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Il Punto Stampa

Date post: 15-Mar-2016
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Febbraio 2011
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Anno 30 - N° 2 - 0,50 Febbraio 2011 Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco L’Associazione può essere il catalizzatore di un nuovo sviluppo economico di Riccardo Bonaiti In apertura del 2011 è difficile anche solo dare uno sguardo allo scenario che ci potreb- be accompagnare in questo prossimo futuro, per il semplice motivo che tutta l’attualità che viviamo nel quotidiano è caratterizzata da un desolante e sconcertante immobilismo. Sembra che i problemi veri delle imprese, e dei lavoratori che da esse dipendono, non interessino a nes- suno, confermando la peggiore delle ipotesi che avevamo posto in passato, che cioè, pur in una situazione di crisi estrema, le imprese an- cora una volta avrebbe- ro dovuto arrangiarsi da sole. Il contro esempio Fiat In passato, in tema di sviluppo industriale, si diceva che “quanto va bene alla Fiat, va bene all’Italia”, ed in questo modo la Famiglia Agnel- li continuava ad assicu- rarsi fatturati (ed utili) in contesti di produttivi- tà decrescente e di per- dita di competitività. Le vicende di oggi raccon- tano l’esatto contrario: il contratto aziendale Fiat e il relativo referendum tra gli operai di Mirafio- ri, sono la contro prova più evidente della di- stanza che intercorre tra il mondo dell’impresa ed il Paese. Riforme an- nunciate e mai attuate, grandi opere mai rea- lizzate, semplificazione normativa al palo, un si- stema di rappresentanza politica e degli interessi avvitato su sè stesso. In questo senso il manager Marchionne impersona il totem di ciò che vor- rebbe fare ogni impren- ditore: sganciarsi dallo Stato (non chiedendo più sussidi, diretti o in- diretti) sganciarsi da un sistema della rap- presentanza che non evolve e non si rinnova (Confindustria e Cgil) e fare per conto proprio nell’interesse esclusivo dell’azienda per cui la- vora. Certo, non convin- ce fino in fondo uno stile che, nell’epilogo, è parso quasi ricattatorio; tutta- via alla prova dei fatti il risultato ottenuto è in linea con quanto viene richiesto dal nuovo con- cetto di competitività. Quale è quindi la lezione che da tutto ciò possono trarre gli imprenditori delle Pmi? La prima è la fotogra- fia di uno stato di fatto: nulla di buono può ve- nire dalla sponda pub- blica così come è strut- turata. E ciò non solo in riferimento a specifiche misure a sostegno del- l’impresa, che sappiamo essere imbrigliate da una rigida politica di bilan- cio, ma purtroppo anche in riferimento agli altri capitoli fondamentali sui quali occorre da tem- po intervenire per poter ricavare risorse in favore del rilancio delle nostre piccole o piccolissime attività; parliamo delle liberalizzazioni, dei ser- vizi, delle privatizzazio- ni. Insomma, di quelle politiche che potrebbero essere a costo zero e che, se opportunamente ge- stite, potrebbero genera- re introiti sia immediati che soprattutto futuri. E’ chiaro poi che tutte le risorse disponibili pos- sono essere vanificate velocemente se non ac- curatamente ricollocate in un progetto che deve uscire da una nuova strategia industriale che tenga conto delle nuove variabili che la globaliz- zazione ha introdotto e che l’attuale crisi ha sol- tanto messo in evidenza drammatica. La visione di chi go- verna continua ad essere drammaticamente mio- pe e, a volte, addirittura priva delle competenze necessarie. La seconda, è che sembra valere la leg- ge della giungla: chi ha mezzi e potenziale economico, e quindi di ricatto , può permetter- si di alzare i toni della discussione e, grazie a questo, concentrare su di se l’attenzione media- tica e politica. L’ipotetico risvolto di un pullulare di contratti aziendali in sostituzione di quello nazionale sarebbe l’ab- dicazione macroscopica di un sistema di rap- presentanza e di tutela non solo dei lavoratori, ma anche dell’impresa, che individualmente non riuscirebbe certo a gestire delle partite così complesse come la trat- tativa per il contratto di lavoro, se non altro per evidenti motivi di tempi e costi imputabili a quel fine. La terza è una sinte- si delle due precedenti: se nulla ci si aspetta dal pubblico e se per di più si rischia una costosissima deriva “anarchica”, allo- ra, forse molto più che in passato, vale la pena di valorizzare iniziative di aggregazione tra impre- se a fronte di obiettivi comuni: potrebbe trat- tarsi di aggregazioni su base territoriale, per co- muni interessi commer- ciali, di rappresentanza, di acquisto, di economia di servizi o di finalità tecnologiche. In altre parole, oggi più che mai, risulta cen- trale il ruolo di un’Asso- ciazione territoriale che, se inserita in un siste- ma che sposa con tutti i suoi attori un progetto di pianificazione per il suo sviluppo, riesce a compensare quelle inef- ficienze e quella miopia che si continuano ad at- EMERGENZA INDUSTRIA: RIPARTIRE DAL TERRITORIO
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  • Anno 30 - N 2 - 0,50 Febbraio 2011Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco

    LAssociazione pu essere il catalizzatore di un nuovo sviluppo economico

    di Riccardo Bonaiti

    In apertura del 2011 difficile anche solo dare uno sguardo allo scenario che ci potreb-be accompagnare in questo prossimo futuro, per il semplice motivo che tutta lattualit che viviamo nel quotidiano caratterizzata da un desolante e sconcertante immobilismo. Sembra che i problemi veri delle imprese, e dei lavoratori che da esse dipendono, non interessino a nes-suno, confermando la peggiore delle ipotesi che avevamo posto in passato, che cio, pur in una situazione di crisi estrema, le imprese an-cora una volta avrebbe-ro dovuto arrangiarsi da sole.Il contro esempio Fiat

    In passato, in tema di sviluppo industriale, si diceva che quanto va bene alla Fiat, va bene allItalia, ed in questo modo la Famiglia Agnel-li continuava ad assicu-rarsi fatturati (ed utili) in contesti di produttivi-t decrescente e di per-dita di competitivit. Le vicende di oggi raccon-tano lesatto contrario: il contratto aziendale Fiat e il relativo referendum

    tra gli operai di Mirafio-ri, sono la contro prova pi evidente della di-stanza che intercorre tra il mondo dellimpresa ed il Paese. Riforme an-nunciate e mai attuate, grandi opere mai rea-lizzate, semplificazione normativa al palo, un si-stema di rappresentanza politica e degli interessi avvitato su s stesso. In questo senso il manager Marchionne impersona il totem di ci che vor-rebbe fare ogni impren-ditore: sganciarsi dallo Stato (non chiedendo pi sussidi, diretti o in-diretti) sganciarsi da un sistema della rap-presentanza che non evolve e non si rinnova (Confindustria e Cgil) e fare per conto proprio nellinteresse esclusivo dellazienda per cui la-vora. Certo, non convin-ce fino in fondo uno stile che, nellepilogo, parso quasi ricattatorio; tutta-via alla prova dei fatti il risultato ottenuto in linea con quanto viene richiesto dal nuovo con-cetto di competitivit.Quale quindi la lezione che da tutto ci possono trarre gli imprenditori delle Pmi?

    La prima la fotogra-

    fia di uno stato di fatto: nulla di buono pu ve-nire dalla sponda pub-blica cos come strut-turata. E ci non solo in riferimento a specifiche misure a sostegno del-limpresa, che sappiamo essere imbrigliate da una rigida politica di bilan-cio, ma purtroppo anche

    in riferimento agli altri capitoli fondamentali sui quali occorre da tem-po intervenire per poter ricavare risorse in favore del rilancio delle nostre piccole o piccolissime attivit; parliamo delle liberalizzazioni, dei ser-vizi, delle privatizzazio-ni. Insomma, di quelle

    politiche che potrebbero essere a costo zero e che, se opportunamente ge-stite, potrebbero genera-re introiti sia immediati che soprattutto futuri.

    E chiaro poi che tutte le risorse disponibili pos-sono essere vanificate velocemente se non ac-curatamente ricollocate in un progetto che deve uscire da una nuova strategia industriale che tenga conto delle nuove variabili che la globaliz-zazione ha introdotto e che lattuale crisi ha sol-tanto messo in evidenza drammatica.

    La visione di chi go-verna continua ad essere drammaticamente mio-pe e, a volte, addirittura priva delle competenze necessarie.

    La seconda, che sembra valere la leg-ge della giungla: chi ha mezzi e potenziale economico, e quindi di ricatto , pu permetter-si di alzare i toni della discussione e, grazie a questo, concentrare su di se lattenzione media-tica e politica. Lipotetico risvolto di un pullulare di contratti aziendali in sostituzione di quello nazionale sarebbe lab-dicazione macroscopica di un sistema di rap-

    presentanza e di tutela non solo dei lavoratori, ma anche dellimpresa, che individualmente non riuscirebbe certo a gestire delle partite cos complesse come la trat-tativa per il contratto di lavoro, se non altro per evidenti motivi di tempi e costi imputabili a quel fine.

    La terza una sinte-si delle due precedenti: se nulla ci si aspetta dal pubblico e se per di pi si rischia una costosissima deriva anarchica, allo-ra, forse molto pi che in passato, vale la pena di valorizzare iniziative di aggregazione tra impre-se a fronte di obiettivi comuni: potrebbe trat-tarsi di aggregazioni su base territoriale, per co-muni interessi commer-ciali, di rappresentanza, di acquisto, di economia di servizi o di finalit tecnologiche.

    In altre parole, oggi pi che mai, risulta cen-trale il ruolo di unAsso-ciazione territoriale che, se inserita in un siste-ma che sposa con tutti i suoi attori un progetto di pianificazione per il suo sviluppo, riesce a compensare quelle inef-ficienze e quella miopia che si continuano ad at-

    EmErgEnza industria: ripartirE dal tErritorio

  • Febbraio 2011

    E-mail: [email protected]

    E-mail: [email protected]

    2011

    Aggregarsi per export e innovazione

    tribuire al sistema centrale di Governo.Essere Associazione di Imprese

    Non capita frequentemente di poter raccontare quanto ef-

    fettivamente unAssociazione realizza a sostegno delle im-prese che ne fanno parte. A ben guardare, proprio negli anni 2009-2010, gli anni orribili per la crisi internazionale, si

    moltiplicato lo sforzo dellApi per far fronte alle esigenze del-le imprese .

    E i numeri sono impressio-nanti: parliamo di centinaia di vertenze sindacali, decine di migliaia di ore di formazione gratuite rivolte anche ad azien-de in crisi, contratti di energia che hanno permesso di realiz-zare risparmi per migliaia di euro per ciascuna azienda. Il tutto senza mai tralasciare una comunicazione costante alle aziende stesse su tutte le tema-tiche inerenti il fisco, lambien-te, la normativa contrattuale e di settore. Tra i nuovi servizi allestiti dallAssociazione vi inoltre quello dellUfficio Estero che, a due anni dallat-tivazione, ha riscosso la piena soddisfazione da parte delle aziende che ne hanno usufrui-to per partecipare a fiere collet-tive o a missioni economiche, e

    per condurre ricerche di mer-cato ed individuare partner commerciali allestero.

    Laltro fronte su cui lAs-sociazione sar impegnata in questo 2011, quello dellin-novazione tecnologica: cer-cheremo di intensificare una rete innanzitutto con il Poli-tecnico e con gli altri Centri di ricerca a questo interessati, gli Enti locali e le altre Asso-ciazioni del territorio con un obiettivo semplice: permet-tere alle aziende lecchesi di migliorare le proprie perfor-mance tecnologiche sostenen-do linnovazione attraverso i giusti apporti di conoscenza specifica, le giuste relazioni con altre aziende, le migliori linee di finanziamento. Non una sfida semplice, ma quanto le aziende oggi ci stan-no domandando, ed quanto ci impegneremo a fare.

  • Febbraio 2011

  • Febbraio 2011

    Nasce InteGRa.Form, la nuova soluzione per gestire in modo strutturato moduli, certificati e report

    Agomir S.p.A. prosegue con linnovazione dei suoi prodotti

    Intervista a Mario Goretti, Amministratore Delegato Agomir S.p.A.

    Anche il 2011 parte con importan-ti novit in casa Agomir, la societ che si occupa di infrastrutture in-formatiche e produzione di software allinterno del gruppo lecchese G.R. Informatica, che proprio questanno festegger i trentanni di attivit sul territorio.

    Abbiamo lonore e lonere di investi-re sullevoluzione dei nostri prodotti e sul miglioramento dei nostri servizi spiega Mario Goretti, Amministratore Dele-gato di Agomir S.p.A. ragion per cui ogni anno rinnoviamo la nostra mission: mettere a disposizione dei clienti soluzio-ni informatiche e servizi ad alto conte-nuto tecnologico, per far crescere il loro business e migliorare lo svolgimento della loro attivit, sia in termini funzionali sia economici.

    In questo senso, lultimo prodot-to sviluppato da Agomir InteGRa.Form: uninnovativa applicazione web che consente alle aziende di co-struire dei moduli (form appunto), composti da una serie di campi liberi o tabellati, a disposizione degli utenti aziendali e non solo (clienti, fornitori, partner, ecc.) per la compilazione in modo guidato di documenti formali, che possono circolare in azienda at-

    traverso processi di presa visione o approvazione.

    InteGRa.Form, ormai in fase di rila-scio, prosegue Goretti nato grazie anche al contributo della Camera di Com-mercio di Lecco tramite il bando Lec-co Crea Innovazione, in cui abbiamo coinvolto il Politecnico e unimportante azienda manifatturiera locale per il dise-gno delle specifiche e i test funzionali: un

    esempio concreto e positivo di collabora-zione sul territorio lecchese.

    Il progetto originale era orientato alla gestione dei certificati di confor-mit e qualit (di prodotto e di pro-cesso) che devono essere allegati alle offerte o alle consegne materiali in alcune filiere produttive che trattano merci importanti; poi ci si allargati ad ogni documento che ha laspetto di un modulo, come richieste ferie, rim-borsi spese, fogli di riepilogo attivit, questionari di soddisfazione, test a ri-sposta multipla, ecc.

    Molte aziende oggi trattano questi tipi di documento e le relative operazioni con Word o su carta o abusando della po-sta elettronica, in modo a volte macchino-so e confuso, afferma Goretti.

    Uno dei valori aggiunti di InteGRa.Form rappresentato dal fatto che alcuni dei campi che compongono il modulo potrebbero presentare valori che vengono alimentati da altre fonti

    gestionali, in una interconnessione tra sistemi che evita ridondanze e disper-sione delle informazioni gi trattate in azienda.

    Un altro valore aggiunto la rego-larizzazione dei flussi di approvazio-ne accompagnata dalla puntuale trac-ciabilit delle operazioni svolte, un fattore molto apprezzato specie dalle aziende che operano seguendo le nor-me legate alla Qualit.

    Anche InteGRa.Form continua Goretti cavalca quindi il successo di InteGRa, la nostra suite per la gestione

    dei processi e dei documenti, con cui stia-mo aiutando i nostri clienti ad eliminare, dove possibile, la carta a favore di una co-struzione e diffusione digitale dei conte-nuti, che circolano come tali tra gli utenti interni od esterni coinvolti nei processi. Inoltre la piattaforma web favorisce la reperibilit immediata delle informazio-ni, anche quando si in viaggio, lontani dalla propria sede, grazie allutilizzo dei dispositivi di comunicazione di nuova ge-nerazione.

    InteGRa.Form non lunico ele-mento di sviluppo su cui Agomir sta operando in questi mesi. Abbiamo diversi fronti aperti conferma Goret-ti a partire dallo sviluppo di Primula 7.0, la nuova versione del nostro gestio-nale, affiancata dal prossimo rilascio di InteGRa 3.1. Abbiamo inoltre iniziato a proporre con continuit la fruizione del-le nostre soluzioni gestionali, Primula ed InteGRa, in modalit SaaS (Software as a Service), ovvero erogate dalla nostra ser-ver farm con un canone di utilizzo. Anche dal punto di vista sistemistico stiamo po-tenziando le nostre esperienze di successo in ambito di virtualizzazione e consoli-damento dei server Insomma, abbiamo molto su cui lavorare anche per il 2011, sempre insieme ai nostri clienti!.

  • Febbraio 2011

    Neanche il tempo per gioire di una bel-la notizia - lapprovazione della legge sul-letichettatura dei prodotti alimentari (vedi articolo a fianco) - che dobbiamo affron-tare una tegola ancora pi grossa. Questo il commento di Confartigianato Imprese Lecco alla notizia che Francia ed Ungheria hanno detto stop al decreto attuativo del-la legge sul Made In, Comunitario. Una frenata che costringe lItalia a modificare il testo trasmesso a Bruxelles.

    Il problema deriva dal fatto che i pareri negativi dei due Paesi rendono il decreto inapplicabile almeno per un altro trime-stre, nonostante lUnione Europea debba adeguarsi alle esigenze dei cittadini per tu-telare il loro diritto alla corretta informazio-ne sui prodotti che acquistano. Un diritto garantito ovunque nel mondo, tranne che in Europa, dove alcuni Paesi si oppongono sostenendo che le disposizioni del Made In ostacolano la libera circolazione dei prodotti allinterno del mercato dellUnio-ne Europea.

    Se questa battaglia dovesse andare an-cora per le lunghe, a rimetterci saranno le aziende che lavorano con professionalit e qualit. Oggi le imprese soffrono anche e soprattutto per una concorrenza interna-zionale che spesso gioca con carte non del tutto trasparenti, o che infonde al consuma-tore false aspettative o certezze.

    Made in Italy, un altro stopConoscere lorigine dei

    prodotti fondamentale per i consumatori italiani ed europei. E lUnione Eu-ropea dovrebbe adeguarsi alle esigenze dei cittadini per tutelare il loro diritto alla corretta informazione sui prodotti che acquistano. Del resto ci avviene ovun-que nel mondo, tranne che in Europa. Confartigiana-to ha commentato lappro-vazione della legge sul-letichettatura dei prodotti alimentari, sostenendo che i principi di trasparenza dellinformazione sulla provenienza degli alimenti sono gli stessi che devono caratterizzare norme a tu-tela della qualit di tutti i nostri prodotti manifattu-rieri. Come i principi conte-nuti nella legge Reguzzoni-

    Versace sulla tracciabilit del tessile-abbigliamento la cui attuazione per bloccata dai veti europei. Pi informazione e mag-giore trasparenza signifi-ca rilancio dei consumi: a questo proposito, i risultati di una ricerca dellUfficio

    studi di Confartigianato - condotta su dati Euroba-rometro - ci dicono che un cittadino europeo su tre, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acqui-stare sulla base dellorigine dei prodotti riportati in eti-chetta. In Italia lattenzione allorigine dei prodotti ri-

    guarda 25 milioni di per-sone. Una propensione che cresce proprio per i pro-dotti alimentari: il 43% dei cittadini dellUe, pari a 175 milioni di persone, acqui-sta gli alimenti influenzato dalla consapevolezza della provenienza dei prodotti.

    La legge Reguzzoni-Versace fissa principi e re-gole importanti per difen-dere e valorizzare il nostro patrimonio manifatturiero e per garantire ai consu-matori la certezza di cono-scere la provenienza della merce acquistata. Speriamo che questi principi possano prevalere sui cavilli degli euroburocrati e che la dife-sa della qualit dei settori manifatturieri europei di-venga patrimonio comune di tutti i Paesi dellUe.

    Iscriviti a Confartigianato, difendi la tua impresaAssociandoti a Confartigianato Im-

    prese Lecco avrai accanto unorganizza-zione che ti sostiene in tutte le esigenze della tua impresa, ma soprattutto contri-buirai a dare peso e prestigio allartigia-nato. Come socio potrai contare su: laffiancamento da parte di unequipe di professionisti nei settori fiscale, credi-tizio, sindacale e pensionistico. consulenze, corsi e opportunit su misura nellambito della formazione, della qualit, dellinternazionalizzazio-ne, della sicurezza e dellambiente tutte le informazioni e gli strumenti per affrontare la giungla delle normative e i risolvere i problemi quotidiani della tua attivit la forza della pi grande organizzazio-ne italiana dellartigianato e un potente strumento per far sentire la tua voce laddove si prendono le decisioni riguar-danti il nostro lavoro la possibilit di collaborare alla vita associativa e partecipare a tutte le at-tivit direttive, formative, culturali e conviviali.

    Tessera gratuita per i giovani che si iscrivono per la prima voltaTutte le imprese individuali il cui titolare ha meno di 35 anni e le societ ove la maggioranza dei soci ha meno di 35 anni che si iscrivono per la prima volta alla nostra associazione nel corso del 2011, avranno la tessera gratuita per il primo anno.

    Malaburocrazia? Raccontaci la tua esperienza

    Confartigianato Imprese realiz-zer nel 2011 una nuova campagna nazionale di sensibilizzazione, bat-tezzata Libera limpresa.

    Lobiettivo - spiega Paolo Galbia-ti, direttore di Confartigia-nato Imprese Lecco (nella foto) - denun-ciare la com-plessit della burocrazia e lanciare pro-poste per sem-plificare il rap-porto tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprenditori. Per dare effi-cacia alliniziativa, vogliamo far cono-scere - attraverso stampa e televisioni - episodi pratici di malaburocrazia che soffocano le nostre imprese, ma anche portare ad esempio quei casi in cui la pubblica amministrazione offre un buon servizio.Invitiamo pertanto tutti gli associati a segnalarci testimonianze personali in tema di complessit nor-mativa, inefficienze, lungaggini delle procedure, costi eccessivi, oppure di buon funzionamento dellAmmini-strazione Pubblica.

    Gli ambiti possono essere i pi diversi: dal fisco alla sicurezza sul lavoro, dai ritardi di pagamento alla tutela dellambiente. Tanto per fare un esempio: il nostro Ufficio studi ha sti-mato che in Italia, per ottenere le au-torizzazioni a costruire un magazzino o un capannone annesso allimpresa, servono in media ben 257 giorni!

    Le testimonianze vanno inoltra-te alla mail [email protected] e andranno a costituire un archivio che sar utilizzato nelle di-verse fasi della campagna di comu-nicazione.

    Arriva la legge sulle etichette alimentari

    Convenzione Confartigianato/SIAE, scadenza 28 febbraioE confermata anche per il 2011 la con-

    venzione tra Confartigianato e Siae per lapplicazione dello sconto sui compensi dovuti dalle imprese che utilizzano nei propri locali dove si svolge lattivit ap-parati di riproduzione di musica e video tutelati dal diritto dautore. Attraverso la Convenzione le imprese associate Con-fartigianato usufruiscono delle riduzioni percentuali sui compensi Siae pari al 25%

    per la musica dambiente, al 40% per la musica dambiente per gli apparecchi in-stallati su automezzi pubblici ed al 10% per i trattenimenti musicali senza ballo. Si ricorda che labbonamento per la musica dambiente si sottoscrive presso la struttura SIAE competente per il territorio. Il termine per il rinnovo degli abbonamenti, e quindi per il versamento dei compensi usufruendo delle riduzioni, scade il 28 febbraio 2011.

  • Febbraio 2011

    Tutta la sapienza viene dal Signore e con Lui rima-ne per sempre.

    Tristi, amareggiati e in lutto per la perdita di un uomo sapiente, le prime parole del Siracide ci con-fortano perch egli, essen-do stato molto sapiente durante la sua vita terrena, venuto da Dio e a Lui tornato.

    Giacomo era un uomo umile, e ancora la Bibbia ci dice che la vera sapienza sta nellumilt. Terminava sempre la corrispondenza con professionisti suoi col-leghi, Uffici pubblici, Studi notarili, privati clienti, con una frase particolare che ne metteva in risalto il ca-rattere Con la massima osservanza -.

    Fu il primo nel paese di Introbio a conseguire il di-ploma di geometra. I gior-nali del tempo lo ritrag-gono ancora imberbe, con parole di lode del Rettore.

    Giovane alpino, nella tragedia del Vajont fu in-caricato di stendere una mappa nel territorio disa-strato di Longarone e dei paesi limitrofi.

    Nel lavoro era preciso,

    meticoloso, usava matite appuntite come lame di bisturi del chirurgo, e poi finiva i disegni con la china per consegnarli ai costrut-tori.

    Cercava Dio in con-tinuazione dentro al suo amatissimo telescopio, passando ore ed ore scru-tando il cielo anche nelle notti fredde dinverno, tanto che sulle mani blua-stre portava le stigmate dei geloni.

    In questi ultimi anni aveva rivolto la sua osser-vazione al sole, fonte di vita, quasi che una forza superiore lo spingesse ver-so la luce splendente del Creatore.

    Ecco vedi, soleva dirmi, nelle nostre lunghe discussioni: Tu cerchi Dio sui libri, cerchi la Sua for-za, la Sua potenza. Io cer-co il Dio Altissimo del tuo Melchisedech, lass; lui il coordinatore di tutti i mo-vimenti dei corpi celesti.

    Era uno studioso, un astrofilo, un astronomo, sapiente in matematica, in fisica; amico e corrispon-dente di scienziati di fama mondiale, tanto per citarne

    una per tutte Margherita Hack, dalla quale ricevette personalmente i compli-menti su alcune nuove os-servazioni sui movimenti delle macchie solari. Tenne conferenze e ricevette di-versi premi al merito.

    E lui, tutta questa sa-pienza, tutta questa scien-za guadagnata con anni di studi, la teneva gelosamen-te racchiusa in una struttu-ra corporea normalissima, quasi come linvolucro di una castagna che, una vol-ta cotta, si strizza fra i denti per degustarne il sapore e averne nutrimento e il gu-scio si getta via.

    Questa corteccia, col tempo, diventata sempre pi esile, tranne che nella polpa, il cervello: lucido, limpido, intelligente.

    La sua famiglia era la sua forza. Per loro lavo-rava, per loro si affaticava durante il migrare dei suoi giorni.

    Giorni belli, giorni brutti, tristi, tristissimi, molti e lunghi, e il soffrire era silenzioso.

    Alla richiesta di qualche amico sulle sue condizioni di salute, abbassava il capo,

    allargava le braccia, alzava istintivamente appena un poco una gamba, e rapide lacrime scorrevano negli occhi. Tutto con grande di-gnit e rassegnazione.

    Poi, a poco a poco la sua fibra, strattonata im-provvisamente e fortemen-te provoca uno strappo; gli lacera la carne, gli rompe le ossa, in modo profondo, insanabile: la perdita del figlio.

    Come un vestito ormai logoro, a lacerazione se-

    guono altre lacerazioni, la malattia lo insegue, come un animale selvatico, lo bracca coi morsi sempre pi gravi e sempre pi in-validanti.

    Combatte, soltanto per non far soffrire la sua cara moglie Graziella, e per ladorata figlia, Ancilla; ma dentro, nel suo intimo, ha la speranza di poter corre-re a piedi nudi sui pascoli del cielo, per incontrare il suo amato e mai dimenti-cato Bobo.

    Nella Bibbia sta anche scritto che Ad agnello tosato Dio misura il vento. Forse a Te, caro amico, il vento fu troppo forte o le cesoie hanno tagliato pi lana del dovuto. Noi per non possiamo sondare i disegni divini, possiamo dire, parafrasando una poesia di Fabrizio De An-dr, che se Dio ci ha regala-to il pianto e il sorriso, noi qui sulla terra, certamente, non labbiamo diviso.

    Emilio Magni

    Introbio piange la scomparsa di un grande personaggio

    Per la morte dellamico GiacomoEcco il testo dedicato alla moglie Graziella da Emilio Magni

  • Febbraio 2011

    Pi di 100 corsi per la proposta formativa di Confindustria Lecco per il 2011

    Forma&azione e Corsi finanziatiUnion Service, la societ di servizi

    di Confindustria Lecco, ha presentato a inizio anno il catalogo dei corsi per il 2011.

    Il calendario delle iniziative dedica-te alla formazione realizzate attraverso il marchio Forma&azione particolar-mente ricco. Complessivamente i corsi sono infatti oltre 60, con diverse integra-zioni rispetto agli anni passati al fine di soddisfare al meglio il fabbisogno for-mativo evidenziato dalle aziende.

    Destinatari dei corsi i collaborato-ri delle imprese associate che possono decidere per un percorso formativo ri-tagliato sulle esigenze aziendali e del contesto lavorativo, ma anche del sin-golo individuo per potenziare le com-petenze gi acquisite o apportarne di nuove.

    Diverse le aree di interesse tematico individuate a partire dalle quali orga-nizzato il catalogo: Area amministrazio-ne del personale e relazioni industriali, Lingue straniere, Fisco e amministra-zione, Internazionalizzazione, Sicurez-za e ambiente, ICT.

    In un contesto economico e socia-le estremamente complesso e in continua metamorfosi - commenta il Direttore di Confindustria Lecco, Giulio Sirtori - capacit innovativa e risorse umane sono gli elementi che fanno la differenza. La for-mazione quindi un fattore determinante e uno strumento indispensabile per recupe-rare competitivit. Disporre di collaboratori preparati, di professionisti con know-how e conoscenze specifici e adeguati rappresenta per le aziende la possibilit di svilupparsi e crescere maggiormente.

    I corsi proposti da Union Service sono molto mirati nel contenuto tecnico, incisivi e centrati su tematiche di prima-rio interesse per le imprese. La durata contenuta di ogni singolo corso, inoltre, consente alle proposte formative di non rappresentare un elemento invasivo ri-spetto allorganizzazione del lavoro.

    Fra i molteplici corsi dedicati ad ogni macro-tema, anche quelli resi obbligatori per legge soprattutto in tema di sicurez-za. Per la progettazione e realizzazione dei corsi, Union Service si avvale di una rete ormai consolidata di collaboratori e professionisti del settore per una offerta di qualit ma anche flessibile. infatti possibile per le imprese richiedere inter-venti personalizzati e progettati a misu-ra di una specifica realt.

    Oltre allofferta di Forma&azione proposta attraverso Union Service, Con-findustria Lecco garantisce agli associati la possibilit di accedere anche a un am-pio carnet di oltre 40 Corsi Finanziati.

    Ecole Enti Confindustriali Lombar-di per lEducation, di cui Union Service socia, grazie ai Fondi Interprofessiona-li Fondimpresa, Fondirigenti e ai finan-ziamenti regionali, mette infatti in cam-po nel 2011 un piano di corsi studiato a partire dalle esigenze evidenziate dalle imprese stesse.

    La partecipazione ai Corsi Finanzia-ti gratuita e la frequenza obbligatoria. Diversificate anche in questo caso le aree tematiche attorno alle quali si articola lofferta: Area risorse umane, ICT, Area commerciale e marketing, Area sicu-rezza, ambiente e qualit, Area tecnico produttiva, Area logistico produttiva, Area finanza.

    Attraverso lofferta formativa che pro-poniamo conclude Giulio Sirtori - gli imprenditori hanno a disposizione uno stru-mento importante che consente loro di inve-stire su un asset strategico. Infatti ladesione ai Corsi da parte della aziende cresce di anno in anno.

    In particolare, nel 2010 i Corsi di Forma&azione hanno coinvolto 156 aziende e 1.087 partecipanti, per un totale di 1.013 ore di formazione eroga-te; i Corsi Finanziati, sempre lo scorso anno, hanno coinvolto 150 aziende con 1.952 partecipanti per un totale di 2.425 ore di formazione erogate.

    Union Service la societ di servizi di Confindu-stria Lecco creata con lobiettivo di favorire la crescita delle aziende del territorio supportandole con servizi innovativi, grazie anche alla collaborazione attivata con professionisti altamente competenti.

    Molteplici le aree di interesse strategico per le im-prese nellambio delle quali Union Service propone un supporto qualificato.

    In primo piano lArea Organizzazione e Personale, dove lattivit si focalizza sui temi della Formazione e della Consulenza area organizzazione e sviluppo del-le risorse umane.

    A questa si affiancano le altre sfere di interesse: Amministrazione e controllo, Lavoro, Fiscale e finan-ziamenti alle imprese, Servizi energetici, Ambiente e sicurezza, Internazionalizzazione, Logistica e produ-zione.

    Union Service: uno strumento per

    il tessuto industriale del territorio

    Per supportare le im-prese associate nellaggior-namento tempestivo sugli adempimenti previsti dalle novit legislative in mate-ria di ambiente e sicurezza, Confindustria Lecco orga-nizza periodicamente in-contri di approfondimento.

    Due gli incontri di parti-colare interesse che si sono tenuti nel mese di gennaio.

    Il primo ha affrontato il tema IL RECEPIMEN-TO DELLA DIRETTIVA RIFIUTI 2008/98/CE E LE SANZIONI SISTRI. Con la pubblicazione del D.Lgs. 205/2010, infatti, sono state recepite nellordinamento nazionale le disposizioni contenute nella Direttiva 2008/98/CE relativa ai ri-fiuti. Il testo apporta signi-

    ficative modifiche alla Par-te IV del D.Lgs. 152/06 in materia di rifiuti e contiene le norme che regolano lap-parato sanzionatorio del SISTRI. Gli aspetti appro-fonditi nel dettaglio dagli esperti in materia chiamati ad intervenire sono stati: Inquadramento delle di-sposizioni legislative; Le novit introdotte dalla revi-sione della Parte Quarta del D.Lgs. 152/06; Aggiorna-menti su Sistri ed il sistema sanzionatorio.

    Il secondo appuntamen-to dal titolo CONTRIBU-TO AMBIENTALE CONAI: ISCRIZIONE, ADEMPI-MENTI, SANZIONI, SCA-DENZE E PROCEDURE DI ESENZIONE stato inve-ce organizzato da Confin-

    dustria Lecco, in collabora-zione con il Consorzio Na-zionale Imballaggi CONAI.

    Lincontro, nellambito del quale sono state illustra-te le novit introdotte con la nuova Guida 2011, ha avuto il compito di supportare le imprese nella gestione degli adempimenti del contributo ambientale CONAI previsti dalla normativa, affrontan-done i diversi aspetti: Qua-dro normativo ed applica-tivo del sistema imballaggi nel suo complesso; Adempi-menti per le imprese, anche con esempi pratici; Scaden-ze; Procedure di controllo e verifica e sanzioni applicate in caso di inadempimen-ti; Novit introdotte con la nuova Guida 2011.

    Gli incontri di approfondimento di Confindustria Lecco per le imprese

  • Febbraio 2011

  • Febbraio 2011

  • 10 Febbraio 2011

    Api Lecco Energetic Source sar il fornitore delle 300 utenze del Consorzio Adda Energia

    Rinnovato il contratto di fornitura per il 2011Ciascuna utenza spender meno di 8 centesimi di Euro a kilowattora

    Per il 2011 Energetic Source sar il fornitore delle 300 utenze del Con-sorzio Adda Energia e del Gruppo di acquisto energia elettrica Apiser-vizi srl. Sono state infat-ti recentemente definite le intese per il rinnovo del contratto di fornitura elettrica per il prossimo anno. La scelta il risulta-to di una selezione che ha valutato le 18 offerte per-venute. Energetic Source ha confermato nel tempo le consuete prerogative di flessibilit e affidabilit unite ad una non comune reattivit alle sollecitazio-ni proposte dal Consorzio in rapporto alle mutevoli esigenze tecnico operati-ve che le aziende espri-mono nel corso della for-nitura ha spiegato Oscar

    Rotta, coordinatore del Consorzio.

    In un contesto di mer-cato caratterizzato da una generalizzata riduzione dei prezzi dellenergia per le ore di picco (diurne) e parzialmente bilanciato dallincremento dei prez-zi per le ore fuori picco (notturne e giorni festivi), si reso possibile propor-re una soluzione contrat-tuale che, per il secondo anno consecutivo, riduce i costi della componente energia per tutte le utenze ed in misura pi marcata per quelle con consumi prevalentemente collocati nelle ore di punta.Bolletta pi leggera

    Nonostante il difficile contesto di mercato in cui il Consorzio dellApi di Lecco ha dovuto fare le

    proprie scelte contrattua-li, le condizioni ottenute sono ottimali. Nel 2011 nessuna delle aziende che acquista energia elet-trica tramite il Consorzio Adda Energia pagher infatti pi di 8 centesimi a Kwh. A beneficiarne sar soprattutto il sostanzioso gruppo di 121 utenze con un consumo prevalente-mente diurno che rispar-mieranno in media ben oltre il 10% rispetto allo scorso anno.Limportante ruolo del Consorzio Adda Energia

    La liberalizzazione del mercato elettrico com-pletata nel luglio 2007 ha portato ad una presenza pi ampia di fornitori sul mercato imponendo cos alle aziende una elevata

    capacit di orientamento in una pluralit di pro-poste variamente artico-late. Il Consorzio si pone dunque come un partner che guida gli utenti nelle proprie scelte tenendo-li lontani dalle insidie di un ambito presidiato da operatori agguerriti e in-dicando loro soluzioni competitive.

    Altro significativo vantaggio per i soci del Consorzio dellApi di Lec-co stato quello di evitare impegni fideiussori gene-ralizzati a garanzia della regolarit dei pagamenti. Questo ha permesso di non incidere sul gi com-plesso equilibrio finan-ziario delle aziende evi-tando il peggioramento del livello di affidabilit loro riconosciuto.

    Api Lecco intervenuta a favore delle Pmi escluse da fondi sicurezza

    Aziende beffate dal click day del 12 gennaioIl Presidente Bonaiti sul malfunzionamento del portale Inail: Il meccanismo di prenotazione cronologica

    porta ad una dispersione di risorse rispetto ad una graduatoria meritocratica

    Attesa e delusione col sapore della beffa lo scorso 12 gennaio, per centinaia di imprese lecchesi interessate a par-tecipare al bando Inail 2010 che pre-vedeva contributi per investimenti in materia di pre-venzione e sicu-rezza sul lavoro. Il click day ha scatenato le rea-zioni delle asso-ciazioni lecchesi di Api, Confartigianato, Cna e Confindustria.

    Il bando, che preve-deva lobbligo di inoltro delle domande unica-mente tramite Internet, si infatti trasformato in una vera e propria lotte-ria a discapito delle im-prese che, continuamente sollecitate a promuovere la cultura della sicurez-za, si sono viste sfumare la possibilit di otte-nere risorse preziose. A partire dalle 14, ora di apertura del ban-do, in una manciata di minuti sono andati esauriti i 60 milioni di risorse stanziate. Ma gi dalla mattina, si la-mentano gli imprendi-tori, si era rivelata una missione impossibile anche accedere al sito.

    Oltre al danno la bef-fa: computer bloccati,

    collegamenti saltati un attimo prima del fatidi-co momento e per fini-re, quando finalmente il portale tornato accessi-bile, constatare che i fon-di erano esauriti.

    Per lennesima vol-ta dobbiamo constatare come la scelta di un mec-canismo di prenotazione cronologica di per s in-giusto e

    porti ad una dispersione di risorse rispetto ad una

    graduatoria me-ritocratica ha spiegato Riccar-do Bonaiti, Presi-dente dellApi di Lecco Dopo la forte campagna pubblicitaria che promuoveva il bando, i numerosi imprenditori che si sono trovati ad affrontare il mal-funz ionamento del servizio oltre

    ad aver visto sfumare la possibilit di ottene-re preziose risorse per promuovere la cultura della prevenzione, sono amareggiati anche per il vano impegno che, nella formulazione della do-manda, ha visto coinvolti gli imprenditori stessi e i loro collaboratori.

  • Febbraio 2011 11

  • 1 Febbraio 2011

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    LECCO via Airoldi e Muzzi, 2 tel. 0341 497172 fax 0341 250354 [email protected]

    - Residenza Sanitaria Assistenziale- Nucleo Alzheimer- Centro Diurno Integrato- Assistenza Domiciliare Integrata

    ente morale conpersonalit giuridica di diritto privato fondato nel 1594

    Quando il momentodi farsi sostenere

    Per la cura delle persone anziane

    Gli Istituti svolgono la propria attivit anche grazie allopera di volontariato e alle donazioni di chi con generosit ne sostiene il passo.Aiutare le persone anziane un dovere civile che, fatto con amore e professionalit, diventa un bene sociale.

    Gli Istituti offrono un servizio medico, infermieristico ed assistenziale continuativo nelle 24 ore, di riabilitazione e terapia occupazionale, di animazione con presenza attiva del volontariato in ampi spazi di socializzazione che si aprono su un rigoglioso parco secolare.

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    La forza di un gruppo multimediale

    I N F O R M A Z I O N E t E D I T O R I A t G R A F I C A t P U B B L I C I T

    TeleUnicaVia Fiume 8 - LeccoTel. 0341 490111

    La Gazzetta di LeccoVia Fiume 8 - LeccoTel 0341 255175

    Iniziative EditorialiVia Fiume 8 - LeccoTel. 0341 494769

    Gvu PubblicitVia B. Buozzi 23 - LeccoTel. 0341 283328

  • 1 Febbraio 2011

    TTeeccnniiccii ee ppeerrssoonnaallee ssoonnoo aa VVoossttrraa ddiissppoossiizziioonnee ppeerr FFoorrnniirrVVii ssoolluuzziioonnii ee ddiimmoossttrraazziioonnii..

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    LUNMS Sezione Provinciale Lecchese

    Per non cadere nel profondo anonimatoEsiste, agisce, assiste coloro che al servizio dello Stato hanno riportato menomazioni fisiche

    di Asroms

    LUNMS un Ente Morale che, preposto con legge dello Stato, rappre-senta e tutela gli interessi morali e materiali di tutti coloro che, alle dipenden-ze dello stesso e degli Enti Locali, hanno riportato mutilazioni e infermit in servizio e per causa di servizio. LUnione chiede, con dignit ma anche con determinazione, allo Stato e per esso a tutte le nostre democratiche istituzioni di non dimenticare il de-bito verso coloro che per difenderlo hanno pagato il prezzo pi alto, anche della vita.

    Un cenno storico sulla fondazione dellUNMS - Unione Nazionale Mu-tilati e Invalidi per Servi-zio - doveroso farlo: fu fondata nel lontano 1937 dal Tenente Andrea Ga-sparri, a Brescia. Per lo scoppio di una bomba a mano nel corso di un ad-destramento reclute il gio-vane ufficiale perse ambe-due le mani.

    Attualmente Presiden-te Nazionale il Gr.Uff.

    Alessandro Bucci, su-bentrato allo storico prof. Franco Cesareo, venuto a mancare in quel di Latina il 5 ottobre 2006. Vice Presi-denti Nazionali sono il Ge-nerale MOVM Umberto Rocca, il Comm. Nazzare-

    no Giaretta e il Cav. Santo Meduri, questultimo an-che Presidente del Consi-glio Regionale Lombardo nonch della Sezione Pro-vinciale di Como.

    A Lecco, lUNMS provinciale ha sede

    in via Roma 51 - tel. 0341/36972 - email [email protected]. Presidente Bruno De Carli, Vice Presidente Luigi Panzeri, consiglie-re-segretario Rinaldo Galbiati. Il Presidente

    provinciale del Collegio Sindacale Marcello Schiavo, anche addet-to stampa. Sindaci sono Sergio Ghiraldini, Car-lo Sciaini e, supplente, Giulio Biella. Presiden-te Onorario Piero Piz-

    zi, che ha avuto il merito di fondare la Sezione nel 1994 e seguirla per un decennio guidandola e portandola ai migliori livelli, grazie anche alle conoscenze in campo giuridico, oltre alla gran-de passione. Fu costretto a dimettersi nel 1995 per ragioni di salute.

    La Sezione lecchese sempre presente con il proprio labaro a manife-stazioni civili e militari ed vicina a quella di Como, presieduta come detto dallamico Cav. Santo Me-duri e alla quale, prima dellavvento di Lecco a Provincia, hanno apparte-nuto gli attuali soci, grazie anche al fattivo e instanca-bile operato dellindimen-ticabile Cav. Giuseppe Albarelli, scomparso nel febbraio 2002, allora Vice Presidente provinciale.

    Lotto maggio prossimo, presso il salone dei conve-gni della Confcommercio lecchese avr luogo lundi-cesima Assemblea Provin-ciale con la partecipazione dei presidenti delle sezioni lombarde alla presenza di dirigenti nazionali.

    Dirigenti e soci dellUNMS di Lecco nel corso di una precedente assemblea

  • Febbraio 2011

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