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IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette La ... · mila assistenti di volo; 60 giovani...

Date post: 08-Jul-2020
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• Anno 19 - Numero 152 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 28 Giugno 2010 9 771120 606304 00628 FINANZIAMENTI ALLE PMI, LE OPPORTUNITÀ CONTENUTE NEI BANDI UE E REGIONALI * con cd «Contenzioso e imposte indirette» a € 9,90 in più; con «Manuale iscale vol. 7 - Accertamento, sanzioni, contenzioso» a € 7,90 in più; con guida «Il decreto ingiuntivo» a € 7,90 in più; con «Manuale lavoro vol. 3 - Ritenute alla fonte e contributi previdenziali» a € 7,90 in più; con cd «Formulario per la gestione del personale degli enti locali» a € 9,90 in più; con guida «La manovra 2010» a € 6,00 in più La mezza riforma dei Tar Con il nuovo codice il processo amministrativo si è avvicinato sempre più a quello civile. A questo punto sarebbe più logico abolirlo www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE DI MARINO LONGONI D al 16 settembre entrerà in vigore il nuovo codice della giustizia ammini- strativa. Una riforma importante nel sen- so della trasformazione del contenzioso con la pubblica amministrazione in un «giusto processo», che ormai poco si discosta dalle regole e dalla finalità dell’ordinario pro- cesso civile. Fino a una decina di anni fa il procedi- mento davanti al Tribunale amministra- tivo serviva in sostanza a garantire un privilegio fondamentale della parte pub- blica, tanto che lo scopo era essenzialmen- te quello di stabilire se l’atto impugnato fosse illegittimo o meno. E anche in caso di annullamento dell’atto, spesso il cittadino non otteneva alcun ristoro. Nel 1999 la Corte di cassazione, con la fondamentale sentenza n. 500, ha detto che anche gli interessi legittimi possono essere fonte del risarcimento del danno causato al cittadino, ponendo così la pubblica ammi- nistrazione sullo stesso piano del cittadino. Da qui è iniziato un percorso che ha portato nei giorni scorsi all’approvazione del codice della giustizia amministrativa, con il qua- le si disciplina per la prima volta in modo organico il rito davanti a Tar e Consiglio di stato con l’obiettivo di assicurare alle due parti in causa la stessa dignità. Si introdu- cono così istituti quali le verifiche tecniche con consulenti imparziali (prima erano compiute dalla stessa amministrazione), la possibilità della testimonianza, il nuovo regime della fase cautelare e delle spese di soccombenza (chi perde paga) e addirittura un embrione di giudice monocratico per la fase istruttoria. C’è insomma una evidente assimilazione del processo amministrati- vo a quello civile e un venir meno quasi completo del privilegio garantito alla parte pubblica, che era il motivo fondamentale dell’esistenza di una giustizia parallela rispetto a quella ordinaria. A questo pun- to tanto varrebbe abolire del tutto questo quasi-doppione e rimettere tutte le cause alla giustizia civile. Si renderebbero i pro- cessi più veloci e si risparmierebbe qualche euro. Ma soprattutto si spazzerebbero via i residui di una mentalità ottocentesca (anzi, hegeliana) che ancora vede nei cittadini dei sudditi e nei funzionari pubblici i titolari di una potestà legittimata a guardare tutti dall’alto in basso. © Riproduzione riservata I N E VIDENZA * * * Fisco/1 - La chiusura dei contenziosi pen- denti mette il turbo. Requisito essenziale è la soccombenza totale dell’amministrazione Liburdi a pag. 9 Fisco/2 - Studi di settore, non tutte le anomalie sono frutto di compor- tamenti non corretti. Ecco come i contribuenti possono giustificarsi Bongi da pag. 10 Fisco/3 - Conferimenti: il regime agevolato dello scambio di azioni è esteso alle operazioni tra gruppi di imprese Felicioni da pag. 12 Spendere meglio - Dal 1° luglio è attiva la tariffa bioraria per gli utenti in regime di maggior tu- tela: come funziona e quanto si risparmia Lui a pag. 18 Finanza - Euro, dollaro e yuan: i cambi decidono le sorti dei rispar- miatori. Gli indicatori da conside- rare per tutelare gli investimenti Lui a pag. 19 Documenti - La circo- lare dell’Agenzia delle entrate sul contenzioso www.italiaoggi.it/docio7 D l en Gli studi legali si danno allo sport. Alla conquista di medaglie e affari d’oro da pag. 29 Accesso al credito Con la proroga della moratoria riprendono i ato le pmi ma anche le banche da pag. 6 Nell’era 2.0, organizzazione del lavoro e risorse umane cambiano volto da pag. 49 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
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• Anno 19 - Numero 152 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 28 Giugno 2010 •

9 771120 606304

0 0 6 2 8

• FINANZIAMENTI ALLE PMI, LE OPPORTUNITÀ CONTENUTE NEI BANDI UE E REGIONALI •* con cd «Contenzioso e imposte indirette» a € 9,90 in più; con «Manuale i scale vol. 7 - Accertamento, sanzioni, contenzioso» a € 7,90 in più; con guida «Il decreto ingiuntivo» a € 7,90 in più;

con «Manuale lavoro vol. 3 - Ritenute alla fonte e contributi previdenziali» a € 7,90 in più; con cd «Formulario per la gestione del personale degli enti locali» a € 9,90 in più; con guida «La manovra 2010» a € 6,00 in più

La mezza riforma dei TarCon il nuovo codice il processo amministrativo si è avvicinato sempre

più a quello civile. A questo punto sarebbe più logico abolirlo

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

DI MARINO LONGONI

Dal 16 settembre entrerà in vigore il nuovo codice della giustizia ammini-

strativa. Una riforma importante nel sen-so della trasformazione del contenzioso con la pubblica amministrazione in un «giusto processo», che ormai poco si discosta dalle regole e dalla fi nalità dell’ordinario pro-cesso civile.

Fino a una decina di anni fa il procedi-mento davanti al Tribunale amministra-tivo serviva in sostanza a garantire un privilegio fondamentale della parte pub-blica, tanto che lo scopo era essenzialmen-te quello di stabilire se l’atto impugnato fosse illegittimo o meno. E anche in caso di annullamento dell’atto, spesso il cittadino non otteneva alcun ristoro.

Nel 1999 la Corte di cassazione, con la fondamentale sentenza n. 500, ha detto che anche gli interessi legittimi possono essere fonte del risarcimento del danno causato al cittadino, ponendo così la pubblica ammi-nistrazione sullo stesso piano del cittadino. Da qui è iniziato un percorso che ha portato nei giorni scorsi all’approvazione del codice della giustizia amministrativa, con il qua-le si disciplina per la prima volta in modo organico il rito davanti a Tar e Consiglio di stato con l’obiettivo di assicurare alle due parti in causa la stessa dignità. Si introdu-cono così istituti quali le verifi che tecniche con consulenti imparziali (prima erano compiute dalla stessa amministrazione), la possibilità della testimonianza, il nuovo regime della fase cautelare e delle spese di soccombenza (chi perde paga) e addirittura

un embrione di giudice monocratico per la fase istruttoria. C’è insomma una evidente assimilazione del processo amministrati-vo a quello civile e un venir meno quasi completo del privilegio garantito alla parte pubblica, che era il motivo fondamentale dell’esistenza di una giustizia parallela rispetto a quella ordinaria. A questo pun-to tanto varrebbe abolire del tutto questo quasi-doppione e rimettere tutte le cause alla giustizia civile. Si renderebbero i pro-cessi più veloci e si risparmierebbe qualche euro. Ma soprattutto si spazzerebbero via i residui di una mentalità ottocentesca (anzi, hegeliana) che ancora vede nei cittadini dei sudditi e nei funzionari pubblici i titolari di una potestà legittimata a guardare tutti dall’alto in basso.

© Riproduzione riservata

IN EV IDENZA

* * *

Fisco/1 - La chiusura dei contenziosi pen-denti mette il turbo. Requisito essenziale è la soccombenza totale

dell’amministrazione

Liburdi a pag. 9

Fisco/2 - Studi di settore, non tutte le anomalie sono frutto di compor-tamenti non corretti. Ecco come i contribuenti possono giustificarsi

Bongi da pag. 10

Fisco/3 - Conferimenti: il regime agevolato dello scambio di azioni è esteso alle operazioni tra gruppi di imprese

Felicioni da pag. 12

Spendere meglio - Dal 1° luglio è attiva la tariffa bioraria per gli utenti in regime di maggior tu-

tela: come funziona e quanto si risparmia

Lui a pag. 18

Finanza - Euro, dollaro e yuan: i cambi decidono le sorti dei rispar-miatori. Gli indicatori da conside-rare per tutelare gli investimenti

Lui a pag. 19

Documenti - La circo-lare dell’Agenzia delle

entrate sul contenzioso

www.italiaoggi.it/docio7

Dl

en

Gli studi legali si danno allo sport. Alla conquistadi medaglie e affari d’oro

da pag. 29

Accesso al credito

Con la proroga della moratoria

riprendono i ato le pmi ma anche le banche

da pag. 6

Nell’era 2.0, organizzazione del lavoro e risorse umane

cambiano voltoda pag. 49

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2 Lunedì 28 Giugno 2010 ITALIAOGGI SETTE PREVIEW

AVVOCATIOGGI

* * *

IOLAVORO

* * *

Korn/Ferry international si potenziaMaurizia Villa guida la sede italiana

Korn/Ferry International, società atti-va nel settore dell’executive search che offre consulenza nell’area del talent manage-ment, potenzia la sede ita-liana, con uffi ci a Milano e Roma, con l’ingresso di tre nuovi senior consultants: Maurizia Villa, Barbara Valaperti e Giovanni Man-tica. I tre partner arrivano da Heidrick & Struggles, dove hanno ricoperto im-portanti incarichi nelle practices finanza e largo consumo. Maurizia Villa e Giovanni Mantica entreran-no in Korn/Ferry dal 1° agosto, mentre Barbara Valaperti sarà operativa dal prossimo 1° luglio. Maurizia Villa, che guiderà la sede italiana della società, oltre che in Heidrick & Struggles, dove ha lavorato per più di 15 anni e per dieci ha ricoperto il ruolo di ammini-stratore delegato, è stata per otto anni a capo del dipartimento investimenti di private equity e corporate fi nance di Cofi lp, la Merchant bank della Banca popolare di Novara.

Lorenzo Guerriero ritornaalla guida di Manageritalia

Lorenzo Guerriero è il nuovo pre-sidente di Manageritalia. Dopo le dimissioni di Claudio Pasini, l’as-semblea ha infatti eletto Guerriero, a larghissima maggioranza, alla guida dell’associazione sino alla scadenza del quadriennio (2008-2012). Lo stes-so Guerriero aveva fortemente voluto il ricambio attuatosi nel 2003 con l’in-

serimento di Pasini alla presidenza e di Guido Carella e Alessandro Baldi alla vicepresidenza. Guerriero, oggi 67enne, dopo una lunga e prestigiosa carriera

nel mondo della pubbli-cità e comunicazione, è già stato presidente del-la federazione dal 1998 al 2003.

Cdp, Matteo del Fante è il direttore generale

Il consiglio di ammini-strazione della Cassa depositi e prestiti ha nominato direttore ge-nerale Matteo del Fante,

attuale amministratore delegato della società di gestione del risparmio con-trollata da Cassa, Cdpi Sgr. Via libera anche al nuovo Comitato di indirizzo che sarà composto dall’amministra-tore delegato di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, e da Giuliano Segre (presi-dente del Comitato), Carlo Colaiacovo, Adriano Giannola, Antonio Miglio, Andrea Landi, in rappresentanza dei titolari delle azioni privilegiate, e da Francesco Parlato, Antimo Prosperi, Alessandro Rivera, designati dal mi-nistero dell’Economia e delle Finanze. È stato infi ne nominato anche il nuovo dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Andrea Novelli.

PROFESSIONI IN MOVIMENTO

L’interinale in recupero ■ E fa il pieno di tutele

I dati di Ebitemp, l’ente bilaterale dei lavoratori in somministrazio-ne, sulle prestazioni del 2009.

a pag. 50

Trovare in banca ■ un consulente a 360°

Al relationship manager è afi da-ta la gestione personalizzata del rapporto con il cliente.

a pag. 51

Come cambia il lavoro ■ ai tempi del web 2.0

La diffusione dei social network impone un ripensamento nell’or-ganizzazione e nella gestione delle risorse umane.

alle pagg. 52 e 53

Manovra correttiva ■ iniqua e poco selettiva

Le associazioni sindacali della di-rigenza pubblica protestano con-tro i tagli del decreto Tremonti.

a pag. 53

Oltre 3 mila ■ opportunità di lavoro

Emirates cerca 700 piloti e 3 mila assistenti di volo; 60 giovani in Bip, 120 posti nella moda.

a pag. 56

Lo sport porta medaglie ■ e lavoro alle law firm

Tra diritti tv, contratti d’ingaggio e di sponsorship per gli atleti, ma an-che liti con le squadre e non solo, cresce il volume di affari di chi si occupa di sport

alle pagg. I, II e III

Un tavolo ■ per l’energia

Il ministero per lo sviluppo econo-mico ha detto sì alla costituzione di un tavolo con le maggiori law i rm che si occupano di rinnovabili per semplii care le prassi

a pag. IV

Illeciti intrafamiliari ■ da risarcire

Fabio Mastrorosa, dominus dello studio legale Mastrorosa & part-ners, racconta la sua carriera di esperto in responsabilità civile e rapporti familiari

a pag. V

Pirateria, un danno ■ da 1,3 miliardi di euro

Pietro Scott Jovane, ad di Micro-soft Italia, spiega ad AvvocatiOggi le misure adottate per reprimere la contraffazione di software. An-che ampliando la 231

a pag. VII

PROFESSIONI IN MOVIMENTOPROFESSIONI IN MOVIMENTO

Bonelli Erede Pappalardo con Erg Renew nell’acquisizione di Ivpc Power

Bonelli Erede Pappalardo ha assistito Erg Renew nell’acquisizione di Ivpc Power, società che gestisce due parchi eolici in Molise e in Pu-glia per un totale di capacità installata pari a

102 Mega Watt. Il valore dell’ac-quisizione è di 224 milioni di euro, pari a circa 2,2 mln per MW. Per Bep hanno lavorato il soci Roberto Cera e Gianpiero Succi. Il closing dell’operazione, s u b o r d i n a t o all’approvazione

dell’Antitrust e all’accettazione del cambio di controllo da parte degli istituti finanziatori del project financing, è previsto entro la fine di luglio. Attraverso l’operazione Erg Renew raggiungerebbe una capacità istallata, a fine 2013, di 530 MW.

Pedersoli e associati con Intesa Sanpaolo nella cessione di CariSpezia

Intesa Sanpaolo e Crédit Agricole hanno fi-nalizzato termini e condizioni dell’accordo reso noto il 18 febbraio 2010, che prevedono la cessione da parte di Intesa Sanpaolo al gruppo Crédit Agricole dell’intera partecipa-zione detenuta tramite la controllata Banca Cr Firenze in Cassa di risparmio della Spezia (80% del capitale) e di 96 sportelli del gruppo in Italia per un corrispettivo complessivo in contanti di circa 740 milioni di euro, la cui congruità rispetto alle condizioni di mercato

è stata avvalorata dalla fairness opinion di Deutsche Bank AG, in qualità di esperto in-dipendente. Circa 585 milioni di euro di tale corrispettivo sono relativi all’avviamento e ad altre attività immateriali. Intesa Sanpaolo è stata assistita nell’operazione da Leonardo & Co e Banca Imi in qualità di advisor finan-ziari e da Pedersoli e associati in qualità di consulente legale.

Simmons & Simmons advisor di Unicredit corporate banking

Simmons & Simmons ha as-sistito Unicredit corporate ban-king in alcune operazioni di fi-nanziamento. Nel dettaglio: il nuovo finanziamento di 2,5 milioni di euro e relativo se-curity package a Kent srl; il finan-ziamento di oltre sei milioni di euro e relativo security package a Società interconnessioni Brindisi srl facente parte di un’operazione di valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.; L’operazione di shipping finance e rela-tivo security package del valore complessivo di 7,7 milioni di euro; e la modifica ai termini e condizioni di un’operazione di finanziamen-to e relativo security package, di complessivi 8,5 milioni di euro. Nei team di Simmons & Simmons che hanno seguito le operazioni, tra gli altri, il partner Marco Franzini.

Leone-Torrani, focus sulla concorrenza nel settore energetico

Si terrà il prossimo 1° luglio a Milano il con-vegno «Concorrenza e regolazione nel settore energetico dopo il terzo pacchetto comunita-rio», organizzato dall’Università Cattolica in collaborazione con lo studio Leone–Torra-ni. Interverranno professori universitari e professionisti del settore.

Cajola & associati per Hewitt associates in un contenzioso previdenziale

Cajola & associati a fianco di Hewitt asso-ciates nel contenzioso previdenziale. Lo studio infatti dal 2005 assiste Hewitt associates srl, filiale italiana di un gruppo di management di risorse umane che conta 23 mila dipendenti in 33 paesi, nelle vertenze con l’Inps, avanti il Tribunale e la Corte d’appello di Milano, riguardanti il contestato inquadramento pre-videnziale della società nel settore terziario. L’ultimo appello intrapreso da Hewitt avanti la Corte d’appello si è concluso vittoriosamen-te per la società italiana.

Pirola Pennuto Zei advisor di Crédit Agricole per il primo fondo di private equity

Maurizio Bernardi, partner di Pirola Pennuto Zei, coadiuvato dal team guidato dal partner Lorenzo Banfi per gli aspetti regolamentari e fiscali, ha assistito il grup-po Crédit Agricole nel progetto relativo alla costituzione ed alla autorizzazione ad opera-re in Italia di Crédit Agricole Private Equity Italia sgr, nonché alla costituzione del primo fondo di private equity che il Gruppo gestirà in Italia per investimenti in medie imprese. Sia la sgr che il Fondo hanno ottenuto le re-lative autorizzazioni ad operare da parte di Banca d’Italia.

Gabriele Ventura

Roberto Cera

Marco Franzini

Ragioniere contro ragioniere. Luigi Pagliuca, ex numero uno del collegio dei ragionieri di Milano e consigliere uscente dell’Ordine dei dottori com-mercialisti ed esperti contabili del capoluogo lombardo, sembrava esse-re il candidato unico alla vicepresi-denza dell’Odcec. Ma è bastato che si spargesse la voce per far spunta-re all’orizzonte un nuovo fronte (ben visto anche dai sindacati dei dottori commercialisti che, però, votano solo la presidenza) per evitare che sul-la seconda poltrona più importante dell’ordine finisca proprio Pagliuca. Di cui gli iscritti all’albo ben ricor-dano i pullman di ragionieri portati all’assemblea generale del 2008 per non fare approvare il bilancio. A scen-dere in campo contro Pagliuca nelle consultazioni di fine luglio dovrebbe essere Andrea Pigliafreddo, attuale

presidente dell’Ugrc (il sindacato dei giovani ragionieri oggi aperto a tut-ti i commercialisti). I due un tempo erano più che alleati. Poi la rottura. Nel 2009, infatti, Pagliuca scelse di appoggiare alle elezioni per il nuovo vertice della Cassa di previdenza di categoria la lista di William Santo-relli in cambio della promessa della vicepresidenza. Un’inversione di rotta radicale, visto che Milano in passato aveva appoggiato con successo Paolo Salterelli, riconfermato anche all’ul-tima tornata elettorale con un pieno di consiglieri in Cda e attualmente in carica. Le elezioni per l’ordine po-trebbero rappresentare quindi per Pi-gliafreddo, sempre rimasto a fianco di Saltarelli, un vero e proprio regola-mento di conti.

Moustique

A Milano ragioniere contro ragioniere

Maurizia Villa

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4 Lunedì 28 Giugno 2010 P R I M O P I A N O

Gli effetti dell’approvazione del nuovo codice. Crescono le somiglianze con il giudizio civile

Diritto amministrativo codificatoIl giusto processo debutta davanti a Tar e Consiglio di stato

Pagine a cura DI ANTONIO CICCIA

Anche il diritto ammi-nistrativo trova il suo codice di procedura e le regole del giusto pro-

cesso approdano anche davanti ai Tar e al Consiglio di stato. La giustizia amministrativa cessa di essere lo strumento della ve-rifi ca della legittimità degli atti della pubblica amministrazione e si avvia a essere lo strumento di tutela del cittadino contro la mala amministrazione. Il codice del pro-cesso amministrativo, approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri e in vigore dal 16 set-tembre, colma una lacuna (i giudi-zi davanti al Tar e al Consiglio di stato erano i soli senza un corpo unitario di regole) e razionalizza le disposizioni sparse in leggi e regolamenti (alcuni risalenti all’inizio del secolo scorso). Ir-rompe, dunque, il giusto proces-so e si codifi cano le regole della ragionevole durata dei processi e quella della effettività del con-traddittorio tra le parti in causa. Il processo amministrativo «da processo sulle carte» si avvia a di-ventare un processo sui diritti e

interessi di privati e imprese nei confronti delle pubbliche ammi-nistrazioni. È questo l’identikit del decreto legislativo di riassetto della giustizia amministrativa, in attuazione della legge 69/2009. Un processo amministrativo che somiglia sempre di più al giu-dizio civile: sia per la disciplina delle spese di soccombenza, sia per le regole sull’acquisizione delle prove, ma anche per molti

tecnicismi processuali. Le aule di Tar e Consiglio di stato si apro-no alle testimonianze (scritte), ai consulenti tecnici e ai verifi cato-ri. Anche questo fa abbandonare l’idea del giudice amministra-tivo come giudice privilegiato dell’amministrazione per farlo diventare un giudice ordinario di cause contro gli enti pub-blici. La forma principale del giudizio amministrativo, certo,

è costituita, anche nel codice dalla azione di impugnazione del prov-vedimento. Ma ottengono pari dignità anche le azioni per il ri-sarcimento del danno e quelle di condanna dell’amministrazione a provvedere in caso di inerzia. Vie-ne, poi, rivisitato il giudizio cau-telare, riportato a un ruolo mera-mente incidentale. Un’attenzione particolare va dedicata alle spese, perché questa è una cartina di tor-

nasole per il raffronto tra giudizio amministrativo e giudizio civile. Si assiste, infatti, a una piena equi-parazione quanto al principio di soccombenza (chi perde paga). Questo vale anche per il giudizio cautelare: con l’ordinanza che de-cide sulla domanda il giudice do-vrà provvede sulle spese della fase cautelare. Si noti che nella prassi attuale l’ordinanza sulla sospensi-va di regola non contiene condan-na alle spese. Per la decisione sul merito il codice richiama inte-gralmente il codice di procedura civile e specifi ca che il giudice, nel pronunciare sulle spese, può altresì condannare, anche d’uf-fi cio, la parte soccombente al pagamento in favore dell’altra parte di una somma di denaro equitativamente determinata, quando la decisione è fondata su ragioni manifeste o orien-tamenti giurisprudenziali con-solidati. Bisogna fare , quindi, alle azioni temerarie, avventate e non meditate. Questo vale naturalmente anche nei casi in cui le pubbliche ammi-nistrazioni resistano temeraria-mente nel giudizio, se il privato ha palesemente ragione

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Le azioni possibili

Azionedi annullamento

i nalizzata all’annullamento dell’atto per incompetenza, violazione di legge o eccesso di potere

Azionedi condanna

possibili condanne della p.a. ad un facere o a pagare somme o ad adottare ogni altra misura idonea a tutelare la posizione giuridica sog-gettiva

Azione risarcitoria

azione di risarcimento per lesione di interessi legittimi da proporre • entro il termine di decadenza di centoventi giorniescluso il risarcimento dei danni che si sarebbero potuti evitare • usando l’ordinaria diligenza, anche attraverso l’impugnazione, nel termine di decadenza, degli atti lesivi illegittimi

Azione avversoil silenzio

è diretta alla declaratoria dell’obbligo di provvedere • è proponibile senza difi da, dopo il decorso del termine di conclu-• sione del procedimento, entro il termine di un anno

Pluralità delle domande possibile il cumulo delle azioni

Il privato o l’impresa si rivolgono al Tar per ottenere un benefi cio con-creto. Le formalità del processo am-ministrativo prevedevano fi no a non

molto tempo fa un unico schema proces-suale e cioè la richiesta di annullamento dell’atto. Si trattava di un rimedio non sempre esaustivo in quanto al cittadino non interessa solo rimuovere un atto il-legittimo, ma anche di ottenere qualcosa di effettivamente utile. In altre parole il cittadino agisce per conseguire il soddi-sfacimento di un suo interesse e non solo per il ripristino della astratta legalità. Il codice del processo amministrativo si pre-occupa, dunque, della sostanza e non solo della forma e costruisce la griglia delle azioni che si possono esperire davanti a Tar e Consiglio di stato.

Annullamento di un atto. L’azione classica che si celebra davanti al giudice amministrativo è l’azione di annullamen-to di un atto o provvedimento ammini-strativo. In questo caso bisogna impugna-re gli atti entro sessanta giorni. Secondo la tradizionale tripartizione sono tre i vizi che possono portare all’annullamento dell’atto della pubblica amministrazione: violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere.

Condanna della pubblica ammini-strazione. Il codice disciplina l’azione di condanna della pubblica amministrazio-ne a seguito dell’annullamento.

Per la piena tutela del privato può esse-re che non sia suffi ciente l’annullamento dell’atto. L’obiettivo principale è garantire al privato una tutela in forma specifi ca (ottenere, per esempio, l’atto di assenso da parte della pubblica amministrazio-ne); in via residuale il codice prevede una condanna atipica, consistente nella adozione di ogni altra misura idonea a

tutelare la posizione giuridica soggettiva del privato.

Risarcimento del danno. Tra le pos-sibili condanne c’è la condanna a risarcire i danni e in particolare i danni di natu-ra patrimoniale da illegittimo esercizio dell’azione amministrativa e, nei casi di giurisdizione esclusiva (casi in cui il Tar giudica anche dei diritti soggettivi e non solo degli interessi legittimi), anche per i danni da lesione di diritti soggettivi.

Il codice prende posizione sulla contro-versia relativa alla necessità di impugna-re l’atto per poter chiedere il risarcimento. In merito la pensavano diversamente la cassazione, da un lato, e i giudici ammi-nistrativi dall’altra. La suprema corte esclude la pregiudiziale dell’azione di annullamento, Tar e Consiglio di stato in prevalenza ritengono necessaria l’azione demolitoria dell’atto illegittimo causa del danno. La soluzione del codice è la seguente.

Il codice prevede che l’azione di risar-cimento per lesione di interessi legittimi deve essere proposta entro il termine di decadenza di centoventi giorni decorren-te dal giorno in cui il fatto si è verifi cato ovvero dalla conoscenza del provvedi-mento se il danno deriva direttamente da questo.

Nel caso in cui sia stata proposta azione di annullamento la domanda risarcitoria può essere formulata nel corso del giudi-zio o, comunque, sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza.

Il termine è maggiore di quello previsto per impugnare gli atti (sessanta giorni) ma è comunque minore del termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno come previsto nel codice civile (cinque anni).

Nel determinare il risarcimento, però,

il giudice esclude i danni che si sarebbero potuti evitare usando l’ordinaria diligen-za, anche attraverso l’impugnazione, nel termine di decadenza, degli atti lesivi illegittimi. In sostanza se si agisce solo per il risarcimento del danno in via auto-noma rispetto all’azione di annullamento dell’atto ci si potrà vedere decurtato l’im-porto del risarcimento.

Questo signifi ca che è sempre meglio agire contemporaneamente sia per l’an-nullamento dell’atto sia per la richiesta di risarcimento. Se non lo si fa le pubbliche amministrazioni, infatti, eccepiranno che non possano essere chiesti i danni per il periodo che intercorre tra la data dell’atto e la data della domanda di risarcimento. Inoltre il privato non potrà speculare su eventuali carenze dell’amministrazione che avrebbe potuto segnalare tempesti-vamente, magari prima della emanazione del provvedimento (per esempio usando il contraddittorio ex art. 10-bis legge 241/90). Non è poi detto che il privato debba accontentarsi del risarcimento monetario: il codice prevede che se è pos-sibile la reintegrazione e se non è eccessi-vamente onerosa per l’amministrazione) il privato può chiedere il risarcimento del danno in forma specifi ca.

Una disciplina ad hoc riguarda il risar-cimento del danno nel caso in cui l’ammi-nistrazione non ha rispettato il termine massimo di conclusione del procedimento: fi ntanto che perdura l’inadempimento, spiega la relazione di accompagnamen-to, non può decorrere alcun termine per l’esercizio dell’azione risarcitoria, in quan-to l’inosservanza del termine di conclusio-ne del procedimento costituisce un illecito di carattere perma-nente, in relazione al quale non vi è alcuna ragione di certezza

delle posizioni giuridiche che giustifi chi il consolidamento di una (illecita) situa-zione di inerzia.

Il termine di decadenza, quindi, inizia a decorrere solo al momento in cui tale situazione di inadempimento viene meno. Fino a quando permane l’inadempimento, si è quindi stabilito di non assoggettare l’azione neanche al termine di prescri-zione (viene conseguentemente abroga-to l’articolo 2 bis della legge n. 241 del 1990).

Vincere il silenzio dell’ente pubbli-co. Il codice conferma l’autonoma azione contro il silenzio della p.a., che ha ad og-getto l’accertamento dell’obbligo dell’am-ministrazione di provvedere.

L’azione è diretta a fare dichiarare l’obbligo dell’amministrazione di provve-dere. IL ricorso si può presentare, anche senza diffi da, dopo il decorso del termine di conclusione del procedimento, entro il termine di un anno.

Il giudice può pronunciarsi sulla fonda-tezza della pretesa del privato solo quan-do si tratta di attività vincolata o quando risulta che non residuano ulteriori margi-ni di esercizio della discrezionalità e non sono necessari adempimenti istruttori che debbano essere compiuti dall’ammini-strazione. Insomma in questi ultimi casi il giudice amministrativo non si limita a condannare l’amministrazione ad adem-piere, ma decide anche sulla spettanza del diritto o interesse vantato dal privato e di fatto condannando l’amministrazione a provvedere nei termini prospettati dalla sentenza di accoglimento.

Il codice comunque fa salva la riproponibilità dell’istanza di avvio del procedimento se ne ricor-rono i presupposti.

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Dal risarcimento all’annullamento: gli schemi processuali si moltiplicano

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5Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiuP R I M O P I A N O

Il processo amministrativo cessa di essere un processo a tavolino, in cui si valutano solo le carte. Il magistrato

deve entrare nel «fatto» e com-prenderne tutte le sfaccettature. Non a caso uno dei pilastri del co-dice è la disciplina analitica delle prove e dell’attività istruttoria. Vediamo in che termini.

Una attenzione particolare è dedicata alle attività di verifi ca-zione e della consulenza tecnica d’uffi cio: si tratta di strumenti dell’istruttoria con cui si appro-fondiscono temi tecnici, chia-mando una amministrazione o un perito a illustrare le varie situazioni. Nell’impianto del co-dice le verifi cazioni e le consu-lenze tecniche d’uffi cio possono essere ordinate solo dal collegio e necessariamente demandate ad ausiliari ovvero a organi o enti estranei al giudizio.

Altro istituto importante è pro-va testimoniale in forma scritta, che è di nuova introduzione.

Ogni altra attività istruttoria può essere svolta, anche prima dell’udienza, dal presidente o da un magistrato delegato (insom-ma un giudice istruttore) mentre, in sede di esame dell’eventuale domanda cautelare, il Tar o il Consiglio di stato in composi-zione collegiale può disporre gli opportuni incombenti istruttori. In ogni caso le parti del processo devono dedicare alle prove una attenzione maggiore a quella cui sono abituati ora. Il codice, at-tenuando il cosiddetto principio dispositivo, stabilisce che spetta alle parti (privato e pubblica am-ministrazione) l’onere di fornire gli elementi di prova che siano nella loro disponibilità riguar-danti i fatti posti a fondamento delle domande e delle eccezioni. Inoltre, salvi i casi previsti dalla legge, il giudice deve porre a fon-damento della decisione le prove proposte dalle parti nonché i fatti non specifi catamente contestati dalle parti costituite.

Peraltro il giudice amministra-tivo può disporre, anche d’uffi cio, l’acquisizione di informazioni e documenti utili ai fi ni del deci-dere che siano nella disponibilità della pubblica amministrazione.

Ma una regola importante è che la sentenza può essere mo-tivata con i fatti non contestati dalle parti. E quindi anche dalle amministrazioni, i cui atti sono impugnati con ricorsi al Tar e al Consiglio di stato. Non costituirsi in giudizio e non contestare i fatti ricostruito dal ricorrente potreb-be, dunque, costare caro.

Questo signifi ca che le pubbli-che amministrazioni, se non si costituiscono in giudizio, possono rischiare che le sentenze siano assunte solo sulla base delle di-chiarazioni e delle prove portate dal ricorrente. Significa anche che, costituendosi in giudizio, le p.a. devono contestare tutti i fatti descritti dal privati, perché altri-menti si ritengono provati.

In sostanza non costituirsi in giudizio, circostanza che avviene spesso soprattutto per ragioni di carattere fi nanziario, potrà avere l’effetto di lasciare al giudice, qua-le metro di giudizio, la sola versio-ne dei fatti del ricorrente (purché supportata da prove). Tra l’altro, se occorre fare attenzione ai pro-blemi di bilancio per sostenere le spese di giudizio, bisogna fare

attenzione anche a difendere in maniera incondizionata i propri atti amministrativi. Non è infre-quente, infatti, ancora oggi che

un ente pubblico, magari in una situazione normativa non chiara, preferisca aspettare la sentenza negativa del Tar, piuttosto che an-

nullare gli atti in autotutela. In sostanza, a fronte di casi dubbi, si sceglie di attendere e di dare esecuzione ad una sentenza del

Tar piuttosto che assumersi re-sponsabilità.

Questa scelta ha un senso com-piuto se la soccombenza al Tar non porta conseguenze negative. Con il codice del processo am-ministrativo una scelta di que-sto andrà, invece, attentamente soppesata anche in relazione alla disciplina delle spese di giu-dizio. Il codice, infatti, richiama integralmente la disciplina del codice di procedura civile. Non solo. Il codice prevede anche che il giudice, nel pronunciare sulle spese, può condannare, anche d’ufficio, la parte soccombente al pagamento in favore dell’altra parte di una somma di denaro equitativamente determinata, quando la decisione è fondata su ragioni manifeste o orientamen-ti giurisprudenziali consolidati. Insomma anche un comune che resiste in giudizio deve pensarci bene, perché c’è il rischio di paga-re spese e danni da lite temeraria. Ovviamente l’alternativa c’è ed è proprio l’autotutela, che la via di uscita per evitare conseguenze peggiori.

Le corsie preferenziali. Il codice conferma la corsia prefe-renziale per gli appalti e assorbe le regole processuali, oggi conte-nute nel codice dei contratti (dlgs 163/2006, a seguito della novella apportata con il dlgs 53/2010 di recepimento della direttiva ri-corsi).

Il codice ripete una serie di di-sposizioni, appunto, già inserite nel decreto legislativo 53/2010: questo vale per i termini e moda-lità del rito abbreviato (dimezzati a 30 giorni), la dichiarazione di ineffi cacia del contratto e le san-zioni pecuniarie nel caso di gravi violazioni da parte della stazione appaltante (nel caso in cui riman-ga in piedi il contratto stipulato sulla base di un atto di aggiudica-zione defi nitiva illegittima).

Il codice conferma l’immediata fi ssazione d’uffi cio dell’udienza di merito, da celebrare con priorità assoluta. Inoltre per il giudizio di primo grado si mantiene l’obbligo di pubblicazione immediata del dispositivo dopo la decisione della causa, in ragione dell’eventualità che la defi nizione della controver-sia intervenga allorché è ancora in corso il regime di stand-still (termine dilatorio di 35 giorni in cui non si può stipulare il contrat-to d’appalto).

Altri casi di giudizi con termini abbreviati vanno richiamati i riti relativi all’accesso ai documenti amministrativi e quelli contro l’inerzia della pubblica ammini-strazione. Per i ricorsi in mate-ria di accesso continua a valere la regola per cui gli enti possono difendersi con un proprio dirigen-te, senza ricorrere a un avvocato. Quanto al rito avverso il silenzio inadempimento della pubblica amministrazione prevede che il cittadino possa anche proporre contemporaneamente il ricorso contro il silenzio e la richiesta di risarcimento danni: il giudice de-fi nirà con il rito camerale l’azio-ne avverso il silenzio e fisserà l’udienza pubblica per la tratta-zione della domanda risarcitoria. L’ente locale rischia di trovarsi più velocemente di fronte a una sentenza che condanna la sua inerzia.

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Prove a carico di privati e p.a.

attenzione anche a difendere in un ente pubblico magari in una nullare gli atti in autotutela In

In casi di urgenza il privato chiede al giudice amministrativo un provvedimento cautelare: per esempio la sospensiva dell’atto impugnato oppure la ammissione con riserva a un concor-so, ecc. La novità più importante portata dal codice è la programmata e strutturale provvi-sorietà del provvedimento cautelare. Il codice del processo amministrativo prevede, infatti, l’obbligo di fi ssazione dell’udienza di merito con la decisione che accoglie la richiesta di provve-dimento d’urgenza. Oggi molto spesso vince-re la sospensiva signifi cava vincere il ricorso, proprio perché dopo l’udienza della sospensiva non viene fi ssata in tempi rapidi l’udienza per la discussione del merito del ricorso e quindi la situazione si consolida così come da ordinanza cautelare. Ma questa non è l’unica novità.Una modifi ca riguarda gli avvocati, che devono presentare una istanza di fi ssazione dell’udienza per la discussione del merito (nuova condizio-ne di procedibilità dell’azione cautelare), salvo che per i casi di fi ssazione d’uffi cio dell’udienza di merito. Sulla domanda cautelare, il Tar si deve pronunciare alla prima camera di consiglio utile, dopo che siano decorsi venti giorni dal perfezionamento dell’ultima sua notifi cazione ai soggetti intimati, e trascorsi dieci giorni dal suo deposito presso la segreteria del giudice. La calendarizzazione dei termini ha lo scopo di dare, soprattutto alle amministrazioni, un adeguato termine a difesa: allo stato attuale se il deposito del ricorso precede anche solo di pochi giorni la prima udienza in camera di consiglio, le amministrazioni hanno un termine ristretto per organizzare le difese. Il codice, poi, non prevede una specifi ca comunicazione della data di trattazione dell’istanza cautelare alle parti costituite: vengono a sapere della data della camera di consiglio al momento della loro costituzione in giudizio, mediante verifi ca pres-

so la segreteria del giudice amministrativo delle date di deposito dell’istanza cautelare e della sua notifi cazione alle altre parti, e confron-tando tali date con il calendario delle udienze dell’uffi cio giudiziario. Inoltre il codice introduce in termine, fi no a due giorni liberi prima della camera di consiglio, per il deposito di memorie e documenti; successi-vamente, è ancora ammessa fi no all’udienza la costituzione in giudizio delle parti, ma in tal caso le parti devono svolgere le proprie difese in forma orale, e solo per gravi ed eccezionali ragioni possono essere autorizzate al deposito di documenti, ma non di scritti difensivi. È stata prevista in via generale la possibilità che il giu-dice, in sede di esame della domanda cautelare, provveda a fi ssare la trattazione di merito del ricorso. In ogni caso, l’ordinanza che concede misure cautelari deve contenere la fi ssazione della data di discussione del merito. La relazione spiega che con questa previsione si vogliono evitare casi di misure cautelari indefi nitamen-te effi caci. Inoltre con l’ordinanza che decide sulla domanda il giudice provvede sulle spese della fase cautelare. La pronuncia sulle spese conserva effi cacia anche dopo la sentenza che defi nisce il giudizio, salvo diversa statuizio-ne espressa nella sentenza. Insomma bisogna ponderare bene la proposizione della domanda di sospensione degli atti impugnati o altra do-manda cautelare: non si potranno più formulare istanze poco motivate, perché si rischia la con-danna alle spese. Il codice chiarisce, infi ne, che il giudice può concedere misure cautelari solo se ritiene sussistente la propria competenza, altrimenti dovendo richiedere d’uffi cio il regolamento di competenza.

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Se c’è fretta cambia il giudizio cautelare

RITI SPECIALI CONFERMATI

RITI SPECIALI ABROGATI

Rito in materia di accesso ai documenti amministrativi

Ricorsi avverso il silenzio inadempimento della pubblica amministrazione

decreto ingiuntivo

Ricorso abbreviato in determinate materie (articolo 23-bis legge Tar)

Rito previsto in materia di pubblici appalti (dlgs 53/2010)

Rito relativo alle operazioni elettorali per le elezioni di Regioni, Province e Comuni e per l’elezione dei membri spettanti all’Italia nel Parlamento europeo

Rito avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio per le elezioni di Camera e Senato, esteso anche agli atti del procedimento elettorale preparatorio per le elezioni dei membri spettanti all’Italia nel Parlamento europeo

Rito avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio per le elezioni di Regioni, Province e Comuni

Ricorso preventivo al Consiglio di Stato

Ricorso contro il provvedimento di diniego dell’iscrizione o di cancellazione dai registri generali delle organizzazioni di volontariato

Ricorso relativo ai provvedimenti di trasferimento o destinazione di ufi cio di magistrati ordinari a sedi disagiate

Ricorso contro provvedimenti di rii uto di iscrizione e di cancellazione dai registri delle associazioni di promozione sociale

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6 Lunedì 28 Giugno 2010 P R I M O P I A N O

Pagine a curaDI MARCELLO POLLIO

La moratoria bancaria con-tinua a fare bene a impre-se e banche. Il dato emerge dal successo dell’iniziativa

e dall’impegno che gli istituti di credito hanno messo nell’appli-care la sospensione dei finan-ziamenti. Tanto che il 15 giugno scorso l’Abi ha comunicato di

avere approvato la proroga, sino al 31 gennaio 2011, dell’Avviso comune del 3 agosto 2009, con il quale la stessa Abi, le associazio-ni imprenditoriali e il ministero dell’economia avevano sottoscrit-to l’intesa per la sospensione del-le quote capitali dei mutui, dei leasing e dei fi nanziamenti a bre-ve termine concessi alle piccole e medie imprese.

Il prossimo 30 giugno sareb-be scaduta l’opportunità per le imprese in diffi coltà di chiedere la moratoria dei pagamenti, co-sicché coloro che oggi iniziano ad avere maggiori diffi coltà non avrebbero potuto usufruire di uno strumento semplice, semi-automatico e che soprattutto piace alle banche perché usu-fruibile anche dalle imprese che

scricchiolano.Ottenere nuova fi nanza, si

sa, è quasi impossibile e i dati economici indicano che in au-tunno molte imprese chiude-ranno i battenti a causa della illiquidità che le colpisce.

Il problema si riverbera, così, sui conti delle banche che te-mono di dovere accelerare la emersione di perdite. Secondo alcune stime, pare che gli isti-tuti di credito italiani dovran-no contabilizzare perdite su crediti per 59 miliardi di euro tra il 2009 e il 2011, cioè il 3,8% degli impieghi alla clientela a fi ne 2008. Si tratta di dati as-solutamente allarmanti che fanno schizzare le sofferenze ai massimi storici e portare i bilanci delle imprese bancarie in perdita e non certamente in utile, con l’effetto di fare scen-dere anche le quotazioni dei titoli bancari. Il 2010, dicono gli esperti, sarà un anno anco-ra molto diffi cile e in media il sistema bancario italiano vivrà un peggioramento.

Per fronteggiare tale nega-tivo andamento si deve fare spesso ricorso alle politiche del credito e di bilancio. Gli istituti fi nanziari per potere evitare la contabilizzazione di perdite su crediti hanno due modi: il pri-mo aiutare le imprese illiqui-de a riprendersi, ma erogare nuovo credito è assai diffi cile perché la crisi di illiquidi-tà permea anche il sistema bancario; il secondo allargare le strette di valutazione dei clienti in diffi coltà, conceden-do una maggiore elasticità nel rimborso dei debiti.

Ecco che la moratoria è uno strumento eccellente che agi-sce su entrambi i fronti. Da una parte crea liquidità in capo all’impresa per il minore rimborso della quota capitale e dall’altra permette di conside-rare «in bonis» o non passare una posizione incagliata a sof-ferenza se questa è stata proro-gata attraverso uno strumento concordato e previsto dall’inte-sa raggiunta anche con il mini-stero dell’economia.

Ma l’Abi è lungimirante e lo spostamento della morato-ria ecco che è stato consesso non già sino a fi ne anno 2010, come si poteva presumere (l’ac-

Il modello per richiedere la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese con proroga a tutto il 31.1.2010

(Avviso comune del 3/8/2009 e comunicato 15/6/2010)

La scrivente Impresa [denominazione sociale], [codice i scale/partita Iva], [indirizzo sede], telefono], [fax], [e-mail] nella persona di [legale rappresentante]

• presa visione dell’Avviso comune del 3 agosto 2009 e della proroga approvata dall’Abi il 15 giugno 2010; • intestataria dei i nanziamenti di seguito indicati, per i quali CHIEDE di usufruire dei benei ci previsti nel citato Avviso:

– mutuo ipotecario/chirografario n° [......], di originari euro [......] stipulato in data [......], debito residuo di euro [......] alla data del [......], scadenza ultima [......]

– leasing (immobiliare/mobiliare) n°[......], di originari euro [......] stipulato in data [...], debito residuo di euro [......] alla data del [......], scadenza ultima [......]

– linea di credito per anticipazioni su crediti di euro [......] con scadenza [......].

DICHIARA • di essere un’impresa con un numero di dipendenti a tempo indeterminato o determinato non superiore a 250 unità e un fatturato

annuo minore di 50 milioni di euro (oppure un totale attivo di bilancio i no a 43 milioni di euro); • di ritenere di avere adeguate prospettive economiche e di continuità aziendale, nonostante le difi coltà i nanziarie temporanee

dovute all’attuale congiuntura negativa; • [per i mutui e leasing] di non avere rate scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni; • [per le operazioni di anticipazione] che i crediti oggetto di anticipazione per la quale si chiede l’allungamento della scadenza sono

certi ed esigibili;• di non usufruire, sulle posizioni per le quali si chiedono i benei ci dell’Avviso comune, di agevolazioni pubbliche, nella forma del

contributo in conto interessi o in conto capitale; • di non avere alla data odierna procedure esecutive in corso. CHIEDE di usufruire dei benei ci previsti dal citato Avviso comune 3 agosto 2009 così come prorogato con il comunicato 15 giugno 2010;

PRENDE ATTO che, in base alla tempistica prevista dal Punto 6 dell’Avviso comune, cioè di norma 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda:

• la richiesta si intende accolta dalla Banca/Intermediario i nanziario - salvo esplicito e motivato rii uto - secondo quanto espressa-mente previsto dal Punto 6 bullet 3 dell’Avviso comune, nel caso in cui l’impresa è ancora classii cata «in bonis» e non presenta ritardi di pagamento al momento della presentazione della domanda;

• negli altri casi di domande ammissibili ai sensi del Punto 3, la Banca/l’Intermediario i nanziario valuterà la richiesta secondo il principio di sana e prudente gestione e nel rispetto delle proprie procedure.

Che tale domanda sarà presa in considerazione dalla Banca/Intermediario i nanziario se la stessa ha aderito all’Avviso comune. Allegati [Eventuali]. [luogo] , li [data]

In fede. [nome e i rma del richiedente]

La Banca/l’Intermediario i nanziario si riserva di verii care che l’Impresa rispetta le condizioni di ammissibilità previste dall’Avviso comune e, in particolare, che:

• alla data del 30 settembre 2008 aveva con la Banca/l’Intermediario i nanziario esclusivamente posizioni «in bonis», cioè non presen-tava posizioni dalla stessa classii cate come «scadute/sconi nanti» da oltre 180 giorni, «incaglio», «ristrutturate», «in sofferenza»;

• alla data odierna ha solo posizioni ancora classii cate «in bonis» e non ha ritardati pagamenti; [oppure] alla data odierna non ha nei confronti della Banca/dell’Intermediario i nanziario posizioni debitorie classii cate come «ristrutturate» o «in sofferenza».

I risultati della verii ca sono comunicati tempestivamente all’impresa.

[luogo], li [data] La Banca/L’Intermediario i nanziario

Gli effetti della proroga dell'avviso comune: benei ci per

Moratoria, un per banche e

Per accedere alla moratoria bancaria l’impresa deve ri-chiede la verifi ca degli elementi soggettivi e oggettivi, presentando alla propria banca apposita istanza (si veda il fac-simile sotto riportato), sino al 31 gennaio 2011. Ov-viamente, la propria banca deve rientrare tra i 584 istituti aderenti all’Accordo (si veda l’elenco pubblicato sul sito Abi). Nella domanda deve essere dichiarata la sussistenza di alcuni presupposti, come le adeguate prospettive eco-nomiche e di continuità aziendale, nonostante le diffi coltà fi nanziarie temporanee, il non avere alla data della doman-da procedure esecutive in corso.

Un fac-simile della domanda

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7Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiuP R I M O P I A N O

cordo scadeva il 30 giugno 2010 quindi sei mesi sarebbero stati sensati). Bensì, la proroga è sta-ta data sino al 31 gennaio 2011. Un termine che getta «il cuore oltre l’ostacolo», ma anche le sof-ferenze bancaria oltre il 2010, potendo già pensare alle perdite del 2011.

I dati della moratoria. Sino al 31 gennaio 2011 tutte le pmi che non hanno ancora fatto ricor-so alla procedura di sospensione dei pagamenti delle quote capita-li di mutui e leasing che avevano in essere alla data della sottoscri-zione dell’Accordo (ovvero il 3 agosto 2009), potranno chiedere di ottenere la moratoria per 12 o 6 mesi a seconda del fi nanzia-mento per cui si chiede l’agevola-zione (si veda altro articolo in pa-gina). Secondo gli ultimi dati del monitoraggio eseguito da Abi, al 30 aprile 2010 erano giunte 184 mila domande, cioè 13 mila in più rispetto a fi ne marzo (si veda altro servizio a pagina 8, ndr). Per questo motivo, il presidente uscente di Abi, Corrado Faissola, ha enfatizzato la scelta defi nendo lo strumento come effi cace e «che

ha permesso di far fronte da un momento particolarmente dif-fi cile». Stando all’Osservatorio permanente sui rapporti banche imprese, l’aumento mensile da marzo ad aprile è stato pari a 3 miliardi di fi nanziamenti in ter-mini di valore assoluto. La pro-roga dello strumento, dunque, fa ipotizzare che sino al gennaio 2011 potranno trovarsi nell’esi-genza di presentare domanda di sospensione almeno altre 80/90 mila imprese per un controvalore di fi nanziamenti che rischiereb-bero di soffrire della illiquidità delle stesse aziende pari a circa 3,5 miliardi di euro. Se all’alba dell’introduzione dell’Avviso co-mune le imprese avevano avuto timore di essere valutate nega-tivamente, oggi si può ritenere che accedere alla moratoria è un «male comune», che non genera cattiva reputazione sulle impre-se sane, ma che necessitano di alleggerire gli esborsi fi nanziari in vista del prossimo autunno freddo, nel quale si vedranno ul-teriormente allungarsi i tempi di pagamento e la chiusura dei clienti meno virtuosi.

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All’annuncio della sottoscrizione dell’Avviso comune Abi, im-prese e Mineconomia, erano 280 mila le imprese che potevano utilizzare la moratoria. Il numero si è ridotto nettamente a causa della crisi economica che ha tagliato fuori le imprese che sono state poste in liquidazione o sono entrate in procedura concorsuale, nonché tutte quelle che da settembre 2009 a oggi hanno peggiorato la loro posizione creditizia e si trovano non più «in bonis», ma con una esposizione che è classifi cata a sofferenza o ristrutturata.Sono ancora oltre 100 mila quelle che potranno accedere allo strumento della sospensione dei debiti bancari: 100 mila pic-cole e medie imprese (Pmi), individuali o collettive, potranno benefi ciare dell’Accordo e rientrano nella defi nizione comu-nitaria, che impiegano cioè meno di 250 dipendenti e hanno un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro annuo, oppure un totale di bilancio inferiore a 43 milioni di euro. Le pmi interessate, ovviamente devono avere in essere alla data di presentazione della domanda un mutuo a medio e lungo termine (ovvero di durata originaria superiore a 18 mesi) o un leasing immobiliare o mobiliare stipulati prima del 3 agosto 2009, o anche un fi nanziamento a breve termine (anticipazione o sconto fatture, sono esclusi i fi nanziamenti all’export o che non siano suffi cientemente certi i crediti fi nanziati). I pre-supposti dimensionali devono sussistere in capo alla singola impresa richiedente, a nulla rilevando che la pmi che vuole presentare la domanda sia parte di un gruppo di imprese e che i conti consolidati delle imprese appartenenti al gruppo superino i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria. Gli ele-menti patrimoniali devono essere rilevati esaminando il solo bilancio dell’impresa benefi ciari e così pure gli addetti medi nell’anno sono solo quelli occupati dalla singola impresa. Con le ultime istruzioni dettate da Abi con le circolari 14 gennaio 2010 e 12 febbraio 2010, reperibili sul sito dell’Associazione bancaria (www.abi.it), possono accedere alla sospensione dei fi nanziamenti anche buona parte di quelle imprese che erano state inizialmente escluse in quanto i fi nanziamenti ricevuti oggetto di agevolazioni statali. Occorre, tuttavia, verifi care che l’ente che eroga le agevolazioni statali abbia aderito alla sospensione dei pagamenti prevista dall’Accordo Abi.

Candidate in 100 mila pmi

Avvalersi dell’avviso comune, permette la possibilità di ottenere: 1) la sospensione delle rate di mutuo per 12 mesi; 2) la so-spensione delle rate di leasing immobiliari per 12 mesi; 3) la sospensione delle rate dei leasing strumentali per 6 mesi; 4) l’allun-gamento delle formule di auto liquidante (fi nanziamenti a breve) fi no a 270 giorni.Mentre, per i mutui e i leasing occorre che il fi nanziamento sia stato erogato prima della sottoscrizione dell’avviso comune, ovvero il 3 agosto 2009, per i fi nanziamenti a breve l’allungamento dei termini sino a 270 giorni può essere richiesto sempre e in relazione a ogni posizione di auto liquidante.Se, cioè, da qui al 31 gennaio 2011 le im-prese che presentano un portafoglio allo sconto o anticipato si troveranno ad avere l’esigenza di prorogare il finanziamento perché, magari, i clienti anticipati non pa-gheranno nei termini previsti, allora l’im-presa ha la possibilità di evitare di risulta-re con un portafoglio scaduto e impagato, in quanto sospeso sino al massimo a 270 giorni. Il termine di 270 giorni, cioè, è da considerarsi dalla data di presentazione del portafoglio anticipato e non già come termine aggiuntivo dalla data di richiesta della moratoria.• La continuità aziendale e la crisi fi nan-ziaria. È diffi cile pensare che un’impresa, oggi, non sia in diffi coltà fi nanziaria. Quelle che non lo sono, infatti, si contano sulle dita delle mani. Per ottenere la moratoria bancaria, però, la diffi coltà fi nanziaria deve essere temporanea e dunque superabile,

cioè l’impresa deve trovarsi in una fase di declino o crisi reversibile. Non sono age-volabili le imprese con crisi più profonde, che facilmente si trovano con segnalazioni alla centrale rischi in «ristrutturazione» o peggio a «sofferenza». I crediti in ristrut-turazione sono quelle posizioni che hanno subito un riscadenziamento, una riduzio-ne del debito o degli interessi e che danno luogo a una perdita per la banca. I credi-ti a sofferenza, invece, sono quei crediti oramai scaduti o per cassa per i quali la banca prevede il rischio di insolvenza e la irrecuperabilità. I soggetti che presentano tali anomalie, ovviamente non potranno ottenere la moratoria per la rischiosità ad essi connessa.La continuità aziendale, invece, dovrà esse-re dimostrata da elementi che riguardano la possibilità per l’impresa di proseguire la propria attività, con evidenza di alcuni indi-ci di bilancio e soprattutto con il permanere del credito da parte della banca e dei forni-tori (dunque è la stessa banca che attesta la continuità aziendale). Nessuna impresa che sia stata posta in liquidazione può, invece, ottenere la moratoria e neppure i soggetti che presentino perdite di capitale che pos-sano comportare l’assunzione di delibere di anticipato scioglimento.È, così, ovvio, che essendo in periodo di chiusura bilanci, le banche per concede-re la moratoria chiederanno di ottenere ed esaminare preliminarmente i bilanci al 31/12/2009, che sino a oggi non sono stati ancora presentati.

L’accento va sulla continuità aziendale

Se ad aprile erano 184 mila le imprese che hanno chiesto di accedere alla moratoria ban-caria, il benefi cio è evidente. La sospensione dei debiti crea, infatti, per le imprese una disponibilità di risorse fi nanziarie genera-ta dal minore esborso per la quota capitale inclusa nelle rate di mutuo o di leasing per cui si chiede la moratoria. Chiedere la mo-ratoria, se l’impresa sa di andare incontro a un periodo di illiquidità o scarsa liquidità è dato anche dal fatto che riducendosi il debito a scadere verso la banca, si evita di risultare «cattivi pagatori», con la conseguenza di in-quinare anche il rating e l’andamentale del rapporto impresa-banca. Dal punto di vista fi nanziario, su ogni milione di debito ottenu-to dall’impresa per un mutuo di dieci anni (a un tasso ipotetico del 6%), il debitore potrà autofi nanziarsi evitando di pagare circa 80 mila euro. Se, per esempio, un’impresa aveva contratto nel 2009 un mutuo con una rata

di circa 11 mila euro mensili, attraverso la moratoria dovrà continuare a versare gli in-teressi sul debito per circa 4.500 euro al mese (mediamente) e risparmiare circa 6.500 euro al mese. Al termine del periodo di moratoria riprenderà a pagare la rata di 11 mila euro e il debito per capitale non pagato verrà spal-mato per altri 12 mesi al termine del piano di ammortamento ordinario, così allungando il mutuo di fatto da 10 anni a 11 anni.• La moratoria dei leasing. La moratoria ri-guarda non solo i mutui per acquisto di im-mobili e mobili, ma anche i leasing, ma solo quelli finanziari, ovvero quelli che hanno l’opzione di riscatto del bene al termine del contratto. Le pmi, dunque, possono ottenere sino al 31 gennaio 2011 un’importante ridu-zione delle uscite fi nanziarie dei prossimi 12 mesi, se trattasi di leasing immobiliari, e di sei mesi, se trattasi di leasing mobiliari o nautici.

Il rapporto con la banca non si inquina

La classifi cazione delle esposizioni bancarierilevanti per la moratoria

La centrale rischi è una banca dati alimentata dagli istituti i nanziari e gestita da Bankitalia, che da le informazioni sullo stato dell’afi dabilità delle imprese. Sono esposti tutti i crediti del sistema bancario verso le imprese, classii cati secondo natura e posizione. I crediti non regolarmente pagati possono essere pregiudizievoli per ottenere la moratoria.

POSIZIONI NON RILEVANTI ma sottoposte a valutazione della banca creditrice se il mancato pagamento non superiore a 180 giorni.

Inadempimenti persistenti: crediti scaduti o sconfi nati in via continuativa da oltre 90/180 giorni (l’impresa è classifi cabile ancora con rapporti «in bonis»).

POSIZIONI RILEVANTI ma sottoposte comunque a valutazione della banca creditrice se il man-cato pagamento non superiore a 180 giorni, ma esame particolarmente complesso (l’impresa non è più «in bonis» ma non è ancora totalmente «pericolosa», ma non è ancora mancante la continuità aziendale).

Incaglio: clienti in temporanea situazione di obiettiva difi coltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo.

POSIZIONI RILEVANTI pregiudizievoli che non permettono di ottenere la moratoria (l’impresa non è più «in bonis» e si presume essere «pericolosa» per il recupero del credito, essendo mancante la continuità aziendale).

Ristrutturati: rapporti modii cati/accesi nell’ambito di una ristrutturazione (riscadenziamento termini, riduzione debito/interessi) che danno luogo a una perdita per la banca.

Sofferenza: esposizioni per cassa verso soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente, o in situazioni equiparabili.

liquidità e rimborso dei debiti

toccasana imprese

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8 Lunedì 28 Giugno 2010 P R I M O P I A N O

DI MARI PADA

Altri sette mesi per chie-dere la sospensione della rata del mutuo o del lea-sing da parte delle pmi.

Via libera alla proroga alle im-prese che non sono ancora ricorse alla procedura prevista dall’Av-viso comune, il patto sottoscritto tra ministero dell’economia e del-le fi nanze, l’Associazione banca-ria italiana (all’iniziativa hanno aderito 584 banche, oltre il 98% degli sportelli) e le rappresentan-ze delle aziende, il 3 agosto 2009. Ma intanto gli istituti di credito si sono attivati per rispondere alla richiesta di liquidità delle pmi con proposte collaterali.

La proroga. L’accordo pre-vede la possibilità di sospendere temporaneamente il pagamento della quota capitale delle rate o dei canoni relativi a operazioni di mutuo o di leasing e l’allun-gamento a nove mesi delle anti-cipazioni bancarie su crediti. A detta delle banche, ai 10 miliardi di euro già sospesi, probabilmente se ne aggiungeranno molti meno in questa seconda parte dell’anno. Le associazioni di categoria (Con-fartigianato, Confi ndustria, Con-fcommercio, Confapi, Confcoope-rative) plaudono l’iniziativa anche se sperano che il trend cominci a rallentare. Perché vorrebbe dire che l’economia è ripartita e le im-prese sono tornate a camminare con le proprie gambe. Secondo gli ultimi dati al 30 aprile 2010 era-no giunte 184 mila domande, +8% rispetto al mese precedente (era-no 171 mila a fi ne marzo). Solo il 2,5% delle istanze non è stato accolto. Ma le sofferenze pesano e volano a quota 64 miliardi.

Banche alla prova del sal-vagente. Check-up finanziari, soluzioni ad hoc, rinegoziazione del debito: le banche oltre la mo-ratoria. Sì, perché la sfi da non è soltanto non far affogare le im-prese durante la crisi, ma cercare di traghettarle fuori. E quindi le proposte degli istituti di credito si fanno sempre più articolate. Nel 2009 e nei primi mesi del 2010, Intesa Sanpaolo attraverso patti con tutte le principali confedera-zioni «si è impegnata nel comples-so con un plafond di 13 miliardi di euro» ha spiegato Pierluigi Monceri, responsabile Small Bu-siness nella direzione marketing privati. E anche i professionisti in crisi di liquidità dovuta a calo dei fatturati, pagamenti costante-mente in ritardo (sia nel privato che nel pubblico) e crescita degli insoluti, hanno avuto la loro so-spensione. L’accordo rinnovato quest’anno tra Intesa Sanpaolo e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabi-li ha permesso di usufruire della moratoria ai professionisti clienti della banca, in regola con i paga-menti e con adeguate prospettive economiche. Sempre sul fronte degli ordini, la collaborazione tra Bnl e l’Odcec di Roma per supera-re le problematiche relative alla «certifi cazione dei bilanci» delle pmi. Si individua un documento contabile infra-annuale, diverso dal bilancio d’esercizio, che deve essere poi sottoscritto dall’orga-no preposto al controllo contabile

della società richiedente il fi nan-ziamento o da un professionista. Il documento rappresenta l’anda-mento economico della società e contiene eventuali informazioni rilevanti sugli assetti patrimonia-li, consentendo quindi all’azienda di accedere al fi nanziamento. Poi la partnership tra Bnl e Confi di Salerno (plafond di 10 milioni di euro per le circa 10 mila piccole e medie imprese operanti sul terri-torio) e l’accordo con Sace, che ha messo a disposizione 200 milioni di euro per supportare le imprese italiane che investono all’estero.

UniCredit Group, dal canto suo, a partire da settembre 2009, ha messo in campo una iniziativa speciale denominata «SosImpresa Italia» per le piccole imprese sane ma a rischio chiusura. L’iniziativa realizzata in collaborazione con le categorie ha permesso di aiu-tare, da settembre 2009 a aprile 2010, circa 11.600 mila pmi. Inol-tre, altre 15 mila piccole imprese italiane sono state assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti. Infi ne, il nuovo fi nan-ziamento targato Deutsche Bank, a medio termine (36 mesi) e sen-za alcun vincolo di utilizzo, che prevede la possibilità di sceglie-re fra 3 tagli di importo fi sso (15 mila euro, 30 mila euro, 45 mila euro) e un rientro programmato del capitale: rimborso della prima quota capitale dopo 12 mesi (rata semestrale + periodo di pream-mortamento pari a 6 mesi).

Bombola d’ossigeno di nuo-vo piena. Con lo slittamento dal 30 giugno 2010 al 31 gennaio 2011 del termine per presentare le domande da parte delle piccole e medie imprese che non abbia-no già fatto ricorso alla procedu-ra dell’Avviso comune, tra le pmi può tornare la calma. Il quadro che emerge dagli ultimi dati evidenzia che da aprile 2010 le piccole e medie imprese hanno potuto contare su 10 miliardi di liquidità. Si tratta di oltre 500 mi-lioni in più solo rispetto a marzo 2010, quando il dato si era atte-stato a circa 9,5 miliardi. Il 70% è relativo a imprese appartenenti a Confi ndustria; la restante quota è suddivisa tra le altre sigle

Dunque, non solo nuove impre-

se potranno avvalersi dei benefi ci previsti, ma le aziende che ne han-no già usufruito potranno conti-nuare a farlo per altre operazioni. «Condividiamo la proroga di sette mesi della moratoria per le pmi. Il provvedimento ha rappresentato una valida misura anticrisi, con la fi nalità di dare respiro in uno dei momenti di maggiore diffi -coltà nella gestione fi nanziaria, creditizia e della liquidità delle imprese»: così Confcooperative ha commentato il provvedimento. Stessa soddisfazione da parte di Confartigianato. Corrado Faisso-la, presidente Abi uscente, ha evi-denziato l’unicità dello strumento in Europa, dall’altro ha mostrato le sue perplessità sulla eventuale tassa sulle banche, già approvata in altri paesi come la Gran Bre-tagna, perché si rivelerebbe un boomerang per un sistema ban-cocentrico come quello italiano.

Il mutuo preoccupa arti-

giani e commercianti. Mutui, leasing mobiliare, anticipazioni crediti e leasing immobiliare. Questa la classifi ca delle sospen-sioni richieste e, successivamente, ammesse dalla procedura. I dati uffi ciali del monitoraggio segna-lano che al 30 aprile 2010 sono state 184 mila le domande del-le imprese, per un controvalore complessivo di fi nanziamenti in essere di 55 miliardi di euro. Il si-stema bancario ha analizzato 176 mila domande, per 53 miliardi di euro. I tre-quarti delle domande, pari a 43 miliardi, è stato già am-messo; 23 mila istanze (7 miliardi di euro) sono in stand by e il 2,5% non è stato accolto.

I settori maggiormente in diffi -coltà sono l’industria, il commer-cio/alberghiero e gli altri servizi. Poco più della metà delle attività ha sede legale al nord (54,1%).

Non solo richieste in emergen-za, ma prosegue anche la sete di

credito ordinario. La divisione Retail di UniCredit, per esempio, ha continuato nella sua attività ordinaria di erogazione del credi-to alle piccole imprese: nel 2009, infatti, sono circa 10 miliardi 600 milioni i fi nanziamenti erogati a breve e a medio-lungo termine da UniCredit alle piccole impre-se, per un totale di oltre 166 mila pratiche, con un tasso di accetta-zione delle richieste di credito pari all’80%, in crescita rispetto al 76% del dicembre 2008. Stesso discorso per i primi mesi del 2010. A marzo 2010 il tasso di accetta-zione delle richieste di credito è stato pari al 79%, in crescita ri-spetto al 77% del marzo 2009.

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Tutti i numeri della moratoria e le iniziative delle banche per traghettare le pmi oltre la crisi

Non mancano i collateraliAvviso comune sospensione debiti Pmi: Monitoraggio operazioni

(fi no al 30 aprile 2010)

NumeroDebito residuo

(mln di euro)

In % domande pervenute In % domande pervenute

Quota su numero

Quota sudebito

residuo

Quota su numero

Quota sudebito

residuo

Domande pervenute 183.959 55.318 100,0% 100,0%

Domande pervenute non ancora autorizzate 7.764 2.205 4,2% 4,0%

Domande analizzate 176.195 53.113 95,8% 96,0%

Domande non ammissibili 6.913 1.438 3,8% 2,6%

Domande ammissibili 169.282 51.712 92,0% 93,5% 100,0% 100,0%

Domande accolte* 141.832 43.448 77,1% 78,5% 83,8% 84,0%

Domande in corso di esame 22.809 7.178 12,4% 13,0% 13,5% 13,9%

Domande non accolte 4.641 1.086 2,5% 2,0% 2,7% 2,1%

* La quota capitale sospesa è pari a 10 miliardi di euro.

DOMANDE PERVENUTE - NUMERO(fi no al 30 aprile 2010)

DEBITI RIMANDATI: i numeri

Proroga del termine per richiedere la sospensione dal 30 giugno 2010 al 31 gennaio 2011

10 miliardi di euro i debiti i nora sospesi e le rate allungate. Industria e commercio i principali settori in difi coltà

Oltre il 60% di domande riguarda i mutui. Seguono leasing mobiliare, anticipazioni crediti e leasing immobiliare

Sofferenze a quota 64 miliardi di euro il 3,353% del totale i nanziamenti delle imprese in Italia

ioni crediti e leasing

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/moratoria

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9Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 2010F I S C O

L’Agenzia delle entrate sulla riduzione del contenzioso e la razionalizzazione della riscossione

Per le cause storiche epilogo sprintRequisito essenziale la soccombenza totale dell’amministrazione

Pagina a curaDI DUILIO LIBURDI

Un sistema che consente la chiusura veloce del contenzioso «storico» e che vede l’amministra-

zione finanziaria soccombente, ma anche interventi che semplifi -cano l’attività legata alla notifi ca delle sentenze e che richiede mi-nori oneri ai contribuenti nel caso di chiusura di un accertamento con adesione, una conciliazione giudiziale ovvero nell’ipotesi in cui si aderisca al contenuto di un atto impositivo. Il decreto legge n. 40 del 2010 ha delineato una serie di novità in relazione al contenzioso tributario che inte-ressano sia le vertenze pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione ovvero dinanzi alla commissio-ne tributaria centrale ma che riguardano anche modifi che che esplicheranno effi cacia sulla ge-stione futura delle controversie tra amministrazione fi nanziaria e contribuenti.

La misura di maggiore rilievo, anche perché legata alla necessi-tà di corresponsione di una som-ma è quella relativa alla chiusura delle liti incardinate oltre dieci anni fa.

Nella sostanza, i requisiti ri-chiesti dalla norma, come illu-strati dall’amministrazione fi-nanziaria nella circolare n. 37 del 21 giugno scorso, riguardano:

- quei ricorsi che sono stati iscritti a ruolo nel primo grado di giudizio entro e non oltre il 25 maggio 2000;

- per i quali l’amministrazione fi nanziaria dello Stato risulti soc-combente nei precedenti gradi del giudizio;

- la pendenza della lite alla data del 26 maggio 2010 e cioè la proposizione del ricorso dinanzi alla Ctc senza che sia avvenuto deposito del dispositivo ovvero notifi ca del ricorso per Cassazio-ne senza che sia avvenuto depo-sito della sentenza.

Una volta che queste condizio-ni ricorrono congiuntamente, si potrà procedere all’abbandono della controversia valutando le date di riferimento in relazione alle diverse disposizioni di leg-ge che si sono succedute in ma-teria. Infatti, come evidenziato dall’amministrazione fi nanziaria nella circolare n. 37, particolare attenzione andrà posta alla indi-viduazione della data in relazione a quanto previsto dall’articolo 20 del dlgs n. 546 del 1992, in quanto la stessa deve essere individuata nel deposito del ricorso presso la segreteria della Commissione tributaria provinciale, come at-testata dalla relativa ricevuta. In merito alla tipologia delle liti, le stesse devono riguardare una fat-tispecie nella quale è parte l’am-ministrazione fi nanziaria ovvero quelle afferenti una fattispecie ri-scossiva ma con ente impositore l’amministrazione. Sono dunque escluse dalla defi nizione quelle liti in cui la parte è rappresenta-ta dall’ente locale e sono, inoltre,

defi nibili le liti aventi ad oggetto la mera liquidazione ma risulta-no escluse le liti aventi ad oggetto una richiesta di rimborso.

Particolare attenzione deve essere posta in relazione all’evol-versi del giudizio nei gradi che si sono succeduti. Infatti, la condi-zione essenziale per la chiusura della lite, è quella della soccom-benza dell’amministrazione che deve essere individuata come soccombenza totale e dunque con totale accoglimento della richie-sta del contribuente senza alcuna rilevanza per la compensazione delle spese.

In altri termini, laddove l’am-ministrazione sia solo parzial-mente soccombente, la lite non potrà essere defi nita. La circolare dell’agenzia delle entrate sottoli-nea come, in considerazione del fatto che l’istituto riguarda la defi nizione delle liti, tale concet-to non può essere esteso a tutte quelle controversie aventi ad og-getto il rimborso di imposte o la spettanza di agevolazioni.

Il costo della chiusura è del 5% del valore della lite pendente in Cassazione come identifica-to dall’articolo 16 della legge n. 289 del 2002, mentre, per quelle controversie all’esame della com-missione tributaria centrale nella sostanza non vi è nessun costo.

Inoltre, con solo riferimento alle liti pendenti dinanzi alla Corte di cassazione, il contribuente dovrà proporre entro la data del 24 ago-sto 2010 apposita istanza presso la cancelleria della Corte di cassa-zione, contenente la rinuncia ad ogni pretesa di equa riparazione e, in allegato, l’attestazione del versamento delle somme dovute pari, come detto, al 5% da effet-tuare con il codice tributo 8109

istituito con la risoluzione n. 53 sempre del 21 giugno scorso.

Come accennato, però, l’in-tervento normativo contenuto nel decreto legge n. 40 del 2010 non riguarda esclusivamente la possibilità di chiusura delle liti «storiche» e che sono pendenti ma il contenuto del provvedi-mento riguarda anche alcuni in-terventi che hanno dei rifl essi sul contenzioso in essere nonché su eventuali future controversie.

In relazione alla notifi ca delle sentenze, viene uniformata la modalità delle notifi che a quella prevista per gli atti del processo tributario. Viene dunque meno l’esclusività riferita alla fi gura dell’uffi ciale giudiziario e, sulla base delle nuove norme, la noti-fi ca può avvenire:

- dal contribuente e dall’Am-ministrazione fi nanziaria, avva-lendosi dell’uffi ciale giudiziario o direttamente a mezzo del ser-vizio postale, mediante spedizio-ne dell’atto in plico senza busta raccomandato con avviso di rice-vimento;

- dal contribuente, anche me-diante consegna diretta dell’atto all’Uffi cio;

- dall’Amministrazione fi-nanziaria, anche tramite messi comunali o dalla stessa autoriz-zati.

Ovviamente, anche le ulterio-ri modifi che normative in merito alla decorrenza del termine breve per l’impugnazione dell’atto, ten-gono conto delle nuove modalità di notifi ca.

Ulteriore aspetto sul quale è intervenuto il decreto legge è quello contenuto nell’articolo 3, comma 1, lettera b) del decreto legge n. 40 del 2009 con il qua-le il legislatore ha modifi cato la disciplina delle garanzie che il debitore è tenuto a prestare ai fi ni del pagamento rateale delle somme dovute nell’ambito della conciliazione giudiziale e dell’ac-certamento con adesione.

Attraverso le modifi che in que-stione, in materia di conciliazio-ne giudiziale e di accertamento con adesione, viene prevista l’esclusione dall’obbligo di pre-stare garanzie nel caso in cui l’importo complessivo delle rate successive alla prima non sia superiore a 50.000 euro. Come viene osservato nella circolare dell’agenzia delle entrate n. 37, l’intervento normativo ha lo sco-po di non imporre oneri gravosi al contribuente, quando l’importo rateizzato sia di entità non par-ticolarmente rilevante. Peraltro, la modifi ca in questione riguarda anche la fattispecie dell’acquie-scenza all’avviso di accertamento in quanto l’articolo 15 del dlgs n. 218 del 1997 richiama l’articolo 8 del medesimo decreto che è stato, appunto, modifi cato.

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I CHIARIMENTI

Chiusura delle liti pendenti

Si tratta della possibilità di chiudere quelle vertenze incardinate da più di dieci anni e che sono pendenti dinanzi alla Corte di cassazione ovvero dinanzi alla Commissione tributaria centrale. Soltanto con riferimento alle liti pendenti di-nanzi alla Cassazione, è dovuto un pagamento pari al 5% del valore della lite come determinato in base a quanto previsto dall’articolo 16 della legge n. 289 del 2002. Si tratta delle liti nelle quali è parte l’amministrazione i nanziaria che, peraltro, nei gradi di giudizio che si sono succeduti, deve essere stata totalmente soccombente. Non possono formare oggetto di chiusura quelle liti che hanno ad oggetto controversie relative alla spettanza di rimborsi o di agevolazioni.

Notifi che delle sentenze

Vengono adottate le medesime modalità di notii ca previste per la generalità degli atti del processo tributario e, dunque, in base all’articolo 16 del dlgs n. 546 del 1992, le modalità di notii cazione delle sentenze ora previste, sono:Analoghe alle precedenti, avvalendosi dunque dell’ufi ciale giudiziario (articolo 16, comma 2);«direttamente a mezzo del servizio postale mediante spedizione dell’atto in plico senza busta raccomandato con avviso di ricevimento» (articolo 16, comma 3);per il contribuente, anche «all’ufi cio del Ministero delle i nanze ed all’ente locale mediante consegna dell’atto all’impiegato addetto che ne rilascia ricevuta sulla copia» (articolo 16, comma 3); per l’Ufi cio, anche «a mezzo del messo comunale o di messo autorizzato dall’amministrazione i nanziaria, con l’osservanza delle disposizioni di cui al comma 2» (articolo 16, comma 4)

Autorizzazione all’appello

Viene eliminata la procedura che obbligava la direzione regionale ad apporre la propria autorizzazione all’appello redatto dall’ufi cio periferico dell’agenzia delle entrate

Garanzie nei procedimenti defi nitori

Viene eliminata la previsione di richiesta di garanzie nel caso di accertamento con adesione, conciliazione giudiziale ed acquiescenza nel caso in cui gli importi dovuti per le rate successive alla prima siano inferiori a 50 mila euro

Chiusura

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10 Lunedì 28 Giugno 2010 F I S C O

I casi citati nella circolare 34/E dell’Agenzia delle entrate in materia di studi di settore

Anche gli indicatori vanno in tiltEcco quando le anomalie non corrispondono a scorrettezze

Pagine a cura DI ANDREA BONGI

Non tutte le anomalie evi-denziate dai molteplici responsi degli studi di settore sono sinonimo di

comportamenti non corretti da parte dei contribuenti. In molti casi, infatti, può essere la stessa modalità di esercizio dell’attività o le peculiarità insite nella co-struzione dello studio di settore che possono condurre a responsi di non normalità economica o non congruità del contribuente.

Preso atto che il momento nel quale tali anomalie dovranno essere esaminate e giustifi cate sarà l’eventuale contraddittorio fra uffi cio e contribuente, la circo-lare n.34/E del 18 giugno scorso, fornisce una serie di situazioni che possono generare anomalie negli indicatori di normalità eco-nomica e, più in generale, nelle stesse funzioni di stima dello studio di settore. Queste circo-stanze richiamate dalla circola-re si riferiscono ad alcuni dei 69 nuovi studi di settore revisionati proprio con effetto dal periodo d’imposta 2009.

Si tratta di situazioni nelle quali, a causa del meccanismo di costruzione di tali studi di set-tore evoluti, uno o più indicatori di normalità economica possono andare in default non riuscendo a cogliere, in maniera puntuale, le peculiari modalità di svolgi-mento dell’attività da parte del contribuente.

Si tratta quindi di situazioni di non corretto funzionamento

degli indicatori ammesse dalla stessa amministrazione finan-ziaria, in presenza delle quali il contribuente potrà validamente disattendere il responso del sof-tware purché sia in grado di di-mostrare, nell’eventuale succes-sivo contraddittorio con l’uffi cio, la reale e concreta presenza delle circostanze operative in grado di produrre le anomalie stesse.

La circolare in commento si preoccupa anche di avvisare gli uffi ci periferici dell’Agenzia delle entrate perché questi ultimi, in presenza di una o più delle ano-malie evidenziate (si veda tabella in pagina) procedano a un’attenta valutazione delle singole posizio-ni prima di intraprendere qual-siasi iniziativa.

Ovvio che in presenza di situa-zioni di anormalità e di default che interessano uno o più degli indicatori di normalità economica applicabili allo studio di settore, i contribuenti interessati potranno attivarsi sterilizzando o addirit-tura escludendo l’indicatore di normalità economica incriminato. Detta esclusione o sterilizzazione dovrà poi essere sinteticamente descritta nel campo annotazioni del modello dati rilevanti ai fi ni dello studio di settore.

Grazie a questa indicazione gli uffi ci delle entrate potranno effettuare le opportune verifi che in ordine alla presenza o meno delle circostanze generatrici delle anomalie in questione valutan-do al tempo stesso la necessità o meno di convocare il contribuente per nuovi e ulteriori chiarimen-ti in merito. Una corretta e, per

quanto possibile esaustiva, com-pilazione del quadro annotazioni dello studio potrebbe consentire al contribuente, in presenza delle condizioni scatenanti le suddette anomalie e default, di evitare un successivo invito a comparire da parte dell’uffi cio.

Fatte le necessarie premesse esaminiamo in dettaglio le prin-cipali situazioni nelle quali si ge-nerano i default degli indicatori di normalità economica.

Attività degli studi medici (UK10U). L’elemento in grado di scatenare le anomalie descritte nella circolare n.34/E è lo svolgi-mento di attività libero professio-nale anche nei confronti di pazien-ti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale (es. medici di base). In queste situazioni infatti non è escluso che il medico svolga nei confronti dei suddetti pazienti la cosiddetta «libera attività pro-fessionale indotta» che consiste di fatto nell’erogazione di alcune prestazioni non in regime con-venzionale a favore dei pazienti stessi (es. rilascio di certifi cazio-ni per invalidità o altri fi ni). In presenza di questa circostanza, si legge nella circolare in commen-to, tenuto conto della specifica metodologia utilizzata dal nuovo studio di settore UK10U per la stima dei compensi, tali presta-zioni svolte nei confronti dei pro-pri assistiti, potrebbero compor-tare una sovrastima dei compensi calcolati dal software Gerico. Per evidenziare la presenza di que-sta circostanza nello studio di settore in oggetto è stato inserito all’interno del quadro Z un nuovo

rigo nel quale il medico conven-zionato potrà indicare i compensi percepiti in relazione alle citate prestazioni professionali indotte. Per i medici convenzionati un’ul-teriore anomalia potrebbe essere generata dalla presenza di spese per collaborazioni professionali a favore di altri colleghi di cui si avvale il professionista che opera tramite convenzione con la locale Asl. Si tratta delle c.d. sostituzioni alle quali il medico convenziona-to deve provvedere, obbligatoria-mente, nelle ipotesi di assenza dello stesso per malattia, ferie etc. Ebbene la presenza di tali costi potrebbe generare un risultato di non congruità dello studio di settore che deve però essere op-portunamente valutato in sede di accertamento. Tali collaborazioni e i relativi costi, precisa infatti la circolare, dovrebbero essere, più propriamente ricondotti nell’alveo dell’esercizio dell’attività eserci-tata in convenzione con il Ssn e non a quella libero professionale specialistica. L’effetto può dunque coinvolgere sia il medico che ha chiesto la sostituzione al collega sia quest’ultimo. Per entrambi è dunque opportuno segnalare nel quadro annotazioni del modello la sussistenza del rapporto di colla-borazione obbligatoria da conven-zione con il Ssn e l’entità dei costi/compensi correlati.

Attività degli studi legali (VK04U), servizi contabi-li e consulenze del lavoro (VK05U). In presenza di studi associati multidisciplinari (es. fra avvocati e dottori commercialisti) la metodologia di costruzione degli

studi di settore in oggetto potreb-be condurre a valori di congruità e coerenza poco attendibili. Ciò si verifi ca perché in presenza di attività multidisciplinare occorre predisporre lo studio di settore relativo all’attività prevalente considerando come tale quella svolta dall’associato o dagli asso-ciati ai quali è imputata la mag-gior quota di reddito complessivo. Questa modalità di costruzione e rappresentazione dello studio di settore, potrebbe non riuscire a co-gliere compiutamente le attività svolte dagli associati o dall’asso-ciato non prevalente soprattutto quando la tipologia di attività svolta da quest’ultimo rientra in uno studio di settore costruito secondo logiche diverse rispetto a quello dell’attività professionale prevalente. A questo proposito la circolare cita l’esempio di uno studio multidisciplinare associa-to composto da un avvocato e da un commercialista nella quale l’attività di quest’ultimo risulti prevalente. In questa particolare situazione, recita infatti la circo-lare, l’applicazione all’intera at-tività dello studio VK05U «..non consente di valutare adeguata-mente la parte di attività svolta dall’avvocato, poiché il relativo modello non individua le tipologie di prestazione tipiche dell’attività degli studi legali»

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Circolare n. 34/e: le raccomandazioni agli uffi ci sulle nuove criticità degli studi

STUDIO DI SETTORE CRITICITÀ EFFETTI

UK10U – studi medici

(attività in convenzione con il SSN)

Libera attività professionale «indotta» – es. rilascio certii cati per vari usi

Tali prestazioni, se svolte a favore degli assistiti, potrebbero comportare una so-vrastima nei calcoli – apposito rigo nel quadro Z per indicare tali attività indotte

Collaborazioni professionali di altri colleghi

Per obbligo contrattuale in caso di assenza il medico deve farsi sostituire da un collega; valutare se tali compensi a terzi inl uiscono sul responso di non congruità o coerenza dello studio

VK04U – Studi legali

VK05U – Servizi contabili e consulenze del lavoro

Attività degli studi associati multidisci-plinari

Potrebbero esserci problemi di stima della congruità e della coerenza nel caso in cui le attività svolte siano basate su studi basati sul numero e valore medio delle prestazioni effettuate; es. studio associato fra commercialista e avvocato con attività prevalente del primo

TG99U – altri servizi a imprese e famiglieAttività degli agenti mandatari della Siae

Si tratta di attività svolta tramite mandato con rappresentanza; verii care in sede di controllo la coincidenza fra certii cazioni Siae e ricavi dichiarati

UG40U – locazione, valorizzazione, compravendita immobiliare;UG69U – costruzioni

Eventuali riclassii cazioni contabili immo-bili a seguito cambio di destinazione(es. da rimanenze a immobilizzazioni)

Tali mutamenti possono generare stime dei ricavi non coerenti;verii care tali circostanze al i ne di sterilizzarne gli effetti

UM13U – Commercio al dettaglio di gior-nali, riviste e periodici

Svolgimento di attività soggette unica-mente ad aggio

Il software Gerico può generare un responso di non calcolabilità degli indicatori di magazzino; in queste ipotesi tale segnale non indica un comportamento non corretto del contribuente

UD15U – trattamento igienico e confe-zionamento latte e derivati

Costi di smaltimento del siero da latteTenere conto dell’inl uenza delle spese di trasporto quando gli impianti di smal-timento sono distanti

UD23U – corniciaiInl uenza del fattore «moda» sul sovradi-mensionamento del magazzino

Verii care le anomalie generate sui calcoli dello studio da tale fattore

UD30U – recupero per riciclaggio e com-mercio all’ingrosso di rottami metallici

Inl uenza degli incentivi alla rottamazione sui ricavi

Tenere conto di tale fattore in contraddittorio con il contribuente

UD50U; UD11U; UD29U; UD30U Grado di utilizzo degli impiantiIntrodotti fattori di correzione per tener conto di un minor utilizzo dei beni stru-mentali

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/congrui

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11Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 2010F I S C O

Il contribuente può giustitificarsi nel campo delle annotazioni

Per ognuna delle anomalie segnalate nella circolare n. 34/E il contribuente può predisporre una pro-

pria risposta. Decisiva in tal sen-so risulterà la compilazione del quadro annotazioni del modello studi. Al verifi carsi di una delle circostanze segnalate nel docu-mento di prassi amministrativa relative ad alcuni dei 69 studi di settore revisionati con effetto dal periodo d’imposta 2009 (si veda altro articolo in pagina) il contri-buente dovrà opportunamente avvisare l’uffi cio per evitare, o co-munque per cercare di prevenire, spiacevoli sorprese in futuro.

Per cercare di capire quali po-tranno essere le indicazioni che i contribuenti saranno chiamati a segnalare nel poco spazio a loro disposizione contenuto nel quadro annotazioni del modello abbiamo ipotizzato alcune situazioni di default riconosciute dalla stessa amministrazione fi nanziaria nel citato documento di prassi.

Naturalmente oltre alla se-gnalazione il contribuente dovrà anche essere in possesso della documentazione comprovante la sussistenza delle circostanze indi-cate sulla base delle quali si può verifi care l’incapacità dello studio di settore nel misurare appieno le condizioni di normalità economi-ca del contribuente stesso.

Così nell’ipotesi del medico con-venzionato con il Ssn che segnala la presenza di un certo numero di compensi percepiti dai propri assisti tramite la cosiddetta libe-ra attività professionale indot-ta, sarà opportuno predisporre la necessaria documentazione comprovante tale circostanza da esibire su richiesta all’uffi cio. Si tratterà in questo caso delle fat-ture emesse per tali prestazioni alle quali dovrà essere abbinato l’elenco dei pazienti assistiti dal medico stesso, facilmente desu-mibile dai tabulati rilasciati dal servizio sanitario nazionale.

Stessa considerazione per il medico che ha percepito compensi per sostituzione di propri colleghi in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale per il quale tali prestazioni, come si legge espressamente nella circo-lare n.34/e, dovrebbero essere più propriamente ricondotte nell’al-veo dell’esercizio dell’attività convenzionata. Anche in questo caso il nostro medico oltre alla compilazione del quadro annota-zioni dello studio sulla falsa riga dell’esempio in tabella, dovrà premunirsi della documentazio-ne giustifi cativa delle sostituzio-ni effettuate in regime di obbligo contrattuale da parte del collega convenzionato con il Ssn.

Sicuramente più complessa la dimostrazione dell’incapacità dello studio di settore nel rap-presentare le condizioni di nor-malità economica dello studio multidisciplinare associato fra un commercialista ed un avvocato evidenziato nella tabella in pa-gina. In queste situazioni infatti l’incapacità dello studio di settore

deriva dalle modalità di compila-zione dello stesso e dalla presen-za di modelli di stima differenti per le attività professionali svolte dalla struttura multidisciplina-re. Come ricordato infatti nella stessa circolare n. 34/e l’attività multidisciplinare svolta da più professionisti associati non pre-senta particolari problematiche nelle ipotesi in cui lo studio di settore da applicare alla struttura sia basato sul tradizionale modello di stima fondato sulle variabili di costo del contribuente.

Quando invece la funzione di stima dello studio che si rende applicabile all’associazione multi-disciplinare si fonda esclusivamen-te sul numero e sul valore medio delle prestazioni effettuate (come quello del commercialista VK05U), l’attività complessivamente svolta non trova adeguato riscontro nelle più articolate prestazioni eseguite dall’intera struttura. Come è facil-mente comprensibile l’anomalia che si può generare in questa cir-costanza è di più diffi cile interpre-tazione richiedendo una profonda conoscenza delle variabili intrinse-che sulle quali si fonda la funzione di stima dello studio di settore.

La segnalazione nel quadro annota-zioni della presenza di questa circostan-za è tuttavia più che opportuna. Sarà poi l’uffi cio, come recita la stessa circolare n.34/e, che dovrà valutare con atten-zione se i risultati di non congruità dello studio di settore in oggetto siano ricon-ducibili alla particolare condizione di operatività sopra evidenziata.

Per quanto attiene invece ai due studi di settore revisionati del comparto immobiliare (UG40U e UG69U) l’introduzione del nuovo quadro Z (dati complementari) all’interno del modello dovrebbe permettere all’amministrazione finanziaria di percepire le ano-malie che possono generarsi nelle funzioni di stima del software in presenza di mutamenti di destina-

zione degli immobili dell’impresa. Si tratta di una informazione rite-nuta essenziale dall’amministra-zione fi nanziaria poiché per queste particolari tipologie di attività le funzioni di stima dello studio di settore possono essere messe in discussione nell’ipotesi in cui l’im-presa operi una riclassifi cazione contabile degli immobili possedu-ti. Le riclassifi cazioni in grado di infi ciare la rappresentatività dei due nuovi studi di settore sono sia

quelle attraverso le quali l’impresa muta la destinazione degli immo-bili trasferendoli dalle rimanenze alle immobilizzazioni materiali sia quelle inverse con le quali un bene immobile inserito fra le im-mobilizzazioni viene passato alle rimanenze.

Nonostante la presenza del nuovo quadro Z all’interno del modello dati è comunque oppor-tuno che il contribuente segnali all’ufficio tali riclassificazioni contabili nello spazio dedicato alle annotazioni fornendo anche informazioni in ordine al tipo ed

al valore dei beni oggetto di mu-tamento di destinazione.

Saranno poi gli uffi ci anche in questo caso che dovranno valuta-re con attenzione le informazioni comunicate dai contribuenti sia attraverso la compilazione del nuovo quadro Z sia nel campo annotazioni dello studio.

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quelleattraverso lequali l’impresa al valore dei beni oggetto di mu-

Interessanti anche le possibili anomalie se-gnalate nella circolare n. 34/E in relazione agli studi di settore dei commercianti al det-taglio di giornali e riviste (UM13U) e dei cor-niciai (UD15U). Per quanto riguarda i primi le anomalie nei calcoli dello studio di settore potrebbero essere generate dall’attività di vendita di soli beni soggetti ad aggio, circo-stanza nella quale il software Gerico, come precisa la circolare, evidenzierà nella sezione relativa agli indici di coerenza un risultato di «non calcolabile» con riferimento agli indica-tori relativi alla durate delle scorte e al rica-rico. Naturalmente si tratta di un responso che non è sintomatico di un comportamento non corretto da parte del contribuente, ma della suddetta particolare modalità di svol-gimento della sua attività. Anche in questa situazione sarà comunque opportuno per il contribuente evidenziare tale circostanza nel campo annotazioni del modello.È invece l’infl uenza del cosiddetto «fattore moda» che può incidere sul sovradimensiona-mento anomalo del magazzino degli studi di settore dei corniciai. In presenza di una tale circostanza che infl uisce sugli acquisti dei contribuenti in oggetto, la circolare n.34/E ricorda come, grazie anche al supporto di ulteriore documentazione che lo stesso con-

tribuente po-trà fornire, l’ufficio do-vrà valutare le possibili e v e n t u a l i anomalie che i l f a t t o r e moda potreb-

be determinare in sede di applicazione dello studio di settore.Naturalmente prima ancora di dover produr-re la documentazione in un eventuale con-traddittorio con l’uffi cio anche gli esercenti le attività di corniciai potranno segnalare l’infl uenza delle tendenza della moda sugli acquisti e sul loro magazzino nel campo anno-tazioni del modello dati dello studio di setto-re da allegare alla dichiarazione dei redditi.Le altre situazioni che possono generare ano-malie nelle funzioni di stima dei nuovi stu-di di settore elencate nella circolare n.34/E sono riferite agli studi TG99U per quanto ri-guarda l’attività svolta da parte degli agenti mandatari della Siae, le attività di recupero per il riciclaggio ed il commercio all’ingrosso dei rottami metallici di cui allo studio UD30U nonché per le attività del trattamento igie-nico e confezionamento del latte e dei suoi derivati (UD15U). Ovvio che anche tali circostanze dovranno essere adeguatamente descritte dai contri-buenti interessati nel quadro annotazioni dello studio di settore ed al tempo stesso attentamente valutate dagli uffi ci periferici dell’agenzia delle entrate in sede di verifi ca delle risultanze di Gerico 2010.L’utilizzo del campo annotazioni dunque si confi gura ancora una volta come elemento essenziale per fornire all’uffi cio una serie di indicazioni utili alle successive valutazioni dei responsi dello studio di settore. Nelle ipo-tesi in cui le anomalie dei calcoli di Gerico sono state riconosciute dalla stessa ammini-strazione fi nanziaria l’utilizzo di tale spazio a disposizione del contribuente appare asso-lutamente indispensabile.

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A rischio corniciai e giornalai

Ad ogni anomalia la sua risposta

STUDIO DI SETTORE SITUAZIONE CAMPO ANNOTAZIONI

UK10U – studi medici Il medico di base ha effettuato presta-zioni di libera attività professionale «in-dotta» unicamente a favore di pazienti assistiti in convenzione

«Ai i ni della corretta valutazione dei responsi dello studio di settore si specii ca l’inl uenza sugli stessi delle prestazioni rese ai propri assistiti in regime di libera attività professionale indotta indicati nel rigo Z01 del modello»

Il medico ha un elevato costo per so-stituzioni da parte di colleghi

«Ai i ni della corretta valutazione dei responsi dello studio si segnala che il contribuente ha dovuto sostenere costi per so-stituzioni da parte di colleghi a causa di periodi di assenza per malattia, ferie ecc.»

VK04U – Studi legali

VK05U – Servizi contabili e consulenze del lavoro

Studio associato multidisciplinare fra un commercialista ed un avvocato

«Come indicato nella circolare n. 34/e del 2010 si segnala che l’attività svolta è di natura multidisciplinare con attività preva-lente quella dello studio VK05U che per sua natura, non riesce ad apprezzare correttamente le attività svolte dal legale»

UG40U – locazione, valo-rizzazione, compravendi-ta immobiliare;

La società ha effettuato nel corso dell’esercizio il cambio di destinazione di un immobile che da bene merce (rima-nenze) è divenuto strumentale all’eserci-zio dell’attività di locazione a terzi

«Ai i ni della giusta valutazione dei responsi dello studio di set-tore il contribuente precisa che nel corso dell’anno l’immobile X ha mutato al sua destinazione con relativo passaggio da costo a immobilizzazione materiale.Tale circostanza è stata indicata nel quadro Z del modello»

04U Studi legali

La circolare 34/E sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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12 Lunedì 28 Giugno 2010 F I S C O

L’orientamento espresso dall’Agenzia delle entrate nella circ. 33 sugli scambi di partecipazioni

Regime ad hoc per i conferimentiAgevolazioni estese alle operazioni tra gruppi di imprese

Pagine a cura DI ALESSANDRO FELICIONI

Si allarga anche ai grup-pi di imprese il regime fi scale agevolato dello scambio di partecipa-

zioni mediante conferimento. La possibilità di modulare il valore di realizzo dell’intera operazione, con la quale, in so-stanza, si trasferisce un pac-chetto azionario a una società in cambio di partecipazioni di quest’ultima, è ora espressa-mente lecita anche se i due sog-getti coinvolti appartengono al medesimo perimetro societario. La circolare n. 33/E del 17 giu-gno 2010 ritorna sulla questio-ne dopo che alcune pronunce degli scorsi anni erano, al con-trario, sembrate piuttosto scet-tiche in ordine alla possibilità di allargare il regime anche ai gruppi di imprese.

Ora, invece, l’intervento dell’Agenzia delle entrate sembra chiarire che nessuna preclusione (almeno sulla car-ta) è posta per lo scambio di partecipazioni mediante confe-rimento attuato nell’ambito di un gruppo di imprese.

In realtà (per un approfon-dimento si veda il servizio nel-la pagina successiva) la diffi -denza dell’amministrazione fi nanziaria per la particolare fattispecie di scambio di parte-cipazioni infragruppo non è del tutto fugata; diffi denza che ora come allora è legata ai possibili rifl essi elusivi dell’operazione.

Tornando alla confi gurazione dell’operazione, lo scambio me-diante conferimento è quello di-sciplinato (ai fi ni delle imposte dirette) dal comma 2 dell’arti-colo 177 del Tuir, in base al quale «Le azioni o quote rice-vute a seguito di conferimenti in società, mediante i quali la società conferitaria acquisisce il controllo di una società ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1, del codice civile, ovvero incrementa, in virtù di un obbligo legale o di un vin-colo statutario, la percentuale di controllo, sono valutate, ai fi ni della determinazione del reddito del conferente, in base alla corrispondente quota delle voci di patrimonio netto forma-to dalla società conferitaria per effetto del conferimento».

L’operazione si realizza at-traverso l’acquisizione da parte della conferitaria del controllo di diritto (art. 2359, comma 1, numero 1, del c.c.) della società le cui quote partecipative sono oggetto di scambio.

La particolarità che diffe-renzia lo scambio mediante conferimento da quello che si realizza attraverso la permuta (disciplinato dal comma 1 dello stesso articolo 177 del Tuir) è rappresentata dal fatto che la conferitaria, per acquisire le azioni della società obbiettivo, pone in essere un aumento di capitale da destinare alla con-

ferente che cede, appunto, le partecipazioni. Da qui la de-fi nizione di scambio mediante conferimento.

La circolare ripercorre l’evo-luzione normativa che ha por-tato dalla disciplina del dlgs n. 358/97 a quello attuale;

evoluzione caratterizzata da importanti interventi interni (l’introduzione dell’Ires e del regime di pex per le cessioni di partecipazioni) e soprattutto comunitari (direttiva 90/434/Cee modifi cata dalla direttiva 2005/19/Ce).

Ebbene da tale excursus non emerge in alcun punto una qualche preclusione soggettiva all’applicazione del regime pre-visto. In particolare la diretti-va comunitaria, matrice della normativa interna, non tratta in alcun modo degli eventua-

li rapporti partecipativi o di gruppo sussistenti tra soggetti conferenti e società conferita-ria, «con la conseguenza che, al ricorrere dei requisiti pre-visti , la disciplina recata dal comma 2, dell’articolo 177 del Tuir appare destinata tanto alle operazioni di scambio che attuino un’aggregazione di im-prese tra soggetti terzi quan-to alle operazioni realizzate all’interno dello stesso gruppo per modifi care gli assetti di go-vernante».

L’Agenzia sottolinea che l’operazione in questione è assimilabile a tutte le altre operazioni di ristrutturazione aziendale nelle quali il regime di neutralità o di riconoscimen-to dei plusvalori non genera mai alcun salto di imposta. In effetti se l’operazione (come lo scambio mediate permu-ta, la scissione, la fusione o i conferimenti di azienda) sono neutri la mancata emersione della plusvalenza in capo ad un soggetto (conferente, scissa, incorporante) sarà trasferita all’altro soggetto (conferitario, benefi ciaria/e fusa) che non po-trà far valere a livello fi scale i maggiori valori ricevuti. In tal modo la plusvalenza che ri-mane latente nell’operazione straordinaria è destinata o a essere riassorbita con minori costi deducibili o a emergere nel momento in cui i beni tra-sferiti a seguito dell’operazione straordinaria saranno ceduti e fuoriuscendo dal regime di im-presa.

La circolare parla di «sim-metria tra le posizioni dei conferenti e quella della con-feritaria, da un lato, e quello di continuità dei valori fi scal-mente riconosciuti in capo ai soggetti coinvolti, dall’altro, anche nell’ipotesi in cui la so-cietà conferitaria incrementi il proprio patrimonio netto per un valore pari al costo fi scal-mente riconosciuto delle par-tecipazioni presso i soggetti conferenti».

Ciò è ampiamente condivi-sibile e peraltro era stato già sottolineato dall’Associazione italiana dottori commercialisti che con la norma di compor-tamento n. 170 aveva negato qualsiasi preclusione all’appli-cabilità del regime previsto dal comma 2 dell’articolo 177 del tuir a scambi posti in essere tra soggetti legati da vincoli partecipativi.

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ferente che cede appunto le evoluzione caratterizzata da Ebbene da tale excursus non

A livello fi scale, mentre lo scambio mediante permuta (senza alcun aumento di capitale da parte della società che riceve le partecipa-zioni) è caratterizzato da un regime di neu-tralità, lo scambio mediante conferimento è più articolato. Va sottolineato, peraltro, che il regime fi scale interessa principalmente la società conferente, ossia quella che cede le partecipazioni alla conferitaria in cambio di quote o azioni di quest’ultima. È solo in capo alla conferente che può infatti confi gurarsi o meno una plusvalenza imponibile dall’ope-razione, derivante dal confronto tra il valore fi scale delle partecipazioni cedute e quello delle quote acquisite in cambio. Per la confe-ritaria l’unico rifl esso fi scale dell’operazione è legato al valore di carico delle quote o azioni ricevute; valore che potrà risultare determi-nate al momento della successiva cessione, ai fi ni della confi gurazione di una plusvalenza o minusvalenza eventualmente assoggettabili al regime pex. Ora mentre nella permuta il conferente iscrive (fi scalmente) le partecipazioni ricevute allo stesso valore di quelle conferite, nessun com-ponente reddituale può mai emergere; dall’al-tro lato, analogamente, si tratta semplicemen-te di sostituire un pacchetto partecipativo a un altro, a parità di valori.Nello scambio mediante conferimento, inve-ce, tale regime di neutralità non è previsto, o meglio, è solo uno dei possibili risultati del comportamento tenuto dalla conferente e, so-prattutto, dalla conferitaria. In pratica il valo-re fi scale delle quote ricevute dal conferente è determinato dalla conferitaria che, con il proprio aumento di capitale, determina il va-lore del pacchetto che sta acquisendo, indi-pendentemente da quello che la conferente ha iscritto nel proprio bilancio. Se la conferente

sta cedendo un pacchetto azionario iscritto a 100 ma la conferitaria «valuta» tale pacchetto 1.000 (perché, per esempio, permette l’otteni-mento del controllo della società target), ef-fettuerà un aumento di capitale di 1.000 (con inevitabile sovrapprezzo) da assegnare alla conferente in cambio del pacchetto acquisito. Ciò comporterà per la conferente l’emersione di una plusvalenza imponibile di 900. È evi-dente che nel caso inverso (valore dato dalla conferitaria inferiore al valore di carico fi scal-mente riconosciuto in capo alla conferente) si determinerà una minusvalenza. In tale pa-norama, dunque, il regime di neutralità è solo una delle possibilità offerte: quella che pone il valore attribuito al pacchetto acquisendo dalla conferitaria uguale a quello fi scalmente riconosciuto in capo alla conferente. In so-stanza il regime dello scambio mediante con-ferimento è quello previsto dall’articolo 175 del Tuir un tempo dedicato ai conferimenti di azienda e di partecipazioni di controllo e collegamento e ora residuato solo per queste ultime fattispecie. Il regime del conferimento di azienda, infatti è ora interamente ispirato alla neutralità (doppia sospensione di impo-sta) con possibilità di riconoscimento fi sca-le dei disallineamenti mediante pagamento dell’imposta sostitutiva a scaglioni.Non è più possibile il cosiddetto conferimen-to di azienda realizzativo ossia quello invece ancora valido per i conferimenti di partecipa-zioni di controllo e collegamento. Anche qui, come nello scambio, si determina il cosiddetto valore di realizzo per la conferente che è il maggiore tra quello attribuito dalla conferi-taria alle partecipazioni ricevute dalla confe-rente e quello attribuito dalla conferente alle partecipazioni ricevute dalla conferitaria.

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La neutralità fi scale vale solo per le permute

SITUAZIONE PRECEDENTE LO SCAMBIO

SITUAZIONE SUCCESSIVA ALLO SCAMBIO

Delta intende acquisire il controllo di Beta e pone in essere uno scambio di partecipazioni con Alfa srl

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/conferimenti

La circolare sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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13Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 2010F I S C O

La spada di Damocle della norma antielusi-va frena anche lo scam-bio di partecipazioni.

L’apertura dell’Agenzia delle entrate all’operazione posta in essere tra soggetti infra-gruppo non sdogana com-pletamente l’operazione che rimane sempre soggetta al rispetto dei requisiti di legit-timità imposti dall’articolo 37-bis del dpr n. 600/73.

Come tutte le operazioni di ristrutturazione societaria anche lo scambio di parteci-pazioni mediante conferimen-to è fattispecie interessata dall’applicazione della norma antielusiva generale. Fin qui nulla di strano.

Il problema, emerso negli scorsi anni a seguito di alcu-ne pronunce ministeriali (ri-soluzione n. 57/E del 2007 e risoluzione n. 446/E del 2008), è legato al fatto che l’ammini-strazione finanziaria ha sem-pre censurato lo scambio ba-sandosi sull’assenza di quelle valide ragioni economiche ri-chieste, appunto, dall’articolo 37-bis. Esempio eclatante di tale atteggiamento è la riso-luzione n. 57/E del 22 marzo 2007, nella quale l’operazione di ristrutturazione incentrata sullo scambio di partecipazio-ni (si veda tabella in pagina) era finalizzata a ottenere il controllo diretto da parte di alcune persone fisiche di una società originariamente con-trollata solo indirettamente per il tramite di una holding familiare.

Nel proprio parere negativo l’Agenzia delle entrate sotto-lineò che in realtà il controllo delle persone fisiche sulla so-cietà a valle era già presen-te senza alcuna necessità di porre in essere lo scambio di partecipazioni; tale control-lo infatti era ottenuto per il tramite della holding di famiglia. Sulla base di tale assunto, quindi, l’operazione veniva svuotata di qualsiasi finalità economica e ridotta a un semplice escamotage per evitare il regime impositivo ordinario ossia quello che prevede la quanti-ficazione al valo-re normale di cui all’articolo 9 del Tuir alle cessioni (e agli scambi) di partecipazioni.

All’epoca l’ope-razione venne cen-surata perché, si diceva, i soggetti che la pongono in essere sono anche soci della conferi-taria; da qui, pe-raltro, le critiche mosse dal l ’Adc (si veda articolo nella pagina pre-cedente) in difesa della possibilità di effettuare scambi di partecipazioni mediante confe-rimento sfruttan-do la normativa di cui all’articolo 177 del Tuir an-

che per i soggetti legati da vincoli partecipativi.

Ora che anche l’Agenzia ha accettato tale impostazione il problema potrebbe apparire

superato. Cionondimeno, se si appro-

fondisce meglio la questione, è facile osservare che il pro-blema non è tanto legato alla

presenza di rapporti infra-gruppo, quanto alle finalità dell’operazione. In sostanza, l’operazione di cui alla risolu-zione n. 57/E del 2007, anche in presenza dell’interpreta-zione estensiva della circola-re n. 33/E del 2010, verrebbe oggi censurata allo stesso modo.

Ciò perché la stessa risulta priva delle valide ragioni eco-nomiche anche se fosse posta in essere da soggetti non le-gati da alcun vincolo. Ecco al-lora che l’apertura dell’agen-zia rischia di rimanere priva di qualsiasi efficacia pratica se non accompagnata da una visione meno tranciante del-le operazioni straordinarie in chiave elusiva.

Se infatti è vero, come sot-tolineato dalla circolare stes-sa che operazione di scambio non genera alcun salto di imposta, allora la conclusio-ne immediata è che la stessa, seppur priva di valide ragioni economiche (o meglio, priva di ragioni economiche rite-nute valide dall’amministra-zione finanziaria), non può generare alcun indebito ri-sparmio di imposta rilevante ai fini dell’applicazione della norma antielusiva e del suo disconoscimento.

Peraltro tale sembra l’at-teggiamento della stessa agenzia laddove, sempre nella circolare n. 33/E afferma che «il regime disciplinato dal più volte nominato articolo 177, comma 2 è posto su un piano di pari dignità con la disci-plina di cui all’articolo 9 del tuir rispetto alla quale trova applicazione alternativa, in presenza dei presupposti di legge».

Impostazione questa che sembra configgere con il passaggio immediatamen-te successivo dove l’agenzia sentenzia che «a maggior pre-cisazione di quanto espresso con le risoluzioni n. 57/E del 22 marzo 2007 e n. 446/E del 18 novembre 2008, si ritiene che l’operazione di scambio di partecipazioni mediante con-ferimento, autonomamente valutata, costituisce oggetto di un’apposita e «speciale» disciplina tributaria in vir-tù della sua matrice comu-nitaria e del suo carattere riorganizzativo (consentire a una società di acquisire, ovvero incrementare in virtù di un obbligo legale o di un vincolo statutario, il controllo di un’altra società), rilevante per l’incidenza sugli assetti del controllo societario tan-to tra soggetti indipendenti quanto all’interno di gruppi societari e/o familiari». Come si può notare non si dice «in rettifica di quanto espres-so…» lasciando chiaramen-te intendere che l’originaria posizione non è abbandona-ta. Tant’è che alla fine della stessa circolare non manca il richiamo all’articolo 37-bis e alla sua applicabilità all’ope-razione stessa.

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Norme antielusive sempre applicabili

Per comprendere meglio le conseguenze pra-tiche dell’applicazione della disciplina agevo-lativa in luogo di quella ordinaria va sottoli-neato, come accennato sopra, che in assenza di qualsiasi disposizione specifi catamente de-stinata allo scambio di partecipazioni, l’ope-razione va assimilata, ai fi ni delle imposte dirette, a una cessione che fi scalmente viene quantifi cata al valore normale, così come de-terminato dall’articolo 9 del Tuir.Si supponga, come illustrato nella tabella, che la società Alfa srl detenga partecipazioni in Beta srl per una quota di capitale pari al 25%, iscritte in bilancio a euro 10.000,00.Gamma srl, che detiene anch’essa partecipa-zioni in Beta srl per una quota pari al 30%, intende incrementare la sua partecipazioni in Beta fi no a ottenerne il controllo di diritto.

All’uopo pro-getta di ef-fettuare una operazione di scambio di par-tecipazioni me-diante conferi-mento con Alfa srl, assegnando a quest’ultima proprie azio-ni (di nuova sottoscrizio-ne a seguito di aumento di capitale) in cambio delle partecipazio-ni che Alfa srl detiene in Beta srl.

Supponiamo che il pacchetto detenuto da Alfa srl in Beta srl abbia un valore normale di euro 50.000,00. Se non è applicabile l’articolo 177 del Tuir Alfa srl non ha alcun modo di evita-re la tassazione della plusvalenza emergen-te dall’operazione (50.000,00 – 10.000,00) a prescindere dal comportamento contabile di Gamma srl, ossia a prescindere dal valore che Gamma srl da allo stesso pacchetto azionario. Se invece è applicabile l’articolo 177 del Tuir allora i due soggetti possono accordarsi (regi-me del realizzo controllato) per un valore che determinerà, da un lato l’aumento di capitale che Gamma srl dovrà effettuare, e dall’altro il valore che Alfa srl darà alle partecipazioni in Gamma srl ricevute a seguito della cessione delle quote di Beta srl. Se tale valore è pari a euro 10.000,00 non emergerà alcuna plusva-lenza in capo ad Alfa srl.È evidente che al di là dell’esempio la possi-bilità di utilizzare la norma speciale è fonda-mentale soprattutto perché l’impatto fi scale può avere un peso importante nella determi-nazione delle varie posizioni e, al limite, anche nella scelta di effettuare o meno l’operazione stessa.È vero infatti che l’articolo 177 del Tuir con-diziona i rifl essi fi scali dell’operazione al com-portamento contabile assunto dalla conferi-taria, ma è altrettanto vero che, nella realtà, diffi cilmente la conferitaria potrà assumere un valore che non sia accettato dalla confe-rente; quest’ultima, infatti, ha comunque in mano il pacchetto partecipativo ambito dalla potenziale conferitaria ed è quindi in grado di dettare i termini della trattativa anche con riferimento alle scelte dell’aspirante acqui-rente.

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Spazio al realizzo controllato

SITUAZIONE ANTE SCAMBIO

SITUAZIONE POST SCAMBIO

Partecipazioni in Beta srl Valutazione

Alfa srl 25% € 10.000,00

Gamma srl 30% € 20.000,00

Valore normale del 25% di Beta srl € 50.000,00

Applicazione del valore normale

Partecipazioni in Beta srl

Valutazione Partecipazioni in Gamma srl

Plusvalenza

Alfa srl 0,00% € 0,00 € 50.000,00 € 40.000,00

Gamma srl 55% € 50.000,00 € 0,00

Applicazione dell’articolo 177 Tuir

Ipotesi di neutralità

Partecipazioni in Beta srl

Valutazione Partecipazioni in Gamma srl

Plusvalenza

Alfa srl 0,00% € 0,00 € 10.000,00 € 0,00

Gamma srl 55% € 10.000,00 € 0,00

Ipotesi di realizzo controllato

Partecipazioni in Beta srl

Valutazione Partecipazioni in Gamma srl

Plusvalenza

Alfa srl 0,00% € 0,00 € 30.000,00 € 20.000,00

Gamma srl 55% € 30.000,00 € 0,00

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14 Lunedì 28 Giugno 2010 F I S C O

Per tutti può scattare l’obbligo di versamento sulla prima rivendita interna con modello F24

Veicoli nuovi, Iva a destinazioneIl principio si applica anche senza lo status di soggetto passivo

Pagine a curaDI FRANCO RICCA

Sulle vendite di mezzi di trasporto nuovi trasfe-riti da uno stato all’altro dell’Ue, l’Iva è dovuta in

ogni caso «a destinazione», an-che se il venditore, l’acquirente, oppure entrambi i contraenti non hanno lo status di soggetti passivi. Per i veicoli usati, invece, valgono i principi generali e si può applicare il regime del margine, ma l’acquirente deve accertarsi che vi siano i presupposti. Sia per i veicoli nuovi che per quelli usa-ti, inoltre, può scattare l’obbligo di versare l’Iva sulla prima rivendita interna con il modello F24 specia-le. Facciamo il punto su questa ar-ticolata disciplina normativa.

Acquisti di mezzi di tra-sporto nuovi. L’art. 38, comma 3, lettera e) del dl 331/93 stabilisce che costituiscono acquisti intraco-munitari gli acquisti a titolo one-roso di mezzi di trasporto nuovi, come defi niti nel successivo com-ma 4 (vedi riquadro), trasportati o spediti da altro stato membro, anche se il cedente non è soggetto d’imposta e anche se non effettua-ti nell’esercizio di imprese, arti e professioni.

L’acquisto a titolo oneroso di mezzi di trasporto nuovi prove-nienti da altro stato membro, dun-que, si considera sempre «acquisto intracomunitario» da assoggettare all’Iva italiana.

Specularmente, la vendita degli stessi mezzi di trasporto nuovi (nel senso sopra specifi cato) dall’Italia verso un altro paese comunitario costituisce cessione intracomuni-taria non imponibile, anche se non effettuata nell’esercizio dell’impre-sa, come si dirà oltre.

Ma torniamo all’acquisto. Gli adempimenti da osservare per ap-plicare l’imposta sono differenti a seconda che l’acquirente agisca in veste di soggetto passivo dell’Iva oppure di privato consumatore.

Nel primo caso (acquirente soggetto passivo), le modalità di applicazione dell’Iva sono quelle ordinarie degli acquisti intraco-munitari: integrazione della fat-tura del fornitore, registrazione a debito, e così via, fi no alla presen-tazione del modello Intrastat.

Nel caso in cui, invece, l’acqui-rente sia un privato consumatore (intendendo tale anche il soggetto d’imposta che effettua l’acquisto per scopi estranei alla sua attivi-tà economica), occorre fare rife-rimento alle disposizioni del dm 19 gennaio 1993, che in sintesi prevedono quanto segue:

- entro 30 giorni dall’acquisto, e comunque prima dell’immatri-colazione o iscrizione in pubblici registri, l’acquirente deve presen-tare all’uffi cio dell’Agenzia delle entrate territorialmente compe-tente in base al proprio domicilio fi scale una apposita dichiarazio-ne, allegando copia della fattura o, in mancanza, atto di cessione o documentazione equipollente. La dichiarazione, redatta in triplice esemplare, deve contenere gli ele-

menti identifi cativi dei contraenti e del mezzo di trasporto, nonché il corrispettivo;

- occorre poi effettuare il paga-mento dell’Iva liquidata dall’uffi -cio nella predetta dichiarazione. Dopo la soppressione dei servizi di cassa degli uffi ci fi nanziari, il pagamento doveva effettuarsi con il modello F23; successivamente, con risoluzione n. 136 del 6 set-tembre 2000, è stato stabilito che va effettuato con il modello F24, indicando il codice tributo 6099.

Immatricolazione del mezzoAi fini dell’immatricolazione

del mezzo oggetto di acquisto intracomunitario, gli acquirenti privati consumatori devono con-segnare all’ufficio competente copia dell’attestato di versamen-to dell’Iva. I soggetti passivi, in-vece, devono consegnare l’atto di cessione o la fattura d’acquisto o altra documentazione, integrata ai sensi dell’art. 46, comma 1, di-chiarata conforme dall’uffi cio delle entrate.

In entrambi i casi, per poter ottenere l’immatricolazione del veicolo occorre esibire al Pra la do-cumentazione relativa all’acquisto e quella comprovante l’avvenuto assolvimento dell’Iva (in alcuni casi, però, l’immatricolazione è consentita sulla base della «Di-chiarazione di conformità», rila-sciata dalla società costruttrice dell’autoveicolo, integrata con la dicitura «Assolti gli obblighi Iva sugli acquisti intracomunitari»).

In caso di acquisto a titolo gra-tuito, invece, sia i privati consu-matori che i soggetti passivi de-

vono presentare all’uffi cio delle entrate una dichiarazione appo-sita, copia della quale, annotata dal predetto uffi cio, deve essere consegnata all’uffi cio competente all’immatricolazione. Con la legge 311/2004 e con il dl n. 262/2006 sono state introdotte disposizioni di contrasto delle frodi Iva, che prevedono nuovi obblighi, per i soggetti d’imposta, al fi ne di ot-tenere l’immatricolazione dei vei-coli di provenienza estera. Queste disposizioni saranno brevemente ricordate più avanti.

Veicoli con targa EECon nota prot. 1781 del 21 no-

vembre 1995, il dipartimento delle dogane del ministero delle fi nanze, sulla base del parere espresso dal dipartimento delle entrate e dal ministero dei trasporti, ha stabili-to che la validità delle targhe «EE» attribuite all’atto dell’immatricola-zione di autovetture appartenenti a cittadini comunitari, deve essere limitata a un periodo non supe-riore a tre mesi, prorogabile solo in casi eccezionali e debitamente documentati. Ciò al fi ne di evita-re che tali autovetture, acquistate in regime di non imponibilità sul presupposto della loro destinazio-ne in altro stato membro, vengano ivi trasferite solo dopo il decorso del termine di sei mesi, periodo oltre il quale il veicolo si conside-ra non più nuovo, sfuggendo così ad imposizione anche nel paese di destinazione.

Successivamente, con la risolu-zione n. 206 dell’8 ottobre 1997 è stato stabilito che la validità della targa speciale EE deve essere li-

mitata a quattro mesi, senza alcu-na possibilità di proroga.

Immatricolazione temporaneaL’immatricolazione in Italia di

un veicolo importato dagli Sta-ti Uniti, già provvisoriamente immatricolato in un altro stato membro, senza che abbia però la-sciato il territorio nazionale, non è subordinata al pagamento dell’Iva in quanto non sussiste un acquisto intracomunitario; occorre, però, dimostrare l’avvenuto assolvi-mento dell’imposta al momento dell’importazione. Lo ha chiari-to l’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 344 del 5 agosto 2008. Il caso era stato rappre-sentato da una società che aveva importato un veicolo dagli Usa, affidando l’accertamento delle specifi che tecniche e la relativa certificazione ad un operatore tedesco, perché in Germania l’espletamento di tali pratiche è più rapido. A tal fi ne, l’operatore tedesco aveva dovuto provvedere alla transitoria immatricolazione del veicolo in Germania, su de-lega della società italiana ma a proprio nome. Successivamente, al momento di procedere all’im-matricolazione in Italia, la socie-tà incontrava il rifi uto dell’uffi cio della motorizzazione civile, che riteneva necessaria l’esibizione del modello F24, relativo al paga-mento dell’Iva, o di un’autorizza-zione tributaria.

L’Agenzia delle entrate ha osservato che nella fattispecie non ricorre l’ipotesi di acquisto intracomunitario del veicolo, poi-ché non vi è stata alcuna cessione

tra l’operatore tedesco e quello italiano e il bene è sempre rima-sto in Italia, a nulla rilevando che abbia ottenuto una targa tedesca intestata ad un soggetto stabili-to in Germania. Di conseguenza, l’immatricolazione del veicolo in Italia è subordinata alla presen-tazione della documentazione doganale dalla quale risulti il pagamento dell’Iva in dogana all’atto dell’importazione. Qualo-ra la certifi cazione doganale sia redatta in forma sintetica, sen-za indicare espressamente l’am-montare dell’Iva assolta, ma solo un generico riferimento all’assol-vimento dei «dovuti diritti doga-nali», la società dovrà presentare la bolletta d’importazione o docu-mentazione adeguata.

Introduzione del veicolo per trasferimento del proprietario

Con risoluzione n. 377 del 17 dicembre 2007, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che non è do-vuta l’Iva per l’introduzione in Italia, a seguito di trasferimento del proprietario, di un’autovettu-ra fi scalmente nuova acquistata da un cittadino in Germania. Non trattandosi di una cessio-ne a titolo oneroso, infatti, non sussistono i presupposti per la tassazione del mezzo di traspor-to nuovo a destinazione ai sensi dell’art. 38, commi 3 e 4, del dl n. 331/93. Il quesito era stato posto da un contribuente che aveva fat-to presente di avere acquistato il 16 ottobre 2006 in Germania, ove si era trasferito per motivi di la-voro sino dal 2001, un’autovettu-ra che in data 15 dicembre 2006, in seguito al rientro in Italia, ha portato con sé. Il dipartimento dei trasporti aveva respinto la richiesta di immatricolazione del veicolo, in quanto non risultava assolta l’Iva. L’Agenzia ha osser-vato che, ai sensi dell’art. 38, com-ma 3, lettera e), del dl n. 331/93 costituiscono acquisti intracomu-nitari gli acquisti a titolo oneroso di mezzi di trasporto nuovi tra-sportati o spediti da altro stato membro, anche se il cedente e/o il cessionario non sono soggetti Iva. Per configurare l’acquisto intracomunitario tassabile, tut-tavia, la disposizione richiede un trasferimento della proprietà del bene a titolo oneroso. Nella fat-tispecie, l’immatricolazione del veicolo in Germania ha costitu-ito un’operazione assoggettata ad Iva in tale paese, mentre la successiva richiesta di immatri-colazione in Italia non consegue ad un atto a titolo oneroso, ma al trasferimento in Italia del pro-prietario. A differenza di quanto previsto per i trasferimenti tra soggetti passivi (art. 38, comma 3, lett. b), nell’ipotesi in esame non si realizza acquisto intracomunita-rio in Italia, a meno che non vi sia prova dell’esistenza di uno stretto legame tra l’acquisto del veicolo ed il trasferimento di sede risultan-te già al momento della vendita, eventualità che giustifi cherebbe la pretesa dell’imposta nello stato di destinazione.

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menti identificativi dei contraenti vono presentare all’ufficio delle mitata a quattro mesi senza alcu-

In ossequio al principio secondo cui gli scambi di mezzi di trasporto nuovi sono tassati nel paese di destinazione, il comma 2, lett. b), dell’art. 41 del dl 331/93 assimila alle cessioni intra-comunitarie non imponibili le cessioni a titolo oneroso di mezzi di trasporto nuovi. Tali cessioni costituiscono cessioni intraco-munitarie non imponibili a prescindere dallo status del cedente e del cessionario, e dunque anche nell’ipotesi in cui il soggetto che vende, oppure quello che acquista, oppure entrambi, non sono operatori economici ma privati con-sumatori. Anche in relazione alle cessioni la legge 311/2004 ha previsto obblighi di comunicazio-ne al dipartimento dei trasporti. Cessione intracomunitaria effettuata da privato. Se l’auto nuova è venduta da un pri-vato consumatore, per evitare la doppia impo-sizione (pagamento dell’Iva in Italia e nel paese

membro di destinazione), la legge accorda al venditore il diritto al riborso dell’Iva compresa nel valore della vendita (perchè pagata e non detratta al momento dell’acquisto). Il rimborso spetta per il minore importo tra l’Iva pagata al momento dell’acquisto (o dell’im-portazione) e quella che sarebbe dovuta se la cessione fosse soggetta all’imposta in Italia.Esempio:Costo di acquisto: 25.000 € più IvaPrezzo di cessione: 20.000 €Iva pagata sull’acquisto: 5.000 €Iva teorica sulla cessione: 4.000 €Importo del rimborso spettante: 4.000 €Per ottenere il rimborso dell’imposta, il vendi-tore deve farne richiesta all’ufficio delle en-trate del luogo in cui risiede, entro sessanta giorni dalla cessione, attraverso un apposito modello, secondo le disposizioni contenute nel decreto ministeriale 19 gennaio 1993.

Cessioni onerose assimilate alle non imponibili

I MEZZI DI TRASPORTO NUOVI

1) le imbarcazioni di lunghezza superiore a 7,5 metri che

hanno navigato meno di 100 ore oppuresono vendute prima che siano passati tre mesi dalla prima immatricolazione;

2) gli aeromobili con peso totale al decollo superiorea 1.550 kg che

hanno volato meno di 40 ore oppure sono venduti prima di tre mesi dalla prima immatricola- zione;

3) i veicoli terrestri con motore superiore a 48 cc. o con po-tenza superiore a 7,2 Kw, che

hanno percorso meno di 6 mila chilometri oppuresono venduti prima di sei mesi dalla prima immatrico- lazione.

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15Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 2010F I S C O

Qualora il mezzo di tra-sporto, in base alle de-finizioni riportate nel riquadro, debba consi-

derarsi usato, la compravendi-ta assume rilievo ai fi ni dell’Iva soltanto se il venditore agisce in veste di soggetto passivo d’impo-sta, secondo i principi generali, in quanto non si rende operante la deroga al presupposto della soggettività passiva del cedente prevista per i veicoli nuovi in seno alla disciplina transitoria degli scambi intracomunitari. Di conseguenza, se il vendito-re è un privato la cessione è irrilevante ai fi ni dell’Iva, in-dipendentemente dallo status dell’acquirente.

Se il venditore è un sogget-to d’imposta, la cessione si può confi gurare, nei rifl essi dell’Iva, in modi o diversi, con effetti che possono estendersi alle even-tuali transazioni successive.

La tassazione all’origine con il regime del margine di cui al dl 41/95. Se il venditore assog-getta la cessione al cosiddetto «regime del margine» per i beni d’occasione (sussistendo, ovvia-mente, i presupposti di legge), il prezzo di vendita incorpora anche l’imposta, che viene ver-sata nel paese in cui risiede il venditore; la fattura che questi emette nei confronti dell’ac-quirente non deve evidenziare separatamente il tributo, ma deve contenere l’indicazione che l’operazione è sottoposta al regime del margine.

L’operazione non si confi gu-ra fi scalmente come una ces-sione intracomunitaria, giusta quanto espressamente stabilito dall’art. 37, comma 2, del citato dl n. 41/95, fermo restando l’ob-bligo di presentazione dei mo-delli Intrastat ai fi ni statistici.

Allo stesso modo, per l’acqui-rente situato in un altro stato membro l’operazione non rea-lizza «acquisto intracomunita-rio», per cui non deve essere sottoposta all’imposta a desti-nazione (essendo già tassata all’origine). Anche l’eventuale, successiva rivendita, da parte dell’acquirente, soggiacerà al regime del margine, secondo le disposizioni del dl n. 41/95, per cui, per esempio:

- costo d’acquisto 10.000 - prezzo di rivendita 12.000,

Iva inclusa- margine lordo 2.000- Iva da versare: 333 (1.667

imponibile al 20%)- margine netto 1.667.Per contrastare gli abusi,

l’Agenzia delle entrate ha ema-nato le istruzioni contenute nel-la circolare n. 40 del 18 luglio 2003, ricordando anzitutto che il regime del margine si applica soltanto quando il soggetto che vende il veicolo:

a) lo aveva acquistato da un privato, oppure

b) lo aveva acquistato senza avere potuto detrarre l’imposta, oppure

c) fruisce di un regime di franchigia nel proprio stato membro, oppure

d) lo aveva acquistato da un venditore che aveva applicato il regime del margine.

L’imprenditore nazionale che acquista un veicolo da un soggetto passivo comunitario,

quindi, deve prestare atten-zione al trattamento applicato dal cedente, che non può essere desunto dal fatto che la fattura non reca l’addebito dell’imposta del paese di origine (dato che sia nel regime del margine, sia nelle cessioni intracomunita-rie, la fattura del fornitore, per motivi diversi, non evidenzia l’imposta).

La prima verifi ca da compiere dovrà riguardare le indicazioni contenute nella fattura, al fi ne di rilevare l’eventuale riferi-mento alle norme sul regime del margine (riferimento che è obbligatorio per effetto delle norme in materia di fatturazio-ne introdotte con la direttiva 2001/115/Ce del 15/12/2001).

Anche la dichiarata appli-cazione in fattura del regime del margine, tuttavia, non vale a tranquillizzare del tutto l’acquirente, che per l’agenzia resta responsabile qualora, in base a elementi oggettivi, si possa desumere che il cedente comunitario non poteva utiliz-zare il regime predetto, come ad esempio nel caso in cui il vei-colo risulti intestato a un’im-presa che lo ha utilizzato come bene proprio dell’attività (es. noleggio), detraendo l’imposta assolta sull’acquisto. La posi-zione dell’agenzia, circa l’onere del cessionario di verifi care di-ligentemente la legittima appli-cazione del regime del margine da parte del venditore, è stata confermata recentemente dalla Cassazione con la sentenza n. 3427 del 12/2/2010.

La tassazione a destinazione come cessione intracomunitaria. Se il venditore non applica il re-gime del margine, l’operazione costituisce cessione intracomu-nitaria nel paese di origine e, specularmente, acquisto intra-comunitario in quello di desti-nazione; ciò, naturalmente, a condizione che l’acquirente sia un soggetto passivo, in quanto la deroga a tale requisito sog-gettivo è prevista solo nel caso di mezzi di trasporto nuovi (se invece l’acquirente è un privato, l’operazione confi gura una ces-sione interna imponibile nel paese di origine).

Anche nel caso di cessione intracomunitaria, come si è detto, la fattura del fornitore non espone l’Iva, non già perché inclusa nel prezzo, ma perché la vendita è tassabile a desti-nazione.

L’acquirente deve quindi tas-sare l’acquisto applicando l’Iva del proprio paese, secondo il meccanismo proprio degli ac-quisti intracomunitari (integra-zione della fattura, registrazio-ne a debito ecc.). Le successive, eventuali rivendite del veicolo saranno soggette all’applica-zione dell’imposta secondo le regole ordinarie.

Riprendiamo l’esempio prece-dente, mantenendo immutate le cifre:

- costo d’acquisto 10.000- Iva dovuta sull’acquisto in-

tracomunitario 2.000- prezzo di vendita 12.000 più

Iva- Iva dovuta sulla cessione

2.400.

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Scambi dell’usato,trattamento ad hoc

Con il comma 9 dell’art. 1 del dl 262/2006 è stato stabilito che per l’immatricolazione o la voltura di autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi, anche nuovi, oggetto di acquisto intracomunitario a titolo oneroso, la relativa richiesta deve essere corredata della copia del modello F24 di versamento dell’Iva, re-cante per ciascun mezzo di trasporto il nu-mero di telaio e l’ammontare dell’Iva assolta in occasione della prima cessione interna. Il successivo comma 10 stabilisce che, nell’ipo-tesi di importazione dei suddetti veicoli, l’immatricolazione è subordinata alla pre-sentazione della certifi cazione doganale at-testante l’assolvimento dell’Iva e contenente il riferimento all’eventuale utilizzazione, da parte dell’imprenditore esportatore abituale, del plafond. Al fi ne di contrastare le frodi all’Iva nel set-tore del commercio dei veicoli tramite cana-li non uffi ciali («importazione parallela»), è stata così introdotta una procedura che pre-vede, accanto al tracciamento di ciascun vei-colo, istituito dalle disposizioni introdotte con l’art. 1, comma 378, della legge 311/2004, l’abbinamento univoco al veicolo stesso del versamento dell’Iva dovuta sulla rivendita. Tale imposta deve essere versata, dunque, non secondo la normale procedura (liquida-zione «per massa», previa detrazione dell’Iva sugli acquisti), ma separatamente, attraverso uno speciale modello F24.In pratica, per esempio, la società Alfa, che ha acquistato dal fornitore francese un’au-tovettura per rivenderla al cliente Beta, per ottenere l’immatricolazione dovrà prima ef-fettuare, con la speciale modalità di cui ap-presso, il versamento dell’Iva dovuta sulla vendita interna. A monte, ovviamente, la so-cietà Alfa avrà anche adempiuto agli obblighi previsti per l’acquisto intracomunitario del veicolo. Con provvedimento del 25 ottobre 2007 l’Agenzia delle entrate ha approvato la ver-sione speciale del modello F24 da utilizza-re per il pagamento dell’Iva in questione, successivamente aggiornata, da ultimo, con provvedimento del 29 marzo 2010.Nel modello F24 speciale occorre indicare, per ciascun mezzo di trasporto, il tipo di

veicolo, il numero di telaio e l’ammontare dell’Iva versata utilizzando gli appositi co-dici tributo.Il versamento dell’Iva deve essere effettivo e non è possibile avvalersi della compensa-zione; va eseguito nel rispetto dei termini previsti per la liquidazione periodica del tributo, ma comunque entro il nono giorno lavorativo antecedente alla richiesta di im-matricolazione. Il provvedimento dell’Agenzia esclude dall’ob-bligo in esame gli acquisti intracomunitari e le importazioni di autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi nuovi, provvisti di codice di antifalsifi cazione, provenienti direttamente dalla case costruttrici e destinati al mercato nazionale, per i quali viene infatti impiegato un particolare meccanismo identifi cativo che non consente la frode. Con la circolare n. 52 del 30 luglio 2008, inol-tre, è stato chiarito che, pur in assenza di una norma di esonero, l’obbligo va escluso anche nel caso in cui il mezzo di trasporto ogget-to di acquisto intracomunitario sia un bene strumentale all’esercizio dell’attività.I soggetti che acquistano veicoli da impiegare direttamente, pertanto, non sono tenuti ad effettuare il versamento dell’imposta con lo speciale modello F24, ma dovranno limitar-si ad assolvere l’Iva secondo il meccanismo dell’integrazione della fattura previsto dal dl n. 331/93 per gli acquisti intracomunitari, con possibilità di esercitare la detrazione, se e nella misura in cui spetti. Anche in que-sto caso rimangono però fermi gli obblighi di comunicazione al dipartimento dei trasporti terrestri previsti dalla legge n. 311/2004. Con la stessa circolare 52/2008 è stato inoltre precisato che l’obbligo sussiste per i veicoli acquistati a fi ni di rivendita che l’impresa immatricola però a proprio nome, ad esem-pio per raggiungere gli obiettivi commerciali fi ssati dalla casa automobilistica. Ribadendo infi ne quanto già chiarito con la circolare n. 14/2008, l’Agenzia ha confermato che l’obbligo non si applica agli acquisti di veicoli che sono stati assoggettati, dal forni-tore comunitario, al regime del margine, in quanto non si tratta, in tal caso, di «acquisto intracomunitario».

La norma antifrode: il modello F24 speciale

IL REGIME IVA DEGLI SCAMBI DI VEICOLI NELL’UE

Oggetto dell’operazione

Venditore Acquirente Natura dell’operazione

Mezzi di trasporto

nuovi

Impresa o privato Ue Impresa o privato ITAcquisto intracomunitario imponibile

Impresa o privato IT Impresa o privato UeCessione intracomunitaria non imponibile

Mezzi di trasporto

usati

Impresa Ue Impresa ITAcquisto intracomunitario imponibile (*)

Impresa Ue Privato IT Cessione estera

Privato Ue Impresa o privato IT Fuori campo Iva

Impresa IT Impresa UeCessione intracomunitaria non imponibile (*)

Impresa IT Privato Ue Cessione interna imponibile

Privato IT Impresa o privato Ue Fuori campo Iva

(*) È fatta salva, qualora sussistano i presupposti, l’applicazione del regime del margine, nel qual caso l’operazione è tassata all’origine e non si confi gura come intracomunitaria.

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16 Lunedì 28 Giugno 2010 I M P R E S A

Il Tribunale di Bergamo sulla conversione del lavoro a progetto in rapporto a tempo indeterminato

Co.co.pro., sostanza batte formaSe c’è subordinazione, la certifi cazione del contratto non conta

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

Non c’è timbro che tenga per un posto di lavoro. Nemmeno la certifi ca-zione del contratto di

lavoro. Se l’attività è svolta in forma subordinata, infatti, non conta nulla il fatto che il con-tratto di lavoro a progetto sia stato preventivamente certifi -cato da una commissione: va immediatamente convertito in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (posto di lavoro), con effetto dal momen-to della sottoscrizione. Questo, in sintesi, quanto stabilito dal Tribunale di Bergamo nella sentenza n. 2844 del 20 mag-gio 2010.

Lavoro a progetto. La sentenza decide le sorti di un contratto di lavoro a progetto certificato. In particolare, il Tribunale è adito da un lavo-ratore assunto da una società cooperativa per far accertare la nullità del contratto e far di-chiarare la conversione in rap-porto di lavoro subordinato, ai sensi dell’articolo 69 del dlgs n. 276/2003 (la riforma Biagi che ha disciplinato il contratto di lavoro a progetto e le procedu-re di certifi cazione dei contratti di lavoro).

La collaborazione si è svolta per un anno e, in base a quan-to denunciato dal lavoratore, mascherava un vero e proprio rapporto di lavoro dipenden-te; pertanto con la richiesta di conversione del contratto (da lavoro a progetto a lavoro subordinato), il lavoratore ha chiesto pure la riammissione in servizio e quindi il pagamento delle differenze retributive. Il lavoro si basava sul seguen-te progetto: «Il trasporto e la consegna dei prodotti editoria-li, nonché il ritiro dei resi dei punti vendita e lo scarico del prodotto stesso».

Un contratto (e questo è, for-se, l’aspetto più «intrigante») certifi cato da una Commissione di certifi cazione dei contratti di lavoro.

La denuncia del lavoratore si basa su tre principali elementi: primo, l’assenza di autonomia nello svolgere le mansioni che, secondo le sue dichiarazioni, erano consistite nella consegna di giornali presso i punti ven-dita preventivamente indivi-duati nel contratto e sulla base di orari pressoché stabiliti; se-condo, la soggezione al «potere disciplinare» del datore di lavo-ro (la cooperativa), desumibile dal fatto che egli utilizzava il furgoncino messo a disposizione dall’azienda e che aveva avuto trattenuto alcuni importi per risarcimenti danni (come le multe dei dipendenti); terzo, la mancanza nel contratto di uno specifi co progetto.

La società resisteva alla de-nuncia negando che il rapporto

aveva avuto i caratteri della subordinazione essendosi svolto nell’ambito di un progetto suf-ficientemente definito, senza esercizio del potere disciplinare (anzi, sostenendo che la previ-sione di essere multato scaturi-va proprio dall’assunzione del rischio economico da parte del collaboratore) e che il contrat-to di lavoro a progetto era stato preventivamente certifi cato da un’apposita Commissione pre-vista dalla legge.

La collaborazione non coincide con il «progetto». Nel decidere, il Tribunale ra-giona essenzialmente su una delle richieste del lavoratore: la nullità del contratto (di lavoro

a progetto) per la mancanza di una specifica indicazione del progetto.

A mente delle disposizioni normative (dlgs n. 276/2003), il giudice spiega che si tratta, quindi, di stabilire se il progetto dedotto in contratto soddisfi o meno il requisito di specifi cità richiesto in particolare dall’ar-ticolo 69 del dlgs n. 276/2003. E sposa l’orientamento dottrinale secondo cui il contratto di lavoro a progetto non rappresenta un tertium genus, tra subordina-zione e autonomia, costituendo una forma di lavoro autonoma che si risolve in una prestazione d’opera coordinata e continuati-va, prevalentemente personale, riconducibile a un progetto, pro-

gramma di lavoro o fase di esso. In base a questo orientamento, il progetto (programma di lavo-ro o fase di esso) non individua l’oggetto dell’obbligazione, che deve piuttosto essere ravvisa-to nella prestazione dell’opera, ma rappresenta il parametro oggettivo al quale il prestatore deve conformare la prestazione in funzione della realizzazione dell’interesse del creditore (da-tore di lavoro).

Pertanto la prestazione non si identifi ca con il programma di lavoro, ma si pone in relazione a un progetto (o programma di lavoro o fase di esso) riguardan-te l’organizzazione aziendale ed il risultato non deve essere inteso come il risultato conse-guente all’adempimento dell’ob-bligazione lavorativa, ma come il risultato cui tende la stessa organizzazione aziendale.

In quest’ottica (peraltro in linea, secondo il Tribunale, con le indicazioni del ministero del lavoro della circolare n. 1/2004), il progetto o il programma di la-voro o la fase di esso altro non sono che un particolare e indi-viduato segmento dell’attività aziendale in cui si va ad inse-rire la prestazione lavorativa

del collaboratore a progetto. Ma proprio per queste ragioni, (cioè proprio per soddisfare i caratteri di specifi cità che gli sono propri), il progetto non può coincidere semplicemente con l’oggetto sociale del datore di lavoro, come peraltro già ar-gomentato da più di una deci-sione giurisprudenziale.

Il Tribunale quindi arriva a concludere che, nella situazio-ne esaminata, è constatabile la piena coincidenza del progetto con l’attività della cooperativa. Un fatto, secondo il giudice, che «integra la presunzione di subordinazione», presunzione che trova conferma in tutti gli altri elementi ravvisati nel giu-dizio.

A nulla rileva la certifi ca-zione. In conclusione, dunque, il Tribunale dà ragione al lavo-ratore e conclude nel ritenere esistente la subordinazione nell’attività di lavoro. A questo punto, però, entra in gioco la certifi cazione. Infatti, il contrat-to di lavoro a progetto che vie-ne dichiarato inesistente aveva ottenuto il «bollino» da parte della Commissione di certifi ca-zione, ossia la garanzia che si trattasse di contratto di lavoro stipulato per attività autonoma nel rispetto delle prescrizioni di legge.

Il Tribunale afferma che, rispetto alle sue conclusioni (cioè al carattere subordina-to riconosciuto al contratto di lavoro), «nessun rilievo riveste la certificazione, posto che ai sensi dell’articolo 79 del dlgs n. 276/2003 gli effetti dell’accerta-mento dell’organo preposto alla certifi cazione del contratto di lavoro permangono, anche ver-so i terzi, fi no al momento in cui sia stato accolto, con sentenza di merito, uno dei ricorsi giuri-sdizionali esperibili (…)».

In particolare, la discipli-na prevede che «nei confronti dell’atto di certificazione, le parti e i terzi nella cui sfera giuridica l’atto stesso è desti-nato a produrre effetti, possono proporre ricorso, presso l’autori-tà giudiziaria (…), per erronea qualifi cazione del contratto op-pure difformità tra il program-ma negoziale certifi cato e la sua successiva attuazione».

Pertanto, precisa il Tribunale, poiché nella situazione in esame la vertenza riguarda appunto il caso di erronea qualifi cazione del contratto (ovvero della na-tura autonoma del contratto), il ricorso giurisdizionale è cer-tamente ammissibile e l’atto di certifi cazione non può certo avere effi cacia vincolante.

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gramma di lavoro o fase di esso

La sentenza del Tribunale di Bergamo ripro-pone i limiti propri della procedura di cer-tifi cazione. L’istituto è stato introdotto nel 2003 con fi nalità defl ative del contenzioso. Mediante il ricorso al preventivo bollino al nascente rapporto di lavoro, la certifi cazione dovrebbe offrire maggiore certezze alle parti (imprese e lavoratori) sul destino del rappor-to di lavoro. Dal punto di vista delle imprese, la certifi cazione dovrebbe dare una sorta di garanzia che, in un secondo momento (dopo la sottoscrizione del contratto o dopo la con-clusione del rapporto), il lavoratore non pos-sa impugnare il contratto. Una garanzia non dal punto di vista normativo, è ovvio (sareb-be infatti incostituzionale una disposizione che attribuisse l’effetto preclusivo all’impu-gnazione del contratto certifi cato dinanzi al giudice). Ma una garanzia almeno certa dal

punto di vista formale, nel senso di assicura-re la validità dinanzi alla legge del contenuto e della struttura del contratto di lavoro cer-tifi cato (effetto «consulenza» da parte delle Commissioni di certifi cazione). Così non è successo nella vicenda oggetto della senten-za esaminata. Fatto che rientrerebbe nella normalità se il giudizio si fosse fermato ad appurare l’irregolare svolgimento delle pre-stazioni di lavoro: questo, a prescindere dal «bollino» di certifi cazione, può sempre suc-cedere con responsabilità piena ed esclusiva dell’azienda. Invece, la sentenza ha eviden-ziato anche «anomalie» nella costituzione del rapporto di lavoro. Per esempio, nella man-canza della specifi cità nel «progetto» dedotto in contratto (praticamente coincidente con l’oggetto sociale della coop datore di lavoro), che costituisce un elemento naturale del con-

tratto di lavoro (a progetto). In questo modo, la certifi cazio-ne può fi nire per raggiungere effetti contrari a quelli che si propone: un aumento di costi, anziché una loro riduzione.

I limiti della procedura sotto i rifl ettori

I PRINCIPI

Il contratto di lavoro a progetto non rappresenta un terzo tipo di «rapporto» (accanto a quelli di tipo subordinato e di tipo autonomo), ma costituisce una forma di lavoro autonomo che si risolve in una prestazione d’opera coordinata e continuativa, prevalentemente personale, riconducibile a un progetto, programma di lavoro o fase di esso

Il progetto, il programma di lavoro o la fase di esso non individua l’oggetto dell’obbligazione (del contratto di lavoro a progetto), che deve piuttosto ravvisarsi nella prestazione «dell’opera», ma rappresenta il parametro oggettivo al quale il lavoratore deve conformare la prestazione in funzione della realizzazione dell’interesse del datore di lavoro

Il progetto, il programma di lavoro o la fase di esso altro non sono che un particolare e individuato segmento dell’attività aziendale in cui si inserisce la prestazione del lavoratore a progetto. Tuttavia, per soddisfare i caratteri di specii cità, il progetto (programma di lavoro o fase di esso) non può semplicemente coincidere con l’oggetto dell’attività del datore di lavoro

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/progetto

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17Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 20I M P R E S A

ItaliaOggi Sette anticipa i dati sul settore delle spedizioni presentati all’assemblea di Fedespedi

La logistica elegge il suo modelloCifre alla mano (6,5 mld di fatturato) la Lombardia fa scuola

DI ROSA LABATE

Con le sue 1.500 impre-se di servizi logistici, di cui il 60% con sede nel-la provincia di Milano.

E soprattutto con i suoi 6, 5 mi-liardi di euro di fatturato (di cui 1,3 di valore aggiunto), pari al 30% del fatturato nazionale, la regione logistica milanese, comprendente le province di Milano, Bergamo, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como, e, oltre i confini amministrativi, Novara e Piacenza, si can-dida come modello per il sistema di imprese italia-ne del settore. È questa la foto scattata dallo studio «Il Network Milano, snodo dei fl ussi logistici Inter-nazionali», presentato in occasione dell’assemblea generale 2010 di Fedespe-di (Federazione nazionale delle imprese di spedizioni interna-zionali), in programma lunedì 28 giugno, a Milano, presso il Museo Diocesano.

L’indagine, illustrata da Fa-brizio Dallari, direttore del

centro di ricerca sulla logistica presso l’Università Liuc, è stata voluta dalla Cciaa di Milano e realizzata dall’associazione Glo-bus et Locus. Ha riguardato in particolare il quadro dell’offerta dei servizi logistici, la dotazione infrastrutturale e i nodi logistici e infi ne la caratterizzazione dei fl ussi logistici internazionali.

Dalla ricerca, i cui contenuti sono stati anticipati a Italia-Oggi Sette da Fedespedi, l’or-ganizzazione imprenditoriale costituita a giugno del 1946, che rappresenta e tutela gli interessi di oltre 2.200 impre-

se di spedizioni internazionali (fatturato complessivo oltre 20 miliardi, numero di addetti circa 80 mila), è emerso come la regione logistica milanese, grazie proprio a questi numeri, rappresenti il principale snodo nazionale con i mercati mon-diali connettendo, attraverso i gateway europei, il Nord Italia

con i più importanti mercati internazionali.

Inoltre, la regione logisti-ca milanese, grazie al suo posizionamento geografico, alla forza della propria eco-nomia e alla concentrazione dei cosiddetti «orchestratori logistici» è il crocevia più im-portante del sistema italiano delle relazioni economiche internazionali.

Basti pensare che nella sola provincia di Milano è pre-sente il 16% delle maggiori aziende del settore operanti

in Italia, più in particolare, tre dei principali operatori interna-zionali del trasporto espresso, Dhl, Ups e Fedex oltre ad alcuni tra i principali operatori logisti-ci e Mto (Multimodal transport operator) quali Saima Avande-

ro, Kuehne & Nagel, Schenker, Fiege. Inoltre, nell’area milane-se è localizzato il 30% del totale nazionale degli spazi in uso agli operatori logistici, dato che ri-specchia la dimensione dei con-sumi e delle attività produttive svolte nel bacino milanese e nel suo hinterland.

Lo studio, presentato da Dal-lari, è uno dei punti di parten-za per l’Assemblea generale di Fedespedi, con la quale, infatti, la federazione nazionale delle imprese di spedizioni interna-zionali intende proporre un primo momento di confronto sulle politiche necessarie per il rilancio del piano nazionale della logistica, uno strumento che gli spedizionieri ritengo-no fondamentale per rendere il settore dei trasporti e della logistica uno dei motori dello sviluppo del paese.

Prendendo spunto, appunto, dal modello lombardo. Ma non solo: gli strumenti per fare del settore trasporti e della logi-stica uno dei motori dello svi-luppo del paese sono il piano nazionale, l’avvio dello Spor-tello unico doganale, i diversi

progetti in corso a livello mi-nisteriale legati al mondo delle spedizioni internazionali e al commercio estero.

Senza dimenticare che, tra gli ingredienti per aggancia-re la ripresa, aumentare la competivitivà e attrarre fl ussi di traffi co merci, ci sono azio-ni quali quelle fi nalizzate ad agevolare il commercio inter-nazionale, creare un maggior coordinamento tra diversi at-tori pubblici e privati, punta-re all’effi cienza dei trasporti eliminando i cosiddetti colli di bottiglia.

La Federazione nazionale delle imprese di spedizioni in-ternazionali è l’organizzazione imprenditoriale che rappresen-ta e tutela gli interessi della quasi totalità delle imprese di spedizioni internazionali, che utilizzano tutte le modalità (stradale, ferroviario, maritti-mo, aereo e combinato) e che da sempre sono impegnate in un ruolo chiave nella fi liera delle attività logistiche, un settore di particolare importanza nell’eco-nomia e degli scambi.

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18 Lunedì 28 Giugno 2010 S P E N D E R E M E G L I O

Gli utenti rimasti nel regime di maggior tutela da luglio passano automaticamente alla bioraria

Energia, una tariffa per ogni oraCosti ridotti progressivamente per i consumi serali e festivi

Pagina a cura DI DUILIO LUI

Prezzi più bassi per chi consuma energia elet-trica di sera e nei fi ne settimana. Dal 1° luglio

anche gli utenti che sono rima-sti nel regime di maggior tute-la, cioè non hanno aderito a una delle offerte proposte dal libero mercato, si troveranno a fare i conti con la tariffa bioraria. Con la possibilità di risparmiare sensibilmente sulla bolletta, a patto però di conoscere i diversi prezzi.

La novità. L’introduzione del-la bioraria tra gli utenti in re-gime tutelato sarà progressiva: da subito gli interessati saranno circa quattro milioni, per arriva-re a 13 milioni entro fi ne anno. Si parte con le utenze dotate di contatore elettronico riprogram-mato per la tariffa bioraria, per cui occorre consultare l’ultima bolletta per sapere se si rien-tra o meno in questa categoria. L’utente non deve avanzare ri-chieste in merito: il passaggio è automatico. Per facilitare la pro-gressiva conoscenza dello stru-mento, le differenze di prezzo tra la fascia più alta di prezzo (dalle ore 8 alle 19 dei giorni feriali) e quella più bassa (dalle 19 alle 8 dei feriali e in tutto l’arco delle giornate festive) saranno conte-nute a un massimo del 10% nei primi 18 mesi, per poi ampliarsi con il tempo. L’obiettivo è chiaro: responsabilizzare i consumatori, spingendoli a usare gli elettro-domestici lontano dagli orari di punta, quando la rete di tra-smissione non è messa a dura prova da industrie e uffi ci e, di conseguenza, costa meno all’in-grosso. A benefi ciare di questa misura saranno soprattutto i nuclei familiari più presenti in ambito domestico nell’arco del-la giornata (per esempio laddove ci sono anziani e/o casalinghe), mentre il vantaggio sarà di pochi euro per i lavoratori che stanno fuori casa fi no al tardo pomeriggio. Sempre a patto di concentrare i consumi nelle ore lontane dai picchi di consumo: in caso contrario, infatti, si an-drà incontro a rincari di analoga misura rispetto all’attuale siste-ma di tariffazione monorario. Ovviamente risparmi maggiori sono raggiungibili affi ancando a modelli di consumo più virtuosi, l’impiego di elettrodomestici ad alta effi cienza: quelli che hanno otto-dieci anni di vita consuma-no mediamente il 25-30% in più rispetto ai modelli più recenti, a parità di rendimento.

L’alternativa del mercato libero. Attualmente le utenze affi date al regime di maggior tu-tela superano i 25 milioni di uni-tà, pari a oltre il 90% del totale. Si tratta di tutti coloro che non hanno voluto aderire a una delle offerte proposte dagli operatori del libero mercato. L’avvio della

bioraria obbligatoria potrebbe spingere un numero importante di utenti regolati verso la migra-zione, valutando quale dei piani tariffari è più conveniente per il proprio profi lo. Il sito Inter-net dell’Autorità per l’energia e il gas (www.autorita.energia.it) riporta le diverse offerte con le principali caratteristiche. Sono 18 le compagnie che fi n qui hanno deciso di aderire al Trova Offerte, impegnandosi ad aggiornare i dati in con-temporanea con il variare delle offerte: dopo avere scelto se si è interessati a offerte per la sola energia, per il gas o per energia elettrica e gas insieme, occorre inserire il codice di avviamento postale della località di interes-se, indicare il consumo annuo (dedotto dall’esborso medio emerso dalle ultime bollette) e

seleziona-re il tipo d i c o n -tratto di interesse. Il motore di ricerca consente di visualizzare la lista delle offerte disponibili nell’area selezionata e di valutarne le diverse caratteristiche, calco-lando la possibile spesa annua per ciascuna di esse e metten-dole anche a confronto con la spesa potenziale per chi sceglie il regime di maggior tutela.

Le offerte in corso. In al-ternativa, è possibile consulta-re il sito internet degli operato-ri, dove sono presenti tutte le caratteristiche delle offerte. Di seguito proponiamo uno spet-tro di soluzioni, che non sono in diretta concorrenza tra loro,

andando a rispondere a diffe-renti esigenze di consumo. Così Enel propone, tra le altre, Tutto Compreso Green, che prevede quattro taglie mensili (small ovvero 13 euro al mese, me-dium per 29 euro mensili, large al costo di 49 euro ed extralar-ge per 63 euro), corrispondenti ad altrettante fasce di consumo: se ogni mese viene rispettato il massimale, l’utente ottiene in omaggio un importo pari a due mesi della taglia scelta, mentre se a fi ne anno risulterà rispetta-to solo il consumo annuale della taglia scelta il benefi cio sarà di-mezzato. Il prezzo è fi sso per un anno solare.

Tra le offerte di Edison spicca Zero Casa, tariffa a consumo che elimina i costi fi ssi. I prezzi at-tualmente praticati variano da 0,159 euro per KHw se la po-tenza impegnata non supera i 3 MW di potenza a 0,249 euro per KHw se l’impianto supera i 6 MW (i prezzi indicati compren-dono la componente energia del prezzo elettricità, gli oneri di di-spacciamento, trasporto, distri-buzione e commercializzazione, ma non Iva e imposte).

Eni propone Energia quotafi s-sa speci@l web che tiene bloccato per un anno il prezzo della componen-te energia (0,069 per KHw. Si tratta di una scelta eco-friendly, considera-to che Eni garanti-sce, per la totalità dell’energia elettri-ca fornita al clien-te, l’immissione in rete di una quan-tità equivalente di elettricità pro-dotta da impianti alimentati da fon-ti rinnovabili. Si basa sugli stessi principi Prezzo Si-

curo Verde di A2A, che blocca il prezzo della componente ener-gia per due anni e utilizza fonti rinnovabili per la produzione. MyEnergy è l’offerta congiun-ta per luce e gas di Italcogim Energie, che prevede un’unica bolletta per le due utenze e uno sconto pari a un dodicesimo sulle principali componenti del prezzo.

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Tariffe «verdi» sotto accusa. Secondo una ricerca condotta da Altroconsumo, le campagne promozionali basate sull’eco-sostenibilità spesso non corrispondono alla realtà dei fatti. «Solo un quinto dell’elettricità prodot-ta deriva da fonti alternative e non esi-stono garanzie sufficienti che attestino con certezza l’origine da fonti rinnovabili dell’energia venduta», spiega in un report l’associazione di consumatori. «Da tempo in bolletta tutti contribu-iscono al finanziamento della produ-zione di energia da fonti rinnovabili: il 4,5% di quello che paghiamo contribu-isce a incentivare gli investimenti nel settore. Ma le tariffe verdi potranno considerarsi veramente tali solo il gior-no in cui impegneranno gli operatori ad aumentare ulteriormente gli investi-menti nella produzione di energia rin-novabile e a stimolare azioni concrete di riduzione generale dei consumi».Altroconsumo ha effettuato un confron-to fra le tariffe verdi più convenienti

offerte dalle aziende, la tariffa stabilita dall’Autorità per l’energia (destinata al mercato tutelato) e la più economica in assoluto tra quelle presenti sul mercato libero per valutarne la convenienza. Il ri-sultato è che, dal punto di vista economico, le tariffe che promettono la tutela dell’am-biente possono far risparmiare rispetto a quella del mercato tutelato pur non essen-do le più convenienti in assoluto.

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L’allarme di Altroconsumo: il verde inganna

Le principali offerte

COMPAGNIA OFFERTA PRINCIPALI CARATTERISTICHE SCADENZA PER SAPERNE DI PIÙ

Enel

Tutto Compreso Green

Quattro taglie di consumo fra cui scegliere e prezzo i sso per un anno. Se si rientra nei parametri ogni mese, si ha diritto a un importo pari due mesi della taglia scelta, mentre se a i ne anno risulterà rispettato solo il consumo annuale della taglia scelta il benei cio sarà dimezzato

12 luglio www.enel.it/enelenergia/famiglie

Edison Zero Casa

Tariffa pura a consumo, che elimina i costi i ssi. Si va da un minimo 0,159 euro per KHw se la potenza impegnata non supera i 3 MW di potenza a 0,249 euro per KHw se l’impianto supera i 6 MW

30 luglio www.edisoncasa.it

EniEnergia quotai ssa

speci@l webPrezzo della componente energia bloccato per un anno (a quota 0,069 per KWh)

12 luglio www.famiglia.eni.it

A2APrezzo Sicuro

Verde

Prezzo della componente energia bloccato per due anni. Utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione

n.d. www.a2aenergia.eu

ItalcogimEnergie

MyEnergy Offerta congiunta per luce e gas, con un’unica bolletta e sconti di 1/12 sui prezzi delle principali componenti di prezzo

30 giugno www.italiacogimenergie.it

el

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19Lunedì 28 Giugno 2010LunedìA F FA R I I N P I A Z Z A

Gli indicatori provenienti dai mercati valutari da considerare per tutelare i propri investimenti

Risparmiatori in balia dei cambiI movimenti di euro, dollaro e yuan infl uiscono sui portafogli

Pagina a cura DI DUILIO LUI

Euro debole, dollaro forte e yuan fortissimo. A ca-ratterizzare le cronache fi nanziarie delle ultime

settimane sono soprattutto le oscillazioni nei cambi tra le principali monete internazio-nali e le prospettive per i mesi a venire. Variabili che non in-cidono solo sulle fortune dei grandi investitori, ma possono impattare pesantemente anche sui piccoli risparmiatori. Ecco perché è fondamentale com-prendere il signifi cato dei prin-cipali indicatori che possono far mutare i trend, preparandosi così a eventuali modifiche di portafoglio.

Lo yuan abbandona il cambio fi sso. L’ultima novità ha per protagonista la Cina. Una settimana fa la Banca centrale di Pechino ha dato il suo assenso a una maggiore di fl uttuazione dello yuan (detta anche «renmimbi», cioè «mone-ta del popolo») rispetto al dol-laro (e, quindi, anche alle altre monete). Il rigido controllo go-vernativo sull’economia cinese impedirà brusche oscillazioni, ma subito i mercati hanno re-agito positivamente a questa notizia confi dando una riva-lutazione della moneta cinese rispetto a quella americana, in grado di rifl ettere il diverso andamento dell’economia nei due paesi.

Da oltre due anni le autori-tà statunitensi chiedevano a Pechino di allentare il colle-gamento con il biglietto ver-de, ma la Cina si era fi n qui sempre rifi utata. Tenendo il cambio fi sso e su valori molto bassi (6,83 yuan per dollaro è il valore rivisto nel luglio del 2008) la Cina è cresciuta negli ultimi anni al traino dell’ex-port. I consumatori europei e americani trovano più conve-niente comprare prodotti cine-si, rispetto a quelli realizzati in patria. Così la Cina accumu-la ordinativi, creando occasioni di lavoro per milioni di persone, che ogni mese abbandonano le campagne verso le città ed evi-tando così tensioni sociali. Solo che questo, visto dall’ottica americana ed europea, signi-fica minore competitività sui mercati internazionali per i prodotti delle aziende a stelle e strisce. Il cambio di rotta attua-to da Pechino rasserena perciò i rapporti tra le superpotenze mondiali.

Moneta forte o debole:

cosa cambia per i rispar-miatori. In realtà, la nuova strategia potrebbe fare como-do alla stessa Cina anche sul piano strettamente economico. L’attesa rivalutazione della mo-neta locale dovrebbe, infatti, raffreddare l’economia locale, che continua a correre a tassi

di oltre il 9% annuo, evitando così il formarsi di una bolla destinata, prima o poi, a scop-piare. Ora potrebbe esserci un rallentamento della crescita, ma senza scossoni. Inoltre, una valuta più forte accresce il red-dito delle famiglie: i cinesi po-tranno cioè acquistare prodotti stranieri, spendendo meno.

Vista nell’ottica dei rispar-miatori italiani, si tratta di una prospettiva doppiamente vantaggiosa. La Cina ha ormai

raggiunto una tale importanza a livello mondiale, che una sua eventuale crisi avrebbe rica-dute pesanti su tutte le Borse mondiali. Inoltre, lo yuan forte favorisce le esportazioni del-le aziende italiane nel paese asiatico, dove si sta formando una nuova classe media con un discreto potere di spesa, a tutto benefi cio delle quotazioni azionarie delle società quotate a Piazza Affari. Insomma, sembra destinato a durare il trend già

visto negli ultimi mesi, quan-do il rafforzamento del dollaro sull’euro ha favorito i conti di tutte quelle aziende più orien-tate all’export, dal settore del lusso a quello della moda, dalla componentistica auto ai prodot-ti per l’industria.

L’euro debole rispetto al dol-laro e allo yuan ha, però, una controindicazione sul fronte de-gli approvvigionamenti: consi-derato che il carburante e molte delle materie prime utilizzate

nel Vecchio continente vengono acquistati sui mercati interna-zionali, si apre la prospettiva di un ritorno all’infl azione. Il petrolio che ieri si comprava a 100 dollari, domani probabil-mente costerà 110 e a cascata è prevedibile un analogo rialzo dei prezzi di benzina e gasolio al distributore. Ma un surriscal-damento dei prezzi non è una grande preoccupazione in que-sto momento: la Bce ha fi ssato al 2% la soglia di sostenibilità dell’infl azione e attualmente il Vecchio continente non va oltre l’1,6%. Anche nel caso in cui ci fosse un’improvvisa fi ammata, la Bce avrebbe ampio spazio per intervenire, alzando i tassi uffi ciali che oggi viaggiano ai minimi storici. Per altro, dopo i massicci interventi pubblici degli ultimi mesi, gli Stati eu-ropei sono molto indebitati: un ritorno dell’infl azione alleggeri-rebbe il valore in termini reali di questa esposizione.

Su quali strumenti pun-tare. L’investitore che volesse cautelarsi contro il carovita farebbe bene a puntare sulle obbligazioni inflation-linked (come i Btpi) o sulle azioni del-le utility, le cui tariffe vengono periodicamente aggiornate pro-prio alla luce dell’infl azione.

Diverso il discorso sulle com-modity. I prezzi delle materie prime sono correlati in modo inversamente proporzionale al valore della moneta in cui sono espressi: quando il dollaro si apprezza, le principali com-modity vedono scendere il loro

prezzo. E lo stesso vale in sen-so opposto. Fa eccezione l’oro, considerato l’asset difensivo per eccellenza: per questo motivo il suo valore si impenna nei pe-riodi di incertezza, sia che sia in vista una stagione infl azioni-stica, che di caduta dei prezzi, come pure quando il mondo è attraversato da forti tensioni geopolitiche. Nelle fasi di nor-malità, invece, il prezzo della moneta gialla tende general-mente a calare.

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L’andamento dei mercati nelle prossime set-timane sarà fortemente infl uenzato dalla di-namica occupazionale negli Stati Uniti. È il succo dell’ultimo Axa investment managers firmato da Aurore Wannesson-Raynaud. L’analista prevede un tasso di disoccupazione intorno al 9,5% per fi ne anno (a maggio il va-lore è stato del 9,7%), un indicatore destina-to a pesare in maniera notevole sui consumi americani. In particolare, la previsione è per un rallentamento della crescita del pil nel secondo semestre, quando verranno meno i

benefi ci dell’intervento pubblico nell’econo-mia (riduzione delle tassi, incentivi alla rot-tamazione ed estensione degli assegni per la disoccupazione). La debolezza della ripresa occupazionale sarà, inoltre, una delle chiavi per una politica monetaria accomodante fi no a fi ne anno: storicamente, ricorda l’analista, i tassi dei Fed Fund non sono mai stati rialzati a meno di 12 mesi dal picco della disoccupa-zione. Non dovremmo quindi assistere a un rialzo prima degli inizi del 2011.

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L’occupazione negli Usa pesa sulla crescita

Così il cambio euro-yuan da inizio anno

Cambio in vista per uno dei prodotti di inve-stimento più amati dai piccoli risparmiatori. I Cct (Certifi cati di credito del tesoro) si preparano ad andare in pensione (lo stock ancora in circolazione ammonta a 150 mi-liardi di euro) per lasciare il posto ai Ccteu. I primi, titoli a medio-lungo termine (sette anni di durata), negli ultimi tempi sono fi niti sotto accusa perché la loro indicizzazione ai Bot (rendono quanto il titolo a sei mesi più un premio) risulta poco comprensibile agli investitori europei. In questo modo, si limi-ta la platea di investitori interessati al solo territorio italiano. Così si è pensato ai Ccteu, che verranno indicizzati al tasso Euribor a sei mesi, rilevato il secondo giorno lavorativo an-

tecedente il primo giorno di maturazione del-la cedola. Resta immutata la durata di sette anni (anche se non vengono escluse a priori altre scadenze) e la caratteristica di fondo: trattandosi di un titolo di stato a tasso va-riabile, investire in questo prodotto risulterà conveniente soprattutto per i risparmiatori attenti a conservare il valore reale dell’inve-stimento. Non è comunque detto che il cam-bio risulti vantaggioso per il nostro paese: una maggiore diffusione dei nostri titoli di stato all’estero renderà le emissioni italia-ne sempre più dipendenti dai giudizi delle agenzie internazionali di rating, fi nite spesso sotto accusa per le modalità di lavoro.

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I Cct vanno in pensione. Arrivano i Ccteu

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20 Lunedì 28 Giugno 2010 I N F O . E U R O PA

Dal 1° luglio al via l’ultimo adeguamento al regolamento del Parlamento Ue sul roaming

Eurotariffe, non piange il telefono Chiamare costerà al massimo 39 centesimi, il 10% in meno

DI MARI PADA

Una telefonata effettuata all’interno dell’Unione eu-ropea dal 1° luglio costerà il 10% di meno. Allo stes-

so modo, non dovranno superare i 15 centesimi al minuto (rispetto agli attuali 19 cent) le chiamate ricevute. Questi sono gli ultimi adeguamenti che gli operatori dovranno effettuare per attenersi completamente al regolamento n. 544/2009 del parlamento europeo che ha imposto una omogeneizza-zione delle tariffe in Europa, con tetti invalicabili a tutela delle cir-ca 500 milioni sim attive. Il parla-mento, aggiornando il regolamen-to n. 717/2007 relativo al roaming sulle reti mobili pubbliche all’in-terno della comunità (il roaming internazionale è il servizio che permette a tutti i possessori di un cellulare che si trovano all’estero di utilizzarlo, appoggiandosi alle reti mobili del paese straniero che da quel momento in poi gestirà il servizio), ha voluto garantire che gli utenti non paghino prezzi ec-cessivi rispetto ai costi dei gestori e alle tariffe nazionali.

Mercato unico della telefo-nia. 46, 43, 39 cent È stata que-sta la discesa «a gradini» imposta dall’Europa per le tariffe al minuto relative alle telefonate in uscita ef-fettuate dentro i confi ni dell’Unio-ne. D’ora in poi (dal 1° luglio) le tariffe da rispettare saranno di 39 centesimi di euro per le chiamate effettuate (ulteriore ribasso a 35 cent nel 2011), 15 cent per quelle in entrata (11 cent dal prossimo anno). Per queste ultime il rispar-mio si aggira intorno al 40% ri-spetto alle tariffe di un paio di anni fa. L’eurotariffa infatti si applica a tutti i clienti, esclusi quelli che hanno scelto espressamente una tariffa o un pacchetto specifi co per usufruire di altri sconti. Gli utenti in roaming potranno scegliere l’eu-rotariffa o rinunciarvi; gli operatori saranno invece obbligati ad accet-tare ed effettuare il cambiamento entro 24 ore dalla richiesta, senza costi aggiuntivi e senza poter im-porre condizioni restrittive o spese per la gestione delle pratiche.

Altra innovazione è il calcolo della tariffa al secondo e non più con scatto anticipato ai primi 30 secondi o al minuto. Sia in entra-ta che in uscita, il fornitore del paese d’origine dovrà imporre ai clienti in roaming una tariffa cal-colata sulla effettiva durata della conversazione, potendo applicare uno scatto non inferiore a 30 se-condi, per evitare maggiorazioni che mediamente potevano incide-re fi no al 20% sulla chiamata. Dal 1° luglio 2010, poi, il fornitore del paese di origine non potrà adde-bitare ai propri clienti in roaming alcun costo per i messaggi lasciati in segreteria telefonica, salvo il costo per il suo ascolto. Gli sms, infi ne, passano a 11 centesimi + Iva, mentre si azzera il costo per la loro ricezione. Il passo ulteriore richiesto dal regolamento, assieme alla riduzione delle tariffe, è stato quello di rendere più trasparenti le

voci di spesa per i clienti. Così 150 operatori europei si sono adeguati, prevedendo informazioni essenzia-li sulle tariffe di roaming (calcola-te con l’Iva). In Italia i clienti sono stati raggiunti da sms-avviso e i siti internet degli operatori dedi-cano una pagina alla voce «Este-ro» (chiamate dall’Italia all’estero e viceversa). Un po’ meno chiare risultano le tariffe, suddivise per zona (eurotariffa, Usa e Canada, altri stati) e per piani tariffari.

Dopo quest’ultima modifi ca ai prezzi, la commissione valuterà tra un anno l’andamento del mer-cato all’ingrosso e al dettaglio per

la fornitura di servizi in roaming ai clienti, il livello di concorrenza e la situazione concorrenziale degli operatori di minori dimensioni, indipendenti o che hanno appena avviato la loro attività.

Internet mobile: le tariffe continuano a scendere fi no al 2011. Se prima navigare era un lusso per pochi, oggi con la diffu-sione degli smartphone il traffi co dati ha subito un’impennata. E, grazie alla riduzione delle tariffe in Europa, è destinato a una esca-lation, soprattutto quando si è in viaggio. In generale, il 64,6% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni,

30,863 milioni di italiani, dichiara di avere un accesso a internet da qualsiasi luogo (casa, uffi cio, studio, altri luoghi) e attraverso qualsiasi strumento, con un incremento del 10,4% rispetto al 2008 pari a 2,9 milioni di individui in più. Cresce molto la disponibilità di accesso alla rete da dispositivi mobili che riguarda il 9% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni, con un incremento del 47,5%. La mag-gior parte dei possessori di cellula-re con accesso a internet usufruisce dei servizi di telefonia mobile da oltre 3 anni (90,8%), usa una sche-da prepagata o ricaricabile (84,2%)

spendendo mensilmente fi no a 30 euro nel 71,1% dei casi (dati Aw Trends, il report della ricerca di base sulla diffusione dell’online in Italia realizzato da Audiweb in collaborazione con Doxa, basati su un campione di rappresentativo della popolazione italiana, 10.130 interviste complessive). La norma-tiva europea è riuscita a incidere pesantemente anche su e-mail, mms, navigazione, download di programmi, musica e giochi. Così dai circa 5 euro per megabyte del 2007 si passerà tra pochi giorni a 80 centesimi. Conforta il fatto che l’importo scenderà ulteriormente (a 0,50 euro) esattamente tra un anno. Inoltre, già oggi la legge ha messo un tetto alle spese, che non dovranno superare 50 euro al mese (Iva esclusa). Superata tale soglia, il cliente riceve un alert per essere informato che i servizi di roaming dati hanno raggiunto l’80% del li-mite di spesa o di consumo c

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Torna di moda il turismo del pieno in Svizzera. Il 10% della benzina venduta nel paese continua a essere acquistata da automobilisti provenienti dai pa-esi limitrofi . Secondo i dati raccolti dall’Uffi cio federale dell’energia (Ufe) e dell’Unione petrolifera (Up), i transfrontalieri della benzina hanno riempito i serbatoi nel 2008 con 390 milioni di litri di benzina e 70 milioni di litri di diesel garantendo alla Confederazione maggiori entrate per oltre 340 milioni di franchi. «Pur non essendo la Svizzera un paese in cui il prezzo dei carburanti

è particolarmente basso, come invece nel Lussemburgo, in Polonia o nella Repubbli-ca Ceca, negli ultimi anni, il prezzo della benzina è stato sempre inferiore a quello dei paesi confi nanti», si legge nel docu-mento. «Per la benzina, il differenziale di prezzo fra la Svizzera e l’estero è passato dai 15-20 centesimi al litro nel 2001 ai cir-ca 45-50 nel 2009. Per il diesel è diverso: prima del 2003, in Svizzera, era più caro che all’estero e gli svizzeri andavano a fare il pieno oltre confi ne. A partire dal 2003, ha cominciato a essere leggermente più conveniente, a seconda del paese di riferimento». Secondo gli esperti, la causa del crescente differenziale di prezzo per la benzina e dell’inversione di tendenza per il diesel è stata soprattutto l’anda-mento del cambio fra il franco svizzero e l’euro: in altre parole, se il cambio fosse

rimasto costante, il differenziale di prezzo non avrebbe praticamente subito variazioni dal 2003 a oggi.«Molti tedeschi fanno il pieno all’estero, e la Ger-mania perde il 5-8% delle vendite nazionali di carburanti e, di conseguenza, circa 2,4 miliardi di euro (incluse le imposte sul fatturato) di entrate fi scali», hanno avvertito gli analisti dell’Uffi cio federale dell’energia. «In Austria ac-cade il contrario: il turismo del pieno rappresenta circa il 23% delle vendite di benzina e il 32% di quelle di diesel, e porta introiti ragguardevoli alle casse statali austriache». E in Svizzera? «Da noi il turismo del pieno ha subito un forte incremento negli ultimi anni», hanno ammesso i ricercatori elvetici. «Per la benzina si è passati dai 260 milioni di litri del 2001 ai 386 milioni di litri del 2008, corrispondenti a circa il 10% della quantità venduta complessivamente nel nostro paese. Le maggiori entrate fi scali per la Svizzera sono state pari a 286 milioni di franchi per l’imposta sugli oli minerali e a 52 milioni di franchi per l’Iva. Nello stesso periodo, il turismo del pieno per il diesel è passato da -70 milioni di litri a circa +70 milioni di litri, corrispondenti al 4,2% della quantità venduta complessivamente in Svizzera nel 2008».

Gabriele Frontoni

Svizzera, i turisti del pieno portano 340 mln di franchi

COME CAMBIANO LE TARIFFE DAL 1° LUGLIO

TRAFFICO VOCE, DATI E SMS Tariffe

Telefonate effettuate all’estero 0,43 euro->0,39 euro

Telefonate ricevute all’estero 0,22 euro->0,15 euro

Sms inviati da un paese estero 0,11 euro->0,11 euro

Sms ricevuti da un paese estero Costo zero

Navigazione in roaming (mms, email, dati) 1 euro per megabyte->0,50 euro per megabyte (2011)

DI GIANLUCA CAZZANIGA

I poliziotti di un paese che fa parte dell’area Schengen possono effettuare controlli d’iden-tità in un raggio di 20 chilometri entro i confi ni nazionali. L’ha dichiarato la Corte di giustizia dell’Unione europea, evidenziando, però, che questa competenza deve essere circoscritta. In altri termini, tali controlli non devono limitare la libera circolazione delle persone all’interno dei 28 paesi che hanno fi rmato gli accordi di Schengen (i 27 dell’Ue, a eccezione di Irlanda e Regno Unito, con l’aggiunta di Islanda, Nor-vegia e Svizzera). • I fatti. Lo scorso marzo Aziz Melki et Sélim Abdeli, due algerini che vivevano irregolarmen-te in Francia, arrestati dalla polizia dopo un controllo vicino alla frontiera con il Belgio, si sono appellati al principio di libera circolazione delle persone. La Corte di cassazione francese ha chiesto alla Corte di giustizia dell’Ue se il diritto comunitario, in particolare il divieto di controlli delle persone alle frontiere interne, si opponga a una legislazione come quella fran-cese, che consente alle autorità di polizia di controllare l’identità di qualsiasi persona, in una zona di 20 km dalla frontiera fra la Francia e i paesi che partecipano a Schengen.

Controlli d’identità entro 20 km

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21Lunedì 28 Giugno 2010

Lo ha deciso il Sudeban, autorità venezuelana che regolamenta il mondo bancario e assicurativo

Caracas chiude coi paesi offshoreVietate le operazioni fi nanziarie verso i paradisi fi scali

DI GABRIELE FRONTONI

Stop nei rapporti com-merciali tra le istitu-zioni finanziarie del Venezuela e quelle ba-

sate nei paradisi fi scali. La de-cisione è stata presa dal Sudeban, l’autorità di Caracas per la regola-mentazione del mondo bancario e assicurativo e riguarda tutti i pae-si «con un’inadeguata supervisione del siste-ma fi nanziario e dove regna il segreto banca-rio». Il divieto ha effet-to retroattivo a partire dal 15 giugno 2010. In base a quanto stabilito dalle nuove regole, la norma riguarda tut-te le transazioni finanziarie con gli operatori offshore, e il mantenimento di conti corren-ti nelle giurisdizioni entrate nella lista nera del Sudeban. Alla base della decisione del Venezuela c’è la volontà del governo di assicurare un fun-zionamento ottimale delle istituzioni finanziarie, miti-

gando il rischio di instabilità economica associato ai paradisi fi scali. La norma prevede inol-tre che entro il termine di 10 giorni dall’entrata in vigore del divieto, tutte le banche e le isti-tuzioni fi nanziarie venezuela-

ne presentino al Sudeban una dichiarazione scritta contenete l’estinzione di tutti i rapporti commerciali intrattenuti fi no a questo momento con i centri offshore. «Attualmente in Ve-nezuela sono poche le banche che hanno relazioni dirette con i paradisi fi scali. E questo a causa del fatto che il controllo

sul tasso di cambio ha di fatto limitato la possibilità da parte di istituzioni fi nanziarie locali di detenere attività in valuta al di fuori del paese», ha spiegato José Grasso Vecchio, direttore dell’Associazione bancaria ve-

nezuelana, secondo cui la risoluzione del Sudeban non produrrà alcun ef-fetto negativo per le banche visto che le fi liali estere degli istituti di credito del Venezuela basate nei centri offshore conti-nueranno a operare sotto l’ombrello della legislazione dei pa-esi ospitanti. Nella realtà dei fatti, dun-que, secondo il nu-

mero uno dell’Autorità banca-ria di Caracas, la vera novità di questa risoluzione consiste nel fatto che d’ora in avanti le ban-che venezuelane non potranno aprire nuove fi liali nei paradisi fi scali. Per il resto, l’operatività continuerà a rimanere presso-ché invariata.

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Imposte dirette

ADDIZIONALE IRES

Addizionale all’Ires del 6,6% per soggetti che operano nel settore energetico con un vo-lume di ricavi complessivi superiori a 25 mln: natura del tributo, decorrenza e ambito di applicazione (circ. Ag. entrate n. 35/E 18/06/2010)

DEDUCIBILITÀ

Ires. Le differenze tra valori in cassa e le corrispondenti rilevazioni contabili emerse da controlli fatti a posteriori sono deducibili se risultano da elementi certi e precisi, se sono inevitabili e documen-tate (ris. Ag. entrate n. 54/E 22/06/2010)

REDDITO D’IMPRESA

Determinazione del reddito d’impresa: i limiti di deduci-bilità degli interessi passivi ai sensi dell’art. 96 Tuir, ambito di applicabilità; le minusvalenze realizzate nelle operazioni di lease back , deducibili nell’eser-cizio (circ. Ag. entrate n. 38/E 23/06/2010)

ASSOCIAZIONI SPORTIVE

Ires. Corrispettivi erogati a società e associazioni sportive dilettantistiche fino a 200 mila euro. Costituiscono spese di pubblicità. Presunzione asso-luta (ris. Ag. entrate n. 57/E 23/06/2010)

Irap DEDUCIBILITÀ

Le differenze tra valori in cassa e le corrispondenti rilevazioni contabili (rinvio alla notizia n. 2 sezione imposte dirette) (ris. Ag. entrate n. 54/E 22/06/2010)

INTERESSI

Gli interessi generati dagli strumenti finanziari derivati hanno la medesima natura dei proventi e oneri dello strumento coperto (ris. Ag. entrate n. 56/E 22/06/2010)

IvaMODELLO INTRASTAT

Soggetti obbligati alla presen-tazione del modello Intrastat: anche gli enti, associazioni e altre organizzazioni, contribuenti minimi. Comportamento in caso di variazioni o errori (circ. Ag. entrate n. 36/E 21/06/2010)

PERIODICITÀ

Modello Intrastat: periodicità nella presentazione in caso di superamento o meno della soglia di euro 50 mila (circ. Ag. entrate n. 36/E 21/06/ 2010)

Accertamento STUDI DI SETTORE

Studi di settore 2010. Le novità per il periodo d’imposta 2009: nuove analisi di territorialità specifiche, primo studio di set-tore su base regionale, nuova modalità di apporto fornito dai soci amministratori nei nuovi studi, correttivi anti-crisi (circ. Ag.entrate n. 34/E 18/06/2010)

SOFTWARE ANOMALIE

Disponibile il software di com-pilazione e invio di osservazioni e segnalazioni a fronte delle comunicazioni di anomalie da studi di settore per il triennio 2006-2008

Riscossione GARANZIE

Garanzia nel pagamento ra-teale delle somme pattuite nella conciliazione giudiziale e nell’accertamento con ade-sione. Decorrenza delle modi-fiche (circ. Ag.entrate n. 37/E 21/06/2010)

ContenziosoIMPUGNAZIONE

Decorrenza del termine breve di impugnazione in relazione alle nuove modalità di notifica della sentenza (circ. Ag.entrate n. 37/E 21/06/ 2010)

Altre notizie di rilevante interesse

ENTI NON COMMERCIALI

Gli adempimenti contabili degli enti non commerciali di cui all’art. 20 del dpr n. 600/1973 (Provv. direttore Ag. entrate 21/06/2010)

FISCO FLASH

L’ALLARME DELLA CRA

Il Canada smaschera gli spioni all’ente della riscossioneSilenzio, si spia. Un rapporto interno della Ca-nada Revenue Agency, ente canadese incaricato della riscossione tributi, lancia l’allarme: sono dozzine gli impiegati fi ccanaso, beccati mentre controllano dichiarazioni e documenti riservati sullo stato economico e fi scale di ex mogli, suocere, credito-ri. E nel caso c’è anche chi, attraverso i computer della Cra, fornisce trattamenti di favore per se stesso, amici, parenti e colleghi. Secondo il rapporto, il caso più clamo-roso si sarebbe verifi cato a ottobre 2009, quando una donna ha avuto acces-so a 37.500 email e 776 documenti riservati sullo stato fi nanziario di cittadini canadesi. La donna aveva scaricato e archiviato tutto il materiale su 17 cd. Non manca poi la storia di un impiegato che tra il 2004 e il 2009 ha avuto accesso ai conti e ai dati di due creditori e la moglie di uno di loro. Già che c’era, aveva anche organizzato una specie di «agenzia parallela» in società con la propria consorte. C’è stato anche chi ha trovato tempo per fare benefi cenza. A se stesso: è il caso di un impiegato che ha ammesso di aver usato il siste-ma informatico della Cra e informazioni riservate per rilasciarsi una fi nta ricevuta di donazione a una onlus da 3 mila dollari canadesi (circa 2.351 euro) allo scopo di ridursi l’imponibile. E la po-lemica monta: sembra infatti che in qualche caso, in considerazione «dell’anzianità di servizio, la buona carriera e la cooperazione fornita alle in-dagini», l’agenzia avrebbe chiuso un occhio. La Cra però si difende: gli abusi si sarebbero veri-fi cati solo in pochi casi, visto che l’agenzia non smette di monitorare la situazione.

Antonino D’Anna

Lunedì 28 Giu

venezuelana che regolamenta il mondo bancario e ass

I N F O . M O N D O

ziarie ne presentino al Sudeban una

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Il i scol ash in versio-ne integrale è disponi-bile sul sitowww.italiaoggi.it

A cura dello StudioF. Ghiglione e A. Ghio

AUMENTI DAL 1° LUGLIO

New York introduce la maxitassa su sigarette e tabaccoFumare costa caro, specialmente per i portafogli. E i newyorkesi stanno per provarlo sulla propria pelle, visto che dal 1° luglio i pacchetti di sigarette subiranno un aumento di 5 dollari, arrivando a costare anche 11 dollari a pacchetto (circa 9,16 euro). È questo il contenuto di una nuova legge approvata dallo stato di New York, a guida demo-cratica, che aumenterà di 1,60 dollari l’attuale «sin tax» («tassa sul peccato») ferma al momento a quota 2,75$. Sonni agitati anche per i fuma-

tori di pipe e sigari, visto che la tassa sul tabacco passerà da 96 centesimi di dollari a oncia a 2$ a partire dal 1° agosto. Il tutto con l’obiettivo di in-cassare 440 milioni di dol-lari nell’esercizio fi scale 2010-2011 per fi nanziare programmi di tutela della

salute. In particolare, trattamenti medici contro l’Aids, programmi per la lotta al fumo e 71,6 mi-lioni di dollari per il centro di ricerca sul cancro di Buffalo. Non mancano gli scettici che osserva-no come da New York sarà possibile raggiungere qualche altro stato vicino, come il New Jersey e il Connecticut, per pagare meno le sigarette. Va anche sottolineato che questo è l’ennesimo piano straordinario di spese varato dal governatore Da-vid Paterson per far fronte a un defi cit che, solo dall’inizio dell’anno fi scale, il 1° aprile, pesava per 9,2 miliardi di dollari sulle tasche dei contri-buenti. Ma c’è chi ottimista: per Scott Santarella, a.d. dell’American Lung Association New York, che dal 1884 si occupa della tutela della salute dei polmoni e la qualità dell’aria, «questa tassa diminuirà i tabagisti minorenni del 15%, più un 5% di adulti».

Antonino D’Anna

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22 Lunedì 28 Giugno 2010 IMMOBILI & CONDOMINIO

Dopo Piemonte e Toscana si estende l’applicazione della classii cazione degli immobili

In affitto? Con la targa energeticaDa luglio anche in Lombardia la certifi cazione per le locazioni

Pagina a curaDI ALESSANDRO CASSANO

E GIANFRANCO DI RAGO

Ultima tappa per la cer-tifi cazione energetica: gli immobili in affi tto. Dal prossimo 1° luglio,

infatti, dopo il Piemonte e la Toscana, anche per i proprie-tari lombardi che sottoscriva-no o rinnovino un contratto di locazione scatta l’obbligo di dotare l’edifi cio della relativa certifi cazione. L’iter di introdu-zione dell’obbligo di attestazio-ne energetica di cui al dlgs n. 192/2005 è stato avviato in ma-niera graduale e ha man mano interessato gli immobili in co-struzione e quelli già esistenti in occasione di trasferimenti a titolo oneroso o di costituzione di diritti reali. La materia tuttavia è di competenza delle regioni, che possono quindi prevedere disci-pline in parte diverse.

Gli attestati di qualifica-zione e certifi cazione ener-getica. La certificazione è un procedimento che permette al cittadino che sta per acquistare casa di conoscere meglio le carat-

teristiche energetiche e i consumi dell’edifi cio. È stata introdotta con il dlgs 19 agosto 2005 n. 192 (suc-cessivamente modifi cato dal dlgs n. 311/2006) in attuazione della direttiva comunitaria n. 2002/91/Ce relativa al rendimento ener-getico nell’edilizia. Scopo di tale normativa è quello di stabilire i criteri, le condizioni e le modali-tà per migliorare le prestazioni energetiche degli edifi ci al fi ne del contenimento dei consumi,

anche nell’ottica di un minore inquinamento ambientale. Suc-cessivamente, con il decreto del ministero dello sviluppo economi-co del 26 giugno 2009, sono state approvate le linee guida naziona-li integralmente applicabili alle regioni che non hanno ancora adottato specifi che disposizioni normative in materia. La legge prevede due diversi attestati: quello di qualificazione ener-getica e quello di certifi cazione energetica. Il primo (AQE) è un documento redatto da un tecnico abilitato alla progettazione o alla realizzazione dell’edifi cio in cui vengono riportati i fabbisogni di energia e la classe di effi cienza dell’immobile (che viene indicata con una lettera dell’alfabeto, dal-la A+, che individua gli immobili a maggiore effi cienza energetica, alla G, che individua gli immobi-li di minore effi cienza).

Si tratta di un documento che deve essere richiesto a cura dell’impresa una volta ultimata la costruzione di un nuovo edi-fi cio o anche in caso di radicale ristrutturazione di un immobi-le. L’attestato di certifi cazione energetica (ACE), invece, la cui validità è di dieci anni dal rilascio, documenta la concreta effi cienza dell’edifi cio e i relativi consumi. Inoltre vengono anche forniti al proprietario dell’immo-bile dei suggerimenti riguardo gli interventi economicamente convenienti al fi ne di un miglio-ramento delle prestazioni ener-getiche dell’edifi cio.

La certifi cazione energe-tica. Attualmente alcuni edifi ci individuati per tipologia devono essere già dotati di certifi cazione energetica, a differenza di altri per i quali il presupposto dell’ob-bligo di dotazione è costituito dal trasferimento a titolo oneroso o dalla costituzione di diritti reali sull’immobile.

Devono già essere in possesso dell’ACE gli immobili di nuova costruzione e quelli di superfi cie superiore a mille metri quadrati che siano stati oggetto di inter-venti di ristrutturazione radica-le, purché le opere siano iniziate in data successiva all’8 ottobre 2005. Occorre precisare che per ristrutturazione radicale deve intendersi quella degli elementi edilizi costituenti l’involucro di

edifi ci esistenti o la demolizio-ne e ricostruzione degli stessi. Stesso discorso per gli edifi ci co-siddetti agevolati, ovvero quelli per i quali successivamente all’1 gennaio 2007 siano stati esegui-ti degli interventi fi nalizzati al miglioramento delle presta-zioni energetiche avvalendosi di incentivi o agevolazioni di qualsiasi natura. Infi ne anche gli edifi ci pubblici o detenuti da soggetti pubblici devono essere già dotati dell’ACE.

Tutti gli altri edifi ci che pro-ducano un consumo energeti-co devono invece essere dotati dell’ACE solo al verifi carsi del presupposto del trasferimento a titolo oneroso della piena o nuda proprietà (compravendi-ta, permuta, dazione in luogo del pagamento, conferimento in società dell’immobile) o della costituzione o rinuncia, purché a titolo oneroso, di diritti reali di godimento (usufrutto, uso o abitazione).

Non sussiste invece obbligo di dotazione nel caso in cui il fab-bricato preesistente sia oggetto di atti traslativi a titolo gratuito, come ad esempio una donazio-ne o un patto di famiglia, o co-munque non a titolo oneroso (ad esempio il trust) oppure in caso di atti senza effetti traslativi (ad esempio il comodato e la divisio-ne). Infi ne è bene evidenziare che anche il contratto preliminare di compravendita, in quanto atto di natura obbligatoria privo di effet-ti traslativi, dovrebbe rimanere escluso dall’ambito di applicazio-ne della normativa relativa alla certifi cazione energetica.

Certifi cazione energetica e locazione. La regione Lombar-dia ha quindi previsto all’art. 9.2, lettera g), della dgr 22 dicembre 2008 n. VIII/8745, l’obbligo di dotare dell’ACE tutti gli edifi ci concessi in locazione o in loca-zione fi nanziaria o facenti parte di un’azienda concessa in affi tto. ItaliaOggi Sette ha approfondi-to la questione con il Consiglio notarile di Milano, cercando di capire quali siano le principali conseguenze pratiche per i pro-prietari. L’obbligo in questione riguarda solo i contratti stipulati o rinnovati dopo l’1 luglio 2010. Così ad esempio nel cosiddetto contratto 4+4 è previsto il rinnovo

automatico al termine del primo quadriennio (prima scadenza) e un eventuale rinnovo espresso alla scadenza del secondo qua-driennio. Quindi, sia che il primo o il secondo termine coincidano o siano successivi alla data dell’1 luglio 2010, per il locatore scat-terà l’obbligo della dotazione e consegna della certificazione energetica al locatario in caso di prosecuzione del rapporto con-trattuale. In tali casi l’attestato di certifi cazione energetica deve essere consegnato all’inquilino in copia conforme all’originale.

Per quanto riguarda il cosid-detto obbligo di allegazione del-la certifi cazione al contratto, a differenza di quanto accade in sede di compravendita, mentre sarà necessaria la materiale consegna del certifi cato ener-getico all’inquilino in sede di stipula o di rinnovo della loca-zione, non occorrerà invece che il proprietario ne alleghi copia all’atto della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle entrate. L’allegazione del certi-fi cato energetico ai contratti di locazione dunque potrà conside-rarsi tutt’al più opportuna ma non certo necessaria.

Come si diventa certifi ca-tori. Per diventare certifi cato-re energetico occorre essere in possesso di un titolo che abiliti allo svolgimento di professioni tecniche per le quali sia richie-sta l’iscrizione in collegi o ordini professionali. In alternativa è possibile frequentare un corso di formazione organizzato da enti accreditati dalle singole regioni al termine del quale, superato un esame, viene rila-sciata la relativa abilitazione. Sono previsti una serie di obbli-ghi a tutela dell’imparzialità e dell’indipendenza del certifi ca-tore. Le singole regioni posso-no quindi integrare i requisiti richiesti e l’individuazione dei titoli necessari a svolgere tale professione.

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IMMOBILI CON IL BOLLINO

Gli attestati di qualifi cazione e

certifi cazione energetica

Gli immobili già dotati della certifi cazione energetica

Gli immobili da dotare di certifi cazione energetica

Certifi cazioneenergetica e locazione

La certificazione energetica è un procedimento che per-mette al cittadino che sta per acquistare casa di conoscere meglio le caratteristiche ener-getiche e i consumi dell’edi-i cio.La certii cazione energetica è costituita da due distinti atti: l’attestato di qualii cazione ener-getica (AQE) e l’attestato di certi-i cazione energetica (ACE)

Devono già possedere la certii ca-zione energetica:

gli immobili di nuova costruzione e • quelli di superi cie superiore a mil-le metri quadrati che siano stati ri-strutturati dopo l’8 ottobre 2005;

gli edifici c.d. agevolati, ovvero quelli sottoposti a interventi per il miglioramento energetico dopo l’1 gennaio 2007;

gli edii ci pubblici o detenuti da • soggetti pubblici

Tutti gli altri edii ci che producano un consumo energetico devono essere dotati dell’ACE al verii carsi di uno dei seguenti presupposti:

atto di trasferimento a titolo one-• roso della piena o nuda proprietà (compravendita, permuta, dazione in luogo del pagamento o conferi-mento in società dell’immobile);costituzione o rinuncia, purché a • titolo oneroso, di diritti reali di godi-mento (usufrutto, uso o abitazione)

Dall’1 luglio 2010 per i pro-prietari degli immobili siti in Lombardia scatta l’obbligo di dotare dell’ACE gli edii ci concessi in locazione o in lo-cazione i nanziaria o facenti parte di un’azienda concessa in afi tto. Sono però soggetti a tale obbligo solo gli immobili concessi in locazione in forza di contratto stipulato o rinno-vato dopo l’1 luglio 2010

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23Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiugnoS I C U R E Z Z A

A i ssare i requisiti è il Testo unico. Per le società c’è l’esonero da responsabilità amministrativa

Aziende, la sicurezza costa menoPremi Inail ridotti per chi adotta un sistema di gestione Sgsl

Pagina a curaDI CARLA DE LELLIS

Contro il caro sicurezza soccorre il «Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro»

(Sgsl). Non è obbligatorio (l’ado-zione è, cioè, volontaria) ma si-curamente interessante, se non altro per gli interessati effetti positivi che produce. Infatti, chi adotta un Sgsl può richiedere una riduzione dei premi Inail per l’assicurazione contro gli in-fortuni sul lavoro e, se società o persona giuridica, ne ricava l’eso-nero della responsabilità ammi-nistrativa. Nelle imprese fi no a 50 dipendenti, inoltre, rientra tra le attività fi nanziabili dall’Inail. Un Sgsl che risponde ai requisiti fi ssati dal Tu sicurezza è già di-sponibile e progettato dall’Inail (linee guida Uni-Inail del 2001).

Sistemi di gestione della si-curezza. Un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (Sgsl) è un sistema orga-nizzativo fi nalizzato al raggiun-gimento degli obiettivi di salute e sicurezza aziendale, progettato con il più idoneo rapporto tra co-sti e benefi ci. Spiega l’Inail che adottare un Sgsl non è un obbli-go di legge, ma una scelta volon-taria di chi sente la responsabili-tà della sicurezza propria e degli altri. Adottare un Sgsl consente di ridurre i costi della non sicu-rezza: indiretti perché riduce la probabilità di accadimento degli infortuni e i costi che ne conse-guono; diretti perché consente di richiedere la riduzione del tasso di tariffa, ai sensi dell’articolo 24 delle modalità di applicazione delle tariffe. Una riduzione, con-giunta con il meccanismo bonus malus, che può determinare uno sconto complessivo aggirabile attorno al 35-40% dei premi as-sicurativi dovuti all’Inail. Inoltre l’adozione di un Sgsl conforme alle prescrizioni del Tu sicurezza (dlgs n. 81/2008) produce effi ca-cia esimente della responsabili-tà amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (dlgs n. 231/2001).

Cosa dice il Tu sicurezza. Ai sensi dell’articolo 30 del dlgs n. 81/2008 (T.u. sicurezza), il modello di organizzazione e ge-stione idoneo ad avere effi cacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di per-sonalità giuridica deve essere adottato ed effi cacemente attua-to, assicurando un sistema azien-dale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici (in tabella la specifi cazione). Il modello or-ganizzativo e gestionale, inoltre, deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effet-tuazione delle prescritte attività. In ogni caso deve prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’ar-ticolazione di funzioni che assi-curi le competenze tecniche e i

poteri necessari per la verifi ca, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Ancora, il modello organizzativo deve prevedere idoneo sistema di controllo sull’attuazione del mo-dello stesso e sul mantenimen-to nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifi ca del modello organizzativo devo-no essere adottati, quando siano scoperte violazioni signifi cative delle norme relative alla preven-zione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al pro-gresso scientifi co e tecnologico. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione azien-dale defi niti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (Sgsl) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al Tu sicurezza per le par-ti corrispondenti. Agli stessi fi ni, ulteriori modelli di organizzazio-ne e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissio-ne consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, costituita presso il ministero del lavoro (ex articolo 6 del dlgs n. 81/2008). La predetta commissio-ne, inoltre, è tenuta a elaborare anche procedure semplifi cate per la adozione e la effi cace attuazio-ne dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese, da re-cepirsi con specifi co decreto del ministero del lavoro. Infi ne, l’ado-zione del modello di organizza-zione e di gestione da parte di imprese fi no a 50 lavoratori rien-tra tra le attività fi nanziabili (le cosiddette attività promozionali disciplinate dall’articolo 11 del T.u. sicurezza).

Il sistema Uni-Inail. Il siste-ma proposto dall’Inail deriva da una sperimentazione avviata nel 2001 (nel 2003 l’Inail ha poi pub-

blicato le linee guida). Il metodo si compone di fasi e ha validità generale nell’applicazione, pur-ché modulata in considerazione delle caratteristiche complessive dell’impresa/organizzazione (di-mensioni, tipologie produttive, cicli tecnologici, struttura dell’or-ganizzazione ecc.). Parte dal pre-supposto che la gestione della sa-lute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell’azienda. Il sistema defi nisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa azien-dale, le responsabilità, le proce-dure, i processi e le risorse per arrivare alla realizzazione di una politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme vigenti in tema di salute e sicurezza del lavoro.

Le fasi e le sequenze. Il sistema di gestione suggerito dall’Inail opera sulla base della sequenza ciclica delle fasi di pia-nifi cazione, attuazione, monito-raggio e riesame del sistema, per mezzo di un processo dinamico.

La capacità del sistema di rag-giungere gli obiettivi pianifi cati deriva dall’impegno e dal coin-volgimento di tutte le funzioni aziendali e soprattutto del livel-lo più elevato. I contenuti delle fasi possono essere più o meno complessi in ogni singola azien-da o unità produttiva in funzione di: dimensione, natura, attività e relativa complessità dell’organiz-zazione; signifi catività dei perico-li e rischi presenti, potenziali o residui; soggetti potenzialmente esposti. Le sequenze esemplifi ca-tive e generalmente applicabili delle fasi, quando il Sgsl è a re-gime, sono: stabilire una politica della salute e sicurezza sul lavoro, che defi nisca gli impegni generali per la prevenzione dei rischi e il miglioramento progressivo della salute e sicurezza; identifi care le prescrizioni delle leggi e dei re-golamenti applicabili; dentifi care tutti i pericoli e valutare i relativi rischi per tutti i lavoratori, com-presi i casi particolari associati con i processi, le attività opera-tive ed organizzative (comprese

le interazioni fra gli addetti), le sostanze e i preparati pericolosi ecc.; identifi care gli altri sogget-ti potenzialmente esposti (quali, ad esempio i lavoratori autono-mi, dipendenti di soggetti terzi e i visitatori occasionali); fi ssare specifici obiettivi appropriati,

raggiungibili e congruenti con gli impegni generali defi niti nella po-litica; elaborare programmi per il raggiungimento di tali obiet-tivi, defi nendo priorità, tempi e responsabilità ed assegnando le necessarie risorse; stabilire le modalità più appropriate, in termini di procedure e prassi, per gestire i programmi; sensi-bilizzare la struttura aziendale al raggiungimento degli obietti-vi prefi ssati; attuare adeguate attività di monitoraggio, verifi -ca ed ispezione, per assicurarsi che il sistema funzioni; avviare le opportune azioni correttive e preventive in funzione degli esiti del monitoraggio; effet-tuare un periodico riesame per valutare l’effi cacia e l’effi cienza del sistema nel raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica della salute e sicurezza nonché per valutarne l’adeguatezza ri-spetto sia alla specifi ca realtà aziendale che ai cambiamenti interni/esterni modifi cando, se necessario, politica ed obiettivi della salute e sicurezza, tenen-do conto dell’impegno al miglio-ramento continuo.

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I REQUISITI

Per avere efi cacia esimente della responsabilità ammi-nistrativa, le persone giuridiche, società e associazioni anche prive di personalità giuridica devono adottare ed efi cacemente attuare un Sgsl che assicuri l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge

relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, i sici e biologici;

b) alle attività di valutazione rischi e di predisposizio-ne delle misure di prevenzione e protezione conse-guenti;

c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, ri-unioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;

d) alle attività di sorveglianza sanitaria;e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori;f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro

in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certii cazioni obbligatorie di legge;h) alle periodiche verii che dell’applicazione e dell’efi cacia delle procedure adottate.

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24 Lunedì 28 Giugno 2010 C O N TA B I L I TÀ

L’orientamento delle Entrate in merito alle somme suddivise tra due o più professionisti

Il riaddebito spese è senza tracciaL’onere comune ripartito non va indicato nel quadro RE

Pagine a curaDI FRANCO CORNAGGIA

E NORBERTO VILLA

Neutri ai fini del red-dito i riaddebiti delle spese comuni tra pro-fessionisti. L’Agenzia

delle entrate conferma la pro-pria tesi che consente alcuni vantaggi ai contribuenti. Nel corso di un recente forum i tecnici dell’Agenzia sono tor-nati sull’argomento che era già stato trattato anche nella circolare n. 58/E del 18 giugno 2001. Le problematiche in tali ipotesi riguardano sia le impo-ste dirette che l’Iva (senza poi dimenticare quelle concernen-ti le posizioni contributive).

Quando due (o più) pro-fessionisti dividono lo stesso studio è frequente che siano sostenute delle spese comuni (locazione, energia elettrica, telefono e altre ancora). Spes-so è uno dei professionisti che risulta intestatario dei con-tratti e quindi del documento fi scale che certifi ca la spesa sostenuta. Dopo di ciò in base a metodi e criteri che possono variare da caso a caso, il sog-getto intestatario addebita la quota parte delle spese soste-nute agli altri professionisti che utilizzano i servizi.

La circolare 58/E ha soste-nuto che «ai fi ni reddituali, le somme rimborsate dagli altri utilizzatori comportano una ri-classifi cazione in diminuzione

del costo sostenuto dal profes-sionista intestatario dell’uten-za». Tale posizione è stata ora ribadita nel forum già richia-mato. Quindi il professionista che addebita la quota parte delle spese non deve indicare lo stesso nel suo quadro RE, ma nel contempo deve indicare tra le spese deducibili solo la quota parte di sua competenza di tali oneri.

Per converso il professio-nista che riceve il riaddebito considera lo stesso quale com-ponente negativo di reddito e lo indica come tale nel suo mo-dello Unico.

Ma proprio perché lo stesso si confi gura quale componente negativo nell’ambito del red-dito di lavoro autonomo allo stesso devono applicarsi le regole tradizionali. In parti-colare allo stesso dovrà appli-carsi il criterio di cassa: quindi diverrà deducibile solo nel mo-

mento in cui sarà effettuato il suo pagamento.

La motivazione di tale inter-pretazione discende dalla qua-lifi cazione del reddito di lavoro autonomo prevista dall’art. 54 del Tuir secondo cui lo stesso «è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro e in natura percepiti nel periodo d’imposta e quel-lo delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’arte e della professione».

Ulteriore passaggio è quel-lo che porta a escludere che le somme riaddebitate possano considerarsi come compensi ovvero come elementi ottenuti dalla svolgimento dell’attività professionale.

Ma dicendo ciò automatica-mente si pongono gli stessi al di fuori di quegli elementi che l’articolo 54 ritiene rilevanti ai fini della determinazione di questa tipologia reddituale.

L’agenzia non si è poi dimenti-cata di chiarire. e motivare an-che la situazione concernente la parte di spesa sostenuta e poi addebitata. Si è detto che la stessa non può essere dedotta e ciò (oltre che dalla logica) si desuma dal fatto che la parte di costo riaddebitata o da riad-debitare non è inerente all’at-tività svolta dal professionista e quindi non assume rilevanza reddituale quale componente negativo. Si ipotizzi il caso in cui un avvocato e un commer-cialista condividono uno stesso studio: le spese sono sostenute interamente dal commerciali-sta che ogni fi ne anno addebita la quota delle stesse di compe-tenza dell’avvocato.

Le spese in questione sono così ipotizzabili: Luce, gas ac-qua: 800 euro; Locazione dello studio: 3.600 euro; Altre spese comuni: 1.200 euro.

Si ipotizzi inoltre che la sud-

divisione sia al 50%. Ai fini reddittuali il commercialista potrà dedurre nel quadro RE i seguenti oneri: Luce, gas ac-qua: 400 euro; Locazione dello studio: 1.800 euro; Altre spese comuni: 600 euro

Mentre non dovrà dare al-cuna rilevanza all’addebito ef-fettuato nei confronti dell’av-vocato.

L’avvocato (qualora proceda al pagamento delle spese a lui addebitate) potrà indicare nel suo quadro RE importi identici al commercialista.

Vi sono ulteriori due osser-vazioni. Perché ciò possa avere gli effetti reddituali indicati pare consigliabile (necessa-rio) che il metodo (o meglio i criteri) con cui sono ripartite le spese sia formalizzato tra le parti e soprattutto riman-ga costante nel tempo. In tal modo non potrà essere avan-zata alcuna censura anche in presenza di addebiti di impor-to variabile negli anni purché sempre calcolati in base al medesimo criterio.

Inoltre considerato che le somme incassate dal profes-sionista in forza del riaddebi-to non hanno alcuna valenza reddituale (non sono compen-si, ma solo una variazione in diminuzione del costo soste-nuto), le stesse non devono essere assoggettate a ritenuta d’acconto.

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Impossibile, secondo la prassi, evi-tare l’Iva sull’addebito delle spese co-muni. Il professionista che sostiene le spese nel momento in cui le ripartisce è tenuto ad addebitare anche l’impo-sta sul valore aggiunto. Nella circola-re 58/E del 2001 l’Agenzia ha soste-nuto che «il riaddebito, da parte di un professionista, delle spese comuni dello studio utilizzato da più profes-sionisti non costituiti in associazione professionale, da lui sostenute, deve essere realizzato attraverso l’emissio-ne di fattura assoggettata a Iva».

In sostanza ai fi ni Iva, nella circola-re si afferma che il riaddebito deve av-venire attraverso l’emissione di una fattura, da parte del professionista intestatario delle fatture, assogget-tata a Iva in quanto la ripartizione delle spese non rientra tra le spese sostenute in nome e per conto di terzi escluse dall’Iva ai sensi dell’art. 15, dpr n. 633/1972. Seguendo tale tesi e riprendendo l’esempio in cui le spese comuni da suddividere tra due profes-sionisti al 50% sono così ipotizzabili: Luce, gas acqua: 800 euro; Locazione dello studio: 3.600 euro; Altre spese comuni: 1.200 euro.

Il professionista che li riaddebita dovrà emettere fattura nel seguente modo:

Luce, gas acqua: 400 euro + Iva; Lo-cazione dello studio: 1.800 euro + Iva; Altre spese comuni: 600 euro + Iva.

Sono però necessarie alcune osser-vazioni. Tale riaddebito infatti può qualificarsi giuridica-mente come derivan-te da una rapporto di mandato. Il codice civi-le riconosce una sorta di trasparenza nei rapporti tra terzo, mandatario e mandante: si può infatti sostenere che gli effetti del contratto di manda-to si producono diretta-mente in capo al man-dante. Al contrario ai fi ni Iva tutte le somme trasferite dal mandante al mandatario sono da considerare corrispetti-vi anche se queste sono formate unicamente dal «rimborso» di quel-le sostenute dal mandatario. Ai fi ni Iva sono considerate operazioni au-tonome: «l’acquisto» del servizio da parte del mandatario, ma anche il «rimborso» effettuato dal mandante. Pur ammettendo ciò, non si può però negare l’esistenza di una correlazione oggettiva tra le due operazioni: se il

mandante per conto del mandante un servizio di leasing, anche le somme riaddebitate dovranno esser conside-rate corrispettivo versato a fronte di una prestazione di leasing.

L’art. 3 comma 3 prevede che nei rapporti conseguenti al mandato sen-za rappresentanza le prestazioni rese o ricevute dai mandatari sono da con-siderarsi prestazioni di servizi (e per-tanto operazioni imponibili) anche nei rapporti con il mandante. Per ciascu-na singola parte dell’operazione com-

plessiva sorge un autonomo obbligo di fatturazione. Anche nell’eventualità in cui per il mandatario non sia pre-visto alcun compenso, il passaggio da mandatario a mandante soggiace co-

munque agli obblighi di fatturazione. Anche alla luce di numerose pronunce ministeriali (particolarmente si-gnifi cativa la risolu-zione ministeriale n. 6/E dell’11 febbraio 1998) si può ritenere assodata la tesi secon-do cui la natura del servizio non cambia nell’ipotesi di riadde-bito da mandatario a mandante. In altri termini, la presta-zione che forma l’og-getto del riaddebito dal mandatario al mandante mantiene

la stessa natura della prestazione ricevuta dal mandatario da parte del terzo e pertanto la disciplina Iva ap-plicabile risulterà quella prevista per tale tipo di prestazione (vedi anche la risoluzione 323/E del 2002).

Ciò comporterà che il riaddebito anche se da assoggettare a Iva dovrà

LA PRASSI

Nelle operazioni di addebito mandante-mandatario bisogna

RIADDEBITO SPESE COMUNI TRA PROFESSIONISTI

SPESE SOSTENUTEDA ROSSI

PERCENTUALE DI RIADDEBITO

A BIANCHI

SPESA DEDUCIBILE PER ROSSI

IVA DETRAIBILE PER ROSSI RIADDEBITO

Luce per 1.000 + 200 Iva 50% 500 100 500 + 100 Iva

Telefono per 3.000 + 600 Iva 50% 1.500 300 1.500 + 300 Iva

Servizio esente 400 50% 200 = 200 + esente Iva

Locazione ufi cio 5.000 (da privato)

50% 1.500 = 2.500 + 500 Iva

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25Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiuC O N TA B I L I TÀ

Completamente neutrali gli addebiti di servizi da parte del mandata-rio. Anche la soluzione

del caso esaminato (riaddebito tra professionisti) si è basata sull’analisi della fattispecie giu-ridica sottostante: il mandato. Il mandato, disciplinato dall’art. 1703 del codice civile, è defi nito come il contratto in base al quale una parte (mandatario) si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell’altra (mandante).

Appurato che il mandatario agisce sempre per conto del man-dante, il codice civile prevede poi due diverse fi gura di mandato, in relazione al differente modo con cui il mandata-rio si pone nei confronti dei terzi:

a) il mandato con rap-presentanza, in cui il man-datario agisce sia in nome che per conto del mandan-te (art. 1704 c.c.): i negozi giuridici posti in essere dal mandatario esplicano i loro effetti direttamente in capo al mandante e il mandata-rio ne rimane estraneo;

b) il mandato senza rap-presentanza, in cui il mandatario agisce in nome proprio, ma per conto del mandante: i diritti e gli obblighi scaturenti dai nego-zi conclusi con i terzi vengono acquisiti e assunti formalmente dal mandatario e solo succes-sivamente trasferiti in capo al mandante.

Occorre verifi care come la fat-tispecie in esame possa trovare rappresentazione contabile. Il mandatario si trova di fronte all’alternativa:

a) di rilevare a conto economi-co sia i ricavi che i costi, avendo rispettivamente quale contropar-

tita un credito verso i clienti e un debito verso la ditta mandante;

b) di rilevare il ricavo della vendita e il conseguente costo esclusivamente a livello di stato patrimoniale quali crediti verso i clienti e debiti verso la ditta mandante (imputando a conto economico solo il corrispettivo derivante dall’attività svolta).

La tesi sub b) è stata sostenuta

in dottrina dalla Adc di Milano con la norma di comportamento n. 139 in cui si è sostenuto: «ai fi ni contabili, il mandatario deve includere (nel conto economico, ndr) solamente la commissione e gli accessori a esso spettan-ti, senza che ciò comporti una compensazione di partite». Nella fattispecie non si ravvisa infatti una indebita compensazione di partite, in quanto è la sostanza stessa dell’operazione che impo-ne di non rilevare l’intero costo e l’intero ricavo. La reale natura della transazione si coglie infat-ti con una visione unitaria della

fattispecie, il che giustifi ca l’even-tuale compensazione di partite, che si rivela tale, solo, a un esame meramente formale dell’operazio-ne. Tale soluzione è stata accolta anche ai fi ni delle imposte dirette dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 377/E del 2 dicem-bre 2002. La risoluzione n. 377/E del 2 dicembre 2002 ha esamina-to il caso di una società che svolge

principalmente presta-zione di servizi infor-matici, di consulenza e di supporto generale alle amministrazioni centrali e periferiche dello stato e alle altre pubbliche amministra-zioni.

In esecuzione di tali convenzioni, la Società acquista beni e servizi in nome proprio e per conto del ministero, nell’ambito di un rap-

porto riconducibile a un mandato senza rappresentanza in forza del quale la stessa società addebita un importo pari al prezzo dei beni e servizi acquistati oltre al com-penso a essa spettante per l’atti-vità di intermediazione svolta.

La società in tale fattispecie fi no a oggi ha rilevato in contabi-lità due distinte operazioni:

- l’acquisto dal fornitore im-putando il prezzo tra i costi con contropartita tra i debiti;

- l’addebito al mandante im-putando un importo pari a detto prezzo tra i ricavi con contropar-tita tra i crediti.

Nonostante ciò ci si chiedeva se non fosse invece possibile im-putare a conto economico solo il corrispettivo dell’attività di inter-mediazione svolta dal mandata-rio e non anche il costo dell’ac-quisto dal fornitore e l’addebito al mandante, in caso di mandato all’acquisto, ovvero il ricavo della vendita al cliente e l’accredito al mandante, in caso di mandato alla vendita.

L’Agenzia delle entrate ha ac-colto tale seconda tesi conside-rando che:

- gli acquisti di beni e servizi operati dalla società in esecuzio-ne delle convenzioni stipulate sono da collegare a un rapporto di commissione;

- nelle convenzioni è specifi cato che la mandante acquista la pro-prietà esclusiva delle apparec-chiature acquistate dalla socie-tà su sua richiesta e del software applicativo da questa sviluppato, direttamente e/o tramite il ricor-so a fornitori esterni.

In tal caso pertanto il man-dante acquista direttamente la proprietà dei beni mobili non registrati, mentre la successiva consegna degli stessi da parte del mandatario rappresenta una mera fase esecutiva del rapporto. Ciò considerato ai fi ni delle imposte dirette l’Agenzia ritiene debba prevalere la so-stanza dell’operazione da cui si evince come il mandatario svol-ge esclusivamente un’attività di intermediazione che consiste nell’acquisto di beni e servizi in

nome proprio, ma per conto e nell’interesse del mandante. Da ciò consegue che gli esborsi soste-nuti dal mandatario non sono da considerare dei costi propri, ma «impegni fi nanziari», e quindi i successivi rimborsi da parte del mandante non rappresentano ricavi.

Pertanto considerando che gli effetti economici e reddituali del-le operazioni si producono solo in capo al mandante il trattamento loro da riservare è quello per cui il conto economico della manda-taria non deve essere infl uenzato dagli esborsi effettuati per gli ac-quisti di beni e servizi effettuati per conto del mandante e dai relativi rimborsi, ma solo dalle provvigioni spettanti per l’ope-ra d’intermediazione prestata: «Solo tali ultimi oneri e proventi costituiscono componenti rile-vanti nella determinazione del reddito imponibile ai fi ni delle imposte sui redditi». In sostan-za: il mandante contabilizza gli acquisti effettuati mediante in-tegrale imputazione a conto eco-nomico quali costi di esercizio (ovvero beni strumentali se del caso) dei «riaddebiti» ricevuti dal mandatario (appare chiaramen-te come tale soluzione non possa mutare nel caso in cui oggetto del mandato non sia il sostenimento di costi ma il riconoscimento di ricavi); per converso il conto eco-nomico del mandatario dovrà es-sere infl uenzato esclusivamente dal compenso conseguito a titolo di intermediazione effettuata. I rapporti con i clienti e il man-dante dovranno invece essere evidenziati unicamente a livello di stato patrimoniale, con appo-site rilevazioni di debiti e crediti per pari importi.

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Dubbi per l’Iva nel riaddebito, ma effetti positivi per gli studi di settore. Nonostante quanto sostenuto dall’agenzia delle entrate, l’Adc ha sostenuto, nel caso di riaddebito di spese comuni tra due profes-sionisti, che tale operazione non è rilevante ai fini Iva.Nella norma di comportamento 93 l’As-sociazione dei dottori commercialisti ha escluso che il riaddebito delle spese co-muni possa configurarsi come prestazione di servizi, presentandosi, pertanto, come operazione non rientrante nel campo di ap-plicazione dell’Iva, ai sensi dell’art. 3 del dpr 633/1972.Quindi secondo questa tesi (differente ri-spetto a quella della prassi) la non debenza dell’imposta deriva dalla mancanza del pre-supposto oggettivo. Senza dubbio da esclu-dere invece la possibilità che il rimborso possa qualificarsi come una spesa dovuta « a titolo di rimborso delle anticipazioni fat-te in nome e per conto della controparte», escluse da Iva ai sensi dell’art. 15, primo comma, punto 3), del dpr n. 633/1972. Per-ché possa configurarsi tale fattispecie, chi anticipa le spese deve agire in qualità di rappresentante della controparte, nella cui sfera patrimoniale deve insorgere diretta-mente l’onere anticipato. L’Amministra-zione finanziaria ha anche sostenuto che i costi, per essere esclusi dalla base impo-nibile, devono riferirsi a fatture emesse da

terzi che siano intestate alla controparte e pagate per suo conto, senza che esista uno specifico rapporto sinallagmatico di cessione o prestazione tale da rientrare nella generica prestazione di fare, non fare o permettere.La due tesi che comportamento l’assogget-tamento a Iva o meno del riaddebito non sono neutre economicamente.Infatti assoggettando a Iva tali somme, le si farebbe rientrare nel volume d’affari e quin-di comporterebbe anche l’assoggettamento delle stesse al contributo previdenziale pre-visto dalle diverse casse professionali. Nessun dubbio invece con riguardo all’effet-to positive che l’esclusione dal reddito del riaddebito (o meglio la non rilevanza delle spese sostenute ma poi riaddebitate) ha con riguardo agli studi di settore.Le spese oggetto di riaddebito sono senza dubbio tra quelle rilevanti ai fini degli stu-di. I ricavi che presuntivamente scaturi-scono da tali costi sono solitamente pari a un importo maggiorato rispetto agli stessi. Pertanto se rilevassero ai fini reddituali sia i costi per intero che il riaddebito si eviden-zierebbe un calcolo degli studi con maggiori ricavi. Invece considerando i rimborsi come minor costo sostenuto si otterrà una varia-bile «costo» inferiore con una conseguente presunzione inferiore di ricavi operata da Gerico.

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LA TESI CONTRARIA

... Anzi no. Parola dell’Adc

Niente costi propriper il mandatario

fare i conti con l’Iva...

seguire le regole proprie del tributo applicabile ai singoli oneri. Per esempio se uno degli stessi dovesse essere assoggettato a Iva con aliquota ridotta sarà questa che dovrà essere conside-rata anche nel momento del riaddebito.

Oltre a ciò un caso comune riguarda il riaddebito di oneri per cui è prevista una indetraibilità ai fi ni Iva (si pensi alle spese per i telefoni cellulari). In tal caso (seguendo quanto indicato nella risoluzione 10/E del 28 gennaio 2005) il professionista che riceve la fattura dal terzo (e che funge quale mandatario) ha la possibilità di detrarre l’imposta interamente. Successi-vamente il riaddebito della spesa al secondo professionista con cui si gestiscono in comune le spese dovrà effettuarsi appli-cando il medesimo regime Iva che è stato a monte applicato dal fornitore nei suoi confronti (aliquota, esenzione, imponibi-lità ecc.), ma sarà proprio questo secondo professionista che non avrà diritto alla detrazione Iva in misura piena a causa dell’indetraibilità oggettiva eventualmente stabilita per quel servizio. Ciò in quanto come sostenuto dalla stessa agenzia nella risoluzione 10/E, nel caso di mandato ai fi ni Iva si veri-fi cano sempre due rapporti entrambi rilevanti agli effetti Iva (prestazione di servizio tra mandatario e terzo e prestazione di servizio tra mandante e mandatario), ma l’articolo 3 del dpr 633/72 «produce solo l’effetto di qualifi care come prestazione di servizi l’operazione posta in essere dal mandatario senza rappresentanza che renda o riceva servizi per conto del man-dante, ma realizza la più complessa fi nalità di dare un assetto fi scale, agli effetti Iva (risoluzione n. 146 del 1999), ai rapporti tra mandante e mandatario imperniato su una fi ctio iuris che omologa totalmente ai servizi resi o ricevuti dal mandatario quelli da lui resi al mandante».

Da ciò consegue in primo luogo una totale equiparazione og-gettiva dei servizi resi o ricevuti dal mandatario a quelli da lui resi al mandante.

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Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 15/06/2010

Adesso Index Aprile '07 86,530 A2 | A | A+ - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 96,777 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 102,962 - | BBB- | - A2 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 98,432 - | BBB- | - Aa2 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 98,518 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 102,609 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 100,030 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 96,940 Aa2 | A+ | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 98,187 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

Creberg altiplano marzo 07 95,984 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 86,150 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 86,020 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 89,910 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 90,640 - | (1) | - - | A- | A-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 91,779 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 99,130 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 97,460 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D(�) WR | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 91,340 - | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 97,520 Aa2 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 116,240 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 91,779 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 99,130 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 111,410 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 99,780 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 97,739 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 95,780 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1-2008 83,125 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 3 - 2005 102,578 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,536 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 3 99,220 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 4 - 2004 99,476 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 102,229 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 2 - 2005 102,613 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 96,780 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 97,873 A2 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 10 97,614 Baa3 | - | - A2 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 98,072 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 98,250 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 96,791 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 96,551 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 98,518 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

Uni Class 98,31 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 96,890 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 98,838 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 98,410 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 100,380 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 99,747 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 100,013 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 99,792 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 98,180 Aa2 | AA | AA Aa2 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 100,120 A3 | A- | A-

3,60% Coupon Serie X - 2003 99,812 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 99,884 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 99,670 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,747 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 98,680 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 99,060 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 90,050 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 95,497 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 95,630 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 86,861 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 87,001 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 95,140 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 92,780 A2 | A | A Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 98,993 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 96,200 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 97,180 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 99,800 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 99,390 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 99,110 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 98,660 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 98,380 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 99,224 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 86,861 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 90,050 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 95,497 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 95,140 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 95,630 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie XI 2006 99,875 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 96,420 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 96,480 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 92,620 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 100,380 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 97,760 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 95,540 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 98,410 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 92,190 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 98,500 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 96,790 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 95,000 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 93,480 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 98,000 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 93,220 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 93,705 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 101,067 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 96,560 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 96,080 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 96,368 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 95,497 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 100,090 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 96,890 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 95,140 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 99,579 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 98,838 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 97,530 Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 95,630 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 99,600 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 98,199 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 97,480 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 85,180 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 97,300 Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,220 A2 | A+ | AA-

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 98,500 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,730 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 98,610 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 92,210 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 98,000 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 99,880 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 96,790 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 97,778 A2 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 99,710 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 93,220 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 97,530 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 96,560 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 97,300 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,220 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 97,480 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 95,540 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 96,368 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 92,620 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 92,190 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 98,500 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 96,660 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 96,607 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 15/06/2010

VALORI AL 15/06/2010

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(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

Everest Global Basket Serie XIII 2007 96,660 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 96,607 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,445 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Grifo Index serie XIX 2004 99,388 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 95,000 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 92,620 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 93,220 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 96,368 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 97,530 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 97,480 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 96,560 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 97,300 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,220 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 92,190 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 98,738 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 98,838 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 95,540 A2 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 99,230 Aa1 | - | -

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 85,180 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 95,140 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 95,497 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 95,630 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 97,960 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 93,480 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 93,705 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 97,760 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 96,080 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 96,790 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 98,199 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 100,680 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 99,710 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 97,760 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 97,960 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 96,928 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 99,030 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 96,462 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 96,123 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 98,000 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 96,790 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 96,080 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 99,880 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 98,738 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 98,838 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 100,380 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 98,410 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 96,890 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Japan – Euro Serie IV 2007 89,390 A3 | BBB | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 94,000 - | A+ | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 88,900 A2 | A | A A2 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 101,610 A2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 76,490 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,360 - | A+ | - Aa2 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 98,279 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 98,900 - | A+ | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 98,422 - | A+ | - A1 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 97,900 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 85,180 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 85,180 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 99,230 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 75,340 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 103,148 Baa1 | - | A Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 95,540 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 92,190 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 93,480 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 93,705 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 97,480 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 96,710 A2 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 96,560 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 97,300 Aa2 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,220 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 100,380 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 98,000 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

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27Lunedì 28 Giugno 2010

La Cassazione: per la residenza i scale conta il domicilio

L’iscritto all’Aire non sfugge al fisco

Pagina a cura DI MASSIMILIANO TASINI

Ai fini della verifica del luogo di residenza fi sca-le, assume rilievo pre-minente il centro degli

interessi vitali del contribuente. Lo ha stabilito la Corte di cassa-zione, quinta sezione tributaria, con la sentenza 15 giugno 2010 n. 14434.

La sentenza. Nella sentenza n. 14434 la Corte affronta diverse problematiche legate alla nozio-ne di residenza fi scale. In primo luogo, i giudici rilevano, in pieno accordo con la formulazione te-stuale della norma e il pensiero della giurisprudenza, che i tre presupposti indicati dalla nor-ma (il primo formale, e gli altri due sostanziali) hanno carattere alternativo. In particolare, l’iscri-zione all’anagrafe della popolazio-ne residente all’estero, se pure è necessaria, non è però esaustiva, ben potendo il contribuente ave-re fi ssato il proprio domicilio nel territorio dello stato, inteso come sede principale degli affari e in-teressi economici, nonché delle proprie relazioni personali (Cass. 13803/2001 e 10179/2003). Su questo passaggio, molto delicato, della norma, la Corte richiama la giurisprudenza comunitaria resa in materia di Imposta sul valore aggiunto, ma che detta principi applicabili anche sul fronte delle Imposte dirette. È la nota senten-za «Louloudakis» (sentenza CGE 12 luglio 2001 causa C-262/99) nella quale è stato affermato che, ai fi ni della determinazione del luogo di residenza, devono es-sere presi in considerazione sia i legali professionali e personali dell’interessato in un luogo deter-minato, e sia anche la loro durata; soprattutto, la sentenza afferma però che, qualora tali legami non siano concentrati in un solo stato membro, prevalgono i legami per-sonali su quelli professionali.

Per la individuazione del cen-tro principale degli interessi vi-tali della persona fi sica, la Corte afferma che è necessario indivi-duare il luogo in cui la gestione di detti interessi viene esercitata abitualmente, vale a dire in modo riconoscibile dai terzi; di talché deve prevalere un criterio di ef-fettività, analogamente a quanto accade in ordine alla individua-zione del giudice competente per la dichiarazione di fallimento (Cass. 12285/2005).

La norma di riferimento. Il Testo unico delle imposte sui red-diti disciplina la nozione di resi-denza fi scale all’art. 2. La norma risulta suddivisa in tre commi, rispettivamente dedicati alla in-dividuazione dei soggetti passivi Irpef, alla nozione di residenza fi scale e alla previsione di uno specifi co meccanismo presuntivo in materia di residenza.

• I soggetti passivi. Sono sog-getti passivi Irpef tutte le persone fi siche, indipendentemente dalla circostanza che risiedano o meno

nel territorio dello stato. Il con-cetto di residenza entra in gioco solo nella misura in cui determi-na il reddito tassabile: soggetti residenti (tassano tutti i redditi, indipendentemente dal luogo di produzione); soggetti non resi-denti (tassano solo i redditi pro-dotti in Italia).

La nozione di residenza. La legge fi ssa tre requisiti, in pre-senza di almeno uno dei quali il soggetto persona fi sica si conside-ra residente in Italia: iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente, domicilio nel territorio dello stato; residenza nel territo-rio dello stato.

L’Aire. Il cittadino italiano che cancella la propria iscrizione nell’anagrafe comunale e tra-sferisce la residenza all’estero è tenuto alla registrazione presso l’anagrafe degli italiani residenti all’estero disciplinata dalla legge n. 470/1998 e dal regolamento di attuazione dpr n. 325/1989( cd. Aire). La cancellazione dall’ana-grafe della popolazione residente costituisce requisito necessario per far valere la propria residen-za all’estero: necessario ma non suffi ciente. In questo senso sono sia la prassi ministeriale (circ. n. 304/E del 1997) e sia anche la giu-risprudenza (Cass. 13803/2001).

Purtroppo la norma è molto rigida: se il contribuente che si trasferisce all’estero dimentica di iscriversi all’Aire, resta lega-to al territorio dello stato (Cass. 1215/1998), e dunque mantiene la residenza italiana, con la con-seguenza sopra indicata.

Questa affermazione è talmen-te consolidata che la stessa Cor-te di cassazione, con la sentenza n. 9319/2006, ha stabilito che il contribuente, pur effettivamente emigrato, che è rimasto iscritto all’anagrafe della popolazione residente, non è ammesso a for-nire la prova contraria. Tanto che secondo la stessa Corte vanno im-putati al contribuente gli errori commessi dall’amministrazione nella trasmissione al comune di provenienza dei dati necessari per la cancellazione dall’anagrafe (Cass. 1215/1998).

• Il domicilio. Il domicilio nel territorio dello stato costituisce il secondo dei requisiti indicati dal comma 2 dell’art. 2 Tuir. Secon-do la norma il domicilio è la sede principale degli affari e interessi del contribuente: in questo senso è l’art. 43, primo comma, Tuir.

La giurisprudenza ha ritenuto che il domicilio non si identifi ca nel luogo in cui il contribuente è fi sicamente presente, essendo determinante l’elemento psicolo-gico, che consiste nella volontà di stabilire e conservare il quel luogo la sede principale dei propri affari od interessi (Cass. 884/1968).

• La residenza. Il terzo e ul-timo requisito contemplato dalla norma è la residenza, cioè, ai sensi dell’art. 43 comma 2 codice civile, il luogo in cui la persona fi sica ha la propria dimora abituale. Non occorre, al riguardo, che la dimora sia continuativa o defi nitiva, pur-ché la persona vi conservi la pro-pria abitazione, vi ritorni quando possibile e mostri l’intenzione di mantenervi il centro delle proprie relazioni familiari e sociali (Cass. 1738/1986).

Il fattore temporale. I re-quisiti indicati sopra devono sussistere per la maggior parte del periodo di imposta, e quindi per almeno 183/365 giorni (184 in caso di anno bisestile).

La presunzione di residen-za. Ai sensi dell’art. 2, comma 2-bis Tuir, si considerano altresì residenti, salvo prova contra-ria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori diversi da quelli indivi-duati con decreto del Ministero dell’economia e delle fi nanze, da pubblicare nella Gazzetta Uffi cia-le. Per effetto di tale presunzione, si considerano residenti in Italia i cittadini che hanno trasferito la propria residenza o il proprio do-micilio in un cosiddetto paradiso fi scale, cioè in un paese a fi scalità privilegiata. Il contribuente può naturalmente dimostrare l’ine-sistenza della residenza nel ter-ritorio dello stato provando che non si tratta di un trasferimento fi ttizio, e quindi dando contezza di tutti gli elementi di fatto ido-nei a dimostrare che la perdita di residenza è effettiva.

© Riproduzione riservata

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 99,021 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie IV 2005 96,810 - | A- | - Aa3 | A | A ****

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 99,628 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 97,823 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 97,665 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Il valore dell'energia 97,104 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua 103,903 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Il valore dell’acqua - seconda serie 103,898 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index Linked Bull Dividend 91,040 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 103,972 - | A+ | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 92,170 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2006 100,126 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 98,222 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Index Up 2 2006 93,530 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | AA-

Nikkei Avenue 94,010 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | A+ | AA-

PROFIT + 98,400 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 142,240 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 143,210 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 142,240 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 141,270 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 140,300 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 142,380 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 98,508 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 95,950 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | AA-

(82<6: 82 '!91"9 1'1

(82<6: 82 '!91"9 1'1

46<0<77< (82<6/687:3.;<))2:.8%:<3/ 687:3.;<4%:<3/

+<<0&#595$49-:7*, +<<0&#595$49-:7*,

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

INDEX LINKED NUMERO 1 102,229 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

(82<6: 82 '!91"9 1'1

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 96,080 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 96,890 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 100,090 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,747 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 99,880 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 96,790 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 98,410 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 96,368 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 92,620 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 97,480 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 96,560 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 97,300 Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 93,220 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 99,579 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 97,960 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

46<0<77< (82<6/687:3.;<))2:.8%:<3/ 687:3.;<4%:<3/

+<<0&#595$49-:7*, +<<0&#595$49-:7*,

46<0<77< (82<6/687:3.;<))2:.8%:<3/ 687:3.;<4%:<3/

+<<0&#595$49-:7*, +<<0&#595$49-:7*,

Carismi Più Certezza 10 107,274 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+Carismi Più Certezza 11 106,360 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA-Carismi Più Certezza 2 105,577 A2 | A | A Aa3 | A | A ****Carismi Più Certezza 2 Private 99,820 - | A+ | - Aa2 | AA | AACarismi Più Certezza 3 96,784 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 4 97,146 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 5 96,850 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 6 100,550 Baa3 | - | BBB+Carismi Più Certezza 7 96,660 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+CARISMI Più Certezza 8 87,770 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+Carismi Più Certezza 9 88,950 - | A+ | - Aa2 | A+ | A+

(82<6: 82 '!91"9 1'1

46<0<77< (82<6/687:3.;<))2:.8%:<3/ 687:3.;<4%:<3/

+<<0&#595$49-:7*, +<<0&#595$49-:7*,

RESIDENZA A CONFRONTO

PERSONE FISICHE

Iscrizione Aire

Residenza

Domicilio

PERSONE GIURIDICHE

Sede legale

Sede dell’amministrazione

Oggetto principale

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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Conciliazione:battagliare o fare accordi?

Conciliazione, una vicenda che defi nire ingarbugliata è dire poco. In attesa che

il ministero della giustizia emani i decreti di attuazione del dlgs 28/2010, l’avvoca-tura lancia allarmi e strali contro la rifor-ma; al tempo stesso, però, deve correre ai ripari per non farsi trovare impreparata. Lo ha fatto ben capire il presidente del Cnf, Guido Alpa, nell’ultima circolare del 22 giugno, con la quale ha messo nero su bianco questa doppia inevitabile posizione della categoria: «Sul piano politico il mes-saggio che si vorrebbe veicolare è che l’Av-vocatura non è contraria al sistema della conciliazione pre-contenziosa, previsto dal-la normativa comunitaria, ma è contraria ad un sistema che, così come congegnato, non è in grado di funzionare e, se messo in atto senza i correttivi suggeriti, avrà un impatto negativo sull’accesso alla giustizia e sulla difesa dei diritti. Il pericolo che si deve evitare con ogni accortezza è che il mancato funzionamento sia attribuito alle colpe dell’Avvocatura: gli altri ordini pro-fessionali, che si sono già attrezzati, o di-cono di averlo fatto non aspetterebbero altro pretesto per occupare tutti gli spazi possibili, anche all’interno della macchina di amministrazione della giustizia, cau-sando agli ordini, agli avvocati che vedono nella mediazione una occasione ulteriore di lavoro, e all’immagine stessa della no-stra categoria, un danno incalcolabile e irrimediabile». Insomma, il punto è sempre lo stesso: il mercato dei servizi legali ine-vitabilmente si sta aprendo. Per tenerlo ben saldo è meglio contestare o piuttosto, come ha fatto l’Ordine di Milano, fare accordi e convenzioni, come quella con i medici, e assicurarsi ampie fasce di mercato?

Roberto Miliacca

Anno 17 - Numero 152 - € 2,50 Lunedì 28 Giugno 2010

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Calcio, tennis, basket, formula 1. Tutti contenitori di affari an-che a nove zeri. Con gli studi legali pronti ad aggredirli. Già,

perché per ogni contratto di sponsoriz-zazione, quotazione di società in Bor-sa, candidatura per l’organizzazione di olimpiadi, mondiali di calcio o gran pre-mi, ci sono schiere di avvocati d’affari pronti a incassare parcelle da capogiro. Basti pensare, per esempio, per quanto riguarda l’Italia, ai contratti di icone sportive come Samuel Eto’o o Alexandre Pato nel calcio, Federica Pellegrini nel nuoto o Flavia Pennetta e Francesca Schiavone nel tennis. O ancora al giro d’affari da miliardi di euro che potrebbe generare, qualora non si rivelasse un fuoco di paglia, il disegno di legge che regolamenterà la costruzione degli sta-di di proprietà dei club sportivi in Italia. Senza contare liti, contenziosi, gossip e scandali, sempre all’ordine del gior-no e pane quotidiano per gli avvocati. Insomma, da qualsiasi angolatura lo si guardi, il diritto dello sport rappresenta

una fonte inesauribile di business per gli studi legali. Che in media incide per il 5% sul fatturato delle firm d’affari non specializzate. È quanto emerge, tra l’altro, dall’inchiesta AvvocatiOg-gi, che ha passato in rassegna tutti i principali affari siglati dagli studi legali nell’ambito del diritto sportivo. A cominciare, per fare solo qualche esempio, da Dewey & LeBoeuf, che ha assistito l’atleta sudafricano biampu-tato Oscar Pistorius nel vittorioso ar-bitrato al Cas di Losanna. Oppure Ho-gan Lovells, che ha seguito l’as Roma nell’accordo di sponsorship con Wind. O ancora Legance, a fianco di Roma Formula Futuro nello studio dei profili strategici e contrattuali dell’organizza-zione del gran premio di formula 1 a Roma. Eversheds Bianchini, che invece ha assistito Roma e Lazio nel proces-so di quotazione, LabLaw, a fianco di Samuel Eto’o per il caso relativo alla presunta paternità. E infine Dla Piper, che ha assistito Federica Pellegrini e Flavia Pennetta per la definizione dei contratti di sponsorizzazione.

© Riproduzione riservata

Cresce il numero delle law i rm italiane che si occupano di seguire atleti e squadre nella sottoscrizione di diritti tv, sponsorship ma anche liti

I social network sono diventati uno stru-mento indispensabile per gli avvocati. E non solo per comunicare, per essere presenti e farsi conoscere, ma anche per essere operativi. Lo hanno raccon-tato qualche giorno fa, alcuni avvocati divorzisti americani che, utilizzando Facebook, ormai riescono agevolmente a investigare sulla vita «segreta» dei mariti, o delle mogli, fedifraghe. Oltre l’ottanta per cento dei legali consultati dall’American Academy of matrimonial Lawyers (l’associazione di categoria che raggruppa i divorzisti) ha ammesso di muoversi prevalentemente online quan-do vengono incaricati di occuparsi di un caso di divorzio. E i meno competenti in fatto di tecnologie si fanno scoprire subito. I più colpiti dalla goffaggine in Rete, dicono gli esperti, sono gli over 50. Da uno studio della Pew Internet & American Life Project è emerso che la generazione nata negli anni 80 e 90, ha imparato ben presto a diffi dare dei social network. Gli adulti, invece, met-tono tutto in rete, facendosi facilmente scoprire. Alla faccia della privacy, e per la gioia di investigatori e lawyers...

CODICI & PANDETTE

Federica Pellegrini, campionessa olimpica di nuoto

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II Lunedì 28 Giugno 2010 S T U D I & C A R R I E R E

DI LORENZO MORELLI

In tempo di crisi economica gli stadi possono diventare una risorsa per generare business. Il parlamento sta valutando il disegno di legge che re-

golamenterà la costruzione degli stadi di proprietà dei club sportivi, un progetto in grado di muovere i capitali partendo dalle aziende coinvolte per la realizzazio-ne dell’impianto, passando dagli eventi sportivi fino alle attività ricreative che si possono organizzare al suo interno, ma anche attorno alla struttura e nei par-cheggi.

AvvocatiOggi ha affrontato il tema con Pierfi lippo Capello, fi glio dell’allenato-re della Nazionale inglese, avvocato dello sport e partner dello studio Guardama-gna e Associati di Milano, si occupa dal 1999 di diritto dello sport dal doping fi no alle questioni contrattuali degli atleti.Domanda. Il disegno di legge per regolamentare la costruzione degli stadi è stato approvato, lo scorso ot-tobre, all’unanimità in Senato e ora è fermo all’esame della Commissione Cultura della Camera. Quali sono le novità della normativa per i club di calcio? Risposta. In Italia gli impianti sono vec-chi e obsoleti. La svolta potrebbe arrivare con il disegno di legge che deve completa-re il suo cammino in Parlamento. Il testo segnerà una grande rivoluzione per il bu-siness sportivo, infatti la legge dovrebbe consentire alle società sportive di realiz-zare gli impianti a condizioni agevolate e semplificate velocizzando l’iter burocrati-

co e permettendo anche di avere una via preferenziale per i finanziamenti.D. Chi può investire in questi proget-ti, le grandi squadre o anche i piccoli club di calcio della serie B?R. Le grandi squadre potranno certa-mente usufruire del progetto, ma credo che questa legge rappresenti una grande opportunità soprattutto per i piccoli club che non hanno stadi moderni. Nelle realtà di provincia ci sono ampi spazi edificabili per realizzare strutture moderne. D. Quali vantaggi può avere una so-cietà di calcio nel possedere un im-

pianto sportivo?R. I vantaggi sono diversi soprattutto dal punto di vista societario. Mettere a bilancio la proprietà di un immobile, di sicuro valore commerciale, è un elemento importante che permette di consolidare i conti delle società. Essere proprietari di un immobile dà più stabilità all’assetto societario del club e più certezze agli in-vestitori. È una sorta di garanzia. Questo ragionamento vale soprattutto per le so-cietà quotate in borsa.D. All’estero come funziona? Le squa-dre sono proprietarie degli stadi?R. Il calcio italiano ha perso competiti-vità rispetto a paesi come Germania e Inghilterra: in questi paesi i club sono stati rafforzati dagli stadi di proprietà e questa crescita ha avuto riflessi anche sulle selezioni nazionali.D. In futuro i match di calcio saran-no un capitolo di una esperienza più ampia che va dallo shopping al ri-storante e al cinema? Quali attività si possono sviluppare nello stadio e attorno allo stadio?R. Oltre agli eventi sportivi, attività per cui nascono le strutture, le iniziative che si possono sviluppare sono le più svariate. Si può affittare la struttura per eventi, concerti, manifestazioni, feste. Ma anche ristoranti, cinema o eventi. Il limite è solo la fantasia.

© Riproduzione riservata

PIERFILIPPO CAPELLO, STUDIO GUARDAMAGNA

Il futuro? Far gestire gli stadi alle squadre

Pieri lippo Capello

Il calcio europeo resi-ste alla crisi. Toccan-do quota 15,7 miliardi di euro di ricavi nel-

la stagione 2008/2009. Al primo posto, per business generato, la premier lea-gue inglese, seguita dalla Bundesliga tedesca, dalla Liga spagnola, dalla serie A italiana e dalla Ligue 1 francese.

È quanto emerge dall’ul-timo «Annual review of fo-otball fi nance» di Deloitte sulle prime cinque federa-zioni europee.

E il campionato inglese ha conservato la prima po-sizione a livello mondiale in termini di ricavi, con le sue squadre che hanno generato 2,3 miliardi di euro. Secondo la ricerca, però, il deprezzamento del 7% della sterlina sull’euro ha contribuito a diminui-re il divario (0,7 miliardi di euro) con la principale rivale, la Bundesliga, che ha registrato un aumento record del 10%, toccando quota 1,575 miliardi di euro. Superando così la Liga, che ha ottenuto en-trate di 1,5 miliardi, gra-zie alle triplici vittorie di Barcellona e Real Madrid, mentre è sceso il totale dei

RICERCA DELOITTE

La crisi non

Pagine a curaDI GABRIELE VENTURA

Non c’è crisi che tenga. Nel mondo dello sport, si sa, gli affari sono assicurati. Contratti

di sponsorizzazione, diritti tv, quotazioni di società in Borsa, candidature per l’organizza-zione di olimpiadi, mondiali di calcio o gran premi di for-mula 1. Business da centinaia di milioni, se non miliardi di euro. Dietro, schiere di avvo-cati pronti a fare incassare ai

propri studi legali parcelle da capogiro.

Basti pensare, per esempio, per quanto riguarda l’Italia, ai contratti di sponsorship di ico-ne sportive come Samuel Eto’o o Alexandre Pato nel calcio, Federica Pellegrini nel nuoto o Flavia Pennetta e Francesca Schiavone nel tennis. O anco-ra al giro d’affari da miliardi di euro che potrebbe generare, qualora non si rivelasse un fuo-co di paglia, il disegno di legge che regolamenterà la costruzio-ne degli stadi di proprietà dei

club sportivi in Italia. Senza contare liti, contenziosi, gossip e scandali, sempre all’ordine del giorno e pane per gli avvocati. Insomma, da qualsiasi angola-tura lo si guardi, il diritto dello sport rappresenta una fonte inesauribile di business per gli studi legali. Che in media incide per il 5% sul fatturato delle fi rm d’affari non specializzate.

Vediamo come. A partire da Dewey & LeBoeuf, che pun-ta da sempre sul diritto dello sport e sul contenzioso sportivo. Lo studio ha assistito infatti l’atleta sudafricano biamputato Oscar Pistorius nel vit-torioso arbitrato al Cas di Losanna. Assiste poi pro bono l’atleta suda-fricana Caster Mokgadi Semenya nelle questioni legali che riguardano le sue attuali vicende spor-tive e personali. Non solo. La fi rm ha assistito DahliaTv srl nei proce-dimenti amministrativi volti all’ottenimento del-le licenze per la trasmis-sione degli eventi sportivi sulla piattaforma televisiva del digi-tale terrestre. Si è inoltre occu-pato delle fasi di contrattazione

volte a defi nire accordi di co-marketing e di sponsorizzazio-ne con alcune squadre di calcio del campionato nazionale. Tra queste, Cagliari, Torino, Inter-nazionale, Palermo e Lazio. Lo studio inoltre assiste società di gestione di eventi sportivi, spon-sorizzazioni e gestione dei dirit-ti sportivi delle squadre (Havas Sport) e agenti di calciatori nei contratti per i giocatori e per le cessioni dei diritti di immagine. «Riscontriamo che è in atto un

processo di internazionalizza-zione di tutto quello che riguar-da il mondo dello sport nel suo complesso comprese le attività

dei media relative allo sport», commenta Marco Consonni. «Prevediamo che vi saranno in diversi ambiti attività corpo-rate relative agli operatori del settore, basti pensare ai rumors relativi ad investitori stranieri nel Milan ac, oltre a una cre-scita del contenzioso interna-zionale al Tas dove riteniamo ci avere maturato signifi cative esperienze».

Lo studio legale Hogan Lo-vells, invece, ha seguito l’as

Roma nell’accordo di sponsorship con Wind. L’accordo si estende fi no al 30 giugno 2013 e prevede che Wind assuma la qua-lifica di “main sponsor” dell’as Roma per tutte le competizioni calcistiche. L’intesa raggiunta pre-vede il riconoscimento in favore della Roma di un corrispettivo complessivo di 16,5 milioni di euro per i tre anni, con un incre-mento di un milione di euro per ciascuna sta-gione sportiva in cui la squadra partecipi all’Ue-

fa Champions League. Legance, invece, assiste

Roma Formula Futuro nello studio dei profili strategici e

Tra contratti, controversie con le squadre e diritti tv, le

Dal tennis al calcio con lo sport, studi

Supplemento a cura di ROBERTO MILIACCA

[email protected]

Fedrica Pellegrini

Alexandre Pato

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IIILunedì 28 Giugno 2010LuneS T U D I & C A R R I E R E

scalfisce il calcio europeo: vale 2,3 mld di €

contrattuali dell’organizzazione del gran premio di formula 1 a Roma. E il socio Gian Paolo Tagariello segue anche In-front motor sports organization srl che gestisce il campionato mondiale motociclistico super-bike. Il dipartimento di diritto del lavoro dello studio, poi, ha assistito il calciatore Jorge An-drade nel contenzioso avanti al collegio arbitrale della Lega calcio per la ri-soluzione del suo con-tratto con la Juventus fc spa, e il Parma fc spa nella risoluzione dei rapporti di lavo-ro con calciatori pro-fessionisti, dirigenti dell’area sportiva e collaboratori dell’area medica.

Eversheds Bian-chini ha assistito Roma e Lazio nel processo di quotazione e seguiva l’Udinese nelle fasi di valutazione dell’ipo, poi non avvenuta, e nella contrattuali-stica collegata a vari trasferi-menti di giocatori. Lo studio è inoltre sponsor della squadra giovanile di Rugby Milano.

Nel mondo del calcio, poi, non sono certo gli scandali e i

gossip a mancare. Ne sa qual-cosa LabLaw, che ha assunto, nella persona di Francesco Rotondi, la difesa di Eto’o per il caso relativo alla presunta paternità.

Dla Piper si concentra in-vece sui contratti si sponsoriz-zazione degli atleti. Tra questi, Goffredo Guerra ha assistito la Pellegrini per un contratto

per concedere a Barilla i diritti dello sfruttamento della sua immagi-ne a fini promo-pubblicitari, la Pennetta nella negoziazione del contratto di spon-sorizzazione con Adidas e la Dao consulting nel-le trattative con Alessandra Sen-sini (olimpionica di surf) e Diana

Luna (golfi sta n. 1 in Italia) relative alla sottoscrizioni de-gli incarichi a mezzo dei quali hanno incaricato Dao di com-mercializzare i loro diritti di immagine.

Intenso, nell’ambito del di-ritto sportivo, anche l’impegno di Tonucci & partner, che ha

cinque avvocati foca-lizzati sulla practice sportiva. Lo studio ha curato la rego-lamentazione per il passaggio al telema-tico della schedina Totocalcio, ha affi an-cato il Coni nel cam-po delle scommesse sportive e assistito il fi nanziere George Soros nelle trattati-ve (poi naufragate)

per l’acquisto della Roma calcio e poi lavorato all’ipotesi di un azionariato popolare per rile-vare la società. To-nucci ha affi ancato anche la Lega Cal-cio e Infront nella vicenda dei diritti sportivi ceduti a Sky, che si è recen-temente conclusa con il respingimen-

to, da parte del tribunale di Milano, del ricorso presentato da Conto tv srl.

Nctm assiste invece su al-cune tematiche la Pallacane-stro Cantù, serie A/1 di basket. Mentre lo studio Martinez & Novebaci ha affidato la re-sponsabilità del dipartimento di diritto sportivo a Valerio Fiori, avvocato ma anche ex portiere, tra l’altro, di Lazio e Milan.

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law firm hanno sempre più lavoro

al nuoto, vincenti

cinque avvocati foca per l’acquisto della to da parte del tribunale di

STUDIO LEGALE OPERAZIONE

BAKER & MCKENZIEAssistenza al comitato per la candidatura nazionale di Venezia a sede dei XXXII Giochi olimpici e paralimpici • del 2020

DEWEY & LEBOEUF

Assistenza all’atleta sudafricano biamputato Oscar Pistorius nel vittorioso arbitrato al Cas di Losanna che ha portato • alla riammissione di Pistorius alle competizioni internazionali della Iaaf Assistenza all’atleta sudafricana Caster Mokgadi Semenya nelle questioni legali che riguardano le sue attuali • vicende sportive e personali Assistenza nelle fasi di contrattazione volta a dei nire accordi di co-marketing e di sponsorizzazione con alcune squadre • di calcio del campionato nazionale, tra le quali il Cagliari, il Torino, l’Internazionale, il Palermo e la Lazio.

DLA PIPER

Assistenza a Federica Pellegrini per un contratto per concedere a Barilla i diritti dello sfruttamento della sua • immagine a i ni promo-pubblicitari, con esclusiva in Europa per i biscotti, gli snacks, i prodotti a base cioccolato, le merendine, i cereali da colazione e le barrette energetiche, i frullati, i succhi di frutta, le bevande ricettate a base latte. Durata i no al 31 dicembre 2012Assistenza a Flavia Pennetta nella negoziazione del contratto di sponsorizzazione con Adidas (sponsor tecnico ma • con esclusiva per sportswear e leisure wear)Assistenza alla Dao Consulting nelle trattative con Alessandra Sensini (olimpionica di surf) e Diana Luna (goli sta • n. 1 in Italia) relative alle sottoscrizioni degli incarichi a mezzo dei quali hanno incaricato Dao di commercializzare i loro diritti di immagine

EVERSHEDS

BIANCHINI

Assistenza all’As Roma spa, e S.S. Lazio nel processo di quotazione• Assistenza all’Udinese nelle fasi di valutazione dell’Ipo (poi non avvenuta) e nella contrattualistica collegata a • vari trasferimenti di giocatori

LABLAWHa assunto la difesa del giocatore Samuel Eto’o, attaccante dell’F.C Internazionale Milano e capitano della • nazionale camerunense, per il caso relativo alla presunta paternità

LEGANCE

Assistenza a Roma Formula Futuro, società facente parte del Gruppo Flammini, nello studio dei proi li strategici • e contrattuali dell’organizzazione del Gran Premio di Formula 1 a RomaAssistenza a Infront motor sports organization srl che gestisce il campionato mondiale motociclistico Superbike•

NCTM Assistenza su alcune tematiche alla Pallacanestro Cantù, serie A/1 di basket•

TONUCCI & PARTNER

Assistenza a Infront Italy, advisor della Lega Calcio nel ricorso presentato da Conto tv srl, e respinto dal Tribunale • di Milano, i nalizzato a ottenere la sospensione del contratto tra la Lega Calcio e Sky relativo ai diritti Tv dei campionati di Calcio di Serie A e B per le stagioni 2010/11 e 2011/12 sulla piattaforma satellitare

STUDIO LEGALE OPERAZIONE

Le principali operazioni seguite dagli studi legali nel diritto sportivo

ricavi degli altri 18 club. I ricavi della serie A sono invece aumentati di

73 milioni di euro (5%), registrando 1,494 miliar-di, mentre i ricavi della Ligue 1 hanno superato 1 miliardo per la prima volta, arrivando a 1.048 milioni di euro. Quanto agli stipendi dei giocatori delle cosiddette big fi ve, dalla ricerca emerge che sono aumentati di 305 milioni di euro (+6%) fi no a superare, per la prima volta, i cinque miliar-di di euro. In Italia e in Inghilterra gli stipendi sono cresciuti più dei ricavi andando a intaccare il reddito operativo. La Bundesliga è salita in-vece al primo posto tra le federazioni più pro-fi ttevoli d’Europa, incrementando il suo reddito operativo di 172 milioni di euro fi no a superare la premier league, i cui profi tti sono scesi sino a 93 milioni di euro. La Serie A e la Liga hanno chiuso invece il 2009 in perdita. Mentre in Spagna, il Barcellona e il Real Madrid hanno generato ampi profi tti, al contrario degli altri club che hanno registrato una signifi cativa perdita.

Lo studio Deloitte evidenzia poi che i ricavi derivanti dai di-ritti televisivi continuano a esse-re la principale fonte di entrate per le big fi ve e ammontano a 3,7 miliardi di euro, pari al 47% dei ricavi totali per la stagione 2008/09. L’aumento dei ricavi prove-nienti dai diritti televisivi ha interessato tutte e cinque le federazioni. Inoltre, i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti sono aumentati di 39 milioni di euro (+2%), arrivando a quota 1,795 miliardi nel 2008/09 all’interno dei campionati delle federazioni, mentre i ricavi commerciali sono aumentati di 117 milioni di euro (+5%) ar-rivando a 2,437 miliardi.

Lo studio analizza anche le presenze negli sta-di, che sono aumentate per tre delle big fi ve nel 2009/10 (Bundesliga, La Liga e serie A), men-tre la premiere league inglese ha perso il 4%, principalmente a causa della retrocessione del Newcastle United.

Il calo dei ricavi della Ligue 1 francese (- 4%), potrebbe invece essere recuperato, secondo la ri-cerca, grazie all’assegnazione alla Francia degli Europei 2016. «La Serie A deve la sua crescita nella stagione 2008/2009 a un incremento di tut-te e tre le principali fonti di ricavi», spiega Dario Righetti, partner di Deloitte, responsabile del consumer business, «I diritti tv sono cresciuti di 29 milioni di euro (+3%), arrivando comples-

sivamente a 892 milioni. I ricavi generati dalla vendita dei biglietti hanno registrato una crescita di 10 milioni di euro (+5%) toccando quo-ta 195 milioni, incremento dovuto a una crescita della presenza media di spettatori giunta a 24.700. I ricavi provenienti dai diritti commerciali hanno visto una crescita di 34 mi-lioni di euro (+9%), arrivando a 407 milioni».

«Per la prima volta dalla stagione del 2001/2002”, prosegue Righetti, «gli stipendi dei giocatori della Serie

A hanno superato un 1 miliardo di euro, il più alto livello mai registrato. La crescita ha ripreso il suo trend, dopo che nelle cinque stagioni pre-cedenti a quella del 2007/08 gli stipendi aveva-no subito un taglio, seppur esiguo». «Il rapporto stipendi/ricavi della serie A», conclude il partner di Deloitte, «è tornato a superare il 70% ed è il più alto tra tutte le cinque principali federazioni calcistiche europee».

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È in forte ascesa l’intervento degli avvocati nei conten-ziosi arbitrali sportivi. Il consiglio dell’ordine degli av-vocati di Roma ha infatti recentemente patrocinato un ciclo di seminari di diritto sportivo, pensato per indiriz-

zare gli iscritti all’albo verso i moderni confini della professione. All’iniziativa ha aderito, tra gli altri, Stefano Crisci, socio fon-datore dell’omonimo studio legale. L’avvocato, già presidente del collegio arbitrale che ha pronunciato il primo lodo nella contro-versia che ha visto convenuta in giudizio l’associazione sportiva Stella azzurra (basket), ha evidenziato che la competenza del collegio arbitrale non sostituisce ma integra la competenza de-gli organi di giustizia. E non è strumento volontario, ma neces-sario, «perché il collegio arbitrale è l’unico organo competente a conoscere di quella certa controversia, che non appartiene alle attribuzioni degli organi di giustizia precostituiti». Il ricorso all’arbitrato, secondo Crisci, è anche utile «considerati i tempi stretti dello sport per la risoluzione delle liti, visto che per esempio è necessario rispettare i tempi stabiliti dai calendari dei campionati». «Il tipo di preparazione umanistica dell’avvo-cato», ha aggiunto, «gli consente, meglio di altri, di occuparsi di qualsiasi ordinamento specializzato: materia civile, penale, amministrativa, tributaria, internazionale, della regolazione, della navigazione; sotto questo profilo, si addice all’avvocato la funzione di arbitro». «Se nominato dalla parte in un collegio arbitrale», ha spiegato ancora Crisci, «l’avvocato è persona di fiducia, nella quale le parti interessate ripongono una stima personalizzata, ben più confortante del contatto con un nucleo giudicante estraneo, designato dall’alto in base a turnazioni, spesso automatiche e non sempre felici. L’avvocato parte di un collegio arbitrale si veste di una terzietà “raffinata” verso la ricerca imparziale della verità. Se nominato presidente del collegio arbitrale su accordo delle parti è, per i suoi requisiti, in grado di individuare i punti nodali della controversia, in modo da dirimerla nella maniera più semplice e sollecita, superando la rete delle regole tecniche». «Alla luce poi della crescita della dimensione economica del fenomeno sportivo», ha concluso, «la figura dell’avvocato che svolge il ruolo di arbitro diventa una nuova frontiera della professione che consente ampio margine di crescita ai giuristi di nuovo e di lungo corso».

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Più spazio agli arbitrati

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Francesco Rotondi

Goffredo Guerra

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IV Lunedì 28 Giugno 2010 A T T UA L I TÀ

Il ministero per lo sviluppo economico disposto ad avviare un confronto sulle autorizzazioni

Un tavolo per le energie rinnovabiliUn gruppo di lavoro tra law fi rm e Mse per snellire le procedure

DI GABRIELE VENTURA

Studi legali al lavoro sulle energie rinnova-bili. Con la costituzio-ne di un gruppo di la-

voro che invierà al ministero dello sviluppo economico delle proposte normative per un de-cisivo snellimento delle pro-cedure. Che prevedano anche garanzie sulla serietà delle domande di autorizzazione.

L’occasione è data dalla legge che entro fine anno do-vrà essere approvata p e r r e -cepire la nuova di-rettiva eu-ropea (cd 20/20/20) ch e s t a -b i l i s ce i vincolanti o b i e t t i v i d a r a g -giungersi i n t e m a di produ-z i o n e d i energia da fonti rinnovabili entro il 2020 con verifiche biennali.

P r o t a g o n i s t e l e l a w f i r m C e r u l l i I r e l l i -Lorizio&associati, Crisci studio legale associato, Delfino e Associati-Will-kie Farr & Gallagher LLP e Pellegrino studio legale associato. Che hanno parte-cipato al convegno «Energie rinnovabili: ostacoli e pro-spettive», organizzato a Roma presso il Palaenergia Anev da Alessia Montani, vicepresi-dente dell’associazione Fabu-la in Art, in occasione della giornata mondiale del vento.

Nel dettaglio, la legge pre-vede che le autorizzazioni per gli impianti di produzione di energia con fonti rinnovabili, arrivino in un tempo massimo di 180 giorni e che la relati-va conferenza di servizi sia convocata entro un periodo massimo di 30 giorni dalla richiesta.

Eppure, durante il convegno è emerso che la media della durata dei procedimenti pres-so le varie regioni è di oltre qualche anno. E il ritardo accusato da stato e regioni nell’approvazione delle linee guida nazionali previste dal dlgs n. 387/03 crea ulteriore incertezza.

Inoltre, nel corso del conve-gno si è sottolineato come il regime degli incentivi statali, se da una parte ha consentito un grandissimo sviluppo del settore, dall’altra ha indiret-tamente favorito una crescita esponenziale di domande di connessione alla rete naziona-le che stanno «ingolfando» gli uffici regionali, rallentando i procedimenti autorizzatori.

In questo senso i le-gali, dopo aver raccol-to la disponibilità del capo dell’ufficio legisla-tivo del ministero del-lo sviluppo economico, Antonio Scino, hanno previsto la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc.

«È necessario un ul-teriore sforzo di sempli-ficazione», ha eviden-ziato Vicenzo Cerulli

Irelli, «si dovrebbero ridurre le troppe inutili autorizzazio-ni che oggi devono intervenire nella pur unica conferenza di

servizi. Inoltre in sede di riforma costituzio-nale si dovrebbe attri-buire alla competenza legislativa esclusiva la materia relativa alla produzione di energia destinata alla rete nazionale così come

appartiene alla competenza esclusiva regionale quella relativa ad impianti di mera rilevanza locale».

Peraltro «già oggi», ha sot-tolineato Gianluigi Pellegri-no, «grazie alla giurispruden-za della Corte costituzionale, dei Tar e del Consiglio di stato, si può pretendere il ri-spetto effettivo e non teorico dei termini di 30 giorni e per l’avvio della conferenza e 180 per sua conclusione».

«La Consulta, infatti», ha proseguito Pellegrino, «con l’evidente obiettivo di vin-

colare tutte le regioni, non solo ha stabilito che quei termini costituisco-no principio fondamen-tale inderogabile ma ha anche evitato effetti paralizzanti dovuti al ritardo nell’approvazio-ne delle linee guida. Su tali basi sono proprio di questi giorni una serie di sentenze positive dei Tar che obbligano le regioni a concludere immedia-tamente i procedimenti pena la nomina di un commissario ad acta.

In questo caso possia-mo dire che pur nella far-raginosità delle norme c’è un «giudice a Berlino» che garantisce il rispetto che le regioni sono riot-tose a garantire».

Stefano Crisci , ha registrato invece «l’esi-

genza di un coordinamento tra gli operatori del settore, le amministrazioni e i profes-sionisti. È necessario, infatti», ha detto, «cogliere le opportu-nità che offre il settore delle energie rinnovabili evitando al massimo le potenziali diffi-coltà burocratiche stimolando la semplificazione attraverso gli strumenti giuridici già a disposizione».

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DI ANTONELLO DI LELLA

Organismi di vigilanza con membri ester-ni. È questa la strada da percorrere per conferire un maggior grado di qualità ai modelli organizzativi aziendali alla luce di quanto richiesto dal dlgs 231/2001 e dal dlgs 81/2008. Non vi è alcuna normativa che obblighi le aziende, ma certamente avere un organismo di vigilanza (odv) in cui vi siano anche persone esterne all’im-presa conferisce una maggior trasparenza e credibilità agli occhi di osservatori esterni. Sembra questa la migliore scelta possibile, almeno da quanto emerge dal dibattito tra i rappresentanti di alcune delle più impor-tanti aziende nazionali italiane che si sono confrontate nel convegno «Dlgs 231/2001 & dlgs 81/2008, Come far convivere in azienda due modelli organizzativi: profili di rischio, responsabilità e accorgimenti possibili», or-ganizzato da Business International in collaborazione con lo studio legale Baker & McKenzie e Tesi. I professionisti delle aziende intervenute al convegno (Vodafone, Astaldi, Alenia Aeronautica, Sace, Sigma Tau, Alliance Medical, Fater e Gse) hanno presentato i rispettivi modelli organizzati-vi, mostrando una variegata realtà; da odv composti totalmente da membri interni alle aziende, passando a modelli misti, per finire in casi, in realtà molto rari, a organismi interamente esterni. «La presenza di membri esterni negli odv permette anche di mettersi in buona luce nei confronti del giudice, qualora si verifi-chi la necessità di andare in giudizio», ha

spiegato l’avvocato Aurelio Giovannelli, partner dello studio professionale associa-to Baker & McKenzie. «Ciò non vuol dire, però, che un comitato interno non possa as-solvere al meglio il proprio compito, ma la presenza di elementi estranei all’impresa conferisce maggiore trasparenza». Il dlgs 231/2001 ha reso obbligatorio per gli enti adottare un modello organizzativo idoneo a individuare e prevenire le con-dotte penalmente rilevanti poste in esse-re dall’ente stesso o dai soggetti sottoposti alla sua direzione e, o alla vigilanza. In sostanza è uno strumento che serve ad escludere le responsabilità dell’ente per non aver effettuato un’attività preventiva. Ma avere i certificati necessari in regola

non risulta sufficiente come ha ribadito nel suo intervento Carmelo Catanoso, ingegnere esperto in sicurezza e tutela della salute: «Bisogna fare carta di qualità, è nell’inte-resse dell’azienda». Produrre carta di qualità vuol dire andare a verificare sul campo che ciò che è sta-to scritto accada realmente. È un processo dispendioso ma necessario nell’interesse dell’azienda stessa. «Si tratta di un problema culturale, si tende spesso a risparmiare», ha osservato Catanoso. Gli obblighi introdotti dalla normativa 231 sono in co-stante evoluzione e, anche

l’introduzione della norma 81 sulla salute e sicurezza ha costretto costantemente a rivisitare i modelli organizzativi. Saranno, infatti, presto recepite dalla normativa le norme per i reati ambientali e sull’analisi delle condizioni di stress lavorativo. Non sono pochi gli enti che per adeguare i loro modelli al recepimento della norma sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro han-no adottato il modello Ohsas 18001, uno standard internazionale per la sicurezza e salute dei lavoratori. Un modello operativo, che prevede la valutazione dei rischi rea-lizzato insieme ai dipendenti direttamente esposti ai pericoli, ma privo di alcuni dei fondamenti della 231.

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CONFRONTO TRA ADDETTI AI LAVORI ORGANIZZATO DA BUSINESS INTERNATIONAL

Dlgs 231, meglio se la vigilanza è esterna

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VLunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiL’ I N T E R V I S TA

DI DEBORA ALBERICI

«La mia passione per la professione forense nasce dalla volontà di far valere i diritti degli altri». Il rap-

porto umano con i clienti è la chiave del successo dell’avvocato Fabio Ma-strorosa, un giovane professionista pugliese, figlio di un pasticcere, che, a trentasette anni, conta già all’attivo tre studi, uno nel cuore di Roma, uno a Barletta e l’ultimo «in itinere» a Milano.

Ed è proprio «la cura de l l ’ aspet to umano nei rapporti con i clienti», che lo ha portato, assieme alla sua esperienza di avvocato civilista con specializzazione nella responsabilità civile, a esplorare un terreno non ancora particolarmente battuto in Italia, il risarcimento degli illeciti «intrafa-miliari».

Troppo spesso, ci spiega l’avvocato Mastrorosa, «le sempre più numerose cause di separazione e divorzio ven-gono relegate a una battaglia sull’ad-debito e sulla misura degli alimenti che il coniuge obbligato deve all’altro, senza considerare una realtà molto frequente nelle famiglie italiane, il diffi cile rapporto fra genitori e fi gli, specie se separati e fra ex». Insom-ma, questa diffi coltà nei rapporti «si traduce in comportamenti illeciti che hanno riverberi e provocano sanzioni sia civili sia penali». Ed è proprio la tutela di questi diritti «il mondo degli illeciti intrafamiliari».

«Credo fortemente nei valori della famiglia», continua il giovane profes-sionista, direttore scientifi co respon-

sabilitacivile.it e di dirittoefi nanza.it, e per questo il primo passo è sempre «un tentativo di mediazione fra le parti». Ma qualora sia lo stesso cliente a richiedere tutela per i torti subiti durante il matrimonio o dopo la sepa-razione, lo assisto anche nella contro-versia di «carattere risarcitorio» che è «ontologicamente distinta» dalla causa di separazione e di divorzio.

Fra l’altro il giro d’affari generato da questa attività occu-pa il 20% del fattura-to degli studi dell’av-vocato Mastrorosa: il valore di queste cau-se, spiega, è spesso molto elevato perché riguarda danni che una persona si pote-rà dietro per tutta la vita.

Ma non basta. La prima vetta nella scalata al successo dei suoi studi, che

qualche anno fa (nel 2005) ebbe l’ono-re della cronaca, è stata raggiunta da Mastrorosa davanti al Tar del Lazio che, accogliendo il ricorso della socie-tà che difendeva, ha affermato che anche nelle gare a trattativa privata l’Amministrazione deve rispettare le regole per la presentazione dell’of-ferta. L’azienda ha vinto dunque la causa contro il ministero della Dife-sa che aveva aggiudicato l’appalto del servizio di rifornimento, deposito e distribuzione di generi di vettova-gliamento per le esigenze del contin-gente italiano impegnato in Iraq ad un’altra società in gara che però non aveva presentato una parte della do-cumentazione richiesta dalla lettera di invito».

Romano d’adozione, l’avvocato pu-gliese, si è laureato ancora giovanis-simo alla Luiss il motivo principale

per cui si è trasferito nella Capitale. Cresce come giurista collaborando alla cattedra di diritto civile di Ma-rio Bessone sia alla Luiss che alla Sapienza ed il primi successi non tardano ad arrivare. Nel 2005 insie-me ad un collega vince la sua prima causa «importante» avente ad oggetto l’appalto del servizio di rifornimento, deposito e distribuzione di generi di vettovagliamento per le esigenze del contingente italiano impegnato in missione in Iraq per un valore di qualche milione di euro. Ma non è ancora tutto. Autore di molti volumi (La sicurezza sui luoghi di lavoro alla luce del decreto le-gislativo 81/08, ed. Ad Malora, gli Illeciti endofamiliari. Tutele e risarcimenti in corso di pub-blicazione, Il condominio, ed. Giuffrè, della Responsabilità del promotore fi nanziario, ne I contratti di distribuzione, ed. Giuffrè, La commercializza-zione a distanza di prodotti fi nanziari, Ipsoa), ha dedica-to parte della sua vita pro-fessionale all’insegnamento che considera fondamentale per crescere. Docenza in di-ritto bancario e mercati fi nan-ziari e Coordinatore del Corso di Alta formazione in respon-sabilità civile, assicurazioni e risarcimento del danno presso la Europena School of Econo-mics di Roma fra le esperienze più signifi cative. Il poco tempo libero a disposizione Mastroro-sa lo dedica a lunghe passeggiate, a giornate in famiglia, alla lettura (Sun Tzu, L’arte della guerra è il suo li-bro preferito) e a gite con la sua nuova Jaguar cabrio. Non ancora sposato cer-ca la sua anima gemella e vuole «una donna con la gonna», che ami la casa e la famiglia.

© Riproduzione riservata.

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nato a Barletta il 22 giugno 1973

IL PROFESSIONISTA

Avvocato, dominus dello studio legale Mastrorosa & partners. Lo studio offre assistenza legale giudiziale e stragiudiziale in diritto civile,penale ed amministrativo attraverso avvocati specializzati nei vari campi. La sua vocazione principale è il risarcimento dei danni allepersone e imprese.

LO STUDIO

Lo studio legale Mastrorosa & partners è stato fondato a Roma nel 2003. Nel 2006 si è trasformanto in Studio Legale Mastrorosa &partners. Nel 2008 ha aggiunto la sede pugliese ed entro la fine del 2010 verrà inaugurata anche la sede milanese.Oggi consta di tre partners, tre professionisti e due of counsel.

Fatturato 2009: 300 mila euro.

L’artedella guerraLeggere è la sua vera passione, cui dedica parte del poco tempo libero a disposizione. L’arte della guerra di Sun Tzu è il suo libro preferito. Tra i suoi hobby anche passeggiate e gite in auto

Romanod’adozioneNasce a Barletta nel 1973, ma abbandona la sua terra per trasferirsi a Roma per studiare alla Luiss. Laureatosi giovanissimo inizia a collaborare alla cattedra di diritto civile alla Luiss e alla Sapienza

La svoltaprofessionaleIl successo inizia con la vittoria di una causa contro il ministero della Difesa, che aveva aggiudicato un appalto per servizi ai militari in Iraq a una societò che non aveva presentato tutti i documenti richiesti

Fabio Mastrorosa, dominus dello studio legale Mastrorosa & partners, racconta la sua carriera

Illeciti intrafamiliari da risarcireRapporto genitori-fi gli, la responsabilità civile entra in casa

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VI Lunedì 28 Giugno 2010 DIRITTO & SOCIETÀ

AvvocatiOggi esamina le novità per gli avvocati contenute nel dl 78/2010 (manovra correttiva)

Imprese in crisi, stop alle causeIl legale può chiedere il congelamento dei decreti ingiuntivi

Pagina a curaDI ANTONIO CICCIA

Dalla manovra Tre-monti un possibile stop alle cause con-tro l’impresa in crisi.

Già nella fase della trattative l’imprenditore in crisi potrà ottenere dal giudice il conge-lamento di decreti ingiuntivi e pignoramenti.

Il legale dell’impresa in cattive acque deve giocare il suo ruolo sfruttando la carta della richiesta di sospensione delle azioni individuali, anche se non si è ancora raggiunto un vero e proprio accordo per la ristrutturazione dei debiti aziendali.

L’opzione è offerta dall’articolo 48 della manovra Tremonti (decreto legge 78/2010, misure urgenti in ma-teria di stabilizzazio-ne finanziaria e di competitività econo-mica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2010), che interviene integrando il sistema del concor-dato preventivo e de-gli accordi di ristrut-turazione dei debiti.

E non solo: viene modificato il regime di prededucibilità dei crediti con un favor per banche e soci, ol-tre che per i profes-sionist i impegnati nel concordato e negli accordi. Il significato della manovra è, dun-que, dare fiato alle im-prese, agevolando, sul piano concorsuale, chi potrebbe fare iniezioni di liquidità (banche e soci).

Vediamo i dettagli della ma-novra.

Cosa può fare un imprenditore in crisi

L’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONEL’imprenditore in stato di

crisi, tra altre opzioni, può domandare l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i cre-ditori rappresentanti almeno il 60% dei crediti.

Il ricorso deve essere docu-mentato e asseverato dalla re-lazione di un revisore sull’at-tuabilità dell’accordo stesso, con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicu-rare il regolare pagamento dei creditori estranei. L’ac-cordo va pubblicato nel regi-stro delle imprese e acquista efficacia dal giorno della sua pubblicazione.

Dalla data della pubblica-zione e per 60 giorni i creditori per titolo e causa anteriore a tale data non possono iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio

del debitore. Le prescrizioni che sarebbero state interrotte dagli atti predetti rimangono sospese, e le decadenze non si verificano. Entro 30 giorni dalla pubblicazione i creditori e ogni altro interessato pos-sono proporre opposizione. Il tribunale valuta e decide le opposizioni e procede all’omo-logazione in camera di consi-glio con decreto motivato.

Il decreto del tribunale può essere reclamato alla corte di appello, entro quindici giorni dalla sua pubblicazione nel registro delle imprese.

In questo caso prima si fa l’accordo e poi si ottiene lo stop alle cause individuali. La

manovra Tremonti ha intro-dotto una anticipazione alle azioni individuali dei credito-ri delle imprese in crisi.

CON IL DECRETO TRE-MONTI STOP IN ANTICIPO ALLE CAUSE INDIVIDUALI

L’articolo 48 della manovra Tremonti prevede per l’im-prenditore in crisi la possibi-lità di chiedere ai propri cre-ditori di iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive individuali: si tratta, insom-ma, di cause che non possono essere iniziate o proseguite.

Si tratta di una integrazio-ne all’articolo 182-bis della Legge Fallimentare, dedica-to all’accordo di ristruttura-zione dei debiti. Di regola a seguito della pubblicazione sul registro delle imprese dell’accordo, di cui si chiede l’omologazione al tribunale, e per sessanta giorni, i creditori per titolo e causa anteriore a tale data non possono iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore.

La manovra Tremonti ag-giunge che il divieto di ini-ziare o proseguire le azioni cautelari o esecutive può essere richiesto anticipata-

mente dall’imprenditore an-che nel corso delle trattative e prima della formalizzazione dell’accordo. Il procedimento prevede il deposito presso il tribunale di un ricorso con la prescritta documentazione e in particolare: una aggiornata relazione sulla situazione pa-trimoniale, economica e finan-ziaria dell’impresa; uno stato analitico ed estimativo delle attività e l’elenco nominativo dei creditori, con l’indicazio-ne dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione; l’elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprie-tà o in possesso del debitore; il valore dei beni e i credito-ri particolari degli eventuali soci illimitatamente respon-sabili.

Si deve depositare anche una proposta di accordo cor-redata da una dichiarazione dell ’ imprenditore, avente valore di autocertificazione, nella quale si attesta che sulla proposta sono in corso trattative con i creditori che rappresentano almeno il 60% dei crediti.

A ciò si deve aggiungere una dichiarazione del professioni-sta revisore circa la sussisten-za delle condizioni per assicu-

rare il regolare pagamento dei creditori con i quali non sono in corso trattative o che hanno comunque nega-to la propria disponibilità a trattare. Anche l’istanza di sospensione è pubblicata nel registro delle imprese.

Sarà il tribunale, verifica-ta la completezza della do-cumentazione depositata, a fissare con decreto l’udienza entro il termine di 30 gior-ni dal deposito dell’istanza, disponendo la comunicazio-ne ai creditori della docu-mentazione stessa. All’esi-to dell’udienza, con decreto motivato, il giudice dispone divieto di iniziare o prose-guire le azioni cautelari o esecutive assegnando il ter-mine di non oltre 60 giorni per il deposito dell’accordo di ristrutturazione e della relazione redatta dal pro-fessionista contabile. Il de-

creto è reclamabile.

Cambia la prededuzione: più tutela per banche, soci e revisori

I crediti da finanziamenti di banche e intermediari fi-nanziari, in esecuzione di un concordato preventivo o di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato, sono dichia-rati prededucibili e cioè pagati con preferenza rispetto agli al-tri debiti del fallimento.

Per effetto delle novità di-ventano prededucibili i credi-ti derivanti da fi nanziamenti concessi in funzione della pre-sentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo o del-la domanda di omologazione dell’accordo di ristrutturazio-ne dei debiti, qualora i fi nan-ziamenti siano previsti dal piano di concordato preventivo o dall’accordo di ristruttura-zione e purché il concordato preventivo o l’accordo siano omologati.

La prededuzione si applica anche ai fi nanziamenti effet-tuati dai soci, fi no a concor-renza dell’80% del loro am-montare.

Sono altresì prededucibili i

compensi spettanti al profes-sionista iscritto nel registro dei revisori contabili incari-cato di predisporre la relazio-ne relativa al concordato, in cui si attesta la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano idoneo a consentire il risanamento della esposizio-ne debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione fi nanziaria.

Medesimo regime di prede-ducibilità, sempre per i reviso-ri incaricati di predisporre la relazione relativa all’accordo di ristrutturazione dei debiti. La prededuzione, in entrambi i casi, è subordinata alla omo-logazione del concordato pre-ventivo o dell’accordo.

I CREDITI PREDEDUCIBILI

Sono considerati crediti prededucibili quelli così qua-lifi cati da una specifi ca dispo-sizione di legge, e quelli sorti in occasione o in funzione del-le procedure concorsuali; tali crediti sono soddisfatti con preferenza.

Sono prededucibili, ad esem-pio, i crediti sorti nel cor-so dell’esercizio provvisorio dell’impresa del fallito.

Essere pagati in prededu-zione signifi ca essere pagati prima di ogni altro credito privilegiato o chirografario, con eccezione delle somme in-cassate per la vendita di beni gravati da garanzia reale, sal-vo che la garanzia non sia sta-ta soddisfatta. L’accertamento dei crediti prededucibili si fa con le regole sulla verifi ca dei crediti e, per i crediti sorti dopo la dichiarazione di esecutività dello stato passivo, attraverso le insinuazioni tardive.

I crediti in prededuzione di banche, soci e revisori sono esclusi dal voto e dal computo delle maggioranze per l’appro-vazione del concordato e dal computo della percentuale dei crediti prevista per l’accordo di ristrutturazione.

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Dal 2011 gli enti pubblici potranno spendere per consulenze legali (e non solo) solo il 20% del-la cifra spesa nel 2009 (decreto legge 31 maggio 2010 n. 78). L’articolo 6 della manovra Tremonti prevede, infatti, che, al fi ne di valorizzare le professionalità interne alle amministrazioni, a decorrere dall’anno 2011, la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi e incarichi di consulenza con-feriti a pubblici dipendenti, sostenuta dalle pubbliche amministrazioni incluse le autorità indipendenti, escluse le università, gli enti e le fondazioni di ricerca e gli organismi equipara-ti, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009. In sostanza spazio alle avvocature interne, naturalmente dove

ci sono. L’affi damento di incarichi in assenza dei presupposti, specifi ca il decreto, costituisce illecito disciplinare e determina responsabili-tà erariale. In sostanza si stabilisce un tetto, prendendo a parametro la cifra per consulenze spesa per 2009. Naturalmente l’ambito ogget-tivo della norma riguarda la consulenza e non la rappresentanza in giudizio, per le quale, co-munque, ormai con frequenza sono bandite pro-cedure selettive. La manovra taglia-consulenze riguarda anche le regioni, province autonome, servizio sanitario nazionale ed enti inseriti nel conto consolidato della pubblica amministrazio-ne (aziende speciali, consorzi, fondazioni ecc.), i quali devono conformarsi al principio di ridu-zione di spesa per consulenze.

Stretta sulle consulenze legali alle p.a.

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VIILunedì 28 Giugno 2010LuneSCENARI & TENDENZE

Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft Italia, spiega le mosse per fermare il fenomeno

Pirateria, un danno da 1,3 miliardiSì a estendere la responsabilità sui software agli amministratori

DI FEDERICO UNNIA

«Il 49% del software utilizzato in Italia è piratato, abbiamo un non invidiabile prima-

to, che ci colloca ben distanti dagli altri paesi europei. In Au-stria siamo al 25%, in Spagna al 42%, Olanda al 28%. Ben ol-tre la media mondiale che è del 44% ed europea, del 34%».

Sono dati allarmanti quelli che sciorina con fredda lucidità ad AvvocatiOggi Pietro Scott Jovane, amministratore de-legato di Microsoft Italia. «Il software copiato vale in Italia ben 1,3 miliardi di euro, una somma impressionante se pensiamo al fatto che ogni euro non pagato di diritti sul softwa-re corrisponde a 9 euro di ric-chezza non prodotti, dato che il rapporto tra il fatturato di Microsoft in Italia e quello del nostro ecosistema di partner è di 9 a 1». Infatti, la pro-prietà intellettuale, cui si riconducono i diritti sul software, costitui-sce una ricchezza che è alla base di molte altre attività pro-duttive.

Insomma, un danno che a ca-scata signi-fica meno posti di l a v o r o ( b e n 6 0 0 0 quel l i che si potreb-bero ge-n e r a r e in 4 anni se la pirateria sof-tware diminuisse del 10%, cui si sommereb-be un ulteriore volume

d’affari per il settore It di 1,8 miliardi di euro di fatturato ed un contributo al gettito fi scale di 800 milioni di euro).

Che fare, dunque, per porre un freno a questo problema? «Occorre uno sforzo culturale,

informativo e di messa a punto di strumenti legislativi che sia-no davvero deterrenti», spiega Jovane.

Gli strumenti legislativi emanati negli anni – attraver-so l’inasprimento delle pene – non sembrano aver fatto brec-cia su giovani, ma non solo. «Occorre lavorare sul canale distributivo, sul mondo dei professionisti, e gli imprendi-tori. Il fenomeno della pirate-ria informatica e quello della contraffazione si manifestano anche nel momento in cui si acquista un prodotto.

Gli utenti debbono diffi dare di presunti sconti, che in realtà altro non sono che la sostitu-zione del software originario con una copia o una contraffa-zione, oltre ad abbassare note-volmente i livelli di protezione

e sicurezza del proprio Pc, aprendosi al rischio

di virus e malwa-re in genere», spiega Jova-ne.

L ’ i m p e -gno, come Microsoft va facendo da

alcuni anni, è verso la sensi-bilizzazione non solo del

consumatore finale, ma so-prattutto del canale distri-

butivo. Anche il mondo

delle professioni e degli imprenditori

è chiamato a svolge-re la sua parte. «Le recenti modifiche introdotte nel dlgs 231 vanno nella di-rezione di inserire la responsabilità degli

amministratori e della società per l’utilizzo di software azien-dale non originale. La verifi ca delle licenze per il software usato in azienda costituisce un deterrente che speriamo sia visto come un’opportunità per l’emersione di condotte scorret-te», aggiunge Jovane.

Altre strade su cui Micro-soft, nell’ambito della BSA, l’associazione che raggruppa a livello mondiale i più gran-di produttori ed utilizzatori di software, sono l’adozione di co-dici di condotta. «È importante che uno spirito di legalità sia diffuso attraverso tutti i canali disponibili presso gli interlocu-tori che a titolo diverso usano e trattano software». Insomma, per fare un esempio, molto cara a Jovane, nel software occorre fare come con il fumo nei lo-cali pubblici. «Quando Sirchia presentò la legge, molto sorri-sero. Eppure ha funzionato, a testimonianza che sui temi che contano possiamo raggiungere risultati insperati».

Tornando agli aspetti giu-ridici della contraffazione e pirateria, Microsoft opera a

livello mondiale con un team di 85 addetti, che seguono ri-spettivamente nei diversi paesi le cause e le controversie legali. «In Italia la nostra struttura si appoggia all’esterno con studi con i quali collabora da anni. Generalmente promuoviamo in un anno 30 cause civili, soprat-tutto cautelari.

Poi collaboriamo con i pm e con la Polizia Giudiziaria sia fornendo consulenze tecniche sulla originalità del software fi nito sotto sequestro ed esa-me, sia collaborando con la Guardia di Finanza e la Polizia Postale per progetti di forma-zione del personale», conclude Jovane. Un lavoro necessario, non solo per stroncare un ille-cito che ricade nella tasche di tutti i cittadini onesti, ma so-prattutto per tutelare un’im-presa come Microsoft capace ogni anno di depositare oltre 3 mila brevetti. «Otto al giorno, a conferma che la creatività è una delle risorse dell’uomo che deve essere adeguatamen-te protetta». Nell’interesse di tutti.

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Pietro Scott Jovane

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AvvocatiOggi

OGNI LUNEDÌCON

Il fenomeno della contraffazione, sia con riferi-mento ai prodotti commercializzati nel mercato nazionale e comunitario, sia per quanto concerne i mercati terzi, sta assumendo proporzioni sem-pre più imponenti e colpisce numerosi settori industriali. Dalle tecnologie ai farmaci, fino ai prodotti alimentari: ogni settore produttivo sta subendo attacchi. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Guardia di finanza, nei primi cinque mesi del 2010, i sequestri complessivi ammontano a 48 milioni di pezzi, tra prodotti del comparto del-la moda – 28 milioni – e articoli pericolosi, con l’arresto di 92 persone per associazione a delin-quere finalizzata alla contraffazione. Risultati, questi, raggiunti grazie all’adozione dei nuovi strumenti investigativi delle consegne control-late e delle operazioni sotto copertura approvati dal Parlamento con la legge 23 luglio 2009, n. 99. Loredana Gulino, direttore generale della Direzione generale per la lotta alla contraffazio-ne - Uffi cio italiano brevetti e marchi presso il ministero dello sviluppo economico, in occasione della Giornata della proprietà intellettuale, ha ri-

cordato che, «secondo le stime dell’Oms riportate nell’ultimo rapporto Censis 2009, la contraffazio-ne del farmaco in Europa mostra un signifi cati-vo e allarmante trend di crescita: se nei paesi occidentali le confezioni contraffatte ancora non superano l’1% dei prodotti, in Africa, Asia e Ame-rica latina si attestano fra il 30 e il 50%. I casi più comuni si riferiscono a prodotti con etichette ingannevoli rispetto al contenuto e all’origine del prodotto stesso, con gravi rischi per la sicurezza del consumatore». Il ministero è al lavoro per uti-lizzare le nuove tecnologiche nel contrasto alla contraffazione. «Grazie allo sviluppo di soluzioni innovative per la protezione dei diritti di proprie-tà industriale e per la promozione del made in Italy», ha spiegato la Gulino, è possibile affi nare la lotta alla contaffazione. La dg del ministero sta lavorando sul potenziamento della tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti, grazie all’utilizzo delle recentissime tecnologie disponibili. «Come l’adozione di strumenti ad alto valore tecnologico, per esempio il «francobollo digitale», l’Rfi d per la tracciabilità dei prodotti».

L’OFFENSIVA DELLA GDF E LE MISURE ALLO STUDIO DEL MSE

Guerra aperta alla contraffazione

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VIIILunedì 28 Giugno 2010 DIRITTO & FAMIGLIA

La Cassazione: se non ci sono atteggiamenti fraudolenti c’è solo inosservanza degli obblighi

Per necessità salta la visita ai figli Assolta la mamma in carriera che riduce gli incontri con l’ex

Pagina a cura DI DEBORA ALBERICI

Non commette reato la madre che impedisce all’ex marito di vede-re il fi glio a causa dei

suoi impegni di lavoro, non rispettando gli orari di visita fissati dal Tribunale dei mi-nori. Sempreché le necessità siano oggettive e non frutto di comportamenti fraudolenti o simulati. A questa conclusione è giunta la sesta sezione penale della Corte di cassazione che, con la sentenza 23274 del 16 giugno 2010, ha accolto il ricor-so di una donna di Taranto.

Il caso. Lei una donna in carriera. A pochi anni dal ma-trimonio si era separata e il Tribunale le aveva affidato la figlia, stabilendo il diritto del padre di incontrarla due volte alla settimana presso il consultorio familiare. Ma la madre aveva ridotto le visite a una sola volta per via dei suoi impegni di lavoro, proponendo all’ex marito di incontrare la

piccola un pomeriggio a setti-mana presso la sua abitazione, in un ambiente a suo dire più sereno e adatto agli incontri. Inoltre, aveva aggiunto che il suo comportamento non poteva integrare il reato contestatole (omessa esecuzione di un or-dine del giudice). Questa linea difensiva è passata in Cassa-zione che ha accolto il ricorso della signora, annullando la condanna.

Le motivazioni. La sesta sezione penale ha dunque an-nullato la multa e quindi il re-ato a cui era stata condannata dalla Corte d’appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, e prima ancora dal Tribunale. Per risolvere il caso, i giudici di legittimità hanno richiama-to un principio generale sanci-to anni fa dalle Sezioni unite (sentenza 36692 del 2007) che limita, nei casi di esercizio del diritto di visita del minore da parte del genitore, le responsa-bilità penali a comportamenti «fraudolenti» dell’ex e quindi non a qualunque impedimen-

to. In particolare in sentenza si legge che «in materia di man-cata esecuzione dolosa di un

provvedimento dei giudice, ai fi ni della confi gurazione del re-ato di cui all’art. 388, comma 2, c.p. concernente l’elusione di un provvedimento del giudice rela-tivo all’affi damento di minori, il concetto di elusione non può equipararsi puramente e sem-plicemente a quello di inadem-pimento, occorrendo, affi nché possa concretarsi il reato, che il genitore affi datario si sottragga con atti fraudolenti o simulati, all’adempimento del suo obbli-go di consentire le visite del genitore non affi datario, osta-colandole, appunto, attraverso

comportamenti implicanti un inadempimento in mala fede e non riconducibile a una mera

inosservanza dell’obbligo».La decisione della Suprema

corte si incardina in un fi lone giurisprudenziale inaugurato negli ultimi anni, più tolleran-te verso le esigenze del mino-re e del genitore affi datario. A gennaio di quest’anno un’altra sentenza depositata dalla Su-prema corte ha annullato la condanna nei confronti di una mamma che non aveva rispet-tato il diritto di visita dell’ex perché il bambino non stava bene. In particolare con la sen-tenza n. 736 del 12 gennaio 2010, la sesta sezione penale

ha affermato che non è reato rifi utarsi di lasciare il minore al genitore non affi datario nei

giorni consentiti, qualora il bambino sia ammalato. Il dinie-go è legittimo se basato su cer-tifi cati sottoscritti dal medico curante, in base all’importanza rivestita dall’obbligo di tutela della condizione di salute del minore, che prevale sul diritto del genitore a trascorrere del tempo con il fi glio.

© Riproduzione riservata

Pagina a cura piccola un pomeriggio a setti-

Annullare la fi gura dell’ex agli occhi dei fi gli è reato. Negli ultimi anni insieme alle separazioni sono cresciuti i casi dei cosiddetti fi gli contesi fra i genitori. Con la sentenza n. 34838 depositata a settembre dell’anno scorso, la Suprema corte ha stabilito che rischia una condanna per aver violato l’art. 388 del codice penale, mancata esecuzione degli ordini del giudice, il coniuge affi datario che cerca di annullare la fi gura dell’altro a tal punto da provocare nel bambino il rifi uto di onorare gli incontri stabiliti dal giudice della separazione.

Condannabile chi annullala fi gura dell’altro genitore

provvedimento dei giudice ai inosservanza dell’obbligo» giorni consentiti qualora il

Basta negare la visita senza giusta causa per rischiare la condanna. È di segno senz’altro più restrittivo un’altra sentenza depositata dalla sesta sezione penale della Cassazione, la n. 13101 del 25 marzo 2009, che ha sancito la responsabilità penale di un genitore che non aveva permesso una visita fra il fi glio e l’ex. Quello contemplato dall’articolo 388 del co-dice penale, hanno spiegato i giudici, è un

reato istantaneo e quindi basta contravve-nire all’ordine del giudice per una sola vol-ta per generare la responsabilità penale. In particolare in quelle motivazioni si legge che «il delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice concernente l’affi damento dei minori o di altre persone incapaci è un reato istantaneo, potendo rea-lizzarsi anche con un solo atto elusivo degli obblighi dallo stesso imposti».

Disobbedire al giudice è reato istantaneo

Figli nati dalla convivenza più tutelati. Anche le coppie di fatto hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare. È quanto sancito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 14783 del 18 giugno 2010, ha respinto il ricorso dell’Inps presentato contro un uomo, non ancora separato legal-mente, convivente e padre di tre fi gli per i quali chiedeva la prestazione previdenziale. Non solo. Dalle motivazioni emerge un altro dato importante. Il fatto che il richiedente non sia ancora legalmente separato dalla prima moglie non fa venir meno il diritto all’assegno. In particolare l’istituto aveva negato l’assegno dal momento che, aveva motivato, il padre non era ancora legalmente separato dalla prima moglie. Una decisione, questa, che non ha convinto i giudici di merito e neppure la sezione lavoro del Palazzaccio. Infatti gli Ermellini hanno precisato che, al pari dei fi gli naturali, quelli nati da una coppia di fatto hanno diritto all’assegno, poco importa se il richiedente sia già separato oppure no. Si tratta, a ben vedere, di una interpretazione estensiva alle norme sugli assegni per il nucleo familiare. Ma soprattutto è un principio innovativo.«La normativa sull’assegno», hanno motivato i consiglieri del Palazzaccio , «richiede la condizione di fi glio naturale riconosciuto, non necessariamen-te l’inserimento nella famiglia legittima». Insomma il concetto di nucleo familiare, delineato dal legislatore in questa sede, «va al di là della fami-glia confi gurata dal matrimonio e ricomprende anche i fi gli nati fuori del matrimonio, legalmente riconosciuti, anche se non inseriti nella famiglia legittima».Nel caso in esame, l’uomo, coniugato con una persona, ma convivente da anni con altra, aveva riconosciuto i tre fi gli avuti dalla convivente ed aveva provato che i minori vivevano a suo carico, in quanto egli provvedeva al loro mantenimento. «Ciò è necessario e suffi ciente ai fi ni del diritto alla percezione dell’assegno per il nucleo familiare per i tre fi gli naturali».

Assegni familiari anchealle coppie di fatto

Il coniuge legalmente separato può detrarre i fi gli a carico per intero e cioè nella misura del 100%. È quanto sancito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 14707 del 18 giugno 2010, ha accolto il ricorso di una madre separata legalmente dal marito che aveva inserito nella dichiarazione dei redditi la de-trazione massima dal momento che, aveva sostenuto, era l’affi dataria delle due fi glie. Ma l’uffi cio delle entrate aveva spiccato un accertamento di 700 euro. Contro l’atto impositivo la signora si era rivolta alla Ctp che le aveva dato tor-to. Poi il ricorso, ancora una volta senza successo, di fronte alla commissione regionale. Infi ne la contribuente ha impugnato la decisione in Cassazione. La sezione tributaria lo ha accolto e ha precisato che in tema di Irpef, in base alla disciplina dettata dall’art. 15 del dpr 29 settembre 1973, n. 597, nel testo sostituito dall’art. 2 del dl 5 marzo 1986, n. 57, convertito in legge 18 aprile 1986, n. 121, e rimasta immutata per effetto della sua trasposizione nell’art. 12 del Tuir del 1986, la detrazione (di importo maggiore) per il coniuge a carico, prevista al numero 1 del primo comma, a partire dall’anno 1986 si applica per il primo fi glio ricorrendo la duplice condizione: a) che l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto i fi gli naturali ovvero si tratti di fi gli adottivi, affi dati o affi liati del solo contribuente; b) che il contribuente non sia coniugato o legal-mente ed effettivamente separato (terzo comma). Dalla nozione di mancanza del coniuge sono quindi esclusi i casi di separazione legale, di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili, casi in ordine ai quali lo stesso art. 15, al numero 2 del secondo comma, riconosce per i fi gli rimasti a carico del contribuente la detrazione in misura doppia rispetto a quella prevista in via generale per i fi gli. La tipizzazione legislativa e l’autonoma rego-lamentazione delle diverse fattispecie della mancanza dell’altro genitore trova giustifi cazione nella scelta di non collocare il primo dei fi gli a carico al posto del coniuge separato, ove resti l’obbligo di entrambi i genitori di provvedere al mantenimento della prole, fermo il detto benefi cio del raddoppio dell’ordinaria detrazione a favore di quello a carico del quale sono posti i fi gli.

Il coniuge separato può detrarre il 100% per fi gli a carico

ttototototototototoooooooo... . IIIInInInInInInInInIn pppppppp ppararararararararartitititititititititititicococococococococollllalalalalalalalalarerererererererere iiiiiiiiiii innnnnnnnn sesesesesesesesese tttntntntntntntntntntenenenenenenenenenzazazazazazazazaza ssssssss siiiiiiiiiiiillleeeeeeegge che «in materia di man-ccccccaaaaaata esecuzione dolosa di un

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Il principio

In materia di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento dei giudice, ai i ni della coni gurazione del reato di cui all’art. 388, comma 2, c.p. concernente l’elusione di un provvedimento del giudice relativo all’afi damento di minori, il concetto di elusione non può equipararsi puramente e semplicemente a quello di inadempimento, occorrendo, afi nché possa concretarsi il reato, che il genitore afi datario si sottrag-ga con atti fraudolenti o simulati, all’ adempimento del suo obbligo di consentire le visite del genitore non afi datario, ostacolandole, appun-to, attraverso comportamenti implicanti un inadempimento in mala fede e non riconducibile a una mera inosservanza dell’obbligo.

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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49Lunedì 28 Giugno 2010

In ritardo in ufficio? Tutta colpa della cenere vulcanicaLa cenere vulcanica, un’imminente caduta di una cometa sulla terra o il pove-ro gatto incastrato nella gattaiola. Sono loro i colpevoli, secondo i lavoratori chiamati a giustifi care i loro ritardi a lavoro. A rivelarlo è una ricerca condotta per conto di CareerBuilder.it, e che ha coinvolto più di 150 imprenditori italiani di ogni settore. Dallo studio emerge che nell’attuale situazione economica i datori di lavoro prestano molta attenzione alla puntualità dei propri dipendenti. Il 44% dei dirigenti ha infatti dichiarato di prestare molta più attenzione all’orario d’ingresso e di uscita degli impiegati.

Confindustria, cento stage per festeggiare cento anniIn occasione del centenario dell’associazio-ne, Confi ndustria investe sui giovani, offrendo loro la possibilità di un percorso formativo molto interessante. Si chiama «100 giovani per 100 anni» e prevede 12 mesi di stage presso le diverse sedi del sistema di rappresentanza, in Italia e all’estero. Il bando è aperto ai giovani laureandi e laureati con diploma di laurea, laurea magistrale o dottorato di ricerca in qualunque disciplina, ma con preferenza per gli indirizzi tecnico-scienti-fi ci ed economico-giuridici. Per i 100 fortunati che verranno selezionati, un rim-borso spese mensile di mille euro lordi omnicomprensivi e la copertura della quota di partecipazione pari a 4 mila euro. Domande entro il 24 luglio 2010.

Un manager su cinqueteme di perdere il lavoroMercato del lavoro in tensione anche per quadri e dirigenti: secondo un’indagine internazionale condotta dalla società di recruitment Robert Half, il 20% dei manager italiani pensa che il proprio posto di lavoro sia oggi più a rischio rispetto a un anno fa, contro il 16% della media dei paesi europei coinvolti nel sondaggio. La ricerca mostra inoltre che il 40% del campione italiano si dichiara «molto fi ducioso» nel migliora-mento delle prospettive di crescita della propria azienda nei prossimi 12 mesi (contro il 19% della media europea e appena il 7% in Francia e il 6% in Spagna).

Articolo 1 lanciala divisione LuxuryArticolo1, agenzia per il lavoro (UnoHol-ding Family), lancia la divisione Luxury con l’obiettivo di coprire, con specifi che professionalità, le esigenze nel campo della selezione e somministrazione di personale nei settori moda, design e beni di lusso in genere, che richiedono un eleva-to standard qualitativo con un approccio altamente qualifi cato nella ricerca e selezione degli skill specializzati. A dirigere la nuova divisione sarà Gabriela Di Mase, quarantenne, plurilingue, di estrazione internazionale e laureata a Firenze in economia e commercio.

SCELTI & PRESCELTI

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Come cambiano l’organizzazione e la gestione delle risorseumane con la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione

Marcello Lippi. La campagna di recruitment del ct della Na-zionale si rivela fallimentare: puntare su fedeli pedine anziché su irrequieti talenti non paga

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Julia Gillard. Per la prima volta sarà una donna a guidare il gover-no centrale australiano, carica alla quale l’ex avvocato giunge dopo aver avuto la responsabilità dei rapporti con l’industria e dell’istruzione

Il lavoro nell’era 2.0

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50 Lunedì 28 Giugno 2010 R I S O R S E U M A N E

Il quadro delle prestazioni erogate dall’ente bilaterale per i lavoratori in somministrazione

Interinale in recupero. E tutelatoIl 2010 apre con +1%. A 15 mila persone il sostegno Ebitemp

DI SIMONA D’ALESSIO

Gli artigli della crisi hanno afferrato anche il mercato del lavoro interinale: il 2009 si è

concluso con un calo del 35% degli occupati e del fatturato complessivo del settore. L’anno in corso lascia intravedere uno spiraglio, nel frattempo però a lenire le ferite del personale in diffi coltà ci sta pensando il mi-ni-welfare dell’Ebitemp, l’Ente nazionale bilaterale contrat-tuale per i lavoratori in sommi-nistrazione. Grazie alle novità introdotte dal contratto collet-tivo nazionale di categoria del luglio 2008, sono state amplia-te le prestazioni dell’organismo che dall’avvio della congiuntura negativa ha fornito sostegno a circa 15 mila persone. Dall’an-no precedente a oggi, rivelano i vertici dell’Ebitemp, sono stati stanziati poco meno di 6 milio-ni di euro per gli interinali in stato di disoccupazione e alme-no 1,5 milioni in forma di in-dennità per infortuni sul luogo di lavoro; un’intesa siglata un anno fa dal ministero del Wel-fare con l’Inps ha sancito poi la possibilità di versare un contri-

buto una tantum di 1.300 euro lordi ai disoccupati, fi nanziato con fondi al 50% a carico degli enti bilaterali (soggetti costitu-iti dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di la-voro, proprio come l’Ebitemp). Non è stata tralasciata la fon-damentale assistenza di carat-tere sanitario, giacché ticket, visite specialistiche, ricoveri e interventi chirurgici di un certo rilievo, nonché le costose spese odontoiatriche sono stati complessivamente indennizzati (anche ai familiari fi scalmente a carico) dalla tutela sanitaria integrativa di Ebitemp per una somma che supera i 350 mila euro; ad avere diritto ai rim-borsi sono coloro che possie-dono un contratto in essere, anche a tempo determi-nato, oppure chi non lo ha più e fa richiesta del-le prestazioni entro 120 giorni dalla fi ne dell’espe-rienza professionale. Per ciò che riguarda il sostegno alla maternità, si tratta di un servizio dedicato alle donne in gravidanza la cui missione in-terinale è terminata nei primi 180 giorni dall’avvio del perio-do in cui sono rimaste incinte,

purché non abbiano i requisiti per richiedere l’indennità obbli-gatoria all’In-ps; il sussi-dio è una tantum di 1.400 euro lordi per la fase gravi-da, mentre ammonta a un massimo d i 8 0 euro

mensili fi no al terzo anno d’età per il bambino che va all’asi-lo nido. Nel periodo compreso fra la metà del 2002 e il 2009, sono giunte a Ebitemp 5.847 denunce di incidente nello svol-gimento dell’attività lavorativa per un totale di importi eroga-ti pari a quasi 7 milioni (6,934 per l’esattezza), di cui 1,32 nel solo 2009, con un incremento del 25% rispetto al 2008. La congruità dell’indennizzo per

chi è rimasto vittima d’infor-tunio varia, ovviamente,

a seconda del grado di invalidità ricono-sciuta: per quella temporanea si ar-riva ad un massi-mo di 6.300 euro. In caso di invali-dità permanen-te fino al 60% il risarcimento è di 833 euro per ogni punto percentuale, mentre 50.000 euro vengono corrisposti in caso di invalidi-tà permanente oltre il 60%, o di morte.

In totale, negli ultimi 18 mesi, sono state destinate risorse per un ammontare di circa 10 mi-lioni.

Inoltre, è la vera novità dell’organismo nato nel 1998, i cui soci sono Nidil-Cgil, Fel-sa-Cisl, Uil-Cpo e Assolavoro, il presidente Roberto Romei ha annunciato l’arrivo «dopo l’estate» di un fondo di previ-denza integrativa per questa categoria, la cui caratteristica è l’impiego temporale e, perciò, è rimasta a lungo lontana da una serie di benefi ci. Una forza, dunque, particolarmente debo-le sotto il profi lo delle tutele, il cui tasso di occupazione si sta risvegliando con un +1,7% ad aprile, rispetto allo stesso mese del 2009.

Nel primo trimestre del 2010, gli operatori in somministrazio-ne impiegati mensilmente sono aumentati dell’1% rispetto al trimestre precedente, passando da 221 mila a 223 mila circa; al confronto con i livelli minimi di occupazione, raggiunti nei mesi di giugno e luglio 2009, con 206 mila unità utilizzate nella me-dia mensile, ad aprile il recupe-ro è stato pari al 9%.

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Festeggia 10 anni il master in co-municazione musicale dell’Almed, l’Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’università Cattolica di Milano. Lanciato nel 2000, il master ha formato una nuova generazione di addetti stampa, discografi ci, promoter di musica dal vivo e operatori dei me-dia musicali. Sono stati oltre 200 gli studenti selezionati tra le quasi 1.000 domande di ammissione ricevute, per un totale di oltre 4.000 ore di lezione in aula. Ora si riaprono le iscrizioni per la nuova edizione: il termi-ne per la presentazione delle domande è il 15 ottobre 2010. Le selezioni si svol-geranno il 21 e 22 ottobre, mentre le lezioni avranno inizio l’8 novembre 2010. Le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’Uni-versità Cattolica del Sa-cro Cuore di Milano in orario pomeridiano. Per informazioni: www.unicatt.it/masteruniversitario/comu-nicazionemusicale.

Capgemini Italia, società attiva nel management consulting, information technology e outsourcing, e PlaNet Finance Italia, l’organizzazione non profi t creata dall’economista Jacques Attali, insieme all’Unione europea e all’Università di Berlino lanciano il 3° bando 2010 per le ricerche in mi-crofi nanza, mettendo a disposizione degli studenti borse di studio e premi. Le borse di studio, del valore massi-mo di 1.500 euro l’una, sono messe in palio nell’ambito del programma europeo 2009-2011 «University meets microfi nance» nato per favorire una

maggiore cooperazione tra il mondo ac-cademico, gli studenti e gli operatori di microfi nanza in Europa. Sul sito www.universitymeetsmicrofi nance.eu sono disponibili suggerimenti utili sulle te-matiche delle tesi e altre informazioni, tra cui una lista delle organizzazioni che si occupano di microfi nanza e dei progetti su cui queste sono già impe-gnate. Il termine per presentare la do-manda è il 15 luglio 2010. Altre oppor-

tunità sono previste, poi, dagli Umm Awards, ovvero 4

premi riservati esclu-sivamente alle tesi

in microfi nanza di laurea speciali-stica e master. Le domande per partecipare agli Umm Awards dovranno essere presentate entro

il 31 agosto 2010 e dovranno riguar-

dare tesi e ricerche concluse a non più di

un anno di distanza dalla data di scadenza del bando.

Partirà a settembre la prima edizio-ne del master universitario di primo livello Management del retail real estate: dallo sviluppo alla gestione delle strutture commerciali, organiz-zato dalla Liuc. Il Master è destinato a fi gure professionali da inserire ex novo nel settore oppure già operative che intendano approfondire la loro formazione e riqualifi care la loro pro-fessionalità. L’ammissione al Master è subordinata al possesso di una Laurea triennale preferibilmente in discipline economico-giuridiche e tecniche. I

candidati in possesso di un diploma di scuola media superiore, potranno essere ammessi come uditori. Il periodo di svolgimento del master è settembre 2010-gennaio 2011 per quanto riguarda le lezioni in aula, mentre lo stage sarà svolto nel periodo febbraio-marzo 2011. Le domande di pre-iscrizione e di imma-tricolazione devono essere presentate en-tro il 31 agosto 2010 alla segreteria ma-ster dell’università Carlo Cattaneo-Liuc (Corso Matteotti 22, 21053 Castellanza, Va, c.a. Sig.ra Elisabetta Mentasti) com-pilando l’apposito modulo disponibile sul sito internet: http://iscrizioni.liuc.it e allegando i documenti indicati.

Affrontare il cambiamento azienda-le, indispensabile per supe-rare il diffi cile momento economico, trasformando l’inevitabile ristruttura-zione in un’autentica rige-nerazione. Da necessità a opportunità a tutti i livelli, da quello personale a quel-lo d’impresa. È l’obiettivo che si pone la seconda edizione del workshop Change management e benessere del lavoro, promosso da ioè (società di management consulting e coaching per le aziende) in collabora-zione con Assochange, e in programma a Rimini l’1 e il 2 luglio. Le due giornate sono a partecipazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria online (www.workshop-ioe.eventbrite.com). L’appuntamento è rivolto a rappresen-tanti, dirigenti, quadri e consulenti di realtà profi t e non profi t, e a chiunque intenda promuovere, realizzare e vivere una realtà lavorativa più rispondente ai valori e ai propri principi etici, nella convinzione che la rilevante quota di

tempo dedicata al lavoro non possa essere sottratta alla vita ma farne consapevolmente parte (Work/Life Balance). Informazioni presso ioè + 30 0541 25794 - Skype ioè srl (da lunedì al venerdì dalle 10 alle 13) [email protected].

Giornalisti della carta stampata e del web, volti noti della tv e della radio, docenti universitari, oltre a uno studio televisivo e radiofonico e a tre sale di post-produzione: sono le risorse a disposizione dei 30 nuovi allievi del 4° ciclo del master biennale in gior-nalismo dell’università degli studi di Milano (inizio il 27 settembre 2010), riconosciuto dall’ordine nazionale dei giornalisti e che si tiene nella sede di

Sesto San Giovanni dell’uni-versità statale di Milano. Le modalità di selezione sono contenute nel bando dispo-nibile online alle pagine del portale Unimi.it dedicate ai master, dove gli interessati trovano tutte le informazioni relative all’organizzazione

della didattica, al contributo d’iscrizio-ne e alle borse di studio. La scadenza per presentare le candidature è il 31 agosto. Per due anni, fi no al 7 settembre 2012, i 30 allievi seguiranno 680 ore di didattica frontale, 1.320 di attività di praticantato e 680 di stage presso aziende editoriali come Rcs, Monda-dori, Hachette-Rusconi, Condé-Nast, Class e grandi gruppi televisivi come Rai e Mediaset. Info su http://www.giornalismo.unimi.it.

CORSI, CONCORSI & MASTER

Supplemento a cura di FRANCA FLORIS

[email protected]

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Roberto Romei

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51Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 Giugno 2P E R C O R S I

Caratteristiche e prospettive professionali di una i gura chiave nell’attuazione dei piani di sviluppo

Dalla banca un consulente a 360°Con il relationship manager supporto personalizzato al cliente

Pagina a curaDI ROBERT HASSAN

Con la crisi fi nanziaria le aziende oggi si trovano ad affrontare complessi-tà via via crescenti e per

questo chiedono, da una lato, che la loro banca di appoggio conosca bene il loro business e le loro pro-spettive, dall’altro una forte capa-cità di problem solving. Occorre quindi non solo un esperto nella valutazione del merito creditizio dell’azienda, ma un professionista che nel settore bancario segua le relazioni a 360 gradi con la clien-tela corporate e che abbini alla stabilità nella relazione con l’im-presa elevate competenze profes-sionali che gli derivano dall’espe-rienza pluriennale a contatto con le aziende. Un esempio viene dal relationship manager di una ban-ca d’affari che rappresenta una fi gura chiave, in quanto è la per-sona preposta al coordinamento dell’attività di marketing, della consulenza, dei servizi in collega-mento con i responsabili di pro-dotto nei confronti dei maggiori clienti.

Questo professionista è chia-mato ad attuare i piani di svilup-po concordati col responsabile del centro imprese e a supportare il cliente nell’esame delle miglio-ri opportunità e nella scelta di

strumenti e soluzioni adatti a migliorare la struttura fi nanzia-ria dell’impresa. È l’interlocutore unico dell’imprenditore che gli permette con un’unica relazione di essere costantemente aggior-nato su tutti i servizi offerti dal gruppo bancario. Inoltre gestisce in autonomia le posizioni di com-petenza, esaminando costante-mente l’andamento del profi lo di rischio del portafoglio gestito.

L’evoluzione del ruolo del rela-tionship manager va sempre più nella direzione della consulenza qualificata su tematiche di fi-nanza ordinaria e straordinaria,

corporate governance, risk mana-gement, ampliamento dei mercati in ottica di crescita delle aziende clienti. La diffi coltà del suo ruolo cresce con la complessità e l’inno-vazione che contraddistinguono l’offerta di prodotti e servizi fi -nanziari. Oggi questo profi lo può contare sul supporto di tutti gli specialisti di prodotto della strut-tura sempre più specializzati, ma deve comunque essere in grado di dialogare in prima battuta con i clienti su argomenti molto diffe-renti, come il corporate fi nance, l’equity capital market, la secu-ritization, la fi nanza strutturata

che va dall’acquisition fi nance al project fi nance, senza dimentica-re l’asset-based fi nance e il real estate fi nance, l’export e il trade fi nance. I professionisti più ricer-cati sono quelli che vantano una relazione consolidata con il mag-gior numero di clienti e che sono in grado di spostare il loro porta-foglio da un istituto all’altro.

Per poter indirizzare le scel-te del cliente verso la soluzione più appropriata, il relationship manager deve possedere anche qualità imprenditoriali, in quan-to è responsabile dello sviluppo del business con un portafoglio

clienti e deve coordinare le risor-se disponibili verso la clientela nel modo più effi ciente, privilegiando alcune scelte piuttosto che altre. La clientela infatti apprezza que-sto approccio «relationship ma-nager centrico», in quanto è più snello e permette ai senior delle aziende di creare un rapporto continuativo con una persona centrale che coordina ed esegue. Questa fi gura deve quindi avere una buona conoscenza dei pro-dotti bancari e fi nanziari, buone doti commerciali e una laurea in materie economiche o giuridi-che. Al fi ne di rappresentare un punto centrale di contatto con il cliente, deve avere anche un’otti-ma conoscenza delle dinamiche economiche per poter assistere nella maniera più professionale il cliente nelle sue scelte e deve possedere solide basi di analisi fi -nanziaria. Dal continuo e assiduo rapporto con la clientela, deve trarre gli elementi necessari al raggiungimento di un equilibrio dinamico fra opportunità com-merciali e oculatezza del rischio di credito assunto. In un mercato sempre più articolato e integrato, che evolve sempre più velocemen-te, è indispensabile che i gestori delle banche siano preparati a interpretare le mutate esigenze delle aziende e i relativi rischi ai quali sono esposti.

La retribuzione lorda annua di un relationship manager si aggira tra i 60.000 e i 150.000 euro più i bonus dell’ordine del 30-50%. Questo pro-fessionista, nell’ambito degli istituti bancari, costituisce per le aziende clienti il principale punto di riferimento; è dunque colui che offre soluzioni ai problemi e supporto per la realizzazione dei progetti aziendali ed è il consulente globale che garantisce la massima assistenza al cliente. Opera

sul mercato garantendo alla clientela corpora-te un’assistenza personalizzata e sviluppando il portafoglio clienti cooperando con la fi liale titolare dei rapporti. In Credem, per esempio, il relationship manager è presente da diversi anni per le grandi imprese e recentemente è stato esteso il modello a tutta la clientela con fattura-to superiore ai 2,6 milioni con la creazione della Business Unit Corporate e dei Centri Imprese. «È un professionista più completo rispetto all’ex addetto ai crediti di fi liale e nel corso degli anni abbiamo verifi cato che anche la clientela pmi ha apprezzato questa evoluzione», spiega Giancarlo Bertolini, direttore marketing e servizi corpo-rate di Credem. «Anzi, direi che proprio questa

tipologia di clientela, generalmente meno strutturata dal punto di vista del management fi nanziario, si rivolge a questa fi gura non solo per le esigenze di fi nanziamento che restano ovviamente prioritarie, ma anche per trovare soluzioni di gestione dei rischi, effi cienza nelle transazioni, consulenza all’internazionalizzazione, aggiornamento normativo, fi nanza agevolata. Per questo motivo cerchiamo di verifi care sistematicamente l’adeguatezza della nostra rete in termini di competenze e interveniamo sia con specifi ci percorsi formativi sia con strutture di supporto per la consulenza più specialistica. Riteniamo infatti che le competenze, abbinate alla stabilità nel rapporto con l’impresa, siano i fattori di successo del ruolo. Dallo scorso anno abbiamo inoltre creato team stabili composti da corporate e private banker per dare consulenza completa alle imprese e alle famiglie imprenditoriali», conclude Giancarlo Bertolini. Credem ha puntato su questo profi lo per le imprese alla fi ne degli anni 90, focalizzandola quindi inizialmente sui grandi gruppi industriali per poi estenderla nel corso degli anni 2000 a tutti i segmenti delle piccole-medie imprese e dello «small business». Oggi Credem Banca d’Impresa, la divisione corporate di Credem, conta circa 200 relationship manager operativi su 43 Centri Imprese.

Un punto di riferimentoper il responsabile dell’azienda

Il relationship manager deve essere un tuttologo: essendo infatti il trait d’union tra il cliente e la banca, deve essere in grado di capire quali sono le necessità delle società e individuare come la banca è in grado di inter-pretarle al meglio, in modo da fornire la soluzione più adatta per il cliente. Per una banca orientata al mercato, il miglioramento continuo delle rela-zioni con la clientela rappresenta un obiettivo di fondamentale importanza.

«Il rapporto con la clientela ha perso il carat-tere formale che aveva in passato diventando sempre di più una partnership a 360 gradi che sviluppa il rapporto fi duciario con il cliente non solo relativamente alle sue esigenze fi nanziarie ma anche per quelle imprenditoriali, familiari, artistiche, fi lantropiche», sottolinea Maria Pia D’Angella, team head della unit milanese del pri-vate wealth management di Deutsche Bank. «Se parliamo di esperienza professionale io sono par-tita dalla gavetta. Ho iniziato nel ruolo di assistant che mi ha permesso di conoscere da vicino i clienti e le loro esigenze. E poi grazie a questa esperienza sul campo sono cresciuta passando al ruolo di relationship manager, gestendo in autonomia i miei clienti fi no a diventare responsabile di un team», conclude D’Angella.

«Cariparma ha puntato molto sull’evoluzione del ruolo del gestore dei clienti/imprese, indirizzando a questa fi gura molte ore di formazione per attrezzarlo a condurre le diverse fasi in cui le imprese operano, inclusa quella di crisi, a cui non sempre le banche erano ben preparate in passato», commenta Carlo Piana, responsabile direzione centrale imprese cor-porate di Cariparma. «Spingiamo i nostri relationship manager ad avere un approccio di lungo termine con analisi delle situazioni aziendali, focalizzato sulla personalizzazione del servizio: è importante cono-scere un’impresa a fondo per poterle offrire servizi di assistenza dedicati, sia in rapporto alla gestione aziendale ordinaria, sia in presenza di esigenze più sofi sticate, quali lo sviluppo di progetti innovativi o

di strategie di internazionalizzazione», conclude Piana.

Il rapporto fi duciario passa anche dalle esigenze familiari

Giancarlo Bertolini

Maria Pia D’Angella

Carlo Piana

L’identikit

MANSIONI PRINCIPALI COMPETENZE RETRIBUZIONE

Coordina l’attività di marke-ting, della consulenza e dei servizi in collegamento con i responsabili di prodotto nei confronti dei maggiori clienti

Deve possedere solide basi di analisi i nanziaria e deve avere esperienza in gestione di clientela corporate

Tra i 60 mila e i 150 mila euro lordi annui

Supporta il cliente nella scelta di strumenti e soluzioni adatti a migliorare la struttura i nan-ziaria dell’impresa

Deve avere un’ottima conoscenza delle dinamiche economiche per poter assistere nella maniera più professionale il cliente nelle sue scelte

Oltre alla retribuzione i s-sa, ci sono bonus del 30-50 per cento

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52 Lunedì 28 Giugno 2010 L’ I N C H I E S TA

Enterprise 2.0 favorisce l’interazione tra più per-sone attraverso il sito personalizzato, in cui ognuno può liberamente scrivere i contenuti che preferisce, e ha importanti conseguenze anche sulla gestione e sullo sviluppo delle risorse umane. Cambia la filosofia organizzativa aziendale, perché mette in discussione l’assetto del potere manageriale attraverso i nuovi flussi informativi che si sviluppano attraverso i so-cial network (facebook, twitter ecc.) e che non si rie-sce a controllare, ma che fanno emergere una nuova dimensione organizzativa di tipo informale. I modelli organizzativi legati alla tecnostruttura, ai ruoli, ai ri-sultati parametrati sui principi dello schema classico: ambiente, strategia, tecnologia, organizzazione, cedono il passo a una «democrazia economica partecipata», in cui le scelte possono farle gli specialisti, i possessori di know how specifici, attraverso un ampio confronto/dibattito in rete, anche se la decisione finale resta al manager.

Di questo è convinto anche Luca Solari, docente di organizzazione aziendale all’università statale di Mi-lano e al MIP/Politecnico, esperto di problematiche della funzione Risorse Umane, il quale considera che questa trasformazione in atto verrà sempre più acce-lerata dalle giovani leve. «Particolare attenzione do-vrà essere posta alla Generazione Y, altrimenti detta Millennial Generation o dei “nativi digitali”, nata nel tempo della comunicazione istantanea di Internet, E-mail, sms, dell’utilizzo di siti web come You Tube, di social networking come Facebook, MySpace, Twitter. Gli appartenenti ad essa, chiamati Millennials, sono nati tra la metà degli anni 70 e la fine degli anni 90 e seguono i cosiddetti “baby boomers” del periodo col-legato all’aumento delle nascite degli anni 1960 e 70. Hanno caratteristiche diverse: sono meno disponibili ad accettare l’autorità formale; hanno maggiore dif-ficoltà a identificarsi con l’organizzazione aziendale e quindi meno propensi a un impegno formale. Sono più discontinui, perché alternano momenti di alta produttività (se l’attività a loro piace) a momenti di disinteresse. Una possibilità di motivarli è quella di impostare modelli di relazione che prevedano decisioni condivise sull’esempio di quello che vivono con i social network».

È una grande sfida per il direttore delle risorse uma-ne: per la prima volta si trova al centro la persona con i suoi desideri, con il grande rischio dell’individualismo anche se attenuato dalla sensibilità per i contatti con gli altri, in una visione di collettività completamente diversa da quella del passato. Vuol dire rovesciare il ruolo dell’Hr Manager, perché anziché adattare le per-sone all’organizzazione, viceversa è l’organizzazione che si deve adattare alla persona. Con il cambiamento delle motivazioni individuali, le aspettative, le nuove modalità di entrare in relazione con gli altri, cambia la connotazione del recruitment e dell’attraction che induce il responsabile delle risorse umane a far parte di una community con un dialogo aperto e continuo con i propri collaboratori per costruire insieme nuove competenze. «Si possono già evi-denziare le nuove professioni collegate ad Enterprise 2.0», prosegue Solari. «Tra queste il recruiter che usa i social network per attrarre e sele-zionare personale; il social media-designer che progetta i media sociali per la comuni-cazione interna all’azienda; il responsabile dell’e-learning che integra il knowledge management con i nuovi sistemi nei percorsi di formazio-ne. Cambieranno i confi ni, la presen-za fi sica, si userà la comunica-zione e il con-trollo in una rete diver-sificata e lontana, così come oggi av-v i e n e p e r l a chirurgia a distanza».

IL DOCENTE

Debuttano nuove professioni

Pagine a curaDI PIETRO SCARDILLO

Il primo sito World wide web (www) viene messo in linea nell’agosto del 1991 da Tim Berners-Lee. Da allora quasi

il 25% della popolazione mondiale accede a Internet: in testa gli Usa con quasi il 74% della popolazione, l’Australia con il 60%, l’Europa con il 50%. I contenuti generati dagli utenti rappresentano oggi il feno-meno più popolare del Web e hanno determinato un forte sviluppo dei so-cial network, quali Facebook, Youtu-be, Wikipedia, Blogger, Twitter, Linkedin, che caratterizzano l’attuale e più evoluta ver-sione di WEB 2.0 Questo sistema, infatti, è costi-tuito da una piattafor-ma partecipativa, il cui spazio si arricchisce dei contributi degli utenti, rappresentando così un sorprendente e diffuso fenomeno sociale e tec-nologico del nostro tempo. Con 500 milioni di utenti

Facebook (lanciato ad Harvard solo nel 2004, ar-rivato in Italia nel giugno 2008 dove a fi ne 2009

erano registrati 11 milioni di utenti) sarebbe la terza nazione del pianeta. Wikipedia è l’enciclopedia internazionale costruita ne-

gli ultimi sette anni dagli utenti, senza un manager-gestore, con oltre 50 milioni di voci per circa 250 lingue, che nella sola versione italiana con oltre 600 mila voci equivale a quattro volte il contenu-to dell’enciclopedia Treccani, sviluppata

negli ultimi trent’anni. Web 2.0 sta cambiando il funziona-

mento dei mercati e delle organizzazio-ni, aprendo grandi spazi di innova-

zione per tutti i processi strategici aziendali, in particolare per la

gestione della conoscenza e dei meccanismi di appren-dimento. Si aprono nuovi scenari di sviluppo or-ganizzativo che, per mi-gliorare le performance, per diffondere l’appren-dimento, per sostenere l’innovazione, per co-struire appartenenza e motivazione, metto-no in campo modalità

nuove di intervento

La diffusione dei social network apre nuovi scenari di

Enterprise 2.0, l’organizzazione

Per il gruppo L’Oréal l’attività di reclu-tamento del personale è considerata stra-tegica ed è confermata dal riconoscimen-to del rango di direzione all’interno della struttura organizzativa aziendale. Il volu-me delle candidature in Italia è particolar-mente rilevante: 40 mila domande di cui l’80% arriva on-line sul sito istituzionale o in risposta ad annunci. Attualmente sulle pagine Facebook risultano oltre 2 mila fan, che chiedono aggiornamenti sul recluta-mento e sui programmi di assunzione. In un anno vengono scelti circa 150 giovani, che vengono inseriti in stage per sei mesi con rimborso spese, con precisi progetti formativi per l’acquisizione di competenze specifiche, tanto che dopo 3/4 mesi viene richiesto a ciascuno di presentare un pro-getto individuale. Mediamente circa un 80% dei neo assunti proviene da stage.

Ma la vera peculiarità del processo di re-clutamento/selezione è data dall’utilizzo di efficaci e divertenti business game on-line, tra i quali quello più recente è il «Reveal by L’Oréal». Questo gioco prevede che gli studenti interpretino il ruolo in azienda di un giovane in stage che ha una mis-sione da compiere, scegliendo tra diverse opzioni, rispondendo a quesiti a tempo, risolvendo alcuni enigmi, all’interno del coinvolgente universo on-line, con parti-colare riferimento ai settori organizzativi di L’Oréal: R&S, Supply chain, Marketing, Finanza, Vendite. L’obiettivo del gioco è quello di far emergere il profilo personale dei giovani, ai quali, al termine del test, vengono comunicati i feed-back persona-lizzati sul problem solving e sulle qualità manageriali.

Successivamente devono partecipare ad alcuni assessment per meglio delineare le attitudini individuali, prima dell’assegna-zione di un definitivo punteggio percen-

tuale. Con un punteggio elevato i giovani guadagnano l’opportunità di incontrare i manager L’Oréal, la possibilità di un’espe-rienza pratica all’interno dell’azienda in una delle quattro divisioni, distinte per ca-nale distributivo: massmarket, parrucchie-ri, farmacia, profumeria e anche importan-ti premi consegnati in uno speciale evento organizzato. Valeria Ghirardi, direttore re-clutamento di L’Oréal Italia, conferma che «la nostra azienda ha adottato una serie di iniziative di reclutamento innovative, che spaziano dai business game internazionali alla creazione di gruppi sui social network come “Work with me at L’Oréal” su Facebo-ok. La generazione del Web 2.0 si affida molto ai social net-work e alle r i c e r c h e di lavoro on-line e g l i s tru-menti on-line sono q u i n d i f o n d a -mentali per reclutare pro-fili della Gene-razione Y.»

p.s.

L’ORÉAL

Business game on-line per il reclutamento

Luca Solari Valeria Ghirardi

Emanuele Scotti

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53Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GiugL’ I N C H I E S TA

sviluppo e impone una rapida evoluzione delle strategie

come cambianoe le risorse umaneinformali, guidate dal basso, spontanee, con-

testuali. In tutte le aree aziendali la dimen-sione informale dell’organizzazione, comunità di pratica, social networking, comunità di ap-prendimento, conquista un ruolo crescente; di questo il management comincia a occuparsi, ri-vedendo profondamente i modelli di leadership e di governo. L’impulso è dato, oltre che dalla velocità del cambiamento e dal valore crescente del capitale umano nella competizione, dal fatto che i mercati e i contesti, in cui le organizza-zioni operano, stanno funzionando come delle «conversazioni» e delle community dei clienti. Ciò pone nuove sfi de alla gestione dei saperi aziendali, ai sistemi manageriali, al marketing, alla formazione, alle corporate university.

Di tutto ciò è sostenitore anche Emanuele Scotti, che con Rosario Sica è autore del recente libro «Community management – processi infor-mali, social networking e tecnologie Enterprise 2.0 per la gestione della collaborazione nelle organizzazioni» (Apogeo Editore), è fondatore della società di consulenza Open Knowledge ed è organizzatore di International Forum on En-terprise 2.0”, la cui terza edizione si è appena svolta a Milano. «Si stanno affacciando nuove generazioni», spiega Scotti, «con logiche e rife-rimenti completamente diversi, per le quali il virtuale è un “continuum” del reale. Enterprise 2.0 sta portando in azienda queste nuove logi-

che, cercando anche di rimpiazzare i modelli manageriali che sono andati in crisi; i mercati sono diventati delle “conversazioni”, animate da persone che condividono interessi e passio-ni e che si scambiano suggerimenti e opinioni; conversazioni dalle quali le aziende rischiano di restare escluse. Anche le aziende, senza che alcuni manager se ne accorgano, stanno diven-tando delle “conversazioni”, in cui i network informali elaborano soluzioni e comportamenti più adeguati e più veloci rispetto alle normali pratiche di top down. La promessa di Enterpri-se 2.0 è questa: saper costruire un nuovo model-lo di organizzazione del lavoro e di impresa più adeguato a gestire conoscenza e a competere nell’attuale scenario di turbolenza e di velo-cità. Ciò può avvenire favorendo la creazione di paradigmi innovativi per nuovi prodotti e processi, secondo la logica di Wikipedia. Questo signifi ca rifondare i modelli meritocratici, di governance, di management, perché sulla rete chi ha le capacità di aggregare fi ducia, atten-zione, credibilità, autorevolezza, emerge sugli altri. In secondo luogo l’azienda deve favorire con la sua presenza progetti di “community di clienti”, che si aiutano tra di loro, rendendo disponibili i propri patrimoni di conoscenze ed esperienze per migliorare o inventare nuovi prodotti e processi».

Riproduzione riservata

La pervasività del web 2.0 in tutti gli ambiti aziendali fa di Vodafone uno degli esempi più avanzati di «total network». Tra gli obiettivi strategici sono indicati al primo posto l’impegno di «prenderci cura dei nostri clienti» e, subito dopo, la capacità di «costruire il miglior team di lavoro in Vodafone». Per conseguire questi obiettivi l’azienda è presente nei principali social network (Facebook, Twitter) e per i clienti ha realizzato sul web un innovati-vo laboratorio di idee, creato per lasciare spazio alle opinioni della rete, che si pre-senta come «Vodafone lab: la community che sperimenta e condivide», un successo riconosciuto dagli oltre 100 mila iscritti a soli due anni dal lancio.

Vodafone Lab è articolato nel Blog (la voce di Vodafone): notizie su prodotti, au-tobiografia della società, interviste ai ma-nager, staff editoriale; nel Forum (la voce del cliente): discussione su prodotti servizi, autoaiuto, crowdsourcing (sviluppo di un progetto/servizio/prodotto da persone di-verse non organizzate in team); Wiki (Base di conoscenza): enciclopedia e contenuti multimediali, recensioni video, video tutorial; My Feedback (strumento di sondaggi veloci); Lab People (laboratorio sociale). Questa iniziativa ricca di scambi di informa-zioni tra clienti e azienda, con relativi feedback commerciali sui prodotti, viene utilizzata da Vodafo-ne per lo sviluppo di progetti di modifica o di nuovi articoli. Sul versante dei collaboratori vi è un’altra co-munità di interessi Noilab, un

social network che integra la comunica-zione interna e che si apre a idee di varia natura (dagli hobbies a considerazioni pro-fessionali) e che viene seguita con molto interesse dal Comitato Esecutivo azienda-le, che una volta al mese esamina ciò che di più interessante emerge dalle conver-sazioni. Ogni osservazione sollevata sul web da qualsiasi dipendente su qualsiasi tema aziendale determina un approfon-dimento di un piccolo team di specialisti. Vodafone Italia ha circa 8 mila dipendenti in otto sedi principali. Gianluca Ventura, direttore risorse umane e organizzazione, sottolinea che «l’attività di reclutamento e selezione avviene anche attraverso siti specializzati e in questo periodo siamo im-pegnati ad effettuare circa cento assunzio-ni entro la fine dell’anno: 50% neolaureati e 50% personale esperto. Abbiamo lanciato anche il social network YOUniversity che connette i laureandi e i neolaureati con i

neoassunti e i manager Vodafone. I giovani esterni possono così ave-re una testimonianza diretta sulla vita aziendale, grazie ai colleghi di università assunti prima, e fruire di un intenso scambio di idee e di informa-zioni dalle date degli eventi di recruiting fino al glossario

del lessico aziendale. Un gio-vane per lavorare in Vodafone

deve possedere leadership, dimostrare familiarità

con i new media, sa-per comunicare con efficacia ed essere flessibile e con-creto in un con-testo internazio-nale focalizzato sul business».

VODAFONE

Blog e Noilab, le idee vanno sul web

Nell’ambito della Divisione Corporate&Investment Banking di Intesa Sanpaolo si è avvertita l’esigenza di introdurre nuove modalità di lavoro per velocizzare e semplificare le attività quotidiane, per condividere le informazioni sui clienti e sugli eventi della divisione, per accorciare le distanze tra le strutture territoriali in Italia e all’estero. La risposta è stata la progettazione di una nuova intranet, che potesse adottare le logiche e le tecnologie di Web 2.0, armonizzando le attuali piat-taforme attraverso modalità semplici di navigazione e rendendo disponibili a tutti i collaboratori i contenuti e le applicazioni specialistiche esistenti.

La creazione della nuova intranet è inserita in un ambito progettuale, denominato Corporate 2.0, che comprende anche l’adozione di nuovi strumenti di co-municazione in tempo reale e ha l’obiettivo di cogliere quanto offre la nuova tecnologia, senza però perde-re nulla delle esperienze, dei dati e degli applicativi esistenti. L’iniziativa è stata recepita con molto entu-siasmo ed energia, perché c’è un reale coinvolgimento delle persone interessate nella fase progettuale e an-che un’attenzione alla qualità del servizio attesa dai clienti.

L’adozione della nuova intranet pone maggiore atten-zione alle persone sia presentando la comunicazione più istituzionale in modo nuovo (vetrina della divisone, news, informazioni, eventi, comunicazioni verso spe-cifici gruppi, progetti in evidenza), sia valorizzando il contributo dei singoli (ognuno può segnalare con-tenuti interessanti e raccontare un po’ di se stesso, aspirazioni e interessi, attività e progetti). La nuova intranet abiliterà una comunicazione da persona a persona, mettendo in luce le iniziative professionali di interesse comune, i riferimenti e i contatti, l’accesso diretto con strumenti Real Time Communication, forum e community.

Attraverso la «scrivania personale virtuale» ogni utente potrà attivare con un semplice click tutte le applicazioni necessarie per il suo lavoro quotidiano, con l’aggiunta degli ambienti informatici definiti in fase progettuale e condivisibili con i colleghi. È un’iniziativa di change management che presuppone un rilevante cambiamento di comportamenti e pratiche di lavoro che coinvolge tutti i livelli.

Capo progetto di questa operazione è Roberta Casali, responsabile servizio qualità e progetti speciali della divisione corporate Intesa Sanpaolo, secondo la quale «questa iniziativa esalterà il riconoscimento delle com-petenze interne alla divisione, abbasserà costi e tempi di funzionamento, faciliterà lo scambio e il riconosci-mento delle caratteristiche personali e professionali di ognuno di noi. Stimoleremo, in questo modo, proposte di natura innovativa e una maggiore attenzione al com-plesso mondo della clientela, che sarà oggetto di co-stante ascolto e confronto tra tutti i professionisti del-la divisione. Tuttavia», aggiunge Casali, «pur aprendo nuovi spazi di dialogo e di partecipazione collaborativa e prima di lanciare i nuovi strumenti, stiamo mettendo a punto un sistema di policy che garantisca alcune re-

gole di comportamento per la partecipazione ai forum,

alla gestione delle com-munity, dei feed-back e dei commenti, al fine di impegnare le nostre risorse a un uso consapevole e competente delle nuove tecnologie.Abbiamo davanti

una sfida di svilup-po e di cambiamen-

to», conclude, «e la necessità di pen-sare a nuovi ser-vizi per i nostri clienti, che inten-

diamo affron-tare con la scelta del-la parteci-pazione e dell ’ in-n o v a -z i o -

ne».

INTESA SANPAOLO

Il rinnovamento di intranet

Roberta CasaliGianluca Ventura

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54 Lunedì 28 Giugno 2010 A I D P

Spunti e considerazioni dal 39° congresso nazionale dell’Aidp che si è svolto il 4 e 5 giugno

Il manager HR guarda al futuroCompito del professionista generare valore nell’impresa estesa

DI ENZO RULLANI

Il 4 e 5 giugno si è svolto a Roma il 39° congresso na-zionale Aidp. Da quando abbiamo iniziato a pensare

al titolo e a occuparci dell’orga-nizzazione del congresso, circa un anno fa, eravamo già nel «gorgo» della crisi anche se ancora non se ne intravedevano gli effetti, le conseguenze, le criticità, le ciclicità.

Ci troviamo di fronte a una nuova realtà non più locale, ma diffusa che anche professionisti HR sono chiamati a guardare da una visuale diversa.

Il professionista HR, nella crisi, si è trovato, per così dire, nell’occhio del ciclone. Stretto tra la straordinaria pressione del vertice aziendale per ridurre i costi, tagliando personale, ora-ri e buste paga, e la necessità di mantenere l’investimento fatto nel capitale umano, ossia nelle persone e delle professionalità messe a disposizione dell’azien-da. La sfi da è stata raccolta in tanti modi diversi, come sem-pre accade in questi casi. Alla luce dell’esperienza fatta sin qui, possiamo confermare che la leva dei costi possa essere utile in emergenza, se usata con cau-tela, in modo da non fare trop-pi danni. Ma certo essa risulta drammaticamente insuffi ciente in termini strategici, perché, ri-spetto ai nuovi competitors low cost, le nostre imprese sono sicu-ramente perdenti se si chiudono nel recinto di una concorrenza giocata sui costi. Il terreno su cui raccogliere la sfi da, a valere sul futuro, è allora quello della crescita della produttività, ossia del valore prodotto da ogni ora lavoro e da ogni euro di capitale messo in gioco dalle nostre im-prese. È un obiettivo che solo in parte si può delegare alla tecno-logia e alle macchine, due aspetti su cui i nuovi concorrenti hanno ottime possibilità di azione, certo non minori delle nostre.

Il terreno da privilegiare per andare in questa prospettiva è dunque un altro: quello dell’in-novazione di uso, che implica la ricerca di nuove applicazioni, lo sviluppo di signifi cati attraenti, la costruzione di esperienze emo-tivamente gratifi canti, la predi-sposizione di servizi e soluzioni personalizzate, la creazione di identità e stili di vita coinvolgen-ti. Tutte cose che non si possono delegare all’intelligenza repli-cativa della tecnica o delle mac-chine, ma che mettono in prima linea «l’intelligenza fl uida» degli uomini.

Angelo Deiana ha sottolineato le proprietà dell’economia della conoscenza, legata alla qualità del capitale umano. È questa la risorsa distintiva con cui le no-stre imprese possono recuperare produttività, ossia competitività, riposizionandosi sul mercato glo-bale nel medio periodo. Lo deve fare l’imprenditore, certo, ma può farlo da solo? Ormai le imprese lavorano come anelli inseriti in fi liere che mobilitano molte altre persone e imprese: l’impresa si è «estesa» oltre le mura della fab-brica e degli uffi ci, in cui lavorano i dipendenti, fi no a coinvolgere nella creazione di valore, forni-tori, applicatori, distributori, pro-fessionisti che sono esterni al suo quadro di comando, e che vanno dunque contattati e motivati con le modalità adatte al «lavoro in rete». Un lavoro che non è né pienamente indipendente né del tutto dipendente, ma interdipen-dente, appunto. Il professionista HR, come ha detto Giuseppe De Rita, non può limitarsi a gestire il «proprio» personale, ma deve con-tribuire a individuare il modo con cui l’impresa può usare al meglio, nella fi liera, le disponibilità diffe-renziate di lavoro disponibili nei vari paesi e per le varie attività. Un compito strategico, che va ol-tre la frontiera della negoziazio-ne sindacale e che certo supera l’ordinaria amministrazione.

Emergono quindi temi fonda-mentali della tradizione HR, da rivisitare.

Per prima cosa, il professio-nista HR deve avere maggiore

sensibilità e consapevolezza, prima ancora che maggiore competenza, nei confronti delle esigenze del nuovo «senso del lavoro», diventando parte attiva del processo. Non solo spettatore o controparte. Per esempio, tocca a lui rivendicare, nei tavoli isti-tuzionali a cui partecipa, la pos-sibilità concreta di migliorare le norme e gli accordi che è chia-mato quotidianamente ad appli-care. E che spesso sono confuse e controproducenti, essendo nate dalla sovrapposizione di esigen-ze contraddittorie che non han-no trovato sintesi nel negoziato. Il professionista HR deve, per esempio, difendere l’unicità del proprio ruolo, a tutela del senso di responsabilità delle diverse parti con cui ha relazione: imprendi-tori, capi azienda, collaboratori e dipendenti. Nel mettere insieme le diverse idee e responsabilità, deve usare la passione per il lavoro, se il lavoro è motivante, come leva per dare autonomia e intelligenza alle persone, a tutti i livelli dell’organizzazione, solleci-tando anche una loro assunzione di rischio. Per questo è necessario centrare la formazione continua sull’identità professionale e af-frontare la sfi da sociale che è in atto.

Non solo. Occorre che il pro-fessionista HR abbia, da questo punto di vista, una visione ampia e dinamica del suo ruolo, vedendo non solo l’azienda come è, ma an-che come potrebbe diventare. Egli dovrebbe, per esempio, costruire situazioni in cui le persone abbia-

no la possibilità concreta di inve-stire non solo in quello che è utile per l’azienda nell’immediato, ma anche in conoscenze e abilità che vanno oltre l’ottica meramente utilitaristica, creando capacità e linguaggi che allargano il loro campo di competenza e la loro vi-sione del mondo. Per innovare in fretta e senza sbagliare bisogna, infatti, che le persone messe in campo sappiano e sappiano fare molto di più di quello di quello che è già in programma oggi, o nei prossimi mesi.

Questo vale per i dipendenti diretti (manager, quadri, impie-gati, operai), ma anche per tutta la catena del valore a cui l’im-presa si affida: questa catena deve saper fare più di quello che viene richiesto nell’immediato. E questa apertura sul futuro possi-bile, che è fonte di creatività e di fl essibilità sempre più preziose, vale anche per i territori e per le società a cui l’impresa si lega: in esse devono essere presenti «eccedenze cognitive», saperi non immediatamente utili, che rendano la scambio impresa-società non solo una transazio-ne utile per il presente, ma una scommessa condivisa sul futuro. Presidio di questo affollato cro-cevia di persone e di esigenze, non sempre concordanti tra loro, è il «nuovo» professionista HR che da questo congresso speria-mo possa trarre una visione non convenzionale dei compiti che lo attendono nelle singole realtà. Il congresso è voluto andare oltre il luogo comune della profes-

sione HR, immergendosi anche dal punto di vista emotivo nella complessità con la quale si con-fronta quotidianamente da una prospettiva nuova e diversa. È molto piaciuta la metafora del-lo sguardo dell’aquila che, in un colpo d’occhio osserva un vasto campo di mondo e dunque di possibilità, ma per selezionare e calarsi, velocemente su un punto preciso, quello dove sta la preda da cogliere. Orizzonta-lità (estesa) dello sguardo che segue l’evoluzione del mondo, e verticalità precisa, fi nalizzata e veloce che guida l’azione scelta di volta in volta. Per poi tornare alla visione generale e alla pos-sibilità di re-inventare il disegno da perseguire.

L’aquila guarda ai processi in corso come parti di traietto-rie ampie che, pur mutando nei particolari concreti, durano nel tempo, mantenendo stabili sia la visione del mondo esterno che quella della propria identità. È in questo modo che possiamo usare l’intelligenza fl uida degli uomini e delle organizzazioni che li legano per navigare nel mare in tempesta dei nostri giorni, agitato dalle grandi onde prodotte dal capitalismo globale della conoscenza.

A partire, tuttavia, da quello che più conta: la speranza di fu-turo che muove gli uomini e le cose, inducendo a esplorare con coraggio lo spazio del possibile, andando oltre le certezze conso-latorie del presente.

© Riproduzione riservata

Il 39° congresso nazionale Aidp è stata anche l’occasione per presentare i risul-tati di due importanti ricerche: una con-dotta in collaborazione con Iese-Consel sull’impresa fl essibile e familiarmente responsabile e l’altra con Cornerstone Institute a tema «Il professionista HR: il futuro della nostra identità professiona-le». Ecco una breve panoramica di quanto emerso dalle indagini.

IESE/CONSEL/AIDP. Il contributo offer-to al congresso nazionale dalla professo-ressa Nuria Chinchilla, direttore dell’In-ternational center for work and family dello Iese business school di Barcellona, ha dato nuova luce al concetto di conci-liazione tra lavoro, famiglia e vita perso-nale, rispetto alle politiche di fl essibilità dell’impresa estesa. In questo scenario di estensione del perimetro d’infl uenza dell’impresa entrano in gioco soggetti fi no a oggi poco considerati. Tra questi, famiglia, vita personale e community dei lavoratori, condizioneranno sempre più la motivazione e il contributo individuale apportato all’impresa. La ricerca inter-nazionale Ifrei, International family re-sponsible employer index, che si realizza in 19 paesi nel mondo, ha evidenziato che l’Italia ha un lungo cammino da percorre-re. I dati mostrano una marcata arretra-tezza culturale sul tema, solo il 21% delle 216 imprese coinvolte adotta politiche di conciliazione/fl essibilizzazione con-tro il 39% della media europea, e fanno

pensare che c’è molto lavoro da fare per uno sviluppo organizzativo delle nostre imprese che, oltre a renderle a misura d’uomo, ne migliorino la competitività internazionale.

Correlando i risultati con gli indici economici, è signifi cativo notare che tra le organizzazioni coinvolte, quelle che attuano politiche di fl essibilità organiz-zativa e conciliazione tra famiglia e la-voro, risultano più performanti rispetto a quelle disattente a questi temi. Sia il fatturato che l’utile netto ne benefi ciano, sostenuti da una produttività più elevata, frutto, si ipotizza, di un livello di moti-vazione delle persone in grado spingerle a contribuire maggiormente per reagire alla crisi economica in corso.

CORNERSTONE INSTITUTE/AIDP. Partendo da un’analisi effettuata con un gruppo di testimonial Aidp, è emerso l’identi-kit dell’HR manager ideale: un profes-sionista capace di costruire forti reti relazionali e di implementare azioni di sviluppo delle risorse umane, non limi-tandosi al controllo e al contenimento dei loro costi; un individuo empatico, di mente aperta, dotato di valori orientati al servizio e alla dimensione economica. Confrontando questo profi lo con quello rilevato su un campione di oltre 130 pro-fessionisti italiani, emerge però che l’HR manager attuale è più orientato ai valori di potere e competenza piuttosto che di servizio e di supporto; mostra una mente

sistematica e intuitiva; è sì un problem solver, ma non è sempre attento alla vi-sione globale e strategica d’impresa. In questo quadro generale, alcuni dati ri-sultano particolarmente interessanti: per esempio, le donne in genere e i professio-nisti che operano all’interno di aziende di servizi sono più vicini al profi lo atteso. Di contro, i manager del Nordovest e quelli di aziende di grandi dimensioni, appaiono meno vicini al prototipo delineato.

«Oggi, per rispondere alle esigenze delle aziende moderne», sostiene Gianni Perri, managing partner di Cornerstone Italia, «l’HR manager deve essere una persona sempre più dotata di caratteri-stiche personali in linea con quelle indi-cate dalla ricerca, e non più meramente un tecnocrate della contrattazione e del-la gestione dei costi del personale. Deve saper curare l’attivazione delle potenzia-lità dei dipendenti coerentemente con le strategie aziendali e adottare, nelle rela-zioni con le persone, uno stile empatico e infl uenzante».

Per approfondire i risultati di entram-be le indagini è possibile consultare il sito www.aidp.it nella sezione congressi/Atti del convegno.

a cura di Roberto Sorrenti responsabile sviluppo

& innovazione Consorzio Elis

e Gianni Perrimanaging partner Cornerstone Italia

Cresce la fl essibilità, aumentano le performance

Pagina a cura di

AIDPAssociazione italiana

per la Direzione del Personale, Via E. Cornalia 26

20124 Milanowww.aidp.it; [email protected]

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55Lunedì 28 Giugno 2010 5Lunedì 28 Giugno 2010C I D A

L’intervento del presidente della Fp Cida, Rembado, alla manifestazione di protesta del 23 giugno

Manovra: è ingiusta e pericolosaColpisce solo il pubblico impiego e smantella i servizi pubblici

Il 23 giugno si è svolta a Roma, presso la sala Fel-lini, una manifestazione di protesta, contro la manovra

Tremonti, organizzata dalla Fe-derazione della funzione pub-blica Cida insieme a Confedir pubblica amministrazione. An-che altre sigle hanno parteci-pato all’evento, che è diventato così un momento di aggregazio-ne di diplomatici, prefetti, pro-fessori universitari, ricercatori, medici ospedalieri, dirigenti, professionisti e quadri delle pubbliche amministrazioni. Per comprendere meglio le ragioni che hanno spinto queste alte professionalità a mobilitarsi in massa contro la fi nanziaria, riportiamo l’intervento del pre-sidente della Federazione della funzione pubblica Cida, Giorgio Rembado.

Cominciamo col mettere i puntini sulle «i».

Le organizzazioni promotrici dell’odierna manifestazione non si sono mobilitate contro l’ipote-si di una manovra fi nanziaria. Sono, siamo, tutti consapevoli della necessità di interventi ur-genti per tenere sotto controllo la spesa pubblica, conosciamo la gravità della crisi interna-zionale, viviamo con appren-sione le sorti del nostro paese gravato da un debito pubblico tra i più pesanti al mondo.

Le organiz-zazioni dei di-rigenti, dei pro-fessionisti e dei quadri contesta-no questa mano-vra, perché, per esprimere un giudizio che può apparire ovvio, la trovano ingiu-sta e pericolosa: ingiusta perché ha due unici ber-sagli, il pubblico impiego e le au-tonomie locali, pericolosa perché smantella gli apparati e i servizi pubblici in molti casi al di là della soglia di sopportazione.

E veniamo alla seconda pun-tualizzazione. Contestiamo la manovra anche da un’altra an-golazione. Come tutte le norme, anche questa contiene e implica un giudizio di valore nei con-fronti della materia trattata e in questa il messaggio implicito è chiaro, è quello della impro-duttività e dell’onerosità ecces-siva delle amministrazioni e dei servizi pubblici, che, anziché essere considerati una oppor-tunità per lo sviluppo del paese, vengono additati a responsabili degli sprechi e del disavanzo, vengono portati sul banco de-gli imputati col ruolo di pre-sunti colpevoli. Noi rifi utiamo il pregiudizio dell’ineffi cienza e dell’inutilità delle pubbliche amministrazioni e non accettia-

mo di diventare capri espiatori. Respingiamo qualsiasi genera-lizzazione, pronti, come sempre, a fare la nostra parte e quindi anche a studiare, se richiesti, possibili razionalizzazioni, a patto che la qualità dei servizi possa migliorare e non essere distrutta. Possiamo anche esse-re persuasi dell’opportunità del dimagrimento di singoli appara-ti, purché questo non si traduca nella loro amputazione.

Noi sappiamo bene che un pa-ese evoluto non può fare a meno delle scuole, degli ospedali, del-la ricerca, dell’amministrazione della giustizia, della gestione

dell ’ordine pubblico e via enumerando. E che al di sotto di certi livelli di spe-sa non solo la qualità, ma addirittura l’erogazione dei servizi viene irrime-diabilmente compromes-sa. E voglia-mo ricordare che perfino gli obiettivi di conteni-mento della spesa non

possono essere raggiunti senza il concorso e la competenza dei dirigenti e dei quadri che nel-le amministrazioni esprimono le loro capacità, i primi anche rappresentandole. I politici pro-ducono le norme, ma poi tocca ai dirigenti attuarle e raggiungere i risultati che le norme stesse si prefi ggono.

Non accettiamo infi ne l’auto-assoluzione della politica, che esce indenne dalle misure della manovra, quasi non avesse conti in sospeso e non dovesse concor-rere al risanamento della spesa, a partire dal prosciugamento dei suoi apparati, dopo anni di espansione dei suoi costi al di fuori di qualsiasi controllo. È troppo comodo addossare ogni colpa ai funzionari pubblici, gettando loro addosso il mar-chio di persone poco affi dabili, ineffi cienti spendaccione super-pagate, quando invece in alcuni

casi il loro principale peccato è stato quello di essere troppo inclini all’obbedienza nei con-fronti dei governi centrali o del-le amministrazioni locali, non sapendo talvolta tracciare una linea di confi ne tra il principio di leale collaborazione e il coraggio nell’assunzione diretta delle pro-prie responsabilità gestionali.

C’è un altro aspetto che su-scita molti interrogativi: l’am-biguità, per non dire l’evidente contraddittorietà, nella linea politica del governo. A solo set-te mesi di distanza dal decreto legislativo sulla produttività del lavoro pubblico, siamo passati dalla valorizzazione del merito, dalla introduzione di meccani-smi premiali, dalla differenzia-zione, in qualche caso perfino eccessivamente schematica e rigida, delle retribuzioni a un indirizzo opposto a seguito del quale vengono penalizzate per-fi no le progressioni economiche preesistenti e vengono ridotte le differenze retributive, fi no alla limitazione degli effetti delle eventuali progressioni di carrie-ra ai soli fi ni giuridici. Il decreto legge Tremonti rappresenta con tutta evidenza la controriforma Brunetta e comporta il ritorno ai criteri di appiattimento tipici delle carriere nelle pubbliche amministrazioni, prima anco-ra che la nuova stagione nella gestione del personale potesse concretamente affacciarsi agli orizzonti. La regola, messo ve-locemente in soffi tta il decreto legislativo 150, continua a es-sere sempre la stessa: è quella antica dell’appiattimento delle retribuzioni e della demotiva-zione del personale. Con quali risultati per il miglioramento dei servizi pubblici è fi n troppo facile prevedere. E con le con-seguenze ben note del rifi uto di qualsiasi forma di valutazione della prestazione professionale.

Che dire della nuova fi nan-ziaria sul piano del metodo? So-prattutto una cosa: che soprav-vive il vizio di fondo, ovvero che la manovra segue la strada più facile, procede per tagli lineari anziché sulla base di misure selettive e strutturali. In que-sto modo interviene sia dove i tagli risultano insostenibili sia, nella stessa misura, dove invece

si potrebbero fare con maggiore incisività. Perché naturalmen-te non è vero che le ammini-strazioni sono tutte eguali, ma qualsiasi «distinguo» richiede il coraggio di fare delle scelte, di entrare nel merito delle cose e di differenziare i provvedimenti, dando di più a chi ha maggiori necessità e togliendo a chi invece può già godere del superfl uo. E perché le crisi dovrebbero essere messe a frutto per far passare quei cambiamenti che diversa-mente nei periodi ordinari non verrebbero accettati, senza ave-re come unico obiettivo quello di fare cassa nell’immediato al di fuori di qualsiasi visione di prospettiva.

Un caso emblematico è rap-presentato dal personale della scuola. Poco importa che fosse già stato messo a dura prova dalla precedente manovra, con la quale il settore scolastico ave-va pagato da solo la metà dei risparmi di tutti i comparti del pubblico impiego messi assieme. Docenti e restante personale del comparto scuola vengono colpiti tre volte. A loro si applica, come per l’altra parte del pubblico impiego, il blocco trienna-le dei contratti e per buon peso si aggiunge il blocco delle progressioni stipendiali per anzianità, a loro riconosciute dai contratti a titolo risarcitorio per l’assenza di uno sviluppo di car-riera, e lo scippo del reinvestimen-to del 30% dei ri-sparmi di spesa ottenuti con la legge 133 del 2008. In un colpo solo si riesce a togliere tanto la garanzia dei benefi ci economici tradizionali quanto la speranza di un cam-biamento per il futuro con l’in-troduzione di riconoscimenti at-tribuiti al merito. Con un danno economico permanente che, solo per la mancata corresponsione della progressione per anziani-tà, arriva a superare in alcune fasce di docenti l’11% delle retri-buzioni in godimento.

E che dire, a proposito di parti eguali fra disuguali, del tratta-mento riservato ai dirigenti del-le scuole, ai quali la moratoria triennale dei contratti produrrà un danno maggiore rispetto a tutti gli altri dirigenti pubblici, dal momento che sono in atte-sa dal 2000 della perequazione retributiva con i trattamenti erogati alla restante dirigenza pubblica?

Per meglio comprendere però l’intendimento palesemente discriminatorio riservato alla dirigenza pubblica si posso-no richiamare non solo norme dall’evidente profi lo di incosti-tuzionalità, quali quelle che prevedono per il solo personale

pubblico la riduzione del 5 e del 10% per la parte eccedente le retribuzioni rispettivamente al di sopra di 90 mila e di 150 mila euro, con un prelievo di fatto fi scale, come è dimostrato dalla progressività dell’aliquo-ta, orientato esclusivamente al personale pubblico e non anche a tutti i percettori di reddito di pari entità, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti pubblici e privati, ma si vedano anche di-sposizioni che non comportano risparmi di spesa, quali quelle che tolgono l’obbligo della moti-vazione in caso di attribuzione di incarichi di livello inferiore.

Per contrastare queste norme oggi si trovano assieme attra-verso le loro organizzazioni di rappresentanza, accomunate in un cartello, fi gure diverse, pro-fessori universitari e dirigenti, ambasciatori e prefetti, quadri e professionisti. E questa è già una novità nel quadro eccessi-vamente frazionato della rap-presentanza, che ha fi no a qui costituito l’elemento di maggiore debolezza di categorie altrimen-

ti di grande peso e di elevatissima professiona-lità.

Categorie che sentono sul le loro spalle la re-sponsabilità di condurre una duplice b a t t a g l i a , quella oltre-modo legit-tima per la valorizzazio-ne del loro ruolo e, ac-canto a que-

sta, quella della salvaguardia delle istituzioni senza le quali nessun paese può dirsi civile e avere un futuro.

All’interno del cartello ci sono due organizzazioni di dirigenti professionisti e quadri, la FP-Cida e la Confedir p.a., che hanno fatto un passo in più e avviato un processo di unifi ca-zione che le dovrà condurre alla costituzione a breve di un uni-co soggetto di rappresentanza delle alte professionalità delle amministrazioni pubbliche. I tempi sono maturi e richiedono il superamento degli egoismi di bandiera per la costruzione di un’identità comune più vasta, intersettoriale, e per la crea-zione di una forza che possa meglio garantire l’autonomia dei dirigenti e dei funzionari, controbilanciando lo strapotere della politica.

Giorgio Rembado

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Sopravvive il vizio di fondo, ovvero che la manovra segue la

strada più facile, pro-cede per tagli lineari anziché sulla base di

misure selettive e strut-turali. In questo modo interviene sia dove i

tagli risultano insoste-nibili sia, nella stessa misura, dove invece

si potrebbero fare con maggiore incisività

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pubbliche amministra-zioni e non accettia-mo di diventare capri

espiatori. Siamo pronti a fare la nostra parte e quindi anche a studia-re, se richieste, possi-bili razionalizzazioni, a patto che la qualità dei servizi possa mi-gliorare e non essere

distrutta

Pagina a cura diCIDA

Confederazione italiana

Dirigenti e Alte professionalità

Via Padova 41, 00161 Roma

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56 Lunedì 28 Giugno 2010 A Z I E N D E

Farà tappa a Roma il 10 luglio il Cabin crew open day della società degli Emirati Arabi

Emirates amplia la flotta. E lo staffLa compagnia cerca 700 piloti e 3 mila assistenti di volo

Pagina a curaDI LAURA ROTA

Emirates, la compagnia aerea internazionale de-gli Emirati Arabi Uniti, prevede di assumere 700

piloti nell’arco dei prossimi 18 mesi in modo da coprire le nuo-ve rotte e incremen-tare la frequenza dei voli. «Abbiamo intrapreso», spiega Captain Alan Stea-ley, divisional senior vice president fl ight ope-rations di Emirates, «una massiccia operazione di reclutamento di personale di volo per supportare la crescita della linea aerea, in un momen-to in cui molte realtà del settore stanno effettuando tagli. Il nono A380 è stato appe-na consegnato e il decimo A380 è in arrivo in questi giorni: da qui nasce l’esigenza di inserire nuove risorse. Entro la fi ne del 2010 avremo assunto più di 250 piloti, mentre per il prossimo anno prevediamo di duplicare questa cifra, arrivando a 500 piloti». Emirates sta cercando anche circa 3 mila assistenti di volo con una campagna di re-cruiting a livello internazionale. Dopo il successo del Cabin crew

open day, che si è svolto il 29 maggio a Milano, la compagnia ha fi ssato una seconda data a Roma sabato il 10 luglio presso Holiday Inn Roma – Eur Parco Dei Medici, a partire dalle ore 9.00. Gli interessati potranno presentare la loro candidatura come assistenti di volo regi-strandosi sul sito di Emirates, mentre i colloqui, per chi su-

pererà la prima selezione, continueranno dall’11 al

14 luglio. I candidati devono avere al-

meno 21 anni, attitudine a

lavorare

a contatto con il pub-blico, scrivere e parlare un in-glese fl uente, una presenza che risponda ai requisiti del perso-nale di volo. «Ancora una volta», commenta Massimo Massini, direttore generale di Emirates Italia, Spagna, Portogallo e sta-ti dell’ex Repubblica Jugoslava, «Emirates intende investire in nuove risorse umane, a confer-ma del continuo processo di cre-

scita e di espansione della compagnia in Italia e nel mondo». I nuovi as-sunti saranno basati a Dubai e avranno l’opportunità di entra-re a far parte di una compagnia internazionale, viste le oltre 150 nazionalità provenienti da più di 120 paesi da cui è composto lo staff. La compagnia vanta una fl otta di 147 velivoli con altri 6 in arrivo entro quest’anno. Ri-

spetto a giugno 2009, i voli set-timanali in partenza da Dubai sono passati da 1.004 a 1.118, con nuove rotte e frequenze in-crementate verso Europa, Me-dio Oriente, Sub - continente indiano, Asia e Australia. «Una carriera come pilota Emirates», dichiara Rick Helliwell, vice president recruitment di Emi-rates, «offre l’opportunità di volare sugli aerei più moderni al mondo e su rotte sempre di-verse. Grazie ai grandi piani di espansione della compagnia ae-rea, i nostri

p i l o t i hanno la

possibilità di passare da First Offi cer a Capitano davvero ra-pidamente». Più di 2.300 perso-ne fanno parte dell’equipaggio, provenienti da 85 differenti pa-esi. Per l’anno 2009/10 il Grup-po Emirates ha annunciato un utile netto di 4,2 miliardi di AED (1,1 miliardi di dollari americani) con incremento dei profi tti da record del 248%. Il contributo della compagnia

aerea a questi profi tti è stato di 3,5 miliardi di AED (964 milioni di dollari americani). Sin dal sua nascita nel 1985, Emirates Airline ha ottenuto oltre 400 riconoscimenti inter-nazionali. La compagnia ha re-gistrato una rapida e costante crescita, superiore al 20% ogni anno e ha generato profi tti negli ultimi 21 anni consecutivi. Ha trasportato 22,7 milioni di pas-seggeri nell’anno fi scale 2008-2009, quasi due milioni in più rispetto all’anno precedente, de-

terminando un profi tto netto pari a 982 milioni di DHS

(268 milioni di dollari americani). Il ricavo dell’intero Gruppo ha raggiunto la rag-

guardevole cifra di 46,3 miliardi di DHS (12

miliardi di dollari americani). Emirates è la terza compagnia aerea più redditizia del mondo e quella in più rapido incremen-to tra le 20 maggiori compagnie aeree internazionali. La sua sede è a Dubai, una delle poche città al mondo che persegue una politica a cielo aperto, tra più di 120 compagnie aeree in concor-renza libera e leale. Per maggio-ri informazioni o per candidatu-re on-line, gli aspiranti possono consultare il sito: www.emirate-sgroupcareers.com.

«Nel 2010», afferma Nino Lobianco, presidente di Bip (Business integrations partner), «abbiamo in programma l’inserimento di circa 60 persone, di cui 30 in Italia e 30 all’estero, tra Sud America, Spagna, Portogallo e Tunisia. I profi li che ricerchiamo sono per i due terzi giovani lau-reati in economia o ingegneria con 2-3 anni di esperienza

e un terzo è costituito da fi gure in possesso di un master e di 4-5 anni di esperienza, preferibilmente matura-ta anche all’estero. A tutti è richiesta un’ottima conoscenza dell’inglese ed è gradita una seconda lingua. In que-sti sette anni di attività», prosegue Lobianco, «siamo cresciuti in modo esponenziale, arrivando a essere una delle maggiori società di consulenza, focalizzata sulle grandi imprese dei settori energia, comunicazioni, infra-strutture, manifatturiere, banche ed assicurazioni. Oggi impieghiamo oltre 400 persone in Italia e 120 all’estero».

Dalla sua costituzione nel 2003, Bip ha rappresentato una storia di successo nel panorama della consulenza nazionale. A fi ne dicembre 2007, con il completamento del management Buy Out del 60% delle azioni prima in mano a Engineering, Bip diviene una partnership al 100%. L’espansione interna-zionale della società ha preso avvio con la costituzione di Bip Iberia nel novembre 2005, l’accordo internazionale con ABeam (2006) per mercati asiatici e Nord America e Ineum consulting per il Financial Services e la recente apertura delle sedi in Argentina, in Brasile e in Tunisia. BIP rappre-senta un’alternativa relazionale, riproponendo sul mercato un forte focus su advisory e risultati misurabili e costituisce un’alternativa di talento, che aspira a ottenere tassi di cre-scita che massimizzino l’impatto degli individui e delle loro competenze, mediante sistemi innovativi di motivazione e condivisione dei risultati. Per candidarsi, è suffi ciente colle-garsi al sito www.businessintegrationpartners.com, sezione Lavorare con noi.

Bip seleziona 60 neolaureatie senior con esperienza Circa 120 opportunità di lavoro per stili-

sti, modellisti, addette alla cartella colori, ma anche vestieriste, addetti allo showro-om, visual merchandiser, e beauty consul-tant: tutte le vecchie e nuove professioni del fashion che non conoscono crisi. Con l’avvicinarsi delle presentazioni in showro-om delle nuove collezioni previste tra giu-gno e luglio e di importanti eventi per il settore, il mondo del fashion e del retail richie-de numerosi professionisti. La sezione Fashion & Luxury della divisione Retail di Gi Group, la più grande agenzia italiana per il lavoro, segnala, nelle principali città d’Italia e in particolare a Firenze e Milano, numerose opportu-nità di lavoro sia per alcune delle più importanti case di moda italiane e straniere che per molte delle principali ca-tene retail di abbigliamento, intimo, accessori e sport. «Il periodo a ridosso della fi ne della primavera», afferma Cristina Lodi, responsabile Fashion&Luxury di Gi Group, «è da sempre un momento fondamentale per le campagne vendita sia delle maison di moda che dei punti vendita retail. Figure con particolari competenze tecniche e ma-nuali come le sarte, le vestieriste e gli sti-listi o dotate di buone capacità relazionali, nonché di spiccate competenze linguistiche come gli addetti vendita, i responsabili di punti vendita e le addette allo showroom sono, tra l’altro, oltre che molto richieste dal mercato, anche ben retribuite. Proprio la conoscenza delle lingue straniere», con-tinua Lodi, «rappresenta una marcia in più

per lavorare in questo campo. L’inglese è, infatti, sempre richiesto per le professioni a contatto con il pubblico, sia in negozio che durante le sfi late e la conoscenza di una seconda lingua, come cinese o russo (anche madrelingua) è sempre apprezza-ta dalle aziende». Le ricerche interessano anche Roma, Napoli, Bologna, Padova, Ve-

nezia e Treviso e riguardano: addette alle vendite con com-petenze linguistiche (russo, cinese e inglese); addette allo showroom con bella presen-za, esperienza e conoscenza dell’inglese; modellisti per il settore abbigliamento, calza-ture, accessori e pelletteria; responsabili controllo qua-lità; stilisti; vestieriste; vi-sual merchandiser; direttori responsabili di punto vendi-ta; beauty consultant, fi gure amministrative per grandi marchi italiani. L’inserimento avverrà mediante contratto di somministrazione a tempo

determinato o altre tipologie contrattuali previste dalle normative vigenti. «In questo momento», conclude Lodi, «emergono nuo-ve professioni nel mondo della moda, quali il personal shopper, con buona cultura, co-noscenza dell’inglese e, preferibilmente, di altre lingue, capacità di relazionarsi con clientela di alto livello e straniera, per-fetta conoscenza della città e il fashion coordinator, punto di raccordo tra le aree design e marketing di un’azienda». Gli in-teressati possono inviare il proprio cur-riculum a [email protected], indicando nell’oggetto dell’e-mail la posizione per cui si candidano.

Oltre cento opportunità nel fashion

Massimo Massini

Nino Lobianco

Cristina Lodi

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57Lunedì 28 Giugno 2010

INFINITE OPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Offro

PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONEPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

LavoroAcquisti

Emilia-Romagna

Addetto ufficio acquistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per società operante nel settore del gioco e dell’intrattenimento addetto ufficio acquisti. La figura si occuperà di supportare il responsabile di reparto acquisti nella fase di selezione for-nitori, negoziazione delle condizioni commerciali, ricerche di mercato per la selezione di nuovi fornitori e servi-zi, gestione ordini dal data entry fino al riscontro delle fatture, sollecito dei fornitori, segnalazione e gestione di si-tuazioni di non conformità. Si richiede: diploma o laurea in discipline tecniche o economiche, esperienza nel ruolo (anche breve), ottima conoscenza del pacchetto Microsoft Office, conoscenza lingua Inglese e/o tedesca, disponibilità a trasferte su territorio nazionale. Si offre contratto a tempo determinato di tre mesi con concretissime possibilità di inserimento in azienda. L’inquadramen-to e la retribuzione saranno commisurati all’esperienza. Sede di lavoro: Rimini. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizza-zione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Agenti e Rappresentanti

Lombardia

Agenti di venditamacchine per ufficio

Openjob spa, agenzia per il lavoro, ricerca agenti di vendita con esperienza nella vendita per società cremonese rivenditrice di macchine per ufficio. Indispensabile partita Iva. Disponibile a orari gionralieri flessibili. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro Cremona. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontevico, Via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs), tel. 030/9306153, e-mail [email protected]

Coordinatore di filialeRandstad Italia spa, filiale di Legnano, ricerca coordinatore di filiale. Per importante azienda settore calzaturiero selezioniamo agente/coordinatore di filiale che lavorarà principalmente da martedì a venerdì c/o la succursale sita in Centro Italia (Toscana,) mentre il lunedì sarà c/o la sede di Parabiago per presentazione reportistica e organiz-zazione lavori. Necessaria esperienza analoga, capacità organizzative e di problem solving. Gli interessati pos-sono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Alberghiero

Puglia

Chef de rangArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante ristorante chef de rang. Il candidato mantiene i rapporti con i propri clienti, prende la comanda e nello svolge-re le sue mansioni si serve dell’aiuto di uno o più commis de rang. Si occupa nel procedere con le portate, nel sostituire il materiale della propria panadora, cioè l’allestimento del proprio spazio lavo-rativo: tovagliato sporco; posate cadute al cliente; menage ecc. in mancanza del maitre può anch’egli preparare dei piatti con la tecnica del flambè. Si richiede: comprovata esperienza nella mansione presso ristoranti quattro o cinque stelle; ottima conoscenza dell’inglese e del te-desco; disponibilità per l’intera stagione estiva; residenza nei pressi di Sava, Tor-ricella, Avetrana, Lizzano. Sedi di lavoro: Sava, Torricella, Avetrana, Lizzano. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Amministrativi

Lombardia

Impiegato/a amministrativo/a

(categorie protette)Openjob spa - filiale di Brescia ricerca impiegato/a amministrativo/a appartenen-te alle categorie protette. Richiesta espe-rienza pluriennale in mansione analoga, preferibile provenienza da uffici del per-sonale. Sede di lavoro: Brescia. Informa-zioni: tel. 030/2944076, fax 030/2944343, E-mail: [email protected]

Architetti

Piemonte

Interior designerRandstad Italia spa, filiali di Borgosesia, è attualmente impegnata nella ricerca di candidature ad alto contenuto professio-nale per il settore metalmeccanico. Per le zone limitrofe stiamo selezionando: un interior designer: laurea in architet-tura o disegno industriale. Lavoro in team. Progettazione corner, show room, brochure. Non si disegna il prodotto.

Si prospettano compensi commisurati alle effettive competenze e possibilità di crescita professionale. Per informazioni rivolgersi a Randstad Italia spa, filiale di Borgosesia, Via XX Settembre 13, 13011 Borgosesia (Vc), tel. 0163209239, fax 0163209232, e-mail [email protected] Italia

Assicurazioni

Piemonte

Customer care assicurativo/back office

Randstad Italia spa - Specialty call center - filiale di Torino offre un’interessan-tissima opportunità di lavoro customer care assicurativo/back office. Assistenza diretta, gestione sinistri, rami assicurativi e rischi. Formazione prevista durante il periodo contrattuale. Inserimento secondo Ccnl assicurativo. Continuità lavorativa. Zona di lavoro: Torino. Profilo delle competenze: analisi e problem solving. Collaborazione. Capacità di lavorare in team. Caratteristiche personali: laurea in economia o giurisprudenza, buona co-noscenza di una lingua straniera. Ottimo uso dei sistemi informatici. Disponibilità a turni 24/24 - Automuniti. Inviare il curriculum a Randstad Italia spa, C.so

Vittorio Emanuele II, 30, Torino, e-mail: [email protected] Italia

Sicilia

Addetto amministrazione sinistri

Randstad Italia spa, ricerca un addet-to amministrazione sinistri che abbia un’approfondita conoscenza del pc. Il candidato affiancherà il liquidatore. È preferibile un’esperienza pregressa in agenzia assicurativa o in alternativa di back office finanziario o bancario. Impe-gno orario full-time, 37 ore settimanali. Contratto a tempo determinato. Sede di lavoro Caltanissetta 93100, Catanzaro. Titolo di studio: diploma in materie scien-tifico matematiche. Inviare il curriculum a [email protected] - [email protected] - [email protected] Italia

Banche e Credito

Emilia-Romagna

Responsabile customer careAssioma Selezione e Sviluppo, società del Gruppo UnoHolding Family, ricerca

prospettano compensi commisuratialle effettive competenze e possibilità di

I SETTORIcquisti 57genti e Rappresentanti 57lberghiero 57mministrativi 57rchitetti 57ssicurazioni 57anche e Credito 57ologia e Chimica 58ommercio 58ontabilità 58ontrollo di gestione 58do 58

mmobiliare 58formatica 58gegneri 58trattenimento 59

egali 59ogistica 59

Manager 59Marketing e commerciali 59Moda 61eriti 61roduzione 62sorse umane 62anità 63egreteria 63pedizioni 63ecnici 63urismo 63

Vittorio Emanuele II, 30, Torino, e-mail:[email protected]

LE OFFERTE5 periti chimici, ingegnere elet-

tronico, 5 strumentisti, addetto ufficio acquisti, analista di co-sti, 3 infermieri professionali, ingegnere di qualità, 5 agenti immobiliari, 5 mediatori cre-ditizi, 5 montatori meccanici, 2 manutentori elettromeccani-ci, ingegnere meccanico, sof-twarista-strumentista, analista industriale, programmatore senior, contabili, progettisti di impianti elettrici per Articolo1

specialista monitoraggio or-ganizzativo, capo reparto gdo, responsabile customer care per Assioma

responsabile di negozio, store manager, addetto paghe, ad-detto ufficio legale, addetti vendite settore lusso, segreta-ria di direzione, junior develo-per, data base administrator, junior network technician per Olympia

2 periti elettronici-meccanici, ingegnere meccanico, re-sponsabile logistica, ammini-strazione sinistri, liquidatore junior, promoter, consultant di ricerca e selezione, interior designer, commerciali, pro-gettista meccanico, tecnico di collaudo, segretaria lingua cinese, area manager, coordi-natore di filiale, strategic plan-ner per Randstad

Alberghiero Amministrativi Si palle

AAcAgAAlAmAArAsBaBiCoCoCoGImInIngIntLeLoMMMMMPePrRiSaSeSpTeTTu

Se desideriamo rendere maggiormente efficace un proces-so comunicativo, sia in un contesto di relazione, che in un ambito professionale, sarà necessario il prestare attenzione all’utilizzo di espressioni contenenti parole a valenza sugge-stiva positiva, le quali, sul piano emozionale, contribuiranno a produrre un impatto gradevole e soddisfacente.Termini di tal genere sono, per esempio: crescita, sicuramente, sviluppo, scopi comuni, sempre. Il loro impiego potrà influen-zare sia il parlante che gli uditori, suscitando atteggiamenti costruttivi (un problema si trasformerà in un’occasione di crescita, la limitatezza di risorse solleciterà lo sviluppo e così via).Anche i modi di dire che ci accomunino al nostro «pubblico» contribuiranno alla costruzione di una relazione e di un vis-suto emotivo positivi, riducendo le distanze psicologiche.Nel presentare un programma o un progetto, inoltre, si ri-veleranno utili frasi che coinvolgano i nostri interlocutori, rendendoli partecipi di quanto andremo a esporre (per esem-pio, «la situazione che ora analizzeremo insieme…»). Il noi creerà, immediatamente, una predisposizione all’incontro, alla condivisione, evitando di impostare la questione come se la si affrontasse da due fronti contrapposti (quello dell’io che la espone e quello del tu che la subisce). Qualora la sintassi e la struttura del linguaggio lo consentano, l’uso di espressioni che contengano il noi faciliterà la costituzione di uno spirito di gruppo e di un sentimento di appartenenza e incrementerà la predisposizione del nostro uditorio all’ascolto e al consenso. Un ragionamento analogo si applicherà, infine, alla coniuga-zione dei verbi inclusi nella nostra comunicazione: il condi-zionale lascia spazio al dubbio, mentre il presente e il futuro infondono sicurezza e rendono maggiormente credibile ciò che si stia affermando (per esempio, «il prossimo mese, a si-tuazione risolta, incrementeremo le vendite», piuttosto che «il prossimo mese potremmo incrementare le vendite, se la situazione si risolverà»).

Angelo Boccato - [email protected]

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Basta un po’ di zucchero…

OFFROLAVORO

I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalarele proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax

o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598

L’informazione in tempo reale

SUL VIDEOCENTER

WWW.ITALIAOGGI.IT

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58 Lunedì 28 Giugno 2010 O F F R O L AVO R Oper primario Gruppo finanziario operante nel settore del credito al consumo e ces-sione del quinto un responsabile customer care. Riporta alla direzione operations, coordina un team di collaboratori, si occupa di presidiare i servizi di customer care gestendo e indirizzando le richieste pervenute dai clienti (telefonicamente, tramite fax o e-mail) con l’obiettivo di massimizzare la soddisfazione della clientela. Si occupa anche di presidiare le azioni di telemarketing a supporto dell’attività commerciale delle filiali, e della gestione dei servizi esternalizzati e della verifica continua degli standard di qualità. La ricerca si rivolge a un manager del settore, preferibilmente proveniente dal mondo dei servizi creditizi, che abbia un’esperienza specifica e competenze legate ai processi di post vendita e di customer care, sarà abituato a operare in una logica di processo e di qualità. Sede di lavoro: Bologna. Invitiamo gli interes-sati, ambosessi, ad inviare il curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali alla casella mail [email protected]

Piemonte

Specialista monitoraggio organizzativo

Assioma Selezione e Sviluppo, società del Gruppo UnoHolding Family ricerca per primario gruppo bancario nazionale specialista monitoraggio organizzativo. Il candidato ideale dovrà occuparsi di: monitoraggio avanzamento processi strategici; trend organizzativi del mercato con presidio delle variabili organizzative; processi di coordinamento interfunzio-nale; analisi e sviluppo degli strumenti di gestione dei processi interagendo con i referenti delle funzioni della banca che presidiano le aree oggetto di monitorag-gio. Si richiede: esperienza pregressa in società di consulenza o in primari gruppi finanziari in attività di monitoraggio o reporting direzionale; buona conoscenza degli strumenti di analisi dati; capacità di organizzazione/gestione progetti. L’opportunità è di entrare in un primario gruppo bancario nazionale, dinamico e in forte crescita, che offre un percorso professionalizzante con retribuzione e inquadramento di sicuro interesse. Sede di lavoro: Torino. Invitiamo gli interes-sati, ambosessi, a inviare il curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali alla casella mail [email protected]

Biologia e Chimica

Puglia

Periti chimiciArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda 5 periti chimici. Il candidato è in possesso del diploma di perito chimico e ha maturato una con-solidata esperienza nel settore chimico-farmaceutico in aziende di medio-grandi dimensioni. Sede di lavoro: Taranto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Commercio

Emilia-Romagna

Retail coordinatorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per multinazionale operante nel settore fashion un retail coordinator. La figura inserita costituirà il punto di riferimento per i singoli store manager e si occuperà principalmente di monitoraggio stock dei negozi (per quantità, qualità, prezzo ed esposizione), supervisione giornaliera dell’attività dei negozi, analisi dei dati di fatturato settimanali e controllo dei prezzi

(con attenzione particolare all’andamento per categoria). Si richiede: esperienza pre-gressa nel retail di almeno due o tre anni (preferibilmente nel commercio/gdo); buona conoscenza della lingua inglese e/o spagnola; disponibilità a lavorare nel weekend. Si offre assunzione diretta a tempo indeterminato in azienda. Sede di lavoro: Bologna Est. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Sicilia

Responsabile di punto vendita

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda operante nel set-tore dell’abbigliamento uomo, donna e accessori griffati un responsabile di punto vendita. La persona gestirà l’apertura e chiusura del punto vendita e si occuperà: di assistere i clienti durante la permanen-za in negozio; di fare gli ordini scegliendo i capi e gli accessori; dell’esposizione della merce in vetrina. Dovrà essere, inol-tre, capace di utilizzare un registratore di cassa e di gestire il personale. Si richiede diploma di scuola media superiore, pre-cedente esperienza in uguale mansione, residenza a Modica o in zone limitrofe, conoscenza delle firme più importanti della moda e degli accessori uomo/donna, disponibilità a lavorare quaranta ore settimanali e saltuariamente anche la domenica nonché disponibilità a trasferte sporadiche su Catania per occuparsi delle forniture. Si offre contratto di sommini-strazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Modica (Rg). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Viceresponsabilepunto vendita

Randstad Italia spa, ricerca un/una vice-responsabile punto vendita con ottime capacità relazionali, diploma, compro-vata esperienza in ambito commerciale, preferibilmente retail/abbigliamento/gdo e nella gestione di risorse. La posizione prevede stretta collaborazione con il responsabile e capacità di sostituirlo in sua assenza, applicazione delle procedure amministrative e di gestione del punto vendita. Impegno orario full-time. Con-tratto a tempo determinato. Sede di lavoro Ragusa (97100) e Siracusa (96100). Titolo di studio: diploma. Inviare il cur-riculum a [email protected] - [email protected] - [email protected] Italia

Contabilità

Lazio

Addetto contabilitàanalitica-industriale

Articolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca per società cliente operante nel settore chimico-farmaceutico addetto contabilità analitica-industriale. La risorsa ideale ha maturato almeno due anni di esperienza nel ruolo, è dispo-nibile nell’immediato e possiede una conoscenza assolutamente fluente della lingua inglese. Il contratto iniziale sarà di somministrazione della durata di 2 mesi con reali possibilità di inserimento a tempo indeterminato. Indispensabile essere auto o moto muniti. Sede di lavoro: Pomezia. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel.

0678851186, 0678390349, e-mail [email protected]

Piemonte

Impiegata contabileRandstad Italia - Specialty Finance & Ad-ministration - filiale di Torino ricerca per propria azienda cliente sita in Pianezza e operante nel settore sanitario un’impie-gata contabile con esperienza autonoma fino al bilancio. Caratteristiche candidato: diploma, esperienza pregressa nel ruolo di almeno 5 anni, precisione, puntualità, flessibilità, capacità di lavorare in team. Mansioni: in collaborazione con la re-sponsabile amministrativa dovrà gestire tutta la contabilità ordinaria dell’azienda. Prima nota, registrazioni fatture attive e passive, liquidazione Iva periodica, ge-stione cassa/banca, preparazione di tutta la documentazione fino al bilancio. In-viare il curriculum a Randstad Italia spa, C.so Vittorio Emanuele II, 30, Torino, e-mail: [email protected] Italia

Puglia

ContabileArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un esperto contabile. Il candidato ha un’esperienza di almeno tre anni nella mansione in oggetto. Il pre-scelto è pratico di bilancio e della conta-bilità ordinaria. Si offre contratto a tempo determinato con proroghe e possibilità di inserimento da parte della committenza. Sede di lavoro: Castellana Grotte. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1, Filiale di Bari, Corso Vittorio Emanuele 171, 70121 Bari, tel. 080 5282487, fax 080 5243185 e-mail [email protected]

Controllo di gestione

Veneto

Analista di costiLa divisione specializzata Permanent Nord di Articolo1, agenzia per il lavo-ro (UnoHolding Family), ricerca per un’azienda multinazionale americana del settore metalmeccancio un analista di costi con buone conoscenze di bilancio. Il candidato è un controller di gestione junior che, rispondendo al responsabile finanza e controllo, si occuperà principal-mente di: contabilità industriale; analisi dei costi di produzione e generali; cespiti, capitalizzazioni, ammortamenti; costi del magazzino, quadratura. La figura, inserita in ufficio open space con altre tre figure che si occupano di contabilità, dovrà, in caso di necessità, fornire supporto ai col-leghi delle altre filiali estere. Si richiede, pertanto, una buona conoscenza scritta e parlata della lingua inglese. Costituisce elemento di preferenza la conoscenza del sistema Sap. Si offre inserimento a tempo indeterminato in azienda. Sede di lavoro: Padova. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Divisione Permanent Nord, e-mail [email protected]

Gdo

Emilia-Romagna

Capo reparto gdoAssioma Selezione e Sviluppo, società del Gruppo UnoHolding Family, ricerca per una primaria realtà della gdo alimen-tare un capo reparto gdo. Il candidato ideale, riportando al direttore del punto vendita, dovrà gestire, in autonomia e in accordi alle politiche aziendali, le seguen-ti attività: gestione commerciale di più aree (banco taglio, gastronomia e libero servizio) nel punto vendita; coordina un

team di venditori e ne cura la formazione e la crescita professionale; analisi dei principali indici economici al fine di ottimizzare i risultati e le performance; supervisione e controllo dell’applicazione delle procedure amministrative relative al pv; assicurare la corretta circolazione del-le informazioni/procedure tra sede Italia e punto vendita. La persona ideale ha i seguenti requisiti: precedente esperienza di 2 anni nel ruolo in contesti della GDO/DO alimentare; forte capacità organizzati-va; flessibilità e dinamismo; autonomia e capacità di problem solving. Il candidato scelto sarà inserito in un contesto in forte espansione, in un’azienda orientata allo sviluppo delle persone e alla crescita delle competenze professionali. Sede di lavoro: Bologna. Invitiamo gli interessati, ambosessi, a inviare il curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, alla casella mail [email protected]

Immobiliare

Puglia

Agenti immobiliariArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente 5 agenti immobiliari. I candidati hanno una comprovata espe-rienza nel settore. Si valuteranno candi-dature con almeno due anni di esperienza nella mansione in oggetto. Requisito imprescindibile è l’iscrizione all’albo degli agenti immobiliari. Professionalità, buone doti comunicative e propensione alla vendita completano il profilo. Si offre un contratto di lavoro da stipulare direttamente con l’azienda richiedente. Sede di lavoro: Bari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, Filiale di Bari, Corso Vittorio Emanuele 171, 70121 Bari, tel. 080 5282487, fax 080 5243185 e-mail [email protected]

Informatica

Lombardia

Data base administratorOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per prestigiosa società multinazionale di consulenza data base administrator. La risorsa ideale ha una laurea in ingegneria o in informatica, possiede competenze di base su amministrazione e gestione di Database Oracle 9i,10g e Database Sql Server 2005 ed ha maturato un’esperienza lavorativa di almeno un anno. Costituirà titolo preferenziale una buona conoscenza di: Sql, PL/sql, T-sql. È gradita inoltre la conoscenza di: amministrazione di base Windows, amministrazione di base Linux, shell scripting. Si richiede una buona padronanza della lingua inglese, parlata e scritta. Completano il profilo attitudine ai rapporti interpersonali e al lavoro di gruppo, orientamento al risultato, elastici-tà e dinamicità. Si offre contratto a tempo determinato con concrete possibilità d’inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Junior developerOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per prestigiosa società multinazionale di consulenza junior developer. La risorsa ideale ha una laurea in informatica o in ingegneria informatica o cultura equi-valente ed ha maturato un’esperienza lavorativa di almeno 1-2 anni nello sviluppo di applicazioni web e/o en-terprise. Costituirà titolo preferenziale una buona conoscenza del linguaggio Java/J2EE e dei framework più utilizzati (Spring, Hibernate e dei DBMS SQL-Server e Oracle). Si richiede una buona

padronanza della lingua inglese, parlata e scritta. Completano il profilo attitudine ai rapporti interpersonali e al lavoro di grup-po, orientamento al risultato, elasticità e dinamicità. Si offre contratto a tempo determinato con concrete possibilità di inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Junior network technicianOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per prestigiosa società multinazionale di consulenza junior network technician. La risorsa ideale ha una laurea in informatica e ha maturato un’esperienza lavorativa preferibilmente di 1-2 anni in ambito di: networking, su apparati di routing e switching: Cisco, HP; conoscenza del funzionamento di reti wireless; tecniche di troubleshooting di I e II livello su pro-blematiche di networking; conoscenze di programmazione; conoscenza teorica in security, su apparati Firewall e Intrusion Detection; utilizzo degli applicativi del pacchetto MS-Office. Tra le competenze tecniche si richiede la conoscenza del S.O. Linux e buon uso di Windows. Il ruolo prevede la gestione delle seguenti attività: troubleshooting e intervento di primo livello; attuazione processi di escalation verso fornitori interni ed esterni; provisioning di infrastrutture di rete; monitoraggio infrastruttura Ict; automazione dei processi; gestione dei guasti. Si richiede una buona conoscenza della lingua inglese. Si offre contratto a tempo determinato con concrete possi-bilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Milano. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

ProgrammatoriOpenjob spa - filiale di Brescia ricerca programmatori per azienda elettronica di Brescia. Requisiti: laurea in ingegneria elettronica o informatica, conoscenza linguaggio C, C++, Assembler, preferibile esperienza su sistemi Embedded. Infor-mazioni: 030/2944076, fax 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Puglia

Programmatore seniorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un programmatore senior. Il candidato ha una comprovata esperienza su programmazione object oriented e sulla piattaforma.Net (prefe-ribilmente C# ); ha maturato esperienza anche su applicazione web-based Ajax oriented. Si richiedono, inoltre, buone conoscenze di DBMS (SQL server nello specifico ) e buone dimestichezza con TSQL. Costituisce titolo preferenziale la conoscenza di VB6 e ASP. Le selezioni mirano all’inserimento nell’organico dell’azienda di una figura che si dimostri dinamica e indipendente a cui affidare anche incarichi di progettazione. Si offre contratto a tempo determinato con finalità di inserimento a tempo indeterminato nel contesto. La retribuzione sarà proporzio-nale al grado di competenze dei candidati. Sede di lavoro: Bari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, Filiale di Bari, Corso Vittorio Emanuele 171, 70121 Bari, tel. 080 5282487, fax 080 5243185 e-mail [email protected]

Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del la-voro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro

evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà

semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente.

Guida all’uso di OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci

e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale.

Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne.

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59Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GO F F R O L AVO R O

Ingegneri

Emilia-Romagna

Ingegnere di qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda multinazionale operante nel settore metalmeccanico un ingegnere di qualità. La figura dovrà occuparsi di: supporto tecnico nella realizzazione di programmi destinati a garantire la qualità dei prodotti e dei pro-cessi, attuazione di strumenti di qualità SD, ottimizzazione della qualità totale (sia diretta che indiretta) di materiali e prodotti, attraverso l’utilizzo delle relative metodologie, attività di miglioramento e implementazione della qualità sia per i processi interni e per clienti esterni. Si richiede: laurea in ingegneria meccanica o ingegneria della produzione, esperienza di almeno un anno in ambito qualità, buo-na conoscenza della lingua inglese (scritta e orale), conoscenza di ISO 9000 e / o ISO TS 16949, competenze di project mana-gement. Si offre inserimento diretto in azienda con contratto da dipendente. Sede di lavoro: Reggio Emilia. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Lombardia

Progettista meccanico (macchine utensili)

Randstad Italia spa, filiale di Legnano, ricerca progettista meccanico (mac-chine utensili). Per azienda del settore meccanico selezioniamo candidato con laurea in ingegneria meccanica o diploma superiore area tecnica. Richie-sta esperienza almeno biennale nella mansione e conoscenza programmi 2D e 3D (Autocad, Solid Edge, Inventor, ProE). Gradita buona conoscenza lingua inglese e sporadiche trasferte all’estero. Gli interessati possono richiedere infor-mazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Piemonte

Ingegnere meccanicoo dei materiali

Randstad Settimo Torinese ricerca un ingegnere meccanico o dei materiali da inserire con contratto di apprendistato in azienda di Torino Nord, ufficio tecnico/commerciale. Ottima conoscenza del di-segno meccanico, buono standing e buone doti di relazione commerciale. Disponibi-lità: immediata; full-time. Gli interessati, ambosessi possono inviare il curriculum a Randstad Settimo Torinese, Indirizzo mail: [email protected] tel 0118005372, fax 0118005385.Randstad Italia

Puglia

Ingegnere elettronicoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore aeronau-tico ingegnere elettronico. Il candidato ha specializzazione in microelettronica analogica con esperienza industriale di almeno 5 anni nella progettazione di microchips nel campo RF, Power Ma-nagement e mixed signals. No digital designer, microcontrollori ed FPGA. Si richiedono competenze nella progetta-zione di microchips anche per la fase di layout e successiva fase di testing. Si richiede buona conoscenza della lingua inglese sia scritta sia parlata e vera capacità di lavorare in gruppo. Sede di lavoro: provincia di Brindisi. Si offre contratto di inserimento diretto in azienda a tempo indeterminato. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum,

con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Ta-ranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Ingegnere meccanicoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore metal-meccanico un ingegnere meccanico. Il candidato ideale ha una laurea quinquen-nale e maturato un minimo di esperienza nell’ambito della progettazione e contatto con la produzione anche in attività di stage aziendali. Motivazione, serietà e disponibilità completano il profilo. Sede di lavoro: Taranto. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Ta-ranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Intrattenimento

Emilia-Romagna

Stewart e/o addetti cassaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per sala bar stewart e/o addetti cassa. Le figure si occuperanno del controllo della sala e delle slot machine, attività di cassa. Si richiede la disponibilità a lavorare 40 ore la settimana (sulla base di una turnazione) anche nel weekend e a svolgere turni anche notturni. Sarà inoltre considerato preferenziale aver maturato esperienza come barista/cameriere e/o addetto cassa. Si offre contratto di sommi-nistrazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. L’orario di lavoro è full-time su turni anche notturni, con disponibilità di lavorare nei weekend. Sede di lavoro: Russi (Ra). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Lazio

Addetti scommesse ippicheArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore giochi/in-trattenimento addetti scommesse ippiche. Requisiti: diploma, esperienza pregressa come addetto emissione ticket presso altre agenzie di scommesse ippiche e sportive, disponibilità a lavorare nei weekend, a turni notturni e festivi, flessibilità oraria e attitudine ai rapporti con la clientela, essere automuniti. Capacità di utilizzare la cassa, precisione e affidabilità comple-tano il profilo. Si offre: contratto di som-ministrazione di 1 mese con possibilità di proroghe. Sedi di lavoro: Roma, Tor Bella Monaca e Batteria Nomentana. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0678851186, 0678390349, e-mail [email protected]

Legali

Calabria

Liquidatore juniorRandstad Italia spa, ricerca un liquidatore junior, con laurea in giurisprudenza e che abbia maturato un’importante esperienza in uno studio legale. Completano il pro-filo la forte motivazione e una spiccata integrità morale. Impegno orario full-time, 37 ore settimanali. Contratto a tempo determinato. Sede di lavoro Reggio Calabria, 89121. Titolo di studio: laurea in giurisprudenza. Inviare il curriculum a [email protected] - [email protected] - ragusa.

[email protected] Italia

Lombardia

Addetto ufficio legaleOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un addetto ufficio legale. La risorsa si occuperà di contrat-tatualistica, diritto societario e commer-ciale, predisposizione e aggiornamento report, fideiussioni ecc. Si richiede: lau-rea in giurisprudenza; quinquennale esperienza in uffici legali di aziende o studi professionali; ottima conoscenza della lingua inglese. La retribuzione e la tipologia di contratto verranno valutati in sede di colloquio. Sede di lavoro: Berga-mo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazio-ne al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via Don L. Palazzolo 23/a, 24122 Bergamo, tel. 035.221258,fax 035.221585, e-mail [email protected]

Logistica

Emilia-Romagna

Responsabile magazzino boutique alta moda

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per prestigiosa azienda operante nel settore abbigliamento e accessori respon-sabile magazzino di boutique alta moda. La risorsa, rispondendo al responsabile di negozio, avrà il compito di gestire la movimentazione della merce, al fine di ottimizzarne la gestione e di rendere lo stoccaggio dei prodotti funzionale alla vendita. Collaborerà attivamente al raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi del negozio. Si richiede ne-cessariamente una precedente esperienza nel ruolo maturata presso realtà aziendali medio-grandi (preferibilmente nel settore abbigliamento/accessori) e, in particolare, nello svolgimento di attività quali: defi-nizione dei criteri di archiviazione della merce; ottimizzazione e razionalizzazione degli spazi del magazzino; programma-zione e ottimizzazione delle spedizioni; gestione dell’inventario. Desideriamo incontrare candidati, con ottime doti di organizzazione e pianificazione del la-voro, capaci di interfacciarsi con diversi referenti aziendali. Si offre inserimento diretto in azienda a tempo indeterminato. Sede di lavoro: Bologna. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Piemonte

Responsabile logisticaRandstad Settimo Torinese ricerca per azienda settore gomma e plastica di To-rino Nord un responsabile logistica con le seguenti competenze e con esperienza di almeno 3 anni in ruolo analogo con capacità di organizzare e pianificare; ca-pacità di gestire i rapporti con i fornitori; capacità di coordinamento; conoscenza dei D.D.T.; capacità di gestire le entrate materiali/prodotti; capacità di gestire le consegne/spedizioni/ritiri; capacità di programmare la produzione e la gestione magazzino. Titolo di studio: diploma di scuola superiore. Sarà ritenuto titolo preferenziale l’iscrizione alle liste di mo-bilità. Gli interessati, ambosessi possono inviare il curriculum a Randstad Settimo Torinese, Indirizzo mail: [email protected] tel 0118005372, fax 0118005385.Randstad Italia

Manager

Piemonte

Strategic planner(release sap)

Randstad Italia spa, in collaborazione con azienda del settore aerospaziale ricerca uno strategic planner (release sap) a Roma Sud (scadenza ricerca 30 luglio 2010) con competenze manageriali che, rispondendo a un project manager, gestirà il progetto di implementazione del gestionale Sap all’interno dell’azienda. La risorsa che stiamo ricercando sarà responsabile dello sviluppo e messa a disposizione del nuovo gestionale in termini di: funziona-lità; interfaccia tra l’azienda e il supplier che fornisce il personale informatico e tutte le figure professionali impegnate nello sviluppo e implementazione del sistema; monitoraggio dell’avanzamento dei piani di lavoro, delle tempistiche e delle eventuali criticità; interfaccia all’interno dell’azienda con i vari diret-tori di funzione e con il management. Ricerchiamo candidati con le seguenti caratteristiche: laureati in discipline tecniche-ingegneristiche e/o in economia e commercio; significativa esperienza in progetti di sviluppo e implementazione di sistemi; capacità di gestione di un team; capacità di negoziazione; ottima conosce-za della lingua inglese (indispensabile); ottima conoscenza Excel e Powerpoint. Offriamo: contratto di somministrazione di un anno con possibilità di rinnovo (il progetto durerà 3/4 anni). Inquadramento a livello quadro e la retribuzione sarà commisurata alle effettive esperienze e competenze maturate. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a Randstat spa, filiale Roma Tiburtina, Via Tiburtina 1072, 00155 Roma, e-mail [email protected], [email protected]; [email protected] Italia

Marketing e commerciali

Emilia-Romagna

Addetto ufficio commeciale estero

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda operante nel settore alimentare addetto ufficio com-meciale estero. Il candidato ha un’ottima conoscenza della lingua tedesca e del Pac-chetto Office. Sarà considerato requisito preferenziale la conoscenza della lingua francese. Si offre contratto di sommini-strazione di 3-6 mesi con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di Lavoro: Bologna. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum,

con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Lombardia

Area managerRandstad Italia spa, filiale di Legna-no, ricerca area manager. Per azienda meccanica di Legnano selezioniamo candidato con esperienza commerciale (mercati esteri) e formazione tecnica. Necessaria laurea tecnica o diploma set-tore meccanico con esperienza di vendita prodotti ad alto contenuto tecnologico. Necessaria anche l’ottima conoscenza della lingua inglese e tedesca. Disponi-bilità a frequenti trasferte all’estero. Gli interessati possono richiedere informa-zioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Commerciale vendita serviziOpenjob spa - filiale di Brescia ricerca commerciale per vendita di servizi per società di formazione di Brescia. Richiesta laurea in scienze della forma-zione o equipollente, preferibile espe-rienza nel ruolo. Per informazioni: tel. 030/2944076, fax 030/2944343, E-mail: [email protected]

Impiegato commerciale italia/estero

Openjob spa, agenzia per il lavoro, ricerca impiegato commerciale italia/estero con pluriennale esperienza. Conoscenza della lingua inglese e tedesco. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Quinzano D’Oglio (Bs). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Open-job spa, Filiale di Pontevico, Via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs), tel. 030/9306153, e-mail [email protected]

Piemonte

Consultant di ricercae selezione

Per la divisione Randstad Professional, che si focalizza sulle business line fi-nance & accounting, marketing & sales e technical & engineer, nell’ottica di implementare un team già consolidato, importante e strategico, stiamo cercando un consultant di ricerca e selezione per la città di Torino. Il consultant avrà come

Class Cnbc trasmette in diretta su Sky (canale 505)

08:00 CAFFE’ AFFARICON F. LEARDINI

09:00 LINEA MERCATI MATTINAOSPITI A. FRIGERIO - RMJ SGR

10:10 TRADING ROOMCON G. DI VITTORIO - MF

10:30 5 GIORNI SUI MERCATIOSPITE C. SEGRE - ASSIOM FOREX

11:30 e 16:10 LE GRANDI INTERVISTE DI MARIA BARTIROMOLA RIPRESA DEI CONSUMI

12:00 LINEA MERCATI GIORNOOSPITE M. PRIMAVERA - MTS

12:20 ANALISI TECNICAOSPITE M. INTROPIDO - RICERCA FINANZA

14:10 $UDAFRICA 2010: IL BORSINO DEI MONDIALICON D. DONATO e F. LEARDINI

14:30 LA BUSSOLA ECONOMICAOSPITE G. MOSSETTI - INTESA SAN PAOLO

15:00 LINEA MERCATI POMERIGGIOOSPITE D. TURRI - WWW.FIB30ONLINE.IT

18:00 REPORTOSPITE L. ASTOLFI - SAL. OPPENHEIM JR. &CIE. KGAA

19:10, 21:00 e 23:30 PARTITA DOPPIACON A. CABRINI

22:00 LINEA MERCATI NOTTEOSPITE P. CARDILLO - AVALON PARTNERS

22:30 ITALIAOGGI TGIL PRIMO TGDEI PROFESSIONISTI

LUNEDÌ SU

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Page 48: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette La ... · mila assistenti di volo; 60 giovani in Bip, 120 posti nella moda. a pag. 56 corrispettivo sono relativi allavviamento

60 Lunedì 28 Giugno 2010

E. S. T. A. V. SUD-EST (Azienda USL7 di Siena; Azienda USL8 di Arezzo;

Azienda USL9 di Grosseto, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese;)

Piazza Carlo Rosselli, 24 - 53100 SIENA

Avviso esito gara

Si rende noto che con Deliberazione n. 666

del 3/5/2010 è stata aggiudicata, secondo

il criterio dell’offerta economicamente

più vantaggiosa, la procedura ristretta

per l’afidamento quadriennale dei servizi

integrati per la gestione e la manutenzione

delle apparecchiature sanitarie delle

Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Sud-

Est, per il periodo 2010-2014, al R.T.I.

con capogruppo la ditta E.B.M. di Foligno

(PG), per l’importo complessivo di

€ 23.683.248,00 (IVA esclusa). Alla gara

hanno partecipato tre concorrenti.

Il Direttore Generale: Dr. Francesco Izzo

SETTORE GARE E CONTRATTI

AVVISO DI GARACON PROCEDURA APERTA

CODICE IDENTIFICATIVO GARA (C.I.G.) N. 0495696546APPALTO N. 72/2010 SCUOLE VARIE: INTERVENTI DI EMERGENZA, RAZIONALIZZAZIONE E ORDINANZE SANITARIE A.S.L. IN EDIFICI SCOLASTICI CITTADINI 7^ FASE. Importo a base d’appalto (esclusi oneri per la sicurezza): € 5.499.024,10 IVA ESCLUSA;oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza “interni” non soggetti a ribasso: € 101.608,32 IVA ESCLUSA; Importo per la qualii cazione (importo a base d’appalto più oneri interni per la sicurezza): € 5.600.632,42 IVA ESCLUSA;Categoria Prevalente n. OG1 class. V del D.P.R. N. 34/2000Le opere da eseguire sono così suddivise:OPERE PREVALENTI €URO CAT. E CLASS. D.P.R. N. 34/2000Edii ci civili e industriali € 2.460.639,45.= OG1 class. IVOPERE SCORPORABILIFiniture di opere generali in materiali lignei,plastici, metallici e vetrosi € 1.157.769,00.= OS6 class. IIIFiniture di opere generali di natura tecnica € 552.572,65.= OS8 class. IIImpianti tecnologici € 1.429.651,32.= OG11 class. IVContratto da stipulare a misura mediante ribasso sull’importo a base d’asta, ai sensi del prov-vedimento in deroga del Commissario Straordinario Delegato n. 1 del 9 marzo 2010.L’appalto è i nanziato in parte con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti e in parte con Entrate del Titolo IVLe offerte devono pervenire al Comune di Milano Settore Gare e Contratti Ufficio Protocollo – 11° Piano, Via G.B. Pirelli n. 39 – 20124 – Milano – entro e non oltre le ore 12,00 del giorno ˙26/07/2010L’apertura delle offerte sarà effettuata a partire dalle ore 09.30 del giorno 27/07/2010 presso la sala appalti di Via G.B. Pirelli n. 39 Milano.I requisiti richiesti e le modalità di partecipazione sono riportati nel bando integrale di gara in pubblicazione all’Albo Pretorio – Via Pecorari, 3 - Milano, dal 17/06/2010Gli interessati possono prendere visione ed estrarre copia del bando integrale di gara e del Capitolato speciale d’appalto e degli altri documenti tecnico-amministrativi consultando il sito www.comune.milano.it/bandi/gareNon si effettua servizio telefax.Responsabile del procedimento è Ing. Mario Grillone del SETTORE TECNICO - SCUOLE E STRUTTURE SOCIALI –Tel. 02/88466213 al quale potranno essere richieste notizie di carattere tecnico.Le informazioni e chiarimenti sulla procedura d’appalto e sul presente bando potranno essere richieste al Settore Gare e Contratti – dott.ssa Cosetta Fostini - Tel. 02/88453214.L’avviso di gara è stato inviato alla G.U.C.E. il 14/06/2010

IL DIRETTORE DI SETTORE(Dott.ssa A. Fabiano)

COMUNE DI VIRGILIO (MN)AVVISO BANDO DI GARA

PROCEDURA APERTACodice CIG 04980972A5E’ indetto pubblico incanto, ai sensi del D.Lgs. 163/2006, per l’affidamento del Servizio di tra-sporto scolastico del Comune di Virgilio A.S. 2010/2011 – 2011/2012 – 2012/2013 e trasporto centri ricreativi estivi anni 2011/2012/2013 con il criterio dell’offerta economicamente più vantag-giosa, ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006. Importo complessivo presunto: € 588.230,00 IVA esclusa, di cui oneri per la sicurezza: € 6.000,00 non soggetti a ribasso. Importo a base d’asta prezzo unitario € 3,35/KM.Termine per la ricezione delle offerte: ore 12.00 del ˙26.07.2010. Apertura offerte: ore 09.00 del 27.07.2010. Tutta la documentazione di gara è disponibile sul sito www.comune.virgilio.mn.it. (se-zione Documenti - bandi avvisi e concorsi - bandi) e può essere richiesta gratuitamente a Ufficio Con-tratti- presso Comune di Virgilio (Mn) – P.zza Aldo Moro nr. 1 (tel. 0376/283055 - fax. 0376/280368) e-mail: [email protected]. Info sull’appalto: Servizi scolastici tel.0376/283051-0376/283022 - fax.0376/280368- mail [email protected] Bando trasmesso alla Guce IL 15.06.2010 – pubblicato sulla GURI IL 21.06.2010 - esposto all’Albo Pretorio del Comune di Virgilio.

Il Responsabile del Procedimentodott.ssa Rita Gamberini

COMUNE DI SIENADirezione Gare e Appalti

Ufficio EconomatoAVVISO ESITO DI GARA

CIG: 039037212AProcedura aperta per l’affidamento della fornitura e posa in opera di impianti per video-sorveglianza e sistemi per telecomunicazioni. Offerte pervenute: 12. Data aggiudicazione: 29/03/2010. Aggiudicatario: R.T.I. tra Ditta Idroelettrica S.r.l., con sede in Strada Provin-ciale Colligiana n. 44 – 53035 Monteriggioni (SI) (Capogruppo mandataria), Ditta M.C.M. S.r.l., con sede in Via Beccafumi n. 15 – 53100 Siena (mandante), Ditta D.T.S. S.r.l., con sede in V.le Vittorio Emanuele II n. 27/A – 53100 Siena (mandante). Importo aggiudicato: €. 228.726,60 oltre I.V.A. al 20%. L’avviso è stato inviato alla G.U.C.E. in data 18/06/2010.

(f.to) Il ResponsabileRag. Luciano Salvini

ARCISPEDALE S. MARIA NUOVA – AZIENDA OSPEDALIERA DI REGGIO EMILIA C/O AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE DI REGGIO EMILIA - Servizio Approvvigionamenti – Via Amendola, 2 – 42122 Reggio Emilia – Tel. 0522/335246 – Fax 0522/335395.

L’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia indice Procedura ristretta, ai sensi del D.Lgs 163/2006, per la fornitura in Service di Sistemi per l’esecuzione di Dosaggi Sierologici Vari occorrenti al Laboratorio di Microbiologia. Importo quinquennale presunto netto Iva Euro 675.000,00. Quantità annue presunte: rif.to al capitolato speciale. Periodo di vigenza contrattuale: anni 5 (cinque). Termini di consegna: rif.to al capitolato speciale. Lotto Unico. Aggiudicazione a lotto unico ai sensi dell’art. 83 del D. Lgs. 163/2006. La domanda di partecipazione, formata e corredata così come indicato nei bandi integrali trasmessi alla GURI e alla GUCE il 15/06/2010 dovrà pervenire al Servizio Approvvigionamenti dell’Azienda U.S.L. di Reggio Emilia (p. l’indirizzo v. sopra) entro e non oltre il 26/07/2010 (termine perentorio). Le richieste di invito non vincolano la Stazione Appaltante. Per informazioni rivolgersi ai rif.ti telefonici e di fax di cui sopra. Il Bando integrale, l’elenco dei Test e il modello di domanda di partecipazione sono scaricabili dal sito internet www.ausl.re.it. Il Direttore del Servizio Acquisti – Dr. Alessandro Bertinelli

ESTRATTO DI AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO MEDIANTE PROCEDURA APERTA AI SENSI DELL’ART. 3, COMMA 37, D. LGS. 12 APRILE 2006, N° 163 - CIG 04134768495.Si rende noto che S.P.I.P. S.p.A. ha aggiudicato la gara esperita tramite procedura ristretta, per la fornitura e posa in opera di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, sulla base del progetto esecutivo posto a base di gara. La gara è stata aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con propria Delibera Presidenziale n° 1 – Prot. 186/2010 del 22 Aprile 2010 alla CPL CONCORDIA Soc. Coop. CON SEDE IN Via A. Grandi,39 - Concordia S/S (MO) con un punteggio totale pari a 69,23/100 e con un ribasso del 26,17 % sulla base d’asta pari a € 3.631.454,30 (più IVA).L’importo dell’aggiudicazione dei nitiva è di € 2.689.020,89 (più IVA) di cui € 2.659.020,89 (più IVA) per la fornitura e € 30.000, non soggetti a ribasso d’asta, per i costi della sicurezza. Numero di offerte ricevute: 11. Avviso appalto aggiudicato inviato alla GUUE il 15 Giugno 2010.

L’Amministratore Unico di S.P.I.P. S.p.A. Arch. Franco Calzolari

Comune di PONTECAGNANO FAIANO (SA)Via Alfani - tel. 089/386311 fax 089/849935

ESTRATTO DELL’AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO N. 24/2009 - CIG 03445088FCOggetto: “Servizio di pulizia negli uffici e servizi Comunali.” Il servizio è stato aggiudicato mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. 55 comma 5 del D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i., alla ditta LA SPLENDOR di Palmieri Giuseppe & C. S.n.c. - Via G. Marconi, n° 23 - 81022 Casagiove (CE), con il ribasso del 35,010 % sull’importo posto a base di gara escluso il costo della sicurezza derivante dai rischi di natura interferenziale, non soggetto a ribasso. L’importo di contratto è di € 182.042,64 oltre I.V.A.. L’avviso di appalto aggiudicato è pubblicato nella G.U.R.I. – V serie Speciale n. 69 del 18/06/2010, all’Albo Pretorio del Comune e ai siti web: www.comune.pontecagnanofaiano.sa.it e www.sitar-campania.it ed è stato inviato all’Ufficio delle Pubblicazioni U.E. il 14/06/2010 (pubblicato nella GUUE 2010/S 117 in data 18/06/2010).

Il Responsabile del Servizio Segreteria AA.GG. (dott.ssa Veronica RISPOLI)

REGIONE CAMPANIASettore Provveditorato ed Economato

Con Decreto Dirigenziale n. 247 del 25/05/2010 è stata di-sposta a favore della società Global Office Srl (con sede in Pozzuoli (Na), via Miliscola n. 133), l’aggiudicazione dei nitiva della procedura aperta per l’affidamento della «fornitura di materiale di consumo per le attrezzature di riproduzione e stampa per gli uffici della Giunta Regionale della Campania» (Proc. N. 779/09).

Il Dirigente sel SettoreDr. Silvio Marchese

SETTORE GARE E CONTRATTI

AVVISO DI GARACON PROCEDURA APERTA

Avviso ai sensi dell’art. 20 della legge n. 55 del 19/03/1990.

APPALTO N. 64/2009INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO DEGLI STABILI COMUNALI IN USO ALLE FORZE DELL’ORDINE E AI VV.F.Importo a base d’Appalto (IVA ESCLUSA) € 1.745.298,22Costo Interventi per la Sicurezza (IVA ESCLUSA) € 29.701,78Gara espletata il 03/09/2009 - Ditte partecipanti: n. 8Ditta aggiudicataria: FENINI S.R.L. Via Vico Veneto, 10 20090 PIEVE EMANUELE MI con il ribasso del -44,815% Tempo di Esecuzione: gg. 365Responsabile del Procedimento: Ing. Mauro GiacominiDirettore dei Lavori: Geom. Fabio MeleSistema di aggiudicazione adottato: Pubblico Incanto

APPALTO N. 30/2010INTERVENTI MIRATI PER IL RECUPERO DI AMBITI URBANI ATTRAVERSO LA RIQUALIFICAZIONE STRADALE - LOTTO A.Importo a base d’Appalto (IVA ESCLUSA) € 1.225.117,41Costo Interventi per la Sicurezza (IVA ESCLUSA) € 25.227,46Gara espletata il 10/05/2010 - Ditte partecipanti: n. 102Ditta aggiudicataria: 3V SRL Via Camozzi, 2 24034 CISANO BERGAMASCO BG con il ribasso del -26,26% Tempo di Esecuzione: gg. 400Responsabile del Procedimento: Dott. Ing. Massimiliano PapettiDirettore dei Lavori: Geom. Enrico LandiSistema di aggiudicazione adottato: Pubblico Incanto

APPALTO N. 42/2010INTERVENTI DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE E MANUFATTI STRADALI E DI RIORDINO DELLA ZONA SOSTA A SEGUITO DI MODIFICHE VIABILISTICHE - LOTTO D - ZONE DI DECENTRAMENTO DALLA 1 ALLA 9.Importo a base d’Appalto (IVA ESCLUSA) € 3.335.340,80Costo Interventi per la Sicurezza (IVA ESCLUSA) € 65.491,10Gara espletata il 13/05/2010 - Ditte partecipanti: n. 75Ditta aggiudicataria: IMPRESA ALLI ALFREDO S.P.A. Via Argelati, 28 20143 MILANO MI con il ribasso del -27,86% Tempo di Esecuzione: gg. 450Responsabile del Procedimento: Dott. Arch. Vilma CanaiaDirettore dei Lavori: Geom. Vittorio AngeleriSistema di aggiudicazione adottato: Pubblico Incanto

APPALTO N. 47/2010INTERVENTI DI MANUTENZIONE DEI MANUFATTI DI SCAVALCAMENTO E SOTTOPASSI - LOTTO C - Z.D. DALLA 1 ALLA 9.Importo a base d’Appalto (IVA ESCLUSA) € 3.018.781,51Costo Interventi per la Sicurezza (IVA ESCLUSA) € 48.638,60Gara espletata il 21/05/2010 - Ditte partecipanti: n. 78Ditta aggiudicataria: M.G.A. MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE SRL Via Canale Scuro Snc - Frazione Piano Di Quercia 54016 LICCIANA NARDI MS con il ribasso del -28,3%Tempo di Esecuzione: gg. 950Responsabile del Procedimento: Ing. Lucilio CogatoDirettore dei Lavori: Ing. Marco Sala Sistema di aggiudicazione adottato: Pubblico Incanto

APPALTO N. 49/2010INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE LOGISTICA E ADEGUAMENTO NORMATIVO D.LGS. 81/08 (EX D.LGS. 626/94) RIFERITI A SPAZI PER UFFICI E SERVIZI DELL’AMMINISTRAZIONE - 1° LOTTO - SECONDA FASE. Importo a base d’Appalto (IVA ESCLUSA) € 2.790.144,22 Costo Interventi per la Sicurezza (IVA ESCLUSA) € 56.268,51Gara espletata il 31/05/2010 - Ditte partecipanti: n. 75Ditta aggiudicataria: COSTRUZIONI PELLIZZER SRL Via Mattarelli, 58 31010 FONTE TV con il ribasso del -23,344%Tempo di Esecuzione: gg. 540Responsabile del Procedimento: Ing. Ambrogio CarenziDirettore dei Lavori: Geom. Fabio MeleSistema di aggiudicazione adottato: Pubblico IncantoL’elenco delle ditte concorrenti è in pubblicazione all’ALBO PRETORIO dal 25/06/2010

IL DIRETTORE DI SETTORE (Dott.ssa A. Fabiano)

CO.A.B.SE.R.CONSORZIO ALBESE BRAIDESE

SERVIZI RIFIUTIPiazza Risorgimento n. 1

12051 ALBA (CN)ESTRATTO AVVISO DI GARA

Il CO.A.B.SE.R. indice una procedura aperta per l’affidamento del “Servizio di raccolta differenziata e stoccaggio vetro”. Codice CIG 0494118F0E. Importo complessivo a base d’asta: Euro 418.750,00 oltre IVA. Durata contrattuale: dal 01/09/2010 al 28/02/2013. Procedura di gara: procedura aperta ai sensi dell’art. 55 D.lgs. 163/2006 e s.m.i. Criterio di aggiudicazione: al prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 D.lgs. n. 163/2006 e s.m.i. Requisiti per l’ammissione e condizioni re-lative all’appalto: vedi bando di gara integrale. Bando di gara integrale: presso la sede del CO.A.B.SE.R. e sul sito www.coabser.it. Termine per la presentazione delle offerte: ore 12.00 del ˙26 luglio 2010. Data, ora e luogo gara: 27 luglio 2010 alle ore 10.00, presso la sede CO.A.B.SE.R. Pubblicato su G.U.R.I.: 18/06/2010. Ulte-riori informazioni: Tel. 0173.364891 – 0172.560137 – fax 0173.442435 – E-mail: [email protected].

Il responsabile del procedimento(arch. Italo SOBRERO)

SOGEI - Società Generale d’Informatica S.p.A.Società del Ministero dell’economia e delle finanze

Via M. Carucci, 99 - 00143 RomaTelefono +3906/50252828- Fax +3906/50298429

CIG: 0500201AE9

AVVISO DI BANDO DI GARA PER ESTRATTO

1. Si rende noto che la SOGEI ha indetto una procedura aperta per la fornitura di apparecchiature elettroniche per il potenziamento del sistema storage in ambiente mainframe per il Sistema Informativo della fiscalità – Gara BS1047. La gara sarà aggiudicata secondo il criterio del prezzo più basso.

2. L’offerta dovrà pervenire, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 3 agosto 2010 presso lo studio del Notaio Dott. Augusto Bellagamba Via Ezio, n. 12 - 00192 Roma.

3. Le formalità da osservare, a pena di esclusione, per la partecipazione alla gara sono indicati nel bando di gara inviato all’Ufficio Pubblicazioni Ufficiali dell’Unione Europea il 22 giugno 2010 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana V serie speciale n. 073/2010. Il bando di gara e la documentazione necessaria per la partecipazione alla gara sono reperibili sul sito www.sogei.it nella sezione “Approvvigionamenti e Gare” all’interno della pagina di dettaglio relativa alla gara in oggetto.

Roma lì, 28/06/2010 SOGEI - Società Generale d’Informatica S.p.A.

Marco Bonamico L’Amministratore Delegato

COMUNE DI ANCONAPiazza XXIV Maggio Cap. 60121 - Ancona

Tel. 071/2222221 - Fax 071/ 2222170ESTRATTO BANDO DI GARA

È indetta procedura aperta ex art. 30 D. Lgs. 163/2006 e succ. mod. art. 3 R.D. 2240/1923 , art. 63 R.D. 827/1924, da esperirsi con criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento concessione di: Centro di Pronta Accoglienza per Adulti “Un Tetto per Tutti” sito in via Flaminia n. 52, Ancona.Tipo di appalto: servizi - Categoria di servizi: n. 25CPV - Vocabolario comune per gli appalti: 85311000-EA04Durata: dalla data del verbale di consegna del servizio presumibilmente prevista entro: 1/09/2010 - 31/08/2013.Importo massimo presunto appalto euro 632.518,20 IVA esclusa; Termine di presen-tazione offerta: ˙12/07/2010 ore 12. Docu-mentazione gara disponibile in www.comune.ancona.itBando integrale di gara pubblicato su GUCE, Albo Pretorio e visionabile sul sito Internet www.comune.ancona.it - CIG (codice identii cativo gara) 0496015C83.

Il Dirigente Servizio Politiche Socialied Educative

Dott. Franco Pesaresi

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COMUNICATOOggetto: Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 2MW sito in San Tammaro di Capua (CE)Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla procedura di valutazione di impatto am-bientale, ai sensi del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, art. 24.

In data 29 Giugno 2010 il sottoscritto proponente Agrodue srl con sede in Na-poli, via Schipa 100, P:I 06348331213 ha depositato presso:

il Servizio VIA – Settore Tutela Ambien-!

te – AGC Ecologia - Via De Gasperi, 28 – Napoli;presso la sede provinciale di Caserta – !

Viale Lamberti Area ex Saint Gobain presso la sede comunale di San Tam-!

maro di Capua (CE) Via Domenico Capitelli 35;

copia degli elaborati relativi al progetto in oggetto per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, copia dello Studio di Impatto Ambientale e della Sintesi non Tecnica dello Studio di Impatto Ambientale.La consultazione sarà aperta entro il termine di sessanta giorni dalla presen-tazione del progetto e del relativo studio ambientale.

Si riporta l’ubicazione e una breve descri-zione dell’intervento.Trattasi di realizzazione di un impianto fotovoltaico con pannelli fissati a pali battuti della potenza di 2mw da ubicarsi su un terreno di 44.124 mq identii cato al foglio 3.particella 97 nel territorio di San Tammaro di Capua (CE).

Chiunque sia interessato , a qualsiasi titolo, dalla realizzazione degli interventi oggetto del presente avviso, può presentare os-servazioni scritte presso il il Servizio VIA – Settore Tutela Ambiente – AGC Ecologia - Via De Gasperi, 28 – Napoli.

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Page 49: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette La ... · mila assistenti di volo; 60 giovani in Bip, 120 posti nella moda. a pag. 56 corrispettivo sono relativi allavviamento

61Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GO F F R O L AVO R Ofocus l’attività commerciale (l’acquisi-zione e lo sviluppo di nuovi clienti, la fidelizzazione dei clienti esistenti) e la gestione di tutto il processo di delivery (attivazione dei canali di reclutamento, scouting per la ricerca dei candidati, col-loqui di selezione, preparazione di short list, placement e follow up degli inseri-menti). Requisiti richiesti: esperienza di 2/3 anni in società di ricerca e selezione strutturate e/o in contesti multinazionali con il ruolo di consulente a 360°, preferi-bilmente nelle business line di marketing & sales, finance & accounting, techincal & engineer. Completano il profilo proat-tività, doti negoziali, forte orientamento all’obiettivo, capacità di problem solving, e flessibilità. Una buona conoscenza della lingua inglese sarà considerato elemento preferenziale. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: E-mail: [email protected] Italia

Responsabile commercialeRandstad Italia spa, filiali di Borgosesia, è attualmente impegnata nella ricerca di candidature ad alto contenuto professio-nale per il settore metalmeccanico. Per le zone limitrofe stiamo selezionando: un responsabile commerciale. Costituisce requisito fondamentale la competenza nel settore rubinetti/valvolame; inglese fluen-te; esperienza pluriennale nella gestione clienti Italia-estero. Per informazioni rivolgersi a Randstad Italia spa, filiale di Borgosesia, Via XX Settembre 13, 13011 Borgosesia (Vc), tel. 0163209239, fax 0163209232, e-mail [email protected] Italia

Moda

Emilia-Romagna

Store managerarticoli moda e lusso

Olympia spa, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca uno store manager per il punto vendita di Fidenza di una delle principali aziende protagoniste nel mercato mondiale della pelletteria. L’azienda è presente in 64 paesi con 296 negozi monomarca posizionati nelle vie più prestigiose dello shopping interna-zionale. Il candidato con cui desideriamo entrare in contatto ha: esperienza di almeno due anni nel ruolo, possibil-mente nel settore degli articoli di moda e lusso; ottima conoscenza della lingua inglese; buona conoscenza del pc; bella presenza; capacità di relazionarsi con il pubblico; disponibilità a lavorare full-time da lunedì a domenica con un giorno di riposo. Si offre contratto di inserimento a tempo indeterminato in azienda. Sede di lavoro: Fidenza (Pr). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, filiale di Mo-dena, Piazzale Bruni 1, 41100 Modena, tel. 059 243834, fax 059 243528, e-mail [email protected]

Lombardia

Addetti vendite settore lussoOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca

per i negozi di Milano Centro di presti-giosa società del settore lusso addetti vendite settore lusso. I candidati con cui desideriamo entrare in contatto hanno esperienza nella moda e ottima conoscen-za della lingua inglese. Si occuperanno dell’accoglienza e dell’assistenza alla clientela sia italiana che straniera e della vendita assistita. Si richiede: esperienza nella vendita o nell’attività di accoglien-za in alberghi di lusso; buone capacità relazionali; forte orientamento al cliente; ottima conoscenza della lingua inglese. Si offre contratto a tempo determinato fino a fine anno con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavo-ro: Milano, zona centro. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

ModellistaRandstad Italia spa, filiale di Legnano, ri-cerca modellista per azienda di San Gior-gio su Legnano. Selezioniamo candidata con esperienza in qualità di modellista con conoscenza del Cad Investronica. Si valutano anche profili junior però prove-nienti da istituti di moda e con formazione adeguata. Gli interessati possono richie-dere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Responsabile di negozioOlympia spa, agenzia per il lavoro (Uno-Holding Family), ricerca per un’azienda di abbigliamento prêt à porter femminile un vice responsabile di negozio. La ri-sorsa, selezionata, in collaborazione con il direttore del punto vendita coordinerà e motiverà un team di 10 collaboratori, organizzerà i turni e le attività del perso-nale oltre che l’apertura e la chiusura del negozio. Si richiede: diploma di scuola media superiore; esperienza di 3-5 anni nel ruolo maturata all’interno di società di distribuzione; dinamismo e flessibilità; disponibilità immediata a lavorare full-time. La provenienza dal settore moda costituisce titolo preferenziale. Sede di lavoro: Limbiate. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Store managerOlympia spa, agenzia per il lavoro (Uno-Holding Family), ricerca per un’azienda di abbigliamento prêt à porter femminile uno store manager. La risorsa sarà incari-cata di coordinare e motivare un team di 6/8 collaboratori, si occuperà dell’orga-nizzazione dei turni di apertura e chiusura del negozio e avrà la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi economici assegnati. Si richiede: diploma e/o laurea; esperienza comprovata nel ruolo maturata all’interno di società di distribuzione; disponibilità immediata a lavorare full-time. Completano il profilo doti di lea-

COMUNE DI ROMADipartimento Risorse Tecnologiche -

Servizi delegati - Statistica - Direzione Sviluppo Tecnologico delle Reti

e delle TelecomunicazioniViale della Previdenza Sociale n. 20

00144 Roma

AVVISOIl Comune di Roma indice una gara mediante proce-dura ristretta, ai sensi dell’art. 83 del Dlgs n. 163/2006, per l’affidamento del servizio di manutenzione, supporto e sviluppo applicativo dei sistemi informativi dell’area del territorio del Comune di Roma.Importo complessivo posto a base di gara euro 10.725.000,00 di cui: euro 10.700.000,00 soggetti a ribasso ed euro 25.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, oltre Iva, per la durata di 39 mesi (comprensivi di tre mesi di allestimento senza oneri per l’Amministrazione) con decorrenza 1° feb-braio 2011 o comunque dalla data dell’affidamento del servizio.Per quanto concerne la descrizione della gara, i termini e le modalità per la partecipazione alla gara, le notizie potranno essere attinte presso il Comune di Roma - Dipartimento Risorse Tecnologiche - Servizi delegati - Statistica - Direzione Sviluppo Tecnologico delle Reti e delle Telecomunicazioni - Viale della Previdenza Sociale 20 - 00144 Roma - Telefono +390667103498, fax +390667103268, e-mail: [email protected] URL: www.comune.roma.it e presso l’Albo Pretorio del Comune di Roma, Via Petroselli n. 50, tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 13,00, il martedì anche dalle ore 14,30 alle 18, il giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 12 dove sono visibili il bando e i documenti complementari della gara.Il bando di gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28/06/2010 ed è visibile consultando il portale del Comune di Roma all’indirizzo www.co-mune.roma.it Al suddetto indirizzo internet potranno essere consultati anche i documenti complementari della gara d’appalto.Il termine di scadenza per la presentazione delle offer-te è i ssato alle ore 12,00 del giorno ˙06/08/2010.Il bando è stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il giorno 22/06/2010.

Direzione Sviluppo Tecnologico delle Retie delle Telecomunicazioni

(Ing. Luigi Baldoni)

COMUNE DI ROMADipartimento Risorse Tecnologiche -

Servizi delegati - Statistica - Direzione Sviluppo Tecnologico delle Reti

e delle TelecomunicazioniViale della Previdenza Sociale n. 20

00144 RomaAVVISO

Il Comune di Roma indice una gara mediante procedu-ra ristretta, ai sensi dell’art. 83 del Dlgs n. 163/2006, per l’affidamento del servizio di manutenzione, supporto e sviluppo applicato in ambiente ERP-SAP del sistema informativo contabile, del sistema informativo del personale e dei sistemi informativi dell’ufficio con-trollo interno, della privacy, della sicurezza sui luoghi di lavoro e delle procedure dei lavori pubblici del Comune di Roma.Importo totale a base di gara: euro 21.025.000,00 di cui euro 21.000.000,00 soggetti a ribasso ed euro 25.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, oltre Iva, per la durata di 39 mesi (comprensivi di tre mesi di allestimento senza oneri per l’Amministra-zione) con decorrenza 1° febbraio 2011 o comunque dalla data dell’affidamento del servizio.Per quanto concerne la descrizione della gara, i termini e le modalità per la partecipazione alla gara, le notizie potranno essere attinte presso il Comune di Roma - Dipartimento Risorse Tecnologiche - Servizi delegati - Statistica - Direzione Sviluppo Tecnologico delle Reti e delle Telecomunicazioni - Viale della Previdenza So-ciale 20 - 00144 Roma - Telefono +390667103498, fax +390667103268, e-mail: [email protected] URL: www.comune.roma.it e presso l’Albo Pretorio del Comune di Roma, Via Petroselli n. 50, tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 13,00, il martedì anche dalle ore 14,30 alle 18, il giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 12 dove sono visibili il bando e i documenti complementari della gara.Il bando di gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28/06/2010 ed è visibile consultando il portale del Comune di Roma all’indirizzo www.comune.roma.it Al suddetto indirizzo internet potranno essere consultati anche i documenti complementari della gara d’appalto.Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è i ssato alle ore 12,00 del giorno ˙06/08/2010.Il bando è stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il giorno 22/06/2010.

Direzione Sviluppo Tecnologico delle Retie delle Telecomunicazioni

(Ing. Luigi Baldoni)

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 24/06/2010

Elite France-Europe B EUR 89,42Elite France-Europe F EUR 87,55Em Debt Opp. B($) USD 99,05Em Debt Opp. C(Chf) CHF 98,78Em Debt Opp. E EUR 98,91Em Mkts Eq B($) USD 105,73Em Mkts Eq F($) USD 105,40Em Mkts Eq J(Chf) CHF 107,70Em Mkts Eq L EUR 112,89Europe Low Vol B EUR 96,13Europe Low Vol C(Chf) CHF 92,36Europe Low Vol F EUR 95,07Europe Low Vol H EUR 94,42European Equities B EUR 199,73European Equities C(Chf) CHF 183,20European Equities F EUR 196,10European Equities H EUR 191,95European Opp B EUR 100,36European Opp C(Chf) CHF 98,11European Opp D($) USD 99,80European Opp F EUR 99,83European Opp N(Chf) CHF 97,67North American Eq. B($) USD 126,01North American Eq. E EUR 121,27North American Eq. F($) USD 124,57North American Eq. G EUR 119,06North American Eq. H($) USD 120,47

Valori al 24/06/2010

European Value A1 EUR 1296,18

Ivy Asset Strategy A1 EUR 1078,29

Japan A1 EUR 579,35

US Large Cap Value A1 EUR 1130,16

US Large Cap Value C1 USD 929,29

W&R Science & Technology A1 EUR 950,27

SUB-FUND NAME NAV DATE PRICE

www.compamfund.com

BLUESKY GLOBAL STRATEGY 24/06/2010 1230,88

BOND EURO 24/06/2010 1055,82

BOND RISK 24/06/2010 1145,32

EMERGING MARKET CORPORATE 24/06/2010 1233,97

EUROPEAN EQUITY 24/06/2010 856,23

MULTIMAN. EQ. AFRICA&MIDDLE EAST 16/06/2010 80,40

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,198 11/06/2010

Unidesio 760072 10,003 11/06/2010

Unidesio 760073 10,019 11/06/2010

Unidesio 760074 10,052 11/06/2010

Unidesio 760075 11,732 11/06/2010

Unidesio 760077 10,564 11/06/2010

Unidesio 760078 10,080 11/06/2010

Unidesio 760079 10,492 11/06/2010

Unidesio 760080 10,215 11/06/2010

Unidesio 760082 9,513 11/06/2010

Unidesio 760083 10,891 11/06/2010

Unidesio 760085 10,244 11/06/2010

Unidesio 760087 11,040 11/06/2010

Unidesio 760088 9,238 11/06/2010

Unidesio 760089 11,157 11/06/2010

Unidesio 760090 7,168 11/06/2010

Unidesio 760091 10,420 11/06/2010

Unidesio 760092 10,389 11/06/2010

Unidesio 760093 10,094 11/06/2010

Unidesio 760094 10,616 11/06/2010

Unidesio 760095 10,128 11/06/2010

Unidesio 760096 10,177 11/06/2010

Unidesio 760097 10,459 11/06/2010

Unidesio 760098 10,665 11/06/2010

Unidesio 760099 10,706 11/06/2010

Unidesio 760100 10,252 11/06/2010

Unidesio 760101 10,505 11/06/2010

Unidesio 760102 10,114 11/06/2010

Unidesio 760104 10,186 11/06/2010

Unidesio 760105 10,568 11/06/2010

Unidesio 760106 10,351 11/06/2010

Unidesio 760109 10,498 11/06/2010

Unidesio 760110 10,401 11/06/2010

Unidesio 760111 10,404 11/06/2010

Unidesio 760124 10,713 11/06/2010

Unidesio 760125 10,512 11/06/2010

Unidesio 760126 9,983 11/06/2010

Unidesio 760129 10,858 11/06/2010

Unidesio 760130 10,479 11/06/2010

Unidesio 760131 10,524 11/06/2010

Unidesio 760132 10,382 11/06/2010

Unidesio 760133 10,419 11/06/2010

Unidesio 760134 10,416 11/06/2010

Unidesio 760137 10,340 11/06/2010

Unidesio 760138 10,512 11/06/2010

Unidesio 760139 10,794 11/06/2010

Unidesio 760140 10,661 11/06/2010

Unidesio 760141 10,131 11/06/2010

Unidesio 760143 10,164 11/06/2010

Unidesio 760144 10,098 04/06/2010

Unidesio 760145 10,487 11/06/2010

Unidesio 760147 10,391 11/06/2010

Unidesio 760148 10,218 11/06/2010

Unidesio 760149 10,390 11/06/2010

Unidesio 760150 10,361 11/06/2010

Unidesio 760156 9,929 11/06/2010

Unidesio 760157 10,293 11/06/2010

Unidesio 760158 9,972 11/06/2010

Unidesio 760159 10,061 11/06/2010

Unidesio 760160 9,864 11/06/2010

Unidesio 760161 9,973 11/06/2010

Unidesio 760162 9,973 11/06/2010

Unidesio 760163 9,966 11/06/2010

Unidesio 760166 10,015 11/06/2010

Unidesio 760167 9,996 11/06/2010

Unidesio 760168 10,046 11/06/2010

Unidesio 760169 10,031 11/06/2010

Unidesio 760170 9,698 11/06/2010

Unidesio 760171 10,021 11/06/2010

Unidesio 760173 9,953 11/06/2010

Unidesio 760174 9,955 11/06/2010

Unidesio 760178 10,000 10/05/2010

Unidesio 760179 9,905 11/06/2010

Unidesio 760180 9,973 11/06/2010

Unidesio 760181 9,989 11/06/2010

Unidesio 760182 10,000 07/06/2010

Unidesio 760183 10,000 14/06/2010

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 131,10 131,94N.M. Euro Equities EUR 37,41 39,46N.M. Global Equities EUR 48,57 50,27N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 103,09 -N.M. Q7 Corporate Bd EUR 154,06 155,83N.M. Q7 High Quality Bd EUR 130,03 131,17N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 74,47 78,20N.M. Previra World Conservative EUR 122,91 124,63N.M. Large Europe Corporate EUR 114,21 114,97N.M. Q7 Active Equities Internat. EUR 78,90 78,94N.M. Q7 Alpha Balanced EUR 100,16 -

Valori al 24/06/2010

Valori al 18/06/2010

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 106,36 103,43N.M. Total Return Flexible EUR 114,94 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 11,29 23/06/2010 GBP 9,28 23/06/2010 USD 13,82 23/06/2010

Healthcare Opportunities EUR 6,88 23/06/2010 GBP 5,67 23/06/2010 USD 8,43 23/06/2010

Polar Japan Fund USD 16,65 24/06/2010 GBP 11,11 24/06/2010 JPY 1485,78 24/06/2010

UK Absolute Return EUR 12,81 24/06/2010 GBP 10,51 24/06/2010 USD 15,74 24/06/2010 EUR 12,89 24/06/2010 GBP 10,57 24/06/2010 USD 15,84 24/06/2010

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

dership e la capacità di motivare i propri collaboratori. La provenienza dal settore moda costituisce titolo preferenziale. Sede di lavoro: Monza. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Periti

Lazio

Addetti alla manutenzioneArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore giochi/in-trattenimento 2 addetti alla manutenzione. Le risorse si occuperanno di riparazione stampanti, pc e terminali da gioco e di seguire il flusso dei pezzi in entrata e in uscita. Requisiti: conoscenze elettriche ed elettroniche ed esperienze di ripara-zioni hardware. Il candidato ideale ha un diploma di perito tecnico-elettronico, ha maturato almeno 2 anni di esperienza nel ruolo ed è disponibile nell’immediato. Si offre contratto di somministrazione ini-ziale della durata di 3 mesi con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Roma. Tibur-tina. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0678851186, 0678390349, e-mail [email protected]

Operatore elettromeccanico junior

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per società cliente operante nel settore difesa operatore elettromeccanico ju-nior. Si richiede: esperienza pregressa anche minima nell’assemblaggio di componenti elettromeccanici, diploma di perito industriale; disponibilità full time dal lunedì al venerdì. Si offre contratto a tempo determinato della durata di tre mesi. Sede di lavoro: Monterotondo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0678851186, 0678390349, e-mail [email protected]

Lombardia

Addetti al montaggio/campionatura

Openjob spa - filiale di Brescia ricerca addetti al montaggio/campionatura. Richiesto diploma di perito meccanico, conoscenza disegno meccanico, dispo-nibilità al lavoro su turni, preferibile esperienza nel settore montaggi indu-striali. Per informazioni: 030/2944076, fax 030/2944343, E-mail: [email protected]

Periti elettroniciOpenjob spa - filiale di Brescia ricerca periti elettronici per azienda bresciana. Requisiti: diploma di perito elettronico, esperienza nel settore o buona conoscenza dei fondamenti di elettronica, disponibi-lità a lavoro su turni. Informazioni: tel. 030/2944076, fax 030/2944343 [email protected]

Tecnico di collaudoapparati per lo spazio

Randstad Italia spa, filiale di Legnano, ricerca tecnico di collaudo per apparati spazio. Per importante azienda di Nervia-no selezioniamo candidati con diploma di perito elettronico per attività di collaudo equipaggiamenti elettronici per lo spazio. Gradita esperienza anche breve in aziende elettroniche e interesse per la mansione. Gli interessati possono richiedere infor-mazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Piemonte

Periti elettronici-meccaniciRandstad Settimo Torinese ricerca 2 periti elettronici-meccanici per azienda di Borgaro da inserire in sala prova

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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Page 50: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette La ... · mila assistenti di volo; 60 giovani in Bip, 120 posti nella moda. a pag. 56 corrispettivo sono relativi allavviamento

62 Lunedì 28 Giugno 2010 O F F R O L AVO R Omotori. Requisiti fondamentali: ottima conoscenza della materia elettromec-canica, ottima conoscenza della lingua inglese, ottime doti di problem solving. Disponibilità full-time. Gli interessati, ambosessi possono inviare il curriculum a Randstad Settimo Torinese, Indirizzo mail: [email protected] tel 0118005372, fax 0118005385.Randstad Italia

Periti meccanici neodiplomati

Randstad Italia periti meccanici neodiplo-mati. Selezioniamo diplomati da inserire presso ditte settore rubinetti/valvole; si richiede diploma istituto tecnico indu-striale, conoscenza disegno meccanico e strumenti di misura. Disponibilità al lavoro su giornata e turni. Zona Serraval-le - Borgosesia - Varallo. Gli interessati, ambosessi possono inviare il curriculum a Randstad Italia spa, filiale di Borgose-sia (Vc), tel. +39 0163209239, fax +39 0163209232.Randstad Italia

Puglia

Progettistidi impianti elettrici

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente progettisti di impianti elettrici. I candidati sono periti elettrici o elettronici e hanno maturato esperienza nella mansione in oggetto utilizzando cad 2D-3D. Sede di lavoro: Taranto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

StrumentistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente 5 strumen-tisti. Il candidato ideale ha il diploma di perito elettrico/elettrotecnico e maturato una consolidata esperienza nelle seguenti attività: montaggio di strumenti in campo

e/o in sala quadri; taratura di strumenti in campo e/o in laboratorio; allineamenti presso impianti petrolchimici, di raffi-nazione e a pertinenza mineraria. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Produzione

Lombardia

Esperto macchine BihlerOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda metalmeccanica produttrice di molle un operatore esperto macchine Bihler. Si richiede esperienza decennale, provenienza dal settore, disponibilità a lavorare sia a giornata sia a turni. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: zona Isola. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazio-ne al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via Don L. Palazzolo 23/a, 24122 Bergamo, tel. 035.221258,fax 035.221585, e-mail [email protected]

Operatori CncOpenjob spa - filiale di Brescia ricerca operatori Cnc con comprovata esperienza. Requisiti: capacità di lettura del disegno meccanico e conoscenza degli strumenti di misura, disponibilità a lavoro su turni. Informazioni: tel. 030/2944076, fax 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Puglia

Montatori meccaniciArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca

per azienda cliente operante nel settore metalmeccanico 5 montatori meccanici. Il candidato ideale ha maturato una consolidata esperienza nel montaggio di apparati complessi composti da appa-recchiature quali: compressori, pompe, filtri, ventilatori, refrigeranti, valvole di varie tipologie, riscaldatori ecc.; e da macchinari quali: serbatoi olio, cas-soni annessi alle macchine, polmoni di aspirazione, diffusori ecc. Costituiscono requisiti imprescindibili la conoscenza della lingua inglese e la disponibilità di lavorare all’estero.Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Ta-ranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Operatori su macchine a CncArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore metal-meccanico operai macchine a Cnc tornio e fresa. Si richiede: pregresse esperienze nella conduzione di macchine a controllo numerico; conoscenza disegno tecnico; utilizzo strumenti di misura; utilizzo mezzi di sollevamento e trasporto; espe-rienza nell’attrezzamento delle macchine utensili e manutenzione programmata delle stesse; diploma di perito meccanico o qualifica professionale (3 anni) in mec-canica. La risorsa selezionata assisterà il responsabile nella conduzione della linea, che andrà servita attraverso un sistema di handling manuale. Dovrà, quindi, avere conoscenza di mezzi sollevamento/trasporto e di macchine a controllo nume-rico. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Artico-lo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Tornitore su macchine utensili

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca per azienda cliente un tornitore su

macchine utensili a controllo numerico. Il candidato ideale ha maturato almeno tre anni di esperienza nella mansione in oggetto in aziende di medio-grandi di-mensioni. Sede di lavoro: provincia di Ta-ranto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Artico-lo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Risorse umane

Emilia-Romagna

Addetto ufficio pagheArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un addetto ufficio paghe. La figura dovrà occuparsi di svolgimento elaborazione cedolini e pratiche di assunzione/cessazione dei lavoratori, relative comunicazioni ai centri per impiego, pratiche infortuni. Si richiede: esperienza nel ruolo di almeno 1 anno (maturata anche all’interno di studi professionali), domicilio o residen-za in zona, possesso dell’auto. Si offre contratto di somministrazione di 6 mesi – 1 anno con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di Lavoro: Provincia di Ravenna. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Lombardia

Addetto paghe jrOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per un’importante azienda di servizi un addetto paghe jr. Il candidato, diplomato, dovrà essere inserito all’interno dell’uffi-cio dell’amministrazione del personale. È richiesta esperienza di uno/due anni nel ruolo, disponibilità full-time e flessibilità di orario, autonomia anche nell’elabo-razione dei cedolini. Si offre contratto a tempo determinato. Sede di lavoro: Capriate San Giovanni. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via Don L. Palazzolo 23/a, 24122 Bergamo, tel. 035.221258,fax 035.221585, e-mail [email protected]

Addetto/a paghe e contributiOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per prestigiosa società operante nel settore energia addetto/a paghe e contributi. Si occuperà della rilevazione presenze, elaborazione cedolini, comuni-cazioni agli enti e gestione infortuni. Si richiede: diploma in ragioneria o equipol-lente e/o laurea in materie economiche, esperienza nel ruolo, conoscenza delle tematiche legate al costo del lavoro. Si offre contratto a tempo determinato per sostituzione maternità. Sede di lavoro: Milano zona centro. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

ReceptionistOlympia spa, agenzia per il lavoro, ri-cerca per azienda del settore commercio receptionist. Il candidato si occuperà di gestione centralino, front office, segrete-ria generale, fatture, contatto coi clienti, inserimenti dati a pc, cassa. Si richiede: minima esperienza nel ruolo, buona pre-

disposizione ai rapporti interpersonali. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di proroghe e concretissime di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Goralgo. Gli interessati, ambosessi, pos-sono inviare il curriculum, con autoriz-zazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via Don L. Palazzolo 23/a, 24122 Bergamo, tel. 035.221258,fax 035.221585, e-mail [email protected]

Piemonte

Addetta paghe e contributiRandstad Specialty Finance & Admi-nistration - filiale di Torino, ricerca per propria azienda cliente operante nella consulenza del lavoro e contabilità un’addetta paghe e contributi. Mansioni: amministrare il personale gestendo le operazioni mensili connesse alla busta paga: rilevazione presenze, calcolo e retribuzione dei contributi, comunica-zioni agli enti secondo le norme vigenti; gestione degli adempimenti annuali: Inail, 770, Cud. Requisiti richiesti: diploma, pluriennale esperienza nella mansione, conoscenza dei principali Ccnl, dispo-nibilità full-time. Zona di lavoro: Torino Centro. Inviare il curriculum a Randstad Italia spa, C.so Vittorio Emanuele II 30, Torino, e-mail: [email protected] Italia

Addetti all’accettazione pazienti

Per centro ambulatoriale polispecialistico in zona Torino Nord, selezioniamo addetti all’accettazione pazienti. Caratteristi-che del candidato: diploma, pregressa esperienza presso centri medici sia in ambito privato che convenzionato. Si richiedono buona gestione dello stress e dell’emotività, predisposizione al contatto con il pubblico e flessibilità oraria. Au-tomuniti. Disponibilità full time. Filiale di riferimento: Torino. [email protected] Italia

Responsabile sezione medicina del lavoro

Per importante azienda cliente ricerchia-mo un responsabile organizzativo sezione medicina del lavoro. Il/la candidato/a ide-ale deve conoscere il programma medici-na del lavoro (inserimento dati anagrafici aziende e dipendenti, protocolli sanitari, idoneità); formulazione di preventivi mirati alle aziende; gestione e organiz-zazione dei medici e degli infermieri. Si richiede disponibilità full-time. Filiale di riferimento: Torino. Inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Puglia

Mediatori creditiziArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore del credito 5 mediatori creditizi. I candidati hanno un’esperienza di almeno 2 anni nella mansione in oggetto. I candidati ideali sono pratici di mutui, prestiti, lea-sing, cessioni del quinto, finanziamenti. Si offre contratto di inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Bari. Gli interes-sati, ambosessi, possono inviare il curri-culum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, Filiale di Bari, Corso Vittorio Emanuele 171, 70121 Bari, tel. 080 5282487, fax 080 5243185 e-mail [email protected]

Sicilia

Addetto paghe e contributiRandstad Italia spa, ricerca per impor-

BANDO DI GARA - FORNITURE - SETTORI SPECIALI

Ente aggiudicatore: TERNA S.p.A., Viale Egidio Galbani, 70 - 00156 Roma, Italia

Data di invio del bando di gara alla commissione europea per la relativa pubblicazione: 16.06.2010

Breve descrizione dell’appalto: GARA 0000011611. Forniture di sostegni monostelo per linee

elettriche 380 kV

Tipo di procedura: Negoziata

Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 06.07.2010 - Ora: 12:00

Ulteriori informazioni sul bando di gara sono disponibili presso il sito internet:

www.terna.it nelle sez. l’Azienda/E-Procurement/Bandi di Gara

TERNA S.p.A. - Sede in Roma - Viale Egidio Galbani, 70Capitale sociale Euro 440.199.936 (al 31 dicembre 2009) interamente versatoRegistro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 05779661007R.E.A. di Roma n. 922416

Italia Oggi - 28/06/2010

BANDO DI GARA - SERVIZI - SETTORI SPECIALI

Ente aggiudicatore: TERNA S.p.A., Viale Egidio Galbani, 70 - 00156 Roma, Italia.

Data di invio del bando di gara alla commissione europea per la relativa pubblicazione: 10.06.2010.

Breve descrizione dell’appalto: Call center e assistenza informatica alle postazioni di lavoro.

Tipo di procedura: Negoziata.

Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 19.07.2010 - Ora: 16:00.

Ulteriori informazioni sul bando di gara sono disponibili presso il sito internet: www.terna.it

nelle sez. l’Azienda/E-Procurement/Bandi di Gara.

TERNA S.p.A. - Sede in Roma - Viale Egidio Galbani, 70Capitale sociale Euro 440.199.936 (al 31 dicembre 2009) interamente versatoRegistro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 05779661007R.E.A. di Roma n. 922416

Italia Oggi - 28/06/2010

BANDO DI GARARisorse RPR S.p.A.

piazzale degli Archivi 34-35-36 – CAP 00144 Roma (RM)Risorse RPR S.p.A. indice una procedura aperta, ai sensi e con le modalità di cui al D.Lgs. 163/2006,per l’affidamento della polizza Responsabilità Civile Professionale dell’Ente per la durata di anni 3. Appalto a lotto unico.L’importo annuale a base di gara è di euro 166.000,00.Le offerte corredate dai documenti indicati nel Bando e nel Disciplinare di gara, dovranno pervenireentro le ore 12,00 del 10/09/2010. I documenti di gara possono essere richiesti dal lunedì al venerdì tel. 06 83199411/297 - fax – 06 83199330e sono, altresì, reperibili sul sito internet www.risorse-spa.it (sezione “avvisi di gara”). Il Bando di gara è stato inviato alla G.U.U.E. in data 22/06/2010 e pubblicato sulla G.U.R.I. quinta SerieSpeciale - Contratti Pubblici n. 73 del 28/06/2010

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Massimiliano Di Martino

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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Page 51: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette La ... · mila assistenti di volo; 60 giovani in Bip, 120 posti nella moda. a pag. 56 corrispettivo sono relativi allavviamento

63Lunedì 28 Giugno 2010Lunedì 28 GO F F R O L AVO R Otante studio di consulenza addetto paghe e contributi. Si richiede un’esperienza consolidata nel ruolo con utilizzo del software “Algoritmi”, totale autonomia nell’elaborazione di cedolini, redazione 770, dichiarazione redditi e DM10, ge-stione del personale. Completano il profi-lo buone doti relazionali. Impegno orario full-time. Contratto a tempo determinato. Sede di lavoro Catania, 95100. Titolo di studio: diploma. Inviare il curriculum a [email protected] - [email protected] - [email protected] Italia

PromoterRandstad Italia spa, ricerca brillanti pro-moter, con comprovata esperienza, per presidio punti vendita a Ragusa, Gela e Siracusa. Requisiti richiesti: buona pre-senza, diploma, auto personale, residenza/domicilio nelle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, disponibilità im-mediata, passione per la telefonia e buone conoscenze informatiche. Impegno orario part-time. Contratto a tempo determinato in somministrazione. Sede di lavoro Ragusa (97100), Gela (93012), Siracu-sa (96100). Titolo di studio: diploma. Inviare il curriculum a [email protected] - [email protected] - [email protected] Italia

Sanità

Lombardia

Infermieri professionaliOlympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per importanti strutture ospedaliere pri-vate infermieri professionali. I candidati saranno addetti ai reparti di: terapia inten-siva, sala operatoria, medicina generale e d’urgenza, ortopedia. Requisiti richiesti: laurea in scienze infermieristiche, iscri-zione all’albo degli infermieri, precedenti esperienze presso reparti di strutture mo-dernamente organizzate. Per i cittadini ex-tra Ue: permesso di soggiorno in corso di validità e buona conoscenza della lingua italiana. Si richiede, inoltre, disponibilità a lavoro su turni. Si offre un contratto di 6 mesi con possibilità di proroga. Sede di lavoro: Milano Sud. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Puglia

Infermieri professionaliArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante struttura sanitaria puglie-se: 3 infermieri professionali. I candidati hanno iscrizione al collegio Ipasvi, hanno maturato esperienza nel settore. Pro-fessionalità, impegno e determinazione completano i profilo. Si offre contratto a tempo determinato con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Bari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, Filiale di Bari, Corso Vittorio Emanuele 171, 70121 Bari, tel. 080 5282487, fax 080 5243185 e-mail [email protected]

Infermieri professionaliArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per nota residenza anziani infermieri professionali. I candidati, anche alla prima esperienza, devono essere iscritti al collegio Ipasvi. Si offre: contratto a tempo determinato per sei mesi con concretissi-me possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Ostuni, Locorotondo, Troia. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Artico-lo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Segreteria

Lombardia

Segretaria conoscenzalingua cinese

Randstad Italia spa, filiale di Legnano, ricerca segretaria con ottima conoscen-za lingua cinese. Per azienda settore

meccanico di Canegrate selezioniamo candidata con ottima conoscenza lin-gua cinese per attività di segretariato e contatto con sede aziendale in Cina. Gli interessati possono richiedere informa-zioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, Filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Segretaria direzioneottimo inglese

Olympia spa, agenzia per il lavoro, ricerca per importante società operante nel settore servizi: segretaria di direzione con ottimo inglese. La risorsa selezionata sarà inserita nella segreteria del manage-ment e dovrà assistere i referenti affidati nella gestione dei vari impegni lavorativi: gestione agenda, organizzazione viaggi di lavoro e trasferte, note spese e altre attività di segreteria. Sarà inoltre punto di riferimento e interfaccia nei rapporti interni e internazionali con i manager delle diverse funzioni aziendali. Si ri-chiede: diploma e/o laurea, esperienza nel ruolo maturata in contesti internazionali strutturati, ottima conoscenza della lingua inglese, ottima conoscenza del Pacchetto Office. Si offre contratto di sei mesi con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Milano. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Olympia spa, agenzia per il lavoro, Via G. Fara 20, 20124 Milano, tel. 02 36644649, fax 02 29533524, e-mail [email protected]

Spedizioni

Piemonte

Spedizioniere doganaleRandstad Italia Spa - Specialty Finance & Administration - Filiale di Torino ricerca per prestigiosa azienda settore metal-meccanico uno spedizioniere doganale in possesso di patentino doganale. Masioni: spedizioniere doganale, conoscenza ed interpretazione della normativa doganale (codice europeo e nazionale), dichiarazio-ni doganali importazioni ed esportazioni (moduli T1/T2/EX/DAO), rapporti con funzionari dogana, rapporti con clienti del gruppo e terzi. Competenze specifiche: esperienza di almeno 5 anni in ambito doganale, patente doganalista, buona conoscenza della lingua inglese, buona conoscenza del pacchetto Office. Com-petenze trasversali: capacità di relazione con clienti, problem solving, capacità di lavorare in team, Patentino doganale RAL 35.000/38.000. Si offre passaggio diretto in azienda. Inviare il curriculum a Ran-dstad Italia spa, C.so Vittorio Emanuele II 30, Torino, e-mail: [email protected] Italia

Tecnici

Emilia-Romagna

Installatore impianti telefonici

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore della telecomunicazione un installatore im-pianti telefonici. Si richiede: esperienza di installazione telefoniche pubbliche su centrali Telecom Italia o/e ponti radio, possesso di diploma in elettronica e tele-comunicazione, disponibilità a trasferte fuori regione con macchina aziendale, residenza o domicilio nella provincia di Bologna e/o Modena. I candidati sono disponibili a trasferte, affidabili, con ottime capacità di adattamento e senza problemi a lavorare in altezza. L’orario di lavoro è full-time. Si offre contratto di somministrazione di 2 mesi con concretis-sime possibilità di inserimento in azienda. Sede di Lavoro: Regione Emilia Romagna con possibilità di trasferte fuori regione. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Zamboni 1, 40126 Bologna, tel. 051 5880474, fax 051 5880534, e-mail: [email protected]

Lazio

Operatori help desk tecnicoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca

per azienda operante nel settore giochi/intrattenimento operatori help desk tec-nico. I candidati riportano direttamente al responsabile servizio help desk e si occuperanno del supporto tecnico telefo-nico di primo livello nei confronti della clientela per il corretto funzionamento degli apparati di gioco. Il candidato ideale deve avere i seguenti requisiti: diploma di scuola media superiore a indirizzo tecnico/scientifico; esperienza pari ad almeno un anno in ruolo analogo; ottima conoscenza della suite Microsoft Offi-ce, in particolare Word, Excel, PPT e Outlook; ottima conoscenza dei Sistemi Operativi MS Windows XP e Vista; ot-tima conoscenza del networking e delle reti; ottima conoscenza delle modalità di configurazione dei client di posta elettro-nica. È richiesta disponibilità full-time e flessibilità oraria a lavorare su turni 9-18 / 11-20 / 14-23. Si offre: contratto di somministrazione della durata iniziale di 3 mesi con possibilità di proroghe e concretissime d’inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma Tiburtina. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0678851186, 0678390349, e-mail [email protected]

Lombardia

Progettista elettricoOpenjob spa, agenzia per il lavoro, ricerca progettista elettrico con pluriennale espe-rienza nella progettazione di software. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Automunito. Domicilio in zone limitro-fe. Zona di lavoro: Pontevico (Bs). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontevico, Via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs), tel. 030/9306153, e-mail [email protected]

Progettista meccanicoOpenjob spa, agenzia per il lavoro, ricerca progettista meccanico con pluriennale esperienza come progettista nelle mac-chine per la produzione. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Cremona. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontevico, Via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs), tel. 030/9306153, e-mail [email protected]

Piemonte

Collaudatore torni Cnc plurimandrini

Ricerchiamo collaudatore su torni Cnc plurimandrini da inserire presso azienda cliente settore meccanica di precisione. Si richiede esperienza nella mansione, preferibile iscrizione alle liste di mobilità. Automunito. Sede di lavoro: Orbassano. Per candidarsi contattare: Randstad Italia spa, Via Alfieri 24/a, 10043 Orbassano (To), tel. 0119040564, fax 0119040563, [email protected] Italia

Disegnatori meccanicida formare

Randstad Italia spa, filiali di Borgosesia, è attualmente impegnata nella ricerca di can-didature ad alto contenuto professionale per il settore metalmeccanico. Per le zone limitrofe stiamo selezionando: disegnatori meccanici da formare. Costituisce requi-sito indispensabile il diploma di perito meccanico, la conoscenza di Autocad 2D, residenza in zona, disponibilità ad appren-dere e essere formati. Per informazioni rivolgersi a Randstad Italia spa, filiale di Borgosesia, Via XX Settembre 13, 13011 Borgosesia (Vc), tel. 0163209239, fax 0163209232, e-mail [email protected] Italia

Programmatore torniCnc in Fanuc

Ricerchiamo per azienda cliente settore metalmeccanico programmatore torni Cnc in Fanuc con esperienza maturata nel ruolo. Disponibilità immediata su 2 turni e/o centrale. Automuniti. Sede di lavoro: Orbassano. Per candidarsi contattare: Randstad Italia spa, Via Alfieri 24/a, 10043 Orbassano (To), tel. 0119040564, fax 0119040563, [email protected] Italia

Responsabile di reparto officina

Randstad Italia spa, filiali di Borgosesia, è attualmente impegnata nella ricerca di candidature ad alto contenuto professio-nale per il settore metalmeccanico. Per le zone limitrofe stiamo selezionando: un responsabile di reparto officina. Persona con conoscenze meccaniche e di manuten-zione. Si richiede esperienza pluriennale nella mansione, capacità organizzativa e di gestione personale. Per informazioni rivolgersi a Randstad Italia spa, filiale di Borgosesia, Via XX Settembre 13, 13011 Borgosesia (Vc), tel. 0163209239, fax 0163209232, e-mail [email protected] Italia

Puglia

Manutentori elettromeccanici

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente operante nel settore metalmeccanico 2 manutentori elet-tromeccanici. I candidati devono aver maturato una buona esperienza nella ma-nutenzione e il montaggio di carpenteria. È richiesta una buona capacità di lettura del disegno elettrico. Disponibilità imme-diata e massima affidabilità completano il profilo richiesto. Sede di lavoro: Z.I. Ta-ranto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Artico-lo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Montatore strutturista aeronautico

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore aeronau-tico montatore strutturista aeronautico. Il candidato dovrà occuparsi del montaggio delle fusoliere di aerei ed elicotteri con materiale composito. È gradita una prece-dente esperienza nel settore. Costituiasce requisito indispensabile la residenza nei paesi limitrofi. Gli interessati, amboses-si, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Ta-ranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Tecnico analista industrialeArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente un tec-nico analista industriale. Il candidato ha maturato una consolidata esperienza nel montaggio, nella manutenzione ordinaria e straordinaria, nell’avviamento, nella taratura e nella ricerca guasti su una o più tipologie di sistemi di analisi in continuo e non (campionamento, trattamento cam-pione, analizzatori) per acqua, gas, fumi, polveri e fluidi di processo in genere per il settore industriale e ambientale. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Tecnico manutenzione analizzatori

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente un tecnico manutenzione analizzatori. Il candidato deve aver maturato una consolidata esperienza nella manutenzione ordinaria e straordinaria di una o più tipologie di analizzatori di fluidi di processo e analiz-zatori ambientali. Si richiede la disponibi-lità ad effettuare trasferte. Sede di lavoro: Basilicata, Puglia, Matera, Potenza, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Taranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Tecnico softwarista-strumentista

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente un tecnico softwarista-strumentista. Il candidato ha conoscenza di strumentazione di campo; logiche di allarme–blocco delle turbine a gas (pressostati tempostati ecc.); organi di comando e attuazioni di macchina (valvo-le pneumatiche, elettrovalvole, attuatori pneumatici-igv); sistemi di comando e controllo di bruciatori; sistemi software di base (Dos e Windows); schemi di mac-china. Si richiede piena disponibilità a trasferte per il Centro Sud in particolare in Puglia, Basilicata e Sicilia. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Ta-ranto, Via Crispi 78b, 74100 Taranto, tel. 099 4532080, fax 099 9941706, e-mail [email protected]

Sicilia

Manutentore elettromeccanico

Randstad Italia spa, ricerca un manu-tentore elettromeccanico con esperienza pregressa in ambito di manutenzione sia della parte meccanica che elettrica. Il candidato ideale deve saper leggere schemi elettrici ed inserire Plc. Impegno orario full-time dal lunedì al venerdì. Contratto a tempo determinato. Luogo di lavoro Catania, 95100. Titolo di studio: diploma. Inviare il curriculum a [email protected] - [email protected] - [email protected] Italia

Turismo

Lombardia

Impiegata banconistaOpenjob spa - filiale di Brescia ricerca un/una impiegata banconista per agenzia di viaggi. Richiesta pluriennale esperienza e autonomia nella creazione di pacchetti viaggio e nella gestione della biglietteria aerea. Informazioni: tel. 030/2944076, fax 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected]

Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore Marino Longoni (02-58219207)

Redazione: Silvana Saturno (02-58219378)

Roxy Tomasicchio (02-58219335)ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Paolo Panerai. Direttore Generale: Matteo Sordo. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

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