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IL RISCHIO RAPINAil sostegno psicologico post evento
Roma, 5 novembre 2008
Angelo GiulianiABI
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVIE SINDACALI
“L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”
Art. 2087 c.c.Art. 2087 c.c.
Norma interpretata dalla giurisprudenza (a partire dagli anni ’90) in chiave espansiva fino a ricomprendere anche i rischi
derivanti da attività criminosa di terzi
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
“Il datore di lavoro in relazione alla natura dell’attività dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro”.
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVIE SINDACALI
Art. 4 D.Lgs. 626/94Art. 4 D.Lgs. 626/94
segue
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
Fa esplicito riferimento allo stress-lavoro correlato di cui all’accordo europeo 8 ottobre 2004 che esclude lo stress
post traumatico (cui è ricondotto il rischio rapina)
Dal punto di vista normativo non cambia nulla
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVIE SINDACALI
Art. 28 T.U. 2008 (Art. 28 T.U. 2008 (che sostituisce l’art. 4che sostituisce l’art. 4))
segue
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
“Le imprese bancarie considereranno il «rischio-rapina» ai fini del documento di valutazione di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 626 del 1994”
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVIE SINDACALI
Ccnl 12 febbraio 2005Ccnl 12 febbraio 2005
(appendice IV)(appendice IV)
non modificato dall’accordo 8 dicembre 2007non modificato dall’accordo 8 dicembre 2007
La norma codifica un indirizzo di settore ormai consolidato.
Sul piano sindacale, in forza del demando contenuto nel ccnl, la materia è stata oggetto nel tempo di specifiche regolamentazioni
nell’ambito della contrattazione aziendale
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E SINDACALI
Natura del rischio (professionale, ma atipico)
Obblighi di prevenzione e protezione del datore di lavoro (informazione, formazione, intervento sanitario)
Circolare ABI, serie-Lavoro n. 125/2005 sulla Circolare ABI, serie-Lavoro n. 125/2005 sulla valutazione del rischio rapina in bancavalutazione del rischio rapina in banca
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Interventi di natura sanitariaRilevanza della “natura” del rischio-rapina, che è: atipico specifico (rischio professionale, in quanto “occasionato” dal
lavoro)
Sorveglianza sanitaria non obbligatoria
L’intervento del MC solo ex art. 41, comma 2, lett. c) ossia a richiesta del lavoratore
preventivo successivo
L’intervento può essere:
Possibilità di adottare misure specialistiche
(anche a carattere psicologico)
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
Ulteriori interventi
Possibile interventodel MC e del RSPP
Quale “primo supporto psicologico” a favore dei dipendenti interessati dal
fatto criminoso
Interventi sanitaridi screening
Da attuare anche mediante appositi
questionari
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
DUE INTERESSANTI ESPERIENZE BANCARIE
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Comunicazione e colloquio informale da parte del SSP sulla metodologia e le finalità della procedura
Sulla base dei risultati il SPP invia ai singoli un questionario riservato da trasmettere successivamente
al MC
Alla luce dei risultati il MC valuta se sia necessario il coinvolgimento dello psicologo, l’adesione al quale resta
comunque volontaria
Il colloquio con lo psicologo può avvenire direttamente ed è sempre “protetto” da interferenze
Lo specialista relaziona al MC
1º Misure di sostegno individuale a carattere sanitario
Il MC emette un giudizio circa la sussistenza o meno di controindicazioni al permanere nel ruolo/filiale (non idoneità)
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
A seguito di un questionario si procede ad una “mappatura” degli eventi (a seconda della gravità)
Segue: La classificazione degli eventi
Stante la complessità della materia viene in genere reputato inutile adottare
“protocolli” preventivi standard di sorveglianza
sanitaria
Previsti interventi “d’ufficio” per le ipotesi più gravi
Interventi che possono essere:
individuali
collettivi (debriefing)
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
2° Intervento strutturato nelle seguenti fasi:
Intervento dicounseling
Disposto dal MC
Finalizzato all’acquisizione di informazioni necessarie alla individuazione del tipo di supporto da fornire
A ridosso dell’evento criminoso (entro 10 giorni)
Colloquio individuale
A valle dell’intervento di counseling, a richiesta dall’interessato
Condotto con l’ausilio di personale specializzato
Al termine del colloquio viene somministrato un questionario
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IL RISCHIO RAPINA Il sostegno psicologico post evento
Intervento didebriefing
E’ disposto dal MC in esito alla relazione conseguente alle due fasi precedenti
Si sostanzia in un colloquio, generalmente rivolto al gruppo, tenuto dallo psicologo
Relazione finale al MC
Intervento di follow-up
Dopo 45 giorni dal MC
Colloqui di gruppo o individuali che mirano alla verifica del rischio DPTS
In esito ai colloqui, a seconda del giudizio, viene disposta la visita del MC
Visita medica post-rapina
Sempre a richiesta (no obbligatoria)
La richiesta, sottoscritta dal lavoratore, può essere avanza autonomamente o su consiglio del MC
Inoltrata all’Ufficio prevenzione