosa, per-ché dopo quattro anni si ri-schia di diventare ripetitivi”.

La 7, venerdì ore 21.10

Daria Bignardi è prontaad “invadere” Raidue

E'

Sopra e a lato due immagini di Daria Bignardi in trasmissione

sabato sera con Harry Potter (e la pietra filosofa-le). la serie resa famosa dal volto di daniel radcliffe, per la regia di chris colum-bus (lo stesso di mamma ho perso l’aereo). in questo film Harry Potter vive con gli zii che non lo amano e lo guardano male per alcune sue capacità magiche. Per questo gli sequestrano tut-te le lettere che riceve. ma dopo varie peripezie, riesce a scoprire di essere stato ammesso alla scuola di magia e stregoneria di Ho-

gwarts e a questo punto iniziano le avventure ispira-te al famosissimo libro di J.K. rowling. un film ap-prezzato perché rivolto sia ai bambini che agli adulti e soprattutto privo di esage-rati effetti speciali. nel cast, oltre a radcliffe, troviamo rupert grint, emma Watson, John cleese, ri-chard Harris, ian Hart, alan rickman, maggie smith, tom Felton, richard griffi-ths, Julie Walters e John Hurt.

Italia 1, sabato ore 21.05

Ultima stagione su La 7, poi nel 2009la conduzione alla tivù di Stato

trovi anche da:

piazza Cadorna 13, Cremona Tabacchi Persico

trovi anche da:

piazza della Pace, Cremona Rio Bar

La pieTRa fiLoSofaLepeR HaRRy poTTeR

Page 35: Il Piccolo Giornale di Cremona

canale 5

rete 4

italia 1

08.00 tg5mattina08.50 loggione.musicale09.50 amicilibri.attualita'09.20 mauriziocostanzoshow13.00 tg5-meteo513.45 ilsupermercato.sit-com14.10 amici.reality15.30 verissimo.attualita'18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 c'e'postaperte.varieta'00.40 nonsolomoda: globishnews.attualita'01.30 tg5notte/meteo5

08.00 tg5mattina08.50 leFrontieredello spirito.attualita'09.40 tgcom09.45 verissimo.attualita'-r13.00 tg5-meteo513.35 bellidentro.telefilm14.35 amici.reality16.30 questadomenica.varieta'18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.40 paperissimasprint21.30 ghost-Fantasma.Film23.30 mauriziocostanzoshow01.40 tg5notte/meteo5

08.50 mattinocinque.attualita'11.00 Forum.attualita'13.00 tg5-meteo13.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.attualita'16.15 amici.reality16.55 pomeriggiocinque17.55 tg5minuti-meteo18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 zelig.varieta'23.30 matrix.attualita'01.30 tg5notte-meteo5

08.50 mattinocinque.attualita'11.00 Forum.attualita'13.00 tg5-meteo13.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.attualita'16.15 amici.reality16.55 pomeriggiocinque17.55 tg5minuti-meteo18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 ole'.Film23.15 mauriziocostanzoshow01.30 tg5notte-meteo5

08.50 mattinocinque.attualita'11.00 Forum.attualita'13.00 tg5-meteo13.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.attualita'16.15 amici.reality16.55 pomeriggiocinque17.55 tg5minuti-meteo18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 amichemie.Fiction23.30 matrix.attualita'01.30 tg5notte-meteo5

08.50 mattinocinque.attualita'11.00 Forum.attualita'13.00 tg5-meteo13.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.attualita'16.15 amici.reality16.55 pomeriggiocinque17.55 tg5minuti-meteo18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 distrettodipolizia823.20 terra!attualita'00.30 nonsolomoda

08.50 mattinocinque.attualita'11.00 Forum.attualita'13.00 tg5-meteo13.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.attualita'16.15 amici.reality16.55 pomeriggiocinque17.55 tg5minuti-meteo18.50 chivuolesseremilionario20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia21.10 paperissima.varieta'23.30 matrix.attualita'01.30 tg5notte-meteo5

11.00 Fornellid'italia (tg4-notizietraFFico)12.40 pianetamare.doc.13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 perrymason.Film17.00 detectivemonk.telefilm18.00 ilgrandesqualobianco18.55 tg4-meteo419.35 walkertexasranger21.30 assassins.Film23.30 guidaalcampionato00.15 siparionotte.attualita'01.30 ierieoggiintvspecial popcornvolume13

09.35 magniFicaitalia10.00 santamessa11.00 pianetamare11.30 tg4-notizietraFFico12.10 melaverde/tg4-meteo14.00 lecomichedistanlio eollio.telefilm15.00 labattagliadeigiganti18.05 colombo «provaaprendermi».tf18.55 tg4-meteo420.35 karol,unpaparimasto uomo.Filmtv1apt.22.35 controcampo01.30 siparionotte

10.30 bianca.soapopera11.30 tg4notizietraFFico11.40 myliFe2.telefilm12.40 undetectiveincorsia13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 hamburgdistretto2115.50 sentieri.soapopera16.10 secondoamore.Film18.40 tempestad’amore.soap (all’interno18.55tg4)20.20 walkertexasranger21.10 karol,unpaparimasto uomo.Filmtv2apt.23.20 ilcacciatore.Film

10.30 bianca.soapopera11.30 tg4notizietraFFico11.40 myliFe2.telefilm12.40 undetectiveincorsia13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 hamburgdistretto2115.50 sentieri.soapopera16.05 l'uomodelFiumenevoso18.40 tempestad’amore.soap (all’interno18.55tg4)20.20 walkertexasranger21.10 l'amorehadueFacce23.50 dirtyaFFarisporchi02.05 tg4rassegnastampa

11.40 myliFe2.telefilm12.40 undetectiveincorsia13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 hamburgdistretto2116.00 unciclonesulla giamaica.Film18.40 tempestad’amore.soap (all’interno18.55tg4)20.20 walkertexasranger21.10 ilritornodidon camillo.Film23.40 riminirimini unannodopo.Film01.45 tg4rassegnastampa

09.20 Febbred'amore.soap10.30 bianca.soapopera11.30 tg4notizietraFFico11.40 myliFe2.telefilm12.40 undetectiveincorsia13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 hamburgdistretto2116.00 amoreritorna!18.40 tempestad’amore.soap (all’interno18.55tg4)20.00 walkertexasranger20.40 calcio:milan-braga22.50 l'uomoombra.Film00.55 tg4rassegnastampa

10.30 bianca.soapopera11.30 tg4notizietraFFico11.40 myliFe2.telefilm12.40 undetectiveincorsia13.30 tg4-meteo414.00 iltribunalediForum15.00 sentieri.soapopera15.20 ventoselvaggio.Film18.40 tempestad’amore.soap (all’interno18.55tg4)20.20 walkertexasranger21.10 tempestad’amore.soap22.25 suspect:presunto colpevole01.25 rassegnastampa

SI PUO’ FARE

10.45 unapupainlibreria11.15 v.i.p.telefilm12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport-tg.com13.40 latalpa-ilmegliodi14.15 dragon-lastoriadi brucelee.Film16.45 beethoven4.Film18.30 studioaperto-meteo19.05 barbieeilcastellodi diamanti.Film21.05 harrypotterela pietraFilosoFale.Film23.45 8mm2.Film01.40 studiosport

10.50 raven.telefilm11.20 willyprincipedibelair11.50 grandprix12.25 studioaperto-meteo13.05 guidaalcampionato14.00 poseidon.Film16.50 titanic:milleeuna storia-laleggenda continua.Film18.30 studioaperto-meteo18.55 ritornoalFuturoiii21.30 aspassoneltempo23.30 heroes.telefilm00.20 specialestudioaperto casomeredithkercher

10.10 supercar.telefilm12.15 secondovoi.attualita'12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport13.40 cartonianimati15.00 pasoadelante.tf15.55 wildFire.tf17.15 cartonianimati18.30 studioaperto-meteo19.05 tuttoinFamiglia.tf19.35 latalpa.reality20.45 ruotadellaFortuna21.10 grey’sanatomy.tf22.10 criminibianchi.telefilm23.05 nip/tuck.telefilm

10.10 supercar.telefilm12.15 secondovoi.attualita'12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport13.40 cartonianimati15.00 pasoadelante.tf15.55 wildFire.tf17.15 cartonianimati18.30 studioaperto-meteo19.05 tuttoinFamiglia.tf19.35 latalpa.reality20.45 ruotadellaFortuna21.10 leieneshow.varieta'23.55 saturdaynightlive01.05 studiosport

10.10 supercar.telefilm12.15 secondovoi.attualita'12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport13.40 cartonianimati15.00 pasoadelante.tf15.55 wildFire.tf17.15 cartonianimati18.30 studioaperto-meteo19.05 tuttoinFamiglia.tf19.35 latalpa.reality20.45 ruotadellaFortuna21.10 harrypottereil calicediFuoco.Film23.00 donniedarko.Film

10.10 supercar.telefilm12.15 secondovoi.attualita'12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport13.40 cartonianimati15.00 pasoadelante.tf15.55 wildFire.tf17.15 cartonianimati18.30 studioaperto-meteo19.05 tuttoinFamiglia.tf19.35 latalpa.reality20.45 ruotadellaFortuna21.10 latalpa.reality01.00 poker1mania.varieta'01.55 studiosport-meteo

10.10 supercar.telefilm12.15 secondovoi.attualita'12.25 studioaperto-meteo13.00 studiosport13.40 cartonianimati15.00 pasoadelante.tf15.55 wildFire.tf17.15 cartonianimati18.30 studioaperto-meteo19.05 tuttoinFamiglia.tf19.35 latalpa.reality20.45 ruotadellaFortuna21.10 c.s.imiami.telefilm22.05 liFe.telefilm23.05 dexter.telefilm

08.30 redazionalivendite12.00 obiettivonotizie-tg12.45 cucinoone13.30 obiettivonotizie-tg14.30 videoone16.00 obiettivonotizie-tg17.45 viaggioone18.00 cinemaone19.00 obiettivonotizie-tg19.15 truccoone20.30 obiettivonotizie-tg21.00 dentrolenotizie22.30 obiettivonotizie-tg

08.30 redazionali-vendite12.00 obiettivonotizie-tg12.30 obiettivoterritorio13.30 obiettivonotizie-tg15.00 obiettivoshow16.00 obiettivonotizie-tg18.00 sport19.00 obiettivonotizie-tg19.25 dentrolenotizie20.30 obiettivonotizie-tg20.50 domanie'unaltro giorno21.00 obiettivoterritorio22.30 obiettivonotizie-tg

10.00 dentrolenotizie11.00 santamessa12.00 obiettivonotizie-tg12.30 ilvangeloallaprova13.30 obiettivonotizie-tg14.00 Film16.00 obiettivonotizie-tg17.30 obiettivoJudo19.00 obiettivonotizie-tg19.25 obiettivoshow20.30 obiettivonotizie-tg21.00 obiettivoterritorio22.30 obiettivonotizie-tg

06.55 oroscoposettimanale08.30 redazionali-vendite12.00 obiettivonotizie-tg13.00 cucinoone13.30 obiettivonotizie-tg14.00 videoone16.00 obiettivonotizie-tg17.45 viaggioone18.00 cinemaoone19.00 obiettivonotizie-tg19.15 truccoone20.30 obiettivonotizie-tg21.00 pizzighettonecalcio22.30 obiettivonotizie-tg

06.55 oroscoposettimanale08.30 redazionali-vendite12.00 obiettivonotizie-tg13.00 cucinoone13.30 obiettivonotizie-tg14.00 videoone16.00 obiettivonotizie-tg17.45 viaggioone18.00 cinemaoone19.00 obiettivonotizie-tg19.15 truccoone20.30 obiettivonotizie-tg21.00 cremonesecalcio22.30 obiettivonotizie-tg

06.55 oroscoposettimanale08.30 redazionali-vendite12.00 obiettivonotizie-tg13.00 cucinoone13.30 obiettivonotizie-tg14.00 videoone16.00 obiettivonotizie-tg17.45 viaggioone18.00 cinemaoone19.00 obiettivonotizie-tg19.15 truccoone20.30 obiettivonotizie-tg21.00 cocktailintv22.30 obiettivonotizie-tg

06.55 oroscoposettimanale11.00 millevoci12.00 obiettivonotizie-tg13.00 cucinoone13.30 obiettivonotizie-tg14.00 videoone16.00 obiettivonotizie-tg17.45 viaggioone18.00 cinemaoone19.00 obiettivonotizie-tg19.15 truccoone20.30 obiettivonotizie-tg21.00 supertombolone22.30 obiettivonotizie-tg

SOl reGinapO

SabatO 1 dOmenica 2 lunedi’ 3 martedi’ 4 mercOledi’ 5 GiOvedi’ 6 venerdi’ 7

31Venerdì 31 Ottobre 2008

cinema programmazione settimanalecremona

megacine cremonaPo (199.404.406)www.cremona.megacine.it• Albakiara - Il Film • Babylon A. D.• High School Musical 3 - Senior Year• Tropic Thunder• Wall-E • Pride And Glory - Il Prezzo Dell'onore

Tognazzi (0372 458892)• Giù Al Nord• Wall-E• High School Musical 3 - Senior Year

Filo (0372 411252)• Vicky Cristina Barcelona• Water (Giovedì 6-11)

castelleonecineteatro Giovanni Paolo ii (0374 56052) • Il Treno per Darjeeling

cremaPorta nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• High School Musical 3 • Babylon A. D.• Tropic Thunder• Giù Al Nord• Vicky Cristina Barcelona• Wall-E

Rassegne a 3euro cinema qualita’"ora o mai più"• Non è Un Paese Per Vecchi (lunedì)"cineforum"• Certi Bambini (martedi')"over 60"• Lezione 21 (mercoledi')"cineforum"• Lezione 21 (giovedi')

ostianocinema Don Rosa (0372 840405) • Hancock (Venerdì)• Indiana Jones e il tempiodi cristallo (Sabato)

pieve fissiragacinelandia(0371 237012) www.cinelandia.it• Pride And Glory - Il Prezzo Dell'onore• La Banda Baader Meinhof• Giù Al Nord• Donkey Xote• High School Musical 3 - Senior Year• La Terrazza Sul Lago - La Casa Dei Sogni, Un Vicino Da Incubo• Il Passato è Una Terra Straniera• Si Può Fare

Un film musicale nel perfetto stile americano, ambientato alle scuole su-periori. Una trama tanto cara al cinema a stelle e strisce.

L’istituto in questione è la East High School, dove fervono i preparativi per il

musical di primavera, che per alcuni chiuderà l'anno scolastico e per altri l'intera stagione liceale. In attesa di prendere l'agognato diploma, i Wildcats si interrogano su quale sarà il loro futu-ro fuori dalle familiari e sicure aule della scuola che li ha visti crescere.

Nel frattempo la signora Darbus, l'in-segnante di teatro, ha comunicato ai suoi alunni che al musical di primavera saranno presenti due selezionatori del-la Juilliard per individuare tra i parteci-panti il candidato all'unica borsa di stu-dio messa in palio dalla prestigiosa scuola d'arte di New York.

Sebbene il trillo della campanella ri-porti alla memoria i tempi di Saranno famosi (la serie televisiva ispirata al film), i ragazzi della East High School non sono costretti a lunghe e faticose lezioni, non indossano tutù né conchi-glie e vivono in una bolla di sapone do-ve l'unico dramma è rappresentato dall'imminente separazione e dalla paura di sbagliare.

Sulle orme di Saranno FamosiCINEMA - High School Musical 3 è ambientato in un liceo

Sopra il cast di High School Musical 3 e a lato la locandina del film

cast: Zac Efron, Vanessa Anne Hudgens, Ashley Tisdale, Lucas Grabeel, Corbin Bleu, Monique Coleman, Bart Johnson.

Durata: 100 minuti. Produzione: Usa, 2008

Di Kenny Ortega

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissio-ne «Dentro le notizie», in on-da su Telesolregina, l'asses-sore all'ambiente e all'agri-coltora della Provincia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Cappella Cantone: Pizzetti teme un blitz sulla discarica "Ora in-tervenga la magistratura"; • Cremona: Elezioni 2009 - Go-rini "benedetto" da Roma; • Cremona: "No al decreto Gelmini" Corteo anche a Cremona; • Cremona: "Sal-viamo la scuola di liuteria" - Appello a enti locali e asso-ciazioni. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica al-le ore 17.30.

Il film è ambientato a Milano negli anni '80. Nello è un sinda-calista che viene mandato in una cooperativa di ex malati mentali e che, contro il parere degli psi-chiatri, si batte affinché i ragazzi imparino un mestiere e siano in grado di mantenersi e riappro-priarsi della loro dignità.

Nel cast troviamo Claudio Bi-sio (tornato al cinema dopo le scorribande televisive sul palco di Zelig insieme con Vanessa In-contrada), al fianco del quale re-citano Anita Caprioli e Giuseppe Battiston.

di Giulio manfredonia

Genere: musicale

piazza della Pace, Cremona

Page 36: Il Piccolo Giornale di Cremona

Coffee Break32 Venerdì 31 Ottobre 2008

na vicenda che sem-bra una favola. Reci-tare un ruolo da pro-tagonista nel film che ha come titolo una delle canzoni

più celebri del padre. L’attore è il giovane Davide Rossi, figlio di Vasco, la rockstar che ha infiam-mato generazioni con la sua mu-sica che non passa mai di moda. Il film e la canzone in questione portano lo stesso nome, anche

se con una piccola modifica: Al-bachiara (la c diventa k nella pel-licola).

I maligni sosterranno che la scelta del regista sia stata obbli-gata per una sorta di raccoman-dazione indiretta, ma per una volta proviamo a pensare che il figlio di Vasco sia stato scelto per

le sue doti artistiche. Che co-munque passeranno al vaglio della critica. Lui ha subito messo le mani avanti: “Non ho avuto la parte perché sono il figlio di Va-sco. Il regista mi ha fatto un sac-co di provini e ha affermato che ero io quello giusto. Mi ha dato grande fiducia e sta rischiando molto”.

Da Vasco, rocker dall’appa-rente vita spericolata (titolo di un'altra sua grande canzone), non ti aspetti che chieda al figlio di intraprendere un lavoro sicuro, eppure è così: “Avrebbe preferito che facessi l’avvocato o il gior-nalista e mi ha consigliato di ri-manere con i piedi per terra. Al regista ha detto di prendermi so-lo se andavo bene. Del resto, fa-re un film che si intitola Albakiara è stata una cosa delicata”.

Come tanti giovani, anche Da-vide Rossi è innamorato delle canzoni di Vasco: “Mi piade mol-to la sua musica e Albachiara è la più bella canzone d’amore che sia mai stata scritta”.

Dopo Notte prima degli esami, un’altra canzone culto degli Anni 80 diventa una pellicola, a con-ferma che la bella musica non tramonta mai.

La dipendenza da video è una “malattia” che colpisce molti protagonisti della televisio-ne italiana. Alcuni, pur di andare in onda, si sono inventati la professione di ospite in tutte le trasmissioni, anche in quelle che li vedono come i cavoli a merenda.

Il caso più eclatante è quello di Alba Pariet-ti, che passa con disinvoltura da Porta a porta

al salotto in studio dell’Isola dei famosi. Da indiscrezioni molto attendibili, la sindro-

me avrebbe colpito anche Antonella Clerici, conduttrice alla Rai della trasmissione Prova del cuoco. La Clerici, che da mesi ha annun-ciato la sua gravidanza, avrebbe dovuto an-dare in maternità a gennaio, ma pare che il direttore di Raiuno abbia deciso la sua sosti-tuzione molto prima con la 25enne Elisa Iso-ardi.

Scelta che avrebbe mandato su tutte le fu-rie la Clerici, poco disposta a farsi da parte malgrado la gravidanza, forse per paura che l’avvicendamento sia definitivo a favore di una collega più giovane. Come annuncia il vecchio detto, è difficile avere la botte piena e la moglie ubriaca.

U

CESARONI 3E' cacciaall’invito

I Cesaroni fanno tris. E’ ufficiale che prossimamente tornerà sul pic-colo schermo la terza serie della fa-miglia che vive alla Garbatella ed è diventata un vero fenomeno di co-stume, tanto che molti personaggi televisivi fanno a gara per essere in-vitati a partecipare a una puntata. Alcuni per pura passione, come Ele-onora Giorgi, altri per farsi vedere e sperare di essere ripescati come madre e figlia De Blanck oppure Ascanio Pacelli e moglie, ex concor-renti del Grande Fratello, per finire con i nobili Carlo Giovannelli e Mari-na Ripa di Meana.

Su You Tubela canzonetormentone

Il panorama della musica italiana non è certo ricco di talenti.

Tra cover e remake di vecchie can-zoni, di nuovo e interessante c’è dav-vero poco. Non è difficile, quindi, di-ventare famosi: basta proporre un mo-tivetto accattivante e farlo diventare un tormentone su YouTube. Così si spiega il successo di “Pop porno”, realizzato da Il Genio, un duo formato da un ra-gazzo e una ragazza leccesi. E se lo balla la Ventura a Quelli che il calcio, siamo a posto…

Un primo piano di Davide Rossi e sopra il padre Vasco, famosa rockstar

IL CASO: la presentatrice si sarebbe molto arrabbiata per la sostituzione anticipata

La Clerici in dolce attesanon vuole farsi da parte

Il giovane attore

è stato scelto per il film Albakiara

Eleonora Giorgi nel cast dei «Cesaroni 3»

La Clerici con il compagno e a lato in trasmissione

Il figlio di Vasco Rossi«Non sono raccomandato»

Page 37: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Giovanni Zagni

Il tour de force iniziale della Vanoli in questo campionato di Legadue 2008-2009, ha pre-sentato, tutto sommato, un bi-lancio positivo, almeno per quel che concerne i punti con-quistati: 4 a seguito di tre gare in trasferta ed una casalinga.

Infatti, dopo le due pesantis-sime sconfitte esterne di Livor-no e Reggio Emilia, capitan Lollis e soci, con percentuali dalla lunga distanza quasi in-credibili, hanno sbancato Ve-nezia.

Quella in laguna una presta-zione finalmente di squadra, dove al di là dei singoli è emer-sa la volontà del gruppo di pro-vare a battersi come dovrebbe essere sempre con dedizione e consapevolezza che il basket è gioco di squadra e non deve privilegiare il tabellino indivi-duale, ma quello di complesso. Così si son presi più rimbalzi degli avversari, ci si è dati una regolata in difesa, e quasi ma-gicamente, come conseguenza logica, son piovute “bombe” a grappoli.

Meno male che Cioppi è riu-scito nell’intento di far capire ai

suoi giocatori come deve esse-re in ogni circostanza questo benedetto sport che non con-cede svolazzi , ma che risulta terribilmente sincero e crudele con chi non ne ha recepito lo spirito.

Che sia riuscito il coach pe-sarese a far di questa presta-zione un “abito della squadra” da non cambiare mai, lo verifi-cheremo già domani pomerig-gio quando al Palasomenzi ar-riverà la capolista Jesi.

Si preannuncia una gara dal-le mille insidie perché abbiamo visto gli jßesini in Tv strapazza-re Roseto e ne abbiamo dedot-to che per la Vanoli saranno tempi duri.

Gli ospiti infatti sono in gra-

do di far giostrare uomini di grande esperienza e caratura tecnica eccellente, a comincia-re dal pivot Maggioli, il migliore della categoria, dimenticato nelle convocazioni per la squa-dra nazionale da Recalcati, che probabilmente s’è trovato pen-tito, viste le prestazioni dei suoi sotto i tabelloni nelle qualifica-zioni di agosto.

Sul perimetro poi incidono l’ex Vanoli Damien Ryan, un tipetto che anche domenica ha realizzato con precisione ec-cellente, ma non è il solo ,poi-ché Maestranzi, “Lupo” Rossi-ni, Sambugaro ed i colored fanno veramente paura.

Ma la Vanoli, ne siamo certi, ci proverà, galvanizzata dal

successo di Venezia, ma forse da una presa di coscienza che sin qui non aveva ancora ac-quisito.

Auspichiamo che la mala-sorte, sotto forma di piccoli o gravi infortuni non si accanisca contro i nostri, che davanti al loro pubblico possano presen-tarsi al meglio della condizione. Sarà una sfida certamente elet-trizzante che chiamerà al Pala-sport un gran numero di ap-passionati.

Non dimentichiamo che Jesi ha perso all’ultimo con Caserta , la gara decisiva per la serie A/1 e quest’anno dovrebbe contendere sino alla giornata conclusiva il passaggio alla strafavorita Varese.

Cremo vs. Legnanoil calcio

ono costretto agli straordinari ,ho scelto questo mestiere anche se avrei preferito fare il globetrot-

ter.Vuoi mettere girare il mondo senza impegni, fili di nailon in tasca e qualche amo nel cappello? Il pesce fa bene, soprattutto quello dei torrenti di montagna, certo meglio dei cordless (senza fili che fa più fino).Ma tutto sommato forse è bello scrivere, ma sì, anche di calcio.

L’Inter si ferma, la Roma balbetta come Spalletti e nel mercoledì di recupero, anche i capricci dell’Olim-pico. E’ una classifica sen-za padroni. I provvedimenti annunciati con enfasi da Mourinho non hanno dato risultati concreti. Il Napoli si gode dopo anni la vetta della classifica e forse co-mincia a dimenticare i Ma-radona, Sr e Jr. L’Udinese è in fibrillazione da tempo, e il suo presidente pure, per non parlare del pelatone e dei vari sottodiavoletti che sono riusciti nel sorpasso dell’Inter, tenuta a bada da una Fiorentina quadrata e senza fronzoli, e che forse meritava di più.

Gli arbitri di una volta sembrano spariti dai cam-pi, in compenso ricompaio-no sui teleschermi, anche se inciampano con la lingua madre, in ciò preceduti alla grande da conduttori e ospiti vari, ognuno intento a coltivare il grano (come ce-reale !!!) del proprio cam-petto. La classifica resta

avulsa con undici società a lottare e cinque o sei contro la discesa alla serie inferio-re.

Considerazioni sulle singole squadre. Il Napoli sembra davvero diventato forte, alla faccia dei molti problemi che affannano ca-poluogo e provincia: quan-do un attaccante segna tre gol in una sola partita lancia un messaggio a tutti i colle-ghi: «Me sono qua, mi chia-mo Denis, i compagni mi aiutano». Udinese: già det-to ciò che conta, secondo me. Il Milan ha effettuato un sorpasso appena prima della curva cieca e supe-rando la riga bianca. Quasi trumbè, mi sono spiegato? Fra due giorni incontra il Napoli, auguri sinceri, evvi-va la lombardai uber alles..Il Genoa e la Lazio hanno vinto ma con un bel po’ di fortuna. Il Catania ha già volato alto col suo Delta-plano Zenga.

Lo stile Juventus proteg-ge, giustamente, il suo alle-natore (Questo succede anche a Cremona). Auguri a tutte le altre: senza compar-se non ci sarebbero i primi attori, e fine del cinema.

La Ferrari. E’ tutto ri-mandato, tra due giorni ci sarà il verdetto finale sulla pista brasiliana di Interla-gos: con l’animo in pena ci credo poco. Gli anglo-tede-schi McLaren più Merce-des, propongono per l’av-venire un motore unico per tutte le scuderie. A Mara-nello sono scoppiati a ride-re. Forse richiamano topo-ne Tods. Vedremo.

Eugenio GrignaniCalcio e Sport in Italia e oltre

S

&Sport Sport

eggo la partita a modo mio e leggo i com-menti di alcuni colleghi, a modo loro, come normalmente succede dopo un incontro di calcio. D’accordo sul fatto che non è stata una bella partita nel senso preteso da Arri-go.Questi ha stupito il mondo del pallone

quando aveva una delle difese più forti,un centro cam-po assoluto e un attacco che parlava esclusivamente olandese,sia con capelli biondi e lisci sia con riccioloni e treccioline nere.Eppure qualche partita l’ha persa an-che lui:è stato dirottato in nazionale,poi è tornato a Fu-signano.

Le partite migliori vengono giocate da squadre che si equivalgono:quando c’è molta distanza tra i valori delle due le cose si complicano. A noi è successo sia allo Zini,e non dico di domenica scorsa,sia altrove.Con-tro il Legnano Ivo Iaconi ha schierato una squadra mista quanto ad età ed esperienza: i migliori sono risultati (non solo a mio parere) i più giovani, per chi ama i voti tutti largamente sopra la sufficienza.Il meno giovane -è un modo di dire- è Alberto Bianchi,28 anni.Una spiegazione,forse,si può trovare nella psicologia dei più maturi,se non scusata può essere capita:” …vinciamo di sicuro. Inutile rincorrere il logorio della vita moderna, pensiamo al Lumezzane che è dietro l’angolo in atte-sa….”. Il ragionamento è un po’ capzioso, i “poco” di-stinti e gli esagitati della curva non lo capiranno mai.Per tornare agli anni verdi dei più che sufficienti -citazione ad effetto incoraggiamento- Vitofrancesco classe ’88, come Coda, Ferrarese e Gori, quanto ad anni poco più in là.

Un discorso a parte per Carotti,ventitré anni,una vo-glia indiavolata di fare che lo porta ad esporsi a impre-cisioni poco accettate dai supercritici, ma sempre de-terminante sia nell’interrompere il gioco avversario sia nel comparire in ogni parte del campo dove lo porta il suo fiato. Da condividere a mio parere la scelta di Iaco-ni per dargli la possibilità di un apprendistato da vice cap. e da regista, due mansioni per le quali la statura non serve, e non che la sua sia disprezzabile.Quanto al campo avversario, sono rimasti delusi coloro che si aspettavano miracoli dal figlio di PierPaolo Virdis ai quali ricordo che qualche volta i figli maschi tirano ad assomigliare alla mamma. E non indago oltre…

La cronaca si salva per il breve e suggestivo sipariet-to del prepartita. La premiazione di Maria Chiara Rizzi e Roberta Molardi vincitrici del Titolo italiano Cadette nelle rispettive specialità del martello e del giavellotto: come dire che è meglio rispettare le due atlete ddel gruppo Arvedi.

LDue più uno uguale tre

La FIFA non gradisce moviole in campo

La Vanoli finalmente rialza la testaPallacaneStro: La squadra ha sbancato Venezia

Purtroppo è cominciata male l’av-ventura della Witor’s nel nuovo cam-pionato di A dilettanti. I ragazzi di patron Bonetti han preso diverse im-barcate dopo l’esordio casalingo positivo con Jesolo. L’ultimo di que-sti disastri s’è materializzato il turno precedente a Cagliari, quando da-vanti ad una squadra certamente di livello inferiore, anche a seguito di

diverse disavventure occorse nel pre e durante la gara, ha dovuto cedere due punti che potevano considerarsi determinanti per il prosieguo.

Ora Bonetti ha messo al timone della società un uomo di grande esperienza come Ario Costa. Un ac-

quisto di gran rilievo per i cremonesi che forse avevano bisogno di una figura carismatica qual è quella del bresciano. Ma intanto il campionato incalza e stavolta Zanatta e compa-gni saranno in campo a Lumezzane, una compagine carica di motivazioni

perché durante l’estate era conside-rata di gran livello, ma al momento non ha ancora incamerato nessun risultato utile.

Speriamo che la JuVi contribuisca con la sua voglia di riscatto a far per-durare questa situazione perché ci pare necessario anche rimpolpare una classifica che sta diventando troppo deficitaria. gz

JuVi, nuovo acquisto al timone

Il secondo goal della risicata vittoria sul Legnano. Foto Pedroni

INTERMEZZO Eugrigna

Intermezzo Uno. La prima intervista immaginaria è stata scritta 400 anni prima di Cristo da Platone, filosofo greco: ti-tolo “I Dialoghi”,domande e risposte inventate. Venendo a Cre-mona un’altra intervista del tipo immaginario l’ha scritta Gio-vanni R. della Provincia quando non è riuscito a dialogare con Maradona.

Quindi questa è la terza intervista immaginaria.Domanda: Tu avresti scritto una puttanata per fare un scoop,

che è uno sgubbb alla Biscardi, per dire una cosa che sapeva-mo, ma personale solo di un amico? ”Per chiarezza elenco le risposte Vanni (C) “No, non scrivo sugli aspetti privati delle persone che incontro “. Filippo (C) -“Non rispondo a interviste immaginarie”. Altro Filippo (Gaz.MI) - “Da piccolo mi hanno insegnato l’educazione, da grande uso anche cuore e cervello“. Giorgio,Ivan,Gianni ( Prov), uno per tre col permesso di Z. “ Mi sembra una cosa di cattivo gusto,brutta, propria, come diciamo a Cremona, oltrettutto condita con particolari di pura fantasia, malata di protagonismo a buon mercato,anche poco accetta-bile sul piano deontologico”-.Altro Gianni (R) “ Non ti curar di loro, ma guarda e passa “- Ariel (L) “ Anche il nostro mondo è pieno di pirla“ -Daniele (P) “Rispondi per me,per favore“-

Mia risposta alla mia domanda: “Per non usare un modo di dire caro al comico e alle curve, quello lì può andare dove vuole,anche a Otranto e dintorni dove si parla il greco antico, basta capirlo. E Platone , in greco antico, sosteneva“… la ne-cessità di sottomettersi sempre alla voce interna della propria coscienza”

Intermezzo Due. Scrivo in punta di pennino e non è facile.Al termine della mia intervista immaginaria mi tocca la fatica più dura, visto lil carattere dell’uomo. Compongo un numero a ca-so, e becco quello giusto perché sento nitidamente la risposta,non la solita segreteria telefonica. «Come stai?» «Bene,e tu?». «Emiliano, posso farti una domanda, una breve intervistino…» «No, perché dopo chiamano altri e non ho tem-po e voglia. Però dimmi cosa...» «Un giornale web di Cremona ha scritto di un possibile ritorno tuo sulla panchina della Cremo, perché (dice l’autore ), l’attuale allenatore sarebbe sul punto di abbandonare… «Scusa Eugrigna, tu credi ancora a Santa Lu-cia?» «No, non credo più alle befane o all’ottavo nano, soprat-tutto se scrive, ma sai com’è il calcio di oggi, e poi il capo del nano è un esperto…». «Adesso ho capito, e se vuoi parlarmi ancora non inciampare più in questo ciuffo d’erba. Ci ho già inciampato io tanti anni fa… E poi i giornali sul Pc non mi piac-ciono e non li so usare, e poi fai alla svelta a portarmi quel di-segno che mi hai promesso… e adesso devo proprio andare in fattoria».

«Mi hai detto poco, Emiliano, ma grazie lo stesso. A presto…»

trovi anche da:

Galleria xxv Aprile, Cremona

trovi anche da:

piazza 1v Novembre, CremonaCaffè della Galleria Caffè Porta Romana

Un momento della consegna delle targhe alle due atlete del gruppo Arvedi. Foto Pedroni

Page 38: Il Piccolo Giornale di Cremona

E’ sempre Cristian Mar-chetti a tenere alta la bandie-ra della boxe cremonese: Sesta vittoria in altrettanti incontri da professionista venerdì 24 ottobre sul ring di

Podenzano ove era in palio anche il titolo intercontinen-tale dei leggeri vinto dal pia-centino Chiofalo sul nicara-guense Velasquez.

Marchetti ha affrontato l’ungherese Istvan Petros-cky, forse il migliore tra gli avversari che ha trovato sul-la strada dal 31 maggio, quando ha deciso di passare al professionismo, ma anche per Petroscky, un mancino dal pugno all’apparenza pe-sante, non c’è stato scam-po. E’ stato proprio l’unghe-rese ad accendere la miccia a metà del primo round ten-tando un affondo con il suo sinistro. Marchetti gli ha su-bito preso la misura: un gan-cio destro al volto e un mon-tante sinistro al bersaglio grosso hanno mandato il magiaro per le terre. Ancora qualche secondo di soffe-renza sotto una gragnuola di colpi finché il gong lo traeva momentaneamente d’im-paccio. Al secondo round Marchetti chiudeva l’opera con due combinazioni che devastavano il volto dell’un-gherese che finiva al tappeto per il conto totale.

Qualche perplessità nel clan di Marchetti: da Petros-cki ci si attendeva di più, al-meno che contrastasse Cri-stian sino al termine elle sei riprese. Questi, invece, gli è passato sopra come un ci-clone schiantandolo coi pri-mi due colpi scagliati con precisione.

«Adesso voglio uomini più forti - ha confermato il mae-stro Avosani - dobbiamo co-minciare a capire quanto Marchetti valga veramente. Spero che alla prossima gli diano un avversario italiano, in modo da poterne valutare meglio la prestazione. Que-sti slavi non si sa mai quanto valgano.»

Intanto il Ko è valso un al-

tro passo avanti in classifica per Cristian. Il computer lo dà ora al 200ª posto al mon-do su 731 mediomassimi, 9° in Italia su 21, ma almeno quattro di quelli che lo pre-

cedono sono a portata di ma mano e basterebbe un solo match per superarli.

E’ vero che le classifiche stilate dal computer non so-no affidabilissime, comun-que danno un segno dei pro-gressi compiuti dall’ex cam-pione d’Italia in soli sei mesi di attività.

In campo dilettantistico, attività un poco a rilento. Al-le Cinture Lombarde, torneo riservati ai pugili di seconda e terza serie oltre che junio-res, svoltosi a Bizzozzero, la fortuna non è stata benigna coi colori cremonesi. Il leg-gero Bocchi, al secondo match è incappato nel mila-nese Cherchi che lo ha bat-tuto di stretta misura. Cher-chi, fra l’altro, è imbattuto ed è stato giudicato in assoluto il migliore tra i 125 pugili iscritti al torneo. Nei medio-massimi Lodovico Orsini ha patito, in semifinale, un ver-detto da molti ritenuto ingiu-sto contro il mantovano Ja-mel Haddagi da lui già battu-to due volte che ha poi vinto il torneo battendo il varesino Rimoldi. Udrea, nei super-massimi, ha perso la finale col gigantesco monzese Bouraki che ha fatto valere tutta la sua strapotenza fisi-ca dall’alto dei suoi 150 chi-li di peso contro i 103 di Udrea.

Lunedì prossimo comin-ciano i campionati lombardi riservati ai Prima e Seconda serie. Per l’ABC sarà in lizza il solo mediomassimo Orsini che dovrebbe avere nel bre-sciano Castellini, secondo campione italiano assoluto nel 2006, l’avversario più pe-ricoloso. Nella stessa cate-goria Ciro Di Marzo, che at-tualmente si trova a Caserta, vista l’impossibilità di salire a Cremona per ragioni di la-voro, parteciperà ai campio-nati campani.

pugilato

di Cesare Castellani

tornata pre-potentemente al successo nel primo tur-no di Coppa Italia la Magic

Pack mercoledì sera a Volta Mantovana battendo, con un netto ma abbastanza soffer-to (soprattutt nell’ultimo set) 3-0, la compagine locale, la Linea Saldaturta, formazione che, come la stessa Magic Pack, ha cambiato molto quest’anno e stenta ancora un poco a ritrovarsi, anche se nello scorso turno di cam-pionato aveva lasciato a zero la Cariparma conquistando i suoi primi tre punti in cam-pionato.Buona la prova soprattutto di una ritrovata Dumler che aveva lasciato un po’ a desi-derare nelle precedenti gare di campionato e che invece ha cominciato a far sentire il peso delle propria prsenza con alcune giocate di pregio.

nene anche l’altra nuova straniera la Shapova a dimo-strazione del fatto che le nuove si stanno pian piano inserendo a dovere negli schemi di Simoncelli e che la squadra sta trovano una sua giusta quadratura.Intanto per domenica (ore 17,30) è prevista la quarta giornata di campionato. La Magic Pack ospita l’Acqua&Sapone di Aprilia, squadra rivelazione di que-sto inizio di torneo che do-menica scorsa è riuscita a

portare al quinto set, in tra-sferta, Nocera. Nocera che a Cremona aveva giganteggia-to vincendo con un netto 3-0. Per Dumler e compagne, che comunque appaiono in netto progresso rispetto a quindici giorni fa e che si presentano in campo con la convinzione di poter fare risultato, si trat-ta di una partita della massi-ma importanza per comin-ciare a muovere una classifi-ca che, in effetti, appare un poco deficitaria.

E'Sesta vittoria consecutivaper Cristian Marchetti

Sport34 Venerdì 31 Ottobre 2008

Le formazioni:magic pack: Signorile, Fan-zini, Nardini, Dumler, Agosti-netto, Boscoscuro, Gentili, Sacconi, Vasileva, Shopova, Muri. All.: Simoncelli-Boieri

aprilia: Arinze, Casuscelli, lancellotti, Palazzini, Kraste-va, Ginanneschi, Tanturli, Carvalho, Vico, Moreno Pi-no, Rizzo, Martilotti. All.: CristofaniLa formazione della Magic Pack

CristianMarchetti in azione

pallavolo: Trionfo in Coppa Italia

La Magic Pack ritorna al successo

Seconda edizione della «XC Parco del Po e del Morbasco». Dove XC, una delle tante sigle che si incontra-no nel mondo del ciclismo, per chi ancora non lo sapesse, significa «Cross Country». E sabato mattina, a Bosco ex Parmigiano nel nuovo impianto sportivo della località rivie-rasca si daranno appuntamento agonisti e appassionati di questo sport legato alla bicicletta.

Organizza la sezione MTB del Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi presieduta da Marco Zanacchi con l’appoggio e il patro-cinio del Comune i Gerre de’ Caprio-li e della Amministrazione Provincia-le di Cremona.

Parliamo di seconda edizione per-ché già lo scorso anno si gareggiò su questo percorso (sono state ap-portate solo alcune modifiche al tracciato) ma allora fu più che altro un esperimento, una specie di Edi-zione n.0 dalla quale comunque si trassero preziosi insegnamenti e la convinzione che la manifestazione avrebbe potuto pian piano prendere una sua connotazione nel mondo del crosso country.

Sabato 1° novembre, nonostante la concomitanza di altre gare nelle province vicine, quasi 200 agonisti dovrebbero essere al via e fra questi qualche nome di prestigio come il «Master» mantovano Fappani da an-ni ormai sulla breccia nella specialità e vincitore di centinaia di prove in

moutainbike e come i dilettanti «Un-der 23» della società organizzatrice che per una volta si misureranno nel-la specialità coprendo, come fu lo scorso anno, il ruolo di favoriti nono-stante qualcuno non si trovi sicura-mente a proprio agio sulle ruote grosse.

Tre giri del percorso, di circa 14 chilometri, che si snoda nel bosco della golena del Po che appartiene al Parco del Po e del Morbasco nel tratto di riva che sta fra la Cascina Boscone e il Ristorante «Sales», una specie di otto che avrà il suo punto cruciale di doppio passaggio proprio in paese.

Minor numero di giri, naturalmen-te, per i non agonisti, che si limite-ranno ad una bella passeggiata in una zona a molti ancora sconosciu-

ta, e per le categorie minori.L’entrata in griglia di partenza è

fissata per le ore 9,30 mentre il via verrà dato alle 10,15. Tre minuti più tardi agli escursionisti. Ai primi venti classificati nella corsa dell’anno passato verranno riservate in griglia le prime venti posizioni. Tra questi ci saranno sicuramente Zanelli, che vinse, e Costanzi che fu quarto al traguardo.

Unica incognita quella del tempo che con la pioggia dei giorni scorsi già ha reso abbastanza complicato un percorso che, fino a qualche gior-no fa non presentava difficoltà parti-colari, ma che potrebbe diventare, col fango che i concorrenti potreb-bero trovare nella parte che si snoda nel bosco, particolarmente seletti-vo.

CroSS Country

Marvulli grande protagonistaA cento giorni esatti dal grande appuntamento sta iniziando a delinearsi il cast dei partecipanti alla Sei Giorni di Cremona Interna-zionale che si correrà dal 6 all'11 febbraio nel mxoderno impianto di Cremona Fiere.Proprio in queste ore il diret-tore generale dell'organizza-zione, Claudio Santi, ha rag-giunto un importante accor-do con uno dei migliori spe-cialisti in campo internazio-nale: lo svizzero Franco Marvulli.

Già vincitore delle ultime tre edizioni della 6 Giorni delle Rose a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), Marvulli nel cor-so della propria carriera ha conquistato ben quattro campionati del mondo, nello scratch nel 2002 e 2003, e nell'americana nel 2003 e nel 2007, oltre alla medaglia d'argento nell'americana ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004.Protagonista indiscusso del-le stagioni invernali, con 22 vittorie all'attivo, il trentenne

elvetico si annuncia dunque come uno dei grandi prota-gonisti della neonata mani-festazione organizzata dall’Associazione Sportiva Florentia con il coordina-mento del Club Ciclistico Cremonese 1891 presieduto da Fulvio Feraboli, e con il patrocinio dell'Amministra-zione Comunale di Cremona che, con il vice sindaco e Assessore allo Sport, Luigi Baldani, sta seguendo da vicino tutti i particolari dell’evento.

CiCliSmo- 6 giorni

La presentazione dell'iniziativa

Franco Marvulli in pista

al via la seconda edizione

CLassifiCaRebecchi Piacenza 8Nocera Umbra 8MGM Roma 7Vialla Cortese 7Europea92 Milano 7Acqua&Sapone 6Infotel Forlì 5Sea Urbino 4Volley S. Vito 4Volta Mantovana 3MAGIC PACK 2Donoratico 1Volley Benevento 1Cariparma 0

Page 39: Il Piccolo Giornale di Cremona

Via Ghinaglia, 75 - CREMONACell. 329 69.486.69 - Cell. 335 61.62.267

AFFITTIAMO: appartamenti arredati, vuoti – studi - uffi ci –negozi – magazzini – capannoni, eccetera... ampia disponibilità

Persichello

ZonaIpermercato Cremona Po

Bosco exParmigiano

Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani. Piano terra: soggiorno, cucina, due portici, bagno/lavanderia e ripostiglio; 1° piano da tre stanze da letto, bagno, disimpegno e balcone. Doppio garage e 300 mq. di area verde

Immediate vicinanze Centro Commerciale

“Cremona Po” Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani così compo-sta: soggiorno, cucina, tre stanze da letto, doppi servizi, terrazzi-no, portico, balcone, ripostiglio, garage e giardino.

C.so Garibaldi Al 1° piano si vende libero bilocale così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, balcone, cantina e stanza uso studio con entrata indipendente

Si vende appartamento in villa al 1° e ultimo piano così composto: soggiorno, cucina, due letto, bagno, terrazza e garage.

Zona Po Al 1° piano si vende libero appartamento così compo-sto: soggiorno, cucinotto, stanza da letto, bagno,

balcone e cantina. Pronto da abitare

Zona stadioSi vende appartamento

completamente arredato, composto da : soggior-no con angolo cottura, stanza da letto,bagno, ripostiglio , balcone,

cantina e garage, ottima rendita mensile.

BagnaraSi vende al 2° piano con ascensore libero appartamento cosi

composto: ingresso, soggiorno con angolo cottura, due stanze da letto, bagno, balcone, ripostiglio, cantina e

garage

LocalitàS. Felice

Al quarto e ultimo piano con ascensore si vendono due appartamenti attigui ognuno dei quali è così composto: soggiorno,

cucina e/o angolo cottura, due stanze da letto, ba-

gno, tre balconi e garage

Laterale Via Giordano

Si vende libera villa con appartamento su unico

piano composta al piano terra da ingresso, ampia taverna, bagno e ripo-stiglio e al primo piano dall’appartamento cosi

formato: cucina, soggior-no, due stanze da letto e bagno. Inoltre garage e piccolo cortile interno

C.so Garibaldi Piazza RomaVicinanze Chiesa di S. Agata al 1° piano si ven-de libero appartamento composto da: soggior-no, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio , soffi tta ed uso terrazza in comune.

Si vende libero appartamento al 1° piano,composto da: ingresso, soggiorno, due letto, cucina abitabile, bagno, balcone, cantina e soffi tta.

Bosco ExParmigiano Si vende nuovo ampio “Monoloca-le” con bagno, ri-postiglio, balcone, cantina e garage.

€ 89.000

Sospiro In villa si vende libero appartamento con entrata indipendente così com-posto: soggiorno, cucina, due stanze da letto, ba-gno, lavanderia/ripostiglio, balcone, terrazza, garage e giardino. Riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione, predispo-sizione pannelli solari e aria condizionata

CastelverdeSi vende in palazzina bifamiliare al 1° piano e ultimo piano, libero

appartamento composto da: ingresso, sala, tre

stanze da letto, bagno, due balconi,doppio gara-ge lavanderia e cantina.

P.ta Venezia

ZonaIpermercato Cremona Po

Si vende libera casa indipendente con abi-tazione su unico piano

così composta: soggior-no, cucina, due stanze da letto, doppi servizi e

ripostiglio e al piano terra da garage e magazzino di 150 mq. con cortile

Al 2° e ultimo piano, si vende libero appartamento di circa

130mq, composto da : soggior-no, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi, balcone,

ripostiglio, cantina, doppio garage, fi niture di pregio, con impianto di climatizzazione in tutte le stanze e ampio locale

comune per moto e cicli.

Si vende nuova villa d’angolo disposta su

due piani così composta: soggiorno, cucina, doppi

servizi/lavanderia, tre letto, ripostiglio, balcone, terrazzino, ampio garage e area verde circostante.

Casanova del Morbasco

Zona diPorta Romana

Al 1° piano si vende nuovo appartamento cosi composto: sog-giorno, cucina, due

letto, bagno, balcone e garage.

PersichelloSi vende libera villa indi-pendente con abitazione di 150 mq. così compo-sta: soggiorno, cucina, tripli servizi, lavanderia, tre letto, ripostiglio, porti-co, balcone, oltre100 mq. di cortile e ampio garage. Possibilità acquisto allo

stato rustico.

Zona S. Ambrogio

L’acquisto della casa è un momento importante.Facciamo in modo che sia un investimento prezioso.

Si vende libero appar-tamento al 1° piano,

composto da: Ingresso, soggiorno, due letto,

cucina, bagno, balcone, ampia soffi tta, cantina e

garage

€ 94.000

€ 118.000

€ 255.000€ 207.000

e € 128.000

€ 130.000

Page 40: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Massimo Malfatto

a prima gara dell’annata boc-cistica cremone-se ha riservato parecchie soddi-sfazioni al Dopo-

lavoro Ferroviario. Infatti sul gradino più alto del podio nel “Memorial dei Presiden-ti” (Ottorino, Cesarino, Fran-co e Angelo) sono saliti En-nio Pozzali e Mauro Zorza che, dopo un inizio sofferto, sono usciti alla grande ed hanno vinto con pieno meri-to. Per la formazione del presidente Nicoli, neo-pro-mossa in categoria A, il pri-mo ruggito a dimostrazione del loro valore. Dopo aver superato, a fatica, i compa-gni di squadra Poli-Barozzi, Pozzali-Zorza superavano nei quarti, pur con qualche problema, i codognesi Visi-galli-Bignamini (12-9) ed in semifinale, con grande au-torevolezza Brustolin-Ardoli per 12-3. Nella parte alta del tabellone in evidenza Alfre-do Bellini e Pierluigi Rossi. I portacolori del Cral Aziende Sanitarie si “sbarazzavano” nei quarti di Cornacchia-Ghidetti (12-3) ed in semifi-nale avevano la meglio sui soresinesi Palandi-Milanesi

per 12-7. Finale a senso uni-co e vittoria in scioltezza dei “ferrovieri” Pozzali-Zorza sui pur bravi Bellini-Rossi con il punteggio finale di 12-6. Alla finale erano assenti

Pedrignani e Visconti che hanno preferito andare a di-sputare le finali (con risultati negativi!) della gara di Ca-salpusterlengo. Un “caso” che farà discute-

re e che si potrebbe verifica-re spesso durante l’annata, anche con altri protagonisti. Sarebbe il caso che le so-cietà interessate ed anche il comitato, nel limite del pos-

sibile, prendano necessari provvedimenti per evitare il verificarsi di questi antipati-ci episodi. Alla manifesta-zione pizzighettonese han-no partecipato 171 forma-zioni sotto la direzione di

gara di Annibale Barbisotti, arbitri di finale Massimo Barbisotti e Guerini Rocco Agostino. Scarsa affluenza di pubblico, il comitato era rappresentato dal vice-pre-sidente Giovanni Piccioni, mentre gli onori di casa so-no stati fatti dal presidente della bocciofila Battista Fili-ni e dal vice-presidente (e vice sindaco di Pizzighetto-ne) Bruno Tagliati.

A Pozzali e Zorza il «Memorial dei Presidenti»

L

La coppia del Ferroviario supera in finale Bellini - Rossi del CASC per 12-6

Due vittorie in tre gare, un avvio d’annata davvero super: non pote-va iniziare in modo migliore la sta-gione di Germana Cantarini che domenica scorsa ha timbrato un’altra giornata da grande prota-gonista. Festeggia la bissolatina per questa doppietta in venti gior-ni, una Germana determinata e ri-generata si è tolta di dosso il volto triste, non per il gioco dimostrato ma per il risultato finale, degli “Ita-liani” di Pesaro.

Ancora lei, Germana, così come era successo a Reggio Emilia nel trofeo «Futura» ha nuovamente ac-ceso le luci cremonesi nel 6° trofeo «Città di Cortona». In Toscana grande forza di carattere della Cantarini che ha indossato il vesti-to migliore, ha anche sofferto ed ha

entusiasmato il pubblico con gio-cate quasi alla perfezione dimo-strando una lucidità senza pari. La giornata della Cantarini inizia sulle corsie di Arezzo dove, esattamente 18 anni fa, la Germana conquistava il suo primo titolo italiano. Sarà sta-to il rivivere di quella domenica, sarà il gioco spumeggiante della bissolatina, ma per le avversarie non ci sono state possibilità: al pri-mo incontro la Cantarini infligge un”cappotto” alla bolognese Lea Morano, al secondo supera Bianca Bologna (12-6) e con l’identico punteggio non fa sconti all’amica Loana Capelli. Al quarto incontro la cremonese s’impone sulla romana Maria Biancacci (12-8), in semifi-nale ha la meglio sulla Sefora Cor-ti (12-9), nel match decisivo ritrova

la giovane e promettente barese Maria Losorbo e si ripete quindi la finale di Reggio Emilia (dove vinse la Cantarini per 12-11).

Anche questa volta incontro molto equilibrato dove la “ragazzi-na” pugliese dimostra molta classe ed un avvenire sicuro, ma alla fine la spunta meritatamente e con grande autorità la più esperta Can-tarini con il punteggio finale di 12-9. Prossimo impegno della bocci-sta cremonese domenica 2 no-vembre a Caserta per cercare di fare il tris 2009, ma soprattutto conquistare altri punti molto utili per la convocazione in nazionale in vista dei campionati mondiali in programma tra marzo ed aprile 2009 in Italia (Umbria) per la rinun-cia della Cina. MM

Pozzali e Zorza vincitori della gara provinciale di Pizzighettone, Sotto le quattro formazioni finaliste con il vicesidaco di Pizzighettone

Sport36 Venerdì 31 Ottobre 2008

Pedrignani e Visconti danno

forfait e vanno a Casalpusterlengo

VI° TROFEO «CORTONA»

Per Germana Cantarini secondo exploit in venti giorni

CLASSIFICA GENERALEMemorial dei Presidenti

1° Pozzali-Zorza (Ferroviario)2° Bellini-Rossi (CASC)3° Brustolin-Ardoli (San Zeno)4° Palandi-Milanesi (Tranquillo)5° Visigalli-Bignamini (Codognese)6° Cornacchia-Ghidetti (Fadigati)7° Azzali-Motti (Tranquillo)8° Bertoni-Ghisolfi (Can.Bissolati)9° Poli-Barozzi (Ferroviario)10° Denti-Bodini (Azzurra 2000)11° Santini-Zucchelli (Fadigati)12° Bernuzzi-Carotti (Can.Flora)13° Visigalli-Persegani (Tratt.Mulino)14° Cortesi-Ghidoni (Ferroviario)15° Marchetti-Gagliardi (Pizzighettone)16° Capelli-Tosi (Astra)

Germana Cantarini con Miglioli, Soldi e Guazzi

Page 41: Il Piccolo Giornale di Cremona

Nombre inizia con due ce-lebrazioni importanti, due momenti per riflettere e ricor-dare. Il primo del mese si fe-steggiano i santi, il 2 novem-bre i morti: una giornata ricca di significati religiosi, che si fondono con antichi riti e cre-denze popolari.

l giorno dei morti è la festi-vità che la Chiesa cattolica dedica alla commemorazio-ne dei defunti. La festa ha origini antiche, che uniscono paesi lontani per epoche e distanze. La nascita di que-sta ricorrenza e, soprattutto, la data del festeggiamento, il 2 novembre, non sono ca-suali. Civiltà antichissime già celebravano la festa degli antenati o dei defunti in un periodo che cadeva proprio tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre. Questa

data sembra riferirsi al perio-do del grande Diluvio di cui parla la Genesi, il Diluvio per cui Noè costruì l’arca che, secondo il racconto di Mosè,

cadde nel "diciassettesimo giorno del secondo mese", che corrisponderebbe al no-stro novembre.

La Festa dei Morti nacque dunque in "onore" di perso-ne che Dio aveva distrutto, per esorcizzare la paura di nuovi eventi simili.

Da qui in poi la storia, che è ovviamente sospesa tra re-ligione e leggenda, diventa più chiara.

Il rito della commemora-zione dei defunti sopravvive alle epoche e ai culti: dall’an-tica Roma, alle civiltà celti-che, fino al Messico e alla

Cina, è un proliferare di riti, dove l’unico comune deno-minatore è consolare le ani-me dei defunti perché siano propizie per i vivi.

La tradizione celtica fu quella che ebbe maggiore eco. La celebrazione più im-portante del calendario celti-co era la "notte di Samhain", la notte di tutti i morti e di tut-te le anime, che si festeggia-va tra il 31 ottobre e il 1° no-

vembre. In epoca cri-

stiana, queste tradizione erano ancora molto pre-senti: la Chiesa cattolica faticava a sradicare i culti pagani. Così, nel 835 Papa Grego-rio II spostò la fe-sta di "Tutti i San-ti" dal 13 maggio al 1° novembre, pensando in que-sto modo di dare un nuovo signifi-cato ai culti paga-ni. Nel 998 Odilo abate di Cluny aggiungeva al ca-lendario cristiano il 2 novembre co-me data per com-memorare i de-

funti. In memoria dei cari scomparsi ci si mascherava da santi, da angeli e diavoli e si accendevano falò.

Un motivo ricorre nelle tra-

dizioni popolari della festa dei morti: la credenza che in questo giorno i cari scom-parsi tornino a farci visita sul-la terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione han-no assunto in tutta Italia si-gnificati e finalità simili: ac-cogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti. Se è vero che oggi il culto popo-lare commemora i defunti attraverso il suffragio e la preghiera, è vero anche che

gliere pane e farina con cui si confezionano i tipici dolci detti "ossa dei morti".

In Friuli si lascia un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane.

Nel Veneto, per scongiura-re la tristezza, nel giorno dei morti gli amanti offrono alle promesse spose un sacchet-to con dentro fave in pasta frolla colorata, anche qui de-nominata «Ossi da Morti».

In Trentino le campane suonano per molte ore a chiamare le anime che si di-ce si radunino intorno alle case a spiare alle finestre. Per questo, anche qui, la ta-vola si lascia apparecchiata e il focolare resta acceso du-rante la notte.

Anche in Piemonte e in Val D’Aosta le famiglie lasciano la tavola imbandita e si reca-no a far visita al cimitero. I valdostani credono che di-menticare questa abitudine significhi provocare tra le anime un fragoroso tzarivàri (baccano).

In Liguria la tradizione vuo-le che il giorno dei morti si preparino i "bacilli" (fave secche) e i "balletti" (casta-gne bollite). Tanti anni fa, alla vigilia del giorno dedicato ai morti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il "ben dei morti" (fave, casta-gne e fichi secchi).

In Umbria si producono tipici dolcetti devozionali a forma di fave, detti "Stin-chetti dei Morti". In Abruzzo, oltre all’usanza di lasciare il tavolo da pranzo apparec-chiato, si lasciano dei lumini accesi alla finestra, tanti quante sono le anime care.

A Roma la tradizione vole-va che, il giorno dei morti, si consumasse il pasto accan-to alla tomba di un parente per tenergli compagnia.

molte delle antiche usanze vivono ancora.

In alcune zone della Lom-bardia, la notte tra l'1 e il 2 novembre si suole ancora mettere in cucina un vaso di acqua fresca perché i morti possano dissetarsi. E in par-ticolare nelle campagne cre-monesi ci si alza presto la mattina e si rassettano subi-to i letti affinché le anime dei cari possano trovarvi riposo. Si va poi per le case a racco-

I morti nella tradizione,celebrazioni in tutta Italia

Nelle campagne cremonesi ci si alza presto la mattina

e si cucinano dolciumi

Speciale Defunti 37Venerdì 31 Ottobre 2008

Gli "Oss de' mort", tipico dolciume

Il cimitero di Cremona

Page 42: Il Piccolo Giornale di Cremona

La Sagra dei defunti a Cremonadal 30 ottobre al 2 novembre

di Laura Bosio

In occasione della celebra-zione dei defunti al cimitero di Cremona è ormai tradizione che vengano allestiti ban-chetti per la vendita di dolciu-mi e caldarroste, in quella che ormai è diventata una vera e propria Sagra dei defunti. Quest'anno la cosa sarà più problematica, essendo in corso i lavori di ristrutturazio-ne del cavalcavia, che rubano buona parte del posto dispo-nibile. A questo proposito si è resa necessaria un'ordinanza ad hoc del sindaco di Cremo-na.

«Rilevato che a causa dei lavori di restauro statico e conservativo del cavalcavia del Cimitero, attualmente in corso, lo spazio disponibile per il posizionamento dei banchi risulta inferiore rispet-

to al passato, per cui, al fine di mantenere l’organico abi-tuale di 6 posteggi, si rende necessario ridurre le relative dimensioni uniformandoli tut-ti alla misura di mt. 6x3 cad; ritenuto di concedere ecce-

zionalmente agli operatori, a titolo di compensazione del disagio legato alla riduzione di cui sopra, il prolungamento dell’occupazione di un gior-no, facendo quindi decorrere il relativo inizio dal 30 ottobre anziché dal 31 [...] Si ordina che la Sagra dei Defunti si ter-rà da giovedì 30 ottobre a do-menica 2 novembre 2008, in concomitanza con la festività omonima, in Via Cimitero. La manifestazione oggetto del presente provvedimento co-stituisce, in base alle sue ca-ratteristiche, una Sagra Spe-cializzata nella vendita dol-ciumi e articoli tradizionali. In particolare, sono ammessi esclusivamente i seguenti prodotti: dolciumi tradizionali (croccante, torrone e simili), caldarroste, palloncini. Sono altresì vietate la preparazione e la vendita di cibi cotti, an-che se cucinati altrove, con la sola eccezione di caldarroste, castagnaccio e zucchero fila-to, che possono essere pre-parati sul posto, se in pos-sesso dei necessari requisiti igienico-sanitari. La suddivi-sione in posteggi dell'area destinata allo svolgimento della Sagra è effettuata sulla base delle dimensioni di su-perficie stabilite per ciascun posteggio»

Tra un posteggio e quello adiacente dovrà essere la-sciata una distanza minima di almeno un metro. Tutti i po-

steggi di cui sopra sono riser-vati, nei giorni di svolgimento della Sagra, agli operatori in possesso dell’autorizzazione per il commercio su area pub-blica prevista dalla vigente normativa.

La concessione del po-steggio è limitata alla durata della manifestazione. Per gli operatori che non abbiano ancora ottenuto la conversio-ne dell’autorizzazione, rila-sciata in base alla previgente normativa, si tiene conto del-la relativa domanda, purché valida e regolare.

«In nessun caso si potrà tener conto, ai fini dell'ordine di priorità di cui al successivo comma 5 e seguenti, della re-sidenza, sede o nazionalità del richiedente, fatto salvo l'obbligo di reciprocità, per i soggetti non italiani» continua l'ordinanza. «Qualora il nu-mero delle domande perve-nute risulti superare quello dei posteggi disponibili, viene compilata una graduatoria per l'assegnazione dei po-steggi seguendo i criteri det-tati dal capoverso IV.2 punto 4 dell’allegato A alla L.R. 15/00. In caso di parità, si ter-rà conto dell'ordine cronolo-gico di presentazione delle domande risultante dalla data di spedizione della racco-mandata o dal timbro appo-sto dall'Ufficio di Protocollo del Comune, ovvero della da-ta di ricezione delle integra-

zioni richieste, in caso di do-manda irregolare o incomple-ta; qualora sussista ancora parità, si procederà a sorteg-gio. La graduatoria per l'as-segnazione dei posteggi, è affissa all'albo comunale ed è tenuta a disposizione presso il Settore Legislazione Com-merciale e Pubblici Spettaco-li e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (qualora le istanze siano superiori ai posteggi di-sponibili).

L'individuazione dei po-steggi da assegnare a cia-scun avente diritto è effettua-ta a discrezione del Comune, secondo criteri che tengono conto delle esigenze com-merciali e delle dimensioni

dei banchi di vendita. In caso di rinuncia successiva all'as-segnazione, il posteggio vie-ne assegnato all'operatore che segue in graduatoria.

I posteggi non occupati dal concessionario entro le ore 8.00 del 30 ottobre 2008 si considerano vacanti.

A tal fine, si procederà, di-rettamente sul posto, all'as-segnazione ad altri operatori eventualmente presenti, se-guendo l'ordine della gradua-toria di cui al precedente arti-colo e con l'applicazione dei medesimi criteri preferenziali. I concessionari non possono occupare superficie maggio-re o diversa da quella espres-

samente assegnata, né occu-pare, anche con piccole spor-genze, spazi comuni riservati al transito pedonale, ingressi a negozi o private abitazioni.

Le tende di protezione al banco di vendita non devono sporgere oltre i limiti, in verti-cale, dall'area di posteggio e devono essere collocate ad un’altezza dal suolo non infe-riore a ml 2.20, ed avere un'apertura massima verso l'esterno di m 1.

E' vietato l'uso di altopar-lanti, nonché gridare e fare schiamazzi o quant'altro pos-sa turbare o compromettere l'ordinato e sicuro svolgimen-to della Sagra».

L'ingresso del cimitero

Speciale Defunti38 Venerdì 31 Ottobre 2008

Page 43: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 44: Il Piccolo Giornale di Cremona

Recommended