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IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE E LE RACCOMANDAZIONI IN
PREVENZIONE
Cardiologia Invasiva 2Dipartimento del Cuore e dei VasiAzienda Ospedaliero Universitaria CareggiFirenze
Alessio Montereggi
Rischio = eventualità di subire Rischio = eventualità di subire un danno un danno (Devoto Oli)(Devoto Oli)
■ Rischio assoluto:Rischio assoluto: probabilità, probabilità, osservata o calcolata, di un eventoosservata o calcolata, di un evento
■ Rischio relativo:Rischio relativo: rapporto fra il rapporto fra il rischio di un evento negli esposti rischio di un evento negli esposti rispetto ai non esposti ad un fattore rispetto ai non esposti ad un fattore di rischio, o in un gruppo di soggetti di rischio, o in un gruppo di soggetti rispetto ad un altrorispetto ad un altro
Riduzione del rischio assoluto (ARR) Riduzione del rischio assoluto (ARR) e del rischio relativo (RRR)e del rischio relativo (RRR)
Riduzione del rischio relativo (RRR) = 35%
Incidenza di eventiGruppo placebo
Incidenza di eventiGruppo trattato
14,5%
9,5%
5% ARR
Fattori di rischio e strategieFattori di rischio e strategie
Distribuzione originale
Approccio di popolazione
Strategie combinate
Approccio alto rischio
Fattore di rischio
Volpe, 2007
LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI: UNA SFIDA MONDIALE
• Le cardiopatie sono la prima causa di morte prematura (43% della mortalità totale). In Italia 240.000 morti per MCV (37.000 IMA e 65.000 ictus)
• Lo stroke è la prima causa di disabilità permanente• I costi per i pazienti, i sistemi sanitari e la società
sono enormi (in USA 444 miliardi di $ all’anno per MCV)
• La maggioranza dei soggetti a rischio non sono riconosciuti o non sono ben trattati
L’importanza dell’approccio multifattoriale L’importanza dell’approccio multifattoriale sulla riduzione della mortalità coronaricasulla riduzione della mortalità coronarica
Unal B et al.Unal B et al. Circulation 2004;109:1101-1107Circulation 2004;109:1101-1107
Percentuale di decessi per coronaropatia in uomini e donne (aggiustata per l’età) in Percentuale di decessi per coronaropatia in uomini e donne (aggiustata per l’età) in Inghilterra e negli Stati Uniti dal 1968 al 2000Inghilterra e negli Stati Uniti dal 1968 al 2000
Uomini - UKUomini - UK
Donne - UKDonne - UK
Uomini - USAUomini - USA
Donne - USADonne - USA
800800
700700
600600
500500
400400
300300
200200
100100
00
1968
1968
1970
1970
1972
1972
1974
1974
1976
1976
1978
1978
1980
1980
1982
1982
1984
1984
1986
1986
1988
1988
1990
1990
1992
1992
1994
1994
1996
1996
1998
1998
2000
2000
% m
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00
.00
0%
mo
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10
0.0
00
Preventable DeathsApproximately 57,000 deaths could be avoided each year in the US if patients were given appropriate care.
National Committee for Quality Assurance. Washington, DC 2003.
700Cervical-cancer screening
Prenatal care
-blocker treatment
Breast-cancer screening
Smoking cessation
Cholesterol management
Diabetes care
High-blood pressure control
1500
1700
2500
2700
6500
13,600
28,300
Risultati ottenibili in Ambulatorio e non in Sala di Emodinamica
Algoritmo di rischioAlgoritmo di rischio
Equazioni, sviluppate sulla base Equazioni, sviluppate sulla base dell’osservazione prolungata di dell’osservazione prolungata di
popolazioni che permettono di stimare, popolazioni che permettono di stimare, in base al livello di alcuni fattori di in base al livello di alcuni fattori di
rischio, la probabilità di incorrere in un rischio, la probabilità di incorrere in un evento nel tempoevento nel tempo
Carte del rischioCarte del rischio
COME SONO STATE COSTRUITE LE CARTE DEL RISCHIO
Le carte del rischio sono classi di rischio globale assoluto calcolate per categorie dei principali fattori di rischio:
- età- sesso- diabete- fumo- pressione arteriosa- colesterolemia totaleSi riferiscono al rischio di primo evento CV nella classe di età tra 40 e
69 aa, perché in questa fascia di età i fattori di rischio sono ancora poco influenzati dall’invecchiamento
Non si applicano a chi è già affetto dalla patologia, né alle donne in gravidanza né ai valori estremi dei fattori di rischio stessi
Progetto Cuore, It.Heart J. 2004
Vantaggi delle carte del rischio e del punteggio individuale
• Sono strumenti semplici• Rispettano l’eziologia multifattoriale delle MCV• Offrono opzioni multiple al trattamento• Rendono obiettiva e più accurata la valutazione
rendendola confrontabile anche nel tempo• Permettono a tutti gli operatori di utilizzare un
linguaggio comune• Permettono una valutazione costo/beneficio e
sono utilizzate ai fini prescrittivi (es. nota 13)
Progetto Cuore, It.Heart J. 2004
Limiti delle carte del rischio
• Devono essere aggiornate periodicamente• Non valutano la presenza di tutti i fattori di
rischio (nuovi) • E’ necessario avere coorti rappresentative,
aggiornate periodicamente, della popolazione cui vengono applicate
• Sono applicabili correttamente solo alle popolazioni ed alle aree geografiche alle quali sono riferite
Progetto Cuore, It.Heart J. 2004
RISCHIO CARDIOVASCOLARE A 10aa
UOMINI DIABETICI UOMINI NON DIABETICI
RISCHIO CARDIOVASCOLARE A 10aa
DONNE DIABETICHE DONNE NON DIABETICHE
Carta del rischio GISSIIl calcolo del rischio cardiovascolare individuale
per la prevenzione secondaria
Marchioli R. et al. Eur Heart J 2001; 22:2085-2103
Score del FR Donne Uomini
Ipertensione 2 2
Diabete 7 3
Frequenza 64 -2 -1Cardiaca 65-69 -3 0
70-74 0 075 1 3
Fumo 9 4
Colesterolo HDL 35 3 536-40 1 141-55 0 0>55 -3 0
Fibrinogeno 400 mg/dl 1 5
Leucociti (x109 /l) <7,0 -4 -37,0-7,9 -1 -18,0-8,9 0 09,0 2 5
Claudicatio 12 5
Donne
≤2,0%
2,1-3,0%
3,1-4,0%
4,1-5,0%
5,1-7,5%
7,6-10,0%
10,1-15,0%
15,1-20,0%
20,1-30,0%
>30,0%
Uomini
Ischemia
No
Sì
Ischemia
No
Sì
Ischemia
No
Sì
Ischemia
No
Sì
AritmiaNo Sì
NoDisfunzione VS
SìDisfunzione VS
Score
Score
Score
Score
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
> 106 to 10
1 to 5-2 to 0
-3
No SìAritmia
< 50anni
50-59 anni
60-69 anni
70anni
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
> 106 to 101 to 5-2 to 0 -3
No Sì No Sì
NoDisfunzione VS
SìDisfunzione VS
La carta europea (Heart Score)Regioni ad alto rischio
De Backer G. et al. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2003;10(suppl.1):S1-S78
5-9%
10%-14%
15%
<1%
1%
2%
3-4%
Pre
ssio
ne a
rteri
osa s
isto
lica
(m
mH
g)
180
160
140
120
180
160
140
120
180
160
140
120
Score
Colesterolemia (mmol)(mg/dl)
180
160
140
120
180
160
140
120
Non fumatrici
150 200 250 3004 5 6 7 8
2
1
1
3
2
1
3
1
57
3
2
1
1
2
2
1
3
3
2
58
2
3
3 3 3
2 2 2
1 1 1
3
2
1 1 2
5 6
3 3
6 8
3 5
2 2 3
7
3
10 12
5 6 7
3 3 4
9
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
1
0
1
00
1
1 1 1
0 0 0
1
0 0 0
1 11 1
0 0 0
11 2 2
0 0 0
Fumatrici
4 5 6 7 8
3
2
1
6
3
2
9
5
34
13
8
5
3
12
7
3
3
10
6
15
5
9
5 7
3 3
2 2 2
6
3
9 11
5 5 6
2 3 3
812 13 16
7 8 9
4 4 5
17
10 11 13
5 6 7
19 22
1
0
1
0
1
00
2
1
00
1
0
2
0
2
1 1
0 0 0
11 1 2
0 0 0
2 2 3
0 0 0
3 3 4
0 1 1
Donne
65anni
50anni
55anni
50anni
40anni
150 200 250 300
Non fumatori
150 200 250 3004 5 6 7 8
Fumatori
4 5 6 7 8
Uomini
150 200 250 300
4
3
2
6
4
3
6
4
914
9
6
3
2
5
5
3
8
7
5
1116
7
11
6 7 9
4 5 6
3 3 4
9
6
4 5 6
11 13
7 9
13 16
10 12
6 7 8
15
9
22 26
13 15 18
8 10 12
19
1
0
2
0
2
1
4
1
1
0
2
1
3
11
4
2 2 2
1 1 1
2
1 1 1
3 34 5
1 1 1
35 6 7
1 2 2
9
6
4
13
9
5
18
12
812
26
18
10
7
46
15
10
9
21
14
30
13
21
12 17
10 12
5 6 8
14
8
20 24
12 14 17
8 9 11
1725 29 34
17 20 24
11 13 16
35
24 28 33
16 19 22
41 47
2
1
3
1
5
12
7
3
11
4
2
6
2
8
4 5
1 1 1
35 6 7
1 2 2
7 8 10
2 2 3
10 12 14
3 3 4
La carta europea (Heart Score)Regioni a basso rischio
De Backer G. et al. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2003 ;10(suppl.1):S1-S78
5-9%
10%-14%
15%
<1%
1%
2%
3-4%
Pre
ssio
ne a
rteri
osa s
isto
lica
(m
mH
g)
180
160
140
120
180
160
140
120
180
160
140
120
Score
Colesterolemia (mmol)(mg/dl)
180
160
140
120
180
160
140
120
Non fumatrici
150 200 250 3004 5 6 7 8
1
1
0
2
1
1
2
1
34
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0
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1
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2
2
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35
1
3
2 2 2
1 1 1
1 1 1
2
1
1 1 1
3 3
2 2
4 5
2 3
1 1 1
4
2
6 7
3 4 4
2 2 2
6
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00
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0 01 1
0 0 0
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0 0 0
Fumatrici
4 5 6 7 8
3
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24
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3 3 4
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57 8 10
4 5 5
2 4 5
11
6 7 8
5 6 7
12 14
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Donne
65anni
50anni
55anni
50anni
40anni
150 200 250 300
Non fumatori
150 200 250 3004 5 6 7 8
Fumatori
4 5 6 7 8
Uomini
150 200 250 300
2
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2
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2
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3
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2
4
4
2
69
4
6
3 4 5
2 3 3
1 2 2
5
3
2 2 3
6 7
4 4
7 10
5 6
3 3 4
8
5
12 14
7 9 9
4 5 6
10
1
0
1
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1
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1
0
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2
1 1 1
0 0 0
1
0 0 0
1 22 2
0 1 1
23 3 4
1 1 1
5
3
2
7
5
3
10
7
46
15
10
5
4
23
8
5
5
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8
17
7
11
6 9
5 6
3 3 4
8
4
11 13
6 7 9
4 5 6
914 16 19
9 11 13
6 7 8
20
13 15 18
8 10 12
23 26
1
0
2
0
2
11
4
1
01
2
1
3
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4
2 2
0 1 1
22 3 3
1 1 1
3 4 10
1 1 1
10 12 14
1 2 2
Carte del rischioSimilitudini e discordanze
ISS Heart Score Framingham
Numero di soggetti utilizzati per il calcolo 18.028 205.178 5.345
Numero di eventi nella popolazione 647 3.5% 7.934 3.8% 610 11.4%
Tipo di evento nella popolazione(indicatore prognostico della carta)
Evento cardiovascolare
fatale e non fatale
Evento cardiovascolare
fatale
Evento coronarico
Follow-up (anni) 7 N.D. 12
Range di età 40-69 45-64 30-74
Identificazione di paesi o popolazioni a basso ed alto rischio CV
No Sì No
Variabili usate per il calcolo
Sesso Sì Sì Sì
Pressione sistolica Sì Sì Sì
Pressione diastolica No No Sì
Colesterolemia totale Sì Sì Sì
Colesterolemia LDL No No Sì
Colesterolemia HDL No No Sì
Rapporto colesterolo totale/HDL No Sì No
Fumo Sì Sì Sì
Diabete Sì No Sì
● Maschio Età 56 anni Non fumatore● Pressione sistolica: 165 mm Hg● Colesterolemia totale: 210 mg/dL
<5%
5-10%
10-15%
20-30%
>30%
Livello di rischio a 10 anni
15-20%
Carta Italiana del Rischio (5-10%)
Non fumatori Fumatori
154 193 232 270 309
180
160
140
120
(mg/dl) 154 193 232 270 309
4 5 6 7 8(mmol/l) 4 5 6 7 8
<5%<5%
5-10%5-10%
20-40%20-40%
>40%>40%
Livello di rischioLivello di rischio
10-20%10-20%
Score di Framingham (10-20%)
Non fumatNon fumatoriori FumatorFumatorii
155155 193193 232232 271271 310310
180180
160160
140140
120120
(mg/dl)(mg/dl) 155155 193193 232232 271271 310310
2007 ESH/ESC Guidelines
Stratificazione del rischio CV in cinque categorie
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiunto elevato
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiunto elevato
Rischio aggiunto elevato
Rischio aggiunto moderato
Rischio aggiunto basso
Pressione arteriosa (mmHg)
Altri Fattori di rischio,danno d’organoo presenza di patologiaconcomitante
Grado 1 PAS 140-159 o PAD 90-99
Grado 2 PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3 PAS ≥ 180
o PAD ≥ 110
3 o più fattori di rischio,SM, Danno d’organo o Diabete
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiuntomolto elevato
Rischio aggiunto elevato
Rischio aggiuntomoderato
Rischio nella media
Rischio aggiuntobasso
Rischio aggiuntobasso
Rischio nella media
NormalePAS 120-129o PAD 80-84
Normale altaPAS 130-139o PAD 85-89
PAS: pressione arteriosa sistolica; PAD: pressione arteriosa diastolica; CV: cardiovascolare; Basso, moderato,elevato, molto elevato si riferisce al rischio di eventi CV fatali e non fatali a 10 anni. Il termine “aggiunto” indica che nelle diverse categorie il rischio è superiore alla media; SM: sindrome metabolica. La linea tratteggiata indica che la definizione di ipertensione può essere flessibile, poichè dipende dal livello di rischio CV globale.
1-2 fattori di rischio
Malattia CV o renale
Rischio aggiunto moderato
Rischio aggiunto moderato
Nessun fattore di rischioaggiunto
Fattori di rischio in Toscana Fattori di rischio in Toscana
Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Ital Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92SItal Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92S
IpertensioneIpertensione
IpercolesterolemiaIpercolesterolemia
Il 28% degli U e il 26% Il 28% degli U e il 26% delle D è iperteso; il 20% delle D è iperteso; il 20% degli U e il 11% delle D è degli U e il 11% delle D è in una condizione a rischio in una condizione a rischio (PAS compresa fra 140 e (PAS compresa fra 140 e 159 mmHg o PAD 159 mmHg o PAD compreso fra 90 e 95 compreso fra 90 e 95 mmHg).mmHg).
Il 19% degli U e il 21% Il 19% degli U e il 21% delle D ha una delle D ha una ipercolesterolemia (valore ipercolesterolemia (valore ≥240 mg/dl); il 36% degli U ≥240 mg/dl); il 36% degli U e il 32% delle D ha una e il 32% delle D ha una colesterolemia compresa colesterolemia compresa fra 200 e 239 mg/dlfra 200 e 239 mg/dl
Fattori di rischio in Toscana Fattori di rischio in Toscana
SedentarietàSedentarietà
Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Ital Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92SItal Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92S
DiabeteDiabeteObesitàObesità
FumoFumo
Fattori di rischio cardiovascolare in ItaliaFattori di rischio cardiovascolare in ItaliaOsservatorio Epidemiologico Osservatorio Epidemiologico
Cardiovascolare ItalianoCardiovascolare Italiano62
58
49
40
2620
8
0
10
20
30
40
50
60
70
LDL≥115 Col tot≥200 Ipertensionearteriosa
Sedentarietà Fumo Obesità Diabetemellito
Fre
qu
en
za (
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Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari, II edizione, Ital Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92SItal Heart J 2004;5(suppl.3):49S-92S
Livelli di colesterolo e rischio coronarico
Stamler J et al. JAMA 1986;256:2823-2828 Castelli WP et al. JAMA 1986;256:2835-2838
140 260180 220 300 ≤204 265-294206-234 235-264 ≥295
Multiple Risk FactorIntervention Trial(MRFIT) (n=356.222)
Studiodi Framingham
(n=5.209)
Colesterolemia (mg/dl) Colesterolemia (mg/dl)
0
8
16
4
12
Mo
rti
pe
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oro
na
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10
an
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50
150
25
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1.0
00
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nti
125
75
Una correlazione continua e crescente
Rischio relativo di eventi coronarici per Rischio relativo di eventi coronarici per livello di pressione sistolica in relazione ai livello di pressione sistolica in relazione ai
fattori di rischiofattori di rischio
Circulation 2001Circulation 2001
PAS (mm Hg)PAS (mm Hg) 140 140 195 195 140 140 195 195 140 140 195 195 140 140 195 195 140 140 195 195Col tot (mg/dL)Col tot (mg/dL) 185185 335335 335335 335335 335335DiabeteDiabete NONO NONO SISI SISI SISIFumoFumo NONO NONO NONO SISI SISIIVS (ECG)IVS (ECG) NONO NONO NONO NONO SISI
100100
200200
300300
400400
Pro
bab
ilit
à a
8 an
ni
(per
1.0
00)
Pro
bab
ilit
à a
8 an
ni
(per
1.0
00)
500500
600600
700700
800800
00
Volpe, 2007
Maggiori Condizionanti Predisponenti
● Fumo di sigaretta ● trigliceridi ●Obesità
● Ipertensione arteriosa ● LDL Piccole/dense ●Obesità addominale
● colesterolo-LDL ●Infiammazione/PCR ●Sedentarietà
● colesterolo-HDL ● lipoproteina(a) ●Familiarità per MCV
●Diabete mellito ● omocisteina ●Caratteristiche etniche
● Età avanzata ●Fattori protrombotici ●Fattori psico-sociali
Fattori di rischio cardiovascolare AHA / Studio Framingham
Chi è il paziente a rischio CV?
Chi presenta tutti i nove fattori ha una probabilità di infarto che è più di 330 volte superiore a quella di chi non ne ha nessuno
Le interazioni moltiplicative tra i fattori di rischio
• Questi fattori sono:
• “Nove fattori di rischio, facilmente misurabili, “spiegano” oltre il 90% degli infarti miocardici”
• L’associazione di più fattori di rischio moltiplica la probabilità di infarto
• Fumo
• Ipertensione
• Diabete
• Dislipidemia
• Obesità addominale
• Stress
• Inattività fisica
• Scarsa assunzione di frutta e verdura
• Nulla assunzione di alcol
Studio INTERHEART Lancet 2004;364:937-952
FdR e malattia coronarica Vecchi e nuovi scenari - 1
A
R1
R2
R3
R4B
FdR e malattia coronarica Vecchi e nuovi scenari - 2
A
R1
R2
R3
R4B
La “rivoluzione copernicana” nell’approccio ai FdR
R1
R2
R3
R4B
VD/VT4 VD/VT3 VD/VT2
VT = valore targetVD = valore decisionale
VD/VT
Area di possibile trattamento
A
Bassorischio
Altorischio
Esami strumentali
Rischio cardiovascolare globaleBuon senso clinico e algoritmi
RischioIntermedio
PREVENZIONE• P. primordiale: prevenire i FdR
(gravidanza?-asilo!-scuola primaria!)
• P. primaria: modificare i FdR per prevenire o ritardare la comparsa della patologia cardiovascolare
• P. secondaria: agire sulla patologia, già presente, per ridurre gli eventi cardiovascolari e la mortalità
• P. terziaria o riabilitazione: ridurre la disabilità provocata dall’evento
CHEESEBURGERCHEESEBURGER
Differenza:
257 calorie
590 calorie
20 anni fa oggi
333 calorie
Abitudini alimentari
• Introito totale di grasso <30% dell’apporto calorico totale
• Introito di grassi saturi 1/3 dell’introito totale di grassi
• Introito di colesterolo < 300 mg/die• Sostituire i grassi saturi con grassi mono
e poliinsaturi (aggiunta di Omega-3?)• l’introito di frutta, cereali e verdura• l’introito calorico totale quando sia
necessario un calo ponderale• l’introito di sale ed alcol specie se è
presente ipertensione arteriosa
Prevenzione Primaria
Dieta Mediterranea
1. Incoraggiare la sospensione del fumo 2. Evitare il fumo passivo3. Estendere le raccomandazioni ad altri membri della famiglia4. Gli stessi membri della famiglia dovranno incoraggiare il paziente a
smettere di fumare eventualmente smettendo di fumare essi stessi5. Terapia farmacologica in pazienti selezionati
Abitudine al FumoPrevenzione Primaria
Pressione Arteriosa Diastolica
Base 1 mese 3 Mesi 6 mesi65
70
75
80
85
90
95
mm
Hg
F=7,7617, p<0001
Pressione Arteriosa Sistolica
110
120
130
140
150
160
170
mm
Hg
F=13,635, p< 0,00001
Base 1 mese 3 Mesi 6 mesi
Effetti di un intervento sullo stile di vita ed alimentare in 176 pazienti ipertesicon sindrome metabolica e/o multipli fattori di rischio
Virag, Montereggi; SIIA 2007
- 21 mmHg - 16 mmHg
0
25
50
75
100
Base 1 Mese 3 Mesi 6 Mesi
Controllati
Non Controllati
Effetti di un intervento sullo stile di vita ed alimentare in 176 pazienti ipertesicon sindrome metabolica e/o multipli fattori di rischio
sul Controllo Pressorio (PA < 140/90 mmHg)
17
83
39
61 59
4138
62
Virag, Montereggi; SIIA 2007
Action Framework For A Comprehensive Public Health StrategyTo Prevent Heart Disease And Stroke
Fatal CVD Complications/ Decompensation
Unfavorable Social and Environmental Conditions
Adverse Behavioral Patterns
Major Risk Factors
First Event/ Sudden Death
Disability/ Risk of Recurrence
The Present Reality
Good Quality of Life Until Death
Social and Environmental Conditions Favorable to Health
Behavioral Patterns that Promote Health
Low Population Risk
Few Events/ Only Rare Deaths
Full Functional Capacity/Low Risk of Recurrence
A Vision of the Future
Policy and Environmental Change
Behavior Change
Risk Factor Detection and Control Emergency
Care/Acute CaseManagement
Rehabilitation/ Long-term Case Management
InterventionApproaches
End-of-Life CarePREVENTION
TREATMENT
Obiettivi ottimali per la prevenzione nella popolazione
generale
• Dieta equilibrata (calorie, percentuale di
grassi saturi, alcol e sodio)
• Attività fisica regolare
• Astensione dal tabacco
• Colesterolo < 190 mg/dl
• Pressione arteriosa < 130/80 mmHg
• Indice massa corporea < 25 kg/m2
Linee Guida Europee sulla Linee Guida Europee sulla prevenzione cardiovascolareprevenzione cardiovascolare
Stiamo utilizzando bene i farmaci Stiamo utilizzando bene i farmaci sia nella fase acuta della sia nella fase acuta della patologia cardiovascolare, sia patologia cardiovascolare, sia nella fase cronica, mentre non nella fase cronica, mentre non stiamo facendo la stessa cosa stiamo facendo la stessa cosa sulle modifiche dello stile di vita sulle modifiche dello stile di vita ed i consigli alimentaried i consigli alimentari
E’ venuto il tempo per essere E’ venuto il tempo per essere aggressivi con la prevenzione aggressivi con la prevenzione come lo siamo con la terapia!come lo siamo con la terapia!