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IL S A LO N E P ER LÕA B R U Z Z O Tappetilum inosie ...no il digitale terrestre, le...

Date post: 30-Sep-2020
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52 MILANO CRONACA il Giornale Venerdì 24 aprile 2009 ARCHITETTURA CHIAROSCURO Guida in cucina, le ricette hi-tech per diventare che f Gli studenti? Bravi, fanno concorrenza anche ai big Gioia Locati Vestiti luminosi sospesi fuo- ri dalle boutique di via della Spi- ga, lanterne giapponesi come grosse ghiande sulla quercia di Piazza XXIV Maggio. Un tappeto d’erba vera con steli che brillano davanti alla Cattedrale e un corso d’acqua, il Naviglio, che, per ef- fetto delle proiezioni, si trasfor- ma in un nastro multicolore. Il Duomo brilla di luce propria, sul- la facciata esterna si spalancano le navate, immediato invito all’ac- coglienza. È la città vestita di luce per il prossimo Natale. Addobba- ta secondo alcuni dei progetti del concorso «Led, light exibitions design» promosso dal Comune. La competizione coinvolge desi- gner e studenti delle facoltà di De- sign del Politecnico, dell’Accade- mia di Brera, dello Ied, del Naba e della Scuola politecnica. In cit- tà verranno esposti i 30 progetti migliori, accanto a questi le ope- re di luce di dieci «grandi» del desi- gn, da Michele De Lucchi a Italo Rota a Mario Nanni. Alcuni allesti- menti potrebbero diventare per- manenti. Se lo augura Mario Nan- ni intervenuto ieri alla presenta- zione dei primi lavori: «Sto ripen- sando all’illuminazione della Sca- la - anticipa - e nelle mie passeg- giate notturne spese a riflettere, mi chiedevo se questi interventi potranno rimanere alla città». Il 6 maggio saranno comunicati i 30 vincitori, il 21 ci sarà la presenta- zione a Palazzo Marino. Il 26 mag- gio seguirà la mostra alla fiera in- ternazionale di settore «LivingLu- ce» nell’area Urban Solutions alla Fiera di Rho. Fra i designer famosi che parteci- pano al concorso Fabio Novem- bre, Paolo Rizzato («sarebbe già grandioso se le opere di Giò Pon- ti venissero illuminate come lui aveva previsto») l’inglese Paul Cocksedge, la giapponese Akari- Lisa Ishii, i francesi Alain Guilhot che ha illuminato la torre Eiffel e Gilbert Moity che ha vestito di lu- ce l’arco della Defense e la pirami- de del Louvre. «Abbiamo interes- sato tutto il mondo - commenta orgoglioso l’assessore Maurizio Cadeo - e coinvolto i soggetti rap- presentativi, dai giovani talenti ai grandi maestri, dai professori ai produttori». Incantato davanti ai progetti delle scuole, Cadeo ha poi aggiunto: «Non distinguo i la- vori dei ragazzi da quelli delle grandi firme, segno di grande qualità». Peccato però che in fat- to di luce la Sovrintendenza ab- bia altri gusti: «Ci ha bloccato il progetto per Santa Maria delle Grazie - ha aggiunto l’assessore - Sull’illuminazione abbiamo idee diverse, la Sovrintendenza vor- rebbe luci piane e uniformi, noi vorremmo sottolineare i partico- lari». Oggi l’incontro con il sovrin- tendente Alberto Artioli per di- scutere dell’illuminazione di San- t’Eustorgio, San Satiro, Sant’Ales- sandro e piazza Borromeo. Mario Alberto Cucchi Camminando sulla «promenade» centrale della Fiera di Milano Rho è impossibile non notarlo. Arrivando dalla metropolitana lo si trova sulla si- nistra più o meno a metà. Davanti, in mezzo ai tavolini proiettati sull’ester- no che sembrano quelli di un locale alla moda svetta «il biscione di fami- glia». È il nuovo show room di Publita- lia ’80 inaugurato ieri. «Una struttura su due piani di 200 metri quadrati - spiega Luigi Ciardiello, direttore New Business del gruppo milanese -, un punto d’incontro tra noi e le piccole- medie imprese. Saremo qui fino al- l’Expo del 2015». Lo show room è un avamposto annegato nella tecnolo- gia, un biglietto da visita che vuole mo- strare a chi, sino ad oggi si rivolgeva altrove, le potenzialità di Publitalia. «Lo abbiamo realizzato pensando a uno studio televisivo - continua Ciar- diello - in cui tutto è controllato dalla domotica, un posto in cui offrire ai no- stri futuri clienti pacchetti che integra- no il digitale terrestre, le telepromo- zioni e internet». Molti gli amici che sono passati per vedere dal vivo lo show room Publitalia ’80. Tra loro la show girl Magda Gomez e la cantante Lola Ponce che ha improvvisato un brano cantando senza alcun accompa- gnamento musicale. Il fil rouge col mondo dello spettacolo è evidente. «Innegabile - conclude Ciardiello - il valore di questa presenza a Fiera Mila- no in quanto strumento prezioso per la valorizzazione delle aziende me- diante la comunicazione». I n via Montenero 55, all’Eli- ta Headquarter, nello spa- zio Astoria, Nintendo ha presentato «Guida in cuci- na» con Alioscia Bisceglia, stori- ca voce dei Casino Royale, che con Saturnino, La Pina e l’attri- ce Marika Pellegrinelli, il diret- tore di GQ Michele Lupi, ha cu- cinato alcuni piatti grazie alle ri- cette della «Guida in cucina» per Nintendo DS. Tra consolle Nin- tendo, capolavori di tecnologia e design, che permettono di scattare e personalizzare foto, ascoltare o suonare la musica scaricare nuovi giochi, sedute e consolle di cartone pressato di Molo Design, tavoli di lamiera stampata di Caos Creo, tappeti puzzle di Puzzle 4 Peace, fatti con gomma riciclata, wall di po- lietilene, lampadari di Raffaele Iannello, i vip si sono sbizzariti ai fornelli nella cucina 36 e 8 by Lago, senza maniglie, sul tavo- lo sospeso da terra su due lastre di vetro, vicino a sedie fatte con le lamelle di feltro come quelle del vecchio cancellino della la- vagna. «La casa è protagonista - ha detto Alioscia - mi piace sta- re con gli amici e il senso di con- vivialità, la riunione attorno a un tavolo, dove tutti gli umori si manifestano e placano». Marta Bravi Si chiama Shigeru Ban, ma per le popolazioni che si trova- no in situazioni di emergenza è sinonimo di manna. Lui, l’«archi- tetto della carta», come viene chiamato nel- l’ambiente, data la sua straordinaria capacità di pro- gettare con tubi di cartone imper- meabilizzati case, chiese, scuole fino al padiglione per l’Expo di Hannover, ha dato un tetto alle popo- lazioni colpite dai terremoti. Da Kobe (1995) alla Turchia (2000), passando per l’India (2001) per approdare in Abruz- zo. Shigeru Ban regalerà il suo progetto di casa temporanea ai terremotati dell’Aquila. Ma fac- ciamo un passo indietro. Tutto nasce da una colazione sot- to le vele di Fuksas tra Carlo Gu- glielmi, presidente di Cosmit, l’ente che organizza il Salone del Mobile e l’architetto giappo- nese. Guglielmi è anche presi- dente di FontanaArte: tra le gi- gantografie scelte per decorare lo stand dell’azienda quest’an- no ce n’era una della casa del- l’eco-architetto. «Abbiamo chie- sto l’autorizzazione per usare la foto e lui ce l’ha regalata - raccon- ta Gugliemi -. “In cambio“, ha chiesto di venire in fiera a cono- scerci. Ecco, oggi (ieri, ndr) era qui. Siamo andati a pranzo insie- me e chiacchierando abbiamo ovviamente toccato l’argomen- to del sisma in Abruzzo. Shigeru Ban mi ha svelato di essere rima- sto molto colpito». Lui, giapponese, sa cosa si- gnifica terremoto, e cosa vuol dire alle- stire in fretta e fu- ria case, chiese, scuole tempora- nee. Il resto è un vortice di eventi. Guglielmi gli chiede di mostragli un progetto di queste ca- se, poi chiama la Protezione civi- le con cui il Cosmit è in contatto per l’altro progetto di solidarie- tà all’Abruzzo. Il caso vuole che nella sala da pranzo ci siano an- che esponenti della Farnesina: insomma il Ministero degli Affa- ri esteri sta valutando se utilizza- re per la ricostruzione il proget- to che Shigeru Ban ha regalato all’Abruzzo e all’Italia. «È stato un pranzo commovente - confes- sa Guglielmi - il risultato più bel- lo di questa edizione del Salone del Mobile che mi ripaga delle tante fatiche di questi giorni. Sia- mo orgogliosi di aver creato una situazione che ha reso possibile questo incontro e il gemellaggio con il Giappone». E dire che que- sto è già il secondo progetto soli- dale che nasce in seno al Cosmit: Mario Cuccinella, infatti, realiz- zerà in Abruzzo, di concerto con la protezione civile e grazie al fi- nanziamento di Cosmit e di Fe- derlegnoArredo, un edificio pubblico importante, che sarà anche meta di turismo. Insomma l’edizione targata 2009 del Salone del Mobile si preannuncia di gran successo: se l’afflusso di visitatori confer- merà il trend di questi primi tre giorni di apertura si potrebbero raggiungere le 300mila presen- ze complessive. «Un risultato che andrebbe oltre qualsiasi aspettativa» conclude Gugliel- mi. IL SALONE PER L’ABRUZZO Case di design per i terremotati L’architetto giapponese Shigeru Ban in visita alla Fiera ha regalato il suo progetto Il ministero degli Esteri sta valutando la proposta. Il Cosmit: «Siamo commossi» Questi arredi potrebbero diventare permanenti A sinistra l’architetto Shi- geru Ban, a destra la scuola temporanea. Sot- to l’installazione il «Fiore di Novembre» in Trienna- le fino al 17 maggio Il progetto di illuminazione del Naviglio (sopra) dal tito- lo «Meet&Blend» concorre nella categoria studenti. Au- tori: Ahn Hangwe, Jinwod Had e Alessio Santoro della Domus Academy. A sinistra «Switch», categoria studen- ti di Ekaterina Vasilnko, Ernesto Sempere Garcia e Alva- ro Insuacastro della Scuola politecnica di design. A de- stra «Chiaro Duomo», special Fuori concorso di Akari-Li- sa Ishii & Carole Ferreri Mario Nanni Francesca L. Caetani IN FIERA Lo show room del Biscione tra tecnologia e spettacolo «Design view» ovvero la creatività lombarda in mostra al 31esimo piano del Pirellone. Quarantacinque designer che danno corpo e sostanza a una mostra di grande qualità. E con la Regione che apre le porte del Belvedere per dare modo di ammirare i prototipi e di «capi- re il percorso che ha portato dall’idea progettuale e dal sogno di un giovane creativo alla progettazione vera e propria». Annotazione del governatore Roberto Formigoni, il “padrone di casa“ che stasera dalle 23 alle 2 invita il pubblico a condividere l’evento. Che, ancora una volta, rimarca Domenico Zambetti «dimostra come il design stra- tegico rappresenti oggi più che mai un fattore determinante e uno strumento indispensabile per rilanciare le imprese e renderle com- petitive su un mercato sempre più globalizzato». Commento dell’assessore regionale all’Artigianato che, in collabora- zione con il Cestec, ha promosso il progetto «Decò, design e competi- vità». Progetto che, in soldoni, partendo dall’ideazione e dallo svilup- po di nuovi concept punta alla ingegnerizzazione e commercializza- zione dei prototipi. Tra l’altro, i 45 designer (tutti under 35) provengo- no in stragrande maggioranza dalla facoltà di disegno industriale di Milano che è considerato nel mondo il luogo di creazione e diffusio- ne delle idee. Ah, l’esposizione al 31esimo del Pirellone prosegue sino a mercoledì 29 aprile (con aperture dalle 18 alle 22). Gianandrea Zagato Curve e spigoli Maurizio Cadeo IL CONCORSO Tappeti luminosi e lanterne: «Così vestiremo la città di luce» Una gara tra grandi e giovani designer per addobbare Milano A Natale, i 30 migliori allestimenti verranno esposti nelle strade COMUNICAZIONE Lo show room è stato pensato come uno studio televisivo INAUGURAZIONE Il nuovo avamposto di Publitalia ’80: un punto di incontro per le piccole e medie imprese POLEMICA Il Comune: «La Sovrintendenza ci boccia gli arredi luminosi sulle chiese» EMERGENZA I suoi alloggi temporanei già sperimentati nei paesi colpiti dal sisma Pirellone Party d’autore al 31˚
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Page 1: IL S A LO N E P ER LÕA B R U Z Z O Tappetilum inosie ...no il digitale terrestre, le telepromo-zioni e internetÈ. Molti gli amici che sono passati per vedere dal vivo lo show room

52 MILANO CRONACA il Giornale Venerdì 24 aprile 2009

ARCHITETTURA

CHIAROSCURO

Guida in cucina,le ricette hi-techper diventare chef

“Gli studenti?Bravi, fannoconcorrenzaanche ai big

Gioia Locati

Vestiti luminosi sospesi fuo-ri dalle boutique di via della Spi-ga, lanterne giapponesi comegrosse ghiande sulla quercia diPiazzaXXIVMaggio. Un tappetod’erba vera con steli che brillanodavantiallaCattedraleeuncorsod’acqua, il Naviglio, che, per ef-fetto delle proiezioni, si trasfor-ma in un nastro multicolore. IlDuomobrilladi lucepropria, sul-la facciata esterna si spalancanolenavate, immediatoinvitoall’ac-coglienza.È lacittàvestitadi luceper ilprossimoNatale.Addobba-tasecondoalcunideiprogettidelconcorso «Led, light exibitionsdesign» promosso dal Comune.La competizione coinvolge desi-gnerestudentidellefacoltàdiDe-signdelPolitecnico,dell’Accade-mia di Brera, dello Ied, del Nabae della Scuola politecnica. In cit-tà verranno esposti i 30 progettimigliori, accanto a questi le ope-

redi lucedidieci «grandi»deldesi-gn, da Michele De Lucchi a ItaloRotaaMarioNanni.Alcuniallesti-menti potrebbero diventare per-manenti.Se loauguraMarioNan-ni intervenuto ieri alla presenta-zionedei primi lavori: «Sto ripen-sandoall’illuminazionedellaSca-la - anticipa - e nelle mie passeg-giate notturne spese a riflettere,mi chiedevo se questi interventipotranno rimanere alla città». Il 6maggio saranno comunicati i 30vincitori, il 21 ci sarà la presenta-zioneaPalazzoMarino.Il26mag-gio seguirà lamostra alla fiera in-ternazionaledisettore «LivingLu-ce» nell’areaUrbanSolutions allaFiera di Rho.Fra i designer famosi cheparteci-pano al concorso Fabio Novem-bre, Paolo Rizzato («sarebbe giàgrandiosose leoperediGiòPon-ti venissero illuminate come luiaveva previsto») l’inglese PaulCocksedge, lagiapponeseAkari-Lisa Ishii, i francesiAlainGuilhotche ha illuminato la torre Eiffel eGilbertMoity chehavestitodi lu-cel’arcodellaDefenseelapirami-dedel Louvre. «Abbiamo interes-sato tutto il mondo - commentaorgoglioso l’assessore MaurizioCadeo-ecoinvolto i soggetti rap-presentativi, dai giovani talentiai grandi maestri, dai professoriai produttori». Incantato davantiaiprogettidelle scuole,Cadeohapoi aggiunto: «Nondistinguo i la-vori dei ragazzi da quelli dellegrandi firme, segno di grandequalità». Peccato però che in fat-

to di luce la Sovrintendenza ab-bia altri gusti: «Ci ha bloccato ilprogetto per Santa Maria delleGrazie - ha aggiunto l’assessore -Sull’illuminazione abbiamo ideediverse, la Sovrintendenza vor-rebbe luci piane e uniformi, noivorremmo sottolineare i partico-lari».Oggil’incontroconil sovrin-tendente Alberto Artioli per di-scuteredell’illuminazionediSan-t’Eustorgio,SanSatiro,Sant’Ales-sandro e piazza Borromeo.

Mario Alberto Cucchi

Camminando sulla «promenade»centrale della Fiera di Milano Rho èimpossibile non notarlo. Arrivandodallametropolitana lo si trovasulla si-nistra più o meno a metà. Davanti, inmezzo ai tavolini proiettati sull’ester-no che sembrano quelli di un localealla moda svetta «il biscione di fami-glia».È ilnuovoshowroomdiPublita-

lia ’80 inaugurato ieri. «Una strutturasu due piani di 200 metri quadrati -spiega Luigi Ciardiello, direttoreNewBusiness del gruppo milanese -, unpunto d’incontro tra noi e le piccole-medie imprese. Saremo qui fino al-l’Expo del 2015». Lo show room è unavamposto annegato nella tecnolo-gia,unbigliettodavisitachevuolemo-strare a chi, sino ad oggi si rivolgevaaltrove, le potenzialità di Publitalia.«Lo abbiamo realizzato pensando auno studio televisivo - continua Ciar-diello - in cui tutto è controllato dalladomotica,unposto incuioffrireaino-

stri futuriclientipacchetti cheintegra-no il digitale terrestre, le telepromo-zioni e internet». Molti gli amici chesono passati per vedere dal vivo loshow room Publitalia ’80. Tra loro lashowgirl MagdaGomez e la cantanteLola Ponce che ha improvvisato unbranocantandosenzaalcunaccompa-gnamento musicale. Il fil rouge colmondo dello spettacolo è evidente.«Innegabile - conclude Ciardiello - ilvalorediquestapresenzaaFieraMila-no in quanto strumento prezioso perla valorizzazione delle aziende me-diante la comunicazione».

In via Montenero 55, all’Eli-ta Headquarter, nello spa-zio Astoria, Nintendo hapresentato «Guida in cuci-

na»conAliosciaBisceglia, stori-ca voce dei Casino Royale, checon Saturnino, La Pina e l’attri-ce Marika Pellegrinelli, il diret-tore di GQMichele Lupi, ha cu-cinatoalcunipiattigraziealleri-cettedella «Guida incucina»perNintendoDS. Tra consolle Nin-tendo, capolavori di tecnologiae design, che permettono discattare e personalizzare foto,ascoltare o suonare la musicascaricarenuovigiochi, seduteeconsolle di cartone pressato diMolo Design, tavoli di lamierastampata di Caos Creo, tappetipuzzle di Puzzle 4 Peace, fatticongommariciclata,walldipo-lietilene, lampadari di RaffaeleIannello, i vip si sono sbizzaritiai fornelli nella cucina 36 e 8 byLago, senza maniglie, sul tavo-lo sospesoda terra sudue lastredi vetro, vicino a sedie fatte conle lamelle di feltro come quelledel vecchio cancellino della la-vagna. «La casa è protagonista -ha detto Alioscia - mi piace sta-recongli amicie il sensodi con-vivialità, la riunione attorno auntavolo,dove tutti gli umori simanifestano e placano».

Marta Bravi

Si chiama Shigeru Ban, maper le popolazioni che si trova-no in situazioni di emergenza èsinonimodimanna.Lui, l’«archi-tetto della carta», comeviene chiamato nel-l’ambiente, data lasua straordinariacapacità di pro-gettare con tubidi cartone imper-meabilizzati case,chiese, scuole finoal padiglione perl’Expo di Hannover,hadatountettoallepopo-lazioni colpite dai terremoti. DaKobe (1995) alla Turchia(2000), passando per l’India(2001) per approdare in Abruz-zo. Shigeru Ban regalerà il suoprogetto di casa temporanea aiterremotati dell’Aquila. Ma fac-ciamo un passo indietro.Tuttonascedaunacolazionesot-

to le vele di Fuksas tra CarloGu-glielmi, presidente di Cosmit,l’ente che organizza il SalonedelMobile e l’architetto giappo-nese. Guglielmi è anche presi-dente di FontanaArte: tra le gi-gantografie scelte per decorarelo stand dell’azienda quest’an-no ce n’era una della casa del-l’eco-architetto. «Abbiamo chie-sto l’autorizzazione per usare lafotoeluice l’haregalata - raccon-ta Gugliemi -. “In cambio“, hachiesto di venire in fiera a cono-

scerci. Ecco, oggi (ieri, ndr) eraqui.Siamoandatiapranzo insie-me e chiacchierando abbiamoovviamente toccato l’argomen-todel sisma inAbruzzo. ShigeruBanmihasvelatodiessere rima-

sto molto colpito». Lui,giapponese,sacosasi-gnifica terremoto, ecosa vuol dire alle-stire in fretta e fu-ria case, chiese,scuole tempora-nee.Il resto è un vorticedi eventi. Guglielmi

gli chiede di mostragliun progetto di queste ca-

se,poichiamalaProtezionecivi-le con cui il Cosmit è in contattoper l’altro progetto di solidarie-tà all’Abruzzo. Il caso vuole chenella sala da pranzo ci siano an-che esponenti della Farnesina:insomma ilMinisterodegli Affa-riesteri stavalutandoseutilizza-re per la ricostruzione il proget-

to che Shigeru Ban ha regalatoall’Abruzzo e all’Italia. «È statounpranzocommovente -confes-saGuglielmi - il risultatopiùbel-lo di questa edizione del Salonedel Mobile che mi ripaga delletantefatichediquestigiorni.Sia-moorgogliosi di aver creatounasituazione che ha reso possibilequesto incontroe il gemellaggioconilGiappone».Edirecheque-stoègià il secondoprogettosoli-dalechenasce insenoalCosmit:Mario Cuccinella, infatti, realiz-zerà inAbruzzo, di concerto conlaprotezione civile e grazie al fi-nanziamento di Cosmit e di Fe-derlegnoArredo, un edificiopubblico importante, che saràanchemeta di turismo.Insomma l’edizione targata2009 del Salone del Mobile sipreannuncia di gran successo:se l’afflusso di visitatori confer-merà il trend di questi primi tregiorni di apertura si potrebberoraggiungere le 300mila presen-ze complessive. «Un risultatoche andrebbe oltre qualsiasiaspettativa» conclude Gugliel-mi.

IL SALONE PER L’ABRUZZO

Case di design per i terremotatiL’architetto giapponese Shigeru Ban in visita alla Fiera ha regalato il suo progettoIl ministero degli Esteri sta valutando la proposta. Il Cosmit: «Siamo commossi»

Questi arredipotrebberodiventarepermanenti

Asinistral’architettoShi-geru Ban, a destra lascuola temporanea. Sot-to l’installazione il «FiorediNovembre» in Trienna-le fino al 17 maggio

Il progetto di illuminazione del Naviglio (sopra) dal tito-lo «Meet&Blend» concorre nella categoria studenti. Au-tori: Ahn Hangwe, Jinwod Had e Alessio Santoro dellaDomusAcademy. A sinistra «Switch», categoria studen-ti di EkaterinaVasilnko, ErnestoSempereGarcia eAlva-ro Insuacastro della Scuola politecnica di design. A de-stra «Chiaro Duomo», special Fuori concorso di Akari-Li-sa Ishii & Carole Ferreri

Mario Nanni

Francesca L. Caetani

IN FIERA

Lo show room del Biscionetra tecnologia e spettacolo «Design view» ovvero la creatività lombarda in mostra al 31esimo

piano del Pirellone. Quarantacinque designer che danno corpo esostanzaaunamostradigrandequalità.E con laRegionecheapre leportedel Belvedere per daremododi ammirare i prototipi e di «capi-re il percorso che ha portato dall’idea progettuale e dal sogno di ungiovanecreativoallaprogettazioneveraepropria».Annotazionedelgovernatore Roberto Formigoni, il “padrone di casa“ che staseradalle 23 alle 2 invita il pubblico a condividere l’evento. Che, ancoraunavolta, rimarcaDomenicoZambetti «dimostracomeildesignstra-tegico rappresenti oggi più che mai un fattore determinante e unostrumento indispensabile per rilanciare le imprese e renderle com-petitive su un mercato sempre più globalizzato».Commentodell’assessoreregionaleall’Artigianatoche, incollabora-zionecon il Cestec, hapromosso il progetto «Decò,designe competi-vità».Progettoche, insoldoni,partendodall’ideazioneedallosvilup-po di nuovi concept punta alla ingegnerizzazione e commercializza-zionedeiprototipi. Tra l’altro, i45designer (tutti under35)provengo-no in stragrandemaggioranzadalla facoltàdi disegno industrialediMilano che è considerato nel mondo il luogo di creazione e diffusio-ne delle idee. Ah, l’esposizione al 31esimo del Pirellone proseguesino amercoledì 29 aprile (con aperture dalle 18 alle 22).

Gianandrea Zagato

Curve e spigoli

Maurizio Cadeo

IL CONCORSO

Tappeti luminosi e lanterne:«Così vestiremo la città di luce»Una gara tra grandi e giovani designer per addobbare MilanoA Natale, i 30 migliori allestimenti verranno esposti nelle strade

COMUNICAZIONE Lo show room è stato pensato come uno studio televisivo

INAUGURAZIONE Il nuovoavamposto di Publitalia ’80:un punto di incontro perle piccole e medie imprese

POLEMICA Il Comune:«La Sovrintendenzaci boccia gli arrediluminosi sulle chiese»

EMERGENZA I suoialloggi temporanei giàsperimentati nei paesicolpiti dal sisma

Pirellone Party d’autore al 31˚

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