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Partner locale: FUNDAR
www.fundar.org.ni
Luogo: Léon, Nicaragua
Periodo: Settembre 2016 –
Agosto 2017
Beneficiari: Cooperativa Marcelino
Mendez
Organizzazione Inter-Agire/COMUNDO
di invio: Piazza Governo 4
6500 Bellinzona
www.comundo.org/it
Cooperante: Marco Ventriglia
E-mail: [email protected]
Costo annuale: 22’730 CHF
(volo, contributo per
vitto e alloggio, cassa
malati e assicurazioni
sociali)
Somma scoperta: 4’600 CHF
Somma raccolta: 2'440 CHF
INDICE Il nuovo contesto ................................................................................................................................................................ 2 Lavoro in FUNDAR ............................................................................................................................................................. 5 Alla scoperta del Nicaragua ........................................................................................................................................... 7 Alcuni scatti ........................................................................................................................................................................... 8
INFORMAZIONI
IL PRIMO IMPATTO
Cooperante N.° bollettino
Marco Ventriglia Bollettino uno
Periodo Data di pubblicazione
Primo trimestre settembre – ottobre – novembre
Dicembre 2016
Si può sostenere il progetto con versamenti a:
Inter-Agire/COMUNDO
Piazza Governo 4 – 6500 Bellinzona
Conto CCP 69-2810-2
IBAN: CH74 0900 0000 6900 2810 2
Specificare "progetto MARCO VENTRIGLIA"
mailto:[email protected]
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Il nuovo contesto
IL MIO ARRIVO
Dopo un’ultima notte insonne a preparare le
valigie e a ripensare al perché stessi partendo, mi
ritrovo in aeroporto a Milano in procinto di
prendere quell’aereo che mi avrebbe portato in
Nicaragua, tierra de lagos y volcanes. Dopo un
breve scalo ad Atlanta, mi accingo ad atterrare a
Managua; è il 23 di agosto e sono circa le 20.
Ecco vedere in lontananza le luci che disegnano la
capitale di notte. Dall’aereo la mia attenzione
viene catturata da una fila interminabile di
maestosi alberi illuminati, i famosi àrboles de la
vida, che si ergono lungo le vie principali di
Managua. Federico, il coordinatore di CoMundo
in Nicaragua, mi sta aspettando in aeroporto e
prima di portarmi in hotel andiamo a bere una
birretta per chiacchierare un po’ e distendere la
tensione che avevo accumulato durante il viaggio.
Con gioia e curiosità cerco di interagire il più
possibile ma la stanchezza prende il sopravvento.
Non dormivo da parecchio tempo!!!
I primi due giorni li ho passati a Managua fra
lunghi briefing con Federico e lo staff di
CoMundo, e l’iscrizione al consolato svizzero.
Giovedì 25 Federico mi ha accompagnato a León
dove ho conosciuto i membri di FUNDAR, il
direttore della scuola di spagnolo e la mia famiglia
con cui avrei passato le prime due settimane.
LA CITTÀ DI LEÒN
L’impatto con la città è stato super positivo. È sì il
secondo agglomerato per numero di abitanti del
Nicaragua (ricordo a chi legge che la popolazione
si attesta a circa 200 mila abitanti), ma
tralasciando la parte periferica, si può percorrere
la città a piedi da nord a sud in circa un’ora
mentre da est a ovest in un’ora e mezza. León è
tranquilla di giorno e vibrante di notte, un numero consistente di università ha sede in questa città
coloniale e da alcuni anni essa si è aperta al
turismo.
Nelle ore di punta il traffico di León diventa
abbastanza caotico per le vie del centro. Il numero
di taxi e di triciclos è altissimo e il costo per
andare da un estremo all’altro della città è di
trenta Córdoba, ovvero l’equivalente di un Franco
Svizzero. Al contrario di quello che si possa
pensare, il sistema di mezzi pubblici della città di
León e delle zone limitrofe è molto efficiente.
Non esistono fermate del bus come le abbiamo
noi, una tabella oraria o colori che caratterizzano
linee differenti. Tutti però sanno che in quel
determinato posto prima o poi passerà uno dei
classici school bus americani, che hanno sì
raggiunto la pensione negli Stati Uniti, ma che qui
come anche in altre parti del mondo possono
La Gigantona
La Gigantona è una festa tradizionale di
León che ha il suo culmine in dicembre. Essa
è rappresentata come una grande bambola
che può essere alto fino a tre metri costruita
su un telaio di legno e adornata con gioielli e
costumi colorati. La Gigantona rappresenta
la donna spagnola bianca e alta che giunse
con i conquistadores spagnoli. Gli indigeni
crearono questa figura come forma di burla
nei confronti della dama nonostante la sua
bellezza, la sua altezza e il suo candore. Il
nano Cabezon invece è una figura di piccola
statura ma con una grande testa che
simboleggia il meticcio intelligente. La
Gigantona e il nano Cabezon danzano a
ritmo dei tamburi. Si può ammirare questa
celebrazione lungo le strade coloniali di
León. Esiste anche una speciale
competizione che si svolge ogni 8 dicembre
presso la piazza centrale di León, dove
giudici locali scelgono La Gigantona più
bella (vedi foto).
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vivere una “seconda giovinezza” venendo
riproposti come mezzo di trasporto pubblico;
molto spartano ma vi assicuro estremamente più
divertente che dalle nostre parti.
León è una delle due città coloniali più importanti
del Nicaragua (l’altra è Granada) e com’è lecito
aspettarsi, ancora oggi la città mostra quelle
caratteristiche che i coloni spagnoli portarono in
questa parte di mondo più di 500 anni fa. Al
centro possiamo trovare la Cattedrale di Santa
Maria de Gracia le cui facciate sono attualmente
in ristrutturazione. Adiacente alla chiesa c’è il
parco che ospita quasi giornalmente numerosi
eventi di carattere culturale e musicale. Le vie che
si sviluppano attorno alla cattedrale sono
esattamente parallele e simmetriche; in altre
parole la città è composta da “piccoli cubetti” che
formano i vari barrios (quartieri). Il Nicaragua
però ha una particolarità: non esistono indirizzi di
strade. Qui vengono presi dei punti di riferimento
e da questi si indica la direzione di casa e/o
dell’ufficio. Per esempio l’indirizzo dell’ufficio in
cui lavoro è; hotel el Convento, media cuadra al
norte, lado derecho, casa azul, barrio el Sagrario.
Diciamo che il postino qua ha il suo bel da fare!
Oltre che essere luogo d’aggregazione, il parco
centrale di ogni città di questo paese è dotato di
internet gratuito; da una parte si dà la possibilità
alla gente che non possiede l’accesso a beneficiare
di questo potente mezzo di comunicazione,
dall’altra ho notato che soprattutto i giovani sono
letteralmente “incollati al cellulare”. Ad ogni
modo una decisione del genere comporta sia
aspetti positivi che negativi. La dipendenza dalla
tecnologia è un problema comune agli adolescenti
di mezzo mondo e non sono di certo io a poter
giudicare sulla bontà di rendere gratuito l’accesso
a internet. Credo che noi in primis dobbiamo
educarci a trasmettere una corretta educazione
sull’uso di questa tecnologia ai nostri figli; lascio
quindi al lettore trarre le sue conclusioni.
FESTE E TRADIZIONI
La storia più recente del Nicaragua vanta epoche
di lotte, dittature e di guerriglia, durante la quale il
paese ha sofferto considerevolmente. Nonostante
ciò i nicaraguensi non hanno mai abbandonato le
loro tradizioni. Piuttosto le difficoltà del paese
hanno contribuito a rafforzare il loro attaccamento
a ciò in cui credono, ed è per questa ragione che
ogni singola città grande o piccola che sia, ospita
annualmente una o più feste patronali durante le
quali il popolo si riversa per le strade partecipando
a variopinte processioni o chiassosi cortei. Sono
dunque molte le feste tradizionali, per la maggior
parte di matrice religiosa. Nel riquadro seguente
ho cercato di fare una panoramica delle più
importanti e suggestive che hanno avuto luogo qui
Feste tradizionali
Il 14 settembre si celebra la battaglia di San Jacinto avvenuta nel 1856. In quell’episodio storico,
soldati del Nicaragua (composti per lo più da campesinos) sconfissero truppe ben più equipaggiate
e preparate, composte da filibustieri e capeggiate da un comandante statunitense.
Il giorno seguente, il 15 settembre, si celebra invece l’indipendenza dalla Spagna, conquista nel
1821 e che porta alla creazione della Repubblica Federale del Centroamerica. Solo nel 1838 il
Nicaragua si stacca dai paesi che componevano questa macroregione per diventare una Repubblica
indipendente.
Il 24 di settembre si tiene la festa patronale di León in cui si festeggia la Virgen de la Merced. Per
tutto il giorno diversi gruppi di uomini si alternano per trasportare l’immagine della Madonna della
Mercede lungo le strade della città.
I festeggiamenti in onore dell’Immacolata Concezione avvengono annualmente tra il 7 e l’8 di
dicembre e si tengono in tutto il paese. Il nome con cui i nicaraguensi chiamano la festività è La
Gritería e trova le sue origini nel corso del diciottesimo secolo. Durante questa celebrazione i
devoti sfilano in processione trasportando una raffigurazione dell’Immacolata e gridando appunto
¿Quien que causa tanta alegría? (Chi è che provoca tanta allegria?) con risposta obbligata ¡La
Concepción de María! (La Concezione di Maria!). A seconda della città in cui si celebra, La
Gritería è caratterizzata da varianti differenti; ad esempio nella regione di León si balla per le
strade proprio con La Gigantona, come è stato descritto nel riquadro precedente.
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a León durante questi primi tre mesi di
permanenza. Solo nel prossimo bollettino saranno
inserite foto e commenti della noche buena
(Natale) e della noche vieja (Capodanno).
ALLOGGIO E VITA SOCIALE
Ho passato le prime due settimane alloggiando
presso una famiglia composta da mamma, figlia, il
fidanzato della figlia e il loro figlioletto. Con mio
grande stupore, fra un discorso e un altro, è
venuto fuori che doña Marta (l’appellativo doña è
una forma di rispetto dato alle signore di una certa
età) pratica una forma di buddismo, che ha poi
trasmesso anche alla figlia, e con grande calore mi
ha invitato a partecipare a una seduta di
meditazione. Aspetto molto singolare in quanto la
maggioranza della popolazione del Nicaragua
segue e pratica le varie “declinazioni” della
religione cristiana. Questo mi ha avvicinato molto
a loro, semplici e affettuosi. Ne è prova l’invito
che ho ricevuto per il compleanno del nipotino.
Per tutto il mese successivo ho accettato l’idea di
vivere in ufficio. È bene precisare che gli spazi di
FUNDAR sono ricavati da un normalissimo
appartamento, equipaggiato con tutto il necessario
per viverci, eccetto che la cucina. Questo mi ha
permesso con tutta tranquillità di cercarmi un
posto che rispondeva alle mie esigenze. Ero alla
ricerca di un ambiente familiare da condividere
con altre persone, coinquilini di lunga
permanenza, meglio se con altri cooperanti, così
da allacciare un rapporto più stretto e duraturo.
Alla fine ho trovato una via di mezzo, ossia un
appartamento condiviso con giovani che
alloggiano per un breve o medio periodo. L’idea è
di cambiare nuovamente a gennaio verso qualcosa
di più stabile; affaire à suivre!
Sono abituato a viaggiare, anche per lunghi
periodi e questo negli anni ha sviluppato in me un
senso di apertura verso ciò che è diverso dalla mia
realtà in Svizzera. Un vero e proprio shock non
c’è stato, devo essere onesto! Anzi, forse uno: il
caldo!!! Dopo un iniziale periodo di assestamento
ho cercato di stabilire delle attività per ricreare
una certa routine quotidiana.
Ho iniziato a frequentare delle lezioni di chitarra
nella casa de cultura della città. Grazie
all’insistenza della mia collega Fabiola, ho
iniziato a andare in palestra e svolgere tre volte a
settimana attività fisica. Purtroppo la nota dolente
è il calcio. La cultura nord americana ha molto
influenzato la vita nicaraguense, soprattutto a
livello sportivo. Lo sport nazionale è il baseball e
León ha una delle squadre più forti del
campionato. Una volta mi è capitato di andare ad
assistere a una partita. Se da una parte il tifo è
considerato il più caldo del torneo, dall’altro non
vi nego che dopo tre ore di partita stavo iniziando
ad odiare questo sport! Tornando alla questione
calcio, tuttora sono alla ricerca di una squadra con
cui giocare, un modo per mantenermi in forma e
certamente anche per ampliare la mia rete di
conoscenze sociali. La squadra più vicina a León
gioca nella serie B nicaraguense e grazie a dei
contatti nei prossimi giorni potrei “strappare” un
accordo di massima per allenarmi con loro. Vi
terrò aggiornati!
Devo ammettere che il primo mesetto di vita
quaggiù l’ho passato a capire dove mi trovassi
attraverso lunghe passeggiate per la città e intere
serate a leggere e informami. Diciamo che la
solitudine è stata mia amica per un certo periodo.
A settembre sono venute a trovarmi, per darmi il
benvenuto, Giulia prima e Nicole in seguito, due
cooperanti ticinesi che come me stanno lavorando
in Nicaragua. Inoltre anche il Nicaragua a suo
modo mi ha dato e tuttora mi sta dando il
benvenuto. La seconda settimana ho preso la
Chychunguya, una malattia tropicale trasmessa da
una zanzara infetta che ti costringe a letto con
febbre, fitte addominali, eruzione cutanea tipo
varicella e forti dolori alle articolazioni. In questi
mesi ho provato “l’ebbrezza” nel percepire scosse
di diversi sismi di debole intensità e di udire il
fragore di un vulcano eruttare, ma tra il 24 e il 25
novembre la natura ha voluto esaltare la sua forza.
In primis l’uragano “Otto” che, entrato dalla costa
atlantica come uragano di categoria 2 (raffiche di
venti fino a 180 km/h) ha attraversato la parte sud
del paese terminando la sua corsa nell’oceano
Pacifico. In seguito un terremoto di magnitudo 7.2
avvenuto in mare aperto a pochi km da León, ha
scosso il paese e creato un’allerta tsunami, poi
rientrata nel breve volgere di qualche ora. Per
fortuna non ci sono stati gravi danni e León non è
stata toccata dall’uragano “Otto”. Il bello del
Nicaragua è anche questo, si vive a strettissimo
contatto con la natura e diciamo che ormai ci ho
preso l’abitudine.
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Lavoro a Fundar
COOPERATIVA MARCELINO MENDEZ
Il rafforzamento delle capacità amministrative e
finanziarie della cooperativa Marcelino Mendez
(cooperativa composta da donne pescatrici e
“raccoglitrici” di conchiglie della comunità La
Ballona, nella Riserva Naturale dell’estuario
Padre Ramos) era il centro del mio progetto
principale. Come ho imparato in questo primo
trimestre, qui le cose possono mutare
rapidamente, talvolta modificando in maniera
sostanziale le attività e i risultati previsti.
“Purtroppo” questo è successo. Purtroppo lo
pongo fra virgolette perché in questo tipo di
contesto così fragile e aleatorio le priorità
cambiano. Anche le scarse risorse influiscono sui
piani. Ed è qui che spirito di adattamento,
flessibilità e ingegno si mettono in moto per
trovare soluzioni. Ci sono stati alcuni problemi di
carattere logistico in seno all’organizzazione.
Questi, sommati alle tempistiche molto lunghe
della cooperativa da rispettare, hanno dilatato di
molto l’inizio della mia collaborazione. Per
fortuna dopo la mia seconda visita alla comunità
di metà novembre, si è deciso di comune accordo
di iniziare la collaborazione. Il 13 e 14 dicembre
soggiornerò nella loro comunità e si lavorerà
soprattutto su due punti:
il miglioramento della gestione del denaro
liquido e come ripartire in modo equo i
ricavi fra i membri della cooperativa;
stabilire una base sui diversi strumenti da
utilizzare e sviluppare per migliorare
l’immagine della cooperativa in
prospettiva di un’eventuale entrata nel
turismo sostenibile.
Rendo attento il lettore che la cooperativa è
composta per la maggioranza da persone che non
sanno né leggere né scrivere e che vivono in un
contesto rurale a circa 3 ore di bus da dove mi
trovo io (vedi punto numero 2 nell’immagine alla
pagina seguente). Questo non vuol dire
assolutamente che queste donne non sono
all’altezza, anzi!! Dalle parole di Fabiola ho
capito che il loro lavoro sono in grado di farlo in
modo impeccabile e che comprendono di avere le
potenzialità per migliorare le proprie entrate.
Quello che manca loro sono gli strumenti e la
logica tecnica. Dovrò sicuramente guadagnarmi la
loro fiducia attraverso la chiarezza dei concetti e
la sensibilità con cui trasferire i pensieri.
GRUPPO APICOLO MAO
Fra i miei compiti ci sono anche la promozione e
la diffusione dell’esperienza della cooperativa
Marcelino Mendez con altre iniziative socio-
economiche sostenibili che FUNDAR appoggia
nei dipartimenti di León e Chinandega. Ed ecco
che si è introdotta questa seconda collaborazione
con un gruppo di giovani e meno giovani di una
piccola comunità chiamata Miguel Angel Ortez
(da qui l’acronimo MAO) che si trova nel pueblo
di Telica a circa 20 km da León (vedi punto
numero 5 nell’immagine alla pagina seguente). Il
leader di questo gruppo è il guardaparco
dell’omonima riserva naturale ai piedi del vulcano
Telica, mentre i membri del gruppo fanno parte
della brigata antincendio del comune. Qualche
anno fa FUNDAR ha voluto appoggiare questa
comunità nell’introdurre l’apicoltura, un’attività
economica che potesse accrescere le loro entrate.
Dopo un paio di visite al gruppo, sono stati
identificati due obiettivi da raggiungere:
Il nuovo blog
Dopo questo primo trimestre di adattamento,
a inizio dicembre ho aperto il mio blog su
cui potrete visualizzare tutte le informazioni
circa la mia persona, il paese che mi ospita,
il progetto e le varie organizzazioni
coinvolte. Grande spazio sarà dato agli
articoli e alle foto che pubblicherò di volta in
volta. Il sito per accedere al blog è il
seguente:
https://aquimellamanmarcos.wordpress.com.
Aquì me llaman Marcos, questo è il titolo del
blog. La curiosità è che da quando mi trovo
qua chiunque, e dico chiunque, attacca al
finale del mio nome una “S”. Ho già
provveduto a cambiare i connotati sul
passaporto.
https://aquimellamanmarcos.wordpress.com/
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migliorare le vendite di miele;
introdurre un’offerta di guida turistica.
Per quanto riguarda la vendita di miele, il prodotto
l’ho personalmente provato ed è di ottima qualità.
Il primo lavoro che ho svolto è stato quello di
migliorare l’etichetta del prodotto, rendendola più
attrattiva e completa nelle informazioni circa i
valori nutrizionali del miele. Ad oggi si sta
cercando di analizzare chi possano essere i clienti
target di questo miele per essere più mirati nelle
vendite. La raccolta si terrà fra dicembre e
gennaio e solo nel prossimo bollettino potrò
informarvi con maggior dettaglio sull’andamento.
Per quanto riguarda invece il secondo punto, con
il consenso dei membri del gruppo si è deciso di
puntare molto sull’attività di guida turistica al
parco naturale e al vulcano. Come già sottolineato
in precedenza, il turismo sta crescendo e sempre
più mochileros (giovani sacco in spalla) si
avventurano a queste latitudini attratti dal vulcano
Telica. La grande conoscenza del territorio
circostante da parte dei membri del gruppo,
sommata alle bellezze naturali che circondano
questo luogo, possono portare a una nuova
opportunità. In questo senso si è avviata l’idea di
creare una brochure e una pagina Facebook con
tutte le informazioni. A gennaio verrà effettuata
una spedizione al vulcano per tracciare la via con
il GPS e accordarsi sull’offerta completa che il
gruppo è in grado di offrire: come l’ascesa con
l’ausilio del cavallo, il pernottamento sul vulcano
o nella comunità, visita all’apicoltura, ecc.
GIOVANI DE LAS PEÑITAS
Per diversi anni
FUNDAR ha
lavorato con la
scuola a Las
Peñitas, un
villaggio che si
affaccia sul
Pacifico a circa 25
km da León (vedi punto numero 1). Circa tre anni
fa un cooperante italiano, che lavorava sempre
con FUNDAR, ha iniziato un’attività con i ragazzi
di questa comunità: allenamenti al gioco del
calcio. Quando i miei compagni hanno saputo
della mia grande passione per questo sport, mi
hanno offerto di riprendere in mano questa attività
e di riproporlo ai giovani de Las Peñitas.
Inizialmente c’è stato grande entusiasmo e per tre
martedì ci siamo ritrovati sulla spiaggia per
imparare le basi del calcio. Non mi ero mai
cimentato nel ruolo di allenatore e devo dire che
preparare degli esercizi non è stato per nulla
evidente. Purtroppo il problema è che i ragazzi
non devono solo andare a scuola il mattino, ma
per necessità sono costretti a dare una mano il
pomeriggio ai propri genitori. Con il team di
FUNDAR si è quindi pensato a una soluzione.
Aspettare il mese di gennaio, quando riaprono le
scuole, e parlare con il direttore dell’istituto
sull’eventualità di inserire in modo ufficiale
un’ora di calcio nel programma scolastico.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
L’ultimo compito che rientra nelle mie mansioni è
lo sviluppo di programmi di educazione
ambientale, specialmente rivolti a scuole ed enti
locali. Per questo la responsabile mi ha incitato a
seguire le lezioni impartite da Fabiola e Chepe
nelle varie scuole elementari che hanno un
accordo con FUNDAR. Questo per permettermi di
avere una visione globale dell’organizzazione,
evitando di focalizzarmi solo nella parte
economica dei progetti.
Gli argomenti di educazione ambientale spaziano
su differenti tematiche come:
la flora e la fauna;
la tartaruga marina;
la foresta tropicale e subtropicale.
Abbiamo deciso che avrei dovuto preparare una
lezione di circa 45 minuti da presentare il 24 di
novembre a una classe. Ho scelto il tema del
corteggiamento, della riproduzione e della
gravidanza nel regno animale, nelle piante e
nell’essere umano. Non è stato semplice
raccogliere tutte le informazioni ma giovedì 24
alle 8 del mattino era pronto ed eccitato; ahimè a
causa dell’uragano le scuole sono state chiuse
precauzionalmente facendo slittare la
presentazione della lezione a gennaio.
7
Alla scoperta del Nicaragua
POSTI VISITATI
I posti visitati attualmente non sono moltissimi.
Sono stato per due volte a Managua; al mio arrivo
e durante un seminario di tre giorni con tutti gli
altri cooperanti svizzeri che operano in Nicaragua.
Credo ormai di conoscere abbastanza bene León
con le sue innumerevoli chiese. Ho raggiunto la
cima del vulcano Cerro Negro, un vulcano attivo
distante da León una trentina di km. In seguito ci
siamo lanciati lungo un pendio ripido con una
tavola mimando lo snowboarding. Non sono
riuscito a raggiungere la cima del vulcano Telica
per una questione di tempo, in compenso spesso e
volentieri vado per il fine settimana nella spiaggia
di Las Peñitas, dove posso rilassarmi e ricaricare
le batterie. POSTI CHE VISITERÒ
Come si evince, in questi primi mesi ho preferito
vivermi León piuttosto che avventurarmi per altri
luoghi. Sicuramente verrà il momento in cui
prenderò il mio zainetto e partirò alla scoperta di altre città durante i fine settimana. Oggi però ho la
fortuna di aspettare un mio carissimo amico da
Berlino col quale viaggerò per tre settimane a cavallo delle feste natalizie.
Atterrerà domenica 18 dicembre a Managua per
ripartire sabato 7 gennaio. Ho viaggiato con lui in moltissimi luoghi: Australia, sud-est asiatico,
Europa, America del sud e ora Nicaragua.
Conoscendolo son sicuro che rimarrà
piacevolmente sorpreso da quello che questo paese può offrire. Così finalmente anch’io potrò
conoscere altri lati di questo meraviglioso paese.
Di seguito vi mostro i posti che ho selezionato, così se avete curiosità potete cercali su internet.
1) León 4) Vulcano Masaya 7) Isola di Ometepe
2) Vulcano Telica 5) Granada 8) Solentiname
3) Momotombo 6) San Juan del Sur 9) Corn island
Elezioni in Nicaragua
Si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo
sulla legittimità di queste elezioni. Il fatto è
che questo non è il mio paese, posso farmi
un’idea sulla situazione politica ma credo
che non sia pertinente da parte mia esprimere
un giudizio di valore, anche se può essere
facile intuire quale potrebbe essere.
Daniel Ortega ha vinto di nuovo le elezioni
senza un rivale degno di nota. Nominando
sua moglie vice presidente e gran parte della
famiglia che occupa posti di rilevanza, si è
garantito il potere a vita. Qui mi fermo. Per
chi volesse saperne di più può contattarmi!
Membri di FUNDAR
Mi sembra giusto e carino farvi conoscere
brevemente i miei compañeros de trabajo.
Partiamo da Doña Rosa che è la responsabile
dell’ufficio a León ed è laureata in biologia.
Si occupa di coordinare tutte le attività e
attualmente lavora a Managua. Veniamo a
Doña Arlen, laureata in ecologia e un master
in gestione di bacini idrografici, si occupa
della raccolta fondi e in questo momento è la
responsabile di un nuovo progetto che
inizierà a gennaio e tratta della gestione
dell’acqua residuale. Fabiola invece è la
persona che mi segue all’interno
dell’organizzazione, è laureata in ingegneria
ambientale e sta terminando il suo master in
sviluppo rurale sostenibile. È la responsabile
dell’educazione ambientale ed è tecnica di
sede. Chepe è un altro elemento con cui
lavoro spesso, è laureato in biologia e si
occupa prevalentemente di biodiversità ed è
anch’egli tecnico di sede. Infine Jacky è la
nostra assistente amministrativa, lavora solo
il mattino e oltre che occuparsi di lavoro
amministrativo, mantiene l’ufficio pulito e in
ordine. Oltre a questo ha un’attività
commerciale al di fuori di Fundar.
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Alcuni scatti
Cattedrale di León
Cima del vulcano Telica
Riunione con alcuni membri della cooperativa
Marcelino Mendez
Lezione in una scuola elementare alla periferia di León
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Gruppo di sostegno
Grazie a te che…
partecipando ai miei eventi,
scrivendomi una mail o un messaggio,
incoraggiandomi,
sostenendomi,
appoggiandomi nella mia scelta,
comprendendo la mia scelta,
essendoci nel momento del bisogno,
venendomi a trovare,
finanziandomi,
decidendo anche te di partire,
entrando a fare parte di COMUNDO,
…fai parte del mio gruppo di sostegno e mi
accompagni in questa esperienza.
GRAZIE DI CUORE
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Festa patronale di Leòn
Cratere del vulcano Cerro Negro
Parte del team di FUNDAR durante una manifestazione a favore delle
tartarughe marine